LIBRERIA
ANTIQUARIA
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LETTERE AUTOGRAFE
M A N O S C R I T T I
F O T O G R A F I E
D I S E G N I
Disegno di Emilio Vedova
Disegno di Emilio Vedova
L I B R E R I A A N T I Q UA R I A
PONTREMOLI
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Tel +39 02 58103806
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lettere autografe
manoscritti
fotografie
disegni
PA RT E P R I M A
HANNO SCRITTO A
E NZO FABIANI
PA RT E S E C O N DA
IMPRONTE DEL
N OVECENTO
17
A CURA DI
LAURA NICORA
marzo 2014
E F
N ZO
A B I A N I (Fucecchio, 1924 – Milano, 2013) è stato un noto giornalista italiano. Ha lavorato molti anni come inviato e critico d’arte per il settimanale Gente, ma anche per Il Popolo, il Corriere dell’Informazione e per diverse
riviste e giornali culturali.
Nato a Fucecchio, da ragazzo era solito frequentare Firenze e il caffè letterario Le Giubbe Rosse dove conobbe Ottone Rosai e Giovanni Papini. Quest’ultimo lo aiutò a trasferirsi a Milano dove incontrò Salvatore Quasimodo,
Mario Sironi e Renato Birolli, “quelli di Brera”. Iniziò a fare un po’ di soldi vendendo disegni e acquarelli di questi artisti. Come ha ricordato lui stesso, questo
è stato il suo ingresso a Milano.
Il suo nome non è legato soltanto al giornalismo, ma anche alla poesia.
Ha pubblicato varie raccolte e i suoi versi sono intessuti di richiami alla mistica,
mai di denuncia o “di immediato risentimento sociale e linguistico”. Nessun poeta contemporaneo ha saputo, come Fabiani, dar voce con serena fermezza al proprio sentimento religioso, alla ricerca di un equilibrio tra urgenza del dire e reperimento delle forme poetiche adeguate. Ciò lo ha reso tra i più importanti
poeti religiosi del Novecento.
Dagli esordi de Il legno verde (1954) a L’ordinotte (1978) la sua penna si è via via dotata di un accento forte ed energico, caratterizzato da un timbro che, più che devozionale, è stato definito di coralità liturgica. In occasione
dei suoi ottant’anni, venne pubblicata Il cammino e la pietà, l’opera omnia che
contiene versi scritti tra il 1954 e il 1999 (editore Connect).
Fabiani è stato apprezzato dai più grandi scrittori, poeti e critici del suo
tempo (Vittorio Sereni, Andrea Zanzotto, Giorgio Caproni, Alda Merini, Marino Moretti, Dino Buzzati, Carlo Betocchi, Mario Luzi, Cesare Angelini ecc.).
Molte sono le attestazioni di stima: alcune sono pubblicate nelle prefazioni alle
sue opere (Caproni ne Le ferite e Spagnoletti ne La sposa vivente), altre sono raccolte in recensioni e note critiche (Mario Pomilio, Giovanni Raboni, Maurizio
Cucchi), altre ancora sono espresse nelle lettere private qui presentate.
Caproni considerò Fabiani uno dei pochi poeti giovani che scrivono
non per apparire intelligenti, o furbi, ma per intima necessità (8 maggio
1963). Apprezza la severità di alcune sue composizioni, la vastità e la nobiltà dei
temi e le alte meditazioni, sottolineando che, a differenza dell’amico Enzo, lui
non possiede quella fede necessaria per superare il fetore, l’abominio del mondo e il misero trionfare del male (20 agosto 1976).
Anche Zanzotto lo considera uno dei pochissimi poeti animati da un
senso religioso, che del resto fa difetto a quasi tutti (lettera non datata).
Marino Moretti, dopo aver letto la raccolta di poesie Nomen (Mondadori, 1965), commenta l’universo poetico di Fabiani sottolineandone il temperamento lirico di prim’ordine, non un libro di versi, ma un poema moderno
con un’indiscutibile verità (23 ottobre 1965).
Per Carlo Betocchi Le ferite, non solo è un bellissimo libro che aggiunge valore ai precedenti, ma è anche in perfetta coerenza, perfezionando una
poetica che dilata con sapienza d’artista la capacità di abbracciare il mondo
spirituale proprio di Fabiani (30 luglio 1969).
Anche per Cesare Angelini la liricità di Fabiani è degna di nota: è ricca
di preziosità, forza, lucentezza, densa di lirismo verticale, ricca di frammenti
che accecano per troppa vampa. Intuizioni inedite, personalissime, sconcertanti, allucinate (28 settembre 1965).
La raccolta di autografi e fotografie qui presentata è testimone della lunga carriera di Enzo Fabiani, dagli anni quaranta agli anni novanta, dei suoi rapporti
di lavoro e di amicizia. Tra le fotografie particolarmente significative e curiose
quelle con Ezra Pound e con Jack Kerouac, celebre esponente della Beat Generation, giunto ubriaco a una presentazione.
Le molte lettere, di varia lunghezza, sono firmate da alcuni dei più celebri scrittori, pittori e scultori italiani (e non solo) del Novecento. Trattano svariati argomenti: dagli immancabili ringraziamenti ed auguri, alle informazioni
sulla salute, agli invii di articoli e libri, a collaborazioni a riviste e al programma radiofonico L’Approdo (al quale Fabiani partecipò), a ringraziamenti per
recensioni, partecipazioni a convegni e premi letterari. Queste carte documentano anche l’amicizia di Fabiani con Clemente Rebora, poeta ribelle e mondano,
ma anche sacerdote umile, mistico e santo. Interessanti le molte considerazioni su romanzi e saggi usciti in quegli anni — veri e propri giudizi, brevi ma efficaci. Altrettanto di rilievo le molte e variegate notizie relative agli autori (licenziamenti, successi, cambi di lavoro, vita privata ecc.) e al mondo letterario di
quegli anni.
P R I N C I PA L E B I B L I O G R A F I A L E T T E R A R I A
Il legno verde. Cappelli, 1954
L’anima in fiamme. Poemetti. All’Insegna del Pesce d’Oro, 1959
Di fronte al nemico. Cino del Duca, 1961
Nomen. Mondadori, 1965
Le ferite. Rusconi, 1969
L’ordinotte. Rusconi, 1978
Beati gli amori. Pandolfo, 1979
Nel canto del fuoco. Cà Spinello, 1982
La sposa vivente. Edizioni Trentadue, 1991
Il cammino e la pietà. Poesie e poemetti 1954-1999. Connect, 2000
Hanno scritto a Enzo Fabiani
Adami Valerio Alberti Rafael DʼAlbisola Tullio
Angelini Cesare Arpino Giovanni Barberi Squarotti
Giorgio Barbisan Giovanni Barile Angelo
Barolini Antonio Bartolini Elio Bellonzi Fortunato
Berto Giuseppe Betocchi Carlo Bevilacqua Alberto
Bigiaretti Libero Bonsanti Alessandro Borgese
Leonardo Bucci Anselmo Buzzati Dino Camerino
Aldo Cangiullo Francesco Cantatore Domenico
Caproni Giorgio Caputo Livio Carrieri Raffaele
Cascella Michele Cassieri Giuseppe Cassinari
Bruno Cattafi Bartolo Chiara Piero Chiusano Italo
Alighiero Cicognani Bruno Coccioli Carlo Colla
Rienzo Comisso Giovanni Cucchi Maurizio Del
Buono Oreste Dessì Giuseppe Fabretti Nazareno
Falqui Enrico Faraoni Enzo Fasolo Ugo Fellini
Federico Franciosa Massimo Gentilini Franco
Giampieri Dante Gramigna Giuliano Grande Adriano
Greco Emilio Grillandi Massimo Gualtieri di San
Lazzaro Guerreschi Giuseppe Guidacci Margherita
Guillén Jorge Jahier Piero Kerouac Jack Lam
Wifredo Landi Marcello Lisi Nicola Luzi Mario
Maccari Mino Machiedo Mladen Manzini Gianna
Manzù Giacomo Marin Biagio Mendes Murilo
Menicanti Daria Merini Alda Montesanto Gino
Moretti Marino Morlotti Ennio Ottieri Ottiero
Pampaloni Geno Papini Giovanni Petrassi Goffredo
Pocar Ervino Pomilio Mario Pontiggia Giuseppe
Pound Ezra Prampolini Giacomo Prezzolini
Giuseppe Prisco Michele Radice Mario Ragghianti
Carlo Ludovico Rea Domenico Salvadori Aldo
Sanminiatelli Bino Santucci Luigi Sereni Vittorio
Silone IgnazioSinisgalli Leonardo Soavi Giorgio
Spadolini Giovanni Spagnoletti Giacinto Spaziani
Maria Luisa Tobino Mario Tomizza Fulvio Valeri
Diego Valsecchi Marco Venturi Marcello Venturoli
Marcello Viani Lorenzo Vivaldi Cesare Viviani
Giuseppe Zanzotto Andrea
Adami Valerio (1935). Pittore.
Lettera autografa firmata. Datata 10 novembre 1963. 280x220 mm. 1 carta
(scritto il recto). Manoscritto a inchiostro blu. Adami, uno dei grandi protagonisti dell’arte europea contemporanea, scrive all’amico Fabiani: […] il
giorno 23 novembre aprirò una mostra a Milano. […] Esporrò più di trenta
quadri nelle gallerie […] il Naviglio 1 e Naviglio 2. Non abbiamo mai avuto
l’occasione di parlare davanti ai miei quadri, per questo ti aspetto […]. €80
Alberti Rafael (1902-1999). Poeta andaluso.
Disegno a colori con dedica e firma autografa. Datato 21 aprile 1968, Milano. 1 carta compilata al recto. In cornice. Misure della cornice in legno color marrone chiaro: mm 383x282. Misure della carta: mm 343x242. Disegno
a pennarello nero, arancione e grigio. Dedica al margine inferiore destro
della carta: Para el / gran torero/ etrusco / Enzo Fabiani / con mi agradecimiento por sus / hermoses palabras / Rafael Alberti.
€330
Albisola (d’) Tullio
(pseud. di Tullio Mazzotti, 1899-1971). Artista.
Ritratto fotografico. Datato 14 agosto 1965. 125x175 mm. Tullio d’Albisola
insieme a Eda Loeb e Otty Seitun alla Festa della Rosa a Villa Faraggiana
(Albisola, SV). Al verso, oltre ai nomi di chi è ritratto nella fotografia, anche
il timbro ad inchiostro Foto Attualità Veneta / G. Stoppa / Corso Italia 21 Savona […].
€100
Albisola (d’) Tullio.
Lettera dattiloscritta con firma autografa datata 16 nov. 65. 270x150 mm 1
carta una pagina scritta al recto su carta intestata Mazzotti ceramiche
d’arte. [...] ti sono grato della poesia che mi hai dedicato. Il tuo pensiero lirico
si sente [...] sei grande! [...] il duro di Fucecchio ha raggiunto un NOMEN [...]
nel mondo letterario Italiano. Un grosso nome destinato a raddrizzare le gambe ai grilli [...].
€190
Angelini Cesare (1886-1976). Scrittore, critico letterario e presbitero.
Insieme di 5 lettere e 1 biglietto di appunti autografi firmati. Alcune scritte
tra il 1965 e il 1974, altre senza data. I manoscritti sono a inchiostro nero e
blu. Una lettera su carta con filigrana. Conservata 1 busta con francobollo.
Dimensioni varie. Angelini fu per oltre vent’anni rettore dell’Almo Collegio
Borromeo di Pavia. I suoi numerosi studi sono relativi alla letteratura religiosa, agli scrittori lombardi e a Manzoni. […] Perché gli italiani devono
amare Manzoni. Risponderei: Perché ci ha insegnato a scrivere bene e a vivere
bene. E aggiungerei una Nota Azzurra di Carlo Dossi, dove augura che gli Italiani possano raggiungere un grado intellettuale e morale da capire tutti e tutto il Manzoni […] (lettera non datata). Nella lettera del 28 settembre 1965 Angelini commenta una poesia di Fabiani: […] preziosità, forza, lucentezza, non
si poteva definire meglio questa sua nuova poesia. Densa di lirismo verticale,
ricca di frammenti che accecano per troppa vampa. Intuizioni inedite, personalissime, sconcertanti, allucinate. Certo qualche sottotitolo alle pagine […]
avrebbe giovato a quelli che come me vengono da un’età più mansueta, da un
linguaggio meno folgorato […]. […]non è esatto invece, che il Cantico non sia
ispirato. Lo è proprio nel senso della Chiesa: cioè iscritto da un uomo ma sotto dettatura di Dio. E non è un’opinione […] non si discute, anche se non pia€550
ce […] (lettera del 29 settembre 1969).
Arpino Giovanni (1927-1987). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 11 gennaio 1960. 285x205 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata Giulio Einaudi Editore. Arpino ringrazia per la nota su Gente. Speriamo che l’avvenire mi
veda tener fede a tutto e a tutti (anche se sono pochi). La suora [La suora giovane] è andata bene […]. Accolga il mio più vivo augurio […].
€120
Barberi Squarotti Giorgio (1929). Poeta e critico letterario.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 4 ottobre 1965. 220x160
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro nero. Firma a penna
blu. Su carta intestata del poeta. La lettera è inviata da Torino. Barberi Squarotti commenta un libro di Fabiani, Nomen: […] la ringrazio di cuore del
gentilissimo invio del Suo nuovo libro: che ho appena finito di leggere ora, perché non è testo su cui si possa troppo disinvoltamente trascorrere. Posso dirle che
Nomen è un’opera molto notevole, di una bellezza dura e segreta, dolorosa e
difficile che nasce dall’equilibrio rarissimo tra l’eco biblica che par d’avvertire
di continuo dietro la Sua parola e la rarefazione metafisica che sollecita il di€50
scorso fino all’acutezza che più ferisce? […].
Barbisan Giovanni (1914-1988). Pittore.
Biglietto autografo firmato. Datato 1 aprile 1978. Il biglietto, costituito da
un bifolio, contiene un’acquaforte originale tirata in 50 esemplari numerati e firmati dall’artista (esemplare n. 41). Manoscritto a inchiostro blu. Busta e francobollo conservato. I soggetti delle opere di Barbisan sono spesso
caratterizzati da natura morta (oggetti, fiori, frutta). I paesaggi riproducono spazi familiari: l’orto, la vigna, la legna. Le sue opere figurano nelle Gallerie d’Arte Moderna di Venezia, Roma, Torino, Verona e nelle collezioni del
Castello Sforzesco di Milano. All’estero nel Museo di Stoccolma ed in collezioni a Bruxelles, Berna, Boston, Filadelfia, New York, Mosca, Il Cairo. Grazie dell’articolo […]. Molto bello. Non mi garba il titolo! Troppo polemico e
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troppa ambizione. Io sono un semplice artigiano che cerca di fare il proprio mestiere come si dovrebbe […].
€120
Barile Angelo
(1888-1967). Poeta.
Biglietto dattiloscritto con firma autografa. Datato 23 marzo 1967. 110x145
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero su carta
con intestazione Angelo Barile. Poeta fortemente influenzato dalla sua fede
cattolica, ringrazia Fabiani per una recensione che è piaciuta anche ai miei
amici e a quanti la hanno letta, perché sincera e coraggiosa nei confronti di
€90
certi idoli della letteratura d’oggi […].
Barolini Antonio (1910-1971). Scrittore, giornalista e poeta.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 25 luglio 1969. 280x220
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero su carta intestata dell’autore. Alcune correzioni autografe nel testo. Barolini commenta il libro di Fabiani Le ferite: […] mi ha soprattutto colpito l’intelligenza
poetica nel profilo della prospettiva religiosa che hai saputo dargli. Mi pare
che il momento saliente sia rappresentato dalla poesia Le ferite, da quelle In
memoria del padre e soprattutto dalla poesia Ai poveri di spirito. Non so se mi
sbaglio, ma quest’ultima mi pare la chiave che regge e pervade tutto il volume.
[…] Questa mia lettera non è solo la testimonianza del mio affetto, della mia
stima […] ma anche contiene un implicita promessa di fare in modo che l’anno
venturo, se io ci sarò, l’Approdo si occupi delle tue poesie […]. Le ferite venne
pubblicato da Rusconi nel 1969. Alla lettera sono unite altre 2 missive (una
dattiloscritta con sola firma autografa — 5 aprile 1967 — e l’altra autografa — 4 dicembre 1968) nelle quale Barolini ringrazia Fabiani per una recen€130
sione e invia le sue congratulazioni.
Bartolini Elio (1922-2006). Scrittore, saggista e poeta.
Breve lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 27 settembre 1993.
290x210 mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero su carta con filigrana. Ho ristampato in un volume solo i miei primi due libri, Il Ghebo e Icaro e Petronio. Ci terrei ad avere una tua recensioncina che
magari si rifacesse alla tua, all’Icaro di tanti anni fa. Ma non vorrei darti una
seccatura. E allora fa come credi […].
€50
Bellonzi Fortunato (1907-1993). Scrittore e critico d’arte.
Breve lettera autografa firmata. Datata 2 febbraio 1990. 220x140 mm. 1 carta, scritta al recto. Manoscritto a inchiostro nero su carta con intestazione
Accademia Nazionale di San Luca. Bellonzi scrive a Fabiani richiedendo una
recensione ad un suo libretto sulla scultura fiorentina: […] Oltre ad esser
vecchio […] sono diventato anche vanitoso ti prego […] di farmene una notarella informativa sul tuo giornale […].
€40
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Berto Giuseppe (1914-1978). Scrittore.
Insieme di 5 lettere autografe firmate. Datate 1962 - 1964. Manoscritti a inchiostro nero e blu. Scritti al recto. Dimensioni varie. Grazie per le parole di solidarietà. L’atto di ribellione lo avevo da anni, l’esplosione è stata improvvisa e
spontanea. Ora però io dovrei dimostrare col mio lavoro che Moravia, Pasolini
ecc hanno torto. A settembre uscirà da Longanesi un mio volume di racconti,
buono o cattivo non so; comunque è fortemente impegnato contro l’andazzo del
tempo […] (lettera del 16 maggio 1962). Berto, nella lettera del 15 aprile 1964,
commenta alcuni poemetti di Fabiani: […] Già ti dissi che di poesia capisco poco e che nei miei giudizi vi è sempre una prevalenza di partecipazione personale […]. Più di tutti m’è piaciuto Lutero. Anche negli altri […] ho trovato cose belle, che mi hanno fatto pensare o mi sono commosso. Però solo in Lutero ho sentito me stesso, nel suo Credo, nella necessità di discutere Dio, nella sua rabbia piena d’amore […]. Nella lettera del 20 settembre s.a. si legge: ricevo in questo momento il tuo libro, lo sfoglio, l’occhio mi cade quattro cinque volte sulla parola
morte. Ah fratello! Quale fastidiosa e stimolante compagna ci siamo scelta. Io
me la porto aggrappata alle spalle, come quei demonietti dei futuri dannati del
medioevo. Sta lì e mi assiste. Leggerò il tuo libro e la mia morte chiacchiererà un
po’ con la tua [...].
€450
Betocchi Carlo (1899-1986). Scrittore e poeta.
Raccolta costituita da 26 lettere autografe firmate, 14 cartoline postali e biglietti autografi firmati e 20 lettere dattiloscritte con firma autografa.
Interessante carteggio inviato a Fabiani che attraversa trent’anni di storia
editoriale italiana. Le carte, scritte tra il 1 settembre 1954 e 30 gennaio 1982,
sono state inviate da Firenze (Via Madonna della Quercia 3 e da Borgo Pinti 61). Solo una da Agra (Varese), Albergo Belvedere. Sono state spedite a Fabiani a Milano in Via Solferino 3, in Via Safeto 5, in Via Dezza 29 e in Via
Jacopo della Quercia 1. I manoscritti sono a inchiostro nero e blu su carta
bianca e creme. 5 buste conservate. I fogli hanno differenti dimensioni e talvolta sono con l’intestazione: Vallecchi Editore e L’Approdo letterario. 2 lettere dattiloscritte hanno, oltre alla firma, alcune righe autografe.
