Sommario Rassegna Stampa
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23/04/2014
LE TRE ETA' DEL LIBRO: IL TESTO CONTINUA A SFIDARE OTTIMISTI E 3
APOCALITTICI (P.Di stefano/G.Ferrari)
Stefano Mauri
Corriere della Sera
Longanesi
25
Corriere della Sera
23/04/2014
IL PIANETA SALVATO DAI BAMBINI
6
3
Gazzetta di Parma
23/04/2014
MERCOLEDI'-LIBRI
7
Recensionilibri.org
23/04/2014
LA MAGIA DI UN BUONGIORNO, GRAMELLINI IN LIBRERIA DAL 24
APRILE
10
Caffenews.it
22/04/2014
AI NASTRI DI PARTENZA IL FESTIVAL VICINO/LONTANO 2014
11
La Regione Ticino
22/04/2014
'CHE I LIBRI SIANO PER TUTTI, DAPPERTUTTO'
14
Panorama.it
22/04/2014
I DIARI INEDITI DI TIZIANO TERZANI
15
Sololibri.net
22/04/2014
INTERVISTA
17
Avvenimentionline.it
19/04/2014
SHAKESPEARE 450. E SE AMLETO INCONTRASSE CLEOPATRA?
19
24
Rubrica
Guanda
46
la Repubblica
23/04/2014
CURIOSI APPUNTI SULL'AFRICA... (P.Santoro)
22
129
Tu Style
28/04/2014
LIBRI (C.Catalli)
23
13
Corriere della Sera - ed. Milano
23/04/2014
GIANLUCA MOROZZI NUOVO ROMANZO
24
16
la Repubblica - ed. Milano
23/04/2014
SCAFFALE
25
10
Metro - Ed. Milano
23/04/2014
NOTIZIE IN BREVE - G. MOROZZI
26
49
Vivimilano (Corriere della Sera)
23/04/2014
CULTURA - LIBRI/INCONTRI (I.Bozzi)
27
Cittadellaspezia.com
21/04/2014
"ANDREA E' UN LIBRO APERTO", AL DIALMA UNA SERATA PER DON
GALLO
28
Corrieredibologna.Corriere.it
20/04/2014
PARLAMENTO, CUM FIGURIS: UN MONOLOGHETTO
TEATRAL-FILOSOFICO DI PASQUA (DAI PARLAMENTI DI APRILE)
30
Pagina99.it
19/04/2014
IL SEQUESTRO DI GABRIEL GARCIA MARQUEZ
36
BlogStreet.it
18/04/2014
[FRANCESCAST84.BLOGSPOT.IT] > STORIA DI UNA LUMACA CHE
SCOPRI' L'IMPORTANZA DELLA LENTEZZA DI LUIS S
38
Finzionimagazine.it
18/04/2014
COPPA DEI LETTORI: I 12 TITOLI IN GARA
40
Gazzettatorino.it
18/04/2014
UNA ROSA DI LIBRI - PORTICI DI CARTA PER SANT JORDI
43
Irlandando.it
18/04/2014
LA MUSICA E' CAMBIATA
48
Mondorosashokking.com
18/04/2014
STRESA, UN APERITIVO CON 2014
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Slow
01/04/2014
AGENDA
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LO LEGGI, E TI CAMBIA LA VITA
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21/04/2014
IL CINEMA D'ANIMAZIONE AL TGLFF CON MASSIMO FENATI
59
Letteradonna.it
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QUANDO SI AMA UNA STAR
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IL BATTESIMO DEL FUOCO ANDRZEJ SAPKOWSKI
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Premi Letterari
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BREVI - BOXE
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23/04/2014
PERCHE' E' GIUSTO CHE LO STREGA FACCIA POSTO AI MORTI E
AGLI SFOLLATI AQUILANI (G.Fantasia)
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Editoria
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la Repubblica
23/04/2014
CARO SOLDATO DI MACONDO HA COMBATTUTO LA MIA GUERRA
(S.Rushdie)
65
51
la Repubblica
23/04/2014
"RITROVATO SU EBAY IL DIZIONARIO USATO DA WILLIAM
SHAKESPEARE"
67
51
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23/04/2014
CORRADO AUGIAS PASSA A EINAUDI E TORNA ALLA NARRATIVA CON 68
UN GIALLO
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23/04/2014
ADDIO ALLO SCRITTORE ALISTAIR MACLEOD
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Italia Oggi
23/04/2014
CHESSIDICE IN VIALE DELL'EDITORIA
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PILERA IN EDICOLA CON FEM (C.Plazzotta)
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Home » La magia di un Buongiorno, Gramellini in libreria dal 24 aprile
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LA MAGIA DI UN BUONGIORNO, GRAMELLINI IN LIBRERIA DAL 24 APRILE
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Inviato da Laura Landi il apr 22, 2014 in Novità in libreria | 0 commenti
In libreria dal 24 aprile prossimo ci sarà il nuovo libro di Massimo
Gramellini, La magia di un Buongiorno, edito da Longanesi. Il
giornalista, noto al grande pubblico soprattutto grazie alla sua
presenza fissa all’interno del programma televisivo Che tempo che
fa, ha scalato le classifiche dei libri più veduti con il suo Fai bei
sogni, un best seller che ha conquistato e mantenuto la Top 10
per svariate settimane.
A d e s s o c o n La magia di un Buongiorno, Gramellini cercherà
sicuramente di bissare il successo delle sue precedenti opere,
anche se è probabile che in questo libro ci sia più “cuore” che
negli altri. I Buongiorno, infatti, sono i pezzi tratti dalla rubrica
omonima del quotidiano La Stampa (la trovate qui), giornale per
il quale Gramellini collabora ormai da 15 anni. E La magia di un
Buongiorno si pone proprio come una sorta di viaggio della
conoscenza di questi Buongiorno, 365 titoli e pezzi che
raccontano del mondo, delle emozioni dell’autore, “dove i sorrisi
si alternano ai sospiri e gli scatti di indignazione agli sberleffi,
lasciando sempre una finestrella aperta per i sogni di passaggio che avessero voglia di entrare”.
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Sulla creazione dei Buongiorno, infatti, Gramellini pone l’accento in maniera enfatica, perché
“Il Buongiorno funziona soltanto se ha la leggerezza e l’imprevedibilità di un corsivo. Cioè soltanto
quando è scritto con amore”. Il ruolo di chi scrive, in questo caso, è paragonato a quello dell’artigiano,
che con certosina pazienza resta lì, al tavolo da lavoro, per piallare un aggettivo o sostituire una
metafora non completamente sonora.
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Interviste
La magia di un Buongiorno, “Altro che mago”!
Nonostante il titolo alluda alla magia dello scrivere, alla capacità di mettere in piedi nuovi scenari e
nuove speranze con la penna, Massimo Gramellini sostiene di non essere un mago, ma semplicemente
un manovale della scrittura, certo ambizioso, ma che sa di costruire castelli in aria, scenari illusori, ma
sempre con l’inchiostro della speranza.
Una metafora sicuramente felice quella del manovale, che lascia spazio all’immaginazione del lettore che
può tranquillamente fantasticare di Gramellini che, a sera, infila le cuffie per ascoltare musica, mentre
come un musicista navigato sfiora i tasti del computer dando vita a nuove pagine.
La magia di un Buongiorno, che racchiude i migliori Buongiorno di Gramellini, sarà in vendita a partire
dal 24 aprile prossimo ma può già essere prenotato su Ibs al prezzo di 12,66 euro.
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Clienti, angeli con le mogli, demoni con le altre
Nietzsche: la fine della ragione pura. Oltre il filosofo di Röcken
Giulia Gorgazzi: Sotto un cielo di carta
Braccialetti rossi di Albert Espinosa
Benessere e Spiritualità
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Home Aromi E­Book La Carta Caffè News TV Giù al Nord Staff Contatti Dicono di noi Link Cerca
Ai nastri di partenza il festival Vicino/Lontano 2014 22 aprile 2014 Avanguardie E’ l’ora del Caffè Commenta Tostato da Redazione Imparare a pensare per non farsi trovare impreparati al cambiamento. Una esortazione a riappropriarsi delle capacità critica, ad osservare il mondo. Dall’Universale al particolare in undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi. La decima edizione di vicino/lontano, presentata alla stampa il 17 aprile, a casa Cavazzini a Udine, privilegia l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti e si chiede come sia il mondo qui ed ora. Tag festival, Vicino/Lontano da Sud Diffondi il nostro aroma... Condividi lo Spot di Caffè News! L’Aquila, il ricordo è un modo di (Di)sdegno del Giorno incontrarsi da Legalità Grazie ad un cartellone denso di oltre 100 appuntamenti, dall’8 al 18 maggio, Udine con il suo centro storico si aprirà ai temi forti, alle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. lavoratori svincolati da onere della prova Offrici un Caffè! da Politica “Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo”. Ad aprire il festival, l’8 maggio, alle 19.30, nella chiesa di San Francesco, sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano. grazie a Direttiva UE Sostieni l'attività di informazione e approfondimento di Caffè News... Partiti a gestione personale. Il caso italiano Translator Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. Abuso di contratti a termine nella PA: Codice abbonamento:
Nato sotto il segno di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. Pag. 11
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da Società Perché Caffè News? Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri. Non un semplice bar, il più delle volte regno della Presentato Rapporto Almalaurea 2014: ad un anno dal titolo al Nord si lavora più che al Sud da Avanguardie Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente” (Einaudi 2013) e “Questa libertà” (Rizzoli 2013). Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e ora sono accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. È Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, è affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata è condotta dal giornalista Giovanni Marzini. festival Vicino/Lontano 2014 da Macchiato Il secondo è la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30). Infine, la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film è accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI­associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. cappuccino poter scegliere un giornale per conoscere gli avvenimenti del giorno, magari seduti a tavolino, trovandosi così a discuterne con i propri vicini, scambiando con loro preso il via il 31 Ottobre 2005 da un'idea di Paolo Esposito e che si ispira a "Il Caffè", il periodico più importante e prestigioso della cultura illuministica italiana nato a Milano nel 1764 ad opera di Pietro Verri. Detto tra noi… Se Gabo continua a morire ogni giorno In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano. Il primo è l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri. e’ cafè, o del buon the con dei biscotti, od anche un cappuccino. E tra un caffè e un qualche battuta, quattro chiacchiere. Questa è la filosofia di Caffè News che ha Ai nastri di partenza il Cappello e Hamid vengono premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata è anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, perdizione, ma un luogo in cui ci si può gustare ‘na tazzulella Ti piace il Caffè? Segui @caffenews "E' un aspetto, questo, dello strano mestiere di cronista che non cessa di affascinarmi e al tempo stesso di inquietarmi: i fatti non registrati non esistono. Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo, quante navi affondano, quanti vulcani esplodono e quanta gente viene perseguitata, torturata e uccisa! Eppure se non c'è qualcuno che raccoglie una Scrivi con noi! testimonianza, che ne scrive, qualcuno che fa una foto, che ne lascia traccia in un libro è Entra nello Staff come se questi fatti non fossero mai avvenuti! Sofferenze senza conseguenze, senza storia. Meta Perché la storia esiste solo se qualcuno la racconta. E' una triste constatazione; ma è così ed è forse proprio questa idea Accedi Voce RSS ­ l'idea che con ogni piccola descrizione di una cosa vista si può lasciare un seme nel Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Se identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia, non è un caso che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori “lontani” per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. 2/3
