IL CONCETTO DI DESTINAZIONE
TURISTICA
•
•
La destinazione turistica è quel sistema territoriale che offre almeno un prodotto
unitario in grado di rispondere alle esigenze complessive di soggiorno del turista
In altri termini la destinazione è il centro del sistema turistico, punto di
localizzazione delle strutture e dei servizi per il turismo e luogo di realizzazione
dei bisogni espressi dalla domanda dei viaggiatori
•
A livello geografico la destinazione può trascendere i confini di un comune o di
una provincia e a seconda del territorio, delle risorse che offre e del modo in cui
viene organizzata l’offerta, abbiamo dei distretti culturali o del turismo
•
A livello amministrativo la legislazione italiana individua il sistema turistico
locale, uno degli strumenti di governance che vede gli Enti locali, gli operatori
privati, singoli o associati e gli altri soggetti pubblici, protagonisti dello sviluppo
turistico dei propri territori.
La Legge italiana individua questo strumento come: "un contesto turistico
omogeneo o integrato, comprendente ambiti territoriali appartenenti anche a
regioni diverse, caratterizzato dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di
attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato
locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate" (L.N. 29
marzo 2001 n.135, "Riforma della legislazione nazionale del turismo", art.5)
•
LA DOMANDA TURISTICA
Eterogeneità e pluralità
del prodotto turistico
Segmentazione
della domanda
• Per modalità territoriale
• Per tipologia turistica
Identificazione di una domanda turistica:
 A livello microeconomico;
 A livello mesoeconomico;
 A livello macroeconomico.
LA DOMANDA DEI TURISMI E DELLE LOCALITÀ
Tre tipi di funzione di domanda
La domanda di un turismo in una località, che considera
le presenze P di una data tipologia turistica i in una data
località r in funzione del prezzo vir .
Pi,r = F(vi,r, …Mi,
Mtur, …)
La domanda di una tipologia turistica (o turismo), che
considera le presenze P di una data tipologia turistica i in
funzione del suo prezzo medio vi e del reddito destinato al
turismo Mtur. Pi = f(vi, …, Mtur, …)
La domanda di una destinazione (o località turistica) che
considera presenze Pr di una data destinazione r in
funzione del suo prezzo medio vr e del reddito destinato ai
diversi turismi di una data località
SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA DI
DOMANDA E DELLA CURVA DI DOMANDA
• Se consideriamo che le due funzioni di domanda viste si prestano ad un
processo di scelta a più stadi come quello visto nella lezione precedente
• Quindi un turista può scegliere prima la tipologia e poi la destinazione Le
due espressioni diventano
• Pi = f(vi,[ …, Mtur, …]) per i= 1, 2, …, m
• Pi,r = Fi,r(vi,r, […Mi, Mtur, …]) per i= 1, 2, …, m ; r=1, 2, …, Ri
• Questo significa che possiamo analizzare gli spostamenti lungo la curva e
della curva:
• Quando varia il prezzo della vacanza specifica, avremo spostamenti lungo
la funzione di domanda
• Quando varia il reddito da destinare alla specifica tipologia o al turismo in
generale avremo spostamenti della domanda stessa
SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA DI
DOMANDA E DELLA CURVA DI DOMANDA
(2)
Quando il prezzo scende da Vi,r1
vi,r
A Vi,r 2 le presenze aumentano
Spostamento
lungo la
domanda
A
vi,r1
Mentre quando diminuisce il
reddito da destinare al turismo in
generale o a quella tipologia la
domanda si sposta da d1 a d2
B
v
Vi,r 2i,r1
D1
Spostamento
della
domanda
D2
Pi,r2
Pi,r1
Pi,r
TIPI DI EFFETTI SULLA DOMANDA
1)
Effetto idiosincratico della destinazione (o località): è la variazione del
numero di giorni di vacanza di una data tipologia in una data località in
conseguenza della variazione del prezzo specifico vi,r mentre le altre
variabili rimangono costanti
2)
Pi,r = F(vi,r, […Mi, Mtur, …])
Effetto idiosincratico del turismo: è la variazione dei giorni di vacanza in una
