Istituto per lo Studio delle Psicoterapie
Scuola di Formazione in Psicoterapie Brevi ad Approccio Strategico
Riconosciuta con decreto ministeriale 20 marzo 1998 ai sensi dell'art. 3 della legge 18 febbraio 1989 n. 56
IL COLLOQUIO CLINICO
Dott. Alfredo De Risio
PSICOLOGO SPECIALISTA IN PSICOLOGIA CLINICA PSICOTERAPEUTA
RESPONSABILE UOS DI PSICOLOGIA PENITENZIARIA DSM ASL ROMA H
MILTON ERICKSON

Prima formulazione di approccio strategico alla
psicoterapia

Sistematizzazione di tecniche di comunicazione
suggestiva all’interno del dialogo terapeutico
CARL ROGERS

MODELLO DI CONVERSAZIONE CLINICA ATTA A
SVILUPPARE EMPATIA ATTRAVERSO LA TECNICA DEL
MIRRORING = IL RISPECCHIAMENTO DELLE
ASSUNZIONI DEL CLIENTE
APPROCCIO STRATEGICO

Conoscere i problemi mediante le loro soluzioni

Il colloquio come strumento comunicativo

Non bisogna far violenza alla natura, ma
persuaderla (Epicuro)

IL VERO MISTERO NON E’ L’INVISIBILE, MA CIO’
CHE SI VEDE (O. WILDE)

ABBI BEN CHIARE LE PAROLE DA DIRE: LE PAROLE
VERRANNO (CATONE)


Il lavoro del terapeuta strategico si focalizza
non su perché esiste il problema, ma su come
funziona, e specialmente su come fare per
risolverlo, guidando la persona a cambiare non
solo i propri comportamenti, ma anche le
proprie modalità percettive e di attribuzione
causale.
Dialogo tra terapeuta e paziente.
TENTATE SOLUZIONI
Reazioni e comportamenti che complicano
piuttosto che risolvere
 Finiscono per irrigidirsi in ridondanti modelli
disfunzionali d’interazione con la realtà
 Il comportamento disfunzionale è la razione che il
soggetto crede migliore per una determinata
situazione
 Il problema esiste proprio in virtù di ciò che è stato
fatto per tentare di risolverlo


Conoscere i problemi mediante la loro soluzione

SOLUZIONE FUNZIONALE

IL CAMBIAMENTO VA AGITO

LA COMUNICAZIONE TERAPEUTICA DIVIENE IL SUO
VEICOLO
How to do things with words
 Fare le cose con le parole (Austin)

PRINCIPALE VEICOLO DI CAMBIAMENTO
Ingiunzione
 Suggestione
 Artifici e stratagemmi comunicativi
 Retorica della persuasione

Aggirano i sistemi rappresentazionali dell’individuo
facendo sì che costruisca – senza consapevolezza
immediata – percezioni, azioni e cognizioni alternative

Dopo ogni cambiamento o risultato ottenuto si procede
ad una ridefinizione del problema, del cambiamento
stesso e della situazione in evoluzione.

Attraverso il colloquio clinico indurre il paziente a
sentire diversamente le cose, a cambiare le sue
reazioni, a scoprire le sue risorse che erano bloccate
dalle percezioni precedenti, rigide e patogene.
ESPERIENZA EMOZIONALE CORRETTIVA

Visione di una nuova realtà attraverso un processo di
scoperta che il paz. pensa di aver guidato in prima
persona.

Se una persona si persuade da sola, si persuade
prima e meglio (Pascal)

Evento casuale pianificato (Watzlawick)

La resistenza al cambiamento viene azzerata
“DIARIO DI BORDO”

Monitoraggio diagnostico dei sintomi

Spostamento del sintomo


Solcare il mare all’insaputa del cielo
Concentrazione sul sintomo che serve a farlo
defluire


il solo annotare serve a interrompere l’escalation
Processo di scoperta autocorrettivo
IL COLLOQUIO CLINICO
NELL’INTERVENTO STRATEGICO
I problemi derivano dalla comunicazione
interpersonale nel presente e non da eventi passati.
 Passaggio da un causalità lineare ad una circolare.
 Passaggio da un intervento orientato sulla
comunicazione piuttosto che sulla vita intrapsichica.


Anche il più piccolo cambiamento all’interno di un
sistema rigido produce una reazione a catena che
finisce con modificare l’intero sistema.

