FUNZIONI
• 1) produce i gameti e gli ormoni sessuali
• 2) permette la fecondazione
• 3) permette lo sviluppo dell’embrione
GAMETI
•I gameti, o cellule sessuali, sono cellule specializzate che
contengono la metà esatta del numero di cromosomi tipico
della specie.
Durante un processo chiamato fecondazione, un gamete
maschile, lo spermatozoo si unisce ad un gamete
femminile, la cellula uovo. Si forma lo zigote, ossia la
prima cellula da cui si svilupperà un individuo.
La formazione dei gameti avviene nelle GONADI:
TESTICOLI e OVARIO
Cavazzuti La vita intorno a noi © Zanichelli editore 2010
L’apparato genitale maschile
•L’ apparato genitale maschile è costituito da
diversi organi
•i testicoli → spermatogenesi e produzione di
testosterone
•un sistema di dotti → trasporto, deposito degli
spermatozoi e loro maturazione
•le ghiandole sessuali annesse → secrezione
del liquido seminale (parte fluida dello sperma)
•strutture di supporto tra cui lo scroto e il pene.
1. L’apparato genitale maschile
1. L’apparato genitale maschile
•Lo scroto, o sacco scrotale, è un sacchetto che
contiene i testicoli, assicurando protezione e il
mantenimento di una temperatura adeguata (2-3
°C inferiore rispetto a quella corporea).
•È rivestito da pelle lassa, da una guaina
connettivale e da muscolatura liscia.
•Internamente è diviso in due compartimenti
•Patologia del CRIPTORCHIDISMO(testicolo
nascosto)
I testicoli
•I testicoli sono una coppia di
ghiandole di forma ovoidale.
•sono ricoperti da una rigida capsula
bianca fibrosa introflessa che suddivide
l’organo internamente in circa 250
“camere” chiamate lobuli.
•Ogni lobulo contiene da uno a tre
tubuli seminiferi contorti dove vengono
prodotti gli spermatozoi. I tubuli
seminiferi contorti sono lunghi da 30 cm
a 70 cm
•I tubuli seminiferi sono separati tra loro
dal tessuto interstiziale, che contiene
le cellule di Leydig; queste cellule
producono il testosterone, il principale
ormone maschile, anch'esso
indispensabile per la spermatogenesi
•
Tubuli seminiferi. La zona bianca tra l'uno e l'altro è il tessuto interstiziale, nel quale si
vedono cellule di Leydig
.
Un gruppo di cellule di Leydig tra alcuni tubuli seminiferi.
CELLULE DI LEYDIG
•
poste nello stroma degli
spazi interstiziali tra i
tubuli seminiferi
• Cellule di grandi
dimensioni, con esteso
reticolo endoplasmatico
liscio
• Attività endocrina:
producono sotto lo
stimolo dell'ormone
ipofisario LH o ICSH
ormoni androgeni, dei
quali il testosterone
rappresenta il prototipo.
Tubuli seminiferi
•
•
•
•
a causa del loro andamento
convoluto hanno un’
estensione complessiva in
un soggetto adulto di circa
300- 350 metri; il loro
diametro esterno è di 70-280
µm.
sono delimitati esternamente
da tessuto connettivale
lamellare contenente fibre
elastiche (membrana
basale). Su questo strato
poggiano:
1) l'epitelio germinale
contenente spermatogoni,
spermatociti, spermatidi ed
infine spermatozoi maturi e
flagellati.
2) le cellule del Sertoli
(sostegno e nutrimento del
tessuto germinale e funzione
e funzione esocrina)
•
La parete del tubulo seminifero contorto risulta costituita da un epitelio germinativo
pluristratificato dato da due tipi cellulari ben distinti. Il primo tipo è costituito dalle
cellule seminali disposte in più file sovrapposte che corrispondono ai vari stadi di
maturazione, dagli spermatogoni fino agli spermatozoi (sp). La maturazione procede
dalla lamina propria (lp) verso il lume del tubulo. Il secondo tipo cellulare è
rappresentato dalle cellule del Sertoli (CS), alte tutto lo spessore del tubulo, con
funzioni nutritizie e di sostegno.
CELLULE GERMINALI
• Le cellule germinali sono
cellule in vario stadio
differenziativo. Quelle in
stadio precoce di
sviluppo si trovano
perifericamente mentre
quelle negli stadi tardivi
prospettano verso il
lume. Il processo
attraverso il quale gli
elementi cellulari
passano dalla periferia al
lume prende il nome di
spermatogenesi e dura
74 giorni circa
CELLULE DEL SERTOLI
•
•
Sono cellule non spermatogeniche
Si estendono per tutto lo spessore
dell'epitelio con la base che
poggia sulla membrana basale e
l'apice verso il lume; l'apice
presenta delle infossature entro
cui sono contenute le teste degli
spermatidi in via di sviluppo.
• FUNZIONI:
• 1) Sostegno e nutrimento degli
spermatozoi
• 2) riassorbimento dei residui
citoplasmatici delle cellule
germinali tramite fagocitosi
• 3) funzioni endocrine:
producono ABP (Androgen
Binding Protein), sotto lo
stimolo dell'FSH ipofisario che
concentra il testosterone nei
tubuli seminiferi favorendo la
spermatogenesi; secernono
inibina che agisce con
feedback negativo a livello
ipotalamo ipofisario,
sopprimendo selettivamente la
secrezione dell’ormone
follicolostimolante o FSH
Spermatogenesi
•La spermatogenesi è il processo in cui gli
spermatidi maturano in spermatozoi e si divide in
tre fasi
1.meiosi I;
2.meiosi II;
3.spermiogenesi.
