Anteprima Estratta dall' Appunto di
Dottrine politiche
Università : Università degli studi di Bari
Facoltà : Sc.Comunicazione
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L' Appunto
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IL LEVIATANO
PARTE SECONDA LO STATO CAPITOLO XVII: LE CAUSE, LA GENERAZIONE E LA DEFINIZIONE DI UNO STATO. AB
Ct
rib
e.c
om
FINE DELLO STATO: È LA SICUREZZA INDIVIDUALE, della propria conservazione sottraendosi alla condizione miserabile della guerra. Lo stato obbliga all’adempimento delle leggi di natura. Le leggi di natura sono contrarie alle nostre passioni naturali che ci conducono alla parzialità, all’orgoglio e alla vendetta. Se non ci fosse il potere, l’uomo potrebbe utilizzare la propria forza e la propria abilità per premunirsi contro tutti gli altri uomini. Perché alcune creature, che non sono dotate di ragione o di linguaggio, vivono nondimeno in società senza un potere coercitivo?  MANCANZA DI COMPETIZIONE: uomini sono in competizione per l’onore e la dignità VS le creature no.  BENE COMUNE E PRIVATO: le creature il bene comune = privato ed essendo inclini al beneficio privato, procurano quello comune. Per gli uomini invece vi è una divisione.  UGUAGLIANZA DI AZIONE: negli animali non vi è colpa nell’amministrare gli affare comuni, mentre negli uomini vi sono molti che si ritengono più saggi e più abili per governare.  NO LINGUAGGIO: le creature non possiedono l’arte della parola che hanno gli uomini che riescono a tramutare in bene ciò che è male e viceversa.  INCAPACITA’ DI DISTINGUERE IL TORTO DAL DANNO: le creature senza ragione non possono distinguere il torto dal danno e fino a quando son tranquille non vengono oltraggiate dai loro compagni , mentre l’uomo è più tormentato se è tranquillo.  ACCORDO NATURALE: l’accordo tra queste creature è naturale; quello che c’è tra gli uomini è dovuto solo ai patti quindi è artificiale. Per rendere il loro accordo costante e duraturo è richiesto un potere comune che li mantenga in soggezione. GENERAZIONE E DEFINIZIONE DELLO STATO = conferire tutto il loro potere e la loro forza ad un solo uomo o ad una assemblea di uomini che possano ridurre tutte le loro volontà in un’unica volontà. STATO, CIVITAS = moltitudine io autorizzo e cedo il mio diritto ad unita Sottomissione delle volontà al suo giudizio. autogovernarmi a questo uomo o a questa “ assemblea di uomini, a questa condizione: che tu ceda il tuo diritto ed autorizzi tutte le sue azioni in modo simile”.
ESSENZA DELLO STATO: è una persona dei cui atti una grande moltitudine si è resa autrice in ogni suo singolo componente attraverso dei patti reciprocamente stipulati, al fine di metterla in condizione di usare la forza e i mezzi di tutti loro nel modo che riterrà opportuno per la loro pace e la loro difesa comune. SOVRANO: chi si fa carico di queste persone. Il suo potere si può ottenere: 1) Con la forza naturale 2) Con l’accordo degli uomini di sottomettersi a un qualche uomo o assemblea di uomini volontariamente, confidando nella sua protezione. STATO PER ISTITUZIONE. Crea una serie di DIRITTI e FACOLTA’ per colui a cui è stato concesso il
t
a)
I SUDDITI NON POSSONO CAMBIARE LA FORMA DI GOVERNO: se lo stato è già stato istituito con un patto, non possono fare un nuovo patto per obbedire a qualcun altro in una qualsiasi cosa, senza il suo permesso. Chi tenta di deporre il sovrano viene giustamente ucciso o punito. (anche il patto con Dio è ingiusto perché si può fare solo con intermediari) b)
NON SI PUÒ PERDERE IL POTERE SOVRANO: il patto obbliga i sudditi e non il sovrano. Il sovrano non potrà mai violare quindi nessun patto e quindi nessuno dei sudditi potrà mai liberarsi della propria sudditanza. ABCtribe.com - [Pagina 3]
