GLOBETROTTER PERIODICO VOLVO ITALIA S.P.A. ■ N. 2 2005 PREMIERE SPECIALE NUOVI VOLVO FH/FM IL VIAGGIO DEL CAFFÈ DAL BRASILE ALL’ITALIA PER UN ESPRESSO CARICHI STRAORDINARI I TRASPORTI PIÙ INSOLITI DEL MONDO UN MODO NUOVO DI VIVERE L’AMBIENTE L’AMBIENTE E I VALORI DEL GRUPPO VOLVO 0236-05-GLOBETROTTER 1 13-12-2005, 10:23:22 total PERFORMANCE Nel settore degli autocarri migliorare le prestazioni ha sempre significato qualcosa di più del semplice aumento di potenza e coppia. Fattori fondamentali certo, ma un nuovo standard di cambio automatizzato, un freno motore straordinario, un ambiente di guida estremamente confortevole ed un sistema di sicurezza che non è secondo a nessuno, sono altrettanto importanti. Non basta, una maggiore redditività dipende, anche, da una Rete e da un Concessionario in grado di fornire un pacchetto di servizi completo ed un supporto su misura per le vostre esigenze. Pensiamo di conoscere gli elementi fondamentali per il progresso dei nostri clienti e delle loro aziende. Con la nuova gamma Volvo FH per il trasporto pesante, ogni aspetto dell’autocarro, della guida e dell’assistenza fornita dai Concessionari è stato concepito per fare la differenza - un nuovo livello di performance totale. Al vostro servizio. VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it VEICOLI 0236-05-GLOBETROTTER 2 DOPOVENDITA FINANZIAMENTO GESTIONE DEL TRASPORTO 13-12-2005, 10:23:25 GLOBETROTTER contenuti n. 2/2005 32 Il viaggio del caffè Globetrotter ha seguito la via del caffè dalle piantagioni in Brasile, fino ad un piccolo bar di Milano. 8 CHIEDETELE LA LUNA Alla scoperta di Vercesi Holding Group, leader nel trasporto a temperatura controllata. 44 CONTRATTI DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE - FINANZIAMENTO GOLD FINGER Da non perdere: promozioni e finanziamenti. 42 STREGATO DALLA SVEZIA 46 SEI CON NOI? In viaggio con Mario Cardinali da Ascoli agli stabilimenti Volvo. Un’iniziativa Volvo Truck Italia per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro il cancro. E INOLTRE: 5 START 31 IL FUTURO 37 FUNZIONAMENTO 40 EUROVISIONE 41 IO E IL MIO VOLVO 48 VOLVO NEWS G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 3 3 13-12-2005, 10:23:28 GLOBETROTTER 2/2005 Calendario EVENTI DA NON PERDERE EDITORIALE I nuovi Volvo FH e FM: pensati per una Performance Totale VOLVO OCEAN RACE 2005-2006: RITORNA L’AVVENTURA! L’avvincente regata Volvo ha avuto il suo “start” dalla terra di Galizia, in Spagna. Nei prossimi 8 mesi compresi tra il 2005 e il 2006 i migliori velisti al mondo gareggeranno intorno al pianeta in condizioni estreme, suscitando entusiamo ovunque andranno. Seguite la regata, visitando il sito ufficiale e, se avete intenzione di partecipare ad una delle tappe, eccovi il calendario! www.volvooceanrace.org - www.volvotrucks.it 05.11 2005 04.02 2006 Sanxenxo (Galicia) START Melbourne (Australia) 26.12 2005 25.03 2006 Cape Town (Sud Africa) Rio de Janeiro (Brasile) 29.04 2006 Baltimora/Annapolis (USA) 29.05 2006 Portsmouth (Uk) 11.06 2006 Rotterdam (Paesi Bassi) 17.06 2006 Goteborg (Svezia) FINISH Web guide www.volvotrucks.it Nuovissima versione del sito di Volvo Truck Italia contenente più di 500 pagine con aree dedicate. LA GUIDA DI GLOBETROTTER AI MIGLIORI SITI INTERNET www.acena.it Dove andiamo a cena stasera? Per voi i migliori ristoranti di tutto il mondo ordinati in base alla tipologia di cucina e al percorso geografico. Buon appetito! www.mappy.it Itinerari in Italia e in Europa, piante dettagliate e indirizzi utili di hotel, ristoranti, stazioni di servizio, aree di parcheggio. GLOBETROTTER Periodico Volvo Italia S.p.A. - Anno 10 2/2005 Direzione, Redazione, Amministrazione: Corso Europa 2, 24040 Zingonia-Boltiere (Bg) Tel: 035 88 91 11 Fax: 035 80 75 64 Direttore responsabile: Cristina Gmeiner Hanno collaborato: Dario de Rosa, Daniele Pelosi, Federico Ferraro, Roberto Panseri, Raimondo Santucci, Ornella Grigis, Isaia Beccalli Stampa: Punto Offset Fotolito: Fram Foto: Marco Riva, Archivio Volvo Italia S.P.A. - Registrazione tribunale di Milano n° 83 del 12-02-96 4 C ari Lettori, come avrete potuto notare dalla copertina, abbiamo molte notizie di rilievo in questo numero di Globetrotter. Ecco dunque le nuovissime versioni di Volvo FH e FM alimentate da una motorizzazione da 13 litri che manterrà Volvo - e la nostra clientela ai vertici in fatto di competitività. La sezione speciale di 16 pagine vi fornirà una guida completa circa le innovazioni, i benefici e, appunto, le performance che questi nuovi Veicoli sono in grado di offrire. Non accontentatevi di scegliere un autocarro valutandolo per le sue prestazioni. Chiedete di riuscire a ottenere maggiori prestazioni del conducente e prestazioni economiche sempre migliori: in poche parole volete ottenere quelle che noi chiamiamo performance totali. Abbiamo imparato negli anni che il giudizio che i clienti formulano su di noi si basa sui fatti, non sulle parole. Ed è per questo motivo che ognuno di noi in Volvo Trucks, che abbia funzioni di vendita, di assistenza, di supporto o amministrativa, deve svolgere la sua parte. Con il nuovo posizionamento Total Performance dei nuovi modelli Volvo FH e Volvo FM, abbiamo preso l’iniziativa e stiamo rispondendo in modo veloce alle aspettative dei nostri clienti. Buona lettura a tutti! Marco Lazzoni AMMINISTRATORE DELEGATO VOLVO TRUCK ITALIA G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 4 13-12-2005, 10:23:30 START NOVITÀ E APPROFONDIMENTI : 3D Truck Configurator Accessori che si adattano alla perfezione al vostro autocarro Volvo Il sito www.volvotrucks.it ospita il Volvo, che vi consentiranno di per un maggiore comfort. gli autocarri Volvo. Ciò significa “3D Truck Configurator”, il posto personalizzare il vostro Volvo Tutti gli accessori originali che si adatteranno facilmente giusto per conoscere più da vicino con qualsiasi accessorio: dai Volvo sono stati progettati e e perfettamente in termini di la gamma esclusiva di accessori dispositivi di sicurezza ai dettagli selezionati specificamente per estetica e colore. Visitatelo! Cabine Volvo: protezione per l’uomo Il tipo di incidente più comune prevede il rovesciamento dell’autocarro o la collisione frontale. In questo caso, così come in altri incidenti in cui la cabina entra in collisione con un oggetto esterno o con il terreno, l’obiettivo principale è assorbire l’energia attraverso la cabina in modo da garantire una cellula di sopravvivenza per gli occupanti. A questo scopo, la struttura della cabina viene realizzata in acciaio ad alta resistenza e rinforzata frontalmente e in corrispondenza delle portiere. I montanti della cabina sono progettati in modo da cedere entro un determinato limite. In questo modo, la cabina può arretrare riducendo al minimo la penetrazione e la deformazione che potrebbero causare lesioni al conducente. Tutte le cabine Volvo soddisfano lo standard svedese di resistenza, il più rigoroso a livello mondiale. Il programma di prove comprende il test con pendolo frontale, che simula tra l’altro lo scontro con ostacoli sul terreno in un incidente con rovesciamento. Il test con pendolo posteriore simula invece l’impatto del carico in caso di fuoriuscita e collisione con la zona posteriore della cabina. G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 5 5 13-12-2005, 10:23:33 START Sì viaggiare Abbiamo incontrato alcuni autisti e abbiamo cercato di sapere qualcosa di più sulla colonna sonora dei loro lunghi viaggi lungo le autostrade d’Europa. Ne è emerso un quadro davvero interessante: le scelte sono diverse (alcune particolarmente sorprendenti), ma la passione per la musica è la stessa. Perché sa sorprendere, distendere ed è un’insostituibile compagna di viaggio. Claudio Maggi: 34 anni Urgnano (Begamo, Italy), Artista preferito: Francesco De Gregori Album: ”La donna cannone” Kocapinar Mesut 37 anni Ortakoy/Askaray (Turchia) Artista preferito: Sikidim Tarkan Gonzalo Debesa 46 anni Taragona (Spagna) Artista preferito: Luz Casal Album: ”Acontraluz” Emilio Carbonll 48 anni Valencia (Spagna) Artista preferito: Dire Straits Album: ”Brothers in arms” Kartoafà Simion 50 anni Lione (Francia) Artista preferito: Al Bano Carrisi Album: ”Emozionale” Cristian Tomasich 26 anni Ljubljana (Slovenia) Artista preferito: Lenny Kravitz Album: ”Circus” Milos Domanickj 25 anni Praga (Repubblica Ceca) Artista preferito: Bob Marley Album: ”Exodus” Pietro Dicaro 50 anni Milano (Italia) Artista preferito: Lucio Battisti Album: ”Emozioni” Darko Stanisevic 31 anni Zagabria (Croazia) Artista preferito: Lorenzo ”Jovanotti” Album: “Buon Sangue” Tappa... all’Osteria Caserma Guelfa Se vi capita di passare da San Benedetto del Tronto non vi potete perdere le specialità dell’Osteria Caserma Guelfa. Posta lungo la statale Adriatica, al confine tra Marche e Abruzzo, occupa i locali con alti soffitti a botte della stazione di dogana della strada Salaria, realizzata dai romani per l’approvvigionamento del sale. La cucina è fatta di ricette tradizionali e popolari a base di pesce che arriva sempre fresco dal porto di San Benedetto. Gli antipasti sono al naturale o appena manipolati: ci sono calamaretti scottati, uova di seppia, cicale di mare, scampi bolliti, triglie marinate tanto altro ancora. Tra i primi ricordiamo, solo per fare qualche esempio, spaghetti con sugo di moscardini, 6 di cozze, al nero di seppia, ravioli di pesce, rigatoni ai crostacei e poi pesce, pesce e ancora pesce... Ottima selezione di etichette e prezzi ragionevoli. Da annotare, infine, il Festival del Pesce organizzato ad opera del Convivium del Mare Salato di Slow Food proprio all’Osteria Caserma Guelfa per conservare la memoria del prodotto ittico dei fondali locali nel periodo della chiusura della pesca. Osteria Caserma Guelfa, via Caserma Guelfa, 5 - San Benedetto del Tronto, tel. 0735.753.900. Chiuso lunedì. Per segnalare le vostre tappe golose: [email protected] G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 6 13-12-2005, 10:23:35 NOVITÀ E APPROFONDIMENTI Come prendersi cura della propria schiena Negli ultimi anni la spaziosità delle cabine e i sedili ergonomici hanno consentito a molti conducenti di autocarri di evitare fastidiosi problemi alla schiena e al collo. Ciò nonostante molti conducenti soffrono ancora di problemi muscolo-scheletrici. Per prevenire dolori e problemi di questo tipo, nei momenti di sosta dell’autocarro è consigliabile compiere dei semplici esercizi. Esercizio 1 Esercizio 3 Esercizio 2 Integer interdum mi imperdiet arcu. Aenean tempus euismod wisi. Al risveglio, dopo una notte passata nell’autocarro, ancora distesi nel letto, contraete tutta la muscolatura della parte posteriore del corpo e sollevate la vita e i fianchi verso l’alto. Afferrate un ginocchio con entrambe le mani e tiratelo verso il petto, premendo l’altra gamba verso i piedi del letto. Ripetete l’esercizio con l’altra gamba. Sdraiatevi sulla pancia e contraete tutta la muscolatura della parte anteriore del corpo. Sostenendovi con le braccia, sollevate la parte superiore del torso dal letto. Esercizio 4 Esercizio 5 Esercizio 6 Alzatevi, allungate indietro una gamba e spostate il peso del corpo in avanti, in modo da allungare la muscolatura del polpaccio. Durante questo esercizio non sollevate i talloni da terra. Quando uscita dalla cabina, compiete un valido esercizio di allungamento. Tenendo entrambi i piedi ben appoggiati per terra, ruotate un braccio come se doveste avvitare una lampadina sul soffitto. Ripetete l’esercizio tre o quattro volte per ogni braccio. Incrociate la parte inferiore della gamba destra sulla gamba sinistra. Afferrate la caviglia destra e spingetela delicatamente verso il corpo. Ripetete l’esercizio con l’altra gamba. Cintura di sicurezza Volvo: tre regole d’oro La cintura di sicurezza a tre punti d’ancoraggio costituisce il sistema di protezione più efficiente disponibile: un sistema di contenimento saldo e affidabile in grado di mantenere il corpo umano in posizione in caso di rovesciamento o improvvisa riduzione della velocità dell’autocarro. La cintura di sicurezza a tre punti d’ancoraggio viene fornita di serie sui sedili del conducente e del passeggero in tutti gli autocarri Volvo. Per un corretto utilizzo del dispositivo: 1. La cintura di sicurezza inferiore deve essere posizionata più in basso possibile, sopra il bacino e non sopra l’addome. 2. Assicurarsi che la cintura di sicurezza trasversale sia posizionata sulla spalla e sopra il petto. 3. Tenere la cintura non allentata, bensì stretta in modo confortevole. Un avviso luminoso sul cruscotto ricorda, se necessario, di allacciare la cintura. G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 7 7 13-12-2005, 10:23:43 Alla scoperta di Vercesi Holding Group. DI RAIMONDO SANTUCCI FOTOGRAFIA MARCO RIVA CHIEDETELE LA LUNA 8 G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 8 13-12-2005, 10:23:45 A VELE SPIEGATE A zienda leader nel trasporto a temperatura controllata, la Vercesi Holding Group si distingue per l’efficienza legata a scelte di decisa avanguardia nel campo della sicurezza con una particolare sensibilità per accogliere le esigenze della clientela che, nel panorama europeo delle multinazionali della farmaceutica, raramente si appoggia a caso. Movimentando 275.000 tonnellate di merce nel 2005, e toccando un fatturato di 12 milioni di Euro, l’azienda di Vignate, alle porte di Milano, si presenta agguerrita, come del resto recita lo slogan che campeggia sulla brochure istituzionale: ”Chiedeteci la Luna”, servendo l’intera Europa e puntando alla Turchia e all’est Europeo. Tiene il timone dell’amministrazione Paola Vercesi, energicissima giovane signora con molte, molte cose da fare e quindi pochissimo tempo da perdere. Ci parla con evidente orgoglio dell’attività ereditata da un padre intraprendente che fa sentire la sua mancanza negli affetti e nel lavoro e proprio lei con suo fratello Gian Paolo che lanciano la sfida della Luna, ci spiega come funziona quello che chiama il ”Gioiellino Vercesi”. L’attività è nata con nostro padre Giancarlo Vercesi, e ormai sono passati 45 anni; è stato lui, prima da autista poi da piccolo padroncino, che ha dato vita alla ditta che si è man mano ampliata. Precedentemente facevo la mamma a tempo pieno ma quando papà ci ha lasciato è stato inevitabile per me affiancarmi a mio fratello Gian Paolo, che già lavorava accanto a papà, e già iniziava anche a muovere i primi passi nella Logistica >> G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 9 9 13-12-2005, 10:23:47 dei Trasporti, con i preziosi consigli di papà. Così abbiamo preso in mano la situazione; ora sono qui da otto anni, fianco a fianco di mio fratello e come grande supporto affettivo, e consigliere... c’è mamma Maria, che sicuramente è di grande importanza, l’abbiamo definita ”caporalmaggiore” perché fa correre i nostri autisti. Mentre io gestisco il settore commerciale e bado agli aspetti finanziari e alla burocrazia, mio fratello segue la parte più importante... E’ sicuramente il ”numero 1” nella gestione Operativa e Logistica dei nostri automezzi e dei vettori che collaborano con la Vercesi. Siamo, come è noto, specializzati nel trasporto a temperatura controllata soprattutto nel settore farmaceutico che ricopre ormai l’80/90% del nostro fatturato annuo. Tutto questo secondo la nuova normativa che viene rispettata