A mia moglie, che quando le ho detto
che stavo scrivendo un saggio di economia
ha pensato: “ho sposato un pazzo”
… e non era la prima volta che lo pensava.
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SOMMARIO
Magari non completamente
pag.4
La sovranità
(breve ma pallosa lezioncina sulla sovranità nazionale)
pag.5
Come funziona uno Stato a moneta sovrana
pag. 7
Come funziona uno stato senza moneta sovrana
pag. 9
Colpo di scena con sottofondo musicale
pag. 13
Ingresso dei due protagonisti
(sempre con musica in sottofondo)
pag. 15
Alcuni nomi
pag. 16
Il colpo di genio
pag. 18
La destra è a sinistra
(sì, forse ho bisogno di uno psicologo)
pag. 19
E ora che c'entra Craxi?
pag. 19
E allora cosa ci rimane?
Pag. 20
Appendice 1: esiste il potere occulto?
Pag. 23
Appendice 2: suggestioni democratiche di massa
Pag. 25
Appendice 3: Intervento del dott. Bruno Tarquini
Pag. 26
Aggiornamento del 14 agosto 2011
Pag. 29
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FORSE SONO
PAZZO
“Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io:
sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?”
Albert Einstein
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Magari non completamente, non ancora almeno.
Ma sono sulla buona strada.
Vedo complotti dappertutto: i telegiornali, i programmi di approfondimento, le
finction, tutto è mensogna, tutto ha un doppio fine, tutto è falso.
La vita che viviamo non è reale. Siamo dentro Matrix (maledetto il giorno che ho visto
quel film!).
Le righe che seguono non sono un racconto, né un saggio, né un quaderno di appunti.
Sono la prova della mia follia... o forse della mia integrità mentale.
Io, proprio a causa del mio precario equilibrio intellettivo e psichico, non so giudicarlo.
Fallo tu per me, giudica se sono veramente pazzo.
Mi rimetto al tuo insindacabile ma pietoso giudizio, una volta che avrai finito di leggere
queste poche pagine.
Ci conto, eh?
Grazie.
Fammi sapere......
Grazie.
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Tutto è cominciato quando ho scoperto una cosa che mi ha turbato, e cioè che: noi
tutti siamo stati appena ad un passo da ottenere qualcosa di simile alla vita che ogni
persona vorrebbe vivere, ma qualcuno ce l'ha impedito (come incipit non è male,
vero?)
Chi? Perche? Come?... Uhuu che fretta! Piano piano ci arriviamo.
Intanto ti presento due signori: John Maynard Keynes e Harry Dexter White. Ti dicono
niente? Certo che no. Sono dei perfetti sconosciuti per chiunque non sia un economista
o non si interessi a vario titolo di economia.
Non ti scoraggiare, lo so che i nomi anglosassoni sono difficili da ricordare e ci si annoia
velocemente, ma ti prego abbi un po' di pazienza.
Per ora sappi che in questa storia uno è il buono e l'altro è il cattivo, e ora che
sappiamo i loro nomi passiamo oltre, li conosceremo più approfonditamente dopo.
Vorrei attirare la tua attenzione su di una parola che è di importanza vitale per qualsiasi
cittadino del mondo e ci aiuterà a comprendere che cosa è successo negli ultimi anni:
“sovranità”.
Sentiamo spesso parlare di sovranità nazionale, popolo sovrano, ecc.. ma che cosa
significa?
LA SOVRANITA'
(breve ma pallosa lezioncina sulla sovranità nazionale)
Partiamo da lontano (e se smetti di leggere ora avrai sette anni di disgrazie!): un tempo
c'era il Re, detto appunto Sovrano, in quanto detentore delle tre sovranità principali:
– La sovranità territoriale: tutto il territorio sotto il suo controllo era di sua
proprietà.
– La sovranità giuridica e giurisdizionale: egli emanava le leggi e le faceva
rispettare attraverso l'esercito e gli organi di polizia, anch'essi sotto il suo
controllo.
– La sovranità monetaria: il Re stampava moneta a proprio piacimento
(guadagnandoci sopra attraverso il signoraggio) e obbligava i cittadini a utilizzare
solamente quella moneta per gli scambi commerciali e i pagamenti. Anche le
tasse potevano essere pagate solo con la moneta riconosciuta dal sovrano.
Delle tre la più importante è la sovranità monetaria, e vedremo in seguito perchè.
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Tornando velocemente ai giorni nostri, finita l'epoca dei Re Sovrani e con l'avvento
delle cosiddette Democrazie moderne (che sono in realtà delle dittature ben peggiori)
le tre sovranità sono passate al popolo (ricordi la frase “in nome del popolo sovrano”?).
Ciò significa che il popolo, cioè tu, io, e buona parte dei cittadini del mondo che vivono
in democrazia, almeno in teoria, sono pieni detentori delle sovranità territoriale,
giuridica e monetaria.
In Italia il territorio è tuo, mio, e di tutti i cittadini italiani, e tutti insieme lo gestiamo
attraverso le politiche del territorio fatte dai nostri governanti, che non sono altro che
nostri rappresentanti regolarmente eletti da noi e ai quali diamo il compito di fare i
nostri interessi in campo nazionale e internazionale perchè noi, evidentemente, non
siamo in grado di farlo (democrazia rappresentativa)
Ricorda: i nostri governanti sono nostri rappresentanti delegati da noi a mandare avanti
lo Stato perchè noi non abbiamo le capacità e le conoscenze per attuare politiche
nazionali, internazionali, monetarie ecc... e nel caso in cui un bel giorno dovessero
smettere di fare i nostri interessi per passare ai propri, oppure fossero manifestamente
incapaci del compito che abbiamo loro assegnato, dovremmo cacciarli
immediatamente dal parlamento alle elezioni successive (ma che minchiata ho detto?).
Ma non divaghiamo, stavamo parlando delle sovranità.
Dunque, il territorio è di tutti, ma anche le leggi sono promulgate e fatte rispettare in
nome del popolo sovrano. Cioè a dire che ogni singola legge dovrebbe essere fatta per
rendere migliore il livello di vita dei cittadini.
Non ti scordare mai: siamo noi semplici cittadini il cardine della democrazia. Le nostre
leggi quindi è come se le promulgassimo noi, ma siccome non abbiamo le competenze
per farlo, lo facciamo fare a nostri rappresentanti eletti appositamente da noi per fare i
nostri interessi, ripeto: per fare i nostri interessi. Ripeto ancora: per fare i nostri
interessi.
E infine anche la moneta è di tutti noi. Nel senso che uno stato a moneta sovrana
(ricorda bene questa frase perchè la ritroveremo dopo: STATO A MONETA SOVRANA),
se gestito bene, deve stampare e utilizzare la moneta per migliorare la vita della
comunità.
Ricapitoliamo: in uno stato sovrano (nel quale il popolo è sovrano) ogni cittadino
dovrebbe avere piena possibilità di utilizzare le tre sovranità per progredire
continuamente nella ricerca della felicità, del benessere, della prosperità, del piacere....
Tutto ciò che un tempo era prerogativa del Re (Sovrano), oggi potrebbe e dovrebbe
essere prerogativa di ogni singolo cittadino (Sovrano).... ops... pensi che stia dando i
numeri? Pensi che quello che ti sto prospettando sia una favola o un'utopia
irrealizzabile?
Ebbene: NON E' COSI'. Siamo cresciuti pensando che la vita sia una lotta, che i nostri
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governanti sono dei potenti e noi solo dei semplici sudditi, che si debba vivere nella
continua indigenza o nel migliore dei casi con uno stipendio che dà a malapena la
possibilità di mangiare. Ci hanno fatto credere che far studiare i nostri figli sia un lusso
che molti di noi non possono permettersi, che accedere alle cure gratuite e efficienti di
un servizio sanitario nazionale funzionale sia un'illusione. Ci hanno sottomessi e ridotti
a poco più che carne da macello......
