Provincia
di Vercelli
Con il patrocinio
della Città di Varallo
organizza e promuove
II° e d i z i o n e
Gaudete!
f est ival i n te rn az ional e di musica ant ic a
FESTIVAL INTERNAZIONALE
DI MUSICA ANTICA
Gaudete!
COMITATO
Presidente:
Paolo Sitzia
Direttore Artistico:
Mara Colombo
Organizzazione a cura di:
Associazione Triacamusicale
Sede Legale: Sacro Monte,
Piazza della Basilica,
13019 VARALLO (VC) ITALIA
Sede Operativa: Via XX Settembre, 3
13017 QUARONA (VC) ITALIA
Tel. / Fax +39 0163 430247
Mobile +39 348 8209119
www.triacamusicale.it
Segreteria Masterclass e Workshop:
Elisabetta Delmastro
Cell. +39 349 7903316
[email protected]
Hanno collaborato alla II° Edizione:
Cesare Maffei, Nidia Morra,
Michela Grienti, Chiara Perono,
Federica Piazzale, Amalia Scarcella,
Titti Daffara, Francesco Schiro,
Jennifer Robson, Marinella Mazzone,
Alberto Ferrero e Nicoletta Cavalli.
Si ringrazia in particolare il
M° Gianpiero Rabaglio per la
credibilità accordata al progetto.
Ufficio Stampa:
Maria Chiara Demagistri
Cell. +39 335 7581643
[email protected]
Resp. Relazioni Estere:
Pietro Besozzi
Assistenza Audio & Luci:
Luigi Gabriele Smiraglia
Traduzioni e interpretariato:
Elisabetta Delmastro
Miriam Mariotti
Progetto Grafico e Webmaster:
Maria Chiara Demagistri
Assistenza Tecnica, accordatura
e fornitura strumenti a tastiera:
Laboratorio di Restauro Umberto Debiaggi
13017 DOCCIO DI QUARONA (VC) ITALIA
Tel. / Fax +39 0163 431047
[email protected]
www.umbertodebiaggi.it
Immagine di copertina:
GIACOMO GINOTTI (1845 - 1897)
“I Ragazzi De Fernez”- Pinacoteca di Varallo (VC)
La musica antica è un patrimonio culturale effimero,
affidato alle vibrazioni di voci e delicati strumenti superati dal tempo,
dal gusto, dalla tecnica e dall’oblio, fragile come la carta sulla quale fu scritta,
evanescente come l’inchiostro che sbiadisce e le atmosfere create al suo primo apparire.
Come un volo di farfalla, durò solo il tempo di incontrare nell’aria la sensibilità dell’uomo
e di imprimere nel suo animo e nella memoria segni di sabbia o di fuoco.
E fu l’inizio di un viaggio...
La musica antica è come la luce delle stelle: arriva da cieli diversi e non più attuali,
da profondità lontane nello spazio e nel tempo e reca messaggi sublimati.
E’ un delicato e fragile cristallo, opaco, incrostato dalla vita,
da affidare a mani sapienti che ne ricerchino la struttura geometrica,
l’intima essenza, la ragione del suo nascere, del suo divenire
e del suo esistere fino a restituirci la luce, lo spirito ed il mondo che la generò.
Va ricercata e decifrata, con la competenza e l’intuizione del musicologo e dello storico,
ricostruita con l’intelligente manualità del restauratore che ritrova nella materia
echi di perdute sonorità e riproposta con lo studio appassionato e la sensibilità dell’artista.
Il lavoro dell’Accademia di Musica Antica, nata sull’attività ormai pluridecennale
di TRIACAMUSICALE e dalla creatività del suo direttore artistico Mara Colombo,
mira a riportare nell’alveo delle esperienze attuali i preziosi contenuti culturali
di esperienze artistiche passate con priorità assoluta per la qualità dell’offerta.
Il progetto “Gaudete!” nasce su queste basi, intercettando con attenzione critica
e con interesse aperto ad ogni forma espressiva e comunicativa
contributi ed esperienze capaci di sinergie significative e strutturali.
Rinnova, anche in questa seconda edizione, il riferimento al mondo giovanile
attraverso un rapporto sempre più organico e continuativo con il territorio
ed il mondo della scuola, partecipando ed offrendo nuove occasioni formative
integrate con le programmazioni didattiche.
Conferma Varallo ed il Sacro Monte come luogo
eletto a rappresentare la natura più profonda dei suoi contenuti
e delle sue finalità e come scrigno d’arte
dove esprimersi con mirabili sintonie.
... e fu l’inizio di un viaggio...
Gaudete!
Il Presidente del Festival
Paolo Sitzia
3
SABATO 4 APRILE, Varallo (VC)
MEDITATIONS POUR LE CAREME
ENSEMBLE TRIACAMUSICALE
DOMENICA 20 SETTEMBRE, Parone (VC)
IL FORTEPIANO NEL ‘700
NATALIA VALENTIN (FRANCIA)
9 / 10 MAGGIO, Varallo (VC)
SEMINARIO: ORFEO, FAVOLA IN MUSICA
RELATORE: MICHELA GRIENTI
24 / 27 SETTEMBRE, Varallo (VC)
MASTERCLASS DI FORTEPIANO
DOCENTE: ALESSANDRO COMMELLATO
SABATO 20 GIUGNO, Oropa (BI)
M. GAETANA AGNESI: SCIENZIATA DI DIO
TEATRO E MUSICA
SABATO 26 SETTEMBRE, Varallo (VC)
LA SONATA NEL TARDO BAROCCO
ENSEMBLE LA TRECCHA (OLANDA)
SABATO 4 LUGLIO, Vercelli (VC)
CHOPIN, POETA DEL ROMANTICISMO
ENSEMBLE 1810 (SVIZZERA)
DOMENICA 27 SETTEMBRE, Varallo (VC)
CONCERTO DEGLI ALLIEVI
DELLA MASTERCLASS DI FORTEPIANO
LUGLIO (date da definire) Varallo (VC)
CONCERTI E WORKSHOP
BERLINER PHILHARMONIKER:
ENSEMBLE LE MUSICHE (GERMANIA)
12 / 17 OTTOBRE, Varallo (VC)
MASTERCLASS DI VIOLA DA GAMBA
Workshop per Consort di Viole da Gamba
DOCENTE: RODNEY PRADA
SABATO 5 SETTEMBRE, Romagnano (NO)
GIOVANNI ANTONIO RIGATTI:
DE’ PIU’ ECCELLENTI MUSICI IN VENETIA
ENSEMBLE RIGATTI
SABATO 17 OTTOBRE, Varallo (VC)
JOHN DOWLAND E IL SUO TEMPO
CONCERTO E CENA A TEMA “Il ‘600 in Tavola”
16 / 20 SETTEMBRE, Quarona (VC)
WORKSHOP DI ORGANOLOGIA
Il Restauro dei martelli nel fortepiano dell’800
DOCENTE: CHRISTOPHER CLARKE
VENERDI 18 SETTEMBRE, Varallo (VC)
IL CLARINETTO ROMANTICO
E. TORBIANELLI & P.A. TAILLARD (SVIZZERA)
Gaudete!
18 / 27 SETTEMBRE, Varallo (VC)
MOSTRA “TASTI CHE CANTANO”
INAUGURAZIONE CON RENATO MEUCCI
SABATO 31 OTTOBRE, Varallo (VC)
IL CULTO DELLA MADDALENA
E IL DONO DELLE LACRIME
ENSEMBLE GRAINDELAVOIX (BELGIO)
14 / 15 NOVEMBRE, Varallo (VC)
SEMINARIO HARMONIA MUNDI
RELATORE: MICHELA GRIENTI
SABATO 19 DICEMBRE, Varallo (VC)
ALTERNE FORTUNE DEGLI AEROFONI A SACCO
Zampogne e cornamuse dal Medioevo a oggi
ENSEMBLE HORTUS MIRABILIS
CONCERTI
Ingresso libero e gratuito
MOSTRE / SEMINARI / CONFERENZE
4
Prenotazione o iscrizione obbligatoria
MASTERCLASS / WORKSHOP
A pagamento, iscrizione obbligatoria
calendario2009
L’Ensemble TRIACAMUSICALE dal 1995 svolge attività concertistica e di ricerca nella musica antica rivolgendo particolare attenzione a nuovi repertori e autori del Rinascimento e del Barocco europeo riferendosi
per la prassi esecutiva, alle fonti storiche del periodo prescelto. Oltre all’attività concertistica, Triacamusicale
ha avuto riconoscimenti a livello Nazionale e Internazionale partecipando a Concorsi di alto prestigio (40°Concorso Internazionale di Canto Corale “G. Seghizzi” di Gorizia, 40°Montreux Choral Festival). Nel 2002 ha
realizzato il CD natalizio “Gaudete!” in collaborazione con il Quintetto di Ottoni Brass Express dell’Orchestra
Sinfonica Nazionale Rai di Torino e nel 2007 il CD dedicato all’opera polifonica del compositore boemo
Krystof Harant (1564-1521). Tra le rassegne e Festival nazionali si annoverano le partecipazioni a: “Festival
Internazionale Cori a Palazzo” di Mantova; “Sole Voci Festival” di Varese; “VivaVoce A Cappella Festival”
di Treviso; “Stagione del Teatro Coccia” di Novara; “Armonie ritrovate” - Piemonte in Musica, Verolengo
(TO); “Festival Armonie - I concerti in Santa Marta” di Romano Canavese (TO); “I Concerti in San Giorgio”
- Valperga (TO); “Antiqua”- Rassegna Internazionale di Musica Antica di Martinengo (BG); “I Luoghi Sacri
del suono” di Modena; “Festival Musicale della Via Francigena Canavesana” (TO); “Narrare il Sacro Monte
di Varallo” e “Attorno ai Sacri Monti” Holden Art di Torino; “Festival dei Due Mondi” di Spoleto; “Percorsi
Sonori” di Finale Ligure (SV); “Artété - 43° Festival Internazionale di Concerti per Organo e grande tradizione
Vocale” di Derby (AO); Stagione 2008 del Teatro Paccagnini di Castano Primo (MI); XXIX Edizione “Il Sacro
della Musica” Romano di Lombardia (BG). Dal 2008 l’Associazione Triacamusicale promuove l’Accademia
per lo studio e la ricerca della Musica antica e organizza il Festival Internazionale di Musica Antica “Gaudete!”
a Varallo Sesia (Vercelli).
MARA COLOMBO
La passione per il suono della voce umana e il suo impiego nell’ambito della musica antica, sostiene tutti gli
anni di studio e della professione di Mara Colombo, trovando concreta realizzazione nella fondazione dell’Associazione Triacamusicale impegnando la formazione stabile dell’Ensemble Vocale e Strumentale Triacamusicale di cui Mara fa parte in qualità di direttore artistico, maestro concertatore e cantante promuovendo
attività concertistica in prestigiosi Festival e Rassegne dedicate al settore. Dopo il Compimento Medio di Pianoforte Principale, approfondisce Armonia e Composizione e lo studio del canto concentrandosi sugli aspetti
della vocalità rinascimentale e barocca con Claudine Ansermet presso la Scuola di Musica di Milano diretta
da Emilia Fadini. Diplomata in Direzione di Coro presso la Civica Scuola di Musica di Milano, il suo impegno
ricerca completezza in studi di vocalità, direzione corale e semiologia musicale per il recupero di prassi esecutive antiche (Accademia Naz. Polifonia Sacra – Vicenza; A.I.S.C.Gre - Cremona; Corsi di approfondimento
sulla Musica Vocale Italiana del XVII e XVIII sec. – M° G. Acciai), masterclass dedicate alla voce solista e
all’ensemble madrigalistico (Internationale Sommerakademie für Alte Musik con Jessica Cash, Consort of
Musik di Londra e The King’s Singers presso la Musikhochschule di Lubecca). Ha partecipato alla realizzazione discografica dell’opera omnia sacra di Luca Marenzio per l’etichetta Tactus, e con Triacamusicale ha
registrato il CD “Gaudete!” con il Quintetto di Ottoni Brass Express della Rai di Torino (2002) oltre all’opera
omnia polifonica dell’autore boemo del 600’ Christoph Harant (2007). Ha ideato e realizzato per Triacamusicale rappresentazioni teatrali/musicali in cui sinergie tra espressioni artistiche diverse si incrociano con le più
attuali forme di comunicazione multimediale ispirandosi a soggetti diversi su repertori musicali del periodo
rinascimentale e barocco collaborando con la compagnia teatrale A.R.S. Teatrando di Biella e attualmente
con le attrici Lucilla Giagnoni e Costanza Daffara. Dal 2002 studia viola da gamba con il M° Rodney Prada
presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano; nello stesso Istituto sta concludendo il biennio
di specializzazione in Polifonia Rinascimentale con il Prof. Diego Fratelli. Dal 2008 è direttore artistico del
Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! a Varallo Sesia (Vercelli).
l’organizzazione
Gaudete!
