E PENSARE CHE
ERAVAMO COMUNISTI
Scritto da Roberto D’Alessandro
Tutti di diritti sono riservati. Agosto 2008
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Personaggi
Giulia (la madre)
Rinaldo (il padre)
Nilde (la figlia.)
Enrico (il figlio)
Maria (la zia)
Alì (Il cameriere)
All’aprirsi del sipario ci appare un ambiente bene arredato, molti
quadri ai muri, tappeti a terra, bei mobili. Al centro c’è un tavolo
con cinque sedie, ai lati due poltrone, sulla destra vicino alla
poltrona un tavolinetto con su una bella lampada ed un telefono.
Sul fondo un telefono su una mensola o mobile.
Sul fondo degli archi danno su un corridoio.
due porte, una a destra e una a sinistra.
L’azione è ai giorni nostri.
Primo quadro
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ALI’
Con fare circospetto entra in scena, ha in mano un diario, guarda se viene qualcuno poi lo apre e
comincia a leggere e a prendere appunti...
La borghesia non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione, i
rapporti di produzione, dunque tutti i rapporti sociali.
Il continuo rivoluzionamento della produzione, l’ininterrotto scuotimento di tutte le relazioni
sociali, l’incertezza e il movimento eterni contraddistinguono l’epoca dei borghesi fra tutte le
epoche precedenti.
Il bisogno di uno smercio più esteso per i suoi prodotti sospinge la borghesia a percorrere tutto il
globo terrestre. Dappertutto deve annidarsi, dappertutto deve costruire le sue basi, dappertutto deve
creare relazioni.
La società borghese che ha creato per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti,
rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate.
Poi sentendo arrivare qualcuno chiude il diario
ENRICO
….Va bene, 3.500 euro, ho capito…e che dobbiamo fare? Va bene. Quanti? 5.000? va bene….altri
1.500 euro? E quanto costa sta roba? ....si, Luigi lo so ma….ho detto di si, significa che lo voglio
fare….si stasera vengo….no dopo me ne vado che ho promesso a Marina che la porto a mangiare
fuori…è il suo compleanno…non lo so dove la porto….va bene, ci vediamo stasera.
sta per riattaccare
Cosa?....No a Mamma e Papà non gli ho ancora detto nulla…ma certo che di Marina lo sanno…e
glielo dirò…presto…certo che lo devono sapere prima…va bene…a dopo ciao, ciao, ciao…
ALI’
Ciao, ciao,ciao…
ENRICO
ma te ne voi anna?
ALI’
Io lavora qua…
ENRICO
Ma che lavori, va, va…
Alì esce. Enrico rifà un numero
…Pronto, amore…si, devo passare dalla sezione e poi vengo a prenderti…vedrai che
sorpresa…certo che ho già deciso dove portarti…va bene a dopo….
ALI’
Rientrando
Tu vivi nel peccato, usa preservativi…
ENRICO
Ma fatti i fatti tuoi…scusa amore, ma abbiamo il cameriere magrebino che è completamente pazzo.
A dopo…ciao.
Riattacca ed entra Nilde
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NILDE
Ciao fratellino
ENRICO
Ciao sorellina
Nilde mostra un quadro ad Enrico
NILDE
Ti piace?
ENRICO
Carino...
NILDE
Ammazza che entusiasmo!Voi giovani non la capite proprio l’arte!Allora che hai deciso di fare...ti
candidi?
ENRICO
Scccc...Stanno già stampando i manifesti con la mia faccia.
NILDE
Allora ti eleggono di sicuro!
ENRICO
Ho una strizza!
NILDE
Di che?
ENRICO
Di come la prendono mamma e papà.
NILDE
La prenderanno bene vedrai!Con Marina come va?
ENRICO
Benissimo...Tu co...coso la?
NILDE
Con Nicola? Lascia stare...
ENRICO
Ma tu il voto me lo dai?
NILDE
Ma certo che te lo do. Con questi occhi mi sembri il gatto con gli stivali di Shrek
( con le mani sporche di colore lo spupazza poi guardandosi le mani
Ammazza so tutte zozze di pittura!Vado a lavarmi le mani...
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esce
ENRICO
Che tocca fa per prendere un voto!
Squilla il cellulare di Enrico
Scusate...ma a chi scusate che sto da solo!
Pronto…ancora tu? Pronto…va bene Luigi, ti ho detto di si, glielo dirò…scusa adesso ho da
fare…si, ci vediamo dopo.
GIULIA
entra si ferma al centro porta . Occhiale scuro e sotto braccio i giornali del giorno dove spicca “Il
Manifesto”. ascolta l'ultima frase di Enrico, poi andando a posare la borsa sulla sedia vicino al
telefono...
Sempre con sto telefonino attaccato alle orecchie ..diventerai sordo
si gira lo vede blu!
AH! blu sei già diventato! ...chi è che ti ha ridotto così, quella cretina di tua sorella, vieni qui dalla
mamma che ti pulisco
prende un fazzoletto umido dalla borsa e va verso di lui ..lo pulisce
GIULIA
molto amorosa
Amore della mamma...quanto è bello questo bambino mi sembri il grande puffo
poi di colpo inquisitoria
Cos'è che devi dire? E a chi?
ENRICO
Ah, Ma' …ma di che t’impicci? Possibile che stai sempre a sentire quello che dico?
GIULIA
Reazione esagerata, nascondi qualcosa.
Va a rimettere il fazzoletto sporco in borsa
ENRICO
E cosa dovrei nascondere ?
GIULIA
Ah, non lo so, ma qualcosa di sicuro.
voltandosi colpita da un pensiero improvviso
Non è che Marina è incinta?
ENRICO
Mamma!!!
Si gira facendo gestacci di scongiuro
GIULIA
Può succedere . Non è che ci vuole il miracolo di Sant'Ambreus per quelle cose lì,
in ogni caso non ci sarebbe niente di male, l’importante nella vita è sapersi assumersi le proprie
responsabilità .come dice sempre quel nostro amico quello”alto”
fa gesto tipo nano
coi capelli disegnati in testa.....Silvio
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ENRICO
Comunque no! Non è incinta.
GIULIA
si siede al tavolo e sfoglia i Giornali
In ogni caso stai attento e usa il profilattico
ENRICO
Mamma!!!
GIULIA
Beh, come lo devo chiamare “cappuccetto Rosso ?
ENRICO
Va beh io vado..
GIULIA
sempre leggendo giornali
Dove vai?
ENRICO
Oggi è il compleanno di Marina. La porto a cena fuori. Anzi non è che conosci un posticino carino..
GIULIA
Sì, portala a Ostia, da Peppino l’abbruzzese prepara dell’ottimo pesce e sono sicura che a Marina
allusiva
piace tanto il pesce!!!
ENRICO
Mamma la vuoi smettere?
GIULIA
E fammi scherzare su, mi sembra ieri che ti lavavo il culetto…
ENRICO
Si ma adesso ho 21 anni.
GIULIA
A volte sei così serio che mi sembra che ne hai 41.
ENRICO
Ammazza! Non so se mi devo sentire lusingato o offeso.
GIULIA
si alza e va da lui tutta scodinzolante
Tu ti devi sentire felice, libero e bello.
lo bacia sulle labbra ...gli pulisce il rossetto
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com'è fortunata Marina ...e tutte quelle che verranno dopo di lei, perchè non è che si ferma qui,
questo è un trombeur de femmes.
ENRICO
Adesso vado, ciao.
sta per uscire
GIULIA
Ah! Enrico, mi dimenticavo di dirti che sta per arrivare tua zia Maria dalla Calabria?
ENRICO
E quando arriva?
GIULIA
Molto presto. purtroppo
ENRICO
E come mai zia Maria viene a Roma? Analisi, concorsi, pellegrinaggi dal Papa…
GIULIA
Tuo padre mi ha detto di non dirlo...
ENRICO
...Vabbè…
GIULIA
E’ in crisi col marito.
ENRICO
Va beh. Io stasera rientro tardi e domani mattina devo uscire per forza, ma a pranzo sarò a casa
dovesse cascare il mondo, e chi sa perde zia Maria che arriva dalla Calabria?
GIULIA
si isiede a leggere mentre Enrico sta uscendo gli grida
Acqua in bocca sulla crisi, è top-secret. La crisi, qua è tutto una crisi, ce mancava anche la crisi di
mia cognata…che poi qualsiasi cosa corre da suo fratello come fosse l’acquasantiera,
Squilla il telefono. Giulia grida: Telefono ! Telefoono ! TELEFONO
alla terza che nessuno risponde si alza lei e risponde “ PRONTO “, ma allontana la cornetta
perchè sente rumore e urla nella cornetta
Piero, abbassa la musica, PIERO abbassa l' internazionale! ( stop) Piero ..No, non ho detto abbasso
l'Internazionale ...tieni i volumi normali , mi farai diventare sorda ! Si, sono Giulia, certo che sono
Giulia, hai chiamato a casa ...scusa , sono nervosa per via delle elezioni,…cosa? Cosa? Veltroni
vuole correre da solo? E' un suicidio…Per loro ! .No, non per noi. No, noi di Rifondazione i nostri
voti ce li ortiamo sempre a casa......sì, ci sarà una lieve flessione, ma non scenderemo sotto il 6 per
cento…certo che glielo chiedo a Rinaldo, quando torna, Lui è del PD lo sa di sicuro, … certo che
me lo dice, almeno su ste cose è sempre stato tanto sincero, non credo si sia incarognito di colpo...
Cosa? vuoi un panino? E questo cosa c'entra compagno ? Ah col....prosciutto va bene?....va bene te
lo porto...sì, ciao.
Riattacca e dice “ questi stanno sempre a magnà”
NILDE
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entrando con un altro quadro in mano
Ciao ma’
GIULIA
Ciao tesoro. Com’è andata oggi la giornata?
NILDE
E come vuoi che sia andata? Sempre la stessa. Tu?
GIULIA ( cattivella guardando il quadro della figlia ) Meglio della tua !
NILDE – Mamma !
GIULIA –
No, bello molto giapponese . La giornata è andata bene. Allo studio di architettura tutto a posto.
Sono ste elezioni che si avvicinano che mi mettono ansia, non promettono nulla di buono, ma del
resto ce la siamo cercata. ( si siede al tavolo )
NILDE
Cercata…che ne potevate sapere che Mastella si dimetteva da ministro facendo cadere il governo
perché gli hanno arrestato la moglie? ( si siede di fronte )
GIULIA
L’errore ,core de mamma, è stato proprio quello i accettare di fare un governo con Mastella
ministro della giustizia.
NILDE
Mamma. Non mi pare ci fossero molte altre alternative.
GIULIA ( alzandosi da comizio )
La realtà è che dovevamo fare di tutto per evitare che Berlusconi ritornasse al governo ed ecco il
risultato. Ma non è finita sai? Combatteremo, venderemo cara la pelle, faremo la guerra.
NILDE
Brava mamma combattente….e papà?
GIULIA
Con papà la guerra è persa. ( si risiede )
NILDE
Non ne vuoi parlare?.
GIULIA
Ma, no, figurati. Cosa ti devo dire? Va e non va. Non lo so , sarà la crisi del 27 esimo anno.?
NILDE - Passerà !
GIULIA – ….NILDE CARA, ma non lo so, gli anni che passano invece di unirci ci dividono.
Eppure non dovrebbe essere così, no ? Più passano gli anni , più aumenta il vissuto, aumentano i
ricordi, le cose fatte insieme, e allora perché non riusciamo più a stare bene insieme? Perché tra le
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mille cose positive che si potrebbero ricordare, andiamo sempre a mettere il dito su quelle negative?
Perché continuiamo a fare sempre l’elenco della serva di tutti i suoi difetti? ...che ne ha tanti tuo
papà di difetti...
NILDE
Siamo esseri umani, ci dobbiamo accettare con tutte le nostre debolezze. Però magari il dialogo
potrebbe aiutare, non credi?
GIULIA
Il dialogo ! Ma io e tuo padre da quando ci conosciamo non facciamo che parlare, un continuo
confronto dialettico: comunismo, socialismo, rivoluzione, riformismo, e lotta al capitale, e giustizia
sociale e negli ultimi anni la falce si, la falce no, la stella si la stella no…abolire la proprietà privata!
Ecco per esempio, su questo io e tuo padre quando ci siamo conosciuti eravamo perfettamente
d’accordo. Sì, ma era il 77 !! Eravamo ancora iscritti nel glorioso partito comunista di Berlinguer ..
Oggi, non siamo d’accordo neanche su quello. Certo io sono stata sempre più a sinsistra, di tuo
padre, avevo sentito parlare Piperno e Tony Negri, lui si era fissato con Capanna...ma che te lo dico
a fa ! ( va a sedersi poltroncina vicino al telefono ).
