PARROCCHIA S.ANTONIO DI PADOVA (RE) FRATI MINORI ANNO 30 – NUMERO 39 ANNO LITURGICO C 01 DICEMBRE 2013 Dal Vangelo secondo Matteo (24, 37-44) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». PREGHIERA SOMMARIO “Gesù, fammi parlare sempre come fosse l’ultima parola che dico. Fammi agire sempre come fosse l’ultima azione che faccio. Fammi soffrire sempre come fosse l’ultima sofferenza che ho da offrirti. Fammi pregare sempre come fosse l’ultima possibilità, che ho qui in terra, di colloquiare con Te”. Chiara Lubich Pag. 1 Vangelo della Domenica Pag. 2 Vegliate! il Signore viene! Notizie da ricordare Pag. 3 Gli sdraiati Pag. 4 Evangelii gaudium esortazione apostolica sulla conclusione Vita Parrocchiale PAGINA 2 VEGLIATE! Il SIGNORE VIENE! Inizia oggi il tempo di Avvento, tempo di attesa e di preparazione della venuta del Signore. Memoria della sua prima venuta nella nostra carne mortale, preparazione alla sua seconda venuta nella gloria alla fine dei tempi, ma anche preparazione ad altre due venute: quella quotidiana e quella che avverrà alla nostra morte. La venuta del Signore è il momento del suo incontro con noi: per questo dobbiamo prepararci, molto più di quanto ci prepariamo quando dobbiamo incontrarci con una persona importante. Ecco la ragione dell’invito alla vigilanza a cui ci esorta la Parola di Dio di questa domenica. Essere vigilanti significa non lasciarsi assorbire talmente dalle azioni quotidiane normali e in se stesse buone, come mangiare, bere, prendere moglie e marito, che esse prendano tutto lo spazio della vita, impedendoci di vedere l’orizzonte ultimo verso cui è orientata la nostra esistenza, cioè la venuta del Signore e l’incontro con Lui. I bisogni materiali, oggi tanto aumentati, devono essere vissuti nell’orizzonte più ampio della venuta del Figlio di Dio, altrimenti rischiano di diventare portatori di morte, perché, con l’incarnazione del Figlio di Dio, è finito il mondo del peccato, nel quale al centro c’era l’uomo con i suoi bisogni, ed è iniziato un mondo nuovo, nel quale siamo invitati a vivere orientati verso un Altro, verso Colui che soltanto può darci la speranza di una vita nuova ed eterna. Questo significa vegliare, cioè vivere nella fede e vedere l’invisibile dentro e oltre tutte le cose visibili, riconoscendo la provvisorietà di tutte le cose perché solo Dio è il senso ultimo della nostra esistenza e dell’intero universo. E allora l’arrivo del Figlio dell’uomo, sia nell’ora della nostra morte, sia alla fine del mondo, non sarà l’arrivo di un ladro ma dello Sposo. Il Parroco, fra Francesco Marchesi NOTIZIE DA RICORDARE Domenica 1 Dicembre Prima domenica d’Avvento. Colletta per le Filippine Ore 21,00: lectio divina sulla parola di Dio della domenica aperta a tutti. Giovedì 5 Dicembre Dalle ore 15,00 alle ore 18,00 Ore 19,00-21,00: adorazione proponiamo un momento di rieucaristica nella nostra chiesa. flessione e di preghiera aperto a tutti per iniziare bene questo Venerdì 6 Dicembre tempo forte di preparazione al Natale del Signore. Apertura del mercatino di Natale che si terrà nella sala Baden Lunedì 2 Dicembre Powell e resterà aperto fino alla sera di domenica 8 Dicembre. Prosegue la novena dell’Immacolata alle ore 18,15. Sabato 7 Dicembre Martedì 3 Dicembre Domenica 8 Dicembre Solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria che prevale sulla seconda domenica di Avvento. PROSEGUE LA RACCOLTA DEL CONTRIBUTO DI UN GIORNO DI RISCALAMENTO DELLA CHIESA. RIVOLGERSI IN SAGRESTIA. NEI GIORNI 27-29 DICEMBRE SI TERRA’ IL CAMPO INVERNALE PER I BAMBINI E I RAGAZZI DALLA IV Ore 15,00. catechismo e confes- ELEMENTARE ALLA I SUPERIORE A LIGONCHIO. sioni per i bambini di IV eleE’ GIA’ POSSIBILE ISCRImentare. VERSI IN PARROCCHIA