Diocesi di Ragusa
Educhiamoci
alla libertà
Riflessioni ed appuntamenti
per camminare insieme
Anno Pastorale
2011-2012
La missione degli apostoli e della Chiesa.
Salvatore Cascone, 1954.
Battistero della Cattedrale di Ragusa
Il grande affresco, collocato nella parete di fondo del Battistero si ispira all'episodio narrato
da Matteo (28,19-20) in cui il Cristo risorto manda gli apostoli a fare “discepoli tutti i popoli,
battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
La figura maestosa del Risorto domina tutta la composizione, le sue braccia aperte ricordano
il suo sacrificio sulla croce, indicano il mandato dato agli apostoli e ricordano la sua presenza
nella chiesa “tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Gli apostoli, disposti attorno a lui, si rivolgono all'umanità oppressa dalle diverse schiavitù di
una società dominata dall'odio, dallo sfruttamento, dall'egoismo; a destra si vedono uomini in
catene, e più in alto schiere di uomini curvi che trasportano faticosamente grosse pietre, altri
legati ad una grossa fune, altri che si avventano gli uni su gli altri nel corso di una battaglia ed
altri che fuggono da una città in fiamme.
A questa umanità schiava e dolente gli apostoli rivolgono l'annuncio della “verità che libera”
a cui si aderisce con il Battesimo che S. Pietro amministra ad un giovane e attraverso il quale
si entra nella società secondo Cristo, caratterizzata dalla “legge dell'amore” e raffigurata nel
lato sinistro. Una madre allatta il suo piccolo; due uomini che si abbracciano sotto lo sguardo
di Giovanni, il discepolo dell'amore; un uomo porta gli attrezzi del lavoro a cui non è più
incatenato, altri si dedicano ai deboli, ai piccoli e, più in alto, uomini donne e bambini che
danzano esprimono la gioia dell'amore e della libertà ritrovata.
Giuseppe Antoci
INTRODUZIONE
di
GIAN PIERO SALADINO
Direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali
Cristo non fu un profeta che predicò la libertà.
Fu un uomo libero, che visse in piena coscienza e creatività.
(Juan Arias)
Educhiamoci alla Libertà: è questo il tema ispiratore sul quale
S.E. il Vescovo Paolo Urso, in comunione con il consiglio pastorale
diocesano, i direttori degli uffici diocesani e i consigli parrocchiali,
invitano quest'anno la Comunità Diocesana a riflettere e a camminare insieme, dopo i 5 anni dedicati ai temi dell'ascolto, della relazione
con Dio e con i fratelli, della celebrazione, della testimonianza della
carità e del discernimento.
Alla Libertà…” che è presupposto” per ogni azione educativa
rispettosa della dignità dell'uomo, “terreno” di ogni offerta integrale
di fede e di vita cristiana, “aspirazione intima” dell'animo umano,
pur costantemente minacciata da noi stessi o dagli altri.
Alla Libertà… “che è dono”, il più grande fatto da un Dio
Liberatore al Suo “capolavoro”, a tutto l'Uomo e ad ogni Uomo, cui
ha consegnato la possibilità, capacità e responsabilità di “scegliere”
la felicità: un dono fragile, spesso usato male, disperso nella violenza
e nello smarrimento.
Alla Libertà… “che diventa impegno”, costante e generoso,
da cui non è possibile tornare indietro, per non riprendere una vita da
schiavi e non lasciarsi asservire da niente e da nessuno: mai una legge umana potrà assicurare la dignità personale quanto il Vangelo di
Cristo, che rende sacra la coscienza e la sua libera decisione.
Alla Libertà … “che è vera” se fondata sulla relazione - personale e comunitaria - con la Verità che è Gesù, che vive nella parola e
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della parola, senza la quale la libertà si snatura, si isola, si riduce ad
arbitrio, diventa menzogna.” Con Lui – insegna Papa Benedetto XVI
- la libertà si ritrova, si riconosce fatta per il bene e si esprime in
azioni e comportamenti di Carità”. Dall'incontro con Gesù-Verità
nasce il coraggio di restare liberi dal potere, di “parlare chiaro”, di
obbedire (cioè “ascoltare stando di fronte”, aderire con amore alla
proposta dell'Altro) a Dio, e non agli uomini. Libertà senza obbedienza è arbitrio, obbedienza senza libertà è schiavitù.
Alla Libertà… “che è buona” se, per amore, si pone al servizio degli altri e non diventa occasione di caduta per i deboli; se non
ammette falsificazioni come l'assolutezza dell'Io e il capriccio, o
come il disimpegno e l'irresponsabilità; se serve Dio e non i falsi
maestri che, “indulgendo a forme di libertinismo morale, con discorsi arroganti e vuoti promettono libertà, mentre sono essi stessi schiavi
della corruzione”.
Alla Libertà… “che non consente fughe”, ma comporta il pagamento di un prezzo, spesso molto alto! Il popolo rifiuta la libertà
perché ha fame e sete, o perché ha paura, o perché ha voglia di risposte facili e immediate (quanta attualità in queste affermazioni!).
L'uomo ha paura della libertà, ma la paura è propria dell'uomo vecchio, che non sa accogliere l'azione rinnovatrice dello Spirito, tenendo alta la Speranza, e dice – come Il grande inquisitore a Gesù nel
racconto di Dostoevskij - “Perché sei venuto a infastidirci? Questi
uomini sono convinti di essere liberi, eppure ci hanno reso la loro
libertà e l'hanno deposta umilmente ai nostri piedi”. E' difficile liberare chi conserva il cuore da schiavo!
Alla Libertà… “che libera” dal conformismo con l'amore per
la diversità, dall'opportunismo con la legalità e l'uguaglianza, dalla
grettezza con la cultura, dalla debolezza con la sobrietà. Gesù “ci infastidisce” perché è pienamente libero dai condizionamenti sociali e
familiari, dalla tradizione rituale degli antichi, dal potere della casta
dominante, dal pregiudizio verso i peccatori, e “ci richiama alla responsabilità” perché si sottrae, Lui sì, alle tentazioni del denaro, del
potere e del facile successo basato sul miracolo, sul mistero, sull'autorità. Egli paga la Sua libertà con la vita, chiede ai suoi discepoli
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una fede libera e propone anche ad atei e pessimisti un esempio che
da tanti di loro è spesso riconosciuto.
Questi ed altri pensieri fanno di una riflessione radicata nella
Parola dell'Antico e del Nuovo Testamento, ispirata all'insegnamento del Concilio Vaticano II e di Papa Benedetto XVI, e arricchita da
pagine illuminanti di Dante Alighieri, Martin Luther King, Feodor
Dostoevskij, Gustavo Zagrebelsky e Carlo Maria Martini, un viatico
positivo per il prossimo anno, insieme ai 15 interrogativi-guida che
S.E. il Vescovo propone per il confronto comunitario che dovrà precedere l'azione pastorale per l'educazione alla Libertà.
Il presente documento è corredato del Calendario delle attività 2011-2012, e avanza alcune proposte diocesane: l'adorazione eucaristica come professione di libertà, la meditazione del libro dell'Esodo nei centri di ascolto della Parola, e specialmente la programmazione di un percorso di formazione a livello di parrocchie, uffici
pastorali diocesani, associazioni, gruppi e movimenti, consulta delle
aggregazioni laicali, che sono chiamate ad una “libera” alleanza
educativa al servizio della Libertà.
Gian Piero Saladino
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
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Programma pastorale 2011-2012
Educhiamoci alla libertà
Riflessioni e appuntamenti per camminare insieme
Ragusa, 21 settembre 2011
Amici carissimi,
il cammino continua. Dopo i quattro anni dedicati all'educazione all'ascolto, alla relazione con Dio e con i fratelli, alla celebrazione e alla testimonianza della carità, l'anno pastorale appena trascorso ci ha permesso di verificare il cammino compiuto e di progettare i passi futuri. Così vi scrivevo nel settembre del 2010, presentando il tema Educhiamoci al discernimento: «Vogliamo ascoltare ciò
che il Signore ci dice e conoscere quali strade Egli sta aprendo per noi.
Vogliamo lasciarci educare ad attuare, a livello diocesano, parrocchiale e zonale, il discernimento comunitario. Vogliamo apprendere il
metodo della progettazione pastorale».
Per definire il cammino della nostra Chiesa particolare per i
prossimi anni, nel contesto degli Orientamenti pastorali offerti dalla
Conferenza episcopale italiana per il decennio 2010-2020, ho incontrato in seduta congiunta i membri del consiglio pastorale diocesano e
i direttori degli uffici diocesani il 22 gennaio e il 19 febbraio 2011; e
ho incontrato i membri dei consigli parrocchiali pastorali e per gli
affari economici il 22 marzo 2011.
È maturata così la decisione di dedicare l'anno pastorale 20112012 al tema Educhiamoci alla libertà.
Perché la scelta di questo tema? Per una ragione molto semplice, indicata con chiarezza nel documento della Conferenza episcopale
italiana Educare alla vita buona del Vangelo, contenente gli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020: la libertà è il presupposto
7
indispensabile per qualunque azione educativa rispettosa della dignità dell'uomo .
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Se vogliamo offrire una esperienza integrale della fede e della
vita cristiana, dobbiamo muoverci su un terreno di libertà, perché solo
comunità, donne e uomini liberi possono favorire scelte consapevoli e
libere.
Nei giorni 27-28 aprile 2011, al teatro Duemila in Ragusa, si è
tenuta l'Assemblea diocesana. Il prof. sac. Rosario Pistone, docente di
esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà teologica di Sicilia, ha illustrato il tema Dio educa il suo popolo alla libertà; mentre il prof.
Marco Vergottini, vicepresidente dell'Associazione teologica italiana
e docente alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, ha parlato
del Programmare l'agire pastorale. In vista di un'esperienza di sinodalità creativa, familiare e probabile.
Il tema della libertà è ampio e complesso. Questa mia lettera
vuole:
- introdurre il tema ed offrire solo qualche spunto per la riflessione personale e comunitaria. Molti aspetti, anche essenziali,
non verranno neanche «sfiorati»;
- sollecitare le comunità, i movimenti e i gruppi ecclesiali a individuare e realizzare percorsi formativi sull'educazione alla
libertà;
- presentare alcune proposte diocesane.
1. Conferenza episcopale italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, 4.10.2010, n. 8: «Nell'educazione, la libertà è il presupposto indispensabile per la crescita della persona... “L'uomo può volgersi al
bene soltanto nella libertà... La dignità dell'uomo richiede che egli agisca secondo scelte consapevoli e
libere… L'uomo perviene a tale dignità quando, liberandosi da ogni schiavitù di passioni, tende al suo
fine mediante la scelta libera del bene” (Gaudium et spes, n. 17). Questa ricerca diffusa di libertà e di
amore rimanda a valori a partire dai quali è possibile proporre un percorso educativo, capace di offrire
un'esperienza integrale della fede e della vita cristiana». Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, poi, riunito ad Ancona nei giorni 24-27 gennaio 2011, ha deciso di approfondire, nei primi cinque anni del decennio, il tema Comunità cristiana ed educazione alla fede e, negli altri cinque,
Comunità cristiana e città.
