Il Percorso Sommario È accaduto quest’anno…… Introduzione: Noi… “Giornalisti” Passeggiata nella natura Intervista La famiglia Il terremoto dell’Abruzzo Le coccinelle Il Teatro per ragazzi I giochi Il basket A ricamo Il mio anno in cooperativa Concorso di pittura Filastrocche Pensieri per il nuovo anno È accaduto quest’anno: 11 29 26 12 23 30 10 12 22 29 30 9-19 27 Gennaio Premiazione concorso “Il racconto da leggere a Natale” 12 ediz. “Falò della Giubiana” risotto in compagnia Febbraio pomeriggio “ Tutti in maschera” visita al centro anziani di Porta Spinola pizza in compagnia e serata danzante in maschera con l’animazione del gruppo “Oltre Noi” Marzo Spettacolo teatrale “Il pifferaio magico” presso sala S.Carlo rassegna teatro ragazzi - organizzata dall’ ufficio istruzione comune di MarianoAprile Spettacolo teatrale “Pippo pettirosso” presso sala S. Carlo Anche noi abbiamo partecipato a “libera le coccinelle” intervento organizzato dal Comune in collaborazione con la Scuola primaria Maggio 12°Premio di pittura “Città di Mariano” mercatino per la “Festa della mamma” 1°concorso pittura -ragazzi Penna Nera- esposizione in vetrina della Bottega Magica Abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “Chicco di caffè” presso sala S.Carlo Premiazione 1°concorso pittura -ragazzi Penna Nera- in cortile “Spettacolo comico-musicale” presso auditorium J.Monnet ricavato della manifestazione a favore della Comunità Alloggio La squadra di Basket dei -ragazzi Penna Neraha partecipato all’inaugurazione del Palazzetto dello Sport a Perticato Giugno Vacanze a Borgio Verezzi Spettacolo di burattini “Il flauto magico”presso la sala S. Carlo 19 29 20 25 3 8-22 22 Luglio Mercatino a Figino Serenza Grigliata estiva - nel cortile.Penna Neraper utenti,volontari,educatori,genitori e autorità presentazione del libretto con “le filastrocche” di Christine Agosto Vacanze …..riposo e divertimento…. Settembre “Festa dei mestieri” in piazza Mariano C. stand con “Esposizione e dimostrazione della nostra attività di Rilegatoria” “Sagra della focaccia” Ottobre “Festa d’Autunno”in Penna Nera mattina: …Insieme diamoci una mano (marcia non competitiva 7,5 Km.) Premiazione pomeriggio: caldarroste e vinbrulè tutti in sella con i cavalli della scuderia “Millefiori” pesca sportiva con i “Pescatori di Mariano” giochi,balli,tatuaggi e tanta allegria con i “Clown” Don Giovanni Montorfano ci saluta e parte per un nuovo incarico pastorale a Garbagnate Milanese Novembre Salutiamo le volontarie del Servizio Civile “Anita e Federica”che terminano il loro anno di servizio presso la nostra Cooperativa Dicembre Mercatino Natalizio in Penna Nera Festa di Natale presso sala S.Carlo Scambio di auguri, arriva Babbo Natale con gli Zampognari, canti Coro ragazzi Penna Nera, canti Coro Alpini a causa della nevicata la serata è rinviata a giovedì 7 gennaio 2010 Con gioia accogliamo il nuovo Prevosto don Luigi Redaelli Introduzione Quest’anno ci sono state tante cose brutte: la crisi del lavoro, il terremoto in Abruzzo, che ha fatto molte vittime e distruzioni di case,monumenti,chiese,scuole… La frana della montagna in Sicilia che ha fatto altre vittime causata dal maltempo ma soprattutto dal non rispetto della natura da parte dell’uomo(costruzioni abusive, cementificazione selvaggia…). Poi una grande perdita quella di un famoso presentatore: Mike Buongiorno. Ultimamente è scoppiato il problema dell’influenza suina. Tra le cose belle che sono capitate ricordiamo l’elezione del primo presidente americano “nero”Barak Obama,speriamo che con la sua personalità possa aiutare l’America e il Mondo a superare le crisi che interessano tutti gli uomini. Per il prossimo anno quindi mi auguro che questi brutti avvenimenti non succedano più, che si possa riprendere il lavoro e guardare avanti con più tranquillità e serenità. Noi… “Giornalisti” Il 2009 è ormai passato Anche se per noi sembra appena cominciato È stato un anno assai impegnato Noi con lena abbiamo lavorato Quello che è uscito è questo giornalino Che voi potete leggere per benino Qui c’è scritto ciò che è accaduto Durante questo anno ormai scaduto Abbiamo letto scritto e disegnato Con gioia e piacere abbiamo lavorato