34 Martedì 12 Gennaio 2010 Gazzetta del Sud Cronaca di Reggio . Bomba alla Procura Al Cedir l’assemblea dell’Anm nel corso della quale il presidente nazionale ha manifestato solidarietà ai giudici La magistratura reggina alza la voce Palamara: «Positiva la risposta del governo, ma guai a toccare intercettazioni e processo breve» Domenico Malara L’associazione nazionale magistrati fa quadrato attorno ai colleghi reggini, dopo l’attentato di domenica scorsa ai danni della Procura generale. Lo fa attraverso il suo presidente, il reggino Luca Palamara, nel corso della manifestazione pubblica svoltasi ieri pomeriggio al Cedir. «La situazione calabrese – sostiene Palamara – è delicata e complessa e non può essere portata all’attenzione nazionale solo in presenza di fatti eclatanti come questo. Quanto accaduto non è un problema che riguarda solo Reggio, ma tutta la magistratura italiana. Indubbiamente vanno registrate in maniera favorevole le aperture che ci sono state con l’aumento degli organici, ma dobbiamo uscire fuori da una logica emergenziale. Non si possono fare interventi solo in questi casi. Bisogna affrontare la situazione degli uffici giudiziari e in particolar modo quella degli uffici calabresi. Dobbiamo tenere delle che sono le peculiarità dei luoghi. Vi sono delle situazioni in cui gli uffici della Procura sono al completo e l’ufficio giudicante soffre, ed altre nelle quali, come a Crotone o Vibo – soffrono gli uffici di Procura. È giunto il momento di affrontare globalmente la situazione». Palamara parla anche della riforma della giustizia e avverte: «Guai a toccare lo strumento investigativo delle intercettazioni, assolutamente indispensabili per la lotta al crimine organizzato. Bisogna poi evitare che i processi vengano vanificati. Stando così le cose è impossibile ritenere che i processi possano chiudersi nell’arco dei due anni. Dall’altra parte – ha concluso il presidente dell’Anm – anche noi giudici dobbiamo essere in grado di offrire al Paese una magistratura professionale e attrezzata». All’incontro, oltre alla delegazione dell’Anm, hanno preso parte il presidente della Regione Agazio Loiero, il sindaco Giuseppe Scopelliti, i presidenti dell’Amministrazione provinciale e dalla Camera di Commercio, Giuseppe Morabito e Lucio Dattola, organizzazioni sindacali, rappresentanti della magistratura e della società civile. Presente anche il procuratore generale Salvatore Di Landro, secondo cui sembrerebbe che ci sia un nesso tra l’inizio del suo mandato e la bomba alla Procura generale. «Dall’inizio del mio mandato – afferma Di Landro – l’unica azione di una certa importanza è stata la sostituzione, per motivi di opportunità, di un sostituto procuratore generale in un processo in cui era impegnato, come avvocato difensore di un imputato, il suo stesso legale. Quando mi sono insediato come procuratore generale mi sono trovato dinanzi a un bivio: svolgere il mio altissimo compito in modo più o meno Sull’Annunziata Ordigno trovato nel cassonetto dei rifiuti I rappresentanti dell’associazione nazionale magistrati ieri pomeriggio al Cedir per manifestare solidarietà ai colleghi reggini Il documento Scopelliti, Dattola, Morabito, Loiero, Di Landro burocratico oppure dare il meglio di me stesso, facendo capire espressamente di volere seguire in maniera approfondita i processi d’appello. Che cosa è avvenuto? Perchè si è scatenata questa reazione? È come se mi avessero messo la bomba in casa, un attentato compiuto con feroce determinazione dalla mafia locale, da mani esperte, sicure e fredde. Un’altissima determinazione criminale. Ecco perchè è necessario cercarne le motivazioni e scoprire chi è che non vuole che possiamo svolgere il nostro compito serenamente». «Bisogna decidere da che parte stare – incalza il procuratore Giuseppe Pignatone –. Questa è la chiave di lettura che deve ispirare la nostra condotta. Il pg è stato colpito perchè ha dimostrato da quale parte sta lui. Qui si vive una situazione sempre peggiore che va di pari passo con il crescere della forza della ’ndrangheta. La ’ndrangheta e la Calabria non sono di solito un problema nazionale ma è il momento che lo diventino. Ecco perchè gli uffici giudiziari reggini devono operare nella completezza dei loro organici senza aspettare qualche anno o il prossimo secolo». Pignatone ha infine sottolineato positivamente «i segnali sorprendenti che in questi giorni salgono dalla