4 - La macchina
cattura-sogni
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
www.risparmiolandia.it
- FIABA DI MAURO NERI
- ILLUSTRAZIONI DI FULBER
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
Se il portalettere Francon Bollo, come
quarto pacco inviato dalla Società
Mondiale degli Inventori, s’aspettava
la solita scatola gigantesca e pesante,
quella volta rimase deluso. La quarta
consegna consisteva infatti in un pacchetto morbido e leggero, incartato
nella solita carta marroncina e che si
poteva tenere benissimo con due mani.
– È arrivata una nuova invenzione
per te, Quantobasta – disse Bollo entrando nella Farmacia con l’involto.
Il farmacista alzò gli occhi dalla
bilancina con cui stava pesando una
misteriosa polvere gialla, osservò da
sopra gli occhiali prima il postino Franco, poi il pacchetto e... – Tutto lì?
– Già, questa volta la tua Società ha
voluto risparmiare sul peso! Senti, è
leggero come una piuma! – esclamò lo
spauracchio portalettere appoggiando
sul piatto libero della bilancia. – Come
sempre devi firmare qui e, come sempre, mi devi dare mille euro...
Quantobasta non fiatò. Prese dal
registratore di cassa una mazzetta
di banconote che consegnò all’altro,
firmò la ricevuta e poi accompagnò alla
porta Bollo, che però non voleva rassegnarsi: – Ma sei sicuro di non voler
restituire questa invenzione? Non vuoi
ripensarci? Mille euro sono sempre
mille euro... e questa è già la quarta
invenzione che ti arriva. Se va a finire
come con le precedenti, forse è meglio
lasciar perdere, cosa dici?
Il farmacista non rispose, spinse
Franco Bollo all’esterno e chiuse la
porta a chiave. Poi si girò e molto lentamente, con calma e pregustando
quel che avrebbe visto, si avvicinò al
bancone.
Scartò il pacco e all’interno trovò
alcuni strani oggetti: una cuffia senza
fili, un’antenna come quelle della televisione infilata su quello che pareva un
berretto di lana cotta, una scatoletta
di plastica con manopole e quadranti
numerati e un libretto delle istruzioni,
che aveva per titolo:
La macchina “cattura-sogni”
“La quarta invenzione del nostro corso consiste in una fenomenale macchina
che, grazie alla speciale antenna, cattura le onde dei sogni, attraverso la cuffia e
le orecchie le trasmette al nostro cervello e ci consente così di ascoltare quel che
sognano gli altri di notte, o anche di giorno se sono dei poltroni”.
Una macchina per leggere i sogni
degli altri. – Geniale! – mormorò Quantobasta, immergendosi subito nella
lettura delle istruzioni.
Allora: bastava mettersi la cuffia [e
Quantobasta lo fece], infilarsi in testa
il berretto di lana cotta con l’antenna
sopra [ci mise un po’, ma alla fine si ritro-
www.risparmiolandia.it
4 - La macchina cattura-sogni
vò con l’antenna che gli dondolava sulla
zucca], tenere in mano la scatoletta
con le manopole [fatto anche questo!],
e andare alla ricerca di qualcuno che
stesse sognando... Il farmacista a quel
punto aprì la porta della Farmacia e
uscì sulla strada, continuando a leggere il libretto.
“Quando l’ago del quadrante comincia a oscillare tra i numeri 1 e 5, vuol dire che
si è nei pressi di un qualche sogno. A quel punto bisogna avvicinarsi piano piano,
in modo che l’ago arrivi progressivamente fin sopra al numero 8: a quel punto
e solo a quel punto l’antenna sulla testa comincia a intercettare il sogno, lo trasmette attraverso la cuffia direttamente al vostro cervello e in tal modo potete
entrare nel sogno catturato!”
Girovagò per ore e ore, il nostro
farmacista-inventore, e solo nel pomeriggio, quando giunse all’altezza
della Cioccolateria di Casoletta, improvvisamente l’ago del quadrante si
mosse e cominciò a oscillare fra il 3 e il
5: finalmente aveva trovato qualcuno
che stava dormendo nei paraggi ed era
immerso in un sogno.
