26 26 2 25 Di Cleelia Rebecchi e Maddalena Vio II^B Ehi cari amici! Vi ricordate di noi? Ma sì! Siamo le vostre “cantastorie” preferite! Clelia e Maddy. Corinna purtroppo è impegnata in un altro articolo che di sicuro non vedrete l’ora di leggere! ;-) Oggi vi raccontiamo una storia molto bella e interessante: vi racconteremo, a nostro modo, una storia fantastica, che vi farà sognare nella realtà della fantasia. Nausicaa rimane la nostra eroina protagonista, sì proprio lei. E preparatevi, vi saprà ancora sorprendere con le sue avventure! L’aquila reale del monte Spirito: -Nonna!- gridava Nausicaa – nonna!-. Correva verso la pesante lastra di pietra che ornava la tomba dell’anziana defunta. – Nonna! Nonna!urlava la ragazza nel cimitero deserto – Mi manchi tanto!- . La tomba della nonna era semiaperta e rilasciò tanta polvere che costrinse Nausicaa a chiudere velocemente gli occhi. Ormai era scoperchiata: Nausicaa corse alla lapide: era ancora lì, il corpo immobile della nonna che conservava ancora il vestito di seta rosa. Dal volto della giovane scese una lacrima. Dentro la bara, oltre alla estinta anziana, c’era qualcosa che luccicava. Nausicaa, curiosa di scovare il passato dimenticato della nonna, immerse le mani delicate nel mare di polvere e terriccio accumulati dopo tanto tempo… Dopo qualche minuto di ricerche, trovò un libro impolverato e con la copertina di cuoio strappata ai lati, con le pagine ingiallite e con alcune parole scolorite. Più lo sfogliava, più le veniva voglia di saperne. Affascinata, lo sfogliava al buio della sera. Le ore passavano, mentre la ragazza era seduta sulla lastra di pietra a leggere quel volume spesso come la nebbia che la circondava. Alla fine del primo capitolo aveva già deciso che avrebbe rinunciato, perché non aveva capito niente. Se ne stava giusto andando, quando il libro si sollevò dal terreno, avvicinandosi a lei e iniziando ad aprirsi, facendo girare vorticosamente le pagine e sollevando da terra tutte le foglie secche cadute dagli alberi ormai spogli del cimitero. Si fermò all’ultima pagina, dove c’era scritto “Nipote mia, 2 non abbandonare la giusta via! A riportarmi qui riuscirai, se la penna d’aquila troverai. E’ dell’aquila reale di quella immensa montagna, è quello il luogo dov’essa regna”. Nausicaa, incuriosita, disse:- Effettivamente sarebbe bastato dirlo prima che era l’ultima la pagina da leggere!-. In quel momento seppe cosa doveva fare. Decise di aiutare in tutti i modi sua nonna e iniziò a cercare di orientarsi nella sua missione cercando un alto monte la cui immagine veniva offuscata dalla nebbia. Lo trovò però realizzò che non poteva riuscire a scalarlo tutto. Alzò gli occhi al cielo sperando in un segno e, con suo straordinario stupore, esso arrivò: un’aquila reale le sfiorò la folta chioma castana e volò fino alla cima della montagna. Tutt’altro che spaventata, Nausicaa si mise a correre sperando potesse vederla. Infatti l’aquila, richiamata dai segnali della ragazza, planò e la fece accomodare sulla sua schiena mentre lei approfittò per strapparle la penna che le serviva. Il tanto atteso animale si mise a salire con fatica, mentre Nausicaa sentiva il vento forte fra i capelli e la serenità nel cuore. Una volta sulla cima, l’aquila le mostrò che aveva un’altra lettera della nonna sotto la zampa, quindi la rilasciò per fargliela leggere. Diceva:- Nipote mia, complimenti per aver trovato la penna che serviva, ma il tuo compito non è ancora finito: ora dovrai intingerla nell’acqua nera che c’è nella cavità di quell’albero laggiù- alzando la testa, la ragazza vide l’albero di cui parlava a lettera e corse verso esso, però l’aquila la fermò. Nausicaa, contrariata dal suo gesto, continuò per la sua strada e cadde in una rete. Avrebbe potuto liberarsi soltanto se l’aquila avesse premuto un piccolo pulsante, ma se lo avesse schiacciato, sarebbe rimasta morta sotto una pietra. La sua vita o quella dell’aquila. Senza che le desse alcun comando, l’aquila si sacrificò. Appena Nausicaa fu libera, andò a spingere il masso lontano, ma era tutto inutile, era morta. Decise di usare la penna e l’acqua nera per riportare lei alla vita e non la nonna. Funzionò, ma non poteva più salvare la parente. L’aquila gliene donò un’altra e una volta tornata giù, salvò la nonna. La anziana la ringraziò e la riportò a casa, alla sua famiglia, tenendo tutto ciò che era successo per sé e per la cara vecchietta. Per richieste e contributi è attiva la mail del giornalino. Scrivete a : [email protected] 25 24 3 Di Antonio jesu Marco Mozzato II^ B Di Samuele Spezzamonte III^ C 1 3 7 2 8 6 4 18 9 10 5 11 12 14 13 16 17 15 Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per sfociare nel Piave, davanti a Longarone e Castellavazzo, in provincia di Belluno. ORIZZONTALI 1 tonde rosse e non sempre commestibili 2 casa di ghiaccio 4 totti al contrario 5 ci stiamo sopra 6 protocollo 8 non è bianco 9 …..della lampada 12 parete 13 …telefono casa 15 ci lavoriamo con Costantini, al 16 auto… 17 di lettura 18 ne oggi ne domani VERTICALI 1 il miglior amico dello studente 3 campo 4 andare in lingua straniera 5 affermazione 6 cadono in autunno 7 noi…essi 8 sul registro o sul libretto 10 negazione 11 belli o brutti +r 12 verso bovino 14 eccetera La storia di questi posti mutò a causa della costruzione della diga del Vajont la quale contribuì a far franare una parte del monte Toc nel lago artificiale. Durante quest'anno scolastico, il 9 ottobre abbiamo ricordato la vicenda in classe guardando delle foto, sentendo delle testimonianze di persone sopravvissute alla strage e guardando un film. La sera del 9 ottobre 1963 si alzò un’immensa onda che provocò morte e distruzione, il to- Pensiamo che questa tragedia sia di attualitale delle vittime è circa di 1910. tà in quanto il caso di Costa Concordia dimostra che l'uomo può ricadere nell'errore di Sono stati commessi 3 errori umani che han- prendere troppo alla leggera il proprio comno provocato questo disastro: l’aver costrui- portamento quando ha la responsabilità di to la diga in una valle poco stabile; l’aver migliaia di vite umane. riempito il lago oltre i suoi limiti; non aver dato l’allarme di evacuazione la sera della Questo avvenimento va ricordato perchè è tragedia. successo molto vicino a noi ed, anche se non lo mettono nei libri di storia, ci fa riflettere Tre giorni dopo il disastro venne chiamata sul fatto che ogni cosa che operiamo nell'amuna commissione per valutare la situazione, biente può avere le sue soluzioni, ma anche ma questa non fece giustizia alla tragedia. le sue conseguenze. SOLUZIONI c o t n e i m c e ì t s t In seguito si apri un’inchiesta giudiziaria che durò più di 3 anni e che si concluse con l’accusa di omicidio colposo plurimo da parte dei costruttori. Inoltre nel 1968 il giudice istruttore di Belluno ha giudicato colpevoli molte persone che hanno contribuito alla costruzione della diga e ha chiesto 20 anni di carcere per tutti. e i o l r i e e d t r o g i a b c c i g t o f o h u u t e b s u t r o v o e r i a n o i o t o n e u m l i g l l b l e p g e l r i o o v 24 Una curiosità: quando successe il disastro il nonno di Antonio era a Bologna e faceva colazione con un suo amico, che aveva una zia che abitava a Longarone ed era molto preoccupato (infatti la zia morì la notte della catastrofe). Il risarcimento dei danni che ha provocato la diga verso i comuni colpiti raggiunge il valore di 22 miliardi di lire, una cifra altissima per quel tempo. Anche se adesso i posti travolti dall'onda sono stati ricostruiti, non è facile dimenticare questo avvenimento. Antonio l'ha visitato con i suoi genitori e ci sono ancora molte case disabitate come in una città fantasma. 