2 Avvento 2009 Cari Amici, un Capitolo generale è un momento importante nella vita dell’Istituto. É un’occasione di riflessione sul passato, di lettura ed interpretazione dei “segni dei tempi” e di individuazione di un nuovo orientamento per il futuro. In settembre i delegati delle province e dei distretti maristi si sono riuniti a Roma proprio per questo e per eleggere i nuovi vertici dell’Istituto, che ci guideranno per i prossimi anni. Durante la preparazione del Capitolo generale, FMSI ha cercato un modo per includere le voci dei giovani nelle deliberazioni del Capitolo. Abbiamo pensato che fosse importante che, nella ricorrenza del ventesimo anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, i bambini e i giovani avessero la possibilità di dire la loro sul tema del Capitolo: “Cuori nuovi per un mondo nuovo”. La strategia prescelta è stata quella di allestire una mostra fotografica. FMSI ha invitato bambini e giovani di tutto il mondo ad inviare le loro riflessioni sul tema “Un mondo nuovo”. Abbiamo anche chiesto di inviare una loro fotografia ed una immagine che rappresentasse la loro idea di un mondo nuovo. La mostra è rimasta aperta durante tutto il Capitolo. In molti hanno visitato l’esposizione. Crediamo che essa abbia fornito “cibo per la mente”, mentre i delegati andavano formulando le deliberazioni del Capitolo. Un volta terminato il Capitolo, abbiamo pensato che fosse una buona idea usare le riflessioni inviateci dai bambini e ragazzi come base per il libretto di Avvento di quest’anno. In questo modo il libretto, oltre ad inserirsi nel tema del ventunesimo Capitolo generale, diviene anche un ricordo della mostra fotografica “Un mondo nuovo” organizzata da FMSI. La mostra fotografica e il libretto di Avvento commemorano un altro importante evento che ha avuto un impatto significativo sulla vita dei bambini e dei giovani in tutto il mondo. Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, il trattato internazionale che enuncia i diritti di cui tutti i bambini e i giovani del mondo dovrebbero godere. È il momento opportuno, per tutti i governi che hanno ratificato il trattato e per tutti coloro che lavorano con i bambini, per rinnovare l’impegno per la promozione dei diritti consacrati nel trattato. 3 Per facilitare la conoscenza della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, abbiamo inserito una sintesi degli articoli alla fine del libretto. Vi invitiamo a leggere il testo integrale della Convenzione durante l’Avvento. (Tale testo, completo dei protocolli addizionali sui minori nei conflitti armati e sulla vendita, prostituzione e pornografia infantile, è disponibile sul sito web dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani www.ohchr.org). Ogni giorno dell’Avvento, riflettendo sulle letture liturgiche e su ciò che i bambini hanno da dirci sul mondo nuovo che vorrebbero vedere realizzato un giorno, dedicate un momento del vostro tempo a rinnovare l’impegno personale per la promozione dei diritti dei bambini nel vostro ambiente di vita quotidiano – famiglia, comunità, scuola, centro per minori a rischio, quartiere, paese. I bambini hanno dei diritti… non perché sono bambini, non perché sono piccoli, non perché sono giovani… ma perché sono esseri umani. Se mai, proprio perché sono bambini, proprio perché sono piccoli, proprio perché sono giovani, noi abbiamo la responsabilità di assicurare che i loro diritti siano tutelati, promossi e messi in pratica. Infine, alla data di inizio dell’Avvento, io avrò già concluso il mio mandato come direttore del BIS e presidente di FMSI; un nuovo fratello, Rick Carey (Stati Uniti), sarà in procinto di terminare il suo secondo mese come direttore/presidente, mentre a Ginevra, dove il nostro lavoro di tutela e promozione dei diritti dei bambini è prioritario, Fr. Jim Jolley (Melbourne) starà svolgendo il suo terzo mese in qualità di Advocacy officer. Queste persone si sono assunte una grossa responsabilità e faccio loro i miei migliori auguri. Possono essere certi del mio appoggio continuativo: sono a disposizione per aiutarli in qualsiasi modo mentre portano avanti questa missione di cui l’Istituto li ha incaricati per la solidarietà, i bambini e i giovani. Sarei molto grato a tutti voi – fratelli, laici, provinciali e superiori di distretto, direttori di centri, ONG mariste e partner – se poteste fare lo stesso. Questi ultimi sei anni sono stati un periodo di apprendimento e di grazia per me. Ho incontrato tante persone meravigliose ed impegnate, troppe per poterle menzionare individualmente. Ho avuto il privilegio unico di vedere il lavoro che P. Champagnat immaginava, quando disse “il piano dei Fratelli Maristi include tutte le diocesi del mondo”. Sono umilmente grato a Fr. Seán Sammon e al precedente Consiglio generale per il supporto e la fiducia che mi hanno dimostrato durante il periodo che ho trascorso a Roma. Desidero ringraziare anche la comunità della Casa 4 generalizia per il suo appoggio. Naturalmente, un ringraziamento speciale va