società civile di Reggio. Tutto ciò, insieme alla risposta dello Stato, mi fa pensare che la bomba alla Procura generale sarà un autogol clamoroso per la ’ndrangheta». Per Loiero, «non c’è più spazio per l’indifferenza perché è in gio- Ha lasciato il reparto di terapia intensiva niera abbastanza regolare e la conferma è arrivata ieri dal bollettino medico: «Il paziente si è alzato – riferiscono i sanitari – sta meglio e si alimenta in maniera regolare». Sin dal suo ricovero nella clinica “Sant’Anna”, Alverto sarra viene assistito dalla moglie Danila e dagli altri familiari più stretti. Alla consorte, l’esponente del Pdl al Consiglio regionale, ha consegnato un pensiero di gratitudine verso quanti si wsono prodigati per superare e risolvere l’emergenza provocata dall’aneurisma. «Ringrazio indistintamente – ha detto sarra – tutti coloro i quali sin dal primo giorno, dal momento della prima visita al pronto soccorso di Reggio, mi hanno prestato le loro cure».(p.t.) Alberto Sarra sta meglio e ringrazia tutti i sanitari Alberto Sarra sulla via del pieno recupero. Il consigliere regionale del Tdl ha lasciato sin dal pomeriggio di domenica il reparto di terapia intensiva della casa di cura “Sant’Anna” di Catanzaro, dove giovedì era stato ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico per un aneurisma dissecante dell’aorta. Un intervento particolarmente complesso e delicato che si era protratto per oltre otto ore. La degenza post-operatoria di Sarra sta procedendo in ma- Alberto Sarra Luca Palamara co il futuro delle giovani generazioni. Siamo stati troppo indifferenti in passato, anche il silenzio a volte è nocivo. Sono convinto che la cosa più importante è sapere, fare vedere e fare conoscere da che parte si sta». Infine Scopelliti, secondo cui «la risposta tempestiva del Governo è importante ma non basta. Oltre a un nuovo percorso nazionale è necessario avviarne un altro locale. In città si sono registrati in questi mesi importanti fattori di crescita e dobbiamo fare gioco di squadra magistratura, forze dell’ordine e società civile. Occorre lavorare alacremente sulle zone grigie, sulla borghesia mafiosa, sugli intrecci perversi. Noi – ha concluso il sindaco di Reggio – abbiamo deciso da tanto tempo da che parte stare». La Giunta dell’Anm reggina teme «che la sfrontatezza della criminalità nell’alzare il livello dello scontro, possa trovare incoraggiamento dalla campagna di delegittimazione della magistratura che da troppo tempo si dispiega nel Paese. Individuare nei magistrati i responsabili della difficile situazione in cui versa la giustizia, addebitare loro una generalizzata propensione al protagonismo e all’invasione di campo nei confronti della politica e metterli all’indice per la fruizione di privilegi, è operazione il cui carattere mistificatorio e le cui inconfessate finalità costituiscono terreno fertile ove può germogliare un senso di sfiducia del cittadino. Conforta che i rappresentanti del Governo abbiano annunciato di volere rimpinguare la dotazione di uomini e mezzi. Ma se è giusto rafforzare strutture investigative e Procura, è imprescindibile garantire il rapporto uffici requirenti-uffici giudicanti, aumentando anche la dotazione degli organi di giurisdizione. All’apprezzamento per le iniziative dei rappresentanti del Governo fa da contraltare la preoccupazione per la crescente e inarrestabile desertificazione delle Procure calabresi». Un altro episodio della strategia della tensione? Se lo chiedono gli inquirenti dopo il rinvenimento di un ordigno rudimentale all’interno di un cassonetto della spazzatura sull’Argine destro dell’Annunziata. La scoperta è stata fatta nella mattinata di ieri da personale della Guardia di Finanza. L’ordigno era stato collocato dentro un cassonetto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, di fronte all’agenzia della Carime. Non sono stati forniti particolari sulla natura dell’ordigno e sul suo potenziale. Sull’episodio c’è il massimo riserbo. L’intervento delle Fiamme Gialle è stato particolarmente discreto ma non è passato inosservato. D’altronde, dalla prima domenica dell’anno, da quando è esplosa la bomba davanti agli uffici giudiziari di via Cimino, in città c’è un livello di attenzione maggiore non appena si nota qualche movimento di uomini in divisa. Così è stato ieri quando sul cassonetto che si trova nella parte finale dell’Argine destro dell’Annunziata si è concentrato l’interesse degli appartenenti alle Fiamme Gialle. Le indagini puntano a stabilire il movente del gesto, capire se si è trattato di un atto dimostrativo o di una intimidazione. Se così fosse bisognerebbe cercare di individuare l’eventuale destinatario del messaggio. L’attentato alla Procura generale ha scosso la città e ha provocato un moto di indignazione che ha fatto emergere la voglia della stragrande maggioranza dei reggini di prendere le distanze dalle logiche criminali che rovinano l’immagine di Reggio.