La spermatogenesi è preceduta dalla
spermatogoniogenesi: proliferazione per mitosi delle
cellule germinali primitive, da cui originano gli spermatociti
primari
Spermatogenesi
1. L’apparato genitale maschile
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
Spermatozoi
• Ogni giorno nei testicoli
vengono prodotti circa 300
milioni di spermatozoi che
riescono a sopravvivere nel
tratto riproduttivo femminile
fino a circa 48 ore.
• Ogni cellula spermatica è
costituita da
• una testa, contenente
materiale nucleare;
• un acrosoma, cioè una
vescicola piena di enzimi che
favoriscono la penetrazione
nell’ovulo;
• una coda, utilizzata per la
locomozione.
CONTROLLO ORMONALE
•
•
•
•
•
Ipotalamo→ormone di rilascio delle
gonadotropine (GnRH)
adenoipofisi →ormone luteinizzante (LH) e
ormone follicolo stimolante (FSH)
LH → stimola le cellule di Leydig a produrre
testosterone → fasi terminali della
spermatogenesi
FSH → a livello dei tubuli seminiferi attiva la
spermatogenesi
Feedback negativo → inibina ( cellule del
Sertoli) e alto livello di testosterone nel
sangue
TESTOSTERONE
• Principale androgeno, ormone steroideo sintetizzato a partire dal
colesterolo
• FUNZIONI
• nell'embrione: differenziazione in senso maschile dei genitali interni
ed esterni.
• Alla pubertà : sviluppo caratteri sessuali secondari; aumento masse
muscolari e dello scheletro; modificazioni psichiche (aggressività);
sviluppo apparato pilifero,aumento della secrezione sebacea e
allargamento della laringe con conseguente abbassamento del
timbro vocale, insorgenza desiderio sessuale e funzione spermatica.
• Nell'adulto: mantenimento della mascolinità e della libido,
mantenimento caratteri sessuali secondari, forza muscolare e
massa ossea. Spermatogenesi
VIE SPERMATICHE
• Rappresentano il sistema
di canali nei quali gli
spermatozoi, dopo
essersi differenziati nei
tubuli seminiferi dei
testicoli, si trattengono
per qualche tempo e
lungo i quali vengono
condotti all'esterno
durante l'eiaculazione.
•
•
•
•
•
•
1) tubuli retti
2) rete testis
3) epididimo,
4) dotto deferente
5) condotti eiaculatori
6) uretra.
RETE TESTIS
• I segmenti terminali dei tubuli
seminiferi si continuano con i
tubuli retti che si
anastomizzano tra loro
formando la rete testis
• RETE TESTIS: complicato
sistema di canalicoli e di
lacune irregolari ampiamente
anastomizzate
• Dalla rete testis prendono
origine 10-15 condottini
efferenti che emergono dalla
superficie del testicolo e
formano la testa dell'epididimo
•
•
1: Testicular septa
2: Convoluted seminiferous tubules
3: Testicular lobules
4: Straight seminiferous tubules
5: efferent ductules
6: Rete testis
EPIDIDIMO
•
•
•
•
•
•
•
•
L'epididimo è un organo pari,
allungato, addossato al margine
posteriore del rispettivo testicolo,
insieme al quale è contenuto nello
scroto
Lungo tubulo spiralizzato con decorso
tortuoso (lunghezza variabile da 4 a 6 m)
FUNZIONI:
1) produce un secreto che completa la
maturazione degli spermatozoi
(acquisizione della motilità in circa 15
giorni)
2) raccoglie gli spermatozoi prodotti
dal testicolo, funzionando quindi come
un serbatoio di cellule germinali ( circa
3 mesi)
3) riassorbe porzioni citoplasmatiche
residue e spermatozi malformati o
alterati
4) durante l’eiaculazione favorisce
l’espulsione degli spermatozoi nei dotti
deferenti grazie alla contrazione della
muscolatura liscia
5) riassorbimento di spermatozoi non
eiaculati (dopo circa 3 mesi)
CANALE DEFERENTE
•
•
•
È in continuità con il canale
dell'epididimo, e termina, nella
cavità pelvica, a livello della base
della prostata, riunendosi con i
dotti delle vescichette seminali per
formare il condotto eiaculatore.
Il canale deferente ha una forma
regolarmente cilindrica, con un
calibro di 2-3 mm e una lunghezza
media di 40 cm.
Presenta notevole consistenza a
causa della spessa tonaca
muscolare le cui contrazioni
peristaltiche (subito prima della
eiaculazione) permettono la
risalita degli spermatozoi
DOTTI EIACULATORI
• I condotti eiaculatori, destro
e sinistro, sono due brevi dotti
che collegano l'estremità dei
canali deferenti all'uretra
• si originano dall’unione dei
dotti deferenti con i dotti
provenienti dalle vescicole
seminali
• sono lunghi circa 2-2,5 cm
• decorrono per la maggior parte
del loro tragitto nello spessore
della prostata.
URETRA
• Canale lungo circa 18-20 cm che decorre all’interno del
pene
• Dotto terminale dell’apparato genitale in comune con
l’apparato escretore
• Ha la duplice funzione di permettere il passaggio
dell’urina e dello sperma
• Si riconoscono diverse parti.
GHIANDOLE SESSUALI
ANNESSE
• Secernono la
componente liquida
dello sperma
• 1) VESCICHETTE
SEMINALI
• 2) PROSTATA
• 3) GHIANDOLE
BULBOURETRALI
VESCICHETTE SEMINALI
• Sono due organi
ghiandolari cavi,
allungati, situati
superiormente alla
prostata.
• Sono formate da un dotto
lungo da 10 a 15 cm che
presenta numerosi
diverticoli a fondo cieco. Il
dotto principale ha
un'estremità a fondo
cieco e l'altra in
comunicazione con i dotti
eiuculatori
VESCICHETTE SEMINALI
• FUNZIONI: producono un liquido viscoso ricco di fruttosio e
prostaglandine che costituisce il 60 - 70% del liquido seminale.