Le lettere contengono argomenti di lavoro, tra cui invii di articoli e libri, collaborazioni a riviste e al programma radiofonico L’Approdo, ringraziamenti per recensioni, partecipazioni a convegni letterari, scambi di auguri, informazioni sulla salute, ma soprattutto esprimono il profondo rapporto di
stima e amicizia che nel corso di molti anni si instaurò tra i due scrittori e
poeti (dalla forma del Lei si passa al Tu nel 1962). A proposito di Clemente
Rebora il 17 novembre 1955 Betocchi chiede a Fabiani: Altre notizie del caro Rebora? Purtroppo le ultime che mi dette eran senza speranza. Alcuni anni
più tardi, il 18 luglio 1967: ti confermo che io intendo fare con la trasmissione
radiofonica de L’Approdo di mercoledì 1 novembre 1967, una bella commemorazione di Clemente Rebora che morì in quello stesso giorno di Tutti i Santi di
10 anni fa. […] Dovrà essere un discorso che restituendo agli ascoltatori un
tracciato della vita del poeta, la sua evoluzione spirituale, e il senso rinnovato-
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re e religioso che la sua poesia ebbe fino dalla apparizione dei Frammenti Lirici, si avvalga altresì a persuadere gli ascoltatori di un certo numero di poesie
scelte tra le più efficaci […]. Tuttavia queste non sono le uniche missive do-
ve viene ricordato Rebora. Il 30 luglio 1969 Betocchi commenta Le ferite,
opera di Enzo Fabiani: È un bellissimo libro […] con grande piacere ho visto
preceduto da una prefazione di Caproni, che vi si rivela buon conoscitore anche della tua precedente poesia. […] Questo tuo libro […] non solo conferma,
ma aggiunge un grosso punto di merito al già affermato valore di tutti i tuoi
precedenti; in perfetta coerenza coi quali svolge e perfeziona una poetica che è
soltanto tua […] ma dilatandone con grande sapienza d’artista la capacità di
abbracciare il mondo spirituale che ti è proprio […]. Tra le tante lettere che
contengono ringraziamenti c’è quella del 30 novembre 1959: davanti al
giornalaio ho comprato due copie di Gente (una per una vecchia parente di 80
anni che gongola quando sente dir bene di me e dunque io, anche prima di leggere il suo bell’articolo le ho dato pieno credito) e me lo son portato a casa. Ed
è proprio un caro, bello, affettuoso articolo […] affettuoso e commovente. La
mia sposa infatti ha detto che era anche molto commovente. Io ho pensato che
lei è uno dei pochi galantuomini che promettono e mantengono […]. Betocchi
chiede a Fabiani collaborazione con una trasmissione radiofonica: si era rimasti d’accordo che tu ti saresti incaricato di 80 righe su Jean Leclercq Cultura umanistica e desiderio di Dio. Doveva essere da me per il 15 aprile. […] Ho
bisogno di questi rincalzino per rimpolpettare la trasmissione anche con argomenti del genere […] (4 maggio 1966). Oppure: Il libro di Jean Leclercq, cioè
la tua recensione sullo stesso, è andato in onda il 31 agosto. Riceverai dunque il
pagamento (12 settembre 1966). Tra le lettere di auguri: la cara dedica del bellissimo libretto di tue poesie e dipinti di Sassu […] era datata da Capodanno
ma io ero in Riviera e non ho trovato il bel dono affettuoso e augurale che al ritorno. E prima di tutto ricambio i più cari auguri a te e a Sussu […]. Del resto
Sassu con la tua prefazione ha semmai intonato un discorso che tende a dare
alla sua pittura un valore che trascende anche il tuo; o meglio va più in là quanto ad accenti emozionali. Ma le tue poesie e le sue pitture si trovano d’accordo
[…] (16 gennaio 1965). Sulla salute: Ho appreso con rammarico la notizia dei
tuoi malanni. Vorrei sapere che il bambino ora sta bene. Assicuramelo, mi farai cosa grata. Eppoi nella tua lettera del 6 febbraio c’è quell’ecc… ecc… che
s’aggiunge al resto e che lascia più in pensiero che mai […] (lettera del 15 febbraio 1967). Son carico di malanni […] cacciato nel dedalo dell’esaurimento
nervoso…cose che tu sai anche meglio di me nei travagli anche peggiori in cui
ti sei trovato […] (8 luglio 1979). Nell’ultima lettera del 30 gennaio 1982 si
legge: Evviva il tuo Nel canto del fuoco. Quanta nostalgia di quand’eri ragazzo e a fior d’orecchio sentivi i tuoi paesani, e soprattutto […] li sentivi parlare
come parlano qui. Avviene, certe volte, tornando nei luoghi d’infanzia anche da
adulti, di sentirne l’eco, dal vero, di quell’antico sentire […]. Evviva affettuoso,
partecipe e commosso, dal tuo vecchio ma non del tutto rincoglionito […] Carlo
€2.400
Betocchi.
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Bevilacqua Alberto (1934-2013). Scrittore, regista e sceneggiatore.
1 lettera autografa firmata. Datata 18 luglio 1962. 220x280 mm. Manoscritto a inchiostro nero e blu. Due carte in totale, scritte al recto. Conservata la
busta con francobollo, compilata a inchiostro blu. Bevilacqua scrive a proposito del suo romanzo Una città in amore: […] le sarei molto grato se potesse parlare del mio libro nella sua rubrica […]. Glielo chiedo con la franchezza e
la familiarità giustificata da anni di lavoro dedicato alle stesse cose, con lo stesso entusiasmo […].
1 lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 6 giugno 1964. 220x280
mm. Una carta scritta al recto. Bevilacqua scrive […] Rusconi mi ha fatto sapere [...] che ha letto La Califfa e gli è piaciuto [...], e continua, io penso che
tra di noi sia nata una bella amicizia: di quelle per le quali, in fondo, vale la pena sia di scrivere che di vivere […].
€ 200
Bigiaretti Libero
(1905-1993). Scrittore e poeta.
2 lettere, una autografa firmata e l’altra dattiloscritta con firma autografa.
Datate 1961 e 1966. Manoscritti a inchiostro blu. Una lettera su carta intestata dello scrittore. Dimensioni varie. Il contenuto della lettera autografa
(28 luglio 1966) esprime il solido rapporto di amicizia e stima con Fabiani:
[…] il tuo bellissimo articolo mi ha davvero commosso. Come una insperata prova di amicizia e di comprensione; che tra l’altro mi rende giustizia contro le manovre degli arrivisti e dei giudici (!) per escludermi dalla loro spartizione dei milioni. […] che festa, per me, quando mi capita di captare una voce disinteressata e onesta che mi esprime un consenso magari troppo generoso […].
€150
Bonsanti Alessandro (1904-1984). Scrittore e politico.
Biglietto autografo firmato. Datata 30 gennaio 1963. 140x210 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro nero su carta con intestazione Gabinetto G. Vieusseux. Bonsanti diresse il Gabinetto G. Vieusseux dal 1941,
succedendo ad Eugenio Montale. Biglietto di ringraziamento per un artico€40
lo pubblicato sul settimanale Gente.
Borgese Leonardo (1904-1986). Scrittore, critico d’arte e pittore.
2 lettere autografe firmate. Datate 1975 e 1979. Manoscritti a inchiostro nero. Dimensioni varie. Nella lettera del 5 maggio 1975 Borgese scrive a Fabiani per rettificare alcune notizie pubblicate su Gente: Evidentemente […] non
ci siamo capiti. A parte la crudezza sul Croce traduttore (non approvo il tono
malevolo di un Manacorda), a parte la gratitudine che sento verso l’amico di
mia madre, e di me stesso, non posso avere detto che Croce scrisse articoli sul pittore Ezekiele Guardascione: e anzi sarei pronto a giurare che non ne scrisse
mai. Intendevo appena dire che Croce praticamente non si interessava di pittura, visto che in casa teneva quadri di Guardascione […] uno che cercava di
sbarcare il lunario. Quanto a Spadini intendevo raccontarti che a rovinargli la
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salute poté contribuire la vita disordinata […] lui e sua moglie frequentavano
sì le osterie […] ma solo per cenare alla buona in campagna, come del resto altri pittori […]. Infine, all’Ambrosiana furono promessi milioni per una sala che
€150
ospitasse il capolavoro di Michelangelo, ma non furono mai spesi […].
Bucci Anselmo (1887-1955). Pittore e scrittore.
Biglietto autografo firmato. Datato 3 luglio 1953. 120x140 mm. 1 carta, scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro nero su cartoncino intestato Il nuovo Corriere della Sera. Bucci, esponente del Gruppo Novecento e fedele ad una
figurazione post-impressionista, è autore di moltissimi dipinti e incisioni e anche autore di molte pubblicazioni. Il libro Il pittore volante vince nel 1930 il
Premio Viareggio. Biglietto scritto da Monza: […] La tua lettera di plauso mi
ha fatto gran piacere […]. Stavo scrivendo in questi giorni un pezzo sulla televisione che è rimasto sospeso e che riprenderò […] Protesto contro le paure.
€90
Spiegherò lo stato d’animo nell’articolo […].
Buzzati Dino (1906-1972). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 4 novembre 1971. 280x220 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a penna nera. Busta e francobollo conservati. La
breve, ma simpatica, missiva è inviata da Cortina: […] sei stato come al solito bravissimo. E generoso. Mi hai fatto un eccessivo onore. Peccato che io sia co€250
sì brutto. Altrimenti chissà quante lettere […].
Camerino Aldo (1901-1966). Scrittore, giornalista e critico letterario.
Insieme di 4 lettere e 1 cartolina postale, dattiloscritti con firma autografa
datate 1962-1965. Dimensioni varie. Firme e note autografe a penna blu. Su
carta intestata dello scrittore. Lettera del 20 settembre 1965. […] Valeri d’accordissimo per il Cittadella al Dott. Enzo Fabiani. Gli parlai io personalmente. Mia moglie vide un’unica volta Palazzeschi prima della tua venuta, poi non
più. Doveva venirmi a trovare. Non lo vidi mai. Credo sia vergognoso di aver
detto orrori di un tal De Sanctis premiando per il Mestre che ora sostiene a spada tratta. Se non è uomo libero questo fiorentino, ottimo scrittore e sgrammaticato solenne, carico di milioni, ultraottantenne etc. etc. di chi ci si potrà fidare?
Mala tempora currunt […]. La lettera termina con alcuni distici inventati da
Camerino (taluni scurrili).
Lettera del 9 gennaio 1965: molto ringrazio Lei e Sassu dell’omaggio cortese.
Apprezzo molto i dipinti e i Suoi bellissimi versi. Peccato che nel Gazzettino il
critico di poesia en titre sia Emilio Isgrò; al quale Le consiglio di far avere il
€170
Suo libretto [...].
Cangiullo Francesco (1884-1977). Scrittore, poeta e pittore.
Lettera autografa firmata. Datata 8 gennaio 1976. 285x220 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a penna blu su carta intestata Hotel Palazzo Li-
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vorno. Cangiullo scrive a Fabiani a proposito di Marinetti: […] io spesso ti ricordo e ne parlo a proposito di Ninì Champagne e del film Ninì Tirabusciò tratto dal mio romanzo lanciato da te su Gente. […] Ora ricorre il centenario della nascita di Marinetti (1876), io pubblicherei volentieri un pezzo su Gente con
originalissimo ritratto del Maestro fatto con le lettere del mio alfabeto a sorpresa, lettere che compongono il nominativo Marinetti. Tu, se credi, potresti fare
anche un commento, non so, un cappello, presentarlo… […] Dell’avvenimento
[…] di già se ne parla in italia e all’estero.
Lettera autografa firmata. Datata verso Primavera 976. 285x220 mm. 1 carta, scritta al recto. Manoscritto a penna blu su carta intestata Hotel Palazzo
Livorno. Al piede della carta un
raffigurante il Vesuvio, con le parole Livorno… Milano… ’O sole mio … Marechiaro… Posillipo. Cangiullo scrive a proposito di un recensione di Fabiani relativa al centenario di Marinetti: […] una sola cosa ha sorpreso l’autore della
sorpresa: quella di non trovare il ritratto, da lui dipinto del giovanissimo Maestro - 1913. Bada, e scommetto che è il migliore di quanti ne fecero alla sua elletrica imago; ed è polemicamente che non è del tutto… futurista […]. € 450
Cantatore Domenico (1906-1998). Pittore, illustratore e scrittore.
2 lettere autografe firmate. Datate: 1976 e 1983. Manoscritti a inchiostro nero su carta intestata di Cantatore. Dimensioni varie. Nelle brevi lettere il pittore ringrazia per un’intervista che Fabiani gli ha dedicato sulla rivista
Gente e per la bella recensione alla mia mostra […]. Sei stato come sempre affettuosamente gentile. Ti prego di gradire questa mia cartella, quale augurio
€160
per un anno di bene […].
Caproni Giorgio (1912-1990). Poeta, critico letterario e traduttore.
Insieme di 17 lettere: 11 autografe firmate, le altre dattiloscritte con firma e
breve nota autografa.
La raccolta di lettere inizia nel 1959 e procede fino al 1982. Le missive presentano uno spaccato della storia della poesia italiana del Novecento. Caproni, senza remore, esprime numerose ed articolate impressioni — talvolta vere e proprie recensioni — e dispensa all’amico Fabiani consigli preziosi. Le lettere, nelle quali si passa dalla rigorosa forma del lei ad una amicale
forma del tu, svelano, non soltanto un rapporto di sincera amicizia, ma anche un intenso rapporto di collaborazione — Fabiani talvolta era il primo
lettore di Caproni — supportato da una vicendevole stima. Lettera del 16
ottobre 1959: La ringrazio molto per il cordialissimo articolo apparso su Gente. La prego di ringraziare anche l’editore Rusconi. Ha messo (avete messo) un
titolo di una straordinaria bellezza e delicatezza. […] Volevo anche ringraziarla per L’anima in fiamme i cui versi mi sono piaciuti molto […]. Non ho combattuto in Albania […] ma nel Fronte Occidentale.
Lunga lettera scritta da Roma il 20 agosto 1976: […] Ti ringrazio per avermi mandato in anteprima Per mano […] forse una delle più belle e profonde
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cose che hai scritto […]. Mi è piaciuta la severità della composizione; ma ancor di più mi ha colpito la vastità e la nobiltà del tema e delle alte meditazioni ch’esso comporta. Vorrei parlartene in termini critici […]. Io dico soltanto
che questo tuo Piero, cieco eppur donatore di tanta luce, da te scolpito con tanta maestria, non mi sarà facile dimenticarlo, anche se io non possiedo, purtroppo, quella fede necessaria per superare il fetore, l’abominio del mondo e
il misero trionfare del male, ora che anche per me sta venendo l’inverno con
le tenebre […].
Lettera del 22 novembre 1976: […] Il poemetto (Le fatiche dell’anima, titolo
che preferisco all’altro) è di una forza grandissima, e mi ha preso dal primo
all’ultimo verso. Sia per la concezione, sia per il linguaggio […] così inconfondibilmente tuo, mi riporta di corsa al più rovente Medioevo, se non alla
Bibbia: agli anni d’oro, voglio dire, della poesia sacra, genere oggi decaduto
[…]. Di grande effetto la divisione in due parti, grazie alla quale, dopo il corrusco della frammentazione luciferina nell’universo, la preghiera giunge […]
come una schiarita piena di distensiva speranza […]. Non mi sembra che il testo abbia bisogno di molti ritocchi, a parte qualche ripetizione lessicale, facilmente eliminabile. […] Capisco benissimo la tua inquietudine e il tuo rovello
[…]. Ti ringrazio dell’emozione che mi hai dato leggendoti […].
Breve nota del 13 luglio 1977: Non ho trovato nulla di adatto, fra le mie pagine inedite. I versi buoni hanno ancora bisogno tutti d’essere ritoccati […]
Sono incerto. Lettera del 15 marzo s.a.: Ti rispedisco la bozza [...]. Quanto al
taglio operato da te e Forti perché dovrei offendermi? [...] Se il pezzullo fosse
troppo lungo ho segnato gli eventuali tagli da fare. Ho levato le virgolette a
bestie e a Bestie perché le trovo inutili e un zinzino ipocrite [...]. Per maggior
chiarezza ti unisco il nuovo dattiloscritto[...] Lettera scritta da Roma il 22 novembre s.a.: volevo, in primis, parlarti di Francesco Tentori, che vorrebbe
stampare un libro di poesie. […] poesie che io apprezzo molto per la loro aura nobile fatta tutta d’impercettibili turbamenti [?] […] quella profonda spiritualità ch’io invidio essendone del tutto privo […].
Missiva del 29 marzo s.a. Sono mortificato, credimi. Proprio quest’oggi ho ricevuto una telefonata dal Provveditorato agli studi che m’ha bloccato. Mi
hanno annunziato (sono in aspettativa per motivi di salute) che verrà a casa
un medico per la visita fiscale […]. Ti chiedo scusa […] Ti avrei visto volentieri […] e anche delle tue poesie avremmo parlato, che su di me esercitano
una specie (scusami) di magnetismo. T’invidio la fermezza della voce, la nitidezza dell’immagine, l’asciuttezza bruciata dal dolore, della tua disperatio
fiducialis, oserei dire ereticamente […].
€1.900
Caputo Livio (1933). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata: 28 marzo s.a. 295x207 mm. 1 carta, scritta al recto e al verso. Manoscritto a inchiostro nero. Su carta intestata Epoca. Corrispondente per il Corriere dell’Informazione e per Gente, Caputo si
trasferisce prima a Londra, in qualità di inviato de Il Resto del Carlino ed
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Epoca, e in seguito a New York (responsabile degli uffici della casa editrice
Mondadori). Lavorò poi con Montanelli a Il Giornale, con Nutrizio a La
Notte e al Corriere della Sera. La missiva è inviata da New York: […] la mia
vita, nelle ultime settimane, è stata una continua serie di spostamenti e di affanni […]. Caputo parla lungamente della morte del padre, avvenuta pochi
giorni prima e scrive: mai come trovandomi davanti alla bara di mio padre, in
un piccolo cimitero del Monferrato, mi sono reso conto della labilità del tempo.
E adesso chissà cosa ci riserva l’avvenire. Io vivo un po’ alla giornata, senza fare piani […].
€60
Carrieri Raffaele
(1905-1984). Scrittore e poeta.
Cartolina postale non viaggiata, autografa firmata. Datata 21 agosto 1976.
110x150 mm. Manoscritto a inchiostro nero. Al recto la riproduzione di un
disegno a colori dedicato da Picasso a Carrieri. Carrieri ringrazia per l’affettuoso articolo uscito su Gente.
€40
Cascella Michele (1892-1989). Pittore.
Ritratto fotografico. Datato settembre 1977. 176x240 mm. Al verso della fotografia è indicato con pennarello verde: Guido Fabiani [figlio di Enzo Fabiani] / posa per Michele Cascella / Portofino […]. Nel ritratto, oltre al pittore e al bambino, anche i coniugi Fabiani. Al verso anche il timbro World
Press / Rusconi […] Photo by Norberto Zini.
€100
Cassieri Giuseppe (1926-2008). Scrittore, saggista e commediografo.
Lettera autografa firmata. Datata 19 aprile 1962. 280x220 mm. 1 carta, scritto recto e verso. Manoscritto a inchiostro nero. Cassieri fu autore di vari romanzi e racconti. Cassieri scrisse anche varie raccolte di saggi e collaborò
con vari giornali e periodici. Lunga lettera — quasi una recensione — ad alcuni poemetti di Fabiani: Il Pilota, l’Astronauta, il Morto. […] Impressionante! […] Sono di una forza drammatica così sconosciuta nell’attuale produzione
poetica, da rischiare un meraviglioso anacronismo. […] Dentro il nemico c’è un
[…] modernismo, e una libertà rappresentativa così radicali […]. C’è la tua
quercia potenziale, non vi è dubbio […].
€120
Cassieri Giuseppe.
Lettera autografa firmata. Datata 4 dicembre 1965. 280x220 mm. 1 carta,
scritto recto e verso. Manoscritto a inchiostro blu. Lettera nella quale Cassieri commenta Nomen, il lavoro poetico di Fabiani pubblicato da Mondadori nel 1964: […] di rado oggi è dato riscontrare nella misura del verso un accento così persuasivamente esplicito, vibrato - e non solo per suggestione - (cupa suggestione) musicale e pittorica - perentorio nell’ethos che lo sottende, incarnato nella parola, coinvolgendola tutta - senza inutili dissolvenze - anche se
a un prezzo: quello che qua e là, in virtù di tanta presenza l’empito cede a una
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sorta di exultat e del suo contrario […]. Ma ciò è dovuto soltanto all’eccesso di
€120
morbidezze, di allusività […].
Cassinari Bruno (1912-1992). Pittore e scultore.
Lettera autografa firmata. Datata 8 luglio 1960. 180x115 mm. 1 carta, scritta al
verso l’indirizzo di Cassinari Via Donati 47 A / Forte dei Marmi. Dal 1940 Cassinari fu membro del gruppo Corrente orientandosi verso un linguaggio pittorico rivolto a una essenziale valutazione del timbro cromatico. Un lungo soggiorno ad Antibes lo mise in contatto con l’opera di Picasso. Qui conobbe anche Chagall e Matisse. Sono lieto di pensarti in buona salute e non ho il piacere
di gustarla. Ho visto l’articolo su Gioia molto bene […] Ora attendo con curiosi€100
tà di vedere Gente (qui al Forte è molto letto) […].
Cattafi Bartolo (1922-1979). Poeta.
Insieme di 8 lettere (di cui 1 dattiloscritta con la sola firma autografa) e 1
cartolina postale viaggiata autografe firmate. Datate: 1952-1978. Manoscritti a inchiostro blu e nero. Lettere di varia lunghezza. Tre buste conservate.
La cartolina è inviata da Barcellona (Messina). Carte di varie dimensioni.