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
TUTTI DEVONO ADEGUARSI ALLA SCELTA DEL SOVRANO FATTA DALLA MAGGIORANZA: se la maggioranza ha stabilito la sovranità di una persona, chi poteva dissentire doveva accettare la decisione della maggioranza. Infatti, se è entrato volontariamente nell’assemblea ha anche dichiarato di attenersi a ciò che la maggioranza avrebbe ordinato. NESSUNA ACCUSA\PUNIZIONE AL SOVRANO: tutto quello che il sovrano fa non può costituire un torto nei confronti dei sudditi. Con l’istituzione del sovrano ognuno è autore di tutto ciò che fa il sovrano. IL SOVRANO SCEGLIE:  TUTTO PER IL BENE E LA PACE DEI SUDDITI: qualunque cosa ritenuta necessaria per conservare la pace e la sicurezza, prevenendo le discordie in patria e l’ostilità all’estero.  LE DOTTRINE ADATTE  regolare le PROPRIETA’: intero potere di prescrivere regole per definire la proprietà di ciascuno. Prima delle leggi, tutti gli uomini hanno diritto a tutte le cose e questo causava la guerra. La definizione della proprietà è necessaria per favorire la pace pubblica. DIRITTO DI AMMINISTRARE LA GIUSTIZIA E LE CONTROVERSIE: riguardo la legge civile, naturale o ai fatti. Non esiste però protezione di un suddito dai torti di un altro. Egli ha il diritto di proteggersi con la propria forza personale. FARE LA GUERRA O LA PACE. SCELTA DEI CONSIGLIERI E MINISTRI SIA IN PACE CHE IN GUERRA IL SOVRANO PUÒ DARE PUNIZIONI O RICOMPENSE (titoli onorifici e stabilire la dignità di ciascuno e quali segni di rispetto). om
Tutti questi diritti sono INDIVISIBILI e NON TRASFERIBILI e formano l’ESSENZA DELLA SOVRANITÀ’.
“Un regno in sé diviso non può sussistere”
rib
e.c
LA SOVRANITA’ è LA FONTE DELL’ONORE: l’onore del sovrano è maggiore di quello di tutti i sudditi. Il potere sovrano non è mai dannoso quanto la sua mancanza in quanto i sudditi sarebbero in balia delle brame delle passioni. Ct
CAPITOLO XIX: I ≠ GENERI DI STATO PER ISTITUZIONE E LA SUCCESSIONE AL POTERE SOVRANO AB
Le forme di stato sono 3 e dipende dal sovrano: Dove c’è un potere
1. MONARCHIA: un uomo solo; Da cui deriva la TIRANNIA (= per chi è scontento
sovrano già eletto
della monarchia)
non ci può essere
nessun altro
rappresentante dello
2. DEMOCRAZIA:fatta da assemblea di tutti gli uomini riuniti insieme. Da cui deriva la
stesso popolo se non
ANARCHIA (= per chi è scontento della democrazia)
e soltanto per certi fini
particolari, limitati dal
sovrano. Se ci
3. ARISTOCRAZIA:il rappresentate è un’assemblea di una parte di uomini soltanto. Da cui
fossero due sovrani
deriva la OLIGARCHIA (= per chi è scontento dell’aristocrazia)
ci dovrebbe essere
una divisione di
L’assemblea deve stare attenta a non istituire nessun tipo di rappresentanza che possa poi scontrarsi col potere del sovrano. Confronto tra MONARCHIA e le ASSEMBLEE SOVRANE: a) INTERESSE PUBBLICO E INTERESSE PRIVATO: Dove l’interesse pubblico e quello privato sono più strettamente uniti, è quello pubblico ad essere più avanzato.  Nella monarchia l’interesse privato coincide con quello pubblico. Le ricchezze del monarca infatti nascono dalle ricchezze dei suoi sudditi.  In democrazia o in aristocrazia la prosperità pubblica non coincide alla prosperità privata ma ad una azione sleale. b) SCELTA DEI CONSIGLIERI:  un monarca riceve consiglio da chi gli pare e piace e può ascoltare l’opinione di uomini ≠ per rango e qualità.  Nell’assemblee sovrane essendo ammessi solamente coloro che ne hanno diritto non è detto che abbiano la conoscenza adatta e non seguano fini di lucro. ABCtribe.com - [Pagina 4]
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