3 4 FABBRICADI MORTE PER CANI... 23 Di Riccardo Dei Rossi Cramilla Fabretti Marianna Cazzador Di Kevin Volpe I^ B I cani che soffrono per degli esperimenti genetici sono i beagle. Cani tenuti in piccole celle in condizioni non igieniche. All’interno dello stabilimento “ Grean Hill” in provincia di Brescia. Questi cani, giunti ad una certa età, vengono portati in una stanza e vengono uccisi con il gas, e sempre in questa li vivisezionano. Per fermare questo scandalo ,delle persone protestano e vanno nelle strade con manifesti e organizzando cortei. Il Green Hill non è stato ancora denunciato ,ma i manifestanti si introducono e spesso portano via i cani. La loro morte è ingiusta. Ma una domanda appropriata è: Dove trovano i cani da vivisezionare? Letterra alle istituzioni: Egregio sindaco di Montichiari, siamo due studentesse del Convitto Marco Foscarini di Venezia sezione medie e abbiamo fondato una Lega Protezione Animali: che si chiama AVPA ossia “Associazione Veneziana Protezione Animali ”. Siamo entrambe rimaste sconvolte quando abbiamo scoperto Green Hill, ci chiedevamo infatti il motivo (che siamo ansiose di conoscere) per cui questa orribile attività non sia ancora stata chiusa e soppressa. Ci è giunta notizia (dai telegiornali) che molti cani e cagnolini beagle sono stati liberati qualche settimana fa e ne siamo molto contente. Però ci sono ancora molte altre vite che aspettano il momento di essere anche loro liberate e di conoscere una famiglia buona che si prenda cura di loro. La preghiamo di risponderci al più presto ( non appena riceverà questa lettera) attraverso la mail del nostro giornalino : [email protected] Questa lettera sarà pubblicata nel nostro giornale scolastico( che poi andrà in rete sul sito del Convitto e sul sito Alboscuole.it ). Distintamente Camilla Fabretti e Marianna Cazzador. Alunne Convitto nazionale Marco Foscarini di venezia 4 Una panchina in Corso Re Umberto, uno dei viali nobili nel centro di Torino. Vi si ritrova un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quel gioco così speciale, da poco "importato" dall'Inghilterra. C'è un'idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d'essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D'Azeglio, sono istruiti e il più grande tra loro non supera i 17 anni. Per questo il nome che scelgono, in latino, significa "gioventù". Quel nome è Juventus. È il 1 novembre del 1897. Loro ancora non lo sanno, ma hanno dato vita a una leggenda. Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d'Italia. Il primo presidente della società è Enrico Canfari, il primo campo è in Piazza d'Armi e la prima maglia è rosa. Con quella, nel 1900, la Juventus debutta in campionato. Tre anni dopo arriva il bianconero, importato da Nottingham e cinque anni più tardi, nel 1905, ecco il primo titolo italiano, dopo un'avvincente finale a tre con Genoa e Milanese. Il presidente è lo svizzero Alfredo Dick che però, dopo qualche screzio nello spogliatoio e alcune contestazioni, lascia la società, fondando il Torino e portando con sé i migliori stranieri. Seguono anni non facili per la Juventus che, fino allo scoppio della Grande Guerra, non può competere con le nuove potenze calcistiche del momento, la Pro Vercelli e il Casale. Subito dopo il primo conflitto mondiale però, i bianconeri tornano protagonisti: il portiere Giacone e i terzini Novo e Bruna sono i primi giocatori bianconeri a vestire la maglia della Nazionale. Presidente è il poeta e letterato Corradino Corradini, che è anche l'autore dell'inno sociale che resiste sino agli Anni Sessanta. Il 1923 è un anno speciale: in Prima Squadra debutta 23 Giampiero Combi, uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, e, soprattutto, cambia la guida della società. 1124 luglio l'assemblea dei soci elegge per acclamazione il nuovo presidente: il dottor Edoardo Agnelli, figlio del fondatore della FIAT. La squadra ha ora un campo tutto suo, in Corso Marsiglia. Le tribune sono in muratura e i tifosi aumentano giorno dopo giorno. Ci sono insomma tutte le premesse per salire ai vertici assoluti del calcio italiano: a rafforzare una squadra che già conta su giocatori come Combi, Rosetta, Munerati, Bigatto e Grabbi, arrivano il primo vero allenatore, l'ungherese Jeno Karoly, e il primo fuoriclasse straniero, anch'egli ungherese, la mezz'ala sinistra Hirzer. oceaniche di tifosi, gli scudetti del 1950 e del 1952. Nel 1953 Giovanni Agnelli lascia la presidenza, che due anni più tardi passerà al fratello Umberto. Un nuovo ciclo trionfale è alle porte: con l'arrivo di Omar Sivori e John Charles, la squadra bianconera conquista lo scudetto nel 1958, fregiandosi, prima società in Italia, della stella al merito sportivo per avere raggiunto i dieci titoli nazionali. Negli anni Sessanta arrivano altri tre successi, l'ultimo, nel '67, sotto la presidenza di Vittore Catella, ma è con l'inizio del nuovo decennio che la storia bianconera si fa ancor più gloriosa. Juventus Stadium Nel 1925/26 la Juventus conquista il secondo tricolore, dopo un'avvincente finale con il Bologna, superato solo allo spareggio, e una finalissima con l'Alba Roma. É solo l'inizio: dal 1930 al 1935 la Juve è la padrona assoluta del campionato e a Torino arrivano cinque scudetti consecutivi. I protagonisti del "Quinquennio d'oro" sono il tecnico Carlo Carcano e campioni del calibro di Orsi, Caligaris, Monti, Cesarini, Varglien I e Il, Bertolini, Ferrari e Borel ll. La Juve dà anche un apporto determinante alla Nazionale, che conquista il titolo mondiale a Roma nel '34. Sempre negli anni Trenta la squadra fa le prime esperienze di calcio internazionale, partecipando alla Coppa Europa, antenata illustre della Coppa dei Campioni. I bianconeri