XXIV Giornata mondiale della Gioventu’
“ABBIAMO
POSTO LA NOSTRA
SPERANZA NEL DIO VIVENTE”
(1 TM 4,10)
SERVIZIO DIOCESANO D I PASTORALE GIOVANILE
D IO CESI L U CERA - T ROIA
XXIV Giornata mondiale della Gioventù
Diocesi Lucera - Troia
XXIV Giornata mondiale della Gioventù
Diocesi Lucera - Troia
CANTO: L’EMMANUEL
Dall'orizzonte
una grande luce
viaggia nella storia
e lungo gli anni hanno vinto il buio
facendosi memoria
e illuminando la nostra vita
chiaro ci rivela:
che non si vive se non si cerca la Verità.
Da mille strade
arriviamo a Roma
sui passi della fede,
sentiamo l'eco della Parola
che risuona ancora
da queste mura,
da questo cielo
per il mondo intero.
è vivo oggi, è l'uomo vero
Cristo tra noi.
Rit.: Siamo qui
sotto la stessa luce,
sotto la sua croce,
cantando ad una voce.
E' l'Emmanuel, l'Emmanuel, l'Emmanuel
E' l'Emmanuel, l'Emmanuel.
Dalla città di chi ha versato
il sangue per amore
ed ha cambiato
il vecchio mondo
vogliamo ripartire,
seguendo Cristo,
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insieme a Pietro,
rinasce in noi la fede,
Parola viva che ci rinnova
e cresce in noi.
Un grande dono
che Dio ci ha fatto
è Cristo il suo Figlio
e l'umanità è rinnovata,
è in Lui salvata.
E' vero uomo, è vero Dio,
è il Pane della Vita
che ad ogni uomo
e ai suoi fratelli
ridonerà.
RIT.:
La morte è uccisa,
la vita ha vinto
è Pasqua in tutto il mondo,
un vento soffia
in ogni uomo
lo Spirito fecondo,
che porta avanti
nella storia
la Chiesa sua sposa,
sotto lo sguardo di Maria,
comunità.
Noi debitori del passato
di secoli di storia,
di vite date per amore,
di Santi che han creduto.
Di uomini che ad alta quota
insegnano a volare,
di chi la storia sa cambiare,
come Gesù.
RIT.:
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E' giunta un'era di primavera,
è tempo di cambiare.
E' oggi il giorno sempre nuovo
per ricominciare,
per dare svolte,
parole nuove
e convertire il cuore,
per dire al mondo,
ad ogni uomo:
Signore Gesù.
L.: Non è facile essere giovani. In un mondo dove è sempre più
difficile emergere, dove si fa una fatica tremenda a realizzarsi,
dove non si riesce ad avere minimamente la prospettiva di un
futuro certo, spesso, i giovani si sentono soli, senza speranza.
Ma c’è una soluzione, una strada possibile, un percorso che,
sebbene non sia facile, può darci la felicità vera. Da giovani non
possiamo non sperare, non possiamo non avere aspirazioni alte,
ideali grandi, sogni veri. E, soprattutto, da giovani cristiani,
non possiamo non aspirare a quella grande Speranza, da cui
tutto dipende e a cui tutto deve tendere. Quella speranza salda
a cui dobbiamo ancorarci con forza per trovare quella felicità
che dobbiamo saperci meritare. Il Santo Padre, Benedetto XVI,
nel suo messaggio in occasione della XXIV Giornata Mondiale
della Gioventù, che, questa sera, stiamo celebrando insieme, ci
invita proprio a fare questo, a riporre “la nostra speranza nel
Dio vivente”.
Questa sera, allora, vogliamo pregare insieme a tutta la
nostra Chiesa diocesana, perché noi giovani, alla vigilia di
questa Pasqua, possiamo trovare quella speranza vera che dà
senso e sale alla nostra vita, quella speranza che può sovvertire
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ogni precarietà, ogni scoraggiamento, ogni sconfitta, e che ha il
volto gioioso di Gesù Risorto.
C.: Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo.
T.: Amen.
C.: La Pace sia con voi.
T.: E con il tuo spirito.
C.: Donaci, o Padre, di sentire in mezzo a noi la presenza del
Cristo tuo Figlio, promessa a quanti sono radunati nel suo
nome, e
fa'
che, nello
Spirito
di
verità
e
di
amore, sperimentiamo in noi abbondanza di luce, di
misericordia e di pace. Per Cristo nostro Signore.
T.: Amen.
SALMO 27 (26)
1° CORO:
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò paura?
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.
2° CORO:
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
Nella sua dimora mi offre riparo
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nel giorno della sventura.
1° CORO:
Il mio cuore ripete il mio invito:
«Cercate il mio volto!».
