SNOW PROCESS LIBRETTO DI MONTAGGIO PISTA "VERSIONE AUTOMATISMO INTEGRALE" JOHNSON CONTROLS NEIGE S.A.S. 127547 d SNOW PROCESS - SOMMARIO * PARTE 1 * STRUTTURE PORTANTI DELLE PISTE CAPITOLO 1 : ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 013.0 1.1. Ricevimento del materiale e controllo 1.1.1. Tubi e accessori per piste 1.1.2. Altro materiale 015.0 015.0 019.0 1.2. Immagazzinamento del materiale 019.0 1.3. Supervisione del cantiere 021.0 CAPITOLO 2 : LAVORI DI STERRO E TUBAZIONI PER PISTE 023.0 2.1. Apertura delle trincee 025.0 2.2. Posa delle tubature per piste e test idraulici 2.2.1. Consultare il manuale delle tubazioni con tubi scanalati 2.2.2. Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in acciaio ad incastro saldati (ved. documentazione del Produttore) 2.2.3. Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in ghisa (ved. documentazione del Produttore) 2.2.4. Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in HDPE 027.0 027.0 027.0 027.0 2.3. Posa dei manicotti 2.3.1. Schema di massima della sezione di una trincea 2.3.2. Tubo di drenaggio ad anelli pos. "F" 2.3.3. Manicotto pos. "C" per il passaggio del cavo di comunicazione 2.3.4. Manicotto pos. "D" 2.3.5. Manicotto pos. "E" 2.3.6. Installazione dei manicotti e delle basi per sonde o anemometri 2.3.7. Consiglio per l’installazione degli anemometri 031.0 031.0 033.0 035.0 035.0 035.0 037.0 039.0 1.0 - 127547 d 027.0 SNOW PROCESS 2.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.4. Rinterro delle trincee 2.4.1. Aspetti generali 2.4.2. Rinterro finale 2.4.3. Attraversamenti stradali 041.0 041.0 041.0 041.0 CAPITOLO 3 : INSTALLAZIONE DEI RIPARI 045.0 3.1. Installazione dei ripari monoblocco 3.1.1. Ripari monoblocco 047.0 047.0 3.2. Costruzione dei ripari in muratura 3.2.1. Dimensionamento e posizionamento dei ripari in muratura 3.2.2. Basamento in muratura e svuotamento del riparo 3.2.3. Installazione di elementi rialzati prefabbricati 047.0 047.0 049.0 051.0 CAPITOLO 4 : INGEGNERIA CIVILE DEI RIPARI SPECIALI 055.0 4.1. Ripari speciali 057.0 4.2. Riepilogo schematico dei ripari speciali 057.0 4.3. Ripari di scarico "V50" e "V15" 4.3.1. Aspetti generali 4.3.2. Opere di ingegneria civile "V50" o "V15" 4.3.3. Lavori connessi 057.0 057.0 059.0 061.0 4.4. Ripari per punti alti "Pa" e per punti bassi "Pb" 4.4.1. Aspetti generali 4.4.2. Opere di ingegneria civile dei ripari per punti alti e per punti bassi 061.0 061.0 063.0 4.5. Ripari dotati di fuoriuscita permanente "Fp" 4.5.1. Opere di ingegneria civile dei ripari dotati di fuoriuscita permanente 063.0 063.0 4.6. Ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale "Fpo" 4.6.1. Opere di ingegneria civile dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale 063.0 063.0 4.7. Ripari a distanza < 10 m "Rd" 4.7.1. Opere di ingegneria civile dei ripari a distanza 063.0 063.0 4.8. Ripari a distanza > 10 m < 25 m "Rd" 4.8.1. Opere di ingegneria civile dei ripari a distanza 063.0 063.0 3.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.9. Ripari monoblocco dotati di un cannone QUARTZ o BORAX 4.9.1. Aspetti generali 4.9.2. Opere di ingegneria civile 065.0 065.0 065.0 4.10. Zoccolo delle aste per sonde e anemometri 4.10.1. Zoccolo in muratura delle aste per sonde e anemometri 065.0 065.0 CAPITOLO 5 : ATTREZZATURE DEI RIPARI 067.0 5.1. Installazione delle coperture dei ripari acciaio e polietilene 5.1.1. Copertura quadrata in acciaio o polietilene 5.1.2. Copertura rotonda in polietilene 069.0 069.0 069.0 5.2. Montaggio delle aste per cannoni 5.2.1. Aste per cannoni ad alta pressione 5.2.2. Aste per cannoni QUARTZ 5.2.3. Aste per cannoni BORAX 071.0 071.0 071.0 071.0 5.3. Installazione e collegamento dei cannoni ad alta pressione 073.0 5.4. Montaggio dei kit di otturazione delle valvole 073.0 5.5. Montaggio della valvola 5.5.1. Identificazione delle valvole automatiche 5.5.2. Montaggio delle valvole 077.0 077.0 077.0 5.6. Tubazioni dei ripari speciali 5.6.1. Tubazioni dei ripari di scarico "V50" e "V15" 5.6.2. Tubazioni dei ripari per punti alti "Pa" 5.6.3. Tubazioni dei ripari per punti bassi "Pb" 5.6.4. Tubazioni dei ripari a distanza < 10 m "Rd" 5.6.5. Tubazioni dei ripari a distanza > 10m < 25m "Rd" 5.6.6. Tubazioni dei ripari dotati di fuoriuscita permanente "Fp" 5.6.7. Tubazioni dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale "Fpo" 079.0 079.0 081.0 081.0 081.0 081.0 081.0 083.0 CAPITOLO 6 : LAVAGGIO DELLE TUBATURE 5.0 - 127547 d 085.0 SNOW PROCESS 6.0 - 127547 d SNOW PROCESS * PARTE 2 * IMPIANTI ELETTRICI DELLE PISTE CAPITOLO 7 : ASPETTI GENERALI 7.1. Aspetti generali 091.0 093.0 CAPITOLO 8 : TESATURA DEI CAVI 8.1. Tesatura dei cavi 8.1.1. Cavo di alimentazione delle valvole 8.1.2. Cavo di alimentazione dei cannoni a bassa pressione 8.1.3. Cavo di comunicazione 8.1.4. Cavo di misurazione 8.1.5. Cavo di collegamento tra automatismi 8.1.6. Cavo di collegamento computer 8.1.7. Cavo di controllo CAPITOLO 9 : COLLEGAMENTI DEI CAVI PER PISTE 095.0 097.0 099.0 099.0 099.0 101.0 103.0 105.0 105.0 107.0 9.1. Posizionamento e collegamento delle scatole J.C.NEIGE 109.0 9.2. Collegamento dei cavi delle piste 111.0 9.3. Controllo dei collegamenti elettrici 113.0 7.0 - 127547 d SNOW PROCESS 8.0 - 127547 d SNOW PROCESS CAPITOLO 10 : COLLEGAMENTI ELETTRICI NEI RIPARI 115.0 10.1. Collegamenti elettrici delle valvole di innevamento 10.2. Collegamenti elettrici delle sonde di temperatura e degli anemometri 119.0 10.2.1. Collegamenti elettrici delle sonde di temperatura 119.0 10.2.2. Collegamenti elettrici degli anemometri 119.0 10.3. Collegamenti elettrici dei ripari speciali 10.3.1. Collegamenti elettrici dei ripari di scarico "V50" e "V15" 10.3.2. Collegamenti elettrici dei ripari per punti alti "Pa" 10.3.3. Collegamenti elettrici dei ripari per punti bassi "Pb" 10.3.4. Collegamenti elettrici dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale "Fpo" 10.3.5. Collegamenti elettrici delle camere delle valvole con valvola/e d’antenna "T.O.N." 10.3.6. Collegamenti elettrici delle camere delle valvole con con valvola/e d’antenna modulatrici 9.0 - 127547 d 117.0 119.0 119.0 119.0 119.0 119.0 121.0 121.0 SNOW PROCESS 10.0 - 127547 d SNOW PROCESS Nell’ambito del presente manuale, la Società JOHNSON CONTROLS NEIGE viene indicata con il termine J.C.NEIGE mentre il cliente, il direttore dei lavori o il relativo subappaltatore compaiono con il termine CLIENTE. * PARTE 1 * STRUTTURE PORTANTI DELLE PISTE JOHNSON CONTROLS NEIGE S.A.S 1.0 – 127547 d SNOW PROCESS 12.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 1 - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 13.0 - 127547 d SNOW PROCESS 14.0 - 127547 d SNOW PROCESS Lo scarico, l’immagazzinamento e l’installazione delle varie attrezzature sono di fondamentale importanza per il buon avanzamento dei lavori, la qualità degli impianti e il controllo delle giacenze a magazzino. E’ pertanto opportuno fornire alcune indicazioni in merito all’organizzazione del cantiere. Per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni sopra descritte, è necessario disporre di : - un’area di ricevimento sufficientemente ampia, così da consentire l’accesso e lo scarico degli autocarri con semirimorchio, - un’area di immagazzinamento esterna (per tubi, ripari monoblocco, ecc.), - un locale di immagazzinamento con chiusura a chiave (per accessori per piste, valvole automatiche, materiale elettrico, ecc.). Il controllo qualitativo e quantitativo del materiale fornito verrà effettuato mediante : - le packing list, - gli elenchi dei componenti J.C.NEIGE. 1.1. RICEVIMENTO DEL MATERIALE E CONTROLLO 1.1.1. Tubi e accessori per piste In base all’elenco dettagliato predisposto da J.C.NEIGE e alla "Tabella di riferimento per tubi e ghiere" fornita in allegato. Scarico - I tubi, raccolti in fasci, dovranno essere accuratamente scaricati con l’ausilio di un mezzo di sollevamento (peso max. del carico: 1,2 tonnellate) provvisto di cinghie e non di imbragature in acciaio, in modo da non graffiare o schiacciare i tubi e da non danneggiarne il rivestimento esterno. E’ possibile impiegare anche un mezzo di movimentazione del tipo transpallet. - Si sconsiglia vivamente di utilizzare sistemi di scarico diversi. - Gli accessori, contenuti in casse, dovranno essere sistemati direttamente nel locale apposito, in cui verranno suddivisi per categorie. Questa sistemazione consente : - di individuare i vari materiali, - di stabilire l’esatto inventario della fornitura, - di rifornire rapidamente e quotidianamente il cantiere. 15.0 - 127547 d SNOW PROCESS 16.0 - 127547 d SNOW PROCESS Lo schiacciamento dei tubi e il danneggiamento del rivestimento esterno sono la causa di fenomeni di corrosione elettrochimica dei tubi interrati. Si sconsiglia l'esposizione al sole (temperatura superiore a 50°C). Movimentazione - Prestare sempre attenzione a non togliere i tappi di protezione se non dopo il posizionamento sul fondo della trincea, - Prestare attenzione a non alterare l’aspetto (esterno) del rivestimento esterno dei tubi, evitando gli spostamenti "sconsiderati". Controllo quantitativo - Le packing list devono corrispondere alle quantità presenti nelle forniture, - Conservare tutte le packing list, - In caso di componenti mancanti, contattare immediatamente J.C.NEIGE (entro 3 giorni dal ricevimento). Controllo qualitativo Poiché il controllo J.C.NEIGE è stato effettuato presso il fornitore o deve essere svolto in loco, al momento dello scarico dell’autocarro si prega di eseguire un controllo visivo dello stato dei tubi e degli accessori : - rivestimento esterno integro, - nessuna traccia di urti (ovalizzazione o rottura), - accessori imballati in casse. L’eventuale fornitura non conforme o qualitativamente contestabile dovrà essere comunicata all’Ufficio Tecnico di J.C.NEIGE NANTES al ricevimento del materiale. Nel solo caso dei tubi, un ulteriore controllo sistematico di ogni singolo tubo metallico potrà essere effettuato in presenza di un tecnico J.C.NEIGE o di personale autorizzato con l’ausilio di un rilevatore di isolamento dielettrico (spazzola di esplorazione). 17.0 - 127547 d SNOW PROCESS 18.0 - 127547 d SNOW PROCESS 1.1.2. Altro materiale (In base agli elenchi dei componenti J.C.NEIGE forniti nel corso dei lavori). Si tratta in particolare di : - tubi flessibili, valvole per piste e kit, strumentazione e sonde, compressori, computer, pompe di innevamento, quadri elettrici, aste per cannoni, sonde, slitte, slittoni, attrezzatura della torre di raffreddamento, ecc. Queste forniture vengono sistematicamente preparate con packing list quantitative. Se così non fosse, contattare J.C.NEIGE. Controllo quantitativo e qualitativo Procedura identica a quella prevista per i tubi. 1.2. IMMAGAZZINAMENTO DEL MATERIALE I tubi dovranno essere accuratamente classificati ed immagazzinati in base al diametro e alla P.N. (pressione nominale) su una superficie pulita e facilmente accessibile (ad esempio, un parcheggio), o meglio, in un locale riparato. Il materiale di piccole dimensioni (accessori, ghiere, ecc.) dovrà essere sistemato in un locale chiuso a chiave. Per consentire il normale svolgimento dei lavori di posa, accertarsi che tutto il materiale venga sistemato per tipo. I lavori potranno iniziare soltanto al termine di queste operazioni di immagazzinamento. Il materiale di piccole dimensioni (gomiti, ghiere, ecc.) dovrà essere raccolto e trasportato in loco quotidianamente in base alle necessità del cantiere. 19.0 - 127547 d SNOW PROCESS 20.0 - 127547 d SNOW PROCESS 1.3. SUPERVISIONE DEL CANTIERE E’ opportuno conoscere, giorno dopo giorno, l’avanzamento di tutte le singole fasi lavorative del cantiere. A tale scopo, potrà essere utilizzato il progetto della pista come planning su cui annotare, ad esempio, l’avanzamento dei lavori come segue : - apertura delle trincee (con puntine colorate), apporto dei tubi e degli accessori (croce perpendicolarmente ai ripari), posa dei tubi (colorazione della pista), test (con puntine di colore diverso). E’ poi opportuno seguire in modo analogo : - la posa dei manicotti, la posa dei ripari in muratura, il rinterro, l’installazione delle valvole, l’installazione di ghiere e manicotti isolanti. 21.0 - 127547 d SNOW PROCESS 22.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 2 - LAVORI DI STERRO E TUBAZIONI PER PISTE 23.0 - 127547 d SNOW PROCESS 24.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.1. APERTURA DELLE TRINCEE La profondità delle trincee consentirà il posizionamento della generatrice superiore dei tubi a 0,80 m di profondità minima. Questa copertura corrisponde allo spessore minimo necessario per garantire una buona resistenza delle tubature ai carichi esterni. Quindi, la profondità minima delle trincee sarà di : P = 0,8 + diametro tubo + spessore (di circa 10 cm) P variabile da 1 a 1,20 m Qualora non venga seguita questa regola, le tubature si troveranno troppo in alto a livello dei ripari e quindi sarà impossibile montare le valvole motorizzate (70-75 cm di ingombro verticale). Per contro, si dovranno evitare profondità eccessive superiori a 1,40 m perpendicolarmente ai ripari, in modo da non compromettere il collegamento della valvola motorizzata al cannone montato sull’asta, con l’ausilio dei tubi flessibili standard da 3,5 m. Se necessario, aumentare localmente la profondità della trincea per attenuare il più possibile le interruzioni di pendenza ed evitare al massimo l’impiego di gomiti, che causerebbero ulteriori perdite di carico. - Perpendicolarmente a ciascun riparo, ricavare uno spazio di circa 1,60 × 1,60 m in previsione della muratura. Prestare attenzione a ripristinare quanto più possibile la planarità del fondo della trincea in questi punti, eliminando le irregolarità (sassi, zolle di terra, ecc.) così da ottenere un fondo piatto e sostanzialmente regolare. - Sui pendii a lieve pendenza, si dovrà "giocare" sul profilo in lunghezza per ottenere una pendenza minima dell’1% necessaria allo svuotamento delle condutture. - Larghezza della trincea : in generale 1 m. - Su richiesta, la larghezza può essere aumentata in caso di più reti (3 o più tubature) che corrono nello stesso scavo. - Al momento dell’apertura della trincea, depositare la terra ad una certa distanza, in modo da mantenere pulita l’area di lavoro. - Conservare separatamente la terra vegetale per ricoprire la superficie al momento del rinterro della trincea. - Riposizionare i contrassegni che sono serviti per la picchettatura. Nessun rischio di confusione = recupero di tempo in futuro. 25.0 - 127547 d SNOW PROCESS 26.0 - 127547 d SNOW PROCESS Terreni instabili : si tratta di zone paludose o solitamente umide (torba), in cui il semplice drenaggio del fondo degli scavi non basta a bonificarne e stabilizzarne il letto. In tal caso, è opportuno rinforzare il fondo della trincea prima della posa, prevedendo eventualmente la sistemazione di uno strato di ciottoli leggermente compattati e quindi livellati, per consentire al contempo un drenaggio efficace e la stabilizzazione del letto di posa. Sono altresì possibili altre tecniche, che prevedono lastre di pavimentazione mobili con materiali a bassa densità (ad esempio, polistirene). In ogni caso, lo studio e la scelta delle soluzioni rimangono di competenza dell’esecutore. Terreni rocciosi : l'esecutore potrà ricorrere all’abbattimento con esplosivo. Le acque di rifiuto o le fognature non devono scorrere negli stessi scavi per evitare l’inquinamento e il danneggiamento degli impianti interrati. E’ vietata la posa di cavi ad alta tensione nelle trincee. 