Vita diocesana PAGINA 3 SERVIZIO PASTORALE GIOVANILE: “GLI SDRAIATI” Gli sdraiati. Così Michele Serra descrive con la sua penna arguta la generazione dei giovani d’oggi, in un libretto in uscita in questi giorni. “Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati.” L’immagine è tragicamente appropriata e richiama alla mente situazioni a cui siamo ormai assuefatti: giovani seduti sulle panchine del parco avvolti nelle loro felpe e risucchiati dai cellulari; accovacciati in cerchio nei loro consumati rituali; spiaggiati sui banchi di scuola per smaltire serate troppo lunghe e alcoliche; stravaccati sui divani di casa davanti al teleschermo; sopiti sui libri e ancorati alla tastiera del PC. A questa generazione dovremo affidare il futuro della società e della Chiesa. C’è qualche speranza? In piedi! Nel 1986 a Verona il vescovo Tonino Bello tradusse il “beati” delle beatitudini di Gesù con l’incitazione: “in piedi!”. “In piedi, costruttori di pace!” gridò all’Arena stracolma di giovani. Mi è sempre piaciuta questa originale traduzione. In piedi profuma di risurrezione, di forza, di energia, di fierezza. Dice la possibilità sempre aperta per ogni uomo di ricominciare, di riscattarsi, di mettersi in cammino, di risorgere. Eppure ci sono tanti giovani in piedi. Che non si rassegnano all’incertezza dominante del nostro tempo e ne accolgono la sfida. Che non si piegano a ritagliarsi un posticino tranquillo, a mettersi al riparo, a trovarsi una sistemazione, ma continuano a sognare, a pregare, a lottare, a faticare per un mondo migliore. Sono quelli che insistono a studiare e lavorare con passione; che credono nella forza della loro originalità creativa; che si piegano sulle ferite dei più deboli e ne accarezzano le fragilità; che si confrontano sul futuro del mondo e della storia per renderla migliore; che si mettono in ginocchio alla ricerca di Dio e della loro chiamata. Non sono giovani perfetti, forse nemmeno i migliori nelle classifiche di eccellenza che oggi vanno tanto di moda. Non sfondano sulle prime pagine della cronaca né bucano lo schermo con le loro storie piuttosto feriali. Sono soltanto in ricerca, in cammino, in piedi. Vita ecclesiale PAGINA 4 "EVANGELII GAUDIUM” ESORTAZIONE APOSTOLICA PER LA CONCLUSIONE La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù". Papa Francesco consegna alla Chiesa e al mondo intero la sua prima Esortazione apostolica. Un documento importantissimo, scritto dal Papa di proprio pugno, dal sapore fortemente programmatico, perché delinea il nuovo volto di Chiesa voluto da Papa Francesco. Una "Madre dal cuore aperto": povera, vicina alla gente, chiamata a cercare nuove strade e ad uscire da se stessa, per annunciare il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini. Il documento passa in rassegna con profetica lucidità le trasformazioni in atto nella Chiesa e le sfide del mondo attuale, denunciando le tentazioni a cui tutti siamo soggetti. "No a un'economia dell'esclusione; No al pessimismo sterile; Sì alle relazioni nuove generate da Cristo", dice il Pontefice. Papa Francesco rilancia con forza la responsabilità di tutto il Popolo di Dio nell'annuncio del Vangelo, richiama la dimensione sociale dell'evangelizzazione, la necessità di mettere al centro il bene comune e la pace sociale; riafferma lo strumento del dialogo tra fede e ragione, tra Chiesa e società, tra confessioni religiose. Parole di grande attualità, che ridanno motivazione e gioia a ciascuno. " P ARROCCHIA S. A NTONIO DI P ADOVA Via Mutilati del Lavoro, 2 (RE); Codice Fiscale 91014310352 Tel. e Fax: 0522 - 451223; tel. Oratorio : 0522 - 452279 E-mail: [email protected] Sito parrocchiale: www.santantoniore.it IBAN: IT 48 L 0538 7128 00 00 00 00 855 380