L’organizzazione del Festival Gaudete! ringrazia per la sensibilità e la disponibilità dimostrate gli
Sponsor e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa seconda edizione.
5
ENSEMBLE TRIACAMUSICALE
Gianluca Viglizzo, Altus
Giovanni Fiandino, Tenor
Carlo Cavagna, Bassus
Franco Lazzari, Tiorba
Mara Colombo, Viola da gamba
Irene De Ruvo, Organo
Gaudete!
Costanza Daffara recita passi tratti da
La Tortore et il Pellicano: Dieci Meditazioni della Colomba
Opera di Fr. Ignazio del Nente, domenicano nel Convento di S. Marco di Firenze, 1634
6
ensemble triacamusicale
ore 20.30 / 21.15
Ore 20.30
MEDITAZIONI
PER LA QUARESIMA
I testi musicati nell’opera
“Méditations pour le Carême” di M.A. Charpentier
commentati da don Silvio Barbaglia
Biblista, docente di esegesi AT-NT presso il seminario teologico di Novara
Direttore responsabile presso La Nuova Regaldi (Novara)
Ore 21.15
MÉDITATIONS POUR LE CARÊME
Marc-Antoine Charpentier
(Parigi, 1643 – 1704)
Desolatione, desolata est terra H.380
Sicut pullus hirundinis H.381
Tristis est anima mea H.382
Ecce Judas, unus de duodecim H.383
Cum cenasset Jesus H.384
Quaerebat Pilatus dimittere Jesum H.385
Tenebrae facte sunt H.386
Stabat Mater H.387
Sola vivebat in antris H.388
Tentavit Deus Abraham H.389
Direzione artistica
Mara Colombo
Evento organizzato in collaborazione con
sabato 4 aprile 2009
Varallo, Chiesa di San Giacomo
Gaudete!
Filiale di Quarona
7
Gaudete!
Ci sono uomini che trascorrono la loro vita nella gloria vespertina, calda di oro ricco, brunita di onori
e plauso, riveriti e acclamati: nel raggio luminoso ramato, la loro notorietà proietta ombre lunghe,
cosi estese da coprire altri, grandi attivi della luce meridiana che, si sa, non proietta ombra alcuna.
Questi giganti un po’ sbiaditi, si ritrovano stipati su un’isola fuori dal tempo e dallo spazio, un continente oltre le “Colonne della Fama”: la terra degli autori minori… dove stanno tutti là con bella maniera, in file ordinate; in attesa che ci si ricordi, che qualcuno renda merito e giustizia all’impegno
di una vita. Ci duole dover annoverare tra loro Marc-Antoine Charpentier, ma può darsi sia questo
il risultato della discrezione applicata, in vita come in morte. Forse il Maestro vuole cosi. Della vita
in germoglio di questo musico solerte non sappiamo quasi nulla: già qui la garza del riserbo, sottile
ma fitta, sembra aver filtrato cosa far arrivare alla dimensione pubblica e cosa custodire gelosamente, degli affetti e delle emozioni prime. Perché per Charpentier sarà sempre una questione di
emozioni da ben gestire… Forse dei natali aristocratici (1636?), abbiamo notizie di un viaggio di
formazione in Italia (1650) per studi d’arte in campo pittorico; a Roma il giovane incontra invece il
suo demone: la musica sarà la padrona per l’intera esistenza. La lezione alla scuola di Giovanni Carissimi lascerà un’impronta indelebile: riporterà questa eredità in patria (1653), introdotto nei circoli
degli autori che stentano a promuovere la maniera italiana in Francia. Si avvicinerà al mondo dello
spettacolo, per quella che ha l’aspetto di una coincidenza fortuita: una chiamata di Molière in rotta
con il suo abituale collaboratore musicale, un uomo dalla lunga ombra… Charpentier si difende,
la dimensione del teatro gli è congeniale. Scriverà gli intermezzi per le comédie-ballet di Comtesse
d‘éscarbagnas (1671), Malade imaginaire (1673), Le Sicilien; alla morte dell’illustre commediografo, continuerà ad affiancare attori e scrittori di grido: sue le composizioni teatrali in forma di
divertissement per Les arts florissants, sua la musica di scena per il Polyeucte di Corneille. Non gli
sarà mai permesso di diventare la stella che potrebbe essere, ma non abbandonerà mai il teatro:
sarà sempre la forma scenica il motore di qualunque cosa scriverà; e non demorderà, produttivo
fino agli ultimi anni, con l’opera sacra David et Jonathas (1688), e la Medée (1693). Non sarà
sforzo da poco, di fronte ad un pubblico restio ad accettare lo stile italiano che il nostro incarna: il
massimo della stravaganza cui i francesi sono abituati sono le “Turcherie” che la casa reale offre
ai sudditi quale intrattenimento durante i soggiorni di svago, ai castelli nei dintorni di Parigi. L’età
prevede un assetto generale improntato ad una concezione del potere assolutamente personale, in
uno stato centralista. Luigi XIV in questo senso è lavoratore infaticabile, con eccezionale senso di
responsabilità plasma la propria nazione e crea un’epoca irripetibile. La musica stessa rientra nel
programma di promozione del consenso: l’opera prevede l’inserimento del materiale sonoro in un
contesto completo, a fianco della poesia, della danza e della scena; l’unione di parola e musica dà
accesso ad una grande varietà di soggetti, permettendo di fabbricare allegorie per la monarchia;
il re vi prende parte indossando costumi da ballerino. Uno spettacolo completo ove tutto concorre
all’esaltazione del sovrano e del suo paese, giacché come egli proclama:“L’etat c’est moi”. Entro
i meccanismi di tale programma, Charpentier è attivo e stimato alla luce del “Re Sole“. La produzione rispondendo più alla richiesta di messe di dimensione contenuta, vedrà accantonata l’opera
per la Cappella di Luigi: i Grandi Mottetti per orchestra e le Histoire sacrée, prime forme di oratorio
di produzione francese, rimarranno così lavori isolati. Sfortuna vuole che al momento di spiccare il
balzo, le condizioni contingenti creino i presupposti per una deviazione del cammino: al concorso
8
Marc-Antoine Charpentier
Una vita a mezzogiorno
a Mastro per la Cappella di Corte del 1683, questo musico di scena rubato al teatro non può partecipare, per ragioni di salute; il re stesso, dispiaciuto e indispettito, dimostrerà la propria stima
conferendo a Charpentier una pensione a vita. Non tutto il male sembra venire per nuocere, soprattutto per noi posteri: affrancato definitivamente dai problemi economici, si dividerà tra l’impiego
presso i Gesuiti di rue de Saint’Antoine (1684 e anni a venire), il servizio per il Collegio di Clermont
e l’attività come Maestro di composizione per Filippo d’Orleans; una stagione conclusiva prolifica
e felice, sazia del piacere di poter praticare la propria professione in serenita. Il suo stile si sente a
dimora presso i sostenitori ferventi della Contro Riforma, incontrati agli inizi durante la permanenza
a Roma (a San Luigi dei Francesi?), cui dedicherà il grandioso Miserere des jésuites. La vena teatrale, mai sopita, trovera finalmente modo di esprimersi, in ambito sacro scegliendo le forme piu
congeniali: introdurrà nel repertorio francese i suoi numerosi mottetti drammatici e le sue Histories
Sacrées, per una produzione che raggiunge il totale di ventotto volumi autografi cui si aggiungono
trattati di composizione e appunti, per la maggior parte tuttora in manoscritto nella straordinaria
raccolta in dotazione alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Nel 1698 da scapolo verrà ammesso alla
Saint Chapelle; vi rimarrà, intelligenza fertile, fino alla morte, sopraggiunta nel 1704. Ha scritto fiumi di musica sacra praticandone tutti i generi, dalla messa alla storia sacra con influssi di oratorio
all’italiana; dagli inni, ai mottetti, ai salmi, proseguendo nella strada tracciata dalla tradizione del
suo paese, ma con chiaro taglio personale fino all’azzardo, in brani per voce sola o piccolo gruppo
vocale con o senza sinfonia; alla produzione solo strumentale. Con l’Orphée descendant aux enferes ha introdotto in Francia la cantata profana ed e stato innovatore assoluto nella scrittura delle
Leçons de Tenebres, con 19 versioni per il Giovedi Santo. In questa prospettiva crediamo di dover
leggere i dieci Petits Motets, che compongono le Méditations pour le Carême, come lezione per il
Venerdi di Parasceve, a ripercorrere il cammino delle Stazioni fino alla Pasqua. Queste Meditazioni
per il Tempo di Quaresima ci sono pervenute fuori dalla collezione ufficiale dei manoscritti, in copia
e non datate, di proprietà del compositore e teorico Sébastien De Brossard. Contrasti di suoni e di
luci, dissonanze espressive, cromatismo ricco, modulazione continua, libertà melodica, la voce che
inventando si orna: ancora una volta l’immaginazione solenne di una mise en scène, questa volta
per la tragedia del tradimento (Ecce Judas), del rinnegamento (Cum cenasset Jesus), della tortura
e del processo iniquo (Quaerebat Pilatus dimittere Jesum), a concludersi con una morte infamante
per cui si impiega effetto di tenebra profonda, vasta, greve (Tenebra facta sunt). Fulminanti come
lampi al suo interno i momenti che ritraggono il dolore: squarci di luce di un attimo, con l’intensita
di sempre, la vastità di emozione compressa in un niente (Stabat mater). E’ la sintesi completa
e potente del teatro, che deve coinvolgere e costringere all‘immedesimazione, secondo l‘antica
lezione classica della purificazione per identificazione; insieme al senso della misura che porta la
meditazione (Sola vivebat in antris), riallacciandosi alla dimensione puramente contemplative dei
brani all’inizio di programma, con il timore di fronte al furore di Dio (Desolatione, desolata est terra),
il lamento che e presentimento del dramma (Sicut pullus hirundinis sic clamabo), l’accettazione
del destino di sacrificio (Tristis est anima mea). Una riflessione sul vissuto che non è mai mancata,
sin dalle prime righe giovanili della produzione di questo “gigante minore”: a dire di non confondere
l’umilta con la mancanza di ambizione, la “giustezza” con il contenimento formale.
Marc-Antoine Charpentier
Méditations pour le Carême
Gaudete!
Michela Grienti
9
Seminario
ORFEO, FAVOLA IN MUSICA
9 E 10 MAGGIO 2009
APERTO A TUTTI
con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico di Varallo
Programma:
IL MITO DI ORFEO NELLA GRECIA ANTICA:
MITO E ARCHETIPO: la storia di un’origine - i simboli eterni
IL MITO DI ORFEO: dei ed eroi - l’archetipo del cantore solitario
ITER AD INFEROS: volgere lo sguardo all’interno - la caverna e la cupola
L’ORFEO DELL’UMANESIMO:
IL RACCONTO DELLA FABULA:
La ricostruzione di una commedia o di una tragedia - metodi e materiali.
AGNOLO POLIZIANO E GLI STUDIA HUMANITATIS:
Umanesimo pagano e Umanesimo cristiano
Lo studio dei classici per la formazione umana e civile.
LA FAVOLA IN MUSICA: Claudio Monteverdi e l’orazione signora.
Relatore: Prof. Michela Grienti
Stage
REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE PER
ORFEO, FAVOLA IN MUSICA DI C. MONTEVERDI
dal 22 al 25 SETTEMBRE 2009
riservato agli studenti del Liceo Artistico di Varallo
Programma:
NOMENCLATURA dell’opera “Orfeo, favola in musica” di Claudio Monteverdi.