non hanno fortuna, ma in ben quattro occasioni approdano alle semifinali. Lo stadio che cambia il calcio La Juventus torna al successo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, Giovanni Agnelli, figlio di Edoardo, tragicamente scomparso nel 1935 in un incidente aereo, diventa presidente della società, i cui campioni più rappresentativi sono adesso Carlo Parola, i danesi John Hansen e Praest e, soprattutto, Giampiero Boniperti. Arrivano, accolti da folle Lo Juventus Stadium, inaugurato 1'8 settembre 2011, sorge nell'area Continassa ed è un impianto all'avanguardia nel panorama italiano. I suoi 41.000 posti, di cui 3.600 Premium, garantiscono un'ottima visibilità in tutti i settori e i servizi offerti ai diversi target di utenti, sono di primo livello. Lo stadio accoglie i tifosi non solo durante le partite, ma anche durante gli altri giorni della settimana, grazie agli Juventus Stadium Tour, le visite guidate che permettono di visitare l'impianto e di scoprirne i luoghi più inaccessibili. A fianco dello Juventus Stadium, sorge il centro commerciale Area 12, frutto dell'accordo con Nordi Conad. All'interno dell'impianto, sul lato est, sarà ospitato il museo della Juventus a la società edificherà nella zona anche la propria sede, una serie di campi sportivi destinati alle Juventus Soccer Schools e aree verdi. L'area riqualificata sarà in totale di 200.000 mq Un ultimo pensiero per il grande capitano Del Piero :Ale arrivederci! Mi mancherai con la tua mitica forza di giocare a calcio . 22 Di Ermanno Di Sopra I^ B usati. Così, anche se il brano era già conosciuto, sembrava di Così SI chiama l'esperienza che ha ascoltarlo per permesso a nOI ragazzi di prima la prima volta. media di trovare un nuovo modo di leggere. Una protezione per cavi elettrici arrotolati: Cerioni ci soffiava Silvio Vianello e Gianluca Cerioni: dentro per produrre il suono del i nomi delle persone che hanno vento reso possibile quest'esperienza. Il titolo dell'attività sembrava poco più di uno sciocco gioco di parole atto ad attirare l'attenzione; invece, dopo quest'esperienza è stato chiaro che non solo ci leggevano i classici, ma li alleggerivano anche, grazie al sottofondo musicale di Cerioni. Sì, perché il brano originale dell'Odissea, "Polifemo", viene normalmente letto ad alcuni bambini da genitori desiderosi di rispolverare i propri ricordi scolastici e con distaccata e monotona freddezza, mentre il lettore e il musicista sono riusciti quasi a farei vedere le immagini come in un film, grazie all'interpretazione vocale di Vianello e agli strumenti costruiti con materiali vari da Cerioni. Inutile quindi dire che, durante la lettura, quasi tutti stavano attenti, il che ha permesso di imprimere a fuoco nella mente il brano e i suoni 22 Un palo cavo con un filo da chitarra con un amplificatore formato da un imbuto dentro ad un barattolo a una estremità. Cerioni faceva vibrare la corda per accrescere la tensione Alcuni bicchieri di varie forme e dimensioni con diverse quantità d'acqua. Cerioni li usava per alcuni sottofondi musicali (molto veri) Una bacinella piena d'acqua con una terrina rovesciata sopra. Cerioni colpiva la terrina per fare il suono delle campane delle pecore di Polifemo . 5 Il buco nel tempo Di Vittoria Jack Robinson,un militare ben addestrato, un giorno passo al grado piu elevato e la sua carriera spicco il volo.Gli vennero spesso affidate missioni pericolose ma lui ne usci sempre sano e salvo.Un giorno il generale lo chiamo nel suo ufficio: -Jack,so che sei abile forte e coraggioso.Devo assegnarti una missione di estrema importanza.Devi ritrovare il rubino del tempo.-riprese fiatoe spiego a Jack il perche:Inoltre ,poi, dovrai trovare il lucchetto nella giungla nord-africana e aprirlo.Prendere le informazioni al suo interno e riportarle alla base.Accetti?-concluse.Dopo averci riflettuto,Jack rispose:-Si,signore,credo di essere all'altezza della missione.Il giorno dopo parti. Con il suo aero sorvolo l'oceano e arrivo in Amazzonia:-Vediamo,la mappa indica di andare verso Ovest.-penso.Consulto la bussola e si diresse verso Ovest.Dopo mezz 'ora arrivo' una magnifica cascata .Si rinfresco e poi mangio un frutto trovato li vicino .Si rimise in cammino ma li venne un dubbio vedendo degli uomini dirigersi verso la cascata e consultare un mappa .Accese la radiolina con cui parlava al generale :-pronto , generale ,credo che abbiamo un problema . -si tratta degli shouw ,vero? -si , signore .Ma lei come lo sa ?-sono i nostri accerremi nemici fino dai tempi della seconda guerra mondiale .Arriva al rubino prima di loro. Sbrigati!Jack chiuse la radiolina e guardo la mappa .Vide che il rubino si trovava dietro la cascata .Gli shouw lo capirono e si diressero verso il rubino .Jack li segui' ma lentamente , perche' non si doveva far scoprire .Arrivarono prima i nemici e Jack li raggiunse appena in tempo per sentirli dire :-ah ! Il rubino e' nostro . Andiamo nel nord Africa! Jack ando' all'aereo e li' segui ' a meritata distanza . 5 Evidentemente loro sapevano dov'era il lucchetto perche' si diressero ed arrivarono subito .Stavano per ottenere loro il tesoro ma gli indigeni li catturarono e li portarono via . Un ragazzino , attratto dal bagliore del rubino lo prese e lo porto a casa sua .Jack non poteva stare con le mani in mano e quindi lo segui' .Si nascose dietro un cespuglio e quando la tribu' ando a dormire rubo' il rubino e si diresse verso il lucchetto. All' alba arrivo' e contatto il generale :- attento Jack ,le cose all'interno del lucchetto potrebbero sconvolgerti.Disse con tono serio , il generale . Jack apri' il lucchetto del tempo e rimase di stucco vedendo un mondo parallelo .C'erano cose inimmaginabili :dinosauri , mammut , uomini preistorici .Jack resto li' due settimane .Prese campioni di DNA ,frutti sconosciuti ,fili d'erba . Dopo le due settimane doveva tornare alla bese ma gli shouw con una bomba fecero cessare la pace di quel luogo .Jack sentiva che doveva salvare la storia di quel'antico passato, allora lascio' lo yainetto con tutte le infermazioni su una roccia e con il suo fucile sparo' a una dei suoi nemici ,dicendo:- andatevene o saranno guai !-Gli shouw non si mossero.Tirarono fuori le pistole e comincio´ la guerra finche' non sentirono il suono di una creatura mostrosa . Jack sapeva chi era . Era il T-rex,il piu' grande carnivoro mai esistito . Jack non esito', prese lo zainetto e scappo' fuori . Gli shouw rimasero dentro.Jack intui cosa sarebbe successo ai suoi nemici .Torno' alla base con il suo aereo.Fiero diede la buona notiyia generale :-bravo Jack .L'esercito e' fiero di te .