2.2. POSA DELLE TUBATURE PER PISTE E TEST IDRAULICI 2.2.1. Tubi scanalati Consultare il manuale delle tubazioni con tubi scanalati. 2.2.2. Tubi in acciaio ad incastro saldati Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in acciaio ad incastro saldati. (Ved. documentazione del Produttore) 2.2.3. Tubi in ghisa Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in ghisa. (Ved. documentazione del Produttore) 2.2.4. Tubi in HDPE Consultare il manuale delle tubazioni con tubi in HDPE. 27.0 - 127547 d SNOW PROCESS 28.0 - 127547 d SNOW PROCESS 29.0 - 127547 d SNOW PROCESS 30.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.3. POSA DEI MANICOTTI 2.3.1. Schema di massima della sezione di una trincea (in base al disegno n. 216684 - foglio 5) L’elenco riepilogativo dei manicotti necessari per singolo diametro a partire dalla sala macchine viene elaborato da J.C.NEIGE. In questo elenco, sono riportati le dimensioni e i quantitativi (compreso il cavo di terra). In caso di installazione mista (riparo per cannone ad alta pressione e CYRUS o Quartz), i manicotti avranno un diametro specifico. J.C.NEIGE fornirà i disegni relativi. 31.0 - 127547 d SNOW PROCESS 32.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.3.2. Tubo di drenaggio ad anelli pos. (F) Il fondo della trincea deve essere sottoposto a drenaggio. Il tubo di drenaggio ad anelli consente di garantire il prosciugamento del fondo della trincea, eliminando le acque di infiltrazione e le acque piovane. Si impedirà così l’accumulo di acqua perpendicolarmente ai ripari in muratura, nei quali va evitata la presenza di acqua. Questo tubo potrà raccogliere la fuoriuscita permanente (1 m³/h) presente in ogni "punto alto" della pista. Sul tubo si inserirà sistematicamente il condotto di svuotamento ∅ 80 disposto sul fondo di ciascun riparo, senza tuttavia esservi collegato (in base al disegno n. 216684 - foglio 3). Il tubo di drenaggio partirà dal primo riparo presente nel "punto alto" in cui verrà raccolta la fuoriuscita permanente. Suggerimenti per l’esecuzione del drenaggio - Tubo di drenaggio con semitubo : il tubo di drenaggio dovrà essere realizzato con tubo per uso agricolo ∅ 80 o 100, rivestito con un semitubo in geotessile non tessuto (bidim, fibre sintetiche tipo AQUADRAIN, fibre di cocco, ecc.). - Questo tubo andrà sistemato sul fondo della trincea all’esterno della tubatura idraulica e dovrà aggirare le travi. - Per il rinterro dovrà essere utilizzata sabbia o terra fine. - In presenza di quantità d’acqua più consistenti (zone particolarmente umide, versanti drenanti, ecc.), è preferibile installare un tubo per uso agricolo ad anelli ∅ 100 min., immerso in un letto di sassi di media granulometria (ad esempio, 20/40), con dimensioni di 30 × 40 cm. Questo letto dovrà essere ricoperto in bidim. Dal punto di vista tecnico, questa soluzione con letto di sassi è di gran lunga preferibile alla precedente. Il dimensionamento del tubo di drenaggio dipende comunque dalla lunghezza della pista da trattare, ma anche dal tipo di terreno (secco, roccioso, con zone particolarmente umide, drenaggio di un versante, ecc.). Il cliente dovrà adottare particolari precauzioni al momento della scelta e del dimensionamento del tubo. In ogni caso, si dovranno aggirare i ripari in muratura. Non esitare a raddoppiare localmente il tubo di drenaggio nei tratti in cui sono possibili notevoli quantità di acqua. Per evitare l’eventuale intasamento e qualora la configurazione del terreno lo consente, J.C.NEIGE raccomanda di deviare regolarmente il tubo al di fuori della trincea, con scarico verso un torrente, un tubo di drenaggio per piste preesistentee, ecc. 33.0 - 127547 d SNOW PROCESS 34.0 - 127547 d SNOW PROCESS Accertarsi che la posa venga effettuata senza contropendenze, con una pendenza minima pari all’1%. In collaborazione con J.C.NEIGE può essere prevista qualunque altra soluzione tecnica. 2.3.3. Manicotto pos. "C" per il passaggio del cavo di comunicazione L’installazione di questo manicotto non è sistematica, ma facilita la tesatura del/i cavo/i di tipo telefonico di fornitura di J.C.NEIGE destinati a consentire la comunicazione tra le attrezzature dei ripari e il computer. Questo manicotto (pos. "C") dovrà essere installato lungo l’intera trincea, leggermente "al di sopra" della conduttura dell’aria, dopo la realizzazione di un rinterro primario allo scopo di ricoprire le tubature idrauliche e dell’aria con terra fine o sabbia. Assicurarsi che il manicotto presenti la maggiore tenuta possibile. 2.3.4. Manicotto pos. "D" Questo manicotto consente il passaggio del cavo di alimentazione delle valvole della pista e del cavo di comunicazione, qualora il manicotto pos. "C" sia inesistente. Il manicotto (pos. "D") dovrà essere installato lungo l’intera trincea, leggermente al di sopra della conduttura idraulica, dopo la realizzazione di un rinterro primario. 2.3.5. Manicotto pos. "E" Questo manicotto consente il passaggio del cavo di alimentazione dei cannoni a bassa pressione. Il manicotto (pos. "E") dovrà essere installato lungo l’intera trincea, leggermente al di sopra della conduttura idraulica, dopo la realizzazione di un rinterro primario. ATTENZIONE!!! Il cavo di comunicazione e di comunicazione di emergenza (optional) e il cavo di alimentazione delle valvole possono essere inseriti nello stesso manicotto. In tal caso, la "tesatura" dei cavi risulterà più difficoltosa. Qualora vengano tesi in modo continuo, A LIVELLO DI UN RIPARO i manicotti pos. "C" e "D" dovranno essere distanziati l’uno dall’altro in direzione delle pareti laterali del riparo stesso. Se, a livello dei ripari, i manicotti vengono interrotti, dovranno emergere ad un’altezza sufficiente (min. 40 cm dal fondo del riparo) da non raccogliere l’acqua eventualmente presente sul fondo del riparo. 35.0 - 127547 d SNOW PROCESS 36.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.3.6. Installazione dei manicotti e delle basi per sonde o anemometri Il numero e la collocazione delle varie sonde di temperatura/igrometria e degli anemometri sono indicati sul progetto della pista J.C.NEIGE. Per ciascuna sonda o anemometro, sarà opportuno installare un cavo di misurazione interrato, da collegare al riparo perpendicolarmente al quale sono installati la sonda o l’anemometro. E’ pertanto necessario realizzare una trincea (con larghezza di 20 cm e profondità di 30-40 cm) a partire dai ripari interessati fino alla posizione della sonda o dell’anemometro. La distanza di questi sensori rispetto al riparo va da 20 a 40 m a seconda del sito. In questa trincea andrà sistemato un manicotto con dispositivo di tesatura (Ø 20 min.), pos. "4". Fare emergere il manicotto nel riparo in cui verrà effettuato il collegamento del cavo. Procedere poi alla protezione del manicotto con sabbia, pos. "5", e alla posa di opportuna segnaletica (rete di segnalazione, pos. "3"). N.B. Ciascun supporto per sonde ed anemometri fornito da J.C.NEIGE è costituito da una base identica in acciaio zincato "1" e da un’asta appositamente destinata al sensore installato in base al disegno n. 216684 - foglio 5. Questa base verrà murata in uno zoccolo in calcestruzzo "2", realizzato dal costruttore, in grado di resistere all’estrazione. IMPORTANTE!!! I manicotti prescelti dovranno essere sufficientemente rigidi da non venire schiacciati durante il rinterro. E’ indispensabile che i manicotti presentino una perfetta continuità e tenuta tra due ripari, in modo da non drenare acqua nei ripari stessi. J.C.NEIGE raccomanda l’impiego di manicotti in polietilene a corone. L'utilizzo di barre preassemblate in PVC è possibile qualora i tubi risultino incastrati ed accuratamente incollati. Va invece evitato l’impiego di barre in polietilene. Infatti, questo tipo di tubi non può essere incollato. Per agevolare la tesatura dei cavi, i manicotti dovranno presentare un apposito dispositivo. 37.0 - 127547 d SNOW PROCESS . Conseguenza dell’errata installazione di un anemometro 38.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.3.7. Consiglio per l’installazione degli anemometri L’anemometro, che va posizionato su un’asta apposita, necessita di 2 canali analogici per il collegamento elettrico. L’anemometro viene collegato ad un riparo privo di sonda di temperatura mediante una scatola di misurazione. E’ assolutamente necessario che l’anemometro non venga disturbato dal getto di un cannone. Evitare che l’apparecchio ghiacci o sia soggetto ad interferenze sulla direzione del vento indicata. La sua installazione deve tenere conto dell’aerologia locale e fornire indicazioni significative per un gruppo circostante di cannoni. 39.0 - 127547 d SNOW PROCESS 40.0 - 127547 d SNOW PROCESS 2.4. RINTERRO DELLE TRINCEE 2.4.1. Aspetti generali Il rinterro di una trincea non consiste nel riempire uno scavo in un modo qualsiasi con materiale di qualunque genere. Un rinterro eseguito correttamente raddoppia la resistenza di una conduttura ai carichi esterni. Per ottenere un rinterro soddisfacente, utilizzare terra priva di pietre (con granulometria superiore a 20 mm) o sabbia, ben costipata a piccoli strati sotto i tubi e sui fianchi. Procedere sino ad ottenere uno strato ben costipato di almeno 10 cm al di sopra della generatrice superiore. Questo metodo evita l’assestamento successivo del terreno circostante il condotto. Dopo la posa dei vari manicotti sul letto compattato, ricoprire questi ultimi in modo analogo con terra fine. 2.4.2. Rinterro finale Dopo il posizionamento di una rete di segnalazione standard in plastica, rinterrare la trincea. Se lo si desidera, terminare con terra vegetale per consentire il successivo inerbimento. 2.4.3. Attraversamenti stradali Comprendono passaggi, strade, percorsi e zone in cui vi è il passaggio di veicoli. I requisiti in termini di bloccaggio con spessori e rinterro sono più restrittivi. Andrà quindi aumentato il numero di travi (1 trave almeno ogni 80 cm). Eseguire un primo rinterro con sabbia o terra fine, rispettando scrupolosamente le fasi di compattazione. La qualità della compattazione determina direttamente la resistenza delle tubature e dei manicotti ai carichi in movimento. Estendere il rinterro con materiale fine e la compattazione ad uno spessore minimo di 60-70 cm. Terminare il rinterro con minerale di prima estrazione e, se necessario, ricostituire il rivestimento stradale. In caso di tubature ricoperte per meno di 80 cm perpendicolarmente alle strade, J.C.NEIGE raccomanda di immergere tutte le tubature e i manicotti in una soletta di calcestruzzo correttamente dimensionata. Continuare il rinterro prestando attenzione a rispettare le indicazioni di compattazione. 41.0 - 127547 d SNOW PROCESS 42.0 - 127547 d SNOW PROCESS N.B. Il rinterro delle tubature metalliche rivestite in pece di catrame di carbon fossile viene effettuato esclusivamente per temperature massime di 30°C rilevate sulla pece, così da evitare che si attacchino pietre in grado di causare una corrosione localizzata. Sono sconsigliati i rinterri artificiali con una resistività superiore a 100 Ω.m. 43.0 - 127547 d SNOW PROCESS 44.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 3 - INSTALLAZIONE DEI RIPARI 45.0 - 127547 d SNOW PROCESS 46.0 - 127547 d SNOW PROCESS 3.1. INSTALLAZIONE DEI RIPARI MONOBLOCCO 3.1.1. Ripari monoblocco Consultare il manuale di montaggio dei ripari monoblocco. 3.2. COSTRUZIONE DEI RIPARI IN MURATURA 3.2.1. Dimensionamento e posizionamento dei ripari in muratura Dimensioni interne dei ripari I ripari potranno essere indifferentemente quadrati o cilindrici, ma comunque rinforzati. - Riparo quadrato : 1 m × 1 m interno min. in base al disegno n. 216684 foglio 2. - Riparo rotondo : diametro interno di 1,20 m min. Si noti che il fissaggio degli armadietti elettrici e il rivestimento dei cavi sulle pareti saranno difficoltosi. - Altezza interna media sul fondo del riparo : 1,20 m - dimensione interna da rispettare assolutamente : 0,90 m min. al di sopra della generatrice superiore delle tubature nel punto più alto. Centratura della muratura rispetto alle tubature La posizione delle pareti del riparo rispetto alle tubature viene determinata da una sagoma in legno fornita da J.C.NEIGE, in base al disegno n. 216684 - foglio 3. L'impiego di questa sagoma è assolutamente necessario. In caso contrario, non è possibile montare la valvola del riparo (ved. Capitolo 5, § 5.5: "Montaggio della valvola"). Fissare la sagoma sui manicotti del riparo, in modo che il punto di raccordo dell’acqua si trovi nel foro con diametro 80 e che il punto di raccordo dell’aria sia posto sull’interasse di 400 mm. Dopo l’installazione, i contorni esterni della sagoma determinano la posizione delle pareti verticali interne del riparo (soluzione con riparo quadrato e soluzione con riparo cilindrico). ATTENZIONE!!!In presenza di forti pendenze, la facciata A MONTE del riparo (a monte del pendio) deve trovarsi a contatto con la sagoma. 47.0 - 127547 d SNOW PROCESS 48.0 - 127547 d SNOW PROCESS 3.2.2. Basamento in muratura e svuotamento del riparo Dopo avere livellato il fondo della trincea su una superficie sufficientemente ampia (ved. indicazioni a pag. 025.0), eseguire una gettata di cemento di finitura su tutta l’area del riparo e ad almeno 10 cm al di sotto della generatrice inferiore dei manicotti (eventuale smontaggio). Sulla gettata verranno posti i materiali inerti del "basamento" per ripristinare l’orizzontalità rispetto alla generatrice superiore dei tubi (ved. illustrazione a fianco). Intonacare le pareti interne dopo avere accuratamente riempito i passaggi delle tubature e degli eventuali manicotti (in base alla descrizione di cui al Capitolo 2, § 2.3.: "Posa dei manicotti"). I manicotti dovranno preferibilmente emergere sul rialzo del riparo. La costruzione della base in muratura dovrà consentire anche il fissaggio delle condutture. Colare una quantità sufficiente di calcestruzzo a monte e a valle del riparo, in modo da immergervi le 2 condutture. Soluzione alternativa I, basamento potrà essere realizzato direttamente in calcestruzzo a partire da una cassaforma grossolana in legno recuperabile. Vari componenti (ad esempio, 5 o 6) potranno essere realizzati all’inizio dei lavori, in modo da consentire la colatura contemporanea di 5 o 6 basamenti. Oltre al notevole risparmio di tempo, questa soluzione presenta il vantaggio di essere molto più resistente della precedente. Si sconsiglia l'impiego di ripari prefabbricati dotati di fondo. 49.0 - 127547 d SNOW PROCESS 50.0 - 127547 d SNOW PROCESS Per evitare che nel riparo vi siano infiltrazioni impreviste o accidentali (per zone particolarmente umide, temporali, ecc.), è necessario installare un condotto in PVC o meglio in polietilene di Ø 80 min. sul fondo della trincea, sul lato a valle del pendio. Questa tubatura 1, che avrà una lunghezza di almeno 3 m (a seconda del pendio), emergerà in un letto di sassi sul fondo della trincea, perpendicolarmente al tubo di drenaggio, sul quale però non verrà collegata, in base al disegno n. 216684 - foglio 3. N.B. La qualità di esecuzione e l’efficacia di questi impianti di scarico determinano direttamente la capacità di evacuazione dell’acqua dei ripari, da cui dipendono direttamente la durata degli impianti elettrici e la resistenza delle valvole motorizzate (moduli elettronici). 