Il Percorso
Sommario
È accaduto quest’anno……
Introduzione: Noi… “Giornalisti”
Passeggiata nella natura
Intervista
La famiglia
Il terremoto dell’Abruzzo
Le coccinelle
Il Teatro per ragazzi
I giochi
Il basket
A ricamo
Il mio anno in cooperativa
Concorso di pittura
Filastrocche
Pensieri per il nuovo anno
È accaduto quest’anno:
11
29
26
12
23
30
10
12
22
29
30
9-19
27
Gennaio
Premiazione concorso “Il racconto da leggere a Natale” 12 ediz.
“Falò della Giubiana”
risotto in compagnia
Febbraio
pomeriggio “ Tutti in maschera”
visita al centro anziani di Porta Spinola
pizza in compagnia e serata danzante in maschera con
l’animazione del gruppo “Oltre Noi”
Marzo
Spettacolo teatrale “Il pifferaio magico” presso sala S.Carlo
rassegna teatro ragazzi
- organizzata dall’ ufficio istruzione comune di MarianoAprile
Spettacolo teatrale “Pippo pettirosso” presso sala S. Carlo
Anche noi abbiamo partecipato a “libera le coccinelle”
intervento organizzato dal Comune in collaborazione con la
Scuola primaria
Maggio
12°Premio di pittura “Città di Mariano”
mercatino per la “Festa della mamma”
1°concorso pittura -ragazzi Penna Nera- esposizione in vetrina
della Bottega Magica
Abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “Chicco di caffè”
presso sala S.Carlo
Premiazione 1°concorso pittura -ragazzi Penna Nera- in cortile
“Spettacolo comico-musicale” presso auditorium J.Monnet
ricavato della manifestazione a favore della Comunità Alloggio
La squadra di Basket dei -ragazzi Penna Neraha partecipato all’inaugurazione del Palazzetto dello Sport a
Perticato
Giugno
Vacanze a Borgio Verezzi
Spettacolo di burattini “Il flauto magico”presso la sala S. Carlo
19
29
20
25
3
8-22
22
Luglio
Mercatino a Figino Serenza
Grigliata estiva - nel cortile.Penna Neraper utenti,volontari,educatori,genitori e autorità
presentazione del libretto con “le filastrocche” di Christine
Agosto
Vacanze …..riposo e divertimento….
Settembre
“Festa dei mestieri” in piazza Mariano C.
stand con “Esposizione e dimostrazione della nostra attività di
Rilegatoria”
“Sagra della focaccia”
Ottobre
“Festa d’Autunno”in Penna Nera
mattina:
…Insieme diamoci una mano
(marcia non competitiva 7,5 Km.)
Premiazione
pomeriggio: caldarroste e vinbrulè
tutti in sella con i cavalli della scuderia “Millefiori”
pesca sportiva con i “Pescatori di Mariano”
giochi,balli,tatuaggi e tanta allegria con i “Clown”
Don Giovanni Montorfano ci saluta e parte per un nuovo incarico
pastorale a Garbagnate Milanese
Novembre
Salutiamo le volontarie del Servizio Civile “Anita e Federica”che
terminano il loro anno di servizio presso la nostra Cooperativa
Dicembre
Mercatino Natalizio in Penna Nera
Festa di Natale
presso sala S.Carlo
Scambio di auguri, arriva Babbo Natale con gli Zampognari,
canti Coro ragazzi Penna Nera, canti Coro Alpini
a causa della nevicata la serata è rinviata a giovedì 7 gennaio 2010
Con gioia accogliamo il nuovo Prevosto don Luigi Redaelli
Introduzione
Quest’anno ci sono state tante cose
brutte: la crisi del lavoro, il
terremoto in Abruzzo, che ha fatto
molte vittime e distruzioni di
case,monumenti,chiese,scuole…
La frana della montagna in Sicilia
che ha fatto altre vittime causata dal
maltempo ma soprattutto dal non
rispetto della natura da parte
dell’uomo(costruzioni
abusive,
cementificazione selvaggia…).
Poi una grande perdita quella di un
famoso
presentatore:
Mike
Buongiorno.
Ultimamente è scoppiato il problema
dell’influenza suina.
Tra le cose belle che sono capitate
ricordiamo l’elezione del primo
presidente americano “nero”Barak
Obama,speriamo che con la sua
personalità possa aiutare l’America e
il Mondo a superare le crisi che
interessano tutti gli uomini.
Per il prossimo anno quindi mi
auguro che questi brutti avvenimenti
non succedano più, che si possa
riprendere il lavoro e guardare avanti
con più tranquillità e serenità.
