GLOBETROTTER
PERIODICO VOLVO ITALIA S.P.A. ■ N. 2 2005
PREMIERE
SPECIALE NUOVI VOLVO FH/FM
IL VIAGGIO DEL CAFFÈ
DAL BRASILE ALL’ITALIA PER UN ESPRESSO
CARICHI STRAORDINARI
I TRASPORTI PIÙ INSOLITI DEL MONDO
UN MODO NUOVO DI VIVERE L’AMBIENTE
L’AMBIENTE E I VALORI DEL GRUPPO VOLVO
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total PERFORMANCE
Nel settore degli autocarri migliorare le prestazioni ha sempre significato qualcosa
di più del semplice aumento di potenza e coppia. Fattori fondamentali certo,
ma un nuovo standard di cambio automatizzato, un freno motore straordinario,
un ambiente di guida estremamente confortevole ed un sistema di sicurezza che
non è secondo a nessuno, sono altrettanto importanti. Non basta, una maggiore redditività dipende,
anche, da una Rete e da un Concessionario in grado di fornire un pacchetto di servizi
completo ed un supporto su misura per le vostre esigenze. Pensiamo di conoscere
gli elementi fondamentali per il progresso dei nostri clienti e delle loro aziende.
Con la nuova gamma Volvo FH per il trasporto pesante, ogni aspetto dell’autocarro,
della guida e dell’assistenza fornita dai Concessionari è stato concepito per
fare la differenza - un nuovo livello di performance totale. Al vostro servizio.
VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS
www.volvotrucks.it
VEICOLI
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DOPOVENDITA
FINANZIAMENTO
GESTIONE DEL TRASPORTO
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GLOBETROTTER
contenuti n. 2/2005
32 Il viaggio del caffè
Globetrotter ha seguito la via del caffè dalle piantagioni in Brasile, fino ad un piccolo bar
di Milano.
8 CHIEDETELE LA LUNA
Alla scoperta di Vercesi Holding Group, leader
nel trasporto a temperatura controllata.
44 CONTRATTI DI MANUTENZIONE
E RIPARAZIONE - FINANZIAMENTO
GOLD FINGER
Da non perdere: promozioni e finanziamenti.
42 STREGATO DALLA SVEZIA
46 SEI CON NOI?
In viaggio con Mario Cardinali
da Ascoli agli stabilimenti Volvo.
Un’iniziativa Volvo Truck Italia per raccogliere
fondi da destinare alla ricerca contro il cancro.
E INOLTRE: 5 START 31 IL FUTURO 37 FUNZIONAMENTO 40 EUROVISIONE 41 IO E IL MIO VOLVO 48 VOLVO NEWS
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GLOBETROTTER
2/2005
Calendario
EVENTI DA NON PERDERE
EDITORIALE
I nuovi Volvo FH e FM:
pensati per una
Performance Totale
VOLVO OCEAN RACE 2005-2006: RITORNA L’AVVENTURA!
L’avvincente regata Volvo ha avuto il suo “start” dalla terra di Galizia, in Spagna.
Nei prossimi 8 mesi compresi tra il 2005 e il 2006 i migliori velisti al mondo
gareggeranno intorno al pianeta in condizioni estreme, suscitando entusiamo
ovunque andranno. Seguite la regata, visitando il sito ufficiale e, se avete intenzione
di partecipare ad una delle tappe, eccovi il calendario!
www.volvooceanrace.org - www.volvotrucks.it
05.11 2005
04.02 2006
Sanxenxo (Galicia) START
Melbourne (Australia)
26.12 2005
25.03 2006
Cape Town (Sud Africa)
Rio de Janeiro (Brasile)
29.04 2006
Baltimora/Annapolis (USA)
29.05 2006
Portsmouth (Uk)
11.06 2006
Rotterdam (Paesi Bassi)
17.06 2006
Goteborg (Svezia) FINISH
Web guide
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Nuovissima versione del
sito di Volvo Truck Italia
contenente più di 500 pagine
con aree dedicate.
LA GUIDA DI GLOBETROTTER AI MIGLIORI SITI INTERNET
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stasera? Per voi i migliori
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di cucina e al percorso
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utili di hotel, ristoranti,
stazioni di servizio, aree di
parcheggio.
GLOBETROTTER Periodico Volvo Italia S.p.A. - Anno 10 2/2005 Direzione, Redazione, Amministrazione:
Corso Europa 2, 24040 Zingonia-Boltiere (Bg) Tel: 035 88 91 11 Fax: 035 80 75 64 Direttore responsabile:
Cristina Gmeiner Hanno collaborato: Dario de Rosa, Daniele Pelosi, Federico Ferraro, Roberto Panseri,
Raimondo Santucci, Ornella Grigis, Isaia Beccalli Stampa: Punto Offset Fotolito: Fram Foto: Marco Riva,
Archivio Volvo Italia S.P.A. - Registrazione tribunale di Milano n° 83 del 12-02-96
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C
ari Lettori,
come avrete potuto notare dalla
copertina, abbiamo molte notizie di
rilievo in questo numero di Globetrotter. Ecco
dunque le nuovissime versioni di Volvo FH e
FM alimentate da una motorizzazione da 13 litri
che manterrà Volvo - e la nostra clientela ai vertici in fatto di competitività.
La sezione speciale di 16 pagine vi fornirà una
guida completa circa le innovazioni, i benefici
e, appunto, le performance che questi nuovi
Veicoli sono in grado di offrire.
Non accontentatevi di scegliere un autocarro
valutandolo per le sue prestazioni. Chiedete
di riuscire a ottenere maggiori prestazioni del
conducente e prestazioni economiche sempre
migliori: in poche parole volete ottenere quelle
che noi chiamiamo performance totali.
Abbiamo imparato negli anni che il giudizio
che i clienti formulano su di noi si basa sui
fatti, non sulle parole. Ed è per questo motivo
che ognuno di noi in Volvo Trucks, che abbia
funzioni di vendita, di assistenza, di supporto o
amministrativa, deve svolgere la sua parte.
Con il nuovo posizionamento Total
Performance dei nuovi modelli Volvo FH e
Volvo FM, abbiamo preso l’iniziativa e stiamo
rispondendo in modo veloce alle aspettative dei
nostri clienti.
Buona lettura a tutti!
Marco Lazzoni
AMMINISTRATORE DELEGATO
VOLVO TRUCK ITALIA
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START
NOVITÀ E APPROFONDIMENTI
:
3D Truck Configurator
Accessori che si adattano alla perfezione al vostro autocarro Volvo
Il sito www.volvotrucks.it ospita il
Volvo, che vi consentiranno di
per un maggiore comfort.
gli autocarri Volvo. Ciò significa
“3D Truck Configurator”, il posto
personalizzare il vostro Volvo
Tutti gli accessori originali
che si adatteranno facilmente
giusto per conoscere più da vicino
con qualsiasi accessorio: dai
Volvo sono stati progettati e
e perfettamente in termini di
la gamma esclusiva di accessori
dispositivi di sicurezza ai dettagli
selezionati specificamente per
estetica e colore. Visitatelo!
Cabine Volvo: protezione per l’uomo
Il tipo di incidente più comune
prevede il rovesciamento
dell’autocarro o la collisione
frontale. In questo caso, così
come in altri incidenti in cui la
cabina entra in collisione con un
oggetto esterno o con il terreno,
l’obiettivo principale è assorbire
l’energia attraverso la cabina in
modo da garantire una cellula di
sopravvivenza per gli occupanti.
A questo scopo, la struttura della
cabina viene realizzata in acciaio
ad alta resistenza e rinforzata
frontalmente e in corrispondenza
delle portiere. I montanti della
cabina sono progettati in modo
da cedere entro un determinato
limite. In questo modo, la cabina
può arretrare riducendo al
minimo la penetrazione e la
deformazione che potrebbero
causare lesioni al conducente.
Tutte le cabine Volvo soddisfano
lo standard svedese di resistenza,
il più rigoroso a livello mondiale. Il
programma di prove comprende
il test con pendolo frontale,
che simula tra l’altro lo scontro
con ostacoli sul terreno in un
incidente con rovesciamento.
Il test con pendolo posteriore
simula invece l’impatto del carico
in caso di fuoriuscita e collisione
con la zona posteriore della
cabina.
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START
Sì viaggiare
Abbiamo incontrato alcuni autisti e abbiamo cercato di sapere qualcosa di più sulla colonna sonora
dei loro lunghi viaggi lungo le autostrade d’Europa. Ne è emerso un quadro davvero interessante: le
scelte sono diverse (alcune particolarmente sorprendenti), ma la passione per la musica è la stessa.
Perché sa sorprendere, distendere ed è un’insostituibile compagna di viaggio.
Claudio Maggi:
34 anni
Urgnano (Begamo, Italy),
Artista preferito:
Francesco De Gregori
Album:
”La donna cannone”
Kocapinar Mesut
37 anni
Ortakoy/Askaray
(Turchia)
Artista preferito:
Sikidim Tarkan
Gonzalo Debesa
46 anni
Taragona (Spagna)
Artista preferito: Luz Casal
Album: ”Acontraluz”
Emilio Carbonll
48 anni
Valencia (Spagna)
Artista preferito:
Dire Straits
Album:
”Brothers in arms”
Kartoafà Simion
50 anni
Lione (Francia)
Artista preferito:
Al Bano Carrisi
Album: ”Emozionale”
Cristian Tomasich
26 anni
Ljubljana (Slovenia)
Artista preferito:
Lenny Kravitz
Album: ”Circus”
Milos Domanickj
25 anni
Praga (Repubblica Ceca)
Artista preferito:
Bob Marley
Album: ”Exodus”
Pietro Dicaro
50 anni
Milano (Italia)
Artista preferito:
Lucio Battisti
Album: ”Emozioni”
Darko Stanisevic
31 anni
Zagabria (Croazia)
Artista preferito:
Lorenzo ”Jovanotti”
Album: “Buon Sangue”
Tappa... all’Osteria Caserma Guelfa
Se vi capita di passare da San Benedetto
del Tronto non vi potete perdere le
specialità dell’Osteria Caserma Guelfa. Posta
lungo la statale Adriatica, al confine tra
Marche e Abruzzo, occupa i locali con alti
soffitti a botte della stazione di dogana della
strada Salaria, realizzata dai romani per
l’approvvigionamento del sale.
La cucina è fatta di ricette tradizionali
e popolari a base di pesce che arriva
sempre fresco dal porto di San Benedetto.
Gli antipasti sono al naturale o appena
manipolati: ci sono calamaretti scottati,
uova di seppia, cicale di mare, scampi
bolliti, triglie marinate tanto altro ancora.
Tra i primi ricordiamo, solo per fare qualche
esempio, spaghetti con sugo di moscardini,
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di cozze, al nero di seppia, ravioli di pesce,
rigatoni ai crostacei e poi pesce, pesce e
ancora pesce... Ottima selezione di etichette
e prezzi ragionevoli.
Da annotare, infine, il Festival del Pesce
organizzato ad opera del Convivium del
Mare Salato di Slow Food proprio all’Osteria
Caserma Guelfa per conservare la memoria
del prodotto ittico dei fondali locali nel
periodo della chiusura della pesca.
Osteria Caserma Guelfa, via Caserma Guelfa,
5 - San Benedetto del Tronto,
tel. 0735.753.900. Chiuso lunedì.
Per segnalare le vostre tappe golose:
[email protected]
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NOVITÀ E APPROFONDIMENTI
Come prendersi cura della propria schiena
Negli ultimi anni la spaziosità delle cabine e i sedili ergonomici hanno consentito a molti conducenti di autocarri
di evitare fastidiosi problemi alla schiena e al collo. Ciò nonostante molti conducenti soffrono ancora di problemi
muscolo-scheletrici. Per prevenire dolori e problemi di questo tipo, nei momenti di sosta dell’autocarro è
consigliabile compiere dei semplici esercizi.
Esercizio 1
Esercizio 3
Esercizio 2
Integer interdum mi
imperdiet arcu. Aenean
tempus euismod wisi.
Al risveglio, dopo una notte passata
nell’autocarro, ancora distesi nel letto,
contraete tutta la muscolatura della parte
posteriore del corpo e sollevate la vita e i
fianchi verso l’alto.
Afferrate un ginocchio con entrambe le
mani e tiratelo verso il petto, premendo
l’altra gamba verso i piedi del letto. Ripetete
l’esercizio con l’altra gamba.
Sdraiatevi sulla pancia e contraete tutta la
muscolatura della parte anteriore del corpo.
Sostenendovi con le braccia, sollevate la parte
superiore del torso dal letto.
Esercizio 4
Esercizio 5
Esercizio 6
Alzatevi, allungate indietro una gamba e
spostate il peso del corpo in avanti, in modo
da allungare la muscolatura del polpaccio.
Durante questo esercizio non sollevate i
talloni da terra.
Quando uscita dalla cabina, compiete un
valido esercizio di allungamento. Tenendo
entrambi i piedi ben appoggiati per terra,
ruotate un braccio come se doveste avvitare
una lampadina sul soffitto. Ripetete l’esercizio
tre o quattro volte per ogni braccio.
Incrociate la parte inferiore della gamba
destra sulla gamba sinistra. Afferrate la
caviglia destra e spingetela delicatamente
verso il corpo. Ripetete l’esercizio con l’altra
gamba.
Cintura di sicurezza Volvo: tre regole d’oro
La cintura di sicurezza a tre
punti d’ancoraggio costituisce
il sistema di protezione più
efficiente disponibile: un sistema
di contenimento saldo e
affidabile in grado di mantenere
il corpo umano in posizione
in caso di rovesciamento o
improvvisa riduzione della
velocità dell’autocarro.
La cintura di sicurezza a
tre punti d’ancoraggio
viene fornita di serie sui sedili
del conducente e del
passeggero in tutti gli
autocarri Volvo.
Per un corretto utilizzo del
dispositivo:
1. La cintura di sicurezza inferiore
deve essere posizionata
più in basso possibile,
sopra il bacino e non sopra
l’addome.
2. Assicurarsi che la cintura
di sicurezza trasversale sia
posizionata sulla spalla e sopra
il petto.
3. Tenere la cintura non allentata,
bensì stretta in modo
confortevole.
Un avviso luminoso sul cruscotto
ricorda, se necessario,
di allacciare la cintura.
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Alla scoperta
di Vercesi Holding Group.
DI RAIMONDO SANTUCCI FOTOGRAFIA MARCO RIVA
CHIEDETELE
LA LUNA
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A VELE SPIEGATE
A
zienda leader nel trasporto
a temperatura controllata,
la Vercesi Holding Group
si distingue per l’efficienza
legata a scelte di decisa
avanguardia nel campo della sicurezza con
una particolare sensibilità per accogliere le
esigenze della clientela che, nel panorama
europeo delle multinazionali della
farmaceutica, raramente si appoggia a caso.
Movimentando 275.000 tonnellate di merce
nel 2005, e toccando un fatturato di 12
milioni di Euro, l’azienda di Vignate, alle
porte di Milano, si presenta agguerrita, come
del resto recita lo slogan che campeggia sulla
brochure istituzionale: ”Chiedeteci la Luna”,
servendo l’intera Europa e puntando alla
Turchia e all’est Europeo.
Tiene il timone dell’amministrazione Paola
Vercesi, energicissima giovane signora
con molte, molte cose da fare e quindi
pochissimo tempo da perdere. Ci parla con
evidente orgoglio dell’attività ereditata da
un padre intraprendente che fa sentire la sua
mancanza negli affetti e nel lavoro e proprio
lei con suo fratello Gian Paolo che lanciano
la sfida della Luna, ci spiega come funziona
quello che chiama il ”Gioiellino Vercesi”.
L’attività è nata con nostro padre Giancarlo
Vercesi, e ormai sono passati 45 anni; è
stato lui, prima da autista poi da piccolo
padroncino, che ha dato vita alla ditta che
si è man mano ampliata. Precedentemente
facevo la mamma a tempo pieno ma quando
papà ci ha lasciato è stato inevitabile per me
affiancarmi a mio fratello Gian Paolo, che
già lavorava accanto a papà, e già iniziava
anche a muovere i primi passi nella Logistica >>
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dei Trasporti, con i preziosi consigli di papà.
Così abbiamo preso in mano la situazione;
ora sono qui da otto anni, fianco a fianco
di mio fratello e come grande supporto
affettivo, e consigliere... c’è mamma Maria,
che sicuramente è di grande importanza,
l’abbiamo definita ”caporalmaggiore” perché
fa correre i nostri autisti. Mentre io gestisco
il settore commerciale e bado agli aspetti
finanziari e alla burocrazia, mio fratello
segue la parte più importante...
E’ sicuramente il ”numero 1”
nella gestione Operativa e Logistica
dei nostri automezzi e dei vettori che
collaborano con la Vercesi.