Christine, Enzo Katia siamo Con Gianni Massimo Lidia e Marta scriviamo E c’è Antonio arrivato per ultimo ma per tutti noi non è certo l’ultimo Passeggiate nella natura Da un paio d’anni ogni martedì pomeriggio un gruppo di ragazzi con un’educatrice e un volontario del Cai , fanno una camminata nei nostri boschi o nostri monti. Questa attività è per noi molto piacevole e per questo abbiamo posto delle domande alla nostra guida: il maestro Gianfranco Lucca Intervista al Sig. Gianfranco Lucca 1) Da quanto tempo si trova qui a Mariano Comense? Sono a Mariano da 45 anni. 2) Come mai è arrivato a Mariano? Sono arrivato nel 1964 perché sono stato nominato maestro di scuola elementare quindi mi sono trasferito dal mio paese a Mariano. 3) Dove ha svolto la sua attività? Nella scuola elementare di via Passalacqua Trotti. 4) Per quanto tempo ha fatto l’insegnante elementare? Per 35 anni. 5) Perché ha scelto di fare il maestro? Perché mi piaceva stare con i bambini. 6) Da quanto tempo viene a fare volontariato in Penna Nera? Da 15 anni (1994). 7) Che cosa ne pensa delle uscite che facciamo al martedì? Sono molto piacevoli e i ragazzi si divertono. 8) Come si trova con i ragazzi della Penna Nera? Mi trovo benissimo e torno a casa sereno e soddisfatto. 9) In base a quale criterio sceglie le uscite che facciamo? Si scelgono con Milena in base alle capacità dei ragazzi e alle difficoltà del percorso. 10) Come è nata la sua passione per le passeggiate ? Va solo in montagna o anche altrove? Vado in montagna da 60 anni e mi piace molto l’ambiente della montagna. A 7 anni sono andato in colonia in Val d’Aosta e da allora non ho più smesso di fare le escursioni. 11) Oltre a questo interesse ne ha anche degli altri? Mi interessano la storia di Mariano e il calcio, sono tifoso del Toro. “ La famiglia ieri e oggi” Con Gianna e Lino, i nostri educatori, nel nostro gruppo di lettura, abbiamo trattato l’argomento della famiglia di ieri e di oggi. Certamente, nel secolo scorso, la famiglia era più numerosa di quanto è adesso, e si arrivava ad avere anche dieci figli ed era composta da molte generazioni. Il nonno era considerato il capofamiglia e bisognava rispettarlo perché rappresentava l’autorità. I genitori inoltre erano severi e i figli rispettavano le regole, cosa che adesso non succede più. I figli per la famiglia, anche se numerosa, rappresentavano la ricchezza, perché servivano ad aiutare a lavorare nei campi. La famiglia attuale è meno numerosa, ci sono famiglie senza figli, con un figlio e poche coppie con due o tre figli. Christine . Prima la famiglia era composta da mamma , papà , mamma e papà della mamma, mamma e papà del papà e figli vari. La mia famiglia invece è composta da sei persone, mamma, papà e quattro figli, due maschi e due femmine. Una volta la famiglia era di tipo patriarcale e potevano avere anche più di dieci figli. Oggi invece la famiglia è formata da poche persone. Quello che abbiamo letto sulla famiglia spiega perché i bambini non possono fare quello che vogliono, ma devono rispettare le regole, fare i compiti, andare a letto presto quando il giorno dopo devono andare a scuola. Katia: loro che comandano e i figli devono ubbidire. Io penso che sia giusto che ci siano regole da rispettare a casa , a scuola al lavoro, in cooperativa e questo si deve fare. “E questa è casa mia e qui comando io….” recita una canzone bergamasca. A me però non sembra necessario che vi sia qualcuno che comanda in casa, per me è meglio discutere e decidere insieme, così dovrebbe Gianni: Non devono rispondere male alla mamma o al papà, perché sono essere anche a scuola e nella società. La settimana scorsa nel nostro gruppo di lettura abbiamo letto la famiglia come è composta , ognuno di noi ha disegnatoil suo albero genealogico a partire dai miei nonni fino ad arrivare ai cugini. Lorena: Invece la fotocopia che abbiamo letto questa settimana parla della famiglia dal titolo “ Chi comanda in questa casa”? Nella famiglia di solito comanda il papà e poi la mamma ; secondo me i figli devono obbedire ai propri genitori e portare rispetto senza dire parolacce e neanche alzare le mani. Io nella mia famiglia mi trovo bene. Il mio comportamento