UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Facoltà di Scienze della Formazione Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria LA TEORIA DELLE SITUAZIONI DIDATTICHE PERCORSO PRIVILEGIATO PER GENERARE NELL’ALUNNO LA MOTIVAZIONE ALLA PRODUZIONE DI NUOVE CONOSCENZE Tesi di laurea di: Filippi Maria Relatore: Prof. Filippo Spagnolo Anno Accademico 2003/2004 IL PERCHÉ DEL PERCORSO Perché, spesso l’alunno, riscontra forti difficoltà nell’acquisizione dei meccanismi che regolano le conoscenze matematiche? Esiste una teoria che aiuti l’insegnante a strutturare un percorso che porti l’alunno a comprendere la meta-struttura del sapere? TEORIE DI RIFERIMENTO COMPORTAMENTISMO - COGNITIVISMO elabora l’informazione inferendola dalla realtà L’UOMO possiede intenzioni e aspettative nei confronti ella realtà Valori – Motivazioni - Credenze apprende attraverso un sistema integrato e dinamico Interno-Esterno Esterno-Interno IMPARARE NON È SOLO TROVARE UNA RISPOSTA MA ORGANIZZARE LE CONOSCENZE SVILUPPO DELLA RICERCA DAGLI ANNI ‘70 AD OGGI La ricerca psicologica rileva il ruolo determinante del pensiero e della volontà dell’alunno nell’atto di imparare La ricerca pedagogica e didattica mostrano che questa condizione si realizza quando l’allievo affronta situazioni problematiche L’attenzione si sposta dall’insegnare all’imparare LA MATEMATICA VISTA COME: SISTEMA Assiomi Definizioni Teoremi Procedimenti di calcolo che obbediscono a regole in apparenza arbitrarie RICERCA Osservare Scoprire Analizzare Indurre Dedurre Realizzare progetti Imparare a pensare Costruzione di teorie Calcolo nudo LEZIONE FRONTALE TEORIA DELLE SITUAZIONI DIDATTICHE IPOTESI SPERIMENTALE Se è fondamentale per l’apprendimento, (seguendo le svariate teorie degli psicologi e dei pedagogisti del ‘900 ) il coinvolgimento diretto dell’alunno nella situazione in maniera tale che possa costruire la propria conoscenza attraverso l’interesse e la rielaborazione del sapere già posseduto, allora l’attuazione in classe di situazioni a-didattiche sarà la strada più efficace per la costruzione di un’educazione che generi nell’alunno la motivazione alla scoperta e alla produzione di nuova conoscenza per lui significativa. PERCORSO SPERIMENTALE Teoria delle Situazioni Didattiche (Brousseau 1998) IPOTESI SPERIMENTALE RICERCA DEL CONTENUTO ANALISI STORICO-EPISTEMOLOGICA ANALISI A-PRIORI DEI COMPORTAMENTI ATTESI SOMMINISTRAZIONE DI UN TEST SPERIMENTAZIONE SITUAZIONE A-DIDATTICA OSSERVAZIONE DI UNA LEZIONE FRONTALE RIDISTRIBUZIONE DEL TEST ANALISI DEI DATI CONTENUTO IL CALCOLO CLASSICO DELLE PROBABILITÀ La probabilità di un evento è il rapporto fra il numero dei casi favorevoli e quello dei casi possibili purché questi siano tutti ugualmente possibili (P. S. Laplace ) IL DISEGNO SPERIMENTALE I Fase Per falsificare l’ipotesi generale l’attività di ricerca si è articolata in tre fasi II Fase Somministrazione di un test a circa 100 alunni per capire gli approcci e le soluzioni a cui gli alunni spontaneamente arrivano a) Sperimentazione di una situazione adidattica in una classe di 5^ El. b) Osservazione di una lezione frontale sullo stesso argomento, classe parallela stesso modulo III Fase Nuova somministrazione del test nel modulo dove è avvenuta la II Fase I FASE - IL TEST 1) Da quale gruppo di carte è più facile estrarre un asso? Il primo quesito è quello che ha avuto la percentuale più alta di risposte corrette (B 34%). La maggior parte ha comunque utilizzato un ragionamento corretto presupponendo che il gruppo di carte in cui si