Noi… “Giornalisti”
Il 2009 è ormai passato
Anche se per noi sembra appena
cominciato
È stato un anno assai impegnato
Noi con lena abbiamo lavorato
Quello che è uscito è questo
giornalino
Che voi potete leggere per benino
Qui c’è scritto ciò che è accaduto
Durante questo anno ormai scaduto
Abbiamo letto scritto e disegnato
Con gioia e piacere abbiamo
lavorato
Christine, Enzo Katia siamo
Con Gianni Massimo Lidia e Marta
scriviamo
E c’è Antonio arrivato per ultimo
ma per tutti noi non è certo l’ultimo
Passeggiate nella natura
Da un paio d’anni ogni martedì pomeriggio un gruppo di ragazzi con un’educatrice e
un volontario del Cai , fanno una camminata nei nostri boschi o nostri monti.
Questa attività è per noi molto piacevole e per questo abbiamo posto delle domande
alla nostra guida: il maestro Gianfranco Lucca
Intervista al Sig. Gianfranco Lucca
1) Da quanto tempo si trova
qui a Mariano Comense?
Sono a Mariano da 45 anni.
2) Come mai è arrivato a
Mariano?
Sono arrivato nel 1964 perché
sono stato nominato maestro
di scuola elementare quindi
mi sono trasferito dal mio
paese a Mariano.
3) Dove ha svolto la sua
attività?
Nella scuola elementare di via
Passalacqua Trotti.
4) Per quanto tempo ha fatto
l’insegnante elementare?
Per 35 anni.
5) Perché ha scelto di fare il
maestro?
Perché mi piaceva stare con i bambini.
6) Da quanto tempo viene a fare volontariato in Penna Nera?
Da 15 anni (1994).
7) Che cosa ne pensa delle uscite che facciamo al martedì?
Sono molto piacevoli e i ragazzi si divertono.
8) Come si trova con i ragazzi della Penna Nera?
Mi trovo benissimo e torno a casa sereno e soddisfatto.
9) In base a quale criterio sceglie le uscite che facciamo?
Si scelgono con Milena in base alle capacità dei ragazzi e alle difficoltà del
percorso.
10) Come è nata la sua passione per le passeggiate ? Va solo in montagna o anche
altrove?
Vado in montagna da 60 anni e mi piace molto l’ambiente della montagna.
A 7 anni sono andato in colonia in Val d’Aosta e da allora non ho più smesso di
fare le escursioni.
11) Oltre a questo interesse ne ha anche degli altri?
Mi interessano la storia di Mariano e il calcio, sono tifoso del Toro.
“ La famiglia ieri e oggi”
Con Gianna e Lino, i nostri educatori, nel
nostro gruppo di lettura, abbiamo trattato
l’argomento della famiglia di ieri e di oggi.
Certamente, nel secolo scorso, la famiglia era
più numerosa di quanto è adesso, e si arrivava
ad avere anche dieci figli ed era composta da
molte generazioni. Il nonno era considerato il
capofamiglia e bisognava rispettarlo perché
rappresentava l’autorità. I genitori inoltre
erano severi e i figli rispettavano le regole,
cosa che adesso non succede più. I figli per la
famiglia, anche se numerosa, rappresentavano la ricchezza, perché servivano ad
aiutare a lavorare nei campi. La famiglia attuale è meno numerosa, ci sono famiglie
senza figli, con un figlio e poche coppie con due o tre figli.
Christine
.
Prima la famiglia era
composta da mamma , papà ,
mamma e papà della mamma,
mamma e papà del papà e figli
vari.
La mia famiglia invece è
composta da sei persone, mamma,
papà e quattro figli, due maschi e
due femmine.
Una volta la famiglia era di tipo
patriarcale e potevano avere anche
più di dieci figli.
Oggi invece la famiglia è formata
da poche persone.
Quello che abbiamo letto sulla
famiglia spiega perché i bambini
non possono fare quello che
vogliono, ma devono rispettare le
regole, fare i compiti, andare a
letto presto quando il giorno dopo
devono andare a scuola.
Katia:
loro che comandano e i figli
devono ubbidire.
Io penso che sia giusto che
ci siano regole da
rispettare a casa , a scuola
al lavoro, in cooperativa e
questo si deve fare.
“E questa è
casa mia e qui comando
io….” recita una canzone
bergamasca.
A me però non sembra
necessario che vi sia
qualcuno che comanda in
casa, per me è meglio discutere e
decidere insieme, così dovrebbe
Gianni:
Non devono rispondere male alla
mamma o al papà, perché sono
essere anche a scuola e
nella società.
La settimana
scorsa nel nostro
gruppo di lettura
abbiamo letto la
famiglia come è
composta , ognuno di
noi ha disegnatoil suo
albero genealogico a
partire dai miei nonni
fino ad arrivare ai cugini.
Lorena:
Invece la fotocopia che abbiamo
letto questa settimana parla della
famiglia dal titolo “ Chi comanda
in questa casa”?
Nella famiglia di solito comanda il
papà e poi la mamma ; secondo
me i figli devono obbedire ai
propri genitori e portare rispetto
senza dire parolacce e neanche
alzare le mani.