località causato dalla variazione del reddito disponibile per una specifica
tipologia, quando tutte le altre variabili rimangono costanti
Pi,r = F(Mi […vi,r, , Mtur, …])
3) Effetto di mercato: è la variazione dei giorni di vacanza in una località in
conseguenza causata dalla variazione del reddito totale da destinare al
turismo, quando le altre variabili rimangono costanti
Pi,r = F(Mtur […vi,r, Mi, …])
Ammettiamo di essere nella costiera romagnola (tipologia: turismo balneare e località:
costiera romagnola)
Se i prezzi medi di una giornata di vacanza in costiera romagnola aumentano da vi,r1 a
vi,r2 diminuisce il numero delle presenze da Pi,r1 a Pi,r2 il problema è che la Romagna
diventa meno competitiva (effetto idiosincratico della località)
Ma può succedere che a parità di prezzi in Romagna le presenze diminuiscono perché
diminuisce Mi, il reddito da destinare alla tipologia vacanza balneare (es. diventa una
tipologia di turismo matura, in declino). In questo caso è la funzione di domanda che
cambia da D1 a D2. Si parla allora di effetto idiosincratico del turismo.
vi,r
A
Vi,rvi,r1
2
B
vi,r1
D1
Lo stesso spostamento della
funzione di domanda può essere
dovuto ad una diminuzione del
reddito totale da destinare al
turismo Mtur. In questo caso
allora non è un problema di
tipologia balneare matura ma di
un effetto generale sul reddito
disponibile delle famiglie.
Effetto di mercato
Contrazione
presenze
D2
Pi,r2
Pi,r1
Pi,r
Si deve inoltre tener conto che le
presenze potrebbero contrarsi per motivi
non pecuniari: inquinamento, degrado
strutture ricettive, mode, ecc.
L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA: ELASTICITÀ DIRETTA E
INCROCIATA RISPETTO AL PREZZO DELLA VACANZA
Primo caso: elasticità della domanda turistica rispetto al prezzo della
vacanza
 =(Pir/vir)(vir/Pir)
Es. Turismo di
ricettività
alberghiera
rispetto ad
agriturismo in
una località
collinare
  > 1: domanda elastica;
  < 1: domanda inelastica;
  = 1: domanda con elasticità unitaria.
Secondo caso: elasticità della domanda turistica rispetto ai prezzi delle altre
vacanze (elasticità incrociata)
(ij)r = (Pir / vjr) (vjr / Pir)
 i(rk) = (Pir / vik) (vik / Pir)
 (ij)r > 0 (i(rk) > 0): turismi sostituibili;
 (ij)r < 0 (i(rk) < 0): turismi complementari;
 (ij)r = 0 (i(rk) = 0): turismi indipendenti.
Es. Turismo di balneare
romagnolo rispetto a
turismo balneare veneto
L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA RISPETTO AL REDDITO
Terzo caso: elasticità della domanda turistica rispetto alla disponibilità di
moneta ir, Mtur= (Pir / Mtur) (Mtur / Pir) disponibilità di moneta per turismo in generale
’ir, Mi= (Pir / Mi) (Mi / Pir) disponibilità di moneta per tipologia turistica specifica
 ir, Mtur < 0; ’ir, Mi < 0 : turismo inferiore;
 ir, Mtur > 0; ’ir, Mi > 0 : turismo normale;
*Nel caso del turismo indipendente
dal reddito (domanda perfettamente
inelastica) si potrebbe ipotizzare una
domanda causata da affezione alla
destinazione
 ir, Mtur = 0; ’ir, Mi = 0 : turismo indipendente dal reddito*.
Quarto caso: elasticità della spesa per il turismo rispetto al reddito:
tur= ( Mtur /Y) (Mtur / Y)
Ipotesi usuali sulla relazione
tra spesa turistica e reddito:
Curva di Engel della spesa per il
turismo in generale
LA POLITICA TURISTICA DI UNA DESTINAZIONE
L’obiettivo di massimizzazione dei profitti non è applicabile alla
destinazione turistica vista come tipologia in una data località:
 Ipotesi più plausibile: massimizzazione del ricavo lordo complessivo
cioè la spesa dei turisti Sir = virPir(vir)
 Variazioni di v hanno un doppio effetto su S: diretto e attraverso la
variazione delle presenze Pir.
L’effetto dipende dall’elasticità della domanda: due casi da studiare
 A. i turisti sono sensibili solo al prezzo della vacanza;
B. i turisti decidono anche in base alla qualità.
RELAZIONE TRA ELASTICITA’ E SPESA
COMPLESSIVA
Prezzo
Prezzo
>1
>1
16
16
14
6
b
dX
dX p
  X 