purtroppo solo da noi italiani che, contrariamente al solito, e ne sono fiera, è all’avanguardia, in tutta Europa, infatti, il farmaco viaggia ancora su telonato, arrivando in Italia dove passa al trasporto a temperatura controllata come pretendono le aziende italiane che però accettano. È per questo che a volte mi scontro coi miei clienti. Basterebbe che qualcuno rifiutasse la merce. Ma dicono che purtroppo si trovano in stock out. 10 Cosa vede nel futuro del suo settore? Io spero che a livello europeo qualcosa possa cambiare proprio riguardo a questa normativa anche se ho i miei dubbi. Per ora io sono contenta così: so molto bene che servizio offro ai miei clienti grazie alle nostre strutture e alla nostra tecnologia; per esempio si effettua report a fine di ogni trasporto. Questo fa la differenza tra la Vercesi e altre aziende che, per risparmiare, sulla carta chimica, limitano l’utilizzo del report! Quali sono le esigenze standard dei vostri clienti e in che modo riuscite a soddisfarle meglio di altri? Innanzitutto è importantissimo che la temperatura del prodotto non venga alterata, poi il servizio deve essere celere: ovvero non deve accadere che la merce stia in giro per l’Italia o per l’Europa più del dovuto, effettuando quindi consegne puntuali. Aggiungo poi che la qualità del servizio e la professionalità, fanno parte di quelle tante ”piccole” cose che messe assieme danno la garanzia dell’azienda. Filosofia recente o vostra tradizione? Da parte nostra come Vercesi è una tradizione già dai tempi di papà: voleva assolutamente dare un servizio di qualità e la puntualità nelle consegne e nelle prese. Mantenere i prodotti integri, di conseguenza massima attenzione durante il carico e lo scarico. Ecco perché, un piano di addestramento è introdotto nel nostro manuale di qualità, visto che la nostra è un’azienda certificata ISO 9001 - VISION 2000. A proposito di autisti, per voi sono dei collaboratori indispensabili o degli impiegati con un turnover elevato? Sono sicuramente delle persone indispensabili perché se è vero che io posso portare il cliente nuovo ed effettuare il trasporto, è altrettanto vero che il trasporto stesso non lo puoi fare se non si hanno autisti, che io considero persone ”particolari”, un po’ gitani, un po’ marinai. Fra l’altro ora la definizione corretta è: ”professionisti specializzati”. Riguardo al turnover, c’è sempre qualcuno che prende e se ne va pensando di trovare di meglio, non è raro, però, che poi spesso facciano retromarcia ripresentandosi al cancello perché sanno che hanno anche perso qualcosa: qui la puntualità è anche nello stipendio, e nella correttezza reciproca, di comportamento, ogni 5 del mese da noi partono i bonifici. Sono già preparati o fanno un perfezionamento presso di voi? Arrivano da altre aziende di trasporti, magari per un passaparola tra gli autisti, poi, una volta qui, c’è mio fratello che gli effettua un piano d’addestramento, per mostrar loro G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 10 13-12-2005, 10:23:47 INCONTRO CON PAOLA VERCESI le nostre tecnologie: il termoregistratore, come funziona il doppio pianale per un carico ottimizzato, l’uso della paratia che consente di abbinare carichi a temperature diverse, la sponda idraulica e poi gli si spiegano i carichi e quando si possono sovrapporre secondo determinate regole, il tutto per un periodo standard di tre mesi di prova. Che provenienza ha il personale? Tutto rigorosamente italiano. È una scelta dettata dalla nostra esperienza, data la particolarità di quello che trasportiamo. Per la logistica qual è l’area di cui disponete? Questa dove ci troviamo, a Vignate, è di 14.000 metri quadri, dove siamo a livello di sicurezza, ad alta tecnologia con televigilanza satellite. A questo si aggiunge un’area a Pozzuolo Martesana, che però è una realtà più piccola di 1000 mq di capannone, ma con orgoglio possiamo dire, un trampolino di lancio, di nostro padre, per arrivare a questo...”gioiellino”. Cosa deve riguardare la sicurezza? Innanzitutto riguarda gli automezzi che viaggiano per l’Italia e l’Europa: abbiamo trasformato tutto il parco macchine in ”satellitare livello 4”. Stessa cosa fatta per questa piattaforma Logistica. Cosa si intende per ”livello 4”? Una situazione molto particolare. Sono state studiate, create le procedure apposite, per i nostri automezzi, rigorosamente riservate, per ovvi motivi - con la consulenza dell’Advisor di multinazionali farmaceutiche, esperto del settore; e con un contratto stipulato con una società di televigilanza remota. Perché tutta questa attenzione? Sul mercato dei furti i prodotti farmaceutici ed i farmaci in genere sono molto appetibili. È tutta merce già rivenduta, furti su commissione. Con questo livello di sicurezza, che costa un patrimonio, il cliente però è al sicuro, almeno si spera. La nostra offerta di sicurezza, di qualità, è interessante che, come dicevo divertita ieri a mio fratello, ora spesso, sono i clienti che vengono a cercarci! Quanti mezzi circolanti avete? Circa 70 tra bilici e motrici, assortiti tra Scania Volvo e Iveco. Cosa sa del ”Dynafleet” Volvo? So che si tratta di un prodotto interessante per la gestione della flotta, ma attualmente ci siamo affidati al nostro sistema che è particolarmente adatto alla specificità del settore merceologico che seguiamo. Che cosa vi aspettate dai vostri fornitori, qual è il servizio ideale o comunque indispensabile? Il prezzo, il servizio assistenza e naturalmente l’affidabilità. Mio fratello sa bene queste cose a sa anche di trovarle in Volvo, lui sceglie e io poi mi faccio carico delle problematiche successive: correre dietro ai fornitori per avere i documenti per l’immatricolazione e cercare le società per il leasing migliore. Prospettive per il futuro? Di recente è stato strutturato tutto il gruppo in modo diverso creando una holding che fa capogruppo, sotto ci sono le altre società come l’Autotrasporti Vercesi snc, e ne abbiamo costituita un’altra: l’Euromedical Transport srl in parallelo all’attuale snc e, per finire, la Logistic Vercesi s.r.l. Abbiamo una filiale nel Centro Italia, esattamente a Meldola (FC), e una nel Sud Italia, vicino a Messina. Questo è l’assetto attuale, ne consegue che l’intenzione sia di riempire questo nuovo ”gioiellno”, renderlo operativo il più presto possibile, offrendo servizi, come deposito temporaneo, qui ci sono 7.800 posti pallett climatizzati 18°/25°. E’ stata anche creata un’area apposita adibita a magazzino IVA, deposito doganale, per la sospensione d’imposta per le aziende in caso di importazioni dall’estero di materie prime, date le cifre piuttosto elevate. Inoltre è disponibile una cella a temperatura 2°/8° gradi con 450 pallets. Il tutto ben diviso e con le autorizzazioni necessarie, per gestire questa nostra nuova attività. Pensi che abbiamo ricevuto ispezioni da clienti italiani e stranieri, e che, sbalorditi, ma comunque compiaciuti con noi; ciò ha anche contribuito a portare la nostra azienda a battere un concorrente tedesco che gestiva tutto il traffico in import verso l’Italia, di una multinazionale, dalla Germania! Siamo in pochi così competitivi, in Europa, con la questa tecnologia, se non addirittura gli unici! Senza presunzione, tranquilli! Che termine vi siete dati per questo obbiettivo? Questa ”Piattaforma” deve essere operativo a tutti gli effetti, per dicembre 2006. Conosce il sito Volvo? Sì, l’ho visitato molto velocemente e per quel che ho visto lo trovo apprezzabile. Qui a Vignate il dicembre dell’anno prossimo sembra molto vicino, come anche il traguardo che si sono posti la signora Paola, e il signor Gian Paolo. Nel frattempo se vedete un autoarticolato, di 17,50 metri, sulla Luna con tanto di scritta pubblicitaria, a caratteri cubitali: ”Vercesi”, con i classici colori sociali, (rosso Ferrari, oro e bordeaux), probabilmente è già sotto un ”satellite di max sicurezza”, quello della Vercesi Group, Trasporti e Logistica. E potete dormire sonni tranquilli... Buon viaggio. E sogni d’oro. ■ G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 11 11 13-12-2005, 10:23:49 VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.45 Sida 12 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM PREMIE VOLVO FH/FM, LE STELLE DELLA CATEGORIA SONO STATE ULTERIORMENTE MIGLIORATE 12 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.46 ERE Sida 13 Volvo FH e FM sono le stelle della loro categoria. Ora sono state ulteriormente migliorate. Nella nuova generazione di autocarri, potenza e intelligenza hanno un ruolo importante. Le maggiori novità sono all’interno. TESTO ANNE WOLLTER FOTO VOLVO TRUCK G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 13 VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.46 Sida 14 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM Gli autocarri hanno un nome più breve: semplicemente Volvo FH e Volvo FM, senza cifre. N ella nuova generazione di autocarri Volvo, gli interni sono importanti: le maggiori modifiche sono, infatti, nella cabina e sotto il cofano. Le novità più importanti sono costituite da un propulsore da 13 litri, D13A di nuova concezione e dal cambio intelligente I-Shift Volvo, sviluppato per poter essere installato, in pratica, su ogni tipo di autocarro. Tra le novità di equipaggiamento, troviamo un letto più comodo con materasso a molle e un sedile ulteriormente migliorato, più morbido e più rigido allo stesso tempo, in grado di assicurare al conducente un maggiore comfort in ogni momento della giornata. 14 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 I veicoli sono realizzati per soddisfare gli standard ambientali Euro 3, Euro 4 o Euro 5. Il nuovo motore da 13 litri è disponibile in quattro versioni: 400 cv con una coppia da 2 . 0 0 0 Nm, 440 cv con una coppia da 2 . 2 0 0 Nm, 480 cv con una coppia da 2 . 4 0 0 Nm e la versione più potente con 520 cv e una coppia da 2 . 5 0 0 Nm. Volume dei cilindri più grande e maggiore corsa significano più potenza e minori consumi. La forza si nota soprattutto ai bassi regimi, quando la potenza arriva rapidamente. Ecco perché il veicolo risulta facilmente guidabile e richiede un numero drasticamente inferiore di cambi marcia. Le caratteristiche comuni ai propulsori di questa nuova famiglia, presenti nel più piccolo D9 come nel più grande D16, sono evidenti. Questi propulsori sono, tra l’altro, gli unici con Power kW 400 380 360 340 320 300 280 260 D13A520 382kW (520 hp metric) 1500-1800 r/min D13A480 353kW (480 hp metric) 1400-1800 1500-1800 r/min Torque, Nm D13A440 324kW (440 hp metric) 1400-1800 r/min D13A400 294kW (400 hp metric) 1400-1800 r/min 2500 2000 240 220 1500 200 D13A520 2500Nm 1050-1450 r/min D13A480 2400Nm 1050-1400 r/min D13A440 2200Nm 1050-1400 r/min D13A400 2000Nm 1050-1400 r/min 180 160 140 1000 Spec. Fuel consumption g/kWh 120 100 Economy 1050-1600 r/min 80 210 60 200 40 190 20 180 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 r/min La coppia elevata già ai bassi regimi e l’immediata risposta rendono facilmente guidabili le quattro versioni del nuovo motore D13. VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.47 Sida 15 “Ora è il momento per la fase successiva: l’I-Shift è stato sviluppato per essere installato sia su veicoli adibiti al trasporto rifiuti sia su quelli da 60 tonnellate. Una novità da tempo attesa dagli autotrasportatori e dalle aziende di trasporto”. L’evoluzione dell’I-Shift consente oggi di impiegare questo cambio nel trasporto pesante mentre la sua versatilità lo rende adatto alle esigenze delle numerose tipologie di trasporto. coperchio dei cilindri e distribuzione posti sul retro del motore. La costruzione risulta in tal modo più compatta e consente di installare una presa di forza che eroga una coppia elevata. I COSTI DI manutenzione e riparazione sono stati considerevolmente ridotti e con il lancio dei nuovi FH e FM si introduce un nuovo sistema di ricerca guasti del motore e della trasmissione, facilitato da una diagnostica guidata. E con una ricerca guasti più veloce si riducono anche i fermi macchina. Il motore D13 è di serie sul modello FH e disponibile a richiesta per il modello FM. L’FM può essere dotato di un motore da 9 litri, D9b conforme alla norma Euro 4. Esso è disponibile nelle versioni da 300, 340 e 380 cv. Anche il geniale cambio I-Shift Volvo è stato ulteriormente migliorato. Al momento del suo lancio, quattro anni fa, era una novità rivoluzionaria, insuperabile. Il cambio meccanico a comando automatizzato era stato introdotto per un unico modello, pensato per il trasporto su strada e con una massa totale complessiva di 44 tonnellate. Ben presto, però, il cambio I-Shift divenne un successo che trasportatori e autisti volevano su ogni tipo di autocarro. Adesso ha subito un’ulteriore evoluzione: il cambio I-Shift è stato infatti sviluppato per essere installato sia sui veicoli adibiti al trasporto rifiuti che su quelli da 60 tonnellate: una novità a lungo richiesta dagli autotrasportatori e dalle aziende di trasporto. Come in precedenza, il cambio dispone di 12 marce più 4 retromarce a controllo elettronico. Il cambio marcia avviene sempre al momento giusto, consentendo di ottimizzare i consumi. E l’autista può così concentrarsi sul traffico. Pur basandosi sul modello originale, i nuovi cambi presentano numerose modifiche. Oltre ad un’unità elettronica supplementare, la nuova generazione di IShift è più robusta, più corta, più leggera e consuma meno. Un cambio più robusto consente al veicolo di trainare un rimorchio più pesante. Un cambio più corto significa riduzione del passo. Un cambio più leggero significa maggior carico utile e minori consumi. Un cambio più economico richiede meno >> G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 15 VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.47 Sida 16 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM Non è stato migliorato solo l’ambiente di guida, sono stati rivisti anche il vano notte e la zona di lavoro. La cabina presenta oggi un’illuminazione notturna a luce rossa che non disturba la vista. Da tempo uno tra i migliori al mondo; oggi, il sedile è stato ulteriormente migliorato. Il Volvo FM è disponibile con il nuovo motore da 13 litri o con il propulsore D9B. >> potenza di azionamento a vantaggio della riduzione dei consumi. I nuovi cambi sono oggi utilizzabili anche sui veicoli da cantiere. Ma per affrontare le condizioni più difficili, ad esempio, un terreno argilloso e non compatto, il Powertronic completamente automatico, che assicura il cambio marcia senza interruzione della potenza erogata, rimane ancora la soluzione migliore. Con il lancio dei nuovi FH/FM il Powertronic è stato rivisitato ed è ora in grado di erogare 2 .500 Nm. E, proprio come prima, tutti i modelli sono disponibili con cambio manuale. Per il modello F M è disponibile una nuova generazione di assi con ingranaggi demoltiplicatori in corrispondenza dei mozzi, cinque in tandem e due assi singoli, 16 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 ciascuno dimensionato per la propria catena cinematica e la propria tipologia di trasporto. I nuovi assi posteriori sono più leggeri - la massa è, infatti, stata ridotta di 177 kg rispetto ai modelli precedenti - e contribuiscono pertanto alla riduzione dei consumi di carburante. I VOLVO FH E FM sono disponibili nelle versioni Euro 3, 4 e 