26
26
2
25
Di
Cleelia Rebecchi e
Maddalena Vio
II^B
Ehi cari amici! Vi ricordate di noi? Ma sì! Siamo
le vostre “cantastorie” preferite! Clelia e Maddy.
Corinna purtroppo è impegnata in un altro articolo che di sicuro non vedrete l’ora di leggere! ;-)
Oggi vi raccontiamo una storia molto bella e interessante: vi racconteremo, a nostro modo, una
storia fantastica, che vi farà sognare nella realtà
della fantasia. Nausicaa rimane la nostra eroina
protagonista, sì proprio lei. E
preparatevi,
vi saprà ancora sorprendere con
le sue avventure!
L’aquila reale del monte Spirito:
-Nonna!- gridava Nausicaa – nonna!-. Correva
verso la pesante lastra di pietra che ornava la
tomba dell’anziana defunta. – Nonna! Nonna!urlava la ragazza nel cimitero deserto – Mi manchi tanto!- . La tomba della nonna era semiaperta
e rilasciò tanta polvere che costrinse Nausicaa a
chiudere velocemente gli occhi. Ormai era scoperchiata: Nausicaa corse alla lapide: era ancora lì,
il corpo immobile della nonna che conservava
ancora il vestito di seta rosa. Dal volto della giovane scese una lacrima. Dentro la bara, oltre alla estinta anziana, c’era qualcosa che luccicava.
Nausicaa, curiosa di scovare il passato dimenticato della nonna, immerse le mani delicate nel
mare di polvere e terriccio accumulati dopo tanto tempo… Dopo qualche minuto di ricerche, trovò un libro impolverato e con la copertina di
cuoio strappata ai lati, con le pagine ingiallite e
con alcune parole scolorite. Più lo sfogliava, più
le veniva voglia di saperne.
Affascinata, lo sfogliava al buio della sera. Le ore
passavano, mentre la ragazza era seduta sulla
lastra di pietra a leggere quel volume spesso come la nebbia che la circondava. Alla fine del primo capitolo aveva già deciso che avrebbe rinunciato, perché non aveva capito niente. Se ne stava giusto andando, quando il libro si sollevò dal
terreno, avvicinandosi a lei e iniziando ad aprirsi, facendo girare vorticosamente le pagine e sollevando da terra tutte le foglie secche cadute dagli alberi ormai spogli del cimitero. Si fermò
all’ultima pagina, dove c’era scritto “Nipote mia,
2
non abbandonare la giusta via! A riportarmi qui
riuscirai, se la penna d’aquila troverai. E’ dell’aquila reale di quella immensa montagna, è quello
il luogo dov’essa regna”. Nausicaa, incuriosita,
disse:- Effettivamente sarebbe bastato dirlo prima che era l’ultima la pagina da leggere!-. In
quel momento seppe cosa doveva fare. Decise di
aiutare in tutti i modi sua nonna e iniziò a cercare di orientarsi nella sua missione cercando un
alto monte la cui immagine veniva offuscata dalla nebbia.
Lo trovò però realizzò che non poteva riuscire a
scalarlo tutto. Alzò gli occhi al cielo sperando in
un segno e, con suo straordinario stupore, esso
arrivò: un’aquila reale le sfiorò la folta chioma
castana e volò fino alla cima della montagna.
Tutt’altro che spaventata, Nausicaa si mise a
correre sperando potesse vederla. Infatti l’aquila,
richiamata dai segnali della ragazza, planò e la
fece accomodare sulla sua schiena mentre lei approfittò per strapparle la penna che le serviva. Il
tanto atteso animale si mise a salire con fatica,
mentre Nausicaa sentiva il vento forte fra i capelli e la serenità nel cuore. Una volta sulla cima, l’aquila le mostrò che aveva un’altra lettera
della nonna sotto la zampa, quindi la rilasciò per
fargliela leggere. Diceva:- Nipote mia, complimenti per aver trovato la penna che serviva, ma
il tuo compito non è ancora finito: ora dovrai intingerla nell’acqua nera che c’è nella cavità di
quell’albero laggiù- alzando la testa, la ragazza
vide l’albero di cui parlava a lettera e corse verso esso, però l’aquila la fermò. Nausicaa, contrariata dal suo gesto, continuò per la sua strada e
cadde in una rete. Avrebbe potuto liberarsi soltanto se l’aquila avesse premuto un piccolo pulsante, ma se lo avesse schiacciato, sarebbe rimasta morta sotto una pietra. La sua vita o quella
dell’aquila. Senza che le desse alcun comando,
l’aquila si sacrificò. Appena Nausicaa fu libera,
andò a spingere il masso lontano, ma era tutto
inutile, era morta. Decise di usare la penna e
l’acqua nera per riportare lei alla vita e non la
nonna. Funzionò, ma non poteva più salvare la
parente. L’aquila gliene donò un’altra e una volta tornata giù, salvò la nonna. La anziana la
ringraziò e la riportò a casa, alla sua famiglia,
tenendo tutto ciò che era successo per sé e per la
cara vecchietta.
Per richieste e contributi è attiva la mail
del giornalino.
Scrivete a :
[email protected]
25
24
3
Di
Antonio jesu
Marco Mozzato
II^ B
Di
Samuele
Spezzamonte
III^ C
1
3
7
2
8
6
4
18
9
10
5
11
12
14
13
16
17
15
Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per sfociare nel Piave, davanti a Longarone e Castellavazzo, in
provincia di Belluno.
ORIZZONTALI
1 tonde rosse e non sempre commestibili
2 casa di ghiaccio
4 totti al contrario
5 ci stiamo sopra
6 protocollo
8 non è bianco
9 …..della lampada
12 parete
13 …telefono casa
15 ci lavoriamo con Costantini, al
16 auto…
17 di lettura
18 ne oggi ne domani
VERTICALI
1 il miglior amico dello studente
3 campo
4 andare in lingua straniera
5 affermazione
6 cadono in autunno
7 noi…essi
8 sul registro o sul libretto
10 negazione
11 belli o brutti +r
12 verso bovino
14 eccetera
La storia di questi posti mutò a causa della
costruzione della diga del Vajont la quale
contribuì a far franare una parte del monte
Toc nel lago artificiale.
Durante quest'anno scolastico, il 9 ottobre
abbiamo ricordato la vicenda in classe guardando delle foto, sentendo delle testimonianze di persone sopravvissute alla strage e
guardando un film.
La sera del 9 ottobre 1963 si alzò un’immensa
onda che provocò morte e distruzione, il to- Pensiamo che questa tragedia sia di attualitale delle vittime è circa di 1910.
tà in quanto il caso di Costa Concordia dimostra che l'uomo può ricadere nell'errore di
Sono stati commessi 3 errori umani che han- prendere troppo alla leggera il proprio comno provocato questo disastro: l’aver costrui- portamento quando ha la responsabilità di
to la diga in una valle poco stabile; l’aver
migliaia di vite umane.
riempito il lago oltre i suoi limiti; non aver
dato l’allarme di evacuazione la sera della
Questo avvenimento va ricordato perchè è
tragedia.
successo molto vicino a noi ed, anche se non
lo mettono nei libri di storia, ci fa riflettere
Tre giorni dopo il disastro venne chiamata
sul fatto che ogni cosa che operiamo nell'amuna commissione per valutare la situazione, biente può avere le sue soluzioni, ma anche
ma questa non fece giustizia alla tragedia.
le sue conseguenze.
SOLUZIONI
c
o
t
n
e
i
m
c
e
ì
t
s
t
In seguito si apri un’inchiesta giudiziaria
che durò più di 3 anni e che si concluse con
l’accusa di omicidio colposo plurimo da parte dei costruttori.