NILDE
Non dico di questo mamma, parlare di voi, delle vostre esigenze, dei vostri desideri…
GIULIA
Desiderio…Il primo impulso per cercare di capire... DESIDERIO che parola distante, pensando a
tuo padre. E' che io tuo padre lo conosco troppo bene, lo conosco nelle pieghe della carne, ha perso
ogni mistero....ha perso anche il punto vita !!
e quando una persona diventa prevedibile non ti interessa più, GHE N'E' pu per nisun, cara la mia
Nilde
NILDE
Ma dai, sono sicura che supererete presto questa crisi.
GIULIA
A proposito di crisi, domani arriva tua zia Maria dalla Calabria.
NILDE
Esagerata, non è mica una crisi. E che viene a fare? Analisi, concorsi, pellegrinaggi dal Papa…
GIULIA ( prende dalla borsa FIORI DI BACH )
No, è in crisi con il marito.
NILDE
Poverina, mi dispiace. Mamma, cosa stai prendendo ?
GIULIA
FIORI DI BACH .. per l'ansia
NILDE
E quanto tempo si ferma?
GIULIA
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Non lo so, non ce l’ha comunicato. Spero che non si fermi più di una settimana perchè io più di
così non la reggo.
NILDE
Ma viene da sola?
GIULIA
Ci mancava solo che arrivava qua col marito, che poi in questo momento per come siamo io e
Rinaldo, è come parlare di corda in casa dell’impiccato.
NILDE
Pensavo venisse con Giuseppe
GIULIA
No, il tuo cuginetto d'oro se ne sta in Calabia. Ma tu che fai stai a casa stasera?
NILDE
Si perché ho prestato la mia macchina a Nicola.
GIULIA ( alzandosi )
A proposito sto Nicola che usa sempre le nostre macchine non sarà il caso che lo conosciamo?
NILDE
Non è detto che prima o poi non ve lo farò conoscere.
GIULIA
Voi li usate i preservativi si?
NILDE
Si mamma! li riempiamo d'acqua e ci facciamo i gavettoni...ma prenditi i fiori di bach .
esce
GIULIA
Io con suo padre manco un gavettone ci farei !
Apre un giornale e commenta
Guarda qua i cafoni, Brindano perché è caduto il governo… fammi prendere due fiori di bach che
vado in ansia ...
…che gente in parlamento? Scommetto che lo spumante l’ha portato quel simpatico Previti…
Squilla telefono....come prima “ telefono “ x 3 volte ( oba off “ rispondi tu che sto albagno )
Rispondendo al telefono con le gocce sotto la lingua
Pronto? ...No, non sono la Filippina, Sono Giulia ! Maria, dimmi….No Rinaldo non è in
casa....dimmi…..non so perchè non ti risponde al cellulare....dimmi....non so dov’è,....DIMMI ah va
bene, arrivi prima....sì, va bene lo dico a Rinaldo?....ho detto lo dico a Rinaldo......così ti viene a
prendere lui, alla stazione. cosa?cosa?
Entra Nilde con un altro quadro e lo mostra alla madre che si gira da un’altra parte. Nilde esce.
…dimmi....si, io sto bene, dimmi.....anche tu stai bene, mi fa piacere, dimmi…..come che ti dico?
Io? Ma veramente hai chiamato tu, che mi dici tu?....Ah! ecco pronto…pronto…pronto…
riattaccando
è caduta la linea...
Cominciamo bene con questa, io già la sopporto come il fumo negli occhi
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Chiamando
Alì, Alì…Alì…
Appare un ragazzo vestito in abiti da cameriere
ALI’
Oba quando parla con qualcuno ha uno strano accento
Comandi Signora
GIULIA
Alì quando ti chiamo devi APPARIRE subito, no che ti devo chiamare 70 volte
ALI’
Io subito sono apparuto .( resta fermo sulla porta )
GIULIA
Cosa fai lì, entra...ENTRA !
ALI’
Posso entrare?
GIULIA
Entra
Alì cammina pianissimo ….si ferma al centro
ALI’
Io entra ma calma però…
GIULIA
Sta arrivando la sorella di Rinaldo, la signora Maria, dalla CALABRIA
ALI’
dice schifato
Calabria? blaaa…
GIULIA
Quindi devi preparare la stanza degli ospiti. Spazzare, spolverare...Metti le lenzuola fresche
ALI’
Si signora, le lenzuola prendo quelle buone per gli ospiti, signò
GIULIA
Quelle di lino ?
ALI’
E chi è Lino ?
GIULIA
infastidita gli passa davanti, sbrigativa
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per la signora Maria bastano quelle di cotone
ALI’
Si signora. Devo andare a prendere la spesa?
GIULIA
No, no, per carità, porta tutto la signora Maria dalla Calabria: dall’antipasto al dessert
irridente con spiccato accento calabrese
tutto piccante e arrabbiato come lei
Oba ride e ripete “ tutto piccante arrabbiato come lei “
GIULIA lo fulmina – Allora ! (in milanese ) Foeura !
Oba ripete camminando lentiss “ tutto piccante arrabbiato come lei “
gioco di sguardi fra loro
Oba esce. Giulia guardandolo mentre va via
So’ lenti...daltronde in africa fa caldo
ALI’
mettendo fuori la testa
Signora tu jihiad
GIULIA
Foeura !....tutte a me mi devono capitare...elezioni anticipate e adesso pure la cognata dalla
Calabria. No posso sopportare tutto adesso chiamo mia mamma e la faccio venire giù
Compone un numero al telefono
Mammina, amore ! No, niente, così , un po' di nostalgia di Milano, Roma è così provinciale, Milano
è così astratta , surreale...dentro tutta quella nebbia ….non c'è più...non c'è più la nebbia no,
veramente? è proprio vero che il vento gira..
Entra Nilede e mostra alla mamma un altro quadro. Giulia sbuffa “ Ma basta però “ no mamma
non dicevo a te .. è che c’ho Picasso in casa.... sì, la Nilde, si ostina a voler dipingere, suo padre che
la istiga, figurati ha uno stile che oscilla tra i giapponesi e i rumeni....niente, mamma, tutto a posto
cosa deve succedere a parte il fatto che arriva la sorella di Rinaldo dalla Calabria,...si Maria , brava
te la ricordi ? la chiattona.....sì, cucina bene, anch'io del resto eh...SCONGELO BENISSIMO.
Tu quando vieni a trovarmi? No, non ci sono problemi nuovi, con Rinaldo è sempre la stessa
minestra...cosa vuoi che ti dica, se non va non va, del resto lui non fa niente per cambiar la
situazione... cosa ha un’altra.? Ma chi, Rinaldo ? Ma chi vuoi che se lo prenda quello lì
Mamma, tu è tanto che non lo vedi, ultimamente gli è cresciuta una pancia che Giuliano Ferrara in
confronto sembra Fassino.
No, non ho nessuno neanch'io, ma se tra due persone le cose non vanno non è che per forza ci deve
essere qualcun’altro di mezzo?....Si, lo so che di solito …. è così, la verità è che io e Rinaldo non ci
amiamo più.....ma che vuol dire che io alla mia età penso ancora all’amore?...e a che cosa dovrei
pensare? Alla foca monaca ? ....non farmi innervosire...sì li ho già presi i fiori di Bach, ma non
fanno effetto subito come le canne...noooo, non ho ripreso a farmi le canne, lo sai che ho smesso
nel 78, vabbeh, nell'87 mamma, lasciamo stare... vieni a Roma, o bisogno di te , fatti un biglietto
...va beh, te lo faccio io ..on-line, ciao ciao
riattacca
RINALDO
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Entrando
Chi saluti?
GIULIA
Stavo al telefono con la mamma
RINALDO
canticchiando
Ha chiamato la befana...
GIULIA
Fai poco lo spiritoso, vedremo chi riderà dopo le elezioni ! Comunque vuole venirci a trovare
RINALDO
Quando?
GIULIA
La prossima settimana
RINALDO
Ma lo sai che sta arrivando mia sorella ?
GIULIA
Ma sì, lo so, ma quanto pensa di fermarsi?
RINALDO
Non so, ma viene per un motivo preciso, lo sai, possibile che devi essere sempre così carogna con
mia sorella?
GIULIA
Ma che dici? Mica ce l’ho con tua sorella, anzi Maria mi sta così simpatica (ipocrita)
È che mamma mi ha chiesto di venire su, che potevo dirle?
Non venire che c’è Maria? E poi magari la settimana prossima Maria sarà già andata via...
RINALDO
Tu non dirle niente, non dire a Maria che deve venire tua madre hai capito?
GIULIA
Io ma quando mai parlo sono una tomba.
RINALDO
Non è che l’hai detto a Nilde e ad Enrico?
GIULIA
Io sono una Tomba!
RINALDO
Si va beh! Io ti conosco a te...
Alzando la voce
non dire niente a Maria!
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GIULIA
Non usare sto tono con me ! t’ho detto che sono una tomba.
RINALDO – Sì, Nefertiti, la mummia di Nefertiti
GIULIA
A proposito come mai il tuo cellulare è morto ?
RINALDO
L’ho preso dal taschino, m’è scivolato e m’è caduto di mano, stavo sul marciappiedi, è rimbalzato, è
rimbalzato, è rimbalzato ed è andato a finire in mezzo alla strada. Ci sono passate due macchinbe
sopra, una ford e una fiesta. Ho pensato che non ti volebva sentire più e s’è suicidato.
GIULIA
Fai lo spiritoso. ( sta per andare poi si ricorda che deve chiedere a Rinaldo di Veltroni e allora si fa
gattina ) Ah, Rinaldo....
RINALDO
Sì, dimmi tutto amore.
GIULIA
Ti volevo chiedere una cosa…..è vero che Veltroni vuole correre da solo?
RINALDO
Dopo una lunga pausa
Voci.
GIULIA
E tu ci credi a queste voci?
RINALDO
È possibile.
GIULIA
Ma è un suicidio.
RINALDO
Così la nazione è ingovernabile.
GIULIA
Perchè se governano Berlusconi, Bossi e Fini invece è governabile?
RINALDO
Se hanno una maggioranza consistente si.
GIULIA
Grazie dell’informazione. Dimme tu se poteva durare un governo insieme a questi qui del PD...ma
va da via i cciapp !
Esce
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RINALDO
con spiccato accento calabrese
Evitiamo di usare questi idiomi incomprensibili in questa casa!
GIULIA
Ciapp da chiapas spagnolo Olé (esce )
RINALDO – Ma va la', padania imbriaga ….
NILDE
Con un altro quadro in mano, che poggiaa terra per abbracciare il padre
Papà!
RINALDO
Amore di papà, sei a casa? La mamma non m’aveva detto nulla.
NILDE
Si stasera resto a casa. A che ora arriva zia Maria? Mi dispiace che con zio Cosimo sia in crisi!
RINALDO
Avevo detto a tua madre di non dirlo...
NILDE
Lo sai come è mamma...
RINALDO
e lo so, lo sai anche tu com’è no?
NILDE
E lo so...a proposito, come va con mamma?
RINALDO
Proprio non le va giù che sono passato nel PD. Dice che negli ultimi anni ho cambiato più partiti io
che un calciatore squadre di calcio.
NILDE
In effetti non ha tutti i torti. Sei partito con Democrazia Proletaria, Mario Capanna a pa’, poi sei
passato nel PCI, poi ancora ne LA COSA1, poi LA COSA2, poi PDS, poi DS e ora nel PD...insieme
ai democristiani pa’!
RINALDO
Ebbe? So 30 anni che ci stiamo a lavorare a questo compromesso storico?!? Finalmente l’abbiamo
fatto no? Certo che dopo tutti questi anni che preparavamo il matrimonio chi se lo immaginava di
trovarsi all’altare con la Binetti? Devo ammettere che fa strano incontrare nel PD vecchi avversari
democristiani, però devo dire che già allora io ero molto più d’accordo con loro che con alcuni
estremisti del mio partito quindi…evoluzione normale...Certo con tua madre condividiamo ancora il
grande ideale di una società giusta, equa solidale, libera....ecco io ultimamente anche liberale, come
dire, visto che non riusciamo a vincerlo alleiamoci col nemico, mi pare una strategia corretta...la
verità a papà è che avremmo dovuto dar retta a Turati ed evitare la scissione del 1921!
NILDE
La prendi da lontano papà!