è corretto e obbediente ascolto i miei genitori e cerco di rispettare le regole. Nella mia casa ho sempre avuto tanta libertà ; dipende molto dai figli… dal loro carattere; se uno ha un carattere ribelle gli va data meno libertà; se uno invece è più positivo i genitori possono concedergli più fiducia. Enzo: L’articolo che ho letto la settimana scorsa mi ha fatto capire tante cose e mi è molto interessato. Prima la famiglia era troppo severa, adesso invece in senso contrario è troppo permissiva; è necessaria una via di mezzo in modo che i genitori possano far capire ai figli le cose avendo un buon dibattito; in questo modo i figli capiscono meglio gli sbagli e non li ripetono più. Io mi comporto bene in casa e ascolto quello che dice la Massimo M: Nella famiglia di una volta i genitori comandavano e i figli dovevano obbedire . I figli dovevano rispettare le regole: non litigare , non dire le parolacce , non mettersi le mani addosso, aiutare in famiglia. Queste sono le regole che ci sono in casa e che anche oggi tutti dovrebbero rispettare. È giusto che tutti facciano il loro dovere, e poi se uno fa le cose giuste si sente contento. Le cose giuste si devono fare sempre non solo in casa,ma anche a scuola e sul lavoro. Marta : mamma. Trovo giusto ascoltare i famigliari ed essere sempre obbedienti. “Il terremoto in Abruzzo” La settimana scorsa in Abruzzo, c’è stato un terremoto. Si sono calcolate 293 vittime Nel 2007, il CNR , Consiglio Nazionale delle Ricerche, stabilì che la previsione del sisma era possibile al 30%. Mi vengono in mente anche altri terremoti che sono successi . Il terremoto del 23 novembre 1980, che si verificò in Irpinia e Basilicata , provocò 2570 morti, 8848 feriti e circa 300 mila senza tetto. Fortunatamente, nella zona in cui abito io, non c’è mai stato un terremoto, altrimenti avrei avuto molta paura. Penso quindi ai terremotati dell’Abruzzo e alle condizioni alle quali hanno dovuto vivere. Spero che queste persone non debbano vivere per molto tempo sotto le tende, ma che si ricostruiscano le case, e i bambini possano tornare a scuola al più presto. La nonna, mi ha raccontato, che la sua mamma le spiegò che il 23 luglio 1910, ci fu un violento ciclone nella Brianza. Molte piante erano cadute, tante persone morirono e le case furono distrutte. Questa cosa mi ha colpito, e spero che il progresso impedisca queste grosse calamità naturali o almeno fare in modo che queste cose si possano prevenire per tempo. Christine Terremoti precedenti 1905 8 set 1907 23 ott 1908 28 dic 1915 13 gen 1920 7 set 1930 23 lug Calabria (Lamezia T) Calabria (Ferruzzano) Calabria (Reggio C.) Sicilia (Messina) Abruzzo (Avezzano) Toscana (Garfagnana) Campania (Irpinia) 557 morti 167 morti 85926 morti 6,8 (scala Richter) 5,9 (scala Richter) 7,2 ( scala Ritcher) 32610 morti 174 morti 1425 morti 6,88 (scala Richter) 6,2 (scala Ritcher) 6,9 (scala Ritcher) 1968 15 gen 1971 6 feb 1976 6 mag Sicilia (Belice) Lazio (Tuscanica) Friuli 236 morti 31 morti 976morti 6,0 (scala Ritcher) 4,5 (scala Ritcher) 6,5 (scala Ritcher) 1980 23 nov Campania e Basilicata (Irpinia) Molise Lazio Campania Sicilia (Carlentini) Umbria Marche Molise (S.Giuliano) 2570 morti 6,8 (scala Ritcher) 7 morti 17 morti 11 morti 29 morti 5,2 (scala Ritcher) 4,7 (scala Ritcher) 5,6 (scala Ritcher) 5,5 (scala Ritcher) 1984 7 mag 1990 13 dic 1997 26 nov 2002 31 ott La coccinella La coccinella è un insetto buono che si nutre di insetti nocivi (afidi) che attaccano le piante;è quindi molto amata dai giardinieri e dagli agricoltori. Questi insetti vengono allevati da alcune ditte specializzate,che si occupano di interventi di lotta biologica ingrata in difesa del verde. Anche se spesso le coccinelle vengono rappresentate di colore rosso con le macchie nere,in realtà ne esistono moltissime altre specie con colori e combinazioni di macchie diverse (es:arancioni o gialle con macchie nere;nere con macchie rosse….) Anche noi ragazzi della Cooperativa Penna Nera abbiamo partecipato con alcune classi della scuola primaria alla giornata in cui venivano liberate centinaia di coccinelle. Di seguito riportiamo i nostri pensieri sull’avvenimento: Christine: Giovedì 30 aprile 