PREGHIERA DEL MATTINO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen L’eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 4-­‐5) Gesù rispose loro: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”. Com m ento
Ma dov’è questo posto fantastico, dove i ciechi vedono, i sordi sentono, i malati guariscono? Forse Gesù sta parlando del paradiso? Certamente! Ma noi sappiamo che il regno dei cieli si realizza già con l’arrivo di Gesù! Non è semplicemente un luogo fisico: è una condizione di pace, di gioia, di serenità, che si crea quando facciamo entrare Gesù nella nostra vita. È proprio vero, se noi facciamo posto a Gesù nel nostro cuore... noi e gli altri staremo sempre bene! Im pegno per la settim ana
Provo a rendere più bello ogni ambiente in cui vado: la mia casa, la mia scuola, la palestra dove mi alleno... se, ad esempio, i miei compagni di classe o di squadra litigano, provo a metterli d’accordo; se un amico è triste, lo consolo; se la mamma è stanca, l’aiuto. Preghiera
Gesù, com’è bello il Regno dei cieli! Fa’ che anch’io possa aiutare a farne crescere un pezzettino nella mia vita di tutti i giorni, accogliendo la tua Parola e mettendola in pratica. Voglio allenarmi con te! Amen. Si sale sulle Ande! Ma lo sapete dove si trovano? Io ho la fortuna di avere un compagno di classe di Lima; è stato lui a raccontarmi un sacco di cose. I cerchietti del Perù
Il Perù è uno dei Paesi del Sudamerica, molto povero. Tanti bambini non studiano perché nelle zone di campagna le scuole sono troppo lontane da casa, e questo non permette loro di crescere culturalmente per diventare un giorno dei lavoratori con tante competenze. Spesso i bambini giocano nei prati all’aria aperta, e un gioco adatto a questa ambientazione è il “gioco dei cerchetti”. Si tende in filo tra due pali o tra due alberi; al filo vengono appesi altri fili sottili di lunghezze diverse, ciascuno con all’estremità un cerchietto fatto con materiale di recupero. Si gioca in due squadre che si dispongono ai due lati del filo. Ogni squadra si divide a coppie: uno prende sulle spalle l’altro, più piccolo per età o per corporatura, e l’aiuta, spostandosi da una parte all’altra, a prendere i cerchietti con un bastone appuntito. Vince la squadra che riesce a staccare più cerchietti. In questo gioco, i piccoli non possono giocare, se non sorretti da qualcuno di più grande che li aiuta: questo modo di giocare ci fa riflettere sulle volte in cui, invece di cercare metodi originali per fare giocare anche i più piccoli o i più deboli, preferiamo giocare solo con chi è bravo e forte. Preghiera
Signore Gesù, fammi capire la bellezza di stare tutti insieme e di coinvolgere anche i più piccoli perché nessuno si senta escluso nei giochi e nel gruppo. Vorrei saper vedere le qualità di tutti, anche di chi sembra essere buono a nulla, per farlo sentire apprezzato e aiutato a contribuire alla buona riuscita di ciò che si fa tutti insieme. Mirko: Che partitaccia! Abbiamo perso 5 a 0! Fabio: Per forza, in porta c’era quella schiappa di Lorenzo! Mirko: Ma perché il mister non lo tiene in panchina a vita? Fabio: Ehi, Lorenzo, lo vuoi capire o no che il calcio non fa per te? Con te in squadra non abbiamo speranza di vincere! Papà: Nonostante il brutto primo tempo di Martina, siete stati formidabili nella staffetta: avete fatto un grande recupero sul finale! Elena: Per oggi ci accontentiamo del 3° posto: siamo una bella squadra e l’unione che c’è tra noi è la nostra vera forza, perché riusciamo a sostenerci l’un l’altra quando qualcuna è in difficoltà. Allenatore: Adesso andate in campo e giocate come sapete, impegnatevi al massimo e ricordate di fare un gioco corretto e di essere sempre rispettosi dei vostri avversari! Divertirsi è l’importante! Preghiera
Ti ringrazio, Signore, per la possibilità di praticare o seguire gli sport che mi piacciono di più. Quando scendo in campo per una partita cerco sempre di dare il meglio di me, mi alleno con impegno per migliorare; gusto la fatica e la bellezza di fare gioco di squadra. Aiutaci ad essere corretti e rispettosi nei confronti degli avversari, degli arbitri, degli allenatori, dei nostri compagni di squadra. Insegnaci a giocare volentieri con tutti: non solo con quelli “forti”, ma anche con chi è un po’ “imbranato”. Vogliamo giocare la partita della vita non in una squadra di soli campioni, ma di amici veri che sanno accettarsi e divertirsi sempre, in ogni occasione. Amen. Che bello poter passare del tempo con i miei amici; giocando insieme, correndo, sorridendo, scherzando! Essere insieme nei momenti di vittoria ed esultare di gioia quando tutti contribuiamo a raggiungere la meta! Nelle attività sportive possiamo anche essere d’aiuto a chi è in difficoltà ed essere attenti a fare davvero un bel gioco di squadra! Gioco
Prima degli allenamenti puoi sfidare i tuoi compagni: chi sarà il più bravo a fare gioco di squadra? Chi è più attento ai compagni? Rifletto
(completa con le tue riflessioni) Da questo gioco ho capito che .................................................................................................................................................................