-grazie ,signore 6 21 A(L)LEGGER(IR)E Di Biagio Rosso I CAVALIERI TEMPLARI in questo numero del nostro giornalino ho intenzione di invitarvi a compiere uno straordinario viaggio attraverso i secoli, un viaggio, un indagine che svelerà ciò che non sappiamo riguardo ad uno dei più oscuri argomenti che l’uomo abbia mai osato di affrontare, ci materializzeremo ad Acri, nel remoto 1191,anno nel quale i saraceni assalgono e conquistano l’ultimo bastione templare del regno latino di Gerusalemme, fino a qui tutto torna, basta spizzicare in un libro di storia di prima media ma è ciò che viene dopo che cercheremo di scoprire. Come ho detto correva l’anno 1191,18 maggio, quando per mano dei Saraceni cadde l’ultima 6 fortezza templare e così s’infrangeva anche il sogno di una Gerusalemme che stabiliva la propria amministrazione sul modello latino, ma oltre a quella che poteva essere una ripercussione sulla scena politica e geografica di quel epoca questo avvenimento segnerà l’inizio di un epoca che proibirà,pena la morte, qualsiasi sorte di pellegrinaggio o adorazione, da parte dei cristiani verso il loro culto religioso, in terra santa. Gli unici A rimetterne non furono i fedeli e la chiesa di Roma,c ome ci insegnano i libri scolastici, ma fu un terribile colpo all ’organizzazione militare non appartenente ad uno stato ma maggiormente ricca e ben organizzata, stiamo parlando dei templari. Nel prossimo numero continuerò a raccontare le vicende e i misteri di questi famosi cavalieri. Di Cristina Ostoich I^ B I CLASSICI La chitarra accompagna i momenti in cui Odisseo par- Avete mai provato a leggere un libro o un brano con un sottofondo musicale? Io sì, ed è stata un’ esperienza molto bella. Chi suonava gli strumenti era un ragazzo che li aveva fabbricati da sé, e la ai compagni. soprattutto erano di sua invenzione. suo Ora ne rappresenterò alcuni e li descriverò. Questo tubo flessibile per cavi elettrici, quan- do si soffia al interno, produce un suono simile ad un grido acuto. Questi strumenti, pur essendo economici, riuscivano a riprodurre i suoni reali. Mi ha colpito molto anche l’espressività del lettore mentre leggeva. Ci ha anche insegnato dei segreti: se, per esempio, si La bacinella d’acqua con una terrina perde il segno durante la lettura, si deve produce il suono di un tamburo, che ripetere l’ultima parola, in modo da avein questo caso riproduce il rumore dei re il tempo di riprenderlo. Durante la remi che entrano nell’acqua lettura è successo due o tre volte, e il lettore è stato molto abile nel nasconderlo. Questa originale attività ha catturato I pezzi di l’attenzione mia e dei miei compagni e argilla pe- noi, se possibile nei prossimi anni, desidestati con riamo ripeterla. un pezzo di legno pro- ducono il suono dei passi sulla ghiaia e il rumore della brace 21 20 7 Di Nella Aisha Spanio & Daria Bugliesi Di Gregorio Tosi I^ B Qual era la sensazione che provavano gli antichi greci ascoltando un aedo? La risposta a questa domanda ce l’hanno le classi prime della scuola media “Marco Foscarini” di Venezia. Infatti, venerdì 18 maggio 2012, queste classi hanno avuto l’opportunità di ascoltare un esperto del settore il quale, aiutato da un assistente per l’accompagnamento musicale, ha recitato il brano dell’Odissea “Polifemo”. Prima di recitare l’esperto ha dialogato con noi e mi ha colpito molto perché conosceva bene le trame di tutti i libri per ragazzi che gli abbiamo citato: noi studenti citavamo i nostri libri preferiti e lui ci raccontava la trama dimostrandoci di averli letti e di conoscerli bene. Mi ha colpito il modo in cui cambiava il tono della voce per sottolineare le situazioni di paura o quando cambiava il personaggio. La curiosità di questo incontro è stato l’accompagnamento musicale: tra gli strumenti più strani c’erano alcuni calici di cristallo contenenti acqua suonati con le 20 dita e una bacinella d’acqua con sopra una ciotola rovesciata usata come un tamburo. Avendo già letto e conosciuto il brano letterario che è stato recitato quel giorno, noi ragazzi ci siamo concentrati sul collegamento tra lettura e accompagnamento musicale, legati da un rapporto molto stretto. Gli strumenti sono stati utilizzati dal musicista per riprodurre suoni che rendevano gli ascoltatori protagonisti del brano. Infatti, l’esecutore usava mazze per suonare il tamburo, un arco da violino su un palo su cui era attaccata una corda da basso e un secchio con un imbuto che amplificava il suono e questi a loro volta inseriti in una cassa di legno. Con questi strumenti il musicista seguiva il ritmo della lettura creando una musica coinvolgente e distensiva. Questa attività è stata così interessante e originale che la consiglierei a tutti. bellezza, ha avuto bisogno di numerosi e pazienti interventi di formazione, spesso della durata di molti anni, che l'hanno traLe piante possono essere di vari tipi: piante da sformata in un albero in miniatura. Ma cogiardino, da appartamento, grasse, carnivore,rampicanti. munque pur sempre una pianta. Evitiamo dunque di farci assalire dal timore di far Tutti noi sappiamo che per coltivare una pianta morire il nostro bonsai perché non sappiamo ci vuole il cosiddetto “pollice verde” e tanto amo- come curarlo: ricordiamo che in linea di re. Qualcuno dice che per far crescere bene le massima esso ha bisogno delle stesse cure piante bisogna parlare loro. Qualcuno fa anche normalmente prestate alle altre piante, solo male alle piante o agl’ alberi. Avete sentito alla molto più attente, costanti e rispettose delle televisione quanti alberi sono stati bruciati o esigenze della specie alla quale appartiene. I hanno tagliato solo per divertimento o per farsi classici decessi dei bonsai, infatti, sono solitaun bel falò. Adesso abbiamo intervistato alcuni alunni della mente dovuti al fatto di aver dimenticato di nostra scuola ed ecco i risultati. annaffiarli o, altrettanto spesso, alla errata AVETE PIANTE A CASA E DI CHE TIPI SONO? esposizione: bonsai da esterno si vedono moCLELIA: sì mi piacciono tantissimo e ho piante rire in casa, magari sistemati su di un tergrasse solo perché mio papà le adora. mosifone, e bonsai da interno si vedono conMADDALENA: sì e ho piante paffute. gelare sul balcone. E allora? Allora seguiamo SE AVESSI UN GIARDINO METTERESTI questi consigli. PIANTE? Ecco… avete visto? Non è così difficile curaCLELIA: Sì ma io ho già un giardino. re un bonsai… forse è impegnativo ma non è MADDALENA: Sì certo. difficile. Guardate il giardino dei sogni: è il PER VOI DI COSA HA BISOGNO UNA PIANgiardino che tutti noi bravi botanici vorTA? CLELIA: di acqua e sole. remmo avere… MADDALENA: di cure e amore. DA QUANTO TEMPO E’ CHE SIETE APPASIONATE DI BOTANICA? CLELIA:Da quando avevo 9 anni e mi hanno regalato una piccola pianta di cui prendermi cura. MADDALENA: da sempre! Lo devo anche ai miei genitori… I bonsai A tutti noi piacciono le piante non è vero? Speriamo di sì! Bè,ora vi parleremo dei piccoli bonsai… sono piccole piante che sono degli alberi in miniatura che hanno subito vari trattamenti… poverini! I bonsai se ne volete prendere uno dovete essere dei botanici professionisti. Ma potete seguire i nostri utilissimi consigli: Bisogna innanzitutto non dimenticare mai che non ci troviamo di fronte ad un oggetto sconosciuto, creato chissà come e che abbisogna di chissà quali cure, ma ad una semplice pianta che, per presentarsi nella sua attuale 7 ALLA PROSSIMA FOGLIA! Dalle vostre informatrici-botaniche Laura Marta Rebecca 8 19 I GUSTI DI DUE GEMELLI IN MENSA.... Avreste mai pensato… Qual è il tuo cibo preferito? Ettore: “La cotoletta, i l gelato (cornetto) e la pasta al ragù. Enrica: “Pasta al pesto, c cotoletta e cornetto”. Avevi la mensa nella tua scuola elementare? Ettore: : “Sì ,ma meglio questa.” Enrica: S”ì, ma non mi piaceva ,meglio questa.”.. Che voto gli daresti alla mensa? Ettore:1 0! Enrica: 7 ! Quanto mangi di solito? Ettore: di solito magio abbastanza. Enrica: dipende cosa c’è da mangiare. Che cosa cambieresti della mensa? Ettore: la minestra Enrica: cambierei la pasta e fagioli e il lerdarmer. Le prime hanno dato queste preferenze per le cose che li piacciono: Avreste mai pensato di poter tornare indietro nel tempo e di ascoltare la narrazione di vicende mitologiche come facevano gli aedi nelle corti e nelle città medievali? Bè, è proprio l’esperienza che abbiamo fatto io ed i miei compagni di 1 B venerdì 18 maggio. Nel passato la lettura dei testi epici era accompagnata da un sottofondo musicale, ed è proprio ciò che è capitato a noi, abbiamo ascoltato la lettura del brano dell’Odissea di Polifemo accompagnata da alcuni strumenti musicali, strumenti si fa per dire, perché ciò che hanno utilizzato non erano gli strumenti come li pensiamo noi oggi, ma anche oggetti di uso comune come bicchieri, scacciapensieri, o, addirittura, tubi sensibili per cavi elettrici… La lettura era espressiva, scorrevole e corretta; pur facendo degli errori il lettore ha saputo come riprendere il testo in modo da non far notare i suoi sbagli, il che ha funzionato perché gli errori non si sono quasi sentiti! ALLA PROSSIMA!!! Ma ora parliamo di ciò che più ha patatine fritte 14% gelato 8% pasta al burro 5% pasta al pesto 3% cotoletta 3% wurstel 1% gnocchi con ragù 1% pasta al ragù 1% bastoncini di pesce 1% Ti piace quello che mangi? Ettore: si, molto. Enrica: accettabile tranne la verdura tonno 1% Adesso con una piccola percentuale sco- qualcosa 1% priremo cosa ne pensano anche gli altri cioè noi. niente 1% 8 incuriosito tutti noi; l’accompagnamento musicale. Ora osserviamo più da vicino alcuni degli ‘’strumenti’’ utilizzati dal ‘’rumorista’’: -strofinando con le dita dei bicchieri è riuscito a ricreare il suono del vento che soffia sulle vele, e colpendo questi bicchieri è riuscito a ricreare l’azione continua della mungitura delle mucche. -per segnalare i momenti in cui parlava Odisseo suonava sempre la stessa melodia con la chitarra. -utilizzando dei pezzi di argilla forati al centro per rappresentare l’ardere di un bastone d’ulivo nel fuoco e lo spappolamento dei crani e delle ossa dei compagni di Odisseo. -soffiando dentro un tubo sensibile per cavi elettrici ha rappresentato l’urlo di Polifemo nel momento in cui Odisseo gli ha conficcato il palo d’ulivo nell’occhio. Avete visto quante cose si possono fare con un pizzico d’immaginazione in più? Questa è solo una delle tantissime attività interessanti che facciamo noi qui al Foscarini, quindi continuate a leggere i numerosissimi articoli del Foscarini News, Di Noemi Ippolito I^ B 19 18 L’attore Vianello ha letto il canto di Polifemo intonando la voce secondo quanto veniva narrato, con pause e toDi Clecilia Foccardi I^ B “ Concedimi Odisseo mai in non che nalità dal grande potere evocativo : la torni patria !”. Con queste parole si è concluso il brano letto dal signor Vianello accompagnato da un musicista. Questi due attori si ispirano agli aedi, antichi cantastorie del mondo greco che narravano le gesta degli eroi . Hanno creato per noi ragazzi di prima media un laboratorio di lettura unico nel suo genere. Il brano riguardava l’incontro di Odisseo con Polifemo, in classe lo avevamo già letto, però era come se non lo fosse stato, perché con gli effetti sonori era completamente diverso, nuovo e magico. Con una bacinella piena d’acqua coperta da un altro contenitore il nostro musicista è riuscito a riprodurre il rumore dei remi nell’acqua e con piccoli pezzi di argilla il rumore del legno che arde e scoppietta nel focolare. D’altronde tutto si può fare con un musicista così bizzarro. Per riprodurre il rumore del vento e l’urlo del Ciclope ha utilizzato il tubo che avvolge i cavi elettrici ed ha voluto associare la struttura degli strumenti con l’oggetto che produceva il suono. 18 voce di Polifemo era roca e forte e carica di suggestione. Noi ragazzi eravamo ammaliati ed attenti allo sviluppo degli 9 INTERVISTA ADL ALCUNI STUDENTI a-Qual è il tuo sport preferito? b-Che attività pratichi a scuola nel pomeriggio? c-Durante le attività ti trovi bene con i tuoi compagni? PRIMA MEDIA 1-Enrica 1c a-Pallavolo b-Dama e pingpong c-Sì 2-Michelle 1c a-Basket b-Basket e pingpong c-Sì eventi. Con i loro strumenti bizzarri, bic- 3-Gaia 1a a-Basket b-Basket, calcio, pallavolo, giornalino e pingpong c-50/50 chieri colmi di acqua, chitarra, tamburi, 4-Ettore 1a a-Basket b-Basket, calcio e pingpong c-Sì disco e uno strano violoncello, questi due 5-Elia 1a a-Basket e baseball b-Basket e calcio c-Sì attori hanno creato un’atmosfera sospe- 6-Ginevra 1c a-karate b-Calcio, calcetto, dama, scacchi e pingpong c-Sì sa nel tempo. Noi siamo ragazzini del 2012, ma saremmo potuti essere una classe di Atene, di Roma o di qualsiasi altra civiltà del passato. È stato un laboratorio bellissimo che mi ha fatto vivere un’esperienza intensa ed emozionante.” 