alle mie collaboratrici, Sara Panciroli e Angela Petenzi, per la pazienza che hanno dimostrato lavorando con me e per la disponibilità a cimentarsi in nuovi progetti. Prego per tutti voi, augurandovi un Avvento pieno di Spirito Santo, un sereno Natale e la benedizione di Dio per l’anno nuovo. Fr. Dominick Pujia Presidente emerito A tutti coloro che hanno reso possibili La mostra “Un mondo nuovo” E il libretto di Avvento 2009… I più di 30 bambini e giovani che hanno scritto le riflessioni e inviato le fotografie; i fratelli maristi e i laici che hanno individuato, coordinato e aiutato i giovani a preparare le riflessioni; i traduttori dei testi nelle cinque lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano); coloro che hanno revisionato i testi; coloro che hanno lavorato alla composizione del testo e alla grafica; coloro che hanno provveduto alla stampa e spedizione dei libretti ai nostri partner e ai donatori, ai fratelli e ai colleghi nel mondo… GRAZIE 5 29 novembre 2009 Domenica, prima settimana di Avvento Letture Geremia 33: 14-16 Salmo 25 1 Tessalonicesi 3: 12- 4:2 Vivo con ottimismo… Vorrei un mondo nuovo dove ci siano libertà ed uguali opportunità per tutti. Un bambino può essere povero, ma non deve essere costretto a lavorare per vivere. Deve invece essere libero di andare a scuola come noi e ricevere una buona istruzione. Un mondo nuovo sorgerà per me il giorno in cui milioni di bambini che chiedono l’elemosina nelle strade per i loro capi, e migliaia ancora che lavorano duramente per sfamare i loro fratelli e che non possono andare a scuola, saranno liberi di realizzare i loro sogni di ricevere una buona istruzione e vivere felici. Il mio desiderio di un mondo nuovo si realizzerà quando la maggior parte dei ragazzi della nostra classe sociale avrà un centesimo delle opportunità di quelli privilegiati. Vivo con ottimismo, convinto che l’Onnipotente soddisferà i nostri desideri perché Lui è giusto e ci ama, indipendentemente dal nostro credo, colore o lingua. Noi siamo i Suoi amati figli. Haris Pakistan 6 30 novembre 2009 Lunedì, prima settimana di Avvento Letture Isaia 2: 1-5 Salmo 122 Matteo 8: 5-11 Un mondo nuovo è una specie di “esodo” Per me un mondo nuovo è cambiare la nostra vita, è vivere in modo positivo, per evitare gli errori commessi dai nostri nonni e cercare di rimediare a questi errori. Christian 14 anni Repubblica Democratica del Congo Un mondo nuovo è una specie di “esodo”: un esodo dalla mentalità vecchia, malata di tribalismo e di conflitti tra generazioni, per sviluppare uno spirito da cittadini del mondo, per creare una nazione dove regni la libertà di opinione e di espressione per tutti, dove si lavori insieme, perché nessuno nella vita può essere autosufficiente. La considerazione dell’altro è uno dei mezzi possibili per trasformare il nostro mondo. Thierry 14 anni Repubblica Democratica del Congo 7 1 dicembre 2009 Martedì, prima settimana di Avvento Letture Isaia 11: 1-10 Salmo 72 Luca 10” 21-24 Giorno dopo giorno, un mondo migliore Penso ad un mondo in cui tutti possiamo prendere coscienza delle nostre azioni; in cui la cupidigia non sia uno stile di vita. Un mondo in cui non perdiamo la nostra capacità di stupirci di ciò che è meraviglioso, piccolo, nuovo, naturale. Un mondo in cui impariamo a vivere con gli altri e a condividere con tutti i nostri sogni e progetti. Penso ad un mondo in cui le persone vogliano costruire, giorno dopo giorno, un posto migliore per tutti senza stare ad aspettare che le cose cadano dal cielo. Andrés 16 anni Colombia 8 2 dicembre 2009 Mercoledì, prima settimana di Avvento Letture Isaia 25: 6-10 Salmo 23 Matteo 15: 29-37 Mai più lavoro minorile Un nuovo mondo per me è quello in cui la povertà e la criminalità non esistono e la guerra è un semplice ricordo. Un mondo nuovo è quello in cui le persone si aiutano a vicenda con piacere e dove la rabbia non prende il sopravvento. In un nuovo mondo, i bambini affamati vengono nutriti ogni giorno e il lavoro minorile non sarà mai possibile. Un nuovo mondo è quello in cui non si maltrattano gli animali. In un mondo nuovo, soprattutto, ognuno – adulto, bambino e persino animale – è libero di essere se stesso! Kamila 10 anni Repubblica Sudafricana 9 3 dicembre 2009 Giovedì, prima settimana di Avvento Letture Isaia 26: 1-6 Salmo 118 Matteo 7: 21, 24-27 Perchè non cambiare noi stessi? Perché, invece di cambiare il mondo, non cambiano noi stessi, che abbiamo tanti problemi? Sapete come? … Con l’aiuto di Dio, e niente più, potremo cambiare noi stessi e anche il mondo, il nostro mondo. Forza! Noi tutti potremo cambiare non solo il mondo, ma una galassia intera, persino l’universo. Noi possiamo: con molto amore, con il perdono e con Dio. Solo, per favore, non perdete la speranza di cambiare: prima noi, e dopo il mondo cambierà da solo e sarà, o meglio saremo, un mondo migliore. Perché il mondo è nostro e noi siamo il mondo. Hugo 8 anni Messico 10 4 dicembre 2009 Venerdì, prima settimana di Avvento Letture Isaia 29: 17-24 