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LIBERTÀ: LA NOSTRA PIÙ INTIMA E FORTE ASPIRAZIONE
La libertà è il nostro grande sogno, la nostra più intima e forte
aspirazione! Costantemente, però, insidiata e minacciata, in maniera
palese o in maniera subdola, da noi stessi o dagli altri.
Ricordate il celebre discorso I have a dream (Io ho un sogno) di
Martin Luther King, pronunciato a Washington il 28 agosto 1963,
durante quella manifestazione che egli definì «la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese»? Egli concluse il suo
intervento con l'insistente invocazione e l'auspicio finale: «Risuoni la
libertà... Risuoni la libertà... E quando lasciamo risuonare la libertà,
quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo,
da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti
i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti,
sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual:
"Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo
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liberi finalmente"» .
Nel 1965, il Concilio osservò che «mai come oggi, gli uomini
hanno avuto un senso così acuto della libertà, e intanto sorgono nuove
forme di schiavitù sociale e psichica... sentono il peso della inquietudine, tormentati tra la speranza e l'angoscia, mentre si interrogano sull'attuale andamento del mondo. Questo sfida l'uomo, anzi lo costringe
a darsi una risposta»3.
CRISTO CI HA LIBERATI PER LA LIBERTÀ
La storia dell'umanità può essere letta come una drammatica
storia di libertà, conquistata, perduta, riacquistata...
Noi credenti in Gesù sappiamo che la libertà è, anzitutto, un
dono, più e prima che una nostra conquista.
2. Si può leggere il testo per intero in www.giovaniemissione.it/testimoni/kingdream.htm
3. Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo,
Gaudium et spes (Gioia e speranza), n. 4.
9
A Dante, che le aveva chiesto se è possibile riparare ai “voti
non osservati” per mancanza di libertà, con riferimento a Piccarda
Donati e a Costanza d'Altavilla (che erano entrate in convento e poi
erano state con violenza costrette al matrimonio), Beatrice risponde
che la libertà è il dono più grande che Dio, nella sua generosità, ha
fatto a tutte le creature intelligenti, e solo a loro, il più rispondente alla
sua bontà, quello che maggiormente Egli apprezza4.
Tutto comincia con il gesto grandioso di Dio che crea la luce, il
firmamento, la terra e il mare, germogli, erbe, alberi, il sole, la luna e
le stelle... Ma il capolavoro è l'uomo, che Dio crea per amore e che
vuole rendere felice: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo
la nostra somiglianza»; gli affida il compito di custodire i pesci del
mare, gli uccelli del cielo, il bestiame, gli animali selvatici e tutti i
rettili che strisciano sulla terra. Lo benedice, lo rende fecondo perché
la gioia di vivere sia ampiamente condivisa. Gli consegna il mondo
perché lo governi nella libertà. La libertà è una scommessa che va affrontata con la consapevolezza delle conseguenze delle proprie scelte: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero
della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel
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giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire» .
Anche il libro del Siracide, dopo aver fatto l'elogio della sapienza, racconta che Dio, creando l'uomo, gli dona la possibilità e la
capacità di scegliere: «Se tu vuoi puoi osservare i comandamenti; l'essere fedele dipende dalla tua buona volontà. Egli ti ha messo davanti
fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini
stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà»6.
L'umanità, però, usa male la sua libertà e sperimenta la violenza, lo smarrimento, la dispersione, la morte. «Non c'è [...] sincerità né
amore, né conoscenza di Dio nel paese. Si spergiura, si dice il falso, si
4. Dante Alighieri, La divina commedia, a cura di Carlo F. Fontana, Vita e Pensiero, 1950, Paradiso, canto
quinto, versi 7-8: Lo maggior don che Dio per sua larghezza / fêsse creando ed alla sua bontate / più conformato e quel ch'Ei più apprezza, / fu della volontà la libertate; / di che le creature intelligenti, / e tutte e
sole, fûro e son dotate.
5. Libro della Genesi, capitolo 2, versetti 17-18.
6. Libro dei Siracide, capitolo 15, versetti 14-17.
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uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa
sangue su sangue»7. È uno scenario inquietante, che ritorna continuamente lungo lo snodarsi dei secoli. Vicende di ieri e di oggi mettono
davanti agli occhi di tutti non solo la fragilità della libertà di singoli e
di popoli, ma anche la durezza dell'asservimento a logiche di potere.
Intere popolazioni condannate a vivere in condizioni veramente disumane, senza alcun rispetto della dignità delle persone.
Ma Dio non si arrende e ripropone l'avventura della libertà.
Avvenimento fondamentale nella storia del popolo dell'Antica
Alleanza è la liberazione dalla schiavitù d'Egitto. Dio si presenta così:
«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto,
dalla condizione servile»8. E gli uomini dovranno pensare a Dio come
a Colui che li ha liberati dalla schiavitù e il loro atto di fede consiste
nel riconoscere in Lui il Liberatore. La liberazione dalla schiavitù
d'Egitto diventa il «segno» e la «promessa» di tante altre liberazioni.
Quando ci si troverà in situazioni di servitù e di pericolo, ci si richiamerà a quell'esperienza e si invocherà il Dio liberatore perché torni a
liberare il suo popolo. «Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà...
tu risponderai a tuo figlio: “Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il
Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente...»9.
Mosè è l'uomo scelto da Dio per fare uscire Israele dalla schiavitù di Egitto e guidarlo nel deserto, tra vittorie e sconfitte, tra fedeltà e
tradimento, fino alla terra promessa. Quando la meta è ormai vicina,
Dio attraverso Mosè torna ad invitare il popolo a scelte di libertà:
«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male...
Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il
Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui,
poiché è lui la tua vita e la tua longevità»10.
7. Libro di Osea, capitolo 4, versetti 1-2.
8. Libro dell'Esodo, capitolo 20, versetto 2.
9. Libro del Deuteronomio, capitolo 6, versetti 20-21. Cfr. anche il capitolo 26, versetti 5-10; il libro
di Giosuè, capitolo 24, versetti 2-13.
10. Libro del Deuteronomio, capitolo 30, versetti 15.19-20.
11
Prima della battaglia di Emmaus, Giuda Maccabeo incoraggia
i suoi uomini con il ricordo dell'intervento di Dio in occasione del passaggio del Mar Rosso: «Non temete il loro numero, né abbiate paura
dei loro assalti; ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mar
Rosso, quando il faraone li inseguiva con l'esercito. Alziamo la nostra
voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell'alleanza con i
nostri padri»11.
Frattanto matura la consapevolezza della necessità di una liberazione «totale» e «definitiva», che non riguardi cioè la sola dimensione sociale e politica e sia per sempre, sia eterna.
La liberazione piena, totale e definitiva si realizza con Gesù:
«Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato
da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la
Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo
prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio,
il quale grida: “Abbà! Padre!”. Quindi non sei più schiavo, ma figlio e,
se figlio, sei anche erede per grazia di Dio»12.
Gesù stesso, nella sinagoga di Nazaret, applica a sé le parole di
Isaia. Afferma di essere stato mandato «a portare ai poveri il lieto
annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista,
a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del
Signore»13. È Lui il liberatore dell'uomo, di tutto l'uomo e di ogni uo14
mo. Per questo, S. Paolo, «con gioia e fierezza» , proclama: «Cristo
15
ci ha liberati per la libertà» . Giacché il più grande tiranno è il peccato, Dio «ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati»16.
11. Primo libro dei Maccabei, capitolo 4, versetti 8-10.
12. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 4, versetti 4-7.
13. Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti 16-21.
14. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor (Lo splendore della verità. Lettera enciclica circa alcune
questioni fondamentali dell'insegnamento morale della Chiesa), 6.8.1993, n. 17.
15. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 5, versetto 1.
16. Letteradi S. Paolo ai Colossesi, capitolo 1, versetti 13-14.
12
Sono espressioni sconvolgenti! Dio ha mandato nel mondo suo
Figlio Gesù per renderci figli suoi e quindi liberi da ogni forma di
schiavitù. Gesù, il Figlio, si è fatto uno di noi perché noi potessimo
essere come Lui, figli. Non solo. Il Padre ha donato a noi lo Spirito di
suo Figlio. Tanto è vero che, dentro di noi, nel nostro cuore, lo Spirito
grida: Padre! E noi, infatti, trasformati interiormente, ci rivolgiamo a
Dio chiamandolo Padre. «Cristo, dice ancora S. Paolo, ci ha riscattato
dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per
noi, poiché sta scritto: Maledetto chi è appeso al legno»17. Coloro che
venivano crocifissi erano considerati maledetti. E Gesù pur di salvarci, si è fatto appendere al legno, alla croce, diventando oggetto di
maledizione.
La libertà accolta come dono diventa impegno. Siamo liberi
ma dobbiamo diventarlo ogni giorno. Il nostro compito è camminare
nella libertà! Dio, che ci ama e conosce la nostra debolezza, non solo
ci ridona la libertà, ma ci educa continuamente a vivere da persone
libere. L'opera di liberazione, compiuta da Gesù, richiede, anzitutto,
che noi non torniamo indietro, non riprendiamo una vita da schiavi.
Cristo ci ha liberato perché noi conduciamo una vita all'insegna della
libertà. Ecco perché S. Paolo ci esorta a non lasciarci asservire da
niente e da nessuno: «State dunque saldi e non lasciatevi imporre di
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nuovo il giogo della schiavitù» .
Il Concilio, mentre ci ha detto che la coesistenza di un acuto
senso della libertà e di nuove forme di schiavitù costituisce per noi
una sfida e ci costringe a darci una risposta, ha aggiunto: «nessuna
legge umana è in grado di assicurare la dignità personale e la libertà
dell'uomo, quanto il Vangelo di Cristo, affidato alla Chiesa». Il Vangelo, infatti, «annunzia e proclama la dignità dei figli di Dio, respinge
ogni schiavitù che deriva in ultima analisi dal peccato, onora come
sacra la dignità della coscienza e la sua libera decisione, ammonisce
senza posa a raddoppiare tutti i talenti umani a servizio di Dio per il
bene degli uomini, infine raccomanda tutti alla carità di tutti»19.
17. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 3, versetto 13.
18. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 5, versetto 1.
19. Gaudium et spes, n. 41.
13
Qual è la nostra risposta, come credenti e come Chiesa, all'inquietudine e al tormento tra la speranza e l'angoscia degli uomini e
delle donne di oggi?
Siamo veramente convinti della forza liberatrice del Vangelo?
Quali conseguenze traiamo da questa convinzione?
LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI E CORAGGIOSI
C'è un rapporto stretto ed essenziale tra libertà, verità e obbedienza.
«Gesù Cristo... È la verità, che rivela l'uomo a se stesso e ne
20
guida il cammino di crescita nella libertà» .