Trasferitosi negli anni ’50 da Messina a Milano, Cattafi, grazie alla conoscenza di Vittorio Sereni, inizia a frequentare l’ambiente letterario lombardo. Scrive poesie e vince alcuni premi, ma si dedica anche alla pubblicità
(prima alla Motta e poi alla Pirelli), alla pittura e alla fotografia. Lettera del
28 febbraio 1952: […] mi è piaciuta molto la tua nota sulle mie poesie […]. Mi
pare che tu sia riuscito ad entrare agevolmente in quella triste ed insanguinata
nebbia, esplorandola con fine intelligenza, ed anche con vigile, quindi non nociva, partecipazione. […] E tu poi, […] sei poeta. Ricordo nitidamente quel primo, e purtroppo fugace, contatto con le tue poesie. Ma parvero, belle, forti, limpide […]. Nella lettera del 29 novembre 1955 Cattafi ringrazia per una proposta di collaborazione: […] Ti ringrazio per l’affettuosa proposta di collaborazione alla terza pagina, accetto volentieri. Anche d’accordo sulle condizioni:
la tessera del Partito Comunista io non ce l’ho (e spero di non avercela mai);
quanto alla seconda condizione […] mi costerà un po’ di fatica, ma farò del mio
meglio, cercherò di non parlare di donne… […]. Il 5 febbraio 1970 Cattafi
scrive a Fabiani chiedendo aiuto per un amico: […] Il caso del mio amico Morale è un caso particolarissimo: è un giornalista che dopo 7 anni di lavoro al suo
giornale è stato licenziato in tronco con altri 150 lavoratori perché il padrone
con un telegramma ha chiuso la baracca dando 7 giorni appena di preavviso.
Il giovane ha moglie e 3 figli […]. La lettera dell’11 gennaio è di ringraziamento: […] Ora leggo su Gente di questa settimana la tua recensione a Il buio.
Ti ringrazio vivamente dell’attenzione e delle parole che hai voluto dedicare alla mia ultima plaquette scheiwilleriana. Buono anche l’accenno a certi addetti
€750
ai lavori, ai topi annidati nei compromessi […].
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Chiara Piero (1913-1986). Scrittore.
Lettera dattiloscritta con firma autografa Datata 22 dicembre 1962. 295x210
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro nero, firma a inchiostro blu. […] vengo a sapere a mezzo dell’Eco della Stampa che hai proposto
anche il mio libro per un referendum natalizio su Due di più. Ormai ti posso riconoscere come il padrino del Piatto e quindi come mio campare: il che per un
oriundo siciliano quale sono è molto. Ma vorrei fosse di più tanto mi sento obbligato […]. Avrai già ricevuto i miei auguri col disegno della vecchia cascina
che aspetta, questa primavera, te e famiglia per altre giornate di aria buona
€180
[…].
Chiara Piero.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 18 maggio 1977. 295x210
mm. 2 carte, scritte al recto. Dattiloscritto e firma autografa a inchiostro nero. Su carta intestata dell’autore. Busta con francobolli conservati. Un breve
strappo delle carte. Lunga missiva di risposta ad alcune accuse mosse da Fabiani a Chiara a proposito dell’Invito alla lettura pubblicato da Mursia. Fabiani si trovò ad essere escluso da un elenco di critici letterari; ciò lo rammaricò e Chiara rispose: trovo che tu mi prendi per il petto, […] ponendomi un
aut aut: o tu non hai mai letto le mie recensioni, oppure mi reputi tanto fesso da
dover essere escluso di forza da un elenco pur generoso. Forse non hai notato che
il libretto è stato scritto da Enrico Ghidetti, per incarico della Mursia […] ha fatto un bilancio critico e ha espresso dei giudizi […]. Se ti ha omesso, insieme ad
un centinaio d’altri è perché ha voluto così, credendo utili al suo profilo critico
altri autori […]. Non capisco poi cosa c’entri essere fesso con il venire escluso da
un elenco di critici […]. Posso capire la tua irritazione, ma non riesco a spiegarmi come mai hai voluto prendere per il bavero in modo così rustico un vecchio
amico […]. La missiva è insieme ad altra, autografa firmata di Chiara. Data-
ta 5 luglio 1977. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata Splendido Portofino. Ti ringrazio per aver parlato del mio libro [...] anche se hai voluto
bollarmi con la definizione restrittiva di narratore minore o meglio hai voluto
assegnare i miei romanzi a una narrativa minore che per me non esiste, perché
€220
c’é solo quella buona e quella scadente [...].
Chiusano Italo Alighiero
(1926-1995). Critico e giornalista.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 10 maggio 1982. 278x220
mm. 1 carta (scritto il recto). Dattiloscritto a inchiostro nero e firma autografa a inchiostro nero. Su carta con intestazione dell’autore. Chiusano ringrazia Fabiani: primo, dell’intervista che mi hai fatto, delicata e penetrante come un bisturi, bruciante e refrigerante come il ghiaccio, piena di una irsuta simpatia […]. Secondo, del tuo libro in versi, canto e fuoco, canto nel fuoco e fuoco
nel canto, così disperatamente buio nelle ore che tutti conosciamo, così scandalosamente consolante negli attimi che solo pochi conoscono […]. Solo questo. E
€70
un abbraccio. A presto, amico.
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Cicognani Bruno (1879-1971). Scrittore e drammaturgo.
Lettera autografa firmata. Datata 10 maggio 1951. 210x150 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu. Busta e francobollo conservati. […] Ho vissuto giorni così tumultuosi per la recita romana di Yo el Rey
[dramma teatrale uscito nel 1949] che non so neppure se io le abbia scritto, se
l’abbia ringraziato per il suo articolo così umano e cordiale […]. Le ho fatto
spedire da Vallecchi La Velia. Qualunque altro dei miei libri Ella desideri, non
ha che da iscrivermelo […].
€90
Coccioli Carlo (1920-2003). Scrittore.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 16 maggio 1964.
250x165 mm. 1 carta, scritta recto e verso. Dattiloscritto a inchiostro nero. Firma e alcune correzioni autografe a penna blu. Coccioli invia a Fabiani il suo nuovo libro […] non so se sia il caso di chiamarlo romanzo
pubblicato da Vallecchi: L’erede di Montezuma. L’autore ne descrive le caratteristiche, spiegando di aver seguito i consigli impartiti da Fabiani.
Spera in una recensione: La materia è affascinante […] una specie di storia di fantascienza, ma con tanti significati moderni, con tanti echi squisitamente nostri […].
€170
Colla Rienzo
(1921-2009). Editore.
Due lettere autografe firmate. Datate: 1956-1957. Manoscritti a inchiostro
nero. Su carte intestate La Locusta. Dimensioni varie. Colla fu il fondatore
della casa editrice vicentina che pubblicò lavori di Primo Mazzolari, ma anche di tanti autori con le voci ispirate ed inquiete del secondo Novecento.
Nel catalogo della casa editrice compaiono oltre 250 nomi, tra cui: Simone
Weil, Edith Stein, Rebora, Bernanos, Mauriac, Mounier, Milani, Gandhi,
Martin Luther King, Pasolini. Lettera del 27 novembre 1956: […] La Locusta è in amicizia di giovani che vogliono stare insieme a pregare, a studiare, a
fare: perché oggi bisogna stare insieme per non perdersi… Coi soldi che escono
dai libri aiutiamo certi nostri fratelli più poveri che anche a Vicenza vivono in
baracche alla periferia della città. Abbiamo già costruito una casa dove abbiamo sistemato tre famiglie […].
€90
Comisso Giovanni
(1895-1969). Scrittore.
2 lettere autografe firmate. Datate 1962-1963. Manoscritti a inchiostro blu.
Dimensioni varie. Il 14 dicembre 1962 Comisso scrive: ti prego di spedirmi
subito il materiale tolto dal mio archivio. Non dirmi che lo hai smarrito […]. E
qualche giorno dopo (il 18 gennaio 1963): vedo dalle lettere ricevute a seguito del tuo articolo che Gente è letta anche nell’Uruguay. Devo quindi ringraziarti ancora. Però Gente non è un giornale per segretari e segretarie […]. €220
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Cucchi Maurizio (1945). Poeta, critico letterario e pubblicista.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 24 giugno 1980. 295x210
mm. 1 carta (scritto il recto). Dattiloscritto e firma autografa a inchiostro
nero. Cucchi ringrazia per una recensione: […] ho apprezzato il tono che si
adatta moltissimo al carattere del libro. Ho ovviamente gradito i gentilissimi riferimenti che pure permettono […] di far capire qualcosa a chi legge l’articolo,
€50
a trasmettergliene […] efficacemente il colore […].
Del Buono Oreste (1923-2003). Scrittore, critico letterario, giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 3 novembre 1953. 225x142 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata Oggi / Settimanale di attualità e cultura. Nella missiva Del Buono ringrazia per una recensione e commenta: Quello che dici mi pare molto giusto e spero mi possa
essere utile per compiere un pochino di strada con il mio prossimo lavoro. Vorrei infatti superare la tristezza programmatica, il monocorde vittimismo di Acqua alla gola, lasciare i troppi difetti a Berto e non conservarmeli addosso.
Queste sono le intenzioni, i risultati dipendono invece dalla mia natura umana
[…].
€150
Dessì Giuseppe (1909-1977) . Scrittore.
Lettera autografa firmata. Datata: 18 luglio 1972. 280x220 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu. Su carta intestata di Dessì. Le
sono molto grato per il suo articolo su Paese d’Ombre […]. Mi pare che a lei non
siano sfuggite alcune cose, per me importanti, che altri hanno ignorato. €130
Fabretti Nazareno
(1920-1997). Sacerdote e giornalista.
2 lettere dattiloscritte con firma autografa. Datate: 1961-1978. Dattiloscritti a inchiostro nero. Firma a pennarello rosso e a inchiostro nero. Su carte
intestate Frate Sole e L’Europeo. Dimensioni varie. Autore di una quarantina di libri, soprattutto testi biografici su Francesco d’Assisi, Santa Chiara,
Paolo VI, Giovanni XXIII, Fabretti collaborò anche con alcune riviste (Famiglia Cristiana, L’Europeo, Il Popolo) e quotidiani (Il Corriere della Sera,
Il Giorno). Lettera del 1 ottobre 1978: Piangendo ed esultando insieme per il
mistero e il dono della morte di papa Luciani (come ai cristiani si conviene), ho
letto il tuo Ordinotte. Se avessi scelto la Bibbia non ci sarebbe stata differenza,
quanto a sapore di dolore e di salvezza. Considero il tuo libro, il tuo canto, uno
dei doni più decisivi giunti, inattesi, alla mia poca fede di cristiano e alla mia
stanchezza di lettore. […] Sotto il suono della campana dell’ordinotte, c’è mia
madre come la tua, la sua morte come tutta la disperata e coraggiosa civiltà cristiana e contadina della nostra terra: più Giobbe e il Medioevo, più Jacopone e
Cristo […].
€70
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Falqui Enrico (1901-1974). Critico letterario.
Cartolina postale viaggiata autografa firmata. Datata 18 giugno 1969.
146x105 mm. 1 carta (scritto il recto). Manoscritto a penna blu. Al verso
l’indirizzo del destinatario. [...] La montagna ha partorito l’Himalaya, stavolta, a giudicare dall’ampiezza del tuo articolo sul mio libro. Non che m’aspettassi un topolino… Questo ti dica quanto alla sorpresa si unisca il piacere […].
Fra l’altro dai anche prova d’aver letto il libro più di quanto ormai si sia soliti
sorvolare le pagine da recensione. Lo hai letto e lo hai sottoscritto, riconoscendo la fondatezza degli argomenti e delle tesi, che del resto dovrebbero essere
tutta la nostra categoria, se la nostra fosse ancora una categoria e non un’accozzaglia […]. Ne riparleremo a voce […] ci ritroveremo per il Campiello […].
La recensione di Fabiani era relativa al libro di Falqui Giornalismo e letteratura.
€100
Faraoni Enzo (1920). Pittore.
3 lettere autografe firmate. Datate 1961, 1969 e 1980 (?). Manoscritti a inchiostro blu e nero. Dimensioni varie. Faraoni si formò artisticamente frequentando l’ambiente fiorentino delle Giubbe Rosse (Ottone Rosai, Alessandro Parronchi, Mario Luzi...). […] Sono tornato da vari anni ad un lavoro continuo, e qualche risultato l’ottengo, non so se valido in forza, ma almeno
corretto. Sto preparando una mostra con una sessantina di opere prevalentemente giovanili, dei nostri tempi, quasi una retrospettiva [disegno di una mano
che fa uno scongiuro!] alla Galleria Pananti, una galleria di recente apertura,
assai bella e grande. […]. Il quadretto che mi chiedi, vecchio erotomane, è come se tu lo avessi già a Milano. Appena avrò tempo, e nervi, di cercarlo te lo in€210
vierò […] (lettera del 14 marzo 1969).
Fasolo Ugo (1905-1980). Poeta.
Insieme costituito da 1 lettera e 1 biglietto autografi firmati, 1 lettera dattiloscritta con firma e lunga nota autografa. Datati 1954-1979. Manoscritti a
inchiostro nero e blu. Il biglietto è su carta intestata di Fasolo. Dimensioni
varie. Fasolo, che collaborò con la rivista Il frontespizio, ebbe modo di frequentare artisti e letterati: Aldo Palazzeschi, Diego Valeri, Ardengo Soffici,
Carlo Bo. Pubblicò vari testi di poesia. La lettera del 15 settembre 1954 è relativa all’invio di un libro di poesie di Fabiani. Fasolo ne commenta il contenuto: […] buone poesie. Simpatica ma troppo incerta la presenza di Spagnoletti. […] il libro […] mostra un netto progresso di consapevolezza letteraria,
ma forse un maggior timore d’espressione e d’invenzione di quanto non siano le
prime tue liriche […]. Anche la lunga bella lettera dattiloscritta (con sette ri-
ghe autografe) del 14 giugno 1962 è a commento di un altro libro di Fabiani Di fronte al nemico.
€150
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Fellini Federico (1920-1993). Regista e sceneggiatore.
2 ritratti fotografici. Non datati. 200x310 mm. Il regista, ritratto in piedi
davanti agli scaffali di una libreria, è insieme ad alcuni amici e a Enzo Fa€220
biani.
Franciosa Massimo
(1924-1998). Sceneggiatore e regista.
Lettera autografa firmata. Datata 6 maggio 1955. 225x145 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro nero. Su carta intestata La Fiera
Letteraria. Franciosa, giornalista e scrittore (redattore e poi capo redattore
de La fiera letteraria), fu attivo per oltre cinquant’anni nell’ambiente cinematografico. Firmò molte opere tra cui Poveri ma belli, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo e Le quattro giornate di Napoli. […] molte grazie per le sue
cortesie […]. Le sarei grato se volesse disporre per l’invio di due copie del Popolo di Milano, numero contenente il mio intervento nell’inchiesta degli scrittori […].
€70
Gentilini Franco (1909-1981). Pittore.
Lettera autografa firmata. Datata 18 novembre 1960 Roma. 284x221 mm.
(scritta recto e verso). Gentilini, considerato uno dei maggiori artisti figurativi, invia il materiale necessario per un articolo [...] Se va da Cardazzo
scorra l’ultima monografia con presentazione di Ballo [...] lo stesso Cardazzo
saprà rispondere ad ogni sua domanda [...].
€200
Giampieri Dante (1919-1985). Scrittore.
Lettera autografa firmata. Datata 10 ottobre 1967. 215x165 mm. 1 bifolio
(scritte 3 pagine). Manoscritto a inchiostro blu. Busta e francobolli conservati. Missiva relativa ad un testo di Leonetto Leoni: Mi sembra un ottimo libro. Penso che meriti di essere conosciuto anche fuori alla cerchia dei letterati.
Perciò farebbe piacere a me e ai molti che vogliono bene e apprezzano Leonetto Leoni se tu ne parlassi sul tuo diffuso settimanale. […] Leoni è pronto ad accettare anche critiche vivaci […].
€65
Gramigna Giuliano (1920-2006). Scrittore, poeta e critico letterario.
Lettera autografa firmata. Datata 1 marzo 1972. 295x210 mm. 1 carta (scritta recto e verso). Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata di Gramigna. Gramigna collaborò a lungo alle pagine culturali del Corriere della Sera. Scrisse romanzi, raccolte di versi e saggi. Tradusse anche alcuni autori
francesi (Alain-Fournier e Charles-Louis Philippe). […] un luogo comune
d’urbanità consiglia di scrivere sempre al critico gentile che la sua recensione è
stata la più bella. Ma per ringraziarti del tuo pezzo su Gente a me non resta
proprio altro che trasformare un luogo comune in una affermazione autentica,
sincerissima. Non solo la tua lettura è stata la più affettuosa, la più intelligente
fra quelle uscite, ma lo sarà anche rispetto alle future eventuali recensioni […].
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La tua natura di poeta vero non solo non ti ha impedito di recepire con simpatia i tentativi versificatori provenienti da un mondo che forse non ti è congeniale, ma anzi ti ha spinto a magnificarli […].
€120
Grande Adriano
(1897-1972). Poeta.
Due lettere dattiloscritte con firma autografa. Datate 1967-1969. Dattiloscritti
a inchiostro blu e nero. Firme a penna blu. Su carte intestate: una dell’autore,
l’altra della rivista Persona: Rivista di letteratura arte costume. Dimensioni varie. Missive di ringraziamento. Nella lettera del 3 marzo 1967 si legge: […] hai
avuto la grande amabilità di scrivere per la ristampa di Avventure e La tomba
Verde: una rivalutazione in piena regola con il mio informatissimo ritratto, pieno di dati biografici che mi lusingano, soprattutto per la buona memoria che
mostrano di me e del mio lavoro […]. Mi ha fatto piacere […] l’osservazione sull’umanità e mancanza di grettezza e di inutile furbizia della mia poesia […].
Quando mi mandi qualcosa per Persona? […].
€160
Greco Emilio (1913-1995). Scultore.
1 lettera e 1 cartolina postale autografe firmate. Datate: 1971-1975. Manoscritti a inchiostro nero e blu. La lettera su carta intestata Insigne Accademia Nazionale di S. Luca. La cartolina riproduce il portale centrale del Duomo di Orvieto con le nuove porte in bronzo scolpite da Greco. Una busta
con francobollo conservata. Dimensioni varie. Le opere di Greco sono oggi
esposte in molti musei italiani (Catania, Orvieto, Prato, Spello, Matera, Cosenza, Palermo) e stranieri, tra cui l’Ermitage di San Pietroburgo e il Puskin
di Mosca. Cartolina del 14 febbraio 1975: il disegno per Guido è pronto: proprio a tempo di record! Potresti provvedere al ritiro tramite la redazione romana di Gente? […].
€150
Grillandi Massimo (1921-1987). Scrittore, poeta e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata: 14 febbraio 1966. 225x140 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu. Autore di vari romanzi e di
biografie di celebri personaggi, nel 1966, insieme a Calvino, fu tra i finalisti
del Premio Strega con La casa di Faenza. Ti invio il ritaglio della mia recensione apparsa sul Giornale d’Italia, ma ti spedisco pure l’originale dell’articolo perché tu veda il grosso taglio […]. Me ne dispiace, ma pubblicherò altrove il
mio scritto […] lo merita. […]. Ti raccomando il mio romanzo La casa di Faenza, e sono certo che te occuperai da par tuo […].
€60
Gualtieri di San Lazzaro (pseudonimo di Giuseppe Papa, 19041974). Critico e giornalista.
Lettera autografa firmata. Non datata. 210x135 mm. 1 carta, scritto il recto.
Manoscritto a inchiostro nero su carta con intestazione XXe Siecle. Gualtieri di San Lazzaro fu anche editore d’arte e gallerista. Personalità importan-
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te negli scambi letterari ed artistici tra l’Italia e la Francia del Novecento, fu
corrispondente da Parigi per Il Tempo ed il Corriere della Sera. La rivista
XXe Siècle fu fondata e diretta per alcuni anni da Gualtieri di San Lazzaro,
successivamente, dopo il 1974, da Alain Jouffroy e Pierre Volboudt. Missiva
di ringraziamento per la recensione di Fabiani ad un suo libro: […] È un bel€60
lissimo articolo, ti sono e ti sarò sempre grato […].
Guerreschi Giuseppe (1929-1985). Pittore e incisore.
Insieme di 10 lettere (di cui 2 dattiloscritte con la sola firma autografa) autografe firmate. Datate 1961-1971. Manoscritti a inchiostro blu, nero e verde. Lettere di varia lunghezza. Una busta conservata. La cartolina, inviata da
Milano, riproduce un’opera di Guerreschi Ora di punta. Carte di varie dimensioni. Guerreschi è considerato il promotore delle istanze esistenzialiste
tra i pittori attivi a Milano, concretatesi nel realismo esistenziale. Invitato alle più importanti rassegne italiane ed estere di pittura e d’incisione, Guerreschi raggiunse in quest’arte esiti altissimi. Questa raccolta di lettere sono
una testimonianza del rapporto di lavoro intercorso tra i due e del loro rapporto di amicizia. Lettera del 7 gennaio 1961: […] Ti occupi ancora di pittori e loro cose? Se si, spero vederti a fine gennaio alla mostra che terrò da Pagani. Sarebbe anzi possibile avere prima o durante quell’occasione un tuo pezzo
formidabile? […]. Lettera del 31 maggio 1962: […] dato le immense gentilezze
che mi hai usato […] vorrei cercare di rimediare […] offrendoti quel dipinto
lungo e stretto (ritratto d’ignota) che ti piaceva, già bell’e pronto per sole centoventi mila lire. […]. Lettera del 23 maggio 1967: […] a fine mese lascerò Milano per Caponero. Volevo pertanto chiederti se posso trattenere ancora e portare con me qualcuno dei libri che mi prestasti, che tuttora devo leggere. Cosa
ne diresti anzi di cedermi ad esempio Singer, Vita di Cristo del Ricciotti (che mi
pare ne avessi in altra edizione) ecc. in cambio acqueforti? […]. Lettera del 27
gennaio 1969 (dattiloscritta con firma autografa): […] Mio figlio Max […] è
al presente imprigionato in un gesso dalla nuca all’inizio delle coscie […]. Tra
un mese poi dovrà tornare in clinica […]. Circa il nostra cambio, d’accordo per
il piccolo olio, solo vorrei farti una controproposta (variante o ricatto?). Invece
della parte in soldi […] non saresti per caso disposto a cedermi quel tuo famoso candelabro? So […] che ti comporterebbe un sacrificio. D’altrondo proprio
€380
per simile motivo apprezzerei maggiormente il tuo dono […].