3.2.3. Installazione di elementi rialzati prefabbricati Questa soluzione è obbligatoria in caso di ripari dotati di un cannone QUARTZ su asta o BORAX, in base al disegno n. 216684 - foglio 4. Sistemare sulla fondazione un rialzo prefabbricato quadrato di almeno 1 m × 1 m internamente (o rotondo Ø 1,20 m min.). Fissare il collegamento mediante un raccordo in calcestruzzo. Fuoriuscita dal terreno prevista: 10 cm circa. Se non è stato possibile murare i manicotti dei cavi nel basamento, introdurli nell’elemento di rialzo. I manicotti dovranno emergere il più vicino possibile alle pareti laterali (circa 5 cm). Perforare gli elementi rialzati secondo necessità. Evitare per quanto possibile questa operazione, che infatti richiede un notevole sovraccarico di lavoro. Per i ripari dotati di coperture modelli J.C.NEIGE rotonde in polietilene (ved. Capitolo 5: "Attrezzature dei ripari"), terminare la costruzione del riparo posando una lastra in calcestruzzo speciale per botole, dotata di un foro Ø 960 mm o Ø 810 mm. Questa lastra consente il montaggio e il bloccaggio della copertura per ripari modello J.C.NEIGE. Il produttore di coperture garantisce la fornitura di stampi che consentono all’installatore la costruzione di queste lastre. 51.0 - 127547 d SNOW PROCESS 52.0 - 127547 d SNOW PROCESS N.B. - IMPORTANTE E’ opportuno prestare la massima attenzione durante l’installazione della botola sul rialzo del riparo, cosicché durante la fase finale la posizione della calotta consenta di fissare il supporto dell’asta del cannone sul rialzo stesso (ved. foto a pag. 068.0). Per ottenere una maggiore "tenuta", il riparo può essere intonacato internamente con calcestruzzo. Durante la sovrapposizione dei vari elementi, realizzare raccordi in calcestruzzo. 53.0 - 127547 d SNOW PROCESS 54.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 4 - INGEGNERIA CIVILE DEI RIPARI SPECIALI 55.0 - 127547 d SNOW PROCESS 56.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.1. RIPARI SPECIALI Differiscono dai ripari standardizzati per le loro dimensioni, generalmente maggiori. Qualunque altro riparo "speciale" sarà oggetto di uno studio specifico da parte di J.C.NEIGE. In collaborazione con l’ufficio tecnico di J.C.NEIGE potrà essere esaminata qualsiasi altra soluzione o proposta relativa alla realizzazione dei ripari. 4.2. RIEPILOGO SCHEMATICO DEI RIPARI SPECIALI Ved. disegno n. 216684 - foglio 6. 4.3. RIPARI DI SCARICO "V50" e "V15" 4.3.1. Aspetti generali Esistono due modelli standard di ripari di scarico : 1° modello : per volumi superiori a 1 m³ con valvola DN50, denominato "V50" sul riepilogo schematico. 2° modello : per volumi inferiori o uguali a 1 m³ con valvola DN15, denominato "V15". La standardizzazione delle valvole e dei materiali richiede un raccordo sul tubo per piste di 3" sull’aria e sull’acqua sia per "V50" che per "V15". 57.0 - 127547 d SNOW PROCESS 58.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.3.2. Opere di ingegneria civile V50 o V15 Interamente di competenza del cliente. Da eseguire in base al disegno di massima n. 216684 - foglio 7 : - gli spessori delle pareti e delle coperture devono essere definiti dal cliente, - la tenuta esterna va eseguita con poliano e bitume, - l’ugello di fuoriuscita dell’acqua di scarico, in PVC o calcestruzzo Ø 200 (con portate fino a 40 l/sec.), dovrà presentare una pendenza regolare verso un ruscello o altro, - è necessario un tubo di drenaggio del riparo Ø 80. IMPORTANTE!!! Rispettare le dimensioni interne, le zone riservate, i livelli e la posizione della camera rispetto ai manicotti del riparo. 59.0 - 127547 d SNOW PROCESS 60.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.3.3. Lavori connessi Di competenza del cliente. Fornitura e fissaggio di una scala d’accesso. Dopo l’installazione delle tubazioni : - ostruzione dell’ugello di fuoriuscita dell’acqua mediante il rivestimento del tubo di scarico in PVC e del tubo di svuotamento in acciaio con una malta, per evitare il ritorno dell’acqua, - ostruzione dello spazio libero attorno ai tubi per piste e ai manicotti dei cavi, - posizionamento della copertura del riparo (di fornitura del cliente), - posizionamento, da parte del cliente, del cavo riscaldante attorno alla valvola di scarico dell’acqua e quindi installazione della struttura isolante (forniture J.C.NEIGE), - stesse operazioni sulla valvola dell’aria, - posizionamento de,la valvola per piste (un riparo può comunque esserne sprovvisto), - verniciatura delle tubazioni e dei supporti. Poiché non esiste un sistema di riscaldamento che eviti il congelamento del riparo, è necessario interrare quest’ultimo completamente e realizzare un isolamento corretto, soprattutto sulla parte superiore esposta al freddo esterno. 4.4. RIPARI PER PUNTI ALTI "Pa" E PER PUNTI BASSI "Pb" 4.4.1. Aspetti generali Esistono due modelli standard di ripari per punti alti e per punti bassi : 1° modello : Ripari sprovvisti di una valvola per piste. I lavori di ingegneria civile vanno eseguiti in base al disegno del riparo standard n. 216684 - foglio 2. 2° modello : Ripari dotati di una valvola per piste. I lavori di ingegneria civile vanno eseguiti in base al disegno standard n. 216684 - foglio 8. 61.0 - 127547 d SNOW PROCESS 62.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.4.2. Opere di ingegneria civile dei ripari per punti alti e per punti bassi Interamente di competenza del cliente. Da eseguire in base al disegno standard n. 216684 - foglio 8. Gli spessori delle pareti e delle coperture devono essere determinati dal cliente. IMPORTANTE!!! Rispettare le dimensioni interne e gli spazi riservati. 4.5. RIPARI DOTATI DI FUORIUSCITA PERMANENTE "FP" 4.5.1. Opere di ingegneria civile dei ripari dotati di fuoriuscita permanente Le opere di ingegneria civile vanno eseguite in base al disegno del riparo standard n. 216684 - foglio 2. 4.6. RIPARI DOTATI OCCASIONALE "FPO" 4.6.1. DI FUORIUSCITA PERMANENTE Opere di ingegneria civile dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale Le opere di ingegneria civile vanno eseguite in base al disegno del riparo standard n. 21684 - foglio 2. 4.7. RIPARI A DISTANZA < 10 m "Rd" 4.7.1. Opere di ingegneria civile dei ripari a distanza Le opere di ingegneria civile vanno eseguite in base al disegno standard n. 216684 - foglio 9. 4.8. RIPARI A DISTANZA > 10 m < 25 m "Rd" 4.8.1. Opere di ingegneria civile dei ripari a distanza Le opere di ingegneria civile vanno eseguite in base al disegno standard n. 216684 - foglio 10. 63.0 - 127547 d SNOW PROCESS 64.0 - 127547 d SNOW PROCESS 4.9. RIPARI MONOBLOCCO DOTATI DI UN CANNONE QUARTZ O BORAX 4.9.1. Aspetti generali L’installazione di cannoni QUARTZ su asta o BORAX su una pista dotata di ripari monoblocco richiede la realizzazione, in prossimità di questi ripari, di plinti in calcestruzzo di supporto ai cannoni. 4.9.2. Opere di ingegneria civile La realizzazione di questi plinti in calcestruzzo deve essere conforme al disegno n. 216684 - foglio 11. L’impiego di una sagoma per il posizionamento del plinto consente di evitare avvallamenti e sollecitazioni sui tubi flessibili di collegamento. Al termine dei lavori di ingegneria civile, dovrà essere eseguita un’accurata compattazione del terreno sul perimetro del plinto così da ripristinare le caratteristiche meccaniche iniziali del suolo. 4.10.ZOCCOLO DELLE ASTE PER SONDE E ANEMOMETRI 4.10.1. Zoccolo in muratura delle aste per sonde e anemometri Il posizionamento dei manicotti e delle basi per sonde o anemometri dovrà essere conforme al paragrafo 2.3.6. e al disegno n. 216684 - foglio 5. 65.0 - 127547 d SNOW PROCESS 66.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 5 - ATTREZZATURE DEI RIPARI 67.0 - 127547 d SNOW PROCESS 68.0 - 127547 d SNOW PROCESS 5.1. INSTALLAZIONE DELLE COPERTURE DEI RIPARI IN ACCIAIO POLIETILENE Questa operazione va eseguita dopo la realizzazione della muratura dei ripari. L’esecutore dovrà procedere all’installazione e al fissaggio della copertura scelta dal committente. I modelli di coperture J.C.NEIGE possono avere 2 diverse forme : 5.1.1. Copertura quadrata in acciaio o polietilene Questo genere di copertura non richiede la presenza di una lastra in calcestruzzo per botole. Questi modelli vanno installati sui ripari dotati di un cannone BORAX o QUARTZ su asta. La copertura in polietilene è provvista di una sagoma intagliata angolare che agevola l’installazione del supporto dell’asta di un cannone BORAX o QUARTZ. 5.1.2. Copertura rotonda in polietilene Questa copertura presenta una boccola disponibile in 2 misure: - boccola Ø 950 mm esterni; - boccola Ø 800 mm esterni. Questo genere di copertura richiede la presenza di una lastra in calcestruzzo per botole. I fori per il passaggio dei 2 tubi flessibili e dell’asta del cannone verranno disposti verso il lato a valle del riparo in muratura. Dopo avere posizionato la cupola, è opportuno fissarla sulla lastra in calcestruzzo mediante 4 caviglie avvitate dall’interno sullo spessore della lastra. La tenuta tra la cupola e la lastra dovrà essere eseguita con mastice o un prodotto equivalente. Tutte le forniture, comprese le coperture, rientrano in quanto non contemplato da J.C.NEIGE. 69.0 - 127547 d SNOW PROCESS 70.0 - 127547 d SNOW PROCESS 5.2. MONTAGGIO DELLE ASTE PER CANNONI Il montaggio avviene praticamente in contemporanea con l’installazione delle coperture. 5.2.1. Aste per cannoni ad alta pressione Fissare il supporto dell’asta e posizionare l’asta all’interno del riparo in base al disegno di massima n. 216684 - foglio 12. Ogni asta in acciaio con sezione di 48 mm e lunghezza di 3 m dovrà essere inserita e quindi bloccata nel rispettivo supporto (supporti per aste forniti con le coperture nel caso dei modelli J.C.NEIGE). L’asta verrà regolata in altezza al momento del montaggio dei tubi flessibili e del cannone. 5.2.2. Aste per cannoni QUARTZ Procedere all’intaglio sulla copertura in poliestere, se il riparo è provvisto di questo tipo di copertura. Mediante i bulloni di ancoraggio, posizionare e fissare il supporto dell’asta nell’angolo del riparo in muratura in base al disegno n. 216684 - foglio 12. Posizionamento e collegamento del QUARTZ su asta in base alle specifiche del manuale QUARTZ, Parte 4. 5.2.3. Aste per cannoni BORAX Procedere all’intaglio sulla copertura in poliestere, se il riparo è provvisto di questo tipo di copertura. Mediante i bulloni di ancoraggio, posizionare e fissare il supporto dell’asta nell’angolo del riparo in muratura in base al disegno n. 216684 - foglio 12. Posizionamento e collegamento del BORAX in base alle specifiche del manuale BORAX, Parte 2. N.B. Non fissare mai i supporti per aste dei cannoni QUARTZ e BORAX senza avere prima installato le coperture dei ripari. 71.0 - 127547 d SNOW PROCESS 72.0 - 127547 d SNOW PROCESS 5.3. INSTALLAZIONE E COLLEGAMENTO DEI CANNONI AD ALTA PRESSIONE Questa operazione consente di completare le attrezzature dei ripari. Il cannone dovrà essere montato nella parte superiore dell’asta. Installare poi i 2 tubi flessibili, iniziandone il montaggio a partire dall’estremità dotata di un Kamlock femmina. Questa precauzione è di assoluta importanza, in quanto consente in particolare (all’installatore) di rispettare il raggio di curvatura naturale del flessibile ed impedirne l’attorcigliamento per poter serrare le alette dei Kamlock. Al momento del montaggio dei flessibili, se i cannoni non sono disponibili, lasciare i flessibili nei ripari. Infatti, se rimangono all’esterno, potrebbero venire sepolti dalla neve e risultare di difficile installazione. N.B. L’altezza dell’asta deve essere regolata in funzione della profondità dei ripari, prestando particolare attenzione ai seguenti punti: i 2 flessibili non devono presentare un’"eccessiva curvatura" sia sul lato cannone che sul lato valvola. Assicurarsi che ogni cannone rimanga orientabile sul piano verticale, senza provocare tensione né la benché minima "frattura" a livello dei flessibili. Non devono sussistere schiacciamenti: eventuali "strozzature" sono irreversibili. L’altezza media dell’asta, riparo escluso, varia mediamente tra 1,80 m e 2,00 m. 5.4. MONTAGGIO DEI KIT DI OTTURAZIONE DELLE VALVOLE Le valvole automatiche di cui sono provvisti i ripari andranno installate all’ultimo momento, appena prima di iniziare la messa in funzione. A tale scopo, J.C.NEIGE fornisce un "kit di otturazione" (sia per l’aria che per l’acqua), che consente la messa in pressione delle reti quando le valvole non sono ancora state montate. Questi kit potranno essere installati durante i lavori, via via che risulteranno disponibili i ripari in calcestruzzo. In caso di tubature per piste in ghisa o in HDPE, J.C.NEIGE fornisce accessori specifici. 73.0 - 127547 d SNOW PROCESS 74.0 - 127547 d SNOW PROCESS I kit comprendono: ª Lato ACQUA - una flangia filettata Ø 1" ½; - una flangia piena di otturazione dotata di O-ring di tenuta. Il gruppo è fornito preassemblato. ª Lato ARIA - un gomito a 90° in ghisa; - un giunto in alluminio per tubi flessibili; - un tappo di otturazione per giunto. Il gruppo è fornito preassemblato. Montaggio - Svitare e mettere da parte i tappi presenti sui manicotti dei ripari. - Pulire le filettature con una spazzola. - Avvitare ciascuno dei 2 kit sulla tubatura corrispondente. Per effettuare l’assemblaggio, utilizzare esclusivamente filaccia e pasta "Gébajoint". Evitare il Teflon. Misure precauzionali ª Lato ACQUA ATTENZIONE!!! La flangia prevede 3 prigionieri a 120°, uno dei quali deve essere posizionato sull’asse del condotto (ved. illustrazione a fianco). Si tratta del prigioniero posto sul lato a monte del riparo. Assicurarsi che i 3 dadi di fissaggio della piastra piena provvisoria siano serrati correttamente. ª Lato ARIA Non fare presa con la chiave sul giunto in alluminio durante l’avvitamento del gomito, in modo da non ovalizzare il raccordo. Il gomito deve essere assolutamente orientato sull’asse della tubatura dell’aria, verso la parte a monte del riparo, ossia verso la parte a monte del pendio. 75.0 - 127547 d SNOW PROCESS 76.0 - 127547 d SNOW PROCESS 5.5. MONTAGGIO DELLA VALVOLA 5.5.1. Identificazione delle valvole automatiche Ciascuna valvola è dotata di un modulo elettronico il cui numero è riportato sulla calotta della valvola stessa. Durante il montaggio della valvola, si consiglia di annotare il numero del relativo modulo e quello del riparo su cui viene installata. Questi dati sono infatti necessari alla configurazione del programma informatico. ATTENZIONE!!! Esistono 2 tipi di valvole: - valvola dotata di 1 sensore; - valvola dotata di 2 sensori. Salvo diverse indicazioni, le valvole provviste di 2 sensori vanno installate nei ripari dotati di sonde. 