Inoltre nel 1968 il giudice istruttore di Belluno ha giudicato colpevoli molte persone che
hanno contribuito alla costruzione della diga e ha chiesto 20 anni di carcere per tutti.
e
i
o
l
r
i
e
e
d
t
r
o
g
i
a
b
c
c
i
g
t
o
f
o
h
u
u
t
e
b
s
u
t
r
o
v
o
e
r
i
a
n
o
i
o
t
o
n
e
u
m
l
i
g
l
l
b
l
e
p
g
e
l
r
i
o
o
v
24
Una curiosità:
quando successe il disastro il nonno di Antonio era a Bologna e faceva colazione con un
suo amico, che aveva una zia che abitava a
Longarone ed era molto preoccupato (infatti
la zia morì la notte della catastrofe).
Il risarcimento dei danni che ha provocato
la diga verso i comuni colpiti raggiunge il
valore di 22 miliardi di lire, una cifra altissima per quel tempo.
Anche se adesso i posti travolti dall'onda sono stati ricostruiti, non è facile dimenticare
questo avvenimento. Antonio l'ha visitato
con i suoi genitori e ci sono ancora molte case disabitate come in una città fantasma.
3
4
FABBRICADI
MORTE PER CANI...
23
Di
Riccardo Dei Rossi
Cramilla Fabretti
Marianna
Cazzador
Di Kevin Volpe
I^ B
I cani che soffrono per degli esperimenti genetici sono i beagle. Cani
tenuti in piccole celle in condizioni
non igieniche. All’interno dello
stabilimento “ Grean Hill” in provincia di Brescia.
Questi cani, giunti ad una certa
età, vengono portati in una stanza
e vengono uccisi con il gas,
e sempre in questa li vivisezionano.
Per fermare questo scandalo ,delle
persone protestano e vanno nelle
strade con manifesti e organizzando cortei.
Il Green Hill non è stato ancora denunciato ,ma i manifestanti si introducono e spesso portano via i
cani.
La loro morte è ingiusta. Ma una
domanda appropriata è: Dove trovano i cani da vivisezionare?
Letterra alle istituzioni:
Egregio sindaco di Montichiari,
siamo due studentesse del Convitto Marco Foscarini di Venezia sezione medie e
abbiamo fondato una Lega Protezione
Animali: che si chiama AVPA ossia
“Associazione Veneziana Protezione
Animali ”. Siamo entrambe rimaste sconvolte quando abbiamo scoperto Green
Hill, ci chiedevamo infatti il motivo (che
siamo ansiose di conoscere) per cui questa orribile attività non sia ancora stata
chiusa e soppressa.
Ci è giunta notizia (dai telegiornali) che
molti cani e cagnolini beagle
sono stati liberati qualche settimana fa e
ne siamo molto contente.
Però ci sono ancora molte altre vite che
aspettano il momento di essere
anche loro liberate e di conoscere una famiglia buona che si prenda cura
di loro.
La preghiamo di risponderci al più presto ( non appena riceverà questa
lettera) attraverso la mail del nostro
giornalino :
[email protected]
Questa lettera sarà pubblicata nel nostro
giornale scolastico( che poi andrà in rete
sul sito del Convitto e sul sito Alboscuole.it ).
Distintamente
Camilla Fabretti e Marianna Cazzador.
Alunne Convitto nazionale
Marco Foscarini di venezia
4
Una panchina in Corso Re Umberto,
uno dei viali nobili nel centro di Torino.
Vi si ritrova un gruppo di amici uniti
dalla passione per il football, quel gioco
così speciale,
da poco "importato" dall'Inghilterra. C'è
un'idea che li stuzzica: fondare una
società
sportiva che proprio nel football abbia
la sua ragione d'essere. I ragazzi studiano al Liceo
Classico Massimo D'Azeglio, sono
istruiti e il più grande tra loro non
supera i 17 anni. Per
questo il nome che scelgono, in latino,
significa "gioventù". Quel nome è Juventus. È il 1
novembre del 1897. Loro ancora non lo
sanno, ma hanno dato vita a una leggenda.
Nasce così, quasi per gioco, la squadra
più gloriosa d'Italia. Il primo presidente della
società è Enrico Canfari, il primo campo è in Piazza d'Armi e la prima maglia è rosa. Con
quella, nel 1900, la Juventus debutta in
campionato. Tre anni dopo arriva il
bianconero,
importato da Nottingham e cinque
anni più tardi, nel 1905, ecco il primo
titolo italiano,
dopo un'avvincente finale a tre con
Genoa e Milanese. Il presidente è lo
svizzero Alfredo
Dick che però, dopo qualche screzio
nello spogliatoio e alcune contestazioni,
lascia la
società, fondando il Torino e portando
con sé i migliori stranieri. Seguono anni non facili
per la Juventus che, fino allo scoppio
della Grande Guerra, non può competere con le
nuove potenze calcistiche del momento,
la Pro Vercelli e il Casale. Subito dopo
il primo
conflitto mondiale però, i bianconeri
tornano protagonisti: il portiere Giacone e i terzini
Novo e Bruna sono i primi giocatori
bianconeri a vestire la maglia della
Nazionale.
Presidente è il poeta e letterato Corradino Corradini, che è anche l'autore
dell'inno sociale
che resiste sino agli Anni Sessanta. Il
1923 è un anno speciale: in Prima Squadra debutta
23
Giampiero Combi, uno dei più grandi
portieri di tutti i tempi, e, soprattutto,
cambia la guida
della società. 1124 luglio l'assemblea dei
soci elegge per acclamazione il nuovo
presidente: il dottor Edoardo Agnelli,
figlio del fondatore della FIAT. La
squadra ha ora un
campo tutto suo, in Corso Marsiglia. Le
tribune sono in muratura e i tifosi aumentano giorno dopo giorno. Ci sono
insomma tutte le premesse per salire ai
vertici assoluti del calcio italiano: a
rafforzare una squadra che già conta
su giocatori come Combi, Rosetta,
Munerati, Bigatto e Grabbi, arrivano il
primo vero allenatore, l'ungherese Jeno
Karoly, e il
primo fuoriclasse straniero, anch'egli
ungherese, la mezz'ala sinistra Hirzer.
oceaniche di tifosi, gli scudetti del 1950
e del 1952.
Nel 1953 Giovanni Agnelli lascia la
presidenza, che due anni più tardi passerà al fratello
Umberto. Un nuovo ciclo trionfale è
alle porte: con l'arrivo di Omar Sivori e
John Charles,
la squadra bianconera conquista lo
scudetto nel 1958, fregiandosi, prima
società in Italia,
della stella al merito sportivo per avere
raggiunto i dieci titoli nazionali. Negli
anni Sessanta
arrivano altri tre successi, l'ultimo, nel
'67, sotto la presidenza di Vittore Catella, ma è con
l'inizio del nuovo decennio che la storia
bianconera si fa ancor più gloriosa.
Juventus Stadium
Nel 1925/26 la Juventus conquista il
secondo tricolore, dopo un'avvincente
finale con il
Bologna, superato solo allo spareggio, e
una finalissima con l'Alba Roma. É solo
l'inizio:
dal 1930 al 1935 la Juve è la padrona
assoluta del campionato e a Torino
arrivano cinque
scudetti consecutivi. I protagonisti del
"Quinquennio d'oro" sono il tecnico Carlo Carcano e
campioni del calibro di Orsi, Caligaris,
Monti, Cesarini, Varglien I e Il, Bertolini, Ferrari e
Borel ll. La Juve dà anche un apporto
determinante alla Nazionale, che conquista il titolo
mondiale a Roma nel '34. Sempre negli
anni Trenta la squadra fa le prime
esperienze di calcio internazionale,
partecipando alla Coppa Europa, antenata illustre della Coppa dei Campioni.
