Se tu conoscessi il dono di Dio Giovanni 4,10 Sono io la sete, ma tu sei il pozzo profondo dall’inesauribile Mistero di Vita. Sono io la sete ma tu sei l’acqua, che dissetando monda e, mondando occhi e cuore, in più ampi spazi mi spinge ad avere sete, ancora e sempre, ma una diversa sete. Sono io la sete ma tu sei il pozzo e l’acqua che, se uno beve, mai non muore. Sei il pozzo e in te mi hai fatto entrare. Sei l’acqua, limpida acqua a cui m’assimili. Ed ecco il prodigio: io, la sete, agli assetati da te sono inviata. E acqua divento di puro annuncio, lieta acqua che canta per loro tutti il tuo essere salvezza. MASCI Lombardia GIORNATA DELLO SPIRITO 2012 3/4 marzo Villa Annunciata – BESANA BRIANZA (MI) 1 2 SE TU CONOSCESSI IL DONO DI DIO z L’acqua della salvezza Sulla strada della Parola Se conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell'acqua viva che ti salverà. Il Signore ci ha salvato dai nemici nel passaggio del Mar Rosso: l'acqua che ha travolto gli Egiziani fu per noi la salvezza (Es. 14) z Se conoscessi il dono di Dio Isaia 55, 12-13 e chi è Colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell'acqua viva che ti salverà. Lettore 3 Voi dunque partirete con gioia, sarete ricondotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spini cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non sarà distrutto. Isaia 55, 6-11 Eravamo prostrati nel deserto, consumati dalla sete: quando fu percossa la roccia, zampillò una sorgente (Es. 17) Dalle mura del tempio di Dio sgorga un fiume d'acqua viva: tutto quello che l'acqua toccherà, nascerà a nuova vita (Ez. 47) Isaia 55, 1-5 Lettore 1 O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d'Israele, che ti onora. 3 Lettore 2 Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cieloe non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. z Se conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell'acqua viva che ti salverà. z Se conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell'acqua viva che ti salverà. Guida La Scrittura dice che all'inizio «lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque» e da queste trae il cielo e ogni essere vivente (Gen 1). Dall'Eden sgorga poi un fiume che si suddivide in quattro corsi d'acqua per dare vita e fertilità ai quattro punti cardinali della terra (Gen 2). Dio stesso è paragonato all'acqua, alla pioggia di primavera, alla rugiada che fa germogliare e crescere i fiori (Os 6,3; 14,6). Ed è attraverso l'acqua del Mar Rosso che Dio manifesta la sua salvezza, liberando le dodici tribù di Israele e facendo di esse il suo popolo. È alla luce di questo contesto biblico che Gesù proclama senza ambiguità: «Chi ha sete venga a me e beva; chi crede in me, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno» (Gv 7,37-38). Alla samaritana aveva detto: «Chi beve dell'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente d'acqua che 4 zampilla per la vita eterna» (Gv 4,14). Cristo è quindi la sorgente di quest'acqua, simbolo della vita senza fine: «Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva, limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello» (Ap 22,1). Nella storia dell’acqua, evochiamo anche la nostra storia salvata da Cristo. Tutti Signore Dio, tu sei l’acqua che ricercavano i nostri padri nel deserto, che è poi scaturita dalla roccia colpita da Mosè; tu sei, Signore, la nostra fede che ci giustifica, l’amore che ci nutre, la speranza che non ci abbandona; tu sei Signore, l’acqua del pozzo dove sediamo con la samaritana per bere e dissetarci, bere e riposarci, bere e riprendere il cammino, bere e tagliare con il nostro passato fatto di ambiguità e contraddizioni, disordini e confusione. Fa che ascoltiamo, Signore, la tua voce che oggi ci invita con il segno dell’acqua a ritornare alla nostra fonte, che sei Tu. L’acqua della salvezza Fratelli, l’acqua lava, disseta, irrora. Cristo si presenta a noi come acqua viva. Battezzati nell’acqua della salvezza, anche noi siamo chiamati a testimoniare coraggiosamente la fede perché altri possano essere rigenerati nell’acqua che Cristo dona. Ed ora