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Marionette LA VITA DEL RICICLAGGIO + CD MP3
Rif. 64005
ATTENZIONE! Rischio di asfissia. Non raccomandato per bambini al di sotto dei 36 mesi poiché contiene elementi che si possono staccare e essere ingeriti. Conservare
queste informazioni e i dati del fabbricante. Contiene dei componenti fabbricati in Cina.
INTERDIDAK, S.L. Av. Pobla de Vallbona, 34. 46183 LA ELIANA (Valencia)
www.akros.org
Rif. 64005
Marionette LA VITA DEL RICICLAGGIO
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CONTENUTO
Set di 6 marionette (di cui 2 double-face con due facce diverse), con un CD AUDIO MP3 che contiene la
registrazione completa di 2 racconti che trattano sull’importanza di riciclare, mostrano alcuni processi del
riciclaggio e insegnano in cosa si trasforma ciò che ricicliamo. il CD MP3 comprende libretto con i testi dei
racconti, guida pedagogica e schede da colorare.
La durata di ogni racconto è di circa 10 minuti. Il CD è multilingue per agevolare l’apprendimento delle
lingue straniere. Il CD permette al professore di rappresentare i racconti senza la necessità di narrarli. Basta
soltanto mettere il CD AUDIO e muovere le marionette seguendo la sceneggiatura del libretto! Facilissimo
e praticissimo!
ISTRUZIONI PER L’USO E SCENARIO
Nel libretto, tutte le indicazioni riguardanti lo spazio vanno considerate guardando da dietro il teatro, da
dietro la marionetta, di fronte al pubblico.
Nel libretto, i dialoghi dei personaggi che appaiono in scena dalla parte destra e che vanno nella mano
destra, si trovano spostati nel testo a destra.
Il modo di sorreggere i burattini per avere la massima libertà di movimento è collocando il pollice in una
delle braccia, il medio e l’indice nella testa, e l’anulare e il mignolo nell'altro braccio. I movimenti dei
burattini permettono di esprimere molte emozioni. Per esempio:
- con le braccia: si applaude, si saluta, si accarezza, si esprime gioia ed eccitazione con movimenti
veloci, si piange coprendosi il viso con le braccia, ecc.
- con la testa: si parla, si acconsente, ecc.
- con il corpo: si nega mediante dondolii
Si raccomanda di leggere attentamente ciascun racconto contenuto nel libretto, nonché ascoltare la
rappresentazione del racconto nel CD AUDIO MP3, ed effettuare una prova del racconto con i burattini
prima della messa in scena del racconto.
La rappresentazione può avvenire anche senza il CD, leggendo i testi del libretto.
Decorazione:
-
Di notte, strada buia con un lampione che illumina i vari bidoni colorati che si vedono in primo
piano.
OBIETTIVI PSICOPEDAGOGICI
-
Consapevolezza della necessità di prendersi cura e di rispettare l'ambiente.
Sensibilizzazione verso una pratica di raccolta differenziata dei rifiuti domestici che rende più facile il
successivo riciclaggio o eliminazione della spazzatura.
Conoscenza dei vari tipi di rifiuti domestici.
Classificazione dei rifiuti domestici a seconda del tipo di cassonetto nel quale devono essere depositati
per la loro raccolta e successivo riciclaggio.
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ATTIVITÀ
1. Conoscere in cosa si trasformano i rifiuti che ricicliamo:
- Stampare, fotocopiare e ritagliare le 5 schede (A5) da colorare. Distribuire le 5 schede a ciascun
alunno affinché le colorino. Il professore mostrerà una delle marionette e chiederà agli alunni di
mostrargli la scheda che mostra in cosa può essere riciclata tale marionetta:
- Lattina: bicicletta
- Bottiglia di plastica: palla di plastica
- Bottiglia di vetro: varie contenitori di vetro
- Scatola di cartone: libro
- Carota: concime
2. Classificare i rifiuti secondo la loro origine o materiale: (chiedere agli alunni di portare da casa ritagli
di riviste, rifiuti e contenitori)
- Rifiuti organici: resti di frutta, di verdura, di carne, di pesce, di uova, ecc.
- Carta: borse, giornali, riviste, ecc.
- Cartone: scatole di biscotti ed altri prodotti, confezioni delle uova, ecc.
- Contenitori di plastica: borse, bottiglie d’acqua, contenitori di prodotti per la pulizia, contenitori
dello yogurt, contenitori di altri alimenti, ecc.