I bianconeri non hanno fortuna, ma in
ben quattro occasioni approdano alle
semifinali.
Lo stadio che cambia il calcio
La Juventus torna al successo dopo la
Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947,
Giovanni
Agnelli, figlio di Edoardo, tragicamente scomparso nel 1935 in un incidente
aereo, diventa
presidente della società, i cui campioni
più rappresentativi sono adesso Carlo
Parola, i
danesi John Hansen e Praest e, soprattutto, Giampiero Boniperti. Arrivano,
accolti da folle
Lo Juventus Stadium, inaugurato 1'8
settembre 2011, sorge nell'area Continassa ed è un
impianto all'avanguardia nel panorama italiano. I suoi 41.000 posti, di cui
3.600 Premium,
garantiscono un'ottima visibilità in
tutti i settori e i servizi offerti ai diversi target di utenti,
sono di primo livello.
Lo stadio accoglie i tifosi non solo durante le partite, ma anche durante gli
altri giorni della
settimana, grazie agli Juventus Stadium Tour, le visite guidate che permettono di visitare
l'impianto e di scoprirne i luoghi più
inaccessibili.
A fianco dello Juventus Stadium, sorge
il centro commerciale Area 12, frutto
dell'accordo
con Nordi Conad. All'interno dell'impianto, sul lato est, sarà ospitato il museo della
Juventus a la società edificherà nella
zona anche la propria sede, una serie
di campi
sportivi destinati alle Juventus Soccer
Schools e aree verdi. L'area riqualificata sarà in
totale di 200.000 mq
Un ultimo pensiero per il grande capitano Del Piero :Ale arrivederci! Mi
mancherai con la tua mitica forza di
giocare a calcio .
22
Di Ermanno
Di Sopra
I^ B
usati.
Così, anche se il
brano era già conosciuto, sembrava di
Così SI chiama l'esperienza che ha ascoltarlo per
permesso a nOI ragazzi di prima
la prima volta.
media di trovare un nuovo modo
di leggere.
Una protezione per cavi elettrici
arrotolati: Cerioni ci soffiava
Silvio Vianello e Gianluca Cerioni: dentro per produrre il suono del
i nomi delle persone che hanno
vento
reso possibile quest'esperienza.
Il titolo dell'attività sembrava poco più di uno sciocco gioco di parole
atto ad attirare l'attenzione; invece, dopo quest'esperienza è stato
chiaro che non solo ci leggevano i
classici, ma li alleggerivano anche,
grazie al sottofondo musicale di Cerioni. Sì, perché il brano originale
dell'Odissea, "Polifemo", viene normalmente letto ad alcuni bambini
da genitori desiderosi di rispolverare i propri ricordi scolastici e
con
distaccata e monotona freddezza,
mentre il lettore e il musicista sono
riusciti quasi a farei vedere le immagini come in un film, grazie
all'interpretazione vocale di Vianello e agli strumenti costruiti con
materiali vari da Cerioni.
Inutile quindi dire che, durante la
lettura, quasi tutti stavano attenti,
il che ha permesso di imprimere a
fuoco nella mente il brano e i suoni
22
Un palo cavo con un filo da chitarra
con un amplificatore formato da
un
imbuto dentro ad un barattolo a
una
estremità. Cerioni faceva vibrare
la
corda per accrescere la tensione
Alcuni bicchieri di varie forme
e dimensioni con diverse
quantità d'acqua. Cerioni li
usava per alcuni sottofondi
musicali (molto veri)
Una bacinella piena d'acqua
con una terrina rovesciata sopra.
Cerioni colpiva la terrina per fare
il
suono delle campane delle pecore
di Polifemo .
5
Il buco nel tempo
Di
Vittoria
Jack Robinson,un militare ben addestrato, un giorno passo al
grado piu elevato e la sua carriera spicco il volo.Gli
vennero
spesso affidate missioni pericolose ma lui ne usci sempre sano
e salvo.Un giorno il generale lo chiamo nel suo ufficio:
-Jack,so che sei abile forte e coraggioso.Devo assegnarti una
missione di estrema importanza.Devi ritrovare il rubino
del
tempo.-riprese fiatoe spiego a Jack il perche:Inoltre ,poi,
dovrai trovare il lucchetto nella giungla nord-africana e
aprirlo.Prendere le informazioni al suo interno e riportarle
alla base.Accetti?-concluse.Dopo averci riflettuto,Jack
rispose:-Si,signore,credo di essere all'altezza della missione.Il giorno dopo parti. Con il suo aero sorvolo l'oceano e
arrivo in Amazzonia:-Vediamo,la mappa indica di andare
verso Ovest.-penso.Consulto la bussola e si diresse verso
Ovest.Dopo mezz 'ora arrivo' una magnifica cascata .Si
rinfresco e poi mangio un frutto trovato li vicino .Si
rimise
in cammino ma li venne un dubbio vedendo degli uomini
dirigersi verso la cascata e consultare un mappa .Accese la
radiolina con cui parlava al generale :-pronto , generale ,credo
che abbiamo un problema .
-si tratta degli shouw ,vero? -si , signore .Ma lei come lo sa ?-sono i nostri accerremi nemici fino dai tempi della seconda
guerra mondiale .Arriva al rubino prima di loro. Sbrigati!Jack chiuse la radiolina e guardo la mappa .Vide che il
rubino
si trovava dietro la cascata .Gli shouw lo capirono e si
diressero
verso il rubino .Jack li segui' ma lentamente , perche'
non si
doveva far scoprire .Arrivarono prima i nemici e Jack li
raggiunse appena in tempo per sentirli dire :-ah ! Il
rubino e'
nostro . Andiamo nel nord Africa! Jack ando' all'aereo e li' segui ' a meritata distanza .
5
Evidentemente loro sapevano dov'era il lucchetto perche'
si diressero ed arrivarono subito .Stavano per ottenere
loro il tesoro ma gli indigeni li catturarono e li portarono via .
Un ragazzino , attratto dal bagliore del rubino lo prese e
lo porto a casa sua .Jack non poteva stare con le mani in
mano e quindi lo segui' .Si nascose dietro un cespuglio e
quando la tribu' ando a dormire rubo' il rubino e si diresse verso il lucchetto.
All' alba arrivo' e contatto il generale :- attento Jack ,le
cose all'interno del lucchetto potrebbero sconvolgerti.Disse con tono serio , il generale . Jack apri' il lucchetto
del tempo e rimase di stucco vedendo un mondo parallelo .C'erano cose inimmaginabili :dinosauri , mammut ,
uomini preistorici .Jack resto li' due settimane .Prese
campioni di DNA ,frutti sconosciuti ,fili d'erba . Dopo le
due settimane doveva tornare alla bese ma gli shouw con
una bomba fecero cessare la pace di quel luogo .Jack sentiva che doveva salvare la storia di quel'antico passato,
allora lascio' lo yainetto con tutte le infermazioni su una
roccia e con il suo fucile sparo' a una dei suoi nemici ,dicendo:- andatevene o saranno guai !-Gli shouw non
si mossero.Tirarono fuori le pistole e comincio´ la guerra
finche' non sentirono il suono di una creatura mostrosa .
Jack sapeva chi era .
Era il T-rex,il piu'
grande carnivoro
mai esistito .
Jack non esito',
prese lo zainetto
e scappo' fuori .