Guidacci Margherita (1921-1992). Poetessa e traduttrice.
2 lettere autografe firmate. Datate 1965 e 1982. Manoscritti a inchiostro blu
e nero. Una busta conservata. Dimensioni varie. Nella missiva del 1965 la
donna racconta di alcuni suoi problemi di salute: […] la mia nevrosi che mi
da un terrore quasi fisico di prendere la penna in mano, come se fosse una sbarra di ferro arroventata o un rettile. Anche ora, la tengo come se fosse un strumento duro ed estraneo, con uno sforzo enorme […]. Poi la poetessa si complimenta per il libro di Fabiani che le è stato inviato: […] Sia la tematica che lo
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stile (limpido e chiaro, se Dio vuole, com’è lo stile di quelli che hanno qualcosa
da comunicare) mi sono molto congeniali e quindi l’ho letto con vero piacere
[…] (lettera del 5 ottobre 1982).
€180
Guillén Jorge (1893-1984). Poeta e scrittore spagnolo.
Brano poetico autografo firmato intitolato Advenimento. Datato: 22 luglio
1959, Lido di Camaiore. 1 carta compilata al recto. In cornice. Misure della cornice in legno color marrone chiaro: mm 373x313. Misure della carta: mm
333x274. Traccia di scotch al margine superiore. Poesia dedicata alla signora
Nejda Fabiani. La composizione, pubblicata, è costituita da cinque quartine.
Incipit: ¡Oh luna, cuánto abril, / qué vasto y dulce el aire! /Todo lo que perdí /
volverá con las aves. / . Explicit: ¿Y se perdió aquel tiempo / que yo perdí?. La
mano / dispone, dios ligero, / de esta luna sin año.
€380
Jahier Piero (1884-1966). Scrittore e poeta.
Cartolina postale fotografica (raffigurante Jahier) viaggiata autografa firmata. Non datata. Grazie della bella giornata e grazie del libro che ho letto
con profonda partecipazione. Appena usciti dai ghiacci venga a trovarmi nella mia cuccia Casa Rossa […].
€140
Kerouac Jack
(1922-1969). Scrittore e poeta.
Ritratto fotografico. Datato 1966. 282x380 mm. La fotografia è parzialmente incollata su cartoncino bianco (335x445 mm).
Kerouac, ad una mostra d’arte, è seduto, addormentato, su un divanetto. Tra
le altre persone del ritratto anche Enzo Fabiani (in piedi con la sigaretta in
mano). Una piccola traccia di umido (?) al centro della fotografia. Al verso
il timbro a inchiostro c 1966 by Massimo Vitali + G. Nuvoletti [questo nome
€700
è indicato a mano].
Lam Wilfredo (1902-1982). Pittore.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 25 agosto 1970. Dattiloscritto a inchiostro bordeaux con firma a penna blu. Busta e francobollo
conservato. L’artista cubano ringrazia per una recensione su di lui apparsa
sulla rivista Gente tuttavia richiede indietro il materiale che ha prestato per
l’articolo (non lo ancora ricevuto); ne ha bisogno pour pouvoir corriger les
textes pour les retourner a Fratelli Fabbri.
€ 250
Landi Marcello (1916-1993). Pittore e poeta.
2 lettere autografe firmate. Datate 1964. Manoscritti a inchiostro nero e blu.
Dimensioni varie. Landi richiede a Fabiani […] un discorsetto, anche marginale, o per inciso, o in coda, su Gente mi farebbe tantissimo piacere […] (lettera del 24 febbraio 1964). Qualche mese dopo scrive: ebbi la tua lettera e ti ri-
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sposi (forse il dipinto e la mia stessa non ti andarono a genio?) ed attendevo magari una riga di aver ricevuto. Ti mandai anche una foto di un mio dipinto. Non
ho avuto nemmeno il tuo libro […]. Per ora, in attesa di qualche tua eventuale
notizia […] prendi gli auguri e i saluti […] (lettera del 15 luglio 1964). €80
Lisi Nicola (1893-1975). Scrittore.
Insieme di 6 lettere e 1 cartolina autografe firmate. Datate 1961-1973. Manoscritti a inchiostro blu. 1 busta conservata. Nella lettera del 21 novembre
1961 Lisi ringrazia per aver ricevuto un libro di poesie di Fabiani: […]
Aspetto a leggerlo ancora qualche giorno. Domani andrò a Roma per restarci fino a sabato. Poi rimesso, col corpo, l’animo in pace dedicherò a lei la mia
attenzione col mio, di sempre, riconoscente affetto […]. Nelle cartolina (21
giugno 1961) Lisi scrive: Leggo oggi le risposte alla inchiesta sull’adulterio
maschile e femminile. Uno svarione di stampa rende un po’ ambigua (anzi più
di un po’) la mia dichiarazione. Ho scritto: sanzione e non sensazione. Diamine! Ci corre specie in tale argomento è […]. Il 10 gennaio 1966 si legge: ti
ringrazio dei graditissimi complimenti per il Premio Manzoni. Io ho mancato a non farteli per lo stesso successo delle tue poesie. Mi sono impigrito [...].
Ma tu sai quanto, anche nel mio silenzio, io ti stimi e quanto, personalmente,
€290
ti sia affezionato [...].
Luzi Mario (1914-2005). Poeta e scrittore.
4 lettere autografe firmate. Le carte sono scritte tra il 1965 e il 1982. Nelle missive, che contengono parole di ringraziamento, gratitudine e amicizia, Luzi
esprime anche alcune considerazioni su suoi lavori giovanili e su brani poetici di Fabiani.
Lettera datata 20 giugno 1961. Manoscritto a inchiostro nero. Dimensioni:
mm 218x135. Non l’ho ancora ringraziata per il suo cordiale ritratto. Naturalmente io dal di dentro mi vedo più mutevole e più cangiante, ma la coincidenza è in questi casi impossibile. Non posso comunque negare che ci siano dei
tratti molto somiglianti. Forse delle poesie giovanili si è sbrigato troppo alla
svelta. Non darei, per esempio, Alla vita e Lo sguardo (si trovano sulla Barca
e le ho scritte a 20 anni) in cambio di nessuna poesia posteriore, anche la più
matura e meno ingenua […]. Spero di rivederla ancora e di chiacchierare […].
Lettera datata 30 ottobre 1965. Manoscritto a inchiostro blu. Dimensioni:
mm 218x135. [...] Soltanto ora trovo un momento per [...] ringraziarla del suo
vivo e intenso volume dove trovo che la poesia si ricarica, si riaccumula nella
sua pluralità di sensi dopo tanto tempo e fra tanto parlare [...]. Me ne compiaccio [...] con la più schietta adesione tanto più che l’ampiezza e la sostanzialità
dell’argomento comporta questa reintegrazione [...].
Lettera del 26 ottobre 1978, Manoscritto a inchiostro nero. Dimensioni: mm
218x135: […] mi farebbe piacere riprendere certi discorsi tra religiosi e mistici
che avevamo intavolato interrotto… Spero che Rizzoli ti abbia mandato l’Ipazia: penso tu sia uno dei pochi a cui la storia non risulti lunare o lunatica […].
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Lettera del 23 febbraio 1982 Manoscritto a inchiostro blu. Dimensioni: mm
218x135. Il poeta chiede a Fabiani un piacere a proposito della pubblicazione
di una raccolta di poesie di Franca Minuzzo Bacchiaga, sua amica: Ti chiedo
[…] un piacere. Di aiutarmi cioè a collocare presso Rusconi una raccolta di
molto strane e suggestive poesie insieme immaginose e sapienziali talvolta di rara bellezza. Qualche difetto ce l’hanno perché quell’arcano recitante è più ispirato che esperto, ma la grazia della scrittrice che vi si identifica compensa ad
oltranza […]. L’autrice è mia affettuosissima amica [...]. Ho pensato a te e a Rusconi per l’interesse che la casa editrice ha sempre mostrato per la meditazione
€1.400
e la spiritualità in cui ho sempre visto un po’ la tua impronta [...].
Maccari Mino (1898-1989). Pittore e scrittore.
Ritratto fotografico. Datato settembre 1963. 120x180 mm. Maccari è ritratto insieme ad Amerigo Bartoli e alla Signorina Longanesi. Al verso il timbro
a inchiostro Archivio / Rusconi e Paolazzi e oltre ai nomi di chi è ritratto
nella fotografia l’indicazione: Tolentino 8.9.63 all’inaugurazione della IIa
Biennale dell’Umorismo- Mostra di Longanesi. Alcune minime tracce di colla (al verso).
€120
Machiedo Mladen
(1938). Scrittore croato.
Lettera autografa firmata. Datata 7 luglio 1971. 278x220 mm. 1 carta, scritto il recto. Manoscritto a inchiostro blu. Busta e francobollo conservati. In
procinto di partire per le vacanze estive, Machiedo scrive: […] grazie mille
per i due libri […]. Prendo con me Le ferite. Su Nomen ho già scritto nell’ambito d’uno studio sulla poesia italiana del dopoguerra (in italiano) la mia prima puntata è in corso di stampa e spero di poter spedirgliela in autunno. Ad
ogni modo la copia con la dedica sarà accuratamente custodita e il mio Nomen
potrò cederlo alla biblioteca universitaria […]. Machiedo è anche traduttore e
si occupa di saggistica, critica, teoria letteraria e poesia.
€60
Manzini Gianna (1896-1974). Scrittrice.
2 lettere autografe firmate. Datate 15 maggio e 18 giugno 1961. Manoscritti a inchiostro nero. Quattro carte scritte in totale, scritte al recto. Dimensioni varie. Gianna Manzini invia a Fabiani un suo racconto: Quanto al compenso, una confidenza…: per finire il romanzo […] ho trascurato tutte le collaborazioni e mi sono maledettamente impoverita… quindi il compenso di questo
racconto sarà molto benvenuto. E le foto […] la prego: me le rimandi indietro
(lettera del 15 maggio 1961). Nell’altra lettera ringrazia per un articolo uscito su Gente: Le sono molto grata per la penetrante attenzione che lei ha dedicato al mio lavoro […]. Ho avuto la sensazione che lei abbia voluto sospinger€190
mi dove io non avevo pensato di giungere […].
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Manzù Giacomo
(1908-1991). Scultore.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 11 aprile 1965. 280x220
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero. Carta
con filigrana. Busta con francobollo conservati. Manzù (nome d’arte di Giacomo Manzoni ringrazia per aver ricevuto la rivista Gente e soprattutto per
il libro Gli uomini di Sassu, con le sue poesie, che per leggere scieglierò [sic!] un
momento di tranquillità […].
€250
Manzù Giacomo.
Ritratto fotografico. Non datato. 240x180 mm. Lo scultore è ritratto seduto,
al ristorante, insieme ad Enzo Fabiani ed Alberico Sala. Al verso della fotografia il timbro a inchiostro Farabola / Agenzia Fotografica per la stampa /
Corso Ticinese 60 - Milano.
€100
Marin Biagio (1891-1985). Poeta.
Lettera autografa firmata. Datata 30 gennaio 1965. 225x140 mm. 1 carta,
scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro nero. La lettera è inviata da
Trieste ed è scritta dopo l’assegnazione del Premio Bagutta. Marin commenta quanto accaduto ed esprime le sue emozioni: […] il Bagutta è passato su
me come una bufera e mi ha lasciato piuttosto malconcio. E ora, una forte depressione e le tante missive per le quali devo ringraziare anche se sono più
espressione di vanità che di umana solidarietà […]. Il Bagutta non ha persuaso che i pochi amici che mi stimavano per la diretta conoscenza dei miei versi;
in compenso ha suscitato invidie e malignità […]. Capisco il turbamento che
m’aveva preso […] quando Vanni mi comunicò la notizia che quel premio era
stato concesso a me. Il vero premio è stato nelle parole di Bacchelli che deploro
non possedere scritte. Anche vorrei sapere se Montale è stato favorevole a che
mi si concedesse quel riconoscimento […]. Chi sono stati i miei elettori? […]. Voglia gradire […] il mio grazie […]. Marin vinse il Premio Bagutta con la rac-
colta di poesie Il non tempo del mare.
€240
Mendes Murilo (1901-1975). Poeta.
Lettera autografa firmata. Datata 30 giugno 1962. 208x135 mm. 1 carta (scritto il recto). Manoscritto a inchiostro blu. Busta conservata (indirizzo corretto
da altra mano). Mendes, il maggiore esponente del modernismo brasiliano,
scrive al collega Fabiani a proposito di un libro di poesie di quest’ultimo: […]
Poema grave, esistenziale, di alto livello. Lei affronta il problema dei problemi,
quello religioso, come uomo e poeta insieme. Il suo tentativo è tra i più nobili, e
mi sento lieto di portarle i miei più vivi plausi […].
€230
Menicanti Daria (1914-1995). Poetessa e traduttrice.
Lettera autografa firmata. Datata 18 luglio 1978. 296x201 mm. 1 carta, scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro nero. La prima raccolta poetica di
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Daria Menicanti esce nel 1964 per Mondadori — Città come —e vince il Premio Carducci. Seguiranno per lo stesso editore: Un nero d’ombra (1969) e
Poesie per un passante (1978). Ringraziamento a Fabiani per la recensione di
Poesie per un passante: vorrei che tutti i miei critici avessero la sensibilità e l’intelligente preparazione che lei ha dimostrato nei miei riguardi […]. Voglio ringraziarla soprattutto per avermi letto, direi, con piacere e attenzione divertita
e partecipazione dolente […].
€70
Merini Alda (1931-2009). Poetessa e scrittrice.
Brano poetico dattiloscritto con correzioni e firma autografe. Datato 13 novembre 1987. Dattiloscritto a inchiostro nero, manoscritto a inchiostro blu.
Testo su un’unica carta scritta al recto, color creme utilizzata dai giornalisti
(al margine sinistro è indicato il numero delle righe). Dimensioni: mm
290x210. L’incipit della poesia è il seguente: Nel tuo raro incensiere / adunco
/ di futili preghiere / tu maneggi la sorte / illustre / di questa malasorte […]. In
fine al brano poetico è indicato: Scherzetto per Fabiani.
€480
Merini Alda.
Due lettere dattiloscritte con note autografe. Datate 18 febbraio 1987, l’altra
non datata. Dattiloscritti a inchiostro nero con note autografe a inchiostro
blu. Molti errori nel testo. Alcune macchie ai margini di una missiva non
compromettono la lettura del testo. Una busta con francobolli conservata.
Dimensioni varie. Lunghe missive dal contenuto crudo e doloroso che testimoniano le inquietudini della donna e la profonda amicizia che la legava a
Fabiani. Nella lettera non datata la poetessa scrive di un magistrato che, suicidandosi — o forse perché ucciso, cadde sul terrazzo della Merini : […] ogni
giorno al centro di igiene mentale […] andiamo [?] rifacendo questo percorso
all’indietro […]. In psichiatria fui violentata, di questo sono certa ma ciò che
più è grave da quello schoc non mi sono riavuta […]. Quella gente mi ucciderà so troppe cose, ho visto troppo ho visto che ogni sera drogavano michele con
pesanti dosi di valium e lui le voleva poi accusava me di dargliele […]. Tu che
vai in chiesa di una preghiera per me […]. Delle stesso tenore è la lettera del
18 febbraio 1987: ti mando una mia foto e una parte del testamento di Michele. Se io dovessi finire i miei giorni […] ti prego di far valere questo testamento […]. In questi mesi ho sofferto davvero la fame e la sete il sonno l’emarginazione totale […]. Ho dovuto recarmi anche con atroci dolori al centro di
igiene mentale per recuperare un po’ di cervello […]. La lettera continua con
il disperato racconto delle numerose difficoltà e incomprensioni tra lei e i
figli di Michele Pierri, i quali, durante la malattia del loro padre, addirittura la allontanarono dalla sua casa di Taranto.
€250 cad
Merini Alda.
Raccolta di 10 brani poetici dattiloscritti con correzioni autografe della Merini dedicati a Roberto Volponi, morto in un incidente aereo, e a suo padre.
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Testi compilati a inchiostro nero. Alcuni sono siglati. Gli incipit sono i seguenti: Fu la mano di una donna infelice, Non ti addolorare morte, Egli era
giovane assai, Il mio amore che è stato chiuso, Avevo io l’impressione, È stato
ucciso nella stufa angusta, Pare che i poeti Fabiani, Non so se lui mi ha amato, O morte come ti amo adesso, I poeti dicono il vero. Queste carte sono ac-
compagnate da una breve lettera autografa della Merini sulla quale è scritto: Caro Fabiani di queste poche linee devi [?] fare un libretto per Volponi a
Natale una cosa breve [...].
€980
Montesanto Gino (1922-2009). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 21 maggio 1969. 216x158 mm. 1 carta,
scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro rosso. Autore di vari romanzi, alcuni anche vincitori del Premio Campiello, Montesanto fu uno dei
maggiori scrittori del dopoguerra. Fondò la rivista Leggere, collaborò con
La Fiera Letteraria e lavorò anche ad alcuni programmi culturali della radio
e della Rai. […] Non ho parlato né con Valmarana né con Cattaneo per la tua
collaborazione radiofonica perché forse proprio domani uscirà il famoso ordine di servizio […]. Mi spiego: tu dovresti in poche righe fissare qual tipo di collaborazione vorresti. […] A te andrebbero bene […] opere di storia con attinenza ai problemi spirituali e religiosi […]. Poesie e saggistica con riferimenti spirituali. Ma sai bene […] che è giusto creare una rubrica […] perché non acca€50
drà mai che trasmettano due, tre pezzi e poi chi s’è visto s’è visto […].
Moretti Marino (1885-1979). Scrittore e poeta.
Lettera autografa firmata datata 23 ottobre 1965. 225x140 mm una carta
scritta al recto e verso. Commento appassionato e articolato, inviato a Fabiani a proposito della pubblicazione della raccolta di poesie Nomen: Tutti
le avranno già detto che lei ha un temperamento lirico di prim’ordine, e anch’io lo dico […]. Il suo non è un libro di versi, ma un poema moderno con
€150
un’indiscutibile verità [...].
Morlotti Ennio (1910-1992). Pittore.
Insieme di 3 lettere datate: 1977-1986. Dimensioni varie. Manoscritti a inchiostro blu e nero. Tre buste con francobolli conservate. Nella lettera del 17
febbraio 1977 Morlotti commenta un lavoro di Fabiani: Hai raggiunto la
perfezione. E’ semplice, scorrevole e intenso [...]. Appena avrò portato più
avanti le rocce di cui s’é parlato mi farò vivo [...]. La lettera del 30 maggio
1986 è scritta poco dopo la morte della moglie di Fabiani: [...] Ho un vivo ricordo della luminosa presenza di tua moglie e capisco la spettrale desolazione in cui ti trovi. Ma sono pure convinto che più in là ti sarà invece di aiuto e
€250
di conforto [...] in questa valle di lacrime [...].
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Ottieri Ottiero (1924-2002). Scrittore.
Breve lettera autografa firmata. Datata 6 settembre s.a. 200x147 mm. 1 bifolio, scritta una pagina. Manoscritto a inchiostro blu. Ottieri ringrazia per
la pubblicazione di un articolo e per l’invio di un libro di poesie di Fabiani:
Già le ho sfogliate e mi interessano moltissimo […].
€90
Pampaloni Geno (1918-2001). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 8 luglio 1985. 280x220 mm, 1 carta (scritto recto e verso). Manoscritto a inchiostro nero su carta intestata dell’autore. Pampaloni scrive a proposito di un dattiloscritto di poesie di Ruggero
Muci e della possibilità di inserirle nella collana di poesia pubblicata da Rusconi. Muci è direttore del Conservatorio di Pesaro, compositore egli stesso.
Potrai vedere da te […] quale retroterra culturale alimenti questi versi, il cui
dettato non è indulgente alle consuete orecchiate facilità […]. Sono certo del€90
la tua amichevole attenzione […].
Papini Giovanni (1881-1956). Scrittore e poeta.