- Contenitori metallici: latte, lattine, ecc.
- Contenitori tipo brik.
- Vetro: barattoli di vetro, bottiglie di vetro, ecc.
- Pile e batterie.
3. Mettere in relazione i rifiuti a seconda del cassonetto nel quale devono essere depositati:
- Spiegare agli alunni quali cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti ci sono nel loro comune.
- Spiegare che tipo di rifiuto bisogna depositare in ogni cassonetto (in base al colore).
- Fare dei disegni con i vari tipi di bidoni presenti nel comune.
- Distribuire i ritagli di riviste portati dagli alunni e attaccarli sul bidone corrispondente.
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I nuovi amici di Tina, la lattina canterina
SCENA 1
Mano sinistra
ALFREDO, la bottiglia di vetro
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appare ALFREDO dalla parte sinistra, movendosi lentamente. TINA è ferma e mostra al pubblico il lato senza
faccia)
ALFREDO: Ahi, com’è buio! Sembra che non sia ancora venuto nessuno. Io torno nel mio cassonetto perché ho
paura di stare qui da solo.
(ALFREDO va verso il cassonetto ma non vede bene, sbatte con la lattina di tonno. Si sente un “clink” del colpo)
ALFREDO: Ahi, che spavento! Ho sbattuto con una lattina…? Sicuramente mi sono fatto qualche crepa e mi
romperò in mille pezzi, (piagnucolando) e tutti mi calpesteranno… e si taglieranno… e si faranno male…
(In quel momento TINA si volta e mostra la sua faccia al pubblico)
TINA: Ciao! Chi sei?
ALFREDO: (tremando) Aaaaaahhhh! Una lattina di tonno che parla. (Esce velocemente e molto spaventato dalla
scena)
TINA: Caspita, sembra che gli ho fatto paura. E pensare come mi annoio qui da sola! Se almeno
qualcuno mi spiegasse cosa ci faccio qui…
(TINA sparisce dalla scena)
(Musica)
SCENA 2
Mano sinistra
ALFREDO, la bottiglia di vetro
Mano destra
SIMONE, la scatola di cartone
ALFREDO: SIMONE, scatola di cartone, meno male che ti ho trovato! Non crederai a quello che mi è successo!
SIMONE: (Appare dalla parte destra interrompendo e urlando arrabbiato) Vediamo, ALFREDO,
bottiglia di vetro, vuoi raccontarmelo una buona volta? Non ho tutta la notte per sentire le tue
stupidaggini.
ALFREDO: (Tremando) Ahi, SIMONE, scatola di cartone, non urlarmi così, che mi spaventi! Non vedi che sono di
vetro e sono molto fragile!
SIMONE: Va beeene (abbassando la voce) Mi vuoi dire quello che ti è successo, per favore?
ALFREDO: Così va meglio! Allora, sono uscito dal cassonetto come ogni notte per incontrarmi con i nostri amici:
ISMAEL, il flacone di gel, la SIGNORA MIRELLA, la carota bella e IVA, la maglietta sportiva… E indovina chi ho
incontrato? Una lattina di tonno che parla!
SIMONE: (Perdendo la pazienza) Vediamo un po’, mio caro amico. Tu sei una bottiglia di vetro che
parla e io sono una scatola di cartone che parla… Perché non ci può essere una lattina di tonno che
parla?
ALFREDO: È vero! Hai ragione… Comunque, il caso vuole che qualcuno l’abbia gettata in terra e non sa in quale
cassonetto deve vivere. Mi accompagni a cercarla e la portiamo al suo cassonetto, quello della plastica?
SIMONE: Per queste cose è meglio che parli con ISMAEL, il flacone di gel. È il più saggio e anziano
abitante di tutti i cassonetti del parco.
A proposito, ALFREDO, bottiglia di vetro: sei più tornato al mio cassonetto, quello del cartone? Sai
che dobbiamo stare ognuno nel proprio cassonetto per poter essere riciclati. Tu nel cassonetto del vetro
e io in quello del cartone.
ALFREDO: (Triste) Sì, lo so, SIMONE, scatola di cartone, ma il problema è che il mio cassonetto è pieno di vetri
rotti, il tuo invece è molto morbido perché è pieno di cartoni e così non mi rompo. Sono così fragile…
SIMONE: Mi dispiace, ALFREDO, bottiglia di vetro, ma ti devo dire quello che ti direbbe ISMAEL,
il flacone di gel: “Se in qualcosa di bello ti vuoi riciclare, nel tuo cassonetto devi stare”.