Quantobasta s’avvicinò alla Cioccolateria... e l’ago scese a 1. Lo spauracchio allora si girò e si avviò in direzione
della casetta di Fra’ Vesuvio... l’ago
ebbe un sussulto e toccò il 7! Quantobasta arrivò fin sulla porta della casa
dell’amico napoletano e l’ago sorpassò
l’8. A quel punto un breve tremolio, un
solletico alle orecchie e un fruscio in
testa infastidirono un po’ il farmacista,
che però non ebbe il tempo di pensarci
sopra, perché una vocina cominciò a
raccontare sottovoce...
Il Vesuvio che fuma sullo sfondo di un
golfo bellissimo è solo un lontano ricordo,
così come la città di Napoli che risposa
al sole, mentre i gabbiani in cielo fanno a
gara con le rondini a chi vola più in alto,
più veloce e coi ghiribizzi più difficili.
“Anche se la mia Napoli è ahimè distante, oggi voglio mangiarmi una bella pizza”
sogna Fra’ Vesuvio, “una pizza come si
deve, con tanta salsa di pomodoro, una
nevicata di ottima mozzarella di bufala e
un’abbondante spolverata di origano!”
Come per incanto su un tavolo lì accanto si materializza una stupenda pizza
croccante, ancora fumante, con la crosta
dolce e alta... “Mmmm, che bbbuona!”
mormora Fra’ Vesuvio cercando di staccarne un boccone...
Proprio in quell’istante da dietro a
un pino marittimo esce un vigile urbano
vestito di tutto punto... assomiglia un po’
allo spauracchio RossoVerdeGiallo!... che
fischia arrabbiato e si mette a urlare: “Lei
è in contravvenzione, signor Vesuvio! Lei
deve pagare mille soldi di multa!”
“Mille soldi di multa?” esclama Fra’
Vesuvio alzando anche lui la voce. “E per
www.risparmiolandia.it
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
quale motivo, poi?”
“Ce l’ha, lei, l’autorizzazione a mangiare
la pizza Margherita lontano da Napoli?”
“Da quando in qua ci vuole un’autorizzazione per mangiare la pizza?”
“Da sempre, mio caro signore! Da
quando è stato deciso che la pizza Margherita un napoletano la può mangiare
solo da sveglio e solo se è a Napoli!”
“Vuol dire che qui, nella Valle di Risparmiolandia, al Villaggio degli Spaventapasseri, io non posso mangiare una buona
pizza?”
“Certo: può mangiare pizze ai Quattro
Formaggi, alla Romana, al Prosciutto e
Funghi, alle Quattro Stagioni, alla Contadina... ma senza autorizzazione non può
nemmeno assaggiare un boccone di pizza
Margherita!”
“Ma cosa sta dicendo, signor vigile!” si
mette a urlare Fra’ Vesuvio. “ma dove sta
scritto una cosa così... così... così sciocca? Me lo faccia vedere, mi faccia vedere
dove sta scritto...”
“Qui” ribatte pronto il vigile urbano,
tirando fuori da tasca un libretto e aprendolo alla pagina dell’articolo 444, “proprio qui sta scritto quel che le ho detto e
qui si parla anche dei mille soldi di multa,
da pagarsi subito, altrimenti la devo portare in prigione!”
A quel punto Fra’ Vesuvio s’arrabbia
furioso, si alza in piedi e comincia a urlare, a urlare così forte, a urlare così fortissimo... che si sveglia dal suo sonno, abbandona quel brutto sogno e si ritrova a letto
tutto sudato, stanco morto e con una
gran voglia di mangiare pizza Margherita!
sto pomeriggio – confidò Quantobasta
quella sera agli amici nella penombra
della Cioccolateria di Casoletta..
– Te l’ha detto lui? – chiese Gellindo
Ghiandedoro.
– No, l’ho visto io.
– Hai visto Fra’ Vesuvio?
– Ma no! Ho visto il sogno che ha
fatto nel letto di casa sua!
Gellindo guardò uno dopo l’altro
Casoletta, maestro Abbecedario e
quindi Bellondina, che erano seduti
allo stesso tavolo. Dopo di che tornò
a osservare Quantobasta diritto negli
occhi e... – Come hai fatto a vedere il
suo sogno?