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RINALDO
Tutti i guai sono cominciati la. Ci siamo allontanati e non ci siamo più riavvicinati. Comunque un
riavvicinamento io lo spero sempre…con tua madre…si va be è un momentaccio, ma in tutte le
coppie si passano dei momentacci no? Senti devo andare a prendere zia Maria alla stazione se no se
la carica qualche polacco...
NILDE
Se vuoi vengo con te.
RINALDO
Se ti fa piacere...
NILDE
Ah! Pa’ ti piace il mio ultimo quadro?
RINALDO
Lo osserva a lungo
Bello...colori più decisi, tratti forti...brava, sei sempre più intensa, più profonda...
NILDE
Grazie pa’ se la pensassero tutti così, io sarei ricchissima! Invece io non riesco a vendere un
quadro...
RINALDO
Non ti devi arrendere. Resistenza!
NILDE
E’ facile a dirsi. Tu che faresti al posto mio?
RINALDO
Vediamo un po’...intanto cercherei di piazzare i miei quadri nelle gallerie, gallerie, gallerie...no a
casa...capisci a papà? Poi cercherei di farmi fare delle critiche dai critici, e così cercherei di crearmi
un po’ di mercato...
NILDE
Ti pare facile, ma hai idea di quanto costano le gallerie ? I critici costano più delle gallerie, dove li
piazzo sti quadri?
RINALDO
Supermercato? Tabaccai? Centri commerciali?
NILDE
E dai pa!
RINALDO
Ma ti posso dire una cosa bella di papà? Ma ne fai troppi di sti quadri...devi dipingere di meno, se
no svaluti il prodotto...devi fare che so io un quadro ogni sei mesi...tu ne fai sei al giorno!
NILDE
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Dai non scherzare papà! Sai che ti dico meglio nel comunismo, lì il mercato non c'era e gli artisti
anche se poco venivano pagati
RINALDO
Se non li mandavano in siberia...
Senti stiamo facendo tardi, a tua zia toccherà aspettarci…andiamo su.
Escono
ALI’
Entra circospetto, estrae da dentro i pantaloni il diario che gli abbiamo visto leggere prima lo
apre e legge e prende appunti
La borghesia ha spogliato della loro aureola tutte le attività venerate e considerate con pio timore.
Ha tramutato il medico, il giurista, il prete, il poeta, l’uomo di scienza, in salariati alle sue
dipendenze.
La borghesia ha strappato il commovente velo sentimentale al rapporto familiare e lo ha ricondotto
a un puro rapporto di denaro…la famiglia è conveniente.
Quando lo sfruttamento dell’operaio da parte del datore di lavoro è terminato in quanto gli viene
pagato il salario, si gettano su di lui le altre parti della borghesia, il padrone di casa, o le banche con
i mutui, il bottegaio etc.
Sente arrivare qualcuno e nasconde il diario nei pantaloni
GIULIA
da fuori
Alì,Alì! Entra lo vede ) Alì ! Quando ti chiamo tu devi rispondere Vai in cucina e prepara de i
panini col prosciutto tagliato fino fino fino mi raccomando ?
ALI’
Prosciutto? io non tocca prosciutto
GIULIA
Ma quello mi ha chiesto prosciutto
ALI’
Io non tocca maiale, fai tu panino con prosciutto
GIULIA
vabbè, falli con la bresaola
ALI’
Bresaola?....bresaola va bene, quanti panini signora?
GIULIA
Tre quattro, su, un po' di inziativa
ALI’
Vabbè faccio io!gli porto anche una bottiglia di vino signora?
GIULIA
Ah! il vino si e il prosciutto no?
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ALI’
Io non tocca il vino, porta e basta
GIULIA
Alì non prendere iniziative, per piacere.
ALI’
Come vuole signora...posso annà?
GIULIA ( sottolineando il romanesco )
Posso andare ?
ALI’
E va , va
GIULIA
Foeura
guardandolo camminare lentamente
ENRICO
Entrando
Ma che è scemo
GIULIA
Sei ancora qua? Ma è successo qualcosa?
ENRICO
Non riuscivo a trovare le chiavi della macchina
GIULIA
Ma dove ce l’hai la testa?
ENRICO
E lo so io dove ce l’ho.
Sta per uscire e ritorna indietro
Mamma, ma se io dovessi fare qualcosa che ti dispiace...
GIULIA
Perchè cosa hai fatto? (agitata)
ENRICO
Non ho fatto niente, dico così se dovessi fare, è un'ipotesi...
GIULIA –
Ah, è un 'ipotesi
ENRICO
.tu mi vorresti sempre bene vero?
GIULIA ( lo fa aspettare con aria seria )
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Dipende !
ENRICO
Ma mamma....
GIULIA
Ma Tu sei il mio bambino d'oro, cosa vuoi fare di male tu, con questo bel faccino pulito mi sembri
Bambi, .. chi è che t'ha fatto sto suchiotto qui sul collo ….quella Marina è una vampira !
Enrico esce scappa.
GIULIA
Squilla il telefono di casa ...di nuovo chiama
Telefono Alì, telefono…
ALI’
da fuori scena
Signora rispondi tu io faccio panini
GIULIA
poi senza neanche aspettare va a rispondere borbottando
questa casa è un call center e io sono la precaria del call center ...Pronto ..
di nuovo gag musica alt
Piero...Piero abbassa il volume...ma Li mortacci tua , ho capito i cori della Giovanna Marini ma chi
se ne frega ..
poi pettegola
Si , sì, allora , ho parlato con mio marito, e dice che... ha sentito delle voci...no che è pazzo, delle
voci che confermano i nostri timori,.... che Topo Gigio vuole correre da solo....e certo che farà la
fine della zoccola...come che fine? Morta asfissiata...
si sente campanello della porta G. urla Campanello
Alì vai ad aprire … questi so proprio pazzi, non si rendono conto: senza di noi non hanno nessuna
speranza di vincere....Veltroni finirà per andare a Che Tempo Che Fa da Fazio per cercare di
vendere i suoi libri .
si sente campanello, urla
Alì vai ad aprire ...di corsa ! ….sì i panini me li ricordo , col prosciutto, ho capito... ah, vuoi anche
una bottiglia di vino ? Va bene te la porto ciao.
MARIA
Entrando
Giulia!
GIULIA
Maria!...No, la borsa sul tavolo no !
MARIA
Bella mia, fatti abbracciare, vieni qua...da quanto tempo, come ti trovo bene, che bel colore di
capelli che tinta è? BEIGE
GIULIA
No,
19
MARIA
Bella! Poi casomai me la presti, e questo vestito. Bello!! L’ho visti uguale uguale all’Upim. Bello
qua, avete rifatto tutto il salone vero?
GIULIA
No Maria, a parte i quadri tutto è rimasto identico da 25 anni
MARIA
Mi era sembrato cambiato.
GIULIA
Ma Rinaldo?
MARIA
E chi l’ha vito? Io non l’ho visto, tu l’hai visto?
GIULIA
E come sei arrivata?
MARIA
Col taxi! Trenta euri
GIULIA
Ma è venuto a prenderti Rinaldo alla stazione
MARIA
Io non l’ho visto ...ma tu ce l'hai detto che venivo prima
GIULIA
AH, Adesso lo chiamo...no, ce l’ha rotto.
MARIA
Rotto ?
GIULIA
Eh, non gli funziona più
MARIA
Da quanto tempo
GIULIA
Il cellulare !!!
MARIA Si comincia a sentire un miagolio
SSSSt Lo senti? È un gatto che mi viene appresso dalla stazione, e non riesco a vederlo
GIULIA
Ma qui in casa non ci sono gatti
MARIA
Non è che è entrato quando sono entrata io?
20
GIULIA
Non credo …. ( tutte e due si mettono a cercare il gatto Misciu, misciu etc )
GIULIA
chiamando
Alì, Alì...
ALI’
precisissimo
Comandi signora
GIULIA
hai visto entrare un gatto insieme alla signora Maria?
ALI’
Gatto? No signora, non ho visto nessun gatto
MARIA
Ne sei proprio sicuro?
Si risente il miagolio
ALI’
Qui niente gatto…che gatto
MARIA
Ma ne sei proprio sicuro?
Tutti e tre si mettono in ascolto
ALI’
Signora il miagolio viene dalla sua borsa
MARIA
la mia borsa?
ALI’
Arrabbiandosi
e che è mia la borsa?
MARIA
un t’incazzà, che si m’incazzu io…
Maria si avvicina alla borsa apre la cerniera
ALI’
Gridando
AHHHHH
Tutti e tre saltano dalla paura
ci può essere una bomba
21
MARIA
E chi ce l’ha messa sta bomba qua dentro? quale bomba, al massimo c’è qualche soppesata…
Maria apre la borsa con molta circospezione come se si aspettasse che ne esce un gatto, non
vedendo nessun gatto cerca nella borsa ed estrae un cellulare
Ah! Mo ho capito, quello Giuseppe mio figlio, per farmi gli scherzi cambia sempre suoneria al
cellulare e mo c’ha messo sto gatto...
risponde
Pronto...Rinaldo, sono Maria, sono a casa tua....e si, ho preso un taxi, trenta euri...si, avevo
telefonato prima ho parlato con Giulia ce l’avevo detto, e forse s’è dimenticata di dirtelo, e va bene
non fa niente, non l’ha fatto apposta....trenta euri...va bene, t’aspetto qua.
ALI’
Posso andare signora?
GIULIA
Vai pure Alì. Senti Maria, ti ho preparato la stanza degli ospiti, c’è solo un piccolo problema, la
settimana prossima viene giù mia madre da Milano, tu quanto tempo pensavi di fermarti?
MARIA
E non so, volevo fermarmi un paio di settimane
GIULIA
Mi dispiace ma. Purtroppo le ho già fatto il biglietto...on-line..
MARIA
Addirittura !! Va bene, vorrà dire che la settimana prossima andrò da mia cugina a dormire e tutto il
giorno resto qua !
GIULIA
Va beh , io adesso devo scendere un attimo in sezione
MARIA
Vai pure, non ti preoccupare, io intanto sistemo la mia roba nella cameretta. Senti ho da mettere
della roba in frigorifero posso?
GIULIA
Ma figurati. Ora ti chiamo Alì...
appena pronuncia il nome egli arriva !
Sei già qui?
ALI’
Appare prima che lo chiami
Io vengo in un attimo
GIULIA
Hai preparato i panini?
ALI’
Si signora.Bresaola tagliato fini fini fini...come hai detto tu signò!
22
GIULIA
Dammeli che li porto io giù in sezione, tu aiuta la signora Maria a sistemare le sue cose
ah, prendimi anche una bottiglia di vino.
ALI’
Bella idea signò
GIULIA
Vedi l’intuizione dei popoli primitivi
ALI’
in milanese
Posso andare?
GIULIA
Fora di ball
ALI’
A te jihad sicuro
Esce
GIULIA
Questo lo sopporto perchè è un extracomunitario, e poi mi sono già fatta la mano con voi calabresi
Esce
MARIA – Cafona milanese !
Compone un numero al cellulare
Assunta...si sono Maria...sono a Roma...Ascolta la moglie di mio fratello ha detto che la prossima
settimana sale la madre dalla Puglia...mo se è verità vengo da te, se è bugia resto qua...a anche da te
sale la suocera di tuo figlio...tutte mo devono venire a Roma...e va bene, non ti preoccupare, si, ci
vediamo, ciao Assuntì, ciao
Riattacca
Bugfia pure questa, e pure ad Assuntina na simu jucata...
Chiamando
Giovane...giovane...
Entra Oba
Vidi ca dintri i borsi ce misu certi buttegli nun ni fa rumpi ca pu ti ni fazzu pruvà na pocu, è certu
cirò ca fa risuscità i muarti….
ALI’
Per favore puoi parlare in stampatello?
MARIA
Senti come ti chiami?
ALI’
Alì
MARIA
Alì con una l o due l?
23
OBA
Un
MARIA
Come Alì Babà
ALI’
Alì senza babà
MARIA
Peccato, un bel babà me lo mangiassa.
Da dove vieni?
ALI’
Da Magreb
MARIA
ma che?
ALI’
Magreb, Africa
MARIA
Bella l’Africa
ALI’
Ci sei stata?
MARIA
No
ALI’
Tu da dove vieni?
MARIA
Dalla Calabria
ALI’
Bella la Calabria
MARIA
Ci sei stato?
ALI’
Ci so sbarcato..
MARIA
Io sono Maria, la sorella di Rinaldo. Sono di Cosenza come Rinaldo…faccio l’insegnate
elementare... ho tre figli, Luciano il grande ha 23 anni, studia ingegneria all’università di
Arcavacata
24
ALI’
All’estero?