(p.t.) Brevi PALAZZO SAN GIORGIO Bomba alla Procura all’odg del Consiglio A SEGUITO della grave in- timidazione con la bomba esplosa davanti agli uffici giudiziari di via Cimino, il presidente Aurelio Chizzoniti ha disposto la convocazione del Consiglio comunale, con procedura straordinaria e urgente, per oggi alle 17,30. L’argomento all’odg è “Dibattito politico afferente la gravissima intimidazione perpetrata ai danni della magistratura reggina”. TEATRO CILEA Di presenta domani “Maria di Nazareth” SI TERRÀ DOMANI mattina al Teatro “Francesco Cilea” la presentazione del musical “Maria di Nazareth-Una storia che continua...”, in programma il 14 e 15 (ore 21) e 16 gennaio (ore 17.30 al teatro comunale. Presenti, tra gli altri, all’incontro con i giornalistila protagonista dell’opera, Alma Manera (nella foto), insieme alla regista e autrice del libretto Maria Pia Liotta. UNIONE SINDACALE FORENSE “Avvocato amico” nuovo sportello IN PROGRAMMA stamattina alle 11, nella sede della prima circoscrizione, la cerimonia di inaugurazione dello sportello “Avvocato amico”. L’iniziativa vede impegnata l’Unione sindacale forense in collaborazione con l’Amministrazione di Palazzo San Giorgio. Lo sportello “Avvocato amico” assicura un aiuto legale alle classi più disagiate ed è già attivo nelle sedi della II, X e XV circoscrizione. SAN GREGORIO Ordinanza a tutela di affetto da favismo PER TUTELARE la salute di un cittadino domiciliato in via Trapezzoli Sud a San Gregorio, il sindaco Giuseppe Scopelliti ha emesso ordinanza con divieto di coltivazione di fave e piselli per un raggio di 500 metri dall’abitazione dell’interessato. La piantagioni eventualmente esistenti nelle adiacenze dovranno essere distrutte. La bomba era in un cassonetto Preso di mira il “Lidl” a Gallico: 2100 euro il bottino. Due auto in fiamme ad Arghillà Commando di 7 persone rapina un supermarket In sette per compiere una rapina. Tutti col volto travisato, uno impugnava una pistola, un altro un bastone. Hanno preso di mira il supermercato “Lidl” in via Nazionale a Gallico. La rapina ha fruttato un bottino di 2100 euro. É accaduto domenica. Dell’episodio si sta occupando il personale delle volanti e della sezione furti e rapine della squadra mobile della Questura. La ricostruzione dell’accaduto è stata fatta attraverso le testimonianze delle persone che, con una punta d’incredu- lità, hanno assistito alla rapina compiuta da un numero particolarmente alto di banditi. Quando il commando ha fatto irruzione nel supermercato, i dipendenti hanno avuto l’impressione di assistere a una mezza invasione. Non capita tutti i giorni di vedere un commando composto da sette persone dare l’assalto all’incasso di un supermercato. In genere i banditi agiscono in coppia ma non disdegnano l’azione solitaria. La sorpresa è durata solo un attimo perché i volti travisati e l’utilizzo di una pistola e un bastone non hanno lasciato dubbi sulle intenzioni del gruppo. L’azione è stata rapida. I banditi hanno ripulito le casse e si sono allontanati. A meno che non avessero da qualche parte un pullmino, è verosimile che per la fuga siano state usate almento due auto. Le ricerche sono state orientate verso gli ambienti della criminalità comune. La Polizia indaga su un’altra rapina, messa a segno, sempre domenica, in via Cusmano. Ad agire due malviventi, uno con il volto incappucciato. Secondo quanto ac- certato dal personale di una volante i rapinatori hanno aggredito M.P., 65 anni, e gli hanno sottratto il portafogli contenente i documenti e 60 euro. È stata la vittima a denunciare l’accaduto. Sono in corso indagini per risalire ai responsabili. Da segnalare, infine, l’incendio di due auto nel quartiere di Argillà Nord. Per cause in corso di accertamento, le fiamme hanno interessato una Fiat di proprietà di S.D., 51 anni, pasticcere, e un’altra Fiat di proprietà di M.M., 47 anni, casalinga.(p.t.)