– Con questi! – esclamò il farmacista, mettendo sul tavolo la cuffia e il
berretto di lana cotta con l’antenna.
– Non dirmi che ti è arrivata un’altra
invenzione... – balbettò Abbecedario.
– Certo, questa è la quarta.
– E che tipo di invenzione è? – domandò Bellondina.
– È una macchina “cattura-sogni”: ti
permette di vedere i sogni degli altri,
e infatti io oggi ho visto il sogno di Fra’
Vesuvio... anzi, è stata una vocina a raccontarmelo direttamente in testa!
Non gli ci volle molto, a Quantobasta, per narrare la storia della pizza
Margherita e dell’articolo 444 che
impedisce a Fra’ Vesuvio di mangiare
la sua pizza preferita lontano dalla sua
città sul golfo... – E siccome non ha l’autorizzazione a mangiare la sua pizza
qui da noi, nella nostra valle, il nostro
amico dovrebbe pagare mille soldi di
multa a un vigile che assomiglia in tut-
– Fra’ Vesuvio ha fatto un incubo, que-
www.risparmiolandia.it
4 - La macchina cattura-sogni
to al nostro RossoVerdeGiallo... ma per
fortuna è solo un sogno!
Ad Abbecedario cominciarono a
prudere le mani. – Ma ti rendi conto,
Quantobasta, della sciocchezza che hai
combinato oggi?
– Perché, cosa ho fatto?
– Sei penetrato nel cervello di un
tuo amico servendoti di quel marchingegno strano per rubargli un sogno!
Ma sono cose segrete, quelle, sono
cose che nessuno deve conoscere, a
meno che non te le racconti chi le ha
sognate! Non si può disturbare il sonno di chi sta sognando...
– Ma io non ho disturbato nessuno! – cercò di difendersi il farmacista.
– Sono stato attento a non far rumore
e alla fine Vesuvio s’è svegliato da solo
perché, in sogno, s’è messo a urlare
come un ossesso!
Dling Dlong...
Il campanello della porta della Cioccolateria suonò, tutti si girarono e
videro entrare...
– Ehilà, Fra’ Vesuvio! – esclamò
Quantobasta alzandosi in piedi. – Proprio di te stavamo parlando...
Camminava con la schiena ingobbita
e strascicando i piedi, il povero Vesuvio, con gli mezzi chiusi, le palpebre
pesanti e la barba lunga come se fosse
da settimane che non riesce a chiudere
dormire...
– Ci sono problemi? – domandò
Bellondina.
– Problemi, dici? Certo che ci sono
problemi...
– Puoi raccontarceli? – disse Abbecedario, lanciando al contempo un’occhiataccia a Quantobasta.
– Voi siete tutti miei amici ed è
giusto che sappiate quel che mi sta
capitando...
Fra’ Vesuvio si sedette tra Gellindo
e Quantobasta e cominciò a parlare: –
Voi lo sapete quanto a me sia sempre
piaciuto schiacchiare un bel sonnellino
al pomeriggio dopo pranzo. È il momento in cui si fanno i sogni più belli,
quelli che ti saziano più di un piatto
di pastasciutta... Be’, oggi m’è capitato
che, sul più bello di un sogno nel quale
assieme all’amico RossoVerdeGiallo
stavamo mangiando una pizza Margherita grande così, è arrivato un tipo
strano... portava un’antenna piantata
sulla testa, teneva una cuffia sulle
orecchie e stringeva in mano una scatoletta strana... e questo manigoldo ha
www.risparmiolandia.it
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
rubato la nostra pizza...
– No! Non è vero! – esclamò Quantobasta, ma nessuno gli badò.
– Ma lo capite? Ha rubato a me, a
Fra’ Vesuvio, una pizza Margherita!!
Vi posso assicurare che se piglio quel
ladro, gli faccio fare un bel volo giù per
il camino del vulcano!
Gellindo, Bellondina, Casoletta e
Abbecedario si girarono tutti assieme
a guardare Quantobasta, che se avesse potuto farsi piccolo piccolo, trasformarsi in una mosca e volar via non
visto, avrebbe pagato chissà che cosa...