(Spariscono entrambi dalla scena)
(Musica)
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SCENA 3
Mano sinistra
ISMAEL, il flacone di gel
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appaiono TINA dalla parte destra e ISMAEL dalla sinistra)
ISMAEL: Ciao, piccola lattina di tonno! Mi hanno detto che ti senti un po’ persa e sola.
TINA: Caspita, tu non hai paura di me! Pensavo che nessuno voleva parlare con una vecchia lattina
arrugginita.
ISMAEL: (Ride) Ah, Ah, Ah! Non sono mica pauroso come ALFREDO, la bottiglia di vetro. Scusa, non mi sono
presentato. Sono ISMAEL, il flacone di gel, il più anziano del posto.
TINA: Io mi chiamo TINA, la lattina canterina, e non so molto bene cosa ci faccio qui… se non sono
neppure scaduta. Guarda, guarda la mia data.
ISMAEL: (Si avvicina e guarda il coperchio) È vero, però… non ti senti più leggera?
TINA: Sì, è vero. Adesso che lo dici… peso di meno.
ISMAEL: Tranquilla, questo succede a tutti all’inizio, ma poi ci si abitua. Quello che è successo è che hanno
mangiato l’alimento che contenevi dentro. Io prima ero un flacone pieno di gel e, grazie a me, i bambini di una
famiglia si divertivano a fare il bagno e a fare bolle di sapone enormi… ma chiaro, quando il gel è finito, sono finito
nel cassonetto.
TINA: Ahhh, adesso capisco! Ma cosa ci faccio qui per terra?
ISMAEL: È che i tuoi vecchi padroni non ti hanno messo nel cassonetto giusto.
TINA: E qual è il mio cassonetto? Ci voglio andare! Ci sono altre lattine come me?
ISMAEL: (Ride) Ah, ah, ah! Certo! Tu devi andare al cassonetto della plastica, dove vivono tutti quelli di plastica
come me, le lattine come te e i tetra brik. È molto importante che rimaniamo tutti insieme nel nostro cassonetto fino a
quando non veniamo riciclati.
TINA: Riciclati? E questo cos’è?
ISMAEL: Saremo trasformati in cose nuove e vivremo una nuova vita. Che te ne pare?
Vieni, TINA, lattina canterina, ti presenterò degli amici. Ogni notte usciamo dai nostri cassonetti per fare un giro e
raccontarci delle storie. Ne hai voglia?
TINA: (Saltando dalla gioia) Sììì.
ISMAEL: D’accordo, inizierò presentandoti una vera e proprio signora dei rifiuti organici… Ecco a voi: la
SIGNORA MIRELLA, la carota bella.
(ISMAEL sparisce dalla scena)
(Musica)
SCENA 4
Mano sinistra
SIGNORA MIRELLA, la carota bella
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appare dalla parte sinistra la SIGNORA MIRELLA dondolando lentamente al ritmo della musica)
SIGNORA MIRELLA: Ciao, cara.
TINA: Caspita…, Lei è una carota bellissima. Com’è elegante!
SIGNORA MIRELLA: Che lattina adorabile! E perché non mi hai conosciuto nei miei anni migliori: vedi, non sta
bene che lo dica io, ma sei di fronte a… TA DA… la carota vincitrice dell’ultima fiera degli ortaggi.
TINA: Che onore!... Ma essendo una carota così bella… perché sei finita nei rifiuti? Perché non ti
hanno mangiata?
SIGNORA MIRELLA: Ahi, cara… è stato terribile…! Allora, io stavo aspettando bella fresca nel frigorifero
insieme alle altre carote. Tutte sapevano che io sarei stata scelta per il piatto di quel giorno. E fu proprio quel giorno
che è successo… (Il tono di voce si fa più serio) i padroni hanno comprato un gigantesco cavolo e lo hanno messo nel
nostro ripiano, ostruendomi l’uscita e schiacciandomi. E si sono dimenticati di me! Quando finalmente mi hanno
trovato, ero aggrinzita e sono finita nel cassonetto dei rifiuti organici.
TINA: allora scusa se glielo dico, SIGNORA MIRELLA, carota bella, ma credo che alla fine ha avuto
fortuna. Qui ha un sacco di amici, e inoltre, secondo quanto mi ha detto ISMAEL, il flacone di gel, se
stiamo nel giusto cassonetto saremo tutti riciclati in cose molto belle.
