ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE Comunale Fano 1 Modi di dire: Il sangue non è acqua Si usava per dire che il sangue è prezioso e che se si versa del sangue non è facile trovarne altro. Oggi questo modo di dire non si usa quasi più perchè anche l’acqua è considerata preziosa. 2 Il presidente dell’AVIS di Fano ci ha chiesto... Il 19 gennaio 2012 il presidente dell’AVIS di Fano, Massimo Seri è venuto al Consiglio dei Bambini per chiederci di aiutare l’AVIS a far conoscere la sua attività. L’AVIS è l’Associazione Volontari Italiani del Sangue ed il suo scopo è quello di spiegare perchè c’è bisogno di sangue e di persuadere il maggior numero possibile di cittadini a divenire donatori. Il sangue infatti è come un farmaco, ma non si produce in laboratorio; le persone che stanno bene possono aiutare chi ha avuto un incidente, chi affronta un’operazione, chi ha particolari malattie, donando il proprio sangue, senza nessuna conseguenza perchè il sangue si riproduce. Alcuni di noi hanno chiesto se dovevano donare il sangue, alcuni erano un po’ spaventati perchè ricordavano di aver subito dei prelievi di sangue e di essere quasi svenuti... Il presidente dell’AVIS ci ha spiegato che per diventare donatori bisogna aver compiuto 18 anni. Però anche noi bambini possiamo fare molto per aiutare l’AVIS a far sì che nessuna persona perda la vita per mancanza di sangue. Possiamo aiutare l’AVIS ad informare ed a spiegare l’importanza di un’attività che salva ogni giorno molte vite umane, parlarne con gli altri bambini, che sono i donatori di domani, discuterne a scuola, sensibilizzare le nostre famiglie. Massimo Seri ci ha quindi chiesto di preparare un libretto che l’AVIS avrebbe fatto stampare e distribuire a tutti i bambini di Fano. Il Consiglio dei Bambini ha accettato questa richiesta e dato la disponibilità a portarla avanti, costituendo un gruppo di redazione della pubblicazione che ha lavorato per 5 mesi. L’argomento della donazione del sangue è stato comunque seguito con interesse da tutto il Consiglio e non solo dalla redazione, tanto che è stato uno dei temi che abbiamo presentato nel “Consiglio Comunale Congiunto” che si tiene ogni anno tra i consiglieri comunali adulti ed i bambini consiglieri della città di Fano. 3 Modi di dire: Non corre buon sangue Si usa per dire che due persone non vanno d’accordo. 4 Chi ha paura del sangue? Molti bambini, quando abbiamo richiesto dei disegni sui temi di questa pubblicazione, ci hanno mandato dei vampiri! Abbiamo capito subito che la cosa più importante era farci passare la paura del sangue! Ecco quindi il percorso che abbiamo fatto per produrre la pubblicazione che ci ha richiesto il presidente dell’AVIS di Fano: - abbiamo incontrato il dottor Fiorenzo Giammattei dell’Ospedale di Fano - abbiamo incontrato Giorgio Gambelli e Angela Ciano, donatori dell’AVIS - abbiamo raccolto nelle scuole e nelle nostre famiglie i modi di dire sul sangue - abbiamo letto storie e favole in cui si parla di sangue - abbiamo chiesto ai nostri compagni di classe di fare dei disegni per illustrare la nostra pubblicazione - abbiamo visitato i monumenti e la pinacoteca di Fano, per cercare nella nostra storia e nella nostra cultura le tracce della tradizione di solidarietà. La donazione è infatti un atto di solidarietà disinteressata - abbiamo visitato la sede dell’AVIS - abbiamo scattato delle foto per documentare le nostre ricerche. 5 Biancaneve ed il colore del sangue (UDXQDIUHGGDJLRUQDWDG·LQYHUQRELDQFKLÀRFchi cadevano volteggiando dal cielo come piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto DOODÀQHVWUDDSHUWD Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta era la bellezza di TXHOOHWUHVWLOOHURVVRÀDPma sul bianco immacolato che la regina pensò: “Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu dato il nome di Biancaneve... Modi di dire: Sangue freddo Chi non si fa trascinare dalle emozioni, chi mantiene in ogni circostanza la calma dimostra di avere sangue freddo. 