Io nella mia famiglia mi trovo
bene.
Il mio comportamento è corretto e
obbediente ascolto i miei genitori
e cerco di rispettare le regole.
Nella mia casa ho
sempre avuto tanta libertà ;
dipende molto dai figli… dal loro
carattere; se uno ha un carattere
ribelle gli va data meno libertà; se
uno invece è più positivo i genitori
possono concedergli più fiducia.
Enzo:
L’articolo che ho letto la
settimana scorsa mi ha fatto capire
tante cose e mi è molto
interessato.
Prima la famiglia era troppo
severa, adesso invece in senso
contrario è troppo permissiva;
è necessaria una via di mezzo
in modo che i genitori possano
far capire ai figli le cose
avendo un buon dibattito; in
questo modo i figli capiscono
meglio gli sbagli e non li
ripetono più.
Io mi
comporto bene in casa e
ascolto quello che dice la
Massimo M:
Nella famiglia di una
volta i genitori comandavano e i
figli dovevano obbedire .
I figli dovevano rispettare le
regole: non litigare , non dire le
parolacce , non mettersi le mani
addosso, aiutare in famiglia.
Queste sono le regole che ci
sono in casa e che anche oggi
tutti dovrebbero rispettare.
È giusto che tutti facciano il
loro dovere, e poi se uno fa le
cose giuste si sente contento.
Le cose giuste si devono fare
sempre non solo in casa,ma
anche a scuola e sul lavoro.
Marta :
mamma.
Trovo giusto ascoltare i famigliari
ed essere sempre obbedienti.
“Il terremoto in Abruzzo”
La settimana scorsa in Abruzzo,
c’è stato un terremoto.
Si sono calcolate 293 vittime
Nel 2007, il CNR , Consiglio Nazionale delle Ricerche, stabilì che la
previsione del sisma era possibile
al 30%.
Mi vengono in mente anche altri terremoti che sono successi .
Il terremoto del 23 novembre 1980, che si verificò in Irpinia e Basilicata ,
provocò 2570 morti, 8848 feriti e circa 300 mila senza tetto.
Fortunatamente, nella zona in cui abito io, non c’è mai stato un terremoto,
altrimenti avrei avuto molta paura.
Penso quindi ai terremotati dell’Abruzzo e alle condizioni alle quali hanno
dovuto vivere.
Spero che queste persone non debbano vivere per molto tempo sotto le
tende, ma che si ricostruiscano le case, e i bambini possano tornare a
scuola al più presto.
La nonna, mi ha raccontato, che la sua mamma le spiegò che il 23 luglio
1910, ci fu un violento ciclone nella Brianza.
Molte piante erano cadute, tante persone morirono e le case furono
distrutte.
Questa cosa mi ha colpito, e spero che il progresso impedisca queste
grosse calamità naturali o almeno fare in modo che queste cose si possano
prevenire per tempo.
Christine
Terremoti precedenti
1905 8 set
1907 23 ott
1908 28 dic
1915 13 gen
1920 7 set
1930 23 lug
Calabria (Lamezia T)
Calabria (Ferruzzano)
Calabria (Reggio C.)
Sicilia (Messina)
Abruzzo (Avezzano)
Toscana (Garfagnana)
Campania (Irpinia)
557 morti
167 morti
85926 morti
6,8 (scala Richter)
5,9 (scala Richter)
7,2 ( scala Ritcher)
32610 morti
174 morti
1425 morti
6,88 (scala Richter)
6,2 (scala Ritcher)
6,9 (scala Ritcher)
1968 15 gen
1971 6 feb
1976 6 mag
Sicilia (Belice)
Lazio (Tuscanica)
Friuli
236 morti
31 morti
976morti
6,0 (scala Ritcher)
4,5 (scala Ritcher)
6,5 (scala Ritcher)
1980 23 nov
Campania e Basilicata
(Irpinia)
Molise Lazio Campania
Sicilia (Carlentini)
Umbria Marche
Molise (S.Giuliano)
2570 morti
6,8 (scala Ritcher)
7 morti
17 morti
11 morti
29 morti
5,2 (scala Ritcher)
4,7 (scala Ritcher)
5,6 (scala Ritcher)
5,5 (scala Ritcher)
1984 7 mag
1990 13 dic
1997 26 nov
2002 31 ott
La coccinella
La coccinella è un insetto buono
che si nutre di insetti nocivi (afidi)
che attaccano le piante;è quindi
molto amata dai giardinieri e dagli
agricoltori.
Questi insetti vengono allevati da
alcune ditte specializzate,che si
occupano di interventi di lotta
biologica ingrata in difesa del
verde.
Anche se spesso le coccinelle
vengono rappresentate di colore
rosso con le macchie nere,in realtà
ne esistono moltissime altre specie
con colori e combinazioni di
macchie diverse (es:arancioni o
gialle con macchie nere;nere con
macchie rosse….)