Prendiamo in mano il Vangelo di Giovanni. Siamo nel tempio
di Gerusalemme, dove Gesù insegna. Il rapporto con i Giudei è teso e
il loro dialogo particolarmente duro! Rivolgendosi a «quei Giudei che
gli avevano creduto», dice: «Se rimanete nella mia parola, siete dav21
vero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» . Il
Maestro vuole chiarire chi è suo «vero» discepolo: è colui che rimane
nella sua parola, che sta con la parola, che vive nella e della parola. Da
questa situazione scaturiranno due conseguenze: il «vero» discepolo
conoscerà la verità e la verità lo renderà libero. Giacché la verità è
Gesù e «conoscere» non riguarda solo l'intelletto ma il tipo di relazione tra le persone, il «vero» discepolo stabilirà un rapporto intenso con
Gesù e Gesù lo renderà libero. Ma i Giudei reagiscono male, si sentono offesi. Nessuno, dicono, può toglierci quella libertà che ci proviene
dall'essere discendenti di Abramo: «Noi siamo discendenti di Abramo
e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù osserva che c'è un altra schiavitù, molto più grave,
che intacca il rapporto con Dio: è la schiavitù provocata dal peccato, e
20. Conferenza episcopale italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, 4.10.2010, n. 19.
21. Vangelo secondo Giovanni, capitolo 8, versetto 31-32. Al versetto 37, però, quei giudei che gli avevano creduto cercano di ucciderlo!
14
i Giudei, rifiutando Gesù, si dimostrano schiavi del peccato. Quindi
22
ribadisce: «Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero» .
La verità è condizione e fondamento della libertà «vera» (sarete liberi «davvero», dice Gesù). Quale libertà si può costruire sulla
menzogna? Quale libertà si può costruire senza Gesù o addirittura
contro Gesù? Egli «è la stella polare della libertà umana: senza di Lui
essa perde il suo orientamento, poiché senza la conoscenza della verità la libertà si snatura, si isola e si riduce a sterile arbitrio. Con Lui la
libertà si ritrova, si riconosce fatta per il bene e si esprime in azioni e
23
comportamenti di carità» .
È dall'incontro con Gesù-Verità che nasce il coraggio di affrontare qualunque difficoltà, che i martiri trovano la forza per affermare
l'autentica libertà e non indietreggiare di fronte alle minacce, anche di
morte. «Cristo rivela, anzitutto, che il riconoscimento onesto e aperto
della verità è condizione di autentica libertà... È la verità che rende
liberi davanti al potere e dà la forza del martirio. Così è di Gesù davanti a Pilato: “Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità” (Gv 18,37)»24.
È dall'incontro con Gesù-Verità che il cristiano riceve il coraggio di parlare. Gli Atti degli apostoli ci riferiscono che dopo la guarigione dello storpio davanti alla porta del tempio detta Bella, Pietro e
Giovanni vengono condotti davanti al gran sinedrio di Gerusalemme
per essere interrogati su quanto è avvenuto. Viene ordinato ai due apostoli di «non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù».
È interessante la risposta dei due: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere
quello che abbiamo visto e ascoltato». Poco dopo Pietro ribadirà: «Bi25
sogna obbedire a Dio invece che agli uomini» .
22. Vangelo secondo Giovanni, capitolo 8, versetti33-36.
23. Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti all'Assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, 10.2.2006.
24. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor (Lo splendore della verità), 6.8.1993, n. 87.
25. Atti degli Apostoli, capitolo 4, versetti 18-20; capitolo 5, versetto 29.
15
LIBERI = OBBEDIENTI
Libertà e obbedienza sembrano concetti tra loro inconciliabili:
se si è obbedienti, non si è liberi, se si è liberi non si è obbedienti. Se
fissiamo il nostro sguardo su Gesù, ci rendiamo conto che, invece, libertà e obbedienza coincidono e ne comprendiamo la ragione. Egli è
l'uomo pienamente libero e nello stesso tempo è l'uomo della perfetta
obbedienza al Padre. È stato detto che la libertà senza obbedienza è
arbitrio, così come l'obbedienza senza libertà è schiavitù. Un documento dell'episcopato italiano, pubblicato più di ventuno anni fa, e
che sarebbe opportuno rileggere e farne oggetto di riflessione condivisa, affrontò il tema e lo chiarì in questi termini: «La libertà di Gesù
ha [...] la sua radice nell'obbedienza al progetto del Padre... Il fatto che
in lui libertà e obbedienza, tensione verso la propria realizzazione e
conformità al progetto di Dio coincidono, scaturisce dal mistero della
sua identità. Egli è il Figlio unigenito del Padre che vive un rapporto di
intimità e di assoluta trasparenza con lui... Il Padre, che ama il Figlio,
gli mostra e dona ogni cosa; il Figlio, che è l'immagine perfetta del
Padre, a lui obbedisce nell'amore, in tutto accogliendo e compiendo il
suo volere. Dal Padre l'amore “discende” come dono inesauribile e
gratuito; e dal Figlio l'amore “sale” come obbedienza libera e fiducio26
sa» .
LA CARITÀ TI RENDA SERVO, COME LA VERITÀ TI HA
FATTO LIBERO
La libertà cristiana include la visione puramente umana della
libertà e, quindi, l'impegno ad attuare una liberazione a livello psicologico, economico, sociale e politico. Ma nello stesso tempo la supera, perché si esprime nell'amore e diviene servizio. Cioè viviamo da
persone libere quando, per amore, ci mettiamo al servizio gli uni degli
altri. Le parole di S. Paolo sono chiarissime: «Voi infatti, fratelli, siete
stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l'amore siate invece a servizio gli uni degli
altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto:
26. Episcopato italiano, Comunione, comunità e disciplina ecclesiale, 1.1.1989, n. 16.
16
27
Amerai il tuo prossimo come te stesso» . «Libertà e amore coincidono! Al contrario, obbedire al proprio egoismo conduce a rivalità e
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conflitti» ; «non c'è libertà contro l'altro. Solo una libertà condivisa è
una libertà umana; nell'essere insieme possiamo entrare nella sinfonia
29
della libertà» . Essere liberi vuol dire essere capaci di amare. Gli spazi di libertà sono gli spazi dell'amore.
«Gesù, ha scritto Giovanni Paolo II, rivela [...] con la sua stessa
esistenza e non solo con le parole, che la libertà si realizza nell'amore,
cioè nel dono di sé. Lui che dice: «Nessuno ha un amore più grande di
questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13), va incontro liberamente alla Passione (cf Mt 26,46) e nella sua obbedienza al Padre sulla
Croce dà la vita per tutti gli uomini (cf Fil 2, 6-11). In tal modo la
contemplazione di Gesù crocifisso è la via maestra sulla quale la
Chiesa deve camminare ogni giorno se vuole comprendere l'intero
senso della libertà: il dono di sé nel servizio a Dio e ai fratelli. La comunione poi con il Signore crocifisso e risorto è la sorgente inesauribile alla quale la Chiesa attinge senza sosta per vivere nella libertà,
donarsi e servire». Il Papa, poi, riporta il commento, come sempre
incisivo, di S. Agostino al versetto 2 del salmo 100 (99) «Servite il
Signore nella gioia»: «Nella casa del Signore libera è la schiavitù.
Libera, poiché il servizio non l'impone la necessità, ma la carità... La
carità ti renda servo, come la verità ti ha fatto libero... Allo stesso
tempo tu sei servo e libero: servo, perché ci diventasti; libero, perché
sei amato da Dio, tuo creatore; anzi, libero anche perché ti è dato di
amare il tuo creatore... Sei servo del Signore e sei libero del Signore.
Non cercare una liberazione che ti porti lontano dalla casa del tuo
30
liberatore!» .
C'è una pagina, nella prima lettera di S. Paolo ai Corinzi, veramente luminosa per illustrare il rapporto libertà-carità. A S. Paolo
viene posto un problema, che è motivo di discussione nella comunità.
Al mercato si trova della carne di animali che sono stati sacrificati agli
27. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 5, versetti 13-14
28. Benedetto XVI, All'Angelus, 27.6.2010.
29. Benedetto XVI, Discorso alla comunità del seminario romano maggiore, 20 febbraio 2009.
30. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor (Lo splendore della verità), 6.8.1993, n. 87.
17
idoli. Un cristiano può comprarla e mangiarla? Il mangiarla significa
entrare in comunione con gli idoli? La risposta di S. Paolo è molto
semplice: il problema non esiste, perché «noi sappiamo che non esiste
al mondo alcun idolo e che non c'è alcun dio, se non uno solo». Siamo
liberi! Quindi chi vuole può benissimo comprare e mangiare quella
carne. «Badate però, aggiunge S. Paolo, che questa vostra libertà non
divenga occasione di caduta per i deboli». La carità verso il fratello
debole richiede la rinuncia all'esercizio della libertà. «Per questo, se
un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per
non dare scandalo al mio fratello»31.
Quando ci si lascia avvolgere dall'amore, che trova in Dio la
sua sorgente, anche la rinuncia all'esercizio della libertà diventa un
gesto di autentica liberta!
Le nostre comunità esprimono la propria libertà nell'amore e
nel servizio?
ATTENTI ALLE FALSIFICAZIONI DELLA LIBERTÀ
S. Paolo ci chiede di fare attenzione alle falsificazioni della
libertà: «Voi... siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non
divenga però un pretesto per la carne»32.
Che cosa vuol dire la libertà “non divenga un pretesto per la
carne”? che cosa è la carne?
Papa Benedetto, il pomeriggio del 20 febbraio 2009, incontrò i
seminaristi e i superiori del Seminario maggiore romano. In quella
occasione tenne una meditazione sul testo della lettera di S. Paolo ai
Galati, sul quale anche noi stiamo riflettendo. Tra l'altro, disse: «”Carne” – nel linguaggio di San Paolo – è espressione della assolutezza
dell'io, dell'io che vuole essere tutto e prendere per sé tutto. L'io assoluto, che non dipende da niente e da nessuno, sembra possedere real31. Prima lettera ai Corinzi, capitolo 8, versetti 1-13.
32. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 5, versetti 13.
18
mente, in definitiva, la libertà. Sono libero se non dipendo da nessuno, se posso fare tutto quello che voglio. Ma proprio questa assolutizzazione dell'io è “carne”, cioè è degradazione dell'uomo, non è conquista della libertà: il libertinismo non è libertà, è piuttosto il fallimento della libertà».
Nell'omelia durante la concelebrazione eucaristica con i membri della Pontificia commissione biblica, papa Benedetto ribadì la
stessa idea, parlando dell'autonomia come di una grande «menzogna»: «Il tempo moderno ha parlato della liberazione dell'uomo, della
sua piena autonomia, quindi anche della liberazione dall'obbedienza a
Dio. L'obbedienza non dovrebbe più esserci, l'uomo è libero, è autonomo: nient'altro. Ma questa autonomia è una menzogna: è una menzogna ontologica, perché l'uomo non esiste da se stesso e per se stesso,
ed è anche una menzogna politica e pratica, perché la collaborazione,
33
la condivisione della libertà è necessaria» .
La logica della “carne” è la logica egoistica, del centrare tutto
su di sé, del preoccuparsi sempre e solo del proprio benessere. Il
capriccio non è libertà, così come non lo è il disimpegno.
La logica della “carne” non riguarda solo alcuni comportamenti, ma è uno stile di vita, un modo di pensare e di vivere, che coinvolge la totalità dell'esistenza. Poco dopo, infatti, S. Paolo fa degli
esempi per spiegare quali sono i “desideri” e le “opere della carne”, e
che riguardano il rapporto con il corpo, con Dio e la religione, le relazioni sociali, il senso della misura: «Del resto sono ben note le opere
della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie,
ubriachezze, orge e cose del genere»34.