5.5.2. Montaggio delle valvole - Smontare la flangia piena del kit. Conservare e lubrificare l’O-ring (evitando il grasso minerale). Riporre nella sala macchina tutte le piastre piene, riutilizzabili in caso di smontaggio delle valvole. - Togliere i 4 tappi in plastica e la membrana in carta che otturano le aperture della valvola. - Assemblare la valvola imbullonandola sull’apposita flangia del kit. Le uscite dell’aria e dell’acqua presenti sulla parte anteriore della valvola devono essere orientate verso il lato a valle del riparo (ossia verso il lato a valle del pendio). In caso contrario, sollevare la valvola e fare ruotare la flangia del kit di alcuni gradi serrandola leggermente. Proseguire il montaggio. - Togliere il tappo di otturazione dal kit dell’aria. Riporre il gruppo nella sala macchine per gli arresti degli impianti. - Posizionare il flessibile di 1 m sul retro della valvola. - Inserire il kamlock femmina sull’adattatore maschio presente sul retro della valvola. Serrare le due alette del kamlock accertandosi che siano orientate su un asse "orizzontale". - Collegare l’altra estremità del flessibile alla tubatura dell’aria tramite l’apposito gomito. 77.0 - 127547 d SNOW PROCESS 78.0 - 127547 d SNOW PROCESS MOLTO IMPORTANTE!!! Le valvole vengono fornite in casse di cartone. CONSERVARE accuratamente queste casse, che consentiranno di riporre le valvole in caso di smontaggio nel periodo tra due stagioni. Le strutture in polistirene non devono essere smontate. Si tratta infatti di strutture isolanti. Proseguire il montaggio con il posizionamento dei cavi. 5.6. TUBAZIONI DEI RIPARI SPECIALI 5.6.1. Tubazioni dei ripari di scarico "V50" e "V15" Di competenza del cliente in base ai disegni n. 216684 - foglio 13 per "V50", 216684 - foglio 14 per "V15" e allo schema Aria e Acqua n. 216684 - foglio 15. - Posizionamento, collegamento e fissaggio del materiale prefabbricato da J.C.NEIGE dei componenti forniti in base all’elenco n. 3 e descritti di seguito: - Manicotto per riparo di scarico tubatura idraulica, da montare all’estremità del tubo idraulico per piste già installato, mediante ghiera VICTAULIC. - Posizionamento e bullonatura valvola di scarico (avvitata su "V15"). - Manicotto prefabbricato per tubatura dell’aria, da montare all’estremità del tubo dell’aria per piste già installato, mediante ghiera o flangia su tubo in polietilene. - Posizionamento della valvola di sfiato dell’aria. - Riserva d’aria, da fissare sul punto superiore della camera di svuotamento con pendenza del 2%. - Collettore di scarico, da fissare sulla parte inferiore ed introdurre di circa 250 mm nell’ugello di fuoriuscita. - Collegamento dei Rilsan alle valvole pneumatiche. - Collegamento del tubo tricoclair di riserva dell’aria al manicotto dell’aria. - Collegamento dei flessibili della fuoriuscita permanente e della valvola di sfiato al collettore di scarico. - Prestare particolare attenzione al fissaggio dei Rilsan e del tricoclair (ghiere di fornitura del cliente). 79.0 - 127547 d SNOW PROCESS 80.0 - 127547 d SNOW PROCESS - Realizzazione delle tubazioni a valle della valvola di scarico mediante componenti di fornitura J.C.NEIGE (introduzione del tubo nell’ugello di fuoriuscita di circa 150 mm); installazione delle guarnizioni, della membrana e del tubo precedentemente ottenuto (nessuna membrana su V15). - Fornitura e realizzazione dei supporti, della valvola dell’acqua e dei tubi Aria e Acqua. NON TRASCURARE QUEST’ULTIMA OPERAZIONE IN QUANTO LE VIBRAZIONI PROVOCATE AL MOMENTO DELLO SCARICO SONO NOTEVOLI E RICHIEDONO FISSAGGI RESISTENTI. 5.6.2. Tubazioni dei ripari per punti alti "Pa" Di competenza del cliente in base al disegno n. 216684 - foglio 16. 5.6.3. Tubazioni dei ripari per punti bassi "Pb" Di competenza del cliente in base al disegno n. 216684 - foglio 17. 5.6.4. Tubazioni dei ripari a distanza L < 10 m "Rd" Di competenza del cliente in base al disegno n. 216684 - foglio 9. 5.6.5. Tubazioni dei ripari a distanza L > 10 m < 25 m "Rd" Di competenza del cliente in base al disegno n. 216684 - foglio 10. 5.6.6. Tubazioni dei ripari dotati di fuoriuscita permanente "Fp" Di competenza del cliente in base al disegno di massima n. 216684 - foglio 18. J.C.NEIGE fornisce un gruppo premontato su una flangia speciale di montaggio della valvola. L’esecutore dovrà garantire il posizionamento di questo gruppo premontato e consentire la fuoriuscita nel tubo di drenaggio tramite un flessibile J.C.NEIGE. 81.0 - 127547 d SNOW PROCESS 82.0 - 127547 d SNOW PROCESS 5.6.7. Tubazioni dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale "Fpo" Di competenza del cliente in base al disegno di massima n. 216684 - foglio 18. J.C.NEIGE fornisce un gruppo premontato (identico a "Fp") oltre ad accessori supplementari specifici per il funzionamento "occasionale". ATTENZIONE!!! I gruppi preassemblati per i ripari con "Fp" e "Fpo" sono contrassegnati. Rispettare scrupolosamente la loro destinazione d’uso. Un manuale di montaggio è comunque fornito in dotazione. 83.0 - 127547 d SNOW PROCESS 84.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 6 - LAVAGGIO DELLE TUBATURE PISTA 85.0 - 127547 d SNOW PROCESS 86.0 - 127547 d SNOW PROCESS PRIMA DI MONTARE LE VALVOLE E METTERE IN FUNZIONE L’IMPIANTO, è di fondamentale importanza effettuare un accurato lavaggio delle tubature dell’aria e dell’acqua. Questo lavaggio consente di evitare l’intasamento e quindi il danneggiamento degli organi principali della rete per piste (valvole di antenna automatiche, valvole di scarico, cannoni, elettrovalvole provviste di aperture calibrate e valvole dei cannoni). Un lavaggio inaccurato può comportare svariati inconvenienti, sin dai primi mesi di utilizzo. Il lavaggio dovrà essere effettuato al termine dei lavori di posa dei condotti, dopo il rinterro. Poiché la sala macchine non sarà ancora operativa, per convogliare l’acqua potrà risultare necessario utilizzare una motopompa. Se nelle vicinanze non vi sono punti di captazione dell’acqua, il cliente potrà mettere a disposizione un serbatoio d’acqua. Per effettuare il lavaggio, introdurre la mandata della motopompa nel punto superiore di ciascuna delle 2 tubature. 1) Ridurre lo scarico nel punto basso (ad esempio mediante una valvola manuale) in modo che il condotto si riempia completamente di acqua. Tutte le superfici interne del condotto saranno quindi "bagnate". 2) Poi, aprire a fondo lo scarico nel punto basso in modo da provocare un flusso, che consente di trascinare verso il basso tutte le impurità, quali terra, ghiaia, bulloni, ecc. 3) Proseguire le operazioni di lavaggio propriamente dette fino a che l’acqua in uscita nel punto basso sia perfettamente pulita. In genere, questa operazione dura parecchie ore. Verranno così trattate tutte le antenne e le piste, sia per l’aria che per l’acqua. ATTENZIONE!!! Prestare sempre molta attenzione, in qualunque caso, alla presenza di una presa d’aria nel punto alto dei condotti, per evitare di aspirarne le guarnizioni durante lo scarico. I dettagli pratici potranno essere esaminati in collaborazione con i nostri tecnici, che daranno consigli in funzione delle "sorgenti d’acqua" disponibili, del materiale che può essere utilizzato e della configurazione delle reti di tubature. Tutte le prestazioni in termini di personale, materiale, forniture idrauliche ed altro sono a carico dell’impresa. Prestare attenzione a non superare una pressione di 10 bar (100 m di dislivello) al momento del lavaggio della tubatura dell’aria. 87.0 - 127547 d SNOW PROCESS 88.0 - 127547 d SNOW PROCESS * PARTE 2 * IMPIANTI ELETTRICI DELLE PISTE 89.0 - 127547 d SNOW PROCESS 90.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 7 - ASPETTI GENERALI 91.0 - 127547 d SNOW PROCESS 92.0 - 127547 d SNOW PROCESS 7.1. ASPETTI GENERALI I lavori verranno effettuati in base alla documentazione J.C.NEIGE in vigore, ossia: - il presente manuale per piste; il libretto dei cavi; il libretto dei collegamenti n. 216609; l’elenco dei componenti di suddivisione delle scatole per singolo riparo; ed eventualmente: - qualunque documento specifico in merito ai ripari cosiddetti "speciali". Le prestazioni a carico dell’esecutore comprendono in generale: - la tesatura dei cavi di potenza, di comunicazione, di comunicazione d’emergenza (optional), di controllo e di misurazione; - il fissaggio dei suddetti cavi nei ripari in muratura; - il posizionamento e il fissaggio di scatole di derivazione all’interno dei ripari: quadri, potenza, comunicazione, misurazione e controllo in base alla configurazione della pista in questione; - i collegamenti dei suddetti cavi alle varie scatole; - la messa a terra dei singoli ripari; - il posizionamento e il collegamento delle sonde di temperatura e igrometria e degli anenometri della pista; - il cablaggio delle elettrovalvole e dei finecorsa presenti sulle valvole dei ripari di scarico; - qualunque altro suggerimento particolare; ed eventualmente: - la tesatura di cavi tra automatismi per gli impianti formati da vari edifici (sala macchina principale collegata ad un locale di erogazione o di pompaggio, ecc.) e la tesatura di 2 ulteriori cavi di collegamento computer-automatismo ad un armadietto J.C.NEIGE in caso di sale di comando a distanza. I limiti di fornitura vengono via via indicati nel documento descrittivo. Il foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609 sintetizza il principio di cablaggio delle attrezzature per piste J.C.NEIGE. Si noti che non viene citato il suddetto cavo di collegamento tra automatismi e non viene ricordato il caso in cui la sala di comando è posta a distanza. Questo caso specifico viene invece trattato nel testo. 93.0 - 127547 d SNOW PROCESS 94.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 8 - TESATURA DEI CAVI 95.0 - 127547 d SNOW PROCESS 96.0 - 127547 d SNOW PROCESS 8.1. TESATURA DEI CAVI Dopo avere posizionato i manicotti e realizzato i ripari in muratura, possono iniziare le operazioni di tesatura. In generale, la tesatura viene effettuata dall’alto verso il basso del pendio. J.C.NEIGE raccomanda di compiere questi lavori per tratti successivi, in cui i cavi potranno essere tesi per lunghezze di 250-300 m a seconda della qualità dei manicotti. In nessun caso si dovrà ricorrere a sistemi di trazione (argani, ecc.), vista la particolare cautela necessaria per i cavi di comunicazione, di misurazione e tra automatismi, di sezioni ridotte. I vari tratti installati andranno collegati l’uno all’altro all’interno dei ripari, mediante le scatole dei collegamenti J.C.NEIGE. Per agevolare la tesatura, il costruttore potrà ricorrere localmente all’impiego di lubrificanti (olio, silicone, ecc.). I cavi di comunicazione e di comunicazione d’emergenza (optional), i cavi tra automatismi e i cavi di collegamento locale computer-sala macchine (2) potranno correre nello stesso manicotto. I 4 cavi di comunicazione, di comunicazione d’emergenza (optional) e di collegamento locale computer-sala macchine sono identici. Durante la tesatura, contrassegnarli con nastro adesivo colorato. La stessa precauzione andrà adottata in ogni riparo per evitare di fare confusione durante i collegamenti. I cavi di potenza, di comunicazione e di comunicazione d’emergenza dovranno emergere in ogni singolo riparo per i collegamenti alle scatole: predisporre almeno 2 m di "gioco" per singolo cavo e per ogni riparo. IN CIASCUN RIPARO Ogni cavo verrà introdotto nel manicotto ed accuratamente fissato tramite ghiere alle pareti in muratura, come illustrato di seguito. I lavori di cablaggio dovranno essere effettuati a regola d’arte e in base alle norme locali in vigore. 97.0 - 127547 d SNOW PROCESS 98.0 - 127547 d SNOW PROCESS 8.1.1. Cavo di alimentazione delle valvole Questo cavo deve essere fornito dall’esecutore conformemente alle indicazioni del libretto dei cavi J.C.NEIGE. Il cavo (3×16 mm²) va teso nel manicotto pos. "D" (ved. schema di massima della sezione di una trincea), in base al disegno n. 216684 - foglio 5. In ciascun riparo, compresi i ripari di scarico, verrà collegato alla scatola di alimentazione "A". Nei ripari a livello delle derivazioni delle piste, il cavo verrà collegato anche alla scatola di derivazione dell’alimentazione "AD". L’uscita del cavo è posta sulla sezione centrale (ausiliaria) dell’armadietto J.C.NEIGE nella sala macchine (morsettiera indicata sul disegno dei collegamenti esterni J.C.NEIGE). 8.1.2. Cavo di alimentazione dei cannoni a bassa pressione Questo cavo deve essere fornito dall’esecutore conformemente alle indicazioni del libretto dei cavi J.C.NEIGE. In ciscun riparo a bassa pressione o misto, verrà collegato al quadro di alimentazione 32-50 A per i cannoni QUARTZ e STRATUS e 63 A per il cannone CYRUS. L’uscita del cavo è posta sulla sezione centrale (ausiliaria) dell’armadietto J.C.NEIGE nella sala macchine (morsettiera indicata sul disegno dei collegamenti esterni J.C.NEIGE). ATTENZIONE: MOLTO IMPORTANTE!!! Il collegamento di questo cavo su tutti i quadri di alimentazione dei cannoni a bassa pressione deve essere identico, così da mantenere lo stesso senso di rotazione dei ventilatori e dei compressori. 8.1.3. Cavo di comunicazione Questo cavo, fornito da J.C.NEIGE, è di tipo non armato (4 × 0,6 mm²) IP 2/6. 99.0 - 127547 d SNOW PROCESS 100.0 - 127547 d SNOW PROCESS Se è prevista l’opzione comunicazione d’emergenza, saranno presenti due cavi di comunicazione, sistematicamente tesi in parallelo nel manicotto pos. "C" (ved. schema di massima della sezione di una trincea). Ciascuno dei 2 cavi verrà contrassegnato durante la tesatura. In ciascun riparo, uno solo dei 2 cavi (sempre lo stesso) verrà collegato alla scatola di comunicazione "D". Si tratta del "cavo di comunicazione". Il secondo cavo, ossia il "cavo di comunicazione d’emergenza", non verrà troncato a livello dei ripari. Predisporre 2 m di cavo in eccedenza per ogni riparo, acciambellarli e fissarli accuratamente contro la parete. Il collegamento dei vari tratti avverrà all’interno dei ripari mediante scatole J.C.NEIGE dette "scatole di comunicazione d’emergenza DS". J.C.NEIGE fornisce una scatola ogni 5 ripari. Se il cavo non viene troncato, conservare in loco le scatole "DS". ATTENZIONE: MOLTO IMPORTANTE!!! I cavi di comunicazione presentano caratteristiche particolari: sono infatti relativamente fragili e non resistono a forti trazioni. Va pertanto "impedita" la tesatura eccessiva. I cavi di comunicazione non devono in alcun caso correre in prossimità di cavi per media o alta tensione. E’ necessario uno spazio minimo di 8 metri tra il cavo a media o bassa tensione e il cavo di comunicazione. 8.1.4. Cavo di misurazione Questo cavo, fornito da J.C.NEIGE e destinato a collegare le sonde di temperatura/igrometria, è un cavo armato (4×0,6 mm²). L'installazione delle sonde per piste e degli anemometri è indicata sul "disegno della pista" J.C.NEIGE. La loro distanza dai ripari ai quali si collegano varia da 20 a 40 m a seconda del sito. Dopo avere posizionato il manicotto di collegamento ∅ 20 tra il piede dell’asta ancorato e il riparo, l'esecutore effettuerà la tesatura del cavo e quindi lo collegherà ai 2 punti previsti. 101.0 - 127547 d SNOW PROCESS 102.0 - 127547 d SNOW PROCESS Lato piede asta per sonda L'esecutore dovrà fissare mediante apposite clip una "scatola per asta" J.C.NEIGE o un apparecchio convertitore (fornito con l’anemometro) su ciascun piede dell’asta. Il cavo di misurazione verrà collegato alla morsettiera in base a: - foglio 5 "collegamento delle sonde" del libretto dei collegamenti n. 216609. Il collegamento vero e proprio alla sonda verrà effettuato tramite un cavo J.C.NEIGE munito di spina avvitabile. - foglio 6 "collegamento degli anemometri" del libretto dei collegamenti n. 216609. Il collegamento vero e proprio all’anenometro verrà effettuato tramite un cavo fornito con l’anemometro. Lato riparo in muratura Il cavo sarà collegato ad un’apposita scatola J.C.NEIGE, detta scatola di misurazione "M". 