Provincia di Vercelli Con il patrocinio della Città di Varallo organizza e promuove II° e d i z i o n e Gaudete! f est ival i n te rn az ional e di musica ant ic a FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA ANTICA Gaudete! COMITATO Presidente: Paolo Sitzia Direttore Artistico: Mara Colombo Organizzazione a cura di: Associazione Triacamusicale Sede Legale: Sacro Monte, Piazza della Basilica, 13019 VARALLO (VC) ITALIA Sede Operativa: Via XX Settembre, 3 13017 QUARONA (VC) ITALIA Tel. / Fax +39 0163 430247 Mobile +39 348 8209119 www.triacamusicale.it Segreteria Masterclass e Workshop: Elisabetta Delmastro Cell. +39 349 7903316 [email protected] Hanno collaborato alla II° Edizione: Cesare Maffei, Nidia Morra, Michela Grienti, Chiara Perono, Federica Piazzale, Amalia Scarcella, Titti Daffara, Francesco Schiro, Jennifer Robson, Marinella Mazzone, Alberto Ferrero e Nicoletta Cavalli. Si ringrazia in particolare il M° Gianpiero Rabaglio per la credibilità accordata al progetto. Ufficio Stampa: Maria Chiara Demagistri Cell. +39 335 7581643 [email protected] Resp. Relazioni Estere: Pietro Besozzi Assistenza Audio & Luci: Luigi Gabriele Smiraglia Traduzioni e interpretariato: Elisabetta Delmastro Miriam Mariotti Progetto Grafico e Webmaster: Maria Chiara Demagistri Assistenza Tecnica, accordatura e fornitura strumenti a tastiera: Laboratorio di Restauro Umberto Debiaggi 13017 DOCCIO DI QUARONA (VC) ITALIA Tel. / Fax +39 0163 431047 [email protected] www.umbertodebiaggi.it Immagine di copertina: GIACOMO GINOTTI (1845 - 1897) “I Ragazzi De Fernez”- Pinacoteca di Varallo (VC) La musica antica è un patrimonio culturale effimero, affidato alle vibrazioni di voci e delicati strumenti superati dal tempo, dal gusto, dalla tecnica e dall’oblio, fragile come la carta sulla quale fu scritta, evanescente come l’inchiostro che sbiadisce e le atmosfere create al suo primo apparire. Come un volo di farfalla, durò solo il tempo di incontrare nell’aria la sensibilità dell’uomo e di imprimere nel suo animo e nella memoria segni di sabbia o di fuoco. E fu l’inizio di un viaggio... La musica antica è come la luce delle stelle: arriva da cieli diversi e non più attuali, da profondità lontane nello spazio e nel tempo e reca messaggi sublimati. E’ un delicato e fragile cristallo, opaco, incrostato dalla vita, da affidare a mani sapienti che ne ricerchino la struttura geometrica, l’intima essenza, la ragione del suo nascere, del suo divenire e del suo esistere fino a restituirci la luce, lo spirito ed il mondo che la generò. Va ricercata e decifrata, con la competenza e l’intuizione del musicologo e dello storico, ricostruita con l’intelligente manualità del restauratore che ritrova nella materia echi di perdute sonorità e riproposta con lo studio appassionato e la sensibilità dell’artista. Il lavoro dell’Accademia di Musica Antica, nata sull’attività ormai pluridecennale di TRIACAMUSICALE e dalla creatività del suo direttore artistico Mara Colombo, mira a riportare nell’alveo delle esperienze attuali i preziosi contenuti culturali di esperienze artistiche passate con priorità assoluta per la qualità dell’offerta. Il progetto “Gaudete!” nasce su queste basi, intercettando con attenzione critica e con interesse aperto ad ogni forma espressiva e comunicativa contributi ed esperienze capaci di sinergie significative e strutturali. Rinnova, anche in questa seconda edizione, il riferimento al mondo giovanile attraverso un rapporto sempre più organico e continuativo con il territorio ed il mondo della scuola, partecipando ed offrendo nuove occasioni formative integrate con le programmazioni didattiche. Conferma Varallo ed il Sacro Monte come luogo eletto a rappresentare la natura più profonda dei suoi contenuti e delle sue finalità e come scrigno d’arte dove esprimersi con mirabili sintonie. ... e fu l’inizio di un viaggio... Gaudete! Il Presidente del Festival Paolo Sitzia 3 SABATO 4 APRILE, Varallo (VC) MEDITATIONS POUR LE CAREME ENSEMBLE TRIACAMUSICALE DOMENICA 20 SETTEMBRE, Parone (VC) IL FORTEPIANO NEL ‘700 NATALIA VALENTIN (FRANCIA) 9 / 10 MAGGIO, Varallo (VC) SEMINARIO: ORFEO, FAVOLA IN MUSICA RELATORE: MICHELA GRIENTI 24 / 27 SETTEMBRE, Varallo (VC) MASTERCLASS DI FORTEPIANO DOCENTE: ALESSANDRO COMMELLATO SABATO 20 GIUGNO, Oropa (BI) M. GAETANA AGNESI: SCIENZIATA DI DIO TEATRO E MUSICA SABATO 26 SETTEMBRE, Varallo (VC) LA SONATA NEL TARDO BAROCCO ENSEMBLE LA TRECCHA (OLANDA) SABATO 4 LUGLIO, Vercelli (VC) CHOPIN, POETA DEL ROMANTICISMO ENSEMBLE 1810 (SVIZZERA) DOMENICA 27 SETTEMBRE, Varallo (VC) CONCERTO DEGLI ALLIEVI DELLA MASTERCLASS DI FORTEPIANO LUGLIO (date da definire) Varallo (VC) CONCERTI E WORKSHOP BERLINER PHILHARMONIKER: ENSEMBLE LE MUSICHE (GERMANIA) 12 / 17 OTTOBRE, Varallo (VC) MASTERCLASS DI VIOLA DA GAMBA Workshop per Consort di Viole da Gamba DOCENTE: RODNEY PRADA SABATO 5 SETTEMBRE, Romagnano (NO) GIOVANNI ANTONIO RIGATTI: DE’ PIU’ ECCELLENTI MUSICI IN VENETIA ENSEMBLE RIGATTI SABATO 17 OTTOBRE, Varallo (VC) JOHN DOWLAND E IL SUO TEMPO CONCERTO E CENA A TEMA “Il ‘600 in Tavola” 16 / 20 SETTEMBRE, Quarona (VC) WORKSHOP DI ORGANOLOGIA Il Restauro dei martelli nel fortepiano dell’800 DOCENTE: CHRISTOPHER CLARKE VENERDI 18 SETTEMBRE, Varallo (VC) IL CLARINETTO ROMANTICO E. TORBIANELLI & P.A. TAILLARD (SVIZZERA) Gaudete! 18 / 27 SETTEMBRE, Varallo (VC) MOSTRA “TASTI CHE CANTANO” INAUGURAZIONE CON RENATO MEUCCI SABATO 31 OTTOBRE, Varallo (VC) IL CULTO DELLA MADDALENA E IL DONO DELLE LACRIME ENSEMBLE GRAINDELAVOIX (BELGIO) 14 / 15 NOVEMBRE, Varallo (VC) SEMINARIO HARMONIA MUNDI RELATORE: MICHELA GRIENTI SABATO 19 DICEMBRE, Varallo (VC) ALTERNE FORTUNE DEGLI AEROFONI A SACCO Zampogne e cornamuse dal Medioevo a oggi ENSEMBLE HORTUS MIRABILIS CONCERTI Ingresso libero e gratuito MOSTRE / SEMINARI / CONFERENZE 4 Prenotazione o iscrizione obbligatoria MASTERCLASS / WORKSHOP A pagamento, iscrizione obbligatoria calendario2009 L’Ensemble TRIACAMUSICALE dal 1995 svolge attività concertistica e di ricerca nella musica antica rivolgendo particolare attenzione a nuovi repertori e autori del Rinascimento e del Barocco europeo riferendosi per la prassi esecutiva, alle fonti storiche del periodo prescelto. Oltre all’attività concertistica, Triacamusicale ha avuto riconoscimenti a livello Nazionale e Internazionale partecipando a Concorsi di alto prestigio (40°Concorso Internazionale di Canto Corale “G. Seghizzi” di Gorizia, 40°Montreux Choral Festival). Nel 2002 ha realizzato il CD natalizio “Gaudete!” in collaborazione con il Quintetto di Ottoni Brass Express dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai di Torino e nel 2007 il CD dedicato all’opera polifonica del compositore boemo Krystof Harant (1564-1521). Tra le rassegne e Festival nazionali si annoverano le partecipazioni a: “Festival Internazionale Cori a Palazzo” di Mantova; “Sole Voci Festival” di Varese; “VivaVoce A Cappella Festival” di Treviso; “Stagione del Teatro Coccia” di Novara; “Armonie ritrovate” - Piemonte in Musica, Verolengo (TO); “Festival Armonie - I concerti in Santa Marta” di Romano Canavese (TO); “I Concerti in San Giorgio” - Valperga (TO); “Antiqua”- Rassegna Internazionale di Musica Antica di Martinengo (BG); “I Luoghi Sacri del suono” di Modena; “Festival Musicale della Via Francigena Canavesana” (TO); “Narrare il Sacro Monte di Varallo” e “Attorno ai Sacri Monti” Holden Art di Torino; “Festival dei Due Mondi” di Spoleto; “Percorsi Sonori” di Finale Ligure (SV); “Artété - 43° Festival Internazionale di Concerti per Organo e grande tradizione Vocale” di Derby (AO); Stagione 2008 del Teatro Paccagnini di Castano Primo (MI); XXIX Edizione “Il Sacro della Musica” Romano di Lombardia (BG). Dal 2008 l’Associazione Triacamusicale promuove l’Accademia per lo studio e la ricerca della Musica antica e organizza il Festival Internazionale di Musica Antica “Gaudete!” a Varallo Sesia (Vercelli). MARA COLOMBO La passione per il suono della voce umana e il suo impiego nell’ambito della musica antica, sostiene tutti gli anni di studio e della professione di Mara Colombo, trovando concreta realizzazione nella fondazione dell’Associazione Triacamusicale impegnando la formazione stabile dell’Ensemble Vocale e Strumentale Triacamusicale di cui Mara fa parte in qualità di direttore artistico, maestro concertatore e cantante promuovendo attività concertistica in prestigiosi Festival e Rassegne dedicate al settore. Dopo il Compimento Medio di Pianoforte Principale, approfondisce Armonia e Composizione e lo studio del canto concentrandosi sugli aspetti della vocalità rinascimentale e barocca con Claudine Ansermet presso la Scuola di Musica di Milano diretta da Emilia Fadini. Diplomata in Direzione di Coro presso la Civica Scuola di Musica di Milano, il suo impegno ricerca completezza in studi di vocalità, direzione corale e semiologia musicale per il recupero di prassi esecutive antiche (Accademia Naz. Polifonia Sacra – Vicenza; A.I.S.C.Gre - Cremona; Corsi di approfondimento sulla Musica Vocale Italiana del XVII e XVIII sec. – M° G. Acciai), masterclass dedicate alla voce solista e all’ensemble madrigalistico (Internationale Sommerakademie für Alte Musik con Jessica Cash, Consort of Musik di Londra e The King’s Singers presso la Musikhochschule di Lubecca). Ha partecipato alla realizzazione discografica dell’opera omnia sacra di Luca Marenzio per l’etichetta Tactus, e con Triacamusicale ha registrato il CD “Gaudete!” con il Quintetto di Ottoni Brass Express della Rai di Torino (2002) oltre all’opera omnia polifonica dell’autore boemo del 600’ Christoph Harant (2007). Ha ideato e realizzato per Triacamusicale rappresentazioni teatrali/musicali in cui sinergie tra espressioni artistiche diverse si incrociano con le più attuali forme di comunicazione multimediale ispirandosi a soggetti diversi su repertori musicali del periodo rinascimentale e barocco collaborando con la compagnia teatrale A.R.S. Teatrando di Biella e attualmente con le attrici Lucilla Giagnoni e Costanza Daffara. Dal 2002 studia viola da gamba con il M° Rodney Prada presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano; nello stesso Istituto sta concludendo il biennio di specializzazione in Polifonia Rinascimentale con il Prof. Diego Fratelli. Dal 2008 è direttore artistico del Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! a Varallo Sesia (Vercelli). l’organizzazione Gaudete! L’organizzazione del Festival Gaudete! ringrazia per la sensibilità e la disponibilità dimostrate gli Sponsor e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa seconda edizione. 