LE “ARITMIE“ DI FORTUNATO BUTTIGLIONE ALL'UNOTRE-foto Scritto da Dalila Bellacicco Domenica 17 Marzo 2013 08:58 Quando l’Amore si lascia declinare in versi e la Poesia sceglie il battito del cuore e le sue “Aritmie” per scandirne la metrica in uno spazio Spazio UnoTre -, che l’Arte crea e dissolve in un battito di ciglia, il sortilegio dell’elegia e la sua sottile malia seducono, avvincono, incantano… “Aritmie d’Amore” di Fortunato Buttiglione, presentato a fine anno nel chiostro ( “AMORE É MOLTO PIÚ GRANDE DI COLUI CHE AMA”-foto ), torna in marzo a Spazio UnoTre, in una splendida e originale performance. 1/4 LE “ARITMIE“ DI FORTUNATO BUTTIGLIONE ALL'UNOTRE-foto Scritto da Dalila Bellacicco Domenica 17 Marzo 2013 08:58 Antonella Lozito - nel duplice profilo di donna e uomo, yin e yang - nel suo assoluto silenzio recita attraverso il volto e le gestualità la sua arte… Benda di nero cantori e muse narranti, colora Vito di sole e amore mentre Adriano, Laura, Marica e Isabella e lo stesso Vito recitano i versi di Fortunato resi vibranti dalla loro emozione. La poesia assaporata attraverso le voci di chi da spettatore assurge al ruolo di attore e protagonista, avvince e dà senso ad un percorso culturale sempre più condiviso e coinvolgente. Mario Pugliese, tradito dalle tecnologie, improvvisa e crea scenografie d’Arte in paint che il “Caso” e l’estemporaneità rendono ancor più belle . Non salva i suoi progetti grafici - veri capolavori di improvvisazione e creatività nonché ipotetiche “copertine” editoriali li colora e ridipinge in mille varianti e gradienti, rimarca 2/4 LE “ARITMIE“ DI FORTUNATO BUTTIGLIONE ALL'UNOTRE-foto Scritto da Dalila Bellacicco Domenica 17 Marzo 2013 08:58 tratti, traccia volti con il mouse, clicca sfumini e pennelli ealriempie d’Arte lotempo schermo. Gli scatti fedeli Fabio Guliersi nee“salvano” la memoria, raccontano la stessa storia, attraverso le di iimmagini “dietro” leappeso quinte, gli istanti vissuti, le emozioni sussurrate ,microfono alieno orpello didiacustica necessità. Fotogrammi, assumono un book fotografico! le frame sembianze e pixel di colorati coriandoli in esu bianco sabbia eimprigionati nero si frantumano nella clessidra e in dissolvenza del A Sergio D’Onghia il-non didi recensire l’opera in diretta. riflessioni conduce tutti per mano allatutti di una partitura Con le poetica attente diFortunato rara acute bellezza. “Una lettura perfetta acompito detta di Giacomo Leronni critico inscaturito un’epoca in cui viviamo immersi in una critica -- un asfittica. notevole dal punto di vista Fortunato ha avuto fegato e coraggio pubblicando questo suo libro, un dono, una bellissima epifania per color che amano la poesia .” “Scrivere di poesia richiede “fegato”, ma cuore -contributo risponde diesue rimando Buttiglione titolo una dedica è all’amore da sé, assoluto… alla fine quattro anni dedicati alla scrittura alla limatura dei versi. -, E’ il L’aritmia attraverso siamo l’eros, noi, la passione, la nostra limitatezza, poi l’innamoramento il nostro voler ed infine possedere l’amato, Ringrazio tutti coloro che mi sono vicini, mia moglie mia musa -, l’amore. gli amici vicini eepassando lontani…” tra Nicola Vacca che ha donato al poeta una recensione (scoperta “ARITMIE D’AMORE”. LA RECENSIONE DI NICOLA VACCA ),cui non meno appassionata di quella “ispirata” dai versi del poeta a D’Onghia di seguito riportata. ------------------------- Sergio 3/4 LE “ARITMIE“ DI FORTUNATO BUTTIGLIONE ALL'UNOTRE-foto Scritto da Dalila Bellacicco Domenica 17 Marzo 2013 08:58 «Sei la mia schiavitù sei la mia libertà/ sei la mia carne che mia delle nostalgia/ notti d’estate/ di sei la inaccessibile/ mia patria/ nel coi momento riflessi stesso/ dei tuoi in cui occhi/ tid’amore afferro». tu, come alta vittoriosa/sei nuda carne scrisse Hikmet -Cosi uno dei maggiori poeti del ‘900 -senza in un famoso frammento del 1949 consumatasi opere, un anno a renderlo prima nelle inviso durissime sua liberazione, governo dialla turche. dopo una Era Atatürk. sofferta stata la prigionia protesta sociale politica contenuta durata dodici delle anni, sue eelaè prigione maturerà la più struggente e conosciuta ,In riunita, che non parte, navigammo./ nella raccolta Ilprigioni più dal bello titolo dei Lettere nostri dal figli/ carcere non èdella ailirica ancora Munevver: cresciuto./ «Il più bello dei mari/ Iquello bello/ più belli non dei te l’ho nostri ancora giorni/ detto non li abbiamo ancora vissuti. E quello/ che vorrei dirti di più » (trad. italiana didella J. Lussu). È mistero questo dell’amore. ciò che accade tutte volte in cui la poesia incontra, si fonde eela si confonde Una fuga, totale esaperti assoluta, dagli anfratti miseri ed angusti solitudine umana. Un sangue esodo ein sogni antico incapace che cammina di corrompersi sosta o di con essere itempo, passi taciuto del cuore, un talmud di carne e col Versi inneggiano alla felicità o gratitudine, così come albrucia/ dolore oalimpidi, al pentimento, a quel miracolo terreno che imita benissimo la trascendenza .salmodiando Perciò cielo gigante e questo ad della ogni poesia incontro latitudine del èlal XX -sua eterno di secolo ele assume -nostra che loal spazio le forme e ilverdi una libera tanto epifania, far dire capace Borges -ora -sotto un altro ogni rianima, nella neogenesi della poesia nel e, divenire naturalmente, ciclico dell’amore della storia, tutto ricomincia :si volta» «Chi abbraccia (che da Felicità, una ne donna La Cifra, -annullare scrive 1981, -tu, èKemal trad. Adamo. italiana La donna di D. Porzio). è Eva./ Tutto accade per la prima A questa regola eterna, immutabile ed umanissima, sorretto illustri Aritmie ricamatori d’Amore. di emozioni, non poteva sottrarsi Fortunato da Buttiglione questi, come in queste da altri sue naturalmente, quello stesso dell’anima: L’ambiente è, un’infinita volte accelerati distesa materiata e persino di aritmici, poesia in di cui un si cuore aggirano che ha battiti, amato, ora ama, e sordi, -altre c’è da scommetterci ancora .amerà Perché è questo emozioni. il destino di chi s’è dato come precetto quello di celebrare la vita sull’altare delle il sacrificio, malinconico e seducente tempo stesso, che l’amore chiede ai suoi accoliti, coloro che hanno avuto a -tutti come il nostro amico ’ardire, e anche un po’ l’ingenua irriverenza, di chiamarlo con la A maiuscola avvertito Storia antica, il richiamo, si dirà, e davvero la tradizione, della quale Buttiglione non può non aver non tutte a le caso volte ha che sempre era necessario restituito ad invocarlo, Amore ciò o maledirlo, che è dell’amore, sospirarlo chiamandolo o solo ricordarlo. per nome È intenso, quello Canzoniere. che non senza qualche rischio ha provato a fare il nostro autore nel suo breve, ma Certo, perciò l’abbiamo questo accostamento, pronunciato solo ben lo questa capiamo, volta può e non riservare lo faremo qualche più, ma inevitabile imbarazzo, che posa coglie fa come da tra impalcatura polvere le pagine di sincere ai sogni versi sui di del desideri queste poeta Aritmie aretino, e sui rimpianti d’Amore quella “malinconia d’amore, è il quel amorosa”, primo telaio richiamo circolare che si che .si Altri riferimenti, oltre ai già citati Hikmet e Borges, dritto a prova Saba, Neruda, Lorca Machado, Prèvert, -Bertolucci, solo per richiamarne alcuni -di avendo già avvertito ilportano riflesso dei antichi elegiaci, ma è raccolta nell’aggettivo di Buttiglione “sincero” che sicomplice gioca il gusto e l’originalità di questa, come diun altre, sincero ,.