Anche S. Pietro invita i cristiani, che chiama “uomini liberi”, a
servirsi della libertà «non come di un velo per coprire la malizia, ma
35
come servi di Dio» e di nessun altro perché «è questo il nucleo della
33. Benedetto XVI, Omelia, 15.4.2010.
34. Lettera di S. Paolo ai Galati, capitolo 5, versetti 19-21.
35. Prima lettera di S. Pietro, capitolo 2, versetto 16.
19
libertà quale ci viene presentata in tutta la Scrittura, un servire Dio che
libera dagli idoli falsi, dalle alienazioni che tengono in schiavitù l'uomo!»36. Nella seconda lettera, le espressioni di S. Pietro acquistano un
tono durissimo per mettere in guardia i cristiani dai profeti e maestri
falsi («temerari, arroganti... irragionevoli e istintivi... scandalosi e
vergognosi... insaziabili nel peccato»), che indulgendo a forme di libertinismo morale, «con discorsi arroganti e vuoti» promettono «libertà, mentre sono essi stessi schiavi della corruzione. L'uomo infatti
è schiavo di ciò che lo domina»37.
Quali falsificazioni della libertà riscontriamo nel nostro vissuto di credenti e di comunità cristiane?
LA FUGA DALLA LIBERTÀ
È strano. Ma, purtroppo, è vero.
Da una parte l'uomo cerca con tutte le sue forze la libertà, dall'altra ne ha paura e fugge e cerca di tornare nella situazione precedente di schiavitù. Perché la libertà è impegno, è responsabilità, comporta il pagamento di un prezzo, spesso molto alto! Si comprende
perché, nell'incontro con i membri dei consigli parrocchiali pastorali e
per gli affari economici, il 22 marzo 2011 nella chiesa parrocchiale di
S. Giuseppe Artigiano a Ragusa, ci fu chi parlò del «coraggio della
libertà»!
Emblematica è, al riguardo, la situazione degli ebrei quando
escono dall'Egitto e si avviano verso la terra promessa. Addirittura poco dopo la partenza, quando si vedono inseguiti dagli egiziani, hanno
«grande paura», gridano al Signore e dicono a Mosè: «È forse perché
non c'erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto?
Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? Non ti dicevamo in
Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi
38.
servire l'Egitto che morire nel deserto?»
36. Enzo Bianchi, Una vita differente, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2005, pag. 64.
37. Seconda lettera di S. Pietro, capitolo 2, versetti 1-19.
38. Libro dell'Esodo, capitolo 14, versetti 10-12.
20
La scena della mormorazione, o della nostalgia della situazione precedente o della volontà di costituire un nuovo capo e di ritornare
in Egitto, si ripete più volte. Addirittura l'Egitto, la terra della schiavitù, diventa la terra dove scorrono latte e miele!
Il popolo rifiuta la libertà perché ha fame e sete: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti
presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa
moltitudine»39. E perché ha sete: «Perché ci hai fatto salire dall'Egitto
per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?»40. Un episodio analogo è riferito in un altro libro della Bibbia. Il popolo litiga
con Mosè e dice: «Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! Perché avete condotto l'assemblea del Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? E perché ci
avete fatto uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale?
Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne,
non melograni, e non c'è acqua da bere»41.
Il popolo rifiuta la libertà perché ha paura. Il popolo sente il
rapporto di coloro che sono andati ad esplorare la terra di Canaan, si
impaurisce, vuole darsi una nuova guida e tornare indietro: «Fossimo
morti in terra d'Egitto o fossimo morti in questo deserto! E perché il
Signore ci fa entrare in questa terra per cadere di spada? Le nostre
mogli e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi
tornare in Egitto?... Su, diamoci un capo e torniamo in Egitto»42.
Il popolo rifiuta la libertà perché non ottiene subito ciò che si
aspettava. In seguito alla rivolta di Core, Datan e Abiràm, Mosè manda a chiamare Datan e Abiràm; ma essi dicono: «Noi non verremo. È
troppo poco per te l'averci fatto salire da una terra dove scorrono latte
e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia elevarti anche
39. Libro dell'Esodo, capitolo 16, versetto 3.
40. Libro dell'Esodo, capitolo 17, versetto 3.
41. Libro dei Numeri, capitolo 20, versetti 3-5. Cfr. anche il capitolo 21, versetti 4-5.
42. Libro dei Numeri, capitolo 14, versetti 2-4
21
sopra di noi ed erigerti a capo? Non ci hai affatto condotto in una terra
dove scorrono latte e miele, né ci hai dato in eredità campi e vigne!
Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verre43
mo» .
La paura della libertà! «Le difficoltà fecero venire la nostalgia
di una esistenza mediocre ma nota, la libertà fece paura, ebbero desiderio di ritornare alla sicurezza dell'oppressione e delle sevizie. È la
sensazione di ogni credente. Per questo motivo Gesù ripete ai suoi
discepoli: Non temete (Gv 6, 20). La paura è propria dell'uomo vecchio (Ef 4,22). Le situazioni in cui viviamo possono essere tormentose, probabilmente sentiamo che la terra ci manca sotto i piedi, le forze della morte sembrano avere tutto nelle loro mani, e penseremo che
il malvagio sta sul punto di soffocare il giusto, come dice la Bibbia.
Nonostante questo, se non vogliamo andare verso la nostra stessa
distruzione dobbiamo accettare l'azione rinnovatrice dello Spirito.
Anche se non vediamo bene la strada, Dio lavora perché ci rivestiamo
dell'uomo nuovo e manteniamo alta la speranza»44.
La contraddizione, nella vita dell'uomo, tra la ricerca e la
rinuncia alla libertà è descritta in maniera drammatica nel romanzo di
Fëdor Dostoevskij45 I fratelli Karamàzov, considerato la «summa del
pensiero dostoevskiano: una summa grandiosa e convulsa ricca di
sovrapposizioni ideologiche e d'intuizioni profetiche, testimonianza
del “tunnel di dubbi” in cui a volte veniva a trovarsi l'Autore, ma
soprattutto affermazione di una fede cristiana che investe il romanzo
46
47
come un canto di vittoria» . Il «punto culminante del romanzo» è
rappresentato dal capitolo Il grande inquisitore.
43. Libro dei Numeri, capitolo 16, versetti 12-14.
44. Gustavo Gutierrez, Condividere la Parola, Queriniana, Brescia, 1996, pag. 257.
45. Fëdor Dostoevskij è un grande scrittore russo. È nato a Mosca l'11 novembre 1821 ed è morto a
San Pietroburgo il 28 gennaio 1881.
46. Ferdinando Castelli, Volti di Gesù nella letteratura moderna, vol. I, Paoline, Cinisello Balsamo,1991,
pag. 42.
47. È lo stesso Dostoeskij a dirlo in una lettera a Nikolaj Ljubino, 10.5.1879 (cfr. Fëdor Dostoevskij,
Epistolario, vol. II, Ed. Scientifiche Italiane, Napoli, 1950, pag. 519).
22
La scena si svolge a Siviglia, in Spagna, nel 1500, durante il
periodo più atroce dell'Inquisizione, «quando per la gloria di Dio,
ogni giorno nel paese ardevano i roghi e con grande autodafè si bruciavano gli eretici».
Il Cristo ritorna «furtivamente» sulla terra, a Siviglia, ma tutti
lo riconoscono. «Il popolo è irresistibilmente attratto verso di Lui, lo
circonda, gli fa sempre più ressa intorno, lo segue. Egli passa silenzioso in mezzo a loro, con un mite sorriso di infinita compassione. Il sole
dell'amore gli arde nel cuore, dai suoi occhi fluiscono i raggi della Luce, del Sapere e della Forza, ed effondendosi negli uomini fanno tremare il loro cuore d'amore, in una muta corrispondenza»48. Guarisce
un vecchio cieco, ridona la vita ad una bambina di sette anni, dicendo
sommessamente Thalita kumi (Fanciulla, alzati). Proprio mentre il
popolo è in fermento e piange, passa il grande inquisitore in persona.
«È un vecchio di quasi novant'anni, alto e diritto, con il viso scarno e
gli occhi infossati, nei quali però riluce come una scintilla di fuoco, un
bagliore»49. Ha visto tutto. Ordina di catturare il Cristo. «E tale è la sua
forza e a tal punto il popolo è avvezzo a sottomettersi e a obbedirgli
timoroso che la folla fa largo alle guardie e queste, nel silenzio di tomba che è di colpo calato, mettono le mani su di Lui e lo conducono via.
Per un istante la folla tutta, quasi fosse un sol uomo, china il capo fino
a terra davanti al vecchio inquisitore ed egli benedice il popolo in silenzio e passa oltre»50.
Durante la notte, l'inquisitore, solo, con una torcia in mano, entra nella cella dove è rinchiuso il prigioniero. Si ferma sulla soglia e
guarda con intensità il suo volto; poi si avvicina a lui, a passi lenti, posa la torcia sul tavolo e gli domanda: «Sei tu? Sei tu?». Il prigioniero
non risponde. «Perché sei venuto a infastidirci... Io non so chi tu sia né
voglio sapere se tu sia proprio Lui o se gli somigli, ma domani ti condannerò e ti brucerò sul rogo come il più empio degli eretici e quello
stesso popolo che oggi ti baciava i piedi, domani, a un mio cenno, si
precipiterà ad attizzare il fuoco del tuo rogo, lo sai questo? Sì, forse lo
48. Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov, vol. I, Mondadori, Milano, 2011, 346.
49. Idem, pag. 347.
50. Idem, pag. 348.
23
sai»51. Il vecchio inquisitore incalza, provocando il prigioniero, che
continua a non aprire bocca: «Non eri forse tu a ripetere sempre “Voglio rendervi liberi?”. Ecco, ora li hai visti questi uomini “liberi”... Per
quindici secoli ci siamo tormentati con questa libertà, ma ora è finita,
decisamente finita... Ma sappi che ora, proprio oggi, questi uomini sono più che mai convinti di essere completamente liberi; eppure ci hanno reso la loro libertà e l'hanno deposta umilmente ai nostri piedi. Ma
siamo stati noi a ottenerlo, era forse questo che volevi? Una libertà
simile?»52.
L'inquisitore attribuisce a sé il merito di avere «annientato la
libertà e di averlo fatto per rendere felici gli uomini», mentre gli rimprovera di non aver ascoltato «gli avvertimenti e i consigli» che pure
53
gli erano stati dati .
Quante resistenze deve superare Dio per liberare il suo popolo!
Perché la libertà non si può imporre ed è difficile liberare chi conserva
il cuore da schiavo!
Su la Repubblica del 16 giugno scorso è apparso un articolo di
Gustavo Zagrebelsky54. «La libertà, egli scriveva, ha bisogno che ci
liberiamo dei nemici che portiamo dentro di noi», cioè il conformismo, l'opportunismo, la grettezza, la debolezza. C'è bisogno di commentarli? «Il conformismo si combatte con l'amore per la diversità;
l'opportunismo, con la legalità e l'uguaglianza; la grettezza, con la
cultura; la debolezza, con la sobrietà».
