'1943. 1 940 imbarca su un dragamine donato dalla marina degli Stati Uniti il cui scafo è in legno per diminuire il pericolo di innesco delle mine: un iavoro molto rischioso quello di individuare e far esplodere le mine abbandonate in mare, Queste notizie me le hanno date ifigli Giuseppe "Pino" Bausone, ed Enrico Bausone, che con ammirevole passione e cura ricostruirono la vita storica del loro padre nel tempo di guerra. La Marina Mercantile ltaliana pagò un enorme sacrificio divite umane e di maleriale Ando perduto un patrimonio Libretto di navigzione dl Giovanni Bausone. F0t0 di Leva di Giovanni Bausone, cato a Tunisi molti feriti ed ammalati: e il 29 aprile 1943, ll Toscana nonostante fosse una nave ospedale con tanto di insegne della Croce Rossa, viene mitragliata da aerei americani. Lattacco provocò '15 feriti, di cui alcuni molto gravi, Comunque il Bausone, sano e salvo, sbarcò a Livorno il 2 maggio 1943', sul suo libretto di navigazione viene annotato "naufragio bellico", Malgrado il pericolo costante in cui il Bausone è costretto a vivere, come se fosse in prima linea, il .1 luglio 1943 si imbarca a Bari sul piroscafo Goffredo Mameli di 4338 tonnellate, sempre come capofuochista ln Adriatico il 27 ottobre 1943 la nave viene pesantemente mitragliata da aerei anglo-americani, subisce notevoli danni, e rientra nel porto di Trieste, dove il Bausone sbarca causa dt forza maggiore: certo la Bepubblica di Salo non poteva mica dichiarare sul libretto di navigazione che gli inglesì erano ormai padroni dei mari italiani, Finita la guerra il Bausone sente ancora la voce del suo mestiere di marinaio questa volta contro un nemico che non porta alcuna bandiera. Si immenso Scomparvero in mare cuca7,.164 marinai, di cui 537 morirono in prigionia, dìtutti i carichi bellici solo il dieci per cento non giunse a destinazione Alla luce di queste cifre, si puo dire che fu ben meritata la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla bandiera della Marina Mercantile, concessa l'11 aprÌle 1951 dal Presrdente della Repubblica Luigi Einaudi, Quattro giorni dopo l'armistizio Mussolinì viene liberato e cominciano i seicento giorni di Salo, I cattivi di la e buoni di qua, le famiglie sono spaccate a metà: ha inizio la guerra civile italiana, i A Spotorno erano di stanza alcune compagnie di sol- 5/