Ponteggio metallico a telai prefabbricati per i lavori di
costruzione di un edificio per civile abitazione PARTANNA (TP)
PREMESSA
Il calcolo di verifica e di stabilità in questione, eseguito ai sensi del D.M. 14/01/2008 (Norme
Tecniche per le Costruzioni) e ai sensi del D.Lgs. 106/2009 (Testo Unico per la Sicurezza),
ovvero con riferimento al Libretto di Autorizzazione Ministeriale del ponteggio e alle Circolari
Ministeriali, riguarda un ponteggio metallico a telai prefabbricati del tipo a portale allestito
attorno alle facciate di un edificio per civile abitazione in fase di costruzione nella città di
Partanna (TP).
METODOLOGIA DI CALCOLO UTILIZZATA
Il calcolo del ponteggio, effettuato ai sensi dell'art. 133 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., si è reso
necessario poiché pur trattandosi di ponteggio di altezza non superiore ai 20 metri:
a) Ci si discosta dagli schemi di montaggio standard previsti nel libretto di Autorizzazione
Ministeriale;
b) A causa della conformazione dell'edificio, gli ancoraggi non possono essere distribuiti e/o
realizzati in maniera conforme alle indicazioni riportate negli schemi tipo;
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c) A causa della presenza dei teli con conseguente effetto aerodinamico (il cosiddetto "effetto
vela"), si avranno valori dei carichi dovuti all'azione del vento oltre i limiti dei valori riportati
nel libretto di Autorizzazione Ministeriale;
d) Vi è la presenza di una piazzola di carico sulla quale è posizionato un argano elevatore a
cavalletto.
Nella determinazione delle sollecitazioni di calcolo si è fatto riferimento alla vigente normativa,
ossia il D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni - N.T.C.).
Ossia, il calcolo è stato effettuato con il metodo agli Stati Limite, in quanto il D. Lgs. 81/2008
"Testo Unico sulla Salute e Sicurezza" (aggiornato dal D.Lgs. 106/2009) ha abrogato buona
parte della normativa precedente, per cui sebbene i libretti di Autorizzazione Ministeriale dei
ponteggi in commercio riportano il calcolo con il metodo alle Tensioni Ammissibili (libretti non
ancora aggiornati alle Norme Tecniche per le Costruzioni), le norme per il calcolo delle strutture
in acciaio CNR 10011, CNR 10012, CNR 10022, CNR 10027 (alle quali si fa riferimento nei
libretti di Autorizzazione Ministeriale) non sono più utilizzabili in quanto sostituite dalle citate
Norme Tecniche per le Costruzioni e dagli Eurocodici.
Poiché il ponteggio in esame ricade nella tipologia di costruzioni "1", ossia "Opere provvisorie Opere provvisionali - Strutture in fase costruttiva" aventi vita nominale VN ≤ 10 anni (N.T.C.
2008 § 2.4.1 e tab. 2.4.1) e poiché come prescritto allo stesso § 2.4.1 "Le verifiche sismiche di
opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono omettersi quando le durate previste
siano inferiori a 2 anni", nel presente calcolo strutturale non si considera l'azione del sisma (per
cui si omettono le verifiche agli stati limite di esercizio nei confronti delle azioni sismiche: Stato
Limite di Danno - S.L.D. e Stato Limite di Operatività S.L.O. e le verifiche agli stati limite ultimi
nei confronti delle azioni sismiche: Stato Limite di Salvaguardia della Vita - S.L.V. e Stato
Limite di prevenzione del Collasso S.L.C.).
CARATTERISTICHE E DESCRIZIONE DEI PONTEGGI UTILIZZATI
Per l’esecuzione dei lavori edili di realizzazione di un fabbricato per civile abitazione da sorgere
in un lotto di terreno del comune di Partanna (TP), l’impresa esecutrice ha utilizzato più ponteggi
metallici a telai prefabbricati Con.Dor. – Modello "OMEGA 105/180 portale con attacchi a
perni; marchio "TP" (Gruppo Petrosino).
Il ponteggio a telai prefabbricati di che trattasi è stato approvato con Autorizzazione Ministeriale
n.° 23781/OM-4 del 11 Dicembre 1997.
L'estensione alla suddetta A.M. (estensione n.° 20776/OM-4 del 04 Giugno 2001) è applicata
alla costruzione ed all'impiego degli elementi di impalcato metallico prefabbricato strutturale da
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utilizzarsi, insieme a correnti e diagonali in pianta, in sostituzione degli impalcati metallici
strutturali già autorizzati.
I montanti e i traversi del telaio prefabbricato Con.Dor. sono realizzati con tubi tondi in acciaio
di diametro φ 48,3 mm e spessore 2,9 mm, mentre le diagonali di facciata ed i correnti di
parapetto sono realizzati con tubi tondi in acciaio di diametro φ 26,9 mm e spessore 2,3 mm.
Nel piano longitudinale le controventature sono realizzate mediante diagonali di facciata in ogni
piano e in ogni campo; nel piano trasversale orizzontale le controventatura non sono necessarie
grazie alla presenza di ripiani metallici che, come è noto, hanno funzione anche strutturale tali da
non richiedere le diagonali in pianta.