Salmo 27 Matteo 9:27-31 In ognuno c’è qualcosa di bello Oggi ho deciso di diventare un fantasma, per guardare le persone attorno a me con occhi diversi, senza essere vista; ho notato la paura di parlare in alcuni, in altri ho letto un'altra paura, quella di non piacere. Ho pensato: "Se questo accade in un piccolo gruppo di persone, accade certamente dappertutto. Infatti nella nostra società spesso non veniamo apprezzati per ciò che in realtà siamo; è dunque necessario saper andare oltre per poter essere sempre se stessi". Ecco la mia idea: prendo un foglio e fisso le mie convinzioni personali; dopo averlo messo da parte, ridivento fantasma e cerco di capire ciò che pensano gli altri; in questo modo posso arricchirmi con il pensiero di tutti, lasciandomi influenzare, ma senza dimenticare ciò che ho scritto. L’unità è la chiave per costruire un mondo nuovo; ma unità vuol dire sintesi delle opinioni e della ricchezza di ognuno; nessuno deve rinunciare al proprio io, perché in ognuno c’è qualcosa di bello da condividere. Sono convinta che se questo si può fare nel piccolo e nel quotidiano, si può fare anche nel mondo intero. Anna Italia 11 5 dicembre 2009 Sabato, prima settimana di Avvento Letture Isaia 30: 19-21, 23-16 Salmo 147 Matteo 9: 35-10: 1, 6-8 Desidero e spero Sono una ragazza di 17 anni e frequento la scuola secondaria “Open day”* di Likuni. Affronto molti problemi per la mia istruzione. Alcuni di essi hanno a che vedere con il mio tragitto da casa a scuola, poiché abito a parecchi chilometri di distanza. Poiché le lezioni sono di pomeriggio, di solito finiamo verso sera e devo camminare per un lungo tratto di strada. Ovviamente è pericoloso camminare da soli per strada di sera, ma non posso fare altro. Ci sono stati casi di aggressione e violenza contro ragazze e donne, ma io continuo a camminare per andare e tornare da scuola perché voglio realizzare il mio sogno di ricevere un’istruzione. Quando arrivo a casa, di solito sono stanca e raramente ho tempo per studiare. Desidero e spero di portare a termine gli studi e di trovare impiego come amministratrice. *La Open Day Secondary School è stata istituita dai Fratelli Maristi per offrire gratuitamente agli studenti poveri un corso di studi equivalente a quello statale. Le lezioni si tengono di pomeriggio nei locali della scuola privata marista di Likuni. Rebecca 17 anni Malawi 12 6 dicembre 2009 Domenica, seconda settimana di Avvento Letture Baruc 5: 1-9 Salmo 126 Filippesi 1: 4-6, 8-11 Luca 3: 1-6 Tutti vivremo in pace Vorrei un paese senza morte, dove ci siano amore e pace. Penso ad una Colombia e ad un mondo dove non ci siano sequestri, dove non esistano rancori ma, al contrario, allegria tra le persone, nelle famiglie, nelle comunità. Un mondo dove le persone povere abbiano abitazioni per vivere bene e dove possano essere felici e crescere in armonia. Sogno un paese dove non si rubi e dove nessuno abbia malattie; così tutti vivremo in pace. Laura 9 anni Colombia 13 7 dicembre 2009 Lunedì, seconda settimana di Avvento Letture Isaia 35, 1-10 Salmo 85 Luca 5, 17-29 Un posto dove si può cambiare Un nuovo mondo è dove c’è spazio per lo sviluppo di tutti. Denise 15 anni Rwanda Un mondo nuovo è quello in cui a tutti viene data la possibilità di fare le cose necessarie per raggiungere la felicità; un posto dove si può cambiare idea, dove si ha la possibilità di cambiare la propria vita. Enrique 15 anni Rwanda 14 8 dicembre 2009 Immacolata Concezione Letture Genesi 3: 9-15, 20 Salmo 98 Efesini 1: 3-6, 11-12 Luca 1: 26-38 Uno spirito di famiglia che regni su tutto Un mondo nuovo per me è quello in cui tutti sono responsabili delle proprie azioni. Dove la generosità è un fatto quotidiano e la corruzione una cosa del passato. Un mondo in cui non siamo governati dal denaro o dalla fama, ma dalla dignità umana e dalla bellezza personale interiore. Un mondo in cui ognuno sostiene la comunità e le dispute vengono risolte semplicemente con una sorta di perdono fraterno. Un mondo in cui le persone sono giudicate per quello che sono e quello che fanno, non per come sembrano, o per ciò in cui credono o sulla base di altre forme di discriminazione. Un mondo in cui gli assassini e i violentatori sono pochi perché ognuno ha ciò di cui ha bisogno e uno spirito fraterno regna su tutto. Un mondo in cui tutti noi ci comprendiamo l’un l’altro e ci amiamo abbondantemente: questo sarebbe il più bel “mondo nuovo” possibile. Mitchell 16 anni Repubblica Sudafricana 15 9 dicembre 2009 Mercoledì, seconda settimana di Avvento Letture Isaia 40: 25-31 Salmo 103 Matteo 11: 28-30 Vorrei cambiare… Cambierei la violenza e la fame in Brasile. Non solo in Brasile, ma nel mondo intero. Cambierei il ruolo delle forze dell’ordine, in modo che si risolvesse almeno il problema della violenza. Cambierei l’istruzione, affinché nel nostro mondo ci fossero meno analfabeti e un giorno il mondo possa essere orgoglioso di quelli che hanno successo nella vita grazie allo studio. Cambierei anche l’inquinamento, in modo