– Be’, adesso che ci penso, mi stanno
aspettando a casa – mormorò il farmacista alzandosi in piedi in fretta e furia.
– Da quando in qua hai qualcuno
che ti aspetta, a casa? – domandò Casoletta seria in volto.
– No, è il lavoro che mi sta aspettando... Sapete, devo chiudere i conti della
farmacia, ordinare i medicinali nuovi e
devo anche pulir per terra e riordinare
gli scaffali. Insomma, ciao, a tutti... ci
vediamo domani!
Uscito Quantobasta, quelli della
Cioccolateria si guardarono l’un l’altro
rimanendo in silenzio per alcuni istanti.
Poi scoppiarono a ridere e cominciarono a darsi l’un l’altro pacche sulle spalle.
– Fra’ Vesuvio, sei stato un grande!
– esclamò Gellindo con le lacrime agli
occhi a forza di ridere.
– E tu, Bellondina? – motteggiò
Abbecedario... “E che tipo di invenzione è?”... “Ci sono problemi?”... Sei
stata un’attrice strepitosa! Da premio
Oscar!
– Be’, ma pensate che abbiamo raggiunto lo scopo? – domandò Casoletta,
quando la calma tornò nella sua Cioccolateria. – Siete certi che Quantobasta avrà capito che non può scherzare
con gli amici usando le sue invenzioni?
Fu Fra’ Vesuvio a parlare e a rispondere: – Non lo so... Per fortuna Franco
Bollo ha spiato di nascosto il nostro
farmacista quando apriva il pacco della
quarta invenzione ed è subito corso da
me a parlarmi di questa macchina “cattura-sogni”. E meno male che mi è venuta l’idea di un bello scherzo, facendo
finta di dormire e parlando nel sonno
come se stessi sognando quella storia
della pizza Margherita e della multa da
mille soldi... Secondo me Quantobasta
l’ha capita, finalmente, che non può
torturarci con le sue manie e con le sue
invenzioni... vedrete che d’ora in poi ci
lascerà in pace, ne sono certissimo...
Se qualcuno quella sera avesse seguito
Quantobasta nel breve tragitto fino
alla Farmacia, avrebbe visto che passo
dopo passo il farmacista distruggeva in
mille pezzetti l’antenna sul berretto, la
cuffia e la scatoletta di plastica con le
manopole.
Giunto sulla porta di casa, però,
l’apprendista inventore si fermò, si voltò a guardare le casette del Villaggio
ed esclamò sottovoce: – E va bene: la
“cattura-sogni” era troppo pericolosa
per la nostra amicizia, ma la prossima
macchina sarà una bomba, ne sono
certo... Eh! Eh! Eh!...
(4. segue)
www.risparmiolandia.it
4 - La macchina cattura-sogni
www.risparmiolandia.it
Risparmiolandia è un progetto educativo
sul mondo del risparmio che comprende:
"(HH%
()&(#%
per i vostri bambini
&&
smartphone
FRQJLRFKL÷DEHVRQRUH
e itinerari tutti da scoprire
“Gellindosi”
H
in omaggio
+(H$H
)H%,
per imparare a
che parlano di amicizia
e di valori cooperativi
0DUNHWLQJ0HVVDJJLRSXEEOLFLWDULRFRQ÷QDOLW¢SURPR]LRQDOH
/HFRQGL]LRQLHFRQRPLFKHVRQRLQGLFDWHQHL)RJOL,QIRUPDWLYLPHVVLDGLVSRVL]LRQHGHOSXEEOLFRSUHVVRJOLVSRUWHOOLGHOOHEDQFKHDGHUHQWLDOSURJHWWRHQHOODVH]LRQHÜ7UDVSDUHQ]DH1RUPDWLYHÝGHOVLWRLQWHUQHWRYHGLVSRQLELOH
risparmiare divertendosi
0-10
ANNI
8;6A0=34<>=3>
dei piccoli risparmi
()&(#%+(H#$H%
)%"(H%%&(/%$
Per saperne di più, rivolgetevi allo sportello della vostra banca!
,,,()&(#%"$H
Scarica

4 - La macchina cattura-sogni