6 Il bisogno di sangue Ci sono alcune operazioni, come i trapianti, gli interventi al cuore o al fegato, in cui c’è bisogno di grandi quantitativi di sangueFKHSRVVRQRDUULYDUHÀQRDVDFFKH VDFFKHHTXLYDOJRQRDOODGRQD]LRQHGLXQ·LQWHUDYLWDGLXQ donatore. Si capisce quindi che più donatori ci sono e minore è il rischio che un’operazione non riesca per mancanza di sangue. Il sangue donato si conserva per 40 giorni. Il sangue è come una medicina per il nostro corpo: se abbiamo un incidente che ci provoca un’emorragia, cioè una forte perdita di sangue, dobbiamo rimpiazzare il sangue che perdiamo. Il sangue non si produce in laboratorio, ma è il nostro stesso organismo che lo riproduce. Tuttavia i tempi di riproduzione del sangue sono abbastanza lunghi e in caso di emergenza occorre trovare dei donatori. In occasione delle grandi sciagure (come recentemente è successo con il terremoto de L’Aquila e con quello in Emilia), dalle regioni vicine, tra cui la nostra, sono giunti nelle zone terremotate grandi quantitativi di sangue con cui sono stati curati i feriti. 7 La cultura della donazione Proprio sotto il più antico e importante monumento di Fano, si trova un’importante testimonianza della generosità dei fanesi. Sotto l’Arco di Augusto vi era infatti la ´UXRWDµLQFXLFKLDYHYDXQÀJOLRHQRQOR poteva mantenere lo depositava, per IDUORDFFRJOLHUHQHOO·RUIDQRWURÀRFKH sorgeva dove oggi c’è l’Università. Sotto la “ruota” vi era una buca per lasciare le elemosine per i bambini che prendevano il nome di “esposti”. Sopra la buca, scolpita nel marmo, si legge tuttora la scritta in latino “elemosine per gli esposti”. Queste elemosine si raccoglievano quindi nel luogo di maggior passaggio della città, la porta di accesso che Augusto aprì nelle mura 2000 anni fa. Modi di dire: Il sangue alla testa Quando ci si arrabbia, si diventa rossi in viso, anche il cervello perde il controllo dei nervi... vuol dire che è andato il sangue alla testa. 8 L’AVIS L’AVIS è nata circa 80 anni fa su iniziativa di un dottore che aveva visto morire una sua paziente proprio per mancanza di sangue. Così promosse la creazione di un’associazione, cioè di un insieme di cittadini che si mettono insieme con un obiettivo: l’obiettivo dell’AVIS era ed è quello di promuovere la donazione del sangue, per non farlo mai mancare a chi si trova in situazione di necessità. Le associazioni di donatori si trovano oggi in tutto il mondo e quella italiana è tra le più organizzate, tanto che il nostro paese non deve importare sangue. Prima della creazione dell’AVIS, se un malato aveva bisogno di sangue si chiamavano i parenti più stretti (che non a caso si chiamano consanguinei). Ma i rischi legati alla donazione del sangue, che non veniva controllato, erano moltissimi. Oggi il sangue donato viene controllato accuratamente e TXHVWRqXQEHQHÀFLRDQFKHSHULOGRQDWRUHFKHSXzFRVWDQWHmente misurare colesterolo, pressione, diabete, eccetera. Il sangue è gratuito e l’AVIS è costituita esclusivamente da volontari. Chi dona sangue ha diritto, per legge, ad un giorno di riposo dal lavoro. L’AVIS è presente in tutta Italia. 