5 ENSEMBLE TRIACAMUSICALE Gianluca Viglizzo, Altus Giovanni Fiandino, Tenor Carlo Cavagna, Bassus Franco Lazzari, Tiorba Mara Colombo, Viola da gamba Irene De Ruvo, Organo Gaudete! Costanza Daffara recita passi tratti da La Tortore et il Pellicano: Dieci Meditazioni della Colomba Opera di Fr. Ignazio del Nente, domenicano nel Convento di S. Marco di Firenze, 1634 6 ensemble triacamusicale ore 20.30 / 21.15 Ore 20.30 MEDITAZIONI PER LA QUARESIMA I testi musicati nell’opera “Méditations pour le Carême” di M.A. Charpentier commentati da don Silvio Barbaglia Biblista, docente di esegesi AT-NT presso il seminario teologico di Novara Direttore responsabile presso La Nuova Regaldi (Novara) Ore 21.15 MÉDITATIONS POUR LE CARÊME Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1643 – 1704) Desolatione, desolata est terra H.380 Sicut pullus hirundinis H.381 Tristis est anima mea H.382 Ecce Judas, unus de duodecim H.383 Cum cenasset Jesus H.384 Quaerebat Pilatus dimittere Jesum H.385 Tenebrae facte sunt H.386 Stabat Mater H.387 Sola vivebat in antris H.388 Tentavit Deus Abraham H.389 Direzione artistica Mara Colombo Evento organizzato in collaborazione con sabato 4 aprile 2009 Varallo, Chiesa di San Giacomo Gaudete! Filiale di Quarona 7 Gaudete! Ci sono uomini che trascorrono la loro vita nella gloria vespertina, calda di oro ricco, brunita di onori e plauso, riveriti e acclamati: nel raggio luminoso ramato, la loro notorietà proietta ombre lunghe, cosi estese da coprire altri, grandi attivi della luce meridiana che, si sa, non proietta ombra alcuna. Questi giganti un po’ sbiaditi, si ritrovano stipati su un’isola fuori dal tempo e dallo spazio, un continente oltre le “Colonne della Fama”: la terra degli autori minori… dove stanno tutti là con bella maniera, in file ordinate; in attesa che ci si ricordi, che qualcuno renda merito e giustizia all’impegno di una vita. Ci duole dover annoverare tra loro Marc-Antoine Charpentier, ma può darsi sia questo il risultato della discrezione applicata, in vita come in morte. Forse il Maestro vuole cosi. Della vita in germoglio di questo musico solerte non sappiamo quasi nulla: già qui la garza del riserbo, sottile ma fitta, sembra aver filtrato cosa far arrivare alla dimensione pubblica e cosa custodire gelosamente, degli affetti e delle emozioni prime. Perché per Charpentier sarà sempre una questione di emozioni da ben gestire… Forse dei natali aristocratici (1636?), abbiamo notizie di un viaggio di formazione in Italia (1650) per studi d’arte in campo pittorico; a Roma il giovane incontra invece il suo demone: la musica sarà la padrona per l’intera esistenza. La lezione alla scuola di Giovanni Carissimi lascerà un’impronta indelebile: riporterà questa eredità in patria (1653), introdotto nei circoli degli autori che stentano a promuovere la maniera italiana in Francia. Si avvicinerà al mondo dello spettacolo, per quella che ha l’aspetto di una coincidenza fortuita: una chiamata di Molière in rotta con il suo abituale collaboratore musicale, un uomo dalla lunga ombra… Charpentier si difende, la dimensione del teatro gli è congeniale. Scriverà gli intermezzi per le comédie-ballet di Comtesse d‘éscarbagnas (1671), Malade imaginaire (1673), Le Sicilien; alla morte dell’illustre commediografo, continuerà ad affiancare attori e scrittori di grido: sue le composizioni teatrali in forma di divertissement per Les arts florissants, sua la musica di scena per il Polyeucte di Corneille. Non gli sarà mai permesso di diventare la stella che potrebbe essere, ma non abbandonerà mai il teatro: sarà sempre la forma scenica il motore di qualunque cosa scriverà; e non demorderà, produttivo fino agli ultimi anni, con l’opera sacra David et Jonathas (1688), e la Medée (1693). Non sarà sforzo da poco, di fronte ad un pubblico restio ad accettare lo stile italiano che il nostro incarna: il massimo della stravaganza cui i francesi sono abituati sono le “Turcherie” che la casa reale offre ai sudditi quale intrattenimento durante i soggiorni di svago, ai castelli nei dintorni di Parigi. L’età prevede un assetto generale improntato ad una concezione del potere assolutamente personale, in uno stato centralista. Luigi XIV in questo senso è lavoratore infaticabile, con eccezionale senso di responsabilità plasma la propria nazione e crea un’epoca irripetibile. La musica stessa rientra nel programma di promozione del consenso: l’opera prevede l’inserimento del materiale sonoro in un contesto completo, a fianco della poesia, della danza e della scena; l’unione di parola e musica dà accesso ad una grande varietà di soggetti, permettendo di fabbricare allegorie per la monarchia; il re vi prende parte indossando costumi da ballerino. Uno spettacolo completo ove tutto concorre all’esaltazione del sovrano e del suo paese, giacché come egli proclama:“L’etat c’est moi”. Entro i meccanismi di tale programma, Charpentier è attivo e stimato alla luce del “Re Sole“. La produzione rispondendo più alla richiesta di messe di dimensione contenuta, vedrà accantonata l’opera per la Cappella di Luigi: i Grandi Mottetti per orchestra e le Histoire sacrée, prime forme di oratorio di produzione francese, rimarranno così lavori isolati. Sfortuna vuole che al momento di spiccare il balzo, le condizioni contingenti creino i presupposti per una deviazione del cammino: al concorso 8 Marc-Antoine Charpentier Una vita a mezzogiorno a Mastro per la Cappella di Corte del 1683, questo musico di scena rubato al teatro non può partecipare, per ragioni di salute; il re stesso, dispiaciuto e indispettito, dimostrerà la propria stima conferendo a Charpentier una pensione a vita. Non tutto il male sembra venire per nuocere, soprattutto per noi posteri: affrancato definitivamente dai problemi economici, si dividerà tra l’impiego presso i Gesuiti di rue de Saint’Antoine (1684 e anni a venire), il servizio per il Collegio di Clermont e l’attività come Maestro di composizione per Filippo d’Orleans; una stagione conclusiva prolifica e felice, sazia del piacere di poter praticare la propria professione in serenita. Il suo stile si sente a dimora presso i sostenitori ferventi della Contro Riforma, incontrati agli inizi durante la permanenza a Roma (a San Luigi dei Francesi?), cui dedicherà il grandioso Miserere des jésuites. La vena teatrale, mai sopita, trovera finalmente modo di esprimersi, in ambito sacro scegliendo le forme piu congeniali: introdurrà nel repertorio francese i suoi numerosi mottetti drammatici e le sue Histories Sacrées, per una produzione che raggiunge il totale di ventotto volumi autografi cui si aggiungono trattati di composizione e appunti, per la maggior parte tuttora in manoscritto nella straordinaria raccolta in dotazione alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Nel 1698 da scapolo verrà ammesso alla Saint Chapelle; vi rimarrà, intelligenza fertile, fino alla morte, sopraggiunta nel 1704. Ha scritto fiumi di musica sacra praticandone tutti i generi, dalla messa alla storia sacra con influssi di oratorio all’italiana; dagli inni, ai mottetti, ai salmi, proseguendo nella strada tracciata dalla tradizione del suo paese, ma con chiaro taglio personale fino all’azzardo, in brani per voce sola o piccolo gruppo vocale con o senza sinfonia; alla produzione solo strumentale. Con l’Orphée descendant aux enferes ha introdotto in Francia la cantata profana ed e stato innovatore assoluto nella scrittura delle Leçons de Tenebres, con 19 versioni per il Giovedi Santo. In questa prospettiva crediamo di dover leggere i dieci Petits Motets, che compongono le Méditations pour le Carême, come lezione per il Venerdi di Parasceve, a ripercorrere il cammino delle Stazioni fino alla Pasqua. Queste Meditazioni per il Tempo di Quaresima ci sono pervenute fuori dalla collezione ufficiale dei manoscritti, in copia e non datate, di proprietà del compositore e teorico Sébastien De Brossard. Contrasti di suoni e di luci, dissonanze espressive, cromatismo ricco, modulazione continua, libertà melodica, la voce che inventando si orna: ancora una volta l’immaginazione solenne di una mise en scène, questa volta per la tragedia del tradimento (Ecce Judas), del rinnegamento (Cum cenasset Jesus), della tortura e del processo iniquo (Quaerebat Pilatus dimittere Jesum), a concludersi con una morte infamante per cui si impiega effetto di tenebra profonda, vasta, greve (Tenebra facta sunt). Fulminanti come lampi al suo interno i momenti che ritraggono il dolore: squarci di luce di un attimo, con l’intensita di sempre, la vastità di emozione compressa in un niente (Stabat mater). E’ la sintesi completa e potente del teatro, che deve coinvolgere e costringere all‘immedesimazione, secondo l‘antica lezione classica della purificazione per identificazione; insieme al senso della misura che porta la meditazione (Sola vivebat in antris), riallacciandosi alla dimensione puramente contemplative dei brani all’inizio di programma, con il timore di fronte al furore di Dio (Desolatione, desolata est terra), il lamento che e presentimento del dramma (Sicut pullus hirundinis sic clamabo), l’accettazione del destino di sacrificio (Tristis est anima mea). Una riflessione sul vissuto che non è mai mancata, sin dalle prime righe giovanili della produzione di questo “gigante minore”: a dire di non confondere l’umilta con la mancanza di ambizione, la “giustezza” con il contenimento formale. Marc-Antoine Charpentier Méditations pour le Carême Gaudete! Michela Grienti 9 Seminario ORFEO, FAVOLA IN MUSICA 9 E 10 MAGGIO 2009 APERTO A TUTTI con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico di Varallo Programma: IL MITO DI ORFEO NELLA GRECIA ANTICA: MITO E ARCHETIPO: la storia di un’origine - i simboli eterni IL MITO DI ORFEO: dei ed eroi - l’archetipo del cantore solitario ITER AD INFEROS: volgere lo sguardo all’interno - la caverna e la cupola L’ORFEO DELL’UMANESIMO: IL RACCONTO DELLA FABULA: La ricostruzione di una commedia o di una tragedia - metodi e materiali. AGNOLO POLIZIANO E GLI STUDIA HUMANITATIS: Umanesimo pagano e Umanesimo cristiano Lo studio dei classici per la formazione umana e civile. LA FAVOLA IN MUSICA: Claudio Monteverdi e l’orazione signora. Relatore: Prof. Michela Grienti Stage REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE PER ORFEO, FAVOLA IN MUSICA DI C. MONTEVERDI dal 22 al 25 SETTEMBRE 2009 riservato agli studenti del Liceo Artistico di Varallo Programma: NOMENCLATURA dell’opera “Orfeo, favola in musica” di Claudio Monteverdi. ANALISI DELL’IMPIANTO STRUTTURALE IPOTESI DI SCHEMA OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE dell’opera “ORFEO, FAVOLA IN MUSICA” in programma per la Stagione 2010 del Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! Gaudete! Responsabile del progetto: Prof. Amalia Scarcella Relatore: Prof. Michela Grienti Direttore Musicale: Mara Colombo 10 seminario orfeo, favola in musica Il seminario, aperto a tutti è gratuito. Sabato 9 maggio: dalle 10.30 alle 13.00 / dalle 15.00 alle 17.30 Domenica 10 maggio: dalle 10.30 alle 13.00 Per le modalità di iscrizione consulta il sito www.gaudetefestival.it Evento organizzato in collaborazione con ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE D’ADDA LICEO ARTISTICO • VARALLO SESIA (VC) MICHELA GRIENTI sabato 9 e domenica 10 maggio 2009 Varallo, Sacro Monte - Sala Cappella Gaudete! Michela Grienti, nasce a Milano e si diploma nel 1986 all’Accademia di Belle Arti di Brera. Assistente ai corsi di litografia presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, nel 1984 consegue il Primo Premio Nazionale di Pittura e Poesia “Renato Nardi” per la sezione grafica. All’insegnamento delle Discipline Pittoriche unisce la collaborazione con studi di restauro, grafica, edizioni d’arte. Nel 1993 inizia ad esporre con numerose mostre collettive e personali, interventi in qualità di scenografo. Insieme coltiva gli studi musicali praticando il canto corale. Svolge attività di ricerca affiancando scrittori, musicisti e compositori. 