ANALISI DELL’IMPIANTO STRUTTURALE
IPOTESI DI SCHEMA OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLE SCENOGRAFIE
dell’opera “ORFEO, FAVOLA IN MUSICA” in programma per la Stagione 2010 del Festival
Internazionale di Musica Antica Gaudete!
Gaudete!
Responsabile del progetto: Prof. Amalia Scarcella
Relatore: Prof. Michela Grienti
Direttore Musicale: Mara Colombo
10
seminario
orfeo, favola in musica
Il seminario, aperto a tutti è gratuito.
Sabato 9 maggio: dalle 10.30 alle 13.00 / dalle 15.00 alle 17.30
Domenica 10 maggio: dalle 10.30 alle 13.00
Per le modalità di iscrizione
consulta il sito www.gaudetefestival.it
Evento organizzato in collaborazione con
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE D’ADDA
LICEO ARTISTICO • VARALLO SESIA (VC)
MICHELA GRIENTI
sabato 9 e domenica 10 maggio 2009
Varallo, Sacro Monte - Sala Cappella
Gaudete!
Michela Grienti, nasce a Milano e si diploma nel 1986 all’Accademia di Belle Arti di Brera. Assistente ai
corsi di litografia presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, nel 1984 consegue il Primo Premio
Nazionale di Pittura e Poesia “Renato Nardi” per la sezione grafica. All’insegnamento delle Discipline Pittoriche unisce la collaborazione con studi di restauro, grafica, edizioni d’arte. Nel 1993 inizia ad esporre con
numerose mostre collettive e personali, interventi in qualità di scenografo. Insieme coltiva gli studi musicali
praticando il canto corale. Svolge attività di ricerca affiancando scrittori, musicisti e compositori.
11
Il monologo “Maria Gaetana Agnesi, scienziata di Dio”
racconta la vicenda di una grande donna, che visse a
Milano nel Settecento. La sua esistenza è divisa in due
momenti: nella giovinezza, per volontà del padre, Maria
Gaetana si dedicò allo studio della matematica, con grandi
successi. Scrisse un trattato di analisi matematica che le valse un
dono prezioso dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e una lettera
del Papa. Ma Maria Gaetana, messa in mostra nel salotto paterno,
anelava a ben altra vita: voleva votarsi a Dio. Così, dopo la morte del padre, lasciò gli studi e si
dedicò non solo alla teologia, ma soprattutto alle opere di carità. Passò la sua lunga esistenza
donando ogni suo avere e tutta se stessa alle donne anziane e dementi. Visse con loro nel Pio
Albergo Trivulzio a Milano. Che Maria Gaetana scegliesse una vita povera piuttosto che i salotti è
diffi cile da comprendere, ma che lasciasse gli studi senza rimpianti per dedicarsi, lei dotata di
intelligenza sovrannaturale, alle dementi è ancor più arduo da spiegare. Il testo alla fi ne cerca
una risposta e la individua nella armonia che è propria di Dio, ma anche della matematica. Per
bilanciare in qualche modo la sovrabbondante intelligenza di Maria Gaetana era necessario, in
un certo senso, che essa rivolgesse le sue cure al suo opposto: le dementi. Quello che guida
Maria Gaetana è la luce dell’intelletto che si congiunge con la luce di Dio, ma anche con la luce
splendente della carità e dell’amore. Il testo di Maria Rosa Panté ha ottenuto il Primo Premio al
Concorso Nazionale Città di Trieste nel 2008.
FONDAZIONE TERA
Gaudete!
La Fondazione TERA fin dal suo esordio ha utilizzato momenti di cultura musicale ed artistica come veicolo
di comunicazione con il grande pubblico e ponte tra la ricerca scientifica e la gente. Alcuni momenti d’arte,
inseriti di volta in volta in un programma dal suggestivo nome “Ars et Salus”, sono stati ambientati nel tempo
in luoghi prestigiosi e di indiscusso fascino grazie alla maestria di partner di altissimo livello professionale ed
artistico. Collaborazioni, che ancor oggi proseguono, come quella con la Orpheon Foundation di Vienna o
artisti del calibro di Angelo Branduardi ci hanno permesso di veicolare più efficacemente la mission di TERA.
Dal 2008 TERA, grazie alla generosità di alcuni sostenitori, finanzia un programma di studio storico “Artisti
della scienza creatori di progresso” sui ricercatori Piemontesi o che in Piemonte hanno determinato un
significativo avanzamento delle conoscenze in campo fisico e clinico. Il programma prevede nel futuro l’individuazione, lo studio e la presentazione al pubblico di opere d’arte di fisici, matematici o clinici universalmente conosciuti come scienziati e poco o nulla come artisti o di opere che parlino di loro e del loro operato.
La proposta dell’Associazione TRIACAMUSICALE ben corrisponde a questo nostro obiettivo e ne diviene
l’ottimo elemento di presentazione al grande pubblico.
Gaudenzio Vanolo, Segretario Generale
12
maria gaetana agnesi: scienziata di dio
ore 21.15
MARIA GAETANA AGNESI, SCIENZIATA DI DIO
Monologo teatrale di Maria Rosa Panté
Costanza Daffara, Recitazione Giulia Fasanino, Voce narrante
Alessandra Gardini, Soprano Irene De Ruvo, Fortepiano
Musiche di:
MARIA TERESA AGNESI PINOTTINI
da “Composizioni per tastiera”: Allegro in Mib della Sig.ra Donna Teresa Agnesi
Sonata in SOL della Illustrissima Sig.ra Teresa Agnesi: Allegro
Parthie II pour le Clavicembalo Solo: Andante un poco, Trio pianto, Adio è dolce
IV Sonata per il Cembalo della Sig.ra Teresa Agnesi Pinottina: Presto, Andante
Da “Ulisse in Campania”(libretto e musica di M.T. Agnesi)
Arie “Fra l’orror di mille inganni”,“Scioglie le vele al vento”, “Non piangete Amati Rai”
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Aria KV 178 “ Ah! Spiegarti, oh Dio vorrei”
Aria K152 - “Ridente la calma”
sabato 20 giugno 2009
Oropa (BI), Basilica Antica
Gaudete!
Regia di Mara Colombo e Luigi Gabriele Smiraglia
Allestimento tecnico: Luigi Gabriele Smiraglia
13
MARIA TERESA AGNESI
(Milano, 17 ottobre 1720 - ivi, 19 gennaio 1795)
Gaudete!
Clavicembalista, compositrice, cantante, librettista, sorella della illustre scienziata Maria Gaetana
Agnesi, fu sicuramente uno dei personaggi di maggior spicco nella Milano musicale e culturale
del Settecento. Figlia di Pietro Agnesi di Montevecchia e di Anna Fortunata Brivio, appartenente a una famiglia della nuova aristocrazia lombarda, ebbe l’opportunità di studiare clavicembalo,
canto e contrappunto oltre a tutto il corpus di discipline umanistiche previste per una fanciulla del suo rango. Lo spirito intraprendente e ambizioso del padre fu stimolo propizio affi nché
la fanciulla coltivasse le sue doti di bambina prodigio. Nella sua formazione ebbero importanza, fuori di dubbio, Giovanni Battista Sammartini e la sua cerchia di seguaci: la loro produzione
musicale contribuì certamente allo sviluppo di un talento che sarebbe divenuto celebre in breve
tempo. Charles de Brosses ebbe l’occasione, come molte altre personalità dell’epoca che parteciparono ai salotti culturali di casa Agnesi, di essere presente a un’esibizione di Maria Teresa, a
seguito della quale annotò che dopo la conversazione, la giovane suonò al clavicembalo, quasi
fosse lo stesso Rameau, brani di Rameau e altri composti da lei stessa, inoltre cantò accompagnandosi da sé. Personaggio inconsueto in un’epoca in cui la funzione femminile si esauriva sostanzialmente nei ruoli di moglie e di madre, viene così descritta, nel 1753, da Giovanni
Maria Mazzucchelli: “Maria Teresa si distingue in modo particolare nella cognizione della Musica,
nella quale è la meraviglia dei più rinomati professori ed intendenti, perciocché non solamente nel
suono del gravicembalo viene giudicata, dai più celebri professori di tal Arte, che ella non abbia pari
in Europa, ma compone essa con tale novità di stile, per parlare co’ nomi dell’arte, da sorprendere
chichessia”. La compositrice e virtuosa clavicembalista prendeva certamente parte alle accademie
musicali e ai cenacoli intellettuali di allora, molti dei quali, come osservato, si svolgevano nel palazzo paterno. Ecco che, nel 1761, Pietro Soresi, membro della prestigiosa Accademia dei Trasformati, dedicò a Maria Teresa una serie di cantate, evento emblematico dell’alto grado di considerazione
in cui essa era tenuta. Venne probabilmente conosciuta anche da Leopold e da Wolfgang Amadeus
Mozart che, in una lettera, la ricordò storpiandone il nome in «Billottina Agnesi». Pur essendosi
sposata, nel 1752, con Pietro Antonio Pinottini, non ebbe fi gli, quindi designò, quale erede universale, la Congregazione Fatebenefratelli di Milano: il suo archivio personale, conservato presso tale
ente, non risulta ordinato né inventariato ed è comunque attualmente inaccessibile agli studiosi.
14
maria teresa agnesi
la sorella musicista
Diplomata al Liceo classico di Varallo si avvicina al teatro grazie ad un laboratorio organizzato
all’interno della scuola e tenuto dal regista torinese
Claudio Montagna. Fa parte del gruppo stabile di
Varallo per 12 anni e contemporaneamente frequenta stage e corsi di recitazione, dizione, espressione
corporea tenuti da vari insegnanti tra cui Franco
Passatore e Giovanni Moretti, docente di storia del
teatro all’università di Torino. Dal 1993 tiene laboratori teatrali presso vari istituti superiori della provincia, collaborando con le scuole
del territorio su vari progetti. Con l’associazione
culturale Mano d’opera ha portato in scena numerosi spettacoli. Legata profondamente alla scrittrice
Maria Rosa Panté, ne è l’interprete di fiducia.
ALESSANDRA GARDINI, soprano
Nata a Milano, ha studiato canto lirico e musica
vocale da camera presso il Conservatorio della sua
città, completando poi la propria formazione presso
l’Accademia di perfezionamento per artisti del coro
del Teatro alla Scala. In seguito si è specializzata nell’esecuzione del repertorio barocco partecipando al
Laboratorio sulla musica italiana del XVII secolo sotto
la guida di R. Gini e D.C. Colonna e diplomandosi poi
in canto barocco presso l’Accademia Internazionale
della Musica di Milano. Ha seguito numerosi stage
dedicati all’approfondimento dello stile antico (con
M.Pennicchi, J.Feldman, S.Foresti, R. Invernizzi). Il
suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a
quella contemporanea. In qualità di solista ha preso
parte a diversi Festival di musica antica e ha collaborato con numerosi ensemble sotto la direzione di G.
Capuano, R. Balconi, L. Ghielmi, A. Frigè, R. Gini, D.
Cantalupi, H. Rilling e G.Leonhardt. Come corista ha
collaborato con il Teatro alla Scala di Milano e con
il Carnegie Hall di New York. Ha inciso per Bottega
Discantica.
Spettacolo organizzato in collaborazione con
replica in autunno 2009
(Svizzera)
IRENE DE RUVO, fortepiano
Diplomata in Organo e Composizione organistica,
Clavicembalo e Pianoforte. Ha partecipato a numerosi corsi di prassi d’esecuzione organistica con diversi maestri tra i quali L. F. Tagliavini, L. Tamminga,
G. Bovet, A. C. Galàn, M. Bouvard, A. Marcon, C.
Tilney. Ha frequentato i corsi di specializzazione nel
repertorio barocco in Organo (L. Ghielmi), Teoria e
contrappunto rinascimentali (D. Fratelli), Teoria e
prassi del basso continuo (E. Bellotti). In seguito si
è specializzata con il maestro J. C. Zehnder a Basilea (Svizzera). Premiata in concorsi internazionali, è chiamata regolarmente a partecipare a diverse
rassegne organistiche ed ha tenuto concerti presso
importanti sedi culturali quali l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro dal Verme e il Palazzo della
Triennale di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
dei Pomeriggi Musicali di Milano ed è direttore artistico del Festival Internazionale di Musica Antica di
Monza e Brianza. Nel Giugno 2004 ha partecipato,
in qualità di relatrice, al Convegno Internazionale di
Studi “Carlo Donato Cossoni nella Milano spagnola”
organizzato dal Conservatorio “G. Verdi” di Como. E’
organista titolare dell’organo meccanico Livio Tornaghi (1850) della chiesa di Santa Maria in Carrobiolo
di Monza.