Per quanto riguarda lo schema strutturale, sui tre lati del prospetto dell'edificio si sono allestiti:
a) Lungo il prospetto Ovest:
a.1) Un ponteggio esterno (P1) disposto PARALLELAMENTE all' edificio, con n.° 7 campi
da 1,80 m (ossia: 8 stilate) e con n.° 4 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di
m. 2,00 ed un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
Il piano di appoggio delle basette di tale ponteggio è costituito in parte dalla pavimentazione
stradale in conglomerato bituminoso che si presenta con andamento pressoché orizzontale,
in parte dal marciapiedi in materiale lapideo avente simile andamento.
b) Lungo il prospetto Nord:
b.1) Un ponteggio esterno (P2) disposto PARALLELAMENTE all' edificio, costituito da n.°
2 campi da 1,80 m (ossia: 3 stilate) e con n.° 4 ripiani (impalcati) praticabili a distanza
mutua di m. 2,00 ed un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
b.2) Un ponteggio esterno (P3) disposto con angolazione in pianta di 45° (secondo la
direttrice SW - NE), cioè OBLIQUO rispetto all' edificio, con n.° 1 campi da 1,80 m
(ossia: 2 stilate) e con n.° 2 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di m. 2,00 (il
primo posto alla quota di + 4,00 m dal terreno -basette regolabili escluse- anzichè +
2,00 m rispetto al terreno stesso); in sommità la quarta fila di telai prefabbricati termina
senza impalcati metallici. Il ponteggio presenta, inoltre, a quota + 6,80 m dal terreno
una piazzola di carico verso l'interno dell'edificio;
b.3) Un ponteggio esterno (P4) disposto PARALLELAMENTE all' edificio, con n.° 2 campi
da 1,80 m (ossia: 3 stilate) e con n.° 3 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di
m. 2,00 ed un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
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b.4) Un ponteggio esterno (P5) disposto con angolazione in pianta di 45° (secondo la
direttrice NW - SE), cioè OBLIQUO rispetto all' edificio, con n.° 1 campi da 1,80 m
(ossia: 2 stilate) e con n.° 3 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di m. 2,00 ed
un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
b.5) Un ponteggio esterno (P6) disposto PARALLELAMENTE all' edificio, costituito da n.°
2 campi da 1,80 m (ossia: 3 stilate) e con n.° 4 ripiani (impalcati) praticabili a distanza
mutua di m. 2,00 ed un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
Come accennato sopra, è stata realizzata in corrispondenza del ponteggio P3 a quota z =
+6,80 m circa rispetto al piano campagna una piazzola di carico verso l'interno dell'edificio.
Sulla piazzola di carico è stato ubicato un argano a cavalletto per il sollevamento del
materiale in quota.
Lo stesso ponteggio P3 presenta, inoltre, una interruzione di impalcato in corrispondenza del
1° ripiano (+2,00 m rispetto al terreno, basette regolabili escluse) per consentire l'accesso
e/o l'uscita di uomini e mezzi leggeri in uno dei locali al piano terra che costituirà, ad opera
finita, l'ingresso principale all'edificio.
Dal calcolo strutturale eseguito risulta che non è necessario il raddoppio di montante per la
mancanza del 1° impalcato.
Il piano di appoggio delle basette dei ponteggi P2 - P3 - P4 - P5 - P6 posti sul lato Nord
dell'edificio è costituito dal terreno esistente.
c) Lungo il prospetto Est:
c.1) Un ponteggio esterno (P7) disposto PARALLELAMENTE all' edificio, costituito da n.°
6 campi da 1,80 m (ossia: 7 stilate) ma con un numero di ripiani (impalcati) variabile a
causa della configurazione dell'edificio; precisamente, procecendo da Nord verso Sud:
• I primi 2 campi presentano n.° 4 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di m.
2,00 ed un parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.;
• Il terzo campo presenta un primo ripiano (impalcato) praticabile posto a quota + 2,00
m dal terreno -basette regolabili escluse- ed un parapetto di sommità di altezza pari
ad 1,20 m.
Il ponteggio si interrompe a causa della presenza dello sbalzo costituito dalla veranda
collegata alla scalinata di accesso da Est e riprende con le basette regolabili in
corrispondenza del piano primo (posto a quota +3,70 m rispetto al piano campagna)
con n.° 2 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di m. 2,00 ed il parapetto di
sommità di altezza pari ad 1,20 m;
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• Gli ultimi 3 campi (4°, 5°, 6° campo) hanno il piano di appoggio in corrispondenza
della terrazza Est dell'edificio (cioè al piano primo posto a quota +3,70 m rispetto al
piano campagna) e presentano n.° 2 ripiani (impalcati) praticabili a distanza mutua di
m. 2,00 ed il parapetto di sommità di altezza pari ad 1,20 m.
Il piano di appoggio delle basette del ponteggio P7 sul lato Est dell'edificio è costituito in
parte dal terreno esistente (sedime della costruzione), in parte dal solaio in latero-cemento di
copertura del piano terra, cioè dal piano di calpestio della veranda Est dell'edificio stesso.
I campi per tutti i ponteggi hanno ciascuno dimensioni 1,80 x 2,00 mq.
L'interasse longitudinale del ponteggio tra due stilate, cioè relativo al modulo, è di m 1,80 mentre
l'interasse dei telai singoli (interasse trasversale) è di m 1,05.
I ponteggi sono stati collegati tra di loro tramite connettori costituiti da tubi in acciaio a sezione
circolare cava 48,3x2,9 mm, posti ad intervalli regolari di circa 2,00÷2,50 metri.
L'ancoraggio alle strutture in c.a. (travi, pilastri) dei ponteggi si è effettuato tramite ancoraggi ad
anello con tassello meccanico (ancoraggi a "golfare") disposti in modo da rispettare la massima
superficie che compete a ciascun ancoraggio, pari -come è noto- a 22 metri quadrati.
Figura 1 - Veduta assonometrica S-W
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Figura 2 - Veduta assonometrica N-W
Figura 3 - Veduta assonometrica N-E
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Figura 4 - Veduta assonometrica S-E
Studio Tecnico di Ingegneria CRACO’
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