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Ti ringrazio, Gesù, per le occasioni che ho di fare sport o belle attività insieme ai miei compagni. Aiutami a coinvolgere tutti attraverso uno sguardo accogliente e dammi il coraggio di invitare a giocare anche chi fa un po’ più fatica. Amen. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18, 35-­‐43) Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: “Passa Gesù, il Nazareno!”. Allora gridò dicendo: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da Lui. Quando fu vicino gli domandò: “Che cosa vuoi che io faccia per te?”. Egli rispose: “Signore, che io veda di nuovo!”. E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. Com m ento
Un cieco è bloccato ai margini della strada, incapace di alzarsi, preso in giro e lasciato solo da tutti. Tuttavia, non si rassegna a una vita triste e buia, senza senso e senza meta. Sa che da solo non pùò cambiare le cose... e il Signore passa; il cieco grida, scatta in piedi, così entusiasta che contagia anche coloro che prima cercavano di fermarlo, è così che colui che era cieco divenne luce e segno per molti. Chissà in quanti modi Gesù passa nella nostra vita: anche noi sapremo accogliere la luce del suo amore e rifletterla verso si altri? Preghiera
(completa con le tue parole) Signore, oggi vorrei pregarti per questa mia fatica: .......................................... .................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................... REGO LA N. 3:
IL CO RAGGIO D I
D IRE “Sì”
A volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio. Impariamo da Maria la capacità di decidere affidandoci a Dio. (Papa Francesco) M ettiti alla prova
Di cosa hai paura? Del giudizio dei compagni? Di essere preso in giro? ........................................................................................................... Fatti coraggio! Scegli di dire “Sì!”: -­‐Impegnandoti di più a scuola (anche se ti chiameranno secchione) -­‐Facendo amicizia e accogliendo chi è lasciato solo (anche se rideranno di te) -­‐Partecipando con costanza alla proposta di Avvento della tua parrocchia Questi passi ti aiuteranno ad “essere in forma”, come ci indica papa Francesco: atleti di Gesù! Preghiera
Donaci Signore di essere gente del Sì, che non si tira indietro, che si offre con generosità, che non si stanca di andare alla ricerca di chi fa più fatica. Amen. Padre nostro... Questa settimana la nostra intervista è rivolta a un’allenatrice. Fare l’allenatrice è un modo di mettersi in gioco? “Fin da piccola mi piaceva buttarmi a capofitto in ogni attività sportiva. Ho sempre giocato con i ragazzini del condominio, e poi ho fatto l’animatrice dell’oratorio e mi sono sempre divertita soprattutto a giocare con loro. Mi da gioia fare tutto ciò, mi da gioia vedere i sorrisi e la fiducia dei bimbi che alleno: questo mi fa pensare che è la strada giusta!” C’è un modo di vivere cristianamente lo sport? “Mi piace pensare soprattutto agli sport di squadra; fare parte di un gruppo significa condividere gioie e dolori, ma soprattutto significa donarsi agli altri...e noi sappiamo bene che questo è lo stile di Gesù e del cristiano. Inoltre bisogna scendere in campo con l’atteggiamento di chi ha da imparare e a sua volta trasmettere, non si può pensare che l’avversario sia un nemico, e quindi, a costo di batterlo, infischiarsene delle regole e imbrogliare appena si può.” Lo sport può trasmettere valori utili anche nel rapporto con gli altri? “Assolutamente sì! Ho la riprova nei ragazzini che alleno. Per tutto il tempo che sto con loro cerco di far capire che la correttezza è essenziale non solo quando sono in campo, ma nella vita. Un atteggiamento rispettoso per i più deboli in campo corrisponde ad un atteggiamento più sensibile nei confronti di chi incontri tutti i giorni.” Cosa raccolgo da questa intervista? .................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................... Preghiera per i nostri allenatori
Gloria al Padre... PREGHIERA DELLA SERA Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen L’eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen (breve ESAME DI COSCIENZA della giornata trascorsa) Madre mia, fiducia mia. 
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Libretto avvento terza settimana