DIPLOMA DI MATURITÀ PROFESSIONALE:
• Tecnico dell’industria del Mobile e
dell’Arredamento
• Tecnico della Gestione Aziendale
• Tecnico dei Servizi Turistici
DIPLOMA DI MATURITÀ ARTISTICA
• Architettura e Design
REGOLAMENTO DI ISTITUTO - IPSIA “G. MERONI”
L’adozione del regolamento di Istituto è ribadita dal Regolamento sull’autonomia e fa parte
integrante del Piano dell’offerta formativa.(Rif. Norm.:D.P.R. 24/06/1998 n° 249, art. 4; D.P.R.
08/03/1999 art. 4 comma 2)
Il presente Regolamento recepisce le norme di cui al T.U. del D.L. n°297/94, le disposizioni della
legge n° 241/90 nonché quelle contenute nella Costituzione della Repubblica Italiana e nello
STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
Art. 1 – VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
La scuola è luogo di formazione, di educazione e di istruzione oltre che comunità di dialogo, di
ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici.
In essa tutte le componenti, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, collaborano allo scopo
comune di garantire la realizzazione del diritto allo studio, di promuovere lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, ma soprattutto la crescita
culturale e professionale degli studenti per un efficace inserimento nella vita sociale e nel mondo
del lavoro.
L’azione educativa si fonda sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, sull’acquisizione del
senso di responsabilità e di autonomia, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,
quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Le norme del presente Regolamento intendono garantire e salvaguardare i diritti di tutta la comunità
e dei singoli componenti.
Insegnanti, studenti e tutti coloro che operano nella scuola si impegnano, con diversa responsabilità,
all’osservanza delle norme del presente Regolamento.
Art. 2 – DIRITTI
2.1 - Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola garantisce e disciplina nel proprio Regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
2.2 – L’istituzione deve garantire la tutela della salute e in particolare deve:
• Curare che l’attrezzatura usata corrisponda ai requisiti delle norme prevenzione
infortuni;
• Curare che l’abbigliamento tenga conto delle esigenze di lavoro;
• Organizzare il lavoro in modo da prevenire il pericolo.
Tutti devono tutelare la salute curando l’igiene personale e la pulizia del posto di lavoro e
segnalando alla Presidenza ogni elemento utile alla prevenzione
2.3 - Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Annualmente gli studenti eleggono i rappresentanti di classe e di istituto che, nella veste ufficiale,
costituiscono il tramite funzionale più idoneo alla comunicazione Presidenza-docenti-alunni.
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Sono previste le seguenti forme di assemblea:
1. Assemblea di classe
•
•
•
•
•
La richiesta scritta, contenente l’o.d.g. e controfirmata dai docenti delle ore destinate alla
stessa, va presentata alla Presidenza almeno tre giorni prima.
I docenti predetti sono tenuti alla vigilanza anche se non assistono alla riunione ed hanno
il potere di intervento in caso di accertata impossibilità di ordinato svolgimento
La programmazione deve prevedere una rotazione tra le materie
La durata è di due ore al massimo per ogni mese durante l’orario scolastico.
Deve essere effettuata una verbalizzazione da consegnare al Dirigente Scolastico
2. Assemblea di istituto
• È l’assemblea di tutti gli studenti
• La richiesta scritta, contenente l’o.d.g., va presentata in Presidenza almeno cinque giorni
prima
• Possono richiedere un’assemblea generale i rappresentanti nel Consiglio di Istituto o i
rappresentanti di tutte le classi.
• L’assemblea è gestita dagli studenti; vi possono assistere, con facoltà di intervento, il
Dirigente scolastico o un suo Delegato, ed i docenti secondo l’orario di servizio.
3. Assemblea di area
• In alternativa alle assemblee di classe, sempre all’interno del monte ore, può essere
richiesta un’assemblea di area: per fascia (terze, quarte, …) o per indirizzo
• La richiesta scritta va presentata almeno cinque giorni prima e deve essere firmata da
tutti i rappresentanti delle classi interessate.
I rappresentanti possono inoltre riunirsi durante l’anno scolastico, per un massimo di quattordici ore
annue e formare un Comitato studentesco per avanzare proposte al Collegio dei Docenti e al
Consiglio di istituto.
2.4 – Gli alunni che hanno le lezioni pomeridiane e desiderano rimanere a scuola, dalle ore 13.40
alle ore 14.30, possono consumare il pasto al bar, e successivamente recarsi in cortile o in
biblioteca aspettando la ripresa delle lezioni. È vietato spostarsi negli altri locali scolastici poiché
non può essere garantita adeguata sorveglianza.
