Il Pipistrello a Piazza Capitan Colapietro Scritto da Monica Notarnicola Sabato 04 Agosto 2012 17:16 Il primo agosto scorso, presso la nostra suggestiva Piazza Colapietro, si è tenuta l’operetta intitolata Il Pipistrello, la più celebre di Johann Strauss, su libretto di Carl Haffner e Richard Genée, con la regia di Giovanni Guarino. Promotore della serata la Pro Loco, in collaborazione con l’associazione Orpheo ed il patrocinio del Comune di Turi. Il cast turese, a titolo rigorosamente gratuito, è stato composto dal: tenore Francesco Spedicato in Eisenstein, dal soprano Antonella Binetti in Rosalinde, dal baritono Luigi Nardiello nel dott. Falke, dal tenore Livio Lerede in Alfred, dal soprano Paolo Leoci in Adele, dal mezzosoprano Zeudi Rella nel Principe Orlovsky, dai baritoni Luigi Nardiello e Giovanni Guarino rispettivamente in Blind e Frank, dal soprano Stefania Salamina in Ida e tanti altri. Le ouverture al piano sono state splendidamente eseguite dalla pianista Raffaella Migailo. L’operetta, che è stata dedicata dal regista a Vittorio Bari, venuto a mancare in giovane età, in tre atti è scritta in un clima di disperazione a causa del terribile "Venerdì nero" (9 maggio 1873) in cui vi fu il crollo della Borsa a Vienna. Per rimediare al calo delle entrate dei botteghini nei teatri, i gestori dei teatri cercarono di produrre qualcosa che potesse divertire, attraendo nuovo pubblico. Tra le parti più simpatiche della rappresentazione, il momento della finzione della cameriera Adele che dopo aver letto la lettera di sua sorella Ida che l’ha invitata al ballo, finge di aver bisogno di un permesso perché una sua vecchia zia è malata; l’arrivo del guastafeste Frank, 1/2 Il Pipistrello a Piazza Capitan Colapietro Scritto da Monica Notarnicola Sabato 04 Agosto 2012 17:16 nuovo direttore delle carceri, che è venuto a prelevare Eisenstein prima di recarsi, come tutti, da Orlofsky. Frank, però, porta via Alfred, un insegnante di canto che ama Rosalinde, che per non comprometterla, si lascia portar via al posto del di lei marito, per rubarle un bacio che lei non può negare. Il culmine della comicità è il non riconoscimento della moglie, giunta alla festa travestita da contessa ungherese, da parte di Eisenstein che fa il cascamorto con lei. Alla base della trama c’è uno scherzo che il dott. Falke ha ordito a Eisenstein per vendicarsi di quella volta che l’amico, dopo un ballo di carnevale, lo aveva fatto tornare a casa, alla luce del giorno, vestito da pipistrello, completamente ubriaco e tutti l’avevano preso in giro, per la città. Nella scena finale, presso le carceri, Falke rivela che ciò a cui hanno assistito è la vendetta del pipistrello e tutti insieme danno la colpa di ogni cosa allo champagne, il re di tutti i vini. Ottime sono state le interpretazioni di tutti i personaggi, in particolar modo di Rosalinde, Frank, Adele, Eisenstein ed il principe Orlovsky. 2/2