MARIA ROSA PANTE’, scrittrice
Laureata in Lettere Classiche, è insegnante.
Ha pubblicato una raccolta di liriche “L’amplesso
retorico. Voci femminili dal mito” Ed. Campanotto,
finalista ai concorsi Alfonso Gatto e Gaetano Viggiani,
menzione d’onore al premio “Lorenzo Montano”. Nel
2006 ha pubblicato il libro di racconti “Noi che non
fummo Muse” Editrice Manni. Nel libro è contenuto
un racconto su Marina Gamba, compagna di Galileo
Galilei, rappresentato a Pino Torinese nell’ottobre
2007 nell’ambito della rassegna teatrale delle colline torinesi “Cultura e scienza” a cura di Maria Rosa
Menzio. Collabora alla scrittura del testo teatrale del
prossimo spettacolo dell’attrice Lucilla Giagnoni. Sue
poesie e suoi racconti sono presenti in molte antologie letterarie.
Gaudete!
COSTANZA DAFFARA, attrice
15
CHOPIN, POETA DEL ROMANTICISMO
In una lettera indirizzata a Titus Woyciechowski, datata Varsavia 31 agosto 1830, Chopin scriveva: “Ormai si avvicina il giorno della mia partenza e dovrei, già da questa settimana, iniziare
a provare tutto il concerto con il quartetto, affinché si familiarizzi con l’opera e possa domarne
un po’ le difficoltà. Altrimenti, come mi ha detto Elsner, le prove con l’orchestra sarebbero certamente confuse” (...) Le opere con orchestra erano suonate con organico ridotto: la situazione
più usuale era l’accompagnamento di un quartetto. Questa lettera rivela, in particolare, che
era fatta inizialmente con un quartetto la preparazione di un brano concertante da eseguirsi
poi con l’intera orchestra. Se questo quartetto era formato dalle prime parti di ogni settore degli archi, il resto dell’orchestra non doveva dunque far altro che seguire. L’accompagnamento
di un concerto con un semplice quartetto non sembra tuttavia essere stato considerato come
una soluzione di second’ordine. E’ stato recentemente dimostrato che il primo concerto di
Chopin, eseguito a Parigi nelle sale Pleyel il 25 febbraio 1832, era accompagnato dal
quartetto Baillot. L’accompagnamento di un pezzo concertante in versione cameristica era un’alternativa impiegata frequentemente all’epoca ed è ciò che si auspica di far rivivere con questo
programma.
FRÉDÉRIC CHOPIN
(Zelazowa Wola, 1810 – Parigi, 1849)
Concerto in mi minore op. 11
Allegro Maestoso, Romanza, Larghetto, Rondo, Vivace
Grande Fantasia su arie polacche, op. 13
Krakowiak, Grand Rondo de Concert, op. 14
Gaudete!
ENSEMBLE 1810
Pierre Goy, Fortepiano
Stefano Barneschi, Violino Liana Mosca, Violino
Ernest Braucher, Viola Paolo Beschi, Violoncello
16
ensemble 1810
ore 21.15
LIANA MOSCA, violino
Nata a Zurigo nel 1968 ha iniziato lo studio del violino presso il Suzuki Talent Center di Torino con Lee
Robert e si è poi diplomata nel 1988 presso il Conservatorio G.Verdi di Milano sotto la guida el M°Osvaldo
Scilla. Nel 1993 ha conseguito il Konzer-Diplome
presso la Musik Akademie der Stadt Basel sotto
la guida del M° Heinzein Schneeberger. Nel 2000
si è diplomata in musica da camera principale al
Conservatorio di Vienna nella classe dell’Altemberg
Trio. E’ Teacher Trainer presso l’Istituto Suzuki Italiano. Collabora con Il Giardino Armonico, Ensemble
Baroque de Limoges, Swiss Baroque Soloist, I Musici
Estensi ecc... è membro fondatore dell’associazione
“Musica ed Arte” di Palazzo Marini di Borgofranco.
ERNEST BRAUCHER, viola
Nato a Chicago (USA) nel 1961 dove ha iniziato lo
studio del violino. Trasferitosi in Italia nel 1979 per
proseguire gli studi sotto la guida del M. De Barbieri
al Conservatorio di Musica “N. Paganini” di Genova.
Dopo il diploma di violino ha cominciato a studiare
la viola conseguendo il diploma. Vincitore dei concorsi per Prima viola presso il teatro dell’opera “La
Fenice” di Venezia, il “Teatro Regio” di Torino e il
Teatro “Carlo Felice” di Genova, posto che occupa
attualmente.
Ha cominciato ad interessarsi dell’interpretazione
barocca nei primi anni ottanta. Ha fatto parte del
Quartetto Aira e ha collaborato con il gruppo “ Europa Galante” dal 1995 con cui ha effettuato diverse
registrazioni con la viola e la viola d’amore.
Attaulmente collabora con “Il Giardino Armonico”.
PAOLO BESCHI, violoncello
Nato a Brescia nel 1953, si è diplomato con M.Leali
e in seguito si è perfezionato con F.Rossi celebre
violoncellista del Quartetto Italiano. Dopo aver collaborato per dieci anni con l’ensemble di musica contemporanea “Il Gruppo Musica insieme di Cremona”
si è dedicato allo studio del violoncello barocco e nel
1985 ha fondato con G.Antonini, L. Ghielmi, il gruppo di musica barocca “Il Giardino Armonico” con
il quale svolge un’intensissima attività concertistica
nei teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo.
Dal 1980 suona con sua moglie nell’ensemble “La
Gaia Scienza” con il quale si è specializzato nell’esecuzione di musica classico-romantica su strumenti
originali. La particolarità della nuova lettura di questo repertorio ha riscosso l’interesse del produttore
discografico S.Winter per il quale “La Gaia Scienza”
ha inciso l’integrale dei trii di Schubert, un disco dedicato a Brahms e uno alla musica di Schumann.
Insegna quartetto e violoncello barocco al Conservatorio di Como.
PIERRE GOY, fortepiano
Ha studiato Pianoforte con F.Zadra, E.Murano,
E.Yellin e V.Perlemuter, ed ha seguito Master-Classes di J.Demus e N.Magaloff. Vincitore di numerosi
concorsi, ha tenuto concerti in europa e negli Stati
Uniti. Appassionatosi al suono degli strumenti antichi, ha seguito seminari di P.Badura-Skoda e J.
Christensen sul “rubato”. Suona abitualmente ogni
tipo di repertorio sugli strumenti della relativa epoca.
Suona in duo con N.Hostrettler, sia a due Clavicordi o Clavicembali che a due Pianoforti, nonché con
strumenti misti. Spesso si esibisce come membro
del Giardino Armonico. Insegna al Conservatorio di
Losanna, dove organizza seminari per differenti strumenti, specialmente sul clavicordo con C.Hogwood.
sabato 4 luglio 2009
Vercelli - Salone Dugentesco
Gaudete!
STEFANO BARNESCHI, violino
Ha studiato alla Scuola Civica di Milano con C.De
Martini diplomandosi nel 1991; fa parte dell’ensemble barocco Il Giardino Armonico di cui sovente ricopre il ruolo di primo violino e con cui ha suonato nelle
sale più prestigiose e nelle stagioni più qualificate di
tutto il mondo registrando in esclusiva per Teldec,
Naive e Decca. Collabora inoltre sempre in qualità di
spalla, con numerosi gruppi che affrontano il repertorio barocco e classico con strumenti originali quali I
Barocchisti di Diego Fasolis, Atalanta Fugiens di Vanni Moretto, La Divina Armonia di Lorenzo Ghielmi con
cui ha recentemente inciso il concerto per violino in
sol maggiore di Haydn. Con Federica Valli al fortepiano e Paolo Beschi al violoncello forma il trio La Gaia
Scienza con cui ha registrato per l’etichetta Winter &
Winter l’integrale dei trii di Schubert.
17
Evento organizzato in collaborazione con il
Comune di Romagnano Sesia
Gaudete!
«...De’ più eccellenti musici in Venetia» Con queste precise parole veniva ricordato
Giovanni Antonio Rigatti (Venezia, 1615 - 1649) dai suoi contemporanei. Egli appartenne ad
una strettissima cerchia di talentuosi compositori che seppero risollevare le sorti di una fase della
storia della musica che stava sempre più procedendo nella direzione di una crisi. Il programma
focalizza l’attenzione attorno ad una raccolta del 1640, il progetto più ambizioso a cui il compositore stesso abbia mai lavorato, dedicata alla Sacra Cesarea Maestà, l’Imperatore Ferdinando
III. Si tratta di un ideale viaggio attorno a ciò che potrebbe essere definito come il contraltare
al cosiddetto predominio monteverdiano. La riproposizione di un Vespro Solenne in forma di
concerto vuole essere il recupero di un grande e importante repertorio, ora dimenticato, ma
nell’antichità utilizzato per il momento liturgico più importante della festa. Dalla maestria della
scrittura a poche voci fino alla sontuosità del grande organico, tutto concorreva a conferire alla
cerimonia il carattere sacro e solenne che le si confaceva, permettendo alla musica di assolvere
alla sua funzione principe di mediazione tra la dimensione terrena e quella divina.
18
ensemble rigatti
ore 21.15
GIOVANNI ANTONIO RIGATTI
…DE’ PIÙ ECCELLENTI MUSICI IN VENETIA…
VESPRO SOLENNE
dedicato alla Sacra Cesarea Maestà, l’Imperatore Ferdinando III (1640)
Sinfonia
Dixit Dominus*
A 7 voci, Capella Strumentale, Capella Vocale
Laudate Pueri
A voce sola (soprano), 2 violini e Basso Continuo
Laetatus Sum
A 5 voci (soprano, alto, tenore, tenore, basso), Capella Vocale e B.C.
Nisi Dominus
A 3 voci (soprano, soprano II, basso), 2 violini e B.C.
Lauda Jerusalem
A 3 voci (tenore, tenore, basso), 2 violini e B.C.
Magnificat
A 7 voci, Capella Strumentale, Capella Vocale
ENSEMBLE RIGATTI
CAPELLA VOCALE
Soprani: Alessandra Gardini, Paola Cialdella, Paola Ferracin*
Tenori: Giovanni Fiandino, Mattia Pelosi, Agostino Salvatore*
Bassi: Carlo Cavagna, Domenico Monetta*
CAPELLA STRUMENTALE
Livio Barsotti, Corrado Colliard, Roberta Pregliasco (Tromboni)
Servio Bona (Violino), Igor Delvecchio (Violino),
Mara Colombo (Viola da gamba), Guisella Massa (Violone)
Irene De Ruvo (Organo), Franco Lazzari (Tiorba)
- strumenti storici Maestro di Concerto: Gianluca Viglizzo
GIANLUCA VIGLIZZO
sabato 5 settembre 2009
Romagnano - Chiesa Madonna del Popolo
Gaudete!
Ha compiuto gli studi di pianoforte con Walter Ferrato, prima di laurearsi in Musicologia presso la
Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona (Università di Pavia) nel 2001 e diplomarsi in
Polifonia Rinascimentale presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano nel 2008.
Attualmente è iscritto al Biennio Superiore di specializzazione in Polifonia presso il Conservatorio “Tito Schipa”
di Lecce (prof. Diego Fratelli). Musicologo e musicista, affianca l’attività di ricerca e di insegnamento
a quella esecutiva in veste di direttore e cantante.
19
Gaudete!
