Life Cycle Assessment e consumi alimentari Stili alimentari e sostenibilità filiere biologiche - SAFEBIO Chiara Taglioni DSEEA, Università degli studi di Perugia 26 gennaio 2011 INEA Roma Outline 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari 2. Review (parziale) studi LCA di coltivazioni e allevamenti biologici e convenzionali 3. Caso studio: Applicazione del Life Cycle Assessment (LCA) ad un prodotto caseario aziendale 2 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Campo di applicazione dell’LCA: • diversi alimenti (di origine animale e vegetale) pronti al consumo • pasti con proteine di origine animale e vegetale • diete - diete ricostruite in base a consumi alimentari medi di un Paese e di una persona riferiti ad un certo arco temporale; - diete con diverse fonti proteiche (onnivora, vegetariana, vegana) e diversi metodi di coltivazione delle materie prime agricole (biologico/ convenzionale). preferibile scegliere come UNITA’ FUNZIONALE pasti o diete complete con stesso contenuto calorico (Carlsonn-Kanyama A., 1998) 3 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Fasi esaminate per ciascun alimento (incluso il trasporto): - agricola/allevamento (inclusa produzione dei alcuni input agricoli) - trasformazione industriale - stoccaggio nel punto vendita FOOD CHAIN - stoccaggio materie prime agricole - acquisto alimento (trasporto punto vendita/casa e viceversa) - consumo alimento (conservazione e preparazione/cottura a casa) - fasi post-consumo (gestione scarti alimenti/escrezione umana, trattamento effluenti domestici (Sonesson et al. 2004; Munoz et al., 2010) ATTENZIONE a processo di produzione/lavorazione alimento e distanza fra luogo di produzione e consumo 4 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Alcune categorie di impatto esaminate: - Consumo di energia - Emissioni di gas serra - Riscaldamento globale - Potenziale di assottigliamento strato ozono - Acidificazione e eutrofizzazione - Uso acqua - …. includere una categoria di impatto contribuisce a definire le azioni di miglioramento più efficaci nel ridurre l’impatto ambientale 5 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Risultati emersi: ALIMENTI/DIETE - alimenti vegetali e pasti con proteine vegetali sono meno impattanti di alimenti e/o pasti con proteine animali - diete che escludono in tutto o in parte alimenti di origine animale sono meno impattanti di diete “onnivore” 6 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari TUTTAVIA l’origine dell’alimento (animale/vegetale) non è il fattore discriminante! Occorre considerare: - tipo di carne/pesce (maiale/salsicce di pollo) - tipo di lavorazione e grado di elaborazione (alimento fresco, congelato, snacks ecc…) - distanza luogo di produzione/luogo di consumo (alimenti locali o importati) - stagionalità alimento 7 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Risultati emersi: FASI PIU’ IMPATTANTI DEL CICLO DI VITA Differenze in termini di impatto fra alimenti animali e vegetali sono più marcate nelle seguenti fasi: - produzione primaria (fase agricola, allevamento, pesca) - trasformazione materia prima agricola in alimento Fattori influenti sull’impatto nella fase agricola/allevamento: - metodo di produzione (convenzionale, biologico, integrato) - rese/indici di conversione - tecniche di gestione degli effluenti zootecnici 8 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari Risultati emersi: FASI PIU’ IMPATTANTI DEL CICLO DI VITA Fattori influenti sull’impatto nella fase di trasformazione industriale: - fonti energetiche (rinnovabili o meno) - grandezza/efficienza impianto di trasformazione - stoccaggio Risultati emersi: CONFRONTO DIETA “CONSIGLIATA” E “ATTUALE” - le diete ricostruite in base al livello di consumi medio effettivo di un dato Paese implicano un impatto ambientale più elevato rispetto a diete “ideali”, consigliate in base a contenuti energetici/valore 9 nutrizionale 1. Review (parziale) studi LCA e consumi alimentari In conclusione emergono le seguenti linee guida per ridurre l’impatto dei consumi alimentari: - favorire la diffusione di diete con un ridotto consumo di alimenti origine animale (carne e formaggi) - aumento del consumo di verdura e frutta di stagione - aumento di consumi freschi e prodotti a livello locale 10 2. Review (parziale) studi LCA di coltivazioni e allevamenti biologici Campo di applicazione dell’LCA: confronto fra coltivazioni e allevamenti convenzionali e biologici - Produzione di latte bovino - Allevamenti suinicoli - Produzioni vegetali (frumento, segale, canna da zucchero) - campioni di aziende biologiche e convenzionali con diversi indirizzi produttivi 11 2. Review (parziale) studi LCA di coltivazioni e allevamenti biologici Fasi esaminate: - Produzione di input agricoli (fertilizzanti, antiparassitari, mangimi) - Fase coltivazione/allevamento - Fasi a monte di quella agricola (solo in alcuni casi) Categorie di impatto esaminate (più frequenti): - Consumo di energia - Riscaldamento globale - Potenziale di acidificazione e eutrofizzazione - Uso del suolo 12 2. Review (parziale) studi LCA di coltivazioni e allevamenti biologici Risultati emersi: VANTAGGI E SVANTAGGI del METODO BIOLOGICO in termini di impatto ambientale - minore impatto in termini di eutrofizzazione, uso energia dovuto al mancato utilizzo di antiparassitari e fertilizzanti di sintesi; Per contro… - impatto in termini di acidificazione non sempre è minore a causa dell’ utilizzo di concimi organici; - risultati contrastanti rispetto al riscaldamento globale sia a causa delle emissioni legate al maggiore ricorso di macchine agricole sia all’incremento delle emissioni di metano da parte dei bovini, dovuto alla diversa composizione della razione alimentare; -Impatto più elevato in termini di Uso del suolo legato alle minore rese per 13 ettaro conseguite con il metodo biologico. 3. Caso studio: Applicazione del Life Cycle Assessment (LCA) ad un prodotto caseario aziendale Campo di applicazione dell’LCA: Prodotto Lattiero-caseario Formaggio (con latte bovino e zafferano) prodotto da un caseificio aziendale e commercializzato tramite filiera corta (mercati/fiere, Gruppi acquisto, ristoranti e negozi tradizionali regionali) Obiettivo: 1) individuare le fasi più impattanti del ciclo di vita 2) confrontare due scenari di smaltimento della confezione Unità funzionale: 1 forma di Oro di Cascia (0,5 kg) confezionata (etichetta + carta per alimenti e sacchetto plastica) Metodo: Ecoindicator 99 (software Simapro 7.1) 14 Confini del sistema Agricultural phase CROPS CULTIVATION manure FODDER BREEDING Milk sold outside Milk Other kinds of cheese CHEESEMAKING Oro di Cascia CHEESE PACKAGING MARKETING PACKAGING MATERIALS DISPOSAL SCENARIO 15 15 semente letame Operaz. colturali Film plastico Uso suolo CO2 Razione alimentare H2O & elettricità detergenti e guanti paglia trasporto latte forme sale H2O elettricità diesel (caldaia) trasporto detergenti Mangimi aziendali Analisi di inventario 1 Mangimi Non azien trasporto CROPS CULTIVATION FODDER BREEDING Emissioni in aria Emissioni in acqua Film plastico letame emissioni in aria (CH4, NH3, VOC...) Milk CHEESEMAKING emissioni in aria (calore) siero Oro di Cascia Oro di Cascia etichetta & carta alim Busta plastica CHEESE PACKAGING Oro di Cascia confezion. trasporto MARKETING 16 16 Grafico a rete Oro di Cascia Punteggio singolo in % LIFE CYCLE ORO DI CASCIA 100% PACKAGED ORO DI CASCIA 98,2% 0,5 kg ORO DI CASCIA 97,8% 0,5 kg CHEESEMAKING 97,8% 4,17 kg MILK PRODUCTION 0,519 kg DIESEL at regional Storage/CHU 12 % 96,7% 8,83 kg FOODER 82,2% 6,86 kg COWS RATION 51,6 % 0,326 kg BARLEY GRAINS Ex at farm/CHU 4,48 % 3,75 kg POLYPHITE MEADOW H. 35,7 % -0,165 kg UREA, as N at Regional storehouse/RER U - 5,08 % 1,39 kg 3,92 tkm HEIFERS RATION TRANSPORT Tractor > 15 MESI and trailer/CHU 10,9 % 12,6 % 4,02 kg ALPHA ALPHA HAY 15,6 % 0,687 kg COWS FEED 11,9 % 0,196 kg DIESEL at Refinery/CHU 4,39 % 3,67 kg WHEY POWDER - 4,11 % 0,415 kg DIESEL at Refinery/RER 9,36 % - 0,376 kg BARLEY - 6,64 % 0,14 kg Crude oil production RAF, at long distance 2,92 % 17 Eco-indicator 99 Categorie di impatto per macro-fasi (produzione, commercializzazione e fine vita - discarica) Pt 0,0014 0,00135 0,0013 0,00125 0,0012 0,00115 0,0011 0,00105 0,001 0,00095 0,0009 0,00085 0,0008 0,00075 0,0007 0,00065 0,0006 0,00055 0,0005 0,00045 0,0004 0,00035 0,0003 0,00025 0,0002 0,00015 0,0001 0,00005 0 Carcinogens Resp. organics Resp. inorganics Climate change Radiation Packaged Oro Cascia Ozone layer Marketing Ecotoxicity / Acidification Land use Eutrophication Minerals Fossil fuels Packaging disposal scenario (landfill) 18 Contributo % di ogni fase alle 11 categorie di impatto (dopo la caratterizzazione) 100% 80% 60% Packaging disposal 40% Marketing Packaging 20% Cheesemaking Milk production Cultivation - feeding 0% il fu e ls ls Fo ss in er a e M us nd La if. / Eu t ro ph . ity xic to Ac id ne zo O Ec o la y er io n ia t ge an ch Ra d s e at Cl im ino r ga ni c s an ic p. Re s p. Re s Ca r cin or g og e ns -20% 19 Categorie di danno per fasi (dopo la normalizzazione) 2.50E-03 2.00E-03 Packaging disposal 1.50E-03 Marketing Packaging 1.00E-03 Cheesemaking Milk production 5.00E-04 Cultivation-feeding 0.00E+00 -5.00E-04 Human health Ecosystems Resources 20 3. Caso studio: Applicazione del Life Cycle Assessment (LCA) ad un prodotto caseario aziendale Problemi emersi: - Mancanza di dati da database (coltivazione zafferano, letame, mangimi) - Come trattare co-prodotti (es. siero) Prodotto evitato? - Allocazione fra carne, latte e letame - Rimonta bestiame 21