2009 ci siamo recati alla Scuola Primaria IV novembre in via Passalacqua Trotti per vedere le coccinelle che vengono utilizzate per mangiare gli insetti nocivi. Quando diventano adulte le coccinelle sono rosse con dei puntini neri. Nel giardino della scuola c’erano dei bambini di quarta con la loro maestra. Mi sono molto emozionata, quando, Elisabetta, una signorina, mi ha messo nel palmo della mano una piccola coccinella. Avevo un po’ paura che mi pungesse. Devo dire però, che mi sono divertita molto e ricorderò questa giornata con piacere, perché le coccinelle mi piacciono e quando sono tornata in Cooperativa ne ho subito disegnata una. Katia: Giovedì mattina alcuni miei compagni accompagnati dagli educatori si sono recati alla Scuola primaria di Mariano per vedere le coccinelle. Quando siamo arrivati c’era un signore (tecnico ditta specializzata nella lotta biologica) che ha dato a loro una scatoletta con dentro delle coccinelle da liberare . Questo signore ha scelto la mia compagna Marta per salire su una scaletta e liberare le coccinelle sugli alberi della scuola. Quando sono ritornati in Cooperativa avevano un barattolo di plastica chiuso con un coperchio,all’interno c’erano delle coccinelle adagiate sui popcorn (le coccinelle ne sono ghiotte) Io, con altri miei compagni che eravamo rimasti in Cooperativa siamo scesi nel cortile e abbiamo liberato anche noi queste coccinelle e le abbiamo messe sulle foglie dei nostri alberi di tiglio Queste coccinelle servono per uccidere gli insetti nocivi che vivono sugli alberi. Quando io ho provato con l’educatore Diego a metterle sulle foglie degli alberi avevo la sensazione che queste coccinelle potessero farsi male, o che potessero morire, oppure che se cadevano per terra non fossero più capaci di volare. Però malgrado queste sensazioni mi è piaciuto molto provare a liberarle ed è stata la prima volta nella mia vita. Lidia: Giovedì mattina con un gruppo di compagni siamo usciti per andare a vedere le coccinelle alle Scuole elementari in via 4 Novembre. Siamo andati in cortile dove c’erano le bambine di IV elementare che con l’aiuto di un tecnico che spiegava e della maestra, posavano le coccinelle sugli alberi del cortile. Le coccinelle erano contenute in alcune scatolette con dentro del mais soffiato, di cui le coccinelle sono golose. Hanno provato a metterci le coccinelle sulle mani per un po’e poi le abbiamo messe sugli alberi. Le coccinelle sono insetti che mangiano gli altri insetti nocivi e non danneggiano la natura come gli insetticidi. Siamo poi tornati in Cooperativa e abbiamo messo le coccinelle che ci avevano dato sugli alberi del cortile della Cooperativa. Le coccinelle hanno la fama di portare fortuna. Possono essere gialle o rosse con puntini neri. Lorena: Oggi con un gruppo di compagni siamo andati alle scuole elementari. Quando siamo arrivati nel cortile della scuola c’era una classe con la guida; ogni bambino con un pennello doveva prendere dalla scatola trasparente le coccinelle e metterle un po’ nelle varie scatolette. Poi, in seguito sono saliti a turno sulla scala e ogni bambino appendeva le scatolette contenenti le coccinelle sulle piante Lo scopo di questa operazione è di liberare dalle piante gli insetti nocivi. Quando vengono disturbate, le coccinelle emettono un fluido maleodorante, di cui si servono per allontanare i predatori. Come regalo per le maestre e per la scuola abbiamo portato dei portapenne;questi oggetti regalo sono stati eseguiti da noi. L’esperienza è stata per me interessante ho conosciuto delle cose nuove. Marta: La coccinella è un insetto che vive sulle piante e porta fortuna. Le coccinelle per difendersi buttano fuori un liquido che puzza e allontanano altri animali. Giovedì siamo andati alle Scuole primarie di Mariano per assistere all’esperimento delle coccinelle; due tecnici ci hanno messo le coccinelle sulle mani poi le abbiamo introdotte nelle scatole e le abbiamo messe sulle foglie degli alberi . Poi siamo tornati in Cooperativa e abbiamo fatto lo stesso esperimento con gli alberi del nostro cortile. La coccinella ha sul guscio 7 macchie nere. “Il teatro per ragazzi” Con il nostro gruppo di lettura ed altri compagni