Nella Germania della prima metà dell’ottocento numerose importanti personalità della scena
musicale si dedicano alla composizione di opere per il clarinetto, strumento di invenzione ancora recente: il loro primo punto di riferimento è l’esempio offerto dalla letteratura mozartiana
per questo strumento, che di esso aveva messo in luce molte risorse espressive fino ad allora
intentate, particolarmente nell’ambito della cantabilità più intima e suadente. Franz Danzi (17631826), dapprima violoncellista dell’orchestra di corte di Mannheim, poi Kapelmeister alla corte
di Karlsruhe, scrive diverse opere (sinfonie concertanti op.41 e 47, Potpourris op.45...) per lo
strumento il cui ruolo coloristico, proprio nell’orchestra di Mannheim, tanto aveva affascinato il
giovane Mozart al tempo della sua visita alla città germanica. Felix Mendelssohn (1809-1847)
contribuisce con una sonata scritta all’età di quindici anni al repertorio per il clarinetto, sfruttandone le caratteristiche di maggiore agilità e leggerezza nei movimenti estremi e gli aspetti più
delicati e di ingenua cantabilità nel secondo movimento (una vera e propria “Scena pastorale” in
carattere di siciliano), affidando al pianoforte una parte brillante e virtuosistica di forte sostegno
ritmico e motorio. Sull’opera compositiva di Carl Reissiger (1798-1859) - che fu tra i successori
di Mendelssohn alla guida dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia - Schumann si espresse
lodando l’attitudine di un “uomo di mondo che sa parlare senza mai annoiare di viaggi e
personaggi importanti...” ma rilevando criticamente che spesso il buon effetto delle sue musiche è dovuto più all’armonia delle forme che al contenuto delle idee. Il “Duo Brillant” op.130
con la sua insolita ed articolata struttura che dopo un’introduzione cantabile e malinconica alterna ad un’allegro di sonata una Polacca con variazioni, conferma con la propria eleganza e
piacevolezza, non priva di influssi operistici e salottieri, il giudizio schumanniano. Anche Norbert
Burgmüller (1810-1836) nel suo Duo op.15 sperimenta una forma in cui un allegro, un andante
ed un ritorno dell’allegro si susseguono senza soluzione di continuità (un po’ come nel genere del
“Concertino”, così in voga all’epoca). Giovane promessa di un romanticismo di respiro europeo,
prematuramente scomparso all’età di 26 anni, probabilmente per le conseguenze di un attacco
epilettico nella piscina di un soggiorno termale, descritto dai contemporanei come personalità
insicura e di natura depressiva, Burgmüller ha lasciato comunque un patrimonio considerevole
di composizioni tra le quali due sinfonie che suscitarono sincera ammirazione in Robert Schumann.
Il concerto sarà presentato dal Prof. Renato Meucci,
Presidente della FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica)
20
E.Torbianelli & P.A.Taillard
ore 21.15
IL CLARINETTO ROMANTICO
NELLA GERMANIA DELL’800
Franz Danzi (1763-1826)
Sonata in Sib Maggiore per clarinetto e fortepiano
Allegro - Andante sostenuto - Allegretto
Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847)
Sonata in Mib Maggiore per clarinetto e fortepiano
Adagio - Andante - Allegro moderato
Norbert Burgmüller (1810-1836)
Duo per clarinetto e fortepiano Op. 15
Allegro - Larghetto - Allegro - Più moto
Carl Gotlieb Reissiger (1798-1859)
Duo brillante per clarinetto e fortepiano Op. 130
Moderato - Andantino - Moderato - Allegro spassionato
Thème originale Alla Polacca - Allegro come primo
EDOARDO TORBIANELLI, nato a Trieste nel 1970, docente dal 1993 al 1998 alla Hochschule di Anversa (Belgio) e titolare dal 1998 del corso di pianoforte storico alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea (Svizzera), svolge da più di un decennio una approfondita ricerca sulla prassi esecutiva del repertorio romantico,
indagando le fonti trattatistiche dell’epoca come pure le documentazioni sonore risalenti all’inizio del ‘900. Una
solida formazione pianistica è alla base della sua apprezzata attività concertistica sia sul pianoforte moderno
che sul fortepiano, ma costituisce pure il fondamento di un’appassionata attività d’insegnamento, volta a favorire lo sviluppo della coscienza nell’ascolto, per condurre l’allievo ad una gestione più consapevole delle proprie risorse musicali e pianistiche. Premiato in alcuni concorsi internazionali tra cui Concours International de
piano “Emmanuel Durlet” 1993 e 1996, Concours Musica Antiqua, Bruges 1995, dal 2000 suona in duo con
P. A. Taillard e le loro incisioni del “Grand Duo Concertant” di von Weber e de “Il Clarinetto Romantico in
Germania” hanno entrambe ottenuto il Diapason d’or. Suona un fortepiano Joseph Böhm, Vienna 1825
PIERRE ANDRE TAILLARD nato in Svizzera nel 1963, ha ricevuto la sua formazione musicale nella città di residenza e a Basilea dove ha studiato clarinetto con H. R. Stalder e pianoforte con K. Linder e
J. Wyttenbach, suonando anche con il suo insegnante in varie formazioni (Concentus Musicus Wien, La banda Petit Concerto di Colonia, Les Musiciens du Louvre…). La sua registrazione del
Concerto per Clarinetto di Mozart con il Concerto di Colonia è stata unanimamente lodata dalla critica. Dal 1989
è insegnante di clarinetto e musica da camera presso la Schola Cantorum Basiliensis e clarinetto moderno
presso il Conservatorio di La Chaux-de-Fonds. Premiato in alcuni concorsi internazionali, dal 2000 suona in duo
con E. Torbianelli e le loro incisioni del “Grand Duo Concertant” di von Weber e de “Il Clarinetto Romantico in
Germania” hanno entrambe ottenuto il Diapason d’or. Suona il Clarinetto romantico Heinrich Greuser, Dresda
ca. 1800
venerdì 18 settembre 2009
Varallo - Chiesa di San Giacomo
Gaudete!
Concerto in memoria di Giovanni Turcotti
21
Workshop
“IL RESTAURO DEI MARTELLI NEL FORTEPIANO DELL’800”
DOCENTE: CHRISTOPHER CLARKE
Da Mercoledì 16 a Domenica 20 Settembre
presso il Laboratorio di Restauro Umberto Debiaggi, Doccio di Quarona (VC)
dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Il Workshop è a pagamento
e ad iscrizione obbligatoria.
Il modulo di iscrizione è disponibile sul
sito ufficiale www.gaudetefestival.it
oppure contattando la segreteria
del festival Cell. 349 7903316
[email protected]
Tutti i dettagli saranno comunicati
direttamente agli interessati.
CHRISTOPHER CLARKE
Gaudete!
Nato nel 1947 nel nord dell’Inghilterra, si laurea all’Università di Edimburgo (Bsc). Nel 1970 grazie ad una
borsa di studio della Fritz Thyssen Stiftung inizia la sua formazione al Germanisches Nationalmuseum di
Norimberga. Questo evento conferma la sua vocazione al restauro degli strumenti a tastiera.Dal 1971 al
1973 è Assistente Curatore della Russell Collection di Clavicembali e Clavicordi, presso la St. Cecilia’s Hall
di Edimburgo. Nel 1974 entra a far parte della ditta di Adlam Burnett a Finchcocks nel Kent, dove si occupa
principalmente di restauro. Con questo bagaglio di esperienze decide di mettersi in proprio nel 1978, come
parte del laboratorio “Tempéraments Inégaux” a Parigi, dove costruisce la sua prima copia di fortepiano. Dal
1981 nei sui laboratori in Borgogna, continua l’attività di costruzione e restauro di strumenti a tastiera per
musicisti e per le massime istituzioni mondiali. Ha l’onore di aver fornito strumenti ad importanti musicisti per
concerti ed incisioni discografi che ed è stato insignito di numerose onorifi cenze e premi, tra cui il premio
speciale “Pour l’Intelligence de la Main” assegnato dalla Fondazione Liliane Bettencourt nel 2000 ed il titolo
di “Maître d’Art” conferito dal Ministro della Cultura nel 2006. Oltre alla sua attività di restauro, pubblica
scritti e partecipa regolarmente a seminari, corsi e workshop in tutta Europa. Ha tenuto nel settembre 2008,
il Workshop dedicato al “Restauro della Tavola Armonica” presso il Laboratorio di Restauro Strumenti Antichi
a Tastiera di Umberto Debiaggi a Quarona (VC) nell’ambito del primo Festival Internazionale di Musica Antica
Gaudete! di Varallo (VC).
22
workshop di organologia
dal 16 al 20 settembre 2009
IL FORTEPIANO NEL ‘700
Carl Ph. E. Bach (1714 - 1788)
Sonata in Mib Maggiore, W.65/28
Allegretto - Andante - Allegro
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Fantasia in re minore Kv. 397
Andante - Allegretto
Muzio Clementi (1752-1832)
Sonata in Do minore Op. 13
Allegro - Largo Sostenuto - Presto
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sette Bagatelle Op. 33
Andante grazioso quasi allegretto
Scherzo Allegro - Allegretto
Andante - Allegro ma non troppo
Allegretto quasi andante - Presto
natalia valentin
Parone, Varallo (VC) Chiesa SS.Pietro e Paolo
Domenica 20 settembre 2009 ore 21.00
Gaudete!
NATALIA VALENTIN ha iniziato gli studi musicali all’età di sei anni a Caracas (Venezuela). Ha studiato
pianoforte con D. Franklin, A. Pizzolante e C. Rangel, completando gli studi di Armonia, Storia Musicale e
Musica da Camera al Conservatorio Juan Jose Landaeta. Parallelamente agli studi musicali ha intrapreso
gli studi artistici all’Università Centrale del Venezuela. Dal 1998 risiede a Parigi dove ha proseguito gli studi
musicali al Superior Conservatory di Parigi (CRR) con B. Eidi e ottenuto il Premier Prix per la sua performance finale al pianoforte. Si è specializzata in Fortepiano con P. Cohen al CRR e nel 2003 ha ottenuto il Diploma
Superiore di Musica Antica e il Premier Prix in Musica da Camera al Conservatorio Gustave Charpentier sotto
la guida di O. Carracilly.
23
GABRIELE WAHL nata in Germania, musicista e logopedista, vive attualmente all’Aia. Ha iniziato a
suonare il flauto in giovane età, sotto la guida di Daniel Bruggen e proseguendo gli studi professionali si è
diplomata nel ‘95 al Conservatorio di Rotterdam con H. Tol e T. de Clerck. Ha conseguito il diploma in musica da camera nel ‘97 al Royal Conservatory The Hague con M. Verbruggen. Svolge intensa attività solistica,
collaborando con diverse formazioni cameristiche, nell’ambito di prestigiosi festival europei, tra cui il Nordic
Baroque Music Festival in Svezia, il Varna Summer in Bulgaria ed il Holland Festival Early Music. Ha partecipato inoltre a progetti con il Combattimento Consort di Amsterdam sulle opere di Monteverdi. All’attività
concertistica affianca quella dell’insegnamento musicale e masterclass alla Summer Academy for Baroque
Music di Oporto (Portogallo).
MARLISE GOIDANICH, brasiliana, si è laureata in Educazione Artistica e Musica all’università del Rio
Grande do Sul e in Violoncello alla Scuola di Musica e Belle Arti di Paranà con M. A. Brandão. In Italia si
è diplomata in violoncello barocco all’Accademia Internazionale della Musica di Milano con G. Nasillo. Dal
2008 segue il Biennio di II livello in violoncello barocco al Conservatorio di Novara. Ha ricevuto diverse borse
di studio, tra le quali: Orchestra Barocca dell’Accademia Internazionale della Musica, Corso di Formazione
Orchestrale Barocca e Classica dell’Accademia Montis Regalis. Ha partecipato in Italia a seminari di orchestra barocca e musica da camera tenuti da T. Pinnock, L. Ghielmi, E. Onofri, S. Montanari, P. e A. Grazzi.
Collabora con numerose formazioni di musica antica tra le quali: Ensemble Turicum (Zurigo), Ensemble Alea
Musica (Basilea), Accademia Litta, Ensemble Pian&Forte, Musica Rara, Ensemble Estro Cromatico (Milano),
Concerto de’ Cavalieri (Roma), Concerto Ecclesiastico (Genova).
Gaudete!
