CARTA DEI SERVIZI
Ostetricia
Arzignano
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Ospedale Cazzavillan
Via del Parco, 1
36071 Arzignano (VI)
Direttore F.F.:
Dott. And rea Chiari
Vicario:
Dott. ssa Anna Racasi
Dirigenti Medici:
Dott. Antonio Chieppa
Dott.ssa Federica Ma riuzzo
Dott. Pasquale Scogna miglio
Dott.ssa Raffaella Baiocchi
Dott.ssa Rosi ta Vassallo
Dott.ssa Lorena Ca ssibba
Dott.ssa Antonella Miele
Dott.ssa Giulia Insolia
Ostetriche:
- Verd e Giulia
- La mberti Arabella
- Strasso Anna maria
- Strasso Nunzia
- Bellinato Giorgia
- Faccio Melissa
- Barbieri Ilenia
- Rubini Michela
- Zamperettti Margheri ta
- Sarcone Luana
- Refosco Rosa Ma ria
- Visonà Raffaella
- Ciusano Elisabetta
OSS:
- Zarantonello Daniela
- Ca mpana Zelda
- Corti vo Carolina
- Toniolo Simonetta
- Molinaro Rosanna
- Tomasi Rosanna
OSTETRICA COORDINATORE
Maria Luisa Pala (ostetricia e sala parto)
Come contattarci: Telefoni: 0444.479211 (Ostetricia) – 0444.479215 (Sala Parto) – 0444479221
(Ginecologia)
Fax: 0444.479416
E-mail: [email protected] t
Ubicazione: Direzione, day Surgery ed Ambula tori al I piano; Degenze Ostetricia e Ginecologia al III
piano
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IL PERCORSO NASCITA
Il Percorso Nascita abbraccia un’area di intervento vasta che comprende la salute
della donna e della coppia, la genitorialità consapevole e condivisa, la gravidanza, il
parto, la nascita e la crescita del bambino.
Al centro del percorso sono la mamma e il bambino nella loro espressione più ampia di
“coppia” e nucleo familiare, intesi come valore umano e sociale.
Il percorso diventa anche un “luogo” in cui potersi confrontare, dove si incontrano i
bisogni di salute e le aspettative della famiglia. L’organizzazione si può modificare per
rendere il servizio sempre più rispondente alle necessità della presa in carico globale.
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PRINCIPI ISPIRATORI
Tutti i servizi e le attività del Percorso Nascita che l’Azienda si impegna a garantire
sono ispirati in particolare ai seguenti principi:
Centralità della persona: il nucleo familiare è inteso come risorsa di salute in
costante relazione con l’istituzione, dove il dialogo rappresenta lo strumento di
conoscenza dei bisogni necessario per aiutare a rimuovere barriere culturali e
parzialità. Particolare attenzione è posta alle donne e ai nuclei migranti, dove la
domanda non espressa o difficilmente comprensibile, per barriere linguistiche, paure,
convinzioni e valori differenti, può portare a limitare la conoscenza dei servizi e la
loro accessibilità.
Umanizzazione e dignità della persona: ogni operatore svolge la sua attività tenendo
sempre presente la persona nel pieno rispetto della sua dignità, della sua cultura e dei
suoi bisogni individuali, qualunque siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o
sociali, con educazione, rispetto, cortesia e disponibilità.
Equità: ogni operatore, singolarmente o in equipe, è impegnato a svolgere le sue
attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale di fronte a tutti i nuclei familiari che
devono poter accedere nella stessa misura alle prestazioni sanitarie.
Uguaglianza: a parità di bisogni, pur riconoscendo la peculiarità della persona, gli
operatori riconoscono uguali diritti riguardo all’accesso ai servizi sanitari che devono
essere forniti a tutti senza distinzione di razza, genere, età, nazionalità, religione,
opinione politica, handicap fisici e mentali.
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Continuità delle cure: l’Azienda Sanitaria si impegna ad erogare il servizio in modo
integrato, regolare, continuo, e nel rispetto dei tempi, compatibilmente con le risorse
ed i vincoli istituzionali e normativi. Nel caso in cui si verifichino interruzioni o
disservizi per cause non attribuibili all’Azienda, ogni operatore si attiva per ridurre al
minimo i disagi.
Efficacia/Efficienza: l’Azienda si impegna affinché tutte le risorse disponibili siano
erogate nel modo più razionale ed oculato possibile per produrre i massimi risultati
possibili in termini di benessere del nucleo familiare.