Gli shouw rimasero
dentro.Jack intui
cosa sarebbe successo
ai suoi nemici .Torno'
alla base con il suo
aereo.Fiero diede la buona notiyia generale :-bravo
Jack .L'esercito e' fiero di te .-grazie ,signore
6
21
A(L)LEGGER(IR)E
Di
Biagio Rosso
I CAVALIERI TEMPLARI
in questo numero del nostro
giornalino ho intenzione di invitarvi a compiere uno straordinario viaggio attraverso i
secoli, un viaggio, un indagine
che svelerà ciò che non sappiamo riguardo ad uno dei più
oscuri argomenti che l’uomo
abbia mai osato di affrontare,
ci materializzeremo ad Acri,
nel remoto 1191,anno nel quale
i saraceni assalgono e conquistano l’ultimo bastione templare del regno latino di Gerusalemme, fino a qui tutto torna,
basta spizzicare in un libro di
storia di prima media ma è ciò
che viene dopo che cercheremo
di scoprire.
Come ho detto correva l’anno
1191,18 maggio, quando per mano dei Saraceni cadde l’ultima
6
fortezza
templare
e così s’infrangeva
anche il
sogno di
una Gerusalemme che stabiliva la propria amministrazione sul modello latino, ma oltre
a quella che poteva essere una
ripercussione sulla scena politica e geografica di quel epoca
questo avvenimento segnerà
l’inizio di un epoca che proibirà,pena la morte, qualsiasi sorte di pellegrinaggio o adorazione, da parte dei cristiani
verso il loro culto religioso, in
terra santa. Gli unici
A rimetterne non furono i fedeli e la chiesa di Roma,c ome
ci insegnano i libri scolastici,
ma fu un terribile colpo
all ’organizzazione militare
non appartenente ad uno stato ma maggiormente ricca e
ben organizzata,
stiamo parlando dei templari.
Nel prossimo numero continuerò a raccontare le vicende
e i misteri di questi famosi
cavalieri.
Di Cristina Ostoich
I^ B
I CLASSICI
La chitarra accompagna i momenti in
cui Odisseo par-
Avete mai provato a leggere un libro o
un brano con un sottofondo musicale? Io sì, ed è stata un’ esperienza
molto bella.
Chi suonava gli strumenti era un ragazzo che li aveva fabbricati da sé, e
la ai compagni.
soprattutto erano di sua invenzione.
suo
Ora ne rappresenterò alcuni e li descriverò.
Questo tubo flessibile per cavi
elettrici,
quan-
do si soffia al
interno,
produce un suono
simile ad un grido
acuto.
Questi strumenti, pur essendo economici,
riuscivano a riprodurre i suoni reali.
Mi ha colpito molto anche l’espressività
del lettore mentre leggeva. Ci ha anche
insegnato dei segreti: se, per esempio, si
La bacinella d’acqua con una terrina perde il segno durante la lettura, si deve
produce il suono di un tamburo, che
ripetere l’ultima parola, in modo da avein questo caso riproduce il rumore dei re il tempo di riprenderlo. Durante la
remi che entrano nell’acqua
lettura è successo due o tre volte, e il lettore è stato molto abile nel nasconderlo.
Questa originale attività ha catturato
I pezzi di l’attenzione mia e dei miei compagni e
argilla pe- noi, se possibile nei prossimi anni, desidestati
con riamo ripeterla.
un pezzo di
legno
pro-
ducono il suono
dei passi sulla
ghiaia e il rumore della brace
21
20
7
Di Nella Aisha
Spanio &
Daria Bugliesi
Di Gregorio Tosi
I^ B
Qual era la sensazione
che provavano gli antichi greci ascoltando un
aedo?
La risposta a questa domanda ce
l’hanno le classi prime della
scuola media “Marco Foscarini”
di Venezia. Infatti, venerdì 18
maggio 2012, queste classi hanno avuto l’opportunità di ascoltare un esperto del settore il
quale, aiutato da un assistente
per l’accompagnamento musicale, ha recitato il brano dell’Odissea “Polifemo”.
Prima di recitare l’esperto ha
dialogato con noi e mi ha colpito molto perché conosceva bene
le trame di tutti i libri per ragazzi che gli abbiamo citato:
noi studenti citavamo i nostri libri preferiti e lui ci raccontava
la trama dimostrandoci di
averli letti e di conoscerli bene.
Mi ha colpito il modo in cui
cambiava il tono della voce per
sottolineare le situazioni di
paura o quando cambiava il
personaggio.
La curiosità di questo incontro è
stato l’accompagnamento musicale: tra gli strumenti più strani
c’erano alcuni calici di cristallo
contenenti acqua suonati con le
20
dita e una bacinella d’acqua con sopra una ciotola
rovesciata usata come un
tamburo.
Avendo già letto e conosciuto il
brano letterario che è stato recitato quel giorno, noi ragazzi ci
siamo concentrati sul collegamento tra lettura e accompagnamento musicale, legati da
un rapporto molto stretto.
Gli strumenti sono stati utilizzati dal musicista per riprodurre
suoni che rendevano gli ascoltatori protagonisti del brano. Infatti, l’esecutore usava mazze
per suonare il tamburo, un arco
da violino su un palo su cui era
attaccata una corda da basso e
un secchio con un imbuto che
amplificava il suono e questi a
loro volta inseriti in una cassa
di legno. Con questi strumenti il
musicista seguiva il ritmo della
lettura creando una musica
coinvolgente e distensiva.
Questa attività è stata così interessante e originale che la consiglierei a tutti.
bellezza, ha avuto
bisogno di numerosi e pazienti interventi di formazione, spesso
della durata di molti anni, che l'hanno traLe piante possono essere di vari tipi: piante da
sformata in un albero in miniatura. Ma cogiardino, da appartamento, grasse, carnivore,rampicanti.
munque pur sempre una pianta. Evitiamo
dunque di farci assalire dal timore di far
Tutti noi sappiamo che per coltivare una pianta morire il nostro bonsai perché non sappiamo
ci vuole il cosiddetto “pollice verde” e tanto amo- come curarlo: ricordiamo che in linea di
re. Qualcuno dice che per far crescere bene le
massima esso ha bisogno delle stesse cure
piante bisogna parlare loro. Qualcuno fa anche
normalmente prestate alle altre piante, solo
male alle piante o agl’ alberi. Avete sentito alla
molto più attente, costanti e rispettose delle
televisione quanti alberi sono stati bruciati o
esigenze della specie alla quale appartiene. I
hanno tagliato solo per divertimento o per farsi
classici decessi dei bonsai, infatti, sono solitaun bel falò.
Adesso abbiamo intervistato alcuni alunni della mente dovuti al fatto di aver dimenticato di
nostra scuola ed ecco i risultati.
annaffiarli o, altrettanto spesso, alla errata
AVETE PIANTE A CASA E DI CHE TIPI SONO? esposizione: bonsai da esterno si vedono moCLELIA: sì mi piacciono tantissimo e ho piante
rire in casa, magari sistemati su di un tergrasse solo perché mio papà le adora.
mosifone, e bonsai da interno si vedono conMADDALENA: sì e ho piante paffute.
gelare sul balcone. E allora? Allora seguiamo
SE AVESSI UN GIARDINO METTERESTI
questi consigli.
PIANTE?
Ecco… avete visto? Non è così difficile curaCLELIA: Sì ma io ho già un giardino.
re un bonsai… forse è impegnativo ma non è
MADDALENA: Sì certo.
difficile. Guardate il giardino dei sogni: è il
PER VOI DI COSA HA BISOGNO UNA PIANgiardino che tutti noi bravi botanici vorTA?
CLELIA: di acqua e sole.
remmo avere…
MADDALENA: di cure e amore.
DA QUANTO TEMPO E’ CHE SIETE APPASIONATE DI BOTANICA?
CLELIA:Da quando avevo 9 anni e mi hanno regalato una piccola pianta di cui prendermi cura.
