Se tu conoscessi il dono di Dio
Giovanni 4,10
Sono io la sete,
ma tu sei il pozzo profondo
dall’inesauribile Mistero di Vita.
Sono io la sete
ma tu sei l’acqua, che dissetando monda
e, mondando occhi e cuore,
in più ampi spazi mi spinge
ad avere sete, ancora e sempre,
ma una diversa sete.
Sono io la sete
ma tu sei il pozzo e l’acqua
che, se uno beve, mai non muore.
Sei il pozzo
e in te mi hai fatto entrare.
Sei l’acqua,
limpida acqua a cui m’assimili.
Ed ecco il prodigio:
io, la sete,
agli assetati da te sono inviata.
E acqua divento
di puro annuncio,
lieta acqua che canta
per loro tutti il tuo essere salvezza.
MASCI
Lombardia
GIORNATA DELLO SPIRITO 2012
3/4 marzo
Villa Annunciata – BESANA BRIANZA (MI)
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SE TU CONOSCESSI
IL DONO DI DIO
z L’acqua della salvezza
Sulla strada della Parola
Se conoscessi il dono di Dio
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell'acqua viva che ti salverà.
Il Signore ci ha salvato dai nemici
nel passaggio del Mar Rosso:
l'acqua che ha travolto gli Egiziani
fu per noi la salvezza (Es. 14)
z Se conoscessi il dono di Dio
Isaia 55, 12-13
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell'acqua viva che ti salverà.
Lettore 3
Voi dunque partirete con gioia,
sarete ricondotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi
eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.
Invece di spini cresceranno cipressi,
invece di ortiche cresceranno mirti;
ciò sarà a gloria del Signore,
un segno eterno che non sarà distrutto.
Isaia 55, 6-11
Eravamo prostrati nel deserto,
consumati dalla sete:
quando fu percossa la roccia,
zampillò una sorgente (Es. 17)
Dalle mura del tempio di Dio
sgorga un fiume d'acqua viva:
tutto quello che l'acqua toccherà,
nascerà a nuova vita (Ez. 47)
Isaia 55, 1-5
Lettore 1
O voi tutti assetati, venite all'acqua,
voi che non avete denaro, venite,
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l'orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d'Israele, che ti onora.
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Lettore 2
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore
che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri
non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie.
Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cieloe non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata
e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto
ciò per cui l'ho mandata.
z Se conoscessi il dono di Dio
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell'acqua viva che ti salverà.
z Se conoscessi il dono di Dio
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell'acqua viva che ti salverà.
Guida
La Scrittura dice che all'inizio
«lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque»
e da queste trae il cielo
e ogni essere vivente (Gen 1).
Dall'Eden sgorga poi un fiume
che si suddivide in quattro corsi d'acqua
per dare vita e fertilità
ai quattro punti cardinali della terra (Gen 2).
Dio stesso è paragonato all'acqua,
alla pioggia di primavera,
alla rugiada che fa germogliare
e crescere i fiori (Os 6,3; 14,6).
Ed è attraverso l'acqua del Mar Rosso
che Dio manifesta la sua salvezza,
liberando le dodici tribù di Israele
e facendo di esse il suo popolo.
È alla luce di questo contesto biblico
che Gesù proclama senza ambiguità:
«Chi ha sete venga a me e beva;
chi crede in me, fiumi di acqua viva
sgorgheranno dal suo seno» (Gv 7,37-38).
Alla samaritana aveva detto:
«Chi beve dell'acqua che io gli darò
diventerà in lui sorgente d'acqua che
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zampilla per la vita eterna» (Gv 4,14).
Cristo è quindi
la sorgente di quest'acqua,
simbolo della vita senza fine:
«Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva,
limpida come cristallo,
che scaturiva dal trono di Dio
e dell'Agnello» (Ap 22,1).
Nella storia dell’acqua,
evochiamo anche la nostra storia
salvata da Cristo.
Tutti
Signore Dio, tu sei l’acqua
che ricercavano i nostri padri
nel deserto,
che è poi scaturita dalla roccia
colpita da Mosè;
tu sei, Signore,
la nostra fede che ci giustifica,
l’amore che ci nutre,
la speranza che non ci abbandona;
tu sei Signore, l’acqua del pozzo
dove sediamo con la samaritana
per bere e dissetarci, bere e riposarci,
bere e riprendere il cammino,
bere e tagliare con il nostro passato
fatto di ambiguità e contraddizioni,
disordini e confusione.
Fa che ascoltiamo, Signore,
la tua voce che oggi ci invita
con il segno dell’acqua
a ritornare alla nostra fonte,
che sei Tu.
L’acqua della salvezza
Fratelli, l’acqua lava, disseta, irrora.
Cristo si presenta a noi come acqua viva.