11 Il monologo “Maria Gaetana Agnesi, scienziata di Dio” racconta la vicenda di una grande donna, che visse a Milano nel Settecento. La sua esistenza è divisa in due momenti: nella giovinezza, per volontà del padre, Maria Gaetana si dedicò allo studio della matematica, con grandi successi. Scrisse un trattato di analisi matematica che le valse un dono prezioso dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e una lettera del Papa. Ma Maria Gaetana, messa in mostra nel salotto paterno, anelava a ben altra vita: voleva votarsi a Dio. Così, dopo la morte del padre, lasciò gli studi e si dedicò non solo alla teologia, ma soprattutto alle opere di carità. Passò la sua lunga esistenza donando ogni suo avere e tutta se stessa alle donne anziane e dementi. Visse con loro nel Pio Albergo Trivulzio a Milano. Che Maria Gaetana scegliesse una vita povera piuttosto che i salotti è diffi cile da comprendere, ma che lasciasse gli studi senza rimpianti per dedicarsi, lei dotata di intelligenza sovrannaturale, alle dementi è ancor più arduo da spiegare. Il testo alla fi ne cerca una risposta e la individua nella armonia che è propria di Dio, ma anche della matematica. Per bilanciare in qualche modo la sovrabbondante intelligenza di Maria Gaetana era necessario, in un certo senso, che essa rivolgesse le sue cure al suo opposto: le dementi. Quello che guida Maria Gaetana è la luce dell’intelletto che si congiunge con la luce di Dio, ma anche con la luce splendente della carità e dell’amore. Il testo di Maria Rosa Panté ha ottenuto il Primo Premio al Concorso Nazionale Città di Trieste nel 2008. FONDAZIONE TERA Gaudete! La Fondazione TERA fin dal suo esordio ha utilizzato momenti di cultura musicale ed artistica come veicolo di comunicazione con il grande pubblico e ponte tra la ricerca scientifica e la gente. Alcuni momenti d’arte, inseriti di volta in volta in un programma dal suggestivo nome “Ars et Salus”, sono stati ambientati nel tempo in luoghi prestigiosi e di indiscusso fascino grazie alla maestria di partner di altissimo livello professionale ed artistico. Collaborazioni, che ancor oggi proseguono, come quella con la Orpheon Foundation di Vienna o artisti del calibro di Angelo Branduardi ci hanno permesso di veicolare più efficacemente la mission di TERA. Dal 2008 TERA, grazie alla generosità di alcuni sostenitori, finanzia un programma di studio storico “Artisti della scienza creatori di progresso” sui ricercatori Piemontesi o che in Piemonte hanno determinato un significativo avanzamento delle conoscenze in campo fisico e clinico. Il programma prevede nel futuro l’individuazione, lo studio e la presentazione al pubblico di opere d’arte di fisici, matematici o clinici universalmente conosciuti come scienziati e poco o nulla come artisti o di opere che parlino di loro e del loro operato. La proposta dell’Associazione TRIACAMUSICALE ben corrisponde a questo nostro obiettivo e ne diviene l’ottimo elemento di presentazione al grande pubblico. Gaudenzio Vanolo, Segretario Generale 12 maria gaetana agnesi: scienziata di dio ore 21.15 MARIA GAETANA AGNESI, SCIENZIATA DI DIO Monologo teatrale di Maria Rosa Panté Costanza Daffara, Recitazione Giulia Fasanino, Voce narrante Alessandra Gardini, Soprano Irene De Ruvo, Fortepiano Musiche di: MARIA TERESA AGNESI PINOTTINI da “Composizioni per tastiera”: Allegro in Mib della Sig.ra Donna Teresa Agnesi Sonata in SOL della Illustrissima Sig.ra Teresa Agnesi: Allegro Parthie II pour le Clavicembalo Solo: Andante un poco, Trio pianto, Adio è dolce IV Sonata per il Cembalo della Sig.ra Teresa Agnesi Pinottina: Presto, Andante Da “Ulisse in Campania”(libretto e musica di M.T. Agnesi) Arie “Fra l’orror di mille inganni”,“Scioglie le vele al vento”, “Non piangete Amati Rai” WOLFGANG AMADEUS MOZART Aria KV 178 “ Ah! Spiegarti, oh Dio vorrei” Aria K152 - “Ridente la calma” sabato 20 giugno 2009 Oropa (BI), Basilica Antica Gaudete! Regia di Mara Colombo e Luigi Gabriele Smiraglia Allestimento tecnico: Luigi Gabriele Smiraglia 13 MARIA TERESA AGNESI (Milano, 17 ottobre 1720 - ivi, 19 gennaio 1795) Gaudete! Clavicembalista, compositrice, cantante, librettista, sorella della illustre scienziata Maria Gaetana Agnesi, fu sicuramente uno dei personaggi di maggior spicco nella Milano musicale e culturale del Settecento. Figlia di Pietro Agnesi di Montevecchia e di Anna Fortunata Brivio, appartenente a una famiglia della nuova aristocrazia lombarda, ebbe l’opportunità di studiare clavicembalo, canto e contrappunto oltre a tutto il corpus di discipline umanistiche previste per una fanciulla del suo rango. Lo spirito intraprendente e ambizioso del padre fu stimolo propizio affi nché la fanciulla coltivasse le sue doti di bambina prodigio. Nella sua formazione ebbero importanza, fuori di dubbio, Giovanni Battista Sammartini e la sua cerchia di seguaci: la loro produzione musicale contribuì certamente allo sviluppo di un talento che sarebbe divenuto celebre in breve tempo. Charles de Brosses ebbe l’occasione, come molte altre personalità dell’epoca che parteciparono ai salotti culturali di casa Agnesi, di essere presente a un’esibizione di Maria Teresa, a seguito della quale annotò che dopo la conversazione, la giovane suonò al clavicembalo, quasi fosse lo stesso Rameau, brani di Rameau e altri composti da lei stessa, inoltre cantò accompagnandosi da sé. Personaggio inconsueto in un’epoca in cui la funzione femminile si esauriva sostanzialmente nei ruoli di moglie e di madre, viene così descritta, nel 1753, da Giovanni Maria Mazzucchelli: “Maria Teresa si distingue in modo particolare nella cognizione della Musica, nella quale è la meraviglia dei più rinomati professori ed intendenti, perciocché non solamente nel suono del gravicembalo viene giudicata, dai più celebri professori di tal Arte, che ella non abbia pari in Europa, ma compone essa con tale novità di stile, per parlare co’ nomi dell’arte, da sorprendere chichessia”. La compositrice e virtuosa clavicembalista prendeva certamente parte alle accademie musicali e ai cenacoli intellettuali di allora, molti dei quali, come osservato, si svolgevano nel palazzo paterno. Ecco che, nel 1761, Pietro Soresi, membro della prestigiosa Accademia dei Trasformati, dedicò a Maria Teresa una serie di cantate, evento emblematico dell’alto grado di considerazione in cui essa era tenuta. Venne probabilmente conosciuta anche da Leopold e da Wolfgang Amadeus Mozart che, in una lettera, la ricordò storpiandone il nome in «Billottina Agnesi». Pur essendosi sposata, nel 1752, con Pietro Antonio Pinottini, non ebbe fi gli, quindi designò, quale erede universale, la Congregazione Fatebenefratelli di Milano: il suo archivio personale, conservato presso tale ente, non risulta ordinato né inventariato ed è comunque attualmente inaccessibile agli studiosi. 14 maria teresa agnesi la sorella musicista Diplomata al Liceo classico di Varallo si avvicina al teatro grazie ad un laboratorio organizzato all’interno della scuola e tenuto dal regista torinese Claudio Montagna. Fa parte del gruppo stabile di Varallo per 12 anni e contemporaneamente frequenta stage e corsi di recitazione, dizione, espressione corporea tenuti da vari insegnanti tra cui Franco Passatore e Giovanni Moretti, docente di storia del teatro all’università di Torino. Dal 1993 tiene laboratori teatrali presso vari istituti superiori della provincia, collaborando con le scuole del territorio su vari progetti. Con l’associazione culturale Mano d’opera ha portato in scena numerosi spettacoli. Legata profondamente alla scrittrice Maria Rosa Panté, ne è l’interprete di fiducia. ALESSANDRA GARDINI, soprano Nata a Milano, ha studiato canto lirico e musica vocale da camera presso il Conservatorio della sua città, completando poi la propria formazione presso l’Accademia di perfezionamento per artisti del coro del Teatro alla Scala. In seguito si è specializzata nell’esecuzione del repertorio barocco partecipando al Laboratorio sulla musica italiana del XVII secolo sotto la guida di R. Gini e D.C. Colonna e diplomandosi poi in canto barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. Ha seguito numerosi stage dedicati all’approfondimento dello stile antico (con M.Pennicchi, J.Feldman, S.Foresti, R. Invernizzi). Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea. In qualità di solista ha preso parte a diversi Festival di musica antica e ha collaborato con numerosi ensemble sotto la direzione di G. Capuano, R. Balconi, L. Ghielmi, A. Frigè, R. Gini, D. Cantalupi, H. Rilling e G.Leonhardt. Come corista ha collaborato con il Teatro alla Scala di Milano e con il Carnegie Hall di New York. Ha inciso per Bottega Discantica. Spettacolo organizzato in collaborazione con replica in autunno 2009 (Svizzera) IRENE DE RUVO, fortepiano Diplomata in Organo e Composizione organistica, Clavicembalo e Pianoforte. Ha partecipato a numerosi corsi di prassi d’esecuzione organistica con diversi maestri tra i quali L. F. Tagliavini, L. Tamminga, G. Bovet, A. C. Galàn, M. Bouvard, A. Marcon, C. Tilney. Ha frequentato i corsi di specializzazione nel repertorio barocco in Organo (L. Ghielmi), Teoria e contrappunto rinascimentali (D. Fratelli), Teoria e prassi del basso continuo (E. Bellotti). In seguito si è specializzata con il maestro J. C. Zehnder a Basilea (Svizzera). Premiata in concorsi internazionali, è chiamata regolarmente a partecipare a diverse rassegne organistiche ed ha tenuto concerti presso importanti sedi culturali quali l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro dal Verme e il Palazzo della Triennale di Milano. Ha collaborato con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano ed è direttore artistico del Festival Internazionale di Musica Antica di Monza e Brianza. Nel Giugno 2004 ha partecipato, in qualità di relatrice, al Convegno Internazionale di Studi “Carlo Donato Cossoni nella Milano spagnola” organizzato dal Conservatorio “G. Verdi” di Como. E’ organista titolare dell’organo meccanico Livio Tornaghi (1850) della chiesa di Santa Maria in Carrobiolo di Monza. MARIA ROSA PANTE’, scrittrice Laureata in Lettere Classiche, è insegnante. Ha pubblicato una raccolta di liriche “L’amplesso retorico. Voci femminili dal mito” Ed. Campanotto, finalista ai concorsi Alfonso Gatto e Gaetano Viggiani, menzione d’onore al premio “Lorenzo Montano”. Nel 2006 ha pubblicato il libro di racconti “Noi che non fummo Muse” Editrice Manni. Nel libro è contenuto un racconto su Marina Gamba, compagna di Galileo Galilei, rappresentato a Pino Torinese nell’ottobre 2007 nell’ambito della rassegna teatrale delle colline torinesi “Cultura e scienza” a cura di Maria Rosa Menzio. Collabora alla scrittura del testo teatrale del prossimo spettacolo dell’attrice Lucilla Giagnoni. Sue poesie e suoi racconti sono presenti in molte antologie letterarie. Gaudete! COSTANZA DAFFARA, attrice 15 CHOPIN, POETA DEL ROMANTICISMO In una lettera indirizzata a Titus Woyciechowski, datata Varsavia 31 agosto 1830, Chopin scriveva: “Ormai si avvicina il giorno della mia partenza e dovrei, già da questa settimana, iniziare a provare tutto il concerto con il quartetto, affinché si familiarizzi con l’opera e possa domarne un po’ le difficoltà. Altrimenti, come mi ha detto Elsner, le prove con l’orchestra sarebbero certamente confuse” (...) Le opere con orchestra erano suonate con organico ridotto: la situazione più usuale era l’accompagnamento di un quartetto. Questa lettera rivela, in particolare, che era fatta inizialmente con un quartetto la preparazione di un brano concertante da eseguirsi poi con l’intera orchestra. Se questo quartetto era formato dalle prime parti di ogni settore degli archi, il resto dell’orchestra non doveva dunque far altro che seguire. L’accompagnamento di un concerto con un semplice quartetto non sembra tuttavia essere stato considerato come una soluzione di second’ordine. E’ stato recentemente dimostrato che il primo concerto di Chopin, eseguito a Parigi nelle sale Pleyel il 25 febbraio 1832, era accompagnato dal quartetto Baillot. L’accompagnamento di un pezzo concertante in versione cameristica era un’alternativa impiegata frequentemente all’epoca ed è ciò che si auspica di far rivivere con questo programma. FRÉDÉRIC CHOPIN (Zelazowa Wola, 1810 – Parigi, 1849) Concerto in mi minore op. 11 Allegro Maestoso, Romanza, Larghetto, Rondo, Vivace Grande Fantasia su arie polacche, op. 13 Krakowiak, Grand Rondo de Concert, op. 14 Gaudete! ENSEMBLE 1810 Pierre Goy, Fortepiano Stefano Barneschi, Violino Liana Mosca, Violino Ernest Braucher, Viola Paolo Beschi, Violoncello 16 ensemble 1810 ore 21.15 LIANA MOSCA, violino Nata a Zurigo nel 1968 ha iniziato lo studio del violino presso il Suzuki Talent Center di Torino con Lee Robert e si è poi diplomata nel 1988 presso il Conservatorio G.Verdi di Milano sotto la guida el M°Osvaldo Scilla. Nel 1993 ha conseguito il Konzer-Diplome presso la Musik Akademie der Stadt Basel sotto la guida del M° Heinzein Schneeberger. Nel 2000 si è diplomata in musica da camera principale al Conservatorio di Vienna nella classe dell’Altemberg Trio. E’ Teacher Trainer presso l’Istituto Suzuki Italiano. Collabora con Il Giardino Armonico, Ensemble Baroque de Limoges, Swiss Baroque Soloist, I Musici Estensi ecc... è membro fondatore dell’associazione “Musica ed Arte” di Palazzo Marini di Borgofranco. ERNEST BRAUCHER, viola Nato a Chicago (USA) nel 1961 dove ha iniziato lo studio del violino. Trasferitosi in Italia nel 1979 per proseguire gli studi sotto la guida del M. De Barbieri al Conservatorio di Musica “N. Paganini” di Genova. Dopo il diploma di violino ha cominciato a studiare la viola conseguendo il diploma. Vincitore dei concorsi per Prima viola presso il teatro dell’opera “La Fenice” di Venezia, il “Teatro Regio” di Torino e il Teatro “Carlo Felice” di Genova, posto che occupa attualmente. Ha cominciato ad interessarsi dell’interpretazione barocca nei primi anni ottanta. Ha fatto parte del Quartetto Aira e ha collaborato con il gruppo “ Europa Galante” dal 1995 con cui ha effettuato diverse registrazioni con la viola e la viola d’amore. Attaulmente collabora con “Il Giardino Armonico”. PAOLO BESCHI, violoncello Nato a Brescia nel 1953, si è diplomato con M.Leali e in seguito si è perfezionato con F.Rossi celebre violoncellista del Quartetto Italiano. Dopo aver collaborato per dieci anni con l’ensemble di musica contemporanea “Il Gruppo Musica insieme di Cremona” si è dedicato allo studio del violoncello barocco e nel 1985 ha fondato con G.Antonini, L. Ghielmi, il gruppo di musica barocca “Il Giardino Armonico” con il quale svolge un’intensissima attività concertistica nei teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo. Dal 1980 suona con sua moglie nell’ensemble “La Gaia Scienza” con il quale si è specializzato nell’esecuzione di musica classico-romantica su strumenti originali. La particolarità della nuova lettura di questo repertorio ha riscosso l’interesse del produttore discografico S.Winter per il quale “La Gaia Scienza” ha inciso l’integrale dei trii di Schubert, un disco dedicato a Brahms e uno alla musica di Schumann. Insegna quartetto e violoncello barocco al Conservatorio di Como. PIERRE GOY, fortepiano Ha studiato Pianoforte con F.Zadra, E.Murano, E.Yellin e V.Perlemuter, ed ha seguito Master-Classes di J.Demus e N.Magaloff. Vincitore di numerosi concorsi, ha tenuto concerti in europa e negli Stati Uniti. Appassionatosi al suono degli strumenti antichi, ha seguito seminari di P.Badura-Skoda e J. Christensen sul “rubato”. Suona abitualmente ogni tipo di repertorio sugli strumenti della relativa epoca. Suona in duo con N.Hostrettler, sia a due Clavicordi o Clavicembali che a due Pianoforti, nonché con strumenti misti. Spesso si esibisce come membro del Giardino Armonico. Insegna al Conservatorio di Losanna, dove organizza seminari per differenti strumenti, specialmente sul clavicordo con C.Hogwood. sabato 4 luglio 2009 Vercelli - Salone Dugentesco Gaudete! STEFANO BARNESCHI, violino Ha studiato alla Scuola Civica di Milano con C.De Martini diplomandosi nel 1991; fa parte dell’ensemble barocco Il Giardino Armonico di cui sovente ricopre il ruolo di primo violino e con cui ha suonato nelle sale più prestigiose e nelle stagioni più qualificate di tutto il mondo registrando in esclusiva per Teldec, Naive e Decca. Collabora inoltre sempre in qualità di spalla, con numerosi gruppi che affrontano il repertorio barocco e classico con strumenti originali quali I Barocchisti di Diego Fasolis, Atalanta Fugiens di Vanni Moretto, La Divina Armonia di Lorenzo Ghielmi con cui ha recentemente inciso il concerto per violino in sol maggiore di Haydn. Con Federica Valli al fortepiano e Paolo Beschi al violoncello forma il trio La Gaia Scienza con cui ha registrato per l’etichetta Winter & Winter l’integrale dei trii di Schubert. 17 Evento organizzato in collaborazione con il Comune di Romagnano Sesia Gaudete! «...De’ più eccellenti musici in Venetia» Con queste precise parole veniva ricordato Giovanni Antonio Rigatti (Venezia, 1615 - 1649) dai suoi contemporanei. Egli appartenne ad una strettissima cerchia di talentuosi compositori che seppero risollevare le sorti di una fase della storia della musica che stava sempre più procedendo nella direzione di una crisi. Il programma focalizza l’attenzione attorno ad una raccolta del 1640, il progetto più ambizioso a cui il compositore stesso abbia mai lavorato, dedicata alla Sacra Cesarea Maestà, l’Imperatore Ferdinando III. Si tratta di un ideale viaggio attorno a ciò che potrebbe essere definito come il contraltare al cosiddetto predominio monteverdiano. La riproposizione di un Vespro Solenne in forma di concerto vuole essere il recupero di un grande e importante repertorio, ora dimenticato, ma nell’antichità utilizzato per il momento liturgico più importante della festa. Dalla maestria della scrittura a poche voci fino alla sontuosità del grande organico, tutto concorreva a conferire alla cerimonia il carattere sacro e solenne che le si confaceva, permettendo alla musica di assolvere alla sua funzione principe di mediazione tra la dimensione terrena e quella divina. 18 ensemble rigatti ore 21.15 GIOVANNI ANTONIO RIGATTI …DE’ PIÙ ECCELLENTI MUSICI IN VENETIA… VESPRO SOLENNE dedicato alla Sacra Cesarea Maestà, l’Imperatore Ferdinando III (1640) Sinfonia Dixit Dominus* A 7 voci, Capella Strumentale, Capella Vocale Laudate Pueri A voce sola (soprano), 2 violini e Basso Continuo Laetatus Sum A 5 voci (soprano, alto, tenore, tenore, basso), Capella Vocale e B.C. Nisi Dominus A 3 voci (soprano, soprano II, basso), 2 violini e B.C. Lauda Jerusalem A 3 voci (tenore, tenore, basso), 2 violini e B.C. Magnificat A 7 voci, Capella Strumentale, Capella Vocale ENSEMBLE RIGATTI CAPELLA VOCALE Soprani: Alessandra Gardini, Paola Cialdella, Paola Ferracin* Tenori: Giovanni Fiandino, Mattia Pelosi, Agostino Salvatore* Bassi: Carlo Cavagna, Domenico Monetta* CAPELLA STRUMENTALE Livio Barsotti, Corrado Colliard, Roberta Pregliasco (Tromboni) Servio Bona (Violino), Igor Delvecchio (Violino), Mara Colombo (Viola da gamba), Guisella Massa (Violone) Irene De Ruvo (Organo), Franco Lazzari (Tiorba) - strumenti storici Maestro di Concerto: Gianluca Viglizzo GIANLUCA VIGLIZZO sabato 5 settembre 2009 Romagnano - Chiesa Madonna del Popolo Gaudete! Ha compiuto gli studi di pianoforte con Walter Ferrato, prima di laurearsi in Musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona (Università di Pavia) nel 2001 e diplomarsi in Polifonia Rinascimentale presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano nel 2008. Attualmente è iscritto al Biennio Superiore di specializzazione in Polifonia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce (prof. Diego Fratelli). Musicologo e musicista, affianca l’attività di ricerca e di insegnamento a quella esecutiva in veste di direttore e cantante. 