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Il debutto, in prima assoluta, di “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli, è dedicato all’aviatore franco­peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. 22-04-2014
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Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, è dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, intervengono Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso. DIECI ANNI DI VICINO/LONTANO RSS dei commenti WordPress.org 3/3
terreno della memoria ­ a legarmi alla mia professione". (Tiziano Terzani) _______________ "Ad un ragazzo che vuol fare questo mestiere direi: fallo proprio se lo ritieni necessario. Si pensi: una volta si diceva la vocazione. È forse un termine che sa un po’ di mistico, di voti per la vita. Fallo proprio se credi che questo sia il tuo lavoro. E allora se è questa la tua aspirazione, non c’è nulla di meglio. L’illusione di mettere una virgola nel grande romanzo che si scrive ogni giorno, con una tua parola. Orgoglio, vanità? Quando abbiamo incominciato noi, l’obbiettivo era diventare una firma. Adesso forse è più importante diventare una faccia, è più facile. Credo che poi sia sempre essenziale Fonte ilfriuliveneziagiulia.it Segui questo autore
possedere una testa". (Enzo Biagi) Partiti a gestione personale. Il caso italiano
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Home ­ Cultura ­ Libri ­ I diari inediti di Tiziano Terzani I diari inediti di Tiziano Terzani
In ‘Un’idea di destino’ ritornano a parlare gli appunti inediti del grande giornalista, a dieci anni dalla morte
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Tiziano Terzani Credits: Nicola Romani/ANSA/PAL DIARI INEDITI DIECI ANNI DALLA MORTE TIZIANO TERZANI UN'IDEA DI DESTINO 10 film d'autore così duri da vedere una volta sola TAG: ; di Andrea Bressa A dieci anni di distanza dalla scomparsa di Tiziano Terzani arriva in libreria una nuova opera del grande giornalista, intitolata Un’idea di destino (Longanesi). Si tratta di un’inedita raccolta (curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Alen Loreti) dei diari privati del reporter, redatti dal 1984 fino alla sua morte nel 2004. Gabriel García Márquez: il ricordo de... Tiziano Terzani Un'idea di destino Longanesi Prenotabile Le migliori citazioni di House of cards Vedi tutte
L’anno di partenza non è casuale: il 1984 rappresentò per Terzani un momento di svolta. Fu l’anno della sua espulsione dalla Cina per “crimini controrivoluzionari”, un episodio che diede una LEGGI ANCHE
profonda scossa alle riflessioni politiche e filosofiche del giornalista, il quale iniziò a osservare la realtà con un diverso approccio, più intimo. Un cambio di rotta dettato anche dalla malattia, che aprì orizzonti di pensiero e di vita nel solco di un destino fatalmente segnato. “Cosa fa della vita che abbiamo un’avventura felice?” è la domanda cardine che Terzani si pone in questa raccolta. Il saluto a Gabriel García Márquez Il mio fratellone Tiziano Terzani, il lato nascosto del grande giornalista
Dalla Cina alla deludente esperienza giapponese, passando attraverso i periodi in Thailandia, Unione Sovietica, Indocina, India e Pakistan: questa la mappa dei viaggi di Terzani, già conosciuta in altre opere come Buonanotte, Signor Lenin , Un indovino mi disse o Un altro giro di giostra , ma che in Un’idea di destino Tiziano Terzani Clic! 30 anni prende le forme di una sorta di dietro le quinte, un dialogo d'Asia, le sue foto in mostra
privato del giornalista con se stesso. Un continuo interrogarsi, fatto anche di lettere a moglie e figli, discorsi e appunti, raccolti e messi in ordine dallo stesso autore. Oroscopo Le previsioni da brivido per tutti i 12 segni Il meglio di Panorama.it Non perderti quello che c'è da sapere Ovunque lo leggi è sempre Panorama Scarica gratis l'app per iPad, iPhone, Android e Kindle Fire CULTURA
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GIORNI DI SPASIMATO AMORE: INTERVISTA A ROMANA PETRI CERCA SU SOLOLIBRI
di Alessandra Stoppini ­ 22­04­2014
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Romana Petri v i v e t r a R o m a e L i s b o n a . Editrice, traduttrice e critica letteraria, collabora con Il Messaggero e La Stampa. Ha scritto undici libri, tra romanzi e antologie di SEGUI SOLOLIBRI SU FACEBOOK racconti, ottenendo premi e riconoscimenti prestigiosi, tra cui il premio Mondello, il Rapallo­
Carige e il Grinzane Cavour. È stata inoltre Mi piace Piace a 6.203 persone. Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici.
finalista del premio Strega nel 2001 e nel 2013. Con il romanzo Tutta la vita (Longanesi 2011) ha vinto la seconda edizione del Bottari Lattes Grinzane 2012. Lo scorso anno è uscito presso Tweets di @SoloLibri Longanesi Figli dello stesso padre. L e s u e opere sono tradotte in Olanda, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Portogallo. È da poco nelle librerie Giorni di spasimato amore (Longanesi 2014), delicato racconto di un amore senza fine e del sogno impossibile di u n u o m o c h e “s t a v a u n p o’ p i ù v e r s o i l c i e l o c h e attaccato alla terra”. In una Napoli che al termine della II Guerra Mondiale a fatica tentava di ricostruirsi un futuro, Antonio per contrasto era fermo al passato, a quell’amore vissuto intensamente e perduto troppo presto. “D e l l a d o n n a c h e a m o n o n p o s s o a c c a r e z z a r e nemmeno l’ombra” eppure Lucia con la sua lunga treccia nera e gli occhi screziati d’oro era sempre presente nella memoria del suo innamorato. Solo la visione del mare aveva il potere di calmare lo scompiglio che Antonio si portava dentro il cuore la cui storia che “veniva considerata strana e oggetto di tanti lazzi e risate, da anni affascinava tutto il quartiere”. Una delle più sensibili autrici contemporanee ci ricorda che “ogni persona è storta per natura a modo suo” quindi inutile affannarsi a capire le cose, giacché “per capire bisogna perdonare. E per perdonare ci vuole il Padre Eterno. Questo è compito solo suo”. n
“Ci sono nostalgie dolorose e scarnificanti; ci sono nostalgie sognanti e dolcissime; ci sono nostalgie che fanno vivere, e nostalgie che fanno morire”. Signora Petri, per quale motivo ha posto come esergo del volume la frase dello psichiatra Eugenio Borgna tratta da L’arcipelago delle emozioni? 040588
Credo che il romanzo risponda da sé, in fondo tutta la storia di Antonio nasce da un sentimento di grande nostalgia che poi si trasforma in qualcosa di ancora più Codice abbonamento:
profondo e radicato. Leggo l’opera del prof. Eugenio Borgna da almeno vent’anni e ne sono una grandissima ammiratrice. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di incontrarlo di persona. Mentre scrivevo il romanzo, pensavo che forse solo un medico così sarebbe stato utile ad Antonio, un medico dell’anima e non un uomo della biologia come il medico che Antonio ha incontrato sul suo cammino. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Ci descrive la personalità di Antonio che ha nel cuore una ferita che nessuna medicina potrà mai curare? Antonio è prima un ragazzo, poi un uomo che non rinuncia alla sua anima di fanciullo, che non rinuncia ai suoi sogni. Ci sono persone che la vita sanno spezzettarla, per lui non è così. Antonio avrebbe voluto che tutto si fosse compiuto, ha una visione circolare della vita. Le cose devono cominciare e poi finire per ricongiungersi lì da dove sono partite. Invece la sua storia è stata interrotta appena cominciata, e lui, uomo degli assoluti, ha voluto portarla a termine a tutti i costi. Anche se a modo suo. n
Molto bello il rapporto tra Antonio e sua madre Donna Silvana. Ce ne vuole parlare? L’amore materno, per me, è sempre un amore inclinato, un gesto che ci vede costantemente protesi verso l’altro. Antonio lo ha assorbito così bene che ne ha tratto spunto per ogni forma di amore. L’amore è uscire da se stessi per occuparsi dell’altro, abbandonare la posizione eretta per assumere quella “inclinata”. Forse lui è uscito un po’ troppo “fuori da sé”, ma credo l’abbia fatto in sostituzione di una felicità mancata che in questo modo è riuscito a ritrovare quasi intatta. n
Per quale motivo ha deciso di ambientare la storia di un’ossessione amorosa nella Napoli del dopoguerra? N a p o l i , p e r m e , è l a c i t t à i t a l i a n a p i ù i n c a n t a t r i c e , l’u n i c a c o n u n’anima sudamericaneggiante. Per le ossessioni ci vogliono le voci delle sirene, la capacità di lievi allucinazioni, di spaesamento sfantasiato. Le parti più importanti del romanzo si svolgono tutte d’estate, stagione estrema, vaneggiante. Questa è la storia di uno spasimato e vagheggiato amore, ambientarlo ai nostri giorni mi sembrava poco plausibile. Oggi non impazziscono più d’amore nemmeno le donne, figuriamoci un uomo! L’attraversamento della guerra mi è parsa un’ambientazione molto in sintonia con le aspettative di Antonio. In fondo, in quegli anni, tutti hanno aspettato l’arrivo di una vita migliore. n
“Il mare era diventato il suo unico orizzonte”. Che cosa rappresenta il balconcino di Posillipo per il protagonista? Rappresenta la sua filosofia, la concentrazione necessaria per finire inghiottito da se stesso e andarsene a girovagare tra i suoi liquidi in cerca di risposte, ma senza essere condizionato dal mondo esteriore. Antonio non vuole assolutamente essere condizionato dalla realtà, non ci tiene proprio a essere come gli altri. Nell’isolamento, di fronte allo spettacolo assoluto del mare, si consola. n