MARIA
Cosenza, è bravo, ha una media di tutti 28. poi c’è Giuseppe, il secondo….20 anni, si è diplomato e
non ha voluto continuare gli studi, per fortuna grazie ad amici di amici gli abbiamo trovato un posto
alla provincia…tu lo sai che cos’è la provincia? Assettati allà..
ALI’
Alì
MARIA
Ho capito Alì, assettati allà
ALI’
Non posso, se no poi signora Giulia mi frusta...
MARIA
Ma ti frusto io se non ti siedi, assettati e futtatinni...
Alì si siede
ed infine Eleonora, 16 anni…bellissima…bravissima…è il mio capolavoro bella di mamma. Io la
voglio mandare all’università fuori, che ne so a Roma, a Siena, a Milano, lontano dalla
Calabria…Cosimo invece dice di no, la vorrebbe tenere a Cosenza, dice che è pericoloso per una
ragazzina andare a vivere fuori da sola….Cosimo...
OBA
Cosimo?
MARIA
Cosimo te l’ho detto, è mio marito….stai attento se no ti boccio, una volta eravamo d’accordo su
tutto, e su tutto quello su cui non eravamo d’accordo, un accordo lo trovavamo…una volta ci
amavamo…ora…che vi devo dire? Il nostro rapporto è in crisi ed io non so neppure se lui lo sa che
il nostro rapporto è in crisi perché non trovo il coraggio di parlarci…a lui basta che io cucino, gli
lavo le mutande e i calzini e tutto va bene, dopo 25 anni di matrimonio pensi che non ci sia più
bisogno di parlare e invece… hai capito Oba, ma che vuoi capire tu Oba...andiamo a mettere ‘a
‘nduja nel frigorifero altrimenti si guasta, tu lo sai cos’è la ‘nduja?
ALI’
io non mangio carne di maiale
MARIA
la ìnduja di vitella non s’è mai vista
Esccono
Cambio luce per indicare un passaggio di tempo.
RINALDO
Oba, ascolta, vai al ferramenta, quella che sta qui sotto casa...devi prendere una siringa di silicone...
guarda il labiale....una siringa di silicone per il lavandino...guarda il labiale che guardi...
25
ALI’
Ma perchè devo guardare il labiale? Io ci sento...
RINALDO
Va be, allora che devi andare a prendere?
ALI’
Mastice per topi
RINALDO
Ma chi te l’ha detto sto mastice per topi? M’hai sentito dire mastipe per topi? Ripeti insieme a me,
si avvicina al viso di Oba
Siringa di silicone per lavandino...
ALI’
Prendo pure il dentifricio signò?
RINALDO
Senti fai poco lo spiritoso...riperi, siringa di silicone per il lavandi...quanto sei brutto, vai, va...
ALI’
I soldi signò
RINALDO
E’ vero, Si fruga nelle tasche e trova un euro...
ALI’
Mi offre il caffè signò?
RINALDO
Non c’ho soldi appresso adesso, anticipameli tu che poi te li do...
ALI’
Ma io s’ho solo 10 euro
RINALDO
E ce la fai, anticipameli che poi te li do...
ALI’
Ma questa non è crisi, qua stiamo proprio rovinati...
esce
RINALDO
Vai e fai poco lo spiritoso, qua ci manca solo lo spirito tuo poi...
Fa cucchiaio per sentire l’alito
Effettivamente mi devo andare a lavare i denti...non vorrei fosse il fegato...vedrai che mi sono
ammalato di stomaco...
MARIA
Entrando lo vede che parla da solo
Rinà sei solo?
26
RINALDO
No...
MARIA
Parliamo un poco?
RINALDO
E parliamo...Allora quanto ti fermi questa volta?
MARIA
Fino alla settimana prossima, Giulia mi ha detto che deve venire la mamma...
RINALDO
Ah! T’ha detto...ma a me non davi nessun fastidio
MARIA
A te no...ma a qualcun’altro...
RINALDO
Dopo un lungo ed imbarazzato silenzio
Allora dimmi, che sta succedendo con Cosimo?
MARIA
Come che sta succedendo, te l’ho accennato al telefono
RINALDO
Ma da quando è nata questa....come dire... crisi?
MARIA
Quasi un anno
RINALDO
Ma è successo qualcosa? Avete litigato, Cosimo t’ha fatto qualche torto? Ti ha trattata male?
MARIA
No, mi ha sempre trattata come una signora
RINALDO
Ma allora perdonami ma non capisco
MARIA
Neanche io capisco, però è quasi un anno che....
RINALDO
Che....
MARIA
Che non mi tocca
RINALDO
27
Giustamente...
MARIA
Come giustamente?
RINALDO
Cioè se ci si dovesse lasciare per questo, tre quarti dei matrimoni dovrebbero arrivare al divorzio...e
poi magari è un problema passeggero
MARIA
Due anni me lo chiami passeggero?
RINALDO
Be effettivamente...ma ne avete parlato?
MARIA
Nz! A casa nostra non si parla di queste cose...ed io sospetto che come dice il mio amico Andrea
“chi non mangia con i suoi o ha mangiato o mangia poi”...Per me la situazione si è fatta grave, forse
non ci amiamo più...forse è meglio lasciarci...
RINALDO
Addirittura! Ma Cosimo secondo te di questa situazione, cosa ne pensa?
MARIA
E che ne so. Secondo me non pensa niente, chiru mangia, dorma e piritia...
RINALDO
Che brutto immagine che m’hai dato di cosimo...
MARIA
A me non me lo leva dalla testa nessuno che c’ha un’altra...
RINALDO
Va beh ammettiamo pure che abbia un’altra, Cosimo ha un’altra donna...
MARIA
E tu che ne sai? T’ha chiamato e t’ha detto qualcosa...
RINALDO
Ma no Marì, è un’ipotesi...supponiamo, è una cosa supposta...
MARIA
Secondo me questa è una supposta giusta...Cosimo c’ha un’altra
RINALDO
Ma anche se fosse tu ci tieni a lui?
MARIA
Non lo so...
RINALDO
28
Allora vedi che il problema non è lui, è della coppia...sai anch’io con Giulia, insomma stiamo un
po’ in crisi...
MARIA
Da quanto tempo?
RINALDO
È una crisi che parte da lontano in realtà, dai primi anni novanta...dalla svolta della bolognina...
MARIA
E’ dalla svolta della bolognina che tu e Giulia non....
RINALDO
Ma no, Maria, possibile che per te c’è solo quello?
MARIA
Ha la sua importanza...
RINALDO
Si, ha la sua importanza ma senza esagerare...
MARIA
E quindi, da quanto tempo che non...
RINALDO
Mo non è che ho contato proprio i giorni, mi pare...15 mesi e 20 giorni...
MARIA
Perciò sei ingrassato...
RINALDO
Io? E che devi dire tu? So sessant’anni?
MARIA
E non ha importanza! Hai un’altra...se no come fai?
RINALDO
Evitiamo di trascinare la discussione troppo in basso. La questione è questa: tu ami ancora Cosimo?
MARIA
Eh!! Ma io c’ho voglia di....voglia di...hai capito?!
RINALDO
C’è poco da capire, è facile...
MARIA
Ne ho parlato pure col parroco della mia parrocchia...
RINALDO
E che t’ha detto?
29
MARIA
Che la famiglia è sacra e non si tocca, che il matrimonio non si può mettere in discussione, che
piuttosto si sacrificava lui e veniva a letto con me pur di non distruggere il mio matrimonio...
RINALDO
Ma Padre Umbriatico è vecchio?
MARIA
Eh! Ed è pure brutto, perciò ho declinato l’invito e poi è brutto, quant’è brutto....
RINALDO
Si, me lo ricordo, tena u mussu scamacciatu cumu nu pechinesi...Comunque Maria, io capisco se
non ce la fai più a vivere con Cosimo....chiedi il divorzio!
MARIA
Io sono credente, poi non mi darebbero più la comunione...
RINALDO
E nopn la prendi...
MARIA
Ma io sono credente...
RINALDO
Fai annullare il matrimonio dalla sacra ruota
MARIA
Si della fortuna...Non ci sono i presupposti e poi hai idea dei soldi che ti chiedono per annullare il
matrimonio?
RINALDO
Maria allora non so proprio come aiutarti.
MARIA
Ma tu con Giulia che c’hai?
RINALDO
La nostra situazione è diversa perchè...io a Giulia la amo ancora...ma forse per amarsi bisogna
essere in due e ultimamente lei...
MARIA
Ha un altro!
RINALDO
Ti proibisco di pensarlo
MARIA
Era una supposta
RINALDO
E a me questa supposta non mi piace, va bene?
30
NILDE
Entrando
E’ permesso?
RINALDO
Vieni tesoro, entra pure...stavo chiacchierando con tua zia
NILDE
Se disturbo...
MARIA
Ma che disturbi...vieni a zia...
NILDE
Ho visto la roba che hai portato...un attentato al fegato!
MARIA
Però è tutta roba buona...basta non abusarne...
NILDE
Hai ragione zia, è tutta una questione di misura. Giuseppe come sta?
MARIA
Subito m’ha chiesto del suo cuginetto preferito. Sta bene, sarebbe voluto venire soprattutto per stare
un po’ con te, ma per fortuna l’hanno assunto ed è dovuto rimanere a Cosenza.
NILDE
Meglio così, almeno lavora, co sti chiari di luna...
MARIA
E tu a zia che mi dici? Cosa fai?
NILDE
E che ti dico zia, io sto pensando di andarmene all’estero
RINALDO
Ma che dici?
NILDE
E si papà, è un pensiero che sto avendo da un po’ di tempo...che so io...in canada
MARIA
E che vai a fare?
NILDE
Io voglio dipingere, voglio esporre i miei quadri, vado a New York...li sono un po’ più seri che in
Italia
RINALDO
31
Ma lasciala stare che scherza
NILDE
O me ne vado in una missione in Africa
MARIA
Lo sai che ti dico a zia? Che se ci vai vengo con te
RINALDO
Ti ci vedo a te in Congo sotto una tenda...( Ridono fra loro )
GIULIA Entrando vestita benissimo
Allora Oba, comincia ad apparecchiare ….tra un po’ ci mettiamo a tavola…(SIEDE) .Allora Maria
che ci racconti? Come va con tuo marito? Ti separi, sì?
MARIA
Guardando subito Rinaldo
Ti avevo chiesto di non parlarne con nessuno…
GIULIA
Ride
Ma Scherzavo...
RINALDO
ti venisse una paralisi alla lingua
NILDE
Perché zia che è successo con zio Cosimo? Io giuro non sapevo niente...
MARIA
E che è successo?
Scoppia a piangere ed esce
Scusate…
RINALDO
Maria...Non perdi occasione per dimostrare quanto sei stronza
GIULIA
Evita questo linguaggio scurrile davanti a tua figlia
RINALDO
Tua figlia sa benissimo che sei una stronza
GIULIA
E sa anche chi sei tu
NILDE
Lo so chi siete…lo so benissimo.
Io vado di la da zia Maria
esce
32
RINALDO
Non capisco cosa t’ha fatto mia sorella!
GIULIA
Non capisco cosa t’ho fatto io
RINALDO
Ma che dici? Di cosa stiamo parlando?
GIIULIA
Del fatto che stai sempre lì, ci ci ci, con la mucca Carolina!
RINALDO
Tu non l’hai mai sopportata, e sai perché? Perché lei è genuina
GIULIA
Sì, sa di ricotta fresca.
RINALDO
Lei non è falsa come te…
GIULIA (alterata )
Io sarei falsa? Allora te lo dico perché non l’ho mai sopportata, tua sorella
RINALDO
Sputalo sto rospo, avanti…
GIULIA
Perché era, è e sarà sempre una democristiana di merda!
ALI’
Ha camiato signò?
comincia ad apparecchiare la tavola con la roba portata da zia Maria dalla Calabria
RINALDO
Ma smettila di dire sciocchezze, intanto so di sicuro che non è democristiana perché quando mi
candidavo giù in Calabria nelle liste del PCI m’ha sempre dato il voto ….
GIULIA
Sei sicuro che non ti ha mentito ?
RINALDO
Senti Giulia, non accetto provocazioni va bene?
GIULIA
E certo, loro non accettano provocazioni…
RINALDO
Ma loro chi? Di chi parli?
33
GIULIA
Di voi della neonata democrazia cristiana
RINALDO
Ancora? Il PD non è la democrazia cristiana, è un partito riformista di centrosinistra….
GIULIA
E’ una pallida imitazione della democrazia cristiana
RINALDO
Noi siamo una forza riformista, non siamo democristiani…
GIULIA
Quelli che dicevano, non moriremo democristiani Eccoli là, .Democristiani…
RINALDO
Visto che me le tiri dalla bocca allora sai che penso? Che ci sono due tipi di persone che ancora
pensano di avere la verita’ in tasca, gli stupidi e i comunisti!