Anche noi ragazzi della
Cooperativa Penna Nera abbiamo
partecipato con alcune classi della
scuola primaria alla giornata in
cui venivano liberate centinaia di
coccinelle.
Di seguito riportiamo i nostri
pensieri sull’avvenimento:
Christine: Giovedì 30 aprile 2009
ci siamo recati alla Scuola
Primaria
IV novembre in via Passalacqua
Trotti per vedere le coccinelle che
vengono utilizzate per mangiare
gli insetti nocivi.
Quando diventano adulte le
coccinelle sono rosse con dei
puntini neri.
Nel giardino della scuola c’erano
dei bambini di quarta con la loro
maestra.
Mi sono molto emozionata,
quando, Elisabetta, una signorina,
mi ha messo nel palmo della mano
una piccola coccinella.
Avevo un po’ paura che mi
pungesse.
Devo dire però, che mi sono
divertita molto e ricorderò questa
giornata con piacere, perché le
coccinelle mi piacciono e quando
sono tornata in Cooperativa ne ho
subito disegnata una.
Katia: Giovedì mattina alcuni
miei compagni accompagnati
dagli educatori si sono recati alla
Scuola primaria di Mariano per
vedere le coccinelle.
Quando siamo arrivati c’era un
signore (tecnico ditta specializzata
nella lotta biologica) che ha dato a
loro una scatoletta con dentro
delle coccinelle da liberare .
Questo signore ha scelto la mia
compagna Marta per salire su una
scaletta e liberare le coccinelle
sugli alberi della scuola.
Quando sono ritornati in
Cooperativa avevano un barattolo
di plastica chiuso con un
coperchio,all’interno c’erano delle
coccinelle adagiate sui popcorn (le
coccinelle ne sono ghiotte)
Io, con altri miei compagni
che eravamo rimasti in
Cooperativa siamo scesi nel
cortile e abbiamo liberato
anche noi queste coccinelle e
le abbiamo messe sulle foglie
dei nostri alberi di tiglio
Queste coccinelle servono per
uccidere gli insetti nocivi che
vivono sugli alberi.
Quando io ho provato con
l’educatore Diego a metterle sulle
foglie degli alberi avevo la
sensazione che queste coccinelle
potessero farsi male, o che
potessero morire, oppure che se
cadevano per terra non fossero più
capaci di volare.
Però malgrado queste sensazioni
mi è piaciuto molto provare a
liberarle ed è stata la prima volta
nella mia vita.
Lidia: Giovedì mattina con un
gruppo di compagni siamo usciti
per andare a vedere le coccinelle
alle Scuole elementari in via 4
Novembre.
Siamo andati in cortile dove
c’erano le bambine di IV
elementare che con l’aiuto di un
tecnico che spiegava e della
maestra, posavano le coccinelle
sugli alberi del cortile.
Le coccinelle erano contenute in
alcune scatolette con dentro del
mais soffiato, di cui le coccinelle
sono golose.
Hanno provato a metterci le
coccinelle sulle mani per un po’e
poi le abbiamo messe sugli alberi.
Le coccinelle sono insetti che
mangiano gli altri insetti nocivi e
non danneggiano la natura come
gli insetticidi.
Siamo poi tornati in Cooperativa e
abbiamo messo le coccinelle che
ci avevano dato sugli alberi del
cortile della Cooperativa.
Le coccinelle hanno la fama di
portare fortuna.
Possono essere gialle o rosse con
puntini neri.
Lorena: Oggi con un gruppo di
compagni siamo andati alle scuole
elementari.
Quando siamo arrivati nel cortile
della scuola c’era una classe con
la guida;
ogni bambino con un pennello
doveva prendere dalla scatola
trasparente le coccinelle e metterle
un po’ nelle varie scatolette.
Poi, in seguito sono saliti a turno
sulla scala e ogni bambino
appendeva le scatolette contenenti
le coccinelle sulle piante
Lo scopo di questa operazione è di
liberare dalle piante gli insetti
nocivi.
Quando vengono disturbate, le
coccinelle emettono un fluido
maleodorante, di cui si servono
per allontanare i predatori.
Come regalo per le maestre e per
la scuola abbiamo portato dei
portapenne;questi oggetti regalo
sono stati eseguiti da noi.
L’esperienza è stata per me
interessante ho conosciuto delle
cose nuove.
Marta: La coccinella è un insetto
che vive sulle piante e porta
fortuna.
Le coccinelle per difendersi
buttano fuori un liquido che puzza
e allontanano altri animali.
Giovedì siamo andati alle Scuole
primarie di Mariano per assistere
all’esperimento delle coccinelle;
due tecnici ci hanno messo le
coccinelle sulle mani poi le
abbiamo introdotte nelle scatole e
le abbiamo messe sulle foglie
degli alberi .
Poi siamo tornati in Cooperativa e
abbiamo fatto lo stesso
esperimento con gli alberi del
nostro cortile.