Ma non è sempre stato così. Nella fattispecie la situazione è precipitata con l'istituzione
dell'Europa Unita e soprattutto con l'avvento della moneta unica, l'Euro appunto.
Tutto ciò è stato IL PIU' GRANDE CRIMINE CHE SIA MAI STATO COMMESSO AI DANNI
DEI SINGOLI CITTADINI.
Pensi sempre di più che stia dando i numeri, che ti stia raccontando delle favole?
Credimi non è così. Non sono favole: è la pura, semplice, terribile, mostruosa, crudele,
terrificante, raccapricciante realtà (te l'ho gia detto che sono pazzo?).
Ci hanno rovinato la vita, a noi e ai nostri figli, condannandoci ad avere continuamente
sulla testa la spada di Damocle della povertà, dell'indigenza, dell'angoscia su quello che
ci riserverà il futuro, su come riusciremo a far crescere i nostri figli, su come faremo a
curarci se ci capita qualcosa di serio.... MA C'ERA LA POSSIBILITA' CHE TUTTO QUESTO
NON ACCADESSE, se solo qualcuno avesse voluto far girare la storia in maniera diversa.
Ma chi è questo qualcuno? E come avrebbe dovuto girare la storia?
Un po' di pazienza e ci arriviamo.
E per arrivarci dobbiamo prima di tutto capire bene come funziona uno stato a moneta
sovrana. Uno stato cioè come era l'Italia prima di entrare a far parte dell'Area Euro.
Non ti preoccupare, non c'è niente di difficile (se ci sono arrivato io....).
COME FUNZIONA UNO STATO A MONETA SOVRANA
Dunque, visto che l'Italia non ha più moneta sovrana da quando i nostri governanti
(criminali!) hanno deciso di abolire la lira per adottare l'euro come moneta per gli
scambi, prenderò ad esempio gli Stati Uniti come esemplificazione generale di come
viene usata una moneta sovrana.
Mettiamo che il governo USA debba comprare una nave. Se non ha denaro sul suo
conto corrente presso la banca centrale USA (FED), allora emette dei titoli di stato per il
valore della nave e li vende a banche private, le quali mettono a disposizione del
governo americano la somma voluta con denaro INVENTATO DAL NULLA.
A questo punto il governo prende i soldi e li trasferisce alla FED, poi con quei soldi
compra la nave. Il venditore incassa quei soldi e li deposita presso la sua banca.
Cosa è successo? E' successo che lo stato ha speso e alla fine del processo ci troviamo
con un bene nelle mani del governo (la nave) e un bene (i titoli di stato) nelle mani
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delle banche.
Va sottolineato che un governo con moneta sovrana potrebbe spendere anche
direttamente accreditando i c/c di coloro che gli vendono beni o servizi, e il
procedimento di cui sopra è solo una gimkana imposta dalle leggi in vigore per evitare
scorciatoie (anche se poco probabili) da parte di governi truffaldini.
L'evidenza comunque è questa: i governi a moneta sovrana NON DEVONO MAI
TROVARE IL DENARO PRIMA DI SPENDERLO. Quei governi SPENDONO PER PRIMI CON
DENARO PROPRIO.
La Banca Centrale è coinvolta nella spesa del governo con moneta sovrana, e si
INVENTA IL DENARO lungo la via. La BC (banca centrale) ha il compito di accreditare le
riserve delle banche private dove è stato depositato il denaro speso dal governo. E
attenzione: la BC ha facoltà di accreditare tutte le riserve bancarie che vuole perchè SI
INVENTA IL DENARO, e questo di conseguenza permette al governo di spendere quanto
vuole, CREANDO RICCHEZZA fra le aziende e di conseguenza fra i cittadini.
Infatti la spesa a debito dello stato a moneta sovrana NON è debito dei cittadini, bensì
la loro ricchezza, i cittadini non devono ripagare il debito.
Un governo a moneta sovrana crea ricchezza al netto quando spende e la sottrae
quando tassa, di conseguenza se il governo in questione spende più di quanto tassa,
questo arricchisce la società.
L'unico limite alla spesa a deficit è l'inflazione, ma se quella spesa aumenta la
produttività nazionale allora non ci sarà inflazione.
Che cosa hai appena letto? Hai letto proprio che un governo a moneta sovrana che
spende a deficit, cioè che spende a debito, crea ricchezza nella comunità. Ecco
dimostrato che il debito cosiddetto pubblico non è affatto un debito dei cittadini (come
vorrebbero farci credere) anzi, è proprio il contrario.
Si può infatti affermare che esso (il debito pubblico) è ciò che noi cittadini intaschiamo,
non ciò che dobbiamo a qualcuno.
Inoltre la conseguenza logica di quanto sopra, e cioè (ripeto):
“PIU' IL GOVERNO A MONETA SOVRANA SPENDE A DEFICIT PIU' ARRICCHISCE I
CITTADINI” (ricorda bene questa frase, ti prego!!)
sarà che se il governo decide di eliminare o pareggiare il deficit (o debito), esso cesserà
automaticamente l'arricchimento dei cittadini.
Questo è di importanza centrale per comprendere l'economia moderna.
Alcuni esempi a prova di ciò che dico: il Giappone ti pare un paese povero? Certo che
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no. È ricco e vi è una grande ricchezza pro-capite. Il Brasile ti pare un paese ricco? Certo
che no. Vi è una grande povertà diffusa. Ebbene, il Giappone ha un debito pubblico
rispetto al Pil (prodotto interno lordo) del 198,7%, mentre il Brasile ha un debito
pubblico rispetto al Pil del 58,4%, quasi un quarto di quello giapponese! (dati 2011).
La Grecia che è stata costretta a dare fallimento dai burocrati-criminali dell'Unione
Europea con conseguenti drammatici tagli alla spesa pubblica e conseguente
impoverimento dei cittadini, ha un debito/pil del 132,9%, molto più basso del ricco
Giappone. L'Italia che è attualmente nell'occhio del ciclone ha un debito/pil del
119,4%, quasi la metà di quello del Giappone.
Mentre se l'Etiopia facesse parte dell'UE sarebbe sicuramente considerata un paese
virtuoso dai suddetti burocrati per il suo basso rapporto debito-pil: 35,2%, ma non mi
risulta che i cittadini etiopi vivano nell'abbondanza.
Qual'è allora il problema di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo ecc....? Che non hanno più
moneta sovrana in quanto aderenti all'euro.
E allora andiamo a vedere come si muovono gli stati dell'eurozona (a moneta non
sovrana).
COME FUNZIONA UNO STATO SENZA MONETA SOVRANA
Ripeto ancora una volta che l'euro non è una moneta sovrana e infatti esso non fa capo
a nessuno stato che lo possiede. I Paesi dell'eurozona la possono solo usare ma non
crearla come invece possono fare i paesi a moneta sovrana.
Quindi, tutto quanto detto sopra, e soprattutto la parte che riguarda la creazione da
parte del governo che spende a deficit creando ricchezza, non si applica più a noi
membri dell'Unione Monetaria Europea.
Oggi per spendere, Francia, Germania, Italia, Grecia ecc.. devono letteralmente
andarsi a trovare i denari come deve fare il comune cittadino. Ti ripeto che:
“I governi a moneta sovrana non spendono come i cittadini, cioè non devono mai, come
invece i cittadini, trovare il denaro PRIMA di spenderlo (i cittadini lo trovano lavorando
o contraendo prestiti). Essi, ribadisco, SE LO INVENTANO DI SANA PIANTA.
Bene, i paesi dell'eurozona sono incredibilmente costretti a cercarsi i denari per la
spesa pubblica in due modi: o tassando i cittadini, oppure chiedendo finanziamenti ai
mercati privati di capitali che detteranno i tassi di interesse mettendoci in gara gli uni
con gli altri, e ciò PRIMA di spendere.