28-Cecilia 1b a-Basket e tennis bBasket, calcio,pallavolo e pingpong c-Sì 29-Vittoria 1c a-Arrampicata b-Giornalino c-Sì Di Cristina e Cecilia I^ media B 30-Irene 1b a-Pallavolo b-Giornalino c-Sì SECONDA MEDIA 1-Biagio 2a a-Scherma e scacchi b-Scacchi,calcio e giornalino c-Sì 2-Carlotta 2a a-Basket b-Basket c-Sì 3-Dora 2a a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì 4-Giulia 2c a-Basket b-Nessuna attività c-Sì 5-Tommaso 2c a-Danza b-Nessuna attività c-Sì 6-Antonio 2b a-Calcio b-Calcio c-Sì 7-Sara 1c a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì 7-Chiara 2c a-Paracadutismo b-Nessuna attività c-Sì 8-Maria 1b a-Basket b-Basket, calcio, pallavolo e giornalino c-Sì 8-Alice 2c a-Danza b-Nessuna attività c-Sì 9-Alvise 2c a-Calcio b-Voga, kung-fu e calcio c-Sì 9-Asia 1c a-Pallavolo b-Pallavolo, calcetto e dama c-Sì 10-Cecilia 1c a-Atletica b-dama c-Sì 11-Marianna 1b a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì 12-Anna 1b a-Pallavolo b-Pallavolo e calcio c-Sì 13-Alessia 1b a-Pallavolo b-Pallavolo e giornalino c-Sì 14-Leonardo 1b a-Calcio e tennis b-Basket, calcio, scacchi e pingpong c-Forse 10-Elena 2c a-Pallavolo b-Nessuna attività c-Sì 11-Claudia 2c a-Equitazione b-Giornalino e club lettura c-Non sempre 12-Djiby 2c a-Tennis b-Calcio c-No 13-Leonardo 2c a-Calcio b-Nessuna attività c-Sì 14-Agata 2a a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì 15-Gregorio 1b a-Tennis b-Nessuna attività c-Sì TERZA MEDIA 16-Cecilia 1a a-Kayak b-Calcio e calcetto c-Sì 1-Nicola 3a a-Basket b-Basket c-Sì 17-Micol 1a a-Calcio b-Calcio, scacchi e pingpong c-Sì 18-Elena 1a a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì 2-Sabrina 3a a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì 19-Linda 1a a-Equitazione b-Pallavolo c-Sì 20-Chiara 1c a-Basket b-Nessuno c-Sì 21-Samuele 1a a-Judo b-Giornalino, scacchi e gruppo lettura c-Sì 22-Elena Vittoria 1a a-Nuoto b-Nessuno c-Sì 23-Gregorio 1a a-Calcio b-Calcio c-Sì 24-Niccolo 1a a-Calcio b-Calcio, pingpong e calcetto c-Sì 25-Tommaso 1c a-Calcio b-Calcio, scacchi e dama c-Sì 26-Andrea 1b a-Tennis b-Calcio e pingpong c-Sì 27-Cristina 1b a-Basket b-Basket, pallavolo e calcio c-Sì 9 3-Caterina 3c a-Nuoto b-Calcio e pallavolo c-Abbastanza 4-Benedetta 3b a-Calcio b-Calcio c-Sì 5-Bianca 3b a-Calcio b-Calcio c-Sì 6-Asia 3b a-Calcio b-Calcio c-Sì 7-Chiara 3a a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì 8- 10 17 Di Samuele Spezzamonte Il nuovo nato di casa pk race e, inoltre, la loro prima barca. È un nuovo cofano/topa di cui si sa poco e che non è molto conosciuto (anche se ultimamente se ne vedono abbastanza nei canali). Come si intuisce dal nome questa imbarcazione misura, in lunghezza, 5,70 metri e, in larghezza, 1,70 metri è una barca piccola e maneggevole, come, d’altronde, gli ambienti lagunari esigono. Essendo costruita in un cantiere artigianale, quindi non in serie, è data molta importanza ai dettagli e agli optional per il comfort dei passeggeri, infatti è dotata di: sedute imbottite, serbatoio supplementare ed impianto elettrico. Ora alcuni dati tecnici: - Lunghezza Scafo: m 5.67 - Larghezza Scafo: m 1.73 - Materiale Scafo: PRFV - Persone Trasportabili: 6 (sei) - Propulsione: Fuoribordo - Portata Massima : kg 600 - Dislocamento a Pieno Carico: Kg 950 - Potenza massima motore: hp 90 È disponibile in varie colorazioni tra cui: grigio rosso fuxia bianco e blu. Questa imbarcazione è stata ospite anche al nuovo salone nautico di s. Giuliano. Quest’anno, come tutti gli altri, siamo stati ospiti del salone nautico di Venezia 2012. La novità principale è che il salone quest’anno è stato organizzato a parco s.giuliano. sono state costruite varie tensiostrutture che hanno ospitato barche motori ed altri stand. Sarà stato anche il tempo (piovoso nuvoloso e brutto) ma il salone di quest’anno non ci ha colpito positivamente poche barche, banchine piccole e capannoni non del tutto stabili. Comunque sia l’11° salone ha ospitato alcune novità come, per esempio, il taxi elettrico. Un vecchio taxi riadattato appositamente per ospitare un motore elettrico che è sorprendentemente silenzioso. Un’altra novità è la barca calypso un modello ispirato a ikea. La barca si smonta e la sua prua rientra nella poppa. è costruita in vetroresina è lunga, da aperta, 3.71 metri e da chiusa 2 metri. Si può utilizzare per la navigazione a vela motore e remi. I suoi punti forti e le sue principali caratteristiche sono queste: è economica leggera ma soprattutto si ripone comodamente. Può essere portata in auto, magari in vacanza ed è resistente essendo fatta in vetroresina; propri un oggetto su cui si potrebbe fare un pensierino. Gli stand hanno puntato molto sull’energia elettrica infatti hanno ospitato anche dei motori entro e fuoribordo completamente elettrici. Come ci spiega il rappresentante Denny Chiaro questi motori sono già largamente utilizzati in Austria sui laghi di acqua potabile. Sono costruiti partendo da scocche proprietarie riadattate con un motore elettrico e sono alimentati da un pacco batterie agli ioni di litio. In conclusione è stato un buon salone nautico ma devo dire che ci aspettavamo qualcosa in più. 10 ( Pubblicazione delle due poesie vincenti classi III B e III^C) LUDOVICO BIASIN 3^B I am the time that changes every moment of our life. I am a book that a person is reading in a dark road. I am a horse that runs in the world’s big places. I am a T-shirt lost in a small market. I am a white bird which flies in the blue sky. I am a pen that writes on a white paper. I am a lonely child in an empty class. I am a hero that helps people but no one can help me. I am a boat sailing free in the infinite ocean. I am a man who thinks that one day he will be a father. I am a cloud that observe from the high sky the men’s actions. I am a teenager who believes in his dreams. Io sono il tempo che cambia in ogni momento della nostra vita. Io sono un libro che una persona sta leggendo in una strada oscura. Io sono un cavallo che corre nei grandi luoghi del mondo. Io sono una T-shirt perduta in un piccolo negozio. Io sono un uccello bianco che vola nel cielo blu. Io sono una penna che scrive su un foglio bianco. Io sono un bambino solo in una classe vuota. Io sono un eroe che aiuta le persone, ma nessuno può aiutarmi. Io sono una barca che naviga libera negli oceani senza confini. Io sono un uomo che pensa che un giorno diventerà un padre. Io sono una nuvola che osserva dall’ alto le azioni degli uomini. Io sono un adolescente che crede nei propri sogni. 17 Filippo Bonaldi 3°^C I am a bird, that flies happy and carefree above a green field. I am a hot and beautiful day of spring. I am a yellow and white flower on a dark day. I am the moon behind the sun. I am a biscuit in a glass of milk. I am a tooth in a black mouth. I am a polar bear in the Savanah. I am Europe, Asia, Africa, America, Antarctica, Australia. I am star in a cloudy night. I am the king in a broken hut. I am an answer without a question. I am a heart in an iron body. Io sono un uccello che vola felice e spensierato sopra un campo verde. Io sono una calda e bella giornata di primavera. Io sono un fiore giallo e bianco in un giorno di primavera. Io sono la luna dietro il sole. Io sono un biscotto in un bicchiere di latte. Io sono un dente in una bocca nera. Io sono un orso polare nella savana. Io sono l’ Europa, l’ Asia, l’ Africa, l’America, l’Antartide e l’ Australia. Io sono una stella in una notte di nebbia. Io sono il re in una capanna rotta. Io sono una risposta senza una domanda. Io sono un cuore in un corpo di metallo. 