La coccinella ha sul guscio 7
macchie nere.
“Il teatro per ragazzi”
Con il nostro gruppo di lettura ed altri compagni siamo andati a vedere tre spettacoli
teatrali: “Il pifferaio magico”; “Pippo pettirosso”; e “Chicco di caffè” ; organizzati
dall’ufficio istruzione del comune di Mariano Comense presso la sala San Carlo.
Quello che mi è piaciuto di più , è “Il pifferaio magico” perché gli attori hanno
recitato bene e perché
soprattutto era ispirato ad una
fiaba.
Lo spettacolo che mi ha
colpito è “Chicco di caffè”
ambientato in Nicaragua .
Questo Stato che si trova in
Sud America, è povero, e i
bambini a 6 anni sono
costretti ad andare a lavorare
per aiutare i genitori a
guadagnare qualche soldo.
Christine
Degli spettacoli che ho visto quello che mi ha interessato di più è stato “Chicco di
caffè”perché veniva raccontata una storia vera, di un bambino di nome Pedro che
per raccogliere i chicchi di caffè dalla pianta, agganciava una piccola corda
all’albero e poi la tirava per arrivare ai chicchi.
Ho scoperto che i chicchi
di caffè sono di colori
vari : bianchi, rossi , neri
e verdi.
Lorena
Io non vedo molti
spettacoli, quindi mi ha
molto interessato vedere
questi con i miei
compagni della Penna
Nera.
Dei tre spettacoli che ho
visto ho preferito “Pippo
pettirosso” perché era
una storia con molti animali che a me piacciono tanto.
Katia
Anch’io mi sono recata a vedere tutti e tre gli spettacoli e anch’io ho preferito “Pippo
pettirosso” perché c’era un gatto , animale che io amo molto ed anche altri animali : il
gallo, l’ape, ecc.
Lidia
A me è piaciuto molto assistere
agli spettacoli teatrali . Quello
che ho preferito è stato “Pippo
pettirosso” perché c’erano
tanti animali.
Lo spettacolo “Chicco di
caffè” descriveva le condizioni
di vita delle persone e bambini
che vivono in Nicaragua.
Marta
Giochi in Penna Nera
Nel periodo che mancava lavoro in cooperativa “Penna Nera” si è pensato di
avere un momento di gioco dalle 16.30 alle 18.00 da fare a piccoli gruppi con
giochi vari.
Il gioco che preferisco è
“Battaglia navale” e il
gioco delle carte “Uno”.
Devo dire che mi piace
giocare, ma non per
troppo tempo, per me è
sufficiente mezza
giornata ma dopo
nell’altra parte della
giornata preferisco
lavorare.
Il gioco che non mi
piace è “il gioco del
conoscere” perché mi
annoio;ognuno di noi su di un foglio scrive nelle caselle vari nomi di
cose,animali,città ecc. e poi in fondo al foglio segna il totale dei punti che fa a
secondo della parola più lunga.
Se l’avversario ha scritto la stessa parola che ho scritto io il punteggio sarà di 5
punti mentre se scrive una parola diversa il punteggio sarà di 10 punti.
Prima di iniziare a giocare si scrivono le lettere dell’alfabeto su un foglio e poi
a occhi chiusi con la punta della penna si segna la lettera che da inizio al gioco.
Alla fine del gioco vince chi ha fatto più punti.
Il gioco che mi è piaciuto di più giocare è “battaglia navale” in questo gioco ci
sono delle carte con della figure di barche diverse.
A turno si sceglie una carta corrispondente ad una lettera e ad un numero, se c’è
la barca si dice che è colpita mentre se non c’è nulla è acqua.
Vince chi riesce a indovinare più carte e quindi ad affondare più navi.
Lorena
In cooperativa negli ultimi tempi, c’era poco lavoro e così organizzavamo
qualche gioco il pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00.
Si poteva giocare a carte, poi cerchietti , a bocce ecc.
Il mio gioco preferito è “il gioco del conoscere” dove si scrivevano le lettere
dell’alfabeto e dobbiamo scrivere dei nomi di paesi città o stati con l’iniziale
della lettera dell’alfabeto.
Mi piacerebbe ancora, se possibile, ripetere spesso quel gioco perché mi rilassa.
È stato un momento di divertimento.
Ho provato a fare anche altri giochi ma “il gioco del conoscere” è quello che mi
è piaciuto di più.
Memory, domino dove c’erano degli animali e dovevi metterli in una certa
sequenza, infine c’era un gioco in cui due giocatori avevano cinque colori a
disposizione e il giocatore doveva indovinare in che modo quei colori erano
disposti.
Devo dire che è stato molto divertente fare questi giochi e mi piacerebbe che
qualche pomeriggio si riprendesse a farli.
Christine
Quest’anno quando
c’era poco lavoro
abbiamo iniziato a
fare dei pomeriggi di
solo gioco.