Battezzati nell’acqua della salvezza,
anche noi siamo chiamati
a testimoniare coraggiosamente la fede
perché altri possano essere rigenerati
nell’acqua che Cristo dona.
Ed ora benediciamo la Trinità Santa
che, nel segno dell’acqua,
fa nuove tutte le creature.
Benedetto sei tu,
Dio, Padre onnipotente:
hai creato l’acqua che purifica e dà vita.
Benedetto nei secoli il Signore!
Benedetto sei tu,
Dio, unico Figlio, Gesù Cristo:
hai versato dal tuo fianco acqua e sangue,
perché dalla tua morte e risurrezione
nascesse la Chiesa.
Benedetto nei secoli il Signore!
Benedetto sei tu,
Dio, Spirito Santo:
hai consacrato il Cristo
nel Battesimo del Giordano,
perché noi tutti fossimo in te battezzati.
Benedetto nei secoli il Signore!
Invochiamo ora il Signore perché continui a
rinnovarci con l’acqua della vita.
Signore Gesù, tu sei la fonte
a cui noi tuoi fedeli giungiamo assetati:
tu sei il Maestro che noi cerchiamo.
Davanti a te, che solo sei santo,
non osiamo dirci senza colpa.
ognuno va alla “Fonte” e immerge le mani nell’acqua,
bagnandosi la fronte e gli occhi
z
L’unico Maestro
Questi occhi, con i tuoi,
potran vedere meraviglie,
potranno piangere e luccicare,
guardare oltre ogni frontiera.
Potranno amare più di ieri
se sanno insieme a te sognare.
Perché Tu, solo Tu,
solo Tu sei il mio Maestro e insegnami
ad amare come hai fatto Tu con me.
Se lo vuoi,
io lo grido a tutto il mondo che Tu sei
l'unico Maestro sei per me.
Tu sei il corpo, noi le membra:
noi siamo un'unica preghiera.
Tu sei il Maestro, noi testimoni
della parola del Vangelo.
Possiamo vivere felici
in questa Chiesa che rinasce.
Perché Tu, solo Tu…
respingono e non credono che siamo inviati da te,
quando ci disprezzano e ci prendono in giro, il tuo
Spirito ci ricordi:
- Quando ci sentiamo spaesati in un mondo che
non segue la tua strada, quando non crediamo che
è nostro dovere annunciare il Vangelo, il tuo Spirito
ci ricordi:
- Quando ci verrà la tentazione di scappare su
strade lontane da te e di voltare le spalle alla
missione che ci hai dato, il tuo Spirito ci ricordi:
Come segno di fraternità e di comunione all’inizio
di queste giornate insieme, ci scambiamo un
segno di pace.
z L’acqua della salvezza
Venga a me chi ha sete e chi mi cerca,
si disseti colui che in me crede:
fiumi d'acqua viva scorreranno
dal mio cuore trafitto (Gv. 7)
Preghiera di intercessione
Guida
Signore, ai tuoi apostoli hai detto:
«Andate… io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo». Questo è il
mandato missionario anche per ciascuno
di noi.
Andate... io sono con voi!
Se conoscessi il dono di Dio
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell'acqua viva che ti salverà.
Chi berrà l'acqua viva che io dono
non avrà mai più sete in eterno:
in lui diventerà una sorgente
zampillante per sempre (Gv. 4)
- Quando dubitiamo e abbiamo paura,
quando ci chiediamo cosa dobbiamo dire
o cosa dobbiamo fare, quando ci
sentiamo svogliati, senza inventiva, il tuo
Spirito ci ricordi:
- Quando non ci ascoltano e mentendo
dicono ogni male di noi, quando ci
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GESÙ SEDEVA AL POZZO
Veglia all’Eucarestia
Adorare è un dono, è di chi sa di essere piccolo,
povero, di chi prova stupore e, nella fede, sa
riconoscere la presenza di Dio; è un allenamento
costante alla contemplazione…
Davanti a Gesù Eucaristia chiedi questa
disposizione del cuore.
Vangelo di Giovanni 4,5-7
Giunse così a una città della Samaria chiamata
Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a
Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di
Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio,
sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Giunge una donna samaritana ad attingere acqua.
cose: amore, amicizia, soddisfazioni, la
realizzazione di un desiderio speciale, la
vita…
La Samaritana ci mostra che ogni
esperienza di fede è un incontro
personale d’amore con Dio, che parte
dalla “sete” comune a tutti gli uomini.
Gesù, invece, ha sete soltanto di una
cosa: di te, della tua unicità, del tuo
amore, della tua verità…
Provo ad ascoltarlo mentre mi dice: «Io
ho sete di te e tu di cosa hai sete?
− di cosa ha sete il mio cuore? Quali
sono i miei desideri più profondi?
Preghiera
Salmo 63
Credo, mio Dio,
di essere dinanzi a te che mi guardi
e ascolti le mie preghiere.
Tu sei tanto grande e tanto santo:
io ti adoro.