SIGNORA MIRELLA: Hai ragione, cara. Sono una lagnosa. Qui sto benissimo. Tutti mi trattano come una vera
signora e nel mio cassonetto ho fatto delle belle amicizie. Ci sono delle zucchine simpaticissime e delle costolette di
agnello molto vanitose e pensa che sono rimaste tutte ossa…
TINA: Mi piacerebbe conoscerli tutti! Posso vivere nel suo cassonetto?
SIGNORA MIRELLA: No, tu devi andare al cassonetto della plastica con ISMAEL, il flacone di gel. Ma non ti
preoccupare, perché ogni notte ci riuniamo tutti fuori dal cassonetto. Ci vediamo da queste parti, cara TINA, lattina
canterina.
(La SIGNORA MIRELLA esce dalla scena)
(Musica)
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SCENA 5
Mano sinistra
SIMONE, la scatola di cartone
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appare SIMONE dalla parte sinistra, con la sua faccia arrabbiata)
SIMONE: Mi immagino che tu sia la nuova lattina di cui tutti parlano.
TINA: Sì, mi chiamo TINA, la lattina canterina. Piacer…
SIMONE: E io SIMONE, la scatola di cartone, però lascia stare le presentazioni che è molto tardi e ed è già ora di
tornare al cassonetto.
TINA: È che mi hanno tirato qui, per terra.
SIMONE: (Borbotta) Questi umani sono un disastro! Non li sopporto!
TINA: Ti posso chiedere perché non ti piacciono?
SIMONE: Perché non mi piacciono? Guardali lì seduti… (Si rivolge ai bambini) Sono degli ingrati.
TINA: (Si rivolge ai bambini) Ma insomma…. lo state sentendo? È vero che voi siete dei bambini
buoni? Vedi, SIMONE, scatola di cartone?
SIMONE: Sì, certo, come il bambino con cui vivevo. Io custodivo un regalo stupendo per lui: un’automobilina
telecomandata bellissima! Aspettai per diversi giorni e non vedovo l’ora che arrivasse il suo compleanno per vedere
la sua faccia di felicità. E sai cosa è successo? Che quando è arrivata l’ora, non mi ha nemmeno guardato, mi ha rotto
la parte superiore, ha tolto l’automobile e mi ha gettato per terra. Sono rimasto abbandonato sotto il letto fino a
quando sua madre non mi ha portato al cassonetto della carta.
TINA: Caspita, SIMONE, scatola di cartone, adesso capisco perché sei sempre arrabbiato!
SIMONE: Me lo dice anche ISMAEL, il flacone di gel. Dice che devo cercare di capire il bambino… che quello che
voleva era soltanto giocare con la sua automobilina … mah! Se poi non ci ha nemmeno giocato. Passava ore e ore
con i videogiochi. Comunque, io torno al mio cassonetto che è tardi e tu dovresti fare lo stesso.
TINA: Sì, cercherò ISMAEL, il flacone di gel, affinché mi accompagni.
(Escono entrambi dalla scena)
(Musica)
SCENA 6
Mano sinistra
IVA, la maglietta sportiva
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appare TINA dalla parte destra e IVA dalla parte sinistra. IVA va da una parte all’altra mentre TINA rimane ferma)
TINA: Ciao! Come ti chiami? Sono TINA, la lattina canterina. Sono nuova qui.
IVA: Ciao! (Continua a muoversi da una parte all’altra)
TINA: Per favore, potresti stare ferma?
IVA: Perdona, perdona, è che sono sempre di corsa, saltando, giocando,… Mi chiamo IVA, la maglietta sportiva e
vivo nel cassonetto dei vestiti usati che saranno riutilizzati.
TINA: E perché vivi lì, Cosa ti è successo?
IVA: Vivo con altri vestiti che la gente non usa più, o perché non gli stanno più o perché si sono rovinati a forza di
usarli. Prima di arrivare, io ero la maglietta di un bambino sportivo, correva sempre da tutti le parti. Giocava a calcio,
pallacanestro, correva… con me addosso questo bambino ha vinto un sacco di medaglie e trofei. Ma siccome si
alimentava molto bene e faceva un sacco di sport è cresciuto molto e io sono rimasta piccola. Così che… eccomi qua,
vivendo con vecchi giubbotti, camice, scarpe… però, sai che? Sono un poco noiosi. Preferisco andare a correre.
