LIBRETTO PREGHIERA CHALLENGE NOVIZIATI 09/10 marzo 2013 ZONA DI RIMINI 30 Ottobre 1902 Prima della fine del mese tutto era pronto per la marcia al polo sud; le istruzioni alle squadre per le slitte, quelle per la custodia della nave e per la gestione delle diverse possibili evenienze erano state discusse e ridiscusse in dettaglio. Non ci restava che attendere la data fissata per la partenza. Come ho già precisato, la squadra di appoggio per la marcia a sud era formata da Barne e da undici uomini. Prevedendo che, almeno agli inizi, la squadra con i cani avrebbe marciato più rapidamente di quella degli uomini, questa sarebbe partita il 30 ottobre mentre la prima l'avrebbe seguita pochi giorni dopo. Le due squadre avrebbero dovuto riunirsi al deposito che avevo già creato, da quel momento indicato come deposito 'A'. Nel rispetto di questo programma il mio diario riporta: "La squadra di appoggio è partita questa mattina con molto entusiasmo; tutti gli uomini disponibili si misero all'opera per collaborare al traino per molte miglia. Alcune bandiere sventolavano sulle slitte: sulla prima il vessillo di Barne; sulla seconda l'Union Jack; su un'altra campeggiava la scritta ricca di sottintesi 'Cani, inutili le richieste di lavoro. Era entusiasmante vedere ogni uomo della nostra piccola compagnia accompagnare la marcia con grida di incoraggiamento che confermavano l'entusiasmo con cui questo lavoro sarebbe stato affrontato. Preghiera di inizio: "è divertente essere persone in gamba !" "SI DICE": “Sulla mia strada” (Ligabue) MI SOL# Sono vivo abbastanza, sono LA vivo abbastanza MI SOL# C'e' chi mi vuole come LA vuole LAm per di qua, comunque vada MI LAm un po' piu' santo piu' sempre sulla mia strada criminale SOL# LA C'e' chi mi vuole piu' me un po' piu' nuovo, un po' stesso piu' uguale e piu' profondo, piu' LAm maledetto mi vuole come vuole e bravo padre e bravo a letto C'e' chi mi vuole per c'e' chi mi vuole perfetto cliente chi non mi vuole mai per Di' un po' te come ti niente vogliono? e' c'e' chi vuole le mie di' un po' tu come ti scuse vuoi? che cio' che sono l'ha Tu come ti vuoi? offeso Sono vivo abbastanza, sono vivo abbastanza SIm LA per di qua, comunque vada Di' un po' te come ti sempre sulla mia strada vogliono? SIm LA Di' un po' te come ti di' un po' tu come ti vogliono? vuoi? di' un po' tu come ti MI vuoi? Tu come ti vuoi? Tu come ti vuoi? Sono vivo abbastanza, sono vivo abbastanza MI SOL# per di qua, comunque vada LA LAm sempre sulla mia strada "SI DICE": C'è chi mi vuole un po' più nuovo (e appariscente?) " MA IO VI DICO" E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che C'è chi mi vuole un po' più uguale C'è chi mi vuole come cliente C'è chi non mi vuole mai per niente C'è chi mi vuole perfetto Di un po' tu come ti vuoi? Tu come ti vuoi? neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. (Mt 6,28) Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. (Rm 12,2) Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. (Gv 12,3) Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò (al figlio). (Lc 15,20) Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. (Lc 18,13) Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. (Gv 10,10) PREGHIAMO INSIEME: Gli altri possono essere ben saggi, tu ci hai detto di essere folli . Gli altri credono all'ordine, tu ci hai detto di credere all'Amore. Gli altri pensano a risparmiarsi, tu ci hai comandato di dare. Gli altri si sistemano, tu ci hai detto di camminare e di tenerci sempre pronti alla gioia e alla sofferenza, alle vittorie e alle sconfitte, di non mettere la fiducia in noi, ma in te; di impegnare il nostro cristianesimo senza preoccuparci delle conseguenze. Ed infine di rischiare la