che non si muoia più a causa dell’inquinamento. Cambierei l’inquinamento non buttando l’immondizia per terra. Cambierei il disboscamento in modo che, quando ci guardiamo attorno, possiamo essere orgogliosi del fatto che tutto ciò che ci circonda sia nostro. Ed essere orgogliosi di aver fatto del bene non solo per noi stessi, ma per tutti. Paola Alexia 13 anni Brasile 16 10 dicembre 2009 Giovedì, seconda settimana di Avvento Letture Isaia 41: 13-20 Salmo 145 Matteo 11: 11-15 Tutti possiamo fare qualcosa Tutti noi dovremmo saper gustare e apprezzare le cose belle che ci offre la vita, ad esempio un paesaggio all’alba, al tramonto, grandi distese d’erba… Quando penso ad un mondo nuovo, mille pensieri mi travolgono la mente. Immagino un mondo senza guerre, un mondo in cui possano convivere le cosiddette “persone diverse” per religione, etnia, usanze… Il mondo siamo noi; tutti possiamo fare qualcosa per cambiarlo positivamente: per raggiungere questo obiettivo bisogna volerlo a tutti i costi ed essere tenaci. In un mondo nuovo tutti devono essere a conoscenza del fatto che la vera bellezza, quella che conta più di ogni altra cosa, è quella interiore. Tutti sono capaci di dare amore, affetto, ma ciascuno può dare all’altro ciò che nessun altro potrà mai dargli, perché tutti siamo diversi… diversamente belli! Francesca Italia 17 11 dicembre 2009 Venerdì, seconda settimana di Avvento Letture Isaia 48: 17-19 Salmo 1 Matteo 11: 16-19 Mai più “Limite invalicabile” La mia visione di un mondo nuovo, in questa nuova era, è quella di un posto che possa fronteggiare problemi come il terrorismo, i disastri naturali e l’indifferenza tra i paesi, che se non viene combattuta porta alla guerra. Benji Papua Nuova Guinea 18 12 dicembre 2009 Sabato, seconda settimana di Avvento Letture Siracide 48: 1-4, 9-11 Salmo 80 Matteo 17, 10-13 Non c’è altra scelta Il mondo nuovo è già in ognuno di noi, perché siamo cristiani. Angélique 15 anni Rwanda In un mondo nuovo tutti ascoltano i problemi degli altri e si aiutano, perché se vogliamo un mondo nuovo dobbiamo aiutarci a vicenda. Non c’è altra scelta. Aimée 15 anni Rwanda I Fratelli Maristi possono aiutare i giovani a costruire un mondo nuovo, cambiando in positivo il loro comportamento verso la vita e verso gli altri; un mondo nuovo è cambiare comportamento. Christophe 15 anni Rwanda 19 13 dicembre 2009 Domenica, terza settimana di Avvento Letture Sofonia 3: 14-18 Isaia 12: 2-3, 4, 5-6 Filippesi 4: 4-7 Luca 3: 10-18 Niente più bombe ed esplosioni Un mondo nuovo per me è dove possiamo vivere senza paura. Il mondo che sogno sarà senza kamikaze e rapitori, senza bombe ed esplosioni, senza rapine e atti di violenza che causano paura e a volte anche la morte di persone innocenti. I giudici daranno giustizia alle vittime dell’ingiustizia sociale; chi è preposto all’applicazione della legge garantirà sicurezza ai deboli e agli innocenti, il governo assicurerà l’uguaglianza, bandirà la discriminazione e difenderà i diritti dei bambini. I bambini non saranno traumatizzati dalla tragica perdita dei loro genitori, non ci saranno più né lavoro minorile né abusi sui bambini. Le scuole delle nostre sorelle non saranno distrutte o demolite con gli esplosivi. Al contrario, ragazzi e ragazze godranno di uguali diritti. Finché viviamo nella paura, nella povertà e nell’oppressione il mio nuovo mondo rimarrà solo un sogno. Gulbaz Pakistan 20 14 dicembre 2009 Lunedì, terza settimana di Avvento Letture Numeri 24: 2-7, 15-17 Salmo 25 Matteo 21: 23-27 L’amore richiede sacrificio Cuori nuovi per un mondo nuovo… ma come possiamo sostituire il nostro cuore? Il cuore col quale siamo nati e cresciuti? Più che sostituire il nostro cuore dovremmo migliorarlo, e per far ciò penso siano necessarie due cose: - riuscire ad ospitare Gesù nel nostro cuore, e siccome Lui è sempre disponibile tocca a noi impegnarci ad accoglierLo; - la seconda, strettamente legata alla prima, è amareeeeeeee! Il nemico, il povero, il “diverso”, chi non condivide i miei pensieri, chi non mi ama, soprattutto chi non mi ama… Amare… Mi hanno sempre detto che amare è facile; beh… mica tanto! Amare non è facile, è piacevole, soddisfacente, ma richiede anche un grande sacrificio ed è questo sacrificio a chiamarsi amore; è l’esser pronti a dare se stessi per gli alti, anche la propria vita. Ma è pur vero che amando si evitano faide, sfruttamento dell’altro (soprattutto se debole ed indifeso), guerre… Amiamo, amare è bello, e ricordiamoci: il cuore è più grande dell’intero universo. Luigi Italia 21 15 dicembre 2009 Martedì, terza settimana di Avvento Letture Sofonia 3: 1-2, 9-13 Salmo 34 Matteo 21: 28-32 Affrontare la paura con Immaginiamo un mondo nuovo e meraviglioso in cui i coraggio bambini: … non vivranno mai nella paura e nel pericolo, di alcun tipo, ma vivranno piuttosto in pace e felici, sapendo che Dio è sempre lì per loro e che le potenzialità umane non hanno limiti; … saranno sostenuti in un ambiente di fede e così sperimenteranno il significato dell’amore