Tu mi hai dato tutto:
io ti ringrazio.
Tu sei stato tanto offeso da me:
io ti chiedo perdono con tutto il cuore.
Tu sei tanto misericordioso:
io ti domando tutte le grazie
che vedi utili per me.
O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti
cerco,
ha sete di te l'anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia:
la tua destra mi sostiene.
La sete
La scena che ci si propone è l’incontro tra un uomo
e una donna, entrambi hanno sete: Gesù chiede
da bere alla Samaritana che è andata al pozzo
proprio per prendere acqua.
Il dono
Gesù si propone alla donna come Colui che può
dissetarla in modo pieno e definitivo: ”chi beve
dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete,
anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui
sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.
È una prospettiva bella, allettante e la donna non
esita un istante a chiedere l’acqua viva: “dammi di
quest’acqua, perché non abbia più sete e non
continui a venire qui ad attingere acqua”. Ma per
dissetarsi deve conoscere l’acqua; per bere
l’acqua della vita dobbiamo riconoscere tutto quello
che, nella nostra realtà, non è vita e non ci disseta,
e arrivare a desiderare l’acqua che è il dono di Dio.
L’acqua vivente di cui abbiamo sete è Dio che si
dona: è l’amore del Padre che tanto ama il mondo
da donare il suo Figlio perché in Lui ognuno diventi
figlio. La nostra sete allora è veramente appagata
solo se conosciamo l’amore di Dio per noi: si vive e
si ama nella misura in cui si è accolti e amati. E
nessuno meglio di Gesù, Figlio del Padre, può
condurci alla verità di noi stessi, alla nostra più
profonda e originale identità di figli amati da
sempre e per sempre dal Padre e chiamati a
coltivare quel dono vocazionale che lo Spirito dà
ad ognuno per il bene di tutti.
Questo è il dono al quale Gesù cerca di aprire il
cuore della Samaritana, e anche il nostro cuore:
perché, conoscendolo, possiamo chiederlo.
“Signore, dammi di quest’acqua…”.
− a quale acqua mi disseto? Cosa mi rende
veramente felice? Cos’è la felicità per me?
− quali sono i miei mariti? (bellezza, successo,
denaro, intelligenza, indipendenza…) Quali le
sicurezze a cui sono più attaccato? Conosco e
accetto i miei limiti e debolezze? Sento che il
Signore mi ama oltre ogni mio limite?
Anche tu oggi sei chiamato/a ad incontrare Gesù,
a raccontargli la “tua” sete. Abbiamo sete di tante
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Rileggo più volte l’invito di Gesù: “Se tu
conoscessi il dono di Dio…”.
Provo a concentrare la mia attenzione su
questo dono che il Signore vuole,
desidera farmi conoscere. Chiedo a Gesù
di dissetarmi con la sua acqua.
Riempi la mia vita
Riempi la mia vita di te, Signore.
Prendi questo mio cuore pieno di
speranze,
e rendilo paziente nell'aspettare.
Prendi ogni mio pensiero
perché impari a cercare la verità,
libero dall'errore.
Prendi la mia gioiosa volontà di vita,
accendila di fede, di speranza, di amore.
Prendi la mia storia
e fanne un disegno d’amore.
Prendi le mie mani
e fanne strumento della tua pace.
Prendi il mio tempo,
perché io sia pronto per il mio domani.
Prendici, Signore, e fa’ di noi la tua
famiglia, per portarti ovunque nel mondo.
La parola alla Samaritana…
“Siate pazienti con la lentezza nel rompere con i
vostri mariti, siate sicuri che in ciascuna delle
vostre vite esiste un pozzo e il Maestro vi sta
aspettando seduto sul suo bordo. Confidate nel
suo potere di seduzione, nella sua pazienza
nell’abbattere le vostre difese, nel suo desiderio di
portarvi fino al profondo della vostra vita, alle sue
sorgenti interiori e segrete, perché Lui sa
accompagnare questa discesa senza impazienza
né fretta.
Quando io l’ho sentito dire due volte: “l’acqua che
io voglio dare”, ho capito che era abitato dal
desiderio violento di annegarci tutti nella sua
corrente.
Non accontentatevi solamente di quello che già
sapete di Lui: percorrete il viaggio nell’intimità al
quale Gesù vi invita.
All’inizio io non ho visto in Lui altro che un giudeo,
ma pian piano mi ha guidata fino a fare in modo
che lo scoprissi come Signore, Profeta e Messia,
come Colui che da sempre
stavo aspettando senza saperlo.
Abbiate il coraggio di chiamarlo con nomi nuovi.
Imparate ad ascoltare meglio e fatevi esperti nel
domandare, dialogare e condividere con altri quella
povertà che ci rende tutti uguali.
