Caffè Dunant nr. 415 del 16 marzo 2010 Notiziario www.caffedunant.it Contenuto: 112-03-2010 News 10/37 Cile: squadre mobili della Croce Rossa aiutano a ristabilire i contatti tra i familiari dispersi Traduzione non ufficiale di Barbara Demartin 210-03-2010 News 10/36 Nigeria: la Croce Rossa assiste le vittime delle violenze a Jos Traduzione non ufficiale di Barbara Demartin 304-03-2010 Comunicato stampa 10/30 Giornata internazionale della donna: dare la parola alle donne sfollate Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia 416-03-2010, ore 17, presso Melbookstore, via Rizzoli 18, Bologna Presentazione del volume Cipolla Costantino “Darwin e Dunant: dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole” Editore FrancoAngeli, 2009 5Tratto dal sito web Ticinoline www.tio.ch portale della Svizzera Italiana BERNA - Librettista Hans-Rudolf Merz rende omaggio a Henry Dunant Atto Camera Deputati n. 2318 1 112-03-2010 News 10/37 Cile: squadre mobili della Croce Rossa aiutano a ristabilire i contatti tra i familiari dispersi Traduzione non ufficiale di Barbara Demartin Santiago del Cile (CICR/Croce Rossa Cilena) – A una settimana dal terremoto devastante e lo tzunami che hanno colpito il Cile, ci sono ancora famiglie all’interno e fuori del paese che non hanno ancora notizie dei propri cari. Negli ultimi giorni, 3 squadre mobili del CICR e della Croce Rossa Cilena hanno visitato i luoghi più colpiti come Dichado, Talcahuano, Tubul e Llico nella regione di Bio Bio. Un’altra destinazione da loro visitata è stata la penisola di Tumbes, dove gli abitanti sono stati costretti ad abbandonare le loro case per sfuggire allo tzunami post terremoto e ad accamparsi sulle colline lungo la costa. Più di 220 persone hanno potuto utilizzare i telefoni satellitari forniti da queste squadre per poter ristabilire i contatti tra i familiari dispersi. 105 persone di queste hanno potuto comunicare con i propri cari. Sono state ore di emozione e nervosismo e, per chi ha potuto mettersi in contatto con un familiare, di gran sollievo. Prigione di Lebu, Provincia di Arauco. Un detenuto usa un telefono satellitare del CICR per contattare la sua famiglia per la prima volta dopo il terremoto. ©ICRC/D. Rojas/cl-e-00027 Sebbene le linee telefoniche fisse e mobili stanno via via tornando alla normalità, ci sono ancora famiglie che hanno difficoltà a comunicare con i familiari lontani. Il CICR, in collaborazione con la Croce Rossa Cilena, ha creato un sito web per aiutare le persone che, sia in Cile che all’estero, hanno perso i contatti con i propri cari. L’indirizzo di questo sito è www.icrc.org/familylinks. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/chile-news-120310!OpenDocument 2 210-03-2010 News 10/36 Nigeria: la Croce Rossa assiste le vittime delle violenze a Jos Traduzione non ufficiale di Barbara Demartin Ginevra-Aqbuya (CICR) – Dopo i violenti scontri che si sono registrati la scorsa domenica nel sud di Jos, a nord della Nigeria, il CICR e la Croce Rossa Nigeriana stanno distribuendo cibo e acqua a circa 5000 sfollati che si sono rifugiati nelle varie stazioni di polizia della regione e a circa 300 detenuti. Altre 3000 persone sono fuggite da Jos verso i campi attendati del vicino stato di Bauchi, dove a causa degli scontri violenti verificatisi a gennaio, alloggiano già 3800 sfollati. A Bauchi, i volontari della Croce Rossa Nigeriana stanno continuando a registrare i nuovi sfollati e allo stesso tempo valutando la loro situazione in collaborazione con l’Agenzia Nazionale di Gestione delle Emergenze. Il CICR lavora con la Croce Rossa Nigeriana per valutare gli altri bisogni di chi è stato danneggiato dalle violenze. Finora circa 50 persone risultano scomparse. Una squadra della Croce Rossa è incaricata di raccogliere i loro nomi e fotografie con lo scopo di ritrovarli e riunirli alle proprie famiglie. Secondo le stime del Governo, a causa dei violenti scontri che si sono verificati in 5 villaggi a 30km a sud di Jos, nello stato di Plateau, 100 persone sono morte e 1000 sono fuggite abbandonando le proprie case. La Croce Rossa Nigeriana ha portato 28 persone ferite alla clinica universitaria di Jos e soccorso 137 detenuti feriti nella stazione di polizia della città. Da diversi anni il CICR lavora a stretto contatto con la Croce Rossa Nigeriana e supporta la Società Nazionale per prepararsi a rispondere alle emergenze di ogni tipo, inclusi i casi di violenza. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/nigeria-news-100310!OpenDocument 3 304-03-2010 Comunicato stampa 10/30 Giornata internazionale della donna: dare la parola alle donne sfollate Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia Ginevra (CICR) – Le donne sfollate a causa della guerra dovrebbero avere più spesso la possibilità di parlare quando sono prese delle decisioni che hanno un effetto diretto sul loro avvenire, in particolare quando esse sono prese da organizzazioni umanitarie o che aiutano i profughi interni, ha dichiarato oggi il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Nell’ottica della Giornata internazionale della donna, che ha luogo l’8 marzo, il CICR attira l’attenzione sulla straordinaria forza e resistenza dimostrata da milioni di donne sfollate a causa di conflitti armati in tutto il mondo. Durante le guerre o gli spostamenti di popolazioni, le donne spesso non riescono a far sentire la propria voce e i loro bisogni specifici sono ignorati. «Lo stereotipo che presenta le donne come dei beneficiari passivi può