nostra vita fidandoci del tuo Amore, qualunque strada tu abbia pensato per noi. Amen L’Acqua, la Terra, il Cielo DO MI- LAFA SOL In principio la terra Dio creò DO MI- LAFA SOL con i monti i prati e i suoi color MILAe il profumo dei suoi fior FA SOL DO che ogni giorno io rivedo intorno a me che osservo la terra respirar attraverso le piante e gli animal che conoscere io dovrò per sentirmi di esser parte almeno un po’. LA- MIFA DO RIT. Questa avventura, queste scoperte FA DO SOL (7) le voglio viver con te. Guarda che incanto è questa natura e noi siamo parte di lei. Le mie mani in te immergerò fresca acqua che mentre scorri via tra i sassi del ruscello una canzone lieve fai sentire o pioggia che scrosci fra le fronde e tu mare che infrangi le tue onde sugli scogli e sulla spiaggia e orizzonti e lunghi viaggi fai sognar. Guarda il cielo che colori ha e un gabbiano che in alto vola già quasi per mostrare che ha imparato a vivere la sua libertà che anch’io a tutti canterò se nei sogni farfalla diverrò e anche te inviterò a puntare il tuo dito verso il sol. “ALLORA NOI”: (prova da svolgere lungo il cammino) Leggi: “La chiamata alla vita è chiamata ad essere pellegrini con lo zaino in spalla e nei piedi la voglia di andare, con una canzone nel cuore e nelle mani una scelta di vita, con l'orizzonte negli occhi e nel volto la gioia di esserci. Noi pellegrini nel tempo, per camminare nel qui e ora della storia, con il senso del frattempo nel cuore." Scrivi le tue risposte sull’apposito foglio in fondo a questo libretto, riguardo a: o zaino = da cosa si vede che sei in gamba, cosa porti nel tuo zaino ? o canzone = hai gioia nel cuore ? Cosa ti da preoccupazione ? o orizzonte = chi vuoi essere? Quali sono i tuoi ideali ? Preghiera sabato notte: "è divertente essere in gamba a servizio degli altri" "MA IO VI DICO": Vangelo Lc 10,25-37 (ogni tanto il narratore si ferma e interviene il samaritano che racconta cosa ha pensato, quali sono stati i suoi dubbi e cosa lo ha spinto ad agire come ha agito. Interviene anche il sacerdote). “Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Mi spiace ma non potevo aiutarlo. Tornavo dal tempio e stavo andando a casa. Nel soccorrere quell’uomo avrei certamente toccato il sangue e ciò mi avrebbe contaminato. Sarei allora dovuto tornare al tempio a purificarmi. E questo era troppo scomodo per me. Mi avrebbe fatto cambiare i miei piani. Come vedete avevo delle ottime ragioni per abbandonare il ferito. Senz’altro qualcun altro –come poi è avvenuto- si sarebbe preso cura di lui. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.” Vi racconto, ragazzi, cosa mi è successo l’altro giorno. Stavo percorrendo la strada verso Gerico. Camminavo velocemente perché avevo molte questioni urgenti da sbrigare in città e non volevo trovarmi a camminare nel buoi nel ritorno: quella strada è pericolosa per via dei briganti, è risaputo… E proprio mentre cercavo di stare all’erta, ho visto dietro ad una roccia in una curva un ragazzo, sanguinante e dolorante. Evidentemente i briganti lo avevano sorpreso. Subito mi sono avvicinato cercando di capire come stava: lo avevano davvero conciato male. Avevo con me un po’ di acqua e ho cercato di ripulire le ferite, per evitare problemi. Non parlava tanto era sofferente. Mi ha davvero colpito… era come se fossi sofferente assieme a lui. Il mio cuore mi diceva che malgrado tutto quello di importante che dovevo fare, in quel momento il mio posto era li con quel ragazzo…. “Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino;” Avevo capito che stava davvero male… ma non avevo molto con me. Ma ciò che avevo ho cercato di usarlo, con amore. Era davvero l’unica cosa che potevo fare. Ho tirato fuori l’olio