Infatti, solo se sperimenterete la vostra sete
potrete entrare nel gioco che io ho imparato
accanto al pozzo: l’uomo assetato che mi ha
chiesto dell’acqua è risultato essere Colui che ha
placato la mia sete… e ciò mi ha convinto dopo a
parlare di Lui alla mia gente.
Proprio perché sapevo di avere bisogno della
salvezza, ho potuto annunciare ad altri che avevo
incontrato qualcuno che mi aveva accolto senza
giudicarmi né condannarmi.
Venite a festeggiare con me vicino al pozzo che la
propria povertà, riconosciuta e messa in relazione
con Gesù, non è un ostacolo a ricevere il dono
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dell’acqua viva, ma la migliore occasione
per accoglierla e lasciarla scorrere per la
Vita eterna.
State pronti: Egli può aspettarvi in
qualunque posto, in qualunque
mezzogiorno della vostra vita quotidiana,
proprio quando siete immersi nelle vostre
preoccupazioni o intenti nelle vostre
fughe.
Se vi fermate ad ascoltarlo, siete persi
per sempre: Egli al principio vi chiederà
qualcosa di semplice (“dammi da bere”,
“va’ a chiamare tuo marito”)..., ma alla
fine, tornerete a casa vostra senza
acqua, senza brocca e con la sete, prima
sconosciuta, di attirare a Lui la città
intera.
Accogliete la notizia sorprendente che è il
Padre che vi cerca e desidera la risposta
della vostra adorazione”.
(da “Cercatori di pozzi e di vie”)
È toccato anche a me, Gesù:
un giorno ti ho incontrato come un
povero,
come un assetato, come un viandante
stanco che chiede aiuto.
Hai dovuto vincere le mie reticenze,
i miei sospetti ed i miei dubbi
per offrirmi una possibilità nuova:
un’acqua che zampilla per la vita eterna.
Un po’ alla volta tu mi hai aperto gli occhi
sulla mia esistenza,
mi hai fatto riconoscere
i miei fallimenti e le mie ferite,
i miei peccati e le mie infedeltà.
Ho cercato di resisterti,
ho accampato discussioni
fatte apposta per guadagnare tempo,
per portare altrove l’attenzione.
Tu mi hai condotto all’essenziale,
a quello che conta veramente
e ti sei rivelato non solo come un saggio,
come un maestro spirituale,
o addirittura come un profeta,
ma come l’Inviato di Dio, il Messia,
il suo Cristo.
È toccato anche a me, Signore,
ad uno dei pozzi della storia di incontrarti
e di riconoscerti come il Salvatore,
come l’Unico capace di colmare
la mia sete più profonda.
Aspettaci, Signore, al pozzo del convegno,
nell’ora provvidenziale
che scocca per ognuno.
Presèntati e parlaci per primo,
tu mendicante ricco dell’unica acqua viva.
Distoglici, pian piano,
da tanti desideri, da tanti amori effimeri
che ancora ci trattengono.
Sciogli l’indifferenza, i pregiudizi,
i dubbi e le paure, libera la fede.
Scava in noi il vuoto, riempilo di desiderio.
Fa’ emergere la sete, attraici con il tuo dono.
Dilata il nostro cuore, infiammane l’attesa.
Da’ nome a quella sete che dentro ci brucia, senza
che sappiamo chiamarla
con il suo vero nome.
Riportaci in noi stessi, nel centro più segreto
dove nessun altro giunge.
Tra le dure pietre dell’orgoglio,
il fango dei compromessi,
la sabbia dei rimandi,
scava tu stesso un varco al tuo Santo Spirito.
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LODI
del mattino
della II Domenica
di Quaresima
z CANTICO DI ZACCARIA - Lc 1,68-79
Il Messia e il suo precursore
Antifona
“Mio cibo – dice il Signore –
è fare la volontà
di chi mi ha mandato”.
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,
O Dio vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria…
Ant.
“Mio cibo – dice il Signore –
è fare la volontà
di chi mi ha mandato”.
Alla fine, ripetuta l'antifona, si aggiunge:
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
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Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore,
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.
Dio, che ami l'innocenza e la ridoni,
avvinci a te i cuori dei tuoi servi;
tu, che ci hai liberato
dalle tenebre dello spirito,
non lasciarci allontanare più dalla tua luce.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio,
nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte
che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore,
Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell'acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.
Benedite, animali tutti,
selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
SALMODIA
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Cantico - Dn 3,57-88. 56
Ogni creatura lodi il Signore.
Ant.
O servi del Dio altissimo, *
levate un inno
al Signore nostro Dio.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
A cori alterni
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
Benedite, cieli, il Signore.
Benediciamo il Padre e il Figlio
con lo Spirito santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore,
nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedite, acque tutte,
che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Non si dice il Gloria.
Ant.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
Benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.
12
O servi del Dio altissimo, *
levate un inno
al Signore nostro Dio.
