Il DSA non va confuso con
normali variazioni
nei risultati
scolastici
insegnamento
scadente
difficoltà
scolastiche dovute
a mancanza di
opportunità
ritardi cognitivi
fattori culturali
difficoltà emotive
di altro genere
Deficit sensoriali
(udito, vista)
QUANDO LO SCARSO RENDIMENTO È CAUSATO DA…
CASALE SUL SILE
21 MARZO 2014
LOGOPEDISTE
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo
Dott.ssa Irene Maestri
O
fattori esterni (ambiente, problematiche familiari, …)
O
fattori interni (motivazione, stato d’animo, distraibilità sociale, …)
O
deficit sensoriali (udito, vista,…)
O
neurologici (in seguito a traumi)
NON si può parlare di DSA, ma di
Difficoltà di apprendimento
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
O
COSA SONO E QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO?
Ortografico (mancata memorizzazione delle regole di
trasformazione della lingua parlata in lingua scritta, doppie, uso
dell’H,...)
Sono un gruppo eterogeneo di disturbi caratterizzati da significative
difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità scolastiche, quali la capacità
di lettura, di scrittura e di calcolo, non imputabili primariamente a fattori di
disabilità grave e comunque definibili in base al mancato raggiungimento di
criteri attesi di apprendimento, rispetto alle potenzialità del soggetto
(Cornoldi, 1991)
DISGRAFIA
DISLESSIA
Si manifesta nel periodo in cui il bambino inizia a personalizzare la sua
scrittura (terza elementare);
E’ il problema nell’automatizzazione dei processi di lettura
O
O
il soggetto appare molto lento e/o scorretto nella lettura ad alta
voce
la comprensione del testo varia molto a seconda che la lettura
avvenga nella propria mente o ad alta voce
Caratteristiche:
O
scrittura irregolare per dimensione e/o pressione,
O
scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la
direzione orizzontale dello scritto,
O
i margini non vengono rispettati,
O
gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari.
È difficilmente decifrabile.
DISORTOGRAFIA
E’ la difficoltà a controllare le regole della scrittura con errori sistematici,
di tipo:
O
Fonologico (confusione
suoni,inversioni...)
tra
fonemi
simili,
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
omissioni
di
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
DISCALCULIA
SINTOMI PRECOCI: 3-5 ANNI
È la difficoltà di accesso ai processi matematici , con cadute sia nell’ambito
delle procedure esecutive (procedure di calcolo) che nelle conoscenze
numeriche (quantificazione, strategie di calcolo mentale, comparazione,
seriazione...). Tale difficoltà si manifesta:
O
in un’estrema lentezza esecutiva nel calcolo,
O
nella lettura di numeri,
O
nell’apprendimento di tabelline e stringhe numeriche
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
O
Ritardo di linguaggio (prime parole dopo i 18 mesi, prime frasi oltre
i 30 mesi, eloquio poco intelligibile (gergo e sostituzioni di suoni)
O
Confusione delle parole che hanno una pronuncia simile
O
Difficoltà di espressione, soprattutto per parole lunghe, formula
frasi molto brevi o non corrette
O
Difficoltà di identificare le lettere
O
Difficoltà a identificare i suoni associati alle lettere
O
Difficoltà di fusione e scissione sillabica
O
Difficoltà nell’apprendimento dei numeri, dei giorni della
settimana, dei colori e delle forme
O
Difficoltà nei compiti che implicano abilità motorie (allacciarsi le
scarpe, ritagliare, infilare perline, prendere la palla al volo)
O
Familiarità per quanto concerne problemi di lettura e scrittura
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
INDICI PREDITTIVI: 5-7 ANNI
O
Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione,
la sperimentazione e gli aiuti visivi
O
Ha difficoltà nel leggere fluentemente singole parole isolate, parole
nuove
O
Ha difficoltà nell’analisi e nella sintesi fonemica
O
Quando scrive dimentica delle lettere e/o le mette nell’ordine
sbagliato
O
La comprensione è migliore quando ascolta qualcuno che legge
O
In lettura sensazioni di movimento, di vedere parole in movimento
o distorte
O
Difficoltà a copiare dalla lavagna o a riassumere correttamente
O
Difficoltà a pianificare e organizzare
O
Conta esclusivamente sulle dita
O
Ha difficoltà a riconoscere le quantità (senso del numero)
O
Impugna biro e matita in maniera goffa
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
CHI PUO’ FARE DIAGNOSI
O
Neuropsichiatra o il neuropsicologo che valuterà l’intelligenza, per
escludere un ritardo mentale anche lieve ed eventuali danni
neurologici.
O
Foniatra, poiché molti bambini dislessici hanno problemi di
linguaggio.
