Anpi Piacenza - Comitato Comandante Muro
Esce la seconda Graffetta di PiacenzaSera.it la collana di instant book di piccola taglia che la cooperativa sociale Officine Gutenberg ha ideato e
lanciato per la vendita nelle librerie e nelle edicole. Dopo l’intervista di Gabriele Dadati al professor Luigi Cavanna "Dai malati imparo il coraggio",
il secondo libretto dato alle stampe parla di Resistenza.
Il libro sarà presentato al Caffè Melville di S. Nicolò (Piacenza) alle ore 18 del 24 aprile prossimo nell’ambito di un aperitivo partigiano. Dopo
l’introduzione di Romano Repetti, segretario provinciale dell’Anpi, interverranno Renato Cravedi e Mauro Ferri. Nell’ambito dell’iniziativa
sono previste letture di brani di libri sulla Resistenza da parte di Fabio Doriali con l’accompagnamento musicale di Gabriele dei Misfatto.
Con le memorie, raccolte dal direttore di PiacenzaSera.it Mauro Ferri, di Renato Cravedi, 88enne partigiano che ha combattuto la battaglia di
Monticello di Gazzola. Un’occasione per rivivere alcuni dei momenti della lotta di Liberazione a Piacenza con i ricordi di un 18enne di settant’anni
fa. Il libretto sarà in vendita in occasione della presentazione, in piazza il 25 aprile dalla fine della settimana in libreria e in edicola.
Renato Cravedi, classe ’26, è stato partigiano, ma anche operaio, militante politico e segretario dell’Anpi di Piacenza. In due chiacchierate tra la
fine di marzo e l’inizio di aprile, davanti ai suoi occhi chiarissimi sono passati nuovamente alcuni dei fatti importanti della sua gioventù: Mauro
Ferri ha avuto il privilegio di ascoltarlo e di metterli su carta.
Ecco un piccolo estratto del volume:
"Non ho mai ammazzato nessuno a sangue freddo, ma in quel momento lì probabilmente il grilletto lo avrei premuto, se fossi stato da solo. Muro
era accanto a me, mi guardò e capì quello che mi stava passando per la testa. Appoggiò la sua mano sulla canna del mitra e la spinse verso terra.
Facemmo uscire i fascisti che vennero fatti prigionieri. Poco più tardi, quando ci ritrovammo da soli, Muro mi avvicinò e mi guardò negli occhi:
“Mai un lavoro di quel genere, mai!”
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