• Il fruttosio: fonte energetica degli spermatozoi (viene utilizzato per
produrre ATP)
• Prostaglandine: contribuiscono alla motilità spermatica e stimolano
la contrazione muscolare del tratto genitale femminile facilitando la
risalita degli spermatozoi
• Il liquido prodotto dalle vescicole seminali è ALCALINO: neutralizza
l’ambiente acido dell’uretra maschile e dell’apparato femminile che
inattiverebbe ed ucciderebbe gli spermatozoi
PROSTATA
•
•
•
•
La prostata è un organo
ghiandolare, impari e mediano,
situato sotto la vescica urinaria.
Presenta diversi compartimenti
(logge prostatiche) nei quali si
trovano le ghiandole
È attraversata dalla prima
porzione dell'uretra (uretra prostatica) nella quale essa riversa,
durante l'eiaculazione, il proprio
secreto (succo prostatico) tramite
numerosi dotti escretori. Nella
parte superiore è attraversata
anche dai condotti eiaculatori
Gli adenomeri e i dotti escretori
sono immersi in un abbondante
stroma costituito da tessuto
fibroso, ricco di fibre elastiche e
da fascetti di fibrocellule muscolari
lisce. Queste ultime determinano,
con la loro contrazione, lo svuotamento episodico dell'organo al
momento della eiaculazione
Secreto prostatico
• Il secreto (o succo) prostatico costituisce circa il 15-30% del liquido
seminale;
• è rappresentato da un liquido lattescente, leggermente acido (pH
6,4), e contiene numerosi enzimi (fosfatasi acida, beta
glucuronidasi, amilasi, fibrinolisina, proteasi), prostaglandine,
immunoglobuline e acido citrico (usato dagli spermatozoi per
produrre ATP attraverso ciclo di Krebs).
• Anche l'epitelio ghiandolare della prostata, al pari di quello delle
vescichette seminali, rappresenta un tipico epitelio bersaglio nei
confronti degli ormoni androgeni. In corrispondenza dell'epitelio e
anche dello stroma il testosterone viene trasformato nella forma più
attiva, il diidrotestosterone, per l'attività di un enzima (5-α-reduttasi).
GHIANDOLE BULBOURETRALI
• Le ghiandole bulbouretrali
(di Cowper),.
sono due corpicciuoli
sferoidali, del diametro di circa
1 cm, anessi alla porzione
iniziale dell'uretra cavernosa
nella quale riversano il proprio
secreto.
• Il loro secreto è alcalino e
svolge una duplice funzione.
• 1) protezione degli
spermatozoi in transito dagli
acidi dell’urina
• 2) secrezione di muco che
lubrifica l’apice del pene
•
SPERMA
• Miscela di spermatozoi e di secrezioni
prodotte dalle ghiandole sessuali
• Volume da 2,5 a 5 mL, con un contenuto
di circa 50 – 150 milioni di spermatozoi per
mL
• Sperma ha un pH leggermente
alcalino(7,2 / 7,5) a causa dell’abbndanza
del liquido delle vescichette
PENE
• Contiene l’uretra ed è una via di transito per lo
sperma e l’urina
• Presenta capacità erettili che permettono la
copulazione
• Nel pene si possono distinguere una porzione
fissa (o radice), una porzione mobile (o corpo o
pene propriamente detto) e un'estremità distale
ingrossata, il glande rivestito da una piega di
pelle chiamata prepuzio.
CORPO DEL PENE
• è costituito da tre
formazioni allungate, i
due corpi cavernosi del
pene e il corpo spongioso
dell'uretra, rivestite da
particolari involucri
connettivali e,
superficialmente, da cute.
• Il pene è percorso in tutta
la sua lunghezza
dall'uretra
• I corpi cavernosi del pene
sono costituiti da un
involucro fibroso, la
tonaca albuginea, e da
tessuto cavernoso (o
erettile).
CORPI CAVERNOSI
•
•
•
•
•
•
•
I corpi cavernosi del pene sono costituiti da un involucro fibroso, la tonaca albuginea,
e da tessuto cavernoso (o erettile).
Il tessuto cavernoso (o erettile) è formato da lacune sanguigne di forma irregolare
(cavernule) separate in maniera incompleta da trabecole di spessore variabile.
Le cavernule ricevono il sangue principalmente da particolari arteriole sinuose, le
arterie elicine, situate nelle trabecole e fornite, di cuscinetti di cellule epitelioidi che, a
pene flaccido, occludono quasi completamente il lume vascolare.
Durante l'erezione le arterie elicine si dilatano e riversano quindi una notevole
quantità di sangue nelle cavernule.
Le cavernule sono drenate da venule le quali, a pene eretto, risultano compresse
determinando un ristagno di sangue nelle cavernule stesse e aumentando, quindi,
l'erezione.
Nelle trabecole decorrono, oltre alle arterie elicine, alcune arteriole che danno origine
a una rete di capillari le cui vene emulgenti sboccano successivamente nelle
cavernule; quest'ultimo sistema ha il significato di un circolo nutritizio, mentre il
sistema delle arterie elicine rappresenta un circolo che agisce esclusivamente ai fini
della funzione erettile.
• L’erezione è determinata da impulsi nervosi
derivanti dal sistema parasimpatico che
determinano il rilascio di neurotrasmettitori e di
ormoni locali che determinano il rilasciamento
localizzato della muscolatura liscia dei vasi
arteriosi
• La dilatazione consente un maggior afflusso di
sangue nei seni sangugni che, espandendosi,
comprimono le vene, bloccando il flusso in
uscita
2. L’apparato genitale femminile
•Gli organi dell’apparato genitale femminile
comprendono
•le ovaie;
•le tube uterine;
•l’utero;
•la vagina;
•genitali esterni, che nel loro insieme prendono il
nome di vulva;
•le ghiandole mammarie.