Siamo, come è noto, specializzati nel
trasporto a temperatura controllata
soprattutto nel settore farmaceutico che
ricopre ormai l’80/90% del nostro fatturato
annuo. Tutto questo secondo la nuova
normativa che viene rispettata purtroppo
solo da noi italiani che, contrariamente
al solito, e ne sono fiera, è all’avanguardia,
in tutta Europa, infatti, il farmaco viaggia
ancora su telonato, arrivando in Italia
dove passa al trasporto a temperatura
controllata come pretendono le aziende
italiane che però accettano. È per questo
che a volte mi scontro coi miei clienti.
Basterebbe che qualcuno rifiutasse la merce.
Ma dicono che purtroppo si trovano in
stock out.
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Cosa vede nel futuro del suo settore?
Io spero che a livello europeo qualcosa
possa cambiare proprio riguardo a questa
normativa anche se ho i miei dubbi. Per
ora io sono contenta così: so molto bene
che servizio offro ai miei clienti grazie alle
nostre strutture e alla nostra tecnologia;
per esempio si effettua report a fine di ogni
trasporto. Questo fa la differenza tra la
Vercesi e altre aziende che, per risparmiare,
sulla carta chimica, limitano l’utilizzo del
report!
Quali sono le esigenze standard dei vostri
clienti e in che modo riuscite a soddisfarle
meglio di altri?
Innanzitutto è importantissimo che la
temperatura del prodotto non venga alterata,
poi il servizio deve essere celere: ovvero
non deve accadere che la merce stia in giro
per l’Italia o per l’Europa più del dovuto,
effettuando quindi consegne puntuali.
Aggiungo poi che la qualità del servizio e la
professionalità, fanno parte di quelle tante
”piccole” cose che messe assieme danno la
garanzia dell’azienda.
Filosofia recente o vostra tradizione?
Da parte nostra come Vercesi è una
tradizione già dai tempi di papà: voleva
assolutamente dare un servizio di qualità
e la puntualità nelle consegne e nelle
prese. Mantenere i prodotti integri, di
conseguenza massima attenzione durante il
carico e lo scarico. Ecco perché, un piano
di addestramento è introdotto nel nostro
manuale di qualità, visto che la nostra
è un’azienda certificata
ISO 9001 - VISION 2000.
A proposito di autisti, per voi sono dei
collaboratori indispensabili o degli
impiegati con un turnover elevato?
Sono sicuramente delle persone
indispensabili perché se è vero che io
posso portare il cliente nuovo ed effettuare
il trasporto, è altrettanto vero che il
trasporto stesso non lo puoi fare se non
si hanno autisti, che io considero persone
”particolari”, un po’ gitani, un po’ marinai.
Fra l’altro ora la definizione corretta è:
”professionisti specializzati”. Riguardo al
turnover, c’è sempre qualcuno che prende
e se ne va pensando di trovare di meglio,
non è raro, però, che poi spesso facciano
retromarcia ripresentandosi al cancello
perché sanno che hanno anche perso
qualcosa: qui la puntualità è anche nello
stipendio, e nella correttezza reciproca, di
comportamento, ogni 5 del mese da noi
partono i bonifici.
Sono già preparati o fanno un
perfezionamento presso di voi?
Arrivano da altre aziende di trasporti,
magari per un passaparola tra gli autisti, poi,
una volta qui, c’è mio fratello che gli effettua
un piano d’addestramento, per mostrar loro
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INCONTRO CON PAOLA VERCESI
le nostre tecnologie: il termoregistratore,
come funziona il doppio pianale per un
carico ottimizzato, l’uso della paratia che
consente di abbinare carichi a temperature
diverse, la sponda idraulica e poi gli si
spiegano i carichi e quando si possono
sovrapporre secondo determinate regole, il
tutto per un periodo standard di tre mesi
di prova.
Che provenienza ha il personale?
Tutto rigorosamente italiano. È una scelta
dettata dalla nostra esperienza, data la
particolarità di quello che trasportiamo.
Per la logistica qual è l’area di cui
disponete?
Questa dove ci troviamo, a Vignate, è
di 14.000 metri quadri, dove siamo a
livello di sicurezza, ad alta tecnologia con
televigilanza satellite. A questo si aggiunge
un’area a Pozzuolo Martesana, che
però è una realtà più piccola di 1000 mq di
capannone, ma con orgoglio possiamo dire,
un trampolino di lancio, di nostro padre, per
arrivare a questo...”gioiellino”.
Cosa deve riguardare la sicurezza?
Innanzitutto riguarda gli automezzi che
viaggiano per l’Italia e l’Europa: abbiamo
trasformato tutto il parco macchine in
”satellitare livello 4”. Stessa cosa fatta per
questa piattaforma Logistica.
Cosa si intende per ”livello 4”?
Una situazione molto particolare. Sono state
studiate, create le procedure apposite, per i
nostri automezzi, rigorosamente riservate,
per ovvi motivi - con la consulenza
dell’Advisor di multinazionali farmaceutiche,
esperto del settore; e con un contratto
stipulato con una società di televigilanza
remota.
Perché tutta questa attenzione?
Sul mercato dei furti i prodotti farmaceutici
ed i farmaci in genere sono molto
appetibili. È tutta merce già rivenduta,
furti su commissione. Con questo livello
di sicurezza, che costa un patrimonio, il
cliente però è al sicuro, almeno si spera.
La nostra offerta di sicurezza, di qualità, è
interessante che, come dicevo divertita ieri
a mio fratello, ora spesso, sono i clienti che
vengono a cercarci!
Quanti mezzi circolanti avete?
Circa 70 tra bilici e motrici, assortiti tra
Scania Volvo e Iveco.
Cosa sa del ”Dynafleet” Volvo?
So che si tratta di un prodotto interessante
per la gestione della flotta, ma attualmente
ci siamo affidati al nostro sistema che è
particolarmente adatto alla specificità del
settore merceologico che seguiamo.
Che cosa vi aspettate dai vostri fornitori,
qual è il servizio ideale o comunque
indispensabile?
Il prezzo, il servizio assistenza e
naturalmente l’affidabilità. Mio fratello sa
bene queste cose a sa anche di trovarle in
Volvo, lui sceglie e io poi mi faccio carico
delle problematiche successive: correre
dietro ai fornitori per avere i documenti per
l’immatricolazione e cercare le società per il
leasing migliore.
Prospettive per il futuro?
Di recente è stato strutturato tutto il gruppo
in modo diverso creando una holding che
fa capogruppo, sotto ci sono le altre società
come l’Autotrasporti Vercesi snc, e ne
abbiamo costituita un’altra: l’Euromedical
Transport srl in parallelo all’attuale snc e,
per finire, la Logistic Vercesi s.r.l. Abbiamo
una filiale nel Centro Italia, esattamente a
Meldola (FC), e una nel Sud Italia, vicino
a Messina. Questo è l’assetto attuale, ne
consegue che l’intenzione sia di riempire
questo nuovo ”gioiellno”, renderlo operativo
il più presto possibile, offrendo servizi,
come deposito temporaneo, qui ci sono
7.800 posti pallett climatizzati 18°/25°.
E’ stata anche creata un’area apposita
adibita a magazzino IVA, deposito doganale,
per la sospensione d’imposta per le aziende
in caso di importazioni dall’estero di
materie prime, date le cifre piuttosto elevate.
Inoltre è disponibile una cella a temperatura
2°/8° gradi con 450 pallets. Il tutto ben
diviso e con le autorizzazioni necessarie,
per gestire questa nostra nuova attività.
Pensi che abbiamo ricevuto ispezioni
da clienti italiani e stranieri, e che,
sbalorditi, ma comunque compiaciuti
con noi; ciò ha anche contribuito a
portare la nostra azienda a battere un
concorrente tedesco che gestiva tutto il
traffico in import verso l’Italia, di una
multinazionale, dalla Germania! Siamo
in pochi così competitivi, in Europa,
con la questa tecnologia, se non
addirittura gli unici! Senza presunzione,
tranquilli!
Che termine vi siete dati per questo
obbiettivo?
Questa ”Piattaforma” deve essere operativo
a tutti gli effetti, per dicembre 2006.
Conosce il sito Volvo?
Sì, l’ho visitato molto velocemente e per
quel che ho visto lo trovo apprezzabile.
Qui a Vignate il dicembre dell’anno
prossimo sembra molto vicino, come
anche il traguardo che si sono posti la
signora Paola, e il signor Gian Paolo. Nel
frattempo se vedete un autoarticolato, di
17,50 metri, sulla Luna con tanto di scritta
pubblicitaria, a caratteri cubitali: ”Vercesi”,
con i classici colori sociali, (rosso Ferrari,
oro e bordeaux), probabilmente è già sotto
un ”satellite di max sicurezza”, quello della
Vercesi Group, Trasporti e Logistica.
E potete dormire sonni tranquilli...
Buon viaggio. E sogni d’oro. ■
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Sida 12
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
PREMIE
VOLVO FH/FM, LE STELLE DELLA
CATEGORIA SONO STATE
ULTERIORMENTE MIGLIORATE
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ERE
Sida 13
Volvo FH e FM sono le stelle della loro
categoria. Ora sono state ulteriormente
migliorate. Nella nuova generazione di
autocarri, potenza e intelligenza hanno
un ruolo importante. Le maggiori novità
sono all’interno.
TESTO ANNE WOLLTER FOTO VOLVO TRUCK
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Sida 14
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
Gli autocarri hanno un
nome più breve:
semplicemente Volvo FH
e Volvo FM, senza cifre.
N
ella nuova generazione
di autocarri Volvo, gli
interni sono importanti:
le maggiori modifiche
sono, infatti, nella cabina
e sotto il cofano. Le
novità più importanti
sono costituite da un propulsore da 13 litri,
D13A di nuova concezione e dal cambio
intelligente I-Shift Volvo, sviluppato per
poter essere installato, in pratica, su ogni
tipo di autocarro.
Tra le novità di equipaggiamento, troviamo
un letto più comodo con materasso a molle e
un sedile ulteriormente migliorato, più
morbido e più rigido allo stesso tempo, in
grado di assicurare al conducente un
maggiore comfort in ogni momento della
giornata.
14
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I veicoli sono realizzati per soddisfare gli
standard ambientali Euro 3, Euro 4 o Euro 5.
Il nuovo motore da 13 litri è disponibile in
quattro versioni: 400 cv con una coppia da
2 . 0 0 0 Nm, 440 cv con una coppia da
2 . 2 0 0 Nm, 480 cv con una coppia da
2 . 4 0 0 Nm e la versione più potente con 520
cv e una coppia da 2 . 5 0 0 Nm. Volume dei
cilindri più grande e maggiore corsa
significano più potenza e minori consumi. La
forza si nota soprattutto ai bassi regimi,
quando la potenza arriva rapidamente. Ecco
perché il veicolo risulta facilmente guidabile
e richiede un numero drasticamente inferiore
di cambi marcia. Le caratteristiche comuni
ai propulsori di questa nuova famiglia,
presenti nel più piccolo D9 come nel più
grande D16, sono evidenti. Questi
propulsori sono, tra l’altro, gli unici con
Power kW
400
380
360
340
320
300
280
260
D13A520 382kW
(520 hp metric)
1500-1800 r/min
D13A480 353kW
(480 hp metric)
1400-1800
1500-1800 r/min
Torque, Nm
D13A440 324kW
(440 hp metric)
1400-1800 r/min
D13A400 294kW
(400 hp metric)
1400-1800 r/min
2500
2000
240
220
1500
200
D13A520 2500Nm 1050-1450 r/min
D13A480 2400Nm 1050-1400 r/min
D13A440 2200Nm 1050-1400 r/min
D13A400 2000Nm 1050-1400 r/min
180
160
140
1000
Spec. Fuel
consumption
g/kWh
120
100
Economy
1050-1600 r/min
80
210
60
200
40
190
20
180
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
r/min
La coppia elevata già ai bassi regimi e l’immediata
risposta rendono facilmente guidabili le quattro
versioni del nuovo motore D13.
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09.47
Sida 15
“Ora è il momento per la fase successiva: l’I-Shift
è stato sviluppato per essere installato sia su
veicoli adibiti al trasporto rifiuti sia su quelli da
60 tonnellate. Una novità da tempo attesa dagli
autotrasportatori e dalle aziende di trasporto”.
L’evoluzione dell’I-Shift
consente oggi di impiegare
questo cambio nel trasporto
pesante mentre la sua
versatilità lo rende adatto
alle esigenze delle numerose
tipologie di trasporto.
coperchio dei cilindri e distribuzione posti
sul retro del motore. La costruzione risulta
in tal modo più compatta e consente di
installare una presa di forza che eroga una
coppia elevata.
I COSTI DI manutenzione e riparazione sono
stati considerevolmente ridotti e con il lancio
dei nuovi FH e FM si introduce un nuovo
sistema di ricerca guasti del motore e della
trasmissione, facilitato da una diagnostica
guidata. E con una ricerca guasti più veloce
si riducono anche i fermi macchina.
Il motore D13 è di serie sul modello FH e
disponibile a richiesta per il modello FM.
L’FM può essere dotato di un motore da 9
litri, D9b conforme alla norma Euro 4. Esso è
disponibile nelle versioni da 300, 340 e 380
cv.
Anche il geniale cambio I-Shift Volvo è
stato ulteriormente migliorato. Al
momento del suo lancio, quattro anni fa,
era una novità rivoluzionaria, insuperabile.
Il cambio meccanico a comando
automatizzato era stato introdotto per un
unico modello, pensato per il trasporto su
strada e con una massa totale complessiva
di 44 tonnellate. Ben presto, però, il
cambio I-Shift divenne un successo che
trasportatori e autisti volevano su ogni tipo
di autocarro.
Adesso ha subito un’ulteriore evoluzione:
il cambio I-Shift è stato infatti sviluppato
per essere installato sia sui veicoli adibiti al
trasporto rifiuti che su quelli da 60
tonnellate: una novità a lungo richiesta
dagli autotrasportatori e dalle aziende di
trasporto.
Come in precedenza, il cambio dispone di
12 marce più 4 retromarce a controllo
elettronico. Il cambio marcia avviene
sempre al momento giusto, consentendo di
ottimizzare i consumi. E l’autista può così
concentrarsi sul traffico.
Pur basandosi sul modello originale, i
nuovi cambi presentano numerose
modifiche. Oltre ad un’unità elettronica
supplementare, la nuova generazione di IShift è più robusta, più corta, più leggera e
consuma meno.
Un cambio più robusto consente al veicolo
di trainare un rimorchio più pesante.
Un cambio più corto significa riduzione
del passo.
Un cambio più leggero significa maggior
carico utile e minori consumi.
Un cambio più economico richiede meno
>>
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Sida 16
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
Non è stato migliorato solo l’ambiente
di guida, sono stati rivisti anche il vano
notte e la zona di lavoro.
La cabina presenta oggi
un’illuminazione notturna a luce
rossa che non disturba la vista.
Da tempo uno tra i migliori al
mondo; oggi, il sedile è stato
ulteriormente migliorato.
Il Volvo FM è
disponibile con il nuovo
motore da 13 litri o con
il propulsore D9B.
>>
potenza di azionamento a vantaggio della
riduzione dei consumi.
I nuovi cambi sono oggi utilizzabili
anche sui veicoli da cantiere. Ma per
affrontare le condizioni più difficili, ad
esempio, un terreno argilloso e non
compatto, il Powertronic completamente
automatico, che assicura il cambio marcia
senza interruzione della potenza erogata,
rimane ancora la soluzione migliore. Con il
lancio dei nuovi FH/FM il Powertronic è
stato rivisitato ed è ora in grado di erogare
2 .500 Nm. E, proprio come prima, tutti i
modelli sono disponibili con cambio
manuale.
Per il modello F M è disponibile una
nuova generazione di assi con ingranaggi
demoltiplicatori in corrispondenza dei
mozzi, cinque in tandem e due assi singoli,
16
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
ciascuno dimensionato per la propria catena
cinematica e la propria tipologia di
trasporto. I nuovi assi posteriori sono più
leggeri - la massa è, infatti, stata ridotta di
177 kg rispetto ai modelli precedenti - e
contribuiscono pertanto alla riduzione dei
consumi di carburante.
I VOLVO FH E FM sono disponibili nelle
versioni Euro 3, 4 e 5. Euro 3 soddisfa gli
standard attualmente in vigore.
Ma dall’ottobre 2006 i nuovi veicoli
dovranno soddisfare la norma Euro 4, con
limiti più restrittivi per le emissioni di ossidi
di azoto e particolato mentre a ottobre 2009
entrerà in vigore la norma Euro 5,
caratterizzata da standard ancora più rigidi.