2.5 - I genitori degli studenti iscritti o coloro che ne esercitano la patria potestà hanno la facoltà di
riunirsi in assemblea, previo permesso rilasciato dal Dirigente Scolastico, per:
• Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia;
• Superare le difficoltà che dovessero insorgere nella gestione delle iniziative
programmate;
• Partecipare a gruppi di studio per affrontare i problemi della scuola;
• Supportare i genitori eletti nel Consiglio di Istituto;
• Assicurare un coordinamento e un’organizzazione ai rappresentanti di classe;
• Operare a sostegno delle famiglie e degli studenti.
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L’assemblea generale è convocata in via ordinaria almeno una volta all’anno e comunque ogni
qualvolta si renda necessaria e può essere richiesta dai Genitori rappresentanti di classe e/o di
Istituto.
Art. 3 – DOVERI
3.1 - Orario dell’attività scolastica
a) L’orario dell’attività didattica è fissato dal Consiglio di Istituto, sentite tutte le componenti e
dopo aver analizzato i seguenti dati: pendolarismo, mappe orarie dei mezzi pubblici
b) Tutte le componenti sono tenute ad un’osservanza precisa e puntuale dell’orario scolastico.
3.2 – Norme di comportamento
a) Tutti i componenti della comunità scolastica (alunni, docenti, non docenti, genitori) hanno il
dovere del rispetto reciproco, di osservare le regole della convivenza civile, di rispettare
l’ambiente, di concorrere all’ordinato svolgimento della vita scolastica in tutte le sue
manifestazioni.
b) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
c) Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio
della scuola in quanto tali beni appartengono alla comunità scolastica.
Chi sarà riconosciuto responsabile di danneggiamento (alunno o, se non individuabile, la
classe) sarà tenuto a risarcire il danno.
d) Gli studenti devono condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore della qualità della vita della scuola
Il rispetto degli ambienti, dell’arredamento e del materiale didattico è dovere di
ognuno, è espressione di buona educazione e di senso di responsabilità.
e) In osservanza delle vigenti disposizioni è vietato fumare all’interno della scuola. È
consentito fumare negli spazi aperti interni e solamente durante l’intervallo
f) Durante le ore di lezione tutti i cellulari devono essere rigorosamente disattivati
g) Durante le lezioni in falegnameria e nei laboratori gli studenti devono rispettare il
regolamento predisposto per gli stessi.
h) Nelle aule e nei laboratori non è consentito consumare cibi e bevande.
i) Per non disturbare lo svolgimento della lezione le richieste di uscite dall’aula vanno limitate
allo stretto necessario. Sarà comunque possibile concedere il permesso di uscire ad uno
studente per volta, fermo restando che il rientro sia sollecito.
j) Gli spostamenti necessari da aule, laboratori,palestra, al cambio dell’ora devono avvenire
ordinatamente e con sollecitudine.
3.3 - Regolamentazione dei ritardi
a) Le entrate in ritardo – entro i dieci minuti dall’inizio delle lezioni – sono autorizzate dal
docente in servizio, senza giustificazione solo se il ritardo non è ripetuto. In caso contrario,
lo studente dovrà giustificare il giorno successivo.
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In presenza di ritardi abituali e sistematici la scuola provvederà ad informare la famiglia; per
gli studenti maggiorenni iscritti alla sezione serale verrà informato il coordinatore di classe.
b) Le entrate in ritardo – oltre i dieci minuti dall’inizio delle lezione – sono autorizzate dal
Dirigente scolastico o dal Collaboratore Vicario.
c) I permessi di entrata posticipata, di durata non superiore ad un’ora di lezione, saranno
concessi su richiesta del genitore utilizzando il libretto scolastico personale. Per permessi
superiori all’ora, da richiedere solo per gravi motivi, è necessaria la presenza del genitori
d) Eventuali ritardi ricorrenti degli studenti iscritti alla sezione serale devono essere
adeguatamente motivati mediante una comunicazione scritta.
3.4 - Uscite anticipate
a) Gli alunni non possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, salvo nei casi di
improvviso malore, per i quali sarà cura della Presidenza prendere le opportune iniziative.
b) Le uscite anticipate di intere classi, determinate da improvvise esigenze organizzative sono
disposte con anticipo con preavviso alle famiglie e annotazione sul registro di classe.
c) I permessi di uscita anticipata, di durata non superiore ad un’ora di lezione, saranno concessi
su richiesta del genitore utilizzando il libretto scolastico personale. Per permessi superiori
all’ora, da richiedere solo per gravi motivi, è necessaria la presenza del genitori.
d) Agli studenti maggiorenni della sezione serale possono essere concessi permessi di uscita
anticipata solo per comprovati motivi e mediante richiesta scritta dello studente. Il docente
in servizio annoterà sul registro di classe l’uscita anticipata.
3.5 – Assenze
a) Le assenze vanno limitate a casi di effettiva necessità e giustificate tramite libretto.