Il clinico, poi, predisporrà degli approfondimenti presso altre figure
specialistiche in base alle caratteristiche del bambino:
O
il logopedista, che analizzerà la velocità, l’accuratezza e la
comprensione della lettura e della scrittura, le abilità numeriche e
tutti gli eventuali automatismi ancora non stabilizzati (mesi
dell’anno, tabelline,…);
O
l’ortottico, che farà un controllo approfondito dei movimenti
oculari;
O
l’optometrista, che esaminerà le capacità visuo-percettive;
O
il neuro-psicomotricista dell’età evolutiva, che farà un bilancio
della motricità fine della scrittura e di tutta la coordinazione
motoria;
O
lo psicologo, che osserverà il bambino nella sua globalità;
O
lo psicopedagogista, che indicherà i percorsi didattici più funzionali.
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
A CHE ETA’ SI PUO’ FARE DIAGNOSI CERTA?
Teoricamente, non potrebbe essere stilata prima della fine della seconda
elementare per dare il tempo a tutti i bambini di automatizzare i processi
della letto-scrittura e del calcolo
Però…
è comunque indispensabile la segnalazione precoce perché già dalla prima
elementare o addirittura dalla scuola dell’infanzia, attraverso alcuni indici
predittivi, è importante cominciare ad “esercitare” alcune abilità.
- raggiungere la consapevolezza delle proprie difficoltà, ma soprattutto
della propria intelligenza e delle proprie abilità (memoria visiva, creatività,
ecc.);
- capire che, grazie a queste e attraverso l’uso di semplici strategie, può
riuscire a superare ogni ostacolo;
- scegliere il percorso scolastico che desidera senza rinunciare a priori
scegliendo scuole che richiedono prestazioni inferiori alle sue possibilità.
O
SI, perché… aiuta i genitori e gli insegnanti a:
- riconoscere e valorizzare i punti di forza del bambino;
- individuare la modalità di apprendimento propria del bambino;
- saper tracciare un confine chiaro tra ciò che dipende o non dipende dal
suo impegno.
O
SI, perché… dà diritto ad utilizzare mezzi compensativi o misure
dispensative a scuola.
LA DIAGNOSI E’ IMPORTANTE?
O
SI, perché… aiuta a conoscere le caratteristiche del disturbo e a
convincersi che c’è sempre un modo per superarlo.
O
SI, perché… aiuta il bambino/ragazzo a:
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
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IN AMBITO SCOLASTICO, CHI FA COSA
DISPOSITIVI PREVISTI DALLA L. 170 CHE TUTTI GLI INSEGNANTI
DEVONO ATTIVARE
1. Didattica individualizzata e personalizzata
IN AMBITO SPECIALISTICO, CHI FA COSA?
Non esiste un metodo o una procedura univoca applicabile a tutti i casi.
2. Strumenti compensativi e misure dispensative
L’intervento messo in atto dev’essere di tipo globale: è necessario
coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti,
tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e
psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,
dispensativi).
L’intervento per il bambino con D.S.A. deve essere realizzato considerando
le caratteristiche individuali dell’alunno, i punti di forza e debolezza delle
risorse a disposizione e il rispetto degli stili di apprendimento dell’alunno.
Il Logopedista è il terapista che si occupa dell’educazione e della
rieducazione del linguaggio scritto ed orale. In termini di riabilitazione
l’obiettivo è, quindi, proporre un intervento di recupero al fine di favorire
la migliore evoluzione possibile nell’acquisizione della tecnica della
lettura e, magari, favorire una risoluzione del problema.
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
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3. Adeguate forme di verifica e di valutazione
CONSIGLI UTILI
Cosa fare con un ragazzo con D.S.A.
• Incoraggiare il ragazzo e lodarlo
• Condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in sé
• Trovare qualcosa in cui riesce bene
• Assegnare meno compiti: ad es. fargli usare testi ridotti non per
contenuto ma per quantità di pagine
• Valutare il contenuto del lavoro scritto, non l'ortografia
• Valutare le risposte orali
• Fornire più tempo per copiare alla lavagna
• Lasciare lavorare il ragazzo con il testo aperto
• Fargli capire che comprendete le sue difficoltà senza compatirlo
• Se non ha una diagnosi, e si ha un sospetto, mettersi in
osservazione assieme ai colleghi. Se le difficoltà continueranno a
presentarsi, chiedere un incontro con i genitori ed eventualmente
con la ASL
• Fargli usare, dove necessario, gli strumenti compensativi (tabelle,
mappe concettuali, calcolatrice, registratore, PC con correttore
ortografico)
• Ridurre lo studio delle lingue straniere in forma scritta
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
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Cosa non fare con un ragazzo con D.S.A.
• Evitare di farlo leggere ad alta voce (se vuole leggere non
impedirglielo)
• Non correggere "tutti" gli errori nei testi scritti
• Non dare liste di parole da imparare a memoria
• Evitare di fargli ricopiare il lavoro svolto
• Non paragonarlo agli altri
• Evitare di definirlo lento, pigro, svogliato o stupido
L’INSEGNANTE PUÒ/DEVE…
Presentare lezione in modo diverso per consentire di individuare la
strategia e lo stile di apprendimento dell’alunno.
Quando si presenta un testo si deve aver cura che esso:
1. sia scritto in modo chiaro, senza distruttori
2. siano presenti parole di uso comune
3. abbia frasi con una sintattica chiara: preferire frasi coordinate, non
subordinate
4. che ci siano pochi pronomi
5. che la densità di idee presenti nel testo non sia eccessiva
6. che sia chiaro lo scopo per cui il testo è assegnato: cercare
informazioni; capire un’idea centrale; comprendere il tipo di testo;
leggere semplicemente…
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
Allora è necessario che:
• le parole sconosciute siano spiegate precedentemente
• le domande/richieste siano posta prima
• l’insegnante richiami più volte ciò che deve essere ricordato
(all’inizio, durante, alla fine)
• l’insegnante presenti il piano degli argomenti da trattare, cui gli
alunni possano ritornare durante la lezione come riferimento
quando “si perdono”.
Inoltre, buona pratica è stabilire un tempo di esercitazione congruo,
oltre il quale non si va. Per esempio: dare 20 operazioni o 10 o 5
cambia negli alunni l’attenzione e l’interesse, mentre non cambia la
loro abilità nell’eseguirle. Per quelli che faticano, eseguirle tutte
diventa invece un’ulteriore pena.
Le difficoltà nel comprendere testi espositivi dipendono da:
• Scarsa familiarità con i contenuti
• Da una forma che può risultare astratta, poco contestualizzata
• Dall’assenza di una struttura forte, per esempio, del testo
narrativo. Mancanza delle caratteristiche di tipo casuale/temporale
che rendono più fruibile il testo.
E’ importante che il testo sia:
• Suddiviso in paragrafi con annotazioni a fianco che spieghino o
riassumano in concetti o parole chiave quanto esposto
• Ricco di immagini
• Contenga parole in grassetto e schemi
E’ importante che l’insegnante:
• Fornisca conoscenze per facilitare il compito di lettura e/o di studio
• Attivi conoscenze pregresse fornite da documentari, filmati e
immagini
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
Per la stesura di testi di facile lettura:
• Usare parole del vocabolario di base
• Usare frasi semplice e brevi
• Preferire coordinate e non subordinate
• Non utilizzare i pronomi
• Utilizzare l’indicativo e non il congiuntivo nei tempi presente,
passato prossimo, futuro
• Non utilizzare la doppia negazione e la doppia congiunzione.
Suggerimenti pratici
La costruzione è graduale e lenta nel tempo. Può iniziare già dalla
scuola dell’infanzia attraverso attività riguardanti:
• Ascolto
• Attenzione
• Memorizzazione
• Osservazione e interpretazione della realtà
Per arrivare poi ad un lavoro più sistematico sulla:
• Meta cognizione (come ci sono arrivato? Perché ho fatto così? Cosa
ho pensato?)
• Capacità di prendere appunti, costruire schemi.
Per cui è possibile:
• Individuare strategie
• Conoscere il proprio stile di apprendimento.
Infatti una migliore elaborazione consente
memorizzazione.
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
una
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
O
DPR 275/99, art. 1, comma 2 (legge sull’AUTONOMIA SCOLASTICA)
O
LEGGE 53/03: “Centralità dell’allievo che apprende”
O
LEGGE n.170/2010 -“Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”. Tale legge, che riassume tutta
una serie di circolari e note ministeriali emanate dal 2004 ad oggi,
riconosce e definisce i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e
sottolinea i diritti degli alunni con DSA lungo tutto il loro percorso
formativo, dalla scuola dell'infanzia all'università, in un’ottica di
prevenzione.
O
DECRETO MINISTERIALE 5669 e LINEE GUIDA: il 12 luglio 2011, in
attuazione della L.170/2010, sono stati pubblicati il Decreto attuativo
e le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti
con disturbi specifici di apprendimento. In essi sono contenute
indicazioni ben precise su chi deve fare che cosa per gli studenti con
DSA a scuola, in difesa dei loro diritti e a garanzia del raggiungimento
del loro successo formativo. Si parla anche chiaramente di:
formazione, individuazione precoce dei DSA, flessibilità organizzativa,
didattica
inclusiva,
personalizzazione,
individualizzazione,
collaborazione con le famiglie e i servizi sanitari … tutto ciò che può
rendere la scuola in grado di affrontare con successo i diversi stili di
apprendimento (non solo quelli degli studenti con DSA!) in un
ambiente costruttivo, collaborativo e creativo.
migliore
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo – Dott.ssa Irene Maestri
INDIRIZZI UTILI
O
www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dislessia/legge.pdf
O
www.dislessiainrete.org
O
Associazione Italiana Dislessia www.aiditalia.org
O
Forum di discussione sulla dislessia: www.dislessia.org/forum
O
Ministero Pubblica Istruzione www.istruzione.it
O
Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza:
www.sinpia.eu
O
Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia
dell’Apprendimento. www.airipa.it
O
Biblioteca digitale: su www.biblioaid.it troverete tutte le indicazioni
per richiedere i testi scolastici in formato digitale (pdf)
“…di cose belle ne possono accadere molte…
Il bello, sta nel farle accadere!” C. Cussler
PER INFORMAZIONI E CHIARIMENTI:
Dott.ssa Anna Lisa Antonazzo [email protected]
Dott.ssa Irene Maestri [email protected]
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