I veicoli in circolazione non sono
coinvolti: chi compra oggi un Euro 3, può
continuare ad usarlo anche dopo l’entrata in
vigore delle nuove norme. Volvo consiglia
Euro 5 già da oggi: la scelta migliore per
l’ambiente.
Anche se gran parte delle novità sono
all’interno dei veicoli, anche gli esterni sono
stati rivisti. La cabina Globetrotter è stata
rinnovata e ora ha più carattere. I retrovisori
sono un particolare importante per l’aspetto
del veicolo e per la sua sicurezza. I nuovi
specchi retrovisori sono infatti più grandi e
presentano un orientamento migliore
offrendo così una maggiore sicurezza. Ora
l’autista vede più agevolmente i pedoni che si
trovano nei pressi del veicolo.
Una nuova configurazione dei segnali ottici
e acustici emessi dal freno di stazionamento
contribuisce ad una maggiore sicurezza. Se il
conducente lascia il veicolo senza aver
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09.48
Sida 17
VINJETT
Novità dei Volvo FH/FM
Globetrotter rivela i dettagli più
importanti nei nuovi autocarri
MIGLIORATI I RETROVISORI
Retrovisori a campo visivo esteso,
realizzati con angoli intelligenti
che consentono di aumentare la
visibilità in fase di avvicinamento
all’ostacolo. È più facile, per
esempio, vedere i pedoni nei
pressi della cabina. E questo
significa maggiore sicurezza.
NUOVO DESIGN
La scritta Globetrotter
ha un nuovo design,
con un globo terrestre
sotto il nome. Nuovo
carattere. Una scelta
che evidenzia la
personalità del
veicolo.
NOVITÀ IN CABINA
Illuminazione più potente. Nuova
illuminazione negli armadietti
anteriore e posteriore. Più
interruttori DIN-slots. Nuovo
ripiano anteriore con possibilità
di installare il telefono integrato
o il quadro interruttori.
MAGGIORE
COMFORT
Nuovo letto con
materasso a molle di
qualità e pocket
spring. Sedili più
comodi: seduta più
soffice e avvolgente
per un maggiore
sostegno in
corrispondenza della
schiena e dei fianchi.
Ventilazione dello
schienale a richiesta.
PRESTAZIONI I-SHIFT
Massa totale autotreno 60 tonnellate.
Fino a 2.500 Nm. 12 marce più 4
retromarce. I cambi I-Shift della nuova
generazione sono più robusti, più corti,
più silenziosi e più economici. Stessa
qualità elevata e affidabilità. Nuova
unità di comando.
inserito il freno di stazionamento, si accorge
immediatamente della dimenticanza.
Entrando in cabina ci si accorge subito del
lifting considerevole che ha subito. La cabina,
infatti, deve mettere il conducente nelle
migliori condizioni per affrontare qualsiasi
momento della giornata, riposo incluso.
Il letto è di nuova realizzazione, con un
vero materasso a molle con le cosiddette
pocket spring.
Il sedile, di nuova concezione, è
parzialmente anatomico e offre un maggiore
supporto in corrispondenza della schiena e
dei fianchi, oltre ad avere una seduta più
larga e confortevole. A richiesta seduta e
schienale sono ventilati.
L’abbagliamento provocato dal sole può
rappresentare un rischio per il traffico. Per
questa ragione le alette parasole sono state
NUOVI COLORI
Quattro nuovi colori esterni. Il
giallo lime Yellow Twister è il
colore di lancio. Accompagnato da
tre tonalità di azzurro, una
tendente al verde. Due nuovi colori
per interni, giallo sabbia e azzurro.
MOTORE: D13A
13 litri. Fino a 520 cavalli. Cilindrata 12,8
litri. Coppia erogata fino a 2.500 Nm.
Presa di forza 900 Nm. Peso 1.115 kg.
Ridotto il rumore al minimo. Intervallo di
cambio dell’olio fino a 100.000 km o un
anno. Il motore è stato collaudato per 2,8
milioni di chilometri.
ripensate. Il sistema di abbassamento
parziale agevola il riparo, mentre la cura nei
particolari ergonomici le rende più facili da
raggiungere e da manovrare.
Il conducente, infine, trova ora uno
specchietto di cortesia integrato nella parte
interna dell’aletta parasole.
LA CONFIGURAZIONE ILLUMINOTECNICA, è
stata potenziata in tutta la cabina. Le luci di
lettura sono state migliorate, sono stati
inseriti punti luce negli armadietti posteriore
ed anteriore e per la notte una lampada a
luce rossa può essere accesa per migliorare il
comfort. L’illuminazione rossa è stata
prescelta per non compromettere la visione
nelle ore notturne.
Dal momento che la cabina è spesso una
seconda casa per l’autista, sono aumentati i
NUOVI ASSI POSTERIORI
Per gli FM è disponibile una nuova serie di
sette assi con ingranaggio
demoltiplicatore in corrispondenza dei
mozzi, cinque assi tandem e due assi
singoli, utilizzabili per le diverse tipologie
di trasporto. Gli assi posteriori pesano 177
kg in meno rispetto ai precedenti.
vani portaoggetti e sono stati installati nuovi
ripiani. Il ripiano anteriore consente oggi di
alloggiare più interruttori del tipo din-slots.
I designer Volvo hanno scelto due nuovi
colori per l’arredamento, giallo sabbia e
azzurro molto accattivanti. Il giallo sabbia è
disponibile per la selleria in velluto, mentre
l’azzurro è previsto per il tessuto ed il vinile,
materiali resistenti realizzati per
neutralizzare più agevolmente le macchie.
Le tappezzerie riprendono il motivo della
modanatura che corre lungo la plancia, e
sono disponibili in azzurro o in giallo.
Le stelle della classe sono state migliorate.
I nuovi Volvo fh e fm offrono elevati
standard di funzionalità, comfort e
produttività. ■
Per sapere di più sui nuovi Volvo FH/FM:
www.volvotrucks.it
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Sida 18
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
Urban Olofsson è il
responsabile del
prodotto per il nuovo
motore da 13 litri, ma si
tratta comunque di un
lavoro di gruppo.
Migliaia di persone nel
mondo sono state
coinvolte nel progetto.
18
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Sida 19
URBAN OLOFSSON, RESPONSABILE DEL NUOVO MOTORE DA 13 LITRI
“Il nuovo motore è più grande, più
potente e 50 chili più leggero”
Sviluppare il nuovo motore da 13 litri per gli FH e
gli FM della Volvo, è stata una sfida
appassionante per Urban Olofsson ed il suo
gruppo. Pura potenza. Più ecologico e consumi più
ridotti rispetto ai propulsori precedenti.
TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE
l compito era di aumentare
la potenza e realizzare un
motore compatibile con la
nuova normativa ambientale eu.
– Abbiamo ottenuto un
veicolo potente e piacevole da
guidare. La risposta allo spunto
è immediata e la trazione molto
agile: l’ho provato con 40
tonnellate di carico e il veicolo
non delude mai, e ciò
nonostante i consumi si sono
ridotti, afferma Urban Olofsson,
sottolineando che il gruppo di
lavoro ha fatto tesoro delle
esigenze e del parere degli
operatori professionali.
– Il loro parere è indispensabile
per il successo del veicolo.
Abbiamo utilizzato numerosi “test
clinici” realizzati da collaudatori
e clienti durante la fase di
sviluppo, ottenendo uno
straordinario feedback. È per
questa ragione che siamo certi
che i nuovi FH e FM sapranno
offrire un grande piacere di guida.
I
IL MOTORE DA 13 LITRI è già
stato collaudato per oltre due
milioni di chilometri anche nelle
condizioni più estreme: caldo
torrido, freddo intenso e
altitudini elevate. Secondo i
calcoli eseguiti, i costi di servizio
e riparazione saranno ben al di
sotto del livello attuale per il
12 litri.
Il motore soddisfa le norme
Euro 4, ma saranno anche
disponibili versioni del D13
conformi alla Euro 3 e alla
norma Euro 5.
Lo sviluppo del motore da 13litri
è iniziato nel gennaio del 2002.
– Tre anni sono un periodo
breve per sviluppare un motore
come il D13 e ciò è possibile
solo all’interno di una società
ben organizzata come la Volvo,
con esperienze accumulate da
progetti analoghi. Quando
progettiamo un motore nuovo
non cominciamo da zero, ma
sviluppiamo invece quello che
abbiamo già a disposizione:
una scelta che è garanzia di
qualità, sostiene Urban
Olofsson.
Egli sottolinea inoltre che il
gruppo ha lavorato coordinando
i propri sforzi e con la
partecipazione di tutta la società
al lavoro di sviluppo.
– Abbiamo operato anche con
il contributo di tecnici che non
lavorano alla Volvo Truck,
migliaia di persone in tutto il
mondo. È una bella sensazione
sapere di essere così tanti a
lavorare per uno stesso obiettivo,
continua Urban Olofsson.
Per realizzare un nuovo
propulsore oggi gran parte del
lavoro si svolge al computer.
– Il numero delle prove al
banco, ad esempio, è
drasticamente ridotto e troviamo
più rapidamente soluzioni
affidabili. Il computer ci fa
risparmiare tempo e denaro.
Lo sviluppo del motore
comunque non è stato senza
sorprese.
– Quando abbiamo cominciato
pensavamo che la maggior sfida
fosse rappresentata dalle
Dati: Il nuovo motore D13 Volvo
Potenza:
fino a 520 cv.
Cilindrata: 12,8 litri.
Coppia:
fino a 2.500 Nm.
Presa di forza: 900 Nm.
Classe di emissioni:
Euro 3, 4 e 5.
Peso: 1.115 kg.
Rumorosità ridotta al
minimo.
A richiesta: Freno
motore Volvo, VEB.
A richiesta: Carter a
ventilazione chiusa.
A richiesta: Coppa
dell’olio di lamiera.
Novità più importanti:
Motore 13 litri. La
versione base (Euro 3)
consuma meno dei
propulsori precedenti.
Nato per soddisfare i
rigidi standard EU per
l’ambiente. Costi di
riparazione e assistenza
decisamente ridotti.
modifiche da apportare alla
testata al fine di ottenere migliori
caratteristiche di raffreddamento
e più potenza. La soluzione,
invece, è risultata rapida.
– L’adeguamento alle norme
Euro 4 e 5, invece, è stato più
complicato del previsto, al pari
della riduzione dei consumi per
soddisfare la norma Euro 3:
questa è stata la vera sfida
durante lo sviluppo, sostiene
Urban Olofsson.
Sembra un paradosso, ma
nonostante sia più grande e più
potente, il motore D13 è più
leggero del D12.
– Siamo riusciti ad eliminare
50 chili; quindi il motore Euro 3
pesa ora 1 . 1 1 5 chili. Questo è
stato possibile tra l’altro
aumentando la corsa e riducendo
lo spessore del materiale. Ecco
perché abbiamo ridotto il regime
e, conseguentemente, i consumi,
spiega Urban Olofsson.
IL GRUPPO HA lavorato inoltre
sul sistema di tenuta del motore.
– D13 offre la massima
affidabilità.
Urban Olofsson sottolinea che
il D13 lavora molto bene anche
con il cambio I-Shift.
– Abbiamo lavorato in stretto
contatto con il gruppo che
sviluppa il cambio. Una
collaborazione naturale, dato
che il motore e l’I-Shift devono
funzionare insieme come una
sola unità.
– In questo modo Volvo Truck
è riuscita a integrare in modo
ottimale motore e cambio. Basta
mettere in moto. ■
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19
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Sida 20
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
GÖRAN LEJONBÄCK, RESPONSABILE I-SHIFT
“L’obiettivo è consentire
l’utilizzo del cambio I-Shift
per una fascia di utenza maggiore”
Soluzioni geniali che sono quasi nuove invenzioni.
Ecco cosa hanno fatto Göran Lejonbäck e il suo
team quando hanno costruito il nuovo e più
intelligente I-Shift. Il lavoro è stato impostato
tentando di ottenere la maggiore versatilità di
impiego del cambio I-Shift richiesta dagli utenti.
TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE
il 2002. Il nuovo
autocarro Volvo F H12 è
appena uscito su strada
ed è già nel cuore di molti.
Il nuovo cambio suscita
interesse: un cambio meccanico
automatizzato computerizzato. Il
responso da parte di trasportatori
e camionisti è stato immediato:
– Vogliamo l’I-Shift sui 60
tonnellate, sugli autocarri adibiti
al trasporto del legname e dei
rifiuti, nei cantieri, sui veicoli
frigoriferi …
- L’obiettivo è rendere
possibile l’impiego dell’I-Shift
sul maggior numero possibile di
tipologie di autocarri.
I progettisti Volvo Powertrain
continuano a lavorare all’I-Shift
sviluppando nuove idee e
ulteriori miglioramenti. Nel
settore Pianificazione prodotto
di Volvo si studia la possibilità di
sviluppare un motore da 13 litri.
Progettazione e Pianificazione
studiano la possibilità di
sincronizzare lo sviluppo del
prodotto.
Il progetto parte.
Oggi, dopo tre anni, è il
momento di presentare il
risultato: i nuovi FH e FM con
una nuova famiglia di cambi
È
20
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
I-Shift, nati per applicazioni
diverse.
– Quando abbiamo
cominciato a lavorare a questo
progetto, abbiamo recepito il
desiderio dei clienti di poter
estendere l’uso del cambio
I-Shift, dice Göran Lejonbäck.
Ci racconta che i diversi
gruppi impegnati con i nuovi
F H/F M hanno collaborato
molto oltre confine.
– I responsabili ed i progettisti
hanno tenuto incontri formali ed
informali. Gli incontri formali
sono stati indispensabili per
tracciare le linee da seguire e
prendere le decisioni. Quelli
informali, all’ora di pranzo per
esempio, sono stati creativi:
domande di altro tipo, meno
conformità di pensiero e
soprattutto sguardi al futuro e
espressione delle proprie visioni.
– Abbiamo vagliato le
possibilità, focalizzato le
questioni, cercato punti di
contatto e analizzato le
problematiche.
Göran Lejonbäck parla della
stretta collaborazione tra i gruppi
impegnati nello sviluppo del
motore D13e del cambio I-Shift.
– Alla Volvo progettiamo
l’intera catena cinematica, una
straordinaria opportunità da non
lasciarsi sfuggire. Siamo pertanto
riusciti a migliorare motore e
cambio in sintonia, per ottenere i
migliori risultati. Nonostante si
tratti di meccanica tradizionale,
abbiamo ancora spazio per
soluzioni brevettate.
Göran Lejonbäck afferma che
la via verso il successo non è
stata sempre la più breve.
– Abbiamo incontrato numerosi
ostacoli che siamo stati costretti
Dati: Nuovi I-Shift
Marce:
12 più 4 retromarce.
Massa complessiva,
fino a: 60 tonnellate.
Sopporta: 2.500 Nm.
Peso: 271 kg.
Lunghezza: 891 mm.
Anche in versione con
overdrive
Novità più importanti:
L’I-Shift è ora montato
su veicoli impiegati per
le più svariate tipologie
di trasporto, dal
trasporto del legname
al trasporto rifiuti, dai
veicoli frigoriferi alla
cantieristica, ai trasporti
di linea. La nuova
generazione di I-Shift è
in grado di affrontare
tranquillamente anche i
fondi più sconnessi. I
nuovi cambi sono più
robusti, più compatti,
più silenziosi e più
economici.
ad aggirare con nuove soluzioni
tecniche, per tentativi. Durante lo
sviluppo del progetto, inoltre,
alcuni dei nostri fornitori di
sistemi hanno rinunciato
all’incarico, un tipo di problema
difficile da prevedere.
UNA SFIDA AFFRONTATA nel
progetto è stata la scelta dell’unità
di controllo del cambio:
– I computer di oggi, in
generale, hanno una vita molto
breve. Noi però abbiamo precise
responsabilità verso il mercato
post-vendita: quello che
montiamo sui nostri autocarri
deve essere reperibile per molti
anni sul mercato. Il nostro
compito è di dare al veicolo una
lunga durata.
– L’unità di controllo che
scegliamo in fase di sviluppo del
cambio deve perciò essere
innovativa ma non troppo, per
garantirne l’efficienza funzionale.
Una valutazione interessante che
a volte diventa emozionante.
Göran Lejonbäck racconta
che durante lo sviluppo della
nuova famiglia di I-Shift, l’unità
elettronica è stata cambiata in
una fase avanzata del processo.
– È stato necessario passare ad
un prodotto più attuale. Ci siamo
decisi al momento giusto e ora
sui nostri autocarri abbiamo
un’unità elettronica moderna e
di efficienza consolidata.
– I cambi della nuova famiglia
I-Shift sono della migliore
qualità e altrettanto affidabili
quanto il cambio I-Shift di oggi,
ci assicura Göran Lejonbäck. ■
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09.52
Sida 21
Per Göran Lejonbäck,
responsabile del
progetto, lo sviluppo
dei nuovi I-Shift ha
comportato numerosi
incontri, formali ed
informali. Talvolta i più
interessanti sono stati
proprio quelli informali.