benediciamo la Trinità Santa che, nel segno dell’acqua, fa nuove tutte le creature. Benedetto sei tu, Dio, Padre onnipotente: hai creato l’acqua che purifica e dà vita. Benedetto nei secoli il Signore! Benedetto sei tu, Dio, unico Figlio, Gesù Cristo: hai versato dal tuo fianco acqua e sangue, perché dalla tua morte e risurrezione nascesse la Chiesa. Benedetto nei secoli il Signore! Benedetto sei tu, Dio, Spirito Santo: hai consacrato il Cristo nel Battesimo del Giordano, perché noi tutti fossimo in te battezzati. Benedetto nei secoli il Signore! Invochiamo ora il Signore perché continui a rinnovarci con l’acqua della vita. Signore Gesù, tu sei la fonte a cui noi tuoi fedeli giungiamo assetati: tu sei il Maestro che noi cerchiamo. Davanti a te, che solo sei santo, non osiamo dirci senza colpa. ognuno va alla “Fonte” e immerge le mani nell’acqua, bagnandosi la fronte e gli occhi z L’unico Maestro Questi occhi, con i tuoi, potran vedere meraviglie, potranno piangere e luccicare, guardare oltre ogni frontiera. Potranno amare più di ieri se sanno insieme a te sognare. Perché Tu, solo Tu, solo Tu sei il mio Maestro e insegnami ad amare come hai fatto Tu con me. Se lo vuoi, io lo grido a tutto il mondo che Tu sei l'unico Maestro sei per me. Tu sei il corpo, noi le membra: noi siamo un'unica preghiera. Tu sei il Maestro, noi testimoni della parola del Vangelo. Possiamo vivere felici in questa Chiesa che rinasce. Perché Tu, solo Tu… respingono e non credono che siamo inviati da te, quando ci disprezzano e ci prendono in giro, il tuo Spirito ci ricordi: - Quando ci sentiamo spaesati in un mondo che non segue la tua strada, quando non crediamo che è nostro dovere annunciare il Vangelo, il tuo Spirito ci ricordi: - Quando ci verrà la tentazione di scappare su strade lontane da te e di voltare le spalle alla missione che ci hai dato, il tuo Spirito ci ricordi: Come segno di fraternità e di comunione all’inizio di queste giornate insieme, ci scambiamo un segno di pace. z L’acqua della salvezza Venga a me chi ha sete e chi mi cerca, si disseti colui che in me crede: fiumi d'acqua viva scorreranno dal mio cuore trafitto (Gv. 7) Preghiera di intercessione Guida Signore, ai tuoi apostoli hai detto: «Andate… io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo». Questo è il mandato missionario anche per ciascuno di noi. Andate... io sono con voi! Se conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell'acqua viva che ti salverà. Chi berrà l'acqua viva che io dono non avrà mai più sete in eterno: in lui diventerà una sorgente zampillante per sempre (Gv. 4) - Quando dubitiamo e abbiamo paura, quando ci chiediamo cosa dobbiamo dire o cosa dobbiamo fare, quando ci sentiamo svogliati, senza inventiva, il tuo Spirito ci ricordi: - Quando non ci ascoltano e mentendo dicono ogni male di noi, quando ci 5 6 GESÙ SEDEVA AL POZZO Veglia all’Eucarestia Adorare è un dono, è di chi sa di essere piccolo, povero, di chi prova stupore e, nella fede, sa riconoscere la presenza di Dio; è un allenamento costante alla contemplazione… Davanti a Gesù Eucaristia chiedi questa disposizione del cuore. Vangelo di Giovanni 4,5-7 Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. cose: amore, amicizia, soddisfazioni, la realizzazione di un desiderio speciale, la vita… La Samaritana ci mostra che ogni esperienza di fede è un incontro personale d’amore con Dio, che parte dalla “sete” comune a tutti gli uomini. Gesù, invece, ha sete soltanto di una cosa: di te, della tua unicità, del tuo amore, della tua verità… Provo ad ascoltarlo mentre mi dice: «Io ho sete di te e tu di cosa hai sete? − di cosa ha sete il mio cuore? Quali sono i miei desideri più profondi? Preghiera Salmo 63 Credo, mio Dio, di essere dinanzi a te che mi guardi e ascolti le mie preghiere. Tu sei tanto grande e tanto santo: io ti adoro. Tu mi hai dato tutto: io ti ringrazio. Tu sei stato tanto offeso da me: io ti chiedo perdono con tutto il cuore. Tu sei tanto misericordioso: io ti domando tutte le grazie che vedi utili per me. O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. A te si stringe