16 11 Di Nella Spanio e Corinna Lorenzato I PUPAZZI Di Nella & Corinna for you too don’t forget me I beg I’ll remember you said sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead Adele, nata a Londra nel 1988 il5 maggio, è una delle nuove stelle della musica britannica. Adele Laurie Blue Adkins, conosciuta solo come Adele ,ha riscosso un discreto successo a livello mondiale nel 2008 con il singolo Chasing Pavements, e i singoli ROLLING ON THE DEEP, SOMEONE LIKE YOU, SET FIRE TO THE RAIN . Il successo del suo secondo disco è stato tale da renderlo l'album piu'venduto del 2011. Il testo della canzone : “Some like you I heard that you’re settled down that you found a girl and your married now I heard that your dreams came true I guess she gave you things I didnt give to you old friend why you so shy aint like you to hold back or hide from the light I hate to turn up out of the blue uninvited but I couldn’t stay away I couldn’t fight it I hoped you’d see my face and be reminded that for me it isn’t over nevermind I’ll find someone like you I wish nothing but the best 16 sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead yeah you know how the time flies only yesterday it was the time of our lives we were born and raised in a summer haze bound by the surprise of our glory days I hate to turn up out of the blue uninvited but I couldn’t stay away I couldn’t fight it I hoped you’d see my face and be reminded that for me it isn’t over nevermind I’ll find someone like you I wish nothing but the best for you too don’t forget me I beg I’ll remember you said sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead nothing compares no worries or cares regrets and mistakes and memories made who would have known how bittersweet this would taste nevermind I’ll find someone like you I wish nothing but the best for you too don’t forget me i beg I’ll remember you said sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead nevermind I’ll find someone like you I wish nothing but the best for you too don’t forget me I beg I’ll remember you said traduzione ho sentito che tu hai trovato una ragazza e adesso sei sposato ho sentito che i tuoi sogni sono avverati credo che lei ti abbia dato cose che io non ti ho dato vecchio amico perchè sei così timido non è da trattenerti o nasconderti dalla luce Odio saltarmene fuori quando non sono invitata ma non potevo stare lontano non ho potuto farne a meno Speravo che avresti visto la mia faccia e ti saresti ricordato che per me non è finita! Non ti preoccupare troverò qualcuno come te Ti auguro solo il meglio anche per te non ti scordar di me Ti prego Ricordo che hai detto a volte l’amore dura ma a volte, invece, fa male a volte l’amore dura ma a volte, invece, fa male yeah sai come il tempo vola solo ieri erano i momenti più belli della nostra vita siamo nati e cresciuti in una foschia estiva trattenuti dalla sorpresa dei nostri giorni di gloria Odio saltarmene fuori quando non sono invitata ma non potevo stare lontano non ho potuto farne a meno Speravo che avresti visto la mia faccia e ti saresti ricordato che per me non è finita! Non ti preoccupare troverò qualcuno come te Ti auguro solo il meglio anche per te non ti scordar di me Ti prego Ricordo che hai detto a volte l’amore dura ma a volte, invece, fa male niente a confronto nessuna preoccupazione o problema rimpianti ed errori e ricordi Chi l’avrebbe detto che sarebbe stato dolce-amaro questo sapore Non ti preoccupare troverò qualcuno come te Ti auguro solo il meglio anche per te non ti scordar di me Ti prego Ricordo che hai detto a volte l’amore dura ma a volte, invece, fa male Tutti noi amiamo i pupazzi non è vero? Certo che sì! Soprattutto i più piccoli… C’è a chi piace il classico orsetto, e a chi piacciono Gli animaletti più particolari come questi Mostriciattoli qui di fianco => Ci sono molti tipi di giocattoli, ma i più amati sono i pupazzi. I più colorati attraggono i bimbi che li usano come “ amichetto della nanna”, li rassicura e soprattutto sono morbidissimi e coccolosi. Certi li regalano a san Valentino, altri li tengono come ricordo da quando erano piccoli. Le bigotte (quella che vediamo qui a fianco), sono utilizzate per fare beneficenza all’Unicef, sono delle bambole di pezza che si possono cucire con materiali non chimici. Sono dolci e piacciono molto alle bambine. Ma adesso parliamo dei muppets. Questi sono dei pupazzi travestiti, protagonisti di molte celebri trasmissioni 11 e show televisivi. Hanno bocche grandi e occhi sporgenti. Ecco i nomi di alcuni di questi: Gonzo, Fozzie, miss. Piggy, Baker e Cookie Monster… E con questo simpatico gruppo finiamo il nostro Articolo sui pupazzi…ovvio che ce ne sono molti altri! CIAO DALLE VOSTRE AMICHE: CORINNA & NELLA 12 15 Di Pietro Vettore I^B Di Claudia Gerotto II^ C Oggetti che probabilmente usate spesso durante la giornata, un Ipad, un Mac, un Ipod oppure un Iphone; film che guardiamo spesso e molte altre cose che utilizziamo sono state inventate e create da una leggenda: Steven Paul Jobs. Vi racconteremo i fatti più importanti della sua celebre vita e dei fatti meno noti ma sempre molto importanti per vedere dietro alla figura che tutti conoscono. In questo articolo vi parleremo del leggendario fondatore di 3 famose società americane: la Apple, la Pixar Animation Studios e la NeXT (successivamente comprata dalla Apple). Steve Jobs nasce a San Francisco il 24 febbraio 1955 e muore all’età di 56 anni, a Palo Alto il 5 ottobre 2011 per arresto respiratorio dovuto ad un attacco cardiaco; quel giorno la Apple rilasciò una sentita dichiarazione in cui dichiarava appunto la morte di Steve Jobs. Ma nella sua vita anche se non molto fortunata e lunga ha comunque fatto molte, moltissime cose degno di un vero e proprio genio: prima di iniziarne il racconto vi diremo alcune cose riguardo alla sua infanzia. Steve Jobs nasce da Joanne Carole Schieble e Abdulfatth “John” Jandali, questi ultimi essendo ancora giovani studenti universitari lo danno in adozione quando è ancora in fasce ( successivamente i due ebbero un'altr figlia di nome Mona Simpson che è tuttora una scrittrice di successo e che è la sorella biologica del nostro Steve Jobs) , viene adottato appunto da Paul e Clara Jobs che vivevano a Mountain View, Santa Clara California. Il cartone animato dei Simpson, nato in America, è uno show della Fox, grande casa produttrice di film. Nel corso degli anni ha vinto numerosi premi televisivi: “The Simpson archivi” nel 2006”, “The best of the century nel 