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21
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Sida 22
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
Per lo sviluppo della
cabina dei nuovi FH/FM,
Larry Karlsson si è avvalso
di caffè, coca cola e
ketchup, per testare
realisticamente la
resistenza alle macchie dei
nuovi interni.
22
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Sida 23
LARRY KARLSSON, RESPONSABILE DELLO SVILUPPO DELLA CABINA
“Le modifiche nella cabina
sono state effettuate per
migliorarne la sicurezza”
L’autocarro è la casa su strada dell’autista. Questo
è stato il motivo ispiratore di Larry Karlsson e del
team del progetto nello sviluppo della cabina dei
nuovi FH e FM. Il loro obiettivo è di offrire agli
autisti la possibilità di svolgere al meglio il proprio
lavoro, riposati, attenti e di buon umore.
TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE
aterasso a molle
con una base vera.
Sedile migliorato che
ricorda le auto sportive.
Colori pastello, specchietto di
cortesia e luci soffuse, così
migliora il “software”.
Il nuovo veicolo è forse
destinato ad un nuovo target di
autisti? Assolutamente no,
afferma decisamente Larry
Karlsson, responsabile del
progetto:
– No, da tempo molti autisti
desiderano un letto vero e
finalmente oggi esaudiamo i loro
desideri. Le migliorie nella
cabina sono quasi tutte volute
dai nostri normali clienti. Altri
motivi sono una maggiore
sicurezza e nuove disposizioni di
legge.
Un sedile più comodo non è
solo una questione di comfort.
– Un sedile più comodo
migliora l’ambiente di lavoro
dell’autista, consentendogli di
lavorare meglio e con maggiore
efficienza, dice Larry Karlsson.
M
ECCO COME DESCRIVE IL
lungo
lavoro nascosto dietro lo
sviluppo del sedile installato nei
nuovi modelli.
– Per quanto riguarda la
tappezzeria, abbiamo usato gli
stessi materiali, velluto, vinile e
tessuto, ma abbiamo voluto
renderli più resistenti allo
sporco.
In questa fase, per trovare
soluzioni, ci avvaliamo di
tecnici, designer e esperti di
tessuti. Inoltre abbiamo eseguito
prove di resistenza alle macchie
nei nostri laboratori e in
laboratori esterni.
Per esempio si versano caffè,
ketchup e coca cola su un sedile
foderato con il tessuto da
provare.
– Trascorso un giorno, è
arrivato il momento di pulire il
tessuto verificando che non vi
rimanga traccia delle macchie.
Per provare la rigidità del
sedile e il materiale delle
imbottiture, ci avvaliamo dei
cosiddetti autisti campione,
camionisti che volontariamente
sono disposti a installare il
nuovo sedile sul proprio veicolo
per alcune settimane.
– Gli autisti devono compilare
un verbale e rispondere ad alcune
domande, ma naturalmente
anche noi ci mettiamo alla guida
sui nuovi sedili per raccogliere le
nostre impressioni.
UNA NOVITÀ DI QUEST’ANNO
sono le lampadine a luce rossa
che l’autista può accendere per
la guida notturna. La luce rossa
non compromette la visibilità
notturna ma è sufficiente a
garantire la visibilità in cabina.
– Novità assolute nei nostri
veicoli. Abbiamo notato che
alcuni trasportatori montano le
luci successivamente. Ecco
perché i nostri progettisti hanno
lanciato una proposta che
abbiamo realizzato.
I nuovi retrovisori hanno un
maggiore campo visivo.
– I retrovisori sono dotati di
Dati: I miglioramenti apportati nelle nuove cabine
■ Migliorata la
luminosità delle luci di
lettura.
■ Illuminazione negli
armadietti anteriore e
posteriore.
■ Lampadine notturne
a luce rossa.
■ Più interruttori (DINslots)
■ Specchietto di
cortesia integrato
nell’aletta parasole
■ Portapenne.
■ Due nuovi colori per
gli interni.
Novità più importanti:
■ Nuovo letto più
confortevole di serie su
FH e a richiesta su FM.
■ Nuove imbottiture
della seduta e dello
schienale. A richiesta:
schienale ventilato e
pocket spring
nell’imbottitura.
■ Retrovisori
migliorati, maggiore
campo visivo e angoli
intelligenti, che
migliorano anche la
visibilità di approccio.
È più facile, per
esempio, vedere i
pedoni che si trovano
nei pressi della cabina.
angoli intelligenti che
migliorano la visibilità anche in
fase di avvicinamento
all’ostacolo. In questo modo è
più facile vedere i pedoni
presenti nei pressi della cabina,
dice Larry Karlsson.
A volte gli strumenti sembrano
a posto, ma in verità non lo
sono.
– Abbiamo spostato il
tachigrafo analogico, vale a dire la
versione più vecchia del
tachigrafo. In precedenza era
posizionato sopra l’autista e c’era
sempre il rischio di battere la testa
sullo sportello, se era aperto. Il
tachigrafo digitale rimane nella
stessa posizione, dato che è stato
realizzato diversamente, e non è
mai di ostacolo.
UN PICCOLO PARTICOLARE
testimonia che non ci sono idee
banali: un portapenne sul
pannello strumenti dei nuovi
FH/FM. Una cosa semplice, ma
come deve essere realizzata?
Quale materiale? Dove
posizionarlo? Una soluzione
ovvia quando è installata, ma che
richiede accurate riflessioni.
– Si tratta di trovare qualcosa
che funzioni con tutte le penne,
grosse, sottili, scivolose...
Abbiamo provato diversi tipi di
gomma per verificarne tra l’altro
la presa. Abbiamo inoltre
provato diverse penne, per
verificare che rimanessero in
sede durante le prove.
– E infine siamo riusciti a
realizzare un portapenne che
funziona. Il fatto è che anche un
dettaglio così semplice può
rappresentare un rischio, in caso
di inefficienza. ■
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
23
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09.54
Sida 24
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
PROVE
IMPEGNATIVE PER
I NUOVI FH/FM
Le prove dei nuovi Volvo FH e FM sono durate due anni.
Ogni particolare è stato esaminato con cura, ogni difetto
è stato corretto. I veicoli hanno viaggiato giorno e notte.
Sulle piste di prova i veicoli percorrono in soli sei mesi il
chilometraggio massimo previsto.
TESTO PÄR ANDERSSON FOTO OSCAR MATTSSON
arzo 2005. Nello straordinario
circuito di prova della Volvo di
Hällered, a nord di Göteborg, si
avvicenda un nuovo turno. I test
sono giunti alla fase di industrializzazione e il
lavoro di sviluppo è in pratica finito. Ora è in
corso la messa a punto del nuovo modello. A
questo punto si tratta di coprire un numero
sufficiente di chilometri per concludere le
prove di durata già iniziate. Una prova
comprende 300 cicli identici, in cui ogni ciclo
prevede 80 diversi momenti. Appena un ciclo
si conclude, inizia quello successivo. Stessa
procedura ogni volta. Complessivamente si
deve percorrere una quantità di chilometri
pari alla durata prevista per il veicolo.
– Ad Hällered cerchiamo di ricreare
condizioni reali accelerandole, percorrendo
in soli sei mesi i chilometri previsti. Ma non è
M
24
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
possibile ricreare fedelmente la realtà, quindi
il metodo non è sicuro al cento per cento.
Per questo le prove su strada, dove lasciamo
ai clienti il compito di provare i veicoli,
rappresentano un’utile integrazione nel ciclo
finalizzato a raggiungere il chilometraggio
massimo previsto. Ci vuole più tempo, ma la
risposta è più vicina alla realtà, afferma
Magnus Wikström, responsabile del gruppo
incaricato della raccolta dati a Hällered.
Volvo Truck si avvale
di 18 piloti per questo progetto. Jan Ericsson,
che lavora alla Volvo da cinque anni, è uno
di loro. Conosce i nuovi modelli FH e FM
meglio di molti altri. La prova è stata
impegnativa.
– Normalmente ci si affida alle sensazioni.
Se scopro qualcosa che non funziona, mi
>>
COMPLESSIVAMENTE
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09.55
Sida 25
Sulle piste di prova della Volvo,
si sono provati i nuovi autocarri
24 ore al giorno, fino a
raggiungere il chilometraggio
massimo previsto. Jan Ericsson
(foto piccola) è uno dei piloti.
– Bisogna dire che quando
qualcosa si rompe è una
soddisfazione, una riprova
dell’utilità del lavoro svolto, dice.
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
25
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09.55
Sida 26
SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM
La pista di Hällered è realizzata per verificare le
condizioni di guida su fondi stradali diversi. L’asfalto
è mescolato a tipi diversi di lastricato.
>> fermo appena possibile e compilo la tabella
a punti del mio raccoglitore. Tocca poi al
responsabile della prova giudicare
l’anomalia e redigere un verbale.
La tabella a punti è suddivisa in fasce da
1, 5, 25 e 100 punti, dove cento punti
rappresentano un guasto molto grave.
– In questo caso bisogna parcheggiare
immediatamente. Se su un modello si sono
riscontrati molti problemi, è un piacere
quando le prove si concludono e si
abbandona definitivamente il progetto.
Bisogna dire che quando qualcosa si rompe
è una soddisfazione, una riprova dell’utilità
del lavoro svolto, afferma Jan Ericsson.
In altre parole, è meglio se il difetto viene
scoperto dai piloti della Volvo anziché dal
cliente finale. Kenneth Abrahamsson è il
responsabile del progetto.
– Il nostro lavoro è quello di trovare i difetti
prima che i veicoli raggiungano i clienti. Ogni
anomalia rilevata è inserita dal responsabile
della prova in un sistema computerizzato, che
lascia poi al progettista cinque giorni per
cominciare ad analizzare il problema. La
soluzione viene discussa all’interno della
progettazione e quindi si propone una
verifica. Una volta effettuata la verifica con
esito positivo, il rapporto si chiude.
– Questo processo si ripete ogni qualvolta
si riscontra un’anomalia. Quindi se ci sono
26
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
alcune centinaia di
anomalie, i cicli che si
ripetono sono numerosi,
dice Kenneth
Abrahamsson.
Dopo aver concluso gli
Kenneth
studi preliminari dei nuovi
Abrahamsson.
modelli, non restano che
sette fasi prima di arrivare all’ottava ed ultima
fase, quella “definitiva”. Ogni fase è costituita
da una lista di controllo relativa a una serie di
risultati che devono essere raggiunti. Se si salta
una fase, il sistema arresta il processo.
– L’eventuale problema deve essere
analizzato nel pannello di intervento e poi
presentato al gruppo di controllo del
progetto che lo deve approvare prima di dare
il nullaosta al proseguimento del progetto. Se
non sono stato soddisfatti alcuni criteri, le
risorse economiche per proseguire con la
fase successiva non vengono erogate. È un
buon sistema per risolvere rapidamente i
problemi, sostiene Kenneth Abrahamsson.
LE PROVE DEI NUOVI MODELLI FH e FM
comprendono, oltre alle prove di durata,
anche prove di affidabilità, guidabilità,
vibrazioni, freni, consumi e rumorosità. I
veicoli hanno superato inoltre anche un test
di resistenza all’urto.
– Ci sono diversi fattori che devono essere
in sintonia, in particolare per un veicolo
come questo che è il nostro prodotto di
punta. Per noi si tratta di una cosa
fondamentale. Tutto deve funzionare alla
perfezione, continua Kenneth Abrahamsson.
I problemi riscontrati durante il periodo di
prove possono essere un vantaggio.
- Il difficile è quando si è costretti a fare
valutazioni soggettive delle caratteristiche
del veicolo. I problemi quantificabili sono
sempre i più facili da valutare, conclude.
il lavoro svolto, per le
prove impegnative, i problemi difficili da
risolvere e le scadenze stressanti, arriva
quando si è superata la fase finale, il
cosiddetto “end gate”. Quando i nuovi
modelli del Volvo FH e Volvo FM circolano
senza problemi per le strade di Barcellona,
Brisbane o in qualsiasi altra parte del mondo,
Kenneth Abrahamsson e tutto il personale
impegnato nel progetto possono finalmente
prendersela comoda. Per lo meno fino a
quando non parte il progetto successivo.
– È una bella sensazione incontrare per
strada uno dei veicoli su cui tanto si è
lavorato. Ovviamente lo sguardo è rivolto
con un’attenzione del tutto particolare e si
prova un certo orgoglio. Questa è la ragione
del nostro lavoro. Sapere di aver realizzato
qualcosa al meglio delle nostre possibilità. ■
IL PREMIO PER TUTTO
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09.58
Sida 27
Globetrotter, un nome di fama mondiale
Ha visto il deserto in Africa, le foreste equatoriali
in Sud America e le steppe in Australia. Sui nuovi
Volvo FH/FM, la scritta che ha fatto più volte il
giro del mondo, ha cambiato aspetto.
Globetrotter affronta un futuro luminoso.
TESTO PÄR ANDERSSON FOTO VOLVO TRUCK
er 26 anni, dalla sua
introduzione nel 1979, la
cabina del Globetrotter
ha costituito un riferimento nel
mondo degli autocarri. Elegante,
potente e maestosa allo stesso
tempo. Il marchio Globetrotter
apparteneva ad una ditta tedesca
che produceva caravan al
momento del lancio della nuova
cabina, ma dopo una serie di
trattative fu possibile utilizzare il
nome. È una grande gioia per la
Volvo di oggi vedere che, dopo
oltre venticinque anni, il nome
Globetrotter riscuote ancora un
grande successo.
In occasione del lancio dei
nuovi Volvo FH e FM anche la
scritta identificativa della cabina
Globetrotter è stata sottoposta
ad un lifting.
– È un passo importante
rispetto al vecchio adesivo a
P
grandi lettere che era diventato
poco attuale, sostiene Johan
Grahn, tecnico del design e
responsabile dei disegni del
nuovo adesivo.
UNA DELLE NOVITÀ è
l’inserimento di un’immagine
della terra vista dallo spazio
nell’angolo sinistro, parzialmente
coperta dalle lettere. Il carattere
è stato sostituito da una versione
più moderna. Ernst Olausson,
responsabile del progetto, è la
persona che ha pensato il nuovo
design.
– Volevamo rafforzare l’identità
del veicolo, con un linguaggio
delle forme più deciso,
utilizzando i nostri elementi
identificativi e il nostro emblema.
Con la nuova targa identificativa
vogliamo sottolineare la potenza
del nostro veicolo, afferma.
Intorno ad ogni lettera di
Globetrotter abbiamo un bordo
rifrangente argentato che brilla
quando è buio. Anche il globo
terrestre circondato da un’aurea
discreta si illumina quando si
accende. Per quanto riguarda
Globetrotter XL, lanciato nel
1996, l’unica differenza sono le
due lettere in grigio, XL, ora
integrate nello sfondo scuro. Il
risultato sembra essere
soddisfacente.
– Personalmente mi sembra
molto bello, dice Johan Grahn.
Ernst Olausson ci spiega
perché la Volvo Truck dedichi
tutto questo tempo a trovare
l’aspetto giusto per la scritta che
decora la cabina Globetrotter.
– Dal momento che la scritta è
collocata sulla parte anteriore,
riteniamo che il suo aspetto sia
molto importante. Per i nostri
clienti è un particolare
importante, vogliono mostrare
in modo inequivocabile la
qualità del veicolo che guidano.
Ma l’aspetto più importante è il
carattere forte e potente della
scritta, evidenziato nella nuova
versione, continua.
Globetrotter è pronto a
marciare sulle strade di tutto il
mondo ancora per moltissimi
chilometri. ■
Dati: Tre cabine classiche
Volvo F 10/F 12,
lanciato due anni
prima del Globetrotter.
Insieme hanno
rivoluzionato il
mercato dei veicoli
industriali nel mondo.
Volvo Eurotrotter
1984, una cabina
corta, di altezza
adeguata. Per il
trasporto di merci
voluminose.
FH12 è stata introdotta
nel 1993, con nuove
linee aerodinamiche.
Le due cabine hanno
imposto nuovi standard
nell’aerodinamica e nel
comfort.
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27
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17.59
Sida 28
CONTRATTO DI SERVIZIO
VAI!
LE AZIENDE DI TRASPORTO DEL FUTURO SI
CONCENTRANO SUGLI AFFARI, NON SUL VEICOLO
Più chilometri su strada. Con più merci nel
carico. Tutte le aziende di trasporto sognano
di poter sfruttare al massimo il parco
macchine. Per concentrarsi completamente
sulle attività commerciali, le aziende
richiedono sempre più spesso un contratto di
servizio per i propri veicoli.