BEATRICE STERNA si è diplomata in pianoforte ad Alessandria nel 1985. Ha iniziato lo studio del
clavicembalo con G. Rivara a Genova, proseguendo poi sotto la guida di J. Ogg al conservatorio dell’Aia dove
si è diplomata. Durante gli anni di perfezionamento ha partecipato a vari progetti orchestrali sotto la direzione
di S. Kuijken, J. ter Linden, P. Dombrecht, T. Kopman. Svolge attività concertistica anche come accompagnatrice (basso continuo) in diverse formazioni da camera, tra cui Il Concerto delle Donne e La Treccha.
Con l’Ensemble Quadro Corydon ha partecipato alla stagione 95/96 del Young Network for Early Music in
Nederland, al Nordic Baroque Music Festival in Svezia, al Early Music Festival in Inghilterra e alla stagione di
musica antica a Reykiavik. Ha suonato ed insegnato in varie occasioni, al Festival de Musica Antiga e Colonial
a Juiz de Fora (Brasile) ed è stata coordinatrice di un ensemble di musica da camera al Jerusalem Early
Music Workshop (Israele). Nel 2001 con C. Leoni e P. Poncet ha fondato il trio di clavicembali La Scacchiera
Armonica che propone pezzi originali per più cembali e trascrizioni da pezzi orchestrali, riscuotendo notevole
successo in Italia, Svizzera e Germania.
24
ensemble la treccha
ore 21.15
LA SONATA
NEL TARDO BAROCCO
Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)
Sonata in Re min HWV 367a
per flauto contralto e b.c.
Georg Philipp Telemann (1681 -1767)
da “Die kleine Kammermusik”: partita n. 2
in Sol magg per flauto soprano e b.c.
Siciliana - Allegro - Allegro - Allegro - Affetuoso - Presto - Tempo di Minue.
Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Sonata in La min (da alcuni attribuita a C. Ph. E. Bach)
per flauto contralto e cembalo obbligato
(originale in Sol min per traverso e cemb. obbl.)
Johann Christian F. Bach
Sonata in La magg per cello e b.c.
Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Sonata in Fa magg BWV 1016 per flauto contralto e cembalo obbligato
(originale in mi maggiore per violino e cembalo obbligato)
Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)
Sonata in La min op. 1 n. 4 per flauto contralto e b.c.
ENSEMBLE LA TRECCHA (OLANDA)
Beatrice Sterna, Clavicembalo
Gabriele Wahl, Flauto
Marlise Goidanich, Violoncello barocco
- strumenti storici -
sabato 26 settembre 2009
Varallo - Chiesa di San Giacomo
Gaudete!
Evento organizzato in collaborazione con
25
MASTERCLASS DI FORTEPIANO E
MUSICA DA CAMERA CON FORTEPIANO
docente: Alessandro Commellato
DOMENICA 27 SETTEMBRE
CONCERTO FINALE DEGLI ALLIEVI
Varallo, Chiesa di San Giacomo - ore 18.00
La Masterclass è ad iscrizione obbligatoria.
Il modulo di iscrizione è disponibile
sul sito ufficiale www.gaudetefestival.it
oppure contattando la segreteria del festival.
Tutti i dettagli saranno comunicati
direttamente agli interessati.
ALESSANDRO COMMELLATO
Gaudete!
Studia a Milano, diplomandosi con Carlo Vidusso e perfezionandosi con Franco Gei, Pier Narciso Masi,
Evgeny Malinin, Sergio Fiorentino. Ha vinto i concorsi: Schubert di Dortmund, Cidad de Oporto, Rendano, Stresa. Si è esibito come solista con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Teatro la Fenice di
Venezia, Filarmonica di Praga, Orchestra della Radio di Zagabria, Filarmonica di Bacau, Orchestra Verdi
di Milano, I Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Toscanini, etc. Tournees in USA, Giappone, Australia,
Turchia, Libano, Marocco, Pakistan. Con Divertimento Ensemble esegue musiche contemporanee a Salisburgo (Mozarteum), Madrid (Auditorium Nacional), Milano (Musica del nostro tempo), Como(Autunno
Musicale), Biennale di Venezia, Palermo, etc. E’ stato invitato dal Teatro alla Scala per la creazione di “Cherì”
(F.Poulenc- R.Petit) e di “Autour de Chopin” (replicato a Varsavia al Teatro Nazionale Wielky). Nel 2003 è
solista in Medea di Adriano Guarnieri al Teatro La Fenice di Venezia. Ha registrato per la Rai: “Kenst du das
Land”, “Alma Brasileira” (musiche di H. Villa Lobos), “Rossini”. Si dedica contemporaneamente al fortepiano
e al cembalo, esibendosi in festivals prestigiosi a Lausanne, Lugano, Verbier, Innsbruck, Bremen, Bratislava,
Aix en Provence, Moulhouse, Milano: Palazzo Marino, Musica nelle Abbazie, Notturni in Villa Reale, Musica Rara; Firenze: Accademia del Fortepiano; Genova: GOG; Palermo: Amici della Musica, Barga Festival;
Vercelli: Società del Quartetto.Dal 1990 è docente ai Corsi Internazionali di Bobbio assieme a H. Deinzer,
S.Palm, S.Azzolini, T.Wye. A Cremona collabora con S. Accardo,B.Giuranna e R.Filippini. Ha inciso per ARK,
Ricordi, Amadeus (Quintetti di Hummel con Atalanta Fugiens e Rossini: “Peches de Veillesse”, nel 2008).
Insegna pianoforte principale al Conservatorio “G.Cantelli” di Novara.
26
masterclass di fortepiano
dal 23 al 27 settembre 2009
La masterclass di Viola da Gamba è aperta ai violisti da gamba di tutti i livelli (anche principianti)
ed ai violoncellisti che desiderano avere un contatto con la musica antica e con lo strumento in
particolare. La finalità del corso è quella di fornire un’esauriente panoramica della letteratura,
della tecnica e degli stili relativi alla viola da gamba. Oltre alle lezioni individuali (che per i principianti si orienteranno intorno all’approccio dello strumento) si affronterà il repertorio inglese,
italiano, francese e tedesco per strumento solistico e per consort di viole da gamba.
Workshop specialistico: una settimana di studio attorno all’opera “LACRIMAE, OR SEAVEN TEARES” FIGURED IN SEAVEN PASSIONATE PAVANS di John Dowland, per Consort di 5 viole da
gamba e liuto, con il M° Rodney Prada, interprete di spicco nel panorama musicale europeo.
Sotto la sua guida gli allievi del Workshop approfondiranno gli aspetti relativi alla concertazione
dell’opera di Dowland e dei musicisti coevi intorno all’Inghilterra del XVII secolo.
La Masterclass è ad iscrizione obbligatoria.
Il modulo di iscrizione è disponibile
sul sito ufficiale www.gaudetefestival.it
oppure contattando la segreteria del festival
Tutti i dettagli saranno comunicati
direttamente agli interessati.
Evento finanziato da
masterclass & workshop
di viola da gamba
dal 11 al 17 ottobre 2009
Gaudete!
RODNEY PRADA, viola da gamba
Nato nel 1973 in Costa Rica in una antica famiglia di liutai, inizia giovanissimo gli studi musicali nella sua città
natale. Si trasferisce, all’età di 11 anni, in Italia dove prosegue la propria fomazione presso la Civica Scuola di
Musica di Milano dove si dedica allo studio della viola da gamba sotto la guida di Roberto Gini e Vittorio Ghielmi.
Affermatosi rapidamente nel panorama musicale in Italia e in Europa, partecipa a numerosissime produzioni
con le più rinomate formazioni (Elyma, Il Giardino Armonico, La Fenice, Les Musiciens du Louvre, Europa Galante, Accademia Bizantina, Les Talens Lyriques, Concerto Italiano, Il Suonar Parlante, Accademia del Piacere,
La Venexiana, L’Amoroso, Labyrinto, Quartetto Italiano di Viole da gamba, La Capella della Pietà de’ Turchini,
L’Arpeggiata, ecc.) o in formazioni cameristiche con musicisti come Fahmi Alqhai, Vittorio Ghielmi, Doron
Sherwin, esibendosi nelle più prestigiose sale in Europa e in nord e sud America.Ha inciso per: Teldec, Astrée,
K617, Opus111, Winter&Winter, Symphonia, Glossa, Arts,Naive, Tactus, ecc. Come solista e con Il Suonar
Parlante, oltre al repertorio antico,si dedica anche a quello contemporaneo e jazzistico in progetti che sperimentano l’uso degli strumenti antichi in contesti musicali attuali, collaborando con giovani compositori italiani
e jazzisti come U.Caine, E.Reijseger e K.Wheeler. Nel 2007 partecipa insieme a Stefano Montanari e Maurizio
Salerno alla registrazione, per la rivista Amadeus, dell’integrale delle sonate per Violino, Viola da Gamba e bc. di
D.Buxtehude. Insegna viola da gamba presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano.
27
Evento finanziato da
JOHN DOWLAND E IL SUO TEMPO (Inghilterra sec. XVII)
“LACRIMAE, OR SEAVEN TEARES” FIGURED IN SEAVEN PASSIONATE PAVANS
Consort di 5 viole da gamba e liuto
con gli allievi del Workshop per Consort di viola da gamba
BOËMIENNE CONSORT
LUCIANA ELIZONDO, viola da gamba soprano
DIANA FAZZINI, viola da gamba tenore
GUISELLA MASSA, viola da gamba basso
DENISE MIRRA, viola da gamba basso
NOELIA REVERTE, viola da gamba basso
FRANCO LAZZARI, liuto
ore 19.00: CONCERTO
a seguire CENA A TEMA
“IL ‘600 IN TAVOLA”
in collaborazione con l’ I.P.S.S.A.R “G. Pastore” di Varallo
presso l’Albergo “Casa del Pellegrino” - Sacro Monte di Varallo
Gaudete!
(Prenotazione obbligatoria - Per informazioni contattare il n° 348 8209119 o consultare il sito)
28
accademia triacamusicale
ore 19.00
sabato 17 ottobre 2009
Varallo - Sacro Monte, Sala Cappella
Gaudete!
Di concezione contrappuntistica con inserimento di elementi imitativi, virtuosistici e ornamentali,
la melanconica Raccolta di Pavane intitolata Lacrymae or Seaven Teares, figured in Seaven Passionate Pavans (Londra, 1605) di John Dowland (1563-1626), fu probabilmente il tipo di musica
che ispirò Spenser, Ben Jonson e altri poeti a cantare l’arte dei suoni e musicisti come Morley a
vedere in essa “una scala per l’intelligenza di cose più elevate”.
Le canzoni popolari e i motivi di danza furono elementi essenziali di molte fantasie, pavane,
grounds (bassi ostinati) e altre forme che negli anni dal 1605 al 1620 segnarono il culmine dell’attività creativa dei compositori strumentali inglesi. Molte delle composizioni di Dowland sono
scritte per il suo strumento, il liuto, comprendendo numerosi libri di opere per liuto solo e canzoni per liuto e voce tra cui la sua opera più famosa, il commovente Flow, my teares (Lacrymae)
che riscontrò grande popolarità in Inghilterra come dimostrano i riferimenti nella letteratura del
periodo. Fra le numerose rielaborazioni cui andò soggetto Flow, my teares, la serie di Seaven
Passionate Pavans, che apre la sua Lacrymae del 1605, è la più sviluppata. La prima delle sette
pavane, un’elaborazione polifonica di tutta la canzone, deve il titolo “Lacrime antiquae” alla costante presenza del materiale tematico preesistente. Gli altri sei brani - che hanno titoli fantasiosi
come “Lacrimae Gementes”, “Lacrimae Tristes”, “Lacrimae Amantis”... – attingono alla canzone
con più parsimonia e principiano tutti con le prime note della melodia, affidate alternatamente a
una delle 5 voci, presentando in alcuni casi l’inizio del basso originale o parafrasato.
Il tipo di scrittura per gli strumenti a corde, con la melodia in risalto e il libero sostegno contrappuntistico delle altre voci, fa pensare alla canzone solistica accompagnata mentre la parte per
liuto è quasi una riduzione delle cinque parti per viole da gamba. Oltre alle Sette Lacrimae, la
raccolta di Dowland, dedicata alla Principesse Anna Queen of England, Cotland, France and
Ireland contiene altri 14 brani a cinque parti fra gagliarde, allemande e pavane.