autentico, della vera felicità e della pace duratura; …possano vivere, amare e imparare liberi dall’odio, senza essere giudicati o perseguitati perché sono diversi dagli altri; … vivendo tra le braccia amorevoli e nell’abbraccio di Dio che è sempre fedele, e sperimentando il rispetto e l’essere accettati dagli altri, a loro volta offriranno di buon grado rispetto e amore l’uno verso l’altro; … potranno vivere a lungo, ridere spesso, giocare con semplicità, piangere quando necessario, affrontare la paura con coraggio e fare tutto ciò sotto la protezione di Dio che ha inviato Suo figlio per salvarci e redimerci. Marist Youth Stati Uniti 22 16 dicembre 2009 Mercoledì, terza settimana di Avvento Letture Isaia 45: 6-8, 18, 21-25 Salmo 85 Luca 7: 18-23 Mai più guerre, avidità e razzismo Un mondo nuovo per me sarebbe quello in cui camminare per strada è più sicuro che camminare nel proprio giardino, in cui di notte non bisogna avere paura delle rapine. Un mondo nuovo per me sarebbe quello in cui bianchi e neri possono stare insieme come una famiglia. Spero anche che non ci saranno abusi sui bambini né sulle donne. Spero che possiamo essere tutti più rispettosi dell’ambiente e che i governi mettano in pratica quello che promettono. Spero in un mondo senza guerre, senza avidità, senza razzismo. Un mondo in cui accettiamo ogni razza e religione. Ma soprattutto, un mondo dove c’è più amore. Charles 12 anni Repubblica Sudafricana 23 17 dicembre 2009 Giovedì, terza settimana di Avvento Letture Genesi 49: 2, 8-10 Salmo 72 Matteo 1: 1-17 Litania della speranza Durante un recente viaggio di supervisione di progetti in Malawi, ho avuto l’opportunità di incontrare Fr. Patrick Bwana. Ha 89 anni. Lui e Jibson Thole, un laico marista e giovane collega che ha aiutato Fr. Patrick parecchi anni fa, hanno avviato una scuola secondaria per giovani, maschi e femmine, che non possono frequentare le scuole pubbliche di Mtendere. Jibson Thole mi ha presentato agli studenti. Ha poi stimolato una discussione spontanea tra di loro, domandando: “Qual è la tua speranza per il futuro? Come intendi contribuire ad un mondo nuovo? Cosa vuoi fare da grande?” Ecco cosa hanno risposto gli studenti. “Voglio diventare un insegnante” “Voglio fare l’infermiera” “Voglio fare il dottore” “Voglio diventare uno sportivo” “Voglio fare il ragioniere” “Voglio fare il prete” “Voglio fare l’annunciatrice in Tv” “Voglio diventare un avvocato” “Voglio fare il militare” “Voglio diventare presidente del Malawi” Nonostante non siano stati accettati nelle scuole pubbliche, questi giovani hanno ancora sogni e speranze per un futuro migliore. Come Fr. Patrick, anche noi dobbiamo dare loro la possibilità di contribuire alla costruzione di un mondo nuovo. Fr. Dominick Pujia FMSI Onlus 24 18 dicembre 2009 Venerdì, terza settimana di Avvento Letture Geremia 23: 5-8 Salmo 72 Matteo 1: 18-24 Se studiamo e impariamo bene Il nostro mondo è un bel mondo, e il Bangladesh ne fa parte. Sono felice ed orgoglioso di essere nato in questo paese; il suo paesaggio naturale rende le persone generose. Ma sappiamo che tante persone nel mondo sono analfabete e questa è una rovina per la società. Per rimediare a questa rovina tutti noi dobbiamo studiare bene; se non lo facciamo, il nostro mondo andrà dritto verso la distruzione. Se studiamo ed impariamo bene possiamo portare un cambiamento nel mondo. Jaseng 13 anni Bangladesh 25 19 dicembre 2009 Sabato, terza settimana di Avvento Letture Giudici 13: 2-7, 24-25 Salmo: 71 Luca 1: 5-25 Porrei fine agli abusi sui Quello che farei per cambiare questo mondo è eliminare bambini tutte le macchine. Poi fornirei autobus ad ogni posto di lavoro e ad ogni scuola, per trasportare le persone quando la scuola o il lavoro iniziano (gli autobus sarebbero dotati di qualche comodità). Questo diminuirebbe l’inquinamento che causa il surriscaldamento globale. Costruirei grandi case per i bambini di strada e per i poveri e userei grandi spazzatrici per pulire le strade delle nostre città. Poi porrei fine agli abusi sui bambini e porterei ogni genitore a lezione, tutte le settimane, per mostrargli come si sentono i bambini. Non lascerei che i bambini siano viziati troppo: direi ai genitori di essere un pochino severi, ma non troppo, o li faranno diventare matti. Ma neanche troppo poco severi, o i bambini se ne approfitteranno. Questo è ciò che farei per cambiare il mondo. Monalisa 13 anni Repubblica Sudafricana 26 20 dicembre 2009 Domenica, quarta settimana di Avvento Letture Michea 5: 1-4 Salmo 80 Ebrei 10: 5-10 Luca 1: 39-45 Vedere Gesù in ogni persona L’idea di un mondo nuovo mi fa pensare ad un incontro di equità, non di uguaglianza; questa possibilità di riconoscere nell’altro un Gesù tangibile e compatibile con la vita dei poveri, delle donne, dei bambini; uno spiegamento di opportunità per quelli che non contano per la storia, ma che anonimamente sostengono lo sviluppo dei nostri paesi; per quelli che vivono nelle periferie delle città e i cui diritti sono disconosciuti, che