Miglioramento dei servizi: l’Azienda si impegna a garantire servizi e prestazioni della
migliore qualità possibile, in relazione al contesto socio-economico e storico, alle
normative generali e locali, al peso dei bisogni della collettività, ai suggerimenti e alle
proposte della popolazione di riferimento.
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LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI
La legge italiana tutela la maternità tramite l’astensione obbligatoria, l’astensione
anticipata,, l’astensione posticipata dal lavoro e il congedo parentale (DLgs 151/2001
“Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n°53”).
L’astensione obbligatoria e l’astensione facoltativa
La legge prevede il congedo di
maternità dal lavoro (ex
astensione obbligatoria) durante i
primi due mesi precedenti la data
presunta del parto e nei tre mesi
dopo il parto (totale 5 mesi).
Fermo restando la durata
complessiva del congedo di
maternità (totale 5 mesi), la
donna può continuare a lavorare
fino al mese precedente la data
presunta del parto (8° mese di
gravidanza) utilizzando così un solo mese prima del parto e 4 mesi dopo il parto.
L’astensione obbligatoria dal lavoro può essere seguita dal congedo parental e (ex
astensione facoltativa) da utilizzare entro l’8° anno di vita del bambino. Il congedo può
essere utilizzato in modo continuativo o frazionato. Questo lasso di tempo può essere
ripartito tra madre e padre o essere corrisposto a un solo genitore.
È necessario il rilascio della certificazione da parte di un ginecologo da consegnare
successivamente al datore di lavoro.
L’astensione anticipata
Il diritto all’interdizione dal lavoro è previsto per i seguenti motivi:
a) Complicanza della gestazione o preesistenti forme morbose che si presume
possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (necessita di certificazione
da parte dello specialista ginecologo)
b) Quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla
salute della donna e del suo bambino e la lavoratrice non può essere spostata ad
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altre mansioni (certificazione da parte dell’Ispettore del lavoro attivato da
parte della paziente o del datore di lavoro)
La domanda va accompagnata da certificato medico di gravidanza.
La documentazione deve essere presentata alla Direzione Provinciale del Lavoro del
luogo di residenza della lavoratrice.
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LA GRAVIDANZA
NEL LIBRETTO DELLA GRAVIDANZA SONO RIPORTATE:
-
VISITE
-
ESAMI EMATOCHIMICI
-
ECOGRAFIE
Il libretto ostetrico viene rilasciato, completo dei dati anagrafici, della visita
effettuata, al primo controllo presso l’ambulatorio ostetrico di Montecchio Maggiore
(Centro Donna).
Ai controlli successivi bisogna ricordarsi di portarlo
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LA DIAGNOSI PRENATALE
È un insieme di tecniche diagnostiche e strumentali
per scoprire ed eventual mente trattare le malattie
congenite prima che il bambino nasca.
La diagnosi prenatale comprende le seguenti attività:
-
Diagnostica non invasiva: ecografie e/o test
combinato
-
Diagnostica invasiva: villo centesi ed
amniocentesi.
Le diagnostiche non invasive
Vengono effettuate sedute di ecografie:
-
Ostetriche di I livello: del 1°, 2° e 3° trimestre,
Test Combinato: È l’esame che prevede un prelievo ematico venoso ed ecografia con
la translucenza nucale. Ha lo scopo di calcolare il rischio individuale della paziente di
avere un figlio affetto dalla Sindrome di Down. Il Test combinato si esegue tra le 11
settimane e le 13 settimane + 6 giorni.
La diagnostica invasiva L’esame per la diagnosi prenatal e invasivo è gratuito se la
donna ha compiuto 35 anni alla data del prelievo o se rientra in una categoria a rischio.
Si esegue un colloquio informativo con il medico ginecologo, circa due settimane prima
del prelievo.
Villocentesi: è un prelievo di tessuto placentare che si esegue tra la 10° e la 12°
settimana compiuta di gravidanza e permette di diagnosticare tutte le anomalie
cromosomiche di forma e di numero del feto. L’esame consiste in una puntura
dell’addome materno sotto guida ecografica.
La villocentesi rispetto all’amniocentesi, a parità di rischi di aborto, fornisce una
risposta più rapida.
