DIABETE
Come e quale Diario tenere e Perché
In collaborazione con
Con il patrocinio di
Introduzione
Un percorso a tappe e un viaggio di conoscenza?
Per essere protagonista!
Come sempre in un viaggio incontrerai cose e personaggi nuovi, che
attraverso le loro storie potranno farti da guida. Mr Gluck, la sua
famiglia, gli amici… Ti accompagneranno.
Potranno permetterti di capire ancora meglio il perché fare, per
sapere come fare e per darti degli spunti di riflessione su che cosa
potrai fare o proporre per essere tu stesso l’artefice primario della
cura e della corretta gestione del tuo diabete.
I tuoi Medici, il medico di Medicina Generale e il Diabetologo,
i tuoi infermieri, ci sono e ci saranno sempre per condividere
le tue difficoltà e i tuoi successi.
Il viaggio è tuo!
Qualunque viaggio che voglia essere vissuto, ricordato e valorizzato
ha bisogno innanzitutto di un diario.
In questa prima tappa del “viaggio di conoscenza” analizzerai
e imparerai il perché utilizzare, come utilizzare e quale diario
utilizzare.
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DIABETE
Io, Mr Gluck
Ho scoperto di avere il diabete già da adulto.
“Quei chili accumulati troppo rapidamente nell’ultimo periodo”
dice il mio medico, ne sono i primi responsabili.
In effetti lo avrei dovuto sospettare.
Nonno Renè mi raccontava che la nonna aveva il diabete.
E anche zia Dulcinea ce l’aveva.
Sono bastate due glicemie più alte di 125!!! E, con tutta la mia
incredulità, il diabete c’era!
Come pensate che potessi sentirmi?
Un primo momento di sconcerto. Non è stato facile superarlo.
Poi i miei curanti mi hanno permesso di capire il rischio e
soprattutto l’importanza che proprio io prendessi in pugno la situazione e che
gli strumenti ci sono e sono facili da utilizzare.
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La mia dolce mogliettina Diabetty mi ha proprio aiutato tanto!
Anche a non farmi condizionare la vita dal mio diabete.
Anzi ho ricominciato a volermi bene.
Mangiare più sano mi ha fatto sentire meglio.
Muovermi di più non è stato facile, ma oggi proprio non posso rinunciarvi. Il mio piccolo cagnolino Di Bau ha i suoi meriti. La sua compagnia nei miei 30 minuti di camminata veloce è davvero preziosa.
Due appunti tutti i giorni, per raccontare e condividere
queste cose con i miei curanti, è stato fondamentale.
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DIABETE
Il mio diario di viaggio
… L’autocontrollo della glicemia.
Perché misurare e riportare sul diario i valori di glicemia
• Ho scoperto tante cose.
• Ho scoperto che non solo quando ‘vado a fare gli esami’, ma durante
tutto l’arco delle 24 ore, la mia glicemia deve essere il più vicino possibile ai valori normali.
• Ho scoperto che occhi, cuore, rene, cervello, vasi sanguigni, nervi, sono organi che possono soffrire per un diabete mal controllato. E che posso fare molto per preservarli dai pericoli.
• Ho scoperto che pungermi il dito non mi fa
male e posso anche farlo senza ‘nascondermi’.
• Ho scoperto che la mia giusta glicemia è
un primo passo, di certo fondamentale,
per evitare i pericoli che il diabete, lasciato a sé, può comportare.
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• Ho scoperto che i glucometri, gli apparecchi per il controllo della glicemia,
sono semplici e facili da utilizzare, precisi, affidabili. E posso disporne in ogni
momento.
Ho scoperto che mi aiutano a capirmi e ad avere un ruolo attivo nella mia
cura.
• Ho scoperto che condividere con i miei infermieri e dietiste e medici i risultati delle mie misurazioni e dei miei appunti è stato vincente.
• Ho scoperto che rileggere le istruzioni per l’uso mi ha permesso di scoprire qualche errore.
• Ho scoperto che, nei vari momenti della storia del mio diabete, ho avuto necessità di diversi schemi di autocontrollo, per affrontare situazioni particolari (i miei stress, qualche attività fisica troppo intensa, qualche ‘sperimentazione’ alimentare) o per gestire le mie quotidianità.