29
MOSTRA
“TASTI CHE CANTANO”
“Tasti che Cantano”, dal 18 al 27 settembre 2009 a Varallo nelle sale di Palazzo d’Adda,
ospiterà strumenti antichi a tastiera, testimoni di tre secoli di musica e tecnica pianistica e
cembalistica, restaurati e provenienti da collezioni private. La mostra vuole offrire una visione sulla storia del pianoforte dal punto di vista dell’evoluzione tecnica e stilistica di questo
strumento simbolo della civiltà musicale occidentale, apparso a Firenze nel primo ‘700. Fra gli
strumenti esposti figureranno straordinarie creazioni di famosi artigiani europei tra ‘700 e ‘800
e non mancheranno alcune rarità. Le sale del Palazzo si animeranno con una presentazione in
apertura della mostra a cura del Prof. Renato Meucci, presidente della Fondazione Italiana per
la Musica Antica e, a costellare la settimana espositiva, una serie di visite guidate che prevedono una dimostrazione musicale e un’introduzione al restauro degli strumenti esposti a cura del
M° Alessandro Commellato e del liutaio di fama internazionale Christopher Clarke. Alcuni dei
preziosi fortepiani in mostra saranno utilizzati per i Concerti del Festival Gaudete! nella Chiesa di
San Giacomo, attigua a Palazzo d’Adda e nel salone Dugentesco di Vercelli.
Uno dei propositi del Festival Gaudete! è quello di incoraggiare la scoperta dell’attualità
della musica colta, riletta attraverso una concezione storico-filologica delle esecuzioni.
Infatti solo attraverso la conoscenza delle proprie radici è possibile vivere appieno la
contemporaneità. E la nostra contemporaneità ha come caratteristica la multimedialità
che, in campo artistico, si manifesta attraverso l’accostamento e la fruizione simultanea di più forme espressive. È per questo motivo che abbiamo deciso di proporre al
nostro pubblico una mostra la cui essenza sono gli strumenti antichi ed il loro sapiente
restauro, affiancati dalla lettura che pittori contemporanei fanno della musica e dalla
“trascrizione visiva” delle più belle pagine di Gaudete!
Nidia Morra
Gaudete!
RENATO MEUCCI, specialista nella ricerca su temi inerenti la storia, l’archeologia, l’iconografi a e la prassi
esecutiva degli strumenti musicali, e nel settore della produzione e organizzazione musicale italiana dei secoli
passati, ha pubblicato importanti contributi scientifi ci in volumi e periodici italiani, tedeschi, britannici, svizzeri, austriaci e americani. Dopo aver svolto per anni attività concertistica in qualità di strumentista (chitarra
e corno) in orchestre come l’Acc.Naz. Di S. Cecilia e la RAI di Torino e Milano, ha insegnato Storia della
Musica nei Conservatori di Milano, Vicenza, Perugia, Novara, “Metodologia e tecniche di restauro dei beni
musicali” all’Università di Parma e all’Università di Milano per ‘insegnamento di Storia degli strumenti musicali. Collabora da anni come consulente di importanti Musei e collezioni di strumenti musicali di importanti
città italiane: Roma, Museo strumentale dell’Acc. Di S.Cecilia, Milano, Museo degli strumenti musicali del
Castello Sforzesco, la collezione della Galleria dell’Accademia di Firenze,nonché componente del comitato
tecnico-scientifi co dell’Ass. Liuteria Italiana di Cremona. Direttore del festival e dei Corsi di Musica Antica di
Urbino è presidente della Fondazione Italiana per la Musica Antica (FIMA).
30
mostra “tasti che cantano”
dal 18 al 27 settembre 2009
Scienza e arte dei suoni rappresentata a partire dal Medioevo attraverso il linguaggio allegorico
che ne sottolinea origini divine e rapporti con le armonie cosmiche.
MUSICA COSMICA, MUSICA DELLE SFERE Da Pitagora a Gurdijeff passando per Keplero e Fludd,
la dottrina dei rapporti degli intervalli numerici, applicata alle corde musicali come ai moti planetari.
SIMPATIA UNIVERSALE Viene rappresentata attraverso l’immagine di Apollo circondato dalle Muse,
o con diagrammi musicali celesti di derivazione pitagorica e neoplatonica.
LA SINCRONICITÀ, PONTE TRA I DUE EMISFERI Gli eventi sincronici vengono spiegati da
Jung con uno stato di “abbassamento del livello mentale”, affievolimento temporaneo delle energie vitali per
stanchezza o esaurimento: allora il tono dell’inconscio si eleva, come durante l‘ascolto musicale.
LA LINGUA DEGLI UCCELLI All’origine di tutte le altre, utilizzata da Adamo per imporre i nomi più
convenienti propri agli esseri e alle cose create, parla lo stesso “vero incomprensibile” della musica.
MICROCOSMO, FORMA UMANA E DIVINA Il simbolo dell’Uomo stante, inscritto in un cerchio o in
un quadrato, che allude al cosmo di cui è il centro, viene collegato alle diverse regioni del cosmo attraverso
una serie di corrispondenze energetiche, anatomiche, numeriche.
La quota di partecipazione al seminario “Harmonia Mundi”, che si terrà al Sacro Monte di
Varallo presso la Sala Cappella (Casa del Pellegrino) è di 15,00 Euro / persona per sabato 14
(dalle 15 alle 18) e domenica 15 (dalle 10.30 alle 17.30). Il corso verrà attivato al raggiungimento di 15 iscritti. Possibilità di vitto e alloggio a prezzi convenzionati presso l’Albergo Casa del
Pellegrino, Sacro Monte di Varallo.
DOCENTE: MICHELA GRIENTI
seminario: harmonia mundi
sabato 14 e domenica 15 novembre 2009
Gaudete!
Modalità di iscrizione al seminario sul sito www.gaudetefestival.it
oppure telefonando al numero 348 8209119
31
IL CULTO DELLA MADDALENA
E IL DONO DELLE LACRIME
Gaudete!
La polifonia dei maestri franco-fiamminghi
32
ensemble graindelavoix
ore 21.15
IL CULTO DELLA MADDALENA
E IL DONO DELLE LACRIME
NICOLAS CHAMPION
(c. 1475 – 1533)
Messa Sancta Maria Magdalena
De profundis clamavi
ALEXANDER AGRICOLA
(1446 – 1506)
Je n’ay dueil
JOHANNES OCKEGHEM
(1410-1425)
Mort tu as navré
ANTOINE BRUMEL
(c. 1460 – 1512)
Du tout plongiet
JOSQUIN DESPREZ
(c. 1450 – 1521)
Nymphes des bois
ENSEMBLE GRAINDELAVOIX
Patrizia Hardt, Silvie Moors, Olalla Allemàn, superius
Yves Van Handenhove, Marius Peterson,
Paul De Troyer, Lieven Gouwy, Björn Schmelzer, tenores
Thomas Vanlede, Antoni Fajardo, Arnout Malfliet, bassus
sabato 31 ottobre 2009
Varallo, Collegiata di San Gaudenzio
Gaudete!
Direttore artistico: Björn Schmelzer
33
PRIMA ASSOLUTA DELLA
“MISSA DE SANCTA MARIA MAGDALENA”
DI NICOLAS CHAMPION
Maria Maddalena, peccatrice convertita, figura chiave di spicco nella vita di Cristo, protagonista
di racconti e leggende estrapolate dai Vangeli Apocrifi, fu oggetto di culto popolare tradotto in
drammi che ponevano l’accento soprattutto sugli aspetti superficiali del suo costume di vita:
ricca, mondana e dissoluta. Meno nota è la vera e propria rinascita del culto di Maria Maddalena
all’inizio del XVI secolo nei Paesi Bassi: innumerevoli visitatori si recavano in pellegrinaggio nel
sud della Francia a Sainte-Baume e in Borgogna a Vezelay, nei luoghi in cui pare che la Santa
fosse vissuta e sepolta dopo numerose peregrinazioni. Gli artisti dipinsero i momenti salienti
della sua vita che divennero oggetto dell’iconografia coeva con tale incisività da proporre la Santa
quale stereotipo di rappresentazione posturale e di atteggiamento per i personaggi illustri della
pittura celebrativa. Si è pensato questo programma sull’onda della riscoperta della Missa super
Maria Magdalena di questo compositore fiammingo le cui opere sono tra le meno frequentate:
si tratta di una prima esecuzione assoluta.
Gaudete!
Nicolas Champion, detto Clais le Liègeois, nacque a Liegi o nei suoi dintorni tra il 1475 e il 1488
e morì a Lierre nel 1533. Per quasi tutta la sua vita fu al servizio come cantore presso gli Asburgo
di Borgogna. E’ oggi un compositore annoverato tra i minori, sebbene i musicologi considerino
la sua opera di prim’ordine, di livello pari a quelle di Josquin, di Agricola o di Pierre de la Rue;
essa rimane per la maggior parte ineseguita. Nel 1501, il Maestro, fu chiamato alla corte di
Spagna presso la Cappella Reale di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza e ricoprì il ruolo fino al
1524; contemporaneo tra il 1508 e il 1515 l’ingaggio per Margherita d’Austria a Malines. Risale
a tale incarico la composizione della Missa super Maria Magdalena a cinque voci, asservita alla
devozione particolare della reggente per la figura della Santa (cfr. Jennifer Bloxam); già conforme alle usanze in adozione presso la Chapelle Royale di Parigi, il rito fu adottato dalla corte di
Borgogna fino al 1515. Da esso Champion trarrà ispirazione per la scelta delle sette antifone che
caratterizzano questa sua opera: il Maestro concepisce la struttura contrappuntistica della messa
come un paliotto d’altare rievocando la vita della Santa alla maniera di un dipinto drammatico e
narrativo, come uno fra i celebri teleri a lei dedicati presenti a corte (Bernard van Orley e Maestro Anonimo della Leggenda della Maddalena). In queste opere pittoriche ella è rappresentata
mentre suona il liuto, in altre compare un’intavolatura di canti noti per il medesimo strumento,
legati alla tradizione: questi danno un quadro parziale dell’interesse centrato su questa figura
femminile in voga a partire dalla fine del Medio Evo. Ispirato senza dubbio dalla leggenda che
vuole Maria Maddalena liberata per intervento di Cristo dai tormenti dei sette demoni, Champion
intreccia nella sua messa sette antifone diverse sui testi dedicati all’estasi della peccatrice convertita. Tali antifone segnano il contrappasso: innalzata al cielo dagli angeli sette volte al giorno,
Maria Maddalena ascolta i cori celesti. Così Champion intercala l’Ordinarium Missae per sette
volte, con antifone obbligate che ci sollevano alla dimensione divina.
34
il culto della maddalena
e il dono delle lacrime
Il leitmotiv ascendente che segna l’incipit di ciascuna delle parti della Missa, affidato all’affetto
del modo misolidio, traduce simbolicamente lo stato di perenne rapimento estatico di Maddalena
e il rapporto di amore tra la donna, il fratello Lazzaro risuscitato e il Risorto – Maddalena è il primo
essere umano ad incontrare il Salvatore, vittorioso sulla morte.
La Missa super Maria Magdalena è incontestabilmente uno dei massimi vertici raggiunti dalla
polifonia franco-fiamminga cinquecentesca: merita di essere portata a conoscenza del grande
pubblico.
ensemble graindelavoix
Gaudete!