9 Modi di dire: Cavare il sangue dalle rape Questa espressione indica un’impresa impossibile, la pretesa di cavare qualcosa di grande valore, come il sangue, da qualcosa di poco valore, come una rapa. 10 La circolazione del sangue Il nostro corpo ha bisogno di ossigeno. Il sangue è il veicolo che trasporta l’ossigeno in tutte le parti del nostro corpo. Nei polmoni il sangue si carica di ossigeno. La pompa che fa circolare il sangue in tutto il corpo è il cuore. Il sangue carico di ossigeno viene spinto dal cuore alle diverse parti del corpo attraverso le arterie e ritorna a caricarsi di ossigeno attraverso le vene. La vita umana ed il buon funzionamento di ogni organo sono VWUHWWDPHQWHOHJDWLDOO·DIÁXVVRUHJRODUHGHOO·RVVLJHQRSRUWDWR dal sangue in ogni punto del corpo dai vasi capillari. Se il cuore funziona male e non pompa regolarmente, se le arterie si otturano e non lasciano passare il sangue, se si ha un’emorragia, gli organi vitali del nostro corpo rimangono privi di ossigeno. Per esempio l’ictus qXQDPDQFDQ]DGLDIÁXVVRGLRVVLJHQRDO cervello ed anche se dura pochi attimi può avere conseguenze molto gravi. Se un muscolo o un arto rimane senza ossigeno si può invece avere la cancrena. Per questo il sangue è chiamato anche liquido vitale. 11 Modi di dire: Un bagno di sangue 6LXVDSHUGHÀQLUHXQDVWUDJHXQDEDWWDJOLDFRQPROWLPRUWL 0DDQFKHLQVHQVRÀJXUDWRSHUGHÀQLUHTXDOFRVDFKHSRUWDJXDLDWXWWL 12 Globuli, plasma, piastrine Il sangue è composto dal plasma, dai globuli bianchi, dai globuli rossi e dalle piastrine. Il colore rosso del sangue è dato dal ferro che contiene. Il rosso è brillante se il sangue è ricco di ossigeno, mentre è più scuro se è povero di ossigeno. Guardandolo attraverso la pelle il sangue sembra blu o viola, ma è un effetto dato dal contenitore in cui scorre, come l’acqua contenuta nelle bottiglie colorate che sembra blu o verde, ma è trasparente... I globuli rossi trasportano l’ossigeno e sono numerosissimi (4 milioni e mezzo per ogni millimetro cubo); I globuli bianchi, meno numerosi di quelli rossi, difendono l’organismo dalle infezioni; Le piastrine hanno il compito di facilitare la coagulazione del sangue, evitando le emorragie e facilitando la cicatrizzazione delle ferite; Il plasma è un liquido di colore giallo chiaro che facilita il trasporto delle cellule sanguigne all’interno del corpo umano. Ogni componente del sangue ha quindi un ruolo molto importante e le malattie del sangue possono per questo essere molto pericolose: in questi casi l’immissione di sangue nuovo, sano, fornito da un donatore, diventa indispensabile per curarsi. 13 Modi di dire: Lacrime e sangue E’ un’espressione che si usa spesso oggi a proposito delle manovre economiche. 3LDQJHUHODFULPHHVDQJXHYXROGLUHDVVRFLDUHDOGLVSLDFHUHLOGRORUHÀVLFR 14 Gruppi sanguigni Fino al 1800 si sapeva che gli uomini possono avere tipi di sangue diverso, ma non si conoscevano i gruppi sanguigni. Per questo le donazioni di sangue venivano fatte tra persone della stessa famiglia, che generalmente hanno lo stesso tipo di sanJXH6RORQHOIXURQRLQGLYLGXDWLLJUXSSLVDQJXLJQLFODVVLÀcati con le lettere A e B e con il numero zero: gruppo A gruppo B Gruppo 0 (zero) gruppo AB Più tardi due ricercatori austriaci scoprirono inoltre con degli esperimenti sul sangue di una scimmia, il macaco Rhesus (da cui deriva il nome RH), che questi gruppi potevano essere divisi in due sottogruppi: RH positivo e RH negativo. Il sangue di gruppo 0 RH negativo può essere trasfuso a persone con qualsiasi altro gruppo sanguigno. Chi ha sangue di tipo AB positivo può invece ricevere sangue di qualsiasi gruppo sanguigno. Non vi è alcuna relazione tra le razze umane ed il gruppo sanguigno. In molti paesi nel passaporto è riportato anche il gruppo sanguigno. 15 Modi di dire: Buon sangue non mente Questo detto prende spunto dal fatto che il tipo di sangue (oggi conosciuWRFRPHJUXSSRVDQJXLJQRVLWUDVPHWWHGDLJHQLWRULDLÀJOL Con il sangue si trasmettono anche le attitudini e le capacità... 16 L’AVIS di Fano La sezione dell’AVIS della nostra città è stata costituita nel 1950. Nei primi anni gli iscritti erano una ventina e quando c’era bisogno di sangue i donatori si recavano in ospedale, si sdraiavaQRGLÀDQFRDOODSHUVRQDFKHDYHYDELVRJQRGLVDQJXHGLYLVLGDXQ separè; il sangue del donatore passava direttamente nel sangue del ricevente. Poteva capitare di essere chiamati a donare sangue anche solo dopo 20 giorni dalla precedente donazione. In 60 anni l’AVIS di Fano è cresciuta moltissimo, mantenendo sempre il suo carattere di associazione di volontariato. I donatori oggi sono più di 2.000 che per la città di Fano sono una cifra importante. L’associazione è molto attiva nella promozione della donazione, organizza iniziative ed eventi, è presente sui mezzi di stampa e sulla televisione locale, produce materiali audiovisivi. Per l’AVIS di Fano è stata composta ed incisa su CD anche la canzone “AVIS in mezzo a noi” sotto la direzione del maestro Giorgio Caselli. L’AVIS di Fano ha la sua sede proprio davanti al Municipio. La nostra città ha voluto dedicare ai donatori una piazzetta nel cuore del centro storico, con al centro il monumento al donatore dello scultore Giuseppe Papagni: dal cuore esce un mazzo di spighe di grano, da sempre simbolo di vita e prosperità. 17 La storia di San Rocco... In molti quadri che abbiamo visto nella pinacoteca di Fano gli artisti hanno rappresentato il sangue ed il tema della generosità e della solidarietà. &LKDPROWRFROSLWRLOTXDGURGL6DQ5RFFRUDIÀJXUDWRGDOSLWWRUH Sebastiano Ceccarini ai piedi della Madonna con Bambino. San Rocco ha una macchia rossa sulla coscia, il simbolo della peste, mentre un cane gli sta portando una pagnotta. Rocco, che aveva dedicato la vita alla cura dei malati, rimase a sua volta contagiato. Scacciato da tutti si rinchiuse in una grotta aspettando la morte, ma un cane cominciò a portargli una pagnotta ogni giorno, ÀQFKq5RFFRJXDUu3URFODPDWRVDQWRYLHne da secoli invocato contro le pestilenze e le malattie. ... e quella di San Gennaro Diversi bambini hanno mandato alla redazione la storia del miracolo di San Gennaro, che ogni anno si ripete a Napoli davanti a migliaia di fedeli. San Gennaro, vescovo di Benevento, fu mandato al martirio nel IV secolo dopo Cristo. Prima lo diedero in pasto ai leoni, che si inginocchiarono davanti a lui HQRQORPDQJLDURQRSRLXVFuYLYRHYHJHWRGDXQDIRUQDFHDUGHQWHLQÀQHIX GHFDSLWDWR8QDGRQQDUDFFROVHLOVXRVDQJXHLQGXHDPSROOHFKHVRQRJLXQWHÀQRDQRL2JQL anno, a maggio, settembre e dicembre, il sangue coagulato conservato in queste ampolle si liquefà “come se fosse sgorgato quel giorno stesso dal corpo del santo”. Il sangue a volte impiega pochi minuti, a volte ritarda qualche giorno, mentre i napoletani pregano per il rinnovarsi del miracolo. La mancata liquefazione è infatti ritenuta di cattivo auspicio per la città Modi di dire: All’ultimo sangue Questa espressione viene dai duelli che potevano terminare “al primo sangue”, cioè alla SULPDIHULWDR´DOO·XOWLPRVDQJXHµFLRqÀQRDOODPRUWHGLXQRGHLGXHOODQWL Oggi si usa in senso generale per indicare una lotta senza esclusione di colpi. 18 Requisiti per donare sangue Età. Si può diventare donatori in età tra i 18 ed i 60 anni. 6LSXzFRQWLQXDUHDGRQDUHVDQJXHÀQRDDQQL Durante la gravidanza non si può donare il sangue. Peso. Per donare bisogna superare i 50 kg di peso. Sesso. Possono donare sia le donne che gli uomini. Stato di salute. I donatori vengono sottoposti a periodici controlli (analisi GHOVDQJXHHOHWWURFDUGLRJUDPPDSHUYHULÀFDUHFKHQRQVLDQR portatori di malattie trasmissibili col sangue e che il prelievo non sia pericoloso per la loro salute. Motivi di “non idoneità temporanea” alla donazione. Se il donatore assume farmaci o è stato di recente dal dentista o ha fatto viaggi in paesi tropicali o è stato sottoposto ad intervento chirurgico, non può temporaneamente donare e deve rimandare l’appuntamento con il Centro Trasfusionale. Il tesserino. Ogni donatore ha un tesserino con la foto, i propri dati, il gruppo sanguigno e le donazioni effettuate. 