ed il vino che mi ero portato con me per il viaggio e glielo versato sulle ferite. Non era molto ma ho visto dall’espressione del suo volto che ne aveva un qualche sollievo. Ero contento per questo, ero contento che in qualche modo potesse stare meglio. “poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui” Però tutto questo non bastava… non potevamo rimanere li la notte, era troppo pericoloso. In più quel ragazzo aveva bisogno d un posto al caldo. Non avevo molta scelta. Lo presi in braccio, poveretto non riusciva nemmeno a reggersi in piedi e lo caricai sul mio asino… sapevo che distante un paio d’ore di cammino c’era una locanda. Ma dovevamo sbrigarci. Certo fare a piedi la strada non è agevole però l’ho fatta con gioia… di tanto in tanto cercavo di capire come stava il mio nuovo amico, sicuramente anche se trasportato lui soffriva più di me. In fondo mi sembrò che non ci mettemmo nemmeno tanto ad arrivare alla locanda, per fortuna comunque prima che facesse buio. “Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.” La locanda aveva posto per fortuna, mangiammo e ci riposammo entrambi. Era stata davvero una faticaccia. Il giorno dopo dovevo comunque partire, ma il mio amico non stava ancora bene. Come fare ?? Mi erano rimasti due denari, sono andato dall’albergatore e gli ho chiesto se ci poteva aiutare. Gli ho dato i miei due denari per far sì che il mio amico potesse stare nella locanda ancora qualche giorno, almeno fino a quando non fosse stato meglio. L’albergatore, che brava persona, mi disse che mi avrebbe aiutato volentieri… comunque gli ho promesso che sulla strada del ritorno sarei passato a saldare quanto gli dovevo.. Lui si è fidato di me e questo mi ha fatto piacere. Nel partire il mio pensiero era contrastato: cominciavo a pensare alla questioni che dovevo sbrigare a Gerico, ma il mio cuore mi portava la mente alla gioia dell’incontro con quel ragazzo sofferente!! A pensarci bene non conosco nemmeno il suo nome… glielo chiederò al mio ritorno! Non vedo l’ora di riabbracciarlo, nella speranza che stia decisamente meglio. “Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso". “ALLORA NOI”: rispondi: cosa puoi donare di te ancora di più agli altri ? Scrivilo sulla moneta che ti verrà consegnata CANTO: Vergine di Luce RE- LA RELA RELA Scende la sera e distende il suo mantello di vel REDO FA SIb DO FA ed il campo calmo e silente si raccoglie nel mister. RESIb LA RELA Rit. O Vergine di luce, stella dei nostri cuor, RESIb LA RELA REascolta la preghiera Madre degli esplorator. O delle stelle Signora volgi lo sguardo quaggiù dove i tuoi figli sotto le tende ti ameranno sempre più. O tu più bianca che neve nel tuo mantel verginal con la tua dolcezza lieve ci proteggi contro ogni mal. Come le tende a noi care s'avvolgon sul partir così avvolgici col tuo pregare quando saremo per morir. Preghiera domenica mattina: “SI DICE”: canto Il testamento di Tito (Fabrizio De Andre’) SiFa#Sol Re Sol La Re Non avrai altro Dio all'infuori di me, spesso mi hai fatto pensare; SiFa#Sol Re Sol La Re genti diverse venute dall'est dicevano che in fondo era uguale: Sol La Re Fa#Sol La Re credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male, Sol La Re Fa#Sol La Re credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male. Credevano a un da te e non mi hanno Credevano a un da te e non mi hanno altro diverso Poi la voglia svanisce e il figlio rimane fatto del male. e tanti ne uccide la fame. altro diverso Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore: fatto del male. ma non ho creato dolore. Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano. Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome: ma forse era stanco, forse troppo occupato, e non ascoltò il mio dolore. Ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano. Onora il padre, onora la madre e onora anche il loro bastone, bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone: quando cuore non ho Quanto cuore non ho Il settimo dice non ammazzare se del cielo vuoi essere degno. Guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno: guardate la fine di quel nazzareno e un ladro non muore di meno. Guardate la fine di quel nazzareno e un ladro non muore di meno. Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino, e scordano sempre il perdono: a mio padre si fermò il ho spergiurato su Dio e sul provato dolore. mio onore a mio padre si fermò il e no, non ne provo dolore. Ho spergiurato su Dio e sul provato dolore. mio onore e no, non ne provo dolore. Ricorda di santificare le feste. Non desiderare la roba degli Facile per noi ladroni altri entrare nei templi che non desiderarne la sposa. rigurgitan salmi Ditelo a quelli, chiedetelo ai di schiavi e dei loro padroni pochi che hanno una donna e senza finire legati agli qualcosa: altari sgozzati come animali. nei letti degli altri già Senza finire legati agli caldi d'amore altari non ho provato dolore. sgozzati come animali. L'invidia di ieri non è già finita: Il quinto dice non devi rubare stasera vi invidio la vita. e forse io l'ho rispettato vuotando, in silenzio, le Ma adesso che viene la sera ed tasche già gonfie il buio di quelli che avevan rubato: mi toglie il dolore dagli occhi ma io, senza legge, rubai in e scivola il sole al di là nome mio, delle dune quegli altri nel nome di Dio. a violentare altre notti: Ma io, senza legge, rubai in nome mio, io nel vedere quest'uomo che quegli altri nel nome di Dio. muore, madre, io provo dolore. Non commettere atti che non Nella pietà che non cede al siano puri rancore, cioè non disperdere il seme. madre, ho imparato l'amore". Feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede: "è divertente essere in gamba a servizio degli altri sull’esempio di Gesu’" “MA IO VI DICO”: VANGELO Matteo 6, 24-25 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? COMMENTO: Gesù ci invita a essere felici servendo Dio e non mammona. Mammona è parola ebraica tradotta normalmente con “denaro” perché il denaro è l’ “idolo” principale di molti uomini. In realtà mammona ha la stessa radice etimologica della parola “credere”. Servire mammona significa allora credere e mettere di fatto la propria vita a servizio di uno degli idoli del nostro tempo: il denaro come scopo e non come mezzo, il successo effimero, il potere come dominio, l’apparenza e la visibilità anche se vuoti di qualsiasi contenuto, il piacere egoistico, ecc. “ALLORA NOI”: (rispondere in gruppetti da 2): 1. scrivere una/due domande su Dio e sulla fede stimolati dal testo di De Andre’. Ne parleremo nell’omelia della Messa. 2. confronto sulle seguenti domande: o quali sono le cose che ti avvicinano a mammona e ti allontanano da Dio? o la fede in Dio è dono nella tua vita? Perché? “PREGHIAMO INSIEME” (a cori alterni): Il Mio Dio Il mio Dio non è un dio fu mai amico duro, impenetrabile, della malattia. Per questo insensibile, stoico, curò gli infermi. impassibile. Il mio Dio patì l'esilio, Il mio Dio è fragile. fu perseguitato e acclamato. E' della mia razza. E io della sua. Amò tutto quanto è umano, Lui è uomo e io quasi Dio. il mio Dio: Perché io potessi le cose e gli uomini, il assaporare la divinità pane e la donna; Lui amò il mio fango. i buoni e i peccatori. L'amore ha reso fragile il Il mio Dio fu un uomo del mio Dio. suo tempo. Il mio Dio ebbe fame e Vestiva come tutti, sonno e si riposò. parlava il dialetto della Il mio Dio fu sensibile. sua terra, Il