OVAIE
•Rappresentano le gonadi femminili:
producono gli ovociti secondari e ormoni
quali progesterone, estrogeni, inibina e
relaxina.
•Sono due e sono poste ai due lati della
cavità pelvica, sostenute da due legamenti
•Sono ricoperte dall’epitelio germinativo
(epitelio semplice) al di sotto del quale si
trova la corticale, una regione di tessuto
connettivo denso contenente i follicoli
ovarici.
•La midollare ovarica è la regione
sottostante la corticale ed è costituita dai
connettivo lasso che contiene vasi
sanguigni, vasi linfatici e nervi
•Ogni follicolo consiste di un ovocita e di
un numero variabile di cellule follicolari
che gli forniscono nutrimento durante lo
sviluppo e producono estrogeni
•I follicoli, sotto controllo ormonale
maturano ciclicamente
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
• The 2 human ovaries gradually lose follicles both before
and after puberty (the beginning of ovulation); beginning
with about 7 million before birth, 2 million at birth, 300400,000 by puberty and finally by late 40’s have only a
few follicles left (More? Oogenesis). The number of
antral follicles detected within the ovary also decreases
with increasing materal age. In humans, a primodial
follicle take about 150 days to develop into a preantral
follicle (primary) and another 120 days to form an antral
follicle (secondary). A number of antral follicles will then
"compete" for 14-15 days to become the dominant
follicle, which will undergo ovulation
FOLLICOLI
•
•
•
Ogni follicolo consiste
di un ovocita e di un
numero variabile di
cellule follicolari che gli
forniscono nutrimento
durante lo sviluppo e
producono estrogeni
I follicoli, sotto controllo
ormonale maturano
ciclicamente e l’oocita
secondario viene
espulso durante
l’ovulazione
Le cellule follicolari
invece formeranno il
corpo luteo
•
Si osservano follicoli ovarici maturi
(detti anche follicoli di Graaf), primari e
secondari, caratterizzati dalla cellula
uovo che occupa solo parzialmente il
lume follicolare
Follicolo di Graaf
• Il follicolo maturo o
follicolo di Graaf è
delimitato da numerosi
strati di cellule follicolari.
• Esso è caratterizzato
dalla presenza di un lume
follicolare in cui sporge il
cumulo ooforo, a sua
volta costituito dall'oocita
circondato dalla zona
pellucida e dalle cellule
follicolari.
• Il lume follicolare è è
ripieno di liquido
IL FOLLICOLO
•
•
•
•
•
•
prima dell'ovulazione la superficie
dell’uovo,è letteralmente ricoperta da una
moltitudine di piccole cellule-balia che lo
nutrono e lo proteggono.
All'interno di questo <nido > (che si chiama
follicolo ooforo), l'uovo si sviluppa e matura.
Attraverso una fitta vascolarizzazione
arrivano sulla superficie dell'uovo dei fluidi
nutritivi (filtrati sanguigni): essi si
accumulano quindi dentro il follicolo, che si
trasforma così in una vescicola
Durante lo sviluppo del follicolo e la
maturazione dell’ovulo le cellule follicolari
producono estrogeni
Una volta liberato l'uovo perderà gran parte
del suo involucro (cioè del suo follicolo), che
ha esaurito la sua funzione nutritizia durante
la maturazione.
Il follicolo resta nell’ovario e si trasforma in
CORPO LUTEO che produce progesterone
ed estrogeni finchè degenera e viene
riassorbito daltessuto avarico
OVULAZIONE
• Alla nascita in ciascuna ovaia
sono presenti da 200.000 a 2
milioni di oociti primari; di
questi circa 40.000 vengono
mantenuti fino alla pubertà ma
solo circa 400 matureranno e
verranno liberati attraverso
l’ovulazione
• A rompere la parete della
vescicola e far fuoriuscire
l'uovo senza danni, al
momento opportuno
provvederanno specifici enzimi
e ormoni.
CORPO LUTEO
•
•
•
•
•
Il Corpo Luteo è una
ghiandola a endocrina. Si
sviluppa in seguito
all'ovulazione, per
proliferazione delle cellule
della granulosa che
formavano precedentemente
il follicolo da cui è stato
espulso l'uovo.
la funzione principale è
quella di produrre
progesterone e, in quantità
minori, estrogeni
Produce inibina e relaxina
Il mantenimento del corpo
luteo è sostenuto dall'ormone
luteinizzante (LH), dalla
prolattina e dall'estradiolo.
Se non avviene la
fecondazione dell'uovo e
l'impianto del blastomero
nell'utero il corpo luteo vive
per 14 giorni e poi degenera
rapidamente.
TUBE UTERINE (DI FALLOPIO)
•
•
•
•
•
•
•
FUNZIONI:
1) Rappresentano le vie di transito
degli oociti e degli spermatozoi
2)sono la sede della fecondazione
3) trasportano gli ovociti fecondati
all'utero.
STRUTTURA
La mucosa interna delle tube forma
pliche longitudinali piuttosto alte
rivestite da un epitelio ciliato che
assicura, insieme a cellule secernenti,
un flusso liquido in direzione dell'utero
che trascina con se la cellula uovo. Il
massimo di questa attività è raggiunto
al momento dell'ovulazine. Anche le
cellule muscolari lisce presentano
onde peristaltiche in direzione
dell'utero.
L’estremità imbutiforme di ciascuna
tuba, l’infundibolo, si apre presso le
ovaie nella cavità pelvica e termina in
proiezioni digitiformi chiamate fimbrie.
2. L’apparato genitale femminile
UTERO
•L’utero è l’organo di impianto di un ovulo fecondato ed è la fonte del flusso
mestruale se non è avvenuta la fecondazione.