Il suggerimento di uno schema adeguato, da parte dei miei curanti e per quella particolare situazione, è stato determinante.
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DIABETE
• Ho scoperto che per capire e per capirmi e per farmi aiutare se necessario, la misurazione del dopo pasto è irrinunciabile.
Perché?
Perché uno degli obiettivi principali nella gestione del mio diabete è quello
di mantenere i livelli di glicemia durante tutte le 24 ore il più vicino possibile ai valori normali.
Glicemie non solo troppo alte, ma anche troppo basse (ipoglicemie) possono,
in questo modo, essere scoperte.
Autocontrollo della glicemia: istruzioni per l’uso
Preparo glucometro, sensore/striscia, pungidito
Lavo le mani sotto l’acqua calda (favorisce l’afflusso di sangue alle dita)
Asciugo bene le mani in modo da evitare di toccare sensore/striscia con le dita umide
Inserisco il sensore/striscia nel glucometro
Utilizzo la penna pungidito su una zona laterale di un polpastrello (è la parte meno innervata e sulla quale la piccola puntura causa un dolore minimo)
Accosto l’estremità del sensore/striscia alla goccia di sangue (se la goccia avesse difficoltà ad ‘uscire’ schiaccio delicatamente il polpastrello)
Leggo il valore sullo schermo del glucometro e lo riporto sul mio diario di viaggio
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Quali strumenti utilizzo…
Nel corso degli anni sono sempre stato attento alle indicazioni pratiche che mi fornivano i miei curanti e ho utilizzato le sempre più nuove tecnologie e i nuovi strumenti che
mi permettessero di convivere al meglio con il mio diabete.
La penna pungidito, innanzitutto, sempre più perfezionata e personalizzata. Non tutte sono uguali.
Lancette sempre più nuove e innovative, nuove penne più piccole, maneggevoli e con molteplici regolazioni della pressione con cui viene effettuata la puntura per far uscire la goccia di sangue.
Un miglioramento anche per la mia qualità della vita...
e dei miei polpastrelli.
I sensori/striscia sempre più sicuri, di facile utilizzo e
con sistemi sempre più perfezionati di controllo della
correttezza dei valori rilevati dal glucometro.
Con i glucometri poi, mi sono proprio ‘divertito’. Strumenti sempre semplici, di facile utilizzo e tuttavia sempre più tecnologicamente avanzati per ricavare in modo
chiaro, fedele e giornaliero i miei valori di glicemia. Strumenti consigliati dal mio medico per rispondere sempre
in maniera adeguata alle diverse esigenze che la cura e
il controllo del mio diabete hanno via via previsto.
Tuttavia, anche a distanza di tanti anni dall’inizio di questo percorso di convivenza con il mio diabete, oltre a
tutti questi indispensabili strumenti, mi accorgo ancora oggi di come resta fondamentale il rapporto con il
mio diario.
Anche il mio team diabetologico mi ha sempre sottolineato quello che fin dagli inizi del
mio percorso mi era apparso chiaro. Il trascrivere di mio pugno valori e eventi su di un
pratico, maneggevole e funzionale diario era e resta un fondamentale momento di presa di coscienza del mio stato di salute.
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DIABETE
Sul mio diario posso scriverci quasi tutto quello che
serve: peso, circonferenza, attività fisica, controlli effettuati, terapie che assumo, oltre, naturalmente, ai miei valori glicemici e ai principali momenti della giornata che
potrebbero influire sulla glicemia stessa (attività fisica
non programmata, ‘sperimentazioni’ alimentari ecc.).
Sono talmente affezionato a questo diario che te ne propongo un esempio nelle prossime pagine: ridotte dimensioni, logicità e semplicità
con cui è stato realizzato e con cui può essere compilato, queste le caratteristiche più belle e che ho apprezzato nel corso degli anni.
… e come ogni viaggio che sia piacevole…
il mio lieto fine…
... ed eccoci arrivati alla fine del mio racconto.
In qualità di soggetto con il diabete, ti assicuro, sono stato scrupoloso, ho utilizzato tutti i mezzi che avevo a disposizione per gestire al meglio la mia condizione che, ancora
oggi, dopo tanti anni, è ben controllata, come dimostrano anche i valori riportati sul mio
diario.