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
2° CORO:
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
perché mi tendono insidie.
Sono certo di contemplare
la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore
e spera nel Signore!
seduti
L1: La scuola fa schifo! Si studiano cose che non
servono a niente, e poi i prof proprio non li
sopporto! All’inizio ero convinto che sarebbe stata
una bella esperienza, e invece mi rendo sempre più
conto che sto sprecando il mio tempo, non ne posso
più! Che ci vado a fare? Non potrei fare qualcosa di
meglio? Paolo
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(il giovane depone ai piedi dell'altare un pugno di
sabbia, simbolo delle nostre fragilità e delle
situazioni di “non-speranza”)
L2: Certo che è dura tutte le mattine… Sinceramente se
penso che domani la sveglia suonerà alle 7.00 e dovrò
sorbirmi ore e ore di lezione mi viene voglia di starmene
a letto. Ma il tempo non va sprecato! È tempo di vita che
devo cercare di far fruttare. Allora mi impegno e cerco di
dare il massimo! Lucia
(il giovane depone ai piedi dell'altare una
pietra, simbolo delle nostre certezze)
L3: Ma come è possibile che mi innamori sempre
della persona sbagliata? Come è possibile che mi
faccia sempre prendere per scema da tutti? E dire che
gli avevo creduto veramente, avevo creduto che
fosse diverso. E invece mi ha preso in giro come tutti
gli altri. Non mi innamorerò mai! Sono stanca di
stare così male! Francesca
(il giovane depone ai piedi dell'altare un pugno di
sabbia)
L4: Quanto è difficile separarsi da qualcuno a cui hai
voluto così bene, con cui hai fatto progetti grandissimi,
con cui hai condiviso i tuoi sogni e i pensieri più profondi.
E quanto fa male! Ma è arrivato il momento di voltare
pagina! So che non potrò mai dimenticarla ma spero che,
tra un po’ di tempo, di lei mi resti solo il bene che ci
siamo voluti e si possa cancellare il male che ci siamo fatti.
Tommaso
(il giovane depone ai piedi dell'altare una
pietra)
L5: Quanto l’ho aspettato quel giorno. L’ho
aspettato per anni. Anni di sacrifici grandi, di
speranze grandi, di sogni stupendi. Credevo che
appena laureato avrei “spaccato tutto”. Poi quel
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giorno è arrivato, con i complimenti di tutti. E
adesso? Nessuno mi vuole assumere. “C’è la crisi, c’è
la crisi”, mi ripetono tutti. Ma io che colpa ne ho?
Ho studiato, mi sono preparato, mi sono
sacrificato… A cosa è servito? Tutti mi dicono: “dai,
non preoccuparti, troverai la tua strada”. Io non ci
credo più, non ho più sogni! Mi sento un fallito! È triste,
ma è così! Giorgio
(il giovane depone ai piedi dell'altare un pugno di
sabbia)
L6: Non credevo sarebbe stato così difficile. Pensavo che
la laurea mi avrebbe aperto tantissime porte. E invece è
veramente dura. E sinceramente fa anche un po’ paura.
Ma ho deciso di non demordere, di continuare a
provarci, di trovare la mia strada a qualunque costo! E
sono sicuro che ce la farò! Riuscirò a realizzare i miei
sogni e a non farmi sopraffare dalla paura. Ho
venticinque anni e nessuna intenzione di mollare! Miriam
(il giovane depone ai piedi dell'altare una
pietra,
L7.: Dal messaggio del Santo Padre per la XXIV Giornata
Mondiale della Gioventù: Il “Dio vivente” è Cristo risorto e
presente nel mondo. E’ Lui la vera speranza: il Cristo che vive
con noi e in noi e che ci chiama a partecipare alla sua stessa vita
eterna. Se non siamo soli, se Egli è con noi, anzi, se è Lui il
nostro presente ed il nostro futuro, perché temere? La speranza
del cristiano è dunque desiderare “il Regno dei cieli e la vita
eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle
promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma
sull’aiuto della grazia dello Spirito Santo” (Catechismo della
Chiesa Cattolica, 1817).”
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L.: La speranza è l’ultima a morire, dice un famoso proverbio.
Ma nella vita di tanti giovani non è così. Spesso la speranza
muore di fronte alle difficoltà della vita, di fronte alle fatiche di
tutti i giorni, di fronte ai piccoli dolori che ci capitano lungo la
strada. Ma c’è una speranza che non muore mai. È quella
speranza che sa capovolgere tutte le nostre difficoltà. Questa
speranza è la croce: quella croce che solo Cristo ha saputo
trasformare da strumento di morte a strumento di salvezza.