È o così èin sembrato atoglie noi, il rimpianto della spensieratezza, lasciata più ardente pegno gioco; nelle mani dell’Amore, per inseguire, giovane enostri ingenuo fanciullo, nuovo e la paura che accompagna, da sempre, l’innamorato e che genera aritmie che intorpidiscono le calme lagune degli occhi amati; «desideri sincera l’ammissione inespressi» che della resteranno passione tali, che arde, nonostante un sicuro amore, in perché dell’azzardo»; l’Amore, ed quello con maiuscola, ha «divieti incomprensibili/ ai voli sconfinati è ancora sincera l’allitterazione «delicata delizia d’assenzio» quando, come migliaia prima di lui, questo onesto cantore di battiti adi definirlo quel febbrile che illa sonno .fuoco Perché l’amore quando prende le forme della passione, “intossicare l’anima” ,sa soddisfazione come scriveva impertinente il grande Totò del e, riccioluto Cupido. un sorriso, «arma l’arco del desiderio», per la Gli occhi i veri protagonisti questa raccolta amoroso sono i primi testimoni questo lancio . Vittime e, spesso, carnefici loro che disegnano, con i loro spigoli arrotondati, le sorti di una storia sono Sanno ridere, incatenare, sono incapaci di non vedere attesa, svelare stratagemmi, sanno distendersi come laghi, dare l’addio, chiudersi stanchi per la lunga sanno accecarsi, per consegnare l’ultimo ricordo al tatto e, soprattutto, s saziarsi di quell’attesa che schiude al profumo eterno del desiderio .anno Gli occhi, dunque, come dello stupore ,vedette e con loro le labbra, il vero “braccio armato” dell’amore l’asola del desiderio l’ineluttabile prolungamento del cuore, labbra sapori che bisbigliano, afferrano, trattengono, mordono, incatenano al corpo e ai suoi Come avrete forse intuito, il libretto ha decisi accenti sensuali; diversamente. D’altra parte verbi come “ e non potrebbe essere mordere, ammaliare, graffiare, coagulare ”pulsare, guardiamo solo per dalla richiamarne terra. E alcuni ricordano al lettore che il Parnasio è lontano quando lo terra, che piaccia o no, comandano i sensi .sulla Sono loro a dare ritmo alla raccolta, fluidi e potenti come una piena ,tanti, perché è l’acqua l’elemento primordiale che lubrifica i altre della silloge. È l’elemento predomina su tutti gli altri sogno, A volte ma l’amore sagrado essere visione ocon attesa, immagine che non si concretizza se non nele solo l’acqua èilche in di conservare la bellezza assoluta della forma L’acqua riempie, quella sensazione di appagamento che sazie le arsure del corpo In «fluttua essa l’amore indomita», affoga eci -solo scrive ancora altre volte Buttiglione alla sua ancora amata «tracima -versi «Sei oltre gli argini», fiume … /fatica la figura liquefatta/ acquisti movimento perenne/ scorri in sinuosi come alvei acqua di ». dell’acqua, Persino l’Amore, perché ilperché quello suo moto personificato inarrestabile ha A «le maiuscola, forme della assume bellezza». per sé le molteplici la «bellezza», la alleata ,Già «desiderio rosa» -grande sussurra Fortunato -ristagna, che sul quale ha le sembianze potersi finalmente di un corpo arenare disteso, un territorio tattile scandagliato le mani «come meraviglia luglio/ che acqua risucchia se generosa nostro la autore pioggia linfa». predilige del Dopotutto temporale». «le acque èla acquoso vorticose» ilversi distillato alla «terra degli amanti, arida e polverosa perciò non di Ancora una riflessione meriterebbe “la notte”, ilsolo aggirano gli attori di questo amoroso palcoscenico sul quale danzano si ma lascio ai mi auguro davvero molti, lettori di questa piacere di aggirarsi adi tentoni tra ledell’Amore dune epidermiche di questi .il diventasse Concludo con anche un ildona l’invito mio, ilriemerge, che nostro ilcopione nostro augurio autore per ifa giorni alla sua avvenire: bella, «che vorrei questa sera Amore, fine affoghiamo tutti gli perché non abbiano più senso/ le parole principio e ». Sarebbe bello se davvero ciorologi/ riuscissimo, anche per questa sera, grazie acon tutti.” [ eforme Sergio D’Onghia ] un 4/4