TINA: Che vita interessante! Senti, IVA, maglietta sportiva… Potresti accompagnarmi al mio
cassonetto, per favore? È che credo di avere un problema. Siccome sono molto piccola e l’entrata del
cassonetto è alta, non ci arrivo.
IVA: Con IVA, la maglietta sportiva, non ci sono problemi! Fai un salto e monta sulle mie spalle. Conto fino a tre:
(Si sente un rullo di tamburi) uno, due…due e mezzo e… tre! Vai! (TINA monta su IVA con un salto)
(Entrambe escono dalla scena)
(Musica)
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SCENA 7
Mano sinistra
ISMAEL, il flacone di gel
Mano destra
TINA, la lattina canterina
(Appare TINA dalla parte destra)
TINA: Che salto! Se non ci fosse stata IVA, la maglietta sportiva, non sarei potuta arrivare fino qui.
(Appare ISMAEL dalla parte sinistra)
ISMAEL: Ciao, TINA, lattina canterina. Benvenuta alla tua nuova casa, il cassonetto della plastica.
TINA: Ciao, ISMAEL, flacone di gel. Che emozione! Ho conosciuto un sacco di gente: la SIGNORA
MIRELLA, la carota bella, che è elegantissima; SIMONE, la scatola di cartone, che è un po’ burbero e
IVA, la maglietta sportiva, che è una vera e propria forza della natura…
ISMAEL: (Ride) Ah, ah, ah! Lo vedo che ti sei divertita un sacco e inoltre hai imparato da dove veniamo tutti e in
quale cassonetto dobbiamo stare.
TINA: È vero! È stato un giorno pieno di emozioni….. Sono stanchissima.
ISMAEL: Allora andiamo a riposare, e ricorda che… Se in qualcosa di bello ti vuoi riciclare…
TINA: …nel tuo cassonetto devi stare. Adesso ripetetelo pure voi bambini… Andiamo, non siate
timidi, ripetete con me: “SE IN QUALCOSA DI BELLO TI VUOI RICICLARE, NEL TUO
CASSONETTO DEVI STARE”.
(TINA si sdraia per dormire e ISMAEL si avvicina e le dà un bacio)
(Musica)
FINE
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Il favoloso destino di TINA e i suoi amici
SCENA 1
Mano sinistra
SIGNORA MIRELLA, la carota bella
Mano destra
ALFREDO, la bottiglia di vetro
SCHEDA DISEGNO BOTTIGLIE DI VETRO
(ALFREDO con faccia sorridente)
SIGNORA MIRELLA: Buonanotte, ALFREDO, bottiglia di vetro… Sempre così puntuale!
ALFREDO: Non sta bene far aspettare una signora.
(ALFREDO con faccia spaventata)
ALFREDO: Scusa…, ma nel mio cassonetto siamo tutti un po’ nervosi, perché sembra che domani ci
vengono a prendere.
SIGNORA MIRELLA: E cosa ve lo fa pensare?
ALFREDO: Perché non c’entra più neanche una bottiglia. E come se non bastasse, qualcuno ha
lasciato dei cartoni nel nostro cassonetto del vetro.
SIGNORA MIRELLA: Oh, no! Il cartone non deve essere mischiato con il vetro, questo non è buono per il
riciclaggio.
ALFREDO: Riciclaggio? Questo sì che mi fa paura… È quando ci separano, ci rompono e ci fondono
con il fuoco per creare un’altra bottiglia diversa? Non voglio nemmeno pensarlo!
SIGNORA MIRELLA: (Ride) Ah, ah, ah! Che esagerato! Questo sarà solo un attimo, dopo sarai una bottiglia
nuova, bella, e splendente come sempre.
ALFREDO: Crede veramente che sia una bella bottiglia?
SIGNORA MIRELLA: ALFREDO, bottiglia di vetro, sei la bottiglia più bella e affascinante che ho mai conosciuto
e mi mancherai moltissimo.
ALFREDO: Caspita, SIGNORA MIRELLA, carota bella, ti ringrazio. Lei è così bella ed elegante…
non sapevo che pensasse questo di me. Si immagina se un giorno sarò un grande barattolo di vetro,
forte e resistente e Lei una carota in conserva e staremo sempre insieme?
SIGNORA MIRELLA: (Ride) Ah, ah. Che bottiglietta adorabile! Può essere, forse un giorno il destino ci farà
rincontrare. Buona fortuna ALFREDO, bottiglia di vetro... MUUUA!