Oggi, come un tempo, ho ancora voglia di ascoltare, di imparare e di occupare al meglio
e in modo attivo, anche mentalmente, il mio tempo libero. Una proposta
e un invito per te che mi stai leggendo, guardare e completare le ultime pagine di questo libretto. Potresti trovarlo un esercizio utile, rilassante e, soprattutto, divertente.
Leggimi ancora…nelle prossime tappe del tuo ‘viaggio di conoscenza’.
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data
peso
circonferenza
addominale
attività
fisica
pressione
arteriosa
prima
di colazione
prima
di pranzo
prima
di cena
TERAPIA
Il mio diario di viaggio
dopo
cena
emoglobina
glicata
Domenica
Sabato
Venerdì
Giovedì
Mercoledì
Martedì
Lunedì
al risveglio
2 ore
dopo
colazione
prima
di pranzo
2 ore
dopo
pranzo
GLICEMIA
prima
di cena
2 ore
dopo
la cena
durante
la notte
particolari
osservazioni
NOTE
diario settimanale della glicemia
data
peso
circonferenza
addominale
attività
fisica
pressione
arteriosa
prima
di colazione
prima
di pranzo
prima
di cena
TERAPIA
dopo
cena
emoglobina
glicata
Domenica
Sabato
Venerdì
Giovedì
Mercoledì
Martedì
Lunedì
al risveglio
2 ore
dopo
colazione
prima
di pranzo
2 ore
dopo
pranzo
GLICEMIA
prima
di cena
2 ore
dopo
la cena
durante
la notte
particolari
osservazioni
NOTE
diario settimanale della glicemia
Una meritata pausa
di Relax... educazionale
PUZZLE CRITTOGRAFICO: Il Diabete
Trova e cerchia, all’interno dello schema, le parole che sono riportate più sotto.
Le parole da cercare all’interno dello schema possono essere messe in orizzontale, in
verticale o anche trasversalmente e possono essere lette, a seconda dei casi, da destra verso sinistra, da sinistra verso destra, dall’alto in basso e dal basso in alto. Buona ricerca…
A
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L A C O E
C S N D I
Q O I S D
N A S D L
R E R I O
I A R T O
S R P V I
O A O I I
S M N U A
E T E I C
Le parole da cercare
(a fianco di alcune parole, tra parentesi, sono riportate le spiegazioni delle sigle o il significato di parole non comuni)
AMD (Associazione Medici Diabetologi)
CAL (sigla di Calorie, scritta di solito in minuscolo: cal)
EMO (prefisso che sta ad indicare il sangue)
ISO (sigla che identifica un processo di controllo di qualità certificata)
SID (Società Italiana di Diabetologia)
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DIABETE
ANNI
ARTO
ARTI
DITO
SANI
TONO
VITA
CENTO
CUORI
DIETA
ESOSI (zuccheri semplici, monosaccaridi
la cui molecola contiene sei atomi
di carbonio)
NERVI
NONNI
ETTI
FICO
RENE
SANE
DIARIO
GOCCIA
OCCHI
MEDICI
DIABETE
TERAPIA
GLICEMIA
GLUCOSIO
INSULINA
MALATTIA
AUTOCONTROLLO
Un paio di… FREDDURE
No, caro Gluck Jr.
Mamma, mamma, anche se ho il
diabete posso fare il bagno nel lago?
Perche ‘il lago e ‘fatto
di acqua dolce
Ma perche ‘mamma?
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Cara Diabetty, sai dirmi qual e ‘il legno che
danneggia il pancreas?
No, qual e?‘
Semplice... il legno DI ABETE
Il REBUS
(13, 5, 7)
del
L7 44
E
“Almeno tu u
unell’universo...”
Gli
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DIABETE
DIABETICI FAMOSI: indovinate di chi si tratta
Donna, 50 anni splendidamente portati, compiuti il 10 Marzo 2008. È statunitense e nasce in un piccolo paesino di provincia, Meadville, nello
Stato della Pennsylvania. I suoi biografi le attribuiscono, fin da bambina, una spiccata e precoce intelligenza: già a 10 mesi si dice parlasse normalmente, a 5 anni frequenta già la seconda elementare e a 15
è già studentessa universitaria.