non hanno mezzi e soprattutto non hanno affetto… Sogno un mondo nuovo per tutti coloro che per qualsiasi circostanza non lo credono possibile. Vorrei un incontro costante con il sorriso dei bambini; l’abbraccio infinito di sentirsi inclusi e riconosciuti in ogni momento; il gioco, l’allegria della pioggia e il calore che ricopre la nostra esistenza; per me il mondo nuovo è quello che cerco di costruire ogni giorno con amore. Lenis 24 anni Colombia 27 21 dicembre 2009 Lunedì, quarta settimana di Avvento Letture Cantico dei Cantici 2, 8-14 o Sofonia 3: 14-18 Salmo 33 Luca 1: 39-45 Fare il bene e non il male La mia idea di mondo nuovo corrisponde ad un mondo diverso da quello in cui viviamo oggi. Un nuovo inizio per l’intera razza umana, in cui tutti vivano in pace e in armonia. Le persone devono fare il bene degli altri, piuttosto che farsi del male reciprocamente. Gwen Vanuatu 28 22 dicembre 2009 Martedì, quarta settimana di Avvento Letture 1 Samuele 1: 24-28 1 Samuele 2: 1, 4-5, 6-7, 8 Luca 1: 46-56 Il mondo sarà rinnovato La mia vita oggi è perfetta, ho tante persone che mi vogliono bene e un tenore di vita alto. Ma vedo molte persone attorno a me che non hanno questo lusso. Vedo che molte persone non hanno l’affetto e le cure che io ritengo normali. Ci sono molti modi di cambiare in meglio il mondo. Ma prima che possiamo iniziare a lavorare per un mondo migliore, dobbiamo avere fede nel fatto che anche noi saremo oggetto di cure. Dobbiamo unirci nella fede, in qualunque modo venga a noi. Prima che possiamo iniziare a pensare di creare un mondo migliore, dobbiamo unirci nella nostra causa. Una volta fatto questo, le possibilità di creare un mondo di pace, libertà ed uguaglianza sono infinite. Il mondo sarà rinnovato con l’amore e la compassione e questa è l’unica cosa che realizzerà il mondo che Gesù sognava. Corey Australia 29 23 dicembre 2009 Mercoledì, quarta settimana di Avvento Letture Malachia 3: 1-4, 23-24 Salmo 25 Luca 1: 57-66 Cambiare il modo di pensare Oggi nel nostro mondo si vivono la corruzione, la fame e la disuguaglianza sociale, cose che ci distruggono ogni giorno di più, trascinandoci su un cammino di perdizione nel quale, alla fine, si incontra la distruzione totale. La maggior parte delle cose che succedono attualmente è legata all’ignoranza della società, perciò bisogna tentare di cambiare radicalmente il suo modo di pensare. Il mondo di oggi è un buon posto per vivere, però potrebbe essere meglio, se noi lo volessimo; perché sia un luogo abitabile, un luogo felice. Per questo dobbiamo cominciare da noi stessi, cercando di cambiare in modo positivo ciò che ci circonda e facendo il possibile per migliorare noi stessi. Il mondo sarebbe migliore se ogni persona fosse migliore con l’aiuto degli altri; così supereremmo le disuguaglianze e i rifiuti; noi giovani ci sentiremmo ascoltati e tenuti in considerazione nelle questioni della vita. David Alexander 16 anni Colombia 30 24 dicembre 2009 Giovedì, quarta settimana di Avvento Letture 2 Samuele 7: 1-5, 8-11, 16 Salmo 89 Luca 1: 67-79 Molto amore Per cambiare il mondo lo farei diventare pulito, con fiumi di acqua pura e aria fresca. Non ci sarebbe inquinamento e neanche tristezza; ci sarebbero solo allegria, felicità e molto amore. Sarebbe anche un mondo in cui le persone non badano alle differenze tra loro. Nessuno parlerebbe delle diverse razze e religioni delle persone. Mi piacerebbe avere il potere di eliminare la fame, le malattie, la miseria e di aiutare le persone che non hanno un posto dove vivere. Vorrei che tutti fossero amici e si aiutassero a vicenda. Vedo che il mondo oggi è molto violento e non è tanto bello come era prima, è molto inquinato. Io cambierei questo. Non lascerei che tutte queste succedessero. Il mondo sarebbe pulito e puro. Dirléia 12 anni Brasile 31 25 dicembre 2009 Natale (Messa di mezzanotte) Letture Isaia 9: 1-6 Salmo 96 Tito 2, 11-14 Luca 2: 1-14 Quando tutto ciò che era sbagliato fosse finalmente giusto… La mia idea di un mondo nuovo è un mondo di pace ed armonia, senza criminalità e violenza. Deve essere un posto bello per viverci, dove tutti si amano come Gesù ci ha insegnato. Dobbiamo tutti preoccuparci gli uni degli altri. Cambierei il modo in cui le persone si trattano e chiederei a Dio di insegnare a tutti l’amore e la cura per il prossimo. Contribuirei a fermare il riscaldamento globale e a pulire la Terra. Quando tutto ciò che era sbagliato fosse finalmente giusto, mi siederei a pensare tra me e me: “che mondo meraviglioso”. Masego 11 anni Repubblica Sudafricana 32 Principali articoli della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia Sintesi (Per il testo completo della Convenzione consultare: www.unhchr.ch) Articolo 1: definizione Ai sensi della Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile. Articolo 2: non discriminazione Gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza. Articolo 3: interesse superiore In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere e a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati. Articolo 4: attuazione dei diritti Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi, amministrativi e altri, necessari per attuare i diritti riconosciuti dalla Convenzione. Articolo 5: ruolo guida dei genitori Gli Stati parti rispettano la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori o della famiglia allargata, di dare al fanciullo l’orientamento e i consigli adeguati all’esercizio dei suoi diritti. Articolo 6: diritto alla vita Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita. Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo. 33 Articolo 7: nome e nazionalità Il fanciullo è registrato al momento della sua nascita e da allora ha diritto a un nome, ad una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori e a essere allevato da essi. Articolo 8: identità Gli Stati si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo a preservare la propria identità, nazionalità, nome e relazioni familiari. Articolo 9: separazione dai genitori Il fanciullo non deve essere separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che non sia necessario nell’interesse preminente del fanciullo. Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo separato da entrambi i genitori o da uno di essi di intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con essi. Articolo 10: ricongiungimento familiare Ogni domanda presentata da un fanciullo o dai suoi genitori in vista di entrare in uno Stato o di lasciarlo ai fini di un ricongiungimento familiare sarà considerata con uno spirito positivo, con umanità e diligenza. Articolo 11: spostamenti e non-ritorni illeciti Gli Stati adottano provvedimenti per impedire gli spostamenti e i nonritorni illeciti di fanciulli all’estero. Articolo 12: diritto di opinione Gli Stati garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. Articolo 13: libertà di espressione Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. Articolo 14: libertà di pensiero, di coscienza e di religione Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Articolo 15: libertà di associazione 34 Gli Stati riconoscono i diritti del fanciullo alla libertà di associazione e alla libertà di riunirsi pacificamente. Articolo 16: diritto alla riservatezza della vita personale e privata Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, né di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione. Articolo 17: accesso all’informazione Gli Stati vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale. Articolo 18: responsabilità dei genitori Gli Stati faranno del loro meglio per garantire che i genitori esercitino una responsabilità comune per quanto riguarda l’educazione del fanciullo e il provvedere al suo sviluppo. Articolo 19: protezione da abusi Gli Stati adottano ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale. Articolo 20: protezione speciale Ogni fanciullo privato del suo ambiente familiare ha diritto a una protezione e ad aiuti speciali dello Stato. Si terrà debitamente conto della necessità di una certa continuità nell’educazione del fanciullo, nonché della sua origine etnica, religiosa, culturale e linguistica. Articolo 21: adozione Gli Stati che ammettono e/o autorizzano l’adozione si accertano che l’interesse superiore del fanciullo sia la considerazione fondamentale in materia e vigilano affinché l’adozione di un fanciullo sia autorizzata solo dalle autorità competenti. Articolo 22: fanciullo rifugiato Gli Stati adottano misure adeguate affinché il fanciullo il quale cerca di ottenere lo statuto di rifugiato, oppure è considerato come rifugiato, possa beneficiare della protezione e della assistenza umanitaria necessarie per usufruire dei suoi diritti. 35 Articolo 23: handicap I fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati hanno diritto ad una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità. Essi hanno diritto a cure speciali. Articolo 24: diritto alla salute e alle cure mediche Il minore deve poter godere del miglior stato di salute possibile e beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Gli Stati si impegnano a diminuire la mortalità infantile, a lottare contro la malattia e la malnutrizione, a garantire alle madri adeguate cure prenatali e postatali. Articolo 25: verifica periodica relativa alla collocazione Gli Stati parti riconoscono al fanciullo che è stato collocato dalla autorità competente al fine di ricevere cure, una protezione oppure una terapia fisica o mentale, il diritto a una verifica periodica di detta terapia e di ogni altra circostanza relativa alla sua collocazione. Articolo 26: sicurezza sociale Gli Stati riconoscono a ogni fanciullo il diritto di beneficiare della sicurezza sociale, compresa la previdenza sociale, e adottano le misure necessarie per garantire una completa attuazione di questo diritto. Articolo 27: livello di vita Ogni fanciullo ha diritto a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Spetta ai genitori la responsabilità di assicurare le condizioni di vita necessarie