•Pesa di norma 50-80 g.In gravidanza si sviluppa fino a pesare oltre un kg di
peso
•Ha la forma di una pera rovesciata e consta di tre parti
•fondo: la porzione superiore a forma di cupola;
•corpo: la porzione centrale più affusolata;
•cervice (o collo): una porzione terminale più ristretta che sbocca nella vagina.
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
•
•
•
•
•
Istologia:
1) Perimetrio: rivestimento esterno
(tessuto connettivo compreso tra la
tonaca muscolare e il rivestimento
peritoneale dell'utero)
2) Miometrio: rappresenta la tonaca
muscolare dell’utero; è notevolmente
spessa ed è costituita da fasci di
fibrocellule muscolari lisce. Il
miometrio è riccamente vascolarizzato
da rami dell’arteria uterina che
formano un fitto plessonello strato
medio. Da quest’ultimo partono le
arterie che attraversano lo strato
profondo per raggiungere l’endometrio
3) Endometrio: rappresenta la tonaca
mucosa dell’utero. È costituita da un
epitelio di rivestimento e da una lamina
propria; aderisce al miometrio.
L’endometrio del collo dell’utero è
molto meno sensibile alla regolazione
ormonale rispetto alla muscosa del
corpo; Contiene molte ghiandole le cui
secrezioni nutrono gli spermatozoi e lo
zigote; fornisce nutrimento al feto in
via di sviluppo oppure che si sfalda
ogni mese con la mestruazione
.
CELLULE DELL'UTERO
•
•
•
•
•
le cellule della mucosa uterina, che <fodera > l’
interno dell’utero.
Si vedono, al centro, tre cellule, appartenenti a
due ceppi diversi: quella centrale (in azzurro) è
della stessa natura di quella di destra (in giallo).
Ma sono state colte in due fasi successive;
inoltre alla seconda cellula è anche stata
asportata parte della membrana cellulare
durante la fase di preparazione. Si vedono i
granuli di muco uscire fuori. Quella di destra,
più giovane, sta ancora accumulando granuli,
che poi usciranno con la secrezione.
A sinistra, invece, si affaccia una cellula cigliata.
Nell'utero, però, queste cellule sono poco
cigliate e molto scarse, contrariamente a quelle
che vedremo nell'ovidotto.
Le ciglia, quindi, non sono destinate a creare
movimento, bensì insieme alle cellule
secernenti, formano un mantello nutritivo per
accogliere il giovane embrione.
Le cellule poggiano su un tessuto connettivo,
ricco di vasi e ghiandole, che a sua volta
aderisce alla potente muscolatura dell'utero.
Durante la gravidanza, sia il muscolo che le
mucose si adeguano, secondo l'ingrandimento
dell'utero e il numero di cellule si moltiplica. La
muscolatura dell'utero, dal canto suo, si
ipertrofizza (le cellule diventano molto più
grandi) ed è grazie alle loro potenti contrazioni
che il feto può essere espulso.
•
•
UTERO DI DONNA
La sua struttura dall'interno
all'esterno può essere così
schematizzata: tonaca mucosa
o endometrio costituita da un
epitelio di rivestimento
batiprismatico semplice,
(l'epitelio che riveste all'esterno
la zona intravaginale del collo
dell'utero è pavimentoso
composto) che poggia su di
una lamina propria (lp)
connettivale la quale accoglie le
ghiandole (gh) uterine tubulari
semplici, tortuose e distanziate
l'una dall'altra nel corpo,
ramificate nel collo.
Segue la tonaca muscolare
(TMu) o miometrio organizzato
in tre strati: strato sottomucoso
(fibrocellule muscolari lisce
longitudinali e oblique), strato
vascolare (circolare e obliquo),
strato sottosieroso
(longitudinale).
Tonaca sierosa o perimetrio
che corrisponde al peritoneo.
L'utero attraversa un ciclo,
detto ciclo uterino, che
comprende varie fasi. In questa
immagine l'endometrio
presenta l'aspetto tipico della
fase secretiva (ghiandole
dilatate, molto serpiginose,
ricche di cellule secernenti).
•
•
•
•
La tonaca mucosa del corpo uterino è in continuità con quella della tuba
in corrispondenza degli angoli supero-laterali dell’organo e con quella del
collo uterino in basso
Ha uno spessore variabile da 1 a 7 mm a seconda delle fasi del ciclo
È irrorata da due gruppi di arterie, tra loro indipendenti, che si dipartono
dallo strato vascolare del miometrio.
L’epitelio di rivestimento è cilindrico semplice ed è formato da due tipi di
cellule, ciliate e secernenti, la cui proporzione varia nelle fasi del ciclo.
– Le cellule ciliate presentano un numero variabile di ciglia il cui movimento è
diretto verso il canale cervicale.
– Le cellule secernenti producono un materiale di natura glicoproteica che si
accumula nella porzione apicale.
•
La lamina propria è formata da connettivo ricco di cellule e povero di fibre
collagene che ha, nell’insieme, le caratteristiche di un tessuto molto giovane
(si rinnova infatti ogni 28 giorni). Nella lamina propria sono presenti
numerose ghiandole tubulari semplici che ne occupano l’intero spessore
La vagina
• La vagina è un canale muscolare elastico che si estende
dall’esterno del corpo femminile fino alla cervice uterina.
• Ha il compito di accogliere il pene durante i rapporti sessuali,
costituisce la via di uscita del flusso mestruale ed è il condotto
attraverso cui transita il bambino durante il parto.
• Presenta uno spesso strato muscolare che può distendersi durante
il rapporto sessuale o per consentire il passaggio del bambino
• La mucosa vaginale contiene molto glicogeno la cui degradazione
contiene acidi organici: ambiente acido per rallentare la
proliferazione batterica ma ambiente inospitale per gli spermatozoi
• l’orifizio vaginale è l’apertura verso l’esterno e può essere
parzialmente chiuso da una membrana chiamata imene
Organi esterni
•Il perineo è l’area posta fra le cosce e le
natiche presente in entrambi i sessi in cui si
collocano i genitali esterni e l’ano.