A questo punto purtroppo i nostri debiti come nazioni sono divenuti veramente un
problema, perchè li dobbiamo ripagare ai privati da cui abbiamo preso in prestito gli
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euro, mentre uno stato a moneta sovrana è indebitato unicamente CON SE STESSO (e
non deve tassare i cittadini per poter spendere!!).
Ed è soprattutto evidente che non potendo più noi emettere moneta a piacimento con
cui tranquillamente onorare quei debiti, veniamo considerati a rischio di insolvenza dai
grandi mercati di capitali, che perdono la fiducia in noi, ci declassano e ci spediscono
dritti in un tunnel soffocante da cui noi nazioni dell'euro non usciremo più. Ecco le
ragioni della reale crisi europea, che non riguarda solo Grecia, Italia o Portogallo, ma
assolutamente tutti, Francia e Germania incluse.
Ti pare troppo facile? E invece è tutto qui, credimi. Tutto quello che c'è di astruso e
incomprensibile nella finanza mondiale, alla fine si riduce alle sei paginette che
precedono.
Noi della Zona Euro siamo nei guai fino al collo perchè non possiamo più inventarci la
moneta come usavamo fare prima con la lira, il marco, il franco ecc.. Non abbiamo più
moneta sovrana. Oggi per ogni centesimo che spendiamo dobbiamo far prestiti coi
mercati dei capitali, cioè con istituti finanziari, fondi pensione, assicurazioni, banche,
fondi sovrani stranieri ecc... i quali però decideranno i tassi di interesse a loro vantaggio
strangolandoci.
Questo distrugge la spesa dello Stato come ricchezza per i cittadini.
Il debito dei paesi della Zona Euro va ripagato veramente CON I SOLDI DEI CITTADINI.
Risanamento dei conti significa corsa degli Stati a tagliare tutto ciò che è assistenza
pubblica, settore pubblico e previdenza sociale, sanità, Stato sociale ecc... con
conseguenze catastrofiche per noi sudditi dell'Europa Unita, ma con il vantaggio per i
capitalisti privati di poter poi comprare a prezzi stracciati ogni sorta di nostro bene
pubblico.
Ma se fosse tutto qui non sarei pazzo. E infatti ora ti sbatto sul tavolo il carico di
briscola. Stai bene attento:
Questa terrificante condizione che porta dritta alla distruzione del bene qubblico per
racimolare denari per pagare i nostri debiti, FU PIANIFICATA A TAVOLINO CON
L'INTENZIONE DI DISTRUGGERCI COME STATI E COME DEMOCRAZIE.
Oh! finalmente l'ho detto... hai letto bene? Hai capito?
Lo ripeto:
QUESTA CONDIZIONE FU PIANIFICATA A TAVOLINO CON L'INTENZIONE DI
DISTRUGGERCI COME STATI E COME DEMOCRAZIE.
Ma da chi? Come? Quando? Ma soprattutto, perchè?
Aspetta un attimo, non avere fretta. Prima approfondiamo un po' di più la faccenda
Stato - spesa (sto creando un po' di suspance?).
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Abbiamo visto che la cosa migliore che uno stato a moneta sovrana può fare per i
propri cittadini è spendere a deficit, cioè creare debito pubblico. Abbiamo anche
appurato come la spesa a deficit produca ricchezza tra i cittadini, e come NON SIA
AFFATTO VERO che il debito dello stato a moneta sovrana sia anche il debito dei
cittadini: questa è una menzogna.
Il debito di uno stato a moneta sovrana – come era l'Italia fino al 2002 – non è mai un
vero debito, ovvero non lo è come lo sarebbe per chiunque di noi nel caso dovessimo
restituire denaro ad altri. Questo per alcuni motivi, di cui affronto subito il più tecnico
(stai bene attento):
cosa accade quando uno stato a moneta sovrana spende a debito?
Può accreditare direttamente i c/c di coloro che gli vendono beni o servizi, e questo fa
sì che le riserve delle banche che detengono quei c/c aumentino di pari valore. Le
banche cosa faranno con quei soldi? Non li lasciano lì a far nulla, compreranno anche
titoli di Stato che fruttano interessi.
Ma se comprano titoli di Stato che succede? Accade che i soldi dello Stato rientrano
dritti nelle casse dello Stato. E cosa succede se lo Stato deve poi onorare quei titoli?
Accade che gli stessi soldi rientrano alle banche e lo Stato si riprende indietro i suoi
titoli. Rimangono fuori gli interessi pagati nel frattempo, ma anche questi sono
solamente soldi che escono dallo Stato a costo zero, per poi rientrare in altro modo se
necessario, ad es. con le tasse.
Ricorda che lo stato a moneta sovrana spende e onora titoli semplicemente
inventandosi il denaro dal nulla, preme pulsanti su computer, e NON ha bisogno di
cercare denaro da chicchessia. Infatti il motivo per cui esso emette titoli di Stato NON
E' MAI per poter spendere, bensì per arricchire i cittadini e aumentare la produttività.
Sappiamo infatti cosa succede quando un cittadino o una banca acquistano un titolo di
Stato a moneta sovrana: semplicemente il loro denaro passa da un c/c (del cittadino) o
da una riserva (della banca) che fruttano praticamente zero, a una sorta di “libretto a
risparmio” (il titolo) che frutta assai di più.
Devi capire che l'emissione di titoli di debito dello Stato a moneta sovrana – come era
l'Italia fino al 2002 – è UNA OPERAZIONE VOLONTARIA DEL TESORO, non una manovra
imposta dalla necessità.
Ma c'è di più: infatti la spesa a deficit dello Stato produce una crescita economica nella
collettività (diventerà più ricca e spenderà di più), questa crescita alzerà il prodotto
interno lordo (PIL) che a sua volta aumenterà le entrate fiscali senza aumentare le
tasse, poiché è ovvio che un'aliquota dell'x% su un PIL di 2 trilioni di euro è una cifra,
mentre su di un PIL di 2,5 trilioni di euro è ben altra cifra. Ma ancora più importante,
l'indebitamento a deficit dello Stato conterrà l'inflazione perchè stimolando la ricchezza
nazionale stimola anche la produttività (inflazione è troppo denaro in giro a fronte di
pochi prodotti).
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Se fino ad ora sei stato attento (complimenti), ora stai ancora più attento:
il secondo motivo per cui il debito di uno Stato a moneta sovrana non è mai un vero
debito, sta nel fatto che esso non è mai ripagato in realtà. Nessun governo che sia
sano di mente lo fa, perchè quando è stato fatto ci si è accorti che i danni erano di gran
lunga superiori ai vantaggi.
Come è possibile questo? Te lo dico subito.
Come fa lo Stato che ha i titoli in scadenza, quando cioè c'è qualcuno che reclama i
soldi, a non pagare mai? Semplice.
Chiediamoci cosa significa onorare un titolo di Stato. Significa che il possessore si
prende gli interessi e alla scadenza anche i soldi che ha investito in quel titolo. Oppure
significa che decide di rinnovare il titolo per altri 10 anni. In quest'ultimo caso il
governo semplicemente scriverà su un pezzo di carta da nulla “Titolo di Stato per 10
anni”, e lo darà al cittadino. Nulla ha speso, il debito rimane.
Ma supponiamo che il cittadino invece voglia proprio incassare i suoi soldi. Lo Stato
allora semplicemente scriverà su un altro pezzo di carta da nulla “Titolo di stato per 10
anni”, troverà un altro acquirente, da esso prenderà il denaro e pagherà l'altro cittadino
all'incasso.
Come vedi il debito non si ripaga veramente mai.
Ti ho detto poco fa che nessun governo sano di mente dovrebbe provare mai a risanare
il debito. Perchè, cosa accade quando ci prova?