Trascorre frequenti periodi di tempo in Portogallo. Com’è l’Italia vista dalla terra lusitana? Italia e Portogallo hanno pochi punti di contatto. In Italia si parla poco di Portogallo, e in Portogallo ben poco d’Italia. Tutto sommato, però, sono più gli italiani che visitano la terra lusitana, soprattutto Lisbona. Oggi, con la crisi economica, i paesi europei in maggiore difficoltà si somigliano un po’ tutti. Diciamo che le condizioni del “piccolo” Portogallo sono ben peggiori delle nostre e che l’Italia, vista da lì, per assurdo che possa sembrare, mi sembra ancora ricca di privilegi. n
Una recente indagine della Commissione Europea, basata su 26mila interviste e condotta fra i 27 Paesi della UE, ha stabilito che gli italiani che non nutrono nessun interesse culturale in 6 anni sono passati dal 40% al 49%: solo un italiano su due legge almeno un libro l’anno. Nella Sua veste di editrice ci lascia un Suo parere al riguardo? 040588
Esiste un terribile preconcetto che domina il mondo. È un preconcetto, e come tale è stupido. Si è convinti che quando i soldi scarseggiano le prime spese da Codice abbonamento:
eliminare siano quelle che riguardano il mondo della cultura. Si arriva perfino a pensare che con la cultura non si possa migliorare l’economia. Ma è un preconcetto molto stupido. Per questo resiste così tanto. © Riproduzione riservata
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COPERTINA SOCIETÀ MONDO CULTURA RUBRICHE AVVENIMENTI Redazione Abbonamenti CULTURA > LIBRI Shakespeare 450. E se Amleto incontrasse Cleopatra? di SIMONA MAGGIORELLI Shakespeare straordinario indagatore della psicologia umana e attento alle nuove idee di Giordano Bruno. Così lo racconta il filosofo Giulio Giorello, a 450 anni dalla nascita del Bardo Nell’inquietudine di Amleto, invece, intinge la penna Edoardo Boncinelli eleggendolo a personaggio simbolo dell’universo shakespeariano in questo libro scritto a quattro mani, che esce in occasione dei 450 anni dalla nascita di Shakespeare. Volume in cui il genetista e il filosofo della scienza, con due saggi e un lungo dialogo, rendono omaggio al teatro del Bardo «come il vero, grande, teatro della modernità». «Shakespeare annuncia e mette in scena le crisi che segnano il trapasso dal medioevo all’età moderna», spiega Giorello. «A cominciare dall’abbandono di una politica “cristiana” per un agire sul piano statuale machiavelliano. È la fine del mondo chiuso a cui ci aveva abituato la tradizione aristotelica e si intravede l’universo infinito. Dietro ad Amleto e dietro a Cleopatra – rileva il filosofo – scorgo le ombre lunghe di Niccolò Machiavelli e di Giordano Bruno. È una mia lettura. Ma non sono l’unico a vederla così. In un bel libro Nuovo cielo e nuova terra (Il Mulino 1990), Gilberto Sacerdoti scrive che la dismisura della passione in Antonio e Cleopatra trova il suo corrispettivo in un cosmo infinito in tutte le direzioni». Al centro c’è il rapporto fra i due amanti .«La passione diventa un valore, che trionfa sul tempo al di là e nonostante la morte», notava già l’anglista Derek Traversi in un’edizione Einaudi del dramma uscito negli anni Sessanta. ARTICOLI RECENTI Scuole serali, la vita prima degli esami apr 18, 2014 Conti pubblici La cavolata di Bruxelles apr 18, 2014 Shakespeare 450. E se Amleto incontrasse Cleopatra? apr 17, 2014 L’eretica commedia di Giordano Bruno apr 17, 2014 Spazio al futuro apr 17, 2014 Anche la giustizia deve cambiare apr 16, 2014 Magistratura. La forza delle correnti travolge persino l’antimafia apr 10, 2014 Tabù giustizia per la sinistra. Vent’anni di immobilismo apr 10, 2014 Vaccini, il pregiudizio che uccide apr 10, 2014 L’epoca di Shakespeare, insomma, non è più imperniata su due autorità assolute, il re e il papato. Con la Riforma, la Chiesa di Roma non è più unica, e con le grandi scoperte scientifiche di Copernico, Brahe, Keplero, Galileo la terra non è più al centro dell’universo. Intanto nuove avventure e conquiste si giocano sulle rotte atlantiche alla scoperta di nuovi mondi. Jobs act. Il lavoro senza qualità apr 10, 2014 «La società non era più incardinata su una realtà mondana e una spirituale», ribadisce Giorello. «Non che il papa e l’imperatore venissero meno, ma cominciarono i primi esperimenti di Stati nazionali, anche se a volte presero la forma di un assolutismo di nuovo tipo. Costruito nel sangue delle guerra civili e Hanno ucciso Vik per colpire la speranza. Tre anni dopo l’omicidio di Arrigoni, parla Rosa Schiano apr 10, 2014 Marina Cvetaeva, pagine di vita apr 10, 2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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«Shakespeare è tutti e nessuno», scriveva Borges. E il fatto che le sue “creature” non siano più manovrate da una volontà divina, da un telos, dall’ineluttabilità di un tragico destino, li rende liberi. Come Cleopatra che, nota il filosofo Giulio Giorello nel libro Noi che abbiamo l’animo libero (Longanesi), incarna l’aspirazione ad andare oltre i limiti, verso l’infinito con il suo «eroico/erotico furore» nel dramma Antonio e Cleopatra. Codice abbonamento:
Shakespeare “scienziato” della mente, capace di raccontare le passioni con lingua nuova, viva e poetica. Ma anche gli scacchi dell’animo umano, il delirio, la pazzia. Indagandola senza infingimenti, senza censure. Da un lato la fantasia, l’immaginazione, il sogno. Dall’altra il buio di chi ha perso ogni dimensione di rapporto con l’altro essere umano e con la realtà. Il delirio vorticoso di Macbeth, la schizoidia lucida e omicida di Lady Macbeth. Shakespeare non giudica i suoi personaggi. Non li sovrasta. Resta sullo sfondo, quasi sparisce per lasciar loro libertà d’azione. AVVENIMENTIONLINE.IT(LEFT)
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in particolare nel conflitto fra Riforma e Controriforma. Sotto questo profilo l’esperienza politica di Shakespeare è peculiarmente inglese. L’aristocrazia si suicida nella Guerra delle due Rose ed emerge una nuova realtà politica, come raccontano Enrico IV, Enrico V e la parabola sanguinaria di Riccardo III. Mentre nell’Enrico VIII, ormai ammesso nel canone shakespeariano, affiora il processo della rivoluzione inglese: l’Inghilterra diventa molto forte sui mari, ma è anche un laboratorio politico in cui, dopo l’età di Shakespeare, si sperimenterà il primo tentativo repubblicano della storia inglese». L’Aquila 50 anni dopo apr 4, 2014 Centrale in questa congiuntura, sottolinea il filosofo, «è la decisione di Enrico VIII di divorziare dalla Chiesa romana per fare un esperimento nazionale: la Chiesa anglicana». Con fantasia il grande Bardo affresca una nuova politica nell’ambito di una nuova cosmologia. «È questo – dice Giorello – che lo rende affascinante. Nei suoi drammi non c’è più la politica cristiana. Non c’è il diritto divino dei re. Ma vi troviamo la consapevolezza che la politica è opera umana e come tale è fallibile». La neonatologa Gatti: “La legge 40 è una norma contro le donne” apr 3, 2014 Per questo anche se l’ambizioso piano di Antonio e Cleopatra naufraga nella battaglia di Azio nel 31 a.C, il dramma omonimo non è una tragedia che celebra il fallimento come punizione. Anzi. In Lezioni su Shakespeare (Adelphi) il poeta W.H.Auden scriveva che è un testo che esprime un profondo rifiuto del dolore: «Lo splendore della poesia rispecchia lo splendore del mondo». I versi celebrano «la passione amorosa, l’ambizione, ma anche la fedeltà e il tradimento, la prudenza, l’audacia… Non c’è tratto umano che non sia reso nella moltitudine di personaggi» annotava il poeta. Arrivando a dire: «Se dovessimo dare alle fiamme tutte le opere di Shakespeare, tutte tranne una, io sceglierei Antonio e Cleopatra». «Sono assolutamente d’accordo», gli fa eco Giorello. «È una delle opere più complesse, più sofisticate di Shakespeare: ci offre l’immagine di una donna bellissima e molto coraggiosa, un’immagine femminile che è un continuo banco di prova per le virtù maschili che spesso si rilevano inadeguate rispetto all’identità che aveva la regina d’Egitto. Questo è un aspetto anticonformista di Shakespeare. Se c’è un poeta che ha davvero “l’animo libero”, è proprio lui». Anche nell’uso delle fonti. Come Giorello ricordava già in precedenti lavori, Tradimenti (Longanesi, 2012) e in Lussuria (Il Mulino, 2010). Psichiatria organicista, un fallimento da manuale apr 3, 2014 Filomena Gallo, la donna che ha demolito la legge 40 apr 3, 2014 La forza eversiva della memoria apr 3, 2014 Dario Fo, i miei giorni con Lucrezia apr 3, 2014 Sos Alpi Apuane apr 2, 2014 Salviamo l’oro bianco delle Apuane apr 2, 2014 RSS Feed Mentre Euripide e Platone e poi il Cristianesimo si erano accaniti nel deturpare l’immagine e l’dentità della donna e mentre Dante condanna «Cleopatras lussuriosa», il drammaturgo inglese si rifà a Plutarco. «Lo riprende in modo fedelmente infedele, gettando una nuova luce sul racconto», approfondisce Giorello. Che aggiunge:«Quello di Shakespeare è il grande teatro della coscienza, nel senso in cui usava questa locuzione Giordano Bruno: la nostra coscienza talora mette in scena la guerra civile con se stessa. Questo è il punto di fondo sia delle commedie che delle tragedie». Proprio il fascino che il pensiero bruniano esercitò sulla parte più anticonformista dell’intellettualità inglese, da Marlowe a Shakespeare, è uno dei fili rossi che percorre carsicamente Noi che abbiamo l’animo libero. «Io e Boncinelli, in realtà, non ci siamo addentrati nella diffusione del pensiero bruniano in Inghilterra (dove soggiornò fra il 1583 e il 1585 ndr). Su cui hanno scritto Hilary Gatti e Gilberto Sacerdoti, esperti bruniani e interpreti della più intelligente critica shakespeariana. Ma possiamo dire che, anche se Shakespeare non sposa la visione del Nolano come convinzione soggettiva, la conosceva bene e la fa diventare grande materia poetica». 040588
E mentre c’è chi ipotizza che in Pene di amor perdute il personaggio di Berowne rimandi proprio al Nolano, risulta immediatamente evidente l’assonanza fra il drammaturgo e il filosofo quando si parla, per esempio, di immaginazione, che per l’anticristiano Bruno, non è più «maligna fantasia» Codice abbonamento:
. A unirli poi, come nota Nadia Fusini nel libro Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni in Shakespeare (Mondadori, 2010), è anche e soprattutto un profondo interesse verso l’umano. Tanto che, riflettendo sulla capacità shakespeariana di cogliere e scandagliare le profondità della psiche, il critico Harold Bloom è arrivato a dire che Shakespeare Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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ha inventato la natura umana. «Io non so se abbia inventato la natura umana – commenta Giorello – perché grandi opere e cantori della natura umana ci sono stati anche prima di lui, dal poema di Gilgamesh della tradizione sumera e accadica, a Omero, a Virgilio a Dante ecc. Ma con Steven Dedalus di Joyce mi sento di dire che ciò che Shakespeare racconta non è la natura umana, ma la nostra natura umana». S left 14 ­ 19 aprile 2014 TAG » Amleto Cleopatra Edoardo Boncinelli Einaudi Gilgamesh giordano bruno Giulio Giorello Harold Bloom Longanesi Machiavelli Mondadori Nadia Fusini Shakespeare Articolo precedente L'eretica commedia di Giordano Bruno
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Tweet CULTURA E SPETTACOLO "Andrea è un libro aperto", al Dialma una serata per Don Gallo L a S p e z i a ­ C’è u n V a n g e l o n o n u f f i c i a l e , contemporaneamente religioso e laico. Il suo autore è un uomo, un prete e un cittadino che ha per nome Andrea Gallo. Don, per i credenti. Andrea, per i non credenti, suoi estimatori e seguaci. Un prete che per 40 anni ha detto, forte e chiaro, quello che Francesco I, papa Bergoglio, pronuncia dal giorno della sua elezione, quasi fosse il clone di Andrea. Sono arrivati a dare del “comunista” a Bergoglio, ma ad Andrea glielo hanno dato da subito. Prete rosso, prete da marciapiede, angelicamente anarchico: tutto perché le sue affermazioni, semplici ed operative, non venissero ascoltate e messe in pratica. Nel giorno del suo funerale il cardinal Bagnasco ne mutilò il percorso evangelico, falsificandone la missione. Inviso alla Chiesa clericale, quella praticante il potere temporale più che il Vangelo, Andrea è stato dichiarato insostituibile da Doria, sindaco di Genova. Come dargli torto. Sentite i primi movimenti del suo stare in mezzo alla gente e nelle loro sofferenze: “La mia preghiera mattutina, in chiesa, è, Dio mio, oggi dammi la forza di essere uomo, dammi la forza di essere cristiano”. “Spalancare le braccia per accogliere è il gesto che faccio più spesso, da quando la ragione e il cuore mi aiutano a vivere”. “Cambiare cultura è decidere tra la vita e la morte, tra la speranza e il suicidio”. “No i vogliamo cambiare la società, anche perché solo attraverso questo impegno possiamo cambiare noi stessi”. Gallo for President! Se ti incaricassero di correggere le storture economiche e culturali del nostro paese da chi cominceresti? A questa domanda, che gli facemmo durante le riprese di "Fiore pungente", il secondo ritratto che gli destinammo poco prima che morisse, Andrea, già consunto dalla malattia ma ancora lucidissimo, rispose: “dagli ultimi”! E dichiarò che non avrebbe mai preso Marchionne quale ministro dell’economia del suo governo. Per il primo anniversario della sua morte, avvenuta il 23 maggio 2013, l’editore Guanda ci ha chiesto di ricordarlo, attingendo alle infinite interviste che gli facemmo dal 1991, inizio della nostra amicizia per lui, dai due ritratti "Andrea dicci chi sei" e "Fiore pungente", del libro "Trafficanti di sogni", segno del suo passaggio a Lerici quando gli attribuimmo il premio Gente di strada destinatoa chi si batteva contro l’esclusione. Il libro, la cui scrittura e redazione ci ha occupati per lunghi mesi, è da pochi giorni in libreria. Un volume denso e forte di 160 pagg. che restituisce Andrea al suo alveo storico, teologico e politico, raccontandolo dagli anni del noviziato genovese all’esperienza missionaria in Brasile, dal percorso educativo nella Garaventa alla Comunità Ecclesiale di Base del Carmine, dal 040588
soccorso e reinserimento dei tossicomani alla pratica della solidarietà liberatrice, opposta alla umile gigante che ci ha onorato della sua accoglienza, amicizia e collaborazione. Un presbitero che la Chiesa romana farebbe male a depennare dai suoi ranghi e dalla propria memoria. I BLOG DI CITTA' DELLA SPEZIA Il gruppo editoriale Guanda ha l’enorme merito di aver fortemente voluto questo libro, dal A FATTI ESTREMI di Chiara Piotto Codice abbonamento:
solidarietà caritativa che mantiene nella subordinazione e nella povertà chi ne è oggetto. Un Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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titolo agostiniano: "Ama, e fa ciò che vuoi". Noi gliene siamo profondamente grati. 2/2
Lamentarsi fa bene
L’amministrazione comunale della Spezia e il suo assessorato alla Cultura, insieme all’associazione culturale Ippogrifo Liguria e l’editore Guanda, con la collaborazione della 15/04/2014 09:29:24
Dialma Ruggero, che metterà a disposizione il suo spazio teatrale, organizzano un omaggio a 0 Commenti ­ Tutti i post
don Andrea Gallo per il 26 aprile, sabato, ore 21, che avrà per titolo "Andrea è un libro aperto". L'UTENTE DEL TERRITORIO di Fabio Pini Special guest sarà l’attore Alessandro Cecchinelli della compagnia teatrale Scarti; Oliviero Decoro urbano più attenzione meno indifferenza Lacagnina, compositore e pianista, il cui gruppo progressive Latte&Miele ha dedicato il proprio recente disco ad Andrea Gallo; Antonio Lombardi, cantautore che metterà in musica frammenti del libro Ama, e fa ciò che vuoi. Marina Piperno e Luigi M. Faccini introdurranno 03/04/2014 13:30:00
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l’omaggio, presenteranno il libro, condurranno e inviteranno il pubblico a leggerne frammenti. LA DURA LEGGE DEL GOAL di Francesco Rondini Lunedì 21 aprile 2014 alle 10:10:25
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L'etica nello Sport
[email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 01/04/2014 11:30:00
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L'ULTIMO DRIBBLING di Armando Napoletano Il miracolo di Paolino Ponzo
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ZONA FRANCA di Francesca Benelli La Fortuna va saputa cercare (a volte a calci nel sedere)
17/03/2014 23:51:25
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FIORINOSCRITTO di Matteo Fiorino A volte ritornano
10/01/2014 03:20:53
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FOTOSTIMOLINE di Davide Marcesini La paura del vuoto e 10 fotografi per curarla
17/12/2013 11:23:47
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BOblog, faccia a faccia con Bologna: segreti, curiosità e storie raccontati dai nostri blogger. Uno spazio anche per voi, per far parlare la città APR
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Perché Marco Belinelli merita il Nettuno d'oro Addio Maurizio Viani, poeta della luce Parlamento, cum Figuris: un monologhetto teatral‐
filosofico di Pasqua (dai Parlamenti di aprile)
La guerra, la vendetta, la democrazia: Orestea al Cimitero militare germanico della Futa di Massimo Marino ­ Controscene BOblog / autori
Non tremate a leggere il titolo. La filosofia che qui si associa al teatro è fatta di semplici osservazioni. Di disgusti, se volete, come nei precedenti dialoghetti di Capodanno e Ferragosto, e di speranze. È più un ascoltare il respiro della cultura, dell’arte, del mondo in cui viviamo, che non un argomentato, ponderoso filosofare (anche se qualche attenzione, forse, richiederà). Più che critica, è diaristica interiore. Sono pensieri nati per un incontro pubblico, i Parlamenti di aprile del Teatro delle Albe. Nel mio giorno si trattava di teatro e filosofia, si discuteva del sacrificio rituale, di quel teatro della crudeltà che alle origini, nel nome di Dioniso, provava a esorcizzare la violenza nella tragedia attica. Io mi 040588
sono ispirato, in modo rapsodico, a cinque figure ossessive e mi sono confrontato con tre libri: Da Dioniso a Cristo di Giuseppe Fornari (Marietti 1820), L’età Codice abbonamento:
dell’estremismo di Marco Belpoliti (Guanda), Primavera eretica di Marco Martinelli e Ermanna Montanari (Titivillus). E andiamo a incominciare, con la Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Il leggendario Belinelli incanta l'America "Senza Filtro": in via Stalingrado nasce il nuovo centro sociale occupato 'autorizzato' Panoramica, inclinata e felice: la Garisenda Marco Belinelli ai San Antonio Spurs 1. Contemporaneo Il teatro della ruota quadrata. Una conversazione con Eugenio Barba È diventata una categoria fluida per definire il teatro che esplora i linguaggi del tempo presente. Sinonimo e succedaneo di etichette che hanno esaurito la loro BOblog / archivio post
forza propulsiva: avanguardia, sperimentazione, ricerca… In storia, APRILE: 2014 “contemporaneo” è una periodizzazione. LU
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Se lo intendiamo come ciò che avviene mentre, come linea di discrimine nel tempo che viviamo, si presta a ricordarci che il contemporaneo è l’ineffettuale, lo svanente, lo scolorente. Che la potenza che diventa atto si trasforma subito in MA
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potenza di un nuovo atto, e così via. Si sta perdendo il senso di memoria in proiezione, di contemporaneo come rapporto tra un passato, una storia, e un futuro, che scolorirà nel passato, e diventerà memoria o oblio (senza illudersi che la storia sia maestra della vita, come ricordava Marco De Marinis nel primo Parlamento, dedicato alla teoria del teatro). Nell’etichetta “contemporaneo” è chiara (se così si può dire: almeno è ingombrante, evidente) la storia, auspicata un’interpretazione (o un silenzio gravido), un’azione sul futuro (o la scelta di una epochè). BOblog / tag cloud
basket bianconeri Bologna crisi Effe Finelli Fortitudo Koponen Labanti Lardo pallacanestro Poeta Nba Sabatini Sacrati serie A Siena tifosi Virtus V Nere Qui inizio a riportare la prima di queste figure a qualcosa che trovo nel percorso estetico del Teatro delle Albe: lavoro su tradizione e ricerca, su dramma e presenza (spazio, attore, suono…), su coro e figura (o voce). “Contemporaneo” è una tensione verso un futuro da decifrare e da propiziare, una contraddizione. Una diade tesi­antitesi con difficile o impossibile sintesi, subito duplicabile nelle altre: tesi­costellazione, tesi­moltiplicazione. E così via. Codice abbonamento:
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2. Catastrofe Durante vari Parlamenti e spesso nel linguaggio comune si è parlato di apocalisse come fine, sciagura, mentre la parola vorrebbe dire svelamento. Anche la parola “catastrofe”, che ricorre spesso nei nostri tempi (Susan Sontag in L’immagine del disastro: “viviamo tra una banalità ininterrotta e un terrore inconcepibile”) può rivelare aspetti inediti. Marco Belpoliti in L’età dell’estremismo disegna scenari di catastrofi, rovine, moltitudini brulicanti, rivolte, urbanistiche della costellazione, prive di centro, di vettori, di direzione. Implosione dell’umanesimo? Implosione delle fedi o loro estremizzazione fondamentalista? Implosione dell’idea stessa di sacrificio, anche come possibile rinascita o redenzione? Nel consumo siamo tutti insieme individui e coro, vittime sacrificali e sacrificatori. Nella tragedia antica l’eroe criminale, che ha provato il crimen, il crinale della colpa, si offre (consapevolmente? inconsapevolmente?) come capro espiatorio. Oppure lo diventa suo malgrado (per errore! l’abisso dell’errore, di cui parla Aristotele). Dopo la strofe e l’antistrofe del coro (azione verso destra e verso sinistra), che riecheggiano i movimenti labirintici del gruppo sacrificale per impaniare la vittima (e dopo le peripezie dei personaggi), la catastrofe introduce un’accelerazione, un’apertura di nuovi scenari. Anche se l’autore della Poetica propriamente non ne parla: scrive pathos. Ma le traduzioni rinascimentali convergono verso quella parola, accreditata da Ludovico Castelvetro nel 1570 con l’intitolazione di uno dei capitoli in cui divide il testo dello Stagirita: catastrofe. Come l’apocalisse, la catastrofe (rivolgimento, riuscita, fine, dopo quel volgersi a destra e a sinistra del coro, andare, volgere sotto, giù) è una rivelazione? (E questo, mi sa, è un bel lapsus per svelamento: rivelazione vela nuovamente, di più. Per fortuna ci aiuta l’etimologia: è come sortita, che può voler dire entrata o uscita, dipende da dove si guarda; rivelare, può voler dire tirare indietro il velo, 040588
svelare). Codice abbonamento:
Cosa può rivelare il terrore inconcepibile? Come può essere redento il deserto del reale? Con la negazione della tragedia nell’ironia romantica o nell’ulteriore accelerazione catastrofica dell’incredulità, in quella forma contrastiva di messa in discussione che è il grottesco? Ironia, grottesco, scherzo, satira: termini sacri alla pratica teatrale di Martinelli. In tensione con la tragedia delle voci che possiedono e agitano i personaggi di Ermanna Montanari. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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3. Videopoker. Un disgusto In certi spettacoli ti chiedono di alzare la mano, di cancellare da Facebook gli amici del performer che reputi antipatici, di dire di sì o no, di andare a destra o a sinistra. È scelta, è partecipazione? Riprodurre il gioco formale della democrazia, dare l’illusione di imitare la processualità della vita, trasformare il teatro in gioco simil­vita, è partecipazione? Io preferisco il teatro che si assume la responsabilità di scuoiare la realtà e che chiede allo spettatore di fare fino in fondo il suo lavoro di guardare e sentire (con tutti i sensi, per andare a fondo di se stessi e del mondo). Se proprio devo eleggere un gioco come mio, preferisco rovinarmi con i videopoker. Là vedo la bellezza del distruggersi, del degradarsi: il rischio, una totalità. Il teatro non può limitarsi a censurare l’abiezione: deve trovare qualcosa che dia un brivido equivalente. È forse quella che Artaud chiamava crudeltà. L’arte non è etica (punto di domanda)? Lavora sul proibito, sul rimosso, per dargli valore emergenziale. Ri­formula con rischio la vita. L’arte non è vera, è verosimile (Aristotele): inventa il vero (Giuseppe Verdi). Una postilla, dal libro a fumetti di Pietro Scarnera su Primo Levi, Una stella tranquilla. Si legge: Primo Levi fu tra i primi a scoprire la dipendenza che danno i giochini al computer. “L’elaboratore doveva servire per lavorare e basta” scrisse. “Invece l’imprevedibile è avvenuto… ho ceduto alla seduzione”. “La macchina è sempre lì che ti aspetta, sempre pronta e sempre nuova, gentile e spietata”. Teatro. Gioco. Azzardo. Teatro d’azzardo? Codice abbonamento:
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Eresia della felicità – Santarcangelo 2011 ­ph. Claire Pasquier 4. Coro Strofe/antistrofe: è la poesia, il movimento del coro. Attore/coro: è il flusso della tragedia. Cos’è il coro? Dialettica senza sintesi possibile? Commento senza possibilità di azione? Intermezzo lirico concluso – conchiuso – (hortus conclusus: paradiso, arcadia nel travaglio della tragedia?) Doxa: opinione comune dispiegata? Il mediatore tra personaggio e spettatore? Ronzio del buon senso comune? O è, come ci spiega Giuseppe Fornari, travestimento dell’atto che fonda la tragedia e la società, il sacrificio umano? La violenza dell’orda, neutralizzata, travestita, ingentilita, tanto da essere ridotta a impotenza, per essere controllata? Romeo Castellucci per la sua Tragedia Endogonidia scriveva: “Se riuscissimo a immaginare una tragedia senza gli stasimi del Coro, ci accorgeremmo che ogni Episodio riposa ancora nello splendore della sua entelechia, nel suo sostanziale e siderale silenzio. Gruppo scultoreo. Senza la volontà di comprensione del Coro, l’Episodio rappresenta, con la sua nuda azione, l’inesplicabile “io” dello spettatore, mentre il Coro spiega e coniuga l’”egli” del personaggio nelle coordinate di una storia. Quello che in un Episodio rimane potrà essere solo la pseudo­biografia di un eroe. Ma è proprio dall’impronunciato che la forma prende corpo (e la tragedia, come ha scritto Rosenzweig, è l’arte del silenzio)”. È apparso il Convitato di pietra. La tragedia è silenzio portato al dolore della forma dall’io dell’episodio (la solitudine, il pathos, in cui siamo scagliati in quel fuggire, svanire continuo che è la contemporaneità) o è coro selvaggio di figli degeneri che dopo essere stati minacciati di essere divorati dai vecchi Crono minacciano di distruzione madri e padri Ubu feroci? C’è ancora il coro, strofe­antistrofe, o siamo scagliati soli nel vuoto senza società? Non è questo strofe/antistrofe? Siamo monadi? Siamo ancora società? 040588
Che cosa è il coro? Le due risposte, quella disperata dell’Endogonidia e quella che fa i conti con il Codice abbonamento:
presente, con la feroce ma utopica vitalità (consumista e dionisiaca) dei Palotini (ravennati) non si escludono: costituiscono un fertile ossimoro (dialettica senza sintesi). Il coro è inesistente e è un vuoto; è ferita e desiderio; è un progetto, un’eresia, un’utopia, di carne e sangue. Come il teatro. Come (per chi ci crede) la messa. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Ridare basi corporee alla necessità di una nuova, disperata (senza speranza, forse) socialità, una poesia in corpo? Coro/figura. Unisono o polifonia/voce. Voce/ferita che diventa visione. Esterno/interno. Mistero/mestiere. Strofe/antistrofe. C’è in agguato sempre una catastrofe, un pathos che diventa apocalisse (un rivolgimento cui è affidato il peso della rivelazione)? 5. Alchimia Dicono le Albe. Non tesi­antitesi­sintesi, ma salto­luccicanza­trapassamento e trasplendimento, transmaterializzazione: trasformazione alchemica. Mnemone è un prigioniero. È in prigione perché sostiene che tra gli atomi c’è il vuoto. Provi a passare in quel vuoto! – dicono gli alchimisti suoi carnefici. Anche lui è un alchimista, il passa­muri di Primo Levi (lo racconta Belpoliti in L’età dell’estremismo). E lui si alimenta filtrando i cibi, fino a sentire che le dita possono oltrepassare le pesanti pareti e lui compenetrarsi con i vuoti del mattone, delle pietre, e uscire all’aria. Naturalmente fuori il corpo non torna pesante e in continuazione è possibile l’annichilimento, nella terra lo sprofondamento, nella sua donna la scomparsa. Ma se si vuole vincere la reclusione, bisogna rischiare. Il teatro, nel farsi, muta l’agire e l’essere. Nel farsi guardare trasforma il modo di vedere. Il suo sacrificio umano (peccato originale, ci insegna Fornari, del labirinto, del rito eleusino, della tragedia) espelle ma divinizza, non solo la vittima, 040588
ma l’intero corpo sociale, che nascondendosi dietro voci e figure prova a riconoscersi. Che in qualche transmaterializzazione (o transustanziazione) Codice abbonamento:
alchemica – possibile solo per catastrofe, per svelamento, per rischio – ha bisogno di ritrovarsi. Ha bisogno di rinvenire una scintilla umana e divina. Mitica e rituale, con la coscienza del deserto, del disastro. Per ripartire. Scritto per il Parlamento filosofico (11 aprile), in occasione dei Parlamenti di aprile 2014 del Teatro delle Albe (8­13 aprile 2014) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Viaggio in camion per i salmoni a secco
80 euro e F35, i numeri di Renzi
di GIORGIA FLETCHER
di GIUSEPPE ALBERTO FALCI
19 aprile @ 15.04
19 aprile @ 0 0 . 3 4
Il sequestro di Gabo I "payday loan", la nuova usura
Marta Dassù è in conflitto di interessi? UPDATE
20.04.2014 @ 18.04 QUOTIDIANO DI ECONOMIA E CULTURA
ECONOMIA
LAVORO
MONDO
POLITICA
FINANZA
EUROPA
COMMENTI
CULTURA
SOCIETÀ
SCIENZA
IDEE
CULTURA
PARTECIPA
ABBONATI
08 aprile 16 aprile 19 aprile 18 aprile 10 aprile 20 aprile @ 15.49
@ 13.43
@ 12.03
@ 00.34
@ 15.04
@ 15.22
@ 14.19
@ 09.24
@ 16.40
Il sequestro di Gabriel Garcia Marquez
di Giovanni Boccia Artieri *
di Giuseppe Alberto Falci
di Valentina Pasquali
di Carlotta Serafini di Giorgia Fletcher
di p99
di Roberto Silvestri
14 aprile di Ilaria @ 15.06 Mariotti
03 aprile 18 aprile 17 aprile 10 aprile 16 aprile 17 04 aprile @ 20.06
@ 13.10
@ 17.18
di Astrit Dakli
@ 19.04
@ 18.54
28 marzo 17 marzo 17 gennaio UCRAINA IN BILICO, TENSIONE USA­RUSSIA
@ 14.48
@ 21.19
@ 15.19
@ 22.25
10 marzo di Giuseppe Alberto Falci
di Emilio Carnevali
12 aprile di Laura 16 aprile di Emanuele Margottini
@ 11.20
ANCHE INTESA FA PULIZIA, CHIUDE 2013 CON ROSSO DI 4,55 MILIARDI@ 12.38@ 11.35
CRIMEA, "NOI A VOTARE PER L'INDIPENDENZA COME I VENETI"
POLITICI ITALIANI, SINDACATI CONTRO EMIGRATI DALL'EST
VILI DAVANTI AL RAZZISMO 17 aprile 17 aprile Bonini
di Alberto D'Argenzio
di Reuters
di Margherita Dean@ 20.27
@ 10.20
di Ernesto Belisario
05 aprile di Ilaria di Peter Popham *
18 aprile aprile IL PAREGGIO DI BILANCIO SECONDO RENZI
MARTA DASSÙ È IN CONFLITTO DI INTERESSI? SCAMBIO DI EMBRIONI: ERRORE O CONTROLLI INEFFICACI. CAOS ALLA REGIONE LAZIO
MILIONI BUTTATI NEL TAMIFLU
DODICI ACCADEMICI DEI LINCEI: "CAMBIATE I CONCORSI"
@ 10.23
23 marzo Mariotti
@ 18.20
@ 19.31
di MAtteo alviti
di Gabriella Cerami
@ 09.07
di Federico Gennari Santori
ITALIANI UNDER 30, OTTIMISTI E FIDUCIOSI. MA NIENTE POLITICA
di Patricio Pron * di Antonino Michienzi
IL SEQUESTRO DI GABO IL MONDO ROVESCIATO DELL'OMEOPATIA
di Valentina Pasquali
MERKEL AD ATENE: L'AUSTERITY FUNZIONA
I "PAYDAY LOAN", LA NUOVA USURA
"BASTA ORA FACCIO NOMI E COGNOMI DI CHI FA LAVORARE IN NERO"
GUERRA CIVILE IN UCRAINA. KIEV PERDE PEZZI DI ESERCITO
80 EURO E F35, I NUMERI DI RENZI
VIAGGIO IN CAMION PER I SALMONI A SECCO
OLTRE GOOGLE GLASS, CHIRURGIA HI TECH
DEMOCRAZIA DIGITALE?