8.1.5. Cavo di collegamento tra automatismi Si tratta di un cavo armato (5 × 0,15 mm²) fornito da J.C.NEIGE, presente soltanto in caso di più edifici "collegati" a livello degli automatismi. Questo cavo verrà teso all’interno del manicotto di comunicazione pos. "C". Siccome si tratta di un cavo estremamente fragile, durante la tesatura adottate le opportune precauzioni, RIDUCENDO AL MINIMO il numero dei tagli. Per collegare i vari tratti, utilizzare una scatola di comunicazione d’emergenza "DS". Collegare soltanto 4 fili su 5, accertandosi di impiegare sempre gli stessi. ATTENZIONE: MOLTO IMPORTANTE!!! I cavi di misurazione non devono in alcun caso correre in prossimità di cavi di potenza. 103.0 - 127547 d SNOW PROCESS 104.0 - 127547 d SNOW PROCESS 8.1.6. Cavo di collegamento computersala macchine qualora la sala computer sia esterna alla sala macchine Si tratta di un cavo di comunicazione non armato (4 × 0,6 mm²), tipo IP 2/6, fornito da J.C.NEIGE, che verrà teso doppio tra la sala macchine e il locale computer. In caso di tagli durante la tesatura, eseguire il collegamento all’interno dei ripari mediante scatole J.C.NEIGE tipo "comunicazione d’emergenza DS". J.C.NEIGE predispone una scatola ogni 5 ripari. Analogamente al cavo di collegamento tra automatismi, non è necessario predisporre metrature in eccedenza nei ripari interessati. Se il manicotto "C" risulta interrotto a livello dei ripari, proteggere e fissare i 2 tipi di cavi in base alla posizione del locale computer. Quest’ultimo cavo potrà correre nel manicotto di comunicazione pos. "C". 8.1.7. Cavo di controllo Riguarda esclusivamente il co,legamento degli eventuali ripari speciali: - cavo di 3 x 1,5mm² + terra per i ripari di scarico e i ripari per punti bassi. - cavo di 2 x 1,5mm² + terra per i ripari con fuoriuscita permanente occasionale. La fornitura di questo cavo è a carico dell’esecutore. In base agli schemi di massima dei fogli 7, 8, 9, 10, 12, 13 e 14 del libretto dei collegamenti delle piste n. 216609 e del tipo di riparo da collegare, l’esecutore dovrà effettuare: - la tesatura del/i cavo/i di controllo in base al tipo di riparo da collegare; - i collegamenti a monte e a valle di questi cavi alle apposite scatole; - sul lato riparo finale, il collegamento elettrico degli accessori (elettrovalvole, compressore, finecorsa, illuminazione). Questi collegamenti elettrici dovranno essere eseguiti secondo gli schemi dettagliati del libretto dei collegamenti elettrici n. 216609. N.B. Tutti i suddetti cavi sono classificati nel libretto dei cavi J.C.NEIGE. 105.0 - 127547 d SNOW PROCESS 106.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 9 - COLLEGAMENTI DEI CAVI PER PISTE 107.0 - 127547 d SNOW PROCESS 108.0 - 127547 d SNOW PROCESS 9.1. POSIZIONAMENTO J.C.NEIGE E COLLEGAMENTO DELLE SCATOLE Per pilotare le valvole modulatrici all’interno dei ripari e trasmettere le informazioni al computer, dovranno essere effettuati vari collegamenti. J.C.NEIGE ha così predisposto una serie di scatole standard e precablate di propria fornitura. L’installazione e i collegamenti elettrici delle scatole J.C.NEIGE andranno effettuati in base al disegno n. 216609 - foglio 3. Le scatole precablate sono le seguenti: a) Scatola di "alimentazione", pos. (A) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola, che consente di collegare il cavo di alimentazione della potenza a ciascuna valvola modulatrice, è sistematicamente presente in ciascun riparo. La connessione tra la scatola di collegamento e la valvola viene effettuata durante il montaggio di quest’ultima mediante un cavo J.C.NEIGE dotato, ad ogni estremità, di una presa ad innesto. b) Scatola di "alimentazione protetta", pos. (AP) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola consente di collegare i cavi riscaldanti ed eventualmente il compressore d’aria strumento, destinati a proteggere gli accessori sensibili al gelo. La connessione tra la scatola di collegamento e la sorgente di alimentazione viene effettuata mediante un cavo J.C.NEIGE dotato, ad ogni estremità, di una presa ad innesto. c) Scatola di "comunicazione", pos. (D) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola, che consente di collegare il cavo di comunicazione a ciascuna valvola modulatrice, è sistematicamente presente in ciascun riparo. Il principio di connessione scatola-valvola è analogo al precedente. d) Scatola di "misurazione", pos. (M) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola, che consente di collegare il cavo di misurazione delle sonde di temperatura e igrometria ai moduli elettronici delle valvole modulatrici, è presente soltanto nei ripari in cui si trova una sonda o un anemometro (ossia, mediamente un riparo su 5). Il principio di connessione scatola-valvola (modulo) è analogo ai precedenti. 109.0 - 127547 d SNOW PROCESS 110.0 - 127547 d SNOW PROCESS e) Scatola di "alimentazione derivazione", pos. (A-D) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola, che consente di derivare il cavo principale di alimentazione della potenza verso un’altro tubo "antenna", si trova soltanto nei ripari a livello dei quali il tubo si divide, ad esempio, ad "Y". f) Scatola di "controllo", pos. (C) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Riguarda esclusivamente gli impianti che comprendono ripari speciali. Pertanto, questa scatola è presente soltanto: 1. qualora la pista sia dotata di un riparo di scarico; 2. qualora la pista sia dotata di un riparo per punti bassi. g) Scatola di "comunicazione d’emergenza", pos. (D-S) foglio 2 del libretto dei collegamenti n. 216609. Questa scatola consente "di garantire la continuità" del cavo di comunicazione d’emergenza (optional), dell’eventuale cavo di collegamento tra automatismi e del cavo di collegamento computer-sala macchine in caso di sala di comando a distanza. Poiché il cavo viene teso a piccoli tratti (200-300 m), vi sarà mediamente una scatola ogni 5-6 ripari. Un elenco riepilogativo dei componenti, fornito da J.C.NEIGE durante i lavori, indicherà la suddivisione delle varie scatole per ogni singolo riparo. 9.2. COLLEGAMENTO DEI CAVI DELLE PISTE I collegamenti standard dovranno essere effettuati in base al libretto dei collegamenti n. 216609. I collegamenti non standard saranno oggetto di disegni specifici e dovranno essere effettuati in base a quanto previsto dagli stessi. 111.0 - 127547 d SNOW PROCESS 112.0 - 127547 d SNOW PROCESS ATTENZIONE!!! Durante i collegamenti, il costruttore dovrà accertarsi che la fase e il neutro non vengano invertiti e che, al termine delle operazioni, tutte le connessioni risultino conformi ai disegni J.C.NEIGE. 9.3. CONTROLLO DEI COLLEGAMENTI ELETTRICI Circuito di alimentazione valvole: dopo il cablaggio, l'esecutore dovrà controllare tutte le scatole accertandosi che non vi siano inversioni tra fase e neutro. Cavi di comunicazione e comunicazione d’emergenza Per eseguire il controllo, assicurarsi che non siano stati installati cavi di collegamento tra le scatole e le valvole. Il controllo elettrico, che richiede l’intervento di almeno 2 persone, dovrà essere effettuato su ogni singolo cavo, verificandone la continuità mediante un ohmmetro. L'esecutore creerà uno shunt tra 2 dei 4 fili in successione, mentre la seconda persona rileverà il valore in ohm all’altra estremità della pista (o tratto di pista). Valore teorico: 133 Ω/+m Se l’ohmmetro non indica continuità, ridurre la distanza tra i 2 operatori fino ad individuare l’anomalia. Proseguire i controlli fino ad ottenere un isolamento corretto. Verificare l’isolamento di ogni filo rispetto agli altri 3. La stessa operazione dovrà essere eseguita sui 2 cavi di collegamento computersala macchine (in caso di un locale computer a distanza). Prestare particolare attenzione a queste operazioni per non compromettere l’intervento dei collaudatori J.C.NEIGE: all’arrivo dei tecnici J.C.NEIGE, ogni eventuale anomalia delle reti di comunicazione verrà notificata all’esecutore, che si occuperà degli interventi correttivi e dei successivi controlli di conformità. Dovrà essere assolutamente effettuato il controllo dell’isolamento di ogni singolo conduttore rispetto alla terra. 113.0 - 127547 d SNOW PROCESS 114.0 - 127547 d SNOW PROCESS - CAPITOLO 10 - COLLEGAMENTI ELETTRICI NEI RIPARI 115.0 - 127547 d SNOW PROCESS 116.0 - 127547 d SNOW PROCESS 10.1. COLLEGAMENTI ELETTRICI DELLE VALVOLE DI INNEVAMENTO J.C.NEIGE fornisce tutti i cavi necessari già provvisti, a ciascuna estremità, di prese ad innesto maschio o femmina avvitabili. Ogni cavo verrà pertanto collegato sia al lato valvola che al lato scatola di collegamento. Anche le valvole e le scatole sono dotate di prese ad innesto maschio o femmina. I cavi vengono forniti in lunghezze standard di 2 m e presentano i contrassegni RSRK 30/2 o RSRK 40/2 a seconda della loro funzione. In base alla loro destinazione d’uso, i cavi prevedono prese a 3 o 4 poli dotate di fessure di polarizzazione, che impediscono errori nel collegamento. Collegamenti da effettuare in base al foglio 4 del libretto dei collegamenti n. 216609: • Riparo standard - disegno n. 1 seguente: per definizione è relativo a tutti i ripari. Collegare il quadro di potenza (A) alla presa inferiore a sinistra della morsettiera sotto la valvola (A). Collegare allo stesso modo il quadro di comunicazione (D) alla seconda presa (D) inferiore lato morsettiera valvola. • Riparo con sonda o anemometro - disegno n. 2 seguente: riguarda i ripari dotati delle suddette scatole A+D e di una scatola (M). Collegare allo stesso modo la scatola (M) alla presa inferiore destra della morsettiera della valvola. • Riparo di scarico e riparo immediatamente a monte del riparo di scarico disegno n. 3 seguente: collegare le scatole (A) e (D) solitamente utilizzate. Collegare anche la scatola (C) alla presa centrale (C) della fila superiore della morsettiera della valvola. • Riparo di scarico o riparo a monte con sonda - sonda n. 4 seguente: caso meno frequente. Collegare le scatole (A), (C) e (D). Collegare anche la scatola (M) alla presa inferiore lato destro della morsettiera della valvola. Per i vari cavi avvitare le diverse prese "senza forzare". 117.0 - 127547 d SNOW PROCESS 118.0 - 127547 d SNOW PROCESS 10.2. COLLEGAMENTI ELETTRICI DELLE SONDE DI TEMPERATURA E DEGLI ANEMOMETRI 10.2.1. Collegamenti elettrici delle sonde di temperatura Di competenza del cliente in base al foglio 5 del libretto dei collegamenti n. 216609. 10.2.2. Collegamenti elettrici degli anemometri Di competenza del cliente in base al foglio 6 del libretto dei collegamenti n. 216609. 10.3. COLLEGAMENTI ELETTRICI DEI RIPARI SPECIALI 10.3.1. Collegamenti elettrici dei ripari di scarico "V50" e "V15" Di competenza del cliente in base ai fogli 7, 8, 9 e 10 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 10.3.2. Collegamenti elettrici dei ripari per punti alti "Pa" Di competenza del cliente in base al foglio 11 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 10.3.3. Collegamenti elettrici dei ripari per punti bassi "Pb" Di competenza del cliente in base ai fogli 12 e 13 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 10.3.4. Collegamenti elettrici dei ripari dotati di fuoriuscita permanente occasionale "Fpo" Di competenza del cliente in base ai fogli 14 e 15 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 119.0 - 127547 d SNOW PROCESS 120.0 - 127547 d SNOW PROCESS 10.3.5. Collegamenti elettrici delle camere delle valvole con valvola/e d’antenna "T.O.N." Di competenza del cliente in base al foglio 16 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 10.3.6. Collegamenti elettrici delle camere delle valvole con valvola/e d’antenna modulatrici Di competenza del cliente in base al foglio 17 del libretto dei collegamenti n. 216609, a seconda del materiale installato. 121.0 - 127547 d MANUALE PER L'INSTALLAZIONE DELL TUBATURE DELLA SALA MACCHINE MYNEIGE 127557 L – Versione 2012 SOMMARIO PRESENTAZIONE GENERALE 3.0 1. CIRCUITO DELL'ARIA 5.0 1.1 1.2. 1.3. 1.4. I compressori dell'aria Raccordo tra i compressori e la rete delle piste Raffreddamento dei compressori La rete pneumatica 2. CIRCUITO DI ALIMENTAZIONE DELL'ACQUA DEL BACINO CALDO 2.1. Valvola di arrivo dell'acqua 2.2. Regolatore di livello (LSL) 2.3. Trasmettitore di livello (LT) 3. CIRCUITO DI REFRIGERAZIONE DELL'ACQUA DEL SISTEMA DI INNEVAMENTO 3.1. Torre di raffreddamento 3.2. La pompa della torre 6.0 23.0 25.0 27.0 29.0 31.0 33.0 35.0 37.0 39.0 41.0 4. CIRCUITO DELL'ACQUA DEL SISTEMA DI INNEVAMENTO 43.0 Pompe del sistema di innevamento 44.0 4.1. Circuito di aspirazione 4.1.1. Valvola di sezionamento 4.1.2. Filtro 4.1.3. Scarico del colletore di aspirazione 4.1.4. Succhieruola del bacino freddo 4.1.5. Derivazione sul collettore di aspirazione 51.0 53.0 55.0 57.0 59.0 61.0 4.2. Circuito di scarico 4.2.1. Valvole di scarico 4.2.2. Montaggio del F.S.L. 4.2.3. Montaggio della valvola 4.2.4. Ferri a T da saldare 4.2.5. Raccordi da saldare 4.2.6. Flussometro 4.2.7. Griglia espurgo (fornitura MYNEIGE) 4.2.8. Valvola attuatore 4.2.9. Valvola di scarico 63.0 65.0 69.0 71.0 73.0 75.0 77.0 79.0 80.0 81.0 5. GLI APPARECCHI DI CONTROLLO E DI MISURA 83.0 6. SUPPORTI 87.0 7. NORME E STANDARD 97.0 Tubi Flange Giunti Supporti Vernici Livelli di qualità richiesti PRESENTAZIONE GENERALE Questo manuale ha la finalità : • di descrivere le differenti reti e i diversi apparecchi collegati ai macchinari installati nella sala macchine, per permettere all'impresa incaricata dell'installazione delle tubature di conoscere i lavori da realizzare. • di definire le forniture non specifiche all'impianto e, di conseguenza, non fornite dalla JC NEIGE (supporti per le tubature, canalette per i cavi, materiali di consumo, elettrodi, vernici, ecc. ...). Questo manuale è completato e precisato dalle planimetrie specifiche di ogni sito : - planimetria per l'installazione delle tubature, - schema Aria e Acqua, - nomenclature. Le planimetrie e gli schemi forniti come esempio in questo manuale hanno solo un valore indicativo e non vengono quindi a sostituirsi alle planimetrie per l'installazione delle tubature e agli schemi specifici all'impianto considerato. Le tubature saranno realizzate conformemente alla planimetria e allo schema da noi trasmesso. Ogni e qualsiasi modifica dovrà essere convalidata dal sorvegliante del cantiere o dal responsabile dell'impianto. 1. CIRCUITO DELL'ARIA 1.1. I COMPRESSORI DELL'ARIA I compressori vengono forniti finiti e completi, con i relativi pannelli di protezione e con tutti gli accessori richiesti. Si raccomanda di richiederne la consegna solo dopo aver completato e ripulito i locali destinati a riceverli. Compressore raffreddato ad aria tipo GA 132 , 160 , 200 e 250 & tipo RLR 150, 180, 220 Il telaio è munito di fori destinati alle forche dei muletti di movimentazione o a permettere l'uso di un bilancino al fine di evitare di deformare il telaio in caso di sollevamento. Nel caso in cui il compressore dovesse presentarsi "sbilenco", è necessario ricorrere a delle zeppe per equilibrarlo. 