GRAINDELAVOIX è un ensemble di artisti fondato da Björn Schmelzer. Dal 1999 si compone di
musicisti che intendono cimentarsi nella dimensione dialettica tra esecuzione e creazione, il legame che li
unisce è la necessità di un’arte che si autogenera: subiscono il fascino delle voci che cercano di comunicare
unicamente l’espressione della loro natura originaria. Stridii, intensità, suoni istintivi... Graindelavoix cerca nei
repertori antichi il carattere atemporale che li astrae dalla loro epoca e permette di avvicinarsi al germe dello
spazio e del colore propri della voce. I musicisti dell’Ensemble sono attratti dal potenziale di ricerca presente
nella musica antica: in quello che di essa è udibile Graindelavoix cerca un varco, un’apertura per raggiungere
la dimensione sottesa alla notazione. Ciò che ad essa sfugge mette in gioco l’abilità “sopracosciente” degli
interpreti nel creare ornamentazioni, improvvisazioni, gesti: per Graindelavoix i cantori sono uno strumento al
servizio dell’essenza della Musica. Il materiale cui si attinge è vario e composito, dalla polifonia di Ockeghem
alle lamentazioni, dal tardo gregoriano alle sue fioriture di pratica vocale mediterranea. Le rappresentazioni di
Graindelavoix - tra concerto e teatro musicale - sono il risultato di una ricerca pluriennale: il gruppo è ‘special
guest’ presso il centro musicale «De Bijloke» a Ghent e intrattiene una collaborazione artistica con il centro
culturale di Genk. I suoi dischi sono pubblicati esclusivamente sotto l’etichetta Glossa.
35
ALTERNE FORTUNE
DEGLI AEROFONI A SACCO
La cornamusa è uno strumento antichissimo che ha conosciuto nei secoli alterne fortune. Si fanno
risalire le prime testimonianze iconografiche all’età ellenistica e successivamente al I sec. D.C.,
quando dal mondo greco fu introdotto nel mondo romano, diffondendosi in tutto il bacino mediterraneo. Bisognerà attendere fino all’Alto Medioevo per incontrare le prime attestazioni del suo
impiego. Le documentazioni iconografiche in Italia sono numerose: la più antica risale a un manoscritto lombardo del XII secolo in cui è rappresentata una piccola cornamusa munita di sacca e
canna melodica. Nel corso del Medioevo la cornamusa, quale strumento di corte, godette di grande
considerazione ma ben presto il suo impiego venne confinato all’ambiente contadino assumendo
il ruolo di strumento popolare. La cornamusa è da secoli strumento intimamente legato alla tradizione natalizia: sono rare le rappresentazioni della Natività che non presentino figure di pastori con
zampogne e ciaramelle.
L’Ensemble HORTUS MIRABILIS nasce nel 2002 dall’intento di alcuni musicisti provenienti da
formazioni ed esperienze diverse, di custodire e tramandare il patrimonio della musica tradizionale
dell’area europea, valorizzando gli strumenti aerofoni che hanno avuto in esso un ruolo fondamentale. Innumerevoli forgie di strumenti rappresentano la voce di un’ampia area di cultura e tradizioni: dalle Alpi all’Appennino italiano, con i suoni della Piva piemontese e del Baghèt bergamasco,
le piene e risonanti armonie della Zampogna molisana e la melodica Ciaramella, dalla Francia alle
regioni spagnole delle Asturie e della Galizia, con la Boha, la Musette du Centre e la Gaita gallega,
con l’accompagnamento dell’organo portativo a canne. Un viaggio musicale attraverso i secoli ci
condurrà alla riscoperta della grande famiglia delle cornamuse che riassumendo in sé tradizione
e sapiente lavoro artigiano evidenzia peculiarità sonore molto diverse divenendo, tra il colto e il
popolare, linguaggio di una produzione in continua espansione.
“La zampogna e la ciaramella sono strumenti di grande cultura. Se essi scompariranno non sarà perché troppo
primitivi rispetto al contemporaneo, ma perché troppo complessi e difficili in un’epoca che fa della semplifi
cazione delle procedure uno dei suoi fondamenti. Costruire una zampogna, suonarla, conservarla implica capacità tecniche e sensibilità manuali oramai quasi impossibili da coltivare, conservare e trasmettere.
La tecnologia contemporanea annulla totalmente la manualità come risorsa umana: tutto viene delegato a
procedure automatizzate esterne all’uomo. La zampogna invece obbliga ad una coordinazione mano-corpoorecchio-sensibilità percettiva-intelligenza che oggi è estremamente rara come risorsa umana” ...
Paolo Apolito - Università di Salerno
Maria Chiara Demagistri, piva piemontese, gaita galiziana, zampogna e ciaramella
Flavio Nicò, baghèt bergamasco e gaita galiziana
Gaudete!
Costanza Daffara, Voce Recitante
36
ensemble hortus mirabilis
Chiesa di San Giacomo - Varallo (VC)
Sabato 19 dicembre 2009 ore 21.15
str e v e
ao n
rd t o
in
ar
io
ENSEMBLE IN RESIDENCE
ENSEMBLE LE MUSICHE
SIMONE BERNARDINI primo violino e altri artisti dei
BERLINER PHILHARMONIKER
In permanenza per tre giorni nel mese di luglio 2009 al Sacro Monte e nei luoghi d’arte di
Varallo, si esibiranno in prove aperte al pubblico, workshop e concerti.
Tutti i dettagli verranno pubblicati sul sito
www.gaudetefestival.it
L’ENSEMBLE LE MUSICHE è formato da molte prime parti della leggendaria orchestra dei Berliner
Philarmoniker e da musicisti provenienti dalle più grandi orchestre europee, selezionati dallo stesso Bernardini. I programmi sono tutti incentrati sulla capacità di questo organico di rinnovarsi di giorno in giorno,
con quella particolare convinzione che possano essere i musicisti, rigorosamente senza direttore e quindi
con una diversa responsabilità del singolo verso il gruppo, a creare e concepire musica, utilizzando alcune
tecniche particolari quali l’arcata libera.
ensemble le musiche • berliner philharmoniker
Sacro Monte e Luoghi d’arte di Varallo (VC)
Gaudete!
SIMONE BERNARDINI Nato a Torino, è stato tra gli ultimi allievi di Isaac Stern ed ha debuttato a New
York nel 1999 al Carnegie Hall, nel 2001 al Lincoln Center e nel 2002 ai concerti Bergemusic. Membro
fondatore dell’ensemble Le Musiche, ex I Cameristi di Fiesole, nel 2000 vince il concorso della Fondazione
Karajan. Da allora suona con i più grandi direttori e solisti e diventa membro permanente dei Berliner
Philharmoniker. Nel 2001 appare come solista alla Philharmonie di Berlino. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni e quello del violino un anno dopo. Ha studiato con I. Stern a New York ed al
Jerusalem Music Center e si è perfezionato alla Juilliard School di New York con D. DeLay e I. Perlman. Al
Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi ha studiato pianoforte, composizione, violino con J. Kantorow
e si è diplomato in analisi, armonia, musica da camera, direzione d’orchestra e violino, quest’ultimo con il
massimo dei voti e menzione speciale della giuria. Nel 2001 ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento in
qualità e con il titolo di professore. Ha frequentato svariati corsi di perfezionamento e parallelamente all’attività di solista si è dedicato intensamente alla musica da camera. Si è esibito in concerto con Yo Yo Ma,
G. Kremer, L. Fleisher, I. Stern, C. Eschenbach, D. Geringas, A. Nicolet, P. Farulli, ecc... Ha svolto il ruolo
di Konzertmeister, primo violino di spalla, in numerose orchestre, ha interpretato come solista i principali
concerti del repertorio violinistico con orchestre quali l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la Polish
Chamber Orchestra, l’Orchestre National de France, l’Orchestra del Festival di Mecklenburg, l’Orchestre
National du Capitole de Toulouse, la Camerata de France, l’Orchestre National de Douai, l’Orchestra di
Tolone, l’Orchestra dell’Opera di Tirana, ecc. Si è esibito nei principali festival internazionali quali Schleswig-Holstein, Mecklenburg Vorpommen, Berliner Festspiele, Wiener Musiksommer, Evian, Radio-France,
Festival d’Automne a Parigi, Praga, Bratislava, Perelada, Santander, Ravinia (U.S.A.), Eastern Music Festival (U.S.A.), ecc.Presenta al suo attivo varie diffusioni radio e TV in diversi paesi. Dal 1999 insegna musica
da camera e violino all’Eastern Music Festival (U.S.A.)
37
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Collegiata di San Gaudenzio
Piazza Vittorio Emanuele
13019 Varallo Sesia (VC)
Salone Dugentesco
Imbocco di Via Galileo Ferraris
13100 Vercelli (VC)
Chiesa di San Giacomo
Piazza Antonini
13019 Varallo S. (VC)
Palazzo D’Adda
Piazza Antonini
13019 Varallo S. (VC)
Santuario di Oropa
Basilica Antica
13900 Biella - Oropa (BI)
Sala Cappella - Sacro Monte
Albergo Casa del Pellegrino
Loc. Sacro Monte, Varallo S. (VC)
Chiesa Madonna del Popolo
Via Novara, 2
28078 Romagnano Sesia (NO)
Laboratorio di Restauro U. Debiaggi
Via Baraggiolo, 36/a
13017 Doccio di Quarona (VC)
Chiesa SS. Pietro e Paolo
Frazione Parone
13019 Varallo S. (VC)
Oft, when thou, my music, music play’st,
Upon that blessed wood whose motion sounds
With thy sweet fingers, when thou gently sway’st
The wiry concord that mine ear confounds,
Do I envy those jacks that nimble leap
To kiss the tender inward of thy hand,
Whilst my poor lips, which should that harvest reap,
At the wood’s boldness by thee blushing stand!
To be so tickled, they would change their state
And situation with those dancing chips,
O’er whom thy fingers walk with gentle gait,
Making dead wood more blest than living lips.
Since saucy jacks so happy are in this,
Give them thy fingers, me thy lips to kiss.
Gaudete!
(W. Shakespeare, Sonnet 128)
38
Quando tu, musica mia, fai musica
su quei beati legni risonanti
sotto le tue dolci dita, e crei gentile
Gli accordi che m’incantano l’orecchio,
come invidio quei tasti che a baciare
l’incavo della mano agili balzano
mentre le mie povere labbra, anziché mieter tal messe,
a tanto ardire misere arrossiscono.
Per essere così vellicate stato e posto
con le schegge danzanti scambierebbero
che le tue dita scorrono gentili,
rendendo legni morti più beati che labbra vive!
Se son così felici i tasti audaci,
le dita a loro, a me le labbra dài!
i luoghi del festival
indirizzi & informazioni
GRAVELLONA TOCE
VARESE
Varallo
Quarona
COMO
Oropa
Malpensa
Romagnano S.
Ghemme
Biella
MILANO
Novara
Vercelli
ALESSANDRIA
GENOVA
TORINO
In treno:
Linea ferroviaria
NOVARA / VARALLO
Fermata Capolinea a Varallo
In auto: Autostrada A26
Uscita Romagnano S. / Ghemme
Direzione Varallo - Valsesia
Informazioni Turistiche:
ATL Valsesia - Corso Roma, 38
13019 VARALLO (VC)
Tel. +39 0163 564404
Per la salita al Sacro Monte è in
funzione la funivia in partenza da
S. Maria delle Grazie con i seguenti
orari: 9.00 / 12.30 e 13.30 / 18.00
Ristoro e pernottamento
convenzionati con:
Albergo “Casa del Pellegrino”
Loc. Sacro Monte - Varallo (VC)
www.albergocasadelpellegrino.eu
Segreteria Masterclass / Workshop
Laboratorio di restauro Strumenti
a tastiera di Umberto Debiaggi
Cell. +39 349 7903316
[email protected]
Per informazioni sul festival:
Associazione TRIACAMUSICALE
Sede operativa: Via XX Settembre, 3 - 13017 QUARONA (VC) ITALIA
Tel. / fax +39 0163 430247 Cell. 348 8209119 [email protected]
www.gaudetefestival.it
Gaudete!
f estival i n te rn az ionale di musi ca antic a
UFFICIO PROMOTORI FINANZIARI DI BORGOSESIA
Comune di
Romagnano
Comunità
Montana Valsesia
Città di
Vercelli
QUARONA - M.BONOMI D.ROMAGNOLI
CENTRO ACQUISTO DOCCIO 3 SRL
ASSOCIAZIONE TRIACAMUSICALE
c/o Direttore Artistico: MARA COLOMBO
Via XX Settembre, 3 - 13017 QUARONA (Vercelli) ITALIA
Tel. / Fax +39 0163 430247 Mobile +39 348 8209119
[email protected] | www.triacamusicale.it
www.gaudetefestival.it
Scarica

libretto - Gaudete Festival Internazionale di Musica Antica