Io ... , papà di ... ... disegno, desidero, faccio, agisco! giugno 2015 Attività proposta dopo la lettura dell'albo "Le mani di papà" -------------------Disegna l'impronta delle tue mani Pensa alle cose che fai e che desideri fare con il tuo bambino Ogni dito, un proposito ... e infine ... una filastrocca da cantare! Le mani di papà ... . .,..,#stf.i&r+d. .,o'""* i'' i\ ::r ,j',Jrll*dr*rs' & *^f '. 1 -Ì'.-t -*.À :t ,*, .,iÈ $ 1 4t, $i $ f *" .{ .;ii t**l fu* E *I L.*"--*. É - v *ffi$ tuffin \k{* r iqÈ rssqrcF" f .É sì '.$ h $ u Z 4 J p 4 {/ 5 ,J .? 4 I 6 D t) vb c a u rl V '"i \Y) D o-\ Gesti, azioni, desideri, pensieri ú (8 )*t l^{ Y/ La mano che fa: le parole .,..,#stf.i&r+d. .,o'""* i'' i\ ::r ,j',Jrll*dr*rs' 1 & *^f '. 1 -Ì'.-t -*.À :t ,*, 4t, $i - v f .É sì '.$ h $ u • Non mollare • Stare vicino • Passare la mia vita con lui • Di vederlo più spesso • Lo voglio Z 4 J p 4 {/ o-\ La mano che desidera: le parole . .,iÈ $ $ f *" .{ .;ii t**l fu* E *I L.*"--*. É • Toccare • Dare da mangiare *ffi$ tuffin \k{* r iqÈ rssqrcF" 5 ,J .? 4 I • Uscire con lui • Fare passi insieme • E scherzare con lui 6 a u rl D V '"i t) \Y) vb c D ú (8 )*t l^{ Y/ La mano che fa, la mano che desidera: le parole • Dargli da mangiare merenda, cambiarlo, portarlo in giro, tenergli il gelato, portargli la borsa, toccarlo, spingere il passeggino • Carezzarlo, toccargli i capelli, cosa che mi piace, sono ricci, tenergli la mano e andare a passeggio, poi giocare insieme, fargli vedere come sono i giochi • Fargli il bagnetto se possibile, penso alle mani e a cosa posso fare per lui • Tenerlo sott'occhio da lontano anche se lui vuole stare da solo. Importante è stargli vicino, i bambini scappano in fretta, bisogna dirgli No quando è No. Dipende in che posto sei, se non è pericoloso lo lasci, se sei nella strada devi stargli vicino e fermarlo. Con le parole non basta. Tante volte bisogna fermarlo con la mano. Ora è veloce, ce l'hai vicino e poi va all'improvviso. Da piccoli si abituano a sentire il No. Se prende un gelato, non deve buttare per terra e fare gesti. Importante è dire No, non si fa. • Se ci sono altri bambini, abituarlo a parlare con loro. Se c'è rumore d'acqua, è ancora meglio, così è curioso. Dipende da come sta, i bambini stanchi farli uscire è dura per loro. Se è riposato guarda intorno. A me piace che il bimbo è riposato e uscire fuori. Il mio bimbo quando è stanco piange e questo vuol dire che ha proprio voglia di dormire. • Ci sono orari che si possono rispettare. Dargli da mangiare in orario preciso, sennò non capisce più. Come me, mangio a mezzogiorno. Devi sapere tu quando è il momento, prima puoi dargli una banana. Questo lo so perché ho avuto tante esperienze con lui: gli piace mangiare e poi è a posto. Quando ha fame sta lì e non si muove e si vede che ne ha voglia. I bambini non hanno bocca per dire Basta. Quando è veramente affamato sta lì. • Sono mani e occhi del papà che contengono e vedono. • Sì, sono importanti anche gli occhi, ma quello che in quei momenti è importante è il cervello. Quello che ho fatto sempre. • Mi piace stare tranquillo e sereno quando sono con lui. I miei problemi li lascio fuori. • I tuoi desideri? • Desideri: stargli vicino, non fargli mancare niente, fargli sentire che ci sono, che queste mani ci sono, no che spariscono. Non fargli male, un figlio ha sempre bisogno del suo genitore. Devi scegliere: ci stai o non ci stai. Non voglio che quando ha cinque anni io sparisco, anche se sta lontano. • Anche noi in famiglia abbiamo un fratello e una sorella che stanno in ... La vicinanza è importante. Se mio figlio non mi cerca, io lo cerco. Non sparisci e un figlio non lo dimentichi facilmente. Un bambino ti sta per tutta la vita. • Per me è importante esserci ora che è piccolo e lo faccio crescere. Importante è esserci nei bisogni che lui ha. ... e infine ... Ti propongo una filastrocca, per concludere. Sai che cos'è? No. È una poesia d'amore. Te ne ricordi qualcuna sentita da piccolo o cantata al tuo bimbo, magari letta in qualche libro? No, non lo abbiamo mai fatto, prendere libri per lui. Ora lui li cerca. Ci provo anche io, magari più avanti. Che dici se realizzassimo un libretto dei tesori preziosi che hai trovato con i tuoi ricordi e racconti? Sì, mi piacerebbe! Avere un ricordo. Così un domani lo mostro a mio figlio. Questo è il signor Pollice, grassoccio e posa piano. Questo è il signor Indice, che segna da lontano. Medio si presenta di massima statura. Anulare porta anelli su misura. Mignolo, guardate che buffo e che piccino, è grande come il nasino del mio bambino. Filastrocca delle dita “La filastrocca delle mani”. http://youtu.be/csArNE8rMPw Grazie, papà di ... (bimbo di due anni e due mesi) Daniele Bisesti e Loredana Plotegher