Accade ciò che fu visto negli Usa del presidente Clinton, che tentò di pareggiare i conti
pubblici. L'America di quegli anni riuscì a fermare l'espansione del debito pubblico ma il
risparmio dei cittadini crollò, dando origine a una crisi di indebitamento privato che
porterà poi al collasso dei mutui e delle carte di credito americani pochi anni dopo.
Detta semplicemente, se un governo a moneta sovrana vuole bilanciare i conti o
addirittura azzerare il debito, dovrà tassare i cittadini più di quanto li arricchisce
spendendo, cioè dovrà sottrarre dai c/c dei cittadini più di quanto vi immette
spendendo, dovrà tagliare la spesa pubblica (come detto prima) ecc.. e tutto ciò non è
davvero bello per noi cittadini, mentre lo è per i grandi capitalisti privati che avranno
tutto da guadagnare in questo gioco (ad es. comprando beni dello Stato, cioè di tutti
noi, a prezzi stracciati).
Ma ora tu mi dirai: “bravo, bell'analisi, ma del tutto sbagliata. Anche l'Argentina aveva
moneta sovrana, eppure è fallita. Perchè?”
Ottima domanda. Ti rispondo subito.
Vanno considerati paesi a moneta non sovrana anche quegli Stati che hanno agganciato
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la propria moneta a un'altra ad un tasso di cambio fisso (es. una loro moneta viene
sempre cambiata per un dollaro USA). Perchè?
Semplice: quei governi potranno emettere la propria moneta solo nella misura in cui
hanno nelle proprie riserve altrettanti dollari. Se ne emettono di più sono soggetti ad
attacchi speculativi che li possono costringere ad abbandonare quel tasso di cambio
fisso, e così falliscono (default). È questo che limita la capacità di quei governi di
spendere liberamente anche a deficit come invece possono fare i paesi a moneta
sovrana. L'Argentina era un caso tipico.
Bene, siamo a buon punto, abbiamo compreso molto su come utilizzano la moneta gli
Stati, e abbiamo visto che la tanto decantata Moneta Unica è in realtà un bluff. Anzi di
più, un inganno.
Anzi, visto che sono pazzo posso tranquillamente affermare che è un CRIMINE. La scusa
di aver creato l'euro per contrastare l'egemonia del dollaro, ora lo abbiamo capito, è
UNA MENZOGNA. Lo scopo era quello di togliere agli Stati il potere di gestire la propria
moneta sovrana come condizione per distruggerli perchè senza la capacità di emettere
moneta LO STATO NON HA PIU' RAGIONE DI ESISTERE.
Ed ecco perchè a pagina 5 ho affermato che delle tre sovranità la più imprortante è
quella monetaria.
COLPO DI SCENA CON SOTTOFONDO MUSICALE
….E ora... eccolo.... lo senti il rullo di tamburi? No? Allora immaginatelo perchè sta per
arrivare il colpo di scena.
Anzi, no, cancella i tamburi, preferirei che ti immaginassi le prime cinque misure della
Quinta Sinfonia di Beethoven. Come quale? Mi riferisco a quelle quattro note che avrai
canticchiato un milione di volte nella tua vita:
ta- ta- ta- taaaa, ta- ta- ta- taaa...
sol- sol- sol- miiii (bemolle); fa- fa- fa- reeee. Hai capito?
Bravo, proprio queste:
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Sono appunto indicate per introdurre ciò che sto per dirti.
Fai bene attenzione alle prossime righe, leggile con calma. Te le virgoletto perchè sono
molto, molto importanti:
“La PIENA OCCUPAZIONE, cioè quell'inimmaginabile sogno dove non sarebbero esistiti
uomini e donne privati della dignità del lavoro e del sostentamento dei propri figli,
dove non sarebbe esistita l'umiliazione del lavoro sottopagato, dove i
precari/flessibili/a chiamata sarebbero stati solo un incubo su cui scherzare, dove
violenza domestica e alcolismo o droga e delinquenza non avrebbero mai incancrenito
le mura domestiche di un licenziato, dove non sarebbero esistiti bambini col futuro
spezzato da una busta paga scomparsa.... beh quel sogno ERA POSSIBILE, PIENAMENTE
POSSIBILE NELLE ECONOMIE DI TUTTI I PAESI, MA FU STRONCATO allo scopo di
schiavizzare milioni di individui e controllarli con la sofferenza, al fine di ACCUMULARE
POTERE E PROFITTI PER POCHISSIMI”.
Fiuuu, ammazza aho, non solo pazzo, ma anche visionario. La piena occupazione? Ma
che cosa mi sto inventando?
Il fatto è che non mi sto inventando nulla. Lo so che ciò che ho appena scritto ti lascia
incredulo, ma credimi, non mi sto inventando assolutamente nulla.
Il lavoro scientifico in materia economica che getta le basi per la possibilità della piena
occupazione è merito soprattutto del Prof. L. Randall Wray, docente di economia e
direttore della ricerca del CFEPS dell'Università del Missouri Kansas City (USA).
Cito testualmente le sue parole:
“Se capiamo come funzionano i sistemi monetari, se comprendiamo che il denaro è
solo impulsi elettronici o carta straccia inventati dal Tesoro o dalla BC, allora possiamo
dire: il governo a moneta sovrana può inventarsi tutti gli impulsi elettronici che vuole,
con essi può pagare tutti gli stipendi che vuole, comprare tutto ciò che vuole. Possiamo
avere la piena occupazione, il business può vendergli tutto ciò che deve vendere se il
governo vuole comprarglielo.
Può il governo permettersi queste cose? Certo, perchè il governo non esaurirà mai gli
impulsi elettronici, dunque non farà mai bancarotta: preme un tasto e gli stipendi
appaiono sui computer delle banche. L'unico limite è l'inflazione, ma se il governo
spende per aumentare la produttività del settore privato, allora l'inflazione non è più
un problema”.
Questa analisi, che noi stentiamo a credere solo perchè ci hanno inculcato da sempre
idee contrarie, è suffragata anche da illustri economisti come il premio Nobel Paul
Samuelson che afferma testualmente:
“C'è un elemento di verità nel fatto che il budget dello stato va sempre bilanciato. Ma
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una volta che ci siamo sbarazzati di questa credenza, avremo eliminato la muraglia che
ogni società erige contro la spesa fuori controllo. È una credenza simile alla religione di
una volta, la cui funzione era di spaventare la gente con dei miti affinchè si
comportassero nel modo voluto dalle usanze accettate. Noi (gli economisti della piena
occupazione) abbiamo eliminato la credenza nella necessità che il governo spenda
entro dei limiti”.
Bello si – tu mi dirai – un gran bel piano teorico, lo Stato che spende per arricchire i
cittadini, la piena occupazione... A tavolino funziona, ma poi messo in pratica
funzionerebbe?
He, he, he.... sto sogghignando con sguardo compiaciuto e sornione, perchè è qui che ti
volevo, mi aspettavo questa obiezione.
Caro mio, non: “funzionerebbe”; ma bensì (sol sol sol miiiii; fa fa fa reeee) HA
FUNZIONATO!.
Ha funzionato dagli anni '20 agli anni '50 del secolo scorso, quando il mondo
occidentale vide le nascite degli Stati sociali, del welfare, dell'organizzazione in massa
del sindacalismo, dell'intervento dello Stato nelle economie per creare ricchezza. Basti
citare il New Deal di Rooswelt negli USA o le grandi nazionalizzazioni in Europa. Ma
possiamo ricordare anche la riscossa del Terzo Mondo per difendere i diritti
fondamentali dei poveri e riacquisire le proprie ricchezze naturali depredate in secoli di
colonialismo.
Aveva cominciato a funzionare, ma è stato subito bloccato.
Ed è a questo punto che finalmente entrano in campo i due signori che ho citato
all'inizio di questo mio delirio: John Maynard Keynes e Harry Dexter White.