allo sviluppo del fanciullo. Gli Stati adottano adeguati provvedimenti per aiutare i genitori. Articolo 28: istruzione Gli Stati riconoscono il diritto del fanciullo all’istruzione e in particolare rendono l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti; incoraggiano l’organizzazione di varie forme di insegnamento secondario aperte e accessibili a ogni fanciullo. La disciplina scolastica deve essere applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo. Articolo 29: finalità dell’istruzione L’istruzione del fanciullo deve avere come finalità lo sviluppo della sua personalità e delle sue facoltà mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità. Deve sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese 36 nel quale vive, e delle civiltà diverse dalla sua. Deve preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera. Articolo 30: appartenenza a minoranze etniche Un fanciullo autoctono o che appartiene a una minoranza etnica non può essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di professare e di praticare la propria religione o di far uso della propria lingua insieme agli altri membri del suo gruppo. Articolo 31: gioco e attività ricreative Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Articolo 32: lavoro minorile Il fanciullo deve essere protetto contro lo sfruttamento economico e non deve essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale. Articolo 33: uso illecito di stupefacenti Gli Stati adottano ogni adeguata misura per proteggere i fanciulli contro l’uso illecito di stupefacenti e per impedire che siano utilizzati fanciulli per la produzione e il traffico illecito di queste sostanze. Articolo 34: sfruttamento sessuale Gli Stati si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale, incluse la prostituzione e la pornografia. Articolo 35: traffico di minori Gli Stati adottano ogni adeguato provvedimento per impedire il rapimento, la vendita o la tratta di fanciulli per qualunque fine e sotto qualsiasi forma. Articolo 36: altre forme di sfruttamento Gli Stati parti proteggono il fanciullo contro ogni altra forma di sfruttamento pregiudizievole al suo benessere in ogni suo aspetto. Articolo 37: tortura e privazione della libertà Nessun fanciullo deve essere sottoposto a tortura o a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Né la pena capitale né l’imprigionamento a vita devono essere decretati per reati commessi da persone di età inferiore a diciotto anni. Ogni fanciullo privato di libertà deve essere trattato con 37 umanità e con rispetto e in maniera da tener conto delle esigenze delle persone della sua età. Ogni fanciullo privato di libertà sarà separato dagli adulti, ed avrà diritto di rimanere in contatto con la sua famiglia. Articolo 38: conflitto armato Gli Stati adottano ogni misura possibile a livello pratico per vigilare che le persone che non hanno raggiunto l’età di quindici anni non partecipino direttamente alle ostilità. Gli Stati parti si astengono dall’arruolare nelle loro forze armate ogni persona che non ha raggiunto l’età di quindici anni. I fanciulli coinvolti in un conflitto armato devono beneficiare di cure e di protezione. Articolo 39: riabilitazione e reinserimento Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo vittima di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti; di torture o di ogni altra forma di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, o di un conflitto armato. Articolo 40: fanciulli in conflitto con la legge Ogni fanciullo in conflitto con la legge ha diritto a un trattamento che favorisca il suo senso della dignità e del valore personale, che rafforzi il suo rispetto per i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali e che tenga conto della sua età nonché della necessità di facilitare il suo reinserimento nella società. Il fanciullo ha diritto a garanzie quali: essere ritenuto innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente stabilita e beneficiare di un’assistenza legale. Articolo 41: Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione pregiudica disposizioni più propizie all’attuazione dei diritti del fanciullo che possano figurare nella legislazione di uno Stato parte oppure nel diritto internazionale in vigore per questo Stato. Articoli 42 - 54 Gli articoli da 42 a 54 riguardano l’impegno degli Stati a far largamente conoscere i principi e le disposizioni della Convenzione, con mezzi attivi e adeguati, sia agli adulti che ai fanciulli; l’istituzione e il lavoro del Comitato dei Diritti del Fanciullo; la responsabilità degli Stati in relazione all’esecuzione degli obblighi contratti e la verifica periodica dei progressi compiuti; il ruolo delle organizzazioni internazionali nell’attuazione effettiva della Convenzione e nell’incoraggiamento della cooperazione internazionale nel settore oggetto della Convenzione. 38 39 FONDAZIONE MARISTA PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE ONLUS P.le M. Champagnat 2 00144 Roma Italia www.fmsi-onlus.org 40