siamo andati a vedere tre spettacoli teatrali: “Il pifferaio magico”; “Pippo pettirosso”; e “Chicco di caffè” ; organizzati dall’ufficio istruzione del comune di Mariano Comense presso la sala San Carlo. Quello che mi è piaciuto di più , è “Il pifferaio magico” perché gli attori hanno recitato bene e perché soprattutto era ispirato ad una fiaba. Lo spettacolo che mi ha colpito è “Chicco di caffè” ambientato in Nicaragua . Questo Stato che si trova in Sud America, è povero, e i bambini a 6 anni sono costretti ad andare a lavorare per aiutare i genitori a guadagnare qualche soldo. Christine Degli spettacoli che ho visto quello che mi ha interessato di più è stato “Chicco di caffè”perché veniva raccontata una storia vera, di un bambino di nome Pedro che per raccogliere i chicchi di caffè dalla pianta, agganciava una piccola corda all’albero e poi la tirava per arrivare ai chicchi. Ho scoperto che i chicchi di caffè sono di colori vari : bianchi, rossi , neri e verdi. Lorena Io non vedo molti spettacoli, quindi mi ha molto interessato vedere questi con i miei compagni della Penna Nera. Dei tre spettacoli che ho visto ho preferito “Pippo pettirosso” perché era una storia con molti animali che a me piacciono tanto. Katia Anch’io mi sono recata a vedere tutti e tre gli spettacoli e anch’io ho preferito “Pippo pettirosso” perché c’era un gatto , animale che io amo molto ed anche altri animali : il gallo, l’ape, ecc. Lidia A me è piaciuto molto assistere agli spettacoli teatrali . Quello che ho preferito è stato “Pippo pettirosso” perché c’erano tanti animali. Lo spettacolo “Chicco di caffè” descriveva le condizioni di vita delle persone e bambini che vivono in Nicaragua. Marta Giochi in Penna Nera Nel periodo che mancava lavoro in cooperativa “Penna Nera” si è pensato di avere un momento di gioco dalle 16.30 alle 18.00 da fare a piccoli gruppi con giochi vari. Il gioco che preferisco è “Battaglia navale” e il gioco delle carte “Uno”. Devo dire che mi piace giocare, ma non per troppo tempo, per me è sufficiente mezza giornata ma dopo nell’altra parte della giornata preferisco lavorare. Il gioco che non mi piace è “il gioco del conoscere” perché mi annoio;ognuno di noi su di un foglio scrive nelle caselle vari nomi di cose,animali,città ecc. e poi in fondo al foglio segna il totale dei punti che fa a secondo della parola più lunga. Se l’avversario ha scritto la stessa parola che ho scritto io il punteggio sarà di 5 punti mentre se scrive una parola diversa il punteggio sarà di 10 punti. Prima di iniziare a giocare si scrivono le lettere dell’alfabeto su un foglio e poi a occhi chiusi con la punta della penna si segna la lettera che da inizio al gioco. Alla fine del gioco vince chi ha fatto più punti. Il gioco che mi è piaciuto di più giocare è “battaglia navale” in questo gioco ci sono delle carte con della figure di barche diverse. A turno si sceglie una carta corrispondente ad una lettera e ad un numero, se c’è la barca si dice che è colpita mentre se non c’è nulla è acqua. Vince chi riesce a indovinare più carte e quindi ad affondare più navi. Lorena In cooperativa negli ultimi tempi, c’era poco lavoro e così organizzavamo qualche gioco il pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00. Si poteva giocare a carte, poi cerchietti , a bocce ecc. Il mio gioco preferito è “il gioco del conoscere” dove si scrivevano le lettere dell’alfabeto e dobbiamo scrivere dei nomi di paesi città o stati con l’iniziale della lettera dell’alfabeto. Mi piacerebbe ancora, se possibile, ripetere spesso quel gioco perché mi rilassa. È stato un momento di divertimento. Ho provato a fare anche altri giochi ma “il gioco del conoscere” è quello che mi è piaciuto di più. Memory, domino dove c’erano degli animali e dovevi metterli in una certa sequenza, infine c’era un gioco in cui due giocatori avevano cinque colori a disposizione e il giocatore doveva indovinare in che modo quei colori erano disposti. Devo dire che è stato molto divertente fare questi giochi e mi piacerebbe che qualche pomeriggio si riprendesse a farli. Christine Quest’anno quando c’era poco lavoro abbiamo iniziato a fare dei pomeriggi di solo gioco. Con Fausto che ci