5. Euro 3 soddisfa gli standard attualmente in vigore. Ma dall’ottobre 2006 i nuovi veicoli dovranno soddisfare la norma Euro 4, con limiti più restrittivi per le emissioni di ossidi di azoto e particolato mentre a ottobre 2009 entrerà in vigore la norma Euro 5, caratterizzata da standard ancora più rigidi. I veicoli in circolazione non sono coinvolti: chi compra oggi un Euro 3, può continuare ad usarlo anche dopo l’entrata in vigore delle nuove norme. Volvo consiglia Euro 5 già da oggi: la scelta migliore per l’ambiente. Anche se gran parte delle novità sono all’interno dei veicoli, anche gli esterni sono stati rivisti. La cabina Globetrotter è stata rinnovata e ora ha più carattere. I retrovisori sono un particolare importante per l’aspetto del veicolo e per la sua sicurezza. I nuovi specchi retrovisori sono infatti più grandi e presentano un orientamento migliore offrendo così una maggiore sicurezza. Ora l’autista vede più agevolmente i pedoni che si trovano nei pressi del veicolo. Una nuova configurazione dei segnali ottici e acustici emessi dal freno di stazionamento contribuisce ad una maggiore sicurezza. Se il conducente lascia il veicolo senza aver VTMit2_05_12-17_FH-FM-intro.qxd 05-11-30 09.48 Sida 17 VINJETT Novità dei Volvo FH/FM Globetrotter rivela i dettagli più importanti nei nuovi autocarri MIGLIORATI I RETROVISORI Retrovisori a campo visivo esteso, realizzati con angoli intelligenti che consentono di aumentare la visibilità in fase di avvicinamento all’ostacolo. È più facile, per esempio, vedere i pedoni nei pressi della cabina. E questo significa maggiore sicurezza. NUOVO DESIGN La scritta Globetrotter ha un nuovo design, con un globo terrestre sotto il nome. Nuovo carattere. Una scelta che evidenzia la personalità del veicolo. NOVITÀ IN CABINA Illuminazione più potente. Nuova illuminazione negli armadietti anteriore e posteriore. Più interruttori DIN-slots. Nuovo ripiano anteriore con possibilità di installare il telefono integrato o il quadro interruttori. MAGGIORE COMFORT Nuovo letto con materasso a molle di qualità e pocket spring. Sedili più comodi: seduta più soffice e avvolgente per un maggiore sostegno in corrispondenza della schiena e dei fianchi. Ventilazione dello schienale a richiesta. PRESTAZIONI I-SHIFT Massa totale autotreno 60 tonnellate. Fino a 2.500 Nm. 12 marce più 4 retromarce. I cambi I-Shift della nuova generazione sono più robusti, più corti, più silenziosi e più economici. Stessa qualità elevata e affidabilità. Nuova unità di comando. inserito il freno di stazionamento, si accorge immediatamente della dimenticanza. Entrando in cabina ci si accorge subito del lifting considerevole che ha subito. La cabina, infatti, deve mettere il conducente nelle migliori condizioni per affrontare qualsiasi momento della giornata, riposo incluso. Il letto è di nuova realizzazione, con un vero materasso a molle con le cosiddette pocket spring. Il sedile, di nuova concezione, è parzialmente anatomico e offre un maggiore supporto in corrispondenza della schiena e dei fianchi, oltre ad avere una seduta più larga e confortevole. A richiesta seduta e schienale sono ventilati. L’abbagliamento provocato dal sole può rappresentare un rischio per il traffico. Per questa ragione le alette parasole sono state NUOVI COLORI Quattro nuovi colori esterni. Il giallo lime Yellow Twister è il colore di lancio. Accompagnato da tre tonalità di azzurro, una tendente al verde. Due nuovi colori per interni, giallo sabbia e azzurro. MOTORE: D13A 13 litri. Fino a 520 cavalli. Cilindrata 12,8 litri. Coppia erogata fino a 2.500 Nm. Presa di forza 900 Nm. Peso 1.115 kg. Ridotto il rumore al minimo. Intervallo di cambio dell’olio fino a 100.000 km o un anno. Il motore è stato collaudato per 2,8 milioni di chilometri. ripensate. Il sistema di abbassamento parziale agevola il riparo, mentre la cura nei particolari ergonomici le rende più facili da raggiungere e da manovrare. Il conducente, infine, trova ora uno specchietto di cortesia integrato nella parte interna dell’aletta parasole. LA CONFIGURAZIONE ILLUMINOTECNICA, è stata potenziata in tutta la cabina. Le luci di lettura sono state migliorate, sono stati inseriti punti luce negli armadietti posteriore ed anteriore e per la notte una lampada a luce rossa può essere accesa per migliorare il comfort. L’illuminazione rossa è stata prescelta per non compromettere la visione nelle ore notturne. Dal momento che la cabina è spesso una seconda casa per l’autista, sono aumentati i NUOVI ASSI POSTERIORI Per gli FM è disponibile una nuova serie di sette assi con ingranaggio demoltiplicatore in corrispondenza dei mozzi, cinque assi tandem e due assi singoli, utilizzabili per le diverse tipologie di trasporto. Gli assi posteriori pesano 177 kg in meno rispetto ai precedenti. vani portaoggetti e sono stati installati nuovi ripiani. Il ripiano anteriore consente oggi di alloggiare più interruttori del tipo din-slots. I designer Volvo hanno scelto due nuovi colori per l’arredamento, giallo sabbia e azzurro molto accattivanti. Il giallo sabbia è disponibile per la selleria in velluto, mentre l’azzurro è previsto per il tessuto ed il vinile, materiali resistenti realizzati per neutralizzare più agevolmente le macchie. Le tappezzerie riprendono il motivo della modanatura che corre lungo la plancia, e sono disponibili in azzurro o in giallo. Le stelle della classe sono state migliorate. I nuovi Volvo fh e fm offrono elevati standard di funzionalità, comfort e produttività. ■ Per sapere di più sui nuovi Volvo FH/FM: www.volvotrucks.it G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 4 17 VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.51 Sida 18 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM Urban Olofsson è il responsabile del prodotto per il nuovo motore da 13 litri, ma si tratta comunque di un lavoro di gruppo. Migliaia di persone nel mondo sono state coinvolte nel progetto. 18 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.51 Sida 19 URBAN OLOFSSON, RESPONSABILE DEL NUOVO MOTORE DA 13 LITRI “Il nuovo motore è più grande, più potente e 50 chili più leggero” Sviluppare il nuovo motore da 13 litri per gli FH e gli FM della Volvo, è stata una sfida appassionante per Urban Olofsson ed il suo gruppo. Pura potenza. Più ecologico e consumi più ridotti rispetto ai propulsori precedenti. TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE l compito era di aumentare la potenza e realizzare un motore compatibile con la nuova normativa ambientale eu. – Abbiamo ottenuto un veicolo potente e piacevole da guidare. La risposta allo spunto è immediata e la trazione molto agile: l’ho provato con 40 tonnellate di carico e il veicolo non delude mai, e ciò nonostante i consumi si sono ridotti, afferma Urban Olofsson, sottolineando che il gruppo di lavoro ha fatto tesoro delle esigenze e del parere degli operatori professionali. – Il loro parere è indispensabile per il successo del veicolo. Abbiamo utilizzato numerosi “test clinici” realizzati da collaudatori e clienti durante la fase di sviluppo, ottenendo uno straordinario feedback. È per questa ragione che siamo certi che i nuovi FH e FM sapranno offrire un grande piacere di guida. I IL MOTORE DA 13 LITRI è già stato collaudato per oltre due milioni di chilometri anche nelle condizioni più estreme: caldo torrido, freddo intenso e altitudini elevate. Secondo i calcoli eseguiti, i costi di servizio e riparazione saranno ben al di sotto del livello attuale per il 12 litri. Il motore soddisfa le norme Euro 4, ma saranno anche disponibili versioni del D13 conformi alla Euro 3 e alla norma Euro 5. Lo sviluppo del motore da 13litri è iniziato nel gennaio del 2002. – Tre anni sono un periodo breve per sviluppare un motore come il D13 e ciò è possibile solo all’interno di una società ben organizzata come la Volvo, con esperienze accumulate da progetti analoghi. Quando progettiamo un motore nuovo non cominciamo da zero, ma sviluppiamo invece quello che abbiamo già a disposizione: una scelta che è garanzia di qualità, sostiene Urban Olofsson. Egli sottolinea inoltre che il gruppo ha lavorato coordinando i propri sforzi e con la partecipazione di tutta la società al lavoro di sviluppo. – Abbiamo operato anche con il contributo di tecnici che non lavorano alla Volvo Truck, migliaia di persone in tutto il mondo. È una bella sensazione sapere di essere così tanti a lavorare per uno stesso obiettivo, continua Urban Olofsson. Per realizzare un nuovo propulsore oggi gran parte del lavoro si svolge al computer. – Il numero delle prove al banco, ad esempio, è drasticamente ridotto e troviamo più rapidamente soluzioni affidabili. Il computer ci fa risparmiare tempo e denaro. Lo sviluppo del motore comunque non è stato senza sorprese. – Quando abbiamo cominciato pensavamo che la maggior sfida fosse rappresentata dalle Dati: Il nuovo motore D13 Volvo Potenza: fino a 520 cv. Cilindrata: 12,8 litri. Coppia: fino a 2.500 Nm. Presa di forza: 900 Nm. Classe di emissioni: Euro 3, 4 e 5. Peso: 1.115 kg. Rumorosità ridotta al minimo. A richiesta: Freno motore Volvo, VEB. A richiesta: Carter a ventilazione chiusa. A richiesta: Coppa dell’olio di lamiera. Novità più importanti: Motore 13 litri. La versione base (Euro 3) consuma meno dei propulsori precedenti. Nato per soddisfare i rigidi standard EU per l’ambiente. Costi di riparazione e assistenza decisamente ridotti. modifiche da apportare alla testata al fine di ottenere migliori caratteristiche di raffreddamento e più potenza. La soluzione, invece, è risultata rapida. – L’adeguamento alle norme Euro 4 e 5, invece, è stato più complicato del previsto, al pari della riduzione dei consumi per soddisfare la norma Euro 3: questa è stata la vera sfida durante lo sviluppo, sostiene Urban Olofsson. Sembra un paradosso, ma nonostante sia più grande e più potente, il motore D13 è più leggero del D12. – Siamo riusciti ad eliminare 50 chili; quindi il motore Euro 3 pesa ora 1 . 1 1 5 chili. Questo è stato possibile tra l’altro aumentando la corsa e riducendo lo spessore del materiale. Ecco perché abbiamo ridotto il regime e, conseguentemente, i consumi, spiega Urban Olofsson. IL GRUPPO HA lavorato inoltre sul sistema di tenuta del motore. – D13 offre la massima affidabilità. Urban Olofsson sottolinea che il D13 lavora molto bene anche con il cambio I-Shift. – Abbiamo lavorato in stretto contatto con il gruppo che sviluppa il cambio. Una collaborazione naturale, dato che il motore e l’I-Shift devono funzionare insieme come una sola unità. – In questo modo Volvo Truck è riuscita a integrare in modo ottimale motore e cambio. Basta mettere in moto. ■ G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 19 VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.52 Sida 20 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM GÖRAN LEJONBÄCK, RESPONSABILE I-SHIFT “L’obiettivo è consentire l’utilizzo del cambio I-Shift per una fascia di utenza maggiore” Soluzioni geniali che sono quasi nuove invenzioni. Ecco cosa hanno fatto Göran Lejonbäck e il suo team quando hanno costruito il nuovo e più intelligente I-Shift. Il lavoro è stato impostato tentando di ottenere la maggiore versatilità di impiego del cambio I-Shift richiesta dagli utenti. TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE il 2002. Il nuovo autocarro Volvo F H12 è appena uscito su strada ed è già nel cuore di molti. Il nuovo cambio suscita interesse: un cambio meccanico automatizzato computerizzato. Il responso da parte di trasportatori e camionisti è stato immediato: – Vogliamo l’I-Shift sui 60 tonnellate, sugli autocarri adibiti al trasporto del legname e dei rifiuti, nei cantieri, sui veicoli frigoriferi … - L’obiettivo è rendere possibile l’impiego dell’I-Shift sul maggior numero possibile di tipologie di autocarri. I progettisti Volvo Powertrain continuano a lavorare all’I-Shift sviluppando nuove idee e ulteriori miglioramenti. Nel settore Pianificazione prodotto di Volvo si studia la possibilità di sviluppare un motore da 13 litri. Progettazione e Pianificazione studiano la possibilità di sincronizzare lo sviluppo del prodotto. Il progetto parte. Oggi, dopo tre anni, è il momento di presentare il risultato: i nuovi FH e FM con una nuova famiglia di cambi È 20 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 I-Shift, nati per applicazioni diverse. – Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto, abbiamo recepito il desiderio dei clienti di poter estendere l’uso del cambio I-Shift, dice Göran Lejonbäck. Ci racconta che i diversi gruppi impegnati con i nuovi F H/F M hanno collaborato molto oltre confine. – I responsabili ed i progettisti hanno tenuto incontri formali ed informali. Gli incontri formali sono stati indispensabili per tracciare le linee da seguire e prendere le decisioni. Quelli informali, all’ora di pranzo per esempio, sono stati creativi: domande di altro tipo, meno conformità di pensiero e soprattutto sguardi al futuro e espressione delle proprie visioni. – Abbiamo vagliato le possibilità, focalizzato le questioni, cercato punti di contatto e analizzato le problematiche. Göran Lejonbäck parla della stretta collaborazione tra i gruppi impegnati nello sviluppo del motore D13e del cambio I-Shift. – Alla Volvo progettiamo l’intera catena cinematica, una straordinaria opportunità da non lasciarsi sfuggire. Siamo pertanto riusciti a migliorare motore e cambio in sintonia, per ottenere i migliori risultati. Nonostante si tratti di meccanica tradizionale, abbiamo ancora spazio per soluzioni brevettate. Göran Lejonbäck afferma che la via verso il successo non è stata sempre la più breve. – Abbiamo incontrato numerosi ostacoli che siamo stati costretti Dati: Nuovi I-Shift Marce: 12 più 4 retromarce. Massa complessiva, fino a: 60 tonnellate. Sopporta: 2.500 Nm. Peso: 271 kg. Lunghezza: 891 mm. Anche in versione con overdrive Novità più importanti: L’I-Shift è ora montato su veicoli impiegati per le più svariate tipologie di trasporto, dal trasporto del legname al trasporto rifiuti, dai veicoli frigoriferi alla cantieristica, ai trasporti di linea. La nuova generazione di I-Shift è in grado di affrontare tranquillamente anche i fondi più sconnessi. I nuovi cambi sono più robusti, più compatti, più silenziosi e più economici. ad aggirare con nuove soluzioni tecniche, per tentativi. Durante lo sviluppo del progetto, inoltre, alcuni dei nostri fornitori di sistemi hanno rinunciato all’incarico, un tipo di problema difficile da prevedere. UNA SFIDA AFFRONTATA nel progetto è stata la scelta dell’unità di controllo del cambio: – I computer di oggi, in generale, hanno una vita molto breve. Noi però abbiamo precise responsabilità verso il mercato post-vendita: quello che montiamo sui nostri autocarri deve essere reperibile per molti anni sul mercato. Il nostro compito è di dare al veicolo una lunga durata. – L’unità di controllo che scegliamo in fase di sviluppo del cambio deve perciò essere innovativa ma non troppo, per garantirne l’efficienza funzionale. Una valutazione interessante che a volte diventa emozionante. Göran Lejonbäck racconta che durante lo sviluppo della nuova famiglia di I-Shift, l’unità elettronica è stata cambiata in una fase avanzata del processo. – È stato necessario passare ad un prodotto più attuale. Ci siamo decisi al momento giusto e ora sui nostri autocarri abbiamo un’unità elettronica moderna e di efficienza consolidata. – I cambi della nuova famiglia I-Shift sono della migliore qualità e altrettanto affidabili quanto il cambio I-Shift di oggi, ci assicura Göran Lejonbäck. ■ VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.52 Sida 21 Per Göran Lejonbäck, responsabile del progetto, lo sviluppo dei nuovi I-Shift ha comportato numerosi incontri, formali ed informali. Talvolta i più interessanti sono stati proprio quelli informali. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 21 VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.53 Sida 22 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM Per lo sviluppo della cabina dei nuovi FH/FM, Larry Karlsson si è avvalso di caffè, coca cola e ketchup, per testare realisticamente la resistenza alle macchie dei nuovi interni. 22 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 VTMit2_05_18-23_Intervjuver.qxd 05-11-30 09.53 Sida 23 LARRY KARLSSON, RESPONSABILE DELLO SVILUPPO DELLA CABINA “Le modifiche nella cabina sono state effettuate per migliorarne la sicurezza” L’autocarro è la casa su strada dell’autista. Questo è stato il motivo ispiratore di Larry Karlsson e del team del progetto nello sviluppo della cabina dei nuovi FH e FM. Il loro obiettivo è di offrire agli autisti la possibilità di svolgere al meglio il proprio lavoro, riposati, attenti e di buon umore. TESTO ANNE WOLLTER FOTO NIKLAS BERNSTONE aterasso a molle con una base vera. Sedile migliorato che ricorda le auto sportive. Colori pastello, specchietto di cortesia e luci soffuse, così migliora il “software”. Il nuovo veicolo è forse destinato ad un nuovo target di autisti? Assolutamente no, afferma decisamente Larry Karlsson, responsabile del progetto: – No, da tempo molti autisti desiderano un letto vero e finalmente oggi esaudiamo i loro desideri. Le migliorie nella cabina sono quasi tutte volute dai nostri normali clienti. Altri motivi sono una maggiore sicurezza e nuove disposizioni di legge. Un sedile più comodo non è solo una questione di comfort. – Un sedile più comodo migliora l’ambiente di lavoro dell’autista, consentendogli di lavorare meglio e con maggiore efficienza, dice Larry Karlsson. M ECCO COME DESCRIVE IL lungo lavoro nascosto dietro lo sviluppo del sedile installato nei nuovi modelli. – Per quanto riguarda la tappezzeria, abbiamo usato gli stessi materiali, velluto, vinile e tessuto, ma abbiamo voluto renderli più resistenti allo sporco. In questa fase, per trovare soluzioni, ci avvaliamo di tecnici, designer e esperti di tessuti. Inoltre abbiamo eseguito prove di resistenza alle macchie nei nostri laboratori e in laboratori esterni. Per esempio si versano caffè, ketchup e coca cola su un sedile foderato con il tessuto da provare. – Trascorso un giorno, è arrivato il momento di pulire il tessuto verificando che non vi rimanga traccia delle macchie. Per provare la rigidità del sedile e il materiale delle imbottiture, ci avvaliamo dei cosiddetti autisti campione, camionisti che volontariamente sono disposti a installare il nuovo sedile sul proprio veicolo per alcune settimane. – Gli autisti devono compilare un verbale e rispondere ad alcune domande, ma naturalmente anche noi ci mettiamo alla guida sui nuovi sedili per raccogliere le nostre impressioni. UNA NOVITÀ DI QUEST’ANNO sono le lampadine a luce rossa che l’autista può accendere per la guida notturna. La luce rossa non compromette la visibilità notturna ma è sufficiente a garantire la visibilità in cabina. – Novità assolute nei nostri veicoli. Abbiamo notato che alcuni trasportatori montano le luci successivamente. Ecco perché i nostri progettisti hanno lanciato una proposta che abbiamo realizzato. I nuovi retrovisori hanno un maggiore campo visivo. – I retrovisori sono dotati di Dati: I miglioramenti apportati nelle nuove cabine ■ Migliorata la luminosità delle luci di lettura. ■ Illuminazione negli armadietti anteriore e posteriore. ■ Lampadine notturne a luce rossa. ■ Più interruttori (DINslots) ■ Specchietto di cortesia integrato nell’aletta parasole ■ Portapenne. ■ Due nuovi colori per gli interni. Novità più importanti: ■ Nuovo letto più confortevole di serie su FH e a richiesta su FM. ■ Nuove imbottiture della seduta e dello schienale. A richiesta: schienale ventilato e pocket spring nell’imbottitura. ■ Retrovisori migliorati, maggiore campo visivo e angoli intelligenti, che migliorano anche la visibilità di approccio. È più facile, per esempio, vedere i pedoni che si trovano nei pressi della cabina. angoli intelligenti che migliorano la visibilità anche in fase di avvicinamento all’ostacolo. In questo modo è più facile vedere i pedoni presenti nei pressi della cabina, dice Larry Karlsson. A volte gli strumenti sembrano a posto, ma in verità non lo sono. – Abbiamo spostato il tachigrafo analogico, vale a dire la versione più vecchia del tachigrafo. In precedenza era posizionato sopra l’autista e c’era sempre il rischio di battere la testa sullo sportello, se era aperto. Il tachigrafo digitale rimane nella stessa posizione, dato che è stato realizzato diversamente, e non è mai di ostacolo. UN PICCOLO PARTICOLARE testimonia che non ci sono idee banali: un portapenne sul pannello strumenti dei nuovi FH/FM. Una cosa semplice, ma come deve essere realizzata? Quale materiale? Dove posizionarlo? Una soluzione ovvia quando è installata, ma che richiede accurate riflessioni. – Si tratta di trovare qualcosa che funzioni con tutte le penne, grosse, sottili, scivolose... Abbiamo provato diversi tipi di gomma per verificarne tra l’altro la presa. Abbiamo inoltre provato diverse penne, per verificare che rimanessero in sede durante le prove. – E infine siamo riusciti a realizzare un portapenne che funziona. Il fatto è che anche un dettaglio così semplice può rappresentare un rischio, in caso di inefficienza. ■ G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 23 VTMit2_05_24-26_Testbanan.qxd 05-11-30 09.54 Sida 24 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM PROVE IMPEGNATIVE PER I NUOVI FH/FM Le prove dei nuovi Volvo FH e FM sono durate due anni. Ogni particolare è stato esaminato con cura, ogni difetto è stato corretto. I veicoli hanno viaggiato giorno e notte. Sulle piste di prova i veicoli percorrono in soli sei mesi il chilometraggio massimo previsto. TESTO PÄR ANDERSSON FOTO OSCAR MATTSSON arzo 2005. Nello straordinario circuito di prova della Volvo di Hällered, a nord di Göteborg, si avvicenda un nuovo turno. I test sono giunti alla fase di industrializzazione e il lavoro di sviluppo è in pratica finito. Ora è in corso la messa a punto del nuovo modello. A questo punto si tratta di coprire un numero sufficiente di chilometri per concludere le prove di durata già iniziate. Una prova comprende 300 cicli identici, in cui ogni ciclo prevede 80 diversi momenti. Appena un ciclo si conclude, inizia quello successivo. Stessa procedura ogni volta. Complessivamente si deve percorrere una quantità di chilometri pari alla durata prevista per il veicolo. – Ad Hällered cerchiamo di ricreare condizioni reali accelerandole, percorrendo in soli sei mesi i chilometri previsti. Ma non è M 24 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 possibile ricreare fedelmente la realtà, quindi il metodo non è sicuro al cento per cento. Per questo le prove su strada, dove lasciamo ai clienti il compito di provare i veicoli, rappresentano un’utile integrazione nel ciclo finalizzato a raggiungere il chilometraggio massimo previsto. Ci vuole più tempo, ma la risposta è più vicina alla realtà, afferma Magnus Wikström, responsabile del gruppo incaricato della raccolta dati a Hällered. Volvo Truck si avvale di 18 piloti per questo progetto. Jan Ericsson, che lavora alla Volvo da cinque anni, è uno di loro. Conosce i nuovi modelli FH e FM meglio di molti altri. La prova è stata impegnativa. – Normalmente ci si affida alle sensazioni. Se scopro qualcosa che non funziona, mi >> COMPLESSIVAMENTE VTMit2_05_24-26_Testbanan.qxd 05-11-30 09.55 Sida 25 Sulle piste di prova della Volvo, si sono provati i nuovi autocarri 24 ore al giorno, fino a raggiungere il chilometraggio massimo previsto. Jan Ericsson (foto piccola) è uno dei piloti. – Bisogna dire che quando qualcosa si rompe è una soddisfazione, una riprova dell’utilità del lavoro svolto, dice. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 25 VTMit2_05_24-26_Testbanan.qxd 05-11-30 09.55 Sida 26 SPECIALE: NUOVI VOLVO FH/FM La pista di Hällered è realizzata per verificare le condizioni di guida su fondi stradali diversi. L’asfalto è mescolato a tipi diversi di lastricato. >> fermo appena possibile e compilo la tabella a punti del mio raccoglitore. Tocca poi al responsabile della prova giudicare l’anomalia e redigere un verbale. La tabella a punti è suddivisa in fasce da 1, 5, 25 e 100 punti, dove cento punti rappresentano un guasto molto grave. – In questo caso bisogna parcheggiare immediatamente. Se su un modello si sono riscontrati molti problemi, è un piacere quando le prove si concludono e si abbandona definitivamente il progetto. Bisogna dire che quando qualcosa si rompe è una soddisfazione, una riprova dell’utilità del lavoro svolto, afferma Jan Ericsson. In altre parole, è meglio se il difetto viene scoperto dai piloti della Volvo anziché dal cliente finale. Kenneth Abrahamsson è il responsabile del progetto. – Il nostro lavoro è quello di trovare i difetti prima che i veicoli raggiungano i clienti. Ogni anomalia rilevata è inserita dal responsabile della prova in un sistema computerizzato, che lascia poi al progettista cinque giorni per cominciare ad analizzare il problema. La soluzione viene discussa all’interno della progettazione e quindi si propone una verifica. Una volta effettuata la verifica con esito positivo, il rapporto si chiude. – Questo processo si ripete ogni qualvolta si riscontra un’anomalia. Quindi se ci sono 26 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 alcune centinaia di anomalie, i cicli che si ripetono sono numerosi, dice Kenneth Abrahamsson. Dopo aver concluso gli Kenneth studi preliminari dei nuovi Abrahamsson. modelli, non restano che sette fasi prima di arrivare all’ottava ed ultima fase, quella “definitiva”. Ogni fase è costituita da una lista di controllo relativa a una serie di risultati che devono essere raggiunti. Se si salta una fase, il sistema arresta il processo. – L’eventuale problema deve essere analizzato nel pannello di intervento e poi presentato al gruppo di controllo del progetto che lo deve approvare prima di dare il nullaosta al proseguimento del progetto. Se non sono stato soddisfatti alcuni criteri, le risorse economiche per proseguire con la fase successiva non vengono erogate. È un buon sistema per risolvere rapidamente i problemi, sostiene Kenneth Abrahamsson. LE PROVE DEI NUOVI MODELLI FH e FM comprendono, oltre alle prove di durata, anche prove di affidabilità, guidabilità, vibrazioni, freni, consumi e rumorosità. I veicoli hanno superato inoltre anche un test di resistenza all’urto. – Ci sono diversi fattori che devono essere in sintonia, in particolare per un veicolo come questo che è il nostro prodotto di punta. Per noi si tratta di una cosa fondamentale. Tutto deve funzionare alla perfezione, continua Kenneth Abrahamsson. I problemi riscontrati durante il periodo di prove possono essere un vantaggio. - Il difficile è quando si è costretti a fare valutazioni soggettive delle caratteristiche del veicolo. I problemi quantificabili sono sempre i più facili da valutare, conclude. il lavoro svolto, per le prove impegnative, i problemi difficili da risolvere e le scadenze stressanti, arriva quando si è superata la fase finale, il cosiddetto “end gate”. Quando i nuovi modelli del Volvo FH e Volvo FM circolano senza problemi per le strade di Barcellona, Brisbane o in qualsiasi altra parte del mondo, Kenneth Abrahamsson e tutto il personale impegnato nel progetto possono finalmente prendersela comoda. Per lo meno fino a quando non parte il progetto successivo. – È una bella sensazione incontrare per strada uno dei veicoli su cui tanto si è lavorato. Ovviamente lo sguardo è rivolto con un’attenzione del tutto particolare e si prova un certo orgoglio. Questa è la ragione del nostro lavoro. Sapere di aver realizzato qualcosa al meglio delle nostre possibilità. ■ IL PREMIO PER TUTTO VTMit2_05_27_Globetrotter.qxd 05-11-30 09.58 Sida 27 Globetrotter, un nome di fama mondiale Ha visto il deserto in Africa, le foreste equatoriali in Sud America e le steppe in Australia. Sui nuovi Volvo FH/FM, la scritta che ha fatto più volte il giro del mondo, ha cambiato aspetto. Globetrotter affronta un futuro luminoso. TESTO PÄR ANDERSSON FOTO VOLVO TRUCK er 26 anni, dalla sua introduzione nel 1979, la cabina del Globetrotter ha costituito un riferimento nel mondo degli autocarri. Elegante, potente e maestosa allo stesso tempo. Il marchio Globetrotter apparteneva ad una ditta tedesca che produceva caravan al momento del lancio della nuova cabina, ma dopo una serie di trattative fu possibile utilizzare il nome. È una grande gioia per la Volvo di oggi vedere che, dopo oltre venticinque anni, il nome Globetrotter riscuote ancora un grande successo. In occasione del lancio dei nuovi Volvo FH e FM anche la scritta identificativa della cabina Globetrotter è stata sottoposta ad un lifting. – È un passo importante rispetto al vecchio adesivo a P grandi lettere che era diventato poco attuale, sostiene Johan Grahn, tecnico del design e responsabile dei disegni del nuovo adesivo. UNA DELLE NOVITÀ è l’inserimento di un’immagine della terra vista dallo spazio nell’angolo sinistro, parzialmente coperta dalle lettere. Il carattere è stato sostituito da una versione più moderna. Ernst Olausson, responsabile del progetto, è la persona che ha pensato il nuovo design. – Volevamo rafforzare l’identità del veicolo, con un linguaggio delle forme più deciso, utilizzando i nostri elementi identificativi e il nostro emblema. Con la nuova targa identificativa vogliamo sottolineare la potenza del nostro veicolo, afferma. Intorno ad ogni lettera di Globetrotter abbiamo un bordo rifrangente argentato che brilla quando è buio. Anche il globo terrestre circondato da un’aurea discreta si illumina quando si accende. Per quanto riguarda Globetrotter XL, lanciato nel 1996, l’unica differenza sono le due lettere in grigio, XL, ora integrate nello sfondo scuro. Il risultato sembra essere soddisfacente. – Personalmente mi sembra molto bello, dice Johan Grahn. Ernst Olausson ci spiega perché la Volvo Truck dedichi tutto questo tempo a trovare l’aspetto giusto per la scritta che decora la cabina Globetrotter. – Dal momento che la scritta è collocata sulla parte anteriore, riteniamo che il suo aspetto sia molto importante. Per i nostri clienti è un particolare importante, vogliono mostrare in modo inequivocabile la qualità del veicolo che guidano. Ma l’aspetto più importante è il carattere forte e potente della scritta, evidenziato nella nuova versione, continua. Globetrotter è pronto a marciare sulle strade di tutto il mondo ancora per moltissimi chilometri. ■ Dati: Tre cabine classiche Volvo F 10/F 12, lanciato due anni prima del Globetrotter. Insieme hanno rivoluzionato il mercato dei veicoli industriali nel mondo. Volvo Eurotrotter 1984, una cabina corta, di altezza adeguata. Per il trasporto di merci voluminose. FH12 è stata introdotta nel 1993, con nuove linee aerodinamiche. Le due cabine hanno imposto nuovi standard nell’aerodinamica e nel comfort. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 27 VTM2it_05_28-30_Tema.qxd 05-11-30 17.59 Sida 28 CONTRATTO DI SERVIZIO VAI! LE AZIENDE DI TRASPORTO DEL FUTURO SI CONCENTRANO SUGLI AFFARI, NON SUL VEICOLO Più chilometri su strada. Con più merci nel carico. Tutte le aziende di trasporto sognano di poter sfruttare al massimo il parco macchine. Per concentrarsi completamente sulle attività commerciali, le aziende richiedono sempre più spesso un contratto di servizio per i propri veicoli. TESTO TOBIAS HAMMAR FOTO GETTY IMAGES I l numero di tonnellate per chilometro nell’UE è in continuo aumento. L’incremento del commercio, l’abbattimento dei confini e decenni di consistenti trasformazioni strutturali hanno portato ad un costante aumento nella domanda di trasporti in tutta Europa. – I sistemi logistici odierni si fondano sulla tradizionale teoria del “just-in-time”. Le aziende non vogliono vincolare capitali nelle scorte di magazzino. Fanno invece leva sui fornitori per consegne direttamente in fabbrica o nei negozi quando sono necessarie, sostiene Jason Vallint, >> 28 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 VTM2it_05_28-30_Tema.qxd 05-11-30 17.59 Sida 29 L’autocarro nel suo ambiente naturale: sulla strada. Per concentrarsi al meglio sull’attività commerciale, cresce il numero delle aziende di trasporto che sottoscrivono contratti di servizio per i propri parchi macchine. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 29 VTM2it_05_28-30_Tema.qxd 05-11-30 17.59 Sida 30 CONTRATTO DI SERVIZIO “Una tendenza sempre più chiara negli ultimi dieci anni. Si nota soprattutto per gli interventi standard quali il servizio e le riparazioni più semplici. Ma le aziende di trasporto affidano oggi sempre più frequentemente ad altri la manutenzione dei veicoli, sottoscrivendo contratti di servizio”. MANFRED KINDT, RESPONSABILE DI MERCATO PER I TRASPORTI SU STRADA, NEA >> responsabile della logistica della società di consulenze trl in Gran Bretagna. – Dal momento che i trasporti sono un investimento relativamente economico, vanno a riempire il vuoto lasciato dall’assenza di scorte di magazzino, oggi ridotte al minimo. MA IL CRESCENTE numero di trasporti non procede di pari passo con la redditività per le aziende del settore. Le difficoltà di accesso al mercato e un flusso continuo di nuove aziende di trasporto dall’Europa orientale, hanno dato vita ad una concorrenza agguerrita per i contratti relativi al mercato dei trasporti europeo. Per potersi concentrare sull’aspetto essenziale dell’attività, il trasporto, cresce il numero delle aziende che sceglie di affidare servizio, riparazioni e manutenzione del parco macchine al concessionario. – Questa tendenza, emersa negli ultimi dieci anni, è evidente soprattutto per gli interventi standard quali il servizio e le riparazioni più semplici. Ma le aziende tendono oggi a affidare tutta la manutenzione del veicolo, sottoscrivendo un contratto di servizio, afferma Manfred Kindt, responsabile di mercato per i trasporti su strada della società di consulenze olandese NEA. Da tempo i veicoli hanno diverse proposte di contratto di servizio comprese nel prezzo. Oggi sono sempre più numerose le aziende di trasporto che decidono di affidare il servizio di tutto il parco macchine al concessionario. Si tratta di una tendenza che di fatto è naturale. Razionalizzazione e specializzazione sono parole chiave in 30 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 numerosi settori dagli inizi degli anni ‘90. In ogni settore, dalle telecomunicazioni Manfred Kindt Jason Vallint all’industria pesante, è normale che il fornitore che meglio si adegua alle esigenze del cliente sia quello che riceve l’incarico. La spiegazione è molto semplice: riduzione dei costi del personale. – I costi del personale rappresentano il 50 per cento dei costi totali del trasporto. Una riduzione anche di un solo punto percentuale, comporta un aumento dei profitti dello 0,5 per cento, sostiene Manfred Kindt. I VANTAGGI DI NON DOVER gestire una propria organizzazione di servizio e assistenza sono particolarmente evidenti per le piccole e medie aziende di trasporto. Dal momento che i veicoli dovrebbero essere su strada tutti i giorni lavorativi, è difficile per le officine di minori dimensioni mantenere un flusso di lavoro sufficiente per tutto il personale di servizio. Ma anche gli attori principali hanno scoperto la convenienza di un contratto di servizio. Gli autocarri moderni sono così tecnologicamente avanzati da rendere sempre più costoso l’aggiornamento tecnologico e di competenze necessario alla loro manutenzione. – Questi veicoli richiedono forti investimenti in tecnologie e attrezzature per poter eseguire in proprio gli interventi di servizio e riparazione. Inoltre si devono rispettare procedure complesse per non compromettere le condizioni di garanzia del costruttore, dice Jason Vallint e continua: – Se aggiungiamo i crescenti prezzi dei locali e le difficoltà oggettive nell’assumere meccanici qualificati, è facile affermare che la convenienza di mantenere officine proprie per la manutenzione e il servizio ha i giorni contati. ■ Dati: Contratti di servizio Volvo I contratti di servizio Volvo offrono al cliente una serie di alternative di servizio e riparazione che riducono i rischi di fermi macchina imprevisti, aumentano l’efficienza e consentono di utilizzare al meglio il parco macchine. Sono disponibili tre diversi livelli di servizio: ■ Volvo Blue Contract, con manutenzione preventiva. ■ Volvo Silver Contract, con manutenzione preventiva e riparazioni della catena cinematica. ■ Volvo Gold Contract, con manutenzione preventiva e riparazioni dell’autocarro. Volvo Action Service offre inoltre assistenza 24 ore su 24 in caso di fermo macchina. Con una rete di oltre 1 000 concessionari e fornitori in tutta Europa, il contratto offre assistenza per ogni tipo di riparazione, ovunque si trovi l’autocarro in Europa. Per ulteriori informazioni: www.volvotrucks.com VTM2it_05_31_Future.qxd 05-11-30 10.29 Sida 31 il futuro Quale sarà il carburante dei futuri autocarri? È una domanda alla quale gli esperti non sanno dare una risposta univoca. Cosa ci sarà nel serbatoio dei futuri autocarri? Quale carburante utilizzeranno i futuri autocarri? Il carburante più probabile, secondo gli esperti Volvo, è il DME. Ha il potenziale per sostituire, almeno in parte, la nafta nei trasporti commerciali. TESTO TOBIAS HAMMAR ILLUSTRAZIONI TOMAS ÖHRLING/INFO Q uando alla Volvo si cercano supporti energetici alternativi, questi devono soddisfare alcuni requisiti. Devono avere un basso impatto ambientale e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Devono inoltre essere energeticamente efficienti, vale a dire il costo energetico per la loro produzione deve essere contenuto. Devono essere disponibili in quantità sufficiente ed essere rinnovabili. I combustibili fossili, come il petrolio, non sono rinnovabili e sono pertanto destinati all’esaurimento. Più prima che poi, a detta di molti. – Entro dieci anni la produzione di petrolio avrà raggiunto il livello massimo. Non perché la domanda è destinata a diminuire, ma perché non sarà possibile aumentare la produzione. L’estrazione dagli attuali giacimenti petroliferi diminuisce e non se ne trovano di nuovi sufficienti a compensare questo fenomeno. Alla fine ci sarà carenza di petrolio, sostiene Rolf Willkrans, esperto ambientale alla sede centrale della AB Volvo. La possibile fonte energetica alternativa si chiama dimetiletere (DME). Si può ricavare dalla biomassa, dal carbone e dal gas naturale. – Estrarre DME dalla biomassa tramite lisciva nera (un prodotto residuo della lavorazione della cellulosa) è il metodo più efficace per produrre carburante per veicoli da materie prime rinnovabili. vettore energetico studiato con attenzione alla Volvo è il metano, componente principale del gas naturale e del biogas. – Il biogas assicura un livello molto basso di emissioni di anidride carbonica, è rinnovabile ed ha un sufficiente grado di efficienza energetica, afferma Willkrans. UN ALTRO L’idrogeno gassoso, di cui si sente spesso parlare, ha il problema di non essere abbastanza efficace. – L’idrogeno gassoso non genera emissioni e l’efficienza è soddisfacente ma il processo di produzione non è attualmente sostenibile. Willkrans ritiene che sarà necessario valutare una combinazione di fonti energetiche diverse. – Il diesel sarà ancora il carburante principale per i prossimi 20 anni, ma già adesso dobbiamo cominciare a cercare fonti energetiche alternative. Oggi è difficile intravedere con chiarezza una soluzione ed è necessaria una collaborazione nazionale ed internazionale per trovare una valida alternativa al diesel, conclude. ■ G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 31 VTM2it_05_32-36_Brasilien.qxd 05-11-30 10.39 Sida 32 L’ORO NERO Santos, Brasile Qui comincia il viaggio del caffè. La società di trasporti Transrodan porta i chicchi dalla piantagione al mercato di Santos. Ilviaggiodel caffè Il caffè è una necessità per molti. Una presenza naturale a colazione e nei bar. Che il caffè non nasca in Europa, lo sanno quasi tutti, ma come ci arriva? Globetrotter ha seguito la via del caffè dalle piantagioni in Brasile, fino ad un piccolo bar di Milano. TESTO MARGARETA JONILSON FOTO SAMIR SOUDAH (BRASILE) & GERO CACCIATORE (ITALIA) 32 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 VTM2it_05_32-36_Brasilien.qxd 05-11-30 10.39 Sida 33 Milano, Italia Il caffè ha raggiunto la sua destinazione finale. Stefano Zatti si gode un espresso nel suo bar preferito, il Caffè dei Cherubini. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 33 VTM2it_05_32-36_Brasilien.qxd 05-11-30 10.39 Sida 34 L’ORO NERO A Londrina, classico distretto del caffè, i magazzini si susseguono. I chicchi di caffè attendono qui di essere trasportati al porto di Santos. Per mantenere l’umidità ottimale del dodici per cento, il caffè è ancora conservato nei sacchi di juta. presto al Caffè dei Cherubini nel centro di Milano. Nell’ambrata luce del mattino, Stefano Zatti si gode il primo espresso della giornata. Tostato dalla Lavazza, famosa nel mondo. Rinunciare al caffè non è pensabile per il giovane milanese. – No, è impossibile. Noi italiani troviamo sempre il tempo per un buon caffè, ci dice. Se Stefano Zatti dovesse riflettere sulle origini del suo piacere quotidiano, probabilmente giungerebbe alle stesse conclusioni di noi tutti: piantagioni immerse nel sole, belle brasiliane, una pigra vita di campagna con autocarri sconquassati che arrancano carichi di oscillanti sacchi di juta. Il tutto al ritmo di una samba che si diffonde dall’autoradio. Va bene, teniamo il sole e le brasiliane, ma cancelliamo il resto. Appartiene a tempi andati. La manipolazione del caffè oggi è parte di una severa catena logistica con consegne just-in-time, tabelle dei tempi serrate e lunghi turni di lavoro al volante, sui più moderni autocarri. È 34 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 – Quando abbiamo cominciato a trasportare il caffè, due anni fa, abbiamo investito in cinque Volvo FH12 nuovi di fabbrica, ci racconta Orley de Oliveira Souza della Transrodan. I nostri clienti esigono prelievi e consegne just-in-time e quindi abbiamo bisogno di veicoli affidabili. Fermi macchina e ritardi sarebbero disastrosi. in cui Globetrotter visita la Transrodan, Orley de Oliveira Souza e suo fratello Eniel firmano per altri due anni con il cliente. Il loro compito è di trasportare i chicchi verdi di caffè dalle zone classiche di coltivazione intorno a Londrina, nello stato del Paraná, fino a Santos, tradizionale porto del caffè. Per un ulteriore trasporto alla Lavazza, Italia. Ma torniamo a Rua de Café, a Londrina, dove i magazzini si susseguono. Tutti pieni di chicchi verdi di caffè imballati in sacchi di juta da sessanta chili. Il sacco da sessanta chili è la misura standard per il caffè. Anche i dati ufficiali per l’esportazione sono espressi in sacchi da 60 kg e non in tonnellate. Nei magazzini di Londrina non si sente LO STESSO GIORNO l’odore di caffè. C’è odore di fieno. O di juta, per l’esattezza. I sacchi sono impilati dal pavimento al soffitto di questi locali piuttosto semplici. Su ogni sacco c’è scritto “Café do Brasil”. Molti presentano segni di ricuciture eseguite con filo da vele. Sono le tracce dei continui prelievi dai sacchi per controllare umidità, temperatura e qualità del caffè. I chicchi verdi di caffè dovrebbero avere un’umidità del dodici per cento. Ecco perché si usano ancora i sacchi di juta. Sono la soluzione migliore per mantenere la corretta umidità del caffè. Prima di partire per Santos, i sacchi di caffè da 60 kg sono imballati in sacchi di nylon che possono arrivare a pesare fino ad una tonnellata. Questi vengono sollevati a bordo degli autocarri con semirimorchi caricabili lateralmente. – Usiamo questo tipo di rimorchi perché le infrastrutture del settore del caffè sono adeguate a questo sistema, ci dice Orley de Oliveira Souza della Transrodan. Le rampe di carico dei magazzini e i carrelli sono predisposti per il carico di grandi sacchi, dal lato del pianale. Una soluzione pratica che facilita la movimentazione. VTM2it_05_32-36_Brasilien.qxd 05-11-30 10.40 Sida 35 “Di solito faccio il viaggio due volte la settimana, ma in questo momento c’è molto da fare. Faccio tre viaggi la settimana, per un totale di 60 ore lavorative.” CLAUDINEZ DA SILVA, AUTISTA DELLA TRANSRODAN Quando venti tonnellate di caffè (o 333 sacchi da sessanta chili, per essere corretti) sono caricate a bordo, all’autista Claudinez da Silva non rimane altro da fare che chiudere il telone e partire per Santos. – Ora mi aspettano 700 chilometri di strada. Un viaggio di una decina d’ore, conferma Claudinez da Silva dopo aver lasciato la rampa di carico nel tardo pomeriggio. L’ORARIO DI PARTENZA di Claudinez da Silva dipende dall’ora per la consegna justin-time prevista a Santos. – Di solito faccio il viaggio due volte la settimana, ma in questo momento c’è molto da fare. Faccio tre viaggi la settimana, per un totale di 60 ore lavorative. Che compenso in un modo o nell’altro. Non sempre c’è così tanto da fare. In via 25 maggio a Santos l’odore di caffè è intenso. Qui ogni esportatore ha il proprio laboratorio di prova, dove il caffè viene tostato in piccole tostatrici manuali, prima di essere macinato. Si provvede poi alla preparazione del caffè che viene provato dai “classificadorer”, gli assaggiatori, dell’esportatore. Nel linguaggio del settore si dice che il caffè viene “intazzato”. L’intazzatura è un’operazione poco raffinata: gorgoglia, sputa, gorgoglia, sputa, gorgoglia, sputa. E naturalmente prendi nota. Un classificador assaggia almeno 250 boccate di caffè al giorno ed è in grado di identificare centinaia di essenze diverse in un solo sorso. – Una marca affermata come Lavazza ha una chiara e precisa specifica della miscela di sapore desiderata, afferma Jayme Leme Neto alla Marcellini Martins, che al momento è il maggiore esportatore del Brasile per Lavazza. – Ma non è sempre lo stesso chicco a >> G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 35 