L’INCONTRO DI GESU’
CON LA SAMARITANA
S. Signore, apri le mie
labbra
T. E la mia bocca canti la
tua lode
S. Gloria al Padre, al Figlio
e allo Spirito Santo
T. com’era nel principio ora
e sempre nei secoli dei
secoli Amen
S: Come una luce che spezza la notte, si pone davanti a noi
questo episodio. Qui viene versato il vero vino nuovo, qui
hanno iniziato le nozze di Dio con l’umanità, qui avviene il
vero battesimo nello Spirito e nel fuoco, qui avviene la vera
guarigione, quella più profonda, che cambia tutta una vita.
Qui è donata la salvezza dalla solitudine, dalla sete e dalla
lontananza da Dio.
Tutti:
Come luce
che spezza le mie notti,
come acqua
che disseta la mia sete,
vieni Signore Gesù
LA RICERCA
S: Più cerchi Dio, più conosci te stesso.
Più cerchi Dio, più fai trasparenza dentro te stesso.
Con Dio si vince quando si perde … perché si perde
l’ego, l’io ingombrante che prende tutto lo spazio
TUTTI: Mettimi dentro il desiderio di cercarti,
perché non resti fermo
nelle mie sicurezze quotidiane,
che mi fanno affogare nel già conosciuto.
Solo cercando il mio cuore
potrà percepire la nostalgia
che mi abita nel profondo
e apre la strada ad orizzonti sconosciuti.
Il pozzo
S: Il cuore di questa donna è questo pozzo
profondo. Lei è una donna sola gettata in un abisso
e non sa come abitarlo.
Dice il Salmo 63,7: un baratro è l’uomo e il suo
cuore un abisso profondo.
TUTTI: Aiutami Signore
a fare trasparenza nella mia vita.
Riportami nel centro più segreto di me stessa
dove nessun altro giunge.
Tra le dure pietre dell’orgoglio, il fango dei
compromessi, la sabbia dei rimandi, scava tu
stesso un varco al tuo Santo Spirito.
CINQUE MARITI
S: Arriviamo con questa affermazione al cuore della sofferenza,
del disagio. Siamo alla porta di una solitudine profonda, alla
soglia di una vita abbandonata e senza senso. La donna dichiara
al Signore che lei è sola, senza un amore, senza compagnia.
Nessuno l’ha mai amata, per cinque volte è stata abbandonata e
ora si trova di nuovo in bilico, appesa al filo della soddisfazione
di un altro, sempre nel rischio che si ripeta lo stesso copione
Tutti: Aspettami Signore Gesù, al pozzo dell’incontro,
nell’ora provvidenziale che scocca per ognuno.
Presentati e parlami per primo,
tu mendicante ricco dell’unica acqua viva.
Distoglimi pian piano da tanti desideri,
da tanti amori effimeri che ancora mi trattengono.
L’INCONTRO
S: La donna di fronte alle parole di Gesù è disorientata e accetta di
lasciarsi coinvolgere, la sua considerazione nei suoi riguardi è
cambiata, come dimostra il diverso modo di chiamarlo. Egli era
dapprima un giudeo, poi diventa Signore, un essere misterioso …
forse sei più grande di Giacobbe? Fino a dirgli:
dammi di quest’acqua, perché io non abbia più sete!
TUTTI: Hai dovuto vincere le mie reticenze,
i miei sospetti ed i miei dubbi
per offrirmi una possibilità nuova:
un’acqua che zampilla per la vita eterna.
Fa o Signore Gesù,
che io sappia ridarti il posto che ti spetta,
quello dove ti riconosco come Salvatore,
come l’Unico capace
di colmare la mia sete più profonda.
LASCIA LA BROCCA
S: La donna samaritana che riconosce umilmente
il suo Signore come sua unica sorgente di vita e di
amore, non dovrà più elemosinare per paura o
solitudine, ma avrà lei stessa dentro di sé l’acqua
da donare
Tutti: Fammi tornare nella mia casa,
fra la gente che conosco,
con la consapevolezza che dentro di me
ho un tesoro che a volte mi resta sconosciuto,
ma che desidero conoscere e poi donare.
Etty Hillesum, Diario
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