MADDALENA: da sempre! Lo devo anche ai
miei genitori…
I bonsai
A tutti noi piacciono le piante non è vero? Speriamo di sì! Bè,ora vi parleremo dei piccoli bonsai… sono piccole piante che sono degli alberi in
miniatura che hanno subito vari trattamenti… poverini! I bonsai se ne volete prendere
uno dovete essere dei botanici professionisti.
Ma potete seguire i nostri utilissimi consigli:
Bisogna innanzitutto non dimenticare mai
che non ci troviamo di fronte ad un oggetto
sconosciuto, creato chissà come e che abbisogna di chissà quali cure, ma ad una semplice
pianta che, per presentarsi nella sua attuale
7
ALLA PROSSIMA FOGLIA!
Dalle vostre informatrici-botaniche
Laura Marta Rebecca
8
19
I GUSTI DI DUE GEMELLI IN MENSA....
Avreste mai
pensato…
Qual è il tuo cibo preferito?
Ettore: “La cotoletta, i l gelato
(cornetto) e la pasta al ragù.
Enrica: “Pasta al pesto, c cotoletta e
cornetto”.
Avevi la mensa nella tua scuola elementare?
Ettore: : “Sì ,ma meglio questa.”
Enrica: Sӓ, ma non mi piaceva ,meglio
questa.”..
Che voto gli daresti alla mensa?
Ettore:1 0!
Enrica: 7 !
Quanto mangi di
solito?
Ettore: di solito magio abbastanza.
Enrica: dipende cosa c’è da mangiare.
Che cosa cambieresti della mensa?
Ettore: la minestra
Enrica: cambierei la pasta e fagioli e il
lerdarmer.
Le prime hanno dato
queste preferenze per le
cose che li piacciono:
Avreste mai pensato di poter tornare indietro nel tempo e di ascoltare la narrazione di vicende mitologiche come facevano gli aedi
nelle corti e nelle città medievali?
Bè, è proprio l’esperienza che abbiamo fatto io ed i miei compagni
di 1 B venerdì 18 maggio.
Nel passato la lettura dei testi epici era accompagnata da un sottofondo musicale, ed è proprio ciò
che è capitato a noi, abbiamo
ascoltato la lettura del brano
dell’Odissea di Polifemo accompagnata da alcuni strumenti musicali, strumenti si fa per dire,
perché ciò che hanno utilizzato
non erano gli strumenti come li
pensiamo noi oggi, ma anche oggetti di uso comune come bicchieri, scacciapensieri, o, addirittura,
tubi sensibili per cavi elettrici…
La lettura era espressiva, scorrevole e corretta; pur facendo degli
errori il lettore ha saputo come riprendere il testo in modo da non
far notare i suoi sbagli, il che ha
funzionato perché gli errori non
si sono quasi sentiti!
ALLA PROSSIMA!!!
Ma ora parliamo di ciò che più ha
patatine fritte 14%
gelato 8%
pasta al burro 5%
pasta al pesto 3%
cotoletta 3%
wurstel 1%
gnocchi con ragù 1%
pasta al ragù 1%
bastoncini di pesce 1%
Ti piace quello che mangi?
Ettore: si, molto.
Enrica: accettabile tranne la verdura
tonno 1%
Adesso con una piccola percentuale sco- qualcosa 1%
priremo cosa ne pensano anche gli altri
cioè noi.
niente 1%
8
incuriosito tutti
noi; l’accompagnamento musicale. Ora osserviamo
più da vicino alcuni degli
‘’strumenti’’ utilizzati dal
‘’rumorista’’:
-strofinando con le dita dei bicchieri è riuscito a ricreare il suono del vento che soffia sulle vele,
e colpendo questi bicchieri è riuscito a ricreare l’azione continua
della mungitura delle mucche.
-per segnalare i momenti in cui
parlava Odisseo suonava sempre
la stessa melodia con la chitarra.
-utilizzando dei pezzi di argilla forati al centro per rappresentare
l’ardere di un bastone d’ulivo nel
fuoco e lo spappolamento dei crani e delle ossa dei compagni di
Odisseo.
-soffiando dentro un tubo sensibile per cavi elettrici ha rappresentato l’urlo di Polifemo nel momento in cui Odisseo gli ha conficcato il palo d’ulivo nell’occhio.
Avete visto quante cose si possono
fare con un pizzico d’immaginazione in più? Questa è solo una
delle tantissime attività interessanti che facciamo noi qui al Foscarini, quindi continuate a leggere i numerosissimi articoli del
Foscarini News,
Di Noemi Ippolito
I^ B
19
18
L’attore Vianello ha letto il canto di
Polifemo
intonando
la
voce
secondo
quanto veniva narrato, con pause e toDi Clecilia Foccardi
I^ B
“ Concedimi
Odisseo
mai
in
non
che nalità dal grande potere evocativo : la
torni
patria
!”.
Con queste parole si è concluso il brano
letto dal signor Vianello accompagnato
da un musicista. Questi due attori si
ispirano agli aedi, antichi cantastorie
del mondo greco che narravano le gesta
degli eroi . Hanno creato per noi ragazzi
di prima media un laboratorio di lettura
unico nel suo genere.
Il brano riguardava l’incontro di Odisseo
con Polifemo, in classe lo avevamo già
letto, però era come se non lo fosse stato,
perché con gli effetti sonori era completamente diverso, nuovo e magico.
Con una bacinella piena d’acqua coperta
da un altro contenitore il nostro musicista è riuscito a riprodurre il rumore
dei remi nell’acqua e con piccoli pezzi di
argilla il rumore del legno che arde e
scoppietta nel focolare. D’altronde tutto
si può fare con un musicista così bizzarro. Per riprodurre il rumore del vento e l’urlo del Ciclope ha utilizzato il tubo
che avvolge i cavi elettrici ed ha voluto
associare la struttura degli strumenti
con l’oggetto che produceva il suono.
18
voce di Polifemo era roca e forte e carica
di suggestione. Noi ragazzi eravamo ammaliati ed attenti allo sviluppo degli
9
INTERVISTA ADL ALCUNI
STUDENTI
a-Qual è il tuo sport preferito?
b-Che attività pratichi a scuola nel pomeriggio?
c-Durante le attività ti trovi bene con i tuoi compagni?
PRIMA MEDIA
1-Enrica 1c
a-Pallavolo b-Dama e pingpong c-Sì
2-Michelle 1c
a-Basket b-Basket e pingpong c-Sì
eventi. Con i loro strumenti bizzarri, bic-
3-Gaia 1a
a-Basket b-Basket, calcio, pallavolo, giornalino
e pingpong c-50/50
chieri colmi di acqua, chitarra, tamburi,
4-Ettore 1a
a-Basket b-Basket, calcio e pingpong c-Sì
disco e uno strano violoncello, questi due
5-Elia 1a
a-Basket e baseball b-Basket e calcio c-Sì
attori hanno creato un’atmosfera sospe-
6-Ginevra 1c
a-karate b-Calcio, calcetto, dama, scacchi e pingpong c-Sì
sa nel tempo. Noi siamo ragazzini del
2012, ma saremmo potuti essere una
classe di Atene, di Roma o di qualsiasi
altra civiltà del passato. È stato un laboratorio bellissimo che mi ha fatto
vivere un’esperienza intensa ed emozionante.”