Nel 1980 si realizza la svolta della sua vita che la renderà, di lì a qualche
anno, nota a tutti i rotocalchi, sex symbol affermata e sogno di molti componenti dell’universo maschile e, a volte, femminile.
La nostra ‘diabetica famosa’ intraprende infatti la carriera di attrice e il suo battesimo d’arte è sicuramente importante, dato che il suo primo film, in cui ha ovviamente una piccola ma significativa parte, è diretto da Woody Allen.
Ma è solo nel 1992 che tutto, o quasi, il mondo si accorgerà di lei, grazie al ruolo della killer bisessuale e a una scena diventata ormai cult, l’interrogatorio davanti a un attonito e
incredulo detective.
La soluzione, a questo punto dovrebbe essere assolutamente semplice ma, se non ne sei
ancora del tutto sicuro, controlla la soluzione… nelle prossime pagine.
VERO O FALSO?
V
F
1) Solo i diabetici di tipo 1 devono effettuare l’autocontrollo della glicemia
q q
2) Prima di utilizzare la penna pungidito è meglio lavarsi le mani con acqua calda
q q
3) Dopo essersi lavati le mani non asciugarle, in quanto i sensori/strisce devono essere inumiditi con le dita appena lavate
q q
4) Nel diabete di tipo 1 e di tipo 2 gli autocontrolli della glicemia devono essere
fatti con la medesima frequenza
q q
5) Una corretta compilazione del diario glicemico è utile sia per il paziente sia
per il team diabetologico
q q
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Le soluzioni
Il PUZZLE CRITTOGRAFICO
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Il REBUS
(13, 5, 7)
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L7 44
E
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“Almeno tu u
unell’universo...”
controllo
Gli
ce
mia
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Soluzione:
Autocontrollo della glicemia
del
DIABETE
DIABETICI FAMOSI: indovinate di chi si tratta
Sharon Stone. Attrice americana resa famosissima dal film Basic Instinct e soprattutto
dalla scena in cui affronta l’interrogatorio di fronte all’attonito e incredulo detective interpretato da Michael Douglas.
VERO O FALSO?
1) Falso. I diabetici di tipo 1 e i diabetici di tipo 2 in trattamento con insulina, praticamente devono effettuare lo stesso numero di autocontrolli della glicemia durante il giorno.
Anche i diabetici di tipo 2 che non prendono insulina possono, per una migliore gestione del diabete, soprattutto in corrispondenza di particolari occasioni della giornata (ingestione di cibi non normalmente assunti, attività fisica ecc.) o della vita (malattie febbrili, gravidanza ecc.), effettuare comunque l’autocontrollo della glicemia
2) Vero. Il lavarsi accuratamente le mani con l’acqua calda favorisce l’afflusso di sangue
nelle dita e favorisce il prelievo della goccia di sangue capillare che serve per l’autocontrollo della glicemia
3) Falso. Le strisce/sensori non devono essere mai inumidite ma devono essere inserite
nell’apparecchio misuratore (glucometro) nelle condizioni in cui si trovano al momento
del prelievo dagli appositi contenitori
4) Falso. Non solo l’autocontrollo può essere effettuato in tempi diversi tra pazienti con
diabete di tipo 1 o di tipo 2, ma il team diabetologico può consigliare tempi di autocontrollo diversi tra un paziente e l’altro, anche se affetti dal medesimo tipo di diabete (per
diversa tipologia di alimentazione, di attività fisica, di attività lavorativa ecc.)
5) Vero. Compilare correttamente il diario glicemico è utile sia al paziente (per esempio,
per affrontare più adeguatamente le modifiche dell’alimentazione e dell’attività fisica, per
identificare e trattare le urgenze come l’ipoglicemia, per prevenire, a volte, gli episodi di
scompenso, correggere in tempo reale eventuali errori alimentari o terapeutici che ha
commesso) sia al team diabetologico (ha infatti così a disposizione dati che lo aiutano
a riconoscere l’andamento del compenso o dello scompenso glicemico tra una visita
e l’altra, a stabilire livelli glicemici da raggiungere e mantenere, a valutare l’impatto di terapia e abitudini alimentari, a modificare eventualmente la terapia in base a particolari
esigenze emerse come l’attività fisica o il cambio dell’attività lavorativa ecc.)
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Il mio diario di viaggio