l'anima mia: la tua destra mi sostiene. La sete La scena che ci si propone è l’incontro tra un uomo e una donna, entrambi hanno sete: Gesù chiede da bere alla Samaritana che è andata al pozzo proprio per prendere acqua. Il dono Gesù si propone alla donna come Colui che può dissetarla in modo pieno e definitivo: ”chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. È una prospettiva bella, allettante e la donna non esita un istante a chiedere l’acqua viva: “dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. Ma per dissetarsi deve conoscere l’acqua; per bere l’acqua della vita dobbiamo riconoscere tutto quello che, nella nostra realtà, non è vita e non ci disseta, e arrivare a desiderare l’acqua che è il dono di Dio. L’acqua vivente di cui abbiamo sete è Dio che si dona: è l’amore del Padre che tanto ama il mondo da donare il suo Figlio perché in Lui ognuno diventi figlio. La nostra sete allora è veramente appagata solo se conosciamo l’amore di Dio per noi: si vive e si ama nella misura in cui si è accolti e amati. E nessuno meglio di Gesù, Figlio del Padre, può condurci alla verità di noi stessi, alla nostra più profonda e originale identità di figli amati da sempre e per sempre dal Padre e chiamati a coltivare quel dono vocazionale che lo Spirito dà ad ognuno per il bene di tutti. Questo è il dono al quale Gesù cerca di aprire il cuore della Samaritana, e anche il nostro cuore: perché, conoscendolo, possiamo chiederlo. “Signore, dammi di quest’acqua…”. − a quale acqua mi disseto? Cosa mi rende veramente felice? Cos’è la felicità per me? − quali sono i miei mariti? (bellezza, successo, denaro, intelligenza, indipendenza…) Quali le sicurezze a cui sono più attaccato? Conosco e accetto i miei limiti e debolezze? Sento che il Signore mi ama oltre ogni mio limite? Anche tu oggi sei chiamato/a ad incontrare Gesù, a raccontargli la “tua” sete. Abbiamo sete di tante 7 8 Rileggo più volte l’invito di Gesù: “Se tu conoscessi il dono di Dio…”. Provo a concentrare la mia attenzione su questo dono che il Signore vuole, desidera farmi conoscere. Chiedo a Gesù di dissetarmi con la sua acqua. Riempi la mia vita Riempi la mia vita di te, Signore. Prendi questo mio cuore pieno di speranze, e rendilo paziente nell'aspettare. Prendi ogni mio pensiero perché impari a cercare la verità, libero dall'errore. Prendi la mia gioiosa volontà di vita, accendila di fede, di speranza, di amore. Prendi la mia storia e fanne un disegno d’amore. Prendi le mie mani e fanne strumento della tua pace. Prendi il mio tempo, perché io sia pronto per il mio domani. Prendici, Signore, e fa’ di noi la tua famiglia, per portarti ovunque nel mondo. La parola alla Samaritana… “Siate pazienti con la lentezza nel rompere con i vostri mariti, siate sicuri che in ciascuna delle vostre vite esiste un pozzo e il Maestro vi sta aspettando seduto sul suo bordo. Confidate nel suo potere di seduzione, nella sua pazienza nell’abbattere le vostre difese, nel suo desiderio di portarvi fino al profondo della vostra vita, alle sue sorgenti interiori e segrete, perché Lui sa accompagnare questa discesa senza impazienza né fretta. Quando io l’ho sentito dire due volte: “l’acqua che io voglio dare”, ho capito che era abitato dal desiderio violento di annegarci tutti nella sua corrente. Non accontentatevi solamente di quello che già sapete di Lui: percorrete il viaggio nell’intimità al quale Gesù vi invita. All’inizio io non ho visto in Lui altro che un giudeo, ma pian piano mi ha guidata fino a fare in modo che lo scoprissi come Signore, Profeta e Messia, come Colui che da sempre stavo aspettando senza saperlo. Abbiate il coraggio di chiamarlo con nomi nuovi. Imparate ad ascoltare meglio e fatevi esperti nel domandare, dialogare e condividere con altri quella povertà che ci rende tutti uguali. Infatti, solo se sperimenterete la vostra sete potrete entrare nel gioco che io ho imparato accanto al pozzo: l’uomo assetato che mi ha chiesto dell’acqua è risultato essere Colui che ha placato la mia sete… e ciò mi ha convinto dopo a parlare di Lui alla mia gente. Proprio perché sapevo di avere