19 Gaudete! Nella Germania della prima metà dell’ottocento numerose importanti personalità della scena musicale si dedicano alla composizione di opere per il clarinetto, strumento di invenzione ancora recente: il loro primo punto di riferimento è l’esempio offerto dalla letteratura mozartiana per questo strumento, che di esso aveva messo in luce molte risorse espressive fino ad allora intentate, particolarmente nell’ambito della cantabilità più intima e suadente. Franz Danzi (17631826), dapprima violoncellista dell’orchestra di corte di Mannheim, poi Kapelmeister alla corte di Karlsruhe, scrive diverse opere (sinfonie concertanti op.41 e 47, Potpourris op.45...) per lo strumento il cui ruolo coloristico, proprio nell’orchestra di Mannheim, tanto aveva affascinato il giovane Mozart al tempo della sua visita alla città germanica. Felix Mendelssohn (1809-1847) contribuisce con una sonata scritta all’età di quindici anni al repertorio per il clarinetto, sfruttandone le caratteristiche di maggiore agilità e leggerezza nei movimenti estremi e gli aspetti più delicati e di ingenua cantabilità nel secondo movimento (una vera e propria “Scena pastorale” in carattere di siciliano), affidando al pianoforte una parte brillante e virtuosistica di forte sostegno ritmico e motorio. Sull’opera compositiva di Carl Reissiger (1798-1859) - che fu tra i successori di Mendelssohn alla guida dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia - Schumann si espresse lodando l’attitudine di un “uomo di mondo che sa parlare senza mai annoiare di viaggi e personaggi importanti...” ma rilevando criticamente che spesso il buon effetto delle sue musiche è dovuto più all’armonia delle forme che al contenuto delle idee. Il “Duo Brillant” op.130 con la sua insolita ed articolata struttura che dopo un’introduzione cantabile e malinconica alterna ad un’allegro di sonata una Polacca con variazioni, conferma con la propria eleganza e piacevolezza, non priva di influssi operistici e salottieri, il giudizio schumanniano. Anche Norbert Burgmüller (1810-1836) nel suo Duo op.15 sperimenta una forma in cui un allegro, un andante ed un ritorno dell’allegro si susseguono senza soluzione di continuità (un po’ come nel genere del “Concertino”, così in voga all’epoca). Giovane promessa di un romanticismo di respiro europeo, prematuramente scomparso all’età di 26 anni, probabilmente per le conseguenze di un attacco epilettico nella piscina di un soggiorno termale, descritto dai contemporanei come personalità insicura e di natura depressiva, Burgmüller ha lasciato comunque un patrimonio considerevole di composizioni tra le quali due sinfonie che suscitarono sincera ammirazione in Robert Schumann. Il concerto sarà presentato dal Prof. Renato Meucci, Presidente della FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica) 20 E.Torbianelli & P.A.Taillard ore 21.15 IL CLARINETTO ROMANTICO NELLA GERMANIA DELL’800 Franz Danzi (1763-1826) Sonata in Sib Maggiore per clarinetto e fortepiano Allegro - Andante sostenuto - Allegretto Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Sonata in Mib Maggiore per clarinetto e fortepiano Adagio - Andante - Allegro moderato Norbert Burgmüller (1810-1836) Duo per clarinetto e fortepiano Op. 15 Allegro - Larghetto - Allegro - Più moto Carl Gotlieb Reissiger (1798-1859) Duo brillante per clarinetto e fortepiano Op. 130 Moderato - Andantino - Moderato - Allegro spassionato Thème originale Alla Polacca - Allegro come primo EDOARDO TORBIANELLI, nato a Trieste nel 1970, docente dal 1993 al 1998 alla Hochschule di Anversa (Belgio) e titolare dal 1998 del corso di pianoforte storico alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea (Svizzera), svolge da più di un decennio una approfondita ricerca sulla prassi esecutiva del repertorio romantico, indagando le fonti trattatistiche dell’epoca come pure le documentazioni sonore risalenti all’inizio del ‘900. Una solida formazione pianistica è alla base della sua apprezzata attività concertistica sia sul pianoforte moderno che sul fortepiano, ma costituisce pure il fondamento di un’appassionata attività d’insegnamento, volta a favorire lo sviluppo della coscienza nell’ascolto, per condurre l’allievo ad una gestione più consapevole delle proprie risorse musicali e pianistiche. Premiato in alcuni concorsi internazionali tra cui Concours International de piano “Emmanuel Durlet” 1993 e 1996, Concours Musica Antiqua, Bruges 1995, dal 2000 suona in duo con P. A. Taillard e le loro incisioni del “Grand Duo Concertant” di von Weber e de “Il Clarinetto Romantico in Germania” hanno entrambe ottenuto il Diapason d’or. Suona un fortepiano Joseph Böhm, Vienna 1825 PIERRE ANDRE TAILLARD nato in Svizzera nel 1963, ha ricevuto la sua formazione musicale nella città di residenza e a Basilea dove ha studiato clarinetto con H. R. Stalder e pianoforte con K. Linder e J. Wyttenbach, suonando anche con il suo insegnante in varie formazioni (Concentus Musicus Wien, La banda Petit Concerto di Colonia, Les Musiciens du Louvre…). La sua registrazione del Concerto per Clarinetto di Mozart con il Concerto di Colonia è stata unanimamente lodata dalla critica. Dal 1989 è insegnante di clarinetto e musica da camera presso la Schola Cantorum Basiliensis e clarinetto moderno presso il Conservatorio di La Chaux-de-Fonds. Premiato in alcuni concorsi internazionali, dal 2000 suona in duo con E. Torbianelli e le loro incisioni del “Grand Duo Concertant” di von Weber e de “Il Clarinetto Romantico in Germania” hanno entrambe ottenuto il Diapason d’or. Suona il Clarinetto romantico Heinrich Greuser, Dresda ca. 1800 venerdì 18 settembre 2009 Varallo - Chiesa di San Giacomo Gaudete! Concerto in memoria di Giovanni Turcotti 21 Workshop “IL RESTAURO DEI MARTELLI NEL FORTEPIANO DELL’800” DOCENTE: CHRISTOPHER CLARKE Da Mercoledì 16 a Domenica 20 Settembre presso il Laboratorio di Restauro Umberto Debiaggi, Doccio di Quarona (VC) dalle ore 10.00 alle ore 18.00 Il Workshop è a pagamento e ad iscrizione obbligatoria. Il modulo di iscrizione è disponibile sul sito ufficiale www.gaudetefestival.it oppure contattando la segreteria del festival Cell. 349 7903316 [email protected] Tutti i dettagli saranno comunicati direttamente agli interessati. CHRISTOPHER CLARKE Gaudete! Nato nel 1947 nel nord dell’Inghilterra, si laurea all’Università di Edimburgo (Bsc). Nel 1970 grazie ad una borsa di studio della Fritz Thyssen Stiftung inizia la sua formazione al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga. Questo evento conferma la sua vocazione al restauro degli strumenti a tastiera.Dal 1971 al 1973 è Assistente Curatore della Russell Collection di Clavicembali e Clavicordi, presso la St. Cecilia’s Hall di Edimburgo. Nel 1974 entra a far parte della ditta di Adlam Burnett a Finchcocks nel Kent, dove si occupa principalmente di restauro. Con questo bagaglio di esperienze decide di mettersi in proprio nel 1978, come parte del laboratorio “Tempéraments Inégaux” a Parigi, dove costruisce la sua prima copia di fortepiano. Dal 1981 nei sui laboratori in Borgogna, continua l’attività di costruzione e restauro di strumenti a tastiera per musicisti e per le massime istituzioni mondiali. Ha l’onore di aver fornito strumenti ad importanti musicisti per concerti ed incisioni discografi che ed è stato insignito di numerose onorifi cenze e premi, tra cui il premio speciale “Pour l’Intelligence de la Main” assegnato dalla Fondazione Liliane Bettencourt nel 2000 ed il titolo di “Maître d’Art” conferito dal Ministro della Cultura nel 2006. Oltre alla sua attività di restauro, pubblica scritti e partecipa regolarmente a seminari, corsi e workshop in tutta Europa. Ha tenuto nel settembre 2008, il Workshop dedicato al “Restauro della Tavola Armonica” presso il Laboratorio di Restauro Strumenti Antichi a Tastiera di Umberto Debiaggi a Quarona (VC) nell’ambito del primo Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! di Varallo (VC). 22 workshop di organologia dal 16 al 20 settembre 2009 IL FORTEPIANO NEL ‘700 Carl Ph. E. Bach (1714 - 1788) Sonata in Mib Maggiore, W.65/28 Allegretto - Andante - Allegro Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Fantasia in re minore Kv. 397 Andante - Allegretto Muzio Clementi (1752-1832) Sonata in Do minore Op. 13 Allegro - Largo Sostenuto - Presto Ludwig van Beethoven (1770-1827) Sette Bagatelle Op. 33 Andante grazioso quasi allegretto Scherzo Allegro - Allegretto Andante - Allegro ma non troppo Allegretto quasi andante - Presto natalia valentin Parone, Varallo (VC) Chiesa SS.Pietro e Paolo Domenica 20 settembre 2009 ore 21.00 Gaudete! NATALIA VALENTIN ha iniziato gli studi musicali all’età di sei anni a Caracas (Venezuela). Ha studiato pianoforte con D. Franklin, A. Pizzolante e C. Rangel, completando gli studi di Armonia, Storia Musicale e Musica da Camera al Conservatorio Juan Jose Landaeta. Parallelamente agli studi musicali ha intrapreso gli studi artistici all’Università Centrale del Venezuela. Dal 1998 risiede a Parigi dove ha proseguito gli studi musicali al Superior Conservatory di Parigi (CRR) con B. Eidi e ottenuto il Premier Prix per la sua performance finale al pianoforte. Si è specializzata in Fortepiano con P. Cohen al CRR e nel 2003 ha ottenuto il Diploma Superiore di Musica Antica e il Premier Prix in Musica da Camera al Conservatorio Gustave Charpentier sotto la guida di O. Carracilly. 23 GABRIELE WAHL nata in Germania, musicista e logopedista, vive attualmente all’Aia. Ha iniziato a suonare il flauto in giovane età, sotto la guida di Daniel Bruggen e proseguendo gli studi professionali si è diplomata nel ‘95 al Conservatorio di Rotterdam con H. Tol e T. de Clerck. Ha conseguito il diploma in musica da camera nel ‘97 al Royal Conservatory The Hague con M. Verbruggen. Svolge intensa attività solistica, collaborando con diverse formazioni cameristiche, nell’ambito di prestigiosi festival europei, tra cui il Nordic Baroque Music Festival in Svezia, il Varna Summer in Bulgaria ed il Holland Festival Early Music. Ha partecipato inoltre a progetti con il Combattimento Consort di Amsterdam sulle opere di Monteverdi. All’attività concertistica affianca quella dell’insegnamento musicale e masterclass alla Summer Academy for Baroque Music di Oporto (Portogallo). MARLISE GOIDANICH, brasiliana, si è laureata in Educazione Artistica e Musica all’università del Rio Grande do Sul e in Violoncello alla Scuola di Musica e Belle Arti di Paranà con M. A. Brandão. In Italia si è diplomata in violoncello barocco all’Accademia Internazionale della Musica di Milano con G. Nasillo. Dal 2008 segue il Biennio di II livello in violoncello barocco al Conservatorio di Novara. Ha ricevuto diverse borse di studio, tra le quali: Orchestra Barocca dell’Accademia Internazionale della Musica, Corso di Formazione Orchestrale Barocca e Classica dell’Accademia Montis Regalis. Ha partecipato in Italia a seminari di orchestra barocca e musica da camera tenuti da T. Pinnock, L. Ghielmi, E. Onofri, S. Montanari, P. e A. Grazzi. Collabora con numerose formazioni di musica antica tra le quali: Ensemble Turicum (Zurigo), Ensemble Alea Musica (Basilea), Accademia Litta, Ensemble Pian&Forte, Musica Rara, Ensemble Estro Cromatico (Milano), Concerto de’ Cavalieri (Roma), Concerto Ecclesiastico (Genova). Gaudete! BEATRICE STERNA si è diplomata in pianoforte ad Alessandria nel 1985. Ha iniziato lo studio del clavicembalo con G. Rivara a Genova, proseguendo poi sotto la guida di J. Ogg al conservatorio dell’Aia dove si è diplomata. Durante gli anni di perfezionamento ha partecipato a vari progetti orchestrali sotto la direzione di S. Kuijken, J. ter Linden, P. Dombrecht, T. Kopman. Svolge attività concertistica anche come accompagnatrice (basso continuo) in diverse formazioni da camera, tra cui Il Concerto delle Donne e La Treccha. Con l’Ensemble Quadro Corydon ha partecipato alla stagione 95/96 del Young Network for Early Music in Nederland, al Nordic Baroque Music Festival in Svezia, al Early Music Festival in Inghilterra e alla stagione di musica antica a Reykiavik. Ha suonato ed insegnato in varie occasioni, al Festival de Musica Antiga e Colonial a Juiz de Fora (Brasile) ed è stata coordinatrice di un ensemble di musica da camera al Jerusalem Early Music Workshop (Israele). Nel 2001 con C. Leoni e P. Poncet ha fondato il trio di clavicembali La Scacchiera Armonica che propone pezzi originali per più cembali e trascrizioni da pezzi orchestrali, riscuotendo notevole successo in Italia, Svizzera e Germania. 