foto Coraggio codice della strada Codice della strada, una rivoluzione Ecco la sintesi di tutte le novità punto per punto del progetto in approvazione I neopatentati non potranno bere nulla prima di mettersi al volante, aumentano le multe e arrivano fondi certi per la sicurezza stradale, la targa diventa personale, scuola guida a 17 anni. Non mancano le perplessità su qualche aspetto. E’ stato fatto un altro importante passo avanti verso le modifiche al codice della strada. Modifiche? Veramente sembra una rivoluzione, per la verità più volte annunciata nei mesi scorsi, poi il terremoto d’Abruzzo ne aveva rallentato il passo. Ora si riparte e le modifiche alle regole della strada diventano realtà perché - dopo l’esame delle nuove norme in commissione Trasporti - alla Camera i deputati hanno detto sì a tutti gli emendamenti al testo base. Ora il provvedimento nel suo complesso è in attesa dei pareri delle altre commissioni, dopodiché sarà votato formalmente il mandato al relatore. Alcune informazioni dicono che si procederà poi direttamente in sede legislativa, senza la consultazione dell’opposizione. I tempi quindi dovrebbero essere particolarmente brevi e il calendario già fissato prevede il passaggio in Aula a breve termine. Ecco, comunque, capitolo per capitolo, le principali novità. Statistiche Fino a oggi in tema di sicurezza stradale si è lavorato al buio, con numeri vecchi. L’Asaps lo dice da anni. Ora verrebbe finalmente creato un centro di coordinamento unico per avere dati di incidenti e viabilità in tempo reale. Meno male. Risorse per la sicurezza stradale Si è costituita una Direzione Generale per la Sicurezza Stradale allo scopo di capire quanti sono i proventi delle sanzioni amministrative comminate per trasgressioni al Codice della Strada. Si sa che il Codice della Strada fa obbligo a tutti i Comuni con oltre 10.000 abitanti di comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il gettito delle sanzioni per destinarne la metà alla sicurezza, ma fino oggi era stato impossibile capire se questa norma veniva rispettata nei fatti. Invece ora si scopre che proiettando il gettito medio per abitante delle diverse fasce demografiche all’intero gruppo dei comuni, per il 2007, dalle sanzioni arriva un gettito complessivo dell’ordine di 1.761 milioni di Euro. E se i comuni non stanziano i soldi per la sicurezza stradale in futuro lo Stato avrà un' arma potente: il blocco o la decurtazione dei finanziamenti. Guida in stato di ebbrezza Se si è al volante ed è in stato di ebbrezza con un tasso 12 alcolemico superiore a 1,5 o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e si è responsabili di un incidente mortale che coinvolge più persone si rischia - come pena massima - il carcere fino a 15 anni (per altro questa previsione è già sostanzialmente inserita nel Codice Penale). Il conducente rischia il ritiro immediato della patente e la sospensione provvisoria della patente in alcuni casi fino a cinque anni, oltre alla confisca del veicolo. Tasso zero per i neopatentati Se guidi non bevi. Punto. Questo il messaggio per i più giovani. Per chi ha infatti meno di 21 anni, per chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D e E, c’è il divieto assoluto di bere anche solo mezzo bicchiere. Nel caso in cui non sia stato provocato alcun incidente la sanzione prevista è una multa che va da 200 a 800 euro. La sanzione raddoppia se è stato provocato un incidente stradale. L’Asaps aveva proposto il tasso zero anche per i recidivi, cioè coloro che nei 2 anni precedenti erano già stati sorpresi alla guida in stato di ebbrezza. Una occasione persa. I recidivi devono considerarsi soggetti ad alto tasso di rischio e dovrebbero essere proprio loro a dover dimostrare di essere fuori da ogni confidenza con l’alcol. Non si dovrebbe attendere la controprova di un lenzuolo bianco steso sulla strada per capire che il soggetto non erauscito dal tunnel dell' alcol alla guida. Scuola guida a 17 anni Una vera novità per i futuri patentati. Se si è accompagnati si potrà fare scuola guida a 17 anni, ma con la patente A (quella delle moto) e con accanto una persona titolare di patente B da almeno dieci anni. Necessario poi che sia rilasciata l’autorizzazione da parte del Dipartimento per i trasporti su istanza di un genitore o di un rappresentante legale del minore. L’Asaps pensa che sinceramente si tratti di un provvedimento complesso del quale non si sentiva poi tutta questa necessità ai fini della sicurezza stradale, che è e rimane il primo e vero scopo delle regole della strada. Foglio rosa Anche per il Foglio Rosa sono in arrivo novità. Verrà rilasciato solo dopo