INGRESSO DEI DUE PROTAGONISTI
(sempre con musica in sottofondo)
Prova a immaginarteli: due signori completamente diversi, due eminenti economisti
con idee diametralmente opposte.
Ma per questo ingresso ci vuole un'altra musica.... una musica appropriata.... vediamo
un po'....
Propongo la colonna sonora del film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto”.
Ennio Morricone qui ebbe un colpo di genio, una cosa semplice, banalissima, ma che
solo ai grandi può passare per la testa: decise di stonare il pianoforte.
Proprio così, fece qualcosa che in musica non si dovrebbe fare: la prima cosa che un
musicista compie prima di iniziare a suonare, è proprio accordare perfettamente il suo
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strumento. È una cosa ovvia, è come allacciarsi le scarpe prima di uscire di casa..... lui
invece stonò il pianoforte per dare un senso di tensione, di inquietudine, quasi di
angoscia.
Si, è proprio la musica che ci vuole. Se non ce l'hai in mente ti prego, vai su youtube e
digita “Ennio Morricone indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e poi
continua a leggere.
Ora per dare un ulteriore tocco teatrale prenderò in prestito la retorica di Carlo
Lucarelli, quello di Blu Notte su Rai 3. Lui introdurrebbe i nostri protagonisti così:
Se questa storia fosse una finction, uno sarebbe il buono e l'altro il cattivo. Ma questa
non è una finction, è la realtà, e nella realtà non è sempre il buono a vincere (forte
Lucarelli eh?).
Siamo nel 1944. L'evento è la conferenza per gli assetti monetari internazionali di
Bretton Woods.
Seduti uno di fronte all'altro due economisti di fama internazionale: Keynes (il buono) e
White (il cattivo). Due mondi inconciliabili, due visioni dell'umanità all'opposto, due
destini per tutti noi totalmente diversi.
Keynes ne uscì sconfitto, con l'innesco di un effetto domino che ne emarginerà le idee
progressivamente nei successivi trent'anni fino alla loro sparizione.
Avrai sicuramente capito che John Maynard Keynes era il teorico dell'intervento dello
stato nelle economie e della piena occupazione, mentre Harry Dexter White,
all'opposto, del liberismo sfrenato, del principio che lo Stato non deve mettere il becco
nelle questioni economiche, del dogma che il debito pubblico è un problema ergo i
conti pubblici vanno pareggiati, del motto “meno Stato e più imprese private”.
Avevano cominciato ma si sono fermati. Per alcuni decenni gli Stati occidentali avevano
sposato le teorie keynesiane, i governi spendevano a deficit, le aziende producevano,
l'occupazione aumentava e di pari passo aumentava il benessere dei cittadini, lo stato
sociale funzionava, il debito pubblico non era un problema perchè NON E' UN
PROBLEMA (con una moneta sovrana)..... ma si sono fermati.
ALCUNI NOMI
Hanno vinto gli altri, ha vinto il vero potere, che non è altro che il Potere Economico (i
politici sono solo delle marionette manovrate dalle élites economiche mondiali).
Ha vinto chi affermava che “il sistema mondiale futuro avrebbe dovuto essere una
gerarchia di ordini con supremazia assoluta delle élites sulla massa ignorante” (parole
testuali di Robert Schumann, uno dei capostipiti delle teorie liberiste).
Ha vinto chi diceva che “il crescente potere del popolo minacciava l'ordine capitalistico”
(parole testuali di Walter Lippmann, un altro dei padri delle teorie economiche oggi
16
universalmente accettate).
Ha vinto chi sosteneva che “ogni idea di Stato sociale, che avrebbe dato ai lavoratori
garanzie e avrebbe alleviato la disoccupazione, sarebbe stata una deriva disastrosa
poiché avrebbe dato origine ad un periodo di caos sociale” (Samuel P. Huntington,
Michel J. Crozier e Joji Watanuki, rispettivamente americano, francese e giapponese,
altri tre eminenti sostenitori delle idee iper-liberiste).
E così abbiamo fatto anche un po' di nomi. Ma questi sono gli economisti (ce ne
sarebbero molti altri da citare) che dettarono le linee guida ai governi.
Dopo ci volevano dei politici che adottassero queste direttive e le portassero dentro i
parlamenti delle maggiori democrazie del mondo.
Un crimine non può fermarsi alla teoria. Se resta nella mente di chi lo ha concepito non
è un crimine.
Chi furono i burattini del vero potere? Eccoli:
Margaret Tatcher, Ronald Regan, Helmut Kohl, Francois Mitterand.
E così siamo arrivati agli albori degli anni '80, gli anni del trionfo di questi quattro
individui. I tagli alla spesa pubblica e allo Stato sociale furono devastanti. I governi si
fecero convincere che il debito pubblico fosse un problema e decisero di rientrare dal
deficit accumulato (e attraverso il quale avevano arricchito i propri cittadini) creando
sacche di disoccupazione, di emarginazione e di povertà senza precedenti dal
dopoguerra.
Le nuove idee economiche stavano soffocando i destini di milioni di esseri umani e
delle loro famiglie con la fittizia disoccupazione e con la penuria di spesa da parte dello
Stato.
Il vero potere stava vincendo!
Ma c'era sempre il pericolo di un'improvvisa ribellione che costringesse i governi ad
intervenire. Potevano farlo perchè ogni governo a moneta sovrana, come ho già detto,
può creare piena occupazione spendendo a deficit senza problemi e salvare i propri
cittadini dalla povertà e dall'indigenza.
Allora le élites economiche si misero al lavoro per neutralizzare proprio il mezzo
principe del riscatto degli Stati, che è appunto la spesa a deficit.
17
IL COLPO DI GENIO
Hai già capito, non è necessario che mi dilunghi troppo, questo è il colpo di genio: si
sono inventati l'Euro.
Una moneta che non è di nessuno.
Una moneta che i governi devono andarsi a procurare sui mercati internazionali prima
di poter spendere.
Una moneta che ha tagliato le gambe agli Stati che non possono più arricchire i propri
cittadini spendendo a deficit.
Una moneta attraverso la quale il debito pubblico è diventato un vero problema,
perchè è debito contratto verso i mercati privati di capitali, e va restituito.
Una moneta responsabile dei tagli allo Stato sociale, ai servizi, alla sanità, alla scuola,
perchè è moneta presa in prestito, e va restituita con gli interessi.
Una moneta responsabile di terribili sofferenze.
Una moneta voluta dall'oligarchia del potere economico per suggellare la propria
egemonia sul resto del mondo.
Una moneta che è un vero e proprio CRIMINE CONTRO L'UMANITA'. UN CRIMINE
CONTRO L'UMANITA'. UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'!
L'Euro, l'Unione Europea, il Trattato di Lisbona sono tutti tasselli di un piano per
distruggere gli Stati europei e i loro cittadini sottraendo loro la sovranità sia delle leggi
che della moneta, imponendo loro il fantasma del debito pubblico, l'odiosa sofferenza
della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro, e svendendo i beni comuni ai
mercati di capitali. (Un po' drammatico questo capitolo, vero?)
18
LA DESTRA E' A SINISTRA
(si, forse ho bisogno di uno psicologo)
E in Italia chi sono i portabandiera di coloro che hanno architettato questo crimine?
Chi sono i referenti delle destre economiche che hanno ordito un tale disegno
delittuoso, malvagio, nefando e scellerato; gli entusiastici sostenitori della “modernità
europea” e dell'Euro?
Ebbene, da noi i galoppini delle destre economiche sono soprattutto (udite udite!) gli
uomini di sinistra:
Romano Prodi, Giuliano Amato, Vincenzo Visco, Dini, Bassanini, Padoa Schioppa,
Ciampi, Draghi, D'Alema.
