CAMPIONATO GIORNALISMO 17
GIOVEDÌ 24 GENNAIO 2013
LA LETTERA
«Bimbi di quinta,
non abbiate paura
di passare alle medie»
CIAO “quasi” ragazzi,
siamo degli studenti di terza media e per voi, come per noi, è tempo di scelte.
Siete preoccupati? Le maestre vi
dicono: «Vedrai alle medie!».
Saranno scuole troppo difficili?
E i professori saranno troppo severi? Si spezzerà l’amicizia con
i vecchi compagni di classe?
Coraggio! E’ ora di fare qualche
passo avanti per crescere e la nostra scuola è perfetta per questo.
All’Einstein lo studio è la prima
cosa, ma per fortuna non significa stare solo davanti ai libri. In
questi tre anni abbiamo approfondito gli argomenti con giochi
logici, filmati, presentazioni multimediali con la Lim (c’è n’è una
per ogni corso). Nella nostra
grande palestra ci siamo sbizzarriti a giocare a nuovi sport: tornei di pallavolo, basket, gare di
atletica, palla tamburello e giochi delle tradizioni antiche. Ci
sono anche laboratori di scienze,
di musica, di arte: tanti spazi dove abbiamo imparato anche divertendoci.
E i professori sono tanti e diversi,
ma hanno una sola idea fissa:
vogliono farci “crescere”. Vi troverete con nuovi compagni amichevoli; noi ci siamo trovati bene
e siamo diventati una classe unita nelle cose belle e brutte. E poi
ci sono tante occasioni per stare
insieme: uscite, gite, attività pomeridiane come l’orchestra d’istituto e il progetto della serra.
Insomma dopo tre anni di Einstein possiamo affermare, senza
ombra di dubbio, che si sta bene.
Se verrete nella nostra scuola potrete avere la conferma di ciò che
vi abbiamo detto. «Provare per
credere!».
3ª C
••
SCUOLA MEDIA ALBERT EINSTEIN, REGGIO
Difficile scegliere il futuro a 14 anni
Entro febbraio decideremo la scuola superiore. Con l’aiuto di famiglia e insegnanti
SI AVVICINA la scadenza per
la presentazione delle iscrizioni
per l’anno scolastico 2013-14,
fissata al 28 febbraio e quest’anno
è on line per tutti (a partire dal 21
gennaio). Genitori e alunni sono
alle prese con scuole aperte e
offerte formative.
IN PARTICOLARE il
momento della scelta della scuola
superiore (tra licei, tecnici o
professionali) è una fase decisiva
per un preadolescente: è la prima
grande scelta della sua vita. Non è
facile a quest’età avere le idee
chiare, ecco perché non ci si deve
sentire soli ma affrontare tutto con
l’aiuto della famiglia e degli
insegnanti. «Siate affamati, siate
folli», «Devi trovare quello che
ami» sono le parole di Steve Jobs
che ci hanno colpito e ci
infondono fiducia, nonostante
tutti i richiami ad essere concreti
tordici anni non sente ancora
questa “forza”.
ISPIRATORI L’indimenticato Steve Jobs e Paulo Coelho
che pure ci tengono con i piedi
ben saldi a terra.
Bisogna rischiare, pensare in
grande, non lasciarsi scoraggiare,
non darsi dei limiti, ma darsi da
fare per ottenere quello che si
desidera, impegnandosi fino in
fondo anche se sappiamo che non
è facile. «L’uomo deve scegliere.
In questo sta la sua forza: il potere
delle sue decisioni» (Paulo
Coelho).
QUALCUNO di noi a tredici-quat-
PER NON FARE scelte
“sbagliate” rispetto alla scuola si
deve cercare di informarsi, di
riflettere e di ragionare con molta
attenzione o rischiamo di andare
incontro ad anni di difficoltà,
senza dimenticare che una scelta
scolastica sbagliata a volte ha
conseguenze anche sul lavoro.
Come disse l’attore De Niro il
«talento sta nelle scelte», la
bravura sta proprio in questo e noi
volentieri aggiungiamo «e nel
coraggio di farle».
Noemi Biuso
Alessia Catellani
Alessia e Laura Ferrari
Roberto D’Agostino
Alice Magnani
Erik Ori
Fabio Ronzoni
3ª E
LA SCUOLA CHE ORIENTA: INTERVISTA A PAOLA CARDELLI
«Ragazzi, seguite le passioni e le inclinazioni»
PROFESSORESSA Cardelli, cosa l’ha portata ad essere referente per l’orientamento nella scelta delle superiori?
«È una cosa in cui io credo tantissimo. Le nostre normative dicono
che le medie sono scuole “orientanti”, quindi è importante fare orientamento e i ragazzi devono arrivare alla fine della terza media con un’idea
di quello che amano di più e che potrebbe essere il loro futuro, è fondamentale accompagnarli e aiutarli in
MATEMATICA
Ecco i nostri
olimpionici
GIOVANNI Franchini,
Sara D’Aniello e Davide
De Angelis hanno ben
figurato alle olimpiadi
della matematica.
Eccoli mostrare
orgogliosi i
riconoscimenti ricevuti
dalla giuria. Bravi ragazzi,
avanti così!
questa scelta».
Quali sono le domande più
frequenti?
«Sono ‘È una scuola difficile?’, ‘Ho
delle competenze adatte per quella
scuola?’, ‘Che persone frequentano
la scuola?’. I ragazzi temono che la
scuola abbia un’utenza problematica o che i professori siano troppo severi. Affrontare la novità, avere compagni poco simpatici, affrontare materie troppo difficili e non riuscire:
queste sono le paure e i problemi
più ricorrenti».
Che attività si fanno nella nostra scuola specifiche per
l’orientamento?
«Proponiamo diverse attività: 1. Incontri con i ragazzi di terza e anche
con i genitori cui si fornisce un quadro di tutte le scuole del territorio
provinciale 2. Incontri con gli insegnanti delle superiori ospitati da noi
(ogni ragazzo ha seguito fino a tre
presentazioni). 3. Informazioni su
open day (scuole aperte) e stage negli istituti superiori. 4. Presenza al
Salone dell’orientamento. 5. Guida
nella consultazione del libretto di
Polaris (Centro per l’orientamento
della Provincia di Reggio). 6. Collo-
qui con ragazzi e genitori e consegna di un Consiglio orientativo basato sulle potenzialità dello studente».
In che modo i ragazzi si fanno influenzare nella scelta da
genitori, amici e insegnanti?
Bisogna scegliere tenendo in
considerazione l’Università o
il lavoro che si vorrebbe fare?
«Credo che i ragazzi si facciano maggiormente influenzare dagli amici,
perché è attraverso il gruppo dei pari che trovano le loro sicurezze. A
volte ci sono aspettative in famiglia
e i ragazzi sono inclini ad ascoltare i
genitori che li consigliano e li conoscono. Spero che ascoltino tutte e
tre le voci, soprattutto devono ascoltare se stessi e fare una scelta meditata».
A cura della classe 3ª E
Nella foto: Erik Ori e Amina Lahlali intervistano la professoressa Paola
Cardelli
«Sì, però oggi non abbiamo più certezze sul lavoro del futuro, che probabilmente non sarà “fisso” per tutta la vita. Se si hanno delle inclinazioni e delle passioni, assolutamente
bisogna seguirle. Rispetto alle scelte
future tuttavia, alcune potranno anche cambiare, si potranno scoprire
interessi nuovi proprio nel corso degli studi».
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