avere come effetto di escluderle dalle decisioni che le riguardano direttamente», spiega Nadine Puechguirbal, consulente del CICR per le questioni relative alle donne e la guerra. «Il fatto di non consultare le donne sui loro bisogni e il modo migliore di soddisfarli sottrae parte dell’efficacia e della qualità dell’aiuto fornito». Il CICR fa partecipare sempre di più le donne alla pianificazione, attuazione e valutazione dei programmi di aiuto. Per esempio, poiché le donne sono spesso responsabili della gestione delle riserve di cibo della loro famiglia, il CICR le consulta per determinare quale tipo e quale quantità di aiuti alimentari deve distribuire e per fare in modo che i luoghi di distribuzione scelti siano sicuri e accessibili. Le donne sfollate a causa di un conflitto armato – che vivono spesso sole con i loro bambini – sono frequentemente vittime di violenze sessuali, di discriminazioni e di intimidazioni. Numerose donne soffrono a causa della povertà e dell’esclusione sociale. È per questo che il diritto internazionale umanitario comprende delle disposizioni che proteggono in modo specifico le donne, per esempio quando sono incinte o hanno dei figli piccoli. Un esempio tipico è dato dall’Iraq, dove si stima che 2.8 milioni di persone abbiano dovuto lasciare la propria casa negli ultimi anni (1). Privati delle loro fonti tradizionali di reddito, numerose donne sfollate sono obbligate a sfidare i costumi sociali e ad adottare un nuovo ruolo, quello di sostegno della famiglia, al fine di poter guadagnare del denaro e di mettere del cibo in tavola – attraverso tutti i mezzi possibili, in particolare un lavoro manuale. La situazione è particolarmente grave nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove donne sfollate come Marie (2), vittima di uno stupro a 22 anni, lottano per superare le sfide e la disperazione. Marie non ha soltanto subito quel trauma, ma è stata anche rifiutata dalla sua comunità. Tuttavia, grazie all’aiuto del CICR, è riuscita ad avviare una piccola impresa e a rispondere da sola ai bisogni dei suoi tre bambini. «Troppo sovente, le donne sono vittime di atti di violenza e di crudeltà atroci in tempo di guerra», dichiara N. Puechguirbal. «Ma non è che una faccia della medaglia. Numerose 4 donne dimostrano anche un coraggio e una determinazione notevoli per superare i loro problemi e arrivano a costruire una nuova vita per se stesse e per le proprie famiglie». (1) In base al rapporto 2009 del Centro di monitoraggio degli sfollati interni (www.internal-displacement.org). (2) Nome fittizio. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: http://www.icrc.org/Web/fre/sitefre0.nsf/htmlall/women-news-040310 5 416-03-2010, ore 17, presso Melbookstore, via Rizzoli 18, Bologna Presentazione del volume Cipolla Costantino “Darwin e Dunant: dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole” Editore FrancoAngeli, 2009 Interventi: Antonio Scavuzzo, Commissario regionale CRI Giancarlo Corsi, Università di Modena e Reggio Emilia Renata Ortolani, giornalista de “il Resto del Carlino” Alessandra Sannella, Università La Sapienza - Roma Replica Costantino Cipolla Per informazioni: Dott.ssa Linda Lombi, [email protected] 6 5Tratto dal sito web Ticinoline www.tio.ch portale della Svizzera Italiana BERNA - Librettista Hans-Rudolf Merz rende omaggio a Henry Dunant BERNA - Sotto pressione politicamente, il consigliere federale Hans-Rudolf Merz potrebbe dare nuovo spolvero alla propria immagine in veste di scrittore: ha infatti redatto il libretto che accompagna un'opera musicale sul fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, di cui quest'anno ricorrono i cent'anni dalla morte. L'opera musicale del compositore grigionese Gion Antoni Derungs e del librettista HansRudolf Merz andrà in scena il 30 ottobre 2010, ha dichiarato all'ATS Monika Gessler, coordinatrice delle manifestazioni in onore di Henry Dunant, confermando un articolo pubblicato oggi dalla "Neue Zürcher Zeitung". L'esibizione, musicata dal Collegium Musicum di San Gallo, si terrà nella chiesa evangelica di Heiden, nel canton Appenzello Esterno, dove Henry Dunant ha trascorso gli ultimi 23 anni della sua vita e Merz è cresciuto. La stesura del libretto risale all'estate del 2007, ossia prima del collasso cardio-circolatorio del consigliere federale e della sua tormentata presidenza caratterizzata dalla crisi finanziaria e libica. In passato il ministro delle finanze - economista di formazione - non ha mai nascosto la sua passione per la musica e la letteratura. Ha anche pubblicato alcuni testi, tra cui "Il Landamano", una raccolta di racconti appenzellesi che hanno fatto discutere per alcuni passaggi giudicati, da taluni giornali, a sfondo erotico. In un'intervista pubblica nel 2006 dalla rivista "Schweizer Illustrierte", Merz aveva inoltre confidato di seguire da vicino la letteratura svizzera contemporanea e di portare sempre con sé la Bibbia e il "Faust" di Goethe, una tradizione che risale alla propria attività professionale in America del Sud, quando, a suo dire, convisse con il rischio di essere preso in ostaggio: in tal caso avrebbe avuto tempo per leggere. Merz ha pure espresso più volte la propria ammirazione per Henry Dunant, primo Premio Nobel per la Pace, definito "un simbolo della nostra apertura al mondo" e di "un'azione comprensibile e rispettosa dell'umanità". Sulla qualità e sul contenuto del libretto in suo onore non si sa però ancora nulla: verrà infatti svelato solo il 30 ottobre 2010 7