È con il centrosinistra che è avvenuto il grande salto nella svendita dei beni pubblici
(ENI, S.Paolo Torino, Banco di Napoli, SEAT, Telecom, INA, IMI, IRI, Alitalia, ENEL,
Autostrade ecc....).
E' con il centrosinistra che si è inaugurata la stagione dei contratti di lavoro atipici
(Co.Co.Co. Ecc....).
Apriamo gli occhi!
Berlusconi sarà sicuramente il volto della mensogna e del malaffare, ma in Italia il volto
di questo CRIMINE CONTRO L'UMANITA' è il centrosinistra.
Non per nulla pochi sanno che fu proprio Berlusconi a tentare in sede UE una mossa
che non solo aveva senso, ma che era “di sinistra”, quando fra il 2001 e il 2006 cercò
l'adozione di una misura che escludesse dal calcolo del deficit pubblico le spese per le
strade, infrastrutture, computer per le scuole ecc.... Come dire: “penalizzateci se
spendiamo troppo per il superfluo, ma non per l'essenziale”.
E ORA CHE C'ENTRA CRAXI?
Fu una illuminazione. In quell'attimo compresi tutto il disegno nella sua interezza. Ebbi
finalmente la spiegazione del movente di quel terremoto politico che tutti conosciamo
come “mani pulite”.
Fu quando seppi che Craxi aveva un consulente economico KEYNESIANO.
E inserendo “mani pulite” nel suo spazio temporale, e cioè in concomitanza con
l'accelerazione del succitato progetto criminale da parte delle destre economiche, la
spiegazione arriva da sola: la strategia era di eliminare tutta una classe politica che
avrebbe senza dubbio osteggiato il progetto.
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Eliminare una classe politica (con Craxi in testa) che aveva il giusto concetto di
sovranità monetaria e spesa pubblica, e avrebbe posto dei paletti al piano che mirava a
tagliare le gambe agli Stati sovrani.
Certo, non è che i nostri ex governanti fossero proprio degli stinchi di santo, ma quelli
che ci ritroviamo oggi sono forse meglio? Che cosa ci abbiamo guadagnato? Te lo dico
io: NIENTE. E abbiamo perso la nostra sovranità monetaria.
Alla fine ci hanno rincretiniti con la balla che Craxi, incrementando il debito pubblico, ci
ha reso tutti più poveri in quanto debitori.
Ma abbiamo visto che questa è UNA MENSOGNA, UNA VERGOGNOSA, IGNOBILE,
OSCENA MENSOGNA, perchè il debito pubblico di uno Stato sovrano (quando fatto
entro le regole) è RICCHEZZA PER I CITTADINI.
E ALLORA COSA CI RIMANE?
NIENTE, nothing, rien, nada, nimic, intet, nic, ‫ ل شيء‬,
没有 , ‫גארנישט‬. Niente, niente, niente.
A noi umili sudditi del Vero Potere non rimane niente.
Siamo unicamente carne da macello.
Delle altre due sovranità, quella territoriale ci è stata sottratta attraverso l'istituzione
dell'Europa Unita, che ha annullato le frontiere rendendoci semplice regione
dell'Impero dominato dalle suddette oligarchie economiche (non siamo in democrazia!
Lo vuoi capire che non siamo in democrazia? Non esistono le democrazie, non sono
mai esistite, eccettuata forse la prima democrazia ateniese. Quelle poche famiglie che
detengono il potere economico, detengono inevitabilmente anche quello politico!).
E la sovranità giuridica ci è stata sottratta dal Trattato di Lisbona.
Sai che cos'è il Trattato di Lisbona? Sai quali sono le sue linee guida e i punti salienti?
No, non lo sai. Non lo puoi sapere.
E non perchè tu non sia informato, ma perchè è stato concepito DI PROPOSITO PER
NON ESSERE COMPRESO.
Nemmeno i politici che lo hanno ratificato sono riusciti a leggerlo e a comprenderlo.
Dico sul serio, credimi.
Ma ci sono alcuni punti comprensibili anche ai pazzi come me.
Come ad esempio il fatto che (udite udite!) se una legge di un qualsiasi Stato europeo è
in contrasto con una legge emanata dalla Commissione Europea, è la legge europea a
prevalere su quella del singolo Stato.
Capisci cosa significa? Significa che il tuo legislatore può emanare tutte le leggi che
20
vuole, ma sono CARTA STRACCIA, perchè tanto è la legge europea a prevalere su tutte.
E non ci sono discussioni.
Se è l'Europa a dirlo dobbiamo ubbidire.
Heil Europa!
Senza contare che il Trattato di Lisbona è UN INGANNO!
La sai la storia del Trattato? No?
Te la dico io, brevemente.
In principio i burocrati europei al servizio del Vero Potere pensarono di scrivere la
Costituzione Europea.
Ricordi la Costituzione Europea? No? (non sarai mica anche tu tra quelli impegnati in
cose ben più importanti come contare le donne di Berlusconi o sapere se Ruby
Rubacuori era minorenne quando ha scopato col Berulsca?).
Ebbene, una volta stesa la Costituzione Europea, i burocrati furono costretti a farla
approvare da tutti i cittadini attraverso un referendum.
Purtroppo (per loro) qualcuno la lesse, e vide che c'erano dentro degli squilibri
eccessivi a favore delle élites economiche.
Furono i cittadini della Francia e della Danimarca a sentenziare che la Costituzione non
tutelava sufficientemente le categorie più deboli, non c'erano adeguate norme
riguardanti lo Stato sociale ecc.. mentre c'erano troppi vantaggi a favore dei poteri
economici, e decisero di bocciarla.
Ohps.. un passo falso del Vero Potere. Non potevano certo immaginare che da qualche
parte dell'Europa ci fossero ancora abitanti non lobotomizzati!
Bisognava rimediare!
E lo fecero riscrivendo pari pari la Costituzione Europea che era stata appena bocciata,
ma rendendola incomprensibile attraverso vari artifici, come ad esempio inserendo una
quantità spropositata di rimandi a leggi e testi che rendevano i vari articoli indecifrabili.
Fatto questo le cambiarono il nome:
da “Costituzione” a “Trattato”.
Sembra un'inezia, ma il Trattato di Lisbona in quanto “Trattato” non è sottoponibile al
giudizio dei cittadini.
Quindi niente referendum. Solo la firma in calce dei Presidenti degli Stati europei, i
quali l'hanno diligentemente collocata senza leggere una riga del Trattato (e anche se ci
avessero provato non avrebbero capito una mazza!).
Punto. Fine. The End.
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Ora sai che il mondo dentro il quale viviamo NON E' IL MIGLIORE POSSIBILE.
C'era la possibilità di viverne un'altro ben migliore, ma non hanno voluto. Ce lo hanno
sottratto. Ce lo hanno rubato.
Si sono impossessati delle nostre vite, del nostro futuro, del futuro dei nostri figli.
Hanno commesso un crimine!
HANNO COMMESSO UN CRIMINE CONTRO TUTTA L'UMANITA!
°°°°°°
P.S.: fate tutto quello che credete opportuno per guarirmi, ma per pietà non sottoponetemi ad
elettroshock. Ho sentito storie terrificanti su persone sottoposte ad elettroshock!
Ci conto.
22
APPENDICE 1
ESISTE IL POTERE OCCULTO?
“I governi di questo secolo non sono in relazione solamente con governi, imperatori, re
e ministri, ma anche con le società segrete, elementi di cui si deve tener conto e che
all'ultimo momento possono annullare qualsiasi accordo, che possiedono agenti
ovunque, agenti senza scrupoli che spingono all'assassinio e in grado, se necessario, di
provocare un massacro”.
Benjamin Disraeli, ministro inglese, in un discorso nel 1844
°
“Trecento uomini di cui ciascuno conosce tutti gli altri, governano i destini del
continente europeo e scelgono i loro successori nel loro entourage”.
Walter Rathenau (1867-1922), capitalista e uomo politico
°
“La necessità di un'organizzazione totalitaria del mondo dalla quale verrà esclusa ogni
nozione di primato di una nazione, nondimeno sussiste. Essa si realizzerà
ineluttabilmente alla sua ora, ora che non è ancora giunta e che a nulla gioverà voler
anticipare, dal momento che vanno raccolti soltanto frutti maturi...”
Charles Riandey, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio (massone, N.d.A) in un discorso
nel 1946
“Noi avremo un governo mondiale, che vi piaccia o no, per conquista o per consenso”.
James Paul Warburg (1896-1969), uomo di punta dell'alta finanza, in un discorso nel 1950 al Senato
americano.
“Il Governo Mondiale è inevitabile. Nascerà in uno dei seguenti modi. O come Impero
Mondiale, con schiavitù di massa imposta dalla vittoria di una terza guerra mondiale, o
nella forma di Repubblica Federale Mondiale, instaurata attraverso un'integrazione
graduale delle Nazioni Unite”.
Giovanni Antonio Borgese, professore all'università di Chicago e segretario generale del comitato per
l'elaborazione di una Costituzione Mondiale, in uno scritto nel 1953.
°
“Le destre economiche devono essere in grado di creare un esercito di docenti che
credono fermamente nel sistema delle imprese. I nostri docenti dovranno valutare i libri
di testo, soprattutto quelli di economia, scienze politiche e sociologia. Le televisioni
dovranno essere monitorate costantemente nello stesso modo indicato per i libri di
testo universitari. Questo va applicato agli approfondimenti TV, che spesso contengono
le critiche più insidiose al sistema del business. Le nostre presenze nei media, nei
convegni, nell'editoria, nella pubblicità, nelle aule dei tribunali, nelle commissioni
legislative, dovranno essere superbamente precise e di eccezionale livello”.
Lewis Powell, giudice della Corte Suprema americana.
23
“In questo momento stiamo lavorando, con discrezione ma con tutta la nostra forza,
per strappare dalla presa degli Stati nazionali locali del nostro mondo questa forza
misteriosa che si chiama sovranità. E in ogni momento neghiamo con le labbra quello
che stiamo facendo con le mani, perchè impugnare le sovranità dei locali Stati nazionali
del mondo è ancora un'eresia...”
Arnold Toymbee, membro di spicco della Round Table britannica, in un discorso nel corso della quarta
conferenza annuale dell'Institute for the Scientific Study of International Relations del 1931.
°
“Si deve distruggere ad ogni livello la nozione di Stato che consideri di detenere nelle
proprie mani il bene pubblico”.
Barone Edmond de Rothschild (1926-1997), banchiere. Il più ricco di quei Rothschild che hanno
determinato le sorti dell'Europa negli ultimi due secoli.
°
“Da qui al 1991 il mondo sarà dominato da circa 300 multinazionali che regoleranno su
scala mondiale il mercato dei prodotti di consumo. Queste 300 dovranno controllare
tutto quello che riguarda la ricerca, lo sfruttamento, la produzione e la ripartizione nel
mondo, delle materie prime e degli elementi chiave del nostro tempo”.
Prof. Howard V. Pelmutter, consigliere di oltre 100 multinazionali, in occasione del 1° Simposio dello
World Economic Forum nel 1971.
°
“In America, in questo periodo della storia del mondo, non esiste una stampa
indipendente. Lo sapete voi e lo so pure io.
Non c'è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete
anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Io sono pagato
un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale col quale ho
rapporti. Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi fosse così pazzo da
scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subiro sulla strada a cercarsi un altro lavoro. Se
io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima
di ventiquattr'ore la mia occupazione sarebbe liquidata.
Il lavoro del giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di
corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio
paese e la sua gente per il suo pane quotidiano. Lo sapete voi e lo so pure io. E allora
che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente?
Noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo
dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le
nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali”.
John Switton, già redattore capo del New York Times, nel suo discorso di congedo alla vigilia del suo
collocamento a riposo.
24
APPENDICE 2
SUGGESTIONI DEMOCRATICHE DI MASSA
Noam Chomsky (nato nel 1928) uno dei più noti linguisti del XX secolo, professore di
linguistica e filosofia al MIT di Boston, osannato come “Profeta del Mondo Nuovo” dal
Potere Occulto, sottolinea che:
“Il gregge viene convocato solo in tempo di elezioni per tenere viva nelle pecore
l'impressione di vivere in democrazia e non in uno Stato totalitario. Una volta eletta la
Classe Specializzata, il branco ritorna spettatore, anzi rimane stupido, obbediente e
passivo, da trattare nuovamente come un ragazzino di tre anni, per sua definizione
irresponsabile ed incapace di conoscere il proprio bene”.
In realtà, argomenta Chomsky, il branco era stupido anche prima delle elezioni per cui è
d'uopo guidarlo, occorre orientarne il consenso, operazione che consiste
essenzialmente nell'addomesticarlo per il tempo ritenuto necessario.
Con tali premesse i sistemi educativi dei due gruppi dovranno per forza differire, di un
tipo per gli “eletti”, adatti alle esigenze delle masse per i secondi:
“[...] Gli uni devono essere profondamente indottrinati nei valori e negli interessi del
potere privato e della connessione con lo Stato che lo rappresenta. Il resto del branco
selvaggio deve essere mantenuto confuso […].
La maggioranza della gente è guidata dalle emozioni e dagli impulsi. Coloro che
possiedono razionalità devono suscitare illusioni necessarie e sovrasemplificazioni
emozionalmente potenti per tenere i semplicioni ingenui più o meno in carreggiata […].
Oggigiorno è facile definire lo Stato totalitario, lo Stato retto dai militari, dove un
randello è mantenuto sospeso sopra il branco e, quando questo devia, viene colpito in
testa. Non appena la società diventa libera e democratica, però, tale capacità di
controllo va perduta. Di qui il ricorso alle tecniche di propaganda. La logica è chiara. La
propaganda sta alla democrazia come il randello sta alla Stato totalitario. Tutto ciò è
saggio e buono giacchè, di nuovo, l'interesse comune sfugge al branco selvaggio”.
Conclude Chomsky:
“Tale modo di procedere non è molto differente dall'operato della Commissione
Creel*, quando riuscì a trasformare una popolazione pacifista in isterici deliranti, decisi
a distruggere tutto ciò che fosse tedesco per salvarci dagli Unni che strappavano le
braccia ai bambini belgi. Le tecniche potranno essere più sofisticate, con l'utilizzo della
televisione e l'impiego di molto più denaro, ma è tutto piuttosto tradizionale”.
(Da: Massoneria e Sette Segrete – La faccia occulta della Storia)
*Voluta dal presidente Wilson per la propaganda di Stato, col nome di Commissione per l'Informazione Pubblica.
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APPENDICE 3
INTERVENTO DEL DR. BRUNO TARQUINI AL CONVEGNO
“SETE DI GIUSTIZIA” DEL 7.3.2010 A PESCARA
Attenzione: il dott. Bruno tarquini è stato Pretore a Roma e, dal 1955, al Tribunale di
Teramo, prima come giudice, poi come presidente; nel 1986 è stato trasferito alla Corte
d’Appello dell’ Aquila, dove ha svolto le funzioni di presidente della sezione penale e
della Corte d’Assise di secondo grado: infine nel 1994, è stato nominato Procuratore
Generale della Repubblica presso la stessa Corte d’Appello.