Amniocentesi: È l’esame che prevede la puntura ecoguidata, dal sacco amniotico per il
prelievo di liquido amniotico (liquido in cui nuota il bambino all’interno del sacco
amniotico) al fine di controllare la mappa cromosomica e quindi escludere la presenza
di anomalie di forma e di numero dei cromosomi (trisomia 21, 13, 18,..). Si esegue a
partire dalla 16^ settimana di gravidanza. Con i metodi tradizionali l’esito
dell’amniocentesi è disponibile 2-3 settimane dopo il prelievo.
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Per informazioni e prenotazioni, contattare il numero 0444.479215 dal lunedì al
venerdì SALA PARTO.
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CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA
Gli obiettivi del corso sono:
-
favorire la salute e il benessere della gravidanza
favorire i processi fisiologici della gravidanza e del parto
educare l’approccio attivo alla nascita
favorire il legame madre-bambino (bonding)
attivare le risorse endogene della donna
sostenere i processi decisionali e la scelta informata
A chi si rivolge il corso?
a tutte le gravide dal terzo trimestre
Programma ostetriche
- I incontro: conoscenza del gruppo e legame madre-bambino
- II incontro: il travaglio e il dolore
- III incontro: il perineo e il parto
- IV incontro: distacco e allattamento
- V incontro (anche i papà): ritorno a casa
Durante questi incontri si alternano momenti di teoria, esercizi di rilassamento, di
lavoro corporeo e di visualizzazione e spazio per le domande delle partecipanti.
Luogo del corso:
I corsi con l’ostetrica si effettuano presso i reparti di ostetricia-ginecologia
scegliendo uno dei seguenti orari e mantenendolo per tutta la durata del corso:
il venerdì:
I gruppo dalle 13.45 alle 16.30
II gruppo dalle 16.45 alle 19.30
con un massimo di 15 partecipanti per gruppo
Cosa portare:
impegnativa del ginecologo o del medico
curante indicante: “corso di preparazione al
parto” (è richiesto il pagamento di un ticket)
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abbigliamento comodo: tuta da ginnastica, calze antiscivolo
telo mare/coperta: per stendersi sui materassini durante gli esercizi.
Incontri con gli specialisti (aperti anche ai papà)
Psicologo del consultorio familiare
- cambiamenti psicologici nella futura mamma e nel futuro papà durante la
gravidanza e dopo il parto
- competenze del feto/neonato
- il ruolo di genitore
- prevenzione della depressione post-partum
Ginecologo:
- controlli ostetrici in gravidanza
- patologia del III trimestre di gravidanza e del parto
- parto operativo e taglio cesareo
Pediatra ospedaliero ed infermiere del nido
- attaccamento precoce e rooming-in
- nido aperto
- screening neonatale
- prevenzione infezioni perinatali
Pediatra di famiglia
a) 7 azioni preventive per migliorare la salute dei vostri figli e diventare
“genitori più”
b) organizzazione dell’ambulatorio del pediatra di libera scelta.
Luogo degli incontri:
le date e il luogo degli incontri con gli specialisti vengono comunicati durante il corso.
Le iscrizioni si effettuano:
Tramite CUP (centro unico prenotazione)
Da numero fisso: numero verde 800212525
Da cellulare: 0445.425188
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
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La gravidanza a rischio
La gravidanza è considerata a rischio quando avviene in donne i cui i problemi di salute
preesistenti o iniziati in gravidanza possono compromettere il benessere della donna
e/o del nascituro (malattie ereditarie, autoimmuni o infettive, obesità, diabete,
cardiopatie, ipertensione, ritardo di crescita fetale,..).
Prestazioni: visite ostetriche, ecografia ostetrica, flussimetria materno-fetale,
cardiotocografia.
Orari: dal martedì al giovedì pomeriggio (tre appuntamenti disponibili al giorno: ore
14.00, ore 18.00, ore 19.00)
Prenotazioni: l’accesso all’ambulatorio avviene unicamente su indicazione medica.
Ubicazione: ambulatorio multifunzionale ostetricia 3° piano ospedale Arzignano.
La gravidanza oltre il termine
La gravidanza general mente ha una durata di 40 settimane anche se può variare di 4-5
settimane dalla data teorica calcolata. Si considerano comunque a termine gravidanze
tra 37 e 42 settimane. Si considera gravidanza oltre il termine a partire dalla 40^
settimana e 1 giorno di gestazione.