TESTO TOBIAS HAMMAR FOTO GETTY IMAGES
I
l numero di tonnellate per
chilometro nell’UE è in continuo
aumento. L’incremento del commercio,
l’abbattimento dei confini e decenni di
consistenti trasformazioni strutturali
hanno portato ad un costante aumento nella
domanda di trasporti in tutta Europa.
– I sistemi logistici odierni si fondano sulla
tradizionale teoria del “just-in-time”. Le
aziende non vogliono vincolare capitali nelle
scorte di magazzino. Fanno invece leva sui
fornitori per consegne direttamente in
fabbrica o nei negozi quando sono
necessarie, sostiene Jason Vallint,
>>
28
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17.59
Sida 29
L’autocarro nel suo
ambiente naturale:
sulla strada. Per
concentrarsi al
meglio sull’attività
commerciale, cresce
il numero delle
aziende di trasporto
che sottoscrivono
contratti di servizio
per i propri parchi
macchine.
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17.59
Sida 30
CONTRATTO DI SERVIZIO
“Una tendenza sempre più chiara negli ultimi dieci anni. Si nota
soprattutto per gli interventi standard quali il servizio e le
riparazioni più semplici. Ma le aziende di trasporto affidano oggi
sempre più frequentemente ad altri la manutenzione dei veicoli,
sottoscrivendo contratti di servizio”.
MANFRED KINDT, RESPONSABILE DI MERCATO PER I TRASPORTI SU STRADA, NEA
>>
responsabile della logistica della società di
consulenze trl in Gran Bretagna.
– Dal momento che i trasporti sono un
investimento relativamente economico, vanno
a riempire il vuoto lasciato dall’assenza di
scorte di magazzino, oggi ridotte al minimo.
MA IL CRESCENTE numero di trasporti non
procede di pari passo con la redditività per
le aziende del settore. Le difficoltà di
accesso al mercato e un flusso continuo di
nuove aziende di trasporto dall’Europa
orientale, hanno dato vita ad una
concorrenza agguerrita per i contratti
relativi al mercato dei trasporti europeo.
Per potersi concentrare sull’aspetto
essenziale dell’attività, il trasporto, cresce il
numero delle aziende che sceglie di affidare
servizio, riparazioni e manutenzione del
parco macchine al concessionario.
– Questa tendenza, emersa negli ultimi dieci
anni, è evidente soprattutto per gli interventi
standard quali il servizio e le riparazioni più
semplici. Ma le aziende tendono oggi a
affidare tutta la manutenzione del veicolo,
sottoscrivendo un contratto di servizio,
afferma Manfred Kindt, responsabile di
mercato per i trasporti su strada della società
di consulenze olandese NEA.
Da tempo i veicoli hanno diverse proposte
di contratto di servizio comprese nel prezzo.
Oggi sono sempre più numerose le aziende di
trasporto che decidono di affidare il servizio di
tutto il parco macchine al concessionario.
Si tratta di una tendenza che di fatto è
naturale. Razionalizzazione e
specializzazione sono parole chiave in
30
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
numerosi
settori dagli
inizi degli
anni ‘90. In
ogni settore,
dalle
telecomunicazioni
Manfred Kindt
Jason Vallint
all’industria
pesante, è normale che il fornitore che
meglio si adegua alle esigenze del cliente sia
quello che riceve l’incarico.
La spiegazione è molto semplice:
riduzione dei costi del personale.
– I costi del personale rappresentano il 50
per cento dei costi totali del trasporto. Una
riduzione anche di un solo punto percentuale,
comporta un aumento dei profitti dello 0,5 per
cento, sostiene Manfred Kindt.
I VANTAGGI DI NON DOVER gestire una
propria organizzazione di servizio e
assistenza sono particolarmente evidenti per
le piccole e medie aziende di trasporto. Dal
momento che i veicoli dovrebbero essere su
strada tutti i giorni lavorativi, è difficile per le
officine di minori dimensioni mantenere un
flusso di lavoro sufficiente per tutto il
personale di servizio.
Ma anche gli attori principali hanno
scoperto la convenienza di un contratto di
servizio. Gli autocarri moderni sono così
tecnologicamente avanzati da rendere
sempre più costoso l’aggiornamento
tecnologico e di competenze necessario alla
loro manutenzione.
– Questi veicoli richiedono forti
investimenti in tecnologie e attrezzature
per poter eseguire in proprio gli interventi
di servizio e riparazione. Inoltre si devono
rispettare procedure complesse per non
compromettere le condizioni di garanzia
del costruttore, dice Jason Vallint e
continua:
– Se aggiungiamo i crescenti prezzi dei
locali e le difficoltà oggettive nell’assumere
meccanici qualificati, è facile affermare che
la convenienza di mantenere officine proprie
per la manutenzione e il servizio ha i giorni
contati. ■
Dati: Contratti di servizio Volvo
I contratti di servizio Volvo
offrono al cliente una serie di
alternative di servizio e
riparazione che riducono i
rischi di fermi macchina
imprevisti, aumentano
l’efficienza e consentono di
utilizzare al meglio il parco
macchine.
Sono disponibili tre diversi
livelli di servizio:
■ Volvo Blue Contract, con
manutenzione preventiva.
■ Volvo Silver Contract, con
manutenzione preventiva e
riparazioni della catena
cinematica.
■ Volvo Gold Contract, con
manutenzione preventiva e
riparazioni dell’autocarro.
Volvo Action Service offre
inoltre assistenza 24 ore su 24
in caso di fermo macchina. Con
una rete di oltre 1 000
concessionari e fornitori in tutta
Europa, il contratto offre
assistenza per ogni tipo di
riparazione, ovunque si trovi
l’autocarro in Europa. Per
ulteriori informazioni:
www.volvotrucks.com
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10.29
Sida 31
il futuro
Quale sarà il carburante dei futuri autocarri? È una domanda alla quale gli esperti non sanno dare una risposta univoca.
Cosa ci sarà nel serbatoio dei futuri autocarri?
Quale carburante utilizzeranno i futuri autocarri?
Il carburante più probabile, secondo gli esperti
Volvo, è il DME. Ha il potenziale per sostituire,
almeno in parte, la nafta nei trasporti commerciali.
TESTO TOBIAS HAMMAR ILLUSTRAZIONI TOMAS ÖHRLING/INFO
Q
uando alla Volvo si
cercano supporti
energetici alternativi,
questi devono soddisfare alcuni
requisiti. Devono avere un
basso impatto ambientale e
ridurre le emissioni di anidride
carbonica. Devono inoltre
essere energeticamente
efficienti, vale a dire il costo
energetico per la loro
produzione deve essere
contenuto. Devono essere
disponibili in quantità
sufficiente ed essere rinnovabili.
I combustibili fossili, come il
petrolio, non sono rinnovabili e
sono pertanto destinati
all’esaurimento. Più prima che
poi, a detta di molti.
– Entro dieci anni la
produzione di petrolio avrà
raggiunto il livello massimo. Non
perché la domanda è destinata a
diminuire, ma perché non sarà
possibile aumentare la
produzione. L’estrazione dagli
attuali giacimenti petroliferi
diminuisce e non se ne trovano di
nuovi sufficienti a compensare
questo fenomeno. Alla fine ci sarà
carenza di petrolio, sostiene Rolf
Willkrans, esperto ambientale alla
sede centrale della AB Volvo.
La possibile fonte energetica
alternativa si chiama dimetiletere
(DME). Si può ricavare dalla
biomassa, dal carbone e dal gas
naturale.
– Estrarre DME dalla
biomassa tramite lisciva nera (un
prodotto residuo della
lavorazione della cellulosa) è il
metodo più efficace per produrre
carburante per veicoli da materie
prime rinnovabili.
vettore energetico
studiato con attenzione alla
Volvo è il metano, componente
principale del gas naturale e del
biogas.
– Il biogas assicura un livello
molto basso di emissioni di
anidride carbonica, è rinnovabile
ed ha un sufficiente grado di
efficienza energetica, afferma
Willkrans.
UN ALTRO
L’idrogeno gassoso, di cui si
sente spesso parlare, ha il
problema di non essere
abbastanza efficace.
– L’idrogeno gassoso non genera
emissioni e l’efficienza è
soddisfacente ma il processo di
produzione non è attualmente
sostenibile.
Willkrans ritiene che sarà
necessario valutare una
combinazione di fonti
energetiche diverse.
– Il diesel sarà ancora il
carburante principale per i
prossimi 20 anni, ma già adesso
dobbiamo cominciare a cercare
fonti energetiche alternative. Oggi
è difficile intravedere con
chiarezza una soluzione ed è
necessaria una collaborazione
nazionale ed internazionale per
trovare una valida alternativa al
diesel, conclude. ■
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31
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10.39
Sida 32
L’ORO NERO
Santos, Brasile
Qui comincia il viaggio del
caffè. La società di trasporti
Transrodan porta i chicchi
dalla piantagione al
mercato di Santos.
Ilviaggiodel caffè
Il caffè è una necessità per molti. Una presenza naturale a
colazione e nei bar. Che il caffè non nasca in Europa, lo sanno
quasi tutti, ma come ci arriva? Globetrotter ha seguito la via
del caffè dalle piantagioni in Brasile, fino ad un piccolo bar di
Milano.
TESTO MARGARETA JONILSON FOTO SAMIR SOUDAH (BRASILE) & GERO CACCIATORE (ITALIA)
32
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10.39
Sida 33
Milano, Italia
Il caffè ha raggiunto la
sua destinazione finale.
Stefano Zatti si gode
un espresso nel suo bar
preferito, il Caffè dei
Cherubini.
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33
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10.39
Sida 34
L’ORO NERO
A Londrina, classico distretto del caffè, i magazzini si susseguono. I chicchi di caffè attendono qui di essere trasportati al porto di Santos. Per mantenere
l’umidità ottimale del dodici per cento, il caffè è ancora conservato nei sacchi di juta.
presto al Caffè dei Cherubini
nel centro di Milano.
Nell’ambrata luce del mattino,
Stefano Zatti si gode il primo
espresso della giornata.
Tostato dalla Lavazza, famosa
nel mondo. Rinunciare al caffè non è
pensabile per il giovane milanese.
– No, è impossibile. Noi italiani troviamo
sempre il tempo per un buon caffè, ci dice.
Se Stefano Zatti dovesse riflettere sulle
origini del suo piacere quotidiano,
probabilmente giungerebbe alle stesse
conclusioni di noi tutti: piantagioni immerse
nel sole, belle brasiliane, una pigra vita di
campagna con autocarri sconquassati che
arrancano carichi di oscillanti sacchi di juta.
Il tutto al ritmo di una samba che si diffonde
dall’autoradio.
Va bene, teniamo il sole e le brasiliane, ma
cancelliamo il resto. Appartiene a tempi
andati.
La manipolazione del caffè oggi è parte di
una severa catena logistica con consegne
just-in-time, tabelle dei tempi serrate e
lunghi turni di lavoro al volante, sui più
moderni autocarri.
È
34
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– Quando abbiamo cominciato a
trasportare il caffè, due anni fa, abbiamo
investito in cinque Volvo FH12 nuovi di
fabbrica, ci racconta Orley de Oliveira Souza
della Transrodan. I nostri clienti esigono
prelievi e consegne just-in-time e quindi
abbiamo bisogno di veicoli affidabili. Fermi
macchina e ritardi sarebbero disastrosi.
in cui Globetrotter
visita la Transrodan, Orley de Oliveira
Souza e suo fratello Eniel firmano per altri
due anni con il cliente.
Il loro compito è di trasportare i chicchi
verdi di caffè dalle zone classiche di
coltivazione intorno a Londrina, nello stato
del Paraná, fino a Santos, tradizionale porto
del caffè. Per un ulteriore trasporto alla
Lavazza, Italia.
Ma torniamo a Rua de Café, a Londrina,
dove i magazzini si susseguono. Tutti pieni di
chicchi verdi di caffè imballati in sacchi di
juta da sessanta chili. Il sacco da sessanta
chili è la misura standard per il caffè. Anche i
dati ufficiali per l’esportazione sono espressi
in sacchi da 60 kg e non in tonnellate.
Nei magazzini di Londrina non si sente
LO STESSO GIORNO
l’odore di caffè. C’è odore di fieno. O di juta,
per l’esattezza. I sacchi sono impilati dal
pavimento al soffitto di questi locali piuttosto
semplici. Su ogni sacco c’è scritto “Café do
Brasil”. Molti presentano segni di ricuciture
eseguite con filo da vele. Sono le tracce dei
continui prelievi dai sacchi per controllare
umidità, temperatura e qualità del caffè.
I chicchi verdi di caffè dovrebbero avere
un’umidità del dodici per cento. Ecco perché
si usano ancora i sacchi di juta. Sono la
soluzione migliore per mantenere la corretta
umidità del caffè.
Prima di partire per Santos, i sacchi di
caffè da 60 kg sono imballati in sacchi di
nylon che possono arrivare a pesare fino ad
una tonnellata. Questi vengono sollevati a
bordo degli autocarri con semirimorchi
caricabili lateralmente.
– Usiamo questo tipo di rimorchi perché le
infrastrutture del settore del caffè sono
adeguate a questo sistema, ci dice Orley de
Oliveira Souza della Transrodan. Le rampe
di carico dei magazzini e i carrelli sono
predisposti per il carico di grandi sacchi, dal
lato del pianale. Una soluzione pratica che
facilita la movimentazione.
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10.40
Sida 35
“Di solito faccio il viaggio
due volte la settimana, ma
in questo momento c’è
molto da fare. Faccio tre
viaggi la settimana, per un
totale di 60 ore lavorative.”
CLAUDINEZ DA SILVA, AUTISTA DELLA TRANSRODAN
Quando venti tonnellate di caffè (o 333
sacchi da sessanta chili, per essere corretti)
sono caricate a bordo, all’autista Claudinez
da Silva non rimane altro da fare che
chiudere il telone e partire per Santos.
– Ora mi aspettano 700 chilometri di strada.
Un viaggio di una decina d’ore, conferma
Claudinez da Silva dopo aver lasciato la
rampa di carico nel tardo pomeriggio.
L’ORARIO DI PARTENZA di Claudinez da
Silva dipende dall’ora per la consegna justin-time prevista a Santos.
– Di solito faccio il viaggio due volte la
settimana, ma in questo momento c’è molto
da fare. Faccio tre viaggi la settimana, per un
totale di 60 ore lavorative. Che compenso in
un modo o nell’altro. Non sempre c’è così
tanto da fare.
In via 25 maggio a Santos l’odore di caffè
è intenso. Qui ogni esportatore ha il proprio
laboratorio di prova, dove il caffè viene
tostato in piccole tostatrici manuali, prima
di essere macinato. Si provvede poi alla
preparazione del caffè che viene provato dai
“classificadorer”, gli assaggiatori,
dell’esportatore.
Nel linguaggio del settore si dice che il
caffè viene “intazzato”. L’intazzatura è
un’operazione poco raffinata: gorgoglia,
sputa, gorgoglia, sputa, gorgoglia, sputa. E
naturalmente prendi nota. Un classificador
assaggia almeno 250 boccate di caffè al
giorno ed è in grado di identificare centinaia
di essenze diverse in un solo sorso.
– Una marca affermata come Lavazza ha
una chiara e precisa specifica della miscela
di sapore desiderata, afferma Jayme Leme
Neto alla Marcellini Martins, che al
momento è il maggiore esportatore del
Brasile per Lavazza.
– Ma non è sempre lo stesso chicco a
>>
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35
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10.40
Sida 36
L’ORO NERO
Sidney Vega de Araújo (a sinistra) è un assaggiatore di caffè, chiamato “classificador”. Il suo compito è quello di verificare che le diverse miscele siano
giuste. Per Jayme Leme Neto, distributore della Lavazza, è indispensabile che il caffè che fornisce sia della migliore qualità.
>>
produrre esattamente quel preciso sapore. I
chicchi di caffè variano in funzione della
stagione di raccolta, del periodo di aridità e
della natura del terreno. Il nostro
classificador deve continuamente assaggiare
per ottenere la miscela giusta.
– Quando crede di aver trovato la miscela
giusta, ne inviamo un campione con l’aereo
che viene tostato e provato dai
classificadorer della Lavazza. Se la nostra
proposta è accettata, inviamo per nave una
fornitura.
Marcellini Martins spedisce ogni mese
3 600 sacchi da 60 kg di caffè verde in
chicchi dal porto di Santos al porto di
Genova, il porto di arrivo della Lavazza.
MA PRIMA CHE I CHICCHI siano caricati a
bordo della nave da carico, i sacchi di nylon
bianchi sono stati trasportati dai Volvo FH12
della Transrodans ai containers,
un’operazione che si svolge in un centro
logistico di Santos. Ogni container contiene
44 sacchi.