SALMI LAUDATIVI
SALMO DIRETTO
Salmo 150 Ogni vivente dia lode al Signore
Salmo 117, 1-9 Canto di gioia e di vittoria
Ant.
Nel firmamento della sua potenza
date lode a Dio.
Tutti insieme
Celebrate il Signore, perché è buono; *
eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
eterna è la sua misericordia.
Nell'angoscia ho gridato al Signore, *
mi ha risposto, il Signore,
e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; *
che cosa può farmi l'uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nei potenti.
A cori alterni
Lodate il Signore nel suo santuario, *
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori, +
lodatelo con cembali squillanti; *
ogni vivente dia lode al Signore.
Non si dice il Gloria.
Dona a chi indugia nel male
un cuore arreso e pentito:
ci vinca infine e salvi
la lunga tua pazienza.
Si dissolva nel pianto
ogni nascosta colpa;
se grande fu il peccato,
scenda più largo il perdono.
Conclusione
SECONDA ORAZIONE
*Tu che mondi la Chiesa da ogni bruttura,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Nel firmamento della sua potenza
date lode a Dio.
INNO
O sole dell'anima, Cristo,
ora che il giorno nasce,
la luce tua benefica
le tenebre nostre disperda.
13
Andiamo in pace.
Nel nome di Cristo.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
Ant.
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
Amen.
Amen.
A Cristo, sacerdote eterno,
eleviamo le nostre invocazioni.
Gloria…
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Terra e cielo ti cantino,
o Trinità, dolce fonte d'amore:
lo Spirito che rinnova
dischiuda il labbro alla lode.
Gloria…
Accogli, o Dio forte, le nostre preghiere
e soccorri con paterno amore
chi ti invoca con fede;
aiutaci a combattere il male
con le armi della sobrietà e dell'astinenza.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Padre nostro…
E' il tempo della grazia
e tutto rifiorisce;
è il tempo di tornare
gioiosamente a te.
Salmo 116 Invito universale alla lode di Dio
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
*Tu che guidi il tuo popolo
nel deserto dell’esistenza,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
*Tu che estingui la sete
di chi ti chiede l’acqua della vita,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
*Tu che ai credenti elargisci
lo Spirito di sapienza,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
*Tu che in questo tempo di salvezza
rinnovi i nostri cuori,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
14
9
Dice dunque a lui la donna samaritana:
Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere
a me, che sono una donna, samaritana?
I giudei infatti non hanno rapporti con i
samaritani.
10
Rispose Gesù e le disse: Se conoscessi il
dono di Dio e chi è colui che dice a te:
Dammi da bere, tu avresti chiesto a lui e ti
avrebbe dato acqua vivente.
11
Gli dice [la donna]: Signore, non hai con
che attingere e il pozzo è profondo.
Da dove hai tu dunque l’acqua vivente?
12
Sei tu forse più grande del nostro padre
Giacobbe, che ci diede questo pozzo ed
egli stesso ne bevve e i suoi figli e i suoi
armenti?
13
Rispose Gesù e le disse: Chiunque beve da
quest’acqua avrà sete di nuovo.
14
Chi invece beve dell’acqua che io gli darò,
non avrà più sete in eterno; anzi l’acqua che
io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua
zampillante in vita eterna.
15
Gli dice la donna: Signore, dammi
quest’acqua, affinché non abbia sete e non
venga qui ad attingere.
16
Le dice: Va’, chiama tuo marito e vieni qui.
17
Rispose la donna e disse: Non ho marito.
Le dice Gesù: Bene dicesti: Non ho marito
18
Cinque mariti infatti avesti e chi hai adesso
non è tuo marito. Questa cosa vera hai
detto.
19
Gli dice la donna: Signore, vedo che sei
profeta, tu!
MOLTI DI PIÙ CREDETTERO
PER LA SUA PAROLA
Lectio divina
e meditazione
sul testo di
GIOVANNI 4,4-42
4
Ora bisognava che lui passasse attraverso
la Samaria.
5
Viene dunque in una città della Samaria
detta Sicar, vicina al podere che
Giacobbe aveva dato a suo figlio
Giuseppe.
6
Ora c’era lì la fonte di Giacobbe.
Gesù dunque, affaticato per il viaggio,
sedeva così sulla fonte; era circa l’ora
sesta.
7
Viene una donna della Samaria ad
attingere acqua. Dice a lei Gesù: Dammi
da bere!
8
I suoi discepoli infatti erano andati in
città per comperare cibi.
15
20
I nostri padri su questo monte adorarono e
voi dite che in Gerusalemme è il luogo dove
bisogna adorare.
21
Le dice Gesù: Credi a me, donna, viene
l’ora quando né su questo monte né in
Gerusalemme adorerete il Padre.
22
Voi adorate ciò che non conoscete, noi
adoriamo ciò che conosciamo, perché la
salvezza è dai giudei.