(si avvicina e lo bacia)
(ALFREDO mostra di nuovo al pubblico la faccia allegra)
ALFREDO: Ah, Ah, Ah...
(ALFREDO esce dalla parte destra)
(Musica)
SIGNORA MIRELLA: (Si rivolge al pubblico) Volete sapere cosa è successo ad ALFREDO, la bottiglia di vetro?
In un attimo lo hanno trasformato in molte bottigliette di vetro.
(Appare dalla parte destra la scheda con il disegno delle bottigliette)
SIGNORA MIRELLA: In questo modo, la sua simpatia è stata distribuita in molte case… forse se guardi bene nelle
bottigliette di vetro che hai in casa… magari puoi trovare qualcosa di ALFREDO, la bottiglia di vetro.
(Musica)
SCENA 2
Mano sinistra
ISMAEL, il flacone di gel
Mano destra
SIMONE, la scatola di cartone
SCHEDA DISEGNO LIBRO
(Appare SIMONE dalla parte destra)
SIMONE: Questi umani sono pazzi! Hanno messo nel mio cassonetto delle scatole di televisori
enormi e non le hanno piegate! Adesso non c’entra più niente.
(Appare ISMAEL dalla parte sinistra)
ISMAEL: Stavo sentendo qualcuno che brontolava e ho pensato: “Sicuro che questo è il mio grande amico
SIMONE, la scatola di cartone”. Sei preoccupato perché si avvicina il momento del riciclaggio?
SIMONE: È proprio così! Mi tritureranno e faranno di me una pasta vischiosa che poi si trasformerà
in un’altra scatola, che conterrà un giocattolo per un bambino che mi disprezzerà. (Guardando il
pubblico)
ISMAEL: Ahi! Vedo che non ti piace essere una scatola per giocattoli. Però pensa bene, che altre cose ci sono nel
tuo cassonetto?
SIMONE: Vediamo… lasciami pensare… Ci sono scatole di scarpe, scatole di matite colorate, pezzi
di puzzle, libri per bambini…, molte cose. Cose bellissime!
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(SIMONE con la faccia allegra)
ISMAEL: Ai bambini gli piacciono i racconti. Vero, bambini? (Al pubblico)
SIMONE: (Entusiasmato) Allora… Stai cercando di dirmi che…
ISMAEL: Che è possibile che ti riciclino nella copertina di un libro stupendo che farà felici migliaia di bambini.
SIMONE: È vero, non ci avevo pensato! Viva il riciclaggio e il cartone! Che bella idea!
ISMAEL: (Al pubblico) Bambini, vi piacerebbe che SIMONE, la scatola di cartone, si trasformasse in un divertente
libro di racconti?
SIMONE: Che bello, ISMAEL, flacone di gel! Me ne vado contento. Grazie mille.
ISMAEL: Di niente, SIMONE, scatola di cartone. Ci rincontreremo da queste parti. In bocca al lupo!
(SIMONE esce dalla scena)
(Musica)
ISMAEL: (Al pubblico) Volete sapere cos’è successo a SIMONE, la scatola di cartone, quando è stato riciclato? Lo
hanno trasformato in un libro di racconti bellissimo che piace a tutti e non si è sentito più trascurato dai bambini…
anzi, adesso li adora!
(Appare la scheda con il disegno del libro dalla parte destra)
(ISMAEL e la scheda spariscono dalla scena. Musica)
SCENA 3
Mano sinistra
SIGNORA MIRELLA, la carota bella
Mano destra
TINA, la lattina canterina
SCHEDA DISEGNO BICICLETTA
(TINA dorme dalla parte destra della scena, è di spalle e si sente un leggero russare. Appare la SIGNORA MIRELLA
dalla parte sinistra)
TINA: ZZZZZZZZ, ZZZZZZZZZ (leggero russare)
SIGNORA MIRELLA: Caspita! Sembra che TINA, la lattina canterina, si sia addormentata fuori dal suo
cassonetto. (Sussurrando) Cercherò di non fare rumore per non svegliarla. Così che vi prego di stare in silenzio in
modo che possa riposare. Immaginate di essere delle statue e che non potete né muovervi né parlare. Su, andiamo,
fatelo tutti.
(Voce fuori campo di bambino che starnuta): Ecciiiuuu!
(TINA e la SIGNORA MIRELLA fanno un salto dallo spavento)
SIGNORA MIRELLA: Ortaggi! Mamma mia, mi sono spettinata!