•Col nome di vulva si indicano i genitali
femminili esterni che comprendono le grandi
labbra, le piccole labbra, il clitoride, il
prepuzio e il glande.
2. L’apparato genitale femminile
•Le ghiandole mammarie, poste sul torace,
sono ghiandole sudoripare modificate per la
produzione di latte. Ogni mammella
presenta una sporgenza pigmentata
chiamata capezzolo circondata da un’area
circolare di pelle pigmentata detta areola.
•Internamente ogni ghiandola mammaria si
presenta suddivisa in lobi disposti
radialmente.
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
2. L’apparato genitale femminile
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
2. L’apparato genitale femminile
•Internamente ogni ghiandola mammaria si
presenta suddivisa in lobi disposti
radialmente.
•La funzione delle ghiandole è la
lattazione ovvero la sintesi, l’escrezione e
l’emissione di latte associate alla
gravidanza e al parto.
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
•Il ciclo ovarico comprende una serie di
eventi che si svolge nelle ovaie durante e
dopo la maturazione di un ovocita.
•Il ciclo uterino (o mestruale), controllato
dagli ormoni steroidei rilasciati dalle ovaie, si
svolge a livello dell’endometrio uterino in
modo che sia pronto all’eventuale impianto
di un ovulo fecondato e quindi alla
gravidanza.
CICLO OVARICO
CICLO OVARICO
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
OOGENESI
•Si definisce oogenesi la formazione dei gameti nelle
ovaie.
•L’oogenesi si svolge attraverso la meiosi e la maturazione.
•MEIOSII: inizia durante lo sviluppo fetale; si ferma allo
stadio di oocita primario (2n); durante la pubertà sotto
stimoli ormonali riprende e si completa: oocita secondario
(n).
•MEIOSI II: viene bloccata quasi immediatamente:
ovulazione. Riprende solo se la cellula uovo viene
fecondata: l’oocita secondario si divide in due cellule
aploidi e quella di maggiori dimensioni rappresenta la
cellula uovo
MEIOSI I
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
MEIOSI II
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
REGOLAZIONE ORMONALE
• Ipotalamo→ormone di rilascio delle
gonadotropine (GnRH)
• adenoipofisi →ormone luteinizzante (LH)
e ormone follicolo stimolante (FSH)
• FSH → a livello delle ovaie stimola la
maturazione dei follicoli con conseguente
produzione e secrezione degli estrogeni
• LH → promuove anch’esso la
maturazione del follicolo e determina
l’ovulazione → formazione del corpo luteo
con conseguente formazione di estrogeni
• Feedback negativo → inibina ( corpo
luteo) e alto livello di estrogeni e
progesterone: viene inibita la produzione
di ormoni ipotalamici ed ipofisari per
evitare la maturazione di altri follicoli
FASE FOLLICOLARE
OVULAZIONE
FASE LUTEINICA
ORMONI DEL CICLO RIPRODUTTIVO
FEMMINILE
•L’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH), secreto
dall’ipotalamo, controlla il ciclo ovarico e quello uterino
inducendo il rilascio di
•ormone follicolo-stimolante (FSH): avvia lo sviluppo del
follicolo e la secrezione di estrogeni dal follicolo;
•ormone luteinizzante (LH) induce l’ovulazione e
promuove la formazione del corpo luteo.
•Estrogeni
•Progesterone
•Inibina
•relaxina
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
• Gli estrogeni
• promuovono lo sviluppo e il mantenimento delle strutture
riproduttive femminili;
• stimolano la sintesi proteica;
• abbassano il tasso di colesterolo
• Progesterone: insieme agli estrogeni prepara e
mantiene l’endometrio per l’impianto di un ovulo
fecondato e per predisporre le ghiandole mammarie alla
secrezione di latte.
• Relaxina: rilassa le pareti uterine diminuendo le
contrazioni del miometrio.
• Inibina: inibisce la secrezione dell’FSH e dell’LH
CICLO UTERINO
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Costituiscono il ciclo uterino le modificazioni cicliche , sia morfologiche che
funzionali, della mucosa uterina che hanno lo scopo di prepararla ad accogliere l'uovo
fecondato
Tali modificazioni sono controllate dal livello di estrogeni e progesterone
Il ciclo uterino inizia per convenzione il primo giorno del FLUSSO MESTRUALE
Fase mestruale
Da 3 a 6 giorni: inizia la maturazione di un nuovo follicolo nell’ovaio e avviene la
degenerazione, il distacco e l'eliminazione, insieme a sangue, di tutto lo strato
funzionale dell'endometrio fino allo stato basale che rimane intatto.
Fase proliferativa o follicolare
Fino al 14 giorno (corrisponde alla fase follicolare del ciclo ovarico): inizia un'intensa
attività proliferativa delle cellule dello stroma, delle ghiandole e dei vasi sanguigni
provvedendo alla riparazione della mucosa uterina che diventa sempre più alta e
iperemica
Fase secretiva o luteinica
Fino al 28 giorno (corrisponde alla fase luteinica del ciclo ovarico): la mucosa uterina
cresce ulteriormente in spessore ( sotto il controllo degli estrogeni) e aumenta la
ramificazione elo sviluppo dei vasi sanguigni( sotto il controllo del progesterone).
Termina quindi il suo accrescimento e si prepara ad accogliere l'uovo nel caso venga
fecondato.
Il ciclo uterino
•Fase mestruale (o mestruazione): dura
circa 5 giorni durante i quali vengono
eliminati sangue e cellule in sfaldamento dei
tessuti dell’endometrio.
•Fase preovulatoria: è il periodo compreso
fra la fine della mestruazione e l’ovulazione.
Sotto l’influsso dell’FSH nelle ovaie diversi
follicoli crescono finché uno solo diventa il
follicolo dominante.