poteva estrarre l’asso con più facilità doveva essere quello che conteneva più assi (D 51%) . I FASE - IL TEST 2) Indica per ciascuna delle situazioni, quante estrazioni bisogna fare perché sia certo che esca la carta indicata? In questo quesito le risposte corrette sono diminuite (22%) perché l’impostazione sintattica della domanda non era chiara per gli alunni. Molti rispondono bene alla prima richiesta della domanda perché a livello visivo segue subito la fine della domanda. I FASE - IL TEST 3) In un sacchetto sono contenute 12 caramelle di 3 gusti, ed esattamente 4 per ogni gusto. Se peschi nel sacchetto senza guardare quante ne devi prendere al minimo per essere sicuro di averne 2 gusti diversi?............................................................ Perché?............................................................................................................................ Questo quesito è stato scelto perché aveva la classica impostazione di un problema di matematica: dati e domanda. Forse i soggetti nelle domande precedenti erano facilitati dal disegno che dava concretezza alla loro azione. La percentuale di risposte corrette è scesa (17%), ed è salita la percentuale di risposte senza un senso logico. II FASE - SITUAZIONE A-DIDATTICA INDOVINA CHI C’È DIETRO LA CARTA Agli alunni della classe viene chiesto di dividersi in due gruppi . Ad ogni gruppo viene dato un mazzo di 10 carte che contiene 5 carte con il simbolo Х e 5 carte con il simbolo o. Regolamento Il gioco consiste nello scommettere su quale simbolo uscirà alla nostra squadra e quale alla squadra avversaria. Per le prime sei “mani” il punteggio è il seguente: Nessuna delle due carte indovinate Una carta indovinata su due Due carte indovinate su due PUNTI PUNTI PUNTI 0 1 2 Per le ultime quattro “mani” il punteggio è il seguente: Nessuna delle due carte indovinate PUNTI Una carta indovinata su due PUNTI Due carte indovinate su due PUNTI -1 2 4 Nelle ultime due “mani” la squadra deve giustificare la scommessa. II FASE - SITUAZIONE A-DIDATTICA ATTUAZIONE DEL GIOCO FASE DI AZIONE Narrazione Feedback (Riuscire a vincere) FASE DI FORMULAZIONE FASE DI VALIDAZIONE Elaborazione/Comunicazione delle strategie (Dire come vincere) Proponente /Opponente Costruzione della Teoria (Matematizzazione) II FASE – LEZIONE FRONTALE Analizza e spiega INSEGNANTE Pone domande Chiarisce i dubbi ALUNNO Ascolta Risponde alle domande Pone domande ANALISI FINALE DEI DATI RISULTATI DEL TEST RISPOSTE CORRETTE RISPOSTE CORRETTE PRIMA DELLA LEZIONE PRIMA DELLA SIT. A- DIDATTICA I. Dom. II. Dom. III. Dom. I. Dom. II. Dom. III. Dom. 26% 42/21/21/26 % 15% 28% 35/28/28/42 % 50% DOPO LA LEZIONE DOPO LA SIT. A-DIDATTICA I. Dom. II. Dom. III. Dom. I. Dom. II. Dom. III. Dom. 83% 83/44/44/55 % 22% 100% 93/93/93/93 % 73% CONCLUSIONI APPRENDIMENTO LEZIONE FRONTALE SITUAZIONE A-DIDATTICA TRASMISSIONE DI CONTENUTI ELABORAZIONE DI SIGNIFICATI INSEGNANTE Detentore del sapere INSEGNANTE Regista che gestisce la scena INFORMAZIONE SITUAZIONE SOLUZIONE PER IMITAZIONE DARE SENSO ALLA REALTÀ L’APPRENDIMENTO AVVIENE IN PRESENZA DI: LIBERTÀ / MOTIVAZIONE FONDAMENTALI COMPONENTI EMOTIVO EMOZIONALI REVERSIBILITÀ DELLE AZIONI SIMMETRICITÀ DELLE RELAZIONI PROBLEMI APERTI Le conoscenze che la sperimentazione ha messo a disposizione dell’insegnante, nel campo della psicologia dello sviluppo, della pedagogia e della didattica, possono, da sole, migliorare la qualità dell’istruzione se il sistema istituzionale non mette a disposizione i materiali e le strutture adeguate?