Quali sono le nostre resistenze all'azione di Dio che vuole
rendere liberi noi e le nostre comunità?
Come superare queste resistenze?
51. Idem, pag. 348-349.
52. Idem, pag. 350
53. Cfr. Vangelo secondo Matteo, capitolo 4, versetti 1-11; Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti 1-13.
54. Gustavo Zagrebelsky è docente universitario. È stato anche Presidente della Corte Costituzionale.
24
GESÙ, UOMO LIBERO
Chi legge il Vangelo coglie immediatamente la grande libertà
di Gesù55.
Se è vero, come è vero, ciò che diceva Paolo VI che «l'uomo
contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o se
ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni»56, si capisce perché
tanta gente, anche se non crede ma ha l'animo retto e sgombro da
pregiudizi, rimane affascinata dalle parole e dai comportamenti di
Gesù: è un vero maestro e un autentico testimone di libertà. Egli si
presenta libero dai condizionamenti sociali, dalla tradizione degli
antichi, dalla casta dominante, dai condizionamenti familiari... Faccio solo alcuni esempi, senza particolare approfondimento dei brani, e
pongo alcuni interrogativi per la riflessione.
a) Gesù e la legge. È sabato e Gesù insegna nella sinagoga. Si accorge
che c'è una donna «curva», che «non riusciva in alcun modo a stare
diritta». La invita ad avvicinarsi e la guarisce. Il capo della sinagoga reagisce male, si sdegna perché non è stata rispettata la legge del
sabato e rimprovera i presenti: «Ci sono sei giorni, in cui si deve
lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di
sabato». La legge va rispettata! Ma Gesù accusa il capo della sinagoga di ipocrisia: è possibile, secondo la legge, slegare il bue o
l'asino dalla mangiatoia per condurli ad abbeverarsi e non sarebbe
lecito liberare la donna dalla malattia57? «Il sabato è stato fatto per
58
l'uomo e non l'uomo per il sabato!» , cioè la legge è stata fatta per
l'uomo e non viceversa!
Come viviamo il rapporto tra libertà e legalità?
b) Gesù e le tradizioni. Alcuni farisei e scribi si riuniscono attorno a
Gesù e ai suoi discepoli. Si accorgono che i discepoli prendono
cibo «con mani impure, cioè non lavate» (il problema non è di na55. Ludwig Monti, Gesù, uomo libero. Una lettura evangelica, in La Rivista del Clero Italiano, 2011,
fasc. n. 3, pag. 193-209.
56. Paolo VI, Discorso ai membri del” Consilium de Laicis”, 2.10.1974.
57. Vangelo secondo Luca, capitolo 13, versetti 10-17.
58. Vangelo secondo Marco, capitolo 2, versetto 27.
25
tura igienica ma rituale) e gli manifestano il loro disappunto. Ma
Gesù reagisce in modo chiaro e netto: voi siete molto abili perché,
con la scusa di rispettare la tradizione, trascurate invece la volontà
di Dio, anzi «annullate la parola di Dio con la tradizione che avete
tramandato voi». E se questo non bastasse, aggiunge: «E di cose
59
simili ne fate molte» .
Qual è l'incidenza delle tradizioni e della Tradizione nella vita
delle nostre comunità?
c) Gesù e la famiglia. Gesù ha dodici anni. Insieme con i genitori va a
Gerusalemme per la festa di Pasqua. Rimane a Gerusalemme e i
genitori non se ne accorgono. Lo cercano. Lo trovano nel tempio.
Alla madre, che preoccupata gli dice: «Figlio, perché ci hai fatto
questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo», Egli risponde: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?»60.
Lo stile di vita di Gesù crea preoccupazione nei suoi familiari. Il
vangelo di Marco annota che un giorno che Gesù è entrato in una
casa, essi cercano di andarlo a prendere e quando arrivano e lo
mandano a chiamare, Egli dice: «Chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?... chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e
madre»61.
Come le nostre comunità cristiane aiutano le famiglie a vivere
il rapporto educativo in termini di libertà?
d) Gesù e i peccatori. Simone il fariseo invita Gesù a mangiare a casa
sua. Mentre mangiano entra una «peccatrice di quella città» con un
vaso di profumo; scoppia a piangere mentre, mescolando profumo
lacrime e baci, bagna i piedi di Gesù e li asciuga con i capelli. Il
giudizio di Simone è molto duro nei confronti di Gesù: «Se costui
fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo
tocca: è una peccatrice». Con una parabola e alcune annotazioni,
62
Gesù prende le difese della donna, la accoglie e la perdona .
59. Vangelo secondo Marco, capitolo 7, versetti 1-13.
60. Vangelo secondo Luca, capitolo 2, versetti 41-50.
61. Vangelo secondo Marco, capitolo 3, versetti 20-35.
62. Vangelo secondo Luca, capitolo 7, versetti 36-50.
26
Gli scribi dei farisei si meravigliano e si scandalizzano quando
vedono Gesù che mangia insieme con i peccatori e i pubblicani.
Ma egli fa osservare di non essere venuto a chiamare i giusti ma i
peccatori, perché hanno bisogno del medico i malati, non i sani:
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non
63
sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» .
Come le nostre comunità cristiane «si pongono» verso i peccatori?
e) Gesù e il potere. «Nessuna paura da parte di Gesù, nessuna piaggeria verso il potente di turno. Anzi, quando sarà condotto come prigioniero davanti allo stesso Erode, opporrà uno sdegnato silenzio
di fronte alle sue richieste (cfr. Lc 23,9), rifiutandosi di stare al suo
gioco e ribadendo nei fatti la propria libertà, a costo di lasciarsi
umiliare da questo arrogante potente della terra (cfr. Lc 23,11)»64.
Quali atteggiamenti assumono le nostre comunità cristiane
verso le varie forme di potere?
Per riflettere sulla libertà di Gesù, riprendo in mano I fratelli
Karamàzov. L'inquisitore che, come dicevo, attribuisce a sé il merito
di avere «annientato la libertà e di averlo fatto per rendere felici gli
uomini», rimprovera a Gesù di non aver ascoltato «gli avvertimenti e i
consigli» che pure gli erano stati dati. Il riferimento è alle tre tentazio65
ni di cui ci parla il vangelo .
L'inquisitore richiama la prima tentazione e mostra il vantaggio che il prigioniero avrebbe potuto ottenere trasformando le pietre
in pane: «”Vedi... queste pietre nel deserto nudo e infocato? Mutale in
pani e l'umanità ti seguirà come un gregge docile e riconoscente,
anche se eternamente timoroso che tu possa ritirare la tua mano e privarlo dei tuoi pani”. Ma non volesti privare l'uomo della libertà e disdegnasti l'invito giacché, pensasti, quale libertà vi può mai essere se
63. Vangelo secondo Marco, capitolo 2, versetti 15-17.
64. Ludwig Monti, Gesù, uomo libero. Una lettura evangelica, in La Rivista del Clero Italiano, 2011,
fasc. n. 3, pag. 200-201.
65. Cfr. Vangelo secondo Matteo, capitolo 4, versetti 1-11; Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti
1-13.
27
l'obbedienza la si compra con i pani?... Nessuna scienza darà loro il
pane finché resteranno liberi, e alla fine non potranno che deporre la
loro libertà ai nostri piedi e ci diranno: “Rendeteci pure schiavi, ma
sfamateci”». L'inquisitore fa poi delle considerazioni durissime sulla
capacità degli uomini di essere giusti e liberi: «Finalmente capiranno
da soli che libertà e pane terreno a piacimento per tutti sono cose fra
loro inconciliabili perché mai e poi mai sapranno dividerlo fra loro. E
si persuaderanno che non potranno mai essere neppure liberi perché
sono deboli, viziosi, inetti e ribelli»66.
Quali riflessioni suscita l'atteggiamento di Gesù di fronte alla
prima tentazione?
Analizzando la seconda tentazione, quella che chiedeva a Gesù
di gettarsi giù dal tempio per dimostrare di essere il figlio di Dio, l'inquisitore commenta: «confidavi che, seguendoti, anche l'uomo sarebbe rimasto con Dio, senza bisogno di miracoli! Ma tu non sapevi che
non appena l'uomo avesse rinnegato il miracolo avrebbe rinnegato
anche Dio poiché l'uomo non cerca tanto Dio quanto i miracoli». Inoltre, l'inquisitore fa riferimento al rifiuto di Gesù di scendere dalla croce: «Tu non scendesti perché ancora una volta non volesti rendere
schiavo l'uomo con un miracolo e bramavi una fede libera, non fondata sul miracolo... Abbiamo corretto la tua opera, fondandola sul miracolo, sul mistero e sull'autorità. E gli uomini si sono rallegrati di
essere guidati di nuovo come un gregge e di vedere il loro cuore finalmente liberato da un dono tanto terribile che aveva arrecato loro tanti
67
tormenti» .
Quali riflessioni suscita l'atteggiamento di Gesù di fronte alla
seconda tentazione?
Con riferimento alla terza tentazione - il dono di tutti i regni del
mondo e della loro gloria, se Gesù si fosse gettato ai piedi del tentatore
e lo avesse adorato - l'inquisitore osserva: «tu avresti potuto già allora
prendere la spada dei Cesari... Accettando questo terzo consiglio dello
spirito potente tu avresti esaudito tutto ciò che l'uomo cerca sulla ter66. Idem, pag. 352-353.
67. Idem, pag. 356-358.
28
ra, e cioè: chi venerare, a chi affidare la propria coscienza e in che modo infine riunirsi tutti in un unico formicaio comune e concorde, perché il bisogno di un'unione universale è il terzo e ultimo tormento degli uomini... Oh, noi li convinceremo che saranno liberi soltanto quando rinunceranno alla loro libertà in nostro favore e si assoggetteranno
68
a noi» .
Quali riflessioni suscita l'atteggiamento di Gesù di fronte alla
terza tentazione?
Alioscia, il fratello di Ivàn, che lo ha ascoltato in silenzio, in
preda ad una fortissima agitazione, gli grida: «Ma... è un'assurdità!...
Il tuo poema è un'esaltazione di Gesù e non una denigrazione... come
avresti voluto. E chi ti crederà riguardo alla libertà? È così, è proprio
così che va intesa?... Ma come finisce il tuo poema?». E Ivan dice:
«l'inquisitore tace, aspettando per un po' che il prigioniero gli risponda. Il suo silenzio gli pesa... Ma a un tratto Egli in silenzio si avvicina
al vecchio e lo bacia dolcemente sulle sue vecchie labbra esangui. Ed
è tutta la sua risposta. Il vecchio sussulta. Gli angoli delle sue labbra
hanno come un tremito; va verso la porta, l'apre e gli dice: “Vattene e
non venire più... mai più, mai più!”. E lo lascia andare per “le oscure
vie della città”. Il prigioniero allora si allontana». E il vecchio, chiede
Alioscia? «Quel bacio gli brucia nel cuore, ma il vecchio non muta la
69
sua idea» .
L'ampio testo che vi ho riportato possiede una forte carica di
provocazione. Sarebbe opportuno che leggeste per intero il racconto.