Monitoraggio gravidanza oltre il termine: innanzitutto verificheremo, tramite
l’ecografia della 12^ settimana, se la sua gravidanza corrisponde al periodo dell’ultima
mestruazione; quindi calcoleremo la data presunta del parto (40 settimane) applicando
una semplice regola chiamata di Naeagle (D.P.P.= ultima mestruazione + 7 giorni – 3
mesi). Potrebbe esserci una differenza di uno-due giorni rispetto alla data calcolata
all’inizio della gravidanza: questo non la deve sorprendere né preoccupare.
A partire dalla 40^ settimana e 1 giorno, il suo bambino verrà sorvegliato mediante il
rilevamento di alcuni parametri materni da parte dell’ostetrica (pressione arteriosa,
peso e stick urine), l’esecuzione di un tracciato cardiotocografico (CTG) e di un
ecografia che serve SOLO per verificare la quantità del liquido amniotico (il sesso e il
peso del bambino NON fanno parte di questa ecografia). In casi particolari l’ecografia
potrebbe servire anche per altri parametri, sarà il medico a deciderne l’utilità caso
per caso. Dall’analisi di questi accertamenti il ginecologo valuterà se va tutto bene. In
tal caso ripeterà un monitoraggio CTG e il controllo dei parametri a giorni alterni. A 41
settimane ripeterà anche la valutazione del liquido amniotico mediante l’ecografia.
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Se a 41 settimane e 3 giorni non avesse ancora partorito, Lei verrà ricoverata e verrà
aiutata a partorire mediante la somministrazione di farmaci che verranno decisi al
momento del ricovero. Potrebbe accadere che durante questi controlli il medico
ritenga opportuno anticipare il ricovero di qualche giorno. In tal caso verrebbe
informata della situazione clinica e sulle decisioni adottate. Questo tipo di
monitoraggio che attual mente viene considerato il più idoneo dalla comunità scientifica
per sorvegliare una gravidanza oltre il termine, ha la possibilità di prevenire talune
patologie del bambino, ma non tutte. Infatti alcuni eventi (quelli acuti) non sono
prevedibili con alcun tipo di esame. Al primo incontro le verrà consegnato il consenso
informato per leggerlo e sottoscriverlo.
Nel corso dei controlli viene anticipata la compilazione della cartella clinica materna e
del bambino, la lettura e compilazione dei consensi per la privacy.
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IL PARTO E LA NASCITA
Dove partorire. L’accoglienza e il ricovero
La scelta del luogo del parto è fatta dalla futura mamma e/o dalla coppia.
La donna si deve trovare nel posto che lei ritiene più adatto per dare alla luce il suo
bambino.
Per questo è molto importante che si interroghi, durante la gravidanza, su quale sia il
posto che la rassicura maggiormente.
È altresì importante che la futura madre possa interrogarsi sul fatto di vivere questa
esperienza con qualcuno vicino a lei oppure in solitudine.
Quando andare in ospedale per il parto
-
Quando le contrazioni sono regolari per intensità, frequenza e durata da almeno
un paio di ore.
-
Quando avviene la perdita delle acque (liquido amniotico), specie se il liquido non
è chiaro.
-
Quando le perdite di sangue sono più di qualche goccia.
-
In tutti i casi in cui ci sono dubbi.
Cosa portare in ospedale
È consigliabile preparare l’occorrente per la degenza in ospedale in prossimità del
termine di gravidanza.
Cosa preparare per l’ospedale in attesa del parto
-
Tutti gli esami eseguiti nel corso della gravidanza (il gruppo sanguigno e fattore
Rh anche se eseguito fuori dalla gravidanza).
-
Documento di identità.
-
Tessera sanitaria elettronica.
-
Effetti personali per mamma e bambino.
Gli effetti personali per mamma e bambino
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Non sono richiesti effetti personali particolari, tuttavia per semplificarne la scelta
può essere di aiuto questo elenco.
Per la mamma
Camicia da notte ampia, preferibilmente aperta completamente sul davanti, per
il momento del parto, non stretta su braccio e avambraccio per agevolare la
ricerca di accessi venosi.
Pigiama o camicia da notte, secondo le abitudini personali per il dopo parto, con
apertura per allattamento. Reggiseno adatto per l’allattamento. Mutandine di
rete monouso in grado di supportare pannolini ingombranti
Per il neonato
Estate
Canottiera e mutandine di spugna sgambata o body
canottiera.
Calzine corte, berrettino di cotone.
Magliettina o vestitino a maniche lunghe oppure tutine a maniche lunghe.
TUTTI GLI INDUMENTI DEVONO ESSERE DI COTONE
Primavera-Autunno
Magliettina di cotone a mezze maniche e mutandine
di spugna o body a mezza manica.
Maglietta, golfino o felpina di cotone a maniche
lunghe e ghettine di cotone leggero oppure tutine di
cotone leggero, calzine, berrettino di cotone.
Inverno
Magliettine di cotone maniche corte e mutandine di
spugna o body a mezza manica.
Maglietta, golfino o felpina di cotone e ghettine di
spugna, ciniglia oppure tutina a manica lunga.
Babbucce o calzine, coperta, berrettino di cotone.
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Il neonato necessita di un cambio compl eto al giorno. È bene portare qualche cambio in
più qualora ve ne fosse bisogno. Si prega di preparare il cambio in buste separate con
nome e cognome. Si raccomanda la praticità e la semplicità delle tutine e delle
magliette. Se la maglietta esterna è dotata di colletti ampi, provvedere a fissarli in
modo che non ricoprano il viso del neonato. Nel primo cambio inserire un asciugamano
morbido per il primo bagnetto.
SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO OSTETRICO-GINECOLOGICO
È un servizio attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, a cui è possibile accedere
direttamente, per condizioni cliniche necessitanti una valutazione in
urgenza/emergenza sia della donna gravida che della paziente con problemi
ginecologici.
Ubicazione:
-
Le pazienti in gravidanza eseguono le prestazioni di pronto soccorso con
accesso diretto, presso il reparto di ostetricia al terzo piano.
DEGENZA ORDINARIA IN OSTETRICIA
PRESTAZIONI: assistenza al travaglio e al parto fisiologico; taglio cesareo
programmato e in urgenza; sterilizzazione tubarica in corso di taglio cesareo laddove
richiesta; assistenza e trattamento della patologia ostetrica dopo la 20° settimana di
gestazione
UBICAZIONE DEGENZA OSTETRICIA: terzo piano- ospedale Arzignano
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IL TRAVAGLIO E IL PARTO
Il momento del parto per la futura mamma è
carico di aspettative.
Sarà cura degli operatori accogliere le scelte che
la donna propone rispetto al proprio parto
coniugandole, in maniera flessibile, con le
necessità cliniche e assistenziali che possono
intervenire.
L’ostetrica è la figura di riferimento e di sostegno
che accompagnerà la donna in questo percorso.
Nella gravidanza fisiologica il neonato e la mamma si predispongono per un parto per
via vaginale e, se il decorso è avvenuto senza problemi, con il travaglio che inizia
natural mente, vi è un’alta probabilità di partorire in modo spontaneo.
L’inizio e l’andamento del travaglio sono influenzati dal decorso della gravidanza e
favoriti dalle condizioni ambientali. Un supporto continuo e un sostegno emotivo
durante il travaglio favoriscono un’esperienza positiva della nascita. Con l’aiuto della
persona di fiducia e dei professionisti, la donna può affrontare meglio la fatica, la
gioia, la paura e il dolore mettendo in pratica quanto appreso durante il Corso di
accompagnamento alla Nascita.
L’ostetrica che l’aiuterà sarà pronta a ricordarle tecniche, sperimentare movimenti,
posizioni più comode alla e modi di respirare adattandoli al momento, docce tiepide,
parto senza episiotomia, attaccamento precoce al neonato, recisione tardiva del
cordone.
La paziente può avere vicino al momento del travaglio/parto una persona di fiducia.
I diversi modi di partorire
Il nostro Ospedale offre, in base alle condizioni cliniche madre/bambino, varie modalità di
parto:
il parto attivo - durante il travaglio la futura mamma potrà muoversi attivamente e scegliere
la posizione del parto nel rispetto dei suoi tempi e delle sue esigenze.
Il parto tradizionale – viene scelto di solito per necessità cliniche ed assistenziali più
complesse.
Induzione farmacologica del parto – Dopo le 41 settimane e 3 giorni, è necessario
“provocare”il parto (induzione) che consiste nel far iniziare il travaglio attraverso l’utilizzo di
farmaci.
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Possono insorgere delle condizioni, materne (diabete, ipertensione resistente alla terapia,
eccessivo aumento ponderale,..) o fetali (macrosomia fetale, oligoamnios, ..), per le quali non si
può aspettare l’insorgere spontaneo delle contrazioni e il momento del parto viene anticipato
farmacologicamente.
L’induzione del parto necessita il ricovero in ospedale e il monitoraggio materno e fetale.
Il parto in analgesia epidurale – Vi è la possibilità di effettuare l’analgesia epidurale in
travaglio; è indicato alle donne per le quali il dolore presenta una difficoltà che impedisce di
vivere l’evento in modo sereno.
È richiesta una consulenza anestesiologica, effettuata dagli anestesisti, a pagamento, per
raccogliere un’anamnesi e dare informazioni sulla procedura.
COME PRENOTARE LA CONSULENZA?
Telefonando tutti i giorni, circa un mese prima la data presunta del parto (33-34 sett.), al
0444.479211 dalle ore 12.00 alle ore 14.00.
QUANDO E DOVE?
Ogni sabato del mese al mattino, 3° piano ostetricia.
COSTI
Munirsi di impegnativa, ticket come visita anestesiologica.
Il contenimento del dolore
Il dolore del travaglio non è sintomo di malattia, ma esprime e promuove il naturale
svolgersi dei tempi del parto-nascita. La percezione del dolore è variabile e
influenzata da condizioni fisiche del momento, dalle emozioni, dalle circostanze sociali,
culturali e assistenziali. Si può contenere il disagio attraverso strategie naturali o
farmacologiche.
Le strategie naturali:
-
Assistenza e supporto continuativi
-
Sostegno emotivo, comunicazione, informazione,
coinvolgimento nelle scelte.
-
Azioni di sollievo, muoversi durante il travaglio e
scegliere le posizioni più adatte.
-
Immersione, durante il travaglio, in vasca con
acqua o eventuale doccia calda.
-
Tecniche di rilassamento apprese durante il corso
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di preparazione alla nascita.
Le strategie farmacologiche
L’analgesia epidurale è una tecnica che permette di controllare il dolore durante il
travaglio di parto. Le informazioni dettagliate, sui vantaggi e rischi correlati a tale
tecnica, verranno fornite durante il colloquio con l’anestesista.
POST-PARTUM PARTO SPONTANEO
Con la nascita del bambino, si posizionano i braccialetti riconoscitivi alla mamma e al
bambino, si aspetta l’espulsione della placenta, avviene l’attaccamento precoce al seno.
Il ginecologo effettua eventual mente la sutura di lacerazioni o episiotomia.
Si chiama post-partum il periodo di due ore dopo la nascita del bambino, tale durata è
stabilita convenzional mente in base ad una norma italiana che impone a chi ha assistito
al parto di sorvegliare per almeno due ore le condizioni della donna; in particolare
dovrà essere controllato:
-
Lo stato generale della donna,
-
La perdita di sangue
-
La contrazione e retrazione dell’utero
In questo tempo la donna viene accompagnata a letto (proprio della stanza assegnata)
e insieme al bambino e al papà, nell’anticamera della sala parto (zona post-partum)
aspettano sotto la sorveglianza ostetrica e medica il periodo del post-partum.
Successivamente la paziente viene accompagnata in stanza con il letto.
TAGLIO CESAREO PROGRAMMATO
È un intervento chirurgico mediante il quale si estrae il bambino attraverso una
incisione chirurgica praticata sulla parete addominale. Si rende necessario in tutte
quelle occasioni in cui un parto per via vaginale è impossibile o presenta rischi maggiori
(per la madre o il bambino) rispetto alla via vaginale. La paziente accede alla struttura
previo appuntamento circa 10 giorni prima del ricovero programmato. In questa
occasione vengono eseguiti: esami del sangue, el ettrocardiogramma, controllo dei
parametri materni e fetali, compilazione della cartella clinica materna e neonatale e
consensi (privacy, taglio cesareo, eventuale sterilizzazione tubarica).
Alle donne pre-cesarizzate che richiedono il parto di prova, viene eseguito un esame
obiettivo dell’attual e gravidanza. e si aspetterà l’evento parto, fino a 41 sett.. + 3 gg
POST-PARTUM TAGLIO CESAREO
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Il periodo del post-partum la puerpera resta nella zona post-partum, posizionata sul
letto corrispondente alla stanza assegnatale. Il monitoraggio è più seriato per il
controllo dei parametri materni.