Insieme di 2 lettere, 1 biglietto autografi firmati e 1 cartolina postale non
viaggiata raffigurante Papini in primo piano. Datate: 1946-1947. Manoscritti a inchiostro nero. Le lettere sono su carta Miliani di Fabriano. Il biglietto
e la cartolina sono parzialmente incollati tra loro. Dimensioni varie. La lettera del 16 novembre 1946 è in risposta ad una richiesta di aiuto: […] Io non
vivo, come lei sa, nel mondo degli affari e dei giornali ma in quello dell’arte
e degli studi dove non ci sono impieghi né guadagni. Ho bussato a quelle due
o tre porte dove era possibile tentare ma ho avuto in risposta solo vaghe promesse e generiche speranze. Ne sono addolorato perché comprendo la sua angoscia e la sua insostenibile posizione. Le mando un piccolo aiuto (mille lire)
perché lei possa almeno recarsi in qualche città e fare qualche tentativo presso persone più adatte di me […]. La lettera del 6 giugno 1947 è indirizzata ad
un Monsignore. Papini gli richiede un lavoro per Fabiani: […] Chi le presenta questa mia è Enzo Fabiani, giovane di vivo impegno e di varia cultura, ma
di condizioni disagiate che è venuto a Milano con la speranza di lavorare, di
trovare un posto […] che gli permetta di vivere e di studiare. Egli stesso gli
spiegherà a voce le sue possibilità e le sue aspirazioni. Cerchi di consigliarlo
e di aiutarlo: farà davvero opera di carità […]. Nel biglietto non datato è
scritto: A Enzo Fabiani che ama Cristo in spirito e carne […].
€750
Petrassi Goffredo (1904-2003). Compositore ed insegnante.
2 biglietti autografi firmati. Datati 1972. 87x115 mm. Scritti al recto. Manoscritti a inchiostro nero. Carte con intestazione dell’autore. Buste con francobolli conservati. Il compositore ringrazia per la delicatezza e l’umanità del suo
scritto […] e la limpidezza dello stile (16 novembre 1972) e anche per l’invio di
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Nomen e per la bella dedica. Sarà una rilettura più attenta di quella che feci qualche anno fa e con maggiore cognizione di causa […].
€ 50
Pocar Ervino (1892-1981). Germanista e traduttore italiano.
Lettera autografa firmata. Datata 2 dicembre 1974. Manoscritto a inchiostro
blu su carta intestata dell’autore. 220x140 mm. Lunga lettera nella quale Pocar,
chiedendo una recensione per il volume Omaggio a Kafka (Saggiatore, 1974)
da lui curato, scrive a Fabiani alcune informazioni sull’opera da riassumere o
sviluppare come crederai meglio nell’articolo. [...] dire al pubblico [...] che Pocar ha curato l’opera omnia di Kafka contenuta nei 3 volumi dei Meridiani
che contengono tutti gli scritti letterari di Kafka arrivati fino a noi [...]. L’edizione curata da Pocar potrebbe dirsi un’edizione critica in quando egli ha
collazionato riga per riga [...]. Pocar ricorda inoltre che il curatore dei manoscritti della Biblioteca Bodleiana di Oxford ritiene la sua edizione la meglio ordinata, la più completa e più fidata di tutte le Opera Omnia di Kafka uscite
finora e che un’edizione critica delle opere di Kafka non ce l’ha nemmeno la
Germania. Vi è unita una carta sempre manoscritta autografa sulla quale è in-
dicata la struttura del volume dedicato a Kafka.
€150
Pomilio Mario (1921-1990). Scrittore, giornalista e politico.
Raccolta di 27 lettere autografe firmate, 8 lettere dattiloscritte con firma autografa e 4 cartoline postali viaggiate autografe firmate. Datate anni ’50-’80.
Manoscritti a inchiostro blu e nero. Dattiloscritti a inchiostro nero. Conservate 2 buste con francobolli. Dimensioni varie.
Di fede cattolica, da insegnante di liceo salì agli onori della critica dopo la
pubblicazione del romanzo L’uccello nella cupola (Bompiani, 1954) vincendo il Premio Marzotto (il primo di molti). Pomilio si impegnò anche in politica militando per un periodo nel Partito socialista. La sua attività di saggista fu molto intensa, così come quella di storico della letteratura e di critico letterario.
Questa raccolta è una preziosa testimonianza del lungo rapporto di lavoro,
supportato da stima e amicizia, tra Pomilio e Fabiani. Nelle missive, di varia lunghezza, si tratta di molti argomenti. Dagli immancabili ringraziamenti ed auguri o alle informazioni sulla salute, alle importanti e variegate
notizie relative al mondo letterario di quegli anni. È della fine degli anni ’50
l’idea della nascita della rivista Le ragioni narrative, fondata nel 1960 con
Michele Prisco e Domenico Rea. Moltissime sono le occasioni in cui Pomilio cita la sua intensa esperienza a Il Mattino di Napoli. Collaborò lungamente con questo giornale e fu parte importante anche alla realizzazione
della terza pagina, contribuendo al rapporto tra gli intellettuali e la città di
Napoli. Nelle lettere si leggono considerazioni su romanzi di scrittori usciti
in quegli anni — vere e proprie recensioni, brevi ma efficaci — o fatti della
loro vita lavorativa (licenziamenti, successi, cambi di lavoro ecc.). In molte
occasioni Pomilio fu membro di giuria di premi letterari, e così scrive a Fa-
- 30 -
biani alcune sue impressioni. Altrettanto informa l’amico del successo delle
sue opere.
€1.900
Pontiggia Giuseppe (1934-2003). Scrittore e critico letterario.
Due lettere autografe firmate. Una datata 23 dicembre 1978. 296x210 mm. 1
carta, scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata di
Pontiggia. Busta con francobollo conservata. Pontiggia ringrazia per aver ricevuto un libro di poesia di Fabiani e commenta: […] l’ho potuto leggere solo
ora e mi ha lasciato una impressione intensa, soprattutto per alcuni poemetti
(Il cammino e la pietà, Lamento nuziale, Per meno). Vi ho trovato una straordinaria tensione lirica che, muovendo dalla cronaca tragica o dall’esperienza religiosa d’oggi, ricopre cadenze da landa medioevale. Mi sembrano
cose di valore notevole - fuori dai linguaggi prevedibili in cui molti poeti di
oggi trovano le loro terapie rassicuranti. Lettera datata 24 aprile 1978.
296x210 mm. 1 carta, scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata di Pontiggia. Missiva di ringraziamento per l’articolo, per l’attenzione e la simpatia che ha dedicato al mio romanzo […] per la penetrazione
con cui ne ha colto gli aspetti essenziali. Quanto alle riserve, alcune le condivido, altre, con comprensibile parzialità, mi auguro non siano interamente
fondate: ma le sono grato comunque per la lucidità e la franchezza con cui le
manifesta, qualità rare nella critica e preziose per gli scrittori […].
€150
Pound Ezra
(1885-1972). Poeta e saggista.
Ritratto fotografico. Non datato. 152x205 mm. Pound è ritratto seduto. Al
verso della fotografia il timbro a inchiostro Farabola / Agenzia Fotografica
per la stampa / Corso Ticinese 60 - Milano […].
€400
Prampolini Giacomo
1898-1975). Scrittore e traduttore.
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata,. Datata 7 marzo 1960. 105 x
147 mm. Manoscritto a inchiostro blu. Al recto un’immagine in bianco e
nero dell’Arco di Augusto a Spello. Prampolini ringrazia per il cordiale articolo uscito su Gente.
€40
Prezzolini Giuseppe (1882-1982). Scrittore, giornalista, editore.
Insieme di 2 lettere e 1 cartolina autografe firmate. Datate 1965. Manoscritti a inchiostro nero e blu. Le lettere sono su carta intestata Giuseppe Prezzolini / Vietri sul mare (Salerno) / Sopra la Crestarella […]. Dimensioni varie. Nella lettera del 5 novembre 1965 Prezzolini chiede se un’intervista fatta a Scheiwiller è già passata in televisione. Pochi giorni dopo, il 13 novembre, domanda ancora dell’intervista, ma aggiunge alcune considerazioni relative alla poesia di Fabiani: […] son lieto di averla conosciuta […] come poeta. Mi piace molto, dov’è intelligibile, dove non lascia enigmi. Nessuno mi pare ha parlato della morte come lei, dopo Leopardi […]. La cartolina (s.d.)
- 31 -
spedita da New York riporta l’indirizzo dell’autore che ringrazia [...] per le
benevoli sue parole per Il tempo della Voce a nome dei morti, dei superstiti e
€290
di me stesso.
Prisco Michele
(1920-2003). Scrittore e giornalista.
3 lettere autografe firmate 1 dattiloscritta. Datate 1965, 1976, l’altra senza
data. Manoscritti a inchiostro nero e blu. Dimensioni varie. Prolifico giornalista, Prisco collaborò con numerose riviste e quotidiani. Pubblicò il suo
primo libro nel 1949 — La provincia addormentata — vincendo il Premio
Strega. Negli anni successivi diede alle stampe numerosi libri apprezzati dal
pubblico e dalla critica. […] ho visto in ritardo il tuo pezzo su Gente […] e ti
ringrazio soprattutto per il gesto d’amicizia d’aver parlato del libro nonostante (fra le righe) abbia avvertito che non ti è piaciuto. La vicenda è vera ancora più squallida - e in questi giorni si è celebrato il processo di plagio all’imputato […]. Ha avuto 7 anni di reclusione — ma era latitante — […].
Dalla realtà io presi solo il rapporto a tre: tutto il resto […] è inventato […]
(lettera del 3 marzo 1976). Prisco si riferisce al libro Gli ermellini neri pubblicato nel 1975. Nella lettera del 18 feb. 65, Prisco ringrazia per l’invio del
libro di Aligi Sassu, Uomini rossi, e racconta alcune vicende relative ad una
€160
sua prossima pubblicazione con Rizzoli: Punto franco.
Radice Mario
1898-1987). Pittore.
Lettera dattiloscritta con una lunga nota e firma autografa. Datata 13 marzo 1972. 280x220 mm. 1 carta (scritto recto e verso). Dattiloscritto a inchiostro nero. Autografo a inchiostro blu. Su carta intestata dell’autore. Radice,
tra i capiscuola dell’astrattismo, invita Fabiani a Como, a una mostra del
gruppo comasco di pittori ed architetti degli anni trenta: Il fenomeno di collaborazione fra un pittore e un architetto negli anni 30 è unico in Italia (nel
campo del razionalismo e dell’astrattismo) e forse anche in Europa. La mostra della S. Fedele non è di carattere provinciale, anzi […] forse accadrà
€150
l’anno prossimo a New York […].
Ragghianti Carlo Ludovico (1910-1987). Politico, critico e
storico dell’arte.
Insieme di 4 lettere dattiloscritte con firme autografe. Datate 1981-1982.
Dattiloscritti a inchiostro nero. Firme autografe a penna nera. Su carta a
quadretti, intestata. Dimensioni varie. Le missive contengono ringraziamenti a Fabiani per aver pubblicato su Gente un’intervista di Ragghianti
nella quale ha introdotto ed elaborato contenuti non sempre affabili. […] di
aver mediato così bene con intelligenza, pari alla simpatia, la mia esperienza […]. Si leggono notizie di prossime pubblicazioni di Ragghianti, [...] non
so se ha ricevuto l’opera L’uomo cosciente, arte e conoscenza nella paleostoria
[…]che ritengo tra le mie maggiori […] (lettera del 16 dicembre 1981). Dei
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suoi studi: Mi sono sempre sforzato […]di ampliare l’orizzonte dell’esperienza artistica degli Italiani. Tra poco le perverrà il primo fascicolo della rivista
Critica d’arte/africana, che esprime per la prima volta le capacità della
scienza africanologica italiana[…] (lettera del 12 gennaio 1982). Nella pittura del Dugento a Firenze ho chiarito i precedenti fiorentini ed anche umbri
di ellenismo. […]. Senza dubbio la realtà storica diverge […] anche dal Longhi il cui studio è malsicuro e sporadico quanto alle stesse attribuzioni […]
€350
(lettera del 17 aprile 1982).
Rea Domenico
(1921-1994). Scrittore e giornalista.
3 lettere autografe firmate. Datate 1959, 1960, 1961. Manoscritti a inchiostro nero. Dimensioni varie. Lettere di ringraziamento nelle quali si parla
anche del rapporto che Rea ebbe con lo scrittore Michele Prisco del quale è
molto molto amico. Ci vediamo quasi tutti i giorni. Se vi fu antagonismo esso
risale ad anni assai lontani. Rea auspica un incontro con Fabiani a Milano
e cita il libro Il Re e il lustrascarpe il mio libro migliore, certamente il più fresco, spontaneo […]. Del resto […] Pomilio, Marino l’hanno inteso in questo
€220
modo e da te mi aspettavo altrettanto […].
Salvadori Aldo
(1905-2002). Pittore.
Ritratto fotografico con lunga nota autografa firmata. Non datato. 97x158
mm. L’artista è ritratto in piedi mentre finge di giocare a biliardo con una
mela. Al verso si legge: Questa fotografia è uno scherzo che pochi hanno capito. Un amico mi chiese che ne facevo di pennelli così lunghi. Presi una mela da una natura morta e feci il gesto del giocatore di biliardo. Chiaro che volevo prendere in giro chi si prende troppo sul serio. L’arte è anche un gioco.
Se non mi divertissi preferirei andare a pescare […]. Unito un altro ritratto
fotografico, parzialmente applicato su cartoncino, nel quale l’artista sfoglia
una rivista e fuma una sigaretta, e due fotografie che riproducono due opere di Salvadori: Ragazza bruna (1972) e Ragazza del Sud (1984). Firmate e
datate dall’autore.
€250
Sanminiatelli Bino (1896-1984). Scrittore e disegnatore.
Lettera autografa firmata. Datata 22 maggio 1961. 185x135 mm. 1 carta,
scritto recto e verso. Manoscritto a inchiostro blu su carta intestata Circolo
della caccia. Sanminiatelli amava definirsi prestato alla letteratura. Fu autore di vari romanzi, racconti, saggi e diari. […] le unisco due racconti della
lunghezza, più o meno, che lei mi ha detto: scelga e, se non le dispiace, mi rimandi l’altro. Insieme c’è un curriculum […], una lista dei libri pubblicati e
€130
due fotografie.
Santucci Luigi (1918-1999). Scrittore, poeta e commediografo.
Insieme di 5 lettere — tre dattiloscritte con firma autografa e due autogra- 33 -
fe — e 1 cartolina dattiloscritta con firma autografa. Datate 1961-1988. Dimensioni varie. Manoscritti a inchiostro nero e blu. Dattiloscritti a inchiostro nero. Su carta intestata di Santucci. Alcune firmate Lillo Santucci. Una
busta conservata. Considerato dalla critica il principale narratore milanese
del secondo Novecento, Santucci iniziò a pubblicare nel 1946. Missive in cui
si ringrazia per l’invio di libri e per recensioni, ma nelle quali si leggono anche considerazioni su raccolte poetiche: […] questo tuo Ordinotte […] non
credevo così grande questa tua poesia […]. I tuoi poemi sono per me il più grosso evento di parole lette di questo trentennio dopo la guerra. Letto un libro come questo l’anima si sente sgranchita, la parola che hai dentro più viva e onnipotente […]. E capisco d’un tratto perché mi lasciassero il più delle volte perplesso, incredulo e infastidito i mille pigmei che lanciano editorialmente versi
per il mondo sordo […]. Non ricordo di aver incontrato fra i moderni uno spirito più midollarmente religioso-cristiano del tuo […]. Non ho esagerato, né per
amicizia né per faziosità cristiana: davvero non siamo degni nessuno di scioglierti le stringhe (lettera del 14 gennaio 1979). Alla lettera del 24 giugno
1967 è allegato un piccolo biglietto dattiloscritto con firma autografa, non
datato, sulla quale è scritta la poesia Il tafano ambizioso. L’incipit è il seguente: C’era una volta un giovane tafano / che s’era illuso di acquistarsi gloria /
pizzicando con rabbia il deretano / ai purosangue, dopo la vittoria […]. €250
Sereni Vittorio
(1913-1983). Scrittore e poeta.
Insieme di 3 lettere autografe firmate e 1 lettera dattiloscritta con firma autografa. Datate 1964-1970. I manoscritti sono a inchiostro blu. La lettera
dattiloscritta è su carta intestata Arnoldo Mondadori Editore / Direzione
letteraria. Carte con filigrana di varie dimensioni.
La lettera dattiloscritta è su carta intestata Arnoldo Mondadori Editore (4
settembre 1964): Non avevo il tuo indirizzo e non ti ho scritto dal mare [Bocca di Magra] per congratularmi per il brillante esito del premio Cervia. […]
considero la questione soprattutto come un ottimo preludio alla uscita del libro […]. Nella lettera del 24 ottobre 1965 Sereni ringrazia per una recensione: so che non è facile parlare di certe cose su un settimanale e immagino che
ti sia costato […]. Ma ancora una volta debbo ringraziarti, e lo faccio con ferma convinzione dell’attenzione e dell’affetto con cui non da oggi segui [?] il
mio lavoro […] e che tu abbia […] il tempo per farlo nel momento in cui c’è in
giro il tuo bel libro è una prova di più della tua generosità […]. L’8 luglio del
1969 scrive da Milano: Ho ricevuto il libro con vivo piacere. Grazie di questo
e della dedica. Come puoi immagine non ho ancora avuto il tempo di leggerlo.
Buono per l’agosto a Bocca di Magra […].
La lettera del 5 maggio 1970 è compilata su due pagine: Ti dico senz’altro
che in caso negativo insisterò con Vanni per le poesie di Liliana Coïsson Gambi […] e chiederò a Bo di aiutare la De R. […] presso quell’Istituto di Arti
Grafiche di Urbino che ogni tanto pubblicano eleganti volumi […]. L’una e
l’altra […] mi sembrano meritevoli. Ti prego di tenere comunque la cosa riservata tra noi […] è un tentativo che faccio del tutto disinteressato per en-
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trambe […]. Per quanto riguarda la Coïsson Gambi ti raccomando di non fermarti troppo sulle prime poesie […] fragili: è un libro che cresce nettamente
[…] nella seconda metà! […].
€750
Silone Ignazio (ps. di Secondo Tranquilli, 1900-1978) Scrittore.
Lettera autografa firmata. Datata 15 luglio 1965. 220x137 mm. 1 carta, scritto il recto. Manoscritto a inchiostro nero su carta intestata Tempo Presente.
Missiva di ringraziamento: la ringrazio cordialmente per la simpatia dimostratami con l’articolo apparso su Gente di questa settimana […].
€160
Sinisgalli Leonardo
(1908-1981). Poeta e ingegnere.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 14 maggio 1979. 295x210
mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro nero. Firma a penna
nera. Busta conservata con alcune note manoscritte (un testo poetico) a
matita di altra mano. Sinisgalli richiede all’amico Fabiani una recensione
presumibilmente per il lavoro Come un ladro. A questo proposito gli invia il
suo ultimo libro tecnicamente perfetto. Vorrei far cosa gradita ai patrocinatori dell’iniziativa e quindi mi aspetto da te un miracolo.
€150
Sinisgalli Leonardo .
Ritratto fotografico. Non datato. 300x200 mm. Sinisgalli, seduto in salotto
in poltrona, insieme ad Enzo Fabiani. Al verso della fotografia il timbro a inchiostro Roma’s Press Photo / Agenzia Fotogiornalistica […] e Photo by Velio Cioni.
€160
Soavi Giorgio (1923-2008). Scrittore, poeta e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 26 agosto 1959. 205x215 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro nero. Su carta intestata dell’autore.
Amico dello scultore Alberto Giacometti (contribuì a farne conoscere l’opera), Soavi lavorò lungamente alla rivista Comunità con Adriano Olivetti, di
cui divenne genero. Collaborò con Il Giornale, scrisse saggi, opere di narrativa e di poesia. Dal tono della lettera traspare il bel rapporto di amicizia tra
Fabiani e Soavi. Quest’ultimo ringrazia per aver ricevuto un libro di poesie
dell’amico e per una recensione su Gente [...] francamente mi ha fatto molto comodo [...] il libro insomma è andato assai bene e sono contento [...].
€100
Spadolini Giovanni (1925-1994). Politico e giornalista.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 25 novembre 1969.
253x204 mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro nero. Firma
a penna blu. Su carta intestata Corriere della Sera – Il Direttore. Spadolini
ringrazia per un articolo apparso su Gente: Lei ha colto, con la consueta amicizia e con la consueta finezza, gli spunti più attuali del libro, quel senso di
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anticipazione e di prefigurazione del dramma attuale, che è contenuto nelle
pagine relative allo sciopero generale di Milano di quasi settant’anni or sono
[…].
€90
Spagnoletti Giacinto (1920-2003). Critico letterario e poeta.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 28 novembre 1986.
295x210 mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero. Carta intestata di Spagnoletti. Docente in molte università italiane, Spagnoletti come critico letterario si occupò di molti giovani poeti ed ebbe il
merito di diffondere la loro poesia. Dopo aver ricevuto alcune poesie di Fabiani, ringrazia e scrive: Prima di tutto ho letto Arno bianco e Arno nero, il
poemetto scritto in memoria di tua madre, nel segno di un poeta che entrambi
ammiriamo molto, cioè Hopkins. La suggestione della strofa così legata al motivo della gloria di Dio, ma preceduta dalla dolente successione dei solo […] che
sono al centro del poemetto, mi pare estrema. È una delle poesie più belle che
abbia letto negli ultimi anni […]. Il piacere che mi ha dato questa lettura mi induce anche a spronarti pubblicare al più presto un nuovo volume […].
