Dietro l'armadio spunta un <• eli Giacomo Eccher I ROMENO II "Lampi" ritrovato. Così è stato presentato ieri, nella filiale della Cassa Rurale d'Anaunia il quadro che il grande pittore e ritrattista trentino Giovanni Battista Lampi (nato a Romeno nel 1751 e morto a Vienna 1830) ha dipinto a Trento a 28 anni, quasi all'inizio della sua prestigiosa carriera di ritrattista nelle Corti di mezza Europa. Il dipinto, che ritrae il giovane prelato (all'epoca nemmeno trentenne) conte Franz Xaver von Salm poi vescovo di Gurk in Carinzia e cardinale, è datato 7 dicembre 1779 e proviene da una collezione privata: «Parliamo di Lampi ritrovato perché di questo dipinto, pur se noto, si erano perse le tracce tanto che non era stato nemmeno considerato nella mostra antologica sul pittore di Romeno organizzata alcuni anni fa al ca- stello del Buonconsiglio» ha spiegato il gallerista desiano, Camillo Fedrizzi, che ha fatto la scoperta ed ha quindi condotto la trattativa del privato con la Cassa Rurale per far tornare il quadro nel paese natale dell'artista. A certificarne l'autenticità è stato alla fine lo studioso Roberto Pancheri, biografo dei Lampi e attualmente il più importante conoscitore del Lampi in circolazione. Pancheri, abile anche come oratore, è risalito andando a ritroso alla storia del dipinto fino a trovare la traccia del passaggio a Trento del conte von Salm che in quel di Roma era entrato di rapporti con un prelato della famiglia Crivelli di Pergine Valsugana. L'opera infatti, almeno così scriveva nel 1893 don Luigi Rosati, primo biografo dei Lampi padre e figlio, lo dava appeso su una parete nella casa dei conti Crivelli a Pergine Valsugana e quindi, nel 1925 (seconda edizione della biografia) a Trento sempre a palazzo Crivelli. L'opera era comunque citata dal libretto sui Lampi curato nel 1951 da Nicolò Rasmo, il mitico sovrintendente dell'arte in Trentino prima del passaggio delle competenza dalla Stato alla Provincia in tema di beni culturali. Poi però non se ne saputo più nulla e quindi il ritratto non era potuto entrare nella mostra del Buonconsiglio per allestire la quale erano arrivati dipinti da vari musei, da Vienna e San Pietroburgo. «Alla fine era avvolto in una coperta in una casa di Trento dietro ad un armadio, ed è lì che l'ho notato chiamato per una stima d'arte» ha spiegato il gallerista Camillo Fedrizzi, orgoglioso di questa scoperta. Infatti che si trattasse di un Lampi autentico non era af- IMI i» fatto sicuro, ma poi le prove sono letteralmente piovute ed adesso nessun dubbio sull'originalità del dipinto. La Cassa Rurale d'Anaunia, che ha già una ricca collezione d'arte, presieduta da Ivo Zucal (che è proprio di Romeno) stavolta non si è lasciata scappare l'occasione (come era già successo una trentina di anni fa alla Rurale allora solo di Romeno) di arricchire propria pinacoteca, ed ha concluso l'acquisto. Quanto è costato? Zucal preferisce non dirlo, e nemmeno il gallerista si sbilancia, ma si vocifera di una somma attorno ai 20.000 euro. Il quadro (olio su tela, 62 centimetri per 50) rimarrà esposto nella filiale di Romeno (orario di sportello) fino ad autunno inoltrato, poi emigrerà per un paio di mesi a Sanzeno (sempre in filiale) quindi a Coredo (verso Natale) e nella primavera 2014 arriverà a Taio dove rimarrà.