VTM2it_05_32-36_Brasilien.qxd 05-11-30 10.40 Sida 36 L’ORO NERO Sidney Vega de Araújo (a sinistra) è un assaggiatore di caffè, chiamato “classificador”. Il suo compito è quello di verificare che le diverse miscele siano giuste. Per Jayme Leme Neto, distributore della Lavazza, è indispensabile che il caffè che fornisce sia della migliore qualità. >> produrre esattamente quel preciso sapore. I chicchi di caffè variano in funzione della stagione di raccolta, del periodo di aridità e della natura del terreno. Il nostro classificador deve continuamente assaggiare per ottenere la miscela giusta. – Quando crede di aver trovato la miscela giusta, ne inviamo un campione con l’aereo che viene tostato e provato dai classificadorer della Lavazza. Se la nostra proposta è accettata, inviamo per nave una fornitura. Marcellini Martins spedisce ogni mese 3 600 sacchi da 60 kg di caffè verde in chicchi dal porto di Santos al porto di Genova, il porto di arrivo della Lavazza. MA PRIMA CHE I CHICCHI siano caricati a bordo della nave da carico, i sacchi di nylon bianchi sono stati trasportati dai Volvo FH12 della Transrodans ai containers, un’operazione che si svolge in un centro logistico di Santos. Ogni container contiene 44 sacchi. Ora interviene un altro autocarro pesante. E comincia la coda. Santos è il più grande porto 36 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 del Sudamerica, ma è comunque troppo piccolo. Il caffè si contende ogni giorno gli spazi del porto con i semi di soia, il succo d’arancia e lo zucchero, tanto per citare alcuni dei prodotti che sono ai primi posti nel mercato dell’esportazione del Brasile. sono i motori della nave e la direzione dei venti che determinano la velocità del trasporto. Ci vogliono di solito tra dodici e quindici giorni per la fornitura, prima di raggiungere il porto di Genova. Da qui i chicchi verdi sono trasportati alle due gigantesche torri della Lavazza nell’impianto di lavorazione di Torino. Le torri contengono 5 000 tonnellate di caffè ripartite tra 134 silos, con diverse miscele. Dopo la tostatura il caffè è impacchettato con un sistema automatizzato, sia in barattoli di alluminio che in pacchetti sottovuoto, e immagazzinato nel deposito centrale di Torino. Anche il deposito è completamente automatizzato e gestito da robot che prelevano i pallet dalle 11 000 file pronte per la consegna. Intervengono altri UNA VOLTA IN MARE autocarri che prelevano i pacchetti e i barattoli per la consegna nei due poli logistici della Lavazza, a Milano e a Roma, oppure direttamente ai clienti nei centri commerciali, ai negozi di alimentari e al bar di Stefano Zatti a Milano, oltre naturalmente alle altre macchine per espresso in tutta Europa. ■ Dati: Azienda di trasporti Transrodan La Transrodan appartiene ai fratelli Orley e Eniel de Oliveira Souza. L’azienda, con sede a Londrina, ha 25 dipendenti, 20 dei quali sono autisti. Il parco macchine della Transrodan comprende 17 autocarri pesanti e tre medio-pesanti. Tra i veicoli pesanti otto sono Volvo FH12. Per quest’anno si attende la consegna di cinque nuovi FH12. Oltre al trasporto di caffè a Santos, la Transodan trasporta farina a Sao Paulo. L’FH12 del reportage ha un motore da 500 cv ed è dotato di letto, frigorifero e impianto stereo. Il rimorchio è un semi-rimorchio con caricamento laterale. VTM2it_05_37_Howitworks.qxd 05-11-30 10.42 Sida 37 funzionamento Il sistema GPS comprende 21 satelliti attivi. Per ottenere la posizione esatta nel ricevitore GPS è indispensabile un punto di intersezione dato da tre satelliti che forniscono longitudine e latitudine. Il satellite vi indica la via Un ricevitore GPS invia segnali di posizione, velocità e direzione una volta al secondo. Questa è la premessa per poter utilizzare molte delle funzioni specifiche del Dynafleet. Vediamo un po’ cosa succede. TESTO TOMAS HANSSON FOTO ESA E VOLVO TRUCKS ps è oggi quello che la Stella Polare è stata nella storia. Un aiuto per trovare la direzione giusta e talvolta un’ancora di salvezza nel momento del bisogno. Ma mentre la Stella Polare dava un’indicazione approssimata della direzione, il sistema di posizionamento odierno indica con esattezza la vostra posizione sul pianeta. Con un margine di errore di pochi metri. La base di questa informazione è il punto di G intersezione tra tre satelliti GPS a 17. 000 chilometri nello spazio, catturato da un ricevitore GPS. Se poi si collega il ricevitore GPS al Dynafleet, si ottiene una centrale completa di controllo dei trasporti in ufficio e un lettore di carte computerizzato nel veicolo. Il responsabile dei trasporti è in grado di individuare, in meno di dieci secondi, la posizione aggiornata, la velocità e la direzione di marcia dei veicoli. Si può così gestire il traffico e essere sicuri di avere sempre il veicolo giusto per il trasporto giusto, inviando nuove istruzioni all’autista. Le informazioni relative alla posizione ed altro sono inviate tramite la normale rete GSM al portale Dynafleet Online su Internet. La gestione del traffico in sede vede tutte le informazioni GPS su una carta digitale visualizzata sullo schermo del pc. Se il veicolo o il conducente dovessero trovarsi in una situazione di emergenza, è previsto un pulsante di allarme che invia la posizione del veicolo e avverte il Volvo Action Service Center o la centrale di controllo dell’azienda di trasporto. L’autista grazie al ricevitore GPS del Dynafleet Navigation Tool riceve la propria posizione a livello di indirizzo stradale in qualsiasi località europea. Digitando la destinazione finale si possono, inoltre, ottenere informazioni di guida relative al percorso più breve, visualizzate su una carta con frecce direzionali e come istruzioni vocali. ■ Dati: GPS GPS è l’acronimo di Global Positioning System. Si tratta di un sistema di navigazione che indica la posizione, l’altezza sul livello del mare, la velocità e l’ora esatta. Il sistema comprende 21 satelliti attivi, quattro dei quali sono sempre sull’orizzonte, qualunque sia la posizione sulla terra. Con un ricevitore GPS si ottiene un punto di intersezione tra tre di questi satelliti, che indicano la posizione in termini di longitudine e latitudine, con un’approssimazione di pochi metri. Con un ricevitore GPS dotato di schermo, è possibile visualizzare la posizione su una carta. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 37 VTM2it_05_38-39_Entertain.qxd 05-11-30 10.48 Sida 38 CARICHI STRAORDINARI I trasporti più insoliti del mondo Tra i milioni di autocarri che circolano su strada, la maggior parte dei trasporti è di tipo ordinario. Ma come sempre ci sono eccezioni. Globetrotter ha cercato i trasporti su autocarro più insoliti e spettacolari. TESTO PÄR ANDERSSON FOTO SCANPIX, PRESSENS BILD E VOLVO TRUCKS 1 MANTO ERBOSO PER I GIOCHI OLIMPICI 38 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 Dopo la cerimonia inaugurale dei giochi olimpici di Atlanta nel 1996, il prato dello stadio olimpico era completamente danneggiato. Il giorno successivo l’erba rispondeva ai migliori standard mondiali. La trasformazione è stata resa possibile grazie a 36 autocarri che hanno trasportato l’erba dell’Arkansas ad Atlanta, Georgia. Durante il trasporto l’erba veniva refrigerata per non subire danni e il risultato è stato un manto erboso adeguato ai livelli olimpici e all’ammirazione del pubblico. Il colore più scuro dell’erba era stato realizzato per le riprese televisive internazionali. 2 TERRIFICANTE DINOSAURO IN CASSE DI LEGNO 70 milioni di anni fa il Tyrannosaurus rex era un re. Un tiranno sanguinario che uccideva senza chiedere il permesso. Il T-rex è considerato la creatura più terrificante mai esistita sulla terra, ma nel 1942 questo gigante non valeva più di 15 casse di legno, quattro scatole di cartone e 108 dollari USA. Questo il costo del trasporto di uno scheletro di dinosauro completo da New York a Pittsburgh. Le ossa sottili erano conservate durante il viaggio in casse di legno. Una volta arrivati a Pittsburgh, città dell’acciaio, cominciò il lavoro di ricostruzione dello scheletro. 3 STATUA DI DODICI METRI IN DODICI PEZZI Il Vietnam è famoso per le sue statue. Lo stesso vale per Nguyen Trong Hanh. Ha realizzato la statua di bronzo più grande del paese, “Dien Bien Victory Statue”, alta 12 metri e del peso di 220 tonnellate. La statua è stata realizzata in 12 parti per essere trasportata con l’aiuto di autocarri pesanti, nella sua destinazione definitiva su una collina della città di Dien Bien Phu City nel Vietnam nord occidentale. Hanh ha partecipato personalmente a questo viaggio di otto giorni, solo per proteggere la sua statua. Ad ogni sosta degli autocarri si è preoccupato personalmente di controllare ogni pianale, per verificare che non ci fossero danni. 4 I PESCECANI SONO SOPRAVVISSUTI AL TRASPORTO Trasportare un pescecane è sempre pericoloso - soprattutto per il pescecane. Lo scorso anno sono stati trasportati cinque squali bruni, ciascuno di 120 kg di peso, nel nuovo uShaka Marine World di Durban, Sudafrica. Due chilometri di percorso in autocarro, utilizzando bacini speciali, per trasportare gli squali alla loro nuova residenza. Il problema principale è stato quello di spostare gli squali narcotizzati da un bacino all’altro. Senza contatto con l’acqua, lo squalo bruno muore in meno di un minuto. Sono stati trasportati anche dieci delfini allenati, pinguini, foche e oltre 100 specie di pesci, con il più grande trasporto del suo genere di tutta l’Africa. VTM2it_05_38-39_Entertain.qxd 5 05-11-30 ROCK’N’ROLL-SHOW AD AMSTERDAM Nel giugno1998 l’eco di “Start Me Up” e “Satisfaction” si diffondeva per le strade di Amsterdam. Il concerto dei Rolling Stones, “Bridges to Babylon” invase le strade della capitale olandese con 76 autocarri e un’organizzazione forte di 250 uomini. Il carico conteneva anche un cuoco, il padre di Keith Richard, un ponte lungo 52 metri e una scena del peso di 50 000 chili. E, se non fosse abbastanza– a bordo dei veicoli c’erano anche 800 lampade, 100 amplificatori e 160 altoparlanti. L’intero impianto assorbiva 252 000 Watt. Mai Amsterdam si è sentita più “rock’n’roll” di così. 6 10.48 Sida 39 CON 80 MILIONI DI API NEL CARICO Ci sono persone che sono terrorizzate alla vista anche di una sola ape. David Hackenburg, Florida, non è tra queste. Nel suo autocarro troviamo 450 arnie – e circa 80 milioni di api. Ogni anno David compie questo viaggio di sei mesi lungo la costa orientale americana, in compagnia delle sue api. Il motivo sono i numerosi agricoltori che desiderano che le proprie coltivazioni vengano impollinate. Per tenere le api a posto, egli usa reti nere e funi di nylon. Ma c’è sempre qualche ape che sfugge durante il viaggio. 7 GHIACCIO DALLA SCANDINAVIA AL BRASILE Da oltre il circolo polare artico, a sud dell’equatore. Dal gelo polare al caldo tropicale. Con l’aiuto di un autocarro e di una nave, sono state trasportate 60 tonnellate di ghiaccio dalla Lapponia, nella Svezia settentrionale, a San Paolo in Brasile. Un viaggio praticamente impossibile 1 5000 km – per costruire un bar di ghiaccio. Il lancio della serie di autocarri pesanti della Volvo Trucks in Brasile ha avuto un successo esplosivo, grazie ad un “gelido impegno”. Il trasporto del ghiaccio ha richiesto un mese, l’evento si è concluso in quattro giorni. Ogni sera si era costretti a smontare il bar, per evitare che il ghiaccio si sciogliesse, per ricostruirlo poi la mattina seguente. 8 GRANCHIO REALE IMMERSO IN NUOVO MARE Il dittatore sovietico, Josef Stalin, cercò già nel 1930 di diffondere il granchio reale rosso, tipico della Siberia orientale, anche in altre acque pescose. Non prima del 1961, solo otto anni dopo la morte di Stalin, l’esperimento ha avuto successo. I granchi, con una larghezza tra le chele fino ad un massimo di un metro, furono trasportati anche in autocarro fino alla penisola di Kola. Partendo dal mar di Barents, i granchi reali o “oro rosso” come sono chiamati, cominciarono a diffondersi nell’Atlantico fino alle coste della Norvegia. Ma i norvegesi avrebbero fatto a meno di questo intruso che comincia a invadere i loro fiordi. G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 39 05-11-30 eurovisione Frequenza speciale per i radar anticollisione. LA COMMISSIONE EUROPEA ha deciso di autorizzare, a partire dalla metà del 2005, una frequenza radar speciale ad onde corte per consentire lo sviluppo sui veicoli di radar in grado di rilevare l’approssimarsi di eventuali rischi di collisione. Quando il sistema rileva un pericolo di collisione, dovrà poter effettuare, per esempio, una frenata di emergenza. La Commissione, in collaborazione con esperti del traffico, ha portato avanti lo sviluppo di una tecnologia comune relativa ai radar anticollisione per l’intera Unione Europea. La tecnologia radar è inoltre adatta alla trasmissione dati wireless e per la localizzazione di persone in situazioni di emergenza. L’UE ha consentito una frequenza radar ad onde corte, per permettere lo sviluppo di un radar nei veicoli. Nuova direttiva di lavoro EU A PARTIRE DAL 23 marzo 2005 tutti i paesi membri devono aver adottato la nuova direttiva EU 2002/15/EG relativa alla pianificazione degli orari di lavoro per le persone che eseguono lavori transitori relativi ai trasporti su strada. In questa direttiva la settimana lavorativa media non deve superare le 48 ore. L’orario lavorativo massimo settimanale può essere di 60 ore se l’orario settimanale medio calcolato sulla base di quattro mesi non supera 48 ore. Qui si calcolano anche le ore di presenza. Per ulteriori informazioni sulla direttiva EU relativa agli orari di lavoro, consultare http://europa.eu.int 40 G LO B E T R OT T E R # 2 2 0 0 5 10.50 Sida 40 TESTO MIKAEL KARLSSON FOTO: GETTY IMAGES VTM2it_05_40_Eurovision.qxd L’introduzione di un pedaggio autostradale per gli autocarri pesanti in Germania è avvenuta senza problemi e ora altri paesi hanno in programma di applicare lo stesso tipo di pedaggio. Avvio tranquillo per il pedaggio tedesco L’INTRODUZIONE DEL pedaggio autostradale tedesco per autocarri pesanti è stato molto più tranquillo di quanto molti temessero. Questo è il parere delle autorità tedesche e delle aziende di trasporto tedesche e straniere. Si sono registrate formazioni di code solo al confine con la Repubblica Ceca e con l’Olanda durante i primi giorni. All’Associazione dei trasportatori tedeschi, la BGL, si fa notare comunque che secondo uno studio effettuato nel 1996, ogni giorno circolavano sulle strade tedesche almeno 800 000 veicoli pesanti. Da allora il traffico pesante è aumentato. Ma secondo le statistiche del nuovo sistema di pedaggi, oggi si contano circa 500 000 autocarri al giorno. Dove sono gli altri veicoli? Scelgono percorsi alternativi oppure imbrogliano? Meno soldi alle strade LA COMMISSIONE EUROPEA ha recentemente accordato 620 milioni di euro per l’ampliamento della cosiddetta rete di trasporti Transeuropea. Dell’intera somma, solo 47 milioni di euro saranno investiti in strade e infrastrutture. Ben il 65 per cento della somma è destinato a progetti ferroviari e intorno al 20 per cento a nuove soluzioni intelligenti di trasporto (ITS), tra le quali il sistema di comunicazione satellitare Galileo. Esistono oggi una trentina di investimenti prioritari per le infrastrutture della rete di trasporto transeuropea. Attualmente, tra questi, meno di dieci sono progetti