Quindi, ti prego, leggi attentamente ciò che afferma:
[….] Il primo segno di questa prevalenza (del potere economico-finanziario Ndr), del
quale pochi si rendono conto, è costituito dal problema della moneta, la cui emissione
è oggi affidata alla Banca Centrale Europea, vale a dire ad una società privata (come
d'altronde sono la Banca d'Italia e le Banche Centrali degli altri Stati), che per di più si
trova in una situazione completamente avulsa da ogni ordinamento statuale, e che, ciò
nonostante, per effetto del trattato di Maastricht si arroga il potere di emettere l'Euro,
la moneta unica europea, condizionando in tal modo la vita politica e sociale degli Stati
dell'Unione, in tutti i suoi aspetti, e ponendo l'Alta Finanza internazionale in una
posizione di supremazia nei confronti dei succubi organi politici di ciascuno Stato. E'
questo il perno della dottrina relativa al tema monetario, che ciascuno di voi potrà
comprendere attraverso la lettura degli scritti di Auriti (e di Francesco Cianciarelli e di
molti altri autori). La Banca Centrale Europea stampa ed emette, dunque, banconote
(di nessun costo se non quello meramente tipografico, e non garantite da alcuna
riserva aurea perché non più convertibili dal 1971), comportandosene come
proprietaria, e quindi, prestandola agli Stati (e quindi ai loro popoli), ricevendo come
controprestazione, titoli che hanno invece valore intrinseco paragonabile a quello delle
cambiali che il debitore s'impegna di pagare con gli interessi. La stessa BCE, infatti,
“gira” questi titoli alle banche commerciali (percependo in tal modo guadagni smisurati
quanto ingiustificati), le quali in seguito li vendono a quei cittadini che ne facciano
richiesta per investire i propri sudati risparmi. Ed è proprio il complesso dei titoli
emessi dallo Stato a favore della Banca emittente che contribuisce, in massima parte,
alla formazione del debito pubblico, per il cui pagamento i cittadini vengono poi
sottoposti ad una grave pressione fiscale. Perciò la moneta che dovrebbe essere
accreditata ai popoli viene invece loro addebitata con un ingiustificato
capovolgimento di posizioni. Voi capite bene come questa situazione crei uno stato di
sudditanza e di soccombenza degli Stati, e quindi dei loro organi politici, alla quale si
potrebbe porre fine solo se gli Stati medesimi si riappropriassero della sovranità
monetaria, alla quale nel tempo essi hanno volutamente rinunciato (senza che,
peraltro, per quanto riguarda il nostro paese, ve ne sia alcun accenno nella
26
Costituzione e senza che il problema fosse sottoposto a referendum popolare, come è
avvenuto in altri Stati con esito sfavorevole per il trattato di Maastricht). Se così
volessero fare, ciascuno Stato, emettendo proprie banconote (e non indebitandosi col
rilascio di titoli-cambiali) secondo le previsioni di spesa per la proprie necessità nel
rispetto dei principi di una sana economia al fine di evitare situazioni di inflazione o di
deflazione, non sarebbe più gravato dall'imponente debito pubblico ed i popoli
potrebbero essere esonerati normalmente dal versamento delle imposte. L'attuale
situazione mette, invece, in soggezione gli Stati di fronte al prepotere finanziario della
Banca d'Emissione (in quella stessa dipendenza in cui si trova un debitore rispetto al
proprio creditore) la quale, si ripete, è soltanto una società privata e non un organo
dello Stato (come comunemente si crede), e, come tale, non dovrebbe avere alcun
diritto di interferire in maniera così decisiva non solo nell'economia dei Paesi, ma
anche nella loro conduzione politica.
Bisogna poi aggiungere che nel mondo attuale, in cui la Borsa, con la crescita o la
diminuzione del valore delle azioni (di solito artatamente provocate dagli speculatori)
aumenta sempre di più la propria influenza, la moneta rischia di acquistare un valore
soltanto virtuale: basterà premere un tasto in una delle tante macchine elettroniche in
possesso delle grandi centrali finanziarie, perché enormi capitali si trasferiscano da un
capo all'altro del mondo, ma senza che una sola banconota si sposti materialmente. Ciò
nonostante è molto frequente il caso che si dia notizia che una ingente somma sia
andata perduta (o "bruciata"), nel qual caso non ci si può non porre la domanda se non
sia invece giustificato ritenere che a quella cosiddetta perdita (o "bruciatura") di
moneta corrisponda necessariamente soltanto il suo acquisto da parte di qualche altra
associazione finanziaria concorrente, in un perfido gioco sicuramente dannoso per i
popoli. Non è certo possibile che una qualsiasi quantità di moneta scompaia o "si
bruci".
Di un tale fenomeno si sono ufficialmente gettate, in un certo senso, le prime basi con
il recentissimo decreto legislativo n. 11/2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 36
del 13 Febbraio u.s., che, recependo la direttiva europea 2007/64, crea gli istituti di
pagamento abilitati a battere (si fa per dire) e che vanno ad aggiungersi alle banche ed
agli intermediari (v. ItaliaOggi del 13 Febbraio 2010, pag.20).
Ciò significa che con la nuova suddetta moneta sarà possibile effettuare pagamenti (per
ora di non oltre trenta euro) con la "carta" o, in ogni caso, con uno strumento
tecnologico che immagazzini il proprio credito da spendere, ed a tale fine si potranno
usare anche i telefonini cellulari; sarà dunque sufficiente ricaricare l'apposito lettore
oppure il telefonino (come si fa oggi per consentirne l'uso) per immettervi il credito da
utilizzare per le piccole spese:comprare il giornale o il gelato, andare al cinema,
ecc...Non v'è dubbio che, ormai, si avvicina il tempo in cui si potrà fare a meno di
banconote o di monete metalliche e che verrà a crearsi un nuovo tipo di moneta, del
tutto virtuale, che accentuerà la posizione di sottomissione degli Stati e di schiavitù
dei popoli.
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E’ questo il secondo segno della prevalenza del potere economico-finanziario,
rappresentato da quel vasto fenomeno, che al giorno d'oggi ha invaso tutto il mondo, e
al quale si dà il nome di Globalizzazione o di Mercato Comune. Fenomeno consistente
in una estesa liberalizzazione del mercato, che, non più adeguatamente protetto, è
destinato ad essere dominato, con maggiore ampiezza e prepotenza con l'avanzare del
tempo, dalle società più ricche e competitive, che alla fine domineranno la vita
economica del mondo, determinando ricchezza e povertà. La lotta in questo campo è
quanto mai sorda e cinica: a titolo di esempio potrebbe dirsi (come qualcuno già
prevede con un buon margine di sicurezza) che gli Stati Uniti d'America, grazie alle
infinite risorse economiche (ed alla sua potenza militare), e la Cina, grazie allo
sfruttamento ed al conseguente basso costo della mano d'opera, potrebbero finire per
dominare il mondo, condizionandone il commercio e le risorse industriali ed
artigianali, che dovranno necessariamente sottostare alle dure leggi di un mercato, in
cui c'è sempre chi vince e chi perde. Proprio negli ultimi tempi si stanno ripetendo in
Italia tali situazioni con alcune nostre imprese industriali ed artigianali, che, prive di
ogni difesa sia finanziaria sia politica (giacché gli uomini politici sono sempre scelti, a
qualunque partito politico appartengano, perché tutelino soprattutto gli interessi
delle ricche e potenti lobbies internazionali, come veri camerieri, tanto per ricordare
la magnifica definizione di Ezra Pound) sono o saranno destinate a soccombere agli
assalti da ben altre e più potenti imprese straniere, con l'ovvia perdita di lavoro da
parte di migliaia di cittadini. [….]
28
AGGIORNAMENTO DEL 14 AGOSTO 2011
Nella manovra “Lacrime e Sangue” varata dal consiglio dei ministri c'è un disegno di
legge costituzionale di modifica dell'articolo 81 per INSERIRE IL VINCOLO DEL
PAREGGIO DI BILANCIO DIRETTAMENTE DENTRO LA NOSTRA COSTITUZIONE!!
…..è la fine ….. punto.
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forse sono pazzo - "UtMusica" per suonare e cantare da autodidatti