insegna a me ed alcuni miei compagni stiamo imparando a giocare a “Basket” Noi giochiamo a basket al lunedì e al venerdì. Poi ho provato a giocare a bocce un gioco che si fa sulla sabbia su di un campo che abbiamo sistemato in fondo al cortile della Cooperativa. Ho anche provato a giocare a “memory” che è un gioco delle carte, e a giocare a tanti altri giochi. (cioè oltre al lavoro, faccio un po’ di sport giocato e un po’ di teoria per imparare le regole). A me piace tanto il “Basket” perché mi muovo. Invece seduta ho provato a giocare al “gioco del conoscere” ho giocato anche a “indovina chi” un gioco di figure di persone e ho giocato anche a pallavolo. Marta Ad Antonio il gioco che piace di più è quello delle carte che si chiama “Solo” e sono delle carte colorate. Antonio Pensierino sul gioco di Massimo M. Con il Signor Fausto abbiamo giocato a Basket; ci divideva in squadre chiamandoci per nome. Con il nostro educatore Simone ho giocato al calcio, ci insegnava i passaggi e come tirare i calci di rigore. Massimo M. In cooperativa sono stati fatti diversi giochi perché non c’era lavoro; abbiamo fatto dei giochi come: “sparviero,minigolf, bocce, calcio” ma io preferisco giocare a carte. I giochi di carte che mi piacciono sono “solo” e il gioco della “scala quaranta” riesco a divertirmi anche se a volte perdo, poi è un gioco che mi rilassa moltissimo. Enzo Giochi che mi piacciono sono il “gioco del conoscere,bocce,domino,minigolf”. Il gioco del Basket non lo pratico perché spreco troppe energie e nel mio caso non va troppo bene. Gianni Io qualche volta ho provato il gioco del basket con il nostro allenatore che si chiama Fausto e l’educatore Diego. Questo gioco mi è sempre piaciuto fin da quando andavo alle scuole medie di Inverigo ed andavo a giocare in una palestra che raggiungevamo con un pulmino. Adesso l’ho rifatto in Penna Nera qualche volta ho realizzato 2 o 3 canestri, mentre altre volte non riuscivo a farne neanche uno. Poi ho anche provato a fare il gioco dei cerchietti: c’è una specie di ripiano con sopra dei bastoncini,il gioco consiste nell’infilare dei cerchietti nei bastoncini,secondo la difficoltà si realizza il punteggio e vince chi fa più punti. Poi ho giocato anche al gioco delle bocce. Una volta sono andata con i miei compagni al Bocciodromo 48 di Mariano Comense. Il gioco delle bocce ho provato a giocarlo anche in cooperativa dove è stato realizzato un campo di bocce. Ho anche provato il gioco del “Indovina chi”,e il gioco dei birilli. Ho anche provato il gioco dei birilli. .Questi giochi mi piacciono molto molto. Un altro gioco che ho praticato è il gioco “ del conoscere.” Data una lettera dell’alfabeto bisogna scrivere in apposite caselle un nome,un paese,uno stato,un lavoro, un frutto che inizia con la lettera data. Se la parola uguale la scrivono due o più persone il punteggio è di 5 punti se la scrive una sola persona il punteggio è di 10 punti, vince chi ottiene il punteggio più alto. Io penso che giocare in cortile è un momento di divertimento. Katia IL BASKET Il basket è un bel gioco che ci impegna non poco. Antonella, Eleonora, Massimo sono tipi che si impegnino allo spasimo. Ci giocan pure Cesare e Gigetto che è un elemento assai furbetto. E poi c’è Marta Stefano Fulvia Valeria che messi insieme giocano in allegria. C’è pure Scinturino che è sicuramente un bel tipino. Il nostro allenatore è assai dotato e noi lo teniamo impegnato corriamo, corriamo, la palla tiriamo non sempre il canestro centriamo però ci accontentiamo e tanto tanto ci divertiamo. La squadra di basket è formata da: • Marta • Antonella B • Liugi • Fulvia • Alessandro SC • Massimo G • Stefano • Mauro • Eleonora • Cesare Educatore: Diego Allenatore: Fausto Orario di gioco: Lunedì Giovedì dalle 14 alle 16 “A ricamo”. Ogni mercoledì pomeriggio , alle ore 15.00, con alcune mie colleghe vado in via Sant’Ambrogio per fare attività di ricamo. IL primo giorno che ci sono andata era il 3 ottobre 2005. Ho conosciuto le tre signore che ci seguono in questa attività: Piera, Laura e Graziella. Laura, la signora che durante quest’attività si occupa di me, ha pazienza, non si arrabbia mai , mi chiede quando sono in difficoltà