GIULIA
eccolo il democristiano…
RINALDO
Lo vedi che sei proprio stupida….
GIULIA
Democristiano
RINALDO
Stupida
GIULIA
Democristiano
NILDE
Entrando
Ma la volete smettere? Possiamo cenare in santa pace? Possibile che
ogni uno e due in questa casa si sente parlare di politica? Chiedo troppo se per stasera evitate di
parlare dei vostri partiti del cavolo? Adesso vado di la a prendere zia Maria e la riporto di qua e per
una sera facciamo finta di essere una famiglia normale e non di stare a matrix o a porta a porta, che
sentirsi Mentana o Bruno Vespa è particolarmente disgustoso…va bene?
Esce
RINALDO
Seguendola
Vai bene Nilde…e non ti preoccupare a papà che non somigli per niente a Bruno Vespa...
GIULIA
Si, fai lo spiritoso...
34
Nilde esce
Intanto Oba continua ad apparecchiare
RINALDO
Comunque noi due dobbiamo parlare
GIULIA
Di cosa ?
RINALDO
Ma di noi , Della nostra situazione
Fa per prenderle una mano e lei si scosta.
GIULIA
Stai fermo
RINALDO
Chiamando
Alì, Alì…
ALI’
Comandi signò
RINALDO
Sei stato al ferramenta?
ALI’
Ho preso mastipe per topi
RINALDO
Perché? Porta il vino va...
ALI’
Tu peccato mortale, bevi sempre vino
RINALDO
Oh!
ALI’
Per te dicevo, signò
Ad enrico che sta entrando
Marina, Marina…marina!!!!
Esce
ENRICO
Secondo me questo ci piglià per il culo. ciao pa’
Lo bacia sulla guancia
Ciao ma’
La bacia sulla guancia.
...le pietanze calabresi infine troneggiano sulla tavola, ‘nduja, soppersata, salsiccia, caciocavallo,
sardella...tutto rigorosamente piccante, ovviamente anche il vino è calabrese.
35
Vedo che è già tutto pronto, guarda qua, io solo a guardà sta roba c’ho una crescita esponenziale
delle transaminasi…
MARIA
Rientrando con Nilde si dispongono tutti seduti intorno alla tavola a mangiare
Ma che dici, è tutta roba buona, ma vieni qua a Zia, fatti abbracciare, quanto sei fatto bello, ma da
chi hai preso?
GIULIA
Dal papà non di certo
RINALDO
La mamma da giovane era una bella gnocca
GIULIA
Cafone
RINALDO
Come cafone, t’ho fatto un complimento
GIULIA
Ma perché secondo te mo’sono vecchia?
NILDE
Vecchia no ma petulante lo stai a diventà,
GIULIA .
Ha parlato Cimabue
NILDE - mostrando l’ennesimo quadro
vi piace?
GIULIA
Uhhh, (schifata )
MARIA
E cosa fai bello di zia?
NILDE
Che si vede ignorata
Io vado a N.Y e non torno più
ENRICO
L’università
MARIA
E cosa studi?
ENRICO
Sempre legge
36
ALI’
Portando il vino
Ti vivi nel peccato
RINALDO
E tu sotto i ponti, perché io ti caccio
Ali’ esce
NILDE
Com’è andata ieri sera la cena con Marina?
ENRICO
Bene.
NILDE
Alla fine dove l’hai portata?
ENRICO
Da peppino l’abbruzzese, si mangia bene e si paga… il giusto
RINALDO
E come l’hai trovato peppino l’abbruzzese?
ENRICO
Perché lo conosci?
NILDE
Buono sto caciocavallo!
RINALDO
E come no, c’ho portato un sacco di volte tua madre a mangiare da ragazza...perchè a tua madre
piaceva tanto il pesca ...da ragazza !
GIULIA
Aridanchete…
ENRICO
Ah! Adesso capisco. E brava mamma…
Allora zia, che dicono i cuginetti in Calabria? E con zio Cosimo come va la crisi?
Imbarazzo di tutti
NILDE
Allora vi piace il quadro?
RINALDO
Si, belli, interessanti...pieni di cromatismi!
MARIA
Assettati Sgarbi. Con zio Cosimo le cose non vanno bene, ci siamo presi una pausa di riflessione…
37
GIULIA
Ed è venuta a trascorrerla qui.
ENRICO
Capisco…scusa se…
MARIA
Non sei tu che ti devi scusare …
RINALDO
Hai capito Tombarola?
MARIA
Ma stasera evitiamo di parlare di problemi, era tanto tempo che non stavo con la famiglia di mio
fratello….io e vostro padre da ragazzini eravamo inseparabili, ci chiamavano Bonny e Claid
GIULIA
Si Joghi e Mazza Bubu
MARIA
Si strozza e Rinaldo gli botte forte la schiena per farla deglutire
Rinà, piano Rinà..
Poi beve un bicchiere di vino d’un fiato
sempre a combinare qualcosa…ti ricordi Rinaldo?
RINALDO
E come no?
MARIA
Ti ricordi di quando siamo andati a comprare il pallore dal Maranise
ENRICO
E che è u maranisu?
RINALDO
Un grande centro commerciale a Cosenza
MARIA
Na putighella i giocattoli. Insomma comprammo sto pallone ed io allora lo presi in mano e lo
cominciai a sbattere a terra e il bottegaio: “che fai? Il pallone non deve essere sbattuto a terra, se no
si rompe”…a noi sembrava strano comunque, lo pagammo e tornammo a casa…a casa ci
cominciammo a giocare e alla prima pallonata forte che gli ho dato…s’aprì in due…
NILDE
Ma perché zia pure tu giocavi a pallone?
MARIA
Giocavo? Chiedi a tuo padre…
RINALDO
38
Giocava? La chiamavamo Pelè…
GIULIA
Si, dell’Aspromonte…
RINALDO
Era bravissima, e correva come un furetto…
GIULIA
Poi ha avuto un tracollo: è diventata un tricheco…
Maria si strozza e Rinaldo le batte forte le spalle per farla deglutire.
MARIA
Rinà, piano...mi sta ammazzannu ni palati
Poi beve d’un fiato un bicchiere di vino
Ma vostro padre ve l’ha mai raccontato quando è voluto andare a prendere il gelato con cappello
cappotto e tutuà?
ENRICO
No
GIULIA
Magari questa potresti farci la grazia di non raccontarla ?
MARIA
Era agosto.
GIULIA
Grazia non concessa .
MARIA
Era già grandicello e faceva un caldo allucinante, e lui cominciò a piangere davanti alla porta che
voleva andare a comprare un gelato, però ci voleva andare con il cappotto il cappello e il tutuà!
NILDE
E che era sto tutuà?
MARIA
L’ombrello…e lo voleva aperto…allora dopo una mezz’ora che piangeva, la buon’anima di mamma
lo prese lo picchiò e disse: “mo chiange cu dulure”
NILDE E che vuol dire ?
RINALDO
E adesso piangi con dolore
GIULIA
Il racconto è sottotitolato alla pagina 777 del televideo...
MARIA
39
poi lo prese gli mise il cappotto…abbottonato, gli mise il cappello, legato e con il pon-pon in testa,
prese l’ombrello che lui volle aprire e così addobbato lo portò a comprare un gelato in piazza…te lo
ricordi Rinà?
RINALDO
Come un sogno, ricordo che un amico di papà mi fermò e mi chiese: Ma dove vai addobbato così?
Ed io tutto contento gli risposi, a comprare un gelato!
GIULIA
Già da allora tutte le rotelle non stavano al posto giusto
RINALDO
Poi per fortuna ho incontrato te e mi si sono scombinate completamente…
GIULIA
Poi hai incontrato me ed è stata la tua fortuna
MARIA
Enrì mangia la ‘nduja a zia
NILDE
Per stare insieme tanti anni vi sarete amati…
MARIA
Purtroppo il loro è stato un matrimonio d’amore…
GIULIA
Come purtroppo?
MARIA
Volevo dire per fortuna…
GIULIA
Ah ecco!
RINALDO
Ma poi scusate perché usiamo questi verbi al passato? Io e Giulia ancora oggi…
GIULIA
Stai fermo !.
RINALDO
No dicevo..io e Giulia niente...
MARIA
Tredici mesi e venti giorni...Enrico, parlami un po di te a zia…
ENRICO
E che ti devo dire, con questa ‘nduja ciò le labbra infuocate,
RINALDO
40
Oggi le labbra
ENRICO
Cioè?
RINALDO
La ‘nduja è come l’autostrada, si paga all’uscita...
GIULIA
Nobles oblis!
MARIA
Che ha detto?
RINALDO
I nobili nun piscianu.
ENRICO
Comunque vorrei parlare a tutti…
GIULIA
E che ci devi dire a mamma? Marina è incinta?
ENRICO
No, ma abbiamo rafforzato il nostro rapporto…
RINALDO
Vi volete sposare?
ENRICO
No pa’….
NILDE
E allora?
ENRICO
Ecco….c’ho pensato davvero tanto, poi ho pensato alle cose che mi avete detto sempre, che bisogna
partecipare alla vita politica e civile della nazione dove si vive, che solo così si è veramente liberi,
che solo così la democrazia vive veramente…allora visto che me l’hanno chiesto ho pensato che era
il momento di agire, insomma, vi volevo comunicare che ho dato la mia disponibilità come
candidato alle prossime amministrative….
TUTTI
Bravo Enrico... brindisi!
RINALDO
Evviva brindiamo al prossimo presidente del consiglio
RINALDO
A questo sicuramente lo caccio … scusa in quale circoscrizione del PD? Qui da noi non mi risulta,
almeno non nel pd, capirai sono tutti cooptati…
41
GIULIA
Perché evidentemente non si è candidato nel pd… volevi farmi una sorpresa eh! Dicci quale
sezione di rifondazione ti ha candidtato…
ENRICO
Veramente Ma’ non mi sono candidato in rifondazione…
GIULIA
Non mi dire che ti sei candidato col pd…
ENRICO
Nemmeno…
GIULIA
E allora? Con Di Pietro?
ENRICO
No, co Storace…
MARIA
Bravo a zia
GIULIA
Oddio! Co Storace, la destra, i fasci, Mussolini,Mi sento male…
Sviene. Dopo alcuni attimi e la paura generale si riprende.
Ditemi che ho fatto un brutto sogno, Enrico dimmi che mi hai fatto uno scherzo alla mamma
ENRICO
Mamma io….no, non t’ho fatto uno scherzo…
GIULIA
Ma ti rendi conto di quello che hai fatto ? tu sei mio figlio? Io sono una comunista, In famiglia
siamo sempre stati tutti comunisti, lo eravamo da prima che esistesse il partito comunista e tu che
fai? Ti vai a candidare con la Santanchè? Ma allora sei deficidente!
ENRICO
Sinceramente non capisco, dici sempre che bisogna rispettare le opinioni degli altri e le mie le
trattate così?
GIULIA
Che è una opinione la tua? È una cazzata.
Fa per dargli una sberla e poi si controlla.
Va beh! Ricomponiamoci.Hai sbagliato, sei ragazzo è comprensibile, ma non facciamone un
dramma.
Va a prendere il telefono, si avvicina al figlio e porgendoglielo
Chiama sti fascisti di merde e digli che non ti candidi più.
ENRICO
No mamma, non lo faccio
42
GIULIA
Urlando
Tu lo fai subito!!
RINALDO
Giulia calmati…
GIULIA
io mi devo calmare? Ma di qualcosa a tuo figlio
RINALDO
E che gli devo dire? Ha sbagliato, ma anche no. Bisogna ragionare…cercare di capire…
GIULIA
Ma che vuoi capire, tu, democristiano…
ENRICO
Mamma…
GIULIA
TACI ! fascista…Io credo che tu o disdici immediatamente la tua candidatura con i fasci….o...non
puoi restare più in questa casa.
RINALDO
Giulia ma che dici, non esagerare
GIULIA
Esagero?
NILDE
Ma mamma!
GIULIA
Qua non ci sono mamme
MARIA
Giulia…
GIULIA
Tu fatti li cazzi tuoi… Enrico hai capito? Chiama immediatamente i tuoi amici fasci e gli dici che
non ti candidi più o esci immediatamente da questa casa…
ENRICO
Forse ha ragione, in questa casa non ci sono mamme e allora forse non c’è posto per un figlio…
Fa per andare
RINALDO
Aspetta Enrico…Giulia se se ne va lui….vado via anch’io….
GIULIA
E che aspetti?