(viene portata all'altare la Croce che viene posizionata tra la
sabbia e le pietre perchè solo la Croce da' senso alle nostre
certezze ed è risposta ai nostri dubbi)
CANTO: SU
ALI D'AQUILA
Tu che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla sua ombra,
dì al Signore:"Mio rifugio, mia roccia in cui confido".
E ti alzerà , ti solleverà
su ali d'aquila ti reggerà,
sulla brezza dell'alba
ti farà brillar come il sole,
così nelle sue mani vivrai.
Dal laccio del cacciatore ti libererà
e dalla carestia che distrugge.
Poi ti coprirà con le sue ali e rifugio troverai.
RIT…
Non devi temere i terrori della notte
nè freccia che vola di giorno
mille cadranno al suo fianco ma nulla ti colpirà.
RIT…
Perchè ai suoi angeli
ha dato un comando di preservarti
XXIV Giornata mondiale della Gioventù
Diocesi Lucera - Troia
in tutte le tue vie
ti porteranno sulle loro mani
contro la pietra non inciamperai.
E ti rialzerò , ti solleverò
su ali d'aquila ti reggerò
sulla brezza dell'alba
ti farò brillar come il sole
così nelle mie mani vivrai.
L8.: Dagli scritti di Annalena Tonelli, missionaria uccisa in Somalia:
La vita è sperare sempre, sperare contro ogni speranza, buttarsi
alle spalle le nostre miserie, non guardare alle miserie degli altri,
credere che Dio c’è e che Lui è un Dio d’amore. Nulla ci turbi e
sempre avanti con Dio. Forse non è facile, anzi può essere
un’impresa titanica credere così. Perché io e non tu? Perché io e
non lei, non lui, non loro? Eppure la vita ha senso solo se si ama.
Nulla ha senso al di fuori dell’amore. La mia vita ha conosciuto
tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante
volte. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho
sperimentato nella carne dei miei, di quelli che amavo, e dunque
nella mia carne, la cattiveria dell’uomo, la sua perversità, la sua
crudeltà, la sua iniquità. E ne sono uscita con una convinzione
incrollabile che ciò che conta è solo amare.
In piedi
CANTO: LODE
A TE , O
CRISTO
Lode a te, o Cristo,
Re di eterna gloria. (2v)
Signore, tu sei veramente il Salvatore del mondo,
dammi dell’acqua viva perché non abbia più sete.
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C.: Il Signore sia con voi
T.: E con il tuo spirito
DAL VANGELO
SECONDO
GIOVANNI (15,1-11)
Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni
tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio
che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi
siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far
frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche
voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi
rimane in me e io in lui, porta molto frutto, perché senza
di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene
gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo
gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le
mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e
vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il
Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel
mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti,
rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e
la vostra gioia sia piena.
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
In piedi
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PREGHIERA CORALE
1° coro:
Spirito di Dio, che agli inizi della creazione ti libravi sugli abissi
dell'universo, e trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio
della cose, scendi ancora sulla terra e donale il brivido dei
cominciamenti. Riversati senza misura su tutte le nostre afflizioni.
Librati ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo. E il deserto,
finalmente, ridiventerà giardino.
2° coro:
Spirito santo, che riempivi di luce i profeti e accendevi
parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con
accenti di speranza. Frantuma la corazza della nostra
assuefazione all'esilio. Dissipa la nostre paure. Scuotici
dall'omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più
indignare per i soprusi consumati sui poveri. E preservaci
dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine
della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri
cuori.
1° coro:
Spirito santo, che hai invaso l'anima di Maria per offrirci la prima
campionatura di come un giorno avresti invaso la Chiesa, rendici
capaci di esultanza. Donaci il gusto di sentirci “estroversi”. Rivolti,
cioè, verso il mondo, che non è una specie di Chiesa mancata, ma
l'oggetto ultimo di quell'incontenibile amore per il quale la Chiesa
stessa è stata costituita.
2° coro:
Spirito di Dio, dilaga su questo popolo raccolto davanti a
te. Adornalo di una veste di grazia. Consacralo con
l'unzione, e invitalo a portare il lieto annunzio a i poveri,
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a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la
libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, e a
promulgare l'anno di misericordia del Signore. Insegnaci
che la Chiesa deve farsi solidale con i sofferenti, con i
poveri, con gli oppressi, con i deboli, con gli affamati, e
con tutte le vittime della violenza. Facci capire che i
poveri sono i “punti di entrata” attraverso i quali tu,
Spirito di Dio, irrompi in tutte le realtà umane e le ricrei.
1° coro:
Spirito Santo, dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri
di averti ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci.