dandomi una mano. Mi trovo molto bene con queste signore e mi piace andare lì. La tecnica che sto usando è quella del punto croce e sto facendo tanti lavoretti che faccio volentieri. Ultimamente sto finendo di fare una fragola: mi manca l’ultima parte che terminerò a ottobre quando ricomincerà l’attività. Spero ancora di ricamare altre cose che mi piacciono divertendomi. Christine Il mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 fino alle ore 17.00 andiamo con il pulmino della cooperativa presso l’oratorio di S. Ambrogio a fare l’attività di ricamo. Il nostro gruppo di ricamo è composto da: Lorena,Marta,Lidia,Laura, Christine , Emma e Fulvia. Appena arriviamo c’è la signora Laura che ci accoglie per entrare nell’aula di lavoro. In seguito arriva anche l’altra signora che si chiama Piera. Quando siamo tutte sedute Laura prende dall’armadio una scatola di cartone dove vi sono dentro dei grembiuli e degli asciugapiatti da ricamare. Graziella,che è un’altra signora del ricamo ci prepara sia i grembiuli sia gli asciugapiatti e per ricamare trasferisce i disegni sul tessuto con i decalcabili. Ormai sono quattro anni che frequento il ricamo e devo dire che le prime volte ho fatto un po’ di fatica per imparare,ma poi andando avanti sono diventata abbastanza brava. Questa attività mi piace perché mi trovo bene con tutte e tre le signore sono molto brave e disponibili ad aiutarti quando sei in difficoltà e vedere un ricamo da me mi dà molta soddisfazione. Lorena Il mio anno in Cooperativa Quest’anno, il giorno 23 marzo ho incominciato a fermarmi in Cooperativa alle undici e mezzo per andare in mensa. Sono stata la prima di Arosio a fermarmi in mensa e mi piace tanto, anche il pranzo è molto buono. Prima andavo a casa e preparavo il pranzo in fretta per ritornare in Cooperativa per le quattordici. Quest’anno mi è piaciuto anche andare a vedere gli spettacoli teatrali , il lavoro sulle coccinelle. Quest’estate che scarseggiava il lavoro abbiamo giocato tanto e il gioco che ho preferito è il gioco delle bocce. A giugno sono andata al mare con la Cooperativa a Borgio Verezzi e a luglio sono andata in piscina a Giussano. Da quest’anno al martedì pomeriggio andiamo a fare delle camminate con l’educatrice Milena e il sig. Lucca che è un volontario della Cooperativa. Sono andata al laghetto della Mordina , e un’altra volta all’eremo di San Miro sopra Asso; poi alla baita Patrizia e anche a Campoè sopra Caglio. Poi ho partecipato alla festa dei mestieri in Piazza dove ho presentato la legatoria cucendo un libro. Ho anche partecipato alla camminata “Insieme diamoci la mano”, alla festa di Natale, della Giubiana e del Carnevale. L’anno trascorso in Cooperativa è stato per me vario e interessante. Lidia “Concorso di disegno a tema libero”. Quest’anno abbiamo pensato di realizzare un concorso di pittura per i ragazzi che frequentano la Penna Nera. Ogni ragazzo ha preso lo spunto da vari oggetti e qualcun altro dalla sua fantasia. Ogni ragazzo poteva eseguire un solo disegno. Questi disegni sono stati esposti nella vetrina della Bottega Magica che guarda sulla via Garibaldi. La gente che passava, si fermava, incuriosita dai vari disegni esposti. Al termine della manifestazione del “concorso di pittura città di Mariano Comense”organizzato dalla Cooperativa Penna Nera e giunto ormai alla 12° edizione , la giuria che ha valutato le opere esposte dai vari pittori, ha scelto i tre disegni vincitori del nostro concorso. Sono stati premiati Enzo, Christine e Roberto. Enzo vincitore del 1° premio ha disegnato una chitarra, Christine ha disegnato un personaggio di fantasia, Roberto un vaso di fiori. Durante la settimana ha avuto luogo la premiazione con premi di un certo valore gentilmente donati da una oreficeria. Le Filastrocche di Christine “Gli anni” Donne uomini e anche bambini Belli e brutti Ciao a tutti Di una cosa voglio parlare Perché mi fa un po’ turbare Sembra ieri che ero una bambina Invece ora sono già una signorina Penso spesso con la mia mente In ogni istante quotidianamente a quando ero in vacanza con la nonna a Loano che si trova in Liguria un po’ lontano sedici anni son passati in fretta se ne sono andati ma perché gli