Fiorenzo Croci L’INFINITO SALVA TUTTI GLI SCRITTORI Suggerimenti e idee in un corso di scrittura Il Cavedio/i manuali dell’ape L’INFINITO SALVA TUTTI GLI SCRITTORI Edizioni Il Cavedio/Collana I manuali dell’ape Via Vetera, 6 - 21100 Varese Tel. 0332-287281 e-mail: [email protected] Impaginazione e copertina di Alberto Dacò Stampa: Comunicarte srl - via E. Tarantelli, 16 - Mozzate Finito di stampare nel novembre 2011 Proprietà letteraria riservata www.ilcavedio.it Prefazione Ho iniziato nel 2001 a proporre corsi di scrittura. Poche pretese, poca convinzione. Nessuna intenzione di costruire nel tempo. Quattro incontri di numero, qualche suggerimento e via, ognuno per la sua strada. Dalla voglia dei partecipanti e dai risultati ottenuti è però uscito un lavoro in progresso, sfociato in situazioni che oggi mi permetto di chiamare Scuola di scrittura. In questo libretto ho messo a fuoco le esperienze maturate in dieci anni di piacevoli serate. Ho affrancato in modo particolare una mia idea sul significato dello scrivere. Sinceramente non so chi la condividerà fino in fondo, ma sono sicuro che sarà utile a molti. È un’idea che combatte l’illusione dello scrivere e cerca concretezza. Nell’introduzione ho ripreso una specie di racconto sull’umiltà. Faceva parte della prima dispensina, insieme a quei concetti che qui ho sviluppato in sette capitoli. Li ho gettati sulla carta come venivano, senza una logica. Pensavo di recuperare in seguito un certo criterio, e invece ho finito per lasciarli in ordine sparso, con qualche ripetizione, così come capita nelle lezioni dal vivo. La loro funzione è quella di fornire indicazioni, suscitare interesse e soprattutto di essere uno stimolo. La scrittura è un’arte che va coltivata. Passione e costanza a volte non sono sufficienti. Il significato dello scrivere è profondo. E l’Infinito non è di facile comprensione. L’autore L’Infinito salva tutti gli scrittori INDICE Il percorso dell’umiltà pag. 13 Saper scrivere vuole dire saper riscrivere pag. 17 Attenzioni e regole pag. 25 AVVERBI E GERUNDI, meglio dimenticare GLI AGGETTIVI, un’illusione SCRITTURA CREATIVA, a proposito di aggettivi VERBI SERVILI, idem come sopra FORME DI SERVILISMO, inutili lungaggini LE RIPETIZIONI, l’errore più comune FRASI BREVI, un consiglio da amico CONCLUDENDO, facilmente possiamo diventare LUOGHI COMUNI E ORIGINALITA’, la differenza LA PUNTEGGIATURA, tutto è soggettivo REGOLE FANTASMA, un esempio nella punteggiatura ALTRI FANTASMI, degni di nota ASSURDITA’, da evitare IL CLUB DEL SÉ STESSO, un esempio da seguire EVIDENZIATORI, non contiamoci GLI ACCENTI, filastrocca per non sbagliare Consigli per aspiranti scrittori pag. 33 QUADERNETTO IN TASCA, da non dimenticare L’AUTORE PREFERITO, un riferimento SPERIMENTARE, parola d’ordine UMILTA’ E SENSO DEL DISTACCO, due grandi conquiste IL LETTORE IDEALE, una bella trovata FERMARSI, un consiglio che vale oro PRIMA O TERZA PERSONA, fate voi PALETTI DI CARTA, da soffiar via MANZONI O CHIARA, meglio il più moderno SCRIVERE IL CORTO, c’è dentro tutto Le tante cose della scrittura pag. 43 Divagazioni e significati pag. 53 Riferimenti irrinunciabili pag. 63 Scrivere non è tutto, è quasi tutto pag. 77 SCRIVERE, quanti problemi risolti SCRIVERE, sfumature e realtà da capire SCRIVERE, per conoscere SCRIVERE, per il solo piacere di raccontare SCRIVERE, per ricordare SCRIVERE, per comunicare SCRIVERE, per fermare l’immagine ISPIRAZIONE, qualcosa da toccare con mano CONCENTRAZIONE, sulla strada giusta SCRITTURA & CRITICA, qualcosa non funziona IL SIGNIFICATO DELLO SCRIVERE, divenire per essere EDITORIA, un discorso terra a terra LA SIAE, che tristezza LO STILE, praticamente tutto GLI STILI, largo ai giovani I GENERI, per chi non ne può fare a meno LA STRUTTURA, niente di predefinito IL CONTROLLO, per dare vita alla fantasia IL FINE E IL MEZZO, quando coincidono LA TECNICA, meglio pensare al metodo LA LIMA, un arnese utile ma non il solo SCRITTURA E VITA, tutto procede di pari passo PAROLE GUIDA, a parer mio VERSO UNA DIREZIONE, insieme CAMBIARE, non è debolezza LO STATO IDEALE, per avere risultati LA CRISI DELLO SCRIVERE, non mollare ILLUSIONE E REALTA’, difficile distinguerle TALENTO E APPLICAZIONE, una buona formula LE PAROLE E IL SILENZIO, l’unione degli opposti IL PIù GRANDE SCRITTORE DEL MONDO, è lui Il percorso dell’umiltà Mi viene un’idea, ho un’ispirazione e allora apro una pagina bianca. Scrivo a computer, un racconto. Lo leggo, e mi piace. E’ forte. Formidabile. Non ero mai arrivato così in alto. Stampo il foglio e leggo di nuovo. Sono un genio. Il giorno dopo sono ancora eccitato. Continuo a leggere con entusiasmo. Forse c’è qualche correzione da fare, ma effettivamente sono un grande. Se ci fosse chi mi sistemasse qui e là dandomi un suggerimento sarei a posto. Procedo da solo. C’è una parola, ci sono alcune parole, forse un periodo, che non mi convincono. Mi viene un guizzo di genio, l’avevo detto di esserlo, e correggo la frase, anzi, ancora di più, la tolgo. Elimino una parola, addirittura una frase che io, il genio, avevo scritto. Non è stato facile. Ho compiuto il mio primo atto di umiltà, ma non ne sono cosciente, non ho capito il significato, mi sembra di essermi fatto del male. E non sono così stupido da buttare una parola o una frase da me partorite, le metto in archivio, mi serviranno in un altro contesto. Dopo venti giorni riprendo la pagina e la leggo di nuovo. C’è qualcosa che non quadra. Sono intervenuto tante volte e la riscrivo per mettere un po’ di ordine, ma dopo c’è ancora qualcosa che non mi convince. Forse ho fatto troppe correzioni, forse era meglio prima. Dubito dei miei stessi interventi. Ho esagerato. Scelgo di avere di nuovo la pagina bianca e riscrivo, da capo. Avevo scritto una pagina e mi credevo un genio. Adesso sono qui a riscriverla, quella pagina, l’ho già fatto tre volte. Non mi piace questa nuova situazione, questo nuovo rapporto con la pagina, con me stesso. Meglio 13