1999” e molti altri . . .Ma adesso parliamo della famiglia: Homer, Marge, Bart, Lisa e Meggie. Homer Simpson Homer Simpson , il personaggio Più stolto e ingenuo di tutta l’edizione Simpson è forse quello che ha riscosso più successo tra tutti i visitatori e i lettori di fumetti. Marge Simpson Marge Simpsons è la tipica madre sictom, spesso ingenua e credulona ma anche amorevole, perbenista e molto giudiziosa e protettiva. Marge trascorre la maggior parte del suo tempo facendo lavori domestici badando a Meggie, a Lisa e a disciplinare Bart. Jobs si diplomò all’istituto di Homestead di Cupertino nel 1972 e poi si iscrisse al Reed College di Portland, nell’Oregon che abbandonò dopo solo un semestre per andare a lavorare. Nel 1974 Steve era già all’Atari con l’amico Steve Wozniak la società americana che sviluppa, pubblica e distribuisce giochi per tutte le console di videogiochi e personal computer. Successivamente i due avviarono una propria attività creando i primi 3 computer in circolazione negli Stati Uniti: l’Apple 1, l’Apple 2 e l’Apple Lisa. Il 24 Gennaio 1984 Jobs e Wozniak lanciarono l’Apple Macintosh (chiamato più comunemente Mac) che riscosse molto successo e che è ancora in voga al giorno d’oggi (anche se in versioni più moderne ed innovative.) Dopo il lancio del computer l’accoppiata Jobs-Wozniak si sciolse, lasciando Wozniak al lancio del nuovissimo Apple- Computer cambiando attività e Jobs alle prese con l’amministratore delegato che successivamente lo buttò fuori dalla Apple lasciandolo sulla strada. Bart Simpson Bart è, tra i personaggi protagonisti della serie, quello più irriverente. E’ un ragazzo simpatico furbo e molto vivace che fa battute, usando parole oscene, col suo amico Milhouse; frequenta la scuola elementare di Springfield combinando guai anche agli altri amici. Lisa Simpson Suonatrice di Sax della famiglia Simpson, Lisa una bambina simpatica e ubbidiente Dopo il matrimonio di Jobs, la nascita dei suoi 3 figli e eanche dopo che Jobs riconobbe la figlia Lisa nata dalla relazione con una pittrice lo stesso tornò alla Apple perché questa ultima comprò la società che nel frattempo Jobs creò: la NeXT. Essa aveva e ha tutt’oggi l’obiettivo di “avviare una nuova rivoluzione tecnologica” . Nel frattempo anche l’altra società di Jobs la Pixar Animation Studios fece grandi passi avanti e riuscì a sfondare producendo il primo film ad animazione della storia che tutti noi oggi conosciamo ed amiamo “Toy Story”. Era il 1995. Il 2 Marzo 2011 durante la presentazione dell’Ipad 2 salì sul parco a sorpresa. Purtroppo il 24 Agosto 2011 Jobs si dimise dall’incarico di amministratore delegato e CEO di Apple, confermando come suo successore il collega stimato Tim Cook. Dopodiché morì il 5 ottobre 2011 a Palo Alto. Meggie Simpson La piccola della famiglia. Questa è la storia di una leggenda che tutti noi porteremo sempre nel cuore. 12 15 14 Ciao a tutti cari amici, in questo articolo vi parlerò delle moda di adesso e quella di alcuni anni fa. Come tutti sanno, negli anni 60’ c’erano gli hippy ( detti figli dei fiori). Proviamo a mettere a confronto i vari stili. Di Claudia Gerotto II^ media C Adesso ci sono tanti tipi di moda: per esempio uno stile poco conosciuto è il country. Come dice la parola inglese che significa “ campagna” ci fa pensare a qualcosa di rozzo; ma non è così. E’ un modo di vestire fine ed elegante. Uno stile del momento è da rapper: pantaloni larghi, a vita bassa, cappelli con frontino o senza, scarpe grandi e molto spesso slacciate… Lo stile punk, invece, si esprime principalmente nei colori rosso e nero. Chi si veste così usa gonne o pantaloni con le borchie e calzamaglie. Una moda conosciuta è anche quella emo. Gli emo vengono considerate persone tristi e spettrali; si vestono di scuro, si acconciano i capelli in creste e strane pettinature. Esistono anche emo che si vestono colorati, per esempio di fucsia. Uno stile poco usato è quello chiamato seen queen. Queste ragazze si vestono con colori sgargianti, soprattutto il fucsia e acconciature appariscenti . 14 Di Samuele Fabris I^ media A IL mare è un ambiente affascinante e noi veneziani che abitiamo la laguna godiamo del grande privilegio di poterlo vivere e conoscere... Paghiamo ,soprattutto per quanto riguarda l’adriatico, il fatto di non frequentare un mare pulitissimo, ma, per conoscere alcune caratteristiche del Mediterraneo, ho fatto qualche domanda a mio padre, Alessandro Fabris, lavoratore ACTV che in passato ha avuto esperienze anche nelle navi mercantili Queste persone portavano abiti molto colorati, pantaloni larghi, bandane in testa , capelli lunghi sia per gli uomini sia per le donne. Ci si veste di colori chiari, camicie, cappelli da cowboy, cinture appariscenti e stivali. 13 IL MARE MEDITERRANEO E’ ABBASTANZA PULITO RISPETTO AD ALTRI MARI? Ora vi dirò alcuni modi di vestire che non sapevo neanche esistessero…il lolita, il gothic lolita ed il dark gothic. Come possiamo vedere dalle immagini le lolita sono ragazze che si vestono in modo un pò “antiquato”: con ombrellini parasole, vestiti lunghi e pieni di pizzi e fiocchetti e cuffiette. Le gothic lolita, invece, sono più colorate e “ rosee” I dark gothic si vestono soprattutto di nero. Spesso sono neri anche i capelli e il trucco. Potrebbero sembrarci un po’ impressionanti… Questi sono alcuni stili di tendenza. Spero che questo articolo vi abbia interessati. Di sicuro tutti voi avrete uno stile tutto vostro non è vero? O magari potreste prendere spunto dal vostro cantante, attore o sportivo preferito… “ Direi proprio di sì a parte certi fondali nei quali si depositano abbondanti detriti trasportati dai fiumi che sfociano nel mare portando talvolt acqua inquinata” IL MAR MEDITERRANEO E’ ABITATO DA UNA GRANDE VARIETA’ DI ESSERI VIVENTI? “ Sì esiste un grande, vario e importante bacino di flora e fauna che andrebbe tutelato maggiormente. QUANTO E’ GRANDE UNA NAVE DA CARICO? “ Varia in rapporto al tipo di carico, ma in media è possibile stimare che possa essere lunga 150 m. La nave in cui ho lavorato io 13 era una portacontainer dal nome “Turbo nave Africa”. QUALI LUOGHI HAI VISITATO? PUOI DESCRIVERLI BREVEMENTE? “ Ho avuto la fortuna di vedere tanti luoghi diversi : estremo oriente, Sud Africa, Russia, Romania, porti del centro e del sud America, con la possibilità di ammirare tanti paesaggi diversi foreste tropicali, città con grattacieli, porti moderni e molto affollati, conoscendo tradizioni, usanze e culture molto diverse tra loro e tutte molto affascinanti”. COSA SI PROVA A NAVIGARE IN MARE APERTO? “ Emozioni bellissime e allo stesso tempo difficili da raccontare.. direi che su tutte, prevale una meravigliosa sensazione di libertà...”