anni vanno avanti insieme tutti quanti? Questa cosa mi fa preoccupare Perché prima o poi tenderò a invecchiare La mia adolescenza non posso non ricordare Chissà mai cosa succederà Nel futuro che verrà “Una giornata particolare” Vi racconto cosa successe a me il quattordici settembre millenovecentonovantatrè mi trovavo a Lugano che non è un posto lontano con i miei nonni dall’otorino non certo in un negozio a comprare un orecchino fu una giornata particolare perché c’era un forte temporale. Questo imprevisto mi ha un po’ spaventato perché non era di certo programmato ricordo sempre che in quel momento provai un grosso spavento, poi a casa sono ritornata perché ero molto affamata, oggi finalmente c’è il sole e mi riscalda tanto il cuore “La farfalla viola” Un giorno tornando da scuola Camminando nel mio giardino Mano nella mano col mio nonnino Su un’aiuola Vidi posarsi una farfalla viola Ad un tratto mi guardò E su una guancia mi baciò Era molto piccolina Ma bella e carina La nonna mi venne a chiamare Perché per il pranzo dovevo rientrare La farfalla se n’è volata Chissà mai do ve sarà andata “Il gruppo di lettura” Ogni martedì mattina c’è il gruppo di lettura e per me è come studiare cultura c’è Gianni che è simpatico non è lunatico Enzo ha sempre la battuta pronta e a volte le barzellette racconta Lorena sa fare dei bei disegni coloratissimi e bellissimi Marta è molto spiritosa anche se non ha una voce armoniosa Lidia è sempre silenziosa e non è per niente chiassosa Katia è allegra piena di vita e a seguirla t’invita Massimo di solito è contento ma quando s’arrabbia io mi spavento a me piace stare con loro noi gridiamo tutti in coro “Viva il gruppo di lettura ricomincia l’avventura” “Il gioco del conoscere” Oggi organizziamo un gioco che non è “La prova del cuoco” ma “conoscere” è chiamato e da tutti noi è giocato paesi, stati, lavori e città puoi giocarlo a tutte le età questo è un gioco molto divertente e serve a far lavorar la mente Pensieri per il nuovo anno Io vorrei che il nuovo anno sia pieno di gioia Io vorrei che il nuovo anno non sia sofferente Io vorrei che il nuovo anno porti pace a tutti Io vorrei che il nuovo anno faccia diventare le persone più generose verso il prossimo Io vorrei che il nuovo anno sia ricco di pace e amore Io vorrei che il nuovo anno sia pieno di sorprese Io vorrei che il nuovo anno ci sia meno inquinamento Lorena Mi auguro che il 2010 porti un po’ di serenità soprattutto ai miei familiari, in particolare alla mia nonna Angela alla quale sono molto legata. Mi auguro soprattutto un anno di novità che possano essere interessanti , che non ci fosse più la guerra nel mondo e che tutti noi vivessimo senza problemi la nostra vita. Spero proprio di non essere delusa da queste aspettative che ho verso l’Anno Nuovo. Buon Anno a tutti. Christine Io vorrei un anno sereno e non malinconico Io vorrei un anno pieno di amore e felicità Io vorrei un anno con tanta allegria nel mondo, per tutti Io vorrei un anno in cui nascono bambini sani in modo che le loro famiglie non debbano soffrire. Io vorrei un anno tranquillo e che tutti avessero una casa Io vorrei un anno in cui tutti ci riconoscessimo fratelli e che ci volessimo bene veramente Io vorrei un anno in cui tutti riconoscessimo che il Signore esiste e ci vuole bene Io vorrei un anno in cui a tutti i bambini del mondo non manchi niente e che abbiano tanti giochi Io vorrei un anno senza poveri Io vorrei un anno dove i bambini no debbano morire di fame ma che tutti abbiano una casa e una famiglia Buon anno a tutti Katia Anno nuovo vita nuova Più semplice per tutti, gioioso e anche più sano Meno malattie più serenità, meno egoismo, disparità, menefreghismo. consumismo, sfruttamento, Gianni Io vorrei che l’anno prossimo le cose cambino in cooperativa, vorrei che la cooperativa diventi più tranquilla. Vorrei che i miei compagni andassero d’accordo e non litigassero mai. Spero che l’anno 2010 sia felice e tranquillo per me, per la cooperativa e per il mondo e vorrei soprattutto che la Katia andasse d’accordo con i compagni e gli educatori. Marta a questo numero hanno collaborato: Antonio V. Christine Enzo Gianni Katia Lidia Lorena Marta Massimo M: