Area didattica e divulgazione
Prima in classe!
Alla scoperta di “Fidelio” di Beethoven
a.f. 2014/2015
Fidelio
Dispensa per gli studenti
Percorso guidato alla scoperta dell’opera
INTRODUZIONE
A cura di Carlo Delfrati
Fidelio è l’unica opera lirica composta da Ludwig van Beethoven. L’autore
delle 9 Sinfonie, delle 32 Sonate per pianoforte, dei Trii e dei Quartetti,
aveva scritto per il canto una collana di suggestivi Lieder, ma si era sempre
tenuto lontano dal teatro.
Nel 1805 Vienna era occupata dall’esercito di Napoleone: come avrebbe
potuto uno spirito eroico come quello di Beethoven non rimanere attratto
dal fascino della lotta per la liberazione dei popoli dalle tirannie dei
despoti? Beethoven trovò affinità con le proprie idee in un dramma uscito
in Francia nel 1794, Léonore ou l'amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly,
da cui trasse il soggetto per il Fidelio; la stessa trama è stata musicata nel
tempo da molti altri compositori. La storia narrata è tratta da un fatto
realmente accaduto nella Francia del periodo del Terrore (intorno al
1791).
Beethoven, insieme ai librettisti Giuseppe Sonnleithner e Friedrich
Treitschke, sceglie di ambientare la storia nel diciassettesimo secolo e
nella prigione di stato di Siviglia per evitare di incorrere nella censura,
allontanando gli eventi nello spazio e nel tempo rispetto a quelli
realmente accaduti.
Beethoven iniziò a lavorare all’opera nel 1803 e terminò nel 1805: infatti,
il suo modo di procedere era lento, fatto di continui ripensamenti,
correzioni, approfondimenti. La partitura, rappresentata la prima volta al
Teatro An der Wien di Vienna nel 1805, fu solo la prima di successive
rielaborazioni. La creazione di Fidelio sarà una delle vicende più
tormentate della sua vita di compositore, ma alla fine risulterà una delle
creazioni immortali di tutta la musica del XIX secolo.
IL SOGGETTO
Adattamento dal programma di sala del Teatro alla Scala
1° ATTO. La giovane Leonora, il cui marito Florestano è scomparso
misteriosamente oltre due anni prima, è riuscita a farsi assumere presso
la prigione dove pensa che il governatore don Pizarro abbia rinchiuso il
suo amato. Qui, in abiti maschili e sotto il nome di Fidelio, si è guadagnata
la fiducia del carceriere Rocco, del quale è divenuta aiutante: la figlia di
Rocco, Marcellina, si è invaghita di Fidelio e spera presto di essere
congiungersi a lui in matrimonio. Nel frattempo, don Pizarro viene
avvisato da una lettera che don Fernando, ministro di Spagna, giungerà
presto per compiere un’ispezione al carcere: egli teme che questi possa
scoprire che ha ordinato l'arresto illegale di Florestano. Per questo motivo
chiede a Rocco di uccidere il prigioniero e nasconderne il cadavere; al suo
rifiuto gli ordina di scavare un fossa, poiché provvederà lui stesso
all’assassinio. Fidelio, intanto, ottiene da Rocco il permesso di
accompagnarlo nei sotterranei e di aiutarlo a scavare la fossa per il
prigioniero.
2° ATTO. Florestano, incarcerato da Pizarro per aver denunciato i suoi
misfatti, giace incatenato nell’oscurità, ma sa di aver agito rettamente.
Giungono Rocco e Fidelio, per eseguire gli ordini di Pizarro e preparare la
tomba per il prigioniero. Nel sotterraneo scende Pizarro, pronto a
commettere l’assassinio. Leonora si getta tra i due, e lo ferma
minacciandolo con una pistola. Squilli di tromba dalla torre annunciano
l’arrivo del ministro. Don Fernando porta un messaggio di fratellanza e
libertà: per ordine del re tutti i prigionieri devono essere liberati. Vengono
svelate le colpe di Pizarro, che viene tratto in arresto.
ANALISI DI ALCUNE SCENE
A cura di Carlo Delfrati
L’opera è cantata e in parte recitata in tedesco. Questa caratteristica rende
meno immediato il suo avvicinamento, ma al tempo stesso permette loro di
concentrarsi sul modo in cui la musica “dà senso” alla situazione scenica.
L’opera lirica infatti si caratterizza proprio per la “centralità narrativa” della
dimensione musicale: ciò che i personaggi dicono passa in secondo piano
rispetto a “come” lo dicono, ossia a cosa la musica dice in più rispetto alle
loro parole.
Il coro dei prigionieri
Ci troviamo all’inizio dell’opera. I prigionieri stanno trascorrendo la loro ora
d’aria all’esterno delle loro celle, nel piazzale della prigione. La possibilità di
stare all’aria aperta e alla luce del giorno fa loro immaginare per un attimo
di non essere più in catene, e sperare di poter tornare un giorno finalmente
liberi.
Die Gefangenen
O welche Lust, in freier Luft
den Atem leicht zu heben;
nur hier, nur hier ist Leben,
der Kerker eine Gruft!
I prigionieri
Oh qual piacere, all’aria aperta
respirare in libertà;
solo qui, solo qui è vita,
il carcere è una tomba!
Il coro dei prigionieri
https://www.youtube.com/watch
?v=MdOthRDh8ew
Aria di Leonora
Leonora (travestita da Fidelio) ha appena ascoltato il drammatico
ordine di don Pizarro a Rocco perché uccida il prigioniero. Leonora ne
rimane sconvolta, ma Sull’immagine tragica dell’assassinio prende il
sopravvento quella più tenera della speranza. Non c’è angoscia in
questa pagina, non c’è tormento. Il suono dei tre corni che la
introducono apre una scena di pace e di confidenza: la certezza che
l’amore coniugale trionferà sopra le insidie dei malvagi.
Komm, Hoffnung, Lass den letzten Stern
Der Müden nicht erbleichen!
O komm, erbell,
erhell’ mein Ziel, sei’s noch so fern,
die Liebe, sie wird’s erreichen.
Vieni, speranza, non far impallidire
l’ultima stella a me affranta,
illumina la mia meta, se pur sì lontana,
l’amore la raggiungerà.
Ich folg’ dem innern Triebe,
Ich wanke nicht,
Mich stärkt die Pflicht
Der treuen Gattenliebe!
Seguo l’impulso interiore,
io non vacillo,
mi dà forza il dovere
d’un fedele amore di sposa!
O du, für den ich alles trug,
Könnt ich zur Stelle dringen,
Wo Bosheit dich in Fesseln schlug,
Und süssen Trost dir bringen!
Oh tu, per cui tutto sopportai,
potessi io penetrare là
dove malvagità ti tiene in catene
e portarti dolce conforto!
Ich folg’ dem innern Triebe,
Ich wanke nicht,
Mich stärkt die Pflicht
Der treuen Gattenliebe!
Seguo l’impulso interiore,
io non vacillo,
mi dà forza il dovere
d’un fedele amore di sposa!
Per ascoltare:
http://www.youtube.com/watch
?v=WnmHMnFPl7I
Aria di Florestano
Florestano è tenuto incatenato, senza cibo, nelle segrete della prigione,
rassegnato a morire. Beethoven ha creato una scena analoga a quella
di Leonora: anche Florestano esprime la sua rassegnazione al suo
destino ingiusto e crudele, dolce conforto nel suo cuore, ma presto
sulla sofferenza prende il sopravvento il sogno audace, introdotto dal
canto delicato dell’oboe: a Florestano pare di vedere un angelo.
In des Lebens Frühlingstagen
Ist das Glück von mir geflohn!
Wahrheit wagt ich kühn zu sagen,
Und die Ketten sind mein Lohn.
Nei giorni di primavera della vita
la felicità è volata via da me,
osai dire con coraggio la verità,
e le catene sono la mia ricompensa.
Willig duld’ ich alle Schmerzen,
Ende schmählich meine Bahn;
Süsser Trost in meinem Herzen:
Meine Pflicht hab’ ich getan!
Docilmente sopporto ogni dolore,
finisco miseramente il mio cammino,
dolce conforto nel mio cuore,
ho fatto il mio dovere!
Und spür’ ich nicht linde, sanft säuselnde Luft?
Und ist nicht mein Grab mir erhellet?
Ich seh’, wie ein Engel im rosigen Duft
Sich tröstend zur Seite mir stellet,
Ein Engel, Leonoren, der Gattin, so gleich,
Der führt mich zur Freiheit ins himmlische Reich.
Forse non sento un’aria soave,
che sussurra dolcemente,
e non s’illumina la mia tomba?
Vedo come un angelo in rosea fragranza
posarsi consolatore al mio fianco,
un angelo così simile a Leonora, mia sposa,
che mi guida alla libertà nel regno dei cieli.
Per ascoltare:
http://www.youtube.com/watch
?v=zowM5vO5Yg4
Il Finale
Siamo al finale dell’opera. I cittadini ingiustamente imprigionati da don
Pizarro vengono tutti liberati dal Ministro di Stato. Beethoven
introduce la scena con una musica inequivocabile: una energica
marcia. Le voci partono compatte, poi si dividono, in imitazione
reciproca, in una progressiva apoteosi.
Volk und Gefangene
Heil!
Die Gefangenen
Heil sei dem Tag, heil sei der Stunde,
O welche Lust, in freier Luft
die lang ersehnt, doch unvermeint,
den Atem leicht zu heben;
Gerechtigkeit mit Huld im Bunde
nur hier, nur hier ist Leben,
vor unsres Grabes Tor erscheint!
der Kerker eine Gruft!
Heil!
Popolo e prigionieri
Lode!
I prigionieri
Sia lode al giorno, sia lode all’ora,
Oh qual piacere, all’aria aperta
quando, a lungo bramata, ma inattesa,
respirare in libertà;
la giustizia, alleata alla grazia,
solo qui, solo qui è vita,
appare sul limitare della nostra tomba!
il carcere è una tomba!
Lode!
Finale II atto
https://www.youtube.com/watch
?v=LPbL-gjaePU
FIDELIO SUL WEB
Percorsi guidati di approfondimento
La trama
http://www.teatroallascala.org/it
/stagione/opera-balletto/20142015/fidelio_cnt_35068.html
Il libretto
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cludes/doc/20142015/fidelio/libretto.pdf
L’analisi
https://www.youtube.com/watc
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Il trailer
https://www.youtube.com/watch
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Intervista alla regista
https://www.youtube.com/watch
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Intervista al direttore
https://www.youtube.com/watch
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L’opera – primo atto
https://www.youtube.com/watch
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L’opera – secondo atto
https://www.youtube.com/watch
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L’opera vista dal backstage
https://www.youtube.com/watch
?v=MdOthRDh8ew
Gallery fotografica
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Interviste agli under 30
https://www.youtube.com/watch
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CONFRONTI TRA REGIE
Zurigo 2004
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Roma 1996
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Liegi 1996
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Glyndenbourne 1979
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sul sito: http://www.accademialascala.it/it/open-day.html
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