€150
Spagnoletti Giacinto.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 8 aprile 1961. Dattiloscritto e firma a inchiostro nero. [...] ho letto immediatamente i due poemetti, in
questa ultima redazione, che a me pare nettamente la migliore: qualche osservazioncella marginale può darsi che venga fuori [...] se ne parlerà nelle bozze. Spagnoletti continua dando alcuni consigli all’amico Fabiani: Tu prenderai contatto con il Carusi della Del Duca, due giorni dopo aver ricevuto la
presente [...]. A lui scrivo oggi stesso, illustrandogli la tua personalità e il contenuto della tua poesia. Gli raccomanderò di non farsi scappare l’occasione
[...]. Se non andasse in porto tu hai sempre la situazione Canesi aperta [...].
In quanto a Rebellato, per ora non gli diciamo nulla. Si sarà sempre in tempo di ripiegare su di lui. Non perder tempo: lavora e finisci di mettere a fuoco poemetti e poesie [...].
€150
Spaziani Maria Luisa
(1922). Poetessa e traduttrice.
Lettera dattiloscritta con firma autografa. Datata 29 novembre 1972.
290x220 mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro blu. Firma
a penna nera. Su carta intestata Università di Messina. La poetessa invita
l’amico Fabiani a Roma esortandolo anche a recensire il suo libro su Gente:
Ci sono dietro tre anni di lavoro, ed è il libro che si situa sulla linea spartiacque tra l’antica poesia francese e la nuova poesia italiana nella quale ti ho
avuto e ti ho compagno […]. Faccio ogni anno, sul Terzo Programma, una serie di dieci trasmissioni sulla poesia contemporanea. […] Mi puoi dare qualche consiglio o suggerimento? […].
€140
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Tobino Mario (1910-1991). Poeta, scrittore e psichiatra.
Insieme di 11 lettere e 1 biglietto autografi firmati. Datati: 1953-1969. Manoscritti a inchiostro blu e nero. Le lettere, di varia lunghezza, sono scritte
quasi tutte su carta intestata Ospedale psichiatrico provinciale di Lucca.
Carte di varie dimensioni. Lo scrittore viareggino, dopo aver studiato medicina a Bologna, esercitò la professione di psichiatra in vari manicomi, tra cui
— per trentacinque anni — in quello di Lucca. Lettera dell’8 ottobre 1953:
[…] torno ora dalla Spagna e trovo il tuo articolo, che ho letto con commozione e la tua lettera. La tua poesia mi piacque; la candidezza dei tuoi sentimenti, la nobile generosità ti dimostrano un poeta, e spero tu rimanga per tutta la
vita così giovane […]. Lettera del 28 ottobre 1954: […] ti ringrazio per il libro di poesie. Lo lessi; prima di scriverti lo volevo rileggere […] ti ci ho ritrovato tutto, con la tua sincerità, con la tua accoratezza religiosa, col dolore del
peccato. E stranamente, a ogni pagina, mi veniva in mente Fucecchio, dove
ultimamente sono ritornato […]. Lettera del 16 novembre 1961: […] ho cominciato a leggere: il tuo dramma religioso che investe temi moderni, la tua
schiettezza, il tuo franco combattere; dei versi puri. Hai fatto grandi progressi! [...]. Lettera del 9 ottobre 1965: Il tuo libro di poesia è autentico. A Chian€350
ciano doveva vincere Fabiani. Non ho mancato di dirlo […].
Tomizza Fulvio (1935-1999). Scrittore.
Lettera autografa firmata. Datata 6 giugno 1969. 215x170 mm. 1 bifolio,
scritte 2 pagine. Manoscritto a inchiostro nero. Lunga e bella lettera nella
quale ringrazia per la pubblicazione della sua intervista: peccato che nella
bella presentazione tu abbia fatto troppo uso di parentesi, da quel toscanaccio che sei […]. Mi hai colpito nei punti più sensibili e le tue frecce hanno destato stupore […]. Perché non dovrei […] scrivere di un’esperienza (e tragica
e materia mia) che mi ha radicalmente trasformato come uomo? Avrei dovuto forse ispirarmi ai Mari del Sud che non conosco […]? Non ti pare invece che
la mia piccola forza e autenticità stiano proprio in questa coerenza di fondo?
[…]. […]quanto per la particolare condizione storica e geografica della mia
terra […] ti assicuro che qualsiasi di noi avrebbe preferito nascere invece a
€180
Fucecchio.
Valeri Diego
(1887-1976). Poeta e saggista
2 lettere, 1 cartolina postale viaggiata autografi firmati. Datati 1955-1962.
Manoscritti a inchiostro blu. Dimensioni varie. Il 25 febbraio 1955 scrive a
Fabiani: non ho nulla di pronto; ma posso assicurarla che prima del 10 marzo le invierò le traduzioni da lei desiderate (cinque o sei composizioni liriche;
ma lei sa che, generalmente, Claudel è lungo. Eventualmente prenderò una
parte che possa stare a sé […]. Alcuni anni dopo, nel 1962, invia queste parole: […] Io sono, ormai, vecchio e stanco; e ho gli occhi malati (emorragie retiniche); e il cuore un po’ in disordine. Questo le dico non per piangere su me
stesso, ma per farle comprendere l’importanza che ha per me un articolo come
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il suo. Gli accenni polemici mi sono […] confortanti […]. Ho visto nascere e morire scuole e scolette poetiche, mi sono sentito spesso un isolato se non un sepolto vivo. Ma fortunatamente non ho mai inseguito il successo […].
€200
Valsecchi Marco
(1913-1980). Critico d’arte e giornalista
Insieme di 3 lettere. Datate: 1979-1980. Le lettere sono state scritte negli ultimi mesi di vita di Valsecchi. Molto probabilmente solo una è autografa, dal
momento che presenta una grafia molto stentata. Manoscritti a inchiostro
nero. Uno su carta intestata dell’autore. Una busta con francobollo conservata. Dimensioni varie. Valsecchi lavorò per vari quotidiani, tra cui Il Giorno e Il Giornale. Si occupò di arte del XVII secolo fino ad arrivare alle avanguardie e ai grandi autori italiani (Boccioni, Sironi, Modigliani, De Pisis). La
lettera lunga del 18 agosto 1980 racconta: non immagini quanto ti sia grato
di avermi recapitato il tuo libretto su Padre Clemente Rebora, praticamente il
diario della sua fine scritta […] da […] Ezio Viola con la tua prefazione. E ora
che l’ho letto quanta emozione mi è venuta. Come capisco le sue lacrime, le aspirazioni e le attese […]. Segue un lungo racconto nel quale Valsecchi ricorda un
€160
suo incontro con Rebora durante la Seconda Guerra Mondiale.
Venturi Marcello (1925-2008). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata. Datata 4 febbraio 1962. 278x220 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu. La missiva è relativa ad un romanzo per ragazzi scritto da Venturi: L’ultimo veliero. […] Spero tu lo abbia
ricevuto e incontri i tuoi gusti. Memore di quanto scrivesti a proposito di Vacanza tedesca, spero anche di avere un tuo giudizio […]. È un libro pulito,
senza pederasti, parolacce o altre cose che vanno […] per la maggiore. Forse
€90
per questo non ha incontrato il favore di Bassani […].
Venturoli Marcello
(1915-2002). Scrittore, giornalista e critico d’arte.
Lettera autografa firmata. Datata 14 lug. 1968. 295x210 mm. 1 carta, scritta al recto. Manoscritto a inchiostro nero su carta intestata Rizzoli. Busta e
francobolli conservati. Venturoli richiede a Fabiani la recensione del volume Tutti gli uomini dell’arte, che è il seguito de Il viaggiatore in arte. €40
Viani Lorenzo (1882-1936). Pittore e scrittore
Lotto contenente alcune carte di un menabò di una pubblicazione relativa
a Lorenzo Viani. Non datato. Si tratta di 5 carte (310x200 mm) numerate
(35, 244, 306, 309, 310) che contengono alcune immagini applicate e le relative didascalie relative all’artista viareggino. Sulle pagine è indicato un NO
(a matita), evidentemente perché scartate dalla pubblicazione. Nelle didascalie che accompagnano le fotografie (alcune sono riproduzioni) si legge:
1911, settembre. A Venezia si fece fare questa foto per inviarla alla sua Giulia […]. 1935. L’artista in un momento di buonumore. 1935. Al cantiere della
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Cooperativa Calafatti di Viareggio, venne offerta a Viani una memorabile
€230
cacciuccata. Fra gli invitati Leonida Repaci.
Vivaldi Cesare
(1925-1999). Poeta e critico d’arte.
2 lettere — una autografa firmata, l’altra dattiloscritta con firma autografa
— e 1 biglietto autografo firmato. Datati 1964-1974. Manoscritti a inchiostro blu. Dattiloscritto a inchiostro nero. Una busta conservata. […] Grazie
del libro, ha un tono molto suo e un timbro talmente diverso dagli andazzi correnti […]. A parte l’ovvia divergenza di poetica che può esserci tra
noi (ma simili divergenze non debbono mai incidere sul rispetto e la stima
reciproca) il libro mi sembra eccellente in tutti i sensi. Volendo cercare un
pelo nell’uovo potrei forse additarti tre o quattro luoghi […] in cui il linguaggio, sempre così teso, si fa intemperante e guadagnerebbe ad essere
semplificato. Ma in quale libro, e di quale poeta non si può dire la stessa
€130
cosa o altra simile? […] (lettera del 26 ottobre 1965).
Viviani Giuseppe (1898-1965). Pittore e incisore.
Acquaforte su rame Il vetturale biondo con dedica e firma autografa. Datata: 1954. Dimensioni della carta: 220x290 mm. Dimensioni della battuta:
150x215 mm. Dedica e firma a matita grigia al piede della carta: All’amico /
Enzo Fabiani / cordiale / omaggio / Viviani. È indicato anche prova […] / es
€200
30. Tracce di scotch di carta al verso.
Viviani Giuseppe
(1898-1965). Pittore e incisore.
Due lettere, una autografa, l’altra dattiloscritta con firma e correzioni autografe. Datate 1960-1963. Grazie di avermi ricordato! Tu sei un’eccezione tra
i toscani all’estero! Lettera del 23 giugno 1963. [...] (già il caro Vanni mi aveva accennato) ti invio i fotocolor [...] ho racimolato [...] quasi tutti i dipinti e
molte incisioni della mostra pisana, perchè il Carli vuole fare delle conferen€140
ze in Italia e all’estero [...].
Zanzotto Andrea (1921-2011). Poeta.
Insieme di 19 lettere (di cui 1 dattiloscritta) e 12 cartoline postali autografe
firmate.
Straordinaria raccolta che conserva missive (alcune su velina) scritte tra il
1955 e il 1968. Andrea Zanzotto conobbe Enzo Fabiani nel 1955, in occasione di una recensione che questi fece di Elegia ed altri versi sul Popolo d’Italia. Le nostre carte sono una preziosa testimonianza del lungo rapporto —
durò circa cinquant’anni — tra Zanzotto e Fabiani. Tra i due artisti si instaurò fin da subito un sentimento di viva stima, amicizia e collaborazione.
Nelle missive vi si legge di impegni di lavoro, di premi letterari, di nuove
idee da realizzare e commentare, di problemi legati alla scuola, di vita familiare, di problemi economici, di nascite e lutti. Zanzotto, che collaborò con
- 39 -
Fabiani in maniera molto intensa, talvolta divenne il primo lettore delle
opere di Fabiani. Ne commenta il lavoro e dispensa consigli (un esempio è
la lettera del 13 maggio 1956 nella quale Zanzotto analizza ogni verso poetico del testo di Fabiani). Nella lettera del 27 novembre 1955, a proposito di
un servizio giornalistico che Fabiani avrebbe dovuto svolgere per la rivista
Gente. Zanzotto scrive: La situazione delle scuole va facendosi drammatica;
credo che lo sciopero sia imminente. Penso che, se avete intenzione di fare
quell’inchiesta, questo sarebbe il momento più opportuno, anche se è una questione assai scottante […].
Lettera del 12 marzo 1956: Osservando i giochi televisivi che attualmente
stanno tanto interessando il pubblico, mi è venuta l’idea che passo a te […]. Si
tratta di una cosa da nulla: nell’applicare, alla rubrica famosa, per il settore
storia, di un espediente già usatissimo nelle scuole. Anziché rivolgere al candidato aride domande potrebbero allestire brevissime rappresentazioni sceniche mute allusive a celebri (più o meno) fatti storici, che dovrebbero essere
identificati, indovinati dal candidato. Ciò animerebbe il gioco e potrebbe
creare un particolare interesse per la storia […].
Lettera del 25 aprile 1956: […] trovo un po’ strana la tua idea di poesie da
pubblicare sulla 3° pagina di un quotidiano. Mi fa pensare all’Unità… Comunque vedrò di mandarti in seguito qualcosa […].
Breve lettera del 20 giugno 1956: Porgo intanto le mie vive felicitazioni a te e
signora per la nascita di Clemente […]. Io ho lavorato saltuariamente alle
poesie che ho in cassetto (circa una quarantina) e di alcune mi sento abbastanza sicuro […]. Ho molto bisogno di guadagnare e anche un piccolo arrotondamento dello stipendio mi conta […].
Lettera del 22 ottobre 1957: […] Avrei voluto dirti, del Lutero, molto bene.
Nell’insieme sta in piedi e convince. È ricco di sale e rientra in quel tipo di
poesia religiosa che io potrei accettare […].
Lettera del 26 giugno 1964: […] Avrai ricevuto, penso, il mio libretto edito da
Pozza che raccoglie miei vecchi racconti di tanti anni fa, venuti su insieme con
le mie vecchie poesie. Ne sono state stampate 1000 copie, veramente per gli
amici. Quindi non desidero recensioni […].
Lettera del 28 agosto 1964 a proposito di un premio letterario: [...] Non pensavo che il balordo incidente tra Spagnoletti e Sala (causato dall’isterismo di
quest’ultimo) potesse avere ancora degli echi e coinvolgere anche me. Si tratta
di una storia più che altro spassosa [...]. Sala ad un certo momento ha inveito
sul disguido e poi ha asserito che tu eri stato favorito da Spagnoletti [...] perché
lo avresti presentato alla direzione di ABC. Era evidente la grossolanità dell’insinuazione [...] Discutendo più tardi con Giacinto e altri sul come si era potuta formare questa insinuazione [...] io ho ricordato come tu, a casa di Giudici avessi accennato a una tua presentazione di Buzzi, e poi, dello stesso Giacinto, ad ABC. Non vidi allora niente di scorretto, nè di inopportuno [...]. Forse ho
sbagliato riferendo l’episodio [...] Non c’era nessun malanimo verso di te [...] Mi
meraviglio che tu stia a badare a tutte queste fanfaluche come se avessero un
peso. Sono cose d’ordinaria amministrazione nei premi letterari [...].
Breve lettera del 1 maggio 1967: Ti mando queste tre poesie (ottanta versi circa) e spero ti vadano bene. Se no dimmelo pure francamente e vedrò di trovare qualche altra cosa […].
Lettera non datata: […] Ho ricevuto il tuo libretto: te ne ringrazio molto […].
Mi pare che tu sia uno dei pochissimi poeti animati da un senso religioso, che
del resto fa difetto a quasi tutti […] a cominciare dal Sacro Collegio! Forse io
attenuerei qualche tono, qua e là, e mi pare di averti anche segnalato altra
volta i punti che sentivo meno. Anche il Masaccio è riuscito, in generale. Come ti dicevo mi costringi a rivedere il mio atteggiamento nei riguardi del poemetto. Puoi essere contento del tuo lavoro, sul serio […].
€ 3.200
zanzotto
IMPRONTE DEL NOVECENTO
Lettere Disegni Ritratti fotografici
Angelini Cesare Azari Fedele Balla Giacomo
Barile Angelo Bragaglia Anton Giulio Buzzati
Dino
Calvino
Italo
Campigli
Massimo
Capasso Aldo Chiara Piero De Pisis Filippo
Emanuelli Enrico Gadda Carlo Emilio Gatto
Alfonso Giotti Virgilio Grande Adriano Levi
Montalcini Rita Longanesi Leo Luzi Mario
Maccari Mino Malaparte Curzio Marotta
Giuseppe Merini Alda Montale Eugenio
Munari Bruno Pavese Cesare Pea Enrico
Pratella
Francesco
Balilla
Quasimodo
Salvatore Rebora Clemente Rosso Medardo
Saba Umberto Salvadori Aldo Sbarbaro
Camillo
Serra
Renato
Settimelli
Emilio
Sinisgalli Leonardo Soffici Ardengo Vedova
Emilio Viani Lorenzo
Angelini Cesare (1886-1976). Scrittore, critico letterario e presbitero.
Il Cantico dei Cantici. Brano in prosa e in versi autografo di Angelini. Non
datato. 310x210 mm. 19 carte, scritte al recto. Manoscritti a inchiostro nero, penna blu e matita grigia su carta a righe. Correzioni e cancellature nel
testo. La traduzione del Cantico dei Cantici è un testo molto rappresentativo della personalità di Cesare Angelini e della sua peculiare attitudine di
combinare in modi di assoluta originalità l’abito religioso con quello letterario. Queste carte contengono una versione precedente rispetto a quella
della prima edizione Scheiwiller (1963, collana Acquario, seguita nello stesso anno da una nuova edizione per lo stesso editore, con significative varianti). Nel 1973 la traduzione approdò nella collezione di Poesia di Einaudi. Nel 2011 venne pubblicato a Bologna (Clueb) il Cantico dei cantici a cura e con studi di Nicoletta Leone, presentazione di Giovanni Giudici, con
versione e scritti di Paolo De Benedetti, uno scritto di Antonio Montanari,
tavole di Piero Crida in una edizione fuori commercio.
Incipit del testo in versi: Scena prima - La sposa loda lo sposo - Mi baci egli
coi baci di sua bocca ! / Il tuo amore è soave più del vino: / fragranza soavissima è il tuo odore / e il tuo nome è un unguento che si effonde […]. I versi sono preceduti da una presentazione in prosa: Cioè il cantico altissimo. E, considerato nella linea di poesia pura, la letteratura ebraica non ha davvero un
più alto carme […]. L’argomento è quanto mai semplice, anche se di difficile
interpretazione […]. Si aggiungono altre due carte (solo una numerata) che
contengono altro autografo della presentazione in prosa (con alcune correzioni e varianti): È il cantico altissimo; e, considerato nella linea di poesia pura, la letteratura ebraica non ha un carme più alto […]. L’argomento è quan€950
to mai semplice, anche se poi interpretarlo è una croce […].
Angelini Cesare.
Raccolta di 10 scritti di Cesare Angelini. Non datati. Si tratta di ritagli di
giornale e di carte di libri che contengono testi in prosa di Angelini. I ritagli sono incollati su carta bianca a righe con correzioni e integrazioni autografe dell’autore. Alcune carte sono interamente autografe. Le sezioni manoscritte sono a inchiostro blu e rosso. Le carte sono scritte al recto. I titoli
sono i seguenti: Fermo e Lucia (4 pagine) - Manzoni sull’Arno (4 pagine) Centenario scomodo (5 pagine) - Antinomie manzoniane (3 pagine) - Saio, color cordiale (3 pagine) - I giorni di Renato Serra (4 pagine) - Manzoni contro
le parole difficili (3 pagine) - Illustri pentimenti (3 pagine) - L’inno perfetto (3
pagine) - Oratio ante Missam (1 pagina).
€600
Azari Fedele (1895-1930) - Depero Fortunato
(1892-1960).
Questionario prestampato dell’editore Giovanni Scheiwiller con note
manoscritte autografe di Fedele Azari relative a Fortunato Depero. Non datato (ma fine anni ’20 - inizio ’30). 290x230 mm. 1 bifolio (compilate le 4
pagine). Le sezioni manoscritte sono a inchiostro nero, a matita blu e rossa.
Il questionario da riempire e da rinviare […] con le fotografie delle opere, è
compilato da Azari e contiene varie notizie relative a Depero. Ha terminato
gli studi alla scuola media, è autodidatta, tiene una scuola d’arte a New York
[…] futurista dal 1915 e tutt’ora ad oltranza, ha un laboratorio d’arte a Rovereto celebre per i suoi arazzi e cuscini. Nel suo lavoro preferisce la tecnica
dell’ impressionismo solidificato, contorni netti e precisi, senso geometrico,
esasperazione di stilizzazione, risalti di volumi e prospettive personali. Sceglie soggetti moderni: treni, radio, aeroplani ecc. soggetti alpestri meccanizzati e fortemente stilizzati ispirati da paesaggi del suo Trentino. Per lui l’arte
moderna è quella che trae ispirazione dal mondo contemporaneo. Che ha soggetti e tecnica intonati alla vita moderna cosicché in qualsiasi epoca successiva sia possibile identificare la data della creazione dell’opera deducendola
dal suo stile […]. Es. nei quadri di Boccioni si sente il 1900, anzi il 1910-15.
Molti quadri dei novecentisti potrebbero essere scambiati per pitture del 500600-400. Il questionario si chiude con l’indicazione dell’indirizzo di Depero
€450
dello studio di New York.
Balla Giacomo (1871-1958). Pittore e scultore
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata — creata dall’artista — inviata a Renzo Battistella. Datata 3 ottobre 1932 - Roma (da timbro postale).