stradali in Jacques Barrot Svezia, Finlandia, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Secondo il Commissario ai trasporti Jacques Barrot, gli investimenti nella rete di trasporti transeuropea sono importanti per incrementare il vantaggio competitivo dell’Europa. Molti altri paesi in Europa guardano ora al sistema di pedaggi tedesco, nell’intento di introdurre quanto prima analoghi sistemi. In Slovacchia e nella Repubblica Ceca è possibile che questo avvenga già quest’anno o il prossimo. In Olanda si pensa di introdurre il pedaggio durante il mandato di questo governo, che scade nel 2007, un pedaggio che sarà applicato anche alle autovetture. Il divieto di sorpasso allo studio per gli autocarri IN OLANDA è allo studio un divieto di sorpasso dinamico per gli autocarri su un tratto dell’autostrada A2 in direzione Utrecht. I sensori sulla carreggiata rilevano l’intensità del traffico e il tipo di veicolo. Il divieto entra in vigore solo durante le ore di punta e in tal caso si accendono dei cartelli segnaletici elettronici. Il motivo del divieto di sorpasso è che gli autocarri su più file parallele rappresenterebbero un ostacolo alla circolazione. Anche in Belgio si sono cominciati a studiare i rallentamenti dovuti agli “ingorghi” di autocarri nella zona di Anversa a traffico intenso. me ioand e il mio my volvo Che fusto! Età? 39 E’ sposato? Sì, con Giuliana e ho tre figli: Chiara, Serena e Davide. Dove è diretto? Francia, zona Parigi. Che carico trasporta? Pallet con fusti. Situazioni particolari durante il viaggio? A Parma ho avuto un problema con il Veb: siamo stati soccorsi dall’Officina Volvo che in poco tempo ci ha fatti ripartire. Sono stato contento del servizio. Il suo veicolo ha un contratto di Servizio? Siamo in trattativa con la concessionaria Volvo FIMI di Porto d’Ascoli per Contratti di Servizio Blue su tutti i nostri veicoli. Loro ci hanno venduto anche i veicoli. DATI DEL VEICOLO Trattore Volvo FH12 460 4x2 Cabina: Globetrotter Cambio: manuale Volvo VT2514B Sospensioni: ant. balestra, post. pneumatiche Semirimorchio: Schmitz Centinato gran volume Nome: Antonio Ronca Trasporti Indirizzo: Via Turati, 6 Silvi Marina (Teramo) Lorem ipsum dolor sit amet consec Dorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. In rutrum. Donec leo. Morbi nunc. Ut ut turpis at magna sollicitudin aliquam. Donec nunc metus, sagittis eget, semper eget, placerat sit amet, pede. Donec fermentum nibh eu est. Aliquam tincidunt diam sit amet justo. Vestibulum placerat fermentum arcu. Sed eu risus. Nulla sagittis, massa nec convallis pharetra, justo felis tincidunt tortor, in elementum metus risus. Donec nunc metus, sagittis eget, semper eget. Donec fermentum nibh eu est. Aliquam tincidunt diam sit. LOREM IPSUM Lorem: Sed eu risus. Ipsum: Nulla sagittis massa nec. Dolor: Convallis pharetra, justo felis tincidunt tortor, in elementum. Amet: Nunc metus, sagittis eget, semper eget. G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 41 41 13-12-2005, 10:02:20 Stregato dalla Svezia In viaggio con Mario Cardinali da Ascoli agli stabilimenti Volvo. DI RAIMONDO SANTUCCI FOTOGRAFIA MARCO RIVA A Mario Cardinali, che riesce con orgoglio a lavorare dove è nato, a due passi dal mare d’Ascoli, è sempre piaciuto il lavoro che si è scelto. Anzi, a dispetto di alcune vicissitudini legate alla sorte della clientela di una precedente società, si è “cocciutamente” rimesso in partita da solo e oggi trasporta per sé molto e bene. Ma c’è un nuovo episodio nella sua storia che l’ha visto ospite “ispirato” in visita agli stabilimenti Volvo proprio in Svezia. Si dice che il suo viaggio in Svezia sia cominciato da osservatore, ma che in breve abbia deciso, ispiratissimo, 42 di “comperare tutto”, come è andata, signor Cardinali? In realtà avevo già “assaggiato” il marchio Volvo in precedenza, ma l’avevo da tempo abbandonato perché nel ’94 ero socio di un’altra azienda con una filiale in Francia motivo per cui, allora, si rivelò più conveniente comprare italiano perché grazie alla formula “conto terzi” si potevano immatricolare più automezzi. Poi, sempre puntando sulla convenienza dei prezzi, passammo ad altre marche per renderci conto solo dopo che noi trasportatori spesso ci facciamo condizionare dal risparmio di poche migliaia di euro a svantaggio dell’affidabilità: è pur vero che inizialmente si spende di meno, ma è altrettanto vero che, dopo neanche un anno, i soldi risparmiati sono raddoppiati ma come costo d’assistenza, più il fermo macchina. In seguito a queste delusioni sono tornato in Volvo dove, per altro, mi sono sempre trovato bene (anche se ho investito di più) grazie alla maggior affidabilità dei veicoli e a un’assistenza pressoché totale. Questa qualità l’ho proprio testata per un inconveniente meccanico iniziale che, nel giro di due, giorni è stato risolto con l’aggiunta del rimborso dell’hotel per l’autista costretto a fermarsi, non l’avevo mai visto un trattamento così! Un altro aspetto assai interessante riguarda i consumi di gasolio che sono sicuramente inferiori rispetto alla concorrenza. Questo l’ho visto proprio in Svezia: il 420 mi ha entusiasmato, potente quasi come il 460 consuma però 100/150 metri/litro in meno che non è poco. Avendo provato nel corso del tempo marche diverse lei è definibile come un “laboratorio vivente” ha potuto quindi, dati alla mano, comparare sulla strada diversi mezzi con diverse prestazioni? G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 42 13-12-2005, 10:02:22 INCONTRO CON MARIO CARDINALI Sì, grazie ai miei percorsi misti (nazionale e internazionale) con carichi pesanti di 250 quintali all’estero e 300 in casa, si nota meglio quella che è l’affidabilità delle macchine; noi le sfruttiamo a fondo. Pensi che abbiamo ancora un F12 380 Business che lavora percorrendo 200 km al giorno e che non si ferma mai. A parte questi pezzi “d’antiquariato”, con che mezzi girate oggi? Sei FH12 420 e cinque FH12 460 più altri due FH12 420 in arrivo. Devo dire che sono entusiasta del nuovo cambio provato durante il mio viaggio in Svezia: fa consumare di meno ed è a prova di autista... oggi il personale è meno preparato di un tempo: quando ho cominciato io ho passato diversi mesi con chi era più esperto di me per imparare. Attualmente non abbiamo la stessa possibilità, mancano le risorse alle aziende per affrontare i costi dei corsi e gli autisti stessi non vogliono viaggiare in coppia. Quando e come è iniziata la sua attività? Nel 1979, a Porto d’Ascoli, poi cominciai con i viaggi a Milano – la notte dovevi alzare il cofano per scaldarti – in seguito cominciai a lavorare per l’azienda di trasporti Regoli che viaggiava in Spagna e Portogallo. Ci andavo volentieri, ero ragazzo e vedevo l’Europa; il primo viaggio in Inghilterra lo feci nell’’82, andavamo per la Manuli Rubber (tubi di gomma e plastica) così imparai l’inglese. Il nostro fu il primo camion di Ascoli ad andare oltremanica. Dopo non molto mi dissero che ero “sprecato a stare sopra il camion” e iniziai l’attività d’ufficio per gestire gli automezzi della Regoli fino al 1994. Le mancava “la strada”? Sinceramente, essendomi fidanzato, preferivo muovermi di meno... anche se tuttora, quando c’è una macchina nuova, qualche viaggio lo faccio volentieri. Poi mi sono messo in società con la Marucci trasporti, eravamo 5 soci, andava bene fino a quando un grosso cliente “saltò” e fummo costretti a chiudere i battenti. Quando è nata la sua attuale azienda? Nel luglio del 2000 ho aperto da solo la “Cardinali” con 5 mezzi, poi ne comprai 6 e dopo solo sei mesi ne avevo già 15 coi quali trasportavo carta, PVC e radiatori in tutta Europa. Di ritorno caricavo acciaio e materie prime. Oggi i mezzi sono 17 (14 Volvo) mentre disponiamo di 6.000 metri di capannone occupati prevalentemente dai radiatori della Biasi, per cui faccio la logistica, oltre ai 10.000 metri di piazzale. Il mio personale conta 18 autisti assunti (argentini e albanesi di cui sono assolutamente soddisfatto) e 4 persone che seguono la logistica a cui si aggiunge mia moglie che lavora con me. Il tutto per un fatturato di 3.200.000 Euro. Eredi pronti? Due maschi ancora piccolini, il grande ha 14 anni e per ora viene a girare nel piazzale col motorino. Quali problemi nel suo lavoro? La sicurezza: purtroppo per risparmiare le aziende dei trasporti non possono investire il necessario per garantire una sicurezza adeguata (ad esempio la manutenzione rinviata) a fronte di tariffe d’esercizio sempre crescenti. Come ci si può distinguere nell’attuale panorama e incrementare il fatturato? Per me la differenza la fa la qualità del servizio. Ma lei si è messo da solo in un momento in cui tutti cercano di accorparsi, come mai? E’ vero, ma la mia realtà territoriale è abbastanza anomala: è molto chiusa ed è difficilissimo anche solo collaborare così, cinque anni, fa ho deciso di osare da solo, anche per via dell’amara esperienza della precedente società. Aggiunga che, oltretutto, il mio lavoro mi è sempre piaciuto. Cosa l’ha colpita maggiormente della sua visita allo stabilimento svedese? La maggior trasparenza che ho incontrato e la diversa mentalità dei dipendenti che fa sembrare la Volvo un gruppo “familiare” e, soprattutto, l’elevatissima qualità e l’attenzione nella produzione che è veramente all’avanguardia. Ho trovato anche molto interessante che la fonderia sia interna all’azienda: dà un senso “compiuto” alla linea di produzione. Se un viaggio in Svezia è così persuasivo e stimolante per i clienti come è successo per Mario Cardinali, non resta che organizzare “voli quotidiani per gli stabilimenti Volvo”, ma non solo da Ascoli! ■ G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 43 43 13-12-2005, 10:02:23 ECONOMY Contratti di manutenzione e riparazione Prosegue la promozione Gold Plus! il programma di manutenzione e riparazione più completo e conveniente con la possibilità di aggiungere opzioni e, compreso nel prezzo, la copertura del soccorso/traino e Assicurazione fermo macchina per l’intero periodo. Se invece preferite la sola copertura completa della catena cinematica, prosegue la: Promozione del Silver Special a prezzo speciale DI ISAIA BECCALLI FOTOGRAFIA ARCHIVIO VOLVO ITALIA Un esempio Un esempio FH12 4x2 Trattore lunghe distanze da 250 ¤ per 48 mesi max 600.000 km Oppure, in alternativa, con sconti fino a 1500 E. Contattate la nostra Rete Autorizzata per una quotazione personalizzata. 44 FH12 4x2 Trattore lunghe distanze a 135 ¤ per 48 mesi max 600.000 km E per chi non fosse interessato non può lasciarsi sfuggire la possibilità di avere l’estensione della garanzia fino a 36 mesi max. 450.000 km sui principali componenti della catena cinematica inclusa nel contratto di sola manutenzione Blue+, già scontato a 95 E al mese (FH12). Ulteriori promozioni sono in corso per tutti i modelli. Tutta la Rete di Vendita e di Assistenza Autorizzata potranno chiarirvi i dettagli delle promozioni in corso. ■ G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 44 13-12-2005, 10:02:25 ECONOMY Finanziamento “Gold Finger” Euro 60.000 in 36 mesi a tasso 0% TAN 0% - TAEG 0,53% In occasione del lancio dei nuovi Volvo FH e Volvo FM, ecco a voi il finanziamento “Gold Finger ”, dedicato alle motorizzazioni da 400 e 480 cv., trattori e carri stradali. Presso tutti i Concessionari Volvo Truck Italia che aderiscono all’iniziativa. Ma affrettatevi, scade il 31 Gennaio 2006. ■ G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 45 45 13-12-2005, 10:02:27 HUMAN TOUCH Sei con noi? Per Natale Volvo Truck Italia aiuta la ricerca. DI CRISTINA GMEINER FOTOGRAFIA ARCHIVIO ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA 46 G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 46 13-12-2005, 10:02:30 HUMAN TOUCH Ci risiamo: fra un attimo è Natale! E, come sempre, più o meno allegramente, parte ”l’operazione shopping”; è praticamente impossibile resistere e non spendere molto più del solito, facendo evaporare la tredicesima (del resto l’hanno inventata apposta). Ma in casa Volvo Truck le cose non vanno proprio così. Infatti sia Volvo Truck Italia che i suoi Concessionari e le sue Officine vogliono ripetere l’iniziativa umanitaria che hanno portato avanti con successo lo scorso anno. Tale iniziativa consisteva nel raccogliere fondi da destinarsi alla ricerca contro il cancro, per mezzo di appositi espositori collocati presso le Sedi di Volvo Truck dei suoi Concessionari e delle sue Officine Autorizzate dislocate su tutto il territorio nazionale, dando così la possibilità a Clienti, visitatori etc. di devolvere un contributo anche piccolissimo. A fine periodo, grazie alla generosità dei nostri clienti ma soprattutto dei Concessionari, delle Officine e di Volvo Truck Italia la cifra raccolta è stata di euro 118.000. Tale importo è stato consegnato - nel corso di una serata organizzata a Zingonia presso la sede di Volvo Truck Italia alla quale hanno partecipato oltre a tutti i dipendenti di Volvo Truck anche i rappresentanti delle Concessionarie - al Professor Giovanni Martinelli, Primario della Divisione di Ematoncologia dell’Istituto Europeo di Oncologia, che ci ha onorato della Sua presenza. Tale importo è stato interamente devoluto alla ricerca per lo studio e la cura dei tumori della Fondazione Istituto Europeo di Oncologia. Questa volta vogliamo raggiungere e stimolare anche i lettori di Globetrotter annunciando che, anche per il 2005 Volvo Truck e la Sua Organizzazione hanno deciso di ”bissare” l’iniziativa. A partire infatti dal 21 Novembre e fino al 21 Dicembre, come per l’anno precedente, più di 120 simpatici salvadanai verranno dislocati in tutte le sedi delle concessionarie ed officine autorizzate VolvoTruck Italia. I nostri clienti che lo desiderino, potranno così partecipare a questa iniziativa per sostenere una lotta che ormai deve essere combattuta con forza grazie e soprattutto alla ricerca. ”La ricerca contro il cancro ha prodotto negli ultimi anni risultati molto importanti ed i ricercatori italiani hanno dato un contributo di grande valore” dice il Prof. Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, sono quindi felice nel vedere che un’importante azienda come Volvo Truck metta al servizio della ricerca la propria rete per raccogliere fondi a sostegno dei progetti di ricerca”. Non facciamo aspettare la ricerca, mettiamo il nostro contributo nei ”salvadanai” Volvo Truck oppure versiamolo con bonifico bancario sul conto corrente n° 615219786459 Codice ABI: 03069 CAB 09545 - CIN: W presso Banca Intesa, Agenzia n° 38 Via Ripamonti, 205 - Milano intestato alla Fondazione IEO. G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 47 47 13-12-2005, 10:02:31 VOLVO NEWS LA TUA GUIDA ALLE NOTIZIE VOLVO TRUCK ITALIA Integer interdum mi imperdiet arcu. Aenean tempus euismod wisi. Volvo: un modo di vivere l’ambiente L’ambiente e i valori fondamentali del Gruppo Volvo DI ORNELLA GRIGIS FOTOGRAFIA ARCHIVIO VOLVO ITALIA Il Gruppo Volvo è conosciuto in tutto il mondo per aver sempre cercato di evitare compromessi in fatto di sicurezza e qualità dei prodotti offerti al mercato. Parimenti non va dimenticato che un’altra area di grandissima attenzione del Gruppo Volvo è quella relativa al rispetto dell’ambiente. Quest’ultima area di attenzione, via via che il mondo ha continuato a svilupparsi, ha assunto un’importanza sempre maggiore. Non si può negare, infatti, che la coscienza ambientalista, ovvero la sensibilità all’impatto che le nostre attività hanno sull’ambiente, stia prendendo piede in tutti i paesi. Sempre più persone comprendono la connessione tra impatto ambientale delle attività umane, Integer reazioni interdumdella en natura e tempus euismod. salute dell’uomo. 48 Il Gruppo Volvo è stato uno dei primi produttori di veicoli ad adottare una politica ambientale documentata già dai primi anni ’70. Questa politica è stata modificata nel corso degli anni in funzione di nuove analisi e delle diverse esigenze che via via si andavano delineando. Partendo dalle esigenze della natura e dai rischi segnalati dai ricercatori, Volvo ha posto e pone l’accento sul senso di responsabilità e sulla determinazione, aggiungendo ai precedenti due valori fondamentali, la qualità e la sicurezza, un terzo importante valore, l’Ambiente. L’Ambiente è dunque uno dei valori fondamentali che Volvo intende far conoscere e per il quale ha inteso creare delle aspettative. L’attenzione all’ambiente, nei suoi aspetti fondamentali, non significa soltanto produrre prodotti con determinate caratteristiche (vernici con minore impatto ambientale, attenzione ai consumi, utilizzo di materiali riciclabili etc.) ma comporta anche la volontà di concentrare i propri sforzi nel modo stesso in cui si realizzano i prodotti e si svolgono le proprie attività e questo vuol dire un’attenzione all’organizzazione e al modo in cui le persone che vivono nel mondo Volvo agiscono. L’obiettivo: rendere Volvo una delle società leader nel proprio settore anche per l’attenzione e il rispetto dell’Ambiente. Questo è il nostro obiettivo e le principali strategie che stiamo adottando per raggiungerlo hanno una duplice natura. Da un lato quella di condurre le attività in favore dell’ambiente con una visione globale che comprenda tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti e dei servizi offerti. Dall’altro, aspetto non meno importante, attivare la coscienza e formare tutti i dipendenti al rispetto dell’ambiente in modo che possano contribuire attivamente a ridurre l’impatto ambientale di prodottti e servizi. Per questo motivo è importante che ogni persona in Volvo sia coinvolta e senta la consapevolezza degli effetti ambientali, reali o potenziali, associati al proprio lavoro e dei benefici per l’ambiente dovuti al miglioramento delle proprie prestazioni. Il fine: contribuire ad una società sostenibile. Tre sono le dimensioni di sviluppo sulle quali Volvo si sta concentrando: sviluppo economico, evoluzione sociale e cura dell’ambiente. Sono dimensioni tutte G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 48 13-12-2005, 10:02:33 Il percorso: la certificazione ambientale delle nostre sedi, dei Truck Center e delle officine Volvo Truck Italia. Infatti ha deciso già da alcuni anni di avere un’unica strategia nell’affrontare le tematiche legate all’ambiente comune a tutti i siti del gruppo. La strategia ambientale è la base su cui si fonda il nostro sistema aziendale ed è costituita (nei suoi termini essenziali) da: * Politica ambientale dichiarazione dell’impegno e dei principi in relazione ai propri effetti sull’ambiente. * Obiettivi ovvero i risultati che vogliamo raggiungere per minimizzare l’impatto ambientale delle nostre attività e prevenire eventuali danni all’ambiente. * Controlli Volvo si sottopone volontariamente, utilizzando società indipendenti esterne all’azienda (gli enti certificatori), a continui controlli (che sono molto simili - in alcuni casi - a vere e proprie esercitazioni) per essere sicura che l’attenzione sia sempre alta, che la gestione sia ottimale e la preparazione Proin commodo augue necdelle nenostre personefermentum. efficace. In hac que convallis * Azioni di miglioramento habitasse platea dictumst. le azioni di miglioramento Vestibulum iaculis purus at altro non sono che le attività justo. Suspendisse leo eros, preche possano risultare dai tium ut, laoreet nec, facilisis id, controlli da segnalazioni magna. ovvero Etiam elementum lectus. delle persone e che portino a migliorare l’efficacia della nostra struttura e il completo rispetto della normativa ambientale. e implementazione delle proprie procedure interne cui tutte le persone Volvo sono tenute al rispetto e Volvo Italia, quale standard di gestione per l’ambiente, ha deciso di seguire le indicazioni della norma internazionale ISO 14001. Volvo ritiene che un sistema di gestione ambientale ”vivo” e funzionante aiuti a conoscere le attività svolte in campo ambientale e i progressi che, giorno dopo giorno, vengono conseguiti. E’ un modo per orientare le attività rivolte all’ambiente verso gli obiettivi che Volvo si è posta. Tra i tanti compiti del Sistema di Gestione Ambientale sono importanti da ricordare le attività di * Pianificazione diffusione della conoscenza della legislazione in materia ambientale che riguardi l’Azienda, valutazione degli aspetti ambientali correlati e definizione degli obiettivi per le attività ambientali; * Esecuzione definire le procedure per le attività ambientali nell’intera attività commerciale ivi compresa l’attività delle Morbi hendrerit purus id ligula. officine, tra cui organizzazione, Proin lorem tortor, volutpat ut, comunicazioni, produzione e varius nec, pharetra vel, augue. approvvigionamento, nonché Pellen tesque habitant morbi sviluppo di prodotti e processi; tristique senectus et netus et * Controllo malesuada fames ac turpis egerilevare e monitorare gli stas. Cras gravida libero posuobiettivi, correggere eventuali deviazioni e condurre controlli ambientali interni; * Azione orientare le operazioni verso nuovi obiettivi e verso il continuo miglioramento in base ai risultati dei controlli precedentemente descritti. Lorem ipsum dolor sit amet ugualmente importanti nell’ottica di assicurare ai nostri clienti e alle comunità locali nelle quali Aliquam leo wisi, pulvinar quis, ci troviamo ad operare che imperdiet vehicula, scelerisque la nostra volontà e le nostre ac, magna. Integer interdum mi capacità soddisfino esigenze imperdiet arcu. Aenean tempus e sensibilità attuali e anche euismod wisi. quelle future. Morbi nec nunc et massa Volvo manifesta sempre più suscipit tincidunt. Donec et nisl. chiaramente la propria ambizione ad essere un responsabile e credibile membro della Società. Lo sapevate che... Volvo ebbe inizio da una conversazione tra due uomini intraprendenti ad un ”astice party” nel 1924. Da allora la società è cresciuta tanto da diventare un leader mondiale nel suo settore. Gli attori: il Sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale, attore importante nella strategia Volvo, è il mezzo per indirizzare, pianificare e verificare l’impatto ambientale specifico in ogni organizzazione dalla grande fabbrica alle officine. Ogni Società del Gruppo Volvo è responsabile della definizione Gli attori: i dipendenti di Volvo Italia Come abbiamo visto la volontà del Gruppo Volvo di assicurare ai propri clienti un’azienda attenta all’ambiente comporta l’accettazione di un coinvolgimento di tutta l’organizzazione in uno sforzo continuo di miglioramento. E’ un lavoro che difficilmente è immediatamente visibile ai nostri clienti, fatto anche di piccoli gesti, di attenzioni ”nascoste” e che siamo fieri di poter assicurare ad ogni persona che si rivolge alla nostra azienda. Integer interdum mi Tutto questo è possibile imperdiet arcu. Aenean perché tempus euismod i colleghi di Volvowisi. Truck Italia contribuiscono quotidianamente a far sì che l’attenzione all’ambiente non sia solo una dichiarazione di intenti, ma una realtà ”tangibile”. Volvo Truck Italia e la certificazione ISO 14001 Volvo Italia S.p.A. è approdata, dopo una intensa attività, stimolante e coinvolgente, alla certificazione per il proprio sito di Zingonia (Bergamo) per l’attività della Market Company, il 24 luglio 2003. Dopo questo primo successo è stata pianificata e ottenuta la certificazione anche per il Truck Center di Bergamo, il 29 luglio 2004. I prossimi passi saranno quelli della certificazione del Truck ere mi. Vestibulum eget magna. Center a Pianiga (Venezia) Ut consequat mauris et nulla. che vorremmo ottenere entro Quisque quis lectus vitae quam febbraio 2006 e del Truck feugiat bibendum. In eget est Center a Trento. volutpat ut, varius nec, pharetra E’ uno sforzo rilevante solo ad vel, augue. Phasellus sollicitudin immaginare che, per il sito di commodo risus. Zingonia (Bergamo) è stato coinvolto tutto il Personale del Truck Center in quanto non solo era necessario verificare le autorizzazioni e i permessi per l’esecuzione delle nostre attività ma anche capire gli aspetti ambientali correlati ai vari passaggi delle lavorazioni e dei servizi che offriamo alla clientela. Grazie all’attiva partecipazione di tutti i nostri meccanici e magazzinieri si sono affrontate le vere problematiche di una officina: dalla definizione dei tipi di rifiuti che produciamo alla G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 49 49 13-12-2005, 10:02:35 VOLVO NEWS loro corretta identificazione e gestione fino al loro recupero o smaltimento finale, dall’ambiente di lavoro al consumo di energia elettrica, dal rumore alle emissioni e all’utilizzo di sostanze chimiche. A tal proposito Volvo ha stilato una ”lista nera” e una ”lista grigia”, valide per tutto il Gruppo e aggiornate annualmente. La lista nera elenca 37 sostanze chimiche o gruppi chimici che non devono essere utilizzati nei nostri cicli di lavorazione e che non devono essere presenti nei prodotti che acquistiamo, la lista grigia elenca 39 gruppi di sostanze chimiche che non dovrebbero essere usate o il cui utilizzo deve essere limitato in attesa di poterle sostituire. E’ comunque già disponibile una ”lista bianca” che elenca prodotti alternativi meno dannosi. Considerando poi le attività di officina che comportano l’utilizzo di sostanze pericolose (oli, lubrificanti...) si sono definite specifiche modalità di gestione anche per affrontare eventuali sversamenti. E, da ultimo, la creazione di una struttura organizzativa pronta a gestire le piccole emergenze di ogni giorno. Sfide da affrontare giornalmente, soluzioni da condividere. Il valore dell’Ambiente nella Costituzione E’ utile sapere che sia la nostra Costituzione che quella europea sottolineano l’importanza e la necessità di tutelare l’Ambiente. L’Ambiente viene definitivamente riconosciuto come destinatario di tutele precise e fondamentali da ricollegare alla protezione della persona. L’art. III-233 della Costituzione Europea, il cui trattato è stato recentemente sottoscritto, afferma che ”La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: 50 a) salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’Ambiente; b) protezione della salute umana; c) utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; d) promozione, sul piano internazionale, di misure destinate a risolvere i problemi dell’Ambiente a livello regionale o mondiale. Al secondo comma medesimo articolo, Integerdel interdum mi imperdiet Aenean peraltro, si arcu. afferma che la tempusambientale euismod wisi. politica dell’Unione Europea si fonda sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, della correzione dei danni causati all’ambiente. Il nostro habitat è ritenuto fondamentale sia per la salute dell’uomo, come condizione e luogo essenziali per la stessa esistenza, che per consentire la più ampia manifestazione della sua personalità. Lavorare per l’ambiente quindi non è solo una tendenza alla moda; è un processo naturale nelle attività di ogni giorno, ormai per molte aziende. Una di queste è Volvo, che considera le attività ambientali essenziali alla propria sopravvivenza come azienda e a quella futura della Società. Per questo motivo, è importante che ognuno di noi in Volvo agisca e contribuisca sempre per migliorare il nostro ambiente comune. Il nostro contributo può essere dato sempre e ovunque sia al lavoro che a casa, partecipando a gruppi di lavoro o in altri contesti sociali. L’obiettivo può sembrare molto lontano; comunque possiamo raggiungerlo ”step by step”. Abbiamo già iniziato a percorrere i primi passi. Ricordiamoci che sebbene le risorse della Terra possano essere limitate, le nostre capacità non hanno confini. G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 50 13-12-2005, 10:02:36 LA TUA GUIDA ALLE NOTIZIE VOLVO TRUCK ITALIA “Top Service Award” di Volvo Truck Italia Integer interdum mi imperdiet arcu. Aenean tempus euismod wisi. Una delle Officine premiate con Massimo Ubiali, Giovanni Viganò e Federico Ferraro di Volvo Truck Italia Nel mese di ottobre le officine italiane hanno visitato il RAI, salone internazionale dei veicoli industriali, tenutosi ad Amsterdam. In questo contesto sono stati assegnati i premi Volvo FH16 550 “Black metal” presso l’officina Arca di Udine relativi al primo “TOP SERVICE AWARD”. Questo significativo riconoscimento, che verrà ripetuto anche nei prossimi anni, ha voluto premiare le aziende che interpretano il Marchio Volvo in modo particolarmente rilevante. Nella scelta delle aziende, Volvo Italia ha preso in esame non solo le caratteristiche degli immobili, ma anche le peculiarità relative alla gestione del Cliente e del servizio di assistenza. Scelta che, visti gli elevati standard qualitativi che caratterizzano il network di Volvo in Italia, si è rivelata tutt’altro che facile! I premiati: Officina Accastello di Trana (TO), Officina F.lli Garbin di Quarto d’Altino (VE), Officina Marra di Soleto (LE), Nord Diesel filiale di Issogne (AO), Versilia Trucks filiale di Altopascio (LU), Volvo Truck Center Venezia di Dolo (VE) e Zetacarri di Binago (CO). SAVECO SRL: ancora più grande Sabato 22 Ottobre 2005 è stato inaugurato l’ampliamento dell’officina VOLVO Veicoli Industriali della SAVECO SRL di Monterotondo (RM). La SAVECO SRL, in contemporanea con il ventennale di officina VOLVO, ha ampliato le dimensioni dello spazio di servizio portandole dai precedenti 400 mq agli attuali 800 mq articolati fra uffici, magazzino e officina. La bella giornata ha visto la partecipazione di funzionari VOLVO, di molti clienti già assistiti e nuovi contatti che hanno molto apprezzato la Una giornata d’inizio autunno stupenda vissuta presso l’officina Arca a Castions di Strada (UD) con la visita da parte di numerosi clienti Volvo e non Volvo che hanno apprezzato sia i mezzi in esposizione (nuovi e usati) che l’arrivo spettacolare del Volvo FH16 550 BLACK METAL. Entusiasti sia di questo bellissimo esemplare nonché del Volvo FH16 OCEAN RACE. La giornata si è svolta in buona armonia per l’organizzazione e l’accoglienza a loro riservata. Tutti i visitatori sono stati soddisfatti dall’attenzione a loro rivolta, omaggio compreso. I partecipanti alla grigliata hanno potuto vivere una serata divertente e in compagnia del nostro comico friulano “Sdrindule”, accompagnato dall’orchestra. Molto gradite vivande e bibite preparate accuratamente dagli Alpini. Questa giornata si è conclusa fortunatamente senza problemi, salvo l’orario che si è trascinato fino alle due del mattino. Soprattutto per gli sportivi della domenica, un po’ stanchetti. Tutti d’accordo… Arrivederci, alla prossima! dimensione e l’organizzazione delle attività di assistenza. Presenti anche i soci e i collaboratori della SAVECO che attualmente compongono uno staff di 14 persone. