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Avvento 2009
Cari Amici,
un Capitolo generale è un momento importante nella vita dell’Istituto. É
un’occasione di riflessione sul passato, di lettura ed interpretazione dei
“segni dei tempi” e di individuazione di un nuovo orientamento per il
futuro. In settembre i delegati delle province e dei distretti maristi si sono
riuniti a Roma proprio per questo e per eleggere i nuovi vertici dell’Istituto,
che ci guideranno per i prossimi anni.
Durante la preparazione del Capitolo generale, FMSI ha cercato un modo
per includere le voci dei giovani nelle deliberazioni del Capitolo. Abbiamo
pensato che fosse importante che, nella ricorrenza del ventesimo
anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, i bambini e i
giovani avessero la possibilità di dire la loro sul tema del Capitolo: “Cuori
nuovi per un mondo nuovo”.
La strategia prescelta è stata quella di allestire una mostra fotografica. FMSI
ha invitato bambini e giovani di tutto il mondo ad inviare le loro riflessioni
sul tema “Un mondo nuovo”. Abbiamo anche chiesto di inviare una loro
fotografia ed una immagine che rappresentasse la loro idea di un mondo
nuovo. La mostra è rimasta aperta durante tutto il Capitolo. In molti hanno
visitato l’esposizione. Crediamo che essa abbia fornito “cibo per la mente”,
mentre i delegati andavano formulando le deliberazioni del Capitolo.
Un volta terminato il Capitolo, abbiamo pensato che fosse una buona idea
usare le riflessioni inviateci dai bambini e ragazzi come base per il libretto
di Avvento di quest’anno. In questo modo il libretto, oltre ad inserirsi nel
tema del ventunesimo Capitolo generale, diviene anche un ricordo della
mostra fotografica “Un mondo nuovo” organizzata da FMSI.
La mostra fotografica e il libretto di Avvento commemorano un altro
importante evento che ha avuto un impatto significativo sulla vita dei
bambini e dei giovani in tutto il mondo. Quest’anno ricorre il ventesimo
anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti
dell’Infanzia, il trattato internazionale che enuncia i diritti di cui tutti i
bambini e i giovani del mondo dovrebbero godere. È il momento
opportuno, per tutti i governi che hanno ratificato il trattato e per tutti
coloro che lavorano con i bambini, per rinnovare l’impegno per la
promozione dei diritti consacrati nel trattato.
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Per facilitare la conoscenza della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia,
abbiamo inserito una sintesi degli articoli alla fine del libretto. Vi invitiamo
a leggere il testo integrale della Convenzione durante l’Avvento. (Tale
testo, completo dei protocolli addizionali sui minori nei conflitti armati e
sulla vendita, prostituzione e pornografia infantile, è disponibile sul sito
web dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
www.ohchr.org).
Ogni giorno dell’Avvento, riflettendo sulle letture liturgiche e su ciò che i
bambini hanno da dirci sul mondo nuovo che vorrebbero vedere realizzato
un giorno, dedicate un momento del vostro tempo a rinnovare l’impegno
personale per la promozione dei diritti dei bambini nel vostro ambiente di
vita quotidiano – famiglia, comunità, scuola, centro per minori a rischio,
quartiere, paese.
I bambini hanno dei diritti… non perché sono bambini, non perché sono
piccoli, non perché sono giovani… ma perché sono esseri umani. Se mai,
proprio perché sono bambini, proprio perché sono piccoli, proprio perché
sono giovani, noi abbiamo la responsabilità di assicurare che i loro diritti
siano tutelati, promossi e messi in pratica.
Infine, alla data di inizio dell’Avvento, io avrò già concluso il mio mandato
come direttore del BIS e presidente di FMSI; un nuovo fratello, Rick
Carey (Stati Uniti), sarà in procinto di terminare il suo secondo mese come
direttore/presidente, mentre a Ginevra, dove il nostro lavoro di tutela e
promozione dei diritti dei bambini è prioritario, Fr. Jim Jolley (Melbourne)
starà svolgendo il suo terzo mese in qualità di Advocacy officer. Queste
persone si sono assunte una grossa responsabilità e faccio loro i miei
migliori auguri. Possono essere certi del mio appoggio continuativo: sono a
disposizione per aiutarli in qualsiasi modo mentre portano avanti questa
missione di cui l’Istituto li ha incaricati per la solidarietà, i bambini e i
giovani. Sarei molto grato a tutti voi – fratelli, laici, provinciali e superiori di
distretto, direttori di centri, ONG mariste e partner – se poteste fare lo
stesso.
Questi ultimi sei anni sono stati un periodo di apprendimento e di grazia
per me. Ho incontrato tante persone meravigliose ed impegnate, troppe
per poterle menzionare individualmente. Ho avuto il privilegio unico di
vedere il lavoro che P. Champagnat immaginava, quando disse “il piano
dei Fratelli Maristi include tutte le diocesi del mondo”. Sono umilmente
grato a Fr. Seán Sammon e al precedente Consiglio generale per il
supporto e la fiducia che mi hanno dimostrato durante il periodo che ho
trascorso a Roma. Desidero ringraziare anche la comunità della Casa
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generalizia per il suo appoggio. Naturalmente, un ringraziamento speciale
va alle mie collaboratrici, Sara Panciroli e Angela Petenzi, per la pazienza
che hanno dimostrato lavorando con me e per la disponibilità a cimentarsi
in nuovi progetti.
Prego per tutti voi, augurandovi un Avvento pieno di Spirito Santo, un
sereno Natale e la benedizione di Dio per l’anno nuovo.
Fr. Dominick Pujia
Presidente emerito
A tutti coloro che hanno reso possibili
La mostra “Un mondo nuovo”
E il libretto di Avvento 2009…
I più di 30 bambini e giovani che hanno scritto le riflessioni e inviato le
fotografie;
i fratelli maristi e i laici che hanno individuato, coordinato e aiutato i
giovani a preparare le riflessioni;
i traduttori dei testi nelle cinque lingue (inglese, francese, spagnolo,
portoghese e italiano);
coloro che hanno revisionato i testi;
coloro che hanno lavorato alla composizione del testo e alla grafica;
coloro che hanno provveduto alla stampa e spedizione dei libretti ai nostri
partner e ai donatori, ai fratelli e ai colleghi nel mondo…
GRAZIE
5
29 novembre 2009
Domenica, prima settimana di Avvento
Letture
Geremia 33: 14-16
Salmo 25
1 Tessalonicesi 3: 12- 4:2
Vivo con ottimismo…
Vorrei un mondo nuovo dove ci siano libertà ed uguali
opportunità per tutti. Un bambino può essere povero, ma
non deve essere costretto a lavorare per vivere. Deve invece
essere libero di andare a scuola come noi e ricevere una
buona istruzione.
Un mondo nuovo sorgerà per me il giorno in cui milioni di
bambini che chiedono l’elemosina nelle strade per i loro
capi, e migliaia ancora che lavorano duramente per sfamare i
loro fratelli e che non possono andare a scuola, saranno liberi
di realizzare i loro sogni di ricevere una buona istruzione e
vivere felici.
Il mio desiderio di un mondo nuovo si realizzerà quando la
maggior parte dei ragazzi della nostra classe sociale avrà un
centesimo delle opportunità di quelli privilegiati. Vivo con
ottimismo, convinto che l’Onnipotente soddisferà i nostri
desideri perché Lui è giusto e ci ama, indipendentemente dal
nostro credo, colore o lingua. Noi siamo i Suoi amati figli.
Haris
Pakistan
6
30 novembre 2009
Lunedì, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 2: 1-5
Salmo 122
Matteo 8: 5-11
Un mondo nuovo è
una specie di “esodo”
Per me un mondo nuovo è cambiare la nostra vita, è vivere
in modo positivo, per evitare gli errori commessi dai nostri
nonni e cercare di rimediare a questi errori.
Christian
14 anni
Repubblica Democratica del Congo
Un mondo nuovo è una specie di “esodo”: un esodo dalla
mentalità vecchia, malata di tribalismo e di conflitti tra
generazioni, per sviluppare uno spirito da cittadini del
mondo, per creare una nazione dove regni la libertà di
opinione e di espressione per tutti, dove si lavori insieme,
perché nessuno nella vita può essere autosufficiente.
La considerazione dell’altro è uno dei mezzi possibili per
trasformare il nostro mondo.
Thierry
14 anni
Repubblica Democratica del Congo
7
1 dicembre 2009
Martedì, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 11: 1-10
Salmo 72
Luca 10” 21-24
Giorno dopo giorno,
un mondo migliore
Penso ad un mondo in cui tutti possiamo prendere coscienza
delle nostre azioni; in cui la cupidigia non sia uno stile di vita.
Un mondo in cui non perdiamo la nostra capacità di stupirci
di ciò che è meraviglioso, piccolo, nuovo, naturale. Un
mondo in cui impariamo a vivere con gli altri e a condividere
con tutti i nostri sogni e progetti.
Penso ad un mondo in cui le persone vogliano costruire,
giorno dopo giorno, un posto migliore per tutti senza stare ad
aspettare che le cose cadano dal cielo.
Andrés
16 anni
Colombia
8
2 dicembre 2009
Mercoledì, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 25: 6-10
Salmo 23
Matteo 15: 29-37
Mai più lavoro minorile Un nuovo mondo per me è quello in cui la povertà e la
criminalità non esistono e la guerra è un semplice ricordo.
Un mondo nuovo è quello in cui le persone si aiutano a
vicenda con piacere e dove la rabbia non prende il
sopravvento. In un nuovo mondo, i bambini affamati
vengono nutriti ogni giorno e il lavoro minorile non sarà mai
possibile. Un nuovo mondo è quello in cui non si
maltrattano gli animali. In un mondo nuovo, soprattutto,
ognuno – adulto, bambino e persino animale – è libero di
essere se stesso!
Kamila
10 anni
Repubblica Sudafricana
9
3 dicembre 2009
Giovedì, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 26: 1-6
Salmo 118
Matteo 7: 21, 24-27
Perchè non cambiare
noi stessi?
Perché, invece di cambiare il mondo, non cambiano noi
stessi, che abbiamo tanti problemi? Sapete come? … Con
l’aiuto di Dio, e niente più, potremo cambiare noi stessi e
anche il mondo, il nostro mondo.
Forza! Noi tutti potremo cambiare non solo il mondo, ma
una galassia intera, persino l’universo. Noi possiamo: con
molto amore, con il perdono e con Dio. Solo, per favore,
non perdete la speranza di cambiare: prima noi, e dopo il
mondo cambierà da solo e sarà, o meglio saremo, un mondo
migliore. Perché il mondo è nostro e noi siamo il mondo.
Hugo
8 anni
Messico
10
4 dicembre 2009
Venerdì, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 29: 17-24
Salmo 27
Matteo 9:27-31
In ognuno c’è qualcosa
di bello
Oggi ho deciso di diventare un fantasma, per guardare le
persone attorno a me con occhi diversi, senza essere vista; ho
notato la paura di parlare in alcuni, in altri ho letto un'altra
paura, quella di non piacere. Ho pensato: "Se questo accade
in un piccolo gruppo di persone, accade certamente
dappertutto. Infatti nella nostra società spesso non veniamo
apprezzati per ciò che in realtà siamo; è dunque necessario
saper andare oltre per poter essere sempre se stessi".
Ecco la mia idea: prendo un foglio e fisso le mie convinzioni
personali; dopo averlo messo da parte, ridivento fantasma e
cerco di capire ciò che pensano gli altri; in questo modo
posso arricchirmi con il pensiero di tutti, lasciandomi
influenzare, ma senza dimenticare ciò che ho scritto.
L’unità è la chiave per costruire un mondo nuovo; ma unità
vuol dire sintesi delle opinioni e della ricchezza di ognuno;
nessuno deve rinunciare al proprio io, perché in ognuno c’è
qualcosa di bello da condividere. Sono convinta che se
questo si può fare nel piccolo e nel quotidiano, si può fare
anche nel mondo intero.
Anna
Italia
11
5 dicembre 2009
Sabato, prima settimana di Avvento
Letture
Isaia 30: 19-21, 23-16
Salmo 147
Matteo 9: 35-10: 1, 6-8
Desidero e spero
Sono una ragazza di 17 anni e frequento la scuola secondaria
“Open day”* di Likuni. Affronto molti problemi per la mia
istruzione. Alcuni di essi hanno a che vedere con il mio
tragitto da casa a scuola, poiché abito a parecchi chilometri di
distanza. Poiché le lezioni sono di pomeriggio, di solito
finiamo verso sera e devo camminare per un lungo tratto di
strada. Ovviamente è pericoloso camminare da soli per
strada di sera, ma non posso fare altro. Ci sono stati casi di
aggressione e violenza contro ragazze e donne, ma io
continuo a camminare per andare e tornare da scuola perché
voglio realizzare il mio sogno di ricevere un’istruzione.
Quando arrivo a casa, di solito sono stanca e raramente ho
tempo per studiare. Desidero e spero di portare a termine gli
studi e di trovare impiego come amministratrice.
*La Open Day Secondary School è stata istituita dai Fratelli Maristi per
offrire gratuitamente agli studenti poveri un corso di studi equivalente a
quello statale. Le lezioni si tengono di pomeriggio nei locali della scuola
privata marista di Likuni.
Rebecca
17 anni
Malawi
12
6 dicembre 2009
Domenica, seconda settimana di Avvento
Letture
Baruc 5: 1-9
Salmo 126
Filippesi 1: 4-6, 8-11
Luca 3: 1-6
Tutti vivremo in pace
Vorrei un paese senza morte, dove ci siano amore e pace.
Penso ad una Colombia e ad un mondo dove non ci siano
sequestri, dove non esistano rancori ma, al contrario, allegria
tra le persone, nelle famiglie, nelle comunità. Un mondo
dove le persone povere abbiano abitazioni per vivere bene e
dove possano essere felici e crescere in armonia. Sogno un
paese dove non si rubi e dove nessuno abbia malattie; così
tutti vivremo in pace.
Laura
9 anni
Colombia
13
7 dicembre 2009
Lunedì, seconda settimana di Avvento
Letture
Isaia 35, 1-10
Salmo 85
Luca 5, 17-29
Un posto dove si può
cambiare
Un nuovo mondo è dove c’è spazio per lo sviluppo di tutti.
Denise
15 anni
Rwanda
Un mondo nuovo è quello in cui a tutti viene data la
possibilità di fare le cose necessarie per raggiungere la felicità;
un posto dove si può cambiare idea, dove si ha la possibilità
di cambiare la propria vita.
Enrique
15 anni
Rwanda
14
8 dicembre 2009
Immacolata Concezione
Letture
Genesi 3: 9-15, 20
Salmo 98
Efesini 1: 3-6, 11-12
Luca 1: 26-38
Uno spirito di famiglia
che regni su tutto
Un mondo nuovo per me è quello in cui tutti sono
responsabili delle proprie azioni. Dove la generosità è un
fatto quotidiano e la corruzione una cosa del passato. Un
mondo in cui non siamo governati dal denaro o dalla fama,
ma dalla dignità umana e dalla bellezza personale interiore.
Un mondo in cui ognuno sostiene la comunità e le dispute
vengono risolte semplicemente con una sorta di perdono
fraterno. Un mondo in cui le persone sono giudicate per
quello che sono e quello che fanno, non per come
sembrano, o per ciò in cui credono o sulla base di altre
forme di discriminazione. Un mondo in cui gli assassini e i
violentatori sono pochi perché ognuno ha ciò di cui ha
bisogno e uno spirito fraterno regna su tutto. Un mondo in
cui tutti noi ci comprendiamo l’un l’altro e ci amiamo
abbondantemente: questo sarebbe il più bel “mondo nuovo”
possibile.
Mitchell
16 anni
Repubblica Sudafricana
15
9 dicembre 2009
Mercoledì, seconda settimana di Avvento
Letture
Isaia 40: 25-31
Salmo 103
Matteo 11: 28-30
Vorrei cambiare…
Cambierei la violenza e la fame in Brasile. Non solo in
Brasile, ma nel mondo intero. Cambierei il ruolo delle forze
dell’ordine, in modo che si risolvesse almeno il problema
della violenza. Cambierei l’istruzione, affinché nel nostro
mondo ci fossero meno analfabeti e un giorno il mondo
possa essere orgoglioso di quelli che hanno successo nella
vita grazie allo studio. Cambierei anche l’inquinamento, in
modo che non si muoia più a causa dell’inquinamento.
Cambierei l’inquinamento non buttando l’immondizia per
terra. Cambierei il disboscamento in modo che, quando ci
guardiamo attorno, possiamo essere orgogliosi del fatto che
tutto ciò che ci circonda sia nostro. Ed essere orgogliosi di
aver fatto del bene non solo per noi stessi, ma per tutti.
Paola Alexia
13 anni
Brasile
16
10 dicembre 2009
Giovedì, seconda settimana di Avvento
Letture
Isaia 41: 13-20
Salmo 145
Matteo 11: 11-15
Tutti possiamo fare
qualcosa
Tutti noi dovremmo saper gustare e apprezzare le cose belle
che ci offre la vita, ad esempio un paesaggio all’alba, al
tramonto, grandi distese d’erba…
Quando penso ad un mondo nuovo, mille pensieri mi
travolgono la mente. Immagino un mondo senza guerre, un
mondo in cui possano convivere le cosiddette “persone
diverse” per religione, etnia, usanze…
Il mondo siamo noi; tutti possiamo fare qualcosa per
cambiarlo positivamente: per raggiungere questo obiettivo
bisogna volerlo a tutti i costi ed essere tenaci. In un mondo
nuovo tutti devono essere a conoscenza del fatto che la vera
bellezza, quella che conta più di ogni altra cosa, è quella
interiore. Tutti sono capaci di dare amore, affetto, ma
ciascuno può dare all’altro ciò che nessun altro potrà mai
dargli, perché tutti siamo diversi… diversamente belli!
Francesca
Italia
17
11 dicembre 2009
Venerdì, seconda settimana di Avvento
Letture
Isaia 48: 17-19
Salmo 1
Matteo 11: 16-19
Mai più “Limite
invalicabile”
La mia visione di un mondo nuovo, in questa nuova era, è
quella di un posto che possa fronteggiare problemi come il
terrorismo, i disastri naturali e l’indifferenza tra i paesi, che se
non viene combattuta porta alla guerra.
Benji
Papua Nuova Guinea
18
12 dicembre 2009
Sabato, seconda settimana di Avvento
Letture
Siracide 48: 1-4, 9-11
Salmo 80
Matteo 17, 10-13
Non c’è altra scelta
Il mondo nuovo è già in ognuno di noi, perché siamo
cristiani.
Angélique
15 anni
Rwanda
In un mondo nuovo tutti ascoltano i problemi degli altri e si
aiutano, perché se vogliamo un mondo nuovo dobbiamo
aiutarci a vicenda. Non c’è altra scelta.
Aimée
15 anni
Rwanda
I Fratelli Maristi possono aiutare i giovani a costruire un
mondo nuovo, cambiando in positivo il loro comportamento
verso la vita e verso gli altri; un mondo nuovo è cambiare
comportamento.
Christophe
15 anni
Rwanda
19
13 dicembre 2009
Domenica, terza settimana di Avvento
Letture
Sofonia 3: 14-18
Isaia 12: 2-3, 4, 5-6
Filippesi 4: 4-7
Luca 3: 10-18
Niente più bombe ed
esplosioni
Un mondo nuovo per me è dove possiamo vivere senza
paura. Il mondo che sogno sarà senza kamikaze e rapitori,
senza bombe ed esplosioni, senza rapine e atti di violenza che
causano paura e a volte anche la morte di persone innocenti.
I giudici daranno giustizia alle vittime dell’ingiustizia sociale;
chi è preposto all’applicazione della legge garantirà sicurezza
ai deboli e agli innocenti, il governo assicurerà l’uguaglianza,
bandirà la discriminazione e difenderà i diritti dei bambini.
I bambini non saranno traumatizzati dalla tragica perdita dei
loro genitori, non ci saranno più né lavoro minorile né abusi
sui bambini. Le scuole delle nostre sorelle non saranno
distrutte o demolite con gli esplosivi. Al contrario, ragazzi e
ragazze godranno di uguali diritti.
Finché viviamo nella paura, nella povertà e nell’oppressione
il mio nuovo mondo rimarrà solo un sogno.
Gulbaz
Pakistan
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14 dicembre 2009
Lunedì, terza settimana di Avvento
Letture
Numeri 24: 2-7, 15-17
Salmo 25
Matteo 21: 23-27
L’amore richiede
sacrificio
Cuori nuovi per un mondo nuovo… ma come possiamo
sostituire il nostro cuore? Il cuore col quale siamo nati e
cresciuti? Più che sostituire il nostro cuore dovremmo
migliorarlo, e per far ciò penso siano necessarie due cose:
- riuscire ad ospitare Gesù nel nostro cuore, e siccome Lui è
sempre disponibile tocca a noi impegnarci ad accoglierLo;
- la seconda, strettamente legata alla prima, è amareeeeeeee!
Il nemico, il povero, il “diverso”, chi non condivide i miei
pensieri, chi non mi ama, soprattutto chi non mi ama…
Amare… Mi hanno sempre detto che amare è facile; beh…
mica tanto! Amare non è facile, è piacevole, soddisfacente,
ma richiede anche un grande sacrificio ed è questo sacrificio
a chiamarsi amore; è l’esser pronti a dare se stessi per gli alti,
anche la propria vita. Ma è pur vero che amando si evitano
faide, sfruttamento dell’altro (soprattutto se debole ed
indifeso), guerre…
Amiamo, amare è bello, e ricordiamoci: il cuore è più grande
dell’intero universo.
Luigi
Italia
21
15 dicembre 2009
Martedì, terza settimana di Avvento
Letture
Sofonia 3: 1-2, 9-13
Salmo 34
Matteo 21: 28-32
Affrontare la paura con Immaginiamo un mondo nuovo e meraviglioso in cui i
coraggio
bambini:
… non vivranno mai nella paura e nel pericolo, di alcun tipo,
ma vivranno piuttosto in pace e felici, sapendo che Dio è
sempre lì per loro e che le potenzialità umane non hanno
limiti;
… saranno sostenuti in un ambiente di fede e così
sperimenteranno il significato dell’amore autentico, della vera
felicità e della pace duratura;
…possano vivere, amare e imparare liberi dall’odio, senza
essere giudicati o perseguitati perché sono diversi dagli altri;
… vivendo tra le braccia amorevoli e nell’abbraccio di Dio
che è sempre fedele, e sperimentando il rispetto e l’essere
accettati dagli altri, a loro volta offriranno di buon grado
rispetto e amore l’uno verso l’altro;
… potranno vivere a lungo, ridere spesso, giocare con
semplicità, piangere quando necessario, affrontare la paura
con coraggio e fare tutto ciò sotto la protezione di Dio che ha
inviato Suo figlio per salvarci e redimerci.
Marist Youth
Stati Uniti
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16 dicembre 2009
Mercoledì, terza settimana di Avvento
Letture
Isaia 45: 6-8, 18, 21-25
Salmo 85
Luca 7: 18-23
Mai più guerre, avidità
e razzismo
Un mondo nuovo per me sarebbe quello in cui camminare
per strada è più sicuro che camminare nel proprio giardino,
in cui di notte non bisogna avere paura delle rapine. Un
mondo nuovo per me sarebbe quello in cui bianchi e neri
possono stare insieme come una famiglia. Spero anche che
non ci saranno abusi sui bambini né sulle donne. Spero che
possiamo essere tutti più rispettosi dell’ambiente e che i
governi mettano in pratica quello che promettono. Spero in
un mondo senza guerre, senza avidità, senza razzismo. Un
mondo in cui accettiamo ogni razza e religione. Ma
soprattutto, un mondo dove c’è più amore.
Charles
12 anni
Repubblica Sudafricana
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17 dicembre 2009
Giovedì, terza settimana di Avvento
Letture
Genesi 49: 2, 8-10
Salmo 72
Matteo 1: 1-17
Litania della speranza
Durante un recente viaggio di supervisione di progetti in
Malawi, ho avuto l’opportunità di incontrare Fr. Patrick
Bwana. Ha 89 anni. Lui e Jibson Thole, un laico marista e
giovane collega che ha aiutato Fr. Patrick parecchi anni fa,
hanno avviato una scuola secondaria per giovani, maschi e
femmine, che non possono frequentare le scuole pubbliche
di Mtendere. Jibson Thole mi ha presentato agli studenti. Ha
poi stimolato una discussione spontanea tra di loro,
domandando: “Qual è la tua speranza per il futuro? Come
intendi contribuire ad un mondo nuovo? Cosa vuoi fare da
grande?” Ecco cosa hanno risposto gli studenti.
“Voglio diventare un insegnante”
“Voglio fare l’infermiera”
“Voglio fare il dottore”
“Voglio diventare uno sportivo”
“Voglio fare il ragioniere”
“Voglio fare il prete”
“Voglio fare l’annunciatrice in Tv”
“Voglio diventare un avvocato”
“Voglio fare il militare”
“Voglio diventare presidente del
Malawi”
Nonostante non siano stati accettati nelle scuole pubbliche,
questi giovani hanno ancora sogni e speranze per un futuro
migliore. Come Fr. Patrick, anche noi dobbiamo dare loro la
possibilità di contribuire alla costruzione di un mondo
nuovo.
Fr. Dominick Pujia
FMSI Onlus
24
18 dicembre 2009
Venerdì, terza settimana di Avvento
Letture
Geremia 23: 5-8
Salmo 72
Matteo 1: 18-24
Se studiamo e
impariamo bene
Il nostro mondo è un bel mondo, e il Bangladesh ne fa parte.
Sono felice ed orgoglioso di essere nato in questo paese; il
suo paesaggio naturale rende le persone generose. Ma
sappiamo che tante persone nel mondo sono analfabete e
questa è una rovina per la società. Per rimediare a questa
rovina tutti noi dobbiamo studiare bene; se non lo facciamo,
il nostro mondo andrà dritto verso la distruzione. Se
studiamo ed impariamo bene possiamo portare un
cambiamento nel mondo.
Jaseng
13 anni
Bangladesh
25
19 dicembre 2009
Sabato, terza settimana di Avvento
Letture
Giudici 13: 2-7, 24-25
Salmo: 71
Luca 1: 5-25
Porrei fine agli abusi sui Quello che farei per cambiare questo mondo è eliminare
bambini
tutte le macchine. Poi fornirei autobus ad ogni posto di
lavoro e ad ogni scuola, per trasportare le persone quando la
scuola o il lavoro iniziano (gli autobus sarebbero dotati di
qualche comodità). Questo diminuirebbe l’inquinamento che
causa il surriscaldamento globale. Costruirei grandi case per i
bambini di strada e per i poveri e userei grandi spazzatrici per
pulire le strade delle nostre città. Poi porrei fine agli abusi
sui bambini e porterei ogni genitore a lezione, tutte le
settimane, per mostrargli come si sentono i bambini. Non
lascerei che i bambini siano viziati troppo: direi ai genitori di
essere un pochino severi, ma non troppo, o li faranno
diventare matti. Ma neanche troppo poco severi, o i bambini
se ne approfitteranno. Questo è ciò che farei per cambiare il
mondo.
Monalisa
13 anni
Repubblica Sudafricana
26
20 dicembre 2009
Domenica, quarta settimana di Avvento
Letture
Michea 5: 1-4
Salmo 80
Ebrei 10: 5-10
Luca 1: 39-45
Vedere Gesù in ogni
persona
L’idea di un mondo nuovo mi fa pensare ad un incontro di
equità, non di uguaglianza; questa possibilità di riconoscere
nell’altro un Gesù tangibile e compatibile con la vita dei
poveri, delle donne, dei bambini; uno spiegamento di
opportunità per quelli che non contano per la storia, ma che
anonimamente sostengono lo sviluppo dei nostri paesi; per
quelli che vivono nelle periferie delle città e i cui diritti sono
disconosciuti, che non hanno mezzi e soprattutto non hanno
affetto…
Sogno un mondo nuovo per tutti coloro che per qualsiasi
circostanza non lo credono possibile.
Vorrei un incontro costante con il sorriso dei bambini;
l’abbraccio infinito di sentirsi inclusi e riconosciuti in ogni
momento; il gioco, l’allegria della pioggia e il calore che
ricopre la nostra esistenza; per me il mondo nuovo è quello
che cerco di costruire ogni giorno con amore.
Lenis
24 anni
Colombia
27
21 dicembre 2009
Lunedì, quarta settimana di Avvento
Letture
Cantico dei Cantici 2, 8-14 o Sofonia 3: 14-18
Salmo 33
Luca 1: 39-45
Fare il bene e non il
male
La mia idea di mondo nuovo corrisponde ad un mondo
diverso da quello in cui viviamo oggi. Un nuovo inizio per
l’intera razza umana, in cui tutti vivano in pace e in armonia.
Le persone devono fare il bene degli altri, piuttosto che farsi
del male reciprocamente.
Gwen
Vanuatu
28
22 dicembre 2009
Martedì, quarta settimana di Avvento
Letture
1 Samuele 1: 24-28
1 Samuele 2: 1, 4-5, 6-7, 8
Luca 1: 46-56
Il mondo sarà
rinnovato
La mia vita oggi è perfetta, ho tante persone che mi vogliono
bene e un tenore di vita alto. Ma vedo molte persone attorno
a me che non hanno questo lusso. Vedo che molte persone
non hanno l’affetto e le cure che io ritengo normali.
Ci sono molti modi di cambiare in meglio il mondo. Ma
prima che possiamo iniziare a lavorare per un mondo
migliore, dobbiamo avere fede nel fatto che anche noi
saremo oggetto di cure. Dobbiamo unirci nella fede, in
qualunque modo venga a noi. Prima che possiamo iniziare a
pensare di creare un mondo migliore, dobbiamo unirci nella
nostra causa.
Una volta fatto questo, le possibilità di creare un mondo di
pace, libertà ed uguaglianza sono infinite. Il mondo sarà
rinnovato con l’amore e la compassione e questa è l’unica
cosa che realizzerà il mondo che Gesù sognava.
Corey
Australia
29
23 dicembre 2009
Mercoledì, quarta settimana di Avvento
Letture
Malachia 3: 1-4, 23-24
Salmo 25
Luca 1: 57-66
Cambiare il modo di
pensare
Oggi nel nostro mondo si vivono la corruzione, la fame e la
disuguaglianza sociale, cose che ci distruggono ogni giorno di
più, trascinandoci su un cammino di perdizione nel quale,
alla fine, si incontra la distruzione totale. La maggior parte
delle cose che succedono attualmente è legata all’ignoranza
della società, perciò bisogna tentare di cambiare radicalmente
il suo modo di pensare.
Il mondo di oggi è un buon posto per vivere, però potrebbe
essere meglio, se noi lo volessimo; perché sia un luogo
abitabile, un luogo felice. Per questo dobbiamo cominciare
da noi stessi, cercando di cambiare in modo positivo ciò che
ci circonda e facendo il possibile per migliorare noi stessi. Il
mondo sarebbe migliore se ogni persona fosse migliore con
l’aiuto degli altri; così supereremmo le disuguaglianze e i
rifiuti; noi giovani ci sentiremmo ascoltati e tenuti in
considerazione nelle questioni della vita.
David Alexander
16 anni
Colombia
30
24 dicembre 2009
Giovedì, quarta settimana di Avvento
Letture
2 Samuele 7: 1-5, 8-11, 16
Salmo 89
Luca 1: 67-79
Molto amore
Per cambiare il mondo lo farei diventare pulito, con fiumi di
acqua pura e aria fresca. Non ci sarebbe inquinamento e
neanche tristezza; ci sarebbero solo allegria, felicità e molto
amore. Sarebbe anche un mondo in cui le persone non
badano alle differenze tra loro. Nessuno parlerebbe delle
diverse razze e religioni delle persone.
Mi piacerebbe avere il potere di eliminare la fame, le
malattie, la miseria e di aiutare le persone che non hanno un
posto dove vivere. Vorrei che tutti fossero amici e si
aiutassero a vicenda. Vedo che il mondo oggi è molto
violento e non è tanto bello come era prima, è molto
inquinato. Io cambierei questo. Non lascerei che tutte queste
succedessero. Il mondo sarebbe pulito e puro.
Dirléia
12 anni
Brasile
31
25 dicembre 2009
Natale (Messa di mezzanotte)
Letture
Isaia 9: 1-6
Salmo 96
Tito 2, 11-14
Luca 2: 1-14
Quando tutto ciò che
era sbagliato fosse
finalmente giusto…
La mia idea di un mondo nuovo è un mondo di pace ed
armonia, senza criminalità e violenza. Deve essere un posto
bello per viverci, dove tutti si amano come Gesù ci ha
insegnato. Dobbiamo tutti preoccuparci gli uni degli altri.
Cambierei il modo in cui le persone si trattano e chiederei a
Dio di insegnare a tutti l’amore e la cura per il prossimo.
Contribuirei a fermare il riscaldamento globale e a pulire la
Terra. Quando tutto ciò che era sbagliato fosse finalmente
giusto, mi siederei a pensare tra me e me: “che mondo
meraviglioso”.
Masego
11 anni
Repubblica Sudafricana
32
Principali articoli della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia
Sintesi
(Per il testo completo della Convenzione consultare: www.unhchr.ch)
Articolo 1: definizione
Ai sensi della Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano
avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la
maturità in virtù della legislazione applicabile.
Articolo 2: non discriminazione
Gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione
e a garantirli a ogni fanciullo senza distinzione di sorta e a prescindere da
ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di
opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori, dalla loro origine
nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro
incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza.
Articolo 3: interesse superiore
In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni
pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità
amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo
deve essere una considerazione preminente. Gli Stati parti si impegnano ad
assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere e
a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi
appropriati.
Articolo 4: attuazione dei diritti
Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi,
amministrativi e altri, necessari per attuare i diritti riconosciuti dalla
Convenzione.
Articolo 5: ruolo guida dei genitori
Gli Stati parti rispettano la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori o
della famiglia allargata, di dare al fanciullo l’orientamento e i consigli
adeguati all’esercizio dei suoi diritti.
Articolo 6: diritto alla vita
Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita.
Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e
lo sviluppo del fanciullo.
33
Articolo 7: nome e nazionalità
Il fanciullo è registrato al momento della sua nascita e da allora ha diritto a
un nome, ad una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i
suoi genitori e a essere allevato da essi.
Articolo 8: identità
Gli Stati si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo a preservare la
propria identità, nazionalità, nome e relazioni familiari.
Articolo 9: separazione dai genitori
Il fanciullo non deve essere separato dai suoi genitori contro la loro
volontà a meno che non sia necessario nell’interesse preminente del
fanciullo. Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo separato da entrambi i
genitori o da uno di essi di intrattenere regolarmente rapporti personali e
contatti diretti con essi.
Articolo 10: ricongiungimento familiare
Ogni domanda presentata da un fanciullo o dai suoi genitori in vista di
entrare in uno Stato o di lasciarlo ai fini di un ricongiungimento familiare
sarà considerata con uno spirito positivo, con umanità e diligenza.
Articolo 11: spostamenti e non-ritorni illeciti
Gli Stati adottano provvedimenti per impedire gli spostamenti e i nonritorni illeciti di fanciulli all’estero.
Articolo 12: diritto di opinione
Gli Stati garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di
esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa,
le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione
tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.
Articolo 13: libertà di espressione
Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende
la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni
specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta,
stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo.
Articolo 14: libertà di pensiero, di coscienza e di religione
Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di
coscienza e di religione.
Articolo 15: libertà di associazione
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Gli Stati riconoscono i diritti del fanciullo alla libertà di associazione e alla
libertà di riunirsi pacificamente.
Articolo 16: diritto alla riservatezza della vita personale e privata
Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua
vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua
corrispondenza, né di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione.
Articolo 17: accesso all’informazione
Gli Stati vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a
materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se
finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale
nonché la sua salute fisica e mentale.
Articolo 18: responsabilità dei genitori
Gli Stati faranno del loro meglio per garantire che i genitori esercitino una
responsabilità comune per quanto riguarda l’educazione del fanciullo e il
provvedere al suo sviluppo.
Articolo 19: protezione da abusi
Gli Stati adottano ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed
educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio
o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di
maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale.
Articolo 20: protezione speciale
Ogni fanciullo privato del suo ambiente familiare ha diritto a una
protezione e ad aiuti speciali dello Stato. Si terrà debitamente conto della
necessità di una certa continuità nell’educazione del fanciullo, nonché della
sua origine etnica, religiosa, culturale e linguistica.
Articolo 21: adozione
Gli Stati che ammettono e/o autorizzano l’adozione si accertano che
l’interesse superiore del fanciullo sia la considerazione fondamentale in
materia e vigilano affinché l’adozione di un fanciullo sia autorizzata solo
dalle autorità competenti.
Articolo 22: fanciullo rifugiato
Gli Stati adottano misure adeguate affinché il fanciullo il quale cerca di
ottenere lo statuto di rifugiato, oppure è considerato come rifugiato, possa
beneficiare della protezione e della assistenza umanitaria necessarie per
usufruire dei suoi diritti.
35
Articolo 23: handicap
I fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati hanno diritto ad una
vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità,
favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione
alla vita della comunità. Essi hanno diritto a cure speciali.
Articolo 24: diritto alla salute e alle cure mediche
Il minore deve poter godere del miglior stato di salute possibile e
beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Gli Stati si impegnano a
diminuire la mortalità infantile, a lottare contro la malattia e la
malnutrizione, a garantire alle madri adeguate cure prenatali e postatali.
Articolo 25: verifica periodica relativa alla collocazione
Gli Stati parti riconoscono al fanciullo che è stato collocato dalla autorità
competente al fine di ricevere cure, una protezione oppure una terapia
fisica o mentale, il diritto a una verifica periodica di detta terapia e di ogni
altra circostanza relativa alla sua collocazione.
Articolo 26: sicurezza sociale
Gli Stati riconoscono a ogni fanciullo il diritto di beneficiare della sicurezza
sociale, compresa la previdenza sociale, e adottano le misure necessarie
per garantire una completa attuazione di questo diritto.
Articolo 27: livello di vita
Ogni fanciullo ha diritto a un livello di vita sufficiente per consentire il suo
sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Spetta ai genitori la
responsabilità di assicurare le condizioni di vita necessarie allo sviluppo del
fanciullo. Gli Stati adottano adeguati provvedimenti per aiutare i genitori.
Articolo 28: istruzione
Gli Stati riconoscono il diritto del fanciullo all’istruzione e in particolare
rendono l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti;
incoraggiano l’organizzazione di varie forme di insegnamento secondario
aperte e accessibili a ogni fanciullo. La disciplina scolastica deve essere
applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo.
Articolo 29: finalità dell’istruzione
L’istruzione del fanciullo deve avere come finalità lo sviluppo della sua
personalità e delle sue facoltà mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità.
Deve sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali, il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua
e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese
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nel quale vive, e delle civiltà diverse dalla sua. Deve preparare il fanciullo
ad assumere le responsabilità della vita in una società libera.
Articolo 30: appartenenza a minoranze etniche
Un fanciullo autoctono o che appartiene a una minoranza etnica non può
essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di professare e
di praticare la propria religione o di far uso della propria lingua insieme
agli altri membri del suo gruppo.
Articolo 31: gioco e attività ricreative
Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a
dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare
liberamente alla vita culturale ed artistica.
Articolo 32: lavoro minorile
Il fanciullo deve essere protetto contro lo sfruttamento economico e non
deve essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile
di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al
suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale.
Articolo 33: uso illecito di stupefacenti
Gli Stati adottano ogni adeguata misura per proteggere i fanciulli contro
l’uso illecito di stupefacenti e per impedire che siano utilizzati fanciulli per
la produzione e il traffico illecito di queste sostanze.
Articolo 34: sfruttamento sessuale
Gli Stati si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di
sfruttamento sessuale e di violenza sessuale, incluse la prostituzione e la
pornografia.
Articolo 35: traffico di minori
Gli Stati adottano ogni adeguato provvedimento per impedire il rapimento,
la vendita o la tratta di fanciulli per qualunque fine e sotto qualsiasi forma.
Articolo 36: altre forme di sfruttamento
Gli Stati parti proteggono il fanciullo contro ogni altra forma di
sfruttamento pregiudizievole al suo benessere in ogni suo aspetto.
Articolo 37: tortura e privazione della libertà
Nessun fanciullo deve essere sottoposto a tortura o a pene o trattamenti
crudeli, inumani o degradanti. Né la pena capitale né l’imprigionamento a
vita devono essere decretati per reati commessi da persone di età inferiore
a diciotto anni. Ogni fanciullo privato di libertà deve essere trattato con
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umanità e con rispetto e in maniera da tener conto delle esigenze delle
persone della sua età. Ogni fanciullo privato di libertà sarà separato dagli
adulti, ed avrà diritto di rimanere in contatto con la sua famiglia.
Articolo 38: conflitto armato
Gli Stati adottano ogni misura possibile a livello pratico per vigilare che le
persone che non hanno raggiunto l’età di quindici anni non partecipino
direttamente alle ostilità. Gli Stati parti si astengono dall’arruolare nelle
loro forze armate ogni persona che non ha raggiunto l’età di quindici anni.
I fanciulli coinvolti in un conflitto armato devono beneficiare di cure e di
protezione.
Articolo 39: riabilitazione e reinserimento
Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per agevolare il
recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo
vittima di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti; di
torture o di ogni altra forma di pene o di trattamenti crudeli, inumani o
degradanti, o di un conflitto armato.
Articolo 40: fanciulli in conflitto con la legge
Ogni fanciullo in conflitto con la legge ha diritto a un trattamento che
favorisca il suo senso della dignità e del valore personale, che rafforzi il suo
rispetto per i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali e che tenga conto
della sua età nonché della necessità di facilitare il suo reinserimento nella
società. Il fanciullo ha diritto a garanzie quali: essere ritenuto innocente
fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente stabilita e
beneficiare di un’assistenza legale.
Articolo 41:
Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione pregiudica
disposizioni più propizie all’attuazione dei diritti del fanciullo che possano
figurare nella legislazione di uno Stato parte oppure nel diritto
internazionale in vigore per questo Stato.
Articoli 42 - 54
Gli articoli da 42 a 54 riguardano l’impegno degli Stati a far largamente
conoscere i principi e le disposizioni della Convenzione, con mezzi attivi e
adeguati, sia agli adulti che ai fanciulli; l’istituzione e il lavoro del Comitato
dei Diritti del Fanciullo; la responsabilità degli Stati in relazione
all’esecuzione degli obblighi contratti e la verifica periodica dei progressi
compiuti; il ruolo delle organizzazioni internazionali nell’attuazione
effettiva della Convenzione e nell’incoraggiamento della cooperazione
internazionale nel settore oggetto della Convenzione.
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FONDAZIONE MARISTA PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE ONLUS
P.le M. Champagnat 2
00144 Roma Italia
www.fmsi-onlus.org
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2 dicembre 2009 Mercoledì, prima settimana di Avvento