1212 637 1027 GA 5 GA 7 GA 11C 223 237 252 Hauteur support 700mm Compressed Air Outlet G3/4´´ 680 930 700 Compressor Air Inlet 1285 Motor+compressor Cooling Air Outlet Motor+compressor Cooling Air Inlet 8mm O.D. Automatic drain GA 15 GA 18 GA 22 375 395 410 1395 1626 865 GA 30 GA 37 GA 45 780 787 821 GA 55 GA 75 1145 1500 2040 970 1802 GA 90W 1580 ED 2290 COOLING WATER INLET G1 1/2" COOLING WATER OUTLET G1 1/2" 1962 1080 2000 158 GA 110 GA 132 GA 160 Automatic Drain G1/2" Manual Drain G1/2" 140 2515 kg 3025 kg 3025 kg Water In Ener.Recovery 1 1/2" Water Out Ener.Recovery 1 1/2" 120 120 93 SCALE 1:5 Motor and canopy ventilation Cooling air Intlet Compressor Air Inlet 3558 2002 2600 Compressed Air Outlet G3" 778 X 2000 GA 110W GA 132W GA 160W 139 Cooling Water Out 1 1/2" Water Out Ener.Recovery 1 1/2" Water In Ener.Recovery 1 1/2" 2515 3025 3025 Cooling Water In 1 1/2" SCALE 1:5 Auto. Drain after cooler 1/2" Manual Drain after cooler 1/2" Auto. Drain dryer 1/2" DDF Manual Drain 1/2" Manual Drain dryer 1/2" 158 1632 M 2600 780 3192 2399 Compressed Air Outlet Cooling air outlet Cooling air inlet Electrical Cable Entry DN100 PN16 3386 885 Automatic Drain G1/2" 2120 Manual Drain G1/2" GA 200 GA 250 4727 5017 DN 100 PN 16 Compressed air outlet 2399 Water in G2" Water out G2" Cooling air outlet Air inlet Electrical Cable Entry 3385 2120 Manual Drain G1/2" Automatic Drain G1/2" 885 GA 200W GA 250W 4788 4788 Cooling air outlet Air inlet DN125 PN16 Compressed air outlet Water in G 2"1/2 Cooling air inlet Water out G 2"1/2 925 2 Manual Drain G1/2" 2 Automatic Drain G1/2" 2120 Voltage Supply entrance 2500 4000 GA 315W GA 355W GA 400W GA 450W 7510 7760 8360 8360 MONTAGGIO SPURGO SU TUBATURA D’ARIA Rivelatore di acqua sul mozzo 3/8 1.2. RACCORDO TRA I COMPRESSORI E LA RETE DELLE PISTE • L'installazione delle tubature da collegare alle piste deve essere eseguita attenendosi alla planimetria fornita. • Ogni partenza possiede : Una valvola di sezionamento Per l'alimentazione del quadro pneumatico, sul collettore dovrà essere saldato un raccordo ¼" (nella zona più vicina possibile ai compressori) Il collegamento delle tubature alla pista deve avvenire all'esterno della sala macchine per mezzo di flange (collegamento acciaio/PEHD). 1.3. RAFFREDDAMENTO DEI COMPRESSORI. I compressori GA sono raffreddati ad aria (vedere il principio di rivestimento in allegato). Ogni uscita dell'aria compressa è munita sul compressore di una guaina termometrica per il sensore di temperatura (TT) necessario per il comando del ventilatore di entrata dell'aria. LA RETE PNEUMATICA UNITA DI TRATTAMENTO Alimentazione aria da compressore strumentazione aria C Tappo Ø 1/4 G UNITA DI DISTRIBUZIONE Alimentazione aria da compressore strumentazione aria CON REGOLATORE DI PRESSIONE OPTIONAL C UNITA DI DISTRIBUZIONE 1.4. LA RETE PNEUMATICA Il quadro pneumatico Deve essere fissato al muro in una zona accessibile. Viene for nito già montato in 2 parti da assemblare : - Unità di trattamento - Unità di distribuzione collegato al compressore dell'aria di regolazione sul foro C. UNITÀ DI TRATTAMENTO UNITÀ DI DISTRIBUZIONE Il compressore dell' aria strumentazione. Il circuito pneumatico in Polietilene 6/8 deve essere realizzato conformemente allo schema Aria e Acqua. Lo metteremo se possibile nel cammino dei cavi elettrici. 2. CIRCUITO D'ALIMENTAZIONE DELL'ACQUA DEL BACINO CALDO RUBINETTO CON PILOTA Circuito pilota tracciato ed isolato Pilota Valvola d’isolamento se gravitazionale Schermo cemento o lamiera per dissipazione VASCA CALDA Perdita permanenta DN 15 verso botola d’evacuazione 2.1. VALVOLA DI ARRIVO DELL'ACQUA La scelta del materiale necessario all'alimentazione del bacino caldo si effettua in funzione di diversi criteri dipendenti dall'impianto da realizzare, come la portata, la pressione e la regolazione della pressione a monte. Il materiale prescelto è definito sullo schema dei fluidi e raggruppa, in generale, i seguenti 2 tipi di valvole : - Rubinetto a membrana con pilota, - Valvola di regolazione (a cerniera). Il rubinetti e le valvole devono essere installati nella sala macchine (vedere il montaggio). 2.2. SICUREZZA DI LIVELLO (LSL) Assicura la sicurezza dell'insieme delle pompe sommerse. Per il caso in cui si dovesse raggiungere il livello minino, il regolatore deve essere installato nel bacino caldo, all'interno di un tubo di messa a riposo fornito dalla JC NEIGE, da fissare con dei collari sulle pareti del bacino. 2.3. TRASMETTITORE DI LIVELLO (LT) Un trasmettitore della pressione relativa di tipo sommerso a 0,5 bar o a 1,5 bar fornisce un segnale elettrico proporzionale all'altezza di immersione del tubo tuffante. Il sensore deve essere inserito in un tubo in PVC da 63 mm (fornitura da parte dell'impresa che provvede all'installazione delle tubature), da fissare sul muro del bacino caldo (vedere il montaggio). Rimontare il sensore 20 mm dopo aver toccato il fondo del bacino. 3. CIRCUITO DI REFRIGERAZIONE DELL'ACQUA DEL SISTEMA DI INNEVAMENTO 3.1. TORRE DI RAFFREDDAMENTO È di tipo metallico con bacino a due arrivi d'acqua situati al di sopra del bacino freddo. La regolazione della portata dell'acqua della torre è assicurata da una valvola di regolazione del tipo a ghigliottina. Nel caso in cui la pompa della torre serva per lo scarico dei bacini, sulle tubature sarà necessario realizzare una derivazione che conduca fino allo scarico (vedere la planimetria di principio per l'installazione delle tubature). 3.2. LA POMPA DELLA TORRE • Situata sul fondo del bacino caldo, alimenta una torre di refrigerazione. • La portata varia in funzione del tipo di torre esistente. • Questa pompa viene fornita su un basamento da fissare con delle caviglie a espansione sul fondo o nella fossa del bacino caldo. • Per lo smontaggio e la reinstallazione di questa pompa vengono forniti : - dei tubi di guida (in acciaio galvanizzato) da fissare sul basamento della pompa e una consolle da disporre sul tubo di scarico della pompa ; - una catena da sollevamento da montare sull'anello di movimentazione della pompa e, all'altra estremità, su un gancio accessibile fissato sullo scarico. Accertarsi di aver sollevato correttamente la pompa prima di procedere all'installazione definitiva delle tubature. Verificare l'assenza di ogni ostacolo. 4. CIRCUITO DELL'ACQUA DEL SISTEMA DI INNEVAMENTO POMPE DEL SISTEMA DI INNEVAMENTO Le pompe sono di tipo superficiale e, a seconda della configurazione ascendente o discendente delle piste, utilizzano un sistema ad alta, media o bassa pressione. Le pompe vengono fornite già assemblate con i relativi motori montati sul loro telaio rispettivo. Devono essere installate su un pavimento liscio e ben livellato : Tolleranza di planeicità e d‟orizzontalità : 5 mm per 2 metri ed altezza : 5 mm. Se risulta necessario mettere a livello le pompe, rispettare per l'installazione delle tubature le regole descritte qui di seguito. Fare attenzione al livellamento : prevedere delle zeppe da ogni lato della fissazione. ATTENZIONE !!! Le pressioni di scarico delle pompe impongono l'uso di materiali adatti per le pressioni indicate sullo schema. È inoltre necessario che le saldature siano eseguite da personale altamente qualificato e che i tubi e gli accessori utilizzati siano quelli previste dalla JC NEIGE sulle sue nomenclature. Non è ammessa alcuna sostituzione di un qualsiasi elemento (tubi, raccordi, ecc. …) con quelli di un'altra rete. PREMISTOPPA DELLE POMPE L'installazione delle tubature dei premistoppa delle pompe deve essere realizzata con tubi d'acciaio DN 15 da raccordare su un collettore DN 50 diretto verso lo scarico. Il collettore deve avere una pendenza : 2 % in direzione del pozzetto di evacuazione. ATTENZIONE !!! A livello delle pompe, i collettori di scarico e i collettori dei premistoppa devono essere ricondotti ad un pozzetto di evacuazione verso lo scarico, indipendente dalla fossa di uscita Aria e Acqua. RACCORDO DELLE SOLLECITAZIONE FLANGE DELLE POMPE SENZA Le sollecitazioni esercitate sui tubi vengono eliminate allineando i tubi (ad esempio mediante surriscaldamento ) fino a raggiungere il parallelismo dei piani tra la flangia ed il tubo e la flangia della pompa, facendo si‟ che l‟allineamento dell‟accoppiamento delle pompe venga a trovarsi entro il campo di regolazione ammesso. Verificare che la superficie stagna della flangia non subisca una deformazione in seguito al riscaldamento del tubo vicino alla flangia. Sono ammesse le seguenti tolleranze : PARALLÉLISMO DEI PIANI Per quanto riguarda il gioco tra le superfici stagne delle flange, si dovrà controllare il parallelismo dei piani mediante spessimetro, a flangia svitata. Le tolleranze massime ammesse sono (S2 – S1) : 0,3 mm per < DN 150 0,4 mm per DN 200 à 300 0,5 mm per > DN 300 misurate sul diametro totale della flangia (vedi fig. 1). In fin dei conti, è determinante l‟incidenza della differenza sull‟allineamento della pompa. Fig. 1 : Parallelismo delle flange DISTANZA TRA LE FLANGE La distanza S3 (vedi fig. 2) tra le flange sarà pari allo spessore della guarnizione + 0,1 mm. Fig. 2 : Distanza tra le flange SFASAMENTO LATERALE Lo sfasamento laterale delle flange S4 < 0,5 mm va limitato in questo modo (vedi fig. 3) per consentire il montaggio senza sforzo, dentro i fori, dei bulloni a testa esagonale che verranno fissati secondo la norma per quanto riguarda la pressione ed il diametro nominali. Fig. 3 : Sfasamento laterale delle flange Montaggio pompa su tappetto anti-vibratile CIRCUITO D’ASPIRAZIONE Valvola d‟aspirazione delle pompe « tutto o niente » chiusa per mancanza d‟aria Filtro Ventosa SIMFON LOCALE POMPE 4.1. CIRCUITO DI ASPIRAZIONE 4.1.1. VALVOLA DI SEZIONAMENTO La valvola di sezionamento deve chiudersi in seguito ad una mancanza d'aria e deve essere installata a monte del filtro : accertarsi che si possa procedere agevolmente all'azionamento del comando manuale. Per le valvole a farfalla PN 25, PN 50 ermeticità metallo/metallo, la faccia liscia va rivolta verso il lato pressione. CIRCUITO FILTRO Ventosa SIMFON Filtro 4.1.2. FILTRO Ha la funzione di proteggere la pompa. Il reticolo filtrante standard è di 2 mm. I filtri installati in parallelo possono essere al massimo 2. Al di là di questo limite, è necessario procedere all'installazione di una succhieruola direttamente nel bacino caldo. In caso di montaggio di 2 filtri in parallelo, installare sulle tubature una ventosa del tipo Simfon. Montaggio del filtro rispettando il senso del fluido indicato sul corpo dello stesso. ATTENZIONE !!! in fabbrica, il coperchio del filtro può essere montato all'inverso. SCARICO DEL COLLETORE DE ASPIRAZIONE Filtro fino a DN250 Nipplo rid. M/M 1" ½ …1" ¼ Nipplo rid. M/M 1" ½ … 2" Filtro DN300 fino a DN450 Colletore dei premistoppa verso pozzetto d‟evacuazione Semi-nipplo filettato 3" (DN80) Fondo bombato 3" (DN80) Filtro DN500 fino a DN600 Semi-nipplo filettato 1/2" (DN40) 4.1.3. SCARICO DEL COLLETTORE DI ASPIRAZIONE Lo scarico del collettore di aspirazione deve essere realizzato tramite un raccordo situato sul filtro. N.B. : La spurgo manuale si fa in punto basso del collettore d’aspirazione se questo e piu basso del filtro. SUCCHIERUOLA IN VASCA CALDA Ø del collettore d‟aspirazione Predisporre un supporto in fase di montaggio della succhieruola Ø del filtro 4.1.4. SUCCHIERUOLA DEL BACINO FREDDO La sua lunghezza e il suo diametro sono calcolati dalla JC NEIGE caso per caso, in funzione delle portate esistenti. DIRAMAZIONE A T A PIEDINO Colletore d’aspirazione delle pompe 200 mini Verso pompe Verso pompe 4.1.5. DERIVAZIONE SUL COLLETTORE DI ASPIRAZIONE La derivazione per l„alimentazione delle pompe deve essere realizzata a piede di capra. CIRCUITO DI MANDATA PARTENZA PISTE LOCALE POMPE 4.2. CIRCUITO DI SCARICO VALVOLA DI SCARICO CON VASCA CALDA Collettore di mandata Collettore di scarico verso vasca calda Orifizio calibrato 4.2.1. VALVOLE DI SCARICO SONO POSSIBILI 2 CASI a- Con bacino caldo Una valvola di scarico DN 40 munita di 1 orifizo calibrato per ogni pompa (per il diametro degli orifizi, vedere lo schema dei fluidi) con ritorno dell'acqua al bacino caldo. Le tubature a valle del orifizo devono essere realizzate con tubi DN 50 ( 60.3 x 4) avendo cura di farle correre diritte quanto più è possibile. Se si devono installare diverse valvole di scarico, prevedere un collettore che dovrà potere essere svuotato tramite un rubinetto DN 15 in un pozzetto di evacuazione. Per evitare le vibrazioni, realizzare un supporto quanto più vicino è possibile alla valvola. VALVOLA DI SCARICO SENZA VASCA CALDA Colletore di scarico DN40 verso colletore d’aspirazione delle pompe Colletore di scarico DN15 verso pozzetto d’evacuazione b- Senza bacino caldo Una valvola di scarico DN 40 munita di 1 orifizo calibrato per ogni pompa (per il diametro degli orifizi, vedere lo schema dei fluidi) con ritorno dell'acqua al collettore di aspirazione. Le tubature a valle del orifizo devono essere realizzate con tubi DN 50 ( 60.3 x 4) avendo cura di farle correre diritte quanto più è possibile. Se si devono installare diverse valvole di scarico, prevedere un collettore. Una valvola di scarico DN 15 munita di 1 orifizo calibrato per ogni pompa (per il diametro degli orifizi, vedere lo schema dei fluidi) con ritorno dell'acqua verso un pozzetto di evacuazione. Le tubature a valle del orifizo devono essere realizzate con tubi DN 40 ( 48.3 x 3.6) avendo cura di farle correre diritte quanto più è possibile Se si devono installare diverse valvole di scarico, prevedere un collettore con una leggera pendenza verso il pozzetto di evacuazione. Per evitare le vibrazioni, realizzare un supporto quanto più vicino è possibile alla valvola. MONTAGGIO DEL FSL Mozzo Ø ½ " (Attenzione vedi istruzioni per il montaggio del sensore) 4.2.2. MONTAGGIO DEL F.S.L. Deve essere installato dopo le tubature di scarico (DN 15 e DN 40). La lunghezza della parte destra deve essere uguale al triplo del diametro a valle e a monte. La derivazione da ½" di diametro deve essere realizzata su un lato della tubatura. Dopo la saldatura del raccordo ½" G, ripassare un maschio per tubazioni da ½" cilindrico. Prima del montaggio, ingrassare le filettature (maschio e femmina) del F.S.L Inserire una guarnizione in alluminio tra le due filettature (non utilizzare la guarnizione fornita con il F.S.L). MONTAGGIO DELLA VALVOLA 4.2.3. MONTAGGIO DELLA VALVOLA Il montaggio della valvola deve essere effettuato su un tubo orizzontale. La valvola deve essere montata tassativamente con l'asse di rotazione verticale. Buono Cattivo T O RINFORZO SU COLLETORE DI MANDATA O 4.2.4. FERRI A T DA SALDARE Montaggio di ferri a T o rinforzo sul collettore di scarico. Secondo la pianta di tubazione. 4.2.5. RACCORDI DA SALDARE Per ogni derivazione con tubi DN 15, DN 25, DN 40 e DN 50, installata sulle tubature di scarico ad alta pressione, si dovrà procedere ad installarvi dei raccordi tramite saldatura. Vedere lo schema e le nomenclature. MONTAGGIO DEL FLUSSOMETRO a valle a monte No giunti Legami equipotenziale (saldare una vite sulla flangia) 4.2.6. FLUSSOMETRO Per il controllo della portata delle pompe, rispettare sulle tubature una lunghezza diritta pari a 5d a monte e a 3d a valle. SGRIGLIATORE SU ACQUA Metallo svolto a saldare 4.2.7. GRIGLIA E SPURGO (fornitura MYNEIGE) La griglia evita il ritorno di elementi indesiderabili nelle tubature al momento dello scarico delle piste. Sul ferro a T per lo spurgo, si deve installare un raccordo DN 15. Valvola pneumatica DN 15 normalmente aperta fino a 100 bar. 4.2.8. VALVOLA DELL'ATTUATORE SMONTATO INDICAZIONE DELLA POSIZIONE DELLA FARFALLA DELLA VALVOLA DELL'ATTUATORE SMONTATO Cuneo A valvola chiusa, il cuneo si trova sempre dal lato della targhetta segnaletica e nella direzione preferenziale della valvola. APERTURA Senso antiorario CHIUSURA Senso orario 4.2.9. VALVOLA DI SCARICO A valle della valvola di scarico DN 50 PN 100, si deve installare una piastra forata. ATTENZIONE !!! Per evitare ogni e qualsiasi vibrazione a livello della valvola al momento dello scarico, realizzare a monte e a valle della stessa dei solidi supporti di sostegno. 