bisogno della salvezza, ho potuto annunciare ad altri che avevo incontrato qualcuno che mi aveva accolto senza giudicarmi né condannarmi. Venite a festeggiare con me vicino al pozzo che la propria povertà, riconosciuta e messa in relazione con Gesù, non è un ostacolo a ricevere il dono 9 dell’acqua viva, ma la migliore occasione per accoglierla e lasciarla scorrere per la Vita eterna. State pronti: Egli può aspettarvi in qualunque posto, in qualunque mezzogiorno della vostra vita quotidiana, proprio quando siete immersi nelle vostre preoccupazioni o intenti nelle vostre fughe. Se vi fermate ad ascoltarlo, siete persi per sempre: Egli al principio vi chiederà qualcosa di semplice (“dammi da bere”, “va’ a chiamare tuo marito”)..., ma alla fine, tornerete a casa vostra senza acqua, senza brocca e con la sete, prima sconosciuta, di attirare a Lui la città intera. Accogliete la notizia sorprendente che è il Padre che vi cerca e desidera la risposta della vostra adorazione”. (da “Cercatori di pozzi e di vie”) È toccato anche a me, Gesù: un giorno ti ho incontrato come un povero, come un assetato, come un viandante stanco che chiede aiuto. Hai dovuto vincere le mie reticenze, i miei sospetti ed i miei dubbi per offrirmi una possibilità nuova: un’acqua che zampilla per la vita eterna. Un po’ alla volta tu mi hai aperto gli occhi sulla mia esistenza, mi hai fatto riconoscere i miei fallimenti e le mie ferite, i miei peccati e le mie infedeltà. Ho cercato di resisterti, ho accampato discussioni fatte apposta per guadagnare tempo, per portare altrove l’attenzione. Tu mi hai condotto all’essenziale, a quello che conta veramente e ti sei rivelato non solo come un saggio, come un maestro spirituale, o addirittura come un profeta, ma come l’Inviato di Dio, il Messia, il suo Cristo. È toccato anche a me, Signore, ad uno dei pozzi della storia di incontrarti e di riconoscerti come il Salvatore, come l’Unico capace di colmare la mia sete più profonda. Aspettaci, Signore, al pozzo del convegno, nell’ora provvidenziale che scocca per ognuno. Presèntati e parlaci per primo, tu mendicante ricco dell’unica acqua viva. Distoglici, pian piano, da tanti desideri, da tanti amori effimeri che ancora ci trattengono. Sciogli l’indifferenza, i pregiudizi, i dubbi e le paure, libera la fede. Scava in noi il vuoto, riempilo di desiderio. Fa’ emergere la sete, attraici con il tuo dono. Dilata il nostro cuore, infiammane l’attesa. Da’ nome a quella sete che dentro ci brucia, senza che sappiamo chiamarla con il suo vero nome. Riportaci in noi stessi, nel centro più segreto dove nessun altro giunge. Tra le dure pietre dell’orgoglio, il fango dei compromessi, la sabbia dei rimandi, scava tu stesso un varco al tuo Santo Spirito. 10 LODI del mattino della II Domenica di Quaresima z CANTICO DI ZACCARIA - Lc 1,68-79 Il Messia e il suo precursore Antifona “Mio cibo – dice il Signore – è fare la volontà di chi mi ha mandato”. Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, O Dio vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Lode a te, Signore, re di eterna gloria. per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace. Gloria… Ant. “Mio cibo – dice il Signore – è fare la volontà di chi mi ha mandato”. Alla fine, ripetuta l'antifona, si aggiunge: Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 11 Benedite, luce e tenebre, il Signore, * benedite, folgori e nubi, il Signore, Benedica la terra il Signore, * lo lodi e lo esalti nei secoli. PRIMA ORAZIONE Preghiamo. Dio, che ami l'innocenza e la ridoni, avvinci a te i cuori dei tuoi servi; tu, che ci hai liberato dalle tenebre dello spirito, non lasciarci allontanare più dalla tua luce. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Benedite, monti e colline, il Signore, * benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore. Benedite, sorgenti, il Signore, * benedite, mari e fiumi, il Signore, Benedite, mostri marini e quanto si muove nell'acqua, il Signore, * benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore. Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, * benedite, figli dell’uomo, il Signore. SALMODIA Benedica Israele il Signore, * lo lodi e lo esalti nei secoli. Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, * benedite, o servi del Signore, il Signore. Cantico - Dn 3,57-88. 56 Ogni creatura lodi il Signore. Ant. O servi del Dio altissimo, * levate un inno al Signore nostro Dio. Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, * benedite, pii e umili di cuore, il Signore. Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. A cori alterni Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, * lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Benedite, angeli del Signore, il Signore, * Benedite, cieli, il Signore. Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito santo, * lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli. Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, * degno di lode e di gloria nei secoli. Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, * benedite, potenze tutte del Signore, il Signore. Benedite, sole e luna, il Signore, * benedite, stelle del cielo, il Signore. Non si dice il Gloria. Ant. Benedite, piogge e rugiade, il Signore, * benedite, o venti tutti, il Signore. Benedite, fuoco e calore, il Signore, * benedite, freddo e caldo, il Signore. Benedite, rugiada e brina, il Signore, * Benedite, gelo e freddo, il Signore. Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, * benedite, notti e giorni, il Signore. 12 O servi del Dio altissimo, * levate un inno al Signore nostro Dio. SALMI LAUDATIVI SALMO DIRETTO Salmo 150 Ogni vivente dia lode al Signore Salmo 117, 1-9 Canto di gioia e di vittoria Ant. Nel firmamento della sua potenza date lode a Dio. Tutti insieme Celebrate il Signore, perché è buono; * eterna è la sua misericordia. Dica Israele che egli è buono: * eterna è la sua misericordia. Lo dica la casa di Aronne: * eterna è la sua misericordia. Lo dica chi teme Dio: * eterna è la sua misericordia. Nell'angoscia ho gridato al Signore, * mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. Il Signore è con me, non ho timore; * che cosa può farmi l'uomo? Il Signore è con me, è mio aiuto, * sfiderò i miei nemici. È meglio rifugiarsi nel Signore * che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore * che confidare nei potenti. A cori alterni Lodate il Signore nel suo santuario, * lodatelo nel firmamento della sua potenza. Lodatelo per i suoi prodigi, * lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di tromba, * lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, * lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, + lodatelo con cembali squillanti; * ogni vivente dia lode al Signore. Non si dice il Gloria. Dona a chi indugia nel male un cuore arreso e pentito: ci vinca infine e salvi la lunga tua pazienza. Si dissolva nel pianto ogni nascosta colpa; se grande fu il peccato, scenda più largo il perdono. Conclusione SECONDA ORAZIONE *Tu che mondi la Chiesa da ogni bruttura, Kyrie eleison. Kyrie eleison. Nel firmamento della sua potenza date lode a Dio. INNO O sole dell'anima, Cristo, ora che il giorno nasce, la luce tua benefica le tenebre nostre disperda. 13 Andiamo in pace. Nel nome di Cristo. ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE Lodate il Signore, popoli tutti, * voi tutte, nazioni, dategli gloria; Ant. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo. Amen. Amen. A Cristo, sacerdote eterno, eleviamo le nostre invocazioni. Gloria… Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. Terra e cielo ti cantino, o Trinità, dolce fonte d'amore: lo Spirito che rinnova dischiuda il labbro alla lode. Gloria… Accogli, o Dio forte, le nostre preghiere e soccorri con paterno amore chi ti invoca con fede; aiutaci a combattere il male con le armi della sobrietà e dell'astinenza. Per Cristo nostro Signore. Amen. Padre nostro… E' il tempo della grazia e tutto rifiorisce; è il tempo di tornare gioiosamente a te. Salmo 116 Invito universale alla lode di Dio perché forte è il suo amore per noi * e la fedeltà del Signore dura in eterno. *Tu che guidi il tuo popolo nel deserto dell’esistenza, Kyrie eleison. Kyrie eleison. *Tu che estingui la sete di chi ti chiede l’acqua della vita, Kyrie eleison. Kyrie eleison. *Tu che ai credenti elargisci lo Spirito di sapienza, Kyrie eleison. Kyrie eleison. *Tu che in questo tempo di salvezza rinnovi i nostri cuori, Kyrie eleison. Kyrie eleison. 