23
Ma viene l’ora, ed è adesso, quando i veri
adoratori adoreranno il Padre in Spirito e
verità. E infatti il Padre questi suoi adoratori
cerca.
24
Spirito è Dio, e i suoi adoratori in Spirito e
verità bisogna che adorino.
25
Gli dice la donna: So che viene il Messia,
chiamato Cristo: quando lui verrà ci
annuncerà ogni cosa.
26
Le dice Gesù: Io-Sono, che parlo a te!
27
E in questo momento arrivarono i suoi
discepoli. E si meravigliavano che parlasse
con una donna; nessuno tuttavia disse: Che
cerchi, o: Che dici con lei?
28
Lasciò dunque la sua idria la donna e andò
nella città e dice agli uomini:
29
Venite, ecco un uomo che mi ha detto tutte
le cose che ho fatto. Che non sia lui il
Cristo?
30
Uscirono dalla città e venivano a lui.
31
Nel frattempo lo pregavano i suoi discepoli
dicendo: Rabbì, mangia!
32
Ora egli disse loro: Io ho un cibo da
mangiare che voi non conoscete.
33
Dicevano dunque i discepoli gli uni agli altri:
Che qualcuno gli abbia portato da
mangiare?
34
Dice loro Gesù: Mio cibo è fare la volontà di
chi mi ha inviato e compiere l’opera sua.
35
Non dite voi: Ancora quattro mesi e viene la
mietitura? Ecco, vi dico, alzate i vostri occhi
e contemplate i campi, poiché sono bianchi
per la mietitura.
35/36
Già / chi miete riceve la ricompensa e
raccoglie frutto in vita eterna, cosicché chi
semina gioisce con chi miete.
37
In questo infatti è vera la parola: uno è chi
semina e un altro chi miete.
38
Io vi ho inviati a mietere ciò che voi non
avete faticato: altri hanno faticato e voi nella
loro fatica siete entrati.
39
Ora da quella città molti dei samaritani
credettero in lui per la parola della donna
che testimoniò: Mi ha detto tutte le cose che
ho fatto.
40
Quando dunque vennero da lui i samaritani
lo pregavano di dimorare presso di loro; e
dimorò lì due giorni.
41
E molti di più credettero per la sua parola.
42
Ora dicevano alla donna: Non più per il tuo
parlare crediamo; noi stessi infatti abbiamo
udito e sappiamo che costui è veramente il
salvatore del mondo.
16
5. Gruppo PREGHIERA DEI FEDELI
Lasciamo spazio alle riflessioni e agli spunti di
preghiera di ciascuno per formulare delle
semplici intenzioni, per la Chiesa, per noi…
sui temi della giornata, da proporre a tutta
l’assemblea.
SORGENTE
DI ACQUA ZAMPILLANTE
6. Gruppo SEGNO DI PACE
L’ ”osculum pacis” era il segno di
riconoscimento dei primi cristiani. Diamo
profondità e pienezza a questo gesto,
attraverso parole e gesti, con fantasia e libertà
nella nostra celebrazione.
Preparazione
dell’Eucarestia
nei gruppi di lavoro
z Canto all’ingresso
DOMENICA
della Samaritana
II DI QUARESIMA
Beati quelli che poveri sono,
beati quanti son puri di cuore.
Beati quelli che vivono in pena
nell’attesa dI un nuovo mattino.
Saran beati, vi dico beati,
perché di essi è il regno dei cieli (2v.)
Celebrazione
dell’Eucarestia
Beati quelli che fanno la pace,
beati quelli che insegnano amore.
Beati quelli che hanno la fame
e la sete di vera giustizia.
7. Gruppo OFFERTORIO
Quali sono oggi i segni che insieme al pane e
al vino possono raccontare i temi su cui
abbiamo riflettuto? Provate a pensare simboli
o parole che possano esprimere l’offerta di
oggi.
Beati quelli che un giorno saranno
perseguitati a causa di Cristo,
perché nel cuore non hanno violenza
ma la forza di questo vangelo.
8. Gruppo PROFESSIONE DI FEDE
Il Credo di ogni domenica assume oggi una
valenza particolare. E’ la nostra adesione e il
nostro impegno di discepoli e testimoni nella
quotidianità della fede. Provate a scrivere e a
proporre un “nuovo” Credo che nasca dalle
riflessioni di queste giornate.
1. Gruppo ATTO PENITENZIALE
Dopo aver vissuto l’esperienza e l’ascolto sul
tema di queste giornate, quali sono, secondo
voi, le situazioni di peccato personale e
comunitario di cui chiedere perdono all’inizio
dell’Eucarestia?
Atto penitenziale
Lettura – Dt 5, 1-2. 6-21
9. Gruppo RINGRAZIAMENTO
Quali motivi di ringraziamento vi sentireste di
esprimere guardando al dono e all’impegno
della fede personale e comunitaria?