Non lasciatevi fuorviare, però, dalla prima reazione, come se il testo
fosse solo un atto di accusa contro la Chiesa di Roma. Tenete presente,
inoltre, che Dostoevskij fa narrare la storia del grande inquisitore a
Ivàn Karamàzov, pessimista, ateo, che rifiuta Dio e ritiene l'esistenza
umana «insensata e maledetta»; Ivàn, quindi, legge la storia di Gesù
non sempre in modo corretto. Un dato, tuttavia, emerge con molta
chiarezza: Gesù è stato un uomo pienamente libero, pagando con la
vita la sua libertà, ha difeso sempre la libertà dell'uomo ed ha richiesto
dai suoi discepoli una fede libera.
68. Idem, pag. 359-360.
69. Idem, pag. 363-366.
29
ALCUNE PROPOSTE DIOCESANE
Adorazione eucaristica in ogni comunità
Nell'enciclica Veritatis splendor, Giovanni Paolo II ha scritto:
«i veri adoratori di Dio devono adorarlo “in spirito e verità” (Gv 4,23):
in questa adorazione diventano liberi. Il legame con la verità e l'adorazione di Dio si manifestano in Gesù Cristo come la più intima radice
della libertà»70.
Papa Benedetto, nella solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo di tre anni fa, ha presentato il gesto dell'inginocchiarsi
come espressione di libertà: «Inginocchiarsi davanti all'Eucaristia è
professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. Noi cristiani
ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo Sacramento. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti a Dio, davanti al Santissimo Sacramento, perché in esso sappiamo e crediamo essere presente l'unico
vero Dio, che ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il suo
Figlio unigenito (cfr Gv 3,16). Ci prostriamo dinanzi a un Dio che per
primo si è chinato verso l'uomo, come Buon Samaritano, per soccorrerlo e ridargli vita, e si è inginocchiato davanti a noi per lavare i nostri
piedi sporchi. Adorare il Corpo di Cristo vuol dire credere che lì, in
quel pezzo di pane, c'è realmente Cristo, che dà vero senso alla vita,
all'immenso universo come alla più piccola creatura, all'intera storia
umana come alla più breve esistenza. L'adorazione è preghiera che
prolunga la celebrazione e la comunione eucaristica e in cui l'anima
continua a nutrirsi: si nutre di amore, di verità, di pace; si nutre di
speranza, perché Colui al quale ci prostriamo non ci giudica, non ci
schiaccia, ma ci libera e ci trasforma»71.
Tenendo presenti queste riflessioni, invito tutte le comunità a
dare ampio spazio all'adorazione eucaristica almeno una volta al mese.
70. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor (Lo splendore della verità), 6.8.1993, n. 87.
71. Benedetto XVI, Omelia, 22.5.2008.
30
Centri di ascolto della Parola
È Dio che ci libera e ci educa a vivere nella libertà. Il libro dell'Esodo sarà la nostra guida.
Riflettete su ciò che papa Benedetto ha scritto nella esortazione
apostolica postsinodale Verbum Domini: «Nella Lettera a Gregorio il
grande teologo alessandrino raccomanda: “Dedicati alla lectio delle
divine Scritture; applicati a questo con perseveranza. Impegnati nella
lectio con l'intenzione di credere e di piacere a Dio. Se durante la
lectio ti trovi davanti a una porta chiusa, bussa e te l'aprirà quel custode, del quale Gesù ha detto: “Il guardiano gliela aprirà”. Applicandoti
così alla lectio divina, cerca con lealtà e fiducia incrollabile in Dio il
senso delle Scritture divine, che in esse si cela con grande ampiezza.
Non ti devi però accontentare di bussare e di cercare: per comprendere
le cose di Dio ti è assolutamente necessaria l'oratio. Proprio per esortarci ad essa il Salvatore ci ha detto non soltanto: “Cercate e troverete”, e “Bussate e vi sarà aperto”, ma ha aggiunto: “Chiedete e riceverete”»72.
Programmazione pastorale parrocchiale
Vi trascrivo, con i necessari adattamenti, ciò che vi chiedevo
l'anno scorso.
Premesso che «la progettualità pastorale non risponde..., primariamente, a esigenze di carattere organizzativo e di pianificazione, ma di discernimento dello Spirito», e che «l'elaborazione del progetto pastorale... esige una comunità corresponsabile e a sua volta la
73
costruisce» , invito tutte le comunità parrocchiali a predisporre, con
il coinvolgimento del consiglio pastorale e del consiglio per gli affari
economici, la programmazione pastorale per l'anno 2011-2012, all'interno della quale sia chiaramente indicato il percorso formativo in
ordine all'educazione alla libertà.
72. Benedetto XVI, Verbum Domini, 30.9.2010, n. 86.
73. Sergio Lanza, Convertire Giona. Pastorale come progetto, OCD, 2005, 148 e 150.
31
Entro il mese di gennaio 2012 tale programmazione sia trasmessa alla segreteria del consiglio pastorale diocesano (via Roma,
109).
I passi della programmazione pastorale sono:
- creare un clima di preghiera e di docilità allo Spirito;
- leggere la situazione parrocchiale e confrontarla con la Parola, in
un ascolto fraterno, leale, rispettoso e libero;
- decidere, attuare e verificare.
Alleanza educativa
Riferendo ciò che Papa Benedetto aveva detto alla 59ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana il 28 maggio 2009,
il documento Educare alla vita buona del Vangelo scrive: «La complessità dell'azione educativa sollecita i cristiani ad adoperarsi in ogni
modo affinché si realizzi “un'alleanza educativa tra tutti coloro che
hanno responsabilità in questo delicato ambito della vita sociale ed
ecclesiale”»74.
Con riferimento alla educazione alla libertà, chiedo alle parrocchie, agli uffici pastorali diocesani, alle associazioni, ai gruppi e ai
movimenti, alla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali di:
- promuovere nuove figure educative tra i laici, «perché germini la
sensibilità ad assumere compiti educativi nella Chiesa e nella
società»;
- favorire la reciprocità tra famiglie, comunità ecclesiale e società,
riconoscendo e sostenendo «il primato educativo della famiglia»;
- «attivare la conoscenza e la collaborazione tra catechisti, insegnanti - in particolare di religione cattolica - e animatori di oratori,
associazioni e gruppi»;
- «aiutare le famiglie a interagire con i media in modo corretto e costruttivo, e mostrare alle giovani generazioni la bellezza di relazio75
ni umane dirette» .
74. Conferenza episcopale italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, 4.10.2010, n. 35.
75. Conferenza episcopale italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, 4.10.2010, nn. 54, 51.
32
CONCLUSIONE
Per introdurre il programma pastorale per il biennio 1987-1989
dedicato al tema dell'educare, il cardinale Carlo Maria Martini assunse il testo biblico, con il quale mi piace concludere questa mia lettera:
«Egli lo trovò in una terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come la pupilla del suo occhio.
Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali.
Il Signore, lui solo lo ha guidato,
76
non c'era con lui alcun dio straniero» .
Dopo averlo riportato, aggiunse: «è Dio il grande educatore
del suo popolo. Il castigo più terribile che potrebbe colpire gli uomini
della Bibbia non sarebbe quello di punizioni particolari, ma di sentirsi
abbandonati da questa guida amorevole, sapiente, instancabile»77.
Maria, la vergine santissima, donna veramente e totalmente
libera, accompagni noi e le nostre comunità a lasciarsi condurre dalla
guida «amorevole, sapiente e instancabile» di Dio sulla strada della
libertà.
Con affetto.
X Paolo, vescovo
76. Libro del Deuteronomio, capitolo 32, versetti 10-12.
77. Carlo Maria Martini, Dio educa il suo popolo, 27.8.1987, n. 6, in Carlo Maria Martini, Interiorità e
futuro, EDB, Bologna, 1988, pag. 413.
33
Calendario
delle
Attività Diocesane
per
l'Anno Pastorale
2011-2012
SETTEMBRE 2011
Gio. 1
6 a Giornata per la salvaguardia del creato
Sab. 17
Riunione direttori uffici diocesani
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19.30 - Cresime
Lun. 19
Parrocchia S. Pietro Apostolo, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
UPS delle Case di riposo
Mer. 21
Cattedrale S. Giovanni Battista, Ragusa:
ore 20,30 - Consegna e presentazione
del programma pastorale 2011-2012
Mer. 21
Gio. 22
Torre di Canicarao, Comiso:
ore 15,30 - Formazione volontari Centri
di ascolto e Casa accoglienza ‘‘Io sono con te’’
CD
Sab. 24
Sede AIAD/AIL - Largo San Paolo, Ragusa Ibla:
ore 10,00 - Incontro per i componenti UPS
UPS
UPS
Collegio docenti
Dom. 25
R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), Ragusa:
ore 11,00 - Incontro spirituale per i volontari UPS
UPS
Lun. 26
Parrocchia S. Pietro Apostolo, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Mar. 27
Incontro diocesano del clero
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
37
Mer. 28
Parrocchia Madonna Assunta, Vittoria:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Gio. 29
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Ven. 30
Monastero Santa Teresa, Ragusa:
ore 16,00 - Apertura ottobre missionario
UPM
OTTOBRE 2011
Sab. 1
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale di inizio anno per i catechisti
(parrocchie: S. Maria la Nova, S. Nicola,
Immacolata Concezione)
UCD
Suore Orsoline, Monterosso Almo:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale di inizio anno per i catechisti
(Monterosso Almo - Giarratana)
UCD
Dom. 2
Santuario dell’Immacolata, Comiso:
ore 20,00 - Concerto: “Note di pace.
Cantare la libertà con Francesco d'Assisi”
UPC
Mar. 4
Incontro zonale del clero
Teatro Naselli, Comiso:
ore 11,00 - Concerto: “Note di pace.