43
Enrico esce
RINALDO
Ma vaffanculo tu e Fausto Bertinotti!
Segue Enrico. Maria chiama il fratello e lo segue, Nilde va verso la madre ma vedendola
irremovibile esce dalla stanza.
ALI’
Entrando
Sparecchio signò?
Giulia fa cenno di si ed esce dalla stanza. Il sipario si chiude su Oba che sparecchia.
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
All’Accendersi della luce in scena Oba con il suo diario
ALI’
Il capitale è un prodotto collettivo e può essere messo in moto solo mediante una attività di molti
membri, anzi in ultima istanza solo mediante l’attività comune di tutti i membri della società.
Dunque, il capitale non è una potenza personale; è una potenza sociale.
Entra Nilde, e lo sorprende col diario in mano. Oba non ne sembra turbato, lo chiude. Tra i due
c’è un lungo sguardo.
NILDE
Oba, Oba...Che dici vado a lavorare nello studio di papà? Daltra parte mi sono laureata in economia
e commercio...lo studio è pure ben avviato… eppure io non so, è da sempre che vivo un senso
d’inadeguatezza alla società e alla mia famiglia…non fraintendermi, voglio bene a tutti, è vero che
ho un debole per papà…infatti soffro molto per quello che è successo...Lo sai che secondo un mito
greco una volta gli uomini erano uniti, una parte maschio e una parte femmina, con quattro mani e
quattro braccia…due facce, quattro orecchie e così via tutto doppio.
ALI’
Ammazza che brutti
NILDE
44
Ma erano troppo forti, così erano arroganti e tracotanti. Allora gli dei per indebolirli li divisero in
due parti, e da quel momento ogni parte è in cerca della sua metà, per procreare, perché amore è
desiderio d’immortalità…ma dobbiamo stare molto attenti, e non irritare gli dei, altrimenti….ci
divideranno ancora in due parti…che ti sei spaventato? È solo una leggenda…
GIULIA
Entrando
Tu lo sapevi!
NILDE
Cosa?
GIULIA
Lo sapevi, lo sapevi, non fare la gnorri. Lo sapevi che Enrico si è candidato nella lista con
Storace…
Scoppia a piangere
NILDE
A ma, non mi pare il caso di esagerare
GIULIA
esagero? Candidato nelle liste dei fascisti…
NILDE
Fascisti mi pare troppo
GIULIA
Perché non sono fascisti allora?
NILDE
Loro so fascisti come te sei Comunista
GIULIA
Perché vorresti mettere in dubbio che io sia comunisa?
NILDE
E chi lo mette in dubbio? Abbiamo pure la foto di Marx attaccata nel soggiorno, il busto di Lenin
all’ingresso e a foto di Berlinguer sul comodino…più comunista de così.
GIULIA
Quelli sono grandi uomini che hanno contribuito a migliorare l’umanità. Comunque non c’entra
nulla col fatto che Enrico abbia fatto questa azione così….così….
NILDE
Fascista?
GIULIA ( si siede e
Scoppia a piangere
NILDE
45
A ma mica puoi fare così però
GIULIA
E cosa dovrei fare?
NILDE
Niente che voi fa.
GIULIA
Ma come niente, ma hai capito cosa ha fatto Enrico?
NILDE
Ho capito, e mo che dovemo fa? Pazienza, non mi pare così grave. Poi scusa a te che ti cambia?
GIULIA
Ma ch dici? Come che mi cambia? Io sono una comunista storica, mio zio è stato un deputato
comunista, nella mia famiglia siamo tutti comunisti e lo eravamo e da prima che esistesse il partito
comunista, i miei antenati hanno fatto la Rivoluzione Francese mo c’ho un fijo che se candida co
Storace e te mi vieni a di’ a me che me cambia? ma la gente , la gente cosa può dire? Anvedi quelli
erano comunisti mo c’hanno il figlio ner fascio? To dico io che me cambia, me cambia che lo
gonfio de botte a sto fijio de na mignotta
NILDE
Ma a chi a Storace o a Enrico?
GIULIA
A tutti e due.
NILDE
Allora è solo per la gente
GIULIA
E ti pare poco?
NILDE
Sinceramente Mamma si, mi pare poco. Ma come non sei sempre stata tu a dirci che della gente ce
ne dobbiamo fregare e se crediamo che una cosa sia giusta la dobbiamo fare anche contro tutti e
tutto l’importante è seguire il proprio cuore?
GIULIA
Si ma a tutto c’è un limite.
NILDE
Scusa ma’ adesso però abbandona la presa di posizione e ragiona
GIULIA
Perché la mia è una presa di posizione?
NILDE
Perché che altro potrebbe essere? Sei pronta ad un confronto dialettico?
46
GIULIA
Ueh, ciccia…vabbè.confrontiamoci! ( si risiede a lato tavolo )
NILDE
Qual è il pensiero fascista che potrebbe attuare e divergere così dall’operato di voi comunisti?
Davvero pensi che rifanno la marcia su Roma? Dimmi davvero lo pensi?
GIULIA
No, questo non lo credo, anche perché se ce provano….je famo un bucio
fa segno dell’indice e del pollice fra le due mani
NILDE
Cos’altro potrebbero fare di diverso da voi, di grave…manderebbero via i nomadi e li caccerebbero
dai campi nomadi?
GIULIA
Per esempio…
NILDE
Ma non m’hai detto sempre che questi in questi campi nomadi non ci dovrebbero sta? Che gli
andrebbe trovata una sistemazione, che se non abbiamo il modo di tenerli dignitosamente è meglio
non tenerli?
GIULIA
Si però..
NILDE
Però che, se li cacciano fanno bene, se non li mandano nei campi di concentramento
GIULIA
Con questi non si sa mai!
NILDE
A Ma! Peggio di come stanno non ce li faranno sta, ma almeno noi se li levamo di torno. Mamma,
soltanto nell’ultimo mese m’hanno aperto la macchina tre vorte. Possono cambiare le leggi?
GIULIA
Certo le leggi possono cambiare, ma non devono toccare la costituzione
NILDE
Che può succedere di tanto grave da farci allarmare così tanto?
GIULIA
Attuerebbero una politica liberista
NILDE
Più di quella che stava a fa Bersani nell’ultimo governo così detto di centrosinistra?
GIULIA
Uno Bersani non è di rifondazione, due Berlusconi si fa le leggi ad personam
47
NILDE
Mentre voi le leggi a favore delle persone che v’interessavano non l’avete mai fatte, ma se la fiat s’è
ingrassata con le leggi ad agnellum
GIULIA
Ma cos’è quest’astio nei confronti dei comunisti e del centrosinistra?
NILDE
Ma quale astio? Solo che non ce potete rompe così ogni volta che per colpa vostra perdete le
elezioni.
GIULIA
Ma Berlusconi fa solo i suoi interessi, non gl’importa niente della gente
NILDE
Invece a voi…a ma’ ma la vogliamo smetterla di prenderci in giro? Ma secondo te i capoccia vostri
non hanno da rendere conto a nessuno? Ma lo vuoi capire che oramai è una lotta di lobby? E sai
perché? Perché tu puoi cucinare tutto quello che vuoi ma lo devi cucinare per forza dentro questo
brodo, e sto brodo ha un sapore così forte che copre tutto il resto. E sai come si chiama sto brodo?
Si chiama sistema, è il sistema capitalistico e consumistico che abbiamo accettato e nel quale
viviamo che detta le regole, noi possiamo spostarle di poco di qua e di la, ma se al sistema gli serve
il petrolio dell’iraq scoppia un a guerra e se lo vanno a prendere…
GIULIA
Noi comunisti non volevamo nessuna guerra
NILDE
E’ vero, le guerre non le volevate, però l’hanno fatte lo stesso e voi eravate costretti a protestare
contro il governo di cui facevate parte, se non altro è singolare no?
GIULIA
Noi siamo dalla parte dei poveri
NILDE
A dirla tutta non dimentichiamo che è stato proprio Mussolini ad inventare lo stato sociale l’inps è
una sua invenzione guardate come l’avete ridotta.
GIULIA
Ma che me sei diventata fascista pure te?
NILDE
Io non sono di nessun partito, tanto so tutti uguali.
Io scendo a fa due passi
esce
GIULIA
Seguendola esce dietro di lei
non è vero che siamo tutti uguali…questa storia che siamo tutti uguali deve finire!!!
48
ALI’
Leggendo sul diario e prendendo appunti
L'indifferenza é il peso morto della storia. E' la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi
più splendenti, é la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde
Squilla il telefono e Oba risponde
Pronto casa Giusti...buongiorno signor Rinaldo, no la signora non è in casa...la signora Maria credo
sia in camera sua...
Rinaldo entra mentre parla ancora al telefono portatile lo riattacca e continua a parlare
RINALDO
S’affaccia da dietro e parla al telefono. Rinaldo ha una maglietta con su scritto I Love 68.un
jeans e un golfino aperto davanti, è evidentemente trasandato.
Va bene grazie aLì
ALI’
Prego signore.
Riattacca e girandosi sobbalza alla vista di Rinaldo
Che paura......
RINALDO
Finisciala di urlare...devi stare dal balcone a vedere quando rientra Giulia, non mi va che mi trovi
qui...se la vedi arrivare me lo vieni subito a dire...vai...
ALI’
Vado subito sul balcone signore
Esce
RINALDO
guardando foto di Giulia canta Anima mia
ENRICO
Entrando
Pa, ma con chi stai a parlà?
RINALDO
Da quanto tempo stai qua ?
ENRICO – da inizio concerto
RINALDO
con la mia giacca me sembri una cornacchia
ENRICO
E tu vestito così sembri un parcheggiatore abusivo. Lo sai che mi fa strano entrare in questa casa?
RINALDO
E non esagerare...
ENRICO
E chi esagera, quella mi ha cacciato di casa
RINALDO
49
Non parlare di tua madre così...
ENRICO
Ha detto che non ci sono mamme
RINALDO
Quando si è arrabbiati dicono tante cose, ma ti assicuro che per te se ne muore...non sai quanto ti ha
voluto...in realtà è stata lei a volerti veramente....e sapeva già che eri maschio....la mia gestazione è
cominciata da dopo...
ENRICO
Gestazione lunga
RINALDO
Veramente è durata poco, eri il bambino più bello del mondo...
ENRICO
E come mai ancora c’hai la pancia?
RINALDO
Bello ma stronzo, già da bambino eri stronzo...
ENRICO
Da qualcuno dovevo prendere...Io devo andare...
RINALDO
E mi lasci solo?
ENRICO
Mi ha chiamato Marina, è una cosa urgente, devo proprio andare...
RINALDO
E’ proprio vero che tira più un pelo....
ENRICO
A pa’
RINALDO
E vai, che ti devo dire? Se marina ti ha chiamato...
ENRICO
Levandosela
Ti lascio la tua giacca e mi prendo un felpa mia
Ciao pa’ ci vediamo in ufficio.
Esce e sulla maglietta leggiamo I Love 69.
MARIA
Entrando
Rinaldo sei solo?
50
RINALDO
No!
MARIA
Sei tornato a casa grazie a Dio...
RINALDO
No Maria, sono venuto a prendere un po di biancheria e qualcosa da mettere addosso per me e per
Enrico...
MARIA
Ma dove siete andati a dormire? Come fate?
RINALDO
Siamo andati in ufficio, è molto grande e c’è un divano letto...
MARIA
E come mai stu divano letto?
RINALDO
Marì non è momento....non è la prima volta che ci dormo...
MARIA
E ci credo quindici mesi e venti giorni!
RINALDO
Ventidue giorni...
MARIA
Ha dittu donnu iannu che u figatu nun è carnu!
A me quella femmina non mi è mai piaciuta.
RINALDO
Ha parlato l’almanacco del giorno dopo.
Credo che la cosa sia molto reciproca.
MARIA
Ma io sono tua sorella
RINALDO
E lei è mia moglie, c’ho fatto due figli con questa donna, lei è per me quello che la buon’anima di
mamma era per la buon’anima di papà...
MARIA
Questo no!
RINALDO
Come questo no? E’ mia moglie o no? O meglio lo era, adesso non so come andrà a finire...
MARIA
Una donna che caccia il marito di casa non lo merita quel marito!
51
RINALDO
Maria, ti prego di non giudicare, anche tu ti trovi in difficoltà, non biasimare perchè non sai quello
che ti può succedere. U gabbu è arrietu a porta.
MARIA
Ma io a Cosimo non lo caccerei mai di casa
RINALDO
Lui a te si...magari, guarda che ti dico...
MARIA
Lo pensi veramente?
RINALDO
Ma no...non lo penso...cioè...che ne so?