GARCIA MARQUEZ, IL CINEASTA CHE DIVENTÒ SCRITTORE
SABATO SI ACCENDE LA LAMPADINA DI PAGINA99WE 18 aprile @ 18.20
di PATRICIO PRON *
18 aprile @ 10.53
11 aprile @ 15.50
IL CERCHIO MAGICO DI MARIO DRAGHI
FORZA ITALIA, LA CARICA DEI 101. LA LUNA DI SATURNO CONFERMA CHE C'È ACQUA NELL'UNIVERSO
IL RENZI DIGITALE
12 marzo 24 marzo MCDONALD'S, ARRIVA LA CLASS ACTION 15 gennaio @ 18.04
SENZA SILVIO
di Stefano Casertano
@ 12.27
STEWART COPELAND REINVENTA BEN HUR
@ 17.52
di p99
NESSUNA GUERRA FREDDA
DE BENEDETTI FA IL RENZI DELLA FINANZA IL RAZZISMO SU KYENGE di Emanuele Felice*
È POLITICA, NON FOLCLORE
di Lorenzo Dilena
ENERGIA, ARRIVA LA RIVOLUZIONE FOSSILE
di Marina Forti
12 marzo 23 marzo @ 08.51
@ 21.49
15 gennaio @ 14.57
BANCHE, UE VICINA ALL'ACCORDO
WALL STREET, IL GIUDICE INDAGA SUGLI SCAMBI SUPER VELOCI
ALEJANDRA VEGA/AFP/Getty Images
di Ferdinando Di Napoli
ALFANO­RENZI, I di Valentina Pasquali
DUE JOBS ACT di Roberta Carlini
Letteratura L'opera del Nobel colombiano è stata imprigionata dalla letteratura commerciale. Ora, dopo la sua morte, è ora di liberare Gabo per capire il suo valore e la sua importanza reale premio Nobel colombiano sono rimaste appiccicate alcune immagini uscite dai suoi libri e altre che sono estranee a essi, ma che lo seguono insistentemente a causa delle sue posizioni pubbliche e del suo impegno politico; ancora più interessante, però, è il fatto singolare che la sua opera sia stata in qualche modo “sequestrata” da una certa letteratura commerciale che si è valsa di un tono e di alcuni procedimenti e materiali che le appartengono per produrre testi inferiori a quelli del colombiano e agli antipodi della sua visione della letteratura e della vita: un discreto numero di studenti tedeschi di filologia (per esempio), all’inizio del corso dichiaravano di conoscere, tra i cosiddetti Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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andando oltre ciò che sappiamo di lui; e se quello scrittore è Gabriel García Márquez, la cosa diventa enormemente difficile. Alla figura del 040588
Forse ciò che distingue uno scrittore davvero grande da uno medio o piccolo è soprattutto l’impossibilità di leggere i suoi testi Data
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“scrittori del Boom”, solo Gabriel García Márquez e Isabel Allende, e che preferivano quest’ultima perché era più semplice. Nessun lettore è obbligato a conoscere le periodizzazioni della storia della letteratura; letta come se fosse epigona di testi posteriori, l’opera di García Márquez risulta insoddisfacente e ridondante, una versione poco attraente di quel genere di testi commerciali cui le case editrici debbono, a quanto pare, un paio di successi di vendita, e i lettori una certa quantità di delusioni. Com’è ovvio, niente può impedire che gli scrittori latinoamericani tornino a inventarsi villaggi immaginari dove la gente vola (e niente farà sì che certe case editrici europee smettano di credere che quel tipo di letteratura sia rappresentativo di quanto si produce attualmente in America Latina, e desistano dall’assegnarle premi e pubblicarla), ma penso che sia importante parlare del sequestro dell’opera di García Márquez da parte della suddetta letteratura commerciale, se vogliamo capirne il valore e l’ importanza. Un’estate, quando avevo dieci anni, ho scoperto quell’opera tra i libri dei miei genitori e sono rimasto affascinato: non sapevo niente dell’autore, non conoscevo gli epigoni che quell’opera aveva prodotto (come un vecchio albero perso nella foresta dei propri germogli), ma ho pensato che avrei voluto essere come quell’autore e suscitare nei lettori l’impressione che i suoi libri mi avevano prodotto. Il recupero di quella fascinazione iniziale sembra imprescindibile, per farci ricordare (visto che molti sembrano averlo dimenticato) quanto sia importante quell’opera e quanto siamo fortunati a poterla leggere. (Traduzione di Francesca Lazzarato) * L’argentino Patricio Pron (Rosario 1975) è considerato dalla critica uno dei più interessanti fra gli scrittori latinoamericani sotto i quarant’anni, tanto che la rivista Granta ha inserito il suo nome nell’elenco dei ventidue autori di lingua spagnola più promettenti; a partire dal 1999 ha pubblicato alcuni libri di racconti (l’ultimo, “La vida interior de las plantas de interior”, è uscito nel 2013 presso Mondadori Espana) e cinque romanzi, uno dei quali è stato tradotto in diverse lingue, compreso l’italiano (”Lo spirito dei miei padri si innalza nella pioggia”, Guanda 2013). Germanista, traduttore e critico di valore, vive a Madrid da molti anni e collabora ai principali giornali spagnoli e latinoamericani.
NOTIZIE INTERNAZIONALI Istat: 8,5 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto
Islanda e l'ingresso nella Ue
NOTIZIE LOCALI Compravendita senatori, Senato ammesso come parte civile
Istat: 8,5 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto
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Inchiesta Fonsai, sequestrati 2,5 milioni destinati a Paolo Ligresti
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Coppa dei lettori: i 12 titoli in gara
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18 aprile 2014, In La Coppa dei Lettori | Autore La Redazione
Articoli più letti È venerdì e, come annunciato a inizio settimana, con grande piacere ci accingiamo ad
n
La Coppa dei lettori
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Le scuole di lettura in Italia: una
annunciare i 12 libri che si contenderanno la Coppa dei lettori. Una rinfrescatina, per chi fosse
soluzione alla crisi?
arrivato solo ora: la Coppa dei lettori è il nostro premio letterario, dove i lettori fanno tutto:
selezione dei titoli, comitato organizzatore, votazioni. n
Memorie dei miei lettori tristi
n
Coppa dei lettori: i 12 titoli in gara
n
Sono venuto al funerale del Re [in
Le votazioni, in particolare, sono aperte proprio a tutti: infatti, tutti possono votare
scrivendo nei commenti il titolo del libro preferito. Per ogni commento è possibile
memoria di Gabriel García Márquez]
esprimere una ed una sola preferenza e ogni lettore può commentare una volta sola. Grazie alle
votazioni, dei 12 libri in gara ne resteranno soltanto cinque, che saranno i finalisti della Coppa
dei lettori.
Non avete letto tutti e 12 i libri? Votate lo stesso! Per aiutarvi ad orientarvi nella selva dei titoli
selezionati, abbiamo deciso di istituire un comitato di padrini e madrine che adottassero i
libri e li accompagnassero al premio con due righe di presentazione. Commenti recenti Mentre noi lanciamo la nostra sfida, un'altra sfida corre parallela sulle pagine de Linkiesta. A
n
loro il compito di attribuire il premio della critica: una cosa seria, ma che stanno già
Valeria Russo su Coppa dei lettori: i 12
titoli in gara
portanto avanti nel migliore dei modi, liberando tale premio da tutto quanto di noioso e
accademico esso possa avere.
n
Marina su Coppa dei lettori: i 12 titoli
in gara
Adesso, però, è ora di lanciare la gara. Si parte al colpo di pistola. Che vinca il migliore!
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Andrea su Coppa dei lettori: i 12 titoli
in gara
I TITOLI IN GARA:
Lorenzo Mei su Coppa dei lettori: i 12
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Valentina su Coppa dei lettori: i 12
titoli in gara
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La vita non è in ordine alfabetico (Andrea Bajani, Einaudi): Per ogni lettera una parola;
per ogni parola un piccolo racconto. I piccoli racconti di Bajani sono dei click, delle polaroid a
colori caldi che si fanno spazio nella nostra vita e che si arricchiscono con i nostri, di
aneddoti. A di amore, B di buio, C di confessione. A scuola, per insegnarci a leggere, la maestra
scriveva una lettera al centro del foglio invitandoci a collegarci più parole possibili. Le lettere
sono solo 21, ma da queste parte tutto quello che del mondo possiamo raccontare. E tutto il
raccontabile, a differenza delle lettere, in ordina alfabetico non ci può stare. (Madrina: Silvia
Pelizzari)
Nevicava sangue (Eraldo Baldini, Einaudi): Ravenna, 1811-12. Un povero cristo vedovo,
con figlia e madre a carico, è costretto a lasciare la capanna di terra battuta per essere spedito
nella campagna di Russia, dove sembra che gli incubi più splatter prendano vita come
nemmeno nelle fiabe del terrore che si ascoltava da bambini. E nel viaggio infinito diventa un
altro uomo. (Madrina: Eva Brugnettini)
Amiche mie (Silvia Ballestra, Mondadori): Carla lo sa, lo capisce dagli strani status delle
donne: vedova, suocera, zitella. Gli uomini: capofamiglia, marito fedele, scapolo impenitente.
Impenitente era assurdo.
E poi non era folle trovare rilassante una serie tv zeppa di autopsie, omicidi rivoltanti e crimini
particolarmente esecrabili? Non era altrettanto folle appassionarsi a gare culinarie a base di
giudici sadici e cafoni, umiliazioni e improvvisazioni su zucche e zucchine, frittura e cucina
estrema? E non era ancora più folle a volte alternare le due cose nella stessa serata? Non era
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folle? Lo era. (Padrino: Michele Danesi)
Il corpo non dimentica (Violetta Bellocchio, Mondadori): Tutti i cazzi di Violetta dal
primo all’ultimo, anche letteralmente, sotto forma di un incredibile romanzo autobiografico.
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(Madrina: Elena Biagi)
Tuttissanti (Teresa Ciabatti, Il Saggiatore): Non è il libro che volete, è quello di cui avete
bisogno. Casomai vostro fratello-figlio-fidanzato-moroso-compagno-oculista volesse fare il
tronista prestateglielo. Santo Dio regalateglielo.(Padrino: Andrea Sesta)
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18-04-2014
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Storia di chi fugge e di chi resta (Elena Ferrante, e/o): "Vedi, leggere ti stressa, questa
cosa di Finzioni ti stressa, sei qui che non ti stacchi dal libro e continui a dire che devi per
forza finirlo." "No, cioè, non è che sono costretta a finirlo, è che io devo finirlo, voglio finirlo, e
non posso assolutamente staccarne gli occhi prima di averlo finito!!" – Dialogo dopo quattro
giorni di lettura ininterrotta dei libri di Elena Ferrante. (Madrina: Cecilia Lazzaroni)
Il turco in Italia (Joyce Lussu, L'asino d'oro): Questa è la storia di un'amicizia.Tra versi
d'amore e resistenza e rocambolesche fughe da Istanbul, il racconto di un'affinità elettiva
senza pari. Quella tra Nazim Hikmet, il poeta turco più famoso al mondo e Joyce Lussu, sua
prima e più importante traduttrice italiana. Un particolare: Joyce, del turco, non sapeva una
parola. (Madrina: Egle Mugno)
L'età dell'oro (Gianluca Morozzi, Italica Edizioni): Un romanzo in tiratura limitata, che ti
avvolge dentro Bologna ed è stato scritto da uno che, all'inizio degli anni zero, mandava in giro
i propri manoscritti non via email ma via posta ordinaria, dopo averli fatti stampare in
copisteria. Tutto questo è L'età dell'oro. La mia vita raccontata a Paz, di Gianluca Morozzi.
(Madrina: Elena C. Mitrani)
Le attenuanti sentimentali (Antonio Pascale, Einaudi): Una storia che non vuole saperne
di diventare romanzo. Un documentario sui sentimenti che nessuno girerà. Un'Italia in cui non
esistono più gli uomini di una volta, e a parlare del perturbante si viene presi per pornomani.
Mentre al Pigneto si sorseggiano cocktail bio. E ancora, la storia della ricotta che però è siero,
le ossessioni, l'ansia, l'insonnia da sconfiggere a pedalate. Esercizi di vita quotidiana alla
ricerca della ricerca. Spoiler: Inceneritore è una parola da evitare. (Madrine: Francesca
Mastruzzo e Licia Ambu)
La Terra del Sacerdote (Paolo Piccirillo, Neri Pozza): Questo romanzo dimostra, se mai
ce ne fosse bisogno, che non solo il Molise esiste, ma che la bellezza della grande letteratura
sta sempre da un'altra parte, in quei posti che non sappiamo neanche di conoscere. (Padrino:
Luigi Mauriello)
La pelle dell'orso (Matteo Righetto, Guanda): "Per un attimo gli sembrò di vedersi da
fuori e assistere ad un momento importante e quasi magico, come se quei minuti e
quell'istante in particolare fossero un capitolo fondamentale della sua vita". Un grande
racconto, semplice e naturale, come le storie narrate una volta prima di mandare a letto i
bambini. Un libro da leggere seduti attorno al focolare. (Padrino: Michele Marcon)
Gli eroi imperfetti (Stefano Sgmabati, minimum fax): Un romanzo che è una domenica
pomeriggio, la tipica che ti rilassa con la sua linearità, il montaggio regolare, la sensazione che
è tutto a posto. Un libro intelligenza, come quelli che tagliano il marmo per il verso giusto, i
serpenti che si mordono la coda che sa di buono o gli applausi a due mani. La letteratura
quando ci sa fare per bene e il lettore crede pure che il merito sia il suo. Gli eroi imperfetti è il
libro che ti permette di dire ‘oh, ho letto Gli eroi imperfetti e mi è piaciuto moltissimo’, e
sentirti un gran fico. (Padrino: Jacopo Cirillo)
Sono aperte le votazioni!