Con Fausto che ci
insegna a me ed
alcuni miei compagni
stiamo imparando a
giocare a “Basket”
Noi giochiamo a
basket al lunedì e al
venerdì.
Poi ho provato a giocare a bocce un gioco che si fa sulla sabbia su di un campo
che abbiamo sistemato in fondo al cortile della Cooperativa.
Ho anche provato a giocare a “memory” che è un gioco delle carte, e a giocare a
tanti altri giochi.
(cioè oltre al lavoro, faccio un po’ di sport giocato e un po’ di teoria per
imparare le regole).
A me piace tanto il “Basket” perché mi muovo.
Invece seduta ho provato a giocare al “gioco del conoscere” ho giocato anche a
“indovina chi” un gioco di figure di persone e ho giocato anche a pallavolo.
Marta
Ad Antonio il gioco che piace di più è quello delle carte che si chiama “Solo” e
sono delle carte colorate.
Antonio
Pensierino sul gioco di Massimo
M.
Con il Signor Fausto abbiamo
giocato a Basket; ci divideva in
squadre chiamandoci per nome.
Con il nostro educatore Simone ho
giocato al calcio, ci insegnava i
passaggi e come tirare i calci di
rigore.
Massimo M.
In cooperativa sono stati fatti
diversi giochi perché non c’era
lavoro; abbiamo fatto dei giochi
come: “sparviero,minigolf, bocce,
calcio” ma io preferisco giocare a
carte.
I giochi di carte che mi piacciono
sono “solo” e il gioco della “scala
quaranta” riesco a divertirmi anche
se a volte perdo, poi è un gioco che mi rilassa moltissimo.
Enzo
Giochi che mi piacciono sono il “gioco del conoscere,bocce,domino,minigolf”.
Il gioco del Basket non lo pratico perché spreco troppe energie e nel mio caso
non va troppo bene.
Gianni
Io qualche volta ho provato il gioco del
basket con il nostro allenatore che si
chiama Fausto e l’educatore Diego.
Questo gioco mi è sempre piaciuto fin
da quando andavo alle scuole medie di
Inverigo ed andavo a giocare in una
palestra che raggiungevamo con un
pulmino.
Adesso l’ho rifatto in Penna Nera
qualche volta ho realizzato 2 o 3
canestri, mentre altre volte non riuscivo
a farne neanche uno.
Poi ho anche provato a fare il gioco dei
cerchietti: c’è una specie di ripiano con
sopra dei bastoncini,il gioco consiste
nell’infilare dei cerchietti nei
bastoncini,secondo la difficoltà si
realizza il punteggio e vince chi fa più
punti.
Poi ho giocato anche al gioco delle bocce.
Una volta sono andata con i miei compagni al Bocciodromo 48 di Mariano
Comense. Il gioco delle bocce ho provato a giocarlo anche in cooperativa dove
è stato realizzato un campo di bocce.
Ho anche provato il gioco del “Indovina chi”,e il gioco dei birilli. Ho anche
provato il gioco dei birilli.
.Questi giochi mi piacciono molto molto.
Un altro gioco che ho praticato è il gioco “ del conoscere.”
Data una lettera dell’alfabeto bisogna scrivere in apposite caselle un nome,un
paese,uno stato,un lavoro, un frutto che inizia con la lettera data.
Se la parola uguale la scrivono due o più persone il punteggio è di 5 punti se la
scrive una sola persona il punteggio è di 10 punti, vince chi ottiene il punteggio
più alto.
Io penso che giocare in cortile è un momento di divertimento.
Katia
IL BASKET
Il basket è un bel gioco
che ci impegna non poco.
Antonella, Eleonora, Massimo
sono tipi che si impegnino allo
spasimo.
Ci giocan pure Cesare e Gigetto
che è un elemento assai furbetto.
E poi c’è Marta Stefano Fulvia Valeria
che messi insieme giocano in allegria.
C’è pure Scinturino
che è sicuramente un bel tipino.
Il nostro allenatore è assai dotato
e noi lo teniamo impegnato
corriamo, corriamo, la palla tiriamo
non sempre il canestro centriamo
però ci accontentiamo
e tanto tanto ci divertiamo.
La squadra di basket è formata da:
• Marta
• Antonella B
• Liugi
• Fulvia
• Alessandro SC
• Massimo G
• Stefano
• Mauro
• Eleonora
• Cesare
Educatore: Diego
Allenatore: Fausto
Orario di gioco: Lunedì Giovedì dalle
14 alle 16
“A ricamo”.
Ogni mercoledì pomeriggio , alle ore 15.00,
con alcune mie colleghe vado in via Sant’Ambrogio per fare
attività di ricamo.
IL primo giorno che ci sono andata era il 3 ottobre 2005.
Ho conosciuto le tre signore che ci seguono in questa attività: Piera, Laura e
Graziella.