MARIA
Comunque non mi chiama da quando sono partita...
RINALDO
Sta n’attimo tranquillo
MARIA
Tu dici?
Si sente miagolare il suo cellulare
RINALDO
Prima cerca il gatto, poi accorgendosi che proviene da Maria
Te lo sei mangiato sto gatto?
MARIA
Prendendo il cellulare da una tasca
E’ Cosimo
risponde
Pronto...ciao...sto parlando con mio fratello.......hai mangiato?......i ragazzi hanno mangiato?.....parlo
così perchè sono stanca, sempre in giro per Roma, la sera vado alle feste, cinema, teatro: tutto
quello che non faccio con te... poi non riesco a dormire bene la notte.......tu invece dormi
bene?.......ah si?!.....capisco......a te nessuna circostanza t’ha mai fatto perdere ne sonno nè
appetito.......Non lo so Cosimo.......sto riflettendo sulla nostra situazione.............certo che te lo
faccio sapere, appena decido te lo faccio sapere.......non so quando torno, qui mio fratello ha
bisogno di me.....va bene, ciao Cosimo...si....ciao.
Riattacca
Ti saluta Cosimo
RINALDO
Grazie, Maria guarda che se vuoi ritornare a Cosenza non devi preoccuparti di me.....
MARIA
Va verso il fratello e lo abbraccia e si mette a piangere
52
Che vite disgraziate che abbiamo....due matrimoni finiti...
Rinaldo fa gli scongiuri con gesti scaramantici
e ste povere creature che faranno?
RINALDO
Su Maria, su...non fare così...dai....vedrai che le cose si aggiusteranno...e poi ste creature so tutte
grandi, se la cavano benissimo da sole...
Maria piange sempre più forte. Poi gridando
E basta Marì, siediti qua, vuoi un bicchiere d’acqua?
MARIA
No
RINALDO
Mezzo litro di vino?
MARIA
No, grazie...
ALI’
Signor Rinaldo sta ritornando la signorina Nilde
RINALDO
Grazie aLì, stai di guardia, dimmi se arriva Giulia.
ALI’
Agli ordini signore
Ritorna sul balcone
MARIA
Io ti devo confessare una cosa che non t’ho mai detto
RINALDO
Sei sicura che me la devi dire prorpio ora?
MARIA
Mi voglio alleggerire l’anima...
RINALDO
Addirittura l’anima, e sentiamo!
MARIA
Ti ricordi quando ti sei candidato in calabria come sindaco?
RINALDO
Certo che me lo ricordo non sono stato eletto per un voto
MARIA
Quel voto era il mio....
RINALDO
53
Rinaldo la guarda lungamente in silenzio
E perchè me lo hai detto proprio ora?
MARIA
Io sono sempre stata cattolica e credente, tu lo sai....io davo il voto mio alla Democrazia...e visto
che ora tu sei del partito democratico forse mi puoi capire...
RINALDO
Ma il partito democratico non è la democrazia cristiana...
MARIA
Allora ho sbagliato tutto...
RINALDO
A nascere hai sbagliato Marì
NILDE
Entrando
Papà
RINALDO
Nilde
Si abbracciano
Scusa Maria, ti posso chiedere una cortesia? Mi vai a preparare una valigia con della biancheria e
qualche vestito?
MARIA
E come no, subito...
Esce
NILDE
Ma perchè non mi rispondevi al telefono?
RINALDO
Perché pensavo che con te ci stava la mamma
NILDE
Pa’ smettila di fare il ragazzino e torna a casa
RINALDO
No Nilde, tua madre deve capire che non può comportarsi così…ho provato in tutti i modi di
riavvicinarla, ma lei niente, vive le sue contraddizioni non vedendole neanche, almeno i borghesi
negli anni settanta lo sapevano che erano, lei adesso non sa manco che cazzo è. Per non parlare del
nostro privato, oramai non esiste più. Non si può condividere nulla con chi dice solo e sempre no…
NILDE
Ma tu sei d’accordo con Enrico che si è candidato co Storace?
RINALDO
D’accordo?! No! Ma anche sì! Cioè voglio dire: oltre ad amarlo io rispetto mio figlio, quindi ne
vorrei comprendere i motivi, magari qualcosa centro anch’io, anche tua madre, magari anche tu…
54
NILDE
Ma perché è sempre così tutto difficile? Perché dobbiamo vivere con tutti questi dubbi, queste
contraddizioni come se non sapessimo mai qual è la cosa giusta da fare?
RINALDO
Non lo so, un tempo sapevamo quello che volevamo fare, c’è stato un tempo in cui eravamo certi
delle nostre azioni, dei nostri pensieri…oggi….mi sento come chi ha dovuto vendere parte della sua
anima per continuare a vivere…
NILDE
Papà dimmi la verità, ma tu a mamma la ami ancora?
RINALDO
Te l’ho mai raccontato come l’ho conosciuta? Era un giorno di manifestazioni, il 15 aprile 1977, io
giravo in centro a Roma…ero arrivato quell’anno all’università…non conoscevo bene la città…in
una stradina in centro, l’ho vista seduta sul gradino di un negozio che aveva abbassata la
saracinesca per paura degli scontri, lei stava con la gonna alzata per prendere il sole….mi sono
avvicinato con una cartina topografica in mano e le ho chiesto: signorina, mi saprebbe indicare
un’ufficio postale? Lei si alza, mi viene vicino, guarda la cartina, la gira, la rigira...non c’ha capito
un cazzo poi mi guarda e mi fa “te compagno mi ”. È da quel giorno che m’accompagna…
NILDE
Ma allora papà devi riconquistarla, devi fare di tutto…
RINALDO
So di darti un grande dispiacere, ma credo che con tua madre siamo arrivati al capolinea…
MARIA
Affacciandosi
Scusa Rinaldo, le mutande dove le tieni?
RINALDO
Un attimo che vengo io di là.
Esce
NILDE
Compone un numero
Pronto Enrico? Ciao….senti io rispetto le tue decisioni o meglio non m’interessano, ma quello che
hai fatto sta mettendo in serio rischio il rapporto tra mamma e papà……….come e tu che c’entri?
Sei stato tu a mettere in piedi tutto sto casino……..ci puoi fare che rimedi, intanto cerca mamma e
le chiedi scusa………lei dovrebbe chiedere scusa a te?.....lo sai che ti dico? Che sei un
imbecille…..mi permetto e come….vedi di fare qualcosa………non so cosa, qualcosa…..ciao.
Riattacca
Guarda un po se per st’imbecille dobbiamo mettere a repentaglio la famiglia
Esce
ALI’
sempre sul terrazzo, io non voglio stare su balcone…che sono una pianta io?
55
Entra come se dovesse riferire qualcosa, poi vede che non c’è nessuno e tira fuori il suo diario
Proletari di tutto il mondo, unitevi. Il pci cambierà questa sporca società
Rubare ai bottegai o all’impiegato, uccidere un compagno non è reato…
Risponderemo al piombo col piombo.
Ora e sempre resistenza.
Pagherete caro, pagherete tutto Oggi bologna brucierà, brucierà, brucierà!!!
Tutti abbiamo avuto la piena responsabilità, tutti facevamo parte di questo gigantesco servizio
d’ordine, tutti abbiamo disfatto il pavimento per fare le pietre, tutti avevamo le bottiglie incendiarie,
perché quella di oggi era una manifestazione violenta, che tutti la volevamo violenta perché era
l’unico modo di rimanere vivi…
Noi non volevamo la guerra, noi volevamo andare da un’altra parte…forse un po’ troppo in la
Perdemmo, ma ci ha insegnato tutto. Le nostre idee non moriranno mai.
Vede rientrare Nilde, sta piangendo. Lui le si avvicina e poi per consolarla la bacia. Lei non
oppone resistenza, e si capisce che i due hanno una relazione.
Mentre i due si baciano entra Rinaldo, li vede e loro non se ne accorgono, poi fa un colpo di
tosse e i due si separano. Dopo una lunga pausa d’imbarazzo Nilde prova a dire qualcosa, Oba si
chiude nel silenzio…
RINALDO
Non devi giustificarti Nilde, capisco…stai tranquilla…vado di la...
D’improvviso entra Giulia guarda il marito il quale si rivolge verso Oba
Dovevi sta sul terrazzo li mortacci tua
MARIA
Entrando in battuta e non vedendo Giulia
Rinà dieci mutande bastano? Prima che arriva quella stronza di Giulia
Poi accorgendosi che c’è Giulia
Ciao Giulia…tu stai qua!?...Rinaldo mi ha chiesto di….
GIULIA
Interrompendola
Credo che sia arrivato il momento di lasciare questa casa…
Nessuno si muove
O ve ne andate voi, o ve ne andate voi !
NILDE
Mamma ma se noi uscissimo e provate a parlare da soli tu e papà?
GIULIA
Non ho nessuna voglia di restare da sola con quest’individuo
MARIA
Io credo che Rinaldo deve rimanere in questa casa, in fondo l’ha pagata anche lui…
GIULIA
Senti tu, Calabria Saudita, prendi su le tue soppersate e ritornatene in Calabria…
GIULIA
Ma tornatene tu a milano…sta cafona…
56
S’accapigliano
RINALDO
Basta…Maria stai zitta… Nilde, resta con tua madre e tu Oba….
Oddio mi sento male…
Si preme una mano sul petto e a soggetto va a terra soccorso da tutti tranne da Giulia che guarda
esterrefatta.
MARIA
Rinaldo, Rinaldo...è morto!
BUIO
Alì rientra , prende il tappeto che è sul tavolo a terra, toglie le scarpe, posa il libretto che gli da
fastidio vicino al telefono e comincia a pregare...in quel mentre entrano Enrico e GIULIA
si ferma sulla porta , guarda Alì, guarda Enrico
ALI’
mette il tappeto a posto, prende le scarpe
Fora
Esce
GIULIA
Ma cos'è deficiente
Giulia affranta si siede- entra anche Nilde , si siede
NILDE
Allora mamma, cosa hai deciso ?
GIULIA
Cosa vuoi decidere in un momento come questo
ENRICO
Guarda che si vede che stai male, non fare finta di niente
GIULIA
a Enrico
E tu cosa hai deciso ?
ENRICO
Intanto sono tornato a casa
GIULIA
E questa era la cosa più importante
NILDE
Come dice sempre papà la famiglia deve stare unita
GIULIA
Già il papà. Su questo siamo stati sempre d'accordo
57
NILDE
Ma non puoi trovare un rimedio ?
GIULIA
Un rimedio ! Non è mica un'influenza che si risolve così.
alzandosi
quando succedono cose così gravi ti cambia la vita bisogna cambiare tutto...sapete cosa vi dico
ragazzi...domani vado a giocare a tennis
esce
NILDE
A tennis, ma che è matta ?
ENRICO
Va beh, vado a prepararmi la borsa che stasera gioco a calcetto
esce
NILDE
Ma come a calcetto, io non riesco neanche a dipingere un quadro
esce dietro di lui
BUIO..... poi luce
MARIA
Al telefono
Eleonora bella di mamma, secondo me è meglio Pisa, è una città più piccola, studi meglio, Roma è
troppo grande, Siena? E anche Siena amdrebbe bene, e poi vediamo, si…no, non ci voglio parlare
con tuo padre, t’ho detto di no, non me lo passare...no...Pronto Cosimo, e non lo so quando torno
Cosimo, lo so che sono tre settimane che sono qui, ma dopo quello che è successo a Rinaldo….
…..no, ancora non ho deciso niente…..a scuola ho preso un mese di malattia….e te lo sto dicendo
adesso…..io sto bene, grazie…..tu come stai? Non riesci a dormire? Hai perso pure tre chili?....Ah!
mi ami? Ti dispiace? E tu pensi che dicendomi mi ami, che ti dispiace ritorna tutto a posto? no, non
è così Cosimo, non è così....va bene, ti faccio sapere….ciao, ciao...
Riattacca si asciuga gli occhi dalle lacrime
Entrano Enrico e Giulia ..
GIULIA
Vede Maria Che piange,
E questa piange, piange piange ..al telefono, al mio telefono !!
MARIA
Scusa te lo pago ( esce )
GIULIA (siede al tavolo con Enrico )
Senti, Amore di mamma, posso chiederti una cosa?
ENRICO
Dimmi
58
GIULIA
Visto tutto quello che è successo, non puoi telefonare a questi signori fascisti e dirgli che non ti
candidi più ?
ENRICO
No, non posso e non voglio.
GIULIA
Ma perché?
ENRICO
E’ stato il padre di Marina a chiedermi di candidarmi con La Destra, lui è un amico personale della
Santanchè.