Compilato al verso manoscritto in stampatello ad acquarello rosso di mano
di Balla e manoscritto a inchiostro nero di mano della figlia Luce. Al recto
della cartolina un
,
raffigurante alcune barche a vela gialle, stilizzate, su sfondo rosso. Francobollo conservato. Dimensioni: mm 90x140. Giacomo Balla scrive: […] Grazie delle sue notizie. Noi sempre al lavoro con novità vibranti […]. Il testo della figlia Luce è il seguente: Siamo tornate a Roma da pochi giorni. A Terracina abbiamo lavorato molto in pittura e in decorazione io ho fatto degli arazzi
€5.500
molto chiari per ambienti […].
Barile Angelo
(1888-1967). Poeta.
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata, inviata al Prof. Piero Raimondi. Datata 31 gennaio 1941. 110x155 mm. Scritto il recto. Al verso l’indirizzo del destinatario. Manoscritto a inchiostro nero su carta con intestazione Agnino & Barile/La casa dell’arte/Maioliche. Barile informa l’amico
della morte in Albania dell’amico Oscar Sacchetti e di quella del fratello
aviatore in Libia. E continua: Avrai certamente ricevuto [...] I canti del Prigioniero di Alessandro Giribaldi. Se la vita di caserma ti lascia un pò di tem-
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po (e di animo) per le tue letture e i tuoi studi mi permetto di rinnovarti la preghiera di una anche breve recensione del libro [...].
€130
Bragaglia Anton Giulio (1890-1960). Regista, critico
cinematografico e saggista.
Biglietto autografo firmato, senza data, inviato a Caro Ioletti. 227x138 mm.
1 carta (1 pagina scritta). Manoscritto a penna nera su carta intestata del regista. […] pubblica, ti prego, questo comunicato. Grazie. Bragaglia. Non ti
mando niente perché sei un paraculo che non rispetta i collaboratori. Ciccia,
con affetto.
€300
Buzzati Dino (1906-1972). Scrittore, giornalista e pittore.
Disegno a inchiostro nero e matita su cartoncino. Firmato e datato 1969. Al
verso della carta la nota autografa: Oppure vuoi seguire / la Doretta che ti
sorride?. Dimensioni: mm 400x297. Pubblicato in Poema a fumetti (Mondadori, 1969) a pagina 100.
€1.800
Buzzati Dino.
Componimento in prosa da titolo Il segreto della M M. Autografo e firmato.
Non datato. 280x220 mm. 3 carte, scritte al recto. Manoscritto a inchiostro
nero. Non sono presenti cancellature e correzioni nel testo. Sulla prima carta, al recto, sul margine superiore sinistro l’indicazione Originale. Incipit:
L’ingegnere Vicedomini della Metropolitana Milanese mi accompagnò una
notte, verso le due, alla stazione di Piazza Amendola dove risultava che un
operaio, certo Torriani, avesse casualmente scoperto un cunicolo in comunicazione con l’Inferno […]. Explicit: Infilai la testa nel pertugio, avanzai strisciando. Il lontano coro divenne un rombo. Laggiù in fondo una punta di luce. Il brano è stato pubblicato in Cronache terrestri nel 1972 con il titolo leggermente modificato in I segreti della MM.
€1.300
Buzzati Dino.
Raccolta di 10 fotografie in bianco e nero. Non datate. 70x100 mm. Le immagini sono state scattate la sera del 24 gennaio 1967 in occasione dell’inaugurazione della mostra personale di Buzzati presso la Galleria Il Portichetto di Rho di proprietà di Guido Palmieri. La mostra richiamò molti visitatori. Numerose furono le opere esposte, oggi fra le più note di Buzzati. Nelle fotografie si riconosce, oltre all’artista, Guido Palmieri.
€350
Buzzati Dino
Ritratto fotografico. Non datato. 285x205 mm. In bianco e nero. Al recto il
nome di Buzzati a penna blu, un timbro a inchiostro blu World Copyrights
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/ by Oggi Magazine / Milano / Photographed by Dino Jarach, e due a inchiostro verde Rizzoli editore e Oggi / foto pubblicata / il 15.11.71 n. 46. €230
Calvino Italo (1923-1985). Scrittore.
Lettera autografa firmata inviata a Giancarlo Vigorelli. Datata 22 maggio
1963. 205x140 mm. 1 carta (scritto recto e verso). Manoscritto a inchiostro
blu su carta intestata Giulio Einaudi Editore Torino. […] Ti mando questo
Diario in clinica: è l’unica cosa che ho scritto (oltre allo Scrutatore) da un anno a questa parte. Altra cosa: il vecchio caro Augusto Monti mi ha mandato,
letto lo Scrutatore, una lunga bellissima lettera. Gli ho scritto: perché non la
pubblichi su una rivista? Mi ha risposto: io non ho entrature nelle riviste, fammela pubblicare tu. Io gli ho risposto a mia volta che non mi pareva bello occuparmi io di far pubblicare una cosa che mi riguardava direttamente; e lui
pare si sia un po’ offeso. Potrebbe la tua rivista pubblicare la lettera? È molto bella, con dentro tutta la Torino antifascista che è uscita dalla scuola di
Monti […]. Monti , scrittore, politico ed insegnante, divenne dagli anni ‘50
un nome di spicco della letteratura italiana. Rari gli autografi di Calvino.
€850
Campigli Massimo (pseud. di Max Ihlenfeldt 1895-1971). Pittore.
Lunga lettera autografa firmata (con alcuni schizzi di mano di Campigli) inviata a Raffaele Carrieri. Non datata. 295x210 mm. 7 carte scritte al recto.
Manoscritto a inchiostro blu chiaro. Alcuni schizzi con figure femminili
compilati a matita grigia al recto della prima carta. Carte numerate in alto
a sinistra dall’autore. Missiva interessantissima in cui Campigli descrive il
mondo della sua pittura: è il risultato della fusione o confusione di due preistorici: quella nostra comune e quella mia particolare cioè la mia infanzia,
un miscuglio di Creta e Seurat [Georges] […]. Su questo mio aspetto fin de
siècle non hai mai insistito, eppure merita considerazione e spazio. […] Nel
mio caso spiegare da dove sorgono (?) le donne a clessidra, se da una influenza artistica culturale o da un impulso profondo. Non basta conoscere l’arte
arcaica e aver visto nell’infanzia le donne strette nei busti. Se tu osservi […]
gli atteggiamenti delle mie donnine per le quali lo star sedute o tenere qualcosa in mano o sorridere è lo scopo di una vita, non solo ti apparirà l’idolo
antico ma anche la nostra prossima parente, la donna della passata generazione, e nella mia ostinazione a risolvere il problema della rappresentazione
della donna con un geroglifico ti apparirà la mentalità del bambino un po’
speciale che io fui. […] Fin oltre 10 anni credetti che la sola differenza indelebile tra l’uomo e la donna consisteva nelle orecchie forate o no. [… Avevo
sotto gli occhi donne vestitissime dai contorni artificiali […] si misuravano il
vitino e nei discorsi deformavano tutto secondo le formule di una civiltà sbagliata […]. La povertà della mia tavolozza è voluta. Bianco e nero terre rosse e gialle e brune e un po’ di terra verde marrone e di blu cobalto […]. Io
credo ormai che il quadro agisca sullo spettatore da una parte, sì, coi suoi
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elementi decorativi, ma dall’altra in modo non meno necessario attraverso
un non so che di tenuissimo dove il subcosciente dell’autore parla al subco€3.200
sciente dello spettatore […].
Capasso Aldo
(1909-1997). Poeta e scrittore.
Insieme di 5 lettere e 3 cartoline postali autografe firmate e 1 lettera dattiloscritta con firma di Lina Capasso e breve nota autografa di Aldo Capasso.
Datate inizio anni ’40 - 1968. I manoscritti sono a inchiostro scuro. Alcune
lettere su carta con filigrana. Dimensioni varie. Le carte sono inviate allo
scrittore Piero Raimondi. Capasso fu un dei protagonisti del dibattito sull’ermetismo degli anni trenta e anche prolifico autore e traduttore. […]
l’aspetto sabato prossimo intorno alle 15, […] (vedrà anche Caproni, Sticco e
forse Garibaldi). […] Mi rammenti di parlarle dei seguenti punti: Ciarlantini, Villaroel e Liguria , Vetri e ceramiche […] (cartolina non datata, probabilmente anni ’40). […] il libro di Gille uscirà nel tempo prefisso è […] Italo
Pizzi era stato indisposto e perciò era rimasto in arretrato […]. Vorrebbe fare lei, per Realismo lirico, una recensione sul romanzo di Thiry? […] (lettera
del 25 ottobre 1966) […] Mi sto riprendendo da una crisi di stanchezza che
mi aveva causata il lavoro pirandelliano […]. Sto correggendo bozze su bozze per Realismo lirico: in dicembre dovrebbero uscire due numeri quasi contemporaneamente […]. Ti ringrazio moltissimo per avermi promesso […]
€250
l’articolo su Thiry (lettera del 10 novembre 1966).
Chiara Piero (1913-1986). Scrittore.
Insieme di 4 lettere autografe firmate e 1 lettera dattiloscritta con firma autografa. Datate 1979-1981. I manoscritti sono a inchiostro nero e blu. Dattiloscritto a inchiostro nero. Su carta intestata dell’autore. Le carte hanno
tutte le medesime dimensioni 295x210 mm. Lettere inviate a Genova allo
scrittore Piero Raimondi . […] il tuo articolo […] a proposito del mio D’Annunzio mi è giunto come un amichevole e caro saluto […] (lettera del 14 aprile 1979). […] purtroppo non ho nulla di natalizio per il volumetto che prepari […] (lettera del 25 marzo 1981). […] hai fatto bene a scrivermi per la faccenda del Biribissi, che spero verrà liquidata nei prossimi giorni dall’ammi€240
nistratore del Casinò […] (lettera del 24 agosto 1981).
De Pisis Filippo (pseud. di Filippo Tibertelli, 1896-1956). Pittore.
Lettera autografa firmata, inviata a Raffaele Carrieri. Datata 26 novembre
1945 - San Bastian. 223x145 mm. 1 bifolio, scritte 2 pagine. Manoscritto a
inchiostro scuro. Con timbro a inchiostro Verificato per censura. Su carta del
pittore. […] ho visto due n. di Tre arti che è la rivista di gran lunga più interessante di questo momento. Vorrei che tu mi dedicassi una pagina […]. Cardazzo ti à spedito delle fotografie di opere mie, metafisiche (per intenderci!)
per una tua opera che riuscirà, mi dicevi, monumentale molto bella […] la tua
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lirica su Garcia Lorca. E mi è piaciuto tanto il libro su Milano. Se fossi qui ti
manderei (?) due adorabili paesaggetti di Gaspare Diziani e un prezioso di€300
segno di Guardi […].
Emanuelli Enrico (1909-1967). Scrittore e giornalista.
Lettera autografa firmata, inviata a Piero Raimondi. Datata 3 maggio
1952. 182x115 mm. 1 carta (scritto il recto). Manoscritto a inchiostro blu.
Missiva di ringraziamento per una recensione, probabilmente anche relativa al diario di viaggio di Emanuelli Il pianeta Russia pubblicato nel 1952.
[…] mi ha fatto piacere leggere l’articolo che lei ha dedicato al mio lavoro.
Più che un articolo, si tratta d’un breve saggio, in cui i miei libri si innestano
l’uno sull’altro, e devo a lei la soddisfazione che ho nel vedere come sia possi€100
bile legare varie esperienze in un unico quadro […].
Gadda Carlo Emilio (1893-1973). Scrittore, poeta ed ingegnere
Lettera autografa firmata inviata ad un Monsignore. Datata 1 marzo 1929.
195x145 mm, 1 bifolio (scritte 2 pagine). Manoscritto a penna nera. La lettera è scritta da Milano: il breve tempo concessomi per la visita alla sua bella città non mi permise di ritornare da lei […]. Voglia concedermi di porgerle […] un vivo grazie per l’accoglienza serbata all’ignoto ammiratore di Vicenza e dei tesori di arte che essa contiene. Leggerò con vivo interesse i due libri donatemi, specie quello dedicato alla memoria dello Zanella […]. €650
Gadda Carlo Emilio.
Ritratto fotografico. Non datato (anni ‘70). 290x190 mm. In bianco e nero.
Al recto timbro a inchiostro blu Il Messaggero firma autografa del fotografo Mario Dondero e nota a matita di Scheiwiller: Dono di / Dondero /
5/12/92.
Gatto Alfonso
€300
(1909-1976). Scrittore e poeta.
Disegno con dedica a Piero Bigongiari. Datato 1962. 276x220 mm. 1 carta (scritto il recto). Manoscritto a inchiostro nero. Disegno a penna e parzialmente colorato a matita. Un breve strappo della carta al margine destro.
Busta e francobollo conservati. Nella dedica si legge: A Piero Bigongiari / in
/ ricordo / del fatale 4 marzo 1962. Il disegno, che raffigura un gatto rossonero con la scritta Milan seduto su 5 palloni da calcio, rievoca la partita del
4 marzo 1962, quando il Milan vinse 5 a 2 contro la Fiorentina, poco prima
€350
di vincere l’ottavo scudetto.
Giotti Virgilio (1885 - 1957). Poeta.
4 Poesie. Trieste, ottobre 1933; mm 210x160; [8] carte. Libretto autografo, le-
gato da filo blu, in carta di pregio con filigrana San Lorenzo. Nella prima
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carta la scritta a penna autografa 4 poesie / 1933 sottolineata due volte e dedica, a lapis, All’amico Romanellis / V. Giotti / ott. 33; la firma Virgilio Giotti
compare anche alla ottava carta. Piccola plaquette contenente le poesie Siora Stefi, Mama e fia, La canzon de la morte, Siroco, pubblicate nella silloge
Colori (1928-1936). Nel Centro Giotti di Trieste le quattro poesie sono presenti in manoscritti autonomi. Il fatto che qui appaiono riunite fa pensare
che Giotti le abbia scelte proprio per dedicarle a Dionisio Romanellis, commerciante greco, amico di Saba (che gli dedica espressamente una poesia),
di Giotti, Maria Lupieri ed Anita Pittoni (lo ricorda Quarantotti Gambini in
Il poeta innamorato, Pordenone, Studio Tesi, 1984, p. 28). Le poesie presentano piccole varianti mentre le differenze maggiori si concentrano sul finale della poesia Siroco: la foieta ] la foiuzza; quest’ultimo bel ancora; / lassa ch’i
povareti / pensi, che quel ch’i ga / ghe basterà pal fredo. ] st’ultimo bel, fa ancora / contenti i povareti.
€3.000
Grande Adriano
(1897-1972). Poeta.
Insieme di 4 lettere e 2 cartoline dattiloscritte con firma autografa inviate allo scrittore Piero Raimondi. Datate 1966-1970. Dattiloscritti a inchiostro
nero. Firme a inchiostro nero e blu. Testi su carta intestata dell’autore e su
carta con intestazione Persona / Mensile di letteratura, di arte e di costume.
La lettera dattiloscritta del 9 gennaio 1969 ha anche una nota autografa di
Grande. Dimensioni varie. Grandi e Raimondi curarono insieme anche una
antologia dal titolo Narratori di Liguria pubblicata da Mursia. […] Il tuo
pezzo su Marijien uscirà nel numero di marzo, in corso di stampa. Manda,
presto, per il numero di aprile, le recensioni! […] Bella la tua monografia di
Rambaldi […] (cartolina del 21 marzo 1968). […] È arrivato il volume dei
proverbi genovesi, ed è arrivata la cassetta del vino: troppa grazia […]. Hai
scritto a Mursia, per quel libro di saggi, postumo, di Angelo Barile? (lettera
del 9 gennaio 1969). […] Speravo di vederti in Liguria, quest’estate; ma non
mi sono potuto muovere da Albisola per un esaurimento nervoso alquanto pesante. Ora sto meglio […]. La tua proposta di poesie natalizie da pubblicare
nel fascicolo di Persona dicembrino va benissimo: solo non so che sorte avrà
la rivista e se il fascicolo 12 uscirà, perché siamo in crisi finanziaria […] (let€330
tera del 13 ottobre 1970).
Longanesi Leo
(1905 - 1957). Pittore, Giornalista, Editore.
Disegno a matita e biacca su carta. Non firmato e non datato. Conservato in
passepartout. Dimensione del disegno: mm 310x220. Dimensione del passepartout: mm 380x240.
€350
Luzi Mario
Ritratto fotografico del poeta e la scienziata. Non datato. 150x205 mm. A
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colori. Su carta Kodak / Xtralife Paper. Al verso una nota a matita: Palazzo
di Porta Guelfa (Firenze).
€100
Maccari Mino (1898-1989). Pittore e scrittore.
Disegno originale con firma autografa. Non datato. 330x218 mm. 1 carta
(compilata al recto). Matita grigia su carta. Al disegno segue la didascalia
Serata fiacca, mio povero Antonio / (Maccari).
€220
Malaparte Curzio
(1898-1957). Giornalista, scrittore e diplomatico.
Lettera dattiloscritta con firma autografa inviata a Piero Bigongiari. Datata 29 ottobre 1941. 273x225 mm. 1 carta (scritto il recto). Dattiloscritto a inchiostro blu. Firma a inchiostro nero. Su carta intestata Edizioni di Prospettive Roma. Busta e francobollo conservati. Perché non mi mandi subito un
pezzo per Prospettive? […] Sto preparando un nuovo numero, e vorrei farlo
uscire prima del mio ritorno in Russia. […] Mi pare che sia di particolare importanza continuar la rivista non ostante la guerra: e la continuerò malgrado le difficoltà del momento […] non sono economiche: sono difficoltà di collaborazione. Se i collaboratori non mi aiutano, come farò […]? La rivista,
fondata da Malaparte, continuò la pubblicazione fino al 1943.
€300
Marotta Giuseppe (1902-1963). Scrittore e sceneggiatore.
Lettera dattiloscritta con firma autografa inviata all’editore Rusconi. Datata
23 luglio 1947. 286x216 mm. 1 carta, scritta al recto. Dattiloscritto a inchiostro blu. Firma a penna nera. Marotta collaborò a vari periodici e giornali,
fra cui il Corriere della Sera. I suoi volumi di narrativa sono per lo più racconti napoletani tra questi L’oro di Napoli e San Gennaro non dice mai no. Si
occupò anche di cinema, sia come sceneggiatore che come critico. […] io sono malato, infelice, pazzo, ma non presuntuoso e non malvagio. […] Lei dice
che mi stima molto e che mi elogia quando parla di me […]. Ma l’Oggi di Rusconi, per bocca di Vigorelli, mi ha dato del tenore […] dei più reversibili […].
Cosa le ho fatto perché, apprezzandomi tanto in privato, lei mi riserbi poi, in
pubblico, un trattamento così severo e ambiguo. […] Vogliamo concludere che
€140
tutti possiamo sbagliare, e non pensarci più? […].
Merini Alda
(1931-2009). Poetessa e scrittrice.
Ritratto fotografico con dedica autografa firmata. Datato 12 giugno 1991.
200x310 mm. In bianco e nero. Al recto timbro a inchiostro nero: Fotografia di / Uliano Lucas / Milano […]. Con dedica della Merini a Vanni Scheiwiller: A Vanni con / tanta simpatia / e affetto […].
€600
Montale Eugenio
(1896-1981). Poeta.
Lettera dattiloscritta con firma autografa inviata a Piero Bigongiari. Data-
- 50 -
ta 12 maggio 1948. 270x206 mm. 1 carta (scritto il recto). Dattiloscritto con
firma e nota autografa a inchiostro nero. Su carta intestata Corriere della Sera. Busta e francobollo conservati. Montale scrive all’amico in relazione ai
concorrenti per il premio Le Grazie. […] Non trovo concorrenti veramente
meritevoli; Spagnoletti ha due cose discrete, la I e l’ultima. Penna non lo reputo premiabile per ragioni di decenza, ma non dovrebbe (se bocciato) essere
esposto all’umiliazione di essere citato tra gli sconfitti. Potreste secondo me citare una terna: F. Arcangeli, Spagnoletti, Guidacci, e premiare quest’ultima
con una breve relazione che dica come e qualmente s’è voluto soprattutto incoraggiarla. Mi secca che stia a Firenze, e anche mi infastidisce quella continua aria di traduzione che circola nelle sue poesie […]. Il mio voto, mestissimo, è dunque per la Guidacci […]. Il premio Le Grazie verrà vinto ex aequo
€750
dalla Guidacci e da Penna.
Montale Eugenio
Ritratto fotografico. Non datato (1968) 235x172 mm. In bianco e nero. Fotografo: Sante Achilli (come da timbro a inchiostro al verso della fotografia). Ritratto pubblicato in: A. Cima, Eugenio Montale via Bigli, Milano. Dodici fotografie di Sante Achilli, Milano: All’insegna del Pesce d’oro, Occhio
magico n. 7, 1968.
€200
Montale Eugenio
Ritratto fotografico. Non datato. (1968) 235x172 mm. In bianco e nero. Fotografo: Sante Achilli (come da timbro a inchiostro al verso della fotografia). Ritratto preparato per il libro A. Cima. Eugenio Montale via Bigli, Mi€250
lano. Dodici fotografie di Sante Achilli cit., ma
.
Munari Bruno (1907-1998). Artista e designer.