TAG:ANDREA BAJANI, ANTONIO PASCALE, COPPA DEI LETTORI, ELENA FERRANTE, ERALDO BALDINI, FEAT-LIBRI, FEATURED,
GIANLUCA MOROZZI, JOYCE LUSSU, MATTEO RIGHETTO, PAOLO PICCIRILLO, SILVIA BALLESTRA, STEFANO SGAMBATI, TERESA
040588
CIABATTI, VIOLETTA BELLOCCHIO
Memorie dei miei lettori tristi Nessun Commento
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Articoli Correlati Sono venuto al funerale del Re [in memoria di Gabriel García Márquez] Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Una rosa di libri – PORTICI DI CARTA per Sant Jo
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Una rosa di libri – PORTICI DI CARTA per Sant Jordi Mercoledì 23 aprile, in Piazza Palazzo di Città, 53 librerie indipendenti festeggiano la Giornata Mondiale del Libro. Torino è la città con la maggiore densità di librerie in Italia: un patrimonio da promuovere e far conoscere. Ai librai indipendenti torinesi si deve la creazione di un’iniziativa che rispecchia la ricchezza dell’offerta culturale di più di cinquanta case editrici piccole, medie e grandi. Ogni libreria ha scelto un titolo e una casa editrice, nella Giornata Mondiale del Libro, a Torino, sarà la festa delle librerie indipendenti con musica, letture, e incontri per tutto il giorno all’interno dell’Urban Center Metropolitano, partner del progetto. Inoltre “ Portici di Carta” diventa per l’occasione Una rosa di libri, perché la Generalitat de Catalunya, coinvolta nell’iniziativa, ha donato 1500 rose che verranno regalate a tutti coloro che acquisteranno un libro, altre 1500 rose saranno donate nelle biblioteche civiche. Il 23 Aprile è la Giornata mondiale del libro e del diritto d’a u t o r e, evento patrocinato dall’UNESCO che ha origine in una radicata tradizione catalana. La Festa di Sant Jordi, patrono della Catalogna: fiumi di persone passeggiano per le strade tra bancarelle di libri e rose, i protagonisti della manifestazione. La tradizione consiste nel regalare un libro o una rosa ﴾o entrambi﴿ a un familiare o a una persona amata. Quest’anno, grazie ai librai di Portici di Carta, al Comune di Torino, alla Generalitat de Catalunya, e in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e le circoscrizioni cittadine, 53 librerie fanno festa in piazza e invitano la città a lasciarsi coinvolgere da una tradizione popolare che vede nei libri e nella cultura i doni più belli. La giornata inizierà alle 10,30 con la partenza della tappa ToMi del Giro d’Italia in 80 librerie. Atleti, Marco Zapparoli e Simone Sacco, portabandiera dell’associazione Letteratura Rinnovabile che, dopo una lauta “ colazione dei campioni” insieme ai librai, racconteranno l’avventura del Giro d’Italia in 80 Librerie ﴾per non parlar di scuole e biblioteche﴿: una ciclostaffetta che metterà sul sellino e sulla via Francigena, il mondo dell’editoria italiana di qualità. L’arrivo è previsto in serata alla Libreria Trovalibri di Milano, che regalerà rose alle lettrici e premierà il vincitore di una speciale lotteria con una bella bicicletta. Programma della giornata ﴾dove non diversamente specificato, gli incontri avverranno nell’Urban Center di Piazza Palazzo di Città﴿ 040588
Ore 10,30 Partenza della gara ciclistica TO­MI con Marco Zapparoli e Simone Sacco. Ore 11 Torino e il Piemonte ﴾edizioni EDT Marco Polo﴿ con l’autrice Annette Rübesamen, a cura della Libreria Giramondo. Codice abbonamento:
Ore 12 Femmine un giorno ﴾Bébert edizioni﴿ con l’autrice Elena Commesatti, a cura della Libreria Pecore Elettriche. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Ore 13 La storia di ciò che mangiamo ﴾edizioni Daniela Piazza﴿ con l’autore Renzo Pellati, a cura della Libreria Il tempo ritrovato. Ore 14 Marco Peroni, autore di Adriano Olivetti. Un secolo troppo presto ﴾edizioni Becco Giallo﴿ racconta Adriano Olivetti, a cura della Libreria Cossavella. Ore 15 Tagliate gli alberi alti. Per non dimenticare il Ruanda. Incontro sul ventennale del genocidio con il professor Marco Cena, a cura della Libreria Trebisonda. Ore 16 I buoni ﴾edizioni Chiarelettere﴿ con l’autore Luca Rastello, a cura della Libreria Comunardi. Ore 17 Sala delle Colonne. Presentazione dell’iniziativa alla presenza del Sindaco Piero Fassino. Nell’occasione interverranno Marisa Michieli che parlerà del marito poeta Andrea Zanzotto e Angel Miguelsanz, autore di Radici piemontesi dell’industria alberghiera di Barcellona, 1571 – 1936. Ore 18 Maria Nicola, traduttrice, racconterà l’autrice catalana Mercè Rodoreda. Incontro in collaborazione con la Regione Autonoma di Catalogna. Ore 18,30 La tigre e l’ombra della luna ﴾edizioni Psiche﴿ con l’autrice Chicca Morone, a cura della Libreria Psiche. Ore 19,15 Concerto a quattro mani per pianoforte di Roberto Cognazzo e Maria Grazia Pavignano. Durante la giornata flash mob organizzato dagli studenti del Liceo Teatro Nuovo di Torino. SOCIAL
Una rosa di libri. Portici di Carta per Sant Jordi.: i libri selezionati 1 Libreria Il Ponte sulla Dora: Christopher Clark I sonnambuli Laterza 2 Libreria Borgopo’: Julia Deck Viviane Elisabeth Fauville Adelphi 3 Trebisonda: Adriana Lisboa Blu corvino La Nuova Frontiera 4 Gang del Pensiero: Marco Ballestracci Il dio della Bicicletta Instar libri 040588
5 Libreria Gulliver: Clara Uson La figlia Sellerio 6 Angolo Manzoni: Giorgio Caponetti Venivano da lontano Marcos y Marcos Codice abbonamento:
7 Libreria Therese: Daniel Sada Quasi mai Del Vecchio Gazzetta Torino
8 Libreria Capo Horn: Sepulveda Un’idea di felicità Guanda 9 Libreria Pecore Elettriche: Commessatti Femmine un giorno Bebert edizioni – Brunetti Taccuino di viaggio Ediciclo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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10 Casa delle note: Ossola Romanzo del toro Priuli e Verlucca – Pastonesi Pantani era un dio 66thand2nd 11 Odissea Libri e arte: Fenoglio Una questione privata Einaudi 12 Linea 451: Gipi Una storia Coconino press 13 Libreria Diorama: Marjane Satrapi I mostri hanno paura della luna Rizzoli 14 Il gatto immaginario: Piumini La casa del tempo La margherita 15 Luna’storta: Catalano La donna che si baciava con i lupi Miraggi 16 Libreria Fontana: La fortuna dei Wise Bollati Boringhieri 17 La casa dei libri – Avigliana. Catozzella Non dirmi che hai paura Feltrinelli 18 Libreria Byblos: StAubyn I Melrose Neri Pozza 19 Librida Bottega: Schmitt La giostra del piacere E/O 20 Libreria Golem: Nardone Psicotrappole Ponte alle Grazie 21 Libreria Millevolti: Nelle nebbie del gambero d’oro Ed. Angolo Manzoni 22 Libreria Setsu­bun: Le 5 ferite e come guarirle edizioni Amrita 23 Libreria NB: Gli uomini di pensiero tornano alla bicicletta di Alberto Savinio Henry Beyle 24 Libreria Dante Alighieri: Anacleto Verrecchia, La stufa dell’anticristo, edizione Fogola 25 Libreria della Montagna: Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna. Terre di mezzo 26 Libreria dei ragazzi: Il mio nome è strano di Alberto Arato e Anna Parola, Lapis Editore 27 Libreria Psiche: La tigre e l’ombra della luna di Chicca Morone, Psiche 28 Casa dei libri – Rivalta: Istruzioni per l’uso del futuro di Tomaso Montanari Minimum Fax 29 Libreria Braccini: Mathieu Reynès e Valérie Vernay La memoria dell’acqua Tunuè 30 Libreria Mercurio: Reinventare i libri Logos 31 Galleria del libro: Luca Giachi Oltre le parole Hacca edizioni 32 Città del sole: Smith Come diventare un esploratore del mondo Corraini 33 Il Banco Sanchez: Le cose che sai di me Garzanti 34 Comunardi: Luca Rastello I buoni Chiarelettere 35 Libreria Borgo Sanpaolo: Vita perfetta di W. Sidis Iperborea 36 Giramondo: Torino e il Piemonte EDT 37 La casa della Bibbia: La Sacra Bibbia versione Nuova Riveduta, Ed. Società Biblica di Ginevra 38 Libreria Celid: Rovelli la realtà non è come appare Cortina ed 39 Belgravia: Gudrún Eva Mínervudóttir Tutto si risveglia con un bacio Scritturapura 40 Tempo Ritrovato: Lombardi Hot jazz Daniela Piazza 41 Libreria Il Punto: Come nuvole nel vento Il punto 42 Libreria Farfalla di Snipe: La cosa più importante Fatatrac 040588
43 Libreria Bartlebook: La Biblioteca di Gould L’orma Editore Codice abbonamento:
44 Pianeta Fantasia: Paris mon Amour Taschen Editore 45 Libreria Paravia: Maia Centro Graphot 46 Il Libraccio ﴾Via S. Teresa﴿: Ragazze di campagna Elliot 47 Verde Libri: Smettila di reprimere tuo figlio Uno editore Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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48 Libreria Fenice: Governo globale Macro edizioni 49 Il gatto che pesca: Culicchia Tutti giù per terra Remixed A.Mondadori 50 Il mondo delle meraviglie: Vivarelli Il mistero del dente perduto Notes 51 Belgravia: Bolano 2666 Anagrama in spagnolo 52 Libreria Cossavella: Adriano Olivetti. La biografia Ed. di comunità 53 Il Libraccio ﴾Via Ormea﴿: Nothomb La nostalgia felice Voland L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Letteratura rinnovabile, Ali, Sil, Ascom, Urban Center, Biblioteche civiche torinesi, Fondazione Teatro Nuovo, Liceo Teatro Nuovo, Radio Flash e Scuola Holden. A u t h o r : Paola Ferrero Share This Post On
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Pubblicato il 18 aprile 2014 in Narrativa Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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I l s e g u i t o d e i Commitments, il romanzo d’esordio dello scrittore irlandese Roddy Doyle, portato sul grande schermo da Alan Parker uscirà nelle librerie il 22 maggio edito come sempre da G u a n d a. Jimmy Rabbitte è tornato. Sono passati anni dall’avventura dei Commitments, ma la sua passione per la musica è sempre la stessa. Dismessi i panni del manager improvvisato, ora è padre di famiglia e mantiene i quattro figli andando a scovare vecchie band dimenticate per rispolverarne i successi e riproporli ai fan. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, Jimmy finisce in un grosso guaio, anzi due: l’attività comincia a risentire della crisi economica e gli viene diagnosticato il cancro. Eppure non si dà per vinto. Ritrova il vecchio amico Outspan, chitarrista dei Commitments, che di salute sta peggio di lui, e riallaccia i rapporti anche con Imelda, una delle coriste, con cui recupera il tempo perduto. E punta all’ennesima rocambolesca avventura musicale: imbucare la band di suo figlio Marvin al festival rock più importante d’Irlanda, con una canzone che spopola su YouTube ma risale addirittura al 1932. O così dice Jimmy. Nei d i a l o g h i s p a s s o s i e a g r o d o l c i che sono il marchio caratteristico di Roddy Doyle, si intrecciano con naturalezza la vita di tutti i giorni e la sensibilità sociale dell’autore: c’è l ’I r l a n d a d e l l a r e c e s s i o n e, il boom dei social media, lo spettro della malattia, ma soprattutto la nostalgia del passato e l’entusiasmo per il futuro. Perché i suoi personaggi hanno una v i t a l i t à e u n d e s i d e r i o d i r i s c a t t o i n e s a u r i b i l i . Tra la quotidianità della vita e i vecchi sogni, il ritorno di un personaggio che è stato lo specchio di una generazione. L’autore sarà al Festival Letterature alla Basilica di Massenzio il 29 maggio, a Genova nella Sala Mercato in collaborazione con il Teatro dell’Archivolto il 30 maggio e al Festival Le Corde dell’Anima di Cremona il 31 maggio. Acquista La musica è cambiata Condividi L a m u s i c a è c a m b i a t a su