dp
dp X
p
14
c
a
<1
<1
6
4
b
a
4
2
4
6
8
Quantità
2
4
c
6
8
9
Quantità
Nel tratto elastico della domanda, se il prezzo aumenta da 14 euro a 16 euro, la
spesa totale diminuisce da 56 euro a 32 euro; l’inverso avviene se il prezzo
diminuisce da 16 a 14 euro
Nel tratto anelastico se il prezzo sale da 4 a 6 euro, la spesa totale aumenta da 36 a
48 euro; il contrario avviene quando il prezzo diminuisce
RELAZIONE ANALITICA TRA SPESA ED
ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
• Sir = vir Pir(vir) se deriviamo la spesa rispetto al prezzo avremo
 Pi ,r vi ,r 
Si ,r
Pi ,r
 Pi ,r  vi ,r
 Pi ,r 1 
 
vi ,r
vi ,r

v
i ,r Pi ,r 

 i ,r  1
Si ,r
 Pi ,r (1   i ,r )
vi ,r
 i ,r  1
 i ,r  1
Si ,r
0
vi ,r
Quando la domanda è inelastica un
aumento del prezzo fa aumentare la spesa
Si ,r
0
vi ,r
Quando la domanda è elastica un
aumento del prezzo fa diminuire la spesa
Si ,r
0
vi ,r
Quando l’elasticità è unitaria la spesa
totale non varia*
*Il caso della elasticità unitaria può anche essere letto come la derivata della funzione di
spesa posta uguale a zero, ci permette di sapere in quale punto della funzione di
domanda la spesa è massima
A. PREZZO, PRESENZE E SPESA TURISTICA
Gli operatori di una località turistica sono interessati alla identificazione
della combinazione prezzo-presenze che massimizza la spesa complessiva
dei turisti:
punto di Cournot:  = 1
LA QUANTITA’ DI PRESENZE TURISTICHE COINCIDENTE
CON IL PUNTO DI COURNOT INDIVIDUA LA MASSIMA SPESA
DEI TURISTI
 Le destinazioni devono seguire il vento: se c’è  domanda, la
destinazione deve  prezzo
Se Pir< P*ir conviene diminuire il prezzo, in
questo modo aumenta la spesa
v *i , r
Se Pir> P*ir conviene aumentare il prezzo, in
questo modo aumenta la spesa
A
P*i ,r
C
A. PREZZO, PRESENZE E SPESA TURISTICA (2)
Ammettiamo per un effetto idiosincratico del turismo ci sia un cambiamento della
funzione di domanda
A parità di prezzi si è ora non più su un punto che massimizza la spesa (elasticità
unitaria) ma su un punto inelastico, si passa infatti da E a E’
E’ non è più un punto di cournot
Quindi questo vuol dire che se si aumentano i prezzi aumenta la spesa
Questo succede fino ad arrivare al punto K, dove l’elasticità è di nuovo unitaria e la
spesa è massima
K
v**i,r
v
*
E’
i ,r
E
A
P*i ,r P**i,r
C
PREZZO, PRESENZE E QUALITA’ DEL TURISMO
•
Possiamo definire qualità di una destinazione turistica un insieme di caratteristiche che
dipendono dalla sua intensità di sfruttamento q
Pi,r
q
R
Maggiori presenze insistono sulla risorsa maggiore è lo
sfruttamento
 ( q)
 ' ( q)  0
La qualità a è inversamente proporzionale allo
sfruttamento; supponiamo ora che R coincide con 1,
quindi q = Pi, r
R 1
 ( q)   ( Pi ,r )  1 
qm  P