2. Gruppo LETTURA
Ascoltare la parola di Dio significa anche
saperla leggere bene e chiaramente perché
tutti la comprendano e si lascino abitare da lei.
Provate a fare un commento a questa lettura
alla luce dell’esperienza e del tema di queste
giornate.
10. Gruppo MANDATO FINALE
Per non rendere scontato il finale
dell’Eucarestia, “Andiamo in pace”, come
potremmo testimoniare la pace di Gesù?
Riassumete le vostre riflessioni in un piccolo
“mandato” (parole, gesto, segno…) al termine
della celebrazione.
3. Gruppo EPISTOLA
– come sopra
"Chi berrà dell'acqua
che io darò,
non avrà più sete in eterno".
Lettura del libro del Deuteronomio.
In quei giorni. Mosè convocò tutto Israele e
disse loro: «Ascolta, Israele, le leggi e le
norme che oggi io proclamo ai vostri orecchi:
imparatele e custoditele per mettele in pratica.
Il Signore, nostro Dio, ha stabilito con noi
un’alleanza sull’Oreb.
“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto
uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione
servile.
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di
quanto è lassù nel cielo né di quanto è
quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque
sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e
Cf Gv 4,13
4. Gruppo VANGELO
– come sopra
17
18
non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio,
sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei
padri nei figli fino alla terza e alla quarta
generazione, per coloro che mi odiano, ma
che dimostra la sua bontà fino a mille
generazioni, per quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore,
tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito
chi pronuncia il suo nome invano.
Osserva il giorno del sabato per santificarlo,
come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato. Sei
giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il
settimo giorno è il sabato in onore del Signore,
tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu, né tuo
figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua
schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo
bestiame, né il forestiero che dimora presso di
te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si
riposino come te. Ricòrdati che sei stato
schiavo nella terra d’Egitto e che il Signore,
tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano
potente e braccio teso; perciò il Signore, tuo
Dio, ti ordina di osservare il giorno del sabato.
Onora tuo padre e tua madre, come il Signore,
tuo Dio, ti ha comandato, perché si
prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel
paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai,
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai testimonianza menzognera
contro il tuo prossimo.
Non desidererai la moglie del tuo prossimo.
Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il
suo campo, né il suo schiavo, né la sua
schiava, né il suo bue, né il suo asino, né
alcuna cosa che appartenga al tuo
prossimo”».
Salmo - Sal 18 (19)
Signore, tu solo hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. ®
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. ®
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. ®
z
zampilla per la vita eterna». «Signore – gli
dice la donna –, dammi quest’acqua, perché
io non abbia più sete e non continui a venire
qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a
chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli
risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice
Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”.
Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai
ora non è tuo marito; in questo hai detto il
vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo
che tu sei un profeta! I nostri padri hanno
adorato su questo monte; voi invece dite che
è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna
adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna,
viene l’ora in cui né su questo monte né a
Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate
ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che
conosciamo, perché la salvezza viene dai
Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i
veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e
verità: così infatti il Padre vuole che siano
quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli
che lo adorano devono adorare in spirito e
verità». Gli rispose la donna: «So che deve
venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli
verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù:
«Sono io, che parlo con te». In quel momento
giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano
che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia
disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa
parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua
anfora, andò in città e disse alla gente:
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto
tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?».
Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto
i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma
egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo
che voi non conoscete». E i discepoli si
domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha
forse portato da mangiare?». Gesù disse loro:
«Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha
mandato e compiere la sua opera. Voi non
dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la
mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri
occhi e guardate i campi che già biondeggiano
per la mietitura. Chi miete riceve il salario e
Canto al vangelo
Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra.
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto ciò per cui
l’avevo mandata,
ogni mia parola, ogni mia parola.
Vangelo – Gv 4, 5-42
+ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
Epistola - Ef 4, 1-7
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, io prigioniero a motivo del Signore, vi
esorto: comportatevi in maniera degna della
chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà,
dolcezza e magnanimità, sopportandovi a
vicenda nell’amore, avendo a cuore di
conservare l’unità dello spirito per mezzo del
vincolo della pace. Un solo corpo e un solo
spirito, come una sola è la speranza alla quale
siete stati chiamati, quella della vostra
vocazione; un solo Signore, una sola fede, un
solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti,
che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di
tutti ed è presente in tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la
grazia secondo la misura del dono di Cristo.
Parola di Dio.
Parola di Dio.
19
In quel tempo. Il Signore Gesù giunse a una
città della Samaria chiamata Sicar, vicina al
terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe
suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe.
Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva
presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Giunge una donna samaritana ad attingere
acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi
discepoli erano andati in città a fare provvista
di cibi. Allora la donna samaritana gli dice:
«Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere
a me, che sono una donna samaritana?». I
Giudei infatti non hanno rapporti con i
Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu
conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti
dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui
ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la
donna: «Signore, non hai un secchio e il
pozzo è profondo; da dove prendi dunque
quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del
nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e
ne bevve lui con i suoi figli e il suo
bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque
beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma
chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà
più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò
diventerà in lui una sorgente d’acqua che
20
raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi
semina gioisca insieme a chi miete. In questo
infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina
e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò
per cui non avete faticato; altri hanno faticato
e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti
Samaritani di quella città credettero in lui per
la parola della donna, che testimoniava: «Mi
ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i
Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di
rimanere da loro ed egli rimase là due giorni.
Molti di più credettero per la sua parola e alla
donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi
che noi crediamo, ma perché noi stessi
abbiamo udito e sappiamo che questi è
veramente il salvatore del mondo».
Offri la vita tua
come Maria ai piedi della Croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore, sacerdote dell’umanità.
Avanzavi nel silenzio
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.
z Canto alla comunione
z Canto finale
Io lo so Signore che vengo da lontano
prima nel pensiero e poi nella Tua mano.
Io mi rendo conto che Tu sei la mia vita
e non mi sembra vero di pregarti così.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi
ha fatto germogliare i fiori tra le rocce.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi
ci ha riportati liberi alla nostra terra.
Ed ora possiamo cantare,
possiamo gridare
l'amore che Dio ha versato su noi.
“Padre d’ogni uomo”- e non ti ho visto mai –
“Spirito di vita”- e nacqui da una donna –
“Figlio mio fratello”- e sono solo un uomo
- eppure io capisco che Tu sei Verità.
Tu che sai strappare dalla morte
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
Tu che hai sentito il nostro pianto
nel nostro cuore hai messo un seme di felicità.
E imparerò a guardare tutto il mondo
con gli occhi trasparenti di un bambino
e insegnerò a chiamarti “Padre nostro”
ad ogni figlio che diventa uomo.
Professione di fede
Parola del Signore.
Io lo so Signore che Tu mi sei vicino,
luce alla mia mente, guida al mio cammino,
mano che sorregge, sguardo che perdona,
e non mi sembra vero che Tu esista così.
z Santo
Preghiera dei fedeli
Dove nasce amore Tu sei la sorgente;
dove c’è una Croce Tu sei la speranza;
dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna;
e so che posso sempre contare su di Te!
E accoglierò la vita come un dono
e avrò il coraggio di morire anch’io
e incontro a Te verrò col mio fratello
che non si sente amato da nessuno.
Segno della pace
Offertorio
Ringraziamento
z Canto all’offertorio
Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.
Mandato finale
21
22
Sii benedetto Signore Gesù,
che ti sei fatto sete perché noi
potessimo scoprire la nostra sete
e l’acqua che sola può placarla.
Eppure tu fonte d’acqua
chiedi da bere a noi.
In realtà colui che chiedeva da bere
aveva sete della fede di quella donna.
Chiede da bere e promette da bere.
E’ bisognoso
come uno che aspetta di ricevere,
ed è nell’abbondanza
come uno che è in grado di saziare.
“Se conoscessi il dono di Dio”.
Il Signore parla alla donna
in maniera ancora velata:
solo a poco a poco penetra nel cuore di lei.
È veramente
il salvatore del mondo!
La preghiera conclusiva
Parola
(S. Agostino)
Dal Libro dell’Apocalisse (21,9.22,1-5.17)
Venne uno dei sette angeli e mi mostrò poi un
fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che
scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In
mezzo alla piazza della città, e da una parte e
dall'altra del fiume, si trova un albero di vita
che dà frutti dodici volte all'anno, portando
frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono
a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello:
i suoi servi lo adoreranno; vedranno il suo
volto e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte, e non avranno più
bisogno di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà. E
regneranno nei secoli dei secoli.
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi
ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga;
chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della
vita.
Ci doni la sua benedizione
il Padre e il Figlio + e loSpirito Santo. Amen.
z Madonna degli Scouts
Madonna degli Scout ascolta t' invochiam
concedi un forte cuore a noi che ora partiam
La strada è tanto lunga e il freddo già ci assal
respingi tu Regina lo Spirito del mal.
E il ritmo dei passi ci accompagnerà
là verso gli orizzonti lontani si va (2v)
E lungo quella strada non ci lasciar Tu
nel volto di chi soffre saprem trovar Gesù.
allor ci fermeremo le piaghe a medicar
e il pianto di chi e' solo sapremo consolar.
Riconosciamoci in lei,
e in lei ringraziamo Dio per noi.
S. Agostino
Lungo la strada bianca la croce apparirà:
é croce che ricorda chi ci ha lasciato già.
Pur Tu sotto una croce, Maria, restasti un dì.
Per loro ti preghiamo sommessamente qui.
silenzio
23
24
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Libretto di Don Andrea