TINA: Che capelli! Quasi mi ossido dalla paura.
SIGNORA MIRELLA: Sono spettinata, cara?
TINA: Per niente, sei bella ed elegante come sempre.
SIGNORA MIRELLA: Oh, che lattina incantevole! Sai cosa ti dico? Ti darò un bacino anche se odori di pesce:
mua, mua. A proposito… cosa facevi dormendo fuori?
TINA: Sono uscita un momento fa dal mio cassonetto e stavo aspettando che uscisse qualcuno, ma mi
sono addormentata.
SIGNORA MIRELLA: È successo qualcosa nel tuo cassonetto, che sei uscita così presto?
TINA: Nel mio cassonetto sono tutti molto simpatici ma a me non piace stare chiusa in un posto.
SIGNORA MIRELLA: Ti capisco perfettamente. Quando ero piantata nell’orto non potevo quasi muovermi e avevo
accanto delle verdure che non la smettevano di parlare. Ma qui…, qui sto benissimo con tutti.
TINA: Mi piacerebbe sapere in che cosa mi riciclerò! Mi piacerebbe riciclarmi in qualcosa di bello,
che potesse correre e saltare da tutte le parti…
SIGNORA MIRELLA: Cara, ci sono migliaia di possibilità diverse. Puoi essere un pezzo di un’auto da corsa, uno
strumento, un orologio, una trombetta, un ombrellone… Un sacco di belle cose!
TINA: Per tutti i metalli del mondo! Non ci avevo pensato. Allora cambia tutto. Me ne vado al mio
cassonetto a raccontarlo a delle lattine di mais che sono disorientate come me. Grazie SIGNORA
MIRELLA, carota bella.
(TINA se ne va)
(Musica)
SIGNORA MIRELLA: Vedete bambini…, alcuni giorni dopo hanno portato via TINA, la lattina canterina per
essere riciclata. Guardiamo se indovinate in cosa la hanno trasformata? In una fiammante bicicletta che ha percorso
montagne, strade, spiagge… insomma, mezzo mondo! E non è stata più rinchiusa.
(Appare la scheda con il disegno della bici dalla parte destra)
(La carota guarda la scheda e dopo il pubblico. Entrambe escono dalla scena)
(Musica)
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SCENA 4
Mano sinistra
ISMAEL, il flacone di gel
Mano destra
IVA, la maglietta sportiva
(Appare IVA dalla parte destra un po’ pensierosa e ISMAEL dalla parte sinistra)
ISMAEL: Caspita, IVA, maglietta sportiva! Che strano non vederti saltare dalla gioia da una parte all’altra.
IVA: Ah… ciao, ISMAEL, flacone di gel!
ISMAEL: Oh, oh, oh! Mi sembra che hanno cambiato IVA, la maglietta sportiva, con una maglietta seria e noiosa…
IVA: No, no, cosa dici! È che sono un poco preoccupata perché si avvicina il momento che un’altra
famiglia mi venga a prendere e mi consegni a un altro bambino.
ISMAEL: Non mi dirai che una maglietta coraggiosa come te ha paura di un po’ di acqua e sapone, vero?
IVA: No, no… se a me mi piace fare capriole nella lavatrice (Si mette a girare come se stesse
centrifugando)
ISMAEL: (Alterato) Allora, si può sapere cosa ti succede?
IVA: È che non voglio andare a finire indosso ad un bambino che si comporta male. Ci sono bambini
che disobbediscono ai genitori, che dicono parolacce, bugie, che picchiano gli altri bambini… e non
voglio che mi indichino e dicano: “Guarda che maglietta maleducata”.
ISMAEL: Non so, IVA, maglietta sportiva, forse sei un poco pessimista.
IVA: Pessi… che?
ISMAEL: “PES-SI-MIS-TA”; È qualcuno che vede sempre il lato negativo delle cose, che crede che tutto andrà
male.
IVA: Ma guarda quante parole sai! L’unica cosa che chiedo è di essere la maglietta di un bambino che
si comporta come gli altri.
ISMAEL: Questo va bene. Ma mi immagino che vorrai qualcosa di più.
IVA: Possibilmente mi piacerebbe un bambino a cui piaccia giocare, saltare, correre, nuotare,
pedalare, calciare, volare, navigare, remare, fare surf… Insomma, speriamo di essere fortunata con il
prossimo bambino che mi indossa!