Ora interviene un altro autocarro pesante. E
comincia la coda. Santos è il più grande porto
36
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
del Sudamerica, ma è comunque troppo
piccolo. Il caffè si contende ogni giorno gli
spazi del porto con i semi di soia, il succo
d’arancia e lo zucchero, tanto per citare alcuni
dei prodotti che sono ai primi posti nel
mercato dell’esportazione del Brasile.
sono i motori della
nave e la direzione dei venti che
determinano la velocità del trasporto. Ci
vogliono di solito tra dodici e quindici giorni
per la fornitura, prima di raggiungere il
porto di Genova.
Da qui i chicchi verdi sono trasportati
alle due gigantesche torri della Lavazza
nell’impianto di lavorazione di Torino. Le
torri contengono 5 000 tonnellate di caffè
ripartite tra 134 silos, con diverse miscele.
Dopo la tostatura il caffè è impacchettato
con un sistema automatizzato, sia in
barattoli di alluminio che in pacchetti
sottovuoto, e immagazzinato nel deposito
centrale di Torino. Anche il deposito è
completamente automatizzato e gestito da
robot che prelevano i pallet dalle 11 000 file
pronte per la consegna. Intervengono altri
UNA VOLTA IN MARE
autocarri che prelevano i pacchetti e i
barattoli per la consegna nei due poli
logistici della Lavazza, a Milano e a Roma,
oppure direttamente ai clienti nei centri
commerciali, ai negozi di alimentari e al
bar di Stefano Zatti a Milano, oltre
naturalmente alle altre macchine per
espresso in tutta Europa. ■
Dati: Azienda di
trasporti Transrodan
La Transrodan appartiene
ai fratelli Orley e Eniel de
Oliveira Souza. L’azienda,
con sede a Londrina, ha
25 dipendenti, 20 dei
quali sono autisti.
Il parco macchine della
Transrodan comprende
17 autocarri pesanti e tre medio-pesanti. Tra i
veicoli pesanti otto sono Volvo FH12. Per
quest’anno si attende la consegna di cinque
nuovi FH12.
Oltre al trasporto di caffè a Santos, la
Transodan trasporta farina a Sao Paulo.
L’FH12 del reportage ha un motore da 500
cv ed è dotato di letto, frigorifero e impianto
stereo. Il rimorchio è un semi-rimorchio con
caricamento laterale.
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10.42
Sida 37
funzionamento
Il sistema GPS comprende 21 satelliti
attivi. Per ottenere la posizione esatta
nel ricevitore GPS è indispensabile un
punto di intersezione dato da tre
satelliti che forniscono longitudine e
latitudine.
Il satellite vi indica la via
Un ricevitore GPS invia segnali di posizione,
velocità e direzione una volta al secondo.
Questa è la premessa per poter utilizzare molte
delle funzioni specifiche del Dynafleet. Vediamo
un po’ cosa succede.
TESTO TOMAS HANSSON FOTO ESA E VOLVO TRUCKS
ps è oggi quello che la
Stella Polare è stata
nella storia. Un aiuto per
trovare la direzione giusta e
talvolta un’ancora di salvezza
nel momento del bisogno. Ma
mentre la Stella Polare dava
un’indicazione approssimata
della direzione, il sistema di
posizionamento odierno indica
con esattezza la vostra posizione
sul pianeta. Con un margine di
errore di pochi metri.
La base di questa
informazione è il punto di
G
intersezione tra tre satelliti GPS
a 17. 000 chilometri nello spazio,
catturato da un ricevitore GPS.
Se poi si collega il ricevitore
GPS al Dynafleet, si ottiene una
centrale completa di controllo
dei trasporti in ufficio e un
lettore di carte computerizzato
nel veicolo.
Il responsabile dei trasporti è
in grado di individuare, in meno
di dieci secondi, la posizione
aggiornata, la velocità e la
direzione di marcia dei veicoli.
Si può così gestire il traffico e
essere sicuri di avere sempre il
veicolo giusto per il trasporto
giusto, inviando nuove
istruzioni all’autista.
Le informazioni relative alla
posizione ed altro sono inviate
tramite la normale rete GSM al
portale Dynafleet Online su
Internet. La gestione del
traffico in sede vede tutte le
informazioni GPS su una carta
digitale visualizzata sullo
schermo del pc. Se il veicolo o
il conducente dovessero
trovarsi in una situazione di
emergenza, è previsto un
pulsante di allarme che invia la
posizione del veicolo e avverte
il Volvo Action Service Center
o la centrale di controllo
dell’azienda di trasporto.
L’autista grazie al ricevitore
GPS del Dynafleet Navigation
Tool riceve la propria posizione a
livello di indirizzo stradale in
qualsiasi località europea.
Digitando la destinazione finale si
possono, inoltre, ottenere
informazioni di guida relative al
percorso più breve, visualizzate su
una carta con frecce direzionali e
come istruzioni vocali. ■
Dati: GPS
GPS è l’acronimo di Global
Positioning System. Si tratta di un
sistema di navigazione che indica la
posizione, l’altezza sul livello del
mare, la velocità e l’ora esatta. Il
sistema comprende 21 satelliti
attivi, quattro dei quali sono
sempre sull’orizzonte, qualunque
sia la posizione sulla terra. Con un
ricevitore GPS si ottiene un punto
di intersezione tra tre di questi
satelliti, che indicano la posizione in
termini di longitudine e latitudine,
con un’approssimazione di pochi
metri. Con un ricevitore GPS dotato
di schermo, è possibile visualizzare
la posizione su una carta.
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10.48
Sida 38
CARICHI STRAORDINARI
I trasporti più insoliti del mondo
Tra i milioni di autocarri che circolano su strada, la maggior parte dei trasporti
è di tipo ordinario. Ma come sempre ci sono eccezioni. Globetrotter ha cercato i
trasporti su autocarro più insoliti e spettacolari.
TESTO PÄR ANDERSSON FOTO SCANPIX, PRESSENS BILD E VOLVO TRUCKS
1
MANTO ERBOSO PER
I GIOCHI OLIMPICI
38
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Dopo la cerimonia
inaugurale dei giochi olimpici di
Atlanta nel 1996, il prato dello
stadio olimpico era
completamente danneggiato. Il
giorno successivo l’erba
rispondeva ai migliori standard
mondiali. La trasformazione è
stata resa possibile grazie a 36
autocarri che hanno trasportato
l’erba dell’Arkansas ad Atlanta,
Georgia. Durante il trasporto
l’erba veniva refrigerata per non
subire danni e il risultato è stato
un manto erboso adeguato ai
livelli olimpici e all’ammirazione
del pubblico. Il colore più scuro
dell’erba era stato realizzato per
le riprese televisive
internazionali.
2
TERRIFICANTE
DINOSAURO IN CASSE DI
LEGNO
70 milioni di anni fa il
Tyrannosaurus rex era un re. Un
tiranno sanguinario che
uccideva senza chiedere il
permesso. Il T-rex è considerato
la creatura più terrificante mai
esistita sulla terra, ma nel 1942
questo gigante non valeva più di
15 casse di legno, quattro scatole
di cartone e 108 dollari USA.
Questo il costo del trasporto di
uno scheletro di dinosauro
completo da New York a
Pittsburgh. Le ossa sottili erano
conservate durante il viaggio in
casse di legno. Una volta arrivati
a Pittsburgh, città dell’acciaio,
cominciò il lavoro di
ricostruzione dello scheletro.
3
STATUA DI DODICI METRI
IN DODICI PEZZI
Il Vietnam è famoso per
le sue statue. Lo stesso vale per
Nguyen Trong Hanh. Ha
realizzato la statua di bronzo più
grande del paese, “Dien Bien
Victory Statue”, alta 12 metri e
del peso di 220 tonnellate. La
statua è stata realizzata in 12
parti per essere trasportata con
l’aiuto di autocarri pesanti, nella
sua destinazione definitiva su
una collina della città di Dien
Bien Phu City nel Vietnam nord
occidentale. Hanh ha
partecipato personalmente a
questo viaggio di otto giorni,
solo per proteggere la sua statua.
Ad ogni sosta degli autocarri si è
preoccupato personalmente di
controllare ogni pianale, per
verificare che non ci fossero
danni.
4
I PESCECANI SONO
SOPRAVVISSUTI AL
TRASPORTO
Trasportare un pescecane è
sempre pericoloso - soprattutto
per il pescecane. Lo scorso anno
sono stati trasportati cinque
squali bruni, ciascuno di 120 kg
di peso, nel nuovo uShaka
Marine World di Durban,
Sudafrica. Due chilometri di
percorso in autocarro, utilizzando
bacini speciali, per trasportare gli
squali alla loro nuova residenza.
Il problema principale è stato
quello di spostare gli squali
narcotizzati da un bacino
all’altro. Senza contatto con
l’acqua, lo squalo bruno muore in
meno di un minuto. Sono stati
trasportati anche dieci delfini
allenati, pinguini, foche e oltre
100 specie di pesci, con il più
grande trasporto del suo genere di
tutta l’Africa.
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5
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ROCK’N’ROLL-SHOW
AD AMSTERDAM
Nel giugno1998 l’eco di
“Start Me Up” e “Satisfaction” si
diffondeva per le strade di
Amsterdam. Il concerto dei
Rolling Stones, “Bridges to
Babylon” invase le strade della
capitale olandese con 76
autocarri e un’organizzazione
forte di 250 uomini. Il carico
conteneva anche un cuoco, il
padre di Keith Richard, un ponte
lungo 52 metri e una scena del
peso di 50 000 chili. E, se non
fosse abbastanza– a bordo dei
veicoli c’erano anche 800
lampade, 100 amplificatori e 160
altoparlanti. L’intero impianto
assorbiva 252 000 Watt. Mai
Amsterdam si è sentita più
“rock’n’roll” di così.
6
10.48
Sida 39
CON 80 MILIONI DI
API NEL CARICO
Ci sono persone che
sono terrorizzate alla vista
anche di una sola ape. David
Hackenburg, Florida, non è tra
queste. Nel suo autocarro
troviamo 450 arnie – e circa 80
milioni di api. Ogni anno David
compie questo viaggio di sei
mesi lungo la costa orientale
americana, in compagnia delle
sue api. Il motivo sono i
numerosi agricoltori che
desiderano che le proprie
coltivazioni vengano
impollinate. Per tenere le api a
posto, egli usa reti nere e funi di
nylon. Ma c’è sempre qualche
ape che sfugge durante il viaggio.
7
GHIACCIO DALLA
SCANDINAVIA AL
BRASILE
Da oltre il circolo polare artico,
a sud dell’equatore. Dal gelo
polare al caldo tropicale. Con
l’aiuto di un autocarro e di una
nave, sono state trasportate 60
tonnellate di ghiaccio dalla
Lapponia, nella Svezia
settentrionale, a San Paolo in
Brasile. Un viaggio praticamente
impossibile 1 5000 km – per
costruire un bar di ghiaccio. Il
lancio della serie di autocarri
pesanti della Volvo Trucks in
Brasile ha avuto un successo
esplosivo, grazie ad un “gelido
impegno”. Il trasporto del
ghiaccio ha richiesto un mese,
l’evento si è concluso in quattro
giorni. Ogni sera si era costretti
a smontare il bar, per evitare che
il ghiaccio si sciogliesse, per
ricostruirlo poi la mattina
seguente.
8
GRANCHIO REALE
IMMERSO IN NUOVO
MARE
Il dittatore sovietico, Josef
Stalin, cercò già nel 1930 di
diffondere il granchio reale
rosso, tipico della Siberia
orientale, anche in altre acque
pescose. Non prima del 1961,
solo otto anni dopo la morte di
Stalin, l’esperimento ha avuto
successo. I granchi, con una
larghezza tra le chele fino ad un
massimo di un metro, furono
trasportati anche in autocarro
fino alla penisola di Kola.
Partendo dal mar di Barents, i
granchi reali o “oro rosso” come
sono chiamati, cominciarono a
diffondersi nell’Atlantico fino
alle coste della Norvegia. Ma i
norvegesi avrebbero fatto a
meno di questo intruso che
comincia a invadere i loro fiordi.
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39
05-11-30
eurovisione
Frequenza
speciale per i radar
anticollisione.
LA COMMISSIONE EUROPEA
ha deciso di autorizzare, a
partire dalla metà del 2005,
una frequenza radar speciale
ad onde corte per consentire
lo sviluppo sui veicoli di radar in
grado di rilevare l’approssimarsi
di eventuali rischi di collisione.
Quando il sistema rileva un
pericolo di collisione, dovrà
poter effettuare, per esempio,
una frenata di emergenza.
La Commissione, in
collaborazione con esperti del
traffico, ha portato avanti lo
sviluppo di una tecnologia
comune relativa ai radar
anticollisione per l’intera
Unione Europea. La tecnologia
radar è inoltre adatta alla
trasmissione dati wireless e per
la localizzazione di persone in
situazioni di emergenza.
L’UE ha consentito una frequenza
radar ad onde corte, per
permettere lo sviluppo di un
radar nei veicoli.
Nuova direttiva
di lavoro EU
A PARTIRE DAL 23 marzo
2005 tutti i paesi membri
devono aver adottato la nuova
direttiva EU 2002/15/EG relativa
alla pianificazione degli orari di
lavoro per le persone che
eseguono lavori transitori relativi
ai trasporti su strada. In questa
direttiva la settimana lavorativa
media non deve superare le 48
ore. L’orario lavorativo massimo
settimanale può essere di 60 ore
se l’orario settimanale medio
calcolato sulla base di quattro
mesi non supera 48 ore. Qui si
calcolano anche le ore di
presenza. Per ulteriori
informazioni sulla direttiva EU
relativa agli orari di lavoro,
consultare http://europa.eu.int
40
G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5
10.50
Sida 40
TESTO MIKAEL KARLSSON
FOTO: GETTY IMAGES
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L’introduzione di un
pedaggio autostradale per
gli autocarri pesanti in
Germania è avvenuta senza
problemi e ora altri paesi
hanno in programma di
applicare lo stesso tipo di
pedaggio.
Avvio tranquillo per il pedaggio tedesco
L’INTRODUZIONE DEL
pedaggio autostradale tedesco
per autocarri pesanti è stato
molto più tranquillo di quanto
molti temessero. Questo è il
parere delle autorità tedesche e
delle aziende di trasporto
tedesche e straniere. Si sono
registrate formazioni di code
solo al confine con la
Repubblica Ceca e con l’Olanda
durante i primi giorni.
All’Associazione dei
trasportatori tedeschi, la BGL, si
fa notare comunque che secondo
uno studio effettuato nel 1996,
ogni giorno circolavano sulle
strade tedesche almeno 800 000
veicoli pesanti. Da allora il traffico
pesante è aumentato. Ma
secondo le statistiche del nuovo
sistema di pedaggi, oggi si
contano circa 500 000 autocarri
al giorno. Dove sono gli altri
veicoli? Scelgono percorsi
alternativi oppure imbrogliano?
Meno soldi alle strade
LA COMMISSIONE EUROPEA
ha recentemente accordato
620 milioni di euro per
l’ampliamento della
cosiddetta rete di trasporti
Transeuropea. Dell’intera
somma, solo 47 milioni di euro
saranno investiti in strade e
infrastrutture. Ben il 65 per
cento della somma è
destinato a progetti ferroviari
e intorno al 20 per cento a
nuove soluzioni intelligenti di
trasporto (ITS), tra le quali il
sistema di comunicazione
satellitare Galileo.
Esistono oggi una trentina di
investimenti prioritari per le
infrastrutture della rete di
trasporto
transeuropea.
Attualmente,
tra questi,
meno di dieci
sono progetti
stradali in
Jacques Barrot
Svezia,
Finlandia, Portogallo, Spagna,
Gran Bretagna, Irlanda, Grecia,
Polonia, Repubblica Ceca e
Ungheria.
Secondo il Commissario ai
trasporti Jacques Barrot, gli
investimenti nella rete di
trasporti transeuropea sono
importanti per incrementare il
vantaggio competitivo
dell’Europa.
Molti altri paesi in Europa
guardano ora al sistema di
pedaggi tedesco, nell’intento di
introdurre quanto prima analoghi
sistemi. In Slovacchia e nella
Repubblica Ceca è possibile che
questo avvenga già quest’anno o il
prossimo. In Olanda si pensa di
introdurre il pedaggio durante il
mandato di questo governo, che
scade nel 2007, un pedaggio che
sarà applicato anche alle
autovetture.
Il divieto di sorpasso allo
studio per gli autocarri
IN OLANDA è allo studio un
divieto di sorpasso dinamico per
gli autocarri su un tratto
dell’autostrada A2 in direzione
Utrecht. I sensori sulla carreggiata
rilevano l’intensità del traffico e il
tipo di veicolo. Il divieto entra in
vigore solo durante le ore di punta
e in tal caso si accendono dei
cartelli segnaletici elettronici. Il
motivo del divieto di sorpasso è
che gli autocarri su più file
parallele rappresenterebbero un
ostacolo alla circolazione. Anche
in Belgio si sono cominciati a
studiare i rallentamenti dovuti agli
“ingorghi” di autocarri nella zona
di Anversa a traffico intenso.
me
ioand
e il mio
my volvo
Che fusto!