28-Cecilia 1b
a-Basket e tennis bBasket,
calcio,pallavolo e pingpong c-Sì
29-Vittoria 1c
a-Arrampicata b-Giornalino c-Sì
Di Cristina e Cecilia
I^ media B
30-Irene 1b
a-Pallavolo b-Giornalino c-Sì
SECONDA MEDIA
1-Biagio 2a
a-Scherma e scacchi b-Scacchi,calcio e giornalino
c-Sì
2-Carlotta 2a
a-Basket b-Basket c-Sì
3-Dora 2a
a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì
4-Giulia 2c
a-Basket b-Nessuna attività c-Sì
5-Tommaso 2c
a-Danza b-Nessuna attività c-Sì
6-Antonio 2b
a-Calcio b-Calcio c-Sì
7-Sara 1c
a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì
7-Chiara 2c
a-Paracadutismo b-Nessuna attività c-Sì
8-Maria 1b
a-Basket b-Basket, calcio, pallavolo e giornalino c-Sì
8-Alice 2c
a-Danza b-Nessuna attività c-Sì
9-Alvise 2c
a-Calcio b-Voga, kung-fu e calcio c-Sì
9-Asia 1c
a-Pallavolo b-Pallavolo, calcetto e dama c-Sì
10-Cecilia 1c
a-Atletica b-dama c-Sì
11-Marianna 1b
a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì
12-Anna 1b
a-Pallavolo b-Pallavolo e calcio c-Sì
13-Alessia 1b
a-Pallavolo b-Pallavolo e giornalino c-Sì
14-Leonardo 1b
a-Calcio e tennis b-Basket, calcio, scacchi e pingpong c-Forse
10-Elena 2c
a-Pallavolo b-Nessuna attività c-Sì
11-Claudia 2c
a-Equitazione b-Giornalino e club lettura c-Non sempre
12-Djiby 2c
a-Tennis b-Calcio c-No
13-Leonardo 2c
a-Calcio b-Nessuna attività c-Sì
14-Agata 2a
a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì
15-Gregorio 1b
a-Tennis b-Nessuna attività c-Sì
TERZA MEDIA
16-Cecilia 1a
a-Kayak b-Calcio e calcetto c-Sì
1-Nicola 3a
a-Basket b-Basket c-Sì
17-Micol 1a
a-Calcio b-Calcio, scacchi e pingpong c-Sì
18-Elena 1a
a-Pallavolo b-Calcio e pallavolo c-Sì
2-Sabrina 3a
a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì
19-Linda 1a
a-Equitazione b-Pallavolo c-Sì
20-Chiara 1c
a-Basket b-Nessuno c-Sì
21-Samuele 1a
a-Judo b-Giornalino, scacchi e gruppo lettura c-Sì
22-Elena Vittoria 1a
a-Nuoto b-Nessuno c-Sì
23-Gregorio 1a
a-Calcio b-Calcio c-Sì
24-Niccolo 1a
a-Calcio b-Calcio, pingpong e calcetto c-Sì
25-Tommaso 1c
a-Calcio b-Calcio, scacchi e dama c-Sì
26-Andrea 1b
a-Tennis b-Calcio e pingpong c-Sì
27-Cristina 1b
a-Basket b-Basket, pallavolo e calcio c-Sì
9
3-Caterina 3c
a-Nuoto b-Calcio e pallavolo c-Abbastanza
4-Benedetta 3b
a-Calcio b-Calcio c-Sì
5-Bianca 3b
a-Calcio b-Calcio c-Sì
6-Asia 3b
a-Calcio b-Calcio c-Sì
7-Chiara 3a
a-Pallavolo b-Pallavolo c-Sì
8-
10
17
Di
Samuele
Spezzamonte
Il nuovo nato di casa pk race
e, inoltre, la loro prima barca.
È un nuovo cofano/topa di
cui si sa poco e che non è molto conosciuto (anche se ultimamente se ne vedono abbastanza nei canali). Come si intuisce dal nome questa imbarcazione misura, in lunghezza,
5,70 metri e, in larghezza, 1,70
metri è una barca piccola e
maneggevole, come, d’altronde, gli ambienti lagunari esigono. Essendo costruita in un
cantiere artigianale, quindi
non in serie, è data molta importanza ai dettagli e agli optional per il comfort dei passeggeri, infatti è dotata di: sedute imbottite, serbatoio supplementare ed impianto elettrico.
Ora alcuni dati tecnici:
- Lunghezza Scafo: m 5.67
- Larghezza Scafo: m 1.73
- Materiale Scafo: PRFV
- Persone Trasportabili: 6 (sei)
- Propulsione: Fuoribordo
- Portata Massima : kg 600
- Dislocamento a Pieno Carico: Kg 950
- Potenza massima motore: hp 90
È disponibile in varie colorazioni tra cui:
grigio rosso fuxia bianco e blu.
Questa imbarcazione è stata ospite anche al nuovo salone nautico di
s. Giuliano.
Quest’anno, come tutti gli altri, siamo stati ospiti
del salone nautico di Venezia 2012.
La novità principale è che il salone quest’anno è
stato organizzato a parco s.giuliano. sono state
costruite varie tensiostrutture che hanno ospitato barche motori ed altri stand.
Sarà stato anche il tempo (piovoso nuvoloso e brutto) ma il salone di quest’anno non ci ha colpito positivamente poche barche, banchine piccole e
capannoni non del tutto stabili. Comunque sia l’11° salone ha ospitato alcune novità come, per esempio, il taxi
elettrico. Un vecchio taxi riadattato
appositamente per ospitare un motore elettrico che è sorprendentemente
silenzioso.
Un’altra novità è la barca calypso un modello
ispirato a ikea.
La barca si smonta e la sua prua rientra nella poppa. è costruita in vetroresina è lunga, da aperta, 3.71 metri e
da chiusa 2 metri. Si può utilizzare
per la navigazione a vela motore e
remi. I suoi punti forti e le sue principali caratteristiche sono queste:
è economica leggera ma soprattutto si
ripone comodamente. Può essere portata in auto, magari in vacanza ed è
resistente essendo fatta in vetroresina;
propri un oggetto su cui si potrebbe
fare un pensierino.
Gli stand hanno puntato molto sull’energia elettrica infatti hanno ospitato
anche dei motori entro e fuoribordo
completamente elettrici. Come ci spiega il rappresentante Denny Chiaro
questi motori sono già largamente utilizzati in Austria sui laghi di acqua
potabile. Sono costruiti partendo da
scocche proprietarie riadattate con un
motore elettrico e sono alimentati da
un pacco batterie agli ioni di litio.
In conclusione è stato un buon salone
nautico ma devo dire che ci aspettavamo qualcosa in più.
10
( Pubblicazione delle due poesie vincenti classi III B e
III^C)
LUDOVICO BIASIN 3^B
I am the time that changes
every moment of our life.
I am a book that a person
is reading in a dark road.
I am a horse that runs in
the world’s big places.
I am a T-shirt lost in a small market.
I am a white bird which flies in the blue sky.
I am a pen that writes on a white paper.
I am a lonely child in an empty class.
I am a hero that helps people but no one can
help me.
I am a boat sailing free in the infinite
ocean.
I am a man who thinks that one day he will
be a father.
I am a cloud that observe from the high sky
the men’s actions.
I am a teenager who believes in his dreams.
Io sono il tempo che cambia in ogni momento della nostra vita.
Io sono un libro che una persona sta leggendo in una strada oscura.
Io sono un cavallo che corre nei grandi luoghi del mondo.
Io sono una T-shirt perduta in un piccolo
negozio.
Io sono un uccello bianco che vola nel cielo
blu.
Io sono una penna che scrive su un foglio
bianco.
Io sono un bambino solo in una classe vuota.
Io sono un eroe che aiuta le persone, ma nessuno può aiutarmi.
Io sono una barca che naviga libera negli
oceani senza confini.
Io sono un uomo che pensa che un giorno
diventerà un padre.
Io sono una nuvola che osserva dall’ alto le
azioni degli uomini.
Io sono un adolescente che crede nei propri
sogni.
17
Filippo Bonaldi 3°^C
I am a bird, that flies happy and carefree above a green field.
I am a hot and beautiful day of spring.
I am a yellow and white flower on a
dark day.
I am the moon behind the sun.