ISMAEL: Sicuramente sì. Inoltre, la maggior parte dei bambini sono buoni. Guarda quelli che sono venuti oggi a
vederci. È vero che voi vi comportate sempre benissimo?
IVA: Caspita! Sembrano proprio tutti buoni (Al pubblico) Vi piacerebbe che io fossi la vostra
maglietta?
ISMAEL: Guarda! Gli sei piaciuta. Puoi tornare tranquilla nel tuo cassonetto.
IVA: Ciao a tutti.
(IVA se ne va. Musica)
ISMAEL: Proprio così, bambini, IVA, la maglietta sportiva, è stata molto fortunata. Poco tempo dopo è diventata la
maglietta di una bambina stupenda che faceva molto sport e che, inoltre, leggeva moltissimi libri e racconti. Così che
IVA, la maglietta sportiva, è diventata subito la sua maglietta preferita.
(Musica)
SCENA 5
Mano sinistra
ISMAEL, il flacone di gel
SCHEDA DISEGNO CONCIME E CAROTE
Mano destra
SIGNORA MIRELLA, la carota bella
SCHEDA PALLONE COLORATO
SIGNORA MIRELLA: Ciao, ISMAEL, flacone di gel. Sono un poco preoccupata, sembra che i
nostri amici siano un poco inquieti con la storia del riciclaggio.
ISMAEL: È normale. Per loro è la prima volta. A me mi hanno riciclato tante di quelle volte che ho perso il conto.
Prima di essere un flacone di gel, sono stato una bottiglia di acqua e prima un piatto di plastica e da piccolo sono stato
un secchiello per giocare sulla spiaggia… Mi domando cosa sarò la prossima volta.
SIGNORA MIRELLA: Anch’io mi chiedo cosa sarà di me…. E pensare a come ero bella.
ISMAEL: Agli ortaggi e agli altri alimenti li trasformano in concime, che è una terra speciale che si dà ai campi per
far crescere le verdure sane e forti. Grazie a te cresceranno pomodori, zucche, peperoni…
SIGNORA MIRELLA: Allora…, credi che aiuterò a far crescere carote giovani e belle? E le loro
foglie saranno fresche e verdi?
ISMAEL: Certo!
SIGNORA MIRELLA: E a te, ISMAEL, flacone di gel, cosa ti piacerebbe diventare questa volta
dopo essere riciclato?
ISMAEL: Mi piacerebbe essere qualcosa con cui potessero giocare i bambini, mi diverto tantissimo con loro…
SIGNORA MIRELLA: È vero, nonostante qualcuno sia un poco testardo e non voglia mangiare
frutta e verdura. Con le vitamine che abbiamo e ci allontanano dal piatto! Bisogna mangiare di tutto
per essere ben alimentati… (al pubblico) Meno caramelle e più verdure! Bene, io me ne torno al mio
cassonetto che voglio prepararmi per essere bella quando vengano a riciclarci. Ahi, che emozione!
IT
ISMAEL: (Ride) Ah, ah, non cambierai mai, SIGNORA MIRELLA, carota bella. È stato un piacere condividere
questi giorni con te. Dammi un forte abbraccio.
(Si abbracciano)
SIGNORA MIRELLA: Non ti dimenticherò mai, ISMAEL, flacone di gel.
(Se ne va la SIGNORA MIRELLA)
(Musica)
(Voce fuori campo di TINA)
Bene, ragazzi! Immagino che vogliate sapere in cosa sono stati riciclati la SIGNORA MIRELLA, la
carota bella e ISMAEL, il flacone di gel...
Allora, la SIGNORA MIRELLA, la nostra carota bella, si è trasformata in concime insieme ad altri
ortaggi. Questo concime è stato gettato in un orto dove sono cresciute delle bellissime carote, belle ed
eleganti come lei.
(Si mostra la scheda con il disegno del concime e le carote nella mano sinistra)
Per quanto riguarda ISMAEL, il flacone di gel, questa volta è stato riciclato in un pallone colorato con
cui molti bambini giocano in spiaggia.
(Si mostra la scheda con il disegno del pallone nella mano destra)
Bene, bambini, spero che vi siate divertiti con noi. È arrivato il momento di salutarci. Ricordate che
riciclando aiutate il nostro pianeta ad essere un luogo migliore. E adesso… ripetete con me: Se in
qualcosa di bello ti vuoi riciclare, nel tuo cassonetto devi stare!... Arrivederci!
(Musica)
FINE
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