Viene effettuato l’attaccamento precoce al
seno.
Per il soggiorno in ospedale saranno forniti
Stoviglie monouso
Acqua
Pannolini per mamma e bambino
È nato/a
Il modello organizzativo-assistenziale è quello del rooming-in che consente di tenere il
bambino accanto alla mamma fin dalla nascita per consolidare la diade madre-bambino;
per lo stesso motivo viene effettuato l’attaccamento precoce al seno, anche per
favorire l’allattamento al seno.
La denuncia di nascita
La denuncia di nascita di un bambino è una dichiarazione obbligatoria che deve essere
iscritta nei registri dello Stato Civile presso i Comuni.
Per fare la denuncia è necessario l’attestato di nascita che viene rilasciato
dall’ostetrica che ha assistito al parto/taglio cesareo.
La dichiarazione di nascita
La Dichiarazione di nascita deve essere fatta portando
l’Attestazione di nascita a uno dei seguenti uffici:
- presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui è
avvenuto il parto entro 3 giorni dalla nascita.
- Oppure presso l’Anagrafe del comune dove è avvenuta la
nascita entro 10 giorni dalla nascita.
Coppia sposata: è sufficiente la presenza di un genitore, munito di documento di
identità di entrambi i genitori.
Coppia di fatto: è necessaria la presenza di entrambi i genitori muniti di documento
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di identità. È possibile avvalersi del pre-riconoscimento da effettuare durante la
gravidanza nel comune di residenza.
Madre sola: è necessaria la presenza della madre con un documento di identità.
Anche la madre sola può avvalersi
del diritto di pre-riconoscimento.
LA DEGENZA
Dopo parto spontaneo o taglio
cesareo i giorni di permanenza in
ospedale sono 3, salvo casi in cui si
aggiungano delle complicazioni sia
per la mamma che per il bambino.
ORARI VISITE IN REPARTO
Nel nostro reparto è attivo il servizio di
rooming-in, cioè tenere la madre e il
bambino insieme nella stessa stanza
durante la degenza in ospedale, i papà e fratellini possono accedere a qualsiasi ora diurna in
reparto.
I parenti e amici possono accedere al reparto solamente dalle 19.00 alle 20.00 nei giorni
feriali, e nei giorni festivi anche dalle 11.00 alle 12.00. In questi orari i neonati saranno
custoditi all’interno del nido.
SI PREGA DI RISPETTARE GLI ORARI.
LA DIMISSIONE
La dimissione per il parto spontaneo e per il taglio cesareo avviene in terza giornata.
Per il taglio cesareo in seconda giornata viene effettuata la visita e la medicazione.
Per il parto spontaneo viene effettuata la visita in terza giornata.
Alla dimissione viene consegnata dal medico, la lettera di dimissione da consegnare al
proprio medico di famiglia, dove sono riportate informazioni relative al proprio tipo di
parto, la data di nascita e i dati relativi al neonato. Viene inoltre indicato il consiglio al
prossimo controllo ed eventuali terapie da continuare dopo la dimissione.
Nel caso in cui le siano stati prescritti farmaci, sempre alla dimissione, secondo il
Decreto n°141 del 30 settembre 2009 “Farmaci in distribuzione diretta” le verrà
consegnato un modulo da presentare alla farmacia dell’ospedale per il ritiro della
terapia.
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IL RITORNO A CASA
Il ritorno a casa dopo il parto è un momento di
grande gioia e un traguardo desiderato. È
importante continuare a sostenere la triade
mamma-bambino-padre nelle varie difficoltà,
curiosità o dubbi rispetto all’allattamento e alla
cura del neonato. È inoltre necessario prevenire e
individuare tempestivamente i problemi connessi al
post-partum. La continuità assistenziale è garantita
dalla continuità effettuata in associazione con il Consultorio Familiare che si occupa
del controllo della salute della famiglia, in particolare con l’ambulatorio di ginecologia e
di pediatria. Alla dimissione i medici e il personale del nido daranno le informazioni
necessarie a favorire tali contatti.
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Carta dei servizi elaborata e stampata: 14 Febbraio 2012.
La Direzione si impegna ad effettuare
l’aggiornamento della carta dei servizi ogni anno.
Il disegno della copertina è stato realizzato dall’ostetrica Strasso Annamaria.
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speriamo bene compatibile