Se uno studente si presenta a scuola senza giustificazione è comunque ammesso alle lezioni.
L’insegnante segna sul registro la mancanza della giustificazione e quest’ultima dovrà essere
portata dallo studente il giorno successivo.
Qualora lo studente sia ancora sprovvisto di giustificazione, sarà comunque ammesso alle
lezioni ma verrà informata la famiglia.
b) Considerate la riduzione oraria prevista nei corsi serali e la necessità di concentrare l’attività
di studio prevalentemente nelle ore di attività didattica, si ritiene essenziale una presenza
costante alle lezioni, pertanto la giustificazione delle assenze, vista la peculiarità della figura
di studente lavoratore, terrà conto dell’applicazione delle norme contenute nei paragrafi 18 e
19 dell’O.M. 1° maggio 1955.
c) Ai fini della giustificazione delle assenze sono assimilate a lezioni le uscite didattiche
programmate dal Consiglio di Classe.
d) Le assenze collettive saranno considerate ingiustificate.
Art. 4 – DISCIPLINA
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.La
responsabilità disciplinare è personale.
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Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato ad esporre le
proprie ragioni.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione
di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.Le sanzioni sono
sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno.
Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta
la possibilità di convertire in attività a favore della comunità scolastica.
In ottemperanza allo Statuto degli studenti e delle Studentesse approvato dal Consiglio dei Ministri
il 29/05/1998 nel caso di violazione delle disposizioni contenute nei precedenti articoli sono
previste, in rapporto alla gravità delle stesse, le seguenti tipologie di sanzioni (vedi allegato A):
a) ammonimento verbale e/o annotazione sul registro di classe
b) richiamo scritto sul libretto dello studente
c) sospensione dalle lezioni fino a 6 giorni;
d) sospensione dalle lezioni, per gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per un periodo dai 7 ai
15 giorni.
Art. 5 – Varie
a) In caso d’infortunio o di malessere improvviso la scuola si metterà immediatamente in
contatto con la famiglia per informarla dell’accaduto; un genitore, o una persona da lui
designata, provvederà a riprendere da scuola lo studente. Qualora lo si ritenga necessario la
scuola provvederà a chiamare un’ambulanza.
b) Quando il personale della scuola partecipa ad un’assemblea sindacale, durante l’orario di
servizio, le famiglie saranno preavvertite con un congruo anticipo dell’uscita anticipata o
dell’entrata posticipata degli alunni. Tale avviso esonera la scuola da qualsiasi
responsabilità.
c) In caso di sciopero dei docenti, i genitori saranno avvisati, con congruo anticipo, dalla
Presidenza con avviso scritto. La scuola, durante lo sciopero, non è in grado di garantire il
normale svolgimento delle lezioni, come pure la normale vigilanza sugli alunni.
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Allegato A – SANZIONI DISCIPLINARI
Tipologie di comportamento che configurano mancanze disciplinari,le relative sanzioni e gli organi
competenti ad erogarle
Tipo di infrazione
Sanzione disciplinare
Negligenze abituali, assenze
ingiustificate, uscite non autorizzate A. Ammonimento verbale e/o
e ingiustificate, comportamento
annotazione scritta sul registro di
poco corretto, utilizzo non
classe
appropriato del materiale didattico e
dei macchinari presenti
Comportamenti reiterati che turbino
o impediscano il regolare e sereno
svolgimento della attività didattica,
comportamenti vandalici nei
confronti delle strutture e del
materiale che si trova negli spazi
dell’istituto, mancanza di rispetto
nei confronti dei componenti della
comunità scolastica
B. Richiamo scritto sul libretto
dello studente
Organo competente
A. Docente
B. Docente o dirigenza
scolastica
C. Sospensione dalle lezioni fino a
C. Consiglio di classe
sei giorni con allontanamento dalla
scuola
Manifestazioni di razzismo,
fatti che turbino il regolare
andamento della scuola,
uso di bevande alcoliche e di
sostanze stupefacenti,
D. sospensione dalle lezioni oltre
atti dolosi che procurino danni fisici a sei giorni con allontanamento
ai compagni di scuola o al personale dalla scuola
della scuola,
grave mancanza di rispetto al
dirigente scolastico e ai componenti
della comunità scolastica
E. allontanamento dalla comunità
scolastica per la durata definita e
Atti di particolare gravità
commisurata alla gravità del reato
perseguibili d’ufficio e/o per i quali ovvero fino al permanere della
l’Autorità giudiziaria abbia avviato situazione di pericolo o delle
un procedimento
accertate condizioni di
incompatibilità ambientale
D. Consiglio di classe
E. Consiglio di classe
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione e ispirate al
principio di riparazione del danno, per tanto allo studente può essere offerta la possibilità di
convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica (sanzione alternativa)
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programma: visita di istruzione – sirmione