24 ensemble la treccha ore 21.15 LA SONATA NEL TARDO BAROCCO Georg Friedrich Händel (1685 - 1759) Sonata in Re min HWV 367a per flauto contralto e b.c. Georg Philipp Telemann (1681 -1767) da “Die kleine Kammermusik”: partita n. 2 in Sol magg per flauto soprano e b.c. Siciliana - Allegro - Allegro - Allegro - Affetuoso - Presto - Tempo di Minue. Johann Sebastian Bach (1685 - 1750) Sonata in La min (da alcuni attribuita a C. Ph. E. Bach) per flauto contralto e cembalo obbligato (originale in Sol min per traverso e cemb. obbl.) Johann Christian F. Bach Sonata in La magg per cello e b.c. Johann Sebastian Bach (1685 - 1750) Sonata in Fa magg BWV 1016 per flauto contralto e cembalo obbligato (originale in mi maggiore per violino e cembalo obbligato) Georg Friedrich Händel (1685 - 1759) Sonata in La min op. 1 n. 4 per flauto contralto e b.c. ENSEMBLE LA TRECCHA (OLANDA) Beatrice Sterna, Clavicembalo Gabriele Wahl, Flauto Marlise Goidanich, Violoncello barocco - strumenti storici - sabato 26 settembre 2009 Varallo - Chiesa di San Giacomo Gaudete! Evento organizzato in collaborazione con 25 MASTERCLASS DI FORTEPIANO E MUSICA DA CAMERA CON FORTEPIANO docente: Alessandro Commellato DOMENICA 27 SETTEMBRE CONCERTO FINALE DEGLI ALLIEVI Varallo, Chiesa di San Giacomo - ore 18.00 La Masterclass è ad iscrizione obbligatoria. Il modulo di iscrizione è disponibile sul sito ufficiale www.gaudetefestival.it oppure contattando la segreteria del festival. Tutti i dettagli saranno comunicati direttamente agli interessati. ALESSANDRO COMMELLATO Gaudete! Studia a Milano, diplomandosi con Carlo Vidusso e perfezionandosi con Franco Gei, Pier Narciso Masi, Evgeny Malinin, Sergio Fiorentino. Ha vinto i concorsi: Schubert di Dortmund, Cidad de Oporto, Rendano, Stresa. Si è esibito come solista con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Teatro la Fenice di Venezia, Filarmonica di Praga, Orchestra della Radio di Zagabria, Filarmonica di Bacau, Orchestra Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Toscanini, etc. Tournees in USA, Giappone, Australia, Turchia, Libano, Marocco, Pakistan. Con Divertimento Ensemble esegue musiche contemporanee a Salisburgo (Mozarteum), Madrid (Auditorium Nacional), Milano (Musica del nostro tempo), Como(Autunno Musicale), Biennale di Venezia, Palermo, etc. E’ stato invitato dal Teatro alla Scala per la creazione di “Cherì” (F.Poulenc- R.Petit) e di “Autour de Chopin” (replicato a Varsavia al Teatro Nazionale Wielky). Nel 2003 è solista in Medea di Adriano Guarnieri al Teatro La Fenice di Venezia. Ha registrato per la Rai: “Kenst du das Land”, “Alma Brasileira” (musiche di H. Villa Lobos), “Rossini”. Si dedica contemporaneamente al fortepiano e al cembalo, esibendosi in festivals prestigiosi a Lausanne, Lugano, Verbier, Innsbruck, Bremen, Bratislava, Aix en Provence, Moulhouse, Milano: Palazzo Marino, Musica nelle Abbazie, Notturni in Villa Reale, Musica Rara; Firenze: Accademia del Fortepiano; Genova: GOG; Palermo: Amici della Musica, Barga Festival; Vercelli: Società del Quartetto.Dal 1990 è docente ai Corsi Internazionali di Bobbio assieme a H. Deinzer, S.Palm, S.Azzolini, T.Wye. A Cremona collabora con S. Accardo,B.Giuranna e R.Filippini. Ha inciso per ARK, Ricordi, Amadeus (Quintetti di Hummel con Atalanta Fugiens e Rossini: “Peches de Veillesse”, nel 2008). Insegna pianoforte principale al Conservatorio “G.Cantelli” di Novara. 26 masterclass di fortepiano dal 23 al 27 settembre 2009 La masterclass di Viola da Gamba è aperta ai violisti da gamba di tutti i livelli (anche principianti) ed ai violoncellisti che desiderano avere un contatto con la musica antica e con lo strumento in particolare. La finalità del corso è quella di fornire un’esauriente panoramica della letteratura, della tecnica e degli stili relativi alla viola da gamba. Oltre alle lezioni individuali (che per i principianti si orienteranno intorno all’approccio dello strumento) si affronterà il repertorio inglese, italiano, francese e tedesco per strumento solistico e per consort di viole da gamba. Workshop specialistico: una settimana di studio attorno all’opera “LACRIMAE, OR SEAVEN TEARES” FIGURED IN SEAVEN PASSIONATE PAVANS di John Dowland, per Consort di 5 viole da gamba e liuto, con il M° Rodney Prada, interprete di spicco nel panorama musicale europeo. Sotto la sua guida gli allievi del Workshop approfondiranno gli aspetti relativi alla concertazione dell’opera di Dowland e dei musicisti coevi intorno all’Inghilterra del XVII secolo. La Masterclass è ad iscrizione obbligatoria. Il modulo di iscrizione è disponibile sul sito ufficiale www.gaudetefestival.it oppure contattando la segreteria del festival Tutti i dettagli saranno comunicati direttamente agli interessati. Evento finanziato da masterclass & workshop di viola da gamba dal 11 al 17 ottobre 2009 Gaudete! RODNEY PRADA, viola da gamba Nato nel 1973 in Costa Rica in una antica famiglia di liutai, inizia giovanissimo gli studi musicali nella sua città natale. Si trasferisce, all’età di 11 anni, in Italia dove prosegue la propria fomazione presso la Civica Scuola di Musica di Milano dove si dedica allo studio della viola da gamba sotto la guida di Roberto Gini e Vittorio Ghielmi. Affermatosi rapidamente nel panorama musicale in Italia e in Europa, partecipa a numerosissime produzioni con le più rinomate formazioni (Elyma, Il Giardino Armonico, La Fenice, Les Musiciens du Louvre, Europa Galante, Accademia Bizantina, Les Talens Lyriques, Concerto Italiano, Il Suonar Parlante, Accademia del Piacere, La Venexiana, L’Amoroso, Labyrinto, Quartetto Italiano di Viole da gamba, La Capella della Pietà de’ Turchini, L’Arpeggiata, ecc.) o in formazioni cameristiche con musicisti come Fahmi Alqhai, Vittorio Ghielmi, Doron Sherwin, esibendosi nelle più prestigiose sale in Europa e in nord e sud America.Ha inciso per: Teldec, Astrée, K617, Opus111, Winter&Winter, Symphonia, Glossa, Arts,Naive, Tactus, ecc. Come solista e con Il Suonar Parlante, oltre al repertorio antico,si dedica anche a quello contemporaneo e jazzistico in progetti che sperimentano l’uso degli strumenti antichi in contesti musicali attuali, collaborando con giovani compositori italiani e jazzisti come U.Caine, E.Reijseger e K.Wheeler. Nel 2007 partecipa insieme a Stefano Montanari e Maurizio Salerno alla registrazione, per la rivista Amadeus, dell’integrale delle sonate per Violino, Viola da Gamba e bc. di D.Buxtehude. Insegna viola da gamba presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. 27 Evento finanziato da JOHN DOWLAND E IL SUO TEMPO (Inghilterra sec. XVII) “LACRIMAE, OR SEAVEN TEARES” FIGURED IN SEAVEN PASSIONATE PAVANS Consort di 5 viole da gamba e liuto con gli allievi del Workshop per Consort di viola da gamba BOËMIENNE CONSORT LUCIANA ELIZONDO, viola da gamba soprano DIANA FAZZINI, viola da gamba tenore GUISELLA MASSA, viola da gamba basso DENISE MIRRA, viola da gamba basso NOELIA REVERTE, viola da gamba basso FRANCO LAZZARI, liuto ore 19.00: CONCERTO a seguire CENA A TEMA “IL ‘600 IN TAVOLA” in collaborazione con l’ I.P.S.S.A.R “G. Pastore” di Varallo presso l’Albergo “Casa del Pellegrino” - Sacro Monte di Varallo Gaudete! (Prenotazione obbligatoria - Per informazioni contattare il n° 348 8209119 o consultare il sito) 28 accademia triacamusicale ore 19.00 sabato 17 ottobre 2009 Varallo - Sacro Monte, Sala Cappella Gaudete! Di concezione contrappuntistica con inserimento di elementi imitativi, virtuosistici e ornamentali, la melanconica Raccolta di Pavane intitolata Lacrymae or Seaven Teares, figured in Seaven Passionate Pavans (Londra, 1605) di John Dowland (1563-1626), fu probabilmente il tipo di musica che ispirò Spenser, Ben Jonson e altri poeti a cantare l’arte dei suoni e musicisti come Morley a vedere in essa “una scala per l’intelligenza di cose più elevate”. Le canzoni popolari e i motivi di danza furono elementi essenziali di molte fantasie, pavane, grounds (bassi ostinati) e altre forme che negli anni dal 1605 al 1620 segnarono il culmine dell’attività creativa dei compositori strumentali inglesi. Molte delle composizioni di Dowland sono scritte per il suo strumento, il liuto, comprendendo numerosi libri di opere per liuto solo e canzoni per liuto e voce tra cui la sua opera più famosa, il commovente Flow, my teares (Lacrymae) che riscontrò grande popolarità in Inghilterra come dimostrano i riferimenti nella letteratura del periodo. Fra le numerose rielaborazioni cui andò soggetto Flow, my teares, la serie di Seaven Passionate Pavans, che apre la sua Lacrymae del 1605, è la più sviluppata. La prima delle sette pavane, un’elaborazione polifonica di tutta la canzone, deve il titolo “Lacrime antiquae” alla costante presenza del materiale tematico preesistente. Gli altri sei brani - che hanno titoli fantasiosi come “Lacrimae Gementes”, “Lacrimae Tristes”, “Lacrimae Amantis”... – attingono alla canzone con più parsimonia e principiano tutti con le prime note della melodia, affidate alternatamente a una delle 5 voci, presentando in alcuni casi l’inizio del basso originale o parafrasato. Il tipo di scrittura per gli strumenti a corde, con la melodia in risalto e il libero sostegno contrappuntistico delle altre voci, fa pensare alla canzone solistica accompagnata mentre la parte per liuto è quasi una riduzione delle cinque parti per viole da gamba. Oltre alle Sette Lacrimae, la raccolta di Dowland, dedicata alla Principesse Anna Queen of England, Cotland, France and Ireland contiene altri 14 brani a cinque parti fra gagliarde, allemande e pavane. 