Quelle dei singoli e quelle dei popoli. Ispirale parole e silenzi,
perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Rendila
protagonista infaticabile di deposizioni del patibolo, perché i corpi
schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.
In quei momenti poni sulle sua labbra canzoni di speranza. E
donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad essa
come all'antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e
spingi con fiducia lontano.
2° coro:
Spirito di Pentecoste, ridestaci dall'antico mandato dei
profeti. Dissigilla le nostre labbra, contratte dalle
prudenze carnali, introduci nelle nostre vene il rigetto per
ogni compromesso. Trattienici dalle ambiguità. Poni il tuo
marchio di origine controllata sulle nostre testimonianze.
E facci aborrire dalle parole, quando essere non trovano
puntuale verifica nei fatti.
MANDATO
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L.: La nostra speranza è Cristo. È tutto ciò che ci serve, non
abbiamo bisogno di altro. Ma abbiamo il compito di diffonderla
questa speranza, di raccontarla tutti, di portarla fino ai confini del
mondo, come i 72 discepoli scelti da Gesù. Per questo motivo
adesso ognuno di noi riceverà un mandato speciale: dopo aver
risposto alle invocazioni verremo unti con l’olio, simbolo della
nostra adesione a Cristo.
C.: Carissimi amici, niente è impossibile per chi si fida di Dio e si
affida a Dio. Ciascuno di voi, se resta unito a Cristo, può compiere
grandi cose. Ecco perché non dovete lasciarvi scoraggiare dalle
difficoltà e non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti
grandi progetti di bene: Cristo ha fiducia in voi! (Benedetto XVI Loreto)
T.: Eccomi, si compia in me la tua parola.
C.: Non abbiate paura, cari amici, di preferire le vie "alternative"
indicate dall’amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale;
relazioni affettive sincere e pure; un impegno onesto nello studio e
nel lavoro; l’interesse profondo per il bene comune. (Benedetto
XVI - Loreto)
T.: Eccomi, si compia in me la tua parola.
C.: Non abbiate paura di apparire diversi e di venire criticati per
ciò che può sembrare perdente o fuori moda. Non seguite la via
dell’orgoglio, bensì quella dell’umiltà. (Benedetto XVI - Loreto)
T.: Eccomi, si compia in me la tua parola.
C.: Ognuno di voi abbia il coraggio di permettere allo Spirito
Santo di portare un giovane a Gesù Cristo sapendo “rendere conto
della speranza che è in lui, con dolcezza”. (Benedetto XVI Messaggio GMG Sydney)
T.: Eccomi, si compia in me la tua parola.
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Diocesi Lucera - Troia
C.: Ed ora avvicinatevi con fiducia a Cristo, il Figlio amato di Dio
Padre, che vi ha donato il suo Spirito Santo, per essere nel mondo
“il profumo di Cristo”.
PADRE
NOSTRO
SEGNO DI PACE
CONSEGNA DEL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA XXIV GIORNATA
MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
C.: Dio, che ha manifestato la sua verità e la sua carità in Cristo, vi
faccia apostoli del Vangelo e testimoni del suo amore nel mondo.
T.: Amen.
C.: Il Signore Gesù, che ha promesso alla sua Chiesa di essere
presente sino alla fine dei secoli, guidi i vostri passi e confermi le
vostre parole.
T.: Amen.
C.: Lo Spirito del Signore sia sopra di voi, perché camminando per
le strade del mondo possiate evangelizzare i poveri e sanare i
contriti di cuore.
T.: Amen.
C.: E su voi tutti qui presenti, scenda la benedizione di Dio
onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo.
T.: Amen.
C.: Andate e portate a tutti la Speranza in Cristo
T.: Rendiamo Grazie a Dio
CANTO: TI AMO COME L'ACQUA
Non puoi dimenticarmi tu,
Dio, che culli le tue creature
prima di ogni mamma,
e io ti voglio amare
e non dimenticarmi mai.
XXIV Giornata mondiale della Gioventù
Diocesi Lucera - Troia
Non puoi dimenticarmi tu,
Dio, che vivi nelle creature
prima di ogni mamma,
e io ti voglio lodare
e non dimenticarti mai.
Ti amo come un bimbo appena nato,
ti amo come il sole che m'ha svegliato,
ti amo come l'acqua
che danzando corre al mare,
ti amo, mio Signore, non mi dimenticare.
Acqua sorgente sei per me,
nei miei deserti mi disseti
alla fonte della vita tua,
in te mi sento creato
e ogni giorno rinascerò.
Sei madre e padre tu per me,
tu la carezza delle mani di Dio,
sul suo nuovo bambino,
io ti ringrazio, Signore,
e in eterno ti canterò.
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