Funzionalità del comportamento umano di fronte ai
problemi dell’esistenza.
COME DEFINIRE
IN MANIERA EFFICACE IL FEED-BACK
 ESSERE CHIARI E SPECIFICI
 EVITARE COMMENTI GENERICI
 SELEZIONARE LE AREE PRIORITARIE
 CONCENTRARSI SUL COMPORTAMENTO E NON
SULLA PERSONA
 ESSERE DESCRITTIVI E NON VALUTATIVI
 CONOSCERE APPROFONDITAMENTE LE
TENTATE SOLUZIONI E GLI OBIETTIVI CONDIVISI
 ESSERE TEMPESTIVI
COME GESTIRE
IL COLLOQUIO DI FEEDBACK
AVERE CAPACITA' NEL DARE FEEDBACK NEGATIVI
AVERE UN APPROCCIO ORIENTATO ALLA
SOLUZIONE DEI PROBLEMI
EVITARE DISCUSSIONI PERSONALI
LE FASI
DEL COLLOQUIO DI FEEDBACK
 PREDISPORRE IL SETTING
ASCOLTARE
ASCOLTO ATTIVO E ASCOLTO EMPATICO
 ATTIVARE LA MESSA A PUNTO DI NUOVE SOLUZIONI
SOLUZIONI ALTERNATIVE
REAZIONE AL FEED-BACK :
IL PROCESSO " S.A.R.A.H. "
S
SHOCK, SORPRENDERSI
A
ARRABBIARSI
R
RAZIONALIZZARE
A
ACCETTARE
H
CHIEDERE AIUTO (HELP)
FOLLOW UP E MASSIMIZZAZIONE DEL FEED-BACK
RIESAMINARLO SPESSO
VERIFICARE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
RI-VALUTARLO
L'ASCOLTO EMPATICO

1) Comprendere il messaggio
ascoltare il contenuto verbale del messaggio
osservare il comportamento non-verbale

2) Cogliere la prospettiva dell'altro
entrare nell'esperienza dell'altro
prendendo momentaneamente distanza dalla propria esperienza
L'ASCOLTO EMPATICO

3) Sintonizzarsi sull'emozione dell'altro
deconcentrarsi dal punto di vista cognitivo ed emozionale
dalla propria esperienza ed affettività,
per evitare l'interferenza
e rispondere appropriatamente allo stato emotivo dell'altro
L'ASCOLTO EMPATICO

4) Stabilire la sintonia e il contatto
comprensione del punto di vista, dell'intenzione, dell'emozione dell'altro;
consapevolezza della facilità a sintonizzarsi con alcuni piuttosto che con
altri, che a volte richiamano in noi esperienze passate riconosciute
emotivamente come proprie (COPIONI RELAZIONALI)
IL METODO GORDON

1. ascolto attivo

2. messaggio in prima persona

3. metodo senza perdenti

4. metodo del problem solving
ASCOLTO ATTIVO


- usare un nuovo vocabolario caratterizzato dall’uso di
parole quali collaborare, ascoltare, confrontarsi, andare
d’accordo, ecc.
attivare un ascolto empatico.
- ascolto passivo (prestare attenzione totale all’altro)
- messaggi di accoglienza verbali e non verbali (informano
l’altro che lo sto ascoltando)
- inviti calorosi (incoraggiano l’altro a proseguire)
- ascolto attivo (cerco di “riflettere” il vissuto dell’altro
senza giudicare).
“MESSAGGIO IO”



Tecnica di comunicazione efficace che
facilita l’ascolto e che permette lo scambio di
vissuti personali.
Il soggetto deve applicare un linguaggio in
prima persona, usandolo per comunicare i
propri sentimenti di fronte all’altro (NON "tu
sei", MA "Io sento, io provo…").
L’altro sentirà che sto comunicando il mio
stato d’animo con autenticità e non assumerà
atteggiamenti di difesa.
METODO SENZA PERDENTI
Quando l’ascolto attivo o il
massaggio – Io non hanno dato
risultati, il metodo senza perdenti
può risolvere alcuni conflitti
interpersonali trovando una
soluzione utile per entrambi.
 L’obiettivo è quello di rispettare i
diritti di ciascuno senza
sopraffazione.

METODO DEL PROBLEM SOLVING

1. esposizione del problema

2. proposte di soluzioni

3. valutazione degli aspetti negativi e positivi
delle proposte

4. scelta della proposta più idonea

5. attuazione

6. verifica dei risultati
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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Gordon, T., 2002, Relazioni efficaci, Molfetta (BA), La Meridiana.
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