Laura, la signora che durante quest’attività si occupa di me, ha pazienza, non si
arrabbia mai , mi chiede quando sono in difficoltà dandomi una mano.
Mi trovo molto bene con queste signore e mi piace andare lì.
La tecnica che sto usando è quella del punto croce e sto facendo tanti lavoretti che
faccio volentieri.
Ultimamente sto finendo di fare una fragola: mi manca l’ultima parte che terminerò a
ottobre quando ricomincerà l’attività.
Spero ancora di ricamare altre cose che mi piacciono divertendomi.
Christine
Il mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 fino alle ore 17.00 andiamo con il pulmino
della cooperativa presso l’oratorio di S. Ambrogio a fare l’attività di ricamo.
Il nostro gruppo di ricamo è composto da: Lorena,Marta,Lidia,Laura,
Christine , Emma e Fulvia.
Appena arriviamo c’è la signora Laura che ci accoglie per entrare nell’aula di lavoro.
In seguito arriva anche l’altra signora che si chiama Piera.
Quando siamo tutte sedute Laura prende dall’armadio una scatola di cartone dove vi
sono dentro dei grembiuli e degli asciugapiatti da ricamare.
Graziella,che è un’altra signora del ricamo ci prepara sia i grembiuli sia gli
asciugapiatti e per ricamare trasferisce i disegni sul tessuto con i decalcabili.
Ormai sono quattro anni che frequento il ricamo e devo dire che le prime volte ho
fatto un po’ di fatica per imparare,ma poi andando avanti sono diventata abbastanza
brava.
Questa attività mi piace perché mi trovo bene con tutte e tre le signore sono molto
brave e disponibili ad aiutarti quando sei in difficoltà e vedere un ricamo da me mi dà
molta soddisfazione.
Lorena
Il mio anno in Cooperativa
Quest’anno, il giorno 23 marzo ho
incominciato
a
fermarmi
in
Cooperativa alle undici e mezzo per
andare in mensa.
Sono stata la prima di Arosio a
fermarmi in mensa e mi piace tanto,
anche il pranzo è molto buono.
Prima andavo a casa e preparavo il
pranzo in fretta per ritornare in
Cooperativa per le quattordici.
Quest’anno mi è piaciuto anche andare
a vedere gli spettacoli teatrali , il lavoro
sulle coccinelle.
Quest’estate che scarseggiava il lavoro
abbiamo giocato tanto e il gioco che ho
preferito è il gioco delle bocce.
A giugno sono andata al mare con la
Cooperativa a Borgio Verezzi e a luglio
sono andata in piscina a Giussano.
Da quest’anno al martedì pomeriggio
andiamo a fare delle camminate con
l’educatrice Milena e il sig. Lucca che
è un volontario della Cooperativa.
Sono andata al laghetto della Mordina ,
e un’altra volta all’eremo di San Miro
sopra Asso; poi alla baita Patrizia e
anche a Campoè sopra Caglio.
Poi ho partecipato alla festa dei
mestieri in Piazza dove ho presentato
la legatoria cucendo un libro.
Ho anche partecipato alla camminata
“Insieme diamoci la mano”, alla festa
di Natale, della Giubiana e del
Carnevale.
L’anno trascorso in Cooperativa è stato
per me vario e interessante.
Lidia
“Concorso di disegno a tema libero”.
Quest’anno abbiamo pensato di realizzare un concorso di pittura per i ragazzi che
frequentano la Penna Nera.
Ogni ragazzo ha preso lo spunto da vari oggetti e qualcun altro dalla sua fantasia.
Ogni ragazzo poteva eseguire un solo disegno.
Questi disegni sono stati esposti nella vetrina della Bottega Magica che guarda sulla
via Garibaldi.
La gente che passava, si fermava, incuriosita dai vari disegni esposti.
Al termine della manifestazione del “concorso di pittura città di Mariano
Comense”organizzato dalla Cooperativa Penna Nera e giunto ormai alla
12°
edizione , la giuria che ha valutato le opere esposte dai vari pittori, ha scelto i tre
disegni vincitori del nostro concorso.
Sono stati premiati Enzo, Christine e Roberto.
Enzo vincitore del 1° premio ha disegnato una chitarra, Christine ha disegnato un
personaggio di fantasia, Roberto un vaso di fiori.
Durante la settimana ha avuto luogo la premiazione con premi di un certo valore
gentilmente donati da una oreficeria.
Le Filastrocche di Christine
“Gli anni”
Donne uomini e anche bambini
Belli e brutti
Ciao a tutti
Di una cosa voglio parlare
Perché mi fa un po’ turbare
Sembra ieri che ero una bambina
Invece ora sono già una signorina
Penso spesso con la mia mente
In ogni istante quotidianamente
a quando ero in vacanza con la nonna a
Loano
che si trova in Liguria un po’ lontano
sedici anni son passati
in fretta se ne sono andati
ma perché gli anni vanno avanti
insieme tutti quanti?