Cantare la libertà con Francesco d'Assisi”
Ven. 7
38
Ragusa: Incontro unità giovani di zona
UPC
UDPG
Sab. 8
Convento S. Francesco all’Immacolata, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale di inizio anno per i catechisti
(Comiso - S. Croce Camerina - Pedalino)
Mar. 11
Ritiro spirituale diocesano del clero
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro ufficio di pastorale familiare
UCD
UDPF
Mer. 12
Gio. 13
Canicarao Torre, Comiso:
Ore 15,30 - Formazione volontari centri
di ascolto Caritas
CD
Ven. 14
Comiso: Incontro unità giovani di zona
UDPG
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“La famiglia: luogo di conflitto, dialogo e crescita”
Sab. 15
CD
ITI
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15.30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Centro di spiritualità ‘‘Cor Jesu’’, Ragusa:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale di inizio anno per i catechisti
(Ragusa, M. di Ragusa, S. Giacomo Bellocozzo)
UCD
Santuario Madonna della Salute, Vittoria:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale di inizio anno per i catechisti
(Vittoria - Acate - Scoglitti)
UCD
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19.30 - Cresime
Sab. 15
Dom. 16
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
Esercizi spirituali (dalle ore 16 alle19 di sabato)
(dalle ore 9.30 alle 18.30 di domenica)
UDPF
39
Mar. 18
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Festa S. Luca Evangelista
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 20,00 - Celebrazione del ‘‘mandato’’
per gli operatori pastorali
Mer. 19
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
Gio. 20
Incontro di formazione IRC
Ven. 21
Vittoria: Incontro unità giovani di zona
UDPG
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19.30 - Veglia diocesana di preghiera
per la Giornata missionaria mondiale
UPM
UDPF
IRC
Dom. 23
Giornata missionaria (colletta obbligatoria)
Lun. 24
Parrocchia San Giuseppe Artigiano, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Ragusa: ore 20,00 - Convocazione assemblea
Consulta diocesana delle aggregazioni laicali
CDAL
Mar. 25
Parrocchia S. G. Battista, S. Croce Camerina:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Mer. 26
Parrocchia S. Nicolò di Bari, Acate:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di Pastorale familiare
40
UDPF
Gio. 27
Santuario dell’Addolorata, Monterosso Almo:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Ven. 28
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“Una visione biblica della sessualità nel racconto
della creazione. Sessualità, linguaggio d'amore”
CD
ITI
Sab. 29
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
UCD
AB
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
NOVEMBRE 2011
Mar. 1
Giornata della santificazione universale
Mar. 8
Ritiro spirituale diocesano del clero
Mer. 9
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Gio. 10
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Ven. 11
Sala Conferenze C.C.I.A.A. Via Natalelli, Ragusa:
Presentazione Dossier Caritas/Migrantes 2011
CD
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“Una visione biblica della sessualità nel racconto
della creazione. Sessualità, linguaggio d'amore”
CD
ITI
41
Sab. 12
Incontro vicari foranei
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
Dom. 13
UCD
AB
Giornata del ringraziamento
da
Dom. 13
a
Il Vescovo incontra la comunità parrocchiale
S. Maria delle Scale - Ragusa
Mer. 16
Lun. 14
Mar. 15
Sede AIAD/AIL - Largo San Paolo, Ragusa Ibla:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
UPS delle Case di riposo
UPS
Sala Lumiere, Ragusa:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
UCD
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 18,00 - Incontro Caritas parrocchiali
Vicariati di Ragusa e Chiaramonte Gulfi
CD
Consultorio familiare - Via G. Cartia, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Mer. 16
Chiesa Madre, Chiaramonte Gulfi:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Gio. 17
Consiglio diocesano affari economici
42
Incontro di formazione IRC
IRC
Auditorium P. Flaccavento, Ragusa:
ore 19,30 - Incontro Caritas parrocchiali
Vicariati di Vittoria e Comiso
CD
Sab. 19
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,00 - Cresime
Ragusa: ore 19,00 - Musical sulla libertà
Dom. 20
Giornata di sensibilizzazione per il sostestamento
del clero
Lun. 21
Giornata delle claustrali
Parrocchia Maria SS. di Portosalvo, M. Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
Mar. 22
Mer. 23
Incontro zonale del clero
Parrocchia Maria SS. del Rosario, Pedalino:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
UPS
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
ore 18,00 - Celebrazione Eucaristica
per gli Operatori della musica e canto
ULD
Parrocchia S. Maria di Portosalvo, Scoglitti:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
Gio. 24
UPS
UDPF
Chiesa Madre, Giarratana:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Roma: Udienza del Santo Padre in occasione
del 40° della Caritas di tutti gli animatori,
operatori, volontari e beneficiari dei servizi
CD
43
Ven. 25
Sab. 26
Sede AIAD/AIL - Largo San Paolo, Ragusa Ibla:
ore 16,00 - Incontro con le Associazioni
di volontariato
UPS
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“La famiglia comunità educante. Soggetto e risorsa
primaria di ogni maturazione umana e cristiana”
CD
ITI
Veglia di preghiera inizio Anno Liturgico
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
Sab. 26
Dom. 27
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
Convegno CPM (dalle ore 16 alle19 di sabato)
(dalle ore 9.30 alle 18.30 di domenica)
Lun. 28
Avvento di fraternità nelle Case di riposo
(Vicariato di Ragusa)
Mar. 29
Consiglio presbiterale
Mer. 30
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
UDPF
UPS
UDPF
DICEMBRE 2011
Dom. 4
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
ore 16,30 - Ritiro per tutti i Ministri straordinari
della Comunione Eucaristica
ULD
Lun. 5
Avvento di fraternità nelle Case di riposo
(Vicariato di Comiso)
UPS
Mar. 6
Ritiro spirituale diocesano del clero
44
Mar. 6
Consultorio familiare - Via G. Cartia, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro consiglio pastorale familiare
UDPF
Gio. 8
Ven. 9
Sab. 10
Ragusa:
Mostra di beneficenza: ‘‘CI SIAMO ANCHE NOI’’
realizzata dagli anziani delle Case di riposo
UPS
Sab. 10
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
UCD
AB
da
Dom. 11
a
Mer. 14
Lun. 12
Mar. 13
Il Vescovo incontra la comunità parrocchiale
S. Antonio di Padova - Comiso
Avvento di fraternità nelle Case di riposo
(Vicariato di Vittoria)
Sala Lumiere, Ragusa:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
UPS
UPC
Incontro zonale del clero
S. Lucia, Vergine e Martire
ore 11,00 - Reparto Oculistico, O. M. P. A.
Celebrazione Eucaristica per i malati
UPS
Mer. 14
R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), Ragusa:
ore 11,00 - Celebrazione Eucaristica per i malati
e gli anziani ospiti della struttura
UPS
Ven. 16
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“La dimensione narrativa nella comunicazione
tra le generazioni: la spiritualità della famiglia
ebraica”
CD
ITI
Sab. 17
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
45
Sab. 17
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,00 - Cresime
Casa di riposo Maria Schininà, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro festa con i ragazzi volontari
UPS delle Case di riposo
UPS
Lun. 19
Avvento di fraternità nelle Case di riposo
(Vicariato di Chiaramonte Gulfi)
UPS
Mar. 20
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Gio. 22
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 19,00 - ‘‘Il Natale nel mondo della salute’’
Celebrazione per medici e operatori Sanitari
UPS
Incontro spiritualità IRC (Badia)
IRC
GENNAIO 2012
Dom. 1
45a Giornata della pace
Lun. 2
San Giuseppe Maria Tomasi, sacerdote
Ven. 6
Giornata dell’infanzia missionaria
Sab. 7
Sede AIAD/AIL - Largo San Paolo, Ragusa Ibla:
ore 10,00 - Incontro per i componenti UPS
UPS
da
Dom. 8
a
Mer. 11
Lun. 9
46
Il Vescovo incontra la comunità parrocchiale
S. Giovanni Battista - Vittoria
Sala Lumiere, Ragusa:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
UPC
Mar. 10
Ritiro spirituale diocesano del clero
Mer. 11
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
UDPF
Ven. 13
Ragusa: Incontro unità giovani di zona
UDPG
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“La famiglia nell'islam fra tradizione e modernità”
Sab. 14
Dom. 15
Riunione direttori uffici diocesani
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
CD
ITI
UCD
AB
98a Giornata delle migrazioni
(memoria obbligatoria)
da
Lun. 16
a
Sab. 21
Lun. 16
Esercizi spirituali del clero
(dalle ore 13,00 di lunedì alle ore 14,00 di sabato)
Vittoria: ore 19,30 - Convocazione assemblea
Consulta diocesana delle aggregazioni laicali
Teatro Naselli, Comiso:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
Mar. 17
CDAL
UPC
23a Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo
del dialogo tra cattolici ed ebrei
Incontro zonale del clero
da
Mer. 18
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
a
Mer. 25
47
Mer. 18
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
Gio. 19
Incontro di formazione IRC
Ven. 20
Comiso: Incontro unità giovani di zona
Sab. 21
Convegno UPS (in collaborazione con la FIMG)
UDPF
IRC
UDPG
UPS
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,00 - Cresime
Lun. 23
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
Mar. 24
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Gio. 26
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Comiso: Incontro unità giovani di zona
Ven. 27
Chiesa Madre, Chiaramonte:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
Vittoria: Incontro unità giovani di zona
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra: “Eros e
agape nell'amore sponsale”
48
UPS
UDPG
UPS
UDPG
CD
ITI
Sab. 28
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
ore 16,30 - Ritiro per i Lettori e gli Accoliti
istituiti
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’
UDL
UDPG
Dom. 29
59ª Giornata dei malati di lebbra
Lun. 30
Sede AIAD/AIL - Largo San Paolo, Ragusa Ibla:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
UPS delle Case di riposo
UPS
Sala Golden, Vittoria:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
UPC
FEBBRAIO 2012
Gio. 2
da
16 a Giornata della vita consacrata
Festa diocesana per la vita
UDPF
UPS
Sab. 4
Parrocchia Santi Apostoli, Vittoria:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
UCD
AB
Dom. 5
34 a Giornata per la vita
Ven. 3
a
Dom. 5
Visita del vescovo ai neonati e alle mamme
nei presidi ospedalieri della diocesi
Lun. 6
Teatro Naselli, Comiso:
ore 19,00 - Cineforum sul tema: ‘‘Educhiamoci
alla libertà’’
UDPF
UPS
UPC
49
Mar. 7
Ritiro spirituale diocesano del clero
Consiglio pastorale diocesano
Consultorio familiare - Via G. Cartia, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro consiglio pastorale familiare
UDPF
Mer. 8
Parrocchia S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
UDPF
Ven. 10
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:“Genitori
come voce della sapienza nell'antico vicino e
estremo oriente”
CD
ITI
Sab. 11
20a Giornata del malato
UPS
50
Sab. 11
UPS
da
Dom. 12
a
Mer. 15
Dom. 12
Festa diocesana dei fidanzati
Mar. 14
Incontro zonale del clero
Collegio docenti
Mer. 15
Parrocchia S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di formazione per animatori
di pastorale familiare
UDPF
ITI
UDPF
Ragusa: ore 18,30 - Tavola Rotonda
“Momenti di dialogo interreligioso tra
Cristianesimo, Ebraismo e Islam”
CD
ITI
Gio. 16
Incontro di formazione IRC
IRC
Sab. 18
Incontro vicari foranei
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,00 - Cresime
51
Lun. 20
Teatro Naselli, Comiso:
ore 19,00 - Cineforum sul tema:
‘‘Educhiamoci alla libertà’’
Mar. 21
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Ven. 24
Salone Vescovado, Ragusa:
dalle ore 15,30 alle ore 18,30 - Cattedra:
“Il coraggio di educare. Costruire il dialogo
educativo con le nuove generazioni”
Sab. 25
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale per i catechisti
(parrocchie: S. Maria la Nova, S. Nicola,
Immacolata Concezione)
Suore Orsoline, Monterosso Almo:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale per i catechisti
(Monterosso Almo - Giarratana)
UPC
UCD
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
Lun. 27
Stazioni quaresimali nelle Case di riposo
UPS
Mar. 28
Consiglio presbiterale
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 18,00 - Incontro Caritas parrocchiali
Vicariati di Ragusa e Chiaramonte Gulfi
CD
52
Cappella Asp 7 (Piazza Igea), Ragusa:
Ore 11,00 - Incontro spirituale per i medici
e gli operatori sanitari
UPS
Musical sulla libertà
UPS
MARZO 2012
CD
Gio. 1
Auditorium P. Flaccavento, Vittoria:
ore 19,30 - Incontro Caritas parrocchiali
Vicariati di Vittoria e Comiso
Sab. 3
Parrocchia Santi Apostoli, Comiso:
dalle ore 16,00 alle ore 18,30 - Presentazione
e approfondimento del libro dell’Esodo
UCD
AB
Dom. 4
Assemblea diocesana di pastorale familiare
UDPF
Lun. 5
Stazioni quaresimali nelle Case di riposo
(Vicariato di Comiso)
Vittoria: ore 19,30 - Convocazione assemblea
Consulta diocesana delle aggregazioni laicali
UPS
CDAL
Mar. 6
Ritiro spirituale diocesano del clero
Sab. 10
Centro di spiritualità ‘‘Cor Jesu’’, Ragusa:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale per i catechisti
(Ragusa, M. di Ragusa, S. Giacomo Bellocozzo)
UCD
Santuario Madonna della Salute, Vittoria:
dalle ore 16,00 alle ore 19,00 - Ritiro spirituale
zonale per i catechisti
(Vittoria - Acate - Scoglitti)
UCD
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
dalle ore 16,30 alle ore 18,30 - Incontro formativo
per i gruppi liturgici parrocchiali
ULD
da
Dom. 11
a
Mer. 14
Il Vescovo incontra la comunità parrocchiale
Cattedrale S. Giovanni Battista - Ragusa
53
Lun. 12
Stazioni quaresimali nelle Case di riposo
(Vicariato di Vittoria)
UPS
UPC
Mar. 13
Incontro zonale del clero
Sab. 17
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,00 - Cresime
Lun. 19
Stazioni quaresimali nelle Case di riposo
(Vicariato di Chiaramonte Gulfi)
Mar. 20
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Mer. 21
UPS
Parrocchia SS. Salvatore, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i gruppi
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Parrocchia Maria SS. Annunziata, Comiso:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
UPC
Gio. 22
54
Parrocchia S. Maria Goretti, Vittoria:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Ven. 23
Parrocchia B.M.V. di Lourdes, S. G. Bellocozzo:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Via Crucis in occasione della giornata
di preghiera e digiuno per i missionari
UPM
Sab. 24
Giornata di preghiera e digiuno in memoria
dei missionari martiri
Dom. 25
V Domenica di Quaresima
Giornata di solidarietà per i missionari iblei
UPM
Mar. 27
Parrocchia Preziosissimo Sangue, Ragusa:
ore 18,00 - Precetto pasquale per medici,
operatori sanitari, associazioni di volontariato
UPS
Gio. 29
Cappella Vescovado, Ragusa:
ore 18,00 - Incontro volontari Centri di ascolto
per presentazione attività svolta nell’anno 2011
CD
Incontro di spiritualità IRC (Badia)
IRC
Sab. 31.