Età?
39
E’ sposato?
Sì, con Giuliana e ho tre figli:
Chiara, Serena e Davide.
Dove è diretto?
Francia, zona Parigi.
Che carico trasporta?
Pallet con fusti.
Situazioni particolari durante il
viaggio?
A Parma ho avuto un problema
con il Veb: siamo stati soccorsi
dall’Officina Volvo che in poco
tempo ci ha fatti ripartire. Sono
stato contento del servizio.
Il suo veicolo ha un contratto di
Servizio?
Siamo in trattativa con la
concessionaria Volvo FIMI di
Porto d’Ascoli per Contratti di
Servizio Blue su tutti i nostri
veicoli. Loro ci hanno venduto
anche i veicoli.
DATI DEL VEICOLO
Trattore Volvo FH12 460 4x2
Cabina: Globetrotter
Cambio: manuale Volvo VT2514B
Sospensioni: ant. balestra,
post. pneumatiche
Semirimorchio: Schmitz
Centinato gran volume
Nome: Antonio Ronca Trasporti
Indirizzo: Via Turati, 6
Silvi Marina (Teramo)
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rutrum. Donec leo. Morbi nunc.
Ut ut turpis at magna sollicitudin
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nibh eu est. Aliquam tincidunt
diam sit amet justo. Vestibulum
placerat fermentum arcu.
Sed eu risus. Nulla sagittis, massa nec convallis pharetra, justo felis tincidunt tortor, in elementum
metus risus. Donec nunc metus,
sagittis eget, semper eget. Donec
fermentum nibh eu est. Aliquam
tincidunt diam sit.
LOREM IPSUM
Lorem: Sed eu risus.
Ipsum: Nulla sagittis massa nec.
Dolor: Convallis pharetra, justo felis
tincidunt tortor, in elementum.
Amet: Nunc metus, sagittis eget,
semper eget.
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41
13-12-2005, 10:02:20
Stregato dalla Svezia
In viaggio con Mario Cardinali
da Ascoli agli stabilimenti Volvo.
DI RAIMONDO SANTUCCI FOTOGRAFIA MARCO RIVA
A
Mario Cardinali,
che riesce con orgoglio
a lavorare dove è nato,
a due passi dal mare d’Ascoli, è
sempre piaciuto il lavoro che si è
scelto. Anzi, a dispetto di alcune
vicissitudini legate alla sorte
della clientela di una precedente
società, si è “cocciutamente”
rimesso in partita da solo e
oggi trasporta per sé molto e
bene. Ma c’è un nuovo episodio
nella sua storia che l’ha visto
ospite “ispirato” in visita agli
stabilimenti Volvo proprio in
Svezia.
Si dice che il suo viaggio
in Svezia sia cominciato da
osservatore, ma che in breve
abbia deciso, ispiratissimo,
42
di “comperare tutto”, come è
andata, signor Cardinali?
In realtà avevo già “assaggiato”
il marchio Volvo in precedenza,
ma l’avevo da tempo
abbandonato perché nel ’94 ero
socio di un’altra azienda con
una filiale in Francia motivo
per cui, allora, si rivelò più
conveniente comprare italiano
perché grazie alla formula
“conto terzi” si potevano
immatricolare più automezzi.
Poi, sempre puntando sulla
convenienza dei prezzi,
passammo ad altre marche
per renderci conto solo dopo
che noi trasportatori spesso
ci facciamo condizionare
dal risparmio di poche
migliaia di euro a svantaggio
dell’affidabilità: è pur vero
che inizialmente si spende di
meno, ma è altrettanto vero che,
dopo neanche un anno, i soldi
risparmiati sono raddoppiati ma
come costo d’assistenza, più il
fermo macchina.
In seguito a queste delusioni
sono tornato in Volvo dove, per
altro, mi sono sempre trovato
bene (anche se ho investito
di più) grazie alla maggior
affidabilità dei veicoli e a
un’assistenza pressoché totale.
Questa qualità l’ho proprio
testata per un inconveniente
meccanico iniziale che, nel giro
di due, giorni è stato risolto
con l’aggiunta del rimborso
dell’hotel per l’autista costretto
a fermarsi, non l’avevo mai
visto un trattamento così! Un
altro aspetto assai interessante
riguarda i consumi di gasolio
che sono sicuramente inferiori
rispetto alla concorrenza.
Questo l’ho visto proprio
in Svezia: il 420 mi ha
entusiasmato, potente quasi
come il 460 consuma però
100/150 metri/litro in meno che
non è poco.
Avendo provato nel corso del
tempo marche diverse lei è
definibile come un “laboratorio
vivente” ha potuto quindi, dati
alla mano, comparare sulla
strada diversi mezzi con diverse
prestazioni?
G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5
0236-05-GLOBETROTTER 42
13-12-2005, 10:02:22
INCONTRO CON MARIO CARDINALI
Sì, grazie ai miei percorsi misti
(nazionale e internazionale) con
carichi pesanti di 250 quintali
all’estero e 300 in casa, si nota
meglio quella che è l’affidabilità
delle macchine; noi le sfruttiamo
a fondo. Pensi che abbiamo
ancora un F12 380 Business
che lavora percorrendo
200 km al giorno e che non si
ferma mai.
A parte questi pezzi
“d’antiquariato”, con che mezzi
girate oggi?
Sei FH12 420 e cinque FH12
460 più altri due FH12 420
in arrivo. Devo dire che sono
entusiasta del nuovo cambio
provato durante il mio viaggio
in Svezia: fa consumare di meno
ed è a prova di autista... oggi
il personale è meno preparato
di un tempo: quando ho
cominciato io ho passato diversi
mesi con chi era più esperto di
me per imparare. Attualmente
non abbiamo la stessa
possibilità, mancano le risorse
alle aziende per affrontare i costi
dei corsi e gli autisti stessi non
vogliono viaggiare in coppia.
Quando e come è iniziata la
sua attività?
Nel 1979, a Porto d’Ascoli,
poi cominciai con i viaggi a
Milano – la notte dovevi alzare
il cofano per scaldarti – in
seguito cominciai a lavorare
per l’azienda di trasporti Regoli
che viaggiava in Spagna e
Portogallo. Ci andavo volentieri,
ero ragazzo e vedevo l’Europa;
il primo viaggio in Inghilterra
lo feci nell’’82, andavamo per la
Manuli Rubber (tubi di gomma
e plastica) così imparai l’inglese.
Il nostro fu il primo camion di
Ascoli ad andare oltremanica.
Dopo non molto mi dissero
che ero “sprecato a stare sopra
il camion” e iniziai l’attività
d’ufficio per gestire gli automezzi
della Regoli fino al 1994.
Le mancava “la strada”?
Sinceramente, essendomi
fidanzato, preferivo muovermi
di meno... anche se tuttora,
quando c’è una macchina
nuova, qualche viaggio lo faccio
volentieri.
Poi mi sono messo in società
con la Marucci trasporti,
eravamo 5 soci, andava bene
fino a quando un grosso cliente
“saltò” e fummo costretti a
chiudere i battenti.
Quando è nata la sua attuale
azienda?
Nel luglio del 2000 ho aperto
da solo la “Cardinali” con 5
mezzi, poi ne comprai 6 e dopo
solo sei mesi ne avevo già 15
coi quali trasportavo carta,
PVC e radiatori in tutta Europa.
Di ritorno caricavo acciaio e
materie prime. Oggi i mezzi sono
17 (14 Volvo) mentre disponiamo
di 6.000 metri di capannone
occupati prevalentemente
dai radiatori della Biasi, per
cui faccio la logistica, oltre
ai 10.000 metri di piazzale. Il
mio personale conta 18 autisti
assunti (argentini e albanesi
di cui sono assolutamente
soddisfatto) e 4 persone che
seguono la logistica a cui si
aggiunge mia moglie che lavora
con me. Il tutto per un fatturato
di 3.200.000 Euro.
Eredi pronti?
Due maschi ancora piccolini,
il grande ha 14 anni e per ora
viene a girare nel piazzale col
motorino.
Quali problemi nel suo lavoro?
La sicurezza: purtroppo per
risparmiare le aziende dei
trasporti non possono investire
il necessario per garantire una
sicurezza adeguata (ad esempio
la manutenzione rinviata) a
fronte di tariffe d’esercizio
sempre crescenti.
Come ci si può distinguere
nell’attuale panorama e
incrementare il fatturato?
Per me la differenza la fa la
qualità del servizio.
Ma lei si è messo da solo in un
momento in cui tutti cercano di
accorparsi, come mai?
E’ vero, ma la mia realtà territoriale
è abbastanza anomala: è molto
chiusa ed è difficilissimo anche
solo collaborare così, cinque anni,
fa ho deciso di osare da solo,
anche per via dell’amara
esperienza della precedente
società. Aggiunga che, oltretutto,
il mio lavoro mi è sempre piaciuto.
Cosa l’ha colpita maggiormente
della sua visita allo
stabilimento svedese?
La maggior trasparenza che ho
incontrato e la diversa mentalità
dei dipendenti che fa sembrare
la Volvo un gruppo “familiare”
e, soprattutto, l’elevatissima
qualità e l’attenzione nella
produzione che è veramente
all’avanguardia. Ho trovato anche
molto interessante che la
fonderia sia interna all’azienda:
dà un senso “compiuto” alla
linea di produzione.
Se un viaggio in Svezia è così
persuasivo e stimolante per
i clienti come è successo per
Mario Cardinali, non resta che
organizzare “voli quotidiani per
gli stabilimenti Volvo”, ma non
solo da Ascoli! ■
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43
13-12-2005, 10:02:23
ECONOMY
Contratti di manutenzione e riparazione
Prosegue la promozione Gold Plus!
il programma di manutenzione e riparazione
più completo e conveniente con la possibilità di
aggiungere opzioni e, compreso nel prezzo, la
copertura del soccorso/traino e Assicurazione
fermo macchina per l’intero periodo.
Se invece preferite la sola
copertura completa della catena
cinematica, prosegue la:
Promozione
del Silver Special
a prezzo speciale
DI ISAIA BECCALLI FOTOGRAFIA ARCHIVIO VOLVO ITALIA
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E per chi non fosse interessato
non può lasciarsi sfuggire la
possibilità di avere l’estensione
della garanzia fino a 36 mesi
max. 450.000 km sui principali
componenti della catena
cinematica inclusa nel contratto
di sola manutenzione Blue+,
già scontato a 95 E al mese
(FH12).
Ulteriori promozioni sono in
corso per tutti i modelli.
Tutta la Rete di Vendita
e di Assistenza Autorizzata
potranno chiarirvi i dettagli delle
promozioni in corso. ■
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13-12-2005, 10:02:25
ECONOMY
Finanziamento “Gold Finger”
Euro 60.000 in 36 mesi
a tasso
0%
TAN 0% - TAEG 0,53%
In occasione del lancio dei
nuovi Volvo FH e Volvo FM,
ecco a voi il finanziamento
“Gold Finger ”, dedicato alle
motorizzazioni da 400 e 480
cv., trattori e carri stradali.
Presso tutti i Concessionari
Volvo Truck Italia
che aderiscono
all’iniziativa.
Ma affrettatevi,
scade il 31 Gennaio 2006. ■
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HUMAN TOUCH
Sei con noi?
Per Natale Volvo Truck Italia aiuta la ricerca.
DI CRISTINA GMEINER FOTOGRAFIA ARCHIVIO ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA
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13-12-2005, 10:02:30
HUMAN TOUCH
Ci risiamo: fra un attimo è Natale!
E, come sempre, più o meno
allegramente, parte ”l’operazione
shopping”; è praticamente
impossibile resistere e non
spendere molto più del solito,
facendo evaporare la tredicesima
(del resto l’hanno inventata
apposta). Ma in casa Volvo Truck
le cose non vanno proprio così.
Infatti sia Volvo Truck Italia
che i suoi Concessionari e le
sue Officine vogliono ripetere
l’iniziativa umanitaria che hanno
portato avanti con successo
lo scorso anno. Tale iniziativa
consisteva nel raccogliere
fondi da destinarsi alla
ricerca contro il cancro,
per mezzo di appositi
espositori collocati
presso le Sedi
di Volvo Truck dei suoi
Concessionari e delle sue
Officine Autorizzate dislocate
su tutto il territorio nazionale,
dando così la possibilità a Clienti,
visitatori etc. di devolvere un
contributo anche piccolissimo.
A fine periodo, grazie alla
generosità dei nostri clienti ma
soprattutto dei Concessionari,
delle Officine e di Volvo Truck
Italia la cifra raccolta è stata
di euro 118.000. Tale importo
è stato consegnato - nel corso
di una serata organizzata a
Zingonia presso la sede di Volvo
Truck Italia alla quale hanno
partecipato oltre a tutti
i dipendenti di Volvo
Truck anche
i rappresentanti
delle
Concessionarie - al Professor
Giovanni Martinelli, Primario
della Divisione di Ematoncologia
dell’Istituto Europeo di
Oncologia, che ci ha onorato
della Sua presenza.
Tale importo è stato interamente
devoluto alla ricerca per lo
studio e la cura dei tumori della
Fondazione Istituto Europeo di
Oncologia.
Questa volta vogliamo
raggiungere e stimolare
anche i lettori di Globetrotter
annunciando che, anche per
il 2005 Volvo Truck e la Sua
Organizzazione hanno deciso
di ”bissare” l’iniziativa. A partire
infatti dal 21 Novembre e fino al
21 Dicembre, come per l’anno
precedente, più di 120 simpatici
salvadanai verranno dislocati in
tutte le sedi delle concessionarie
ed officine autorizzate
VolvoTruck Italia.
I nostri clienti che lo desiderino,
potranno così partecipare a
questa iniziativa per sostenere
una lotta che ormai deve essere
combattuta con forza grazie e
soprattutto alla ricerca.
”La ricerca contro il cancro
ha prodotto negli ultimi anni
risultati molto importanti ed i
ricercatori italiani hanno dato
un contributo di grande valore”
dice il Prof. Umberto Veronesi,
direttore dell’Istituto Europeo
di Oncologia di Milano, sono
quindi felice nel vedere che
un’importante azienda come
Volvo Truck metta al servizio
della ricerca la propria rete per
raccogliere fondi a sostegno dei
progetti di ricerca”.
Non facciamo aspettare
la ricerca, mettiamo il
nostro contributo nei
”salvadanai” Volvo Truck
oppure versiamolo con
bonifico bancario
sul conto corrente
n° 615219786459
Codice ABI: 03069
CAB 09545 - CIN: W
presso Banca Intesa,
Agenzia n° 38
Via Ripamonti, 205 - Milano
intestato alla
Fondazione IEO.
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VOLVO NEWS
LA TUA GUIDA ALLE NOTIZIE
VOLVO TRUCK ITALIA
Integer interdum mi
imperdiet arcu. Aenean
tempus euismod wisi.
Volvo: un modo di vivere l’ambiente
L’ambiente e i valori fondamentali del Gruppo Volvo
DI ORNELLA GRIGIS FOTOGRAFIA ARCHIVIO VOLVO ITALIA
Il Gruppo Volvo è conosciuto in
tutto il mondo per aver sempre
cercato di evitare compromessi
in fatto di sicurezza e qualità
dei prodotti offerti al mercato.
Parimenti non va dimenticato
che un’altra area di grandissima
attenzione del Gruppo Volvo
è quella relativa al rispetto
dell’ambiente.
Quest’ultima area di attenzione,
via via che il mondo ha
continuato a svilupparsi, ha
assunto un’importanza sempre
maggiore.
Non si può negare, infatti, che
la coscienza ambientalista,
ovvero la sensibilità all’impatto
che le nostre attività hanno
sull’ambiente, stia prendendo
piede in tutti i paesi.
Sempre più persone
comprendono la connessione tra
impatto ambientale delle attività
umane,
Integer reazioni
interdumdella
en natura e
tempus
euismod.
salute
dell’uomo.
48
Il Gruppo Volvo è stato uno dei
primi produttori di veicoli ad
adottare una politica ambientale
documentata già dai primi anni
’70. Questa politica è stata
modificata nel corso degli anni in
funzione di nuove analisi e delle
diverse esigenze che via via si
andavano delineando.
Partendo dalle esigenze della
natura e dai rischi segnalati
dai ricercatori, Volvo ha
posto e pone l’accento sul
senso di responsabilità e sulla
determinazione, aggiungendo
ai precedenti due valori
fondamentali, la qualità e la
sicurezza, un terzo importante
valore, l’Ambiente. L’Ambiente
è dunque uno dei valori
fondamentali che Volvo intende
far conoscere e per il quale ha
inteso creare delle aspettative.