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
Ogni 28 giorni nella donna una cellula uovo
giunge a maturazione e viene espulsa
dall’ovaia
Cavazzuti La vita intorno a noi © Zanichelli editore 2010
3. Il ciclo riproduttivo femminile
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
• Fase mestruale (o mestruazione): dura circa 5 giorni
durante i quali vengono eliminati sangue e cellule in
sfaldamento dei tessuti dell’endometrio.
• Fase preovulatoria: è il periodo compreso fra la fine
della mestruazione e l’ovulazione. Sotto l’influsso
dell’FSH nelle ovaie diversi follicoli crescono finché uno
solo diventa il follicolo dominante.
• Fase ovulatoria: con l’ovulazione, si verifica la rottura
del follicolo maturo e l’espulsione di un ovocita
secondario nella cavità pelvica.
• Fase postovulatoria: dopo l’ovulazione il follicolo
maturo collassa sotto lo stimolo dell’LH, le restanti
cellule follicolari si ingrossano e vanno a formare il corpo
luteo (fase luteinica).
3. Il ciclo riproduttivo femminile
•Se l’ovocita non è stato fecondato, il corpo luteo permane
per due settimane e poi degenera in corpo albicante.
•Se, invece, l’ovocita viene fecondato, il corpo luteo
persiste oltre le due settimane e viene mantenuto dalla
gonadotropina corionica umana (HCG),ormone prodotto
dall’embrione
•L’HCG stimola l’attività secretoria del corpo luteo che
continua a secernere progesterone
•La presenza di questo ormone nel sangue o nell’urina è
quindi un indicatore di gravidanza
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
•
DOPO L'OVULAZIONE Il paesaggio, circa un minuto dopo l'<eruzione> che ha portato un
uovo in superficie. In alto a destra è visibile lo squarcio che si è creato. Tutt'intorno i
brandelli del follicolo protettivo e nutritivo. Al centro l'uovo, rotolato lungo la pendenza,
ancora ricoperto da un esile strato di cellule nutritive.
E' questo un momento delicatissimo nel processo riproduttivo. L'uovo sta per essere
catturato dai movimenti delle fimbrie (specie di tentacoli dell'ovidotto):se tutto andrà bene
verrà sospinto nel tubicino ( lungo circa 10 centimetri) che lo porterà verso l'utero. E' li, in
quel tunnel, che incontrerà gli spermatozoi per la fecondazione. Subito dopo la
fecondazione comincerà a suddividersi, rotolando nell'utero per impiantarsi.
Può darsi che in tutto questo percorso qualcosa non funzioni: che l'uovo non venga
catturato, che non vi siano spermatozoi nell'ovidotto, che si verifichino scompensi
ormonali che compromettano le varie fasi della fecondazione e dell'impianto nell'utero.
Può anche darsi che qualche spermatozoo arrivi fin qui, ai piedi della collinetta, e fecondi
l'uovo prima che sia giunto il momento adatto. In tal caso può verificarsi una <gravidanza
extra-uterina>: per esempio può succedere che l'embrione si impianti qui, nella zona
dell'ovaio, o nel peritoneo che avvolge un'ansa intestinale, o nell'ovidotto (gravidanza
tubarica). Ciò porta inevitabilmente a un aborto spontaneo.
Nel caso della gravidanza tubarica si ha come risultato per la madre la rottura della tuba (
al secondo mese di gravidanza) con conseguente emorragia interna.
Questi inizi di gravidanza anomali spiegano anche perché è ipotizzabile una gravidanza
maschile (ma occorre che un individuo sia <femminilizzato > artificialmente attraverso
somministrazione di ormoni). Infatti un embrione potrebbe essere, in teoria, impiantato
(embryo transfer) in un tessuto molto vascolarizzato: per esempio il rene o un'ansa
intestinale. Ciò permetterebbe lo sviluppo (ma per quanto tempo?) di un feto…
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•
- LA ROTTURA DEL FOLLICOLO: L'OVULAZIONE Quest'immagine, rappresenta il momento culminante
dell'ovulazione. L'uovo, attraverso lo squarcio del tessuto, si affaccia, e sta per iniziare il suo lungo
viaggio verso l'utero.
Fra le tante uova che si trovano nell'ovaio, quest'uovo è quello che ha avuto la fortuna di essere nella
posizione giusta al momento giusto, ed essere così spinto fuori grazie a un complesso gioco di fattori
ambientali, di enzimi e di ormoni.
Tutt'intorno si vedono le cellule nutritive del follicolo (in celeste), che come tante ancelle gli hanno
assicurato protezione e nutrimento durante il suo sviluppo, e che ora vengono in gran parte abbandonate.
Questo complesso processo di ovulazione risponde a segnali che vengono da molto lontano: dal
cervello, più precisamente dall'ipotalamo e dall'ipofisi (ciò spiega anche perché turbe o malattie psichiche
possono alterare il sistema). C'è un circuito biochimico, infatti, che collega l'ovaio con l'ipotalamo e
l'ipofisi, e che consente uno scambio di stimoli ormonali. Durante la maturità sessuale l'ipofisi secerne
ormoni: gonadotropine, che stimolano la maturazione dell'uovo e provocano infine l'ovulazione. L'ovaio
così stimolato produce a sua volta ciclicamente ormoni sessuali progesterone ed estrogeni (questi ultimi
prevalgono prima dell'ovulazione).
La circolazione di questi ormoni ha varie altre funzioni: in particolare quella di regolare le modificazioni
della mucosa dell'ovidotto, lungo le quali deve viaggiare l'uovo, e anche della mucosa dell'utero. Infatti,
entrambe queste mucose devono trasformarsi per favorire l'impianto dell'embrione.