Giornata della gioventù (celebrazione diocesana)
UPDG
APRILE 2012
Dom. 1
27a Giornata della gioventù
Gio. 5
Giovedì Santo
Cattedrale S. Giovanni Battista, Ragusa:
ore 10.00 - Messa Crismale
partecipano MSCE, Lettori, Accoliti e Ministranti
Ven. 6
Giornata per le opere della Terra Santa
(colletta obbligatoria)
UPDG
ULD
55
Mar. 10
Incontro zonale del clero
Mar. 10
Mer. 11
Assemblea diocesana
programmazione 2012 - 2013
Gio. 12
100Anniversario ordinazione episcopale
di S.E. Mons. Paolo Urso (2002)
Lun. 16
Parrocchia Maria Ausiliatrice, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
Mar. 17
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Mer. 18
Gio. 19
Ven. 20
56
UPS
Parrocchia Maria SS. delle Grazie, Comiso:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Consultorio familiare - Via G. Cartia, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Parrocchia S. Giovanni Bosco, Vittoria:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
S. Cuore, Vittoria:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UPS
UDPF
Cattedrale S. Giovanni Battista, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Incontro formativo IRC
IRC
S. Cuore, Comiso:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
Chiesa Madre, Chiaramonte Gulfi:
ore 20,30 - Incontro di rete pastorale familiare
UDPF
da
Gio. 19
a
Ven. 20
Sab. 21
Corso nuovi catechisti
(dalle ore 16,00 alle ore19,00)
UCD
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Cresime
Dom. 22
88 a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro
Cuore (colletta obbligatoria)
Mar. 24
Ritiro diocesano spirituale del clero
(Chiaramonte Gulfi)
da
Corso nuovi catechisti
(dalle ore 16,00 alle ore19,00)
UCD
Ven. 27
Convegno diocesano UPS
UPS
Sab. 28
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
Dom. 29
49a Giornata di preghiera per le vocazioni
Gio. 26
a
Ven. 27
Incontro diocesano dei ragazzi di iniziazione
cristiana
MAGGIO 2012
Dom. 6
Giornata di sensibilizzazione per il sostegno
economico alla Chiesa Cattolica
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
ore 20,00 - Concerto: “Note di pace.
Cantare la libertà con Francesco d'Assisi”
Mar. 8
Ritiro spirituale diocesano del clero
57
Ven. 11
Ragusa: Incontro unità giovani di zona
Sab. 12
Assemblea dei catechisti
UDPG
UCD
da
Dom. 13
a
Mer. 16
Il Vescovo incontra la comunità parrocchiale
Immacolata Concezione - Roccazzo
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
ore 16,30 - Ritiro per i Lettori e gli Accoliti
istituiti
ULD
Parrocchia S. Pietro Apostolo, Ragusa:
ore 18,00 - Celebrazione Mariana per malati,
medici e operatori sanitari
UPS
Lun. 14
Mese di Maggio nelle Case di riposo
(Vicariato di Comiso)
UPS
Mar. 15
Aggiornamento pastorale diocesano del clero
Dom. 13
Parrocchia S. Paolo Apostolo, Ragusa:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Mer. 16
Parrocchia S. Maria delle Stelle, Comiso:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Gio. 17
Parrocchia Resurrezione, Vittoria:
ore 16,00 - Incontro formativo per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
Consiglio diocesano affari economici
UPS
Incontro formativo IRC
IRC
Santuario del Carmine, Ragusa:
ore 18,00 - Celebrazione Mariana per i volontari
parrocchiali della pastorale dei malati
UPS
Ven. 18
58
Ven. 18
Comiso: Incontro unità giovani di zona
Sab. 19
Riunione Vicari foranei
UDPG
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Cresime
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
Dom. 20
46 a Giornata per le comunicazioni sociali
CVC
Lun. 21
Mese di maggio nelle Case di riposo
(Vicariato di Vittoria)
UPS
Mar. 22
Incontro zonale del clero
Ven. 25
Vittoria: Incontro unità giovani di zona
Dom. 27
Domenica di Pentecoste
Lun. 28
Mese di maggio nelle Case di riposo
(Vicariato di Chiaramonte Gulfi)
Mar. 29
Giornata Sacerdotale Regionale Mariana
Mer. 30
Mese di maggio nelle Case di riposo
(Vicariato di Ragusa)
UPS
Gio. 31
Sede AIAD/AIL - Largo S. Paolo, Ragusa Ibla:
Ore 18,00 - Chiusura del mese di maggio
animata dalle Associazioni di volontariato
UPS
UDPG
UPS
59
GIUGNO 2012
Dom. 3
Parrocchia S. Antonio di Padova, Comiso:
dalle ore 9,30 alle ore 15,00 - Incontro festa
per i Ministranti
Lun. 4
Consiglio pastorale diocesano
Mar. 5
Ritiro spirituale diocesano del clero
Sab. 9
Riunione direttori uffici diocesani
Mar. 12
Incontro zonale del clero
Ven. 15
Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù
Giornata di santificazione sacerdotale
Sab. 16
Santuario Maria SS. di Gulfi, Chiaramonte:
dalle ore 15,30 alle ore 19,30 - Incontro mensile
dei diaconi
51
ULD
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Cresime
Dom. 17
Suore Sacro Cuore, Marina di Ragusa:
ore 18,00 - Incontro festa per i ragazzi volontari
UPS delle Case di riposo
Mar. 19
Incontro pastorale del clero: verifica
Consultorio familiare - Via G. Cartia, Ragusa:
ore 20,30 - Incontro consiglio pastorale familiare
Gio. 21
UDPF
Consiglio presbiterale
Incontro formativo IRC
60
UPS
IRC
Dom. 24
Giornata per la carità del Papa
(colletta obbligatoria)
Mar. 26
Collegio docenti
LUGLIO 2012
da
ITI
160 Seminario estivo
UCD
Ven. 6
Giornata del rifugiato
CD
Ven. 13
Sab. 14
Istituto Suore Sacro Cuore, Marina di Ragusa:
ore 18,00 - Percorsi estivi di approfondimento
sull’accompagnamento dei malati
UPS
Sab. 21
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Cresime
Mar. 3
a
Gio. 5
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’ UDPG
da
Gio. 26
Festa giovani e famiglie
a
UDPF
UDPG
Dom. 29
AGOSTO 2012
Sab. 18
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 - Cresime
Progetto primo annuncio: ‘‘Una Luce nella notte’’
Ven. 31
UDPG
Consiglio pastorale diocesano
61
SETTEMBRE 2012
Sab. 1
7 a Giornata per la salvaguardia del creato
Consiglio presbiterale
Sab. 15
Cattedrale San Giovanni Battista, Ragusa:
ore 19,30 – Cresime
Ven. 21
Cattedrale S. Giovanni Battista, Ragusa:
Consegna e presentazione
del programma pastorale 2012-2013
1) Gli incontri e i ritiri di clero diocesani si terranno presso il Centro
Internazionale di Spiritualità “Cor Jesu”, tranne quelli dell’11 e 18
ottobre 2011, del 21 febbraio 2012 e del 5 e 19 giugno 2012 che
si terranno presso il Salone della Parrocchia Preziosissimo Sangue Ragusa.
2) Il Consiglio presbiterale si terrà in Vescovado (sala pluriuso).
3) Il Consiglio pastorale diocesano si terrà presso i Padri Gesuiti - Ragusa.
4) Gli incontri dei vicari foranei si terranno in Vescovado.
5) Gli incontri dei direttori degli uffici si terranno in Vescovado (sala
pluriuso) .
6) Le Giornate mondiali sono riportate in neretto; le Giornate nazionali in
corsivo.
62
LEGENDA
CDV:
CD:
UCD:
UCS:
UDPF:
UDSE:
ULD:
UPC:
UPM:
UPS:
UPSL:
USS:
UDPG:
UCD-AB:
CDAL:
CVC:
IRC:
ISR:
ITI:
Centro Diocesano Vocazionale
Caritas Diocesana
Ufficio Catechistico Diocesano
Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali
Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia
Ufficio Diocesano per il Sostegno Economico alla Chiesa
Ufficio Liturgico Diocesano
Ufficio Pastorale della Cultura
Ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria
Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute
Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro
Ufficio Servizio Scuola
Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile
Ufficio Catechistico Diocesano Apostolato Biblico
Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali
Commissione per la Vita Consacrata
Insegnanti Religione Cattolica
Istituto Scienze Religiose
Istituto Teologico Ibleo
63
settembre 2011
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libretto diocesi educhiamoci alla libertà