AT 48 Asti R LA STAMPA MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2011 Tagli. «Si mortifica un settore che non è ricco» LA MANOVRA Depositi. Toccate alcune migliaia di risparmiatori “Colpire le coop danneggia tutti” Il presidente Mario Sacco contesta la scelta del Governo di tagliare le agevolazioni fiscali Nonostante la crisi economica la crescita non si è fermata, nel solco di quel che avviene dalla metà degli Anni 2000. I numeri fotografano il tutto. Ad esempio il fatturato complessivo delle 162 coop (praticamente la totalità nell’Astigiano) aderenti a Confcooperative oggi tocca quota 295 milioni, il 10% in più rispetto ad un paio di anni fa. Senza contare i benefici per l’occupazione: 3200 lavoratori e 8500 soci, almeno un migliaio in più complessivamente rispetto al dato di fine 2008. E il tutto mentre altrove l'emorragia di posti lavoro non si arresta. Ma la manovra del Governo con i tagli alle agevolazioni fiscali rischia di compromettere quanto costruito finora in un settore che nell’Astigiano rappresenta il 40% della produzione vitivinicola, il 70% della piccola e media distribuzione ed avanza a passo spedito nella sanità e nei servizi. Con la manovra del Governo si parla di aumentare la tassazione sulle quote dei soci (dal 12,5 al 20%) ed altro. Mario Sacco, componente del consiglio nazionale e presidente di Confcooperative Asti ma anche responsabile in Piemonte di Federsanità, non nasconde le preoccupazioni. «Non è ancora chiaro quanto accadrà - sostiene ma con vari interventi negli anni sono già state ridotte le agevolazioni fiscali. Se si insiste nel colpire le cooperative si crea un grave danno al principio di sussidiarietà». E spiega a ruota libera il suo pensiero: «Avevamo creduto, visto anche il momento così difficile e particolare, che da parte del Governo ci fosse stata una decisa apertura al privato e al privato sociale per sopperire alla riduzione di risorse nel sociale. Con certe scelte si mortifica invece un settore che “ricco” non è: gli utili, dato lo strumento diverso rispetto a quello capitalistico, vengono reinvestiti in lavoro quindi in occupazione». L’esempio portato è il comparto sanità: «Dove nel pub- Mario Sacco Commissione in Provincia Peretti: “Progettiamo nuovi enti per collegare Regione e Comuni” Componente del consiglio nazionale e presidente di Confcooperative Asti E’ anche responsabile in Piemonte di Federsanità 295 Milioni di fatturato Riferito al 2010 riguarda le 162 coop astigiane che aderiscono a Confcooperative: 3200 lavoratori con 8500 soci. Le coop rappresentano il 40% della produzione vitivinicola e il 70% della piccola e media distribuzione Si riunisce una commissione affari istituzionali oggi in Provincia: l’ha convocata Roberto Peretti, capogruppo Pd, per discutere del futuro dell’ente. «Bisognerà cominciare a ragionare seriamente di riforme - spiega - è urgente formulare proposte precise per tutelare i nostri enti locali». Se le Province dovranno essere abolite, servirà comunque un ente intermedio: «Che si chiami Provincia o sia un’area più vaste, poco importa, ma non sono d’accordo l’affidare tutti i servizi alla Regione - spiega - non si risparmierebbe e si rischierebbe che servizi come rifiuti, turismo, acqua o commercio siano affidati ad agenzie, più costose e meno controllabili». Meglio eliminare altri organismi: «Consorzi come Cogesa, Cbra, ambito idrico, Atl o Ca- I blico mancavano risorse e ci si è affidati al privato sociale, le cooperative hanno dimostrato di essere efficienti e con una riduzione dei costi che verrebbe compromessa dal taglio delle agevolazioni fiscali» sostiene Sacco. «E con sempre meno risorse nel pubblico a disposizione chi si occuperà degli anziani o dei soggetti svantaggiati?» domanda il presidente di Confcooperative. E conclude: «I tagli vanno fatti altrove: si abbia il coraggio di intervenire dove vi sono realmente sprechi e non solo». [R. GON.] Libretti al portatore Un balletto di norme nel segno dell’antiriciclaggio che si ripete da qualche anno. Segnati da varie evoluzioni, con gli ultimi interventi entrati in vigore i libretti di deposito bancari e postali al portatore sembrano ora definitivamente avviati (almeno loro, visti i chiari di luna) verso la pensione. La somma depositata dovrà infatti essere inferiore ai 2500 euro. Entro il 30 settembre i libretti dovranno dunque essere estinti o il saldo ridotto al tetto fissato. In caso contrario si incorrerà in una sanzione compresa tra il 10 ed il 20% del saldo presente. Banche e uffici postali si stanno attivando per segnalare il tutto ai clienti. Da molte filiali e agenzie della Cassa di risparmio di Asti, ad esempio, sono partite le convocazioni ai clienti invitati a presentarsi agli sportelli con il libretto (circa 2 mila complessivamente). «Ma ogni filiale dispone di un elenco e la clientela sarà avvisata anche con telefonate o quando si presenta allo sportello per altre operazioni - spiega Marco Graziano, responsabile dell’Ufficio legale della Cr Asti - Roberto Peretti, Pd mera di commercio - aggiunge Peretti - affidando quei servizi a enti che li gestiscano direttamente e in autonomia su aree vaste, anche più estese delle attuali Province, ma composte da eletti dagli abitanti, controllabili e contattabili». Per questo, sostiene Peretti, è necessario continuare a trattare con Alba, Bra, Chieri: «Chiederò conto alla Provincia di quanto è stato fatto in quella direzione». [EL. F.] Banche e Poste sono al lavoro per adeguare alle nuove norme i libretti di deposito al portatore Certo, il libretto può anche essere trasferito e il tutto diventa più difficoltoso avendo a disposizione tempi piuttosto ristretti». «In passato aggiunge Graziano - con la riduzione del tetto da 12500 a 5 mila avevamo era stato concesso un anno. Speriamo che con il decreto di conversione si possa modificare il termine». Le operazioni saranno gratuite. Ecco quello che vorremmo cambiare L Sportelli A caccia dei titolari con lettere e avvisi INTERVENTO Anche a Poste Italiane la nuova normativa è stata segnalata ai clienti con avvisi affissi negli uffici. «Nei paesi o dove l’operatore ha una conoscenza personale della clientela - spiega Antonio Sgroi, responsabile comunicazione Poste italiane - segnaleremo la necessità di ricondurre il saldo a quanto richiesto dalla legge». [R. GON.] a Cisl è impegnata affinché il Parlamentoadotti urgenti modifiche alla Manovra. Esaminiamo alcuni dettagli. Sulla urgenza della riduzione dei costi della politica e di nuovi assetti istituzionali, che realizzinoobiettivi di semplificazione, efficienza, minore spesa pubblica, la manovra improvvisa alcuni passi ma senzaun disegnocomplessivo, senza tempi certi. Sulle misure sociali, sosteniamo il mantenimento delle pensioni di anzianità,della gradualità nel raggiungimento del requisito dei 65 anni per la pensione di vecchiaia delle donne nel privato, pur con la anticipazione 2015/2028; chiediamo la garanzia della puntualità della buonuscita per i dipendenti; siamo contrari al taglio della 13ª mensilità per i dipendenti. Nell' ambito delpubblico impiego è particolarmente positiva la conferma della stabilizzazione di 67 mila docenti e ATA nella scuola, tuttavia siamo preoccupati per la finestra pensionistica dei lavoratori della scuola; riteniamo necessaria una misura alternativa al ripristino del ticket per le visite specialistiche. Per l'equità e per la crescita, secondo la Cisl, decisiva è la riforma fiscale con la riduzione del prelievo sul lavoro e su salari e pensioni, assicurando un minore costo del lavoro per la competitività, incrementando i consumi. E' necessario l'utilizzo immediato delle risorse pubbliche e private disponibili per le infrastrutture e nellereti energetiche. Rispetto alle politiche per la crescita la Cisl valuta positivamente il riconoscimento strutturale della misura di incentivazione fiscale al salario di produttività. Deve essere chiarito che nei contratti territorialie aziendali sottoscritti dallerappresentanze sindacali in azienda, esse sianointese come rappresentanze sindacali aziendali previste dalla legge 300 e Rsu previste dagli accordi interconfederali. Questo è necessario per evitare destrutturazioni della rappresentanza, favorendo la nascita dei sindacati di comodo; valutiamo positivamente le misure sul contrasto al lavorosommerso. Sergio Didier Segretario Generale Cisl Asti