29 MOSTRA “TASTI CHE CANTANO” “Tasti che Cantano”, dal 18 al 27 settembre 2009 a Varallo nelle sale di Palazzo d’Adda, ospiterà strumenti antichi a tastiera, testimoni di tre secoli di musica e tecnica pianistica e cembalistica, restaurati e provenienti da collezioni private. La mostra vuole offrire una visione sulla storia del pianoforte dal punto di vista dell’evoluzione tecnica e stilistica di questo strumento simbolo della civiltà musicale occidentale, apparso a Firenze nel primo ‘700. Fra gli strumenti esposti figureranno straordinarie creazioni di famosi artigiani europei tra ‘700 e ‘800 e non mancheranno alcune rarità. Le sale del Palazzo si animeranno con una presentazione in apertura della mostra a cura del Prof. Renato Meucci, presidente della Fondazione Italiana per la Musica Antica e, a costellare la settimana espositiva, una serie di visite guidate che prevedono una dimostrazione musicale e un’introduzione al restauro degli strumenti esposti a cura del M° Alessandro Commellato e del liutaio di fama internazionale Christopher Clarke. Alcuni dei preziosi fortepiani in mostra saranno utilizzati per i Concerti del Festival Gaudete! nella Chiesa di San Giacomo, attigua a Palazzo d’Adda e nel salone Dugentesco di Vercelli. Uno dei propositi del Festival Gaudete! è quello di incoraggiare la scoperta dell’attualità della musica colta, riletta attraverso una concezione storico-filologica delle esecuzioni. Infatti solo attraverso la conoscenza delle proprie radici è possibile vivere appieno la contemporaneità. E la nostra contemporaneità ha come caratteristica la multimedialità che, in campo artistico, si manifesta attraverso l’accostamento e la fruizione simultanea di più forme espressive. È per questo motivo che abbiamo deciso di proporre al nostro pubblico una mostra la cui essenza sono gli strumenti antichi ed il loro sapiente restauro, affiancati dalla lettura che pittori contemporanei fanno della musica e dalla “trascrizione visiva” delle più belle pagine di Gaudete! Nidia Morra Gaudete! RENATO MEUCCI, specialista nella ricerca su temi inerenti la storia, l’archeologia, l’iconografi a e la prassi esecutiva degli strumenti musicali, e nel settore della produzione e organizzazione musicale italiana dei secoli passati, ha pubblicato importanti contributi scientifi ci in volumi e periodici italiani, tedeschi, britannici, svizzeri, austriaci e americani. Dopo aver svolto per anni attività concertistica in qualità di strumentista (chitarra e corno) in orchestre come l’Acc.Naz. Di S. Cecilia e la RAI di Torino e Milano, ha insegnato Storia della Musica nei Conservatori di Milano, Vicenza, Perugia, Novara, “Metodologia e tecniche di restauro dei beni musicali” all’Università di Parma e all’Università di Milano per ‘insegnamento di Storia degli strumenti musicali. Collabora da anni come consulente di importanti Musei e collezioni di strumenti musicali di importanti città italiane: Roma, Museo strumentale dell’Acc. Di S.Cecilia, Milano, Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco, la collezione della Galleria dell’Accademia di Firenze,nonché componente del comitato tecnico-scientifi co dell’Ass. Liuteria Italiana di Cremona. Direttore del festival e dei Corsi di Musica Antica di Urbino è presidente della Fondazione Italiana per la Musica Antica (FIMA). 30 mostra “tasti che cantano” dal 18 al 27 settembre 2009 Scienza e arte dei suoni rappresentata a partire dal Medioevo attraverso il linguaggio allegorico che ne sottolinea origini divine e rapporti con le armonie cosmiche. MUSICA COSMICA, MUSICA DELLE SFERE Da Pitagora a Gurdijeff passando per Keplero e Fludd, la dottrina dei rapporti degli intervalli numerici, applicata alle corde musicali come ai moti planetari. SIMPATIA UNIVERSALE Viene rappresentata attraverso l’immagine di Apollo circondato dalle Muse, o con diagrammi musicali celesti di derivazione pitagorica e neoplatonica. LA SINCRONICITÀ, PONTE TRA I DUE EMISFERI Gli eventi sincronici vengono spiegati da Jung con uno stato di “abbassamento del livello mentale”, affievolimento temporaneo delle energie vitali per stanchezza o esaurimento: allora il tono dell’inconscio si eleva, come durante l‘ascolto musicale. LA LINGUA DEGLI UCCELLI All’origine di tutte le altre, utilizzata da Adamo per imporre i nomi più convenienti propri agli esseri e alle cose create, parla lo stesso “vero incomprensibile” della musica. MICROCOSMO, FORMA UMANA E DIVINA Il simbolo dell’Uomo stante, inscritto in un cerchio o in un quadrato, che allude al cosmo di cui è il centro, viene collegato alle diverse regioni del cosmo attraverso una serie di corrispondenze energetiche, anatomiche, numeriche. La quota di partecipazione al seminario “Harmonia Mundi”, che si terrà al Sacro Monte di Varallo presso la Sala Cappella (Casa del Pellegrino) è di 15,00 Euro / persona per sabato 14 (dalle 15 alle 18) e domenica 15 (dalle 10.30 alle 17.30). Il corso verrà attivato al raggiungimento di 15 iscritti. Possibilità di vitto e alloggio a prezzi convenzionati presso l’Albergo Casa del Pellegrino, Sacro Monte di Varallo. DOCENTE: MICHELA GRIENTI seminario: harmonia mundi sabato 14 e domenica 15 novembre 2009 Gaudete! Modalità di iscrizione al seminario sul sito www.gaudetefestival.it oppure telefonando al numero 348 8209119 31 IL CULTO DELLA MADDALENA E IL DONO DELLE LACRIME Gaudete! La polifonia dei maestri franco-fiamminghi 32 ensemble graindelavoix ore 21.15 IL CULTO DELLA MADDALENA E IL DONO DELLE LACRIME NICOLAS CHAMPION (c. 1475 – 1533) Messa Sancta Maria Magdalena De profundis clamavi ALEXANDER AGRICOLA (1446 – 1506) Je n’ay dueil JOHANNES OCKEGHEM (1410-1425) Mort tu as navré ANTOINE BRUMEL (c. 1460 – 1512) Du tout plongiet JOSQUIN DESPREZ (c. 1450 – 1521) Nymphes des bois ENSEMBLE GRAINDELAVOIX Patrizia Hardt, Silvie Moors, Olalla Allemàn, superius Yves Van Handenhove, Marius Peterson, Paul De Troyer, Lieven Gouwy, Björn Schmelzer, tenores Thomas Vanlede, Antoni Fajardo, Arnout Malfliet, bassus sabato 31 ottobre 2009 Varallo, Collegiata di San Gaudenzio Gaudete! Direttore artistico: Björn Schmelzer 33 PRIMA ASSOLUTA DELLA “MISSA DE SANCTA MARIA MAGDALENA” DI NICOLAS CHAMPION Maria Maddalena, peccatrice convertita, figura chiave di spicco nella vita di Cristo, protagonista di racconti e leggende estrapolate dai Vangeli Apocrifi, fu oggetto di culto popolare tradotto in drammi che ponevano l’accento soprattutto sugli aspetti superficiali del suo costume di vita: ricca, mondana e dissoluta. Meno nota è la vera e propria rinascita del culto di Maria Maddalena all’inizio del XVI secolo nei Paesi Bassi: innumerevoli visitatori si recavano in pellegrinaggio nel sud della Francia a Sainte-Baume e in Borgogna a Vezelay, nei luoghi in cui pare che la Santa fosse vissuta e sepolta dopo numerose peregrinazioni. Gli artisti dipinsero i momenti salienti della sua vita che divennero oggetto dell’iconografia coeva con tale incisività da proporre la Santa quale stereotipo di rappresentazione posturale e di atteggiamento per i personaggi illustri della pittura celebrativa. Si è pensato questo programma sull’onda della riscoperta della Missa super Maria Magdalena di questo compositore fiammingo le cui opere sono tra le meno frequentate: si tratta di una prima esecuzione assoluta. Gaudete! Nicolas Champion, detto Clais le Liègeois, nacque a Liegi o nei suoi dintorni tra il 1475 e il 1488 e morì a Lierre nel 1533. Per quasi tutta la sua vita fu al servizio come cantore presso gli Asburgo di Borgogna. E’ oggi un compositore annoverato tra i minori, sebbene i musicologi considerino la sua opera di prim’ordine, di livello pari a quelle di Josquin, di Agricola o di Pierre de la Rue; essa rimane per la maggior parte ineseguita. Nel 1501, il Maestro, fu chiamato alla corte di Spagna presso la Cappella Reale di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza e ricoprì il ruolo fino al 1524; contemporaneo tra il 1508 e il 1515 l’ingaggio per Margherita d’Austria a Malines. Risale a tale incarico la composizione della Missa super Maria Magdalena a cinque voci, asservita alla devozione particolare della reggente per la figura della Santa (cfr. Jennifer Bloxam); già conforme alle usanze in adozione presso la Chapelle Royale di Parigi, il rito fu adottato dalla corte di Borgogna fino al 1515. Da esso Champion trarrà ispirazione per la scelta delle sette antifone che caratterizzano questa sua opera: il Maestro concepisce la struttura contrappuntistica della messa come un paliotto d’altare rievocando la vita della Santa alla maniera di un dipinto drammatico e narrativo, come uno fra i celebri teleri a lei dedicati presenti a corte (Bernard van Orley e Maestro Anonimo della Leggenda della Maddalena). In queste opere pittoriche ella è rappresentata mentre suona il liuto, in altre compare un’intavolatura di canti noti per il medesimo strumento, legati alla tradizione: questi danno un quadro parziale dell’interesse centrato su questa figura femminile in voga a partire dalla fine del Medio Evo. Ispirato senza dubbio dalla leggenda che vuole Maria Maddalena liberata per intervento di Cristo dai tormenti dei sette demoni, Champion intreccia nella sua messa sette antifone diverse sui testi dedicati all’estasi della peccatrice convertita. Tali antifone segnano il contrappasso: innalzata al cielo dagli angeli sette volte al giorno, Maria Maddalena ascolta i cori celesti. Così Champion intercala l’Ordinarium Missae per sette volte, con antifone obbligate che ci sollevano alla dimensione divina. 34 il culto della maddalena e il dono delle lacrime Il leitmotiv ascendente che segna l’incipit di ciascuna delle parti della Missa, affidato all’affetto del modo misolidio, traduce simbolicamente lo stato di perenne rapimento estatico di Maddalena e il rapporto di amore tra la donna, il fratello Lazzaro risuscitato e il Risorto – Maddalena è il primo essere umano ad incontrare il Salvatore, vittorioso sulla morte. La Missa super Maria Magdalena è incontestabilmente uno dei massimi vertici raggiunti dalla polifonia franco-fiamminga cinquecentesca: merita di essere portata a conoscenza del grande pubblico. ensemble graindelavoix Gaudete! GRAINDELAVOIX è un ensemble di artisti fondato da Björn Schmelzer. Dal 1999 si compone di musicisti che intendono cimentarsi nella dimensione dialettica tra esecuzione e creazione, il legame che li unisce è la necessità di un’arte che si autogenera: subiscono il fascino delle voci che cercano di comunicare unicamente l’espressione della loro natura originaria. Stridii, intensità, suoni istintivi... Graindelavoix cerca nei repertori antichi il carattere atemporale che li astrae dalla loro epoca e permette di avvicinarsi al germe dello spazio e del colore propri della voce. I musicisti dell’Ensemble sono attratti dal potenziale di ricerca presente nella musica antica: in quello che di essa è udibile Graindelavoix cerca un varco, un’apertura per raggiungere la dimensione sottesa alla notazione. Ciò che ad essa sfugge mette in gioco l’abilità “sopracosciente” degli interpreti nel creare ornamentazioni, improvvisazioni, gesti: per Graindelavoix i cantori sono uno strumento al servizio dell’essenza della Musica. Il materiale cui si attinge è vario e composito, dalla polifonia di Ockeghem alle lamentazioni, dal tardo gregoriano alle sue fioriture di pratica vocale mediterranea. Le rappresentazioni di Graindelavoix - tra concerto e teatro musicale - sono il risultato di una ricerca pluriennale: il gruppo è ‘special guest’ presso il centro musicale «De Bijloke» a Ghent e intrattiene una collaborazione artistica con il centro culturale di Genk. I suoi dischi sono pubblicati esclusivamente sotto l’etichetta Glossa. 