E' interferendo su questo complesso meccanismo di sequenze ormonali che agiscono oggi i
contraccettivi: modificando il ciclo essi, infatti, impediscono all'uovo di maturare, oppure di installarsi
nell'utero.
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•
DURANTE L'OVULAZIONE Ecco la <colata lavica > che segue l'ovulazione. Dalla lacerazione della
superficie, assieme al follicolo, fuoriesce un liquido colloso (colorato in azzurro) che circonda l'uovo e lo
accompagna in questa prima fase del rotolamento.
La superficie dell'ovaio qui è costellata di estroflessioni papillari, cioè piccole escrescenze (in rosso).
E' importante che queste eruzione non avvenga in modo esplosivo: ma piuttosto come la fuoriuscita da
un tubo di dentifricio. La pressione consente così all'uovo di essere sospinto fuori senza traumi. Questa
sequenza dura 40-50 secondi.
Paradossalmente si potrebbe dire che è una specie di <parto > a livello microscopico: l'uovo, infatti è un
po’ come un feto che cresce all'interno dell'ovaio, circondato da un liquido protettivo; l'ovaio, in quel
punto, si gonfia come un ventre gravido, e dà, infine, nascita a questo minuscolo individuo potenziale,
che dovrà incontrarsi con lo spermatozoo per unirsi e cominciare una nuova (e vera) gravidanza all'utero,
attraverso la moltiplicazione cellulare.
Ciò che rimane della lacerazione verrà rapidamente cicatrizzato e si trasformerà in una grossa ghiandola a
secrezione interna (<corpo luteo >). Questa ghiandola ha una funzione importantissima: serve a produrre
quel tipo di ormone (progesterone) che permette all'uovo di trovare nell'utero l'ambiente adatto per
annidarsi e crescere.
Questa trasformazione della cicatrice in ghiandola è rapidissima: dopo due o tre giorni essa è già
diventata una fabbrica di ormoni. Se tutto funzionerà bene (cioè se l'uovo verrà fecondato dallo
spermatozoo e comincerà lo sviluppo embrionale), questa fabbrica continuerà a produrre e pompare
ormoni nel sangue e si ingrandirà. Altrimenti in mancanza di <segnali > dall'embrione, si fermerà.
E tutto il <nido > predisposto nell'utero (la mucosa) cadrà assieme al sangue presente sulle pareti.
Avviene cioè una regolare mestruazione. Ed il ciclo si ripete!
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- LA SECREZIONE DELL'UTERO Nell'utero tutto si sta preparando
all'accoglimento dell’uovo fecondato. Le palline colorate in giallo sono i granuli
di muco prodotti da una ghiandola della parete. Contengono zuccheri e
proteine. Fanno parte del nido in cui dovrà impiantarsi e svilupparsi l'embrione.
La produzione di questo muco è stata stimolata dall'arrivo (attraverso il circolo
sanguigno) di ormoni che come messaggeri annunciano l'avvenuta ovulazione.
Gli ormoni (il loro nome greco significa <eccitatori >) sono come microscopi
sottomarini che circolano nel sangue, e che vanno a colpire organi- bersaglio
sensibili alla loro azione. Detto in altre parole, sono delle molecole, prodotte da
certe cellule (in questo caso per esempio dal follicolo dell'uovo che sta
maturando, oppure dal <corpo luteo >, cioè lo squarcio che rimane dopo
l'uscita dell'uovo, trasformato in ghiandola): immesse nel circolo sanguigno
vanno a eccitare organi sensibili e ad attivare certe loro funzioni.
L'utero così eccitato si trasforma, si inturgidisce, produce secrezioni, nelle
pareti aumenta la circolazione del sangue. Si prepara il terreno, tra l'altro, alla
formazione delle strutture che diventano poi la placenta.
Analoghe trasformazioni avvengono nell'ovidotto, cioè nel tubicino destinato al
passaggio dell'uovo: la secrezione, in particolare, rende più facile il transito
della cellula uovo lubrificando la superficie delle pareti.
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L'UOVO In questa immagine vediamo l'uovo circondato da <incrostazioni > spugnose: è la
parte rimasta di quel follicolo di cellule-ancelle destinate a proteggerlo e nutrirlo (qui l'uovo
è spogliato di parte delle sue cellule follicolari, e questo ci consente di capire meglio la
struttura d'insieme).
I <pallini > che si vedono in superficie sono microvilli o vescicolette delle cellule follicolari.
Al centro si vede l'uovo. avvolto da un ulteriore involucro protettivo, qui colorato in rosso:
è una sottile membrana elastica chiamata <zona pellucida >. Si tratta di una membrana
fortemente selettiva, che lascia filtrare solo sostanze nutritive (sostanze che provengono
dalle cellule soprastanti, le quali con i loro prolungamenti arrivano fino all'uovo,
<sottocoperta >).
Quando gli spermatozoi arrivano debbono attraversare questi due strati: prima cioè quello
delle cellule follicolari (che nella realtà avvolgono tutto l'uovo) e poi quello della zona
pellucida.
Per realizzare questa <trapanazione > gli spermatozoi posseggono nel loro cappuccio
speciali sostanze: o enzimi <litici > (digestivi) capaci di aprire un varco fra le cellule
follicolari e di dissolvere chimicamente le membrane che avvolgono l'uovo.
Il fatto è che, superata la barriera delle cellule follicolari, il primo spermatozoo che entra in
contatto con la membrana dell'uovo, penetrando al suo interno, scatena una immediata
reazione: la membrana si irrigidisce, diventa impermeabile. i suoi recettori di superficie
vengono inattivati: cioè non reagiscono più.
Lo spermatozoo seguente, al suo arrivo trova, per così dire, tutte le porte sprangate e i
campanelli inattivati. Le sue <chiavi chimiche > non riescono più ad aprire il passaggio. E,
così, il secondo spermatozoo rimane fuori. Come tutti gli altri che seguiranno.
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