il superamento della “prova di controllo delle cognizioni”, vale a dire l’esame di teoria. Lo stesso emendamento prevede che tale prova debba avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda per il conseguimento della patente e non possa essere ripetuta entro tale termine più di due volte. La targa personale La targa della macchina, come già avviene per i motorini non sarà più legata alla carta di circolazione, più nota come “libretto”, ma alla patente del titolare e dunque non seguirà più le vicende giuridiche del veicolo, ma sarà trattenuta dal proprietario nel caso di trasferimento di proprietà. Scuola guida in autostrada E’ la più discussa, ma dopo tante polemiche è stata approvata. E quando il decreto sarà approvato si potrà fare scuola guida anche in autostrada e di notte: l’idea è quella di abituare gli aspiranti automobilisti a condizioni di guida diverse da quelle della città. Ci piacerebbe conoscere però quali saranno i dettagli delle garanzie per la circolazione sulla rete. Il medico denuncia Il medico che venga a conoscenza di una patologia di un suo assistito, che determina una diminuzione della idoneità alla guida, deve darne comunicazione scritta e riservata al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Scatola nera in auto Non è un obbligo, ma solo l’approvazione della sperimentazione per montare in auto o nel casco un dispositivo elettronico che localizzi il percorso del veicolo, le condizioni tecnicomeccaniche e la condotta di guida e in caso di incidente a ricostruire la dinamica per gli autoveicoli. Limiti più bassi per i neopatentati I limiti di velocità per chi ha preso la patente da meno di tre anni scendono da 100 a 90 km/h in autostrada e da 90 a 70 km/h nelle strade extraurbane. Chi però ha la patente da meno di un anno potrà guidare autovetture la cui potenza, riferita alla tara, è di 55 kw/t. Viene così elevata la soglia precedentemente fissata a 50 kw/t: un limite che però non era ancora entrato in vigore. Anzi la sua effettività era stata rinviata dal decreto Milleproroghe perché il rischio della vecchia norma, spiegava la relazione del provvedimento, era di vietare la guida di automobili di piccola e media grandezza e di alto livello di sicurezza consentendo invece la guida di vetture meno sicure, più grandi e impegnative da guidare. La domanda che nasce spontanea è la solita: chi sarà in grado di accertare in diretta se il conducente di quella macchina che passa sotto il Tutor a 130 era guidata da un neopatentato o da un vecchio patentato? Educazione stradale Dall’anno scolastico 2010-2011 i corsi sull’educazione stradale a scuola diventano obbligatori: per questo è stato creato anche una specie di fondo presso il ministero. Un fondo che avrà accesso diretto al 10 per cento di quel 50 per cento dell’introito totale delle sanzioni. I soldi andranno anche per l’ammodernamento della segnaletica e per l’aumento dei controlli su strada. Quante cose si dovranno fare con i soldi delle sanzioni! L’obbligo dell’educazione stradale era già previsto dall’art. 230 del CdS, poi norme di altro contesto e di ambito scolastico (decreti Istruzione) successivi nel tempo, avevano reso facoltativa l’educazione stradale. Limiti di velocità e multe Si fa più salata una corsa in auto. Chi raggiunge una velocità tra i 40 e i 60 km/h superiore a quanto consentito pagherà tra un minimo di 500 e un massimo di 2mila euro, mentre chi supera di 60 km/h il tetto pagherà tra gli 800 e i 3.200 euro. Attualmente le sanzioni prevedono nel primo caso multe tra i 370 e i 1.458 euro e nel secondo tra i 500 e i 2mila euro. Il prelievo dei punti però passerebbe da 10 a 6 per questo tipo di infrazione. Più soldi da pagare e meno punti da recuperare. Non ci piace. Addio patente di carta. Anche chi rinnova il permesso di guida, avrà la credit card al posto del vecchio permesso cartaceo. Giubbetto retroriflettente per i ciclisti Sarebbe previsto in talune condizioni l’utilizzo del giubbetto retroriflettente per i ciclisti Divieto di sosta per le moto Sparisce la sanzione che vedeva le moto punite come un Suv: si dimezzano le multe per divieto di sosta per le due ruote. Chi parcheggia una moto o un motorino in corrispondenza di segnali stradali o semafori e ne occulta la vista e chi parcheggia bloccando attraversamenti pedonali o sui marciapiedi pagherà da 78 a 155 euro, vale a dire la metà di quanto previsto attualmente. Per tutti gli altri divieti di fermata e sosta le sanzioni scendono a un minimo di 23 euro e arrivano a un massimo di 92. Attenzione però, gli sconti finiscono qui. Il testo integrale delle novità è scaricabile dal sito www.asaps.it 13