mio Dio si irritò, fu lavorava con le sue mani, gridava come i profeti. passionale, e fu dolce come un Il mio Dio fu debole con i bambino. deboli Il mio Dio fu nutrito da e superbo con i superbi. una madre, Morì giovane perché era ne sentì e bevve tutta la sincero. tenerezza femminile. Lo uccisero perché lo Il mio Dio tremò dinnanzi tradiva la verità che era alla morte. nei suoi occhi. Non amò mai il dolore, non Ma il mio Dio morì senza odiare. Morì scusando più che perdonando. Il mio Dio è fragile. Il mio Dio ruppe con la vecchia morale del dente per dente, della vendetta meschina, per inaugurare la frontiera di un amore e di una violenza totalmente nuova. Il mio Dio gettato nel solco, schiacciato contro terra, tradito, abbandonato, incompreso, continuò ad amare. Per questo il mio Dio vinse la morte. E comparve con un frutto nuovo tra le mani: la Resurrezione. Per questo noi siamo tutti sulla via della Resurrezione: gli uomini e le cose. E' difficile per tanti il mio Dio fragile. Il mio Dio che piange, il mio Dio che non si difende. E' difficile il mio Dio abbandonato da Dio. Il mio Dio che deve morire per trionfare. Il mio Dio che fa di un ladro e criminale il primo santo della sua Chiesa. Il mio Dio giovane che muore con l'accusa di agitatore politico. Il mio Dio sacerdote e profeta che subisce la morte come la prima vergogna di tutte le inquisizioni della storia. E' difficile il mio fragile amico della vita. Il mio Dio che soffrì il morso di tutte le tentazioni. Il mio Dio che sudò sangue prima di accettare la volontà del Padre. E' difficile questo mio Dio, questo mio Dio fragile, per chi pensa di trionfare soltanto vincendo, per chi si difende soltanto uccidendo, per chi salvezza vuol dire sforzo e non regalo, per chi considera peccato quello che è umano, per chi il santo è uguale allo stoico e Cristo a un angelo. E' difficile il mio Dio Fragile per quelli che continuano a sognare un Dio che non somigli agli uomini. Juan Arias Preghiera S.Messa: o omelia dialogata o portare le monete alla processione della comunione. Dopo il canto saranno lette da due lettori come impegno da portare a casa dal challenge e vera “sfida” nella vita di tutti i giorni. Canto d'inizio Messa: Il canto dell'Amicizia DO SOL In un mondo di maschere LAMIdove sembra impossibile FA DO riuscire a sconfiggere RE SOL tutto ciò che annienta l’uomo. Il potere, la falsità, la ricchezza, l’avidità, sono mostri da abbattere, noi però non siamo soli. DO SOL Canta con noi, batti le mani, LAMIFA SOL alzale in alto, muovile al ritmo del canto. DO SOL Stringi la mano del tuo vicino LAMIFA SOL DO e scoprirai che è meno duro il cammino così. Ci hai promesso il tuo spirito, lo sentiamo in mezzo a noi e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare. Non possiamo più assistere impotenti ed attoniti perché siam responsabili della vita intorno a noi. Alleluia: DO SOL FA LAAlleluia, Alleluia! Alleluia, Alleluia! FA RE- DO Dio ha visitato il suo popolo FA SOL LA- FA SOL ha fatto meraviglie per noi, Alleluia! DO LAGli occhi dei ciechi vedono la luce, DO SOL gli orecchi sordi odono la voce: RE-7 MI-7 Dio ha fatto meraviglie per noi, FA7+ SOL Dio ha fatto meraviglie per noi! I cuori spenti vibrano d'amore, i volti tristi splendono di gioia: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi! Il lieto annuncio ai poveri è portato, la vera pace ai popoli è donata: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi! Offertorio: Ecco quel che abbiamo RIT.: LA LA7+ RE LA Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai FA#DO#-7 RE MI ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai. LA LA7+ RE LA Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi FA#DO#-7 RE MI LA per dividere nel mondo il pane che tu hai dato a noi FA#DO#DO#-7 Solo una goccia hai messo fra le mani mie FA# solo una goccia che tu ora chiedi a me, SIDO#RE7+ una goccia che, in mano a Te, SIDO#RE7+ una pioggia diventerà e la terra feconderà Le nostre gocce, pioggia fra le mani tue, saranno linfa di una nuova civiltà e la terra preparerà la festa del pane che ogni uomo condividerà Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai. Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che tu hai dato a noi Sulle strade, il vento da lontano porterà il profumo del frumento, che tutti avvolgerà. E sarà l'amore che il raccolto spartirà e il miracolo del pane in terra si ripeterà Santo : sol do Osanna eh osanna eh do re Osanna a Cristo Signor sol do Santo santo sol/ re sol Osan - na sol do Santo santo sol\re sol Osanna sol sol Osanna eh... I cieli e la terra o Signore Sono pieni di Te I cieli e la terra o Signore Sono pieni di Te Osanna eh... Benedetto colui che viene Nel nome tuo Signor Benedetto colui che viene Nel nome tuo Signor Osanna eh... Canti comunione: Te al centro del mio cuore miHo bisogno d’incontrarti nel mio cuore sidi trovare Te, di stare insieme a Te: launico riferimento del mio andare, do re siunica ragione Tu,unico sostegno Tu. do Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. si- sol do mimire do si- miRit.: Tutto ruota attorno a Te, in funzione di Te sido re e poi non importa “il come”,“il dove” e “il se”. Anche il cielo gira in tondo e non ha pace, ma c’è un punto fermo è quella stella là. La stella polare è fissa ed è la sola, la stella polare Tu,la stella sicura Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore, il significato allora sarai Tu, quello che farò sarà soltanto amore. Unico sostegno Tu,la stella polare Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Dolce sentire DO MI- FA SOL MIDolce sentire come nel mio cuore LA- SOL FA MI- LA- RERE7 SOL ora umilmente sta nascendo amore. DO MI- FA SOL MIDolce capire che non son più solo LA- SOL FA MI- LA- RESOL DO ma che son parte di una immensa vita LA- FA- DO FA FASOL DO che, generosa, risplende intorno a me: LA- FA- DO FA FASOL DO LA7 dono di lui, del suo immenso amor. MI- sol Ci ha dato il cielo e le chiare stelle fratello sole e sorella luna, la madre terra con frutti, prati e fiori, il fuoco, il vento, l'aria e l'acqua pura, fonte di vita per le sue creature, dono di lui, del suo immenso amor, dono di lui, del suo immenso amor. Canto finale: FA#MI LA MI Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto FA#MI LA MI acqua che scende decisa scavando da sé FA# SIl’argine per la vita. LA MI La traiettoria di un volo che FA#MI RE sull’orizzonte di sera SIDO#RE MI MI tutto di questa natura ha una strada per sé. Attimo che segue attimo un salto nel tempo passi di un mondo che tende oramai all’unità che non è più domani usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore SIDO#RE solo scegliendo l’amore il mondo vedrà... FA#- MI LA MI SOL FA#- MI LA MI4 MI RIT. LA MI RE Che la strada si apre passo dopo passo LA MI SIDO#ora su questa strada noi. E si spalanca un cielo MI RE FA#un mondo che rinasce si può vivere per l’unità. Nave che segue una rotta in mezzo alle onde uomo che s’apre la strada in una giungla di idee seguendo sempre il sole, quando si sente assetato deve raggiungere l’acqua FA#MI LA MI FA#sabbia che nella risacca ritorna al mare. SIUsiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore solo scegliendo l’amore il mondo vedrà. FA#SI- MI4 MI MI LA FA# Tabella punteggio Nome squadra Tempo Spirito di gruppo Abilità manuale Capacità Risultato del finale singolo SPAZIO RIFLESSIONI _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________