35 ALTERNE FORTUNE DEGLI AEROFONI A SACCO La cornamusa è uno strumento antichissimo che ha conosciuto nei secoli alterne fortune. Si fanno risalire le prime testimonianze iconografiche all’età ellenistica e successivamente al I sec. D.C., quando dal mondo greco fu introdotto nel mondo romano, diffondendosi in tutto il bacino mediterraneo. Bisognerà attendere fino all’Alto Medioevo per incontrare le prime attestazioni del suo impiego. Le documentazioni iconografiche in Italia sono numerose: la più antica risale a un manoscritto lombardo del XII secolo in cui è rappresentata una piccola cornamusa munita di sacca e canna melodica. Nel corso del Medioevo la cornamusa, quale strumento di corte, godette di grande considerazione ma ben presto il suo impiego venne confinato all’ambiente contadino assumendo il ruolo di strumento popolare. La cornamusa è da secoli strumento intimamente legato alla tradizione natalizia: sono rare le rappresentazioni della Natività che non presentino figure di pastori con zampogne e ciaramelle. L’Ensemble HORTUS MIRABILIS nasce nel 2002 dall’intento di alcuni musicisti provenienti da formazioni ed esperienze diverse, di custodire e tramandare il patrimonio della musica tradizionale dell’area europea, valorizzando gli strumenti aerofoni che hanno avuto in esso un ruolo fondamentale. Innumerevoli forgie di strumenti rappresentano la voce di un’ampia area di cultura e tradizioni: dalle Alpi all’Appennino italiano, con i suoni della Piva piemontese e del Baghèt bergamasco, le piene e risonanti armonie della Zampogna molisana e la melodica Ciaramella, dalla Francia alle regioni spagnole delle Asturie e della Galizia, con la Boha, la Musette du Centre e la Gaita gallega, con l’accompagnamento dell’organo portativo a canne. Un viaggio musicale attraverso i secoli ci condurrà alla riscoperta della grande famiglia delle cornamuse che riassumendo in sé tradizione e sapiente lavoro artigiano evidenzia peculiarità sonore molto diverse divenendo, tra il colto e il popolare, linguaggio di una produzione in continua espansione. “La zampogna e la ciaramella sono strumenti di grande cultura. Se essi scompariranno non sarà perché troppo primitivi rispetto al contemporaneo, ma perché troppo complessi e difficili in un’epoca che fa della semplifi cazione delle procedure uno dei suoi fondamenti. Costruire una zampogna, suonarla, conservarla implica capacità tecniche e sensibilità manuali oramai quasi impossibili da coltivare, conservare e trasmettere. La tecnologia contemporanea annulla totalmente la manualità come risorsa umana: tutto viene delegato a procedure automatizzate esterne all’uomo. La zampogna invece obbliga ad una coordinazione mano-corpoorecchio-sensibilità percettiva-intelligenza che oggi è estremamente rara come risorsa umana” ... Paolo Apolito - Università di Salerno Maria Chiara Demagistri, piva piemontese, gaita galiziana, zampogna e ciaramella Flavio Nicò, baghèt bergamasco e gaita galiziana Gaudete! Costanza Daffara, Voce Recitante 36 ensemble hortus mirabilis Chiesa di San Giacomo - Varallo (VC) Sabato 19 dicembre 2009 ore 21.15 str e v e ao n rd t o in ar io ENSEMBLE IN RESIDENCE ENSEMBLE LE MUSICHE SIMONE BERNARDINI primo violino e altri artisti dei BERLINER PHILHARMONIKER In permanenza per tre giorni nel mese di luglio 2009 al Sacro Monte e nei luoghi d’arte di Varallo, si esibiranno in prove aperte al pubblico, workshop e concerti. Tutti i dettagli verranno pubblicati sul sito www.gaudetefestival.it L’ENSEMBLE LE MUSICHE è formato da molte prime parti della leggendaria orchestra dei Berliner Philarmoniker e da musicisti provenienti dalle più grandi orchestre europee, selezionati dallo stesso Bernardini. I programmi sono tutti incentrati sulla capacità di questo organico di rinnovarsi di giorno in giorno, con quella particolare convinzione che possano essere i musicisti, rigorosamente senza direttore e quindi con una diversa responsabilità del singolo verso il gruppo, a creare e concepire musica, utilizzando alcune tecniche particolari quali l’arcata libera. ensemble le musiche • berliner philharmoniker Sacro Monte e Luoghi d’arte di Varallo (VC) Gaudete! SIMONE BERNARDINI Nato a Torino, è stato tra gli ultimi allievi di Isaac Stern ed ha debuttato a New York nel 1999 al Carnegie Hall, nel 2001 al Lincoln Center e nel 2002 ai concerti Bergemusic. Membro fondatore dell’ensemble Le Musiche, ex I Cameristi di Fiesole, nel 2000 vince il concorso della Fondazione Karajan. Da allora suona con i più grandi direttori e solisti e diventa membro permanente dei Berliner Philharmoniker. Nel 2001 appare come solista alla Philharmonie di Berlino. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni e quello del violino un anno dopo. Ha studiato con I. Stern a New York ed al Jerusalem Music Center e si è perfezionato alla Juilliard School di New York con D. DeLay e I. Perlman. Al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi ha studiato pianoforte, composizione, violino con J. Kantorow e si è diplomato in analisi, armonia, musica da camera, direzione d’orchestra e violino, quest’ultimo con il massimo dei voti e menzione speciale della giuria. Nel 2001 ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento in qualità e con il titolo di professore. Ha frequentato svariati corsi di perfezionamento e parallelamente all’attività di solista si è dedicato intensamente alla musica da camera. Si è esibito in concerto con Yo Yo Ma, G. Kremer, L. Fleisher, I. Stern, C. Eschenbach, D. Geringas, A. Nicolet, P. Farulli, ecc... Ha svolto il ruolo di Konzertmeister, primo violino di spalla, in numerose orchestre, ha interpretato come solista i principali concerti del repertorio violinistico con orchestre quali l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la Polish Chamber Orchestra, l’Orchestre National de France, l’Orchestra del Festival di Mecklenburg, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, la Camerata de France, l’Orchestre National de Douai, l’Orchestra di Tolone, l’Orchestra dell’Opera di Tirana, ecc. Si è esibito nei principali festival internazionali quali Schleswig-Holstein, Mecklenburg Vorpommen, Berliner Festspiele, Wiener Musiksommer, Evian, Radio-France, Festival d’Automne a Parigi, Praga, Bratislava, Perelada, Santander, Ravinia (U.S.A.), Eastern Music Festival (U.S.A.), ecc.Presenta al suo attivo varie diffusioni radio e TV in diversi paesi. Dal 1999 insegna musica da camera e violino all’Eastern Music Festival (U.S.A.) 37 I LUOGHI DEL FESTIVAL Collegiata di San Gaudenzio Piazza Vittorio Emanuele 13019 Varallo Sesia (VC) Salone Dugentesco Imbocco di Via Galileo Ferraris 13100 Vercelli (VC) Chiesa di San Giacomo Piazza Antonini 13019 Varallo S. (VC) Palazzo D’Adda Piazza Antonini 13019 Varallo S. (VC) Santuario di Oropa Basilica Antica 13900 Biella - Oropa (BI) Sala Cappella - Sacro Monte Albergo Casa del Pellegrino Loc. Sacro Monte, Varallo S. (VC) Chiesa Madonna del Popolo Via Novara, 2 28078 Romagnano Sesia (NO) Laboratorio di Restauro U. Debiaggi Via Baraggiolo, 36/a 13017 Doccio di Quarona (VC) Chiesa SS. Pietro e Paolo Frazione Parone 13019 Varallo S. (VC) Oft, when thou, my music, music play’st, Upon that blessed wood whose motion sounds With thy sweet fingers, when thou gently sway’st The wiry concord that mine ear confounds, Do I envy those jacks that nimble leap To kiss the tender inward of thy hand, Whilst my poor lips, which should that harvest reap, At the wood’s boldness by thee blushing stand! To be so tickled, they would change their state And situation with those dancing chips, O’er whom thy fingers walk with gentle gait, Making dead wood more blest than living lips. Since saucy jacks so happy are in this, Give them thy fingers, me thy lips to kiss. Gaudete! (W. Shakespeare, Sonnet 128) 38 Quando tu, musica mia, fai musica su quei beati legni risonanti sotto le tue dolci dita, e crei gentile Gli accordi che m’incantano l’orecchio, come invidio quei tasti che a baciare l’incavo della mano agili balzano mentre le mie povere labbra, anziché mieter tal messe, a tanto ardire misere arrossiscono. Per essere così vellicate stato e posto con le schegge danzanti scambierebbero che le tue dita scorrono gentili, rendendo legni morti più beati che labbra vive! Se son così felici i tasti audaci, le dita a loro, a me le labbra dài! i luoghi del festival indirizzi & informazioni GRAVELLONA TOCE VARESE Varallo Quarona COMO Oropa Malpensa Romagnano S. Ghemme Biella MILANO Novara Vercelli ALESSANDRIA GENOVA TORINO In treno: Linea ferroviaria NOVARA / VARALLO Fermata Capolinea a Varallo In auto: Autostrada A26 Uscita Romagnano S. / Ghemme Direzione Varallo - Valsesia Informazioni Turistiche: ATL Valsesia - Corso Roma, 38 13019 VARALLO (VC) Tel. +39 0163 564404 Per la salita al Sacro Monte è in funzione la funivia in partenza da S. Maria delle Grazie con i seguenti orari: 9.00 / 12.30 e 13.30 / 18.00 Ristoro e pernottamento convenzionati con: Albergo “Casa del Pellegrino” Loc. Sacro Monte - Varallo (VC) www.albergocasadelpellegrino.eu Segreteria Masterclass / Workshop Laboratorio di restauro Strumenti a tastiera di Umberto Debiaggi Cell. +39 349 7903316 [email protected] Per informazioni sul festival: Associazione TRIACAMUSICALE Sede operativa: Via XX Settembre, 3 - 13017 QUARONA (VC) ITALIA Tel. / fax +39 0163 430247 Cell. 348 8209119 [email protected] www.gaudetefestival.it Gaudete! f estival i n te rn az ionale di musi ca antic a UFFICIO PROMOTORI FINANZIARI DI BORGOSESIA Comune di Romagnano Comunità Montana Valsesia Città di Vercelli QUARONA - M.BONOMI D.ROMAGNOLI CENTRO ACQUISTO DOCCIO 3 SRL ASSOCIAZIONE TRIACAMUSICALE c/o Direttore Artistico: MARA COLOMBO Via XX Settembre, 3 - 13017 QUARONA (Vercelli) ITALIA Tel. / Fax +39 0163 430247 Mobile +39 348 8209119 [email protected] | www.triacamusicale.it www.gaudetefestival.it