I am a biscuit in a glass of milk.
I am a tooth in a black mouth.
I am a polar bear in the Savanah.
I am Europe, Asia, Africa, America,
Antarctica, Australia.
I am star in a cloudy night.
I am the king in a broken hut.
I am an answer without a question.
I am a heart in an iron body.
Io sono un uccello che vola felice e spensierato sopra un campo verde.
Io sono una calda e bella giornata di primavera.
Io sono un fiore giallo e bianco in un
giorno di primavera.
Io sono la luna dietro il sole.
Io sono un biscotto in un bicchiere di latte.
Io sono un dente in una bocca nera.
Io sono un orso polare nella savana.
Io sono l’ Europa, l’ Asia, l’ Africa, l’America, l’Antartide e l’ Australia.
Io sono una stella in una notte di nebbia.
Io sono il re in una capanna rotta.
Io sono una risposta senza una domanda.
Io sono un cuore in un corpo di
metallo.
16
11
Di Nella Spanio
e
Corinna Lorenzato
I PUPAZZI
Di Nella &
Corinna
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead
Adele, nata
a Londra nel
1988 il5 maggio, è una
delle
nuove
stelle
della
musica
britannica.
Adele Laurie Blue Adkins, conosciuta solo come Adele ,ha riscosso un discreto successo a livello mondiale nel 2008 con il
singolo Chasing Pavements, e i
singoli
ROLLING ON THE
DEEP, SOMEONE LIKE YOU,
SET FIRE TO THE RAIN .
Il successo del suo secondo disco
è stato tale da renderlo l'album
piu'venduto del 2011.
Il testo della canzone : “Some like you
I heard
that you’re settled down
that you
found a girl
and your
married now
I heard
that your dreams came true
I guess she gave you things
I didnt give to you
old friend
why you so shy
aint like you to hold back
or hide from the light
I hate to turn up out of the blue uninvited
but I couldn’t stay away I couldn’t fight
it
I hoped you’d see my face and be reminded
that for me
it isn’t over
nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
16
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead
yeah
you know how the time flies
only yesterday
it was the time of our lives
we were born and raised
in a summer haze
bound by the surprise
of our glory days
I hate to turn up out of the blue uninvited
but I couldn’t stay away I couldn’t
fight it
I hoped you’d see my face and be
reminded
that for me
it isn’t over
nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead
nothing compares
no worries or cares
regrets and mistakes
and memories made
who would have known
how bittersweet
this would taste
nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
i beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead
nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
traduzione
ho sentito che tu
hai trovato una ragazza
e adesso
sei sposato
ho sentito che i tuoi sogni sono avverati
credo che lei ti abbia dato cose
che io non ti ho dato
vecchio amico
perchè sei così timido
non è da trattenerti
o nasconderti dalla luce
Odio saltarmene fuori quando non sono invitata
ma non potevo stare lontano non ho potuto farne a
meno
Speravo che avresti visto la mia faccia e ti saresti
ricordato
che per me
non è finita!
Non ti preoccupare
troverò qualcuno come te
Ti auguro solo il meglio
anche per te
non ti scordar di me
Ti prego
Ricordo che hai detto
a volte l’amore dura
ma a volte, invece, fa male
a volte l’amore dura
ma a volte, invece, fa male
yeah
sai come il tempo vola
solo ieri
erano i momenti più belli della nostra vita
siamo nati e cresciuti
in una foschia estiva
trattenuti dalla sorpresa
dei nostri giorni di gloria
Odio saltarmene fuori quando non sono invitata
ma non potevo stare lontano non ho potuto farne a
meno
Speravo che avresti visto la mia faccia e ti saresti
ricordato
che per me
non è finita!
Non ti preoccupare
troverò qualcuno come te
Ti auguro solo il meglio
anche per te
non ti scordar di me
Ti prego
Ricordo che hai detto
a volte l’amore dura
ma a volte, invece, fa male
niente a confronto
nessuna preoccupazione o problema
rimpianti ed errori
e ricordi
Chi l’avrebbe detto
che sarebbe stato dolce-amaro
questo sapore
Non ti preoccupare
troverò qualcuno come te
Ti auguro solo il meglio
anche per te
non ti scordar di me
Ti prego
Ricordo che hai detto
a volte l’amore dura
ma a volte, invece, fa male
Tutti noi amiamo i pupazzi
non è vero?
Certo che sì! Soprattutto i più
piccoli…
C’è a chi piace il classico orsetto, e a chi piacciono
Gli animaletti più particolari
come questi
Mostriciattoli qui di fianco =>
Ci sono molti tipi di giocattoli,
ma i più amati sono i pupazzi.
I più colorati attraggono i
bimbi che li usano come
“ amichetto della nanna”, li
rassicura e soprattutto sono
morbidissimi e coccolosi.
Certi li regalano a san Valentino, altri li tengono come ricordo da quando erano piccoli.
Le bigotte (quella che vediamo
qui a fianco),
sono utilizzate per fare beneficenza all’Unicef, sono delle
bambole di pezza che si possono cucire con materiali non
chimici. Sono dolci e piacciono
molto alle bambine.
Ma adesso parliamo dei muppets. Questi sono dei pupazzi
travestiti, protagonisti di molte celebri trasmissioni
11
e
show
televisivi. Hanno bocche grandi e
occhi sporgenti.
Ecco i nomi di alcuni di questi:
Gonzo, Fozzie, miss. Piggy,
Baker e Cookie Monster…
E con questo simpatico gruppo
finiamo il nostro
Articolo sui pupazzi…ovvio
che ce ne sono molti altri!
CIAO DALLE VOSTRE
AMICHE:
CORINNA & NELLA
12
15
Di
Pietro Vettore
I^B
Di Claudia Gerotto
II^ C
Oggetti che probabilmente usate spesso durante la giornata, un Ipad, un Mac, un Ipod oppure un
Iphone; film che guardiamo spesso e molte altre cose che utilizziamo sono state inventate e create
da una leggenda: Steven Paul Jobs.
Vi racconteremo i fatti più importanti della sua celebre vita e dei fatti meno noti ma sempre molto
importanti per vedere dietro alla figura che tutti conoscono.
In questo articolo vi parleremo del leggendario fondatore di 3 famose società americane: la Apple,
la Pixar Animation Studios e la NeXT (successivamente comprata dalla Apple).
Steve Jobs nasce a San Francisco il 24 febbraio 1955 e muore all’età di 56 anni, a Palo Alto il 5 ottobre 2011 per arresto respiratorio dovuto ad un attacco cardiaco; quel giorno la Apple rilasciò una
sentita dichiarazione in cui dichiarava appunto la morte di Steve Jobs.
Ma nella sua vita anche se non molto fortunata e lunga ha comunque fatto molte, moltissime cose
degno di un vero e proprio genio: prima di iniziarne il racconto vi diremo alcune cose riguardo alla
sua infanzia.
Steve Jobs nasce da Joanne Carole Schieble e Abdulfatth “John” Jandali, questi ultimi essendo ancora giovani studenti universitari lo danno in adozione quando è ancora in fasce ( successivamente i
due ebbero un'altr figlia di nome Mona Simpson che è tuttora una scrittrice di successo e che
è la sorella biologica del nostro Steve Jobs) , viene adottato appunto da Paul e Clara Jobs che vivevano a Mountain View, Santa Clara California.
Il cartone animato dei Simpson, nato in America, è uno show della Fox, grande casa produttrice di
film. Nel corso degli anni ha vinto numerosi premi televisivi: “The Simpson archivi” nel 2006”,
“The best of the century nel 1999” e molti altri . . .Ma adesso parliamo della famiglia: Homer, Marge, Bart, Lisa e Meggie.