L’attenzione all’ambiente, nei
suoi aspetti fondamentali, non
significa soltanto produrre
prodotti con determinate
caratteristiche (vernici con
minore impatto ambientale,
attenzione ai consumi, utilizzo
di materiali riciclabili etc.) ma
comporta anche la volontà di
concentrare i propri sforzi nel
modo stesso in cui si realizzano i
prodotti e si svolgono le proprie
attività e questo vuol dire
un’attenzione all’organizzazione
e al modo in cui le persone
che vivono nel mondo Volvo
agiscono.
L’obiettivo: rendere Volvo una
delle società leader nel proprio
settore anche per l’attenzione e
il rispetto dell’Ambiente.
Questo è il nostro obiettivo
e le principali strategie
che stiamo adottando per
raggiungerlo hanno una
duplice natura.
Da un lato quella di condurre le
attività in favore dell’ambiente
con una visione globale che
comprenda tutte le fasi del ciclo
di vita dei prodotti e dei servizi
offerti.
Dall’altro, aspetto non meno
importante, attivare la coscienza
e formare tutti i dipendenti
al rispetto dell’ambiente in
modo che possano contribuire
attivamente a ridurre l’impatto
ambientale di prodottti e servizi.
Per questo motivo è
importante che ogni persona
in Volvo sia coinvolta e senta
la consapevolezza degli effetti
ambientali, reali o potenziali,
associati al proprio lavoro e dei
benefici per l’ambiente dovuti
al miglioramento delle proprie
prestazioni. Il fine: contribuire ad
una società sostenibile.
Tre sono le dimensioni di
sviluppo sulle quali Volvo si
sta concentrando: sviluppo
economico, evoluzione sociale e
cura dell’ambiente.
Sono dimensioni tutte
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Il percorso: la certificazione
ambientale delle nostre
sedi, dei Truck Center
e delle officine
Volvo Truck Italia.
Infatti ha deciso già da alcuni
anni di avere un’unica strategia
nell’affrontare le tematiche
legate all’ambiente comune a
tutti i siti del gruppo.
La strategia ambientale è la base
su cui si fonda il nostro sistema
aziendale ed è costituita (nei
suoi termini essenziali) da:
* Politica ambientale
dichiarazione dell’impegno e
dei principi in relazione ai propri
effetti sull’ambiente.
* Obiettivi
ovvero i risultati che vogliamo
raggiungere per minimizzare
l’impatto ambientale delle
nostre attività e prevenire
eventuali danni all’ambiente.
* Controlli
Volvo si sottopone
volontariamente, utilizzando
società indipendenti esterne
all’azienda (gli enti certificatori),
a continui controlli (che sono
molto simili - in alcuni casi - a
vere e proprie esercitazioni) per
essere sicura che l’attenzione sia
sempre alta, che la gestione sia
ottimale
e la preparazione
Proin commodo
augue necdelle
nenostre
personefermentum.
efficace. In hac
que convallis
* Azioni
di miglioramento
habitasse
platea dictumst.
le azioni
di miglioramento
Vestibulum
iaculis purus at
altro
non
sono che le
attività
justo.
Suspendisse
leo
eros, preche
possano
risultare
dai
tium
ut, laoreet
nec, facilisis
id,
controlli
da segnalazioni
magna. ovvero
Etiam elementum
lectus.
delle persone e che portino a
migliorare l’efficacia della nostra
struttura e il completo rispetto
della normativa ambientale.
e implementazione delle
proprie procedure interne cui
tutte le persone Volvo sono
tenute al rispetto e Volvo Italia,
quale standard di gestione per
l’ambiente, ha deciso di seguire
le indicazioni della norma
internazionale ISO 14001.
Volvo ritiene che un sistema di
gestione ambientale ”vivo” e
funzionante aiuti a conoscere
le attività svolte in campo
ambientale e i progressi che,
giorno dopo giorno, vengono
conseguiti. E’ un modo per
orientare le attività rivolte
all’ambiente verso gli obiettivi
che Volvo si è posta.
Tra i tanti compiti del Sistema
di Gestione Ambientale sono
importanti da ricordare le
attività di
* Pianificazione
diffusione della conoscenza
della legislazione in materia
ambientale che riguardi
l’Azienda, valutazione degli
aspetti ambientali correlati e
definizione degli obiettivi per le
attività ambientali;
* Esecuzione
definire le procedure per le
attività ambientali nell’intera
attività commerciale ivi
compresa l’attività delle
Morbi hendrerit purus id ligula.
officine, tra cui organizzazione,
Proin lorem tortor, volutpat ut,
comunicazioni, produzione e
varius nec, pharetra vel, augue.
approvvigionamento, nonché
Pellen tesque habitant morbi
sviluppo di prodotti e processi;
tristique senectus et netus et
* Controllo
malesuada fames ac turpis egerilevare e monitorare gli
stas. Cras gravida libero posuobiettivi, correggere eventuali
deviazioni e condurre controlli
ambientali interni;
* Azione
orientare le operazioni verso
nuovi obiettivi e verso il
continuo miglioramento in
base ai risultati dei controlli
precedentemente descritti.
Lorem ipsum dolor sit amet
ugualmente importanti nell’ottica
di assicurare ai nostri clienti e
alle comunità locali nelle quali
Aliquam leo wisi, pulvinar quis,
ci troviamo ad operare che
imperdiet vehicula, scelerisque
la nostra volontà e le nostre
ac, magna. Integer interdum mi
capacità soddisfino esigenze
imperdiet arcu. Aenean tempus
e sensibilità attuali e anche
euismod wisi.
quelle future.
Morbi nec nunc et massa
Volvo manifesta sempre più
suscipit tincidunt. Donec et nisl.
chiaramente la propria ambizione
ad essere un responsabile e
credibile membro della Società.
Lo sapevate che...
Volvo ebbe inizio da una
conversazione tra due
uomini intraprendenti
ad un ”astice party”
nel 1924. Da allora
la società è cresciuta
tanto da diventare
un leader mondiale nel
suo settore.
Gli attori: il Sistema di Gestione
Ambientale
Il Sistema di Gestione
Ambientale, attore importante
nella strategia Volvo, è il mezzo
per indirizzare, pianificare e
verificare l’impatto ambientale
specifico in ogni organizzazione
dalla grande fabbrica alle
officine.
Ogni Società del Gruppo Volvo
è responsabile della definizione
Gli attori: i dipendenti di Volvo
Italia
Come abbiamo visto la
volontà del Gruppo Volvo di
assicurare ai propri clienti
un’azienda attenta all’ambiente
comporta l’accettazione di
un coinvolgimento di tutta
l’organizzazione in uno sforzo
continuo di miglioramento.
E’ un lavoro che difficilmente
è immediatamente visibile
ai nostri clienti, fatto anche
di piccoli gesti, di attenzioni
”nascoste” e che siamo fieri
di poter assicurare ad ogni
persona che si rivolge alla nostra
azienda.
Integer interdum mi
Tutto
questo
è possibile
imperdiet
arcu.
Aenean perché
tempus euismod
i colleghi
di Volvowisi.
Truck Italia
contribuiscono quotidianamente
a far sì che l’attenzione
all’ambiente non sia solo una
dichiarazione di intenti, ma una
realtà ”tangibile”.
Volvo Truck Italia e la
certificazione ISO 14001
Volvo Italia S.p.A. è approdata,
dopo una intensa attività,
stimolante e coinvolgente, alla
certificazione per il proprio
sito di Zingonia (Bergamo) per
l’attività della Market Company,
il 24 luglio 2003.
Dopo questo primo successo è
stata pianificata e ottenuta la
certificazione anche per il Truck
Center di Bergamo, il 29 luglio
2004.
I prossimi passi saranno quelli
della certificazione del Truck
ere mi. Vestibulum eget magna.
Center a Pianiga (Venezia)
Ut consequat mauris et nulla.
che vorremmo ottenere entro
Quisque quis lectus vitae quam
febbraio 2006 e del Truck
feugiat bibendum. In eget est
Center a Trento.
volutpat ut, varius nec, pharetra
E’ uno sforzo rilevante solo ad
vel, augue. Phasellus sollicitudin
immaginare che, per il sito di
commodo risus.
Zingonia (Bergamo) è stato
coinvolto tutto il Personale del
Truck Center in quanto non
solo era necessario verificare
le autorizzazioni e i permessi
per l’esecuzione delle nostre
attività ma anche capire gli
aspetti ambientali correlati ai
vari passaggi delle lavorazioni
e dei servizi che offriamo alla
clientela.
Grazie all’attiva partecipazione
di tutti i nostri meccanici e
magazzinieri si sono affrontate
le vere problematiche di una
officina: dalla definizione dei
tipi di rifiuti che produciamo alla
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VOLVO NEWS
loro corretta identificazione e
gestione fino al loro recupero o
smaltimento finale, dall’ambiente
di lavoro al consumo di energia
elettrica, dal rumore alle
emissioni e all’utilizzo
di sostanze chimiche.
A tal proposito Volvo ha
stilato una ”lista nera” e
una ”lista grigia”, valide per
tutto il Gruppo e aggiornate
annualmente. La lista nera
elenca 37 sostanze chimiche o
gruppi chimici che non devono
essere utilizzati nei nostri cicli di
lavorazione e che non devono
essere presenti nei prodotti
che acquistiamo, la lista grigia
elenca 39 gruppi di sostanze
chimiche che non dovrebbero
essere usate o il cui utilizzo
deve essere limitato in attesa
di poterle sostituire. E’
comunque già disponibile
una ”lista bianca” che elenca
prodotti alternativi meno
dannosi. Considerando poi
le attività di officina che
comportano l’utilizzo di
sostanze pericolose (oli,
lubrificanti...) si sono definite
specifiche modalità di gestione
anche per affrontare eventuali
sversamenti.
E, da ultimo, la creazione di una
struttura organizzativa pronta a
gestire le piccole emergenze di
ogni giorno. Sfide da affrontare
giornalmente, soluzioni da
condividere.
Il valore dell’Ambiente nella
Costituzione
E’ utile sapere che sia la nostra
Costituzione che quella europea
sottolineano l’importanza e la
necessità di tutelare l’Ambiente.
L’Ambiente viene
definitivamente riconosciuto
come destinatario di tutele
precise e fondamentali da
ricollegare alla protezione della
persona.
L’art. III-233 della Costituzione
Europea, il cui trattato è stato
recentemente sottoscritto,
afferma che ”La politica
dell’Unione in materia
ambientale contribuisce a
perseguire i seguenti obiettivi:
50
a) salvaguardia, tutela e
miglioramento della qualità
dell’Ambiente;
b) protezione della salute
umana;
c) utilizzazione accorta e
razionale delle risorse naturali;
d) promozione, sul piano
internazionale, di misure
destinate a risolvere i problemi
dell’Ambiente a livello regionale
o mondiale. Al secondo
comma
medesimo
articolo,
Integerdel
interdum
mi
imperdiet
Aenean
peraltro,
si arcu.
afferma
che la
tempusambientale
euismod wisi.
politica
dell’Unione
Europea si fonda sui principi
della precauzione e dell’azione
preventiva, della correzione
dei danni causati all’ambiente.
Il nostro habitat è ritenuto
fondamentale sia per la salute
dell’uomo, come condizione
e luogo essenziali per la
stessa esistenza, che per
consentire la più ampia
manifestazione della sua
personalità.
Lavorare per l’ambiente
quindi non è solo una tendenza
alla moda; è un processo
naturale nelle attività di
ogni giorno, ormai per molte
aziende.
Una di queste è Volvo, che
considera le attività ambientali
essenziali alla propria
sopravvivenza come azienda e a
quella futura della Società.
Per questo motivo,
è importante che ognuno
di noi in Volvo agisca e
contribuisca sempre per
migliorare il nostro ambiente
comune.
Il nostro contributo può essere
dato sempre e ovunque sia al
lavoro che a casa,
partecipando a gruppi
di lavoro o in altri contesti
sociali.
L’obiettivo può sembrare
molto lontano; comunque
possiamo raggiungerlo ”step
by step”. Abbiamo già iniziato a
percorrere i primi passi.
Ricordiamoci che sebbene
le risorse della Terra
possano essere limitate,
le nostre capacità non hanno
confini.
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13-12-2005, 10:02:36
LA TUA GUIDA ALLE NOTIZIE VOLVO TRUCK ITALIA
“Top Service Award”
di Volvo Truck Italia
Integer interdum mi
imperdiet arcu. Aenean
tempus euismod wisi.
Una delle Officine premiate con
Massimo Ubiali, Giovanni Viganò e
Federico Ferraro di Volvo Truck Italia
Nel mese di ottobre le officine
italiane hanno visitato il RAI,
salone internazionale dei
veicoli industriali, tenutosi ad
Amsterdam. In questo contesto
sono stati assegnati i premi
Volvo FH16 550
“Black metal” presso
l’officina Arca
di Udine
relativi al primo “TOP SERVICE
AWARD”. Questo significativo
riconoscimento, che verrà
ripetuto anche nei prossimi
anni, ha voluto premiare le
aziende che interpretano
il Marchio Volvo in modo
particolarmente rilevante. Nella
scelta delle aziende, Volvo Italia
ha preso in esame non solo le
caratteristiche degli immobili,
ma anche le peculiarità relative
alla gestione del Cliente e del
servizio di assistenza. Scelta
che, visti gli elevati standard
qualitativi che caratterizzano
il network di Volvo in Italia,
si è rivelata tutt’altro che facile!
I premiati: Officina Accastello
di Trana (TO), Officina F.lli
Garbin di Quarto d’Altino (VE),
Officina Marra di Soleto (LE),
Nord Diesel filiale di Issogne
(AO), Versilia Trucks filiale di
Altopascio (LU), Volvo Truck
Center Venezia di Dolo (VE) e
Zetacarri di Binago (CO).
SAVECO SRL:
ancora più grande
Sabato 22 Ottobre 2005 è stato
inaugurato l’ampliamento
dell’officina VOLVO Veicoli
Industriali della SAVECO SRL
di Monterotondo (RM). La
SAVECO SRL, in contemporanea
con il ventennale di officina
VOLVO, ha ampliato le
dimensioni dello spazio
di servizio portandole dai
precedenti 400 mq agli attuali
800 mq articolati fra uffici,
magazzino e officina.
La bella giornata ha visto la
partecipazione di funzionari
VOLVO, di molti clienti già
assistiti e nuovi contatti che
hanno molto apprezzato la
Una giornata d’inizio autunno
stupenda vissuta presso
l’officina Arca a Castions di
Strada (UD) con la visita
da parte di numerosi clienti
Volvo e non Volvo che hanno
apprezzato sia i mezzi in
esposizione (nuovi e usati)
che l’arrivo spettacolare
del Volvo FH16 550 BLACK
METAL. Entusiasti sia di questo
bellissimo esemplare nonché
del Volvo FH16 OCEAN RACE.
La giornata si è svolta in buona
armonia per l’organizzazione
e l’accoglienza a loro riservata.
Tutti i visitatori sono stati
soddisfatti dall’attenzione
a loro rivolta, omaggio
compreso. I partecipanti
alla grigliata hanno potuto
vivere una serata divertente
e in compagnia del nostro
comico friulano “Sdrindule”,
accompagnato dall’orchestra.
Molto gradite vivande e bibite
preparate accuratamente dagli
Alpini. Questa giornata si è
conclusa fortunatamente senza
problemi, salvo l’orario che si
è trascinato fino alle due del
mattino. Soprattutto per gli
sportivi della domenica, un po’
stanchetti. Tutti d’accordo…
Arrivederci, alla prossima!
dimensione e l’organizzazione
delle attività di assistenza.
Presenti anche i soci e i
collaboratori della SAVECO che
attualmente compongono uno
staff di 14 persone.
A tutti i nostri ringraziamenti
e... buon lavoro!
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13-12-2005, 10:02:38
ITALIAN
METROPOLITAN
Ecco la Campagna Finanziaria su misura
per l’acquisto del Volvo FL, il veicolo
ideale per la distribuzione locale e
ancora. 35.000 euro in 36 mesi a tasso
0%
oltre a una serie di vantaggiose opzioni.
TAN 0% - TAEG 0,91 %
regionale, la raccolta di rifiuti,
il trasporto di collettame e altro
Scade il 31 Gennaio 2006.
Presso tutti i concessionari Volvo Truck Italia che aderiscono all’iniziativa.
VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS
www.volvotrucks.it
VEICOLI
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DOPOVENDITA
FINANZIAMENTO
GESTIONE DEL TRASPORTO
13-12-2005, 10:02:40
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Globetrotter Uscita N° 2-2005