Roddy Doyle Biografia Roddy Doyle è nato a Dublino nel 1958. Studente presso la St. ... Slieve Bloom Mountains I contenuti del curriculum vitae Codice abbonamento:
Proprio per rendere questo strumento comune a tutti i Paesi europei il ... Alloggi in Irlanda Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Il nord della contea Laois è dominato dalle Slieve Bloom Mountains ﴾50 ... Pag. 54
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Stresa, un aperitivo con… 2014
Tornano gli aperitivi in giallo sulle sponde del Lago Maggiore
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Chi ha vinto Giallostresa 2013? Stresa un aperitivo con… 2013 Giallostresa 2013: The Winner is... Pubblicato venerdì, 18 aprile 2014
Il festival Stresa, un aperitivo con… torna, alla sua sesta edizione, da venerdì 13 a sabato 15 giugno 2014, con la collaudata formula degli incontri con scrittori in piazza Cadorna seguiti da degustazioni di vini a cura dell’Associazione Italiana Sommeliers del VCO. A dirigere la rassegna l’ideatrice Ambretta Sampietro, in collaborazione con il Verbano Yacht Club e con il supporto di Liana Righi e della nostra Sabrina Minetti. Torneranno i corsi di scrittura con Andrea Fazioli a cura della Scuola Yanez e alla Palazzina Liberty verranno allestite due mostre: sul Giallo Mondadori e sulla storia del Verbano Yacht Club di Stresa. In programma anche un evento sulla traduzione con Michele Piumini, Carmen Giorgetti Cima e Carlo Crudele. Attesi tanti ospiti: Angelo Marenzana, autore de "L'uomo dei temporali" (Rizzoli) e ideatore e fondatore della Fabbrica di carta di Villadossola quando era assessore alla cultura della Provincia VCO, insieme al suo concittadino alessandrino Danilo Arona. E p o i Elisabetta Cametti di Gattinara, autrice di “K – I Guardiani del tempo” (Giunti), Marco Ghizzoni c o n “Il cappello del maresciallo” (Guanda), Davide Barilli con una raccolta di racconti noir ambientati a Cuba "La nascita del Che" (Aragno). Tornano a Stresa il maestro del noir Enrico Pandiani e Francesca Battistella, già ospiti nelle edizioni passate. In programma anche Matteo Di Giulio con il suo romanzo storico "I delitti delle sette virtù" (Sperling & Kupfer). Ci saranno anche G.L. Barone, autore di best sellers per Newton Compton, la scrittrice svizzera Manuela Mazzi e lo psicologo di Gallarate Umberto Longoni, autore di "La solitudine del cigno nero" (Robin), un giallo ambientato a Baveno. Chiusura con Franco Forte, direttore editoriale del Giallo Mondadori e l'annuncio dei dieci finalisti di Giallostresa, premio letterario per racconti inediti gialli e noir, da tre anni fortunato corollario della rassegna. Il racconto vincitore sarà pubblicato su un numero del Giallo Mondadori. Tanti altri premi anche per i dieci finalisti. Tag: Stresa un aperitivo con…, Stresa, Giallostresa, Giallo Mondadori, Franco Forte, Ambretta Sampietro
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lunedì, aprile 21st, 2014 lunedì, aprile 21st, 2014 Il cinema d’animazione al TGLFF con Massimo Fenati
17° Festival CinemAmbiente (31 maggio – 5 giugno 2014): le novità di quest’anno
Ads TV Il Lato Positivo ­ Trailer italiano lunedì, aprile 21st, 2014 Dopo il successo di pubblico dello scorso anno, il Torino Gay & Lesbian Film Festival (TGLFF) ospita, nella seconda edizione di “Open Eyes: l’altra animazione”, curata da Massimo Fenati, una serie di artisti del cinema d’animazione che si confrontano con le tematiche GLBT.
I 12 cortometraggi di animazione sono stati scelti appositamente per il Festival dall’illustratore e disegnatore italiano, creatore dei personaggi di Gus & Waldo, la coppia di pinguini gay le cui avventure sono pubblicate in tutto il mondo. Tra i titoli che si potranno apprezzare dal 30 aprile al 6 maggio, anche “Adelshingst” (The Noble Stud) di Sofia Priftis e Linus Hartin, “Candy Boy” di Pascal­Alex Vincent e “Dating Sucks: A Genderqueer Misadventure” di Sam Berliner.
«È abbastanza naturale che quando si riproduce il mondo reale tramite un disegno, calcandone alcuni tratti in maniera più stilizzata, si inietti immediatamente un elemento comico che altera il tono della rappresentazione – commenta lo stesso Massimo Fenati – E poi è ovvio: da bambini abbiamo tutti visto l’animazione e l’illustrazione come le principali tipologie narrative del nostro mondo infantile, e di conseguenza molte persone conservano questa percezione anche in età adulta».
Secondo Fenati, l’animazione può assolutamente trascendere da questi stereotipi perché, citando John Lasseter, socio fondatore della Pixar e produttore di capolavori quali “Ratatouille”, “Wall­E” e “Up”, «l’animazione non è un genere, bensì un medium».
Massimo Fenati, genovese, 45 anni si è trasferito a Londra da qualche anno. Come illustratore ha pubblicato per Guanda Il libro dell’amore di Gus & Waldo (2008) e Il libro del sesso di Gus & Waldo (2011). Il suo film di animazione “Kiss that Frog”, tratto dalla stessa serie, ha vinto il concorso Sub­Ti sul tema “Sottotitoli e specificità linguistiche” nel 2009, guadagnando così la proiezione alla Mostra del Cinema di Venezia dello stesso anno. Nel 2013, edito da Mondadori, è uscito il suo L’insospettabile utilità di un suricato morto. Pubblica regolarmente il fumetto per bambini Cico e Toto su «Il Fatto Quotidiano del Lunedì».
Il cinema d’animazione al TGLFF con Massimo Fenati
lunedì, aprile 21st, 2014 “Peter Gabriel – Back to front”: nelle sale italiane il 5/6/7 maggio 2014
lunedì, aprile 21st, 2014 Educazione Siberiana ­ Trailer Italiano
Cloud Atlas ­ Trailer italiano
Blue Valentine Trailer Italiano
Speciale Cinema “The amazing Spider­man 2: il potere di Electro”: clip “Carico di plutonio”
lunedì, aprile 21st, 2014 “Violetta – Backstage Pass”: clip Habla
sabato, aprile 19th, 2014 “Gigolò per caso”: clip “Rossetto alla ciliegia”
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“Un boss in salotto” disponibile in digital download
sabato, aprile 19th, 2014 “Tartarughe Ninja”: spot internazionale
Commenti sabato, aprile 19th, 2014 Notizie Correlate giovedì, 17 aprile 2014 ­ ore: 1 0 : 3 0 Un Torino Gay & Lesbian Film Festival sempre più internazionale
“Politicamente scorretto – The Hunter S. Thompson’s gonzo”: dal 22 aprile al cinema
129 film provenienti da 40 nazioni diverse, questi i numeri della 29a edizione […] ... [+] venerdì, 8 novembre 2013 ­ ore: 0 9 : 4 5 sabato, aprile 19th, 2014 “Noah”: clip “Prendiamo l’arca”
“Planes”: appuntamento sul red carpet animato
Oggi 08 novembre atterreranno sull’esclusiva pista rossa di Alice nella città i vivaci […] ... [+] sabato, aprile 19th, 2014 “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati dal 24 aprile al cinema
17° Festival CinemAmbiente (31 maggio – 5 giugno 2014): le novità di quest’anno
CinemAmbiente – Environmental Film Festival, diretto da Gaetano Capizzi e nato a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale, si terrà quest’anno come […] Novita al cinema Codice abbonamento:
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PASSIONI QUANDO SI AMA UNA STAR d i Valeria Volponi Una ragazza che non crede nell'amore incontra un divo del cinema. E si s c o n t r a c o n i l l a t o o s c u r o d e l l a f a m a . SEX & THE SPREAD
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di Francesca Amé THE MARKETING BOX Taryn vive a Seaport, una piccola località del Rhode Island e non ne vuole più sapere degli uomini. Dopo TOH, GLI ITALIANI SCOPRONO L'ITALIA
l’ennesima delusione d’amore, ha deciso: starà da sola. di Laura Colm Ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Ryan Christensen, attore di Hollywood bello e desiderato da migliaia di ragazze nel mondo, arriva in città, inseguito da VIDEO
paparazzi e fan. E si rifugia nel suo locale, in cerca di privacy. Superate le prime diffidenze, i due cominciano a GABRIEL GARKO NUDO: LA SCENA TAGLIATA
conoscersi, scoprendosi innamorati. Ma amare una star, non è semplice come potrebbe sembrare. Riserva colpi di scena sino alla fine Innamorarsi di una stella, il nuovo romanzo di Tina Reber ﴾Editrice Nord, 723 pg, 16, 40 Tina Reber, Innamorarsi di una s t e l l a ﴾Editrice Nord, 723 pg, 16,40 euro﴿. euro﴿ che inaugura la serie Love. E aggiunge ai classici ingredienti del romanzo d’amore anche delle riflessioni serie su cosa vuol dire essere una fan oggi e il prezzo che spesso attori e celebs sono costretti a pagare per essere famosi. IL MESTIERE PIÙ DIFFICILE
I N A R R I V O U N A T R I L O G I A Molto criticato in America per l’eccessiva lunghezza ﴾700 pagine sembrano in effetti un azzardo per un contemporary romance﴿, il romanzo è una lettura ideale per le vacanze e i momenti di relax. Le descrizioni dei due protagonisti sono ben tracciate e non è difficile QUATTORDICI ANNI IN 4 MINUTI
identificarsi con la timida Taryn, alle prese con un belloccio dal cuore tenero. E per le migliaia di Directioners o Beliebers, rispettivamente le scatenatissime fan di One Direction e Justin Bieber, è interessante entrare in contatto con il lato oscuro della fama: giornalisti senza scrupoli, paparazzi aggressivi, amici pronti a tradire per i soldi di uno scoop. NY, CHIUDE LA LIBRERIA RIZZOLI, SET DEL FILM INNAMORARSI
Dopo questa prima puntata sono in arrivo – ma la data di pubblicazione in Italia è ancora incerta – altri due capitoli della saga: Love Unreharsed ﴾uscito nel 2012 in originale﴿ e Love Unguarded, del 2014. I RIFLESSI DI HILLARY
WE ARE ONE, LA CANZONE DEI MONDIALI DI CALCIO
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Publicato in: L I B R I Argomenti: INNAMORARSI DI UNA STELLA, LIBRO INNAMORARSI DI UNA STELLA, T I N A REBER, TINA REBER INNAMORARSI DI UNA STELLA Data: 22­04­2014 12:27 PM 040588
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