Lettera dattiloscritta con firma autografa inviata all’ing. Silvestri. Non datata [ma anni ’30]. 280x220 mm. 1 carta, scritto il recto. Dattiloscritto e firma
autografa a inchiostro blu. Su carta intestata Pittori R + M / Ricas / + / Munari / Via C. Ravizza 16 / […] / Milano. Conservata la busta non viaggiata
con medesima intestazione. […] mio cugino mi incarica di trasmetterle che
non potrà venire domattina al politecnico […] ha avuto l’infelice idea di slogarsi un piede. Le sarebbe naturalmente grato se lei potesse trasportare la sua
simpatica persona in via castelmorrone ventisei […] così avrebbe occasione di
vedere la ricca collezione di modelli da lui fatti […] gradisca i miei cinque
sensi […]. La lettera è scritta tra il 1930 e il 1938, anni nei quali Munari era
socio di Riccardo Ricas Castagnedi (come da carta intestata).
Pavese Cesare
€530
(1908-1950). Scrittore e poeta.
Raccolta di 6 foto cartoline. Non datate. Le immagini hanno tutte le stesse
dimensioni: 120 x 87 mm. In bianco e nero. Quattro immagini ritraggono
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Pavese in abito scuro e cravatta (due con una sciarpa chiara), le altre con un
impermeabile chiaro.
€550
Pea Enrico (1881-1958). Poeta e scrittore.
Ritratto fotografico. Non datato. 240 x 180 mm. In bianco e nero. Non è
indicato il nome del fotografo. Al verso della fotografia minime tracce di
colla.
€100
. Pratella Francesco Balilla (1880-1955). Musicista, esponente
del Futurismo.
Cose nostre e di nostri. Brano in prosa autografo. Non datato [ma 1927].
220x160 mm. 6 carte (scritte al recto), numerate dall’autore. Manoscritto a
inchiostro bruno su carta creme. Alcune correzioni e cancellature nel testo.
Carte conservate in un cartoncino ripiegato. Il brano è stato pubblicato nel
1927 sul n. 7 della rivista romagnola La Piê (con un errore rispetto a quanto scritto da Balilla Pratella — italo pagana invece di italo cristiana). Il periodico, fondato da Aldo Spallicci nel 1920, raccoglie contributi di argomento vario (racconti, poesie, articoli di storia, recensioni, notizie di attualità, fotografie) ed è stato definito una enciclopedia della Romagna. Cose nostre e di nostri non è il titolo del brano in prosa, bensì della rubrica curata
da Pratella nella rivista.
€300
Pratella Francesco Balilla.
Raccolta autografa e firmata di recensioni di saggi e poesie. Non datato [ma
1928]. 220x160 mm. 8 carte (scritte al recto), numerate dall’autore da 11 a
18. Manoscritto a inchiostro bruno su carta creme. Alcune correzioni e cancellature nel testo. Carte conservate in un cartoncino ripiegato. Le recensioni di Balilla Pratella sono relative a Il manuale della volontà di Giacomo Donati, Una nuova camerata di canterini ad Imola, Poesia di Passione e La Grazia di Luigi Donati, Al tatar, tre atti comici in dialetto di Eugenio Guberti, Toranello, poemetto polimetrico di Cesare Bagnaresi. Queste recensioni sono
state pubblicate, probabilmente nel 1928, sulla rivista romagnola La Piê. Si
aggiungono anche altre 3 carte autografe di Balilla Pratella, numerate 8 bis,
9 e 10, che contengono due frammenti di un’altra recensione dal titolo Sanya - la moglie egiziana di Bruno Corra.
€380
Quasimodo Salvatore (1901-1968). Poeta.
Lettera autografa firmata inviata a Piero Bigongiari. Datata 22 ottobre
1942. 287x227 mm. 1 carta (scritto il recto). Manoscritto a penna nera. Busta e francobollo conservati. La lettera è scritta da Milano, dove Quasimodo
era professore di Letteratura italiana presso il Conservatorio di Musica G.
Verdi. […] in questo breve spatium che mi rimane ogni giorno dopo il lavoro
dell’Antologia, ho letto la tua Figlia di Babilonia. Ti dico subito che la den-
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sità è riuscita a modularsi e a misurarsi nel verso. Forse qualche gesto estraneo appare qua e là; ma tua è l’apparizione degli oggetti e del sentimento. Ti
€350
auguro, caro Piero, l’attenzione delle anime e dei furiosi poeti […]
Rebora Maria Clemente
(1885-1957). Poeta e sacerdote.
Ritratto fotografico. Non datato. 182x240 mm. In bianco e nero. Nel ritratto si intravede il viso di Enzo Fabiani. Al recto timbro a inchiostro blu: News
/ blitz / Photoreportages / Milano […] e nota dattiloscritta Milano, novembre
/ Clemente Rebora, il prete poeta, è morto stamattina a Stresa / nel Colleggio
[sic] Rosmini. Rebora era nato nel 1885.
€130
Rosso Medardo (1858-1928). Scultore.
Lettera autografa firmata inviata a Nicola Galante. Non datata [a matita,
di altra mano, gennaio 1915, Venezia]. 200x130 mm. 1 bifolio, scritta 1 pagina. Manoscritto a inchiostro scuro su carta azzurrina con filigrana. […]
Guarda l’ultimo numero dell’Artista Moderno. Nonostante però ci ho preso
parte io credo al successo di quella rivista? E non credo quei.. dillo te pensalo se non vuoi dirlo […]. Nicola Galante, illustratore ed ebanista, collaborò
con varie riviste, tra cui anche La Voce, Lacerba e il Selvaggio. Frequentò i
maggiori artisti e letterati del tempo: Medardo Rosso, Carlo Carrà, Ottone
Rosai, Ardengo Soffici, Mino Maccari, Felice Casorati, Alberto Savinio,
Giorgio Morandi ed Eugenio Montale.
€600
Saba Umberto (1883 - 1957). Poeta.
Ritratto fotografico dello scrittore. Datato 28 giugno 1956. In bianco e nero. Al verso del ritratto i timbri a inchiostro con la data, Archivio Fotografico del T. C. I e Photos J. Bellini / Roma [...] e una pecetta con i seguenti versi:
Cercavo a quello un angolo ridente. / Molti all’ombra di Pergola, ne aveva / la
€250
mia città inquieta... (da Ultime cose in Porto, 1942).
Saba Umberto.
Mediterranee. Dattiloscritto con interventi autografi. Non datato [ma 1946].
Dattiloscritto a inchiostro nero. Note manoscritte a matita grigia, penna
blu, nera e verde. Pagine 72 [65 numerate da Saba]. Dimensioni: mm
220x140. Bozza del testo che verrà edito da Mondadori nella collana Lo
Specchio nel 1946. Dopo p. 53 è inserito un foglio con intestazione Libreria
Antiquaria Umberto Saba che contiene l’autografo della suite Variazioni
sulla rosa e l’indicazione 53 bis ecc. La nostra bozza contiene delle varianti
rispetto alla lezione pubblicata. In una lettera a Lina il 24 marzo 1946 il poeta scrive: Ho venduto un mio dattiloscritto con varianti a matita (Mediterranee)
per diecimila lire. [...] devo incassarle [...]. Una seconda bozza di stampa con
correzioni autografe a matita è conservata nel Fondo Manoscritti di Pavia.
€5.000
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Saba Umberto - Giotti Virgilio.
Cartolina fotografica non viaggiata che ritrae Saba, la futura moglie Lina e
il giovane Giotti. Non datata [ma primissimi anni del XIX secolo]. Dimen€150
sioni: mm 85x136.
Sbarbaro Camillo (1888-1967). Poeta e scrittore.
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata, inviata a Piero Bigongiari.
Datata 14 novembre 1960 (da timbro postale). 105x150 mm. Compilato il
recto. Al verso l’indirizzo del destinatario. Manoscritto a inchiostro blu.
Francobollo conservato. […] Da maggio fui ammalato e solo ora mi riprendo; per ciò il ritardo nel ringraziarla di Poesia italiana del Novecento. Per
quel che mi riguarda […] una quisquilia: pagina 93, la citazione della Prefazione di Pianissimo - ristampa - non è esatta. Devo poi confessarti che non ho
mai letto Sant’Agostino (pag. 94) e che quella frase […] è d’imprestito […]
Quante cose che mi vengono attribuite che non mi spettano; ultimamente Traverso mi spacciò per un ottimo grecista; ohimé […]. Pianissimo, raccolta di 29
poesie, venne pubblicata nel 1914 a Firenze per la Libreria della Voce. Nel
1954 uscì un’altra versione con alcune varianti per i tipi di Neri Pozza. Ancora nel 1961 l’editore Scheiwiller pubblicò le due redazioni (quella del ’54
non esente da ulteriori rimaneggiamenti).
€550
Serra Renato
(1884-1915). Critico letterario e scrittore.
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata indirizzata allo scrittore Carlo Linati. Datata 13 luglio 1915. 90x138 mm. Carta scritta recto e verso.
Manoscritto a inchiostro nero. Serra, arruolato nell’11º Reggimento Fanteria della Brigata Casale, scrive dal fronte pochi giorni prima di essere ucciso in combattimento sul monte Podgora: […] Mi torna in mente che l’anno
scorso, di questi giorni o press’a poco, le scrivevo dal campo in un pomeriggio
di riposo, che il sole stagnava tardo e immobile come dimenticato in mezzo alla chiostra dei monti di Rocca, al fine di un lunghissimo giorno. Oggi è lo stesso campo e lo stesso sole che nuoce il terreno calvo, calpestato dall’infinito
passaggio, sotto un bosco magro e brillante di acacie. […] Di cambiato c’è
questo buco di trincea dove scrivo; e il rombo della cannonata. Ma son cose a
cui si fa l’abitudine, e diventano così presto indifferenti! Oggi poi siamo a riposo, in riserva, e non par quasi più di essere alla guerra fin che non si torni
in prima linea. Ma qui come là si finisce per star bene ed essere contenti […].
Carlo Linati tradusse molti letterati inglesi. Oltre a Yeats, anche Joyce, Dickens e Lawrence.
€650
Settimelli Emilio
(1891-1954). Scrittore. Esponente del Futurismo.
2 lettere autografe e firmate, inviate all’amica poetessa Irma Zorzi (alias Irma Valeria). In totale 3 fogli su carta intestata a inchiostro blu L’Italia Futurista - Direzione artistica - Bruno Corra - E. Settimelli (le carte riportano
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al margine sinistro anche l’indicazione a stampa Cinematografia / Futurista
[…] e Teatro / Futurista […]. Le missive sono datate rispettivamente 8 maggio 1917, 17 giugno 1917. Irma Zorzi, veronese di nascita, si trasferì molto
giovane a Ravenna dove aderì al movimento futurista. Scrisse due libri apprezzati da Marinetti — Morbidezze in agguato e Fidanzamento con l’azzurro — con lo pseudonimo Irma Valeria. […] ho ricevuto Morbidezze in agguato con la generosa dedica. Grazie. Conosco già il delicato e nervoso volume del quale parlerò presto. Presto noi poeti vorremo ripiegare le vele dinnanzi ad una così poderosa offensiva femminile… Riprodurrò qualche lirica
del volume sull’Italia […] (lettera dell’8 maggio 1917). […] ricevei il disegno
geometrico lirico. Realmente troppo complicato per riprodursi […]. Spero che
avrà ricevuto le Morbidezze e il mio volume … spirituale […] (lettera del 17
€700
giugno 1917).
Settimelli Emilio.
4 lettere autografe datate 22 giugno 1917, 8 febbraio 1918, 24 febbraio 1918,
una non è datata. Spedite da Firenze e Roma e inviate a Irma Zorzi (alias
Irma Valeria). Sono scritte a inchiostro nero e color seppia su carte creme;
i fogli hanno differenti dimensioni e differenti intestazioni. 1 lettera è su
carta a quadretti (questa è la lettera non datata). 1 lettera (in totale 2 fogli)
su carta intestata Hotel Helvetia Florence. 2 lettere (in totale 13 fogli) su carta intestata Hotel Quirinal Rome. Le lettere contengono argomenti di lavoro, ma esprimono anche il rapporto di amicizia che nel corso dei mesi si instaurò tra lo scrittore e la donna che chiama Geniale amica, Geniale e malinconica amica.
[…] Son sicuro che in fondo alla diafana […] sua sensibilità c’è del coraggio,
della forza, della sicurezza. Io avrei tanto l’ambizione di liberarla […]. E
non le nascondo che il suo libro che ogni sera mi rileggo in questo periodo mi
fa vedere in lei tante cose belle, delicate, possenti […]. Contentissimo che la
sua sensibilità si accosti alla mia: sono angosciato d’esser capito […]. Le confessioni di Osvaldo sono vere ma crollano oggi dentro di me - dopo aver amato - sono ingenuità […]. Desidererei conversare con lei un poco […] su questi
problemi interessanti, ma come si fa? […] (lettera del 22 giugno 1917).
[…] Appena ho un vostro scritto mi viene una voglia pazza di …. polemizzare
e mi precipito a tavolino […]. Certo se mi passa… il furore polemico […] scrivo
subito facilmente o ritardo tutto o non scrivo a lungo. Tutto ciò perché siete buona e continuate a scrivermi più che potete. E l’effetto della vostra voce […]? Di
un effetto sicuro! Divertentissimo […] (lettera dell’8 febbraio 1918).
Nella lunga lettera del 24 febbraio 1918 Settimelli invita l’amica di ottenere
il permesso della famiglia per allontanarsi temporaneamente da Ravenna
alla ricerca di un ambiente movimentato e intenso. Le racconta del suo lavoro: Sto correggendo le bozze del mio Nuovo mondo d’amore e porto avanti altri due libri I capricci della Duchessa Pallore e Inchiesta sulla vita italiana […]. Vorrei sistemarmi più tranquillamente […] ma come fare: sono solo.
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Le ricorda anche l’appuntamento per ascoltare il giovane Mussolini: Stamattina vado al comizio interventista che si avrà all’Augusteo. Parlerà Benito
Mussolini. Mi interessa di ascoltarlo dopo tre anni. Appena tre anni fa di quest’epoca si fu arrestati insieme a lui con Marinetti e Corra […] (lettera del 24
febbraio 1918). […] Rileggevo stamani la vostra lettera ultima. Come siamo
lontani e come sbagliate! Forse però siete per davvero una bianchezza inattaccabile. Non lo so: però credete a me, il lirismo della passione lo si sente più
tardi […]. Fra qualche anno - molto probabilmente - mi darete ragione! […].
€1.300
(lettera non datata).
Sinisgalli Leonardo (1908-1981). Poeta ed ingegnere.
Apollinaire et sa femme al 262 de Boulevard Saint Germain. Disegno con dedica. Datato 14 ottobre 1960. 330x218 mm. 1 carta (compilata al recto). Disegno ad acquarello (a colori) e inchiostro nero. Il disegno dedicato A Raf€300
faele (Carrieri).
Soffici Ardengo (1869-1974). Pittore e scrittore.
Cartolina postale viaggiata, autografa firmata inviata all’illustratore Nicola
Galante. Datata 19 giugno (?) 1914. 140x90 mm. Compilato il recto. Al verso l’indirizzo del destinatario. Manoscritto a inchiostro blu su
. Francobollo conservato. Nel 1914 tra Soffici e Galante iniziò un rapporto epistolare che si sviluppò in una collaborazione artistica
anche con la pubblicazione di alcune xilografie sulla rivista Lacerba. La cartolina è inviata da Poggio a Caiano. […] La sua incisione uscirà fra un mese.
Impossibile farla entrar prima in Lacerba per impegni precedenti. Sono stato
a Parigi fino al 14. La sua ultima incisione è buona. Se scrive a Rosso [Medardo] lo preghi di scrivermi e di darmi il suo indirizzo. Non l’ho più […]. €300
Soffici Ardengo.
Lettera autografa firmata inviata al pittore Guido Ferroni. Datata 3 dicembre 1946. 207x147 mm. 1 bifolio (scritte 4 pagine). Manoscritto a penna nera su carta filigranata. Busta e francobollo conservati (busta danneggiata).
La lettera è inviata a Ravenna, città nella quale Ferroni visse alcuni anni e divenne titolare della cattedra di figura all’Accademia di Belle Arti. […] Io sarò contento di dare il mio dipinto alla persona che dice; ma non vedo come si
possa fare senza che la scelta sia fatta dalla detta persona o da lei. Descrivere
i miei dipinti per darne un’idea a chi non li vede mi pare cosa senza controlli;
così credo che il meglio sarebbe che lei venisse qui al Poggio […] occorrerebbe
che ciò avvenisse presto perché io sono invitato per una mostra personale a Milano […] il che significa che dovrò spedire i miei dipinti (tutti) almeno un mese
€180
prima […]. Il prezzo dei miei paesi si aggira tra le 30 -40 mila lire.
- 56 -
Vedova Emilio (1919-2006). Pittore e incisore.
Lettera autografa firmata, inviata a Minella Belloni. Non datata (4 dicembre
1946 [?] da timbro postale). 350 x 250 mm. 1 carta (scritto recto e verso). Manoscritto a inchiostro blu. Uno strappo alla piegatura della carta senza perdita di testo. Busta e francobollo conservati. Missiva inviata alla giovane amica,
che di lui ricorda: “Nel 1945 voleva che andassi a posare nel suo studio per
lui; mamma che paura, occhi gialli inquieti ma svergognati; io avevo 17 anni;
per fortuna mamma mi disse di no subito. Lui mi aveva fermato per la strada, vicino alla chiesa della Salute, poi mi aveva chiesto un appuntamento […]
diceva che ero l’angelo che lo visitava di notte […]”. E Vedova scrive: […] di
un giallo crudo e di un bleu denso di mare… con pensieri… vari. Corse in riva al mare le sue lunghe gambe con la sua scritta (?) parole di libertà. Un’onda di cappelli e un dialogato senza sbandamenti sentimentali […]. Storia da
farsi la nostra gioventù da strappare! Le convenzioni che ci stringono alla gola! Bisognerà costruire […] per dar posto alle cose prime forti di una nuova
morale. […] Mi piace vederla forte e mi piace pensarla libera primordiale […]
come il suo mare! […] La vita dei nostri giorni va scritta su un cielo azzurro,
una cosa rossa gialla bianca per la nostra […] amica forte e gentile. La lette€900
ra risulta mancante dell’incipit.
Vedova Emilio.
Lettera autografa firmata con
, inviata a Minella Belloni. Non datata (9 gen. 1947 [?] da timbro postale). 283x220 mm. 1 carta,
scritta al recto. Manoscritto a inchiostro blu su carta con filigrana. Busta e
francobollo conservati. Breve strappo restaurato. Missiva inviata alla giovane amica a Cavi di Lavagna. Vari disegni e poche parole, alcune delle quali
in stampatello. L’artista ha disegnato il suo autoritratto, il ritratto dell’amica Minella, un ragno, un uccello (?). Si legge: Cavi di lasagne - può darsi che
ne guadagni - se ne da troppe - ci da un po’ dentro - La pittura chi la fa ma va
- Sentimentale a tutti i costi - Tutto quello che so fare! - Buon anno.
€3.200
Vedova Emilio.
Lettera autografa firmata con
, inviata a Minella Belloni. Non datata (19 marzo 1947 [?] da timbro postale). 285x215 mm. 1 carta scritta recto e verso. Manoscritto a matita nera su carta con filigrana. Busta e francobollo conservati. La lettera ha una grafia disordinata e di difficile lettura. È disegnato un orco (Vedova, il mittente della lettera) e un angelo (l’amica Minella). Il pittore le scrive: Quando verrà […] l’angelo della cartolina? Sto lavorando moltissimo la notte […] dovrei portarmi (?) in Svizzera
ma se lei verrà potrò rimandare quanto detto […] per il vento di aprile dolce
e forte navigare d’immenso […].
€3.000
- 57 -
Vedova Emilio.
Biglietto autografo non firmato inviato a Minella Belloni. Non datato (27
luglio [?] da timbro postale). 75x250 mm. 1 carta, scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro bruno. Biglietto conservato in una busta con francobollo conservato. Indirizzo autografo dell’artista scritto con matita grigia.
Nel mare una barca (la mia) ricordandomi di voi. Unisco (?) un ricordo della
Laguna Veneta. L’indovina dice…arrivederci collega! Farò una mostra a Genova… Una notizia Ho vinto il secondo premio alla mostra nazionale di pittura a Torino […].
€600
Viani Lorenzo (1882-1936) Pittore e scrittore.
Lettera autografa firmata inviata al poeta Carlo Magnani. Datata 30 novembre 1924 (?). 302x187 mm. 1 carta, scritto il recto. Manoscritto a inchiostro nero su carta a quadretti. Viani scrive a Magnani, poeta, narratore e
giornalista, ma anche erede di una nota famiglia di produttori di carta. […]
Volevo scrivere all’Ojetti […] Ora ti dirò che avrei necessità di carta che ti
pregherei farmi spedire a Viareggio. Ti pregherei di ricordare ad Antidoro
delle cartelle per i miei disegni discretamente grandi e ben legati […]. Artido-
ro Benedetti, nominato in questa lettera, fu anche gestore della Stamperia
€140
Benedetti di Pescia.
vedova
maccari
munari
gatto
calvino
cangiullo
papini
pea
settimelli
luzi
balla
pavese
pound
longanesi
gadda
sereni
campigli
caproni
fellini
sinisgalli
Disegno di Emilo Vedova
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LETTERE AUTOGRAFE
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F O T O G R A F I E
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Disegno di Emilio Vedova
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Catalogo autografi N. 17