Homer Simpson
Homer Simpson , il personaggio
Più stolto e ingenuo di tutta l’edizione Simpson è forse quello che
ha riscosso più successo tra tutti i visitatori e i lettori di fumetti.
Marge Simpson
Marge Simpsons è la tipica madre sictom, spesso ingenua e credulona ma anche amorevole, perbenista e
molto giudiziosa e protettiva. Marge trascorre la maggior parte del suo tempo
facendo lavori domestici badando a Meggie, a Lisa e a disciplinare Bart.
Jobs si diplomò all’istituto di Homestead di Cupertino nel 1972 e poi si iscrisse al Reed College di
Portland, nell’Oregon che abbandonò dopo solo un semestre per andare a lavorare.
Nel 1974 Steve era già all’Atari con l’amico Steve Wozniak la società americana che sviluppa, pubblica e distribuisce giochi per tutte le console di videogiochi e personal computer.
Successivamente i due avviarono una propria attività creando i primi 3 computer in circolazione
negli Stati Uniti: l’Apple 1, l’Apple 2 e l’Apple Lisa.
Il 24 Gennaio 1984 Jobs e Wozniak lanciarono l’Apple Macintosh (chiamato più comunemente Mac)
che riscosse molto successo e che è ancora in voga al giorno d’oggi (anche se in versioni più moderne
ed innovative.)
Dopo il lancio del computer l’accoppiata Jobs-Wozniak si sciolse, lasciando Wozniak al lancio del
nuovissimo Apple- Computer cambiando attività e Jobs alle prese con l’amministratore delegato
che successivamente lo buttò fuori dalla Apple lasciandolo sulla strada.
Bart Simpson
Bart è, tra i personaggi protagonisti della serie, quello più irriverente. E’ un
ragazzo simpatico furbo e molto vivace che fa battute, usando parole oscene,
col suo amico Milhouse; frequenta la scuola elementare di Springfield combinando guai anche agli altri amici.
Lisa Simpson
Suonatrice di Sax della famiglia Simpson, Lisa una bambina simpatica e ubbidiente
Dopo il matrimonio di Jobs, la nascita dei suoi 3 figli e eanche dopo che Jobs riconobbe la figlia Lisa
nata dalla relazione con una pittrice lo stesso tornò alla Apple perché questa ultima comprò la società che nel frattempo Jobs creò: la NeXT.
Essa aveva e ha tutt’oggi l’obiettivo di “avviare una nuova rivoluzione tecnologica” . Nel frattempo anche l’altra società di Jobs la Pixar Animation Studios fece grandi passi avanti e riuscì a sfondare producendo il primo film ad animazione della storia che tutti noi oggi conosciamo ed amiamo
“Toy Story”. Era il 1995.
Il 2 Marzo 2011 durante la presentazione dell’Ipad 2 salì sul parco a sorpresa.
Purtroppo il 24 Agosto 2011 Jobs si dimise dall’incarico di amministratore delegato e CEO di Apple,
confermando come suo successore il collega stimato Tim Cook.
Dopodiché morì il 5 ottobre 2011 a Palo Alto.
Meggie Simpson
La piccola della famiglia.
Questa è la storia di una leggenda che tutti noi porteremo sempre nel cuore.
12
15
14
Ciao a tutti cari amici, in questo
articolo vi parlerò delle moda di
adesso e quella di alcuni anni fa.
Come tutti sanno, negli anni 60’
c’erano gli hippy ( detti figli dei
fiori). Proviamo a mettere a confronto i vari stili.
Di
Claudia Gerotto
II^ media C
Adesso ci sono tanti tipi di moda:
per esempio uno stile poco conosciuto è il country. Come dice la parola
inglese che significa “ campagna” ci
fa pensare a qualcosa di rozzo; ma
non è così. E’ un modo di vestire fine ed elegante.
Uno stile del momento è da rapper: pantaloni
larghi, a vita bassa, cappelli con frontino o senza, scarpe grandi e molto spesso slacciate…
Lo stile punk, invece, si esprime
principalmente nei colori rosso e
nero. Chi si veste così usa gonne o
pantaloni con le borchie e calzamaglie.
Una moda conosciuta è anche
quella emo. Gli emo vengono
considerate persone tristi e
spettrali; si vestono di scuro, si
acconciano i capelli in creste e
strane pettinature. Esistono
anche emo che si vestono colorati, per esempio di fucsia.
Uno stile poco usato è quello chiamato seen
queen.
Queste ragazze si vestono con colori sgargianti,
soprattutto il fucsia e acconciature appariscenti .
14
Di Samuele Fabris
I^ media A
IL mare è un ambiente affascinante e noi veneziani che abitiamo la laguna godiamo del grande privilegio di poterlo
vivere e conoscere...
Paghiamo ,soprattutto per quanto riguarda
l’adriatico, il fatto di non frequentare un
mare pulitissimo, ma, per conoscere alcune
caratteristiche del Mediterraneo, ho fatto
qualche domanda a mio padre, Alessandro
Fabris, lavoratore ACTV che in passato ha
avuto esperienze anche nelle navi mercantili
Queste persone portavano abiti molto colorati,
pantaloni larghi, bandane in testa , capelli lunghi sia per gli uomini sia per le donne.
Ci si veste di colori chiari, camicie, cappelli da
cowboy, cinture appariscenti e stivali.
13
IL MARE MEDITERRANEO E’ ABBASTANZA PULITO RISPETTO AD
ALTRI MARI?
Ora vi dirò alcuni modi di vestire che non sapevo neanche esistessero…il lolita, il gothic lolita ed
il dark gothic.
Come
possiamo vedere dalle immagini le lolita sono ragazze che si vestono in modo un pò “antiquato”:
con ombrellini parasole, vestiti lunghi e pieni di
pizzi e fiocchetti e cuffiette.
Le gothic lolita, invece, sono più colorate e
“ rosee”
I dark gothic si vestono soprattutto di nero.
Spesso sono neri anche i capelli e il trucco. Potrebbero sembrarci un po’ impressionanti…
Questi sono alcuni stili di tendenza. Spero che
questo articolo vi abbia interessati. Di sicuro tutti voi avrete uno stile tutto vostro non è vero? O
magari potreste prendere spunto dal vostro cantante, attore o sportivo preferito…
“ Direi proprio di sì a
parte certi fondali nei
quali si depositano abbondanti detriti trasportati dai fiumi che
sfociano nel mare portando talvolt acqua inquinata”
IL MAR MEDITERRANEO E’ ABITATO
DA UNA GRANDE VARIETA’ DI ESSERI
VIVENTI?
“ Sì esiste un grande, vario e importante bacino di flora e fauna che andrebbe tutelato
maggiormente.
QUANTO E’ GRANDE UNA NAVE DA
CARICO?
“ Varia in rapporto al tipo di carico, ma in
media è possibile stimare che possa essere
lunga 150 m. La nave in cui ho lavorato io
13
era una portacontainer dal nome
“Turbo nave
Africa”.
QUALI LUOGHI
HAI VISITATO?
PUOI DESCRIVERLI BREVEMENTE?
“ Ho avuto la
fortuna di vedere tanti luoghi
diversi : estremo
oriente, Sud Africa, Russia, Romania, porti
del centro e del sud America, con la possibilità di ammirare tanti paesaggi diversi foreste tropicali, città con grattacieli, porti moderni e molto affollati, conoscendo tradizioni, usanze e culture molto diverse tra loro e
tutte molto affascinanti”.
COSA SI
PROVA A
NAVIGARE IN MARE APERTO?
“ Emozioni
bellissime e
allo stesso
tempo difficili da raccontare.. direi che su
tutte, prevale una
meravigliosa sensazione di libertà...”
Scarica

Scarica il PDF - Convitto Nazionale