Questa cosa mi fa preoccupare
Perché prima o poi tenderò a
invecchiare
La mia adolescenza non posso non
ricordare
Chissà mai cosa succederà
Nel futuro che verrà
“Una giornata particolare”
Vi racconto cosa successe a me il
quattordici settembre
millenovecentonovantatrè
mi trovavo a Lugano
che non è un posto lontano
con i miei nonni dall’otorino
non certo in un negozio a comprare un
orecchino
fu una giornata particolare
perché c’era un forte temporale.
Questo imprevisto mi ha un po’
spaventato
perché non era di certo programmato
ricordo sempre che in quel momento
provai un grosso spavento,
poi a casa sono ritornata
perché ero molto affamata,
oggi finalmente c’è il sole
e mi riscalda tanto il cuore
“La farfalla viola”
Un giorno tornando da scuola
Camminando nel mio giardino
Mano nella mano col mio nonnino
Su un’aiuola
Vidi posarsi una farfalla viola
Ad un tratto mi guardò
E su una guancia mi baciò
Era molto piccolina
Ma bella e carina
La nonna mi venne a chiamare
Perché per il pranzo dovevo rientrare
La farfalla se n’è volata
Chissà mai do ve sarà andata
“Il gruppo di lettura”
Ogni martedì mattina
c’è il gruppo di lettura
e per me è come studiare cultura
c’è Gianni che è simpatico
non è lunatico
Enzo ha sempre la battuta pronta
e a volte le barzellette racconta
Lorena sa fare dei bei disegni
coloratissimi e bellissimi
Marta è molto spiritosa
anche se non ha una voce armoniosa
Lidia è sempre silenziosa
e non è per niente chiassosa
Katia è allegra piena di vita
e a seguirla t’invita
Massimo di solito è contento
ma quando s’arrabbia io mi spavento
a me piace stare con loro
noi gridiamo tutti in coro
“Viva il gruppo di lettura
ricomincia l’avventura”
“Il gioco del conoscere”
Oggi organizziamo un gioco
che non è “La prova del cuoco”
ma “conoscere” è chiamato
e da tutti noi è giocato
paesi, stati, lavori e città
puoi giocarlo a tutte le età
questo è un gioco molto divertente
e serve a far lavorar la mente
Pensieri per il nuovo anno
Io vorrei che il nuovo anno sia pieno di gioia
Io vorrei che il nuovo anno non sia sofferente
Io vorrei che il nuovo anno porti pace a tutti
Io vorrei che il nuovo anno faccia diventare le persone più generose verso il prossimo
Io vorrei che il nuovo anno sia ricco di pace e amore
Io vorrei che il nuovo anno sia pieno di sorprese
Io vorrei che il nuovo anno ci sia meno inquinamento
Lorena
Mi auguro che il 2010 porti un po’ di serenità soprattutto ai miei familiari, in
particolare alla mia nonna Angela alla quale sono molto legata.
Mi auguro soprattutto un anno di novità che possano essere interessanti , che non ci
fosse più la guerra nel mondo e che tutti noi vivessimo senza problemi la nostra vita.
Spero proprio di non essere delusa da queste aspettative che ho verso l’Anno Nuovo.
Buon Anno a tutti.
Christine
Io vorrei un anno sereno e non malinconico
Io vorrei un anno pieno di amore e felicità
Io vorrei un anno con tanta allegria nel mondo, per tutti
Io vorrei un anno in cui nascono bambini sani in modo che le loro famiglie non
debbano soffrire.
Io vorrei un anno tranquillo e che tutti avessero una casa
Io vorrei un anno in cui tutti ci riconoscessimo fratelli e che ci volessimo bene
veramente
Io vorrei un anno in cui tutti riconoscessimo che il Signore esiste e ci vuole bene
Io vorrei un anno in cui a tutti i bambini del mondo non manchi niente e che abbiano
tanti giochi
Io vorrei un anno senza poveri
Io vorrei un anno dove i bambini no debbano morire di fame ma che tutti abbiano una
casa e una famiglia
Buon anno a tutti
Katia
Anno nuovo vita nuova
Più semplice per tutti, gioioso e anche più sano
Meno malattie più serenità, meno egoismo, disparità,
menefreghismo.
consumismo, sfruttamento,
Gianni
Io vorrei che l’anno prossimo le cose cambino in cooperativa, vorrei che la
cooperativa diventi
più tranquilla.
Vorrei che i miei compagni andassero d’accordo e non litigassero mai.
Spero che l’anno 2010 sia felice e tranquillo per me, per la cooperativa e per il
mondo e vorrei soprattutto che la Katia andasse d’accordo con i compagni e gli
educatori.
Marta
a questo numero hanno collaborato:
Antonio V.
Christine
Enzo
Gianni
Katia
Lidia
Lorena
Marta
Massimo M:
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Il Percorso 2009