5. GLI APPARECCHI DI CONTROLLO E DI MISURA Gli apparecchi di controllo e di misura sono definiti sullo schema dei fluidi di ogni cantiere e dovranno essere installati giudiziosamente sulle tubature in modo che risultino accessibili per la lettura e la manutenzione. Gli apparecchi devono essere installati su dei raccordi o delle guaine termometriche da saldare. I sensori di pressione devono essere muniti di un rubinetto di arresto. I flessibili devono essere installati evitando qualsiasi “punto basso”. I manometri devono essere muniti di un rubinetto di arresto. PI = raccordo Ø ½"+ rubinetto di isolamento + manometro PW = raccordo Ø ¼" + raccordo automatico TI = guaina termometrica da saldare + termometro (scala da - 30° a + 50° C) TW = guaina termometrica da saldare PT = raccordo Ø ½"+ rubinetto di isolamento + sensore di pressione TT = guaina termometrica da saldare + sensore di temperatura FSL = raccordo Ø ½"+ sensore. PSL = raccordo Ø ½"+ riduzione Ø ½ x Ø ¼ pressostato TSH = guaina termometrica da saldare + termostato I SENSORI DI TEMPERATURA (TT) UNA MANICHETTA ISOLANTE 6.SUPPORTAGE Distanza tra isupporti 2,50m 3m 3m 3,50m 4m DN 40 50 65 80 100 UPN 80 Tipo di profilo 0,30m 0,50m L max a=5 periferico 300mm A 20mm B 0,60m C SUPPORTO TIPO 1 10x85 Diametro tassello SPIT FIX Z 150mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,50m 4m 4,50m 5m 5m DN 80 100 125 150 200 UPN 100 UPN 80 Tipo di profilo 0,50m L max a=5 periferico L+250mm A 23mm B 0,75m C SUPPORTO TIPO 2 12x100 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,5m 4m 4,50m 5m 5m 6m 6m 5m 4m 4m 4m 3m DN 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 UPN DE 120 UPN DE 100 UPN DE 80 Tipo di profilo 0,70m 0,80m 0,60m 0,50m 0,40m 0,30m L 2m 2,50m 2m 2,50m 3m H max a=5 periferico 300mm A 30mm 23mm B SUPPORTO TIPO 3-1 80mm 75mm C 16X135 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 4,50m 4,50m 4,50m 4,50m 4m 3,50m 3,50m 3,50m DN 150/100 200/150 250/200 300/250 350/300 400/350 450/400 500/450 0,40m 0,50m 0,60m 0,70m UPN DE 100 UPN DE 120 UPN DE 140 L UPN DE 80 Tipo di profilo 2m 2,50m 3m H max a=5 periferico 300mm A 23mm B SUPPORTO TIPO 3-2 100mm C 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,5m 4m 4,50m 5m 5m 6m 6m 5m 4m 4m 4m 3m DN 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 UPN DE 120 UPN DE 100 UPN DE 80 Tipo di profilo 0,70m 0,80m 0,60m 0,50m 0,40m 0,30m L 2m 2,50m 2m 2,50m 3m H max a=5 periferico 200mm 180mm 160mm A 23mm B SUPPORTO TIPO 4-1 100mm C 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 4,50m 4,50m 4,50m 4,50m 4m 3,50m 3,50m 3,50m DN 150/100 200/150 250/200 300/250 350/300 400/350 450/400 500/450 0,40m 0,50m 0,60m 0,70m UPN DE 100 UPN DE 120 UPN DE 140 L UPN DE 80 Tipo di profilo 2m 2,50m 3m H max a=5 periferico 220mm 200mm 180mm 160mm A 23mm B SUPPORTO TIPO 4-2 100mm C 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,5m 4m 4,50m 5m 5m 6m 5m 5m DN 80 100 125 150 200 250 300 350 UPN DE 120 UPN DE 100 UPN DE 80 Tipo di profilo 1,50m 2,50m 2m 3m H max 200mm 180mm 160mm A a=5 periferico 23mm B 150mm C SUPPORTO TIPO 5 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,50m 4m 4,50m 5m 5m 5,50m 4m 4m DN 80 100 125 150 200 250 300 350 UPN 100 UPN 80 Tipo di profilo 0,40m 0,50m L max 1,00m 1,40m H max a=5 periferico 300 A 23mm B SUPPORTO TIPO 6 0,75m C 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) Distanza tra isupporti 3,50m 4m 4,50m 5m 5m 6m 5m 4,50m DN 80 100 125 150 200 250 300 350 UPN 100 UPN 80 Tipo di profilo 0,40m 0,50m L max 1,00m 1,40m H max a=5 periferico 300 A 23mm B SUPPORTO TIPO 7 0,75m C 12x115 Diametro tassello SPIT FIX Z 200mm C20/25 sp mini cemento Classe cemento (tipo fessurato) 7.NORME E STANDARD SPECIFICA PER LE VERNICI DELLE TUBATURE E DEI SUPPORTI 1) PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI Si deve procedere a disincrostare, spazzolare e sgrassare le superfici metalliche. 2) PRIMA MANO Per il materiale già verniciato, non effettuare la prima mano. TUBATURE e SUPPORTI : 1 strato di primario gliceroftalico. 3) STRATO FINALE GLICEROFTALICO Per il materiale già verniciato, non procedere ad alcuna riverniciatura. TUBATURE e SUPPORTI: 1 strato di finitura secondo il codice dei colori. - Guaina di aspirazione Blu - Tubature aria compressa (RAL 5012) - Circuito aspirazione pompa Verde scuro ACQUA - Circuito alimentazione raffreddamento compressore (RAL 6010) E SUPPORTI ACQUA - Circuito uscita pompa Verde chiaro E SUPPORTI - Scarico pompa (RAL 6018) ARIA E SUPPORTI Prima di procedere alla verniciatura, si deve provvedere a proteggere gli apparecchi che seguono : - manometri, termometri, trasmettitori di pressione e di temperatura, elettrovalvole, targhette segnaletiche. LIVELLI DI QUALITÀ RICHIESTI 1) Assicurazione Qualità I lavori devono essere realizzati conformemente alle disposizioni della Direttiva 9723-CE. 2) Saldature Le saldature delle canalizzazioni devono essere realizzate : a) secondo delle modalità operatorie ufficiali, conformemente alla norma NF IN 288-3. b) da saldatori previamente qualificati secondo la norma NF IN 287-1. SPESSORE DEI TUBI E ACCESSORI DIAMETRO SPESSORE (mm) PRESSIONE MASSIMALE SIMBOLO 1/2" / DN15 / 21,3 3,6 100 Bar 050 015 401 3/4" / DN20 / 26,9 2,9 100 Bar 050 020 401 1" / DN25 / 33,7 3,2 100 Bar 050 025 401 1"1/4 / DN32 / 42,4 3,6 100 Bar 050 032 401 1"1/2 / DN40 / 48,3 3,6 100 Bar 050 040 401 2" / DN50 / 60,3 4 100 Bar 050 050 401 2"1/2 / DN65 / 73 5 100 Bar 050 060 401 3" / DN80 / 88,9 3,2 60 Bar 050 080 001 3" / DN80 / 88,9 5,6 100 Bar 050 080 401 4"/ DN100 / 114,3 3,6 55 Bar 050 100 001 4"/ DN100 / 114,3 5,6 100 Bar 050 100 401 5" / DN125 / 139,7 4 50 Bar 050 120 001 5" / DN125 / 141,3 6,3 100 Bar 050 125 401 6" / DN 150 / 168,3 4,5 50 Bar 050 150 001 6" / DN 150 / 168,3 7,1 100 Bar 050 150 401 8" / DN200 / 219,1 6,3 60 Bar 050 200 000 8" / DN200 / 219,1 8 95 Bar 050 200 401 10" / DN250 / 273 6,3 50 Bar 050 250 000 10" / DN250 / 273 8 75 Bar 050 250 401 10" / DN250 / 273 10 95 Bar 050 250 410 12" / DN300 / 323,9 7,1 45 Bar 050 300 000 12" / DN300 / 323,9 8 60 Bar 050 300 401 12" / DN300 / 323,9 10 80 Bar 050 300 410 14" / DN350 / 355,6 8 50 Bar 050 350 000 14" / DN350 / 355,6 10 75 Bar 050 350 401 16" / DN400 / 406,4 8,8 50 Bar 050 400 000 16" / DN400 / 406,4 10 65 Bar 050 400 401 16" / DN400 / 406,4 12,5 85 Bar 18" / DN450 / 457 10 55 Bar 18" / DN450 / 457 12,5 70 Bar 20" / DN500 / 508 9,5 40 Bar 20" / DN500 / 508 11 55 Bar 20" / DN500 / 508 12,7 65 Bar 20" / DN500 / 508 15,09 75 Bar 24" / DN600 / 610 9,5 30 Bar 050 450 401 050 500 401 050 600 401 MATERIA P235GH P265GH EN 10216-2 EN 10216-2 L 245MB API 5L EN 10208 Grade B A106 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 10 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 10 Tipo 05 a DN 10 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L bulloni Numero Diametro A1 C2 C4 H2 24 26 26 26 26 28 28 28 24 26 26 28 32 38 38 40 Prendere le flange iso PN 16 340 395 445 505 565 615 670 780 295 350 400 460 515 565 620 725 22 22 22 22 26 26 26 30 8 12 12 16 16 20 20 20 M20 M20 M20 M20 M24 M24 M24 M27 Estratto della norma francese NF E 29-203 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 62 68 68 68 72 72 75 80 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 16 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 16 Tipo 05 a DN 10 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L bulloni Numero Diametro Dimensioni identiche a quelle delle flange ISO PN 40 185 200 220 250 285 340 405 460 520 580 640 715 840 145 160 180 210 240 295 355 410 470 525 585 650 770 18 18 18 18 22 22 26 26 26 30 30 33 36 4 8 8 8 8 12 12 12 16 16 20 20 20 M 16 M 16 M 16 M 16 M 20 M 20 M 24 M 24 M 24 M 27 M 27 M 30 M 33 Estratto della norma francese NF E 29-203 A1 17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 114,3 139,7 168,3 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 C2 14 14 16 16 16 16 18 18 20 20 22 22 24 26 28 30 32 34 34 36 C4 H2 14 35 14 35 16 38 16 38 18 40 18 42 18 45 20 45 20 50 22 52 22 55 24 55 26 62 26 70 28 78 30 82 32 85 36 85 40 90 44 95 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 25 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 25 Tipo 05 a DN 10 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L bulloni Numero Diametro A1 C2 C4 H2 30 32 34 38 40 42 44 46 80 88 92 100 110 110 125 125 Prendere le flange iso PN 40 360 425 485 555 620 670 730 845 310 370 430 490 550 600 660 770 26 30 30 33 36 36 36 39 12 12 16 16 16 20 20 20 M 24 M 27 M 27 M 30 M 33 M 33 M 33 M 36 Estratto della norma francese NF E 29-203 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 32 32 34 38 40 44 48 54 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 40 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 40 Tipo 05 a DN 10 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L 90 60 14 95 65 14 105 75 14 115 85 14 140 100 18 150 110 18 165 125 18 185 145 18 200 160 18 235 190 22 270 220 26 300 250 26 375 320 30 450 385 33 515 450 33 580 510 36 660 585 39 685 610 39 755 670 42 890 795 48 bulloni Numero 4 4 4 4 4 4 4 8 8 8 8 8 12 12 16 16 16 20 20 20 Diametro M 12 M 12 M 12 M 12 M 16 M 16 M 16 M 16 M 16 M 20 M 24 M 24 M 27 M 30 M 30 M 33 M 36 M 36 M 39 M 45 Estratto della norma francese NF E 29-203 A1 17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 114,3 139,7 168,3 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 C2 C4 16 14 16 14 18 16 18 16 18 18 18 18 20 20 22 22 24 24 24 26 26 28 28 30 32 36 38 38 42 42 46 46 50 50 50 54 52 60 60 70 H2 35 38 40 40 42 45 48 52 58 65 68 75 88 105 115 125 135 135 140 150 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 50 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 50 Tipo 05 a DN 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L 95 66,7 15,8 117 82,6 19 124 88,9 19 133 98,4 19 156 114,3 22,2 165 127 19 190 149,2 22,2 210 168,3 22,2 254 200 22,2 279 235 22,2 318 269,9 22,2 381 330,2 25,4 444 387,4 28,5 521 450,8 31,8 584 514,4 31,8 648 571,5 35 711 628,6 35 775 685,8 35 914 812,8 41,1 bulloni Numero 4 4 4 4 4 8 8 8 8 8 12 12 16 16 20 20 24 24 24 Diametro M 14 M 16 M 16 M 16 M 20 M 16 M 20 M 20 M 20 M 20 M 20 M 24 M 27 M 30 M 30 M 33 M 33 M 33 M 39 Estratto della norma francese NF E 29-203 A1 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 114,3 139,7 168,3 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 C2 14,2 15,7 17,5 19 20,6 22,4 25,4 28,4 31,8 35 36,6 41,1 47,8 50,8 53,8 57,2 60,5 63,5 69,9 C4 14,2 15,7 17,5 19 20,6 22,4 25,4 28,4 31,8 35 36,6 41,1 47,8 50,8 53,8 57,2 60,5 63,5 69,9 H2 52 57 62 65 68 70 76 79 86 98 98 111 117 130 143 146 159 162 168 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 64 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 64 Tipo 05 a DN 10 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 Dimensioni di raccordo D K L 100 70 14 105 75 14 130 90 18 140 100 18 155 110 22 170 125 22 180 135 22 205 160 22 215 170 22 250 200 26 295 240 30 345 280 33 415 345 36 470 400 36 530 460 36 600 525 39 670 585 42 bulloni Numero 4 4 4 4 4 4 4 8 8 8 8 8 12 12 16 16 16 Diametro M 12 M 12 M 16 M 16 M 20 M 20 M 20 M 20 M 20 M 24 M 27 M 30 M 33 M 33 M 33 M 36 M 39 Estratto della norma francese NF E 29-203 A1 17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 114,3 139,7 168,3 219,1 273 323,9 355,6 406,4 C2 C4 20 20 20 20 22 22 24 24 24 24 26 26 26 26 26 26 28 28 30 30 34 34 36 36 42 42 46 46 52 52 56 56 60 60 H2 45 45 52 58 60 62 62 68 72 78 88 95 110 125 140 150 160 Dimensioni delle flange piatte ISO PN 100 Tipo 11 b o delle flange piene ISO PN 100 Tipo 05 a DN 15 20 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Dimensioni di raccordo D K L 95 66,7 15,8 117 82,6 19 124 88,9 19 133 98,4 19 156 114,3 22,2 165 127 19 190 149,2 22,2 210 168,3 22,2 273 215,9 25,4 330 266,7 28,5 356 292,1 28,5 419 349,2 31,8 508 431,8 35 559 489 35 603 527 38,1 686 603,2 41,1 743 654 44,5 813 723,9 44,5 940 838,2 50,8 bulloni Numero 4 4 4 4 4 8 8 8 8 8 12 12 16 20 20 20 20 24 24 Diametro M 14 M 16 M 16 M 16 M 20 M 16 M 20 M 20 M 24 M 27 M 27 M 30 M 33 M 33 M 36 M 39 M 42 M 42 M 48 Estratto della norma francese NF E 29-203 A1 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 114,3 139,7 168,3 219,1 273 323,9 355,6 406,4 457 508 610 C2 20,6 22,1 23,9 27 28,8 31,8 34,8 38,2 44,5 50,9 54,2 62 69,9 72,9 76,3 82,6 89 95,3 108 C4 14,2 15,7 17,5 20,6 22,4 25,4 28,4 31,8 38,1 44,5 47,8 55,6 63,5 66,5 69,9 76,2 82,6 88,9 101,6 H2 52 57 62 67 70 73 79 83 102 114 117 133 152 156 165 178 184 190 203 N° DI SIMBOLO DEI GIUNTI KLINGERSIL C-4430 PER L'ASSEMBLAGGIO DI 2 FLANGE Norme ISO e EN1092 PN 10 PN 16 PN 25 PN 40 PN 20 DN 32 59 082 043 59 075 043 DN 40 59 092 049 59 084 049 DN 50 59 107 061 59 102 061 DN 65 59 127 077 59 121 077 DN 80 59 142 089 59 134 089 PN 50 PN 100 PN 64 UTILIZZARE LE GIUNTI METALICCI DN 100 59 162 115 59 168 115 59 172 115 DN 125 59 192 141 59 194 141 59 196 141 DN 150 59 218 169 59 224 169 59 221 169 DN 200 59 273 220 59 284 220 59 290 220 59 278 220 DN 250 59 328 273 59 329 273 59 340 273 59 352 273 59 338 273 DN 300 59 378 324 59 384 324 59 400 324 59 417 324 59 408 324 DN 350 59 438 356 59 444 356 59 457 356 59 474 356 59 449 356 DN 400 59 489 407 59 495 407 59 514 407 59 546 407 59 513 407 DN 450 59 539 458 59 555 458 59 564 458 59 571 458 59 548 458 DN 500 59 594 508 59 617 508 59 624 508 59 628 508 59 605 508 DN 600 59 695 610 59 734 610 59 731 610 59 747 610 59 716 610 Materia del giunto : KLINGERSIL C-4430 N° DI SIMBOLO DEI GIUNTI METALICCI PER L'ASSEMBLAGGIO DI 2 FLANGE Norme ISO e EN1092 Norme ISO et Norme EN1092 PN 10 PN 16 PN 25 PN 40 PN 20 PN 50 PN 100 Norma iso PN 100 Norma PN 64 EN1092 DN 32 82 x 43 75 x 38,1 59 082 038 DN 40 92 x 48 84,5 x 44,5 59 094 044 59 102 048 59 102 048 DN 50 107 x 57 104,5 x 55,6 59 111 055 118 X 57 59 112 057 DN 65 127 x 73 123,5 x 66,5 59 129 066 59 143 073 137 x 73 DN 80 142 x 86 136,5 x 81 59 148 081 59 153 086 59 147 086 59 192 104 59 180 108 59 173 108 59 215 132 240 x 128,3 59 217 134 59 210 134 221,5 x 157,2 59 250 157 59 265 155 59 257 162 59 247 162 283 x 213 290 x 213 278,5 x 215,9 59 306 216 59 319 206 59 324 213 59 309 213 DN 100 162 x 108 167 x 108 DN 125 192 x 134 193 x 134 DN 150 217 x 162 223 x 162 DN 200 272 x 213 174,5 x 104,6 59 180 104 196 x 131,8 90 x 43 DN 250 327 x 267 328 x 267 340 x 267 352 x 267 338 x 268,2 59 360 268 59 399 255 59 391 267 59 364 267 DN 300 377 x 318 383 x 318 400 x 318 417 x 318 408 x 317,5 421 x 317,5 59 456 307 458 X 318 424 x 318 DN 350 437 x 363 443 x 363 457 x 363 474 x 363 449 x 349,3 484,5 x 349,3 59 491 343 512 X 363 486 x 363 DN 400 488 x 414 495 x 414 514 x 414 546 x 414 513 x 400,1 538,5 x 400,1 564 x 389,9 DN 450 541 x 457 558 x 457 567 x 457 574 x 457 548 x 449,3 595,5 x 449,3 612 x 438,2 DN 500 593 x 518 617 x 518 624 x 518 628 x 518 605 x 500,1 653 x 500,1 DN 600 695 x 618 734 x 618 731 x 618 747 x 618 716,5 x 603,3 774 x 603,3 790 x 590,6 682 x 489 Matière du