GIULIA
ma almeno a lui gliel’ha data?
ENRICO
Mamma!
GIULIA
No, perché la Santanchè ha detto che lei a Berlusconi non gliel’ha voluta dare!
ENRICO
Il papà di Marina è uno degli avvocati più importanti di Roma.
GIULIA
Allora gliel’ha data di sicuro. Sai dove ho sbagliato a farti iscrivere a legge, quella è una facoltà di
fascisti…
ENRICO
Ma la vuoi finire con questi termini? Ma dove li vedi sti fascisti? Io sono tuo figlio, non sono un
fascista
GIULIA
Appunto e siccome sei mio figlio, dovresti essere un comunista, perchè io credo nell’uguaglianza
sociale…
ENRICO
…..Anch’io….
GIULIA
Io sono progresssista…
ENRICO
….anch’io….
GIULIA
….Animalista…
59
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
….Ambientalista….
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
…ecologista…
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
….europeista….
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
….Pacifista….
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
….Federalista….
ENRICO
…anch’io…
GIULIA
…..antirazzista….
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
….Antifascista…
ENRICO
…anch’io….
GIULIA
E po' so romanista
ENRICO
E io so laziale
60
GIULIA
Infatti a me sta cosa non m’ha mai convinto! Ma allora perché ti sei candidato con La destra?
ENRICO
Te l’ho detto, me l’ha chiesto il papà di Marina
GIULIA
Allora sei pirla
ENRICO
Secondo me non ho fatto niente di tanto grave mamma, in primo luogo perché tanto non mi
eleggono
GIULIA
Allora sei pirla due volte
ENRICO
e poi perché la famiglia di Marina è una buona famiglia, non è colpa mia in fondo se ho sempre
frequentato pariolini…
GIULIA
Oh, adesso non tirare fuori il solito luogo comune che perchè uno è di sinistra non può vivere ai
Parioli in un Attico ?
ENRICO
E chi s'è mai lamentato
GIULIA
E allora perchè, visto che non ti sei mai interessato di politica, questa improvvisa fiamma, tricolore.
ENRICO
Te l'ho detto, per compiacere il papà di Marina e quindi Marina, lo sai che la amo, da quando la
conosco è come se fossi rinato. Ti ripeto, non credo di aver fatto niente di male, io sono lo stesso di
prima, vi voglio bene uguale, a te, a papà e a Nilde…ma Marina la amo, e…
GIULIA
..e…?
ENRICO
….e….è incinta….
GIULIA
…ma io ho solo 49 anni….
ENRICO
Mamma è incinta lei….
GIULIA
Ma io a 49 anni divento nonna!!!
ENRICO
61
Scusa
GIULIA
Ma che scusa, amore di mamma vieni qua….
Lo abbraccia e lo bacia
Ah, ma allora non li usavate i cappuccetti rossi !!
Adesso vi dovete sposare subito
ENRICO
Non so se lei si vuole sposare
GIULIA
come no, E’ incinta si sposa…
ENRICO
Mamma non cominciare….faremo come sarà meglio fare….
GIULIA
Ma il bambino lo tenete si?
ENRICO
Certo, certo che lo teniamo….
GIULIA
Vedi Enrico, io e tuo padre nel tempo ci siamo un po’ allontanati, ma su di una cosa non abbiamo
mai avuto un solo istante di esitazione, sulla famiglia, su di voi….non so comprendere le ragioni del
cuore, ma sono certa che il senso della mia vita sei tu, e adesso questo bimbo che sta per nascere .
Se è maschio lo chiamiamo Fausto…
ENRICO
Mamma scordatelo…
GIULIA
magari a Marina piace…dici che le ricorda troppo Bertinotti
ALI’
entrando
sono arrivati Signò…
MARIA
entrando
Giulia, Rinaldo…piano, entra, cammina piano piano…non t’affaticare……
RINALDO
Maria per favore calmati…
RINALDO
Sedendosi
C’è stato un momento in cui ho pensato che non sarei più tornato qua.
62
GIULIA
Ma no
ENRICO
Non ci pensare più papà...
RINALDO
Bello di papà...tutto a posto?
ENRICO
Si pa, tutto a posto....
GIULIA ( che muore dalla vogliadi dire le novità )
C’è solo una cosetta...
ENRICO
Mamma, forse è meglio non dirlo...
GIULIA
Ma non ti preoccupare, sono sicura che gli farà piacere...
Rinaldo
Che mi dovete dire?
GIULIA
Stiamo per diventare nonni
Nilde si porta le mani alla faccia
RINALDO
Guardando Nilde
Sei incinta
ENRICO
No, io pa
RINALDO
Sei incinto tu? Sono contento a papà, vieni qua, dammi un bacio...
Maria si butta addosso ai due
Aiuto, aiuto...e levati! M’hanno operato al cuore, m’hanno spaccato il torace, m’hanno messo tre
bypass m’hanno ricucito, m’hanno attaccato le ossa col fil di ferro e tu ti butti addosso come un
animale?
MARIA
Scusa, scusa. Auguri bello di zia, mo vi sposate si?
ENRICO
Vedremo...
MARIA
Come vedremo, con un figlio vi dovete sposare subito...
63
GIULIA
Vedi che pure zia Maria c’arriva...
MARIA
Comunque anch’io vi devo dire una cosa...
GIULIA
Sei incinta pure tu?
MARIA
Io a volte penso che tuo cervello è come quello di una gallina, picciriddu cumu na nucidda...
RINALDO
Maria...
MARIA
E Rinà, quannu ci vo ci vo...vi stavo dicendo che io me ne torno a Cosenza...
SILENZIO DI TUTTI
MARIA
Non insistete a farmi rimanere ho le valigie pronte
GIULIA
Enrico accompagna la zia alla stazione
ENRICO
Si, basta che ci sbrighiamo che devo andare da Marina...
NILDE
Aspetta zia, ti volevo regalare un quadro...
MARIA
E come lo porto a zia...la prossima volta che vengo con la macchina me lo dai...
NILDE
Allora te lo spedisco
MARIA
Non ti permettere sai
RINALDO
Allora buon viaggio...salutami a Cosimo?
MARIA
Ecco Rinà, ti volevo dire che......avrei deciso....ho deciso....che lo lascio...
RINALDO
Ah! Ma sei sicura?
MARIA
64
Tu mi conosci, quando prendo una decisione è quella
RINALDO
Lo so, ti ‘mpunti cumu u ciucciu...
ENRICO
Non vorrei mettere fretta “aru ciucciu” ma devo andare
MARIA
Allora ciao
Baci e abbracci, poi uscendo a Giulia di minaccia
. T’aspetto in Calabria!
NILDE
Papà è il caso di dire quella cosa a mamma?
RINALDO
Quale cosa?
NILDE
Quella cosa mia e di...
RINALDO
Nilde non è necessario
GIULIA
Che cosa mi devi dire?
NILDE
Niente, io avrei deciso...ho deciso...che non posso più continuare così, e che....devo dare una svolta
alla mia vita e quindi....vado a lavorare a studio da papà...
RINALDO
Dici davvero?
NILDE
Si pa’, tanto continuerò a dipingere, ma almeno faccio quello che mi piace, fregandomene del
mercato.
RINALDO
Brava a papà. Adesso scusatemi ma sono un po’ stanco. mi vado a sdraiare sul letto
Nilde lo aiuta
Mi accompagni?
GIULIA
Magari vengo dopo
Nilde la guarda male allora si alza e va. Esce
ALI’
Entra e inizia a massaggiare le tempie di Nilde
Ma secondo te tuo padre mi caccia?
65
NILDE
Se non ti ha cacciato fino a mo...
Ma secondo te, tra noi una storia seria è possibile?
Oba allontana le mani
ALI’
Lo sai che sono italiano, ma sono nato in marocco!
NILDE
Vuoi dire che c’è troppa distanza tra di noi?
ALI’
No...nonostante sia italiano, ho capito che l'uomo occidentale pensa di vedere tutto chiaro,
cammina alla luce del sole o delle lampade alogene, è l'uomo delle certezze, dell'ottimismo della
volontà, ha un’incrollabile sicurezza di sapere cos’è bene e cos’è male, di saper distinguere la realtà
dal sogno. Invece per gli africani quasi tutta la realtà sta al di là del mistero, è per questo che la vita,
è una ricerca, poco più di un timido brancolare quando il sole, ormai basso all'orizzonte, traccia
ombre lunghissime anche per i semplici fili d'erba. Noi abbiamo la certezza che il visibile e
l'invisibile interagiscano continuamente, per noi la conoscenza, risponde a questo continuo andare e
venire tra una dimensione e l'altra, tra mistero ed evidenza, tra luce e ombra.
NILDE
Ma io ti ho chiesto solo se è possibile una storia tra di noi!
ALI’
E famme finì!
Nilde sorride
C’è molta distanza culturale tra l’Africa e l’occidente, ce n’è tantissima per le persone, molto poca
per le merci. Finchè il sistema capitalistico, ossia la borghesia troverà conveniente che masse
enormi di persone si spostino da un continente ad un altro perché vengano sfruttate, questo avverrà
e nessuno si curerà delle epopee umane, dei milioni di morti, del dolore, delle lacrime delle
mamme…è già successo e continuerà a succedere finchè il sistema lo riterrà conveniente. Tuttavia
io credo che l’Uomo proceda verso un futuro migliore e che il dovere di ognuno di noi sia quello di
crescere individualmente per poter crescere come società e migliorare, in modo che domani sarà un
po’ meglio di ieri…questo è il mio dovere…anche se sono costretto a lavorare come cameriere pur
essendo laureato in Filosofia, anche perchè in Italia con una laurea in filosofia,che ce vuoi fa?!?
Nilde si alza, prende Oba per mano e lo porta fuori ed escono
Entra Giulia e si va a sedere
RINALDO
Entrando
Giulia…
GIULIA
Rinaldo, ti sei alzato…
RINALDO
Non riuscivo a riposare
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GIULIA
Certo che abbiamo preso una bella mazzata
RINALDO
Beh...Tre baypass
GIULIA
Veramente parlavo di Enrico
RINALDO
Sempre premurosa...Enrico è un ragazzo, non bisogna fargliene una colpa
GIULIA
Forse sai che è? Non abbiamo saputo insegnargli da che parte stare
RINALDO
Forse sai che è? Che si decide da che parte stare quando si decide come vivere, non come pensare.
GIULIA
Trova il diario sul tavolo
Guarda il mio diario, chi ce l’ha messo qua? Questo è il diario che avevo in mano il giorno che ci
siamo conosciuti, lo portavo sempre con me…
Sfogliandolo
Mi scrivevo tutto, guarda mi ero copiata tutto il manifesto del partito comunista
Legge
“La società borghese che ha creato per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti,
rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate.”
RINALDO e GIULIA
modernissimo
GIULIA
Io cercavo una società giusta e ancora la voglio. Ma allora dove abbiamo sbagliato?
RINALDO
Che abbiamo sbagliato Giulia....abbiamo cercato di stare meglio
GIULIA
Ma noi oggi, stiamo meglio di come stavamo prima?
RINALDO
A beh! Il cambiamento è il senso della storia…
GIULIA
Alcune cose non dovrebbero cambiare mai…come l'amore, a volte mi sembra che tutta la nostra
storia sia stato un sogno, un sogno da favola all’inizio, un bel sogno poi e piano piano è scivolato
verso l’incubo…
RINALDO
abbiamo vissuto una storia così concreta, Giulia che intorno a noi è nata la vita.
67
GIULIA
Ah, sì, i figli quelli sì
RINALDO
Fammi leggere un po’ il diario...
GIULIA
Ma sei pazzo? Mai....ci sono scritte tutte le mie cose del 77
RINALDO
Appunto, è caduto in prescrizione, come i reati di Andreotti.
Allora dimmi cosa hai scritto il giorno che ci siamo conosciuti.
GIULIA
Cerca il giorno
Venerdì 15 aprile 1977
Oggi ancora scontri. Questi sporchi borghesi la pagheranno cara.
Ho conosciuto un compagno calabrese, tutto piccante e arrabbiato, cercava un ufficio postale, mi
sono offerta di accompagnarlo e.....ci siamo persi.
RINALDO
Veramente m’hai fatto perdere tu
GIULIA
Le vengono le lacrime
Scusa devo andare di la
RINALDO
Aspetta compagna…te compagni mi ….
Avvicinandosi a Giulia
Avanti popolo alla riscossa bandiera rossa, bandiera rossa, aventi popolo alla riscossa bandiera
rossa trionferà…..
Si baciano mentre in sottofondo parte la versione strumentale di bandiera rossa
FINE
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e pensare che eravamo comunisti