Istituto Comprensivo “Mons.G.Castaldi” Boscoreale (NA)
Scuola Secondaria di 1° grado
Laboratorio scritto-grafico
“Parole in versi per dialogare con
l’immaginazione per meglio conoscere
se stessi e il mondo”.
Prof.ssa Maria Saulle
La classe
Le sette del mattino
Son le sette del mattino
E la sveglia sta suonando!
Fatela tacere,
vi prego, per piacere!
Alzarmi presto, presto,
proprio voglia non ne ho!
Ho voglia solo di biscotti,
ma di quelli ben cotti!
Va’ a lavarti in tutta fretta
c’è il pulmino che ti aspetta.
Ecco Naomi, ecco Pasquale,
con il suo look niente male!
Non c’è traffico,stamattina
perciò siam giunti prima!
Nelle aule siamo entrati
e felici siamo stati
di ascoltar la lezione.
Verbi, triangoli e addizioni
faran di noi dei sapientoni!
Katia Vangone
La malinconia
La malinconia è come una brutta magia
che viene e ti porta via.
Ti trascina per brutti sentieri
di fatti accaduti ieri.
Ti fa pensare alle persone andate
e agli amici dimenticati.
Per fortuna dura poco la malinconia,
basta una canzone a portarti allegria.
Rosa Manzo
Il profumo dell’infanzia
Sto crescendo
e il profumo dell’infanzia
piano piano si allontana.
Non sento più
profumo di coccole della mia mamma,
profumo di cantilene della nonna,
profumo di filastrocche imparate all’asilo.
Mi sta mancando quasi tutto,
tranne la paura di dover crescere.
Come vorrei essere Peter Pan
e restare per sempre bambina!
Daniela Miranda
La mia amica speciale
L’amica è quella persona speciale,
che ti sa ascoltare quando stai male.
Dire che è come una sorella
è un po’ troppo banale,
con lei non bisticci mai,
non vieni mai alle mani.
Quando sei triste
la vedi all’improvviso apparire,
ti viene incontro,
ti abbraccia,
ti dà il suo calore.
Io non so cosa farei,
se al mio fianco
non ci fosse lei.
Tamburro Giulia,Aquino Teresa,Palomba Michela
Ladra di sogni
Sì,vorrei essere una ladra,
ma ladra di sogni,
di quelli belli,
di quelli impossibili.
Ruberei il cupo grigio della tristezza,
ruberei l’odio e il disprezzo,
ruberei la guerra e la sofferenza
così tutto sarebbe limpido e bello.
Gettiamo i pilastri
di una nuova società.
_____
Daniela Miranda
Io sogno
Io sogno un mondo bello,
io sogno un mondo senza guerre,
senza distinzione di colore della pelle.
Io sogno un mondo dove si può giocare
senza paura degli adulti
che possono farti del male.
Io sogno un mondo dove regna la pace,
di essere felice,
di fare quello che ci piace.
Oana Tules
Terra mia lontana
Guardo una distesa di grano,
al centro un albero fiorito :
mi fa venire nostalgia
della mia terra lontana.
“Tulcea” “Tulcea”,quanti ricordi!
Quanta dolcezza nel pronunciare
il tuo nome:
la mano di mia nonna che mi accarezza,
le grida dei bambini
che corrono felici.
Ma tutto all’improvviso svanisce
e mi trovo qui, in questo posto
fino a ieri sconosciuto
ma che sto imparando ad amare.
Manzo Rosa
Aquino Teresa
I colori del mio paese
Mi affaccio alla finestra
Mi affaccio alla finestra
e vedo il mio paese avvolto di colori.
Giallo come
il sole che illumina la terra,
Rosso come
le fragole che crescono nella serra,
Azzurro come
Il cielo splendido del mattino,
Rosa come
la pelle liscia di un bambino,
Viola come
i fiori che sbocciano nel prato,
Marrone come
i cioccolatini che la mamma mi ha donato.
Nero come
il cielo durante una tempesta,
Bianco come
una colomba che vola in festa.
Mi affaccio alla finestra e vedo
tante case e tante macchine.
Non c’è verde, né tranquillità
in questa mia città!
Mafia, delinquenza e violenza
questa è la nostra esistenza.
Tanta angoscia nel vedere tutto ciò,
ma son certa che cambiare si può!
La classe
L’ottimismo
Non c’è cosa più bella dell’ottimismo:
Credere in una società migliore,
Credere in una persona che
sarà sempre al tuo fianco,
Credere nell’intelligenza degli uomini,
che useranno il cuore e non la violenza,
Credere nella pace che,
come un lenzuolo colorato,
avvolgerà ogni angolo martoriato
della nostra terra.
Le cose più belle
Le cose più belle sono i ricordi:
il ricordo di un fiore colto
per regalarlo alla mamma
per la sua festa,
il ricordo di un prato
ahimè coperto dal cemento,
il ricordo di una carezza
di una persona che non c’è più,
il ricordo di un amico
che per un altro ti ha tradito.
I miei ricordi crescono
come la mia giovane età.
Tamburro Giulia
La felicità
Per me la felicità
è un abbraccio del mio papà,
è avere tanti amici
con cui fare gare in bici.
Per me la felicità
è una casetta sull’albero per giocare,
è una gigantesca torta da divorare,
è un fratello con cui bisticciare
e aver poi tanta voglia di abbracciare.
Arianna Di Pace
Abito in periferia…
Abito in periferia e quando cammino per la strada
vedo solo auto che vanno e vengono, palazzi,
case, persone che calpestano l’erba
e buttano rifiuti per terra, strade rotte, ragazzi in
motorino, senza casco.
In quel momento sogno ragazzi che passeggiano,
bambini che giocano nel parco, ragazzi che
studiano sotto un albero, una famiglia che fa il
pic-nic sul prato, due cani che si rincorrono…
Solo nel sogno si rispetta la natura?
La classe
La mia scuola
La mia scuola è come un parco fiorito
in una zona degradante,
resa ancor più sofferente
dal giudizio della gente.
Essa è bella, accogliente e
non lascia nessuno senza ricevere niente.
Questa è la scuola che fa per me
dove mi trovo meglio di un re.
Stefania Federico
Autunno al parco
Il parco si è improvvisamente
riempito di foglie e di pozzanghere.
Il vento o la pioggia di oggi ha portato l’autunno.
Le gocce scivolano dai rami,
picchiettano il terreno,
mentre il vento porta a spasso le nuvole nel cielo.
Il parco è deserto,
c’è solo la giostra coperta di foglie.
Neppure la luce dei lampioni
riesce a vincere l’oscurità
e il freddo dell’autunno.
Comitato di Redazione
Gli alunni della I D:
Acanfora Giuseppe., Ametrano Carolina, Aquino
Teresa, Aquino Vanessa, Balzano Michela
Buonocore Deborah, Carotenuto Caterina,
Conforti Giuseppe, D’Ambrosio Pasquale, Di
Pace Arianna, Erman Luca, Federico Stefania,
Fusco Carmen, Manzo Rosa, Minichini Autilia,
Miranda Daniela, Palomba Michela, Serpe
Gennaro, Siciliano Naomi, Tamburo Giulia, Tules
Oana, Vangone Caterina.
Si ringraziano il Dirigente Scolastico Ernesto
Piccolo, i docenti Maria Saulle e Ida La Rana
per aver dato la possibilità di concretizzare
questo lavoro.
Scarica

I colori del mio paese