14 9 Dice dunque a lui la donna samaritana: Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna, samaritana? I giudei infatti non hanno rapporti con i samaritani. 10 Rispose Gesù e le disse: Se conoscessi il dono di Dio e chi è colui che dice a te: Dammi da bere, tu avresti chiesto a lui e ti avrebbe dato acqua vivente. 11 Gli dice [la donna]: Signore, non hai con che attingere e il pozzo è profondo. Da dove hai tu dunque l’acqua vivente? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo ed egli stesso ne bevve e i suoi figli e i suoi armenti? 13 Rispose Gesù e le disse: Chiunque beve da quest’acqua avrà sete di nuovo. 14 Chi invece beve dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno; anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua zampillante in vita eterna. 15 Gli dice la donna: Signore, dammi quest’acqua, affinché non abbia sete e non venga qui ad attingere. 16 Le dice: Va’, chiama tuo marito e vieni qui. 17 Rispose la donna e disse: Non ho marito. Le dice Gesù: Bene dicesti: Non ho marito 18 Cinque mariti infatti avesti e chi hai adesso non è tuo marito. Questa cosa vera hai detto. 19 Gli dice la donna: Signore, vedo che sei profeta, tu! MOLTI DI PIÙ CREDETTERO PER LA SUA PAROLA Lectio divina e meditazione sul testo di GIOVANNI 4,4-42 4 Ora bisognava che lui passasse attraverso la Samaria. 5 Viene dunque in una città della Samaria detta Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe. 6 Ora c’era lì la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva così sulla fonte; era circa l’ora sesta. 7 Viene una donna della Samaria ad attingere acqua. Dice a lei Gesù: Dammi da bere! 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città per comperare cibi. 15 20 I nostri padri su questo monte adorarono e voi dite che in Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare. 21 Le dice Gesù: Credi a me, donna, viene l’ora quando né su questo monte né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza è dai giudei. 23 Ma viene l’ora, ed è adesso, quando i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità. E infatti il Padre questi suoi adoratori cerca. 24 Spirito è Dio, e i suoi adoratori in Spirito e verità bisogna che adorino. 25 Gli dice la donna: So che viene il Messia, chiamato Cristo: quando lui verrà ci annuncerà ogni cosa. 26 Le dice Gesù: Io-Sono, che parlo a te! 27 E in questo momento arrivarono i suoi discepoli. E si meravigliavano che parlasse con una donna; nessuno tuttavia disse: Che cerchi, o: Che dici con lei? 28 Lasciò dunque la sua idria la donna e andò nella città e dice agli uomini: 29 Venite, ecco un uomo che mi ha detto tutte le cose che ho fatto. Che non sia lui il Cristo? 30 Uscirono dalla città e venivano a lui. 31 Nel frattempo lo pregavano i suoi discepoli dicendo: Rabbì, mangia! 32 Ora egli disse loro: Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete. 33 Dicevano dunque i discepoli gli uni agli altri: Che qualcuno gli abbia portato da mangiare? 34 Dice loro Gesù: Mio cibo è fare la volontà di chi mi ha inviato e compiere l’opera sua. 35 Non dite voi: Ancora quattro mesi e viene la mietitura? Ecco, vi dico, alzate i vostri occhi e contemplate i campi, poiché sono bianchi per la mietitura. 35/36 Già / chi miete riceve la ricompensa e raccoglie frutto in vita eterna, cosicché chi semina gioisce con chi miete. 37 In questo infatti è vera la parola: uno è chi semina e un altro chi miete. 38 Io vi ho inviati a mietere ciò che voi non avete faticato: altri hanno faticato e voi nella loro fatica siete entrati. 39 Ora da quella città molti dei samaritani credettero in lui per la parola della donna che testimoniò: Mi ha detto tutte le cose che ho fatto. 40 Quando dunque vennero da lui i samaritani lo pregavano di dimorare presso di loro; e dimorò lì due giorni. 