19 Modi di dire: Sangue del proprio sangue Anche questo modo di dire prende spunto dalla trasmissione del tipo di VDQJXHGDJHQLWRULDÀJOL4XDQGRVLYXROHVRWWROLQHDUHLOIRUWHOHJDPHFKH XQLVFHXQJHQLWRUHDLSURSULÀJOLVLXVDTXHVWDHVSUHVVLRQH´VDQJXLJQDµ 20 Come si dona e dove All’Ospedale di Fano, presso il Centro Trasfusionale, c’è una sala attrezzata per la donazione di sangue. I donatori si stendono su una poltrona ed un infermiere posiziona l’ago che, tramite una sacca, è collegato ad una bilancia per la donazione di sangue intero o ad una macchina per la donazione di plasma e piastrine. Si possono donare sangue, plasma o piastrine. Se si donano il plasma o le piastrine, le componenti del sangue che non vengono raccolte sono restituite dalla macchina al donatore. Le donne possono donare il sangue al massimo 2 volte l’anno, mentre gli uomini anche 4 volte all’anno. Per il plasma o le piastrine la donazione può avvenire anche mensilmente, sia negli uomini che nelle donne. Questa differenza tra uomo e donna è legata al fatto che le donne, avendo il ciclo mestruale, dispongono di riserve di ferro più scarse degli uomini. La donazione di sangue intero dura al massimo 10 minuti, quella di plasma e piastrine rispettivamente 30 e 45 minuti circa. Nella sala della donazione di solito ci sono 2 o 3 donatori contemporaneamente, che possono chiacchierare, guardare la televisione o leggere. Non si dona a digiuno, ma dopo una colazione leggera e dopo il prelievo si fa sempre uno spuntino con una bevanda analcolica e ci si sente soddisfatti perchè si è fatta la cosa giusta. 21 C’è una singolare somiglianza tra le nobildonne Elisabetta Gabuccini Passionei e Maddalena Ferretti Gabuccini, ritratte da Sebastiano Ceccarini, che abbiamo visto in pinacoteca, e la nobildonna ritratta da Simona e Sara per illustrare il modo di dire “sangue blu”... Modi di dire: Sangue blu Un tempo i nobili erano gli unici che non facevano lavori pesanti e che non lavoravano la terra. Per questo la loro pelle, invece di essere indurita dal lavoro, rimaneva sottile e trasparente, così che il sangue che scorreva sembrava in trasparenza di colore blu. Per questo i nobili si vantavano di avere sangue blu. 22 Dove va il sangue donato La donazione è un atto disinteressato che i volontari effettuano senza sapere chi utilizzerà il proprio sangue. Negli ospedali vengono conservate delle scorte di sangue donato, pronte ad essere usate in caso di bisogno. In casi particolari, se è stata programmata per tempo un’operazione, si può fare un prelievo per effettuare, al momento dell’operazione una “autotrasfusione” con il proprio sangue. Il sangue, il plasma e le piastrine vengono raccolti in delle apposite sacche che vengono conservate in frigoriferi, chiamati frigoemoteche. Il plasma umano è necessario per la fabbricazione di alcuni farmaci come l’albumina, le immunoglobuline ed i fattori della coagulazione. Alcuni Paesi, come la Germania, raccolgono più sangue di quanto ne sia necessario e lo esportano in altri Paesi. /·,WDOLDqTXDVLDXWRVXIÀFLHQWHH)DQRFKHKDXQQXPHURGL donatori superiore alla media, contribuisce a questo importante risultato. 23 Consiglio Comunale congiunto del 30 maggio 2012 Uno dei compiti dati al Consiglio dei Bambini quest’anno è stato quello di realizzare un libro che potesse far capire ai grandi e ai piccoli cos’è l’AVIS e cos’è la donazione del sangue. Abbiamo accettato questa richiesta con grande piacere anche se all’inizio un pochino spaventati perché l’idea di parlare di sangue, di donazione, di aghi e siringhe ci spaventava. Durante diversi consigli abbiamo capito che cos’è l’AVIS e che cosa fa, abbiamo capito meglio com’è fatto il nostro corpo e che compito ha il sangue. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere un medico che segue la donazione e la trasfusione di sangue. A lui abbiamo fatto tante domande per cercare di capire meglio infatti abbiamo imparato che si può donare il sangue dai 18 ai 65 anni ma solo se si è in buona salute e si pesa almeno 50 kg. C’è stato spiegato che gli Modi di dire: Mi sono dissanguato! 24 In questo caso il sangue viene associato al denaro: spendere troppo viene paragonato a perdere molto sangue! Il sindaco di Fano, durante il Consiglio Comunale congiunto, ci ha suggerito un detto in dialetto faneVHFKHKDXQVLJQLÀFDWRVLPLOH´&RYRLDQFDHOVDQJXH"µ Interventi dei bambini consiglieri sul tema della donazione del sangue uomini possono donare al massimo 4 volte all’anno e le donne solo 2, rispettando degli intervalli di tempo regolari. Con il medico abbiamo anche capito che cos’è la donazione e come è cambiata nel tempo ma soprattutto abbiamo capito quanto sia importante perché in caso di incidenti e di malattie ne serve tanto. Abbiamo avuto modo di parlare anche con due donatori che ci hanno tranquillizzato su come funziona la donazione perché noi eravamo preoccupati del fatto che facesse male, mentre ci hanno detto che il prelievo è solo un po’ fastidioso ed è una piccola puntura che non è molto dolorosa. Abbiamo capito che donare non fa male ma fa solo bene anche perché per poter donare il sangue ti fanno anche tanti controlli alla salute quindi tu sei sempre controllato e sei sempre sicuro di star bene. Abbiamo capito che i donatori, tutte le volte che donano il sangue, sono sempre molto controllati e poi, mentre donano il sangue chiacchierano e guardano la tv per poi andare a fare colazione. Quando abbiamo sentito parlare i donatori abbiamo capito, e allo stesso tempo ci siamo tranquillizzati, che donando sangue si fa del bene agli altri e a noi stessi perché il donatore fa molti controlli per sapere se è in salute e il suo sangue si rigenera. Chiediamo ai grandi di avvicinarsi all’AVIS e diventare quindi donatori. 25 Il “Consiglio dei Bambini” anno 2011-2012 è costituito da: Baldoni Federico, Balducci Matteo, Balletta Chiara, Barbolla Lorenzo, Battisti Luca, Battistoni Martina, Bettini Chiara, Biagioni Elisabetta, Campolucci Martina, Ceccarelli Manuel, Ciavaglia Ilaria, Ciccardesi Riccardo, Ciucciarelli Manuela, D’Errico Matilde, Del Vecchio M. Vittoria, Dellafelice Massimo, Diotallevi Virginia, Giombetti Alice, Graziosi Stefano, Mallucci Emma, Mauriello Giulia Sole, Mongelli Gaia, Peroni Giorgio, Ricci Alessia, Rossini Alessandro, Sadac Gianni, Savino Bianca, Sebastianelli Giada, Soldini Sante, Tomasetti Alessio, Torriani Lorenzo La redazione di questa pubblicazione è stata curata da un gruppo costituito da: Martina Campolucci, Ilaria Ciavaglia, Riccardo Ciccardesi, Virginia Diotallevi, Alice Giombetti, Stefano Graziosi, Sole Mauriello, Bianca Savino. Coordinatrice gruppo di lavoro: Francesca Serrallegri. Coordinamento redazionale: Michele Gianni. Si ringraziano per la collaborazione: Il Presidente dell’Avis di Fano, Massimo Gli studenti e gli insegnanti delle Seri classi IV e V delle scuole prima Il dottor Fiorenzo Gianmattei, primario rie di Fano che ci hanno mandadel Centro Trasfusionale di Fano dell’Ato disegni, modi di dire e storie da zienda Ospedaliera Marche Nord pubblicare in questo libretto. I donatori AVIS Angela Ciano e Giorgio La Fondazione Cassa di Risparmio Gambelli di Fano La direttrice del Museo di Fano, Raffaella La Banca di Credito Cooperativo Pozzi di Fano 26 27 28