joint: Joint spiralé EYRFLEX Type V2J Acier Carbone / 316L + Graphite 99.8% / AI 316L EP 4,5mm 543 x 414 657 X 518 764 X 618 Numeri, dimensioni e simboli delle viti esagonali per il montaggio di due flange (norma ISO e EN1092) Classe 8-8 zincata bianca NF E27311 per flangia norme ISO e EN1092 + giunti sp 3mm o 4.5mm Norma ISO e Norma EN1092 PN 10 PN 16 PN 25 PN 40 PN 20 DN 32 4 M14 x 60 PN 50 PN 64 PN 100 Norma ISO 4 M16 x70 4 M16 x 80 058 222 200 058 222 400 PN 100 Norma EN 1092 DN 32 4 M16 x 60 (058 222 000) DN 40 DN 50 4 M20 x 90 058 225 000 8 M16 x 70 8 M16 x 90 058 222 200 058 222 500 058 222 200 DN 65 058 222 400 8 M20 x 80 8 M24 x 90 8 M20 x 100 058 226 400 8 M16 x 70 (058 222 200) 8 M20 x 80 8 M20 x 90 058 225 000 DN 125 058 225 100 8 M24 x 100 058 226 500 8 M24 x 90 8 M24 x 120 8 M27 x 110 058 226 400 058 226 525 058 228 020 8 M20 x 80 8 M24 x 90 8 M20 x 80 58 226 400 058 224 600 8 M20 x 100 8 M27 x 100 pas de 12 M30 x 130 058 225 100 058 228 000 brides 058 232 030 8 M30 x 110 12 M27 x 140 12 M30 x 130 058 232 000 058 230 000 058 232 030 12 M20 x 100 058 224 600 12 M24 x 100 12 M27 x 100 DN 200 8 M20 x 90 12 M24 x 120 12 M30 x 160 12 M33 x 150 12 M20 x 80 058226500 058 228 000 058 225 000 12 M27 x 100 12 M30 x 110 12 M24 x 90 DN 250 12 M20 x 80 12 M24 x 90 058 226 400 DN 300 058 228 000 058 232 000 058 226 400 16 M27 x 100 16 M30 x 130 058 226 525 12 M33 x 130 16 M27 x 140 58 234 130 058 230 000 16 M33 x 190 12 M36 x 160 16 M20 x 80 16 M24 x 100 16 M30 x 110 16 M33 x 130 058226500 16 M24 x 90 058 233 000 058 232 000 16 M39 x 180 058 234 150 058 233 000 16 M27 x 100 16 M33 x 130 16 M36 x 150 058 235 150 058 228 000 58 234 130 20 M33 x 150 058 235 150 20 M39 x 210 058 234 150 DN 150 DN 200 DN 250 DN 300 DN 350 DN 400 o 5 aste filettate 20 M27 x 120 20 M36 x 150 20 M24 x 100 058 228 020 o 4 aste filettate 24 M33 x 170 o 7 aste filettate 058226500 20 M30 x 130 20 M39 x 160 058 234 170 24 M42 x 240 058 232 030 o 4 aste filettate DN 450 DN 125 o 5 aste filettate o 4 aste filettate 16 M39 x 170 058 226 400 DN 100 o 4 aste filettate 20 M30 x 150 16 M36 x 150 20 M36 x 195 16 M45 x 200 58 234 130 DN 80 058 234 190 o 3 aste filettate 16 M30 x 150 16 M33 x 150 058 232 030 DN 65 058 233 160 058 234 150 20 M33 x 190 058 228 000 DN 400 8 M20 x 90 058 225 000 8 M16 x 80 058 224 600 DN 350 DN 50 058 224 600 4 M16 x 80 DN 80 DN 150 DN 40 4 M16 x 70 (058 222 200) 4 M16 x 70 DN 100 4 M20 x 80 058 224 600 20 M42 x 225 DN 450 20 M33 x 130 DN 500 DN 600 20 M27 x 100 20 M33 x 130 20 M36 x 150 20 M45 x 180 058 228 000 058 234 130 058 235 150 DN 500 o 8 aste filettate o 5 aste filettate 24 M39 x 190 24 M48 x 270 o 6 aste filettate o 8 aste filettate DN 600 Simboli dei dadi Hu, aste filettate e rondelle M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 dadi Hu zincati bianchi 058 378 000 058 379 000 058 380 000 058 381 000 058 382 000 058 383 000 058 384 000 Asta filettata zincata bianca 058 975 000 058 976 000 058 977 000 058 978 000 058 979 000 058 980 000 058 981 000 Rondella piatta tagliata MU zb 058 400 000 058 401 000 058 402 000 058 403 000 058 422 100 058 423 100 M24 M27 Rondella piatta tagliata LLU M20 058 426 000 058 427 000 058 426 100 M30 M33 M36 Numeri dimensioni e simboli delle viti esagonali per assemblaggio di una valvola a farfalla tra 2 flange con o senza guarnizione a seconda del tipo di valvola PN 10 PN 16 PN 25 PN 40 PN 50 JHP Valvole a farfalla da stock o JMC DN 50 4 M16 X 120 8 M16 X 120 4 M16 x 110 058 222 650 DN 65 8 M16 x 120 DN 80 8 M20 X 130 058 222 700 058 225 400 8 M20 x 130 DN 100 058 225 400 8 M24 x 140 DN 125 058 226 527 DN 150 DN 200 8 M20 x 130 8 M24 x 160 12 M20 x 160 058 225 400 058 226 529 58 225 525 8 M20 x 150 058 225 500 DN 250 12 M20 x 150 12 M24 x 160 12 M27 x 160 12 M24 x 160 058 225 500 058 226 529 058 230 260 58 226 529 12 M20 x 150 12 M24 x 160 12 M27 x 180 12 M30 x 200 058 225 500 058 226 529 058 230 270 058 233 200 DN 300 12 M20 x 160 12 M24 x 180 16 M27 x 180 058 230 270 058225525 16 M30 x 200 16 M33 x 210 DN 350 16 M20 x 160 16 M24 x 180 DN 400 16 M30 x 200 58 226 531 58 233 200 58 234 210 16 M24 x 200 16 M27 x 200 16 M33 x 225 16 M36 x 245 058 226 575 o 4 aste filettate o 6 aste filettate o 6 aste filettate DN 450 20 M24 x 200 20 M27 x 215 20 M33 x 240 20 M36 x 260 o 5 aste filettate DN 500 o 5 aste filettate DN 600 o 5 aste filettate o 7 aste filettate o 7 aste filettate 20 M24 x 220 20 M30 x 230 20 M33 x 260 20 M39 x 280 ou 5 tiges filetées o 7 aste filettate o 7 aste filettate 20 M27 x 245 20 M33 x 265 20 M36 x 290 20 M45 x 325 o 5 aste filettate o 7 aste filettate o 7 aste filettate o 7 aste filettate Simboli dei dadi Hu, aste filettate e rondelle M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 dadi Hu zincati bianchi 058 378 000 058 379 000 058 380 000 058 381 000 058 382 000 058 383 000 058 384 000 Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb Rondella piatta tagliata LLU 058 975 000 058 400 000 058 976 000 058 401 000 058 422 100 058 977 000 058 402 000 058 423 100 058 978 000 058 403 000 058 979 000 058 980 000 058 426 000 058 426 100 058 981 000 058 427 000 M20 058 384 100 058 982 000 058 428 000 058 428 100 M24 058 361 000 058 983 000 M27 058 362 000 058 984 000 M30 058 363 000 058 985 000 M33 058 364 000 058 986 000 M36 058 365 000 058 987 000 Dadi Hu zincati bianchi Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb Rondella piatta tagliata LLU Numeri, dimensioni e simboli delle viti H classe 8-8 zincate bianche NF E27311 per flangia norma ISO Piastra perforata Sp 20mm + giunti sp 4.5mm tra le flange PN (norma iso) PN50 PN100 (norma iso) 8 M16 x 90 8 M16 x 110 058 222 500 58 222 650 8 M20 x 130 8 M24 x 140 058 225 400 058 226 527 DN 50 DN 100 valvole ANTIRITORNO DN + giunti sp 4.5mm tra le flange PN (norma iso) PN50 PN100 (norma iso) 8 M20 x 180 8 M24 x 200 058 225 550 58 226 575 12 M20 x 200 12 M27 x 280 DN 100 DN 150 DN 200 058 225 600 58 230 280 12 M24 x 250 12 M30 x 330 o 6 aste filettate o 4 aste filettate Symboli dei dadi Hu, aste filettate e rondelle Dadi Hu zincati bianchi Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagilata MU zb Rondella piatta tagliata LLU Dadi Hu zincati bianchi Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagilata MU zb Rondella piatta tagliata LLU M6 058 378 000 058 975 000 058 400 000 M8 058 379 000 058 976 000 058 401 000 058 422 100 M10 058 380 000 058 977 000 058 402 000 058 423 100 M12 058 381 000 058 978 000 058 403 000 M14 058 382 000 058 979 000 M16 M18 058 383 000 058 384 000 058 980 000 058 981 000 058 426 000 058 427 000 058 426 100 M20 058 384 100 058 982 000 058 428 000 058 428 100 M24 058 361 000 058 983 000 M27 058 362 000 058 984 000 M30 058 363 000 058 985 000 M33 058 364 000 058 986 000 M36 058 365 000 058 987 000 DN 65 PN 100 (iso) 8 M20 X 100 DN 65 PN 64 8 M20 X 90 058 225 000 DN 65 PN 40 8 M16 X 70 058 222 200 058 361 000 058 983 000 058 982 000 058 428 000 058 428 100 Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb Rondella piatta tagliata LLU M24 058 422 100 058 384 100 dadi Hu zincati bianchi M20 058 400 000 058 401 000 058 976 000 058 975 000 Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb M8 058 379 000 M6 058 378 000 Rondella piatta tagliata LLU 058 225 000 8 M20 X 90 DN 100 PN 40 058 224 600 8 M20 X 80 DN 150 PN 16 058 226 500 8 M24 X 100 DN 100 PN 64 058 226 500 8 M24 X 100 058 984 000 058 362 000 M27 058 423 100 058 402 000 058 977 000 058 380 000 M10 058 985 000 058 363 000 M30 058 403 000 058 978 000 058 381 000 M12 Simboli dei dadi Hu, aste filettate e rondelle 058 225 000 12 M20 X 90 DN 200 PN 16 058 986 000 058 364 000 M33 058 979 000 058 382 000 M14 058 228 020 8 M27 X 120 8 M24 X 90 058 987 000 058 365 000 M36 058 426 100 058 426 000 058 980 000 058 383 000 M16 058 226 400 058 427 000 058 981 000 058 384 000 M18 058 228 020 8 M27 X 120 DN 125 PN 64 058 226 525 12 M24 X 120 058 226 525 12 M24 X 120 058 232 030 8 M30 X 130 DN 125 PN 100 (din) DN 200 PN 25 MTCA 125 (ghisa) MTCA 125 (acciacio20 et 10.1) MTCA 125 (acciacio27) DN 100 PN 100 (din) DN 125 PN 40 058 226 500 8 M24 X 100 MTCA 100 (acciacio 27) DN 150 PN 25 MTCA 100 (acciacio 20 et 10.1) Raccordement suivant norme EN 1092 T1 et T2 sauf pompe MTCA 65 (acier 27) bride de refoulement norme asme B16.5 600 rf 058 225 100 058 226 500 058 226 500 058 222 200 8 M24 X 100 8 M24 X 100 DN 125 PN 25 MTCA 65 (acciacio 20) MTCA 65 (acciacio 27) MTCA 100 (ghisa) 8 M16 X 70 DN 125 PN 16 MTCA 65 (ghisa 10) dadi Hu zincati bianchi MANDATA ASPIRAZIONE POMPE MTCA Numeri, dimensioni e simboli delle viti esagonali per il montaggio di due flange Classe 8-8 zincata bianca NF E27311 + giunti sp 3mm o 4.5mm 4 M20 x 80 058 224 600 4 WDX (M2) 058 222 200 4 WDX (M1) 058 225 000 4 M20 x 90 4 WDX (M2+ ou M3) 8 M27 x 120 058 228 020 058 361 000 058 983 000 058 982 000 058 428 000 058 428 100 Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb Rondella piatta tagliata LLU M24 058 422 100 058 384 100 dadi Hu zincati bianchi M20 058 400 000 058 401 000 058 976 000 058 975 000 Asta filettata zincata bianca Rondella piatta tagliata MU zb M8 058 379 000 Rondella piatta tagliata LLU 8 M27 x 100 058 228 000 058 984 000 058 362 000 M27 058 423 100 058 402 000 058 977 000 058 380 000 M10 Simboli dei dadi Hu, aste filettate e rondelle 058 378 000 M6 8 M24 x 120 058 226 525 8 M20 x 80 058 224 600 Raccordement suivant norme EN 1092 T1 et T2 DN 100 PN64 M12 058 985 000 058 363 000 M30 058 403 000 058 978 000 058 381 000 M14 058 986 000 058 364 000 M33 058 979 000 058 382 000 8 M30 X 130 058 232 030 DN 125 PN 100 (din) 058 228 020 12 M27 X 120 DN 200 PN 40 12 M20 x 80 DN 100 PN40 058 226 400 4 M24 x 90 DN 50 PN100(din) 5 WDX A & B(+) 5 WDX Aa(+) DN 200 PN 16 058 224 600 DN 125 PN 64 5 WDX A & B (S) 8 M24 x 100 DN 100 PN100(din) 058 225 000 4 M20 x 90 DN 50 PN64 Raccordement suivant norme EN 1092 T1 et T2 058 222 200 4 M16 x 70 DN 50 PN40 058 226 500 DN 150 PN 25 ou PN 40 DN 40 PN64 DN 40 PN100(din) 058 987 000 058 365 000 M36 058 426 100 058 426 000 058 980 000 058 383 000 M16 058 222 400 8 M16 x 80 DN 80 PN40 3 WDX (M2+ ou M3) 058 427 000 058 981 000 058 384 000 M18 058 225 100 8 M20 x 100 DN 80 PN64 058 224 600 058 226 500 8 M24 x 100 DN 80 PN100(din) 8 M20 x 80 3 WDX (M2) 8 M16 x 80 3 WDX (M1) 058 222 400 2 WDX (M2+ ou M3) 8 M16 x 80 2 WDX (M2) 058 222 400 2 WDX (M1) DN 100 PN 25 ou PN 40 1,5 WDX (M2+ ou M3) DN 80 PN 25 DN 80 PN 25 1,5 WDX (M2) 4 M16 x 70 1,5 WDX (M1) DN 40 PN40 dadi Hu zincati bianchi MANDATA ASPIRAZIONE PN 40 ASPIRAZIONE MANDATA ASPIRAZIONE POMPE WDX Numeri, dimensioni e simboli delle viti esagonali per il montaggio di due flange Classe 8-8 zincata bianca NF E27311 + giunti sp 3mm o 4.5mm Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 10 Lato piatto DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 16,2 9,7 10,5 13,8 19,5 27,2 23,3 27,2 34,0 46,6 41,5 48,9 65,6 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 16 Lato piatto DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 16,6 10,0 10,9 14,3 20,4 19,1 29,6 34,9 43,0 55,3 49,5 65,4 86,3 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 25 Lato sopraelevato DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 7,6 9,5 14,2 20,8 26,0 26,7 40,1 41,0 65,9 86,0 73,8 94,7 130,4 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 40 Lato sopraelevato DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 8,0 10,0 15,3 22,6 28,5 36,8 57,1 60,6 90,9 133,6 99,5 126,2 205,7 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 50 Lato sopraelevato DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 6,4 10,0 14,5 19,0 16,2 27,8 30,8 46,6 41,9 58,4 64,5 74,3 118,3 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 64 Lato sopraelevato DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 10,3 11,4 17,7 24,9 33,8 47,5 66,8 72,7 105,5 153,5 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati KLINGER SIL C4430 - spessore 3 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 100 Lato sopraelevato DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 8,0 12,3 21,6 32,4 28,1 46,3 51,5 56,1 70,4 97,7 138,4 135,0 211,1 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 25 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati con presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 10 Lato piatto Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 3,5 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 16,8 16,9 16,8 16,8 16,8 29,0 29,0 29,0 42,8 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 31 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 16 Lato piatto Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 3,5 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 16,8 16,8 29,0 29,0 29,0 42,8 42,8 58,1 79,0 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 31 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 25 Lato sopraelevato Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 4,5 8,6 8,9 12,2 8,6 9,7 16,8 29,0 29,6 30,4 42,8 42,8 58,1 79,0 79,0 86,7 116,9 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 40 Lato sopraelevato Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 4,7 8,6 9,3 12,7 8,8 10,2 16,8 29,0 31,9 42,8 58,1 58,1 79,0 101,6 101,6 132,1 204,1 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 50 Lato sopraelevato Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 8,6 8,6 16,8 8,6 16,8 16,8 19,9 24,7 23,4 41,1 44,0 67,4 60,1 87,4 101,5 114,7 181,0 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 64 Lato sopraelevato Norma ISO et EN 1092 DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 8,6 16,8 16,8 16,9 16,8 16,8 29,0 42,8 58,1 79,0 79,0 79,0 104,7 138,2 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 100 Lato sopraelevato Norma ISO DN Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 8,6 8,6 16,8 8,6 16,8 16,8 29,0 42,8 42,8 63,3 79,0 79,0 101,6 132,6 196,2 187,6 289,9 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle Coppia di serraggio dei giunti normalizzati EYRFLEX TYPE V2J - spessore 4,5 mm I valori della coppia di serraggio sono forniti solo a titolo indicativo PN 100 Lato sopraelevato Norma EN 1092 DN 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 350 400 450 500 600 Coppia di serraggio minima(µ=0,15) daN.m 8,6 16,8 16,8 29 29,0 29,0 42,8 58,1 58,1 79,0 101,6 132,1 204,1 204,1 317,2 La sollecitazione esercitata sul giunto è di 69 N/mm² Bulloni : acciaio classe 8-8 Re bulloni = 640 N/mm² Rm bulloni = 800 N/mm² µ : coefficiente d'attrito corrispondente a bulloni nuovi ingrassati senza presenza di rondelle MONTAGGIO DEI GIUNTI L'installazione delle tubature deve essere realizzata a regola d'arte. Le flange devono essere parallele e devono essere avvicinate in modo da poter installare i bulloni a mano e senza sforzo (vedere in allegato la tabella dei bulloni). Installare il giunto (vedere in allegato la tabella) Ingrassare i bulloni. Serraggio a stella dei bulloni con chiave dinamometrica (vedere in allegato la tabella delle coppie di serraggio). NON INGRASSARE MAI I GIUNTI ORDINE DI SERRAGIO 20 aste 24 aste ORDINE DI SERRAGIO Teoricamente, il serraggio alla coppia va realizzato secondo la presente procedura : 1° serraggio al 50% del valore di coppia definitivo 2° serraggio al 75% del valore di coppia definitivo 3° serraggio al 100% della coppia definitiva 4° serraggio al 100% della coppia per uniformare