41 E molti di più credettero per la sua parola. 42 Ora dicevano alla donna: Non più per il tuo parlare crediamo; noi stessi infatti abbiamo udito e sappiamo che costui è veramente il salvatore del mondo. 16 5. Gruppo PREGHIERA DEI FEDELI Lasciamo spazio alle riflessioni e agli spunti di preghiera di ciascuno per formulare delle semplici intenzioni, per la Chiesa, per noi… sui temi della giornata, da proporre a tutta l’assemblea. SORGENTE DI ACQUA ZAMPILLANTE 6. Gruppo SEGNO DI PACE L’ ”osculum pacis” era il segno di riconoscimento dei primi cristiani. Diamo profondità e pienezza a questo gesto, attraverso parole e gesti, con fantasia e libertà nella nostra celebrazione. Preparazione dell’Eucarestia nei gruppi di lavoro z Canto all’ingresso DOMENICA della Samaritana II DI QUARESIMA Beati quelli che poveri sono, beati quanti son puri di cuore. Beati quelli che vivono in pena nell’attesa dI un nuovo mattino. Saran beati, vi dico beati, perché di essi è il regno dei cieli (2v.) Celebrazione dell’Eucarestia Beati quelli che fanno la pace, beati quelli che insegnano amore. Beati quelli che hanno la fame e la sete di vera giustizia. 7. Gruppo OFFERTORIO Quali sono oggi i segni che insieme al pane e al vino possono raccontare i temi su cui abbiamo riflettuto? Provate a pensare simboli o parole che possano esprimere l’offerta di oggi. Beati quelli che un giorno saranno perseguitati a causa di Cristo, perché nel cuore non hanno violenza ma la forza di questo vangelo. 8. Gruppo PROFESSIONE DI FEDE Il Credo di ogni domenica assume oggi una valenza particolare. E’ la nostra adesione e il nostro impegno di discepoli e testimoni nella quotidianità della fede. Provate a scrivere e a proporre un “nuovo” Credo che nasca dalle riflessioni di queste giornate. 1. Gruppo ATTO PENITENZIALE Dopo aver vissuto l’esperienza e l’ascolto sul tema di queste giornate, quali sono, secondo voi, le situazioni di peccato personale e comunitario di cui chiedere perdono all’inizio dell’Eucarestia? Atto penitenziale Lettura – Dt 5, 1-2. 6-21 9. Gruppo RINGRAZIAMENTO Quali motivi di ringraziamento vi sentireste di esprimere guardando al dono e all’impegno della fede personale e comunitaria? 2. Gruppo LETTURA Ascoltare la parola di Dio significa anche saperla leggere bene e chiaramente perché tutti la comprendano e si lascino abitare da lei. Provate a fare un commento a questa lettura alla luce dell’esperienza e del tema di queste giornate. 10. Gruppo MANDATO FINALE Per non rendere scontato il finale dell’Eucarestia, “Andiamo in pace”, come potremmo testimoniare la pace di Gesù? Riassumete le vostre riflessioni in un piccolo “mandato” (parole, gesto, segno…) al termine della celebrazione. 3. Gruppo EPISTOLA – come sopra "Chi berrà dell'acqua che io darò, non avrà più sete in eterno". Lettura del libro del Deuteronomio. In quei giorni. Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo ai vostri orecchi: imparatele e custoditele per mettele in pratica. Il Signore, nostro Dio, ha stabilito con noi un’alleanza sull’Oreb. “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile. Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e Cf Gv 4,13 4. Gruppo VANGELO – come sopra 17 18 non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Osserva il giorno del sabato per santificarlo, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. Ricòrdati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore, tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del sabato. Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai, Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai testimonianza menzognera contro il tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo. Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”». Salmo - Sal 18 (19) Signore, tu solo hai parole di vita eterna. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. ® Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. ® Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore. ® z zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e Canto al vangelo Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. Vangelo – Gv 4, 5-42 + Lettura del Vangelo secondo Giovanni Epistola - Ef 4, 1-7 Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini Fratelli, io prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Parola di Dio. Parola di Dio. 19 In quel tempo. Il Signore Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che 20 raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». Offri la vita tua come Maria ai piedi della Croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell’umanità. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime e speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai. z Canto alla comunione z Canto finale Io lo so Signore che vengo da lontano prima nel pensiero e poi nella Tua mano. Io mi rendo conto che Tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così. Grandi cose ha fatto il Signore per noi ha fatto germogliare i fiori tra le rocce. Grandi cose ha fatto il Signore per noi ci ha riportati liberi alla nostra terra. Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare l'amore che Dio ha versato su noi. “Padre d’ogni uomo”- e non ti ho visto mai – “Spirito di vita”- e nacqui da una donna – “Figlio mio fratello”- e sono solo un uomo - eppure io capisco che Tu sei Verità. Tu che sai strappare dalla morte hai sollevato il nostro viso dalla polvere. Tu che hai sentito il nostro pianto nel nostro cuore hai messo un seme di felicità. E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino e insegnerò a chiamarti “Padre nostro” ad ogni figlio che diventa uomo. Professione di fede Parola del Signore. Io lo so Signore che Tu mi sei vicino, luce alla mia mente, guida al mio cammino, mano che sorregge, sguardo che perdona, e non mi sembra vero che Tu esista così. z Santo Preghiera dei fedeli Dove nasce amore Tu sei la sorgente; dove c’è una Croce Tu sei la speranza; dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna; e so che posso sempre contare su di Te! E accoglierò la vita come un dono e avrò il coraggio di morire anch’io e incontro a Te verrò col mio fratello che non si sente amato da nessuno. Segno della pace Offertorio Ringraziamento z Canto all’offertorio Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo si imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai. Mandato finale 21 22 Sii benedetto Signore Gesù, che ti sei fatto sete perché noi potessimo scoprire la nostra sete e l’acqua che sola può placarla. Eppure tu fonte d’acqua chiedi da bere a noi. In realtà colui che chiedeva da bere aveva sete della fede di quella donna. Chiede da bere e promette da bere. E’ bisognoso come uno che aspetta di ricevere, ed è nell’abbondanza come uno che è in grado di saziare. “Se conoscessi il dono di Dio”. Il Signore parla alla donna in maniera ancora velata: solo a poco a poco penetra nel cuore di lei. È veramente il salvatore del mondo! La preghiera conclusiva Parola (S. Agostino) Dal Libro dell’Apocalisse (21,9.22,1-5.17) Venne uno dei sette angeli e mi mostrò poi un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. E non vi sarà più maledizione. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello: i suoi servi lo adoreranno; vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte. Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà. E regneranno nei secoli dei secoli. Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita. Ci doni la sua benedizione il Padre e il Figlio + e loSpirito Santo. Amen. z Madonna degli Scouts Madonna degli Scout ascolta t' invochiam concedi un forte cuore a noi che ora partiam La strada è tanto lunga e il freddo già ci assal respingi tu Regina lo Spirito del mal. E il ritmo dei passi ci accompagnerà là verso gli orizzonti lontani si va (2v) E lungo quella strada non ci lasciar Tu nel volto di chi soffre saprem trovar Gesù. allor ci fermeremo le piaghe a medicar e il pianto di chi e' solo sapremo consolar. Riconosciamoci in lei, e in lei ringraziamo Dio per noi. S. Agostino Lungo la strada bianca la croce apparirà: é croce che ricorda chi ci ha lasciato già. Pur Tu sotto una croce, Maria, restasti un dì. Per loro ti preghiamo sommessamente qui. silenzio 23 24