Pir
qm
La qualità può dipendere attraverso una funzione
lineare dallo sfruttamento e quindi dalle presenze
qm corrisponde alla dimensione massima dello
sfruttamento e coincide con un numero massimo di
presenze pari a P°, quindi Pi ,r  qm
 ( P )  0
La qualità della risorsa è nulla se le presenze sono al massimo
 (0)  1
La qualità della risorsa è massima se le presenze sono nulle
Pi,r  P
PREZZO, PRESENZE E QUALITA’ DEL TURISMO (2)
•
A questo punto possiamo vedere che una funzione di domanda turistica, espressa come
funzione inversa di domanda, dipende dalla qualità, con   0
v( Pi ,r )     ( Pi ,r )    (1 
S i ,r  vi ,r ( Pi ,r )  Pi ,r  Pi ,r 
Pi ,r
)
qm
Pi ,2r
qm
Si ,r
2Pi ,r
 
0
Pi ,r
qm
P
*
i ,r
q
 m
2
vi ,r 
*

2
Definita la funzione di domanda possiamo
vedere anche la spesa rispetto alla qualità
Questa è una funzione di spesa: posso
vedere come varia la spesa al variare delle
presenze e se la variazione è pari a zero
posso trovare il livello di presenze che
massimizza la spesa
Poi possiamo ottenere anche il prezzo che massimizza la
spesa
Anche in questo caso il numero di presenze che massimizza la spesa è esattamente la metà del numero
massimo di presenze
Questo vuol dire che coincide con il punto di Cournot
PREZZO, PRESENZE E QUALITA’ DEL TURISMO (3)
In questo caso si può dire che se il turista è sensibile alla
qualità, la quantità che massimizza la spesa è molto più
bassa della quantità massima di presenze che la
destinazione può assorbire
vi,r

Tuttavia la soluzione non è diversa
da quella vista nelle politiche che
si basano solo sul prezzo

Se la funzione della qualità fosse
P
quadratica  ( q)   ( Pi ,r )  1  ( ir )2
qm
Pi,r
qm/2
qm
La soluzione
sarebbe
P *i , r 
qm
3
Quando il turista guarda alla qualità il punto in cui la spesa si massimizza può non coincidere con
Cournot, il prezzo potrebbe essere più alto e le presenze più basse, ma si presta attenzione alla
salvaguardia delle risorse ambinetali e territoriali che garantiscono le attrazioni turistiche
IL CICLO DI VITA DELL’AREA TURISTICA
Tale modello si presenta come applicazione del ciclo di vita del prodotto al
ciclo di vita di un’area turistica (Delbono e Fiorentini, 1987)
E’ stato applicato per spiegare
•Storia ed evoluzione di alcune destinazioni turistiche
•Motivazioni del cambiamento delle destinazioni
•Spiegazioni degli investimenti delle multinazionali turistiche
ESPLORAZIONE: piccolo gruppo di turisti avventurosi che fuggono dalle vacanze
istituzionalizzate
AVVIAMENTO: iniziative locali per procacciare clienti, la politica pubblica si
accorge dell’importanza del turismo ed inizia ad investire
SVILUPPO: alto numero di turisti in alta stagione, l’organizzazione comincia a
sfuggire al controllo dei soli operatori locali
MATURITA’: crescita presenze a tasso decrescente
STAGNAZIONE: destinazione non più appetibile, viaggi ripetuti di turisti abituali
DECLINO: si perdono turisti a vantaggio di nuove località
IL CICLO DI VITA DELL’AREA TURISTICA
Applicazione del modello del ciclo di vita del prodotto alle destinazioni
turistiche
Critiche al modello:
• la forma esatta della curva è
molto variabile;
• Il processo può fermarsi in
uno stadio del ciclo.
Modello interpretativo
affascinante ma
non robusto
PASSAGGIO DALLA MATURITA’ AL DECLINO
• Non è scontato che una località turistica passi dalla maturità al declino
• Si possono fare tentativi di rinnovarsi attraverso operazioni di restyling
• Restyling organizzativo: corrisponde ad una sorta di innovazione di
prodotto, si presenta lo stesso prodotto turistico in modo diverso (es.
località balneare dove si fa animazione e sport di spiaggia, ecc.)
• Restyling reale: corrisponde ad una sorta di innovazione di processo,
introduzione di nuove strutture di comunicazione trasporto o tempo libero,
rinnovamento di vecchie strutture (es. ammodernamento e potenziamento
della ricettività alberghiera)
TURISTI ED EVOLUZIONE DELLE DESTINAZIONI
Le fasi dello sviluppo della destinazione dipendono dalla tipologia di turisti e dal
mercato:
 Turisti da pacchetto (domandano attrattive standard internazionali);
 Turisti indipendenti (sono associati a tassi di crescita bassi delle presenze
Scoperta Controllo locale privato
Controllo locale pubblico
Turismo Istituzionalizzato
Fasi della destinazione
Le fasi delle destinazioni
e i turisti dal punto di vista
psicografico (Plog, 1974)
• psicocentrici;
• allocentrici.
Ciclo di vita
della destinazione
LE PREVISIONI DELLA DOMANDA
Il turismo occupa una posizione di rilievo in termini di valore aggiunto settoriale
sul prodotto interno lordo di date regioni o dati paesi
Per tale motivo è importante fare previsioni sulla domanda turistica, queste infatti
sono essenziali per:
Efficace programmazione dei trasporti aerei, marittimi, ferroviari, su strada (bus)
Efficacia dell’offerta di strutture ricettive, tour operator, ristoranti, organizzatori
attività di intrattenimento
Pianificazione adeguata delle imprese manifatturiere e non manifatturiere che
vendono beni e servizi per il turismo
Le previsioni hanno come oggetto
Arrivi
Presenze
Spesa turistica
E possono essere di tipo:
1) Quantitativo; 2) Qualitativo; 3) Misto
La domanda turistica - Le previsioni della domanda
Approccio quantitativo
 Analisi delle serie storiche
“previsioni senza teoria”
 Modelli strutturali
“stima di relazioni teoriche”
Dati cross section
Dati time series
Panel
 Modelli a reti neurali
sistemi altamente non lineari
Approccio qualitativo
 Metodo Delphi
discussione virtuale tra esperti
 Metodo degli scenari
analisi delle alternative future
Approccio misto
 Tra diversi metodi quantitativi
 Tra metodi quantitativi e metodi qualitativi
Aij (t )  kt Aij1 (t )  (1  kt ) Aij2 (t )
ESERCITAZIONI: la struttura del compito
scritto per l’esame
1) domanda a risposta aperta (10 punti)
2) domanda a risposta aperta (10 punti)
3) cinque domande a risposta chiusa
(2 punti ognuna)
Totale
30 punti
ESERCITAZIONI: ALCUNE DOMANDE
DI ESAME
•
1) Discutere il concetto di spesa turistica ed i metodi utilizzati per la
sua rilevazione
•
2) Discutere la scelta a 3 stadi del turista consumatore
•
•
3) l’effetto idiosincratico della tipologia turistica indica:
a) quando aumenta il prezzo della tipologia diminuisce il numero di
presenze nella stessa
b) l’elasticità della domanda turistica rispetto al reddito è inferiore ad uno
c) è l’effetto peculiare che la specifica tipologia produce sul numero di
presenze in una data tipologia turistica
d) è lo spostamento della scheda domanda di turismo in una data località e
tipologia conseguente ad una variazione della quota di reddito disponibile
dedicato a quella tipologia
e) nessuna delle precedenti risposte
•
•
•
•
ESERCITAZIONI: ALCUNE DOMANDE
DI ESAME
•
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•
•
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•
4) Per massimizzare i ricavi lordi in una data località turistica
a) è necessario aumentare il prezzo quando la domanda del turismo rispetto al
prezzo è elastica
b) è necessario portarsi sul punto in cui l’elasticità della domanda è unitaria
c) si massimizza una funzione del ricavo totale del territorio
d) si minimizza una funzione aggregata di costo delle imprese turistiche
e) nessuna delle precedenti risposte
5) Elasticità incrociata della domanda di agriturismo in Umbria rispetto al
prezzo dei musei è vicina allo zero:
a) la domanda di agriturismo è fortemente elastica
b) la domanda di agriturismo è fortemente anelastica
c) agriturismo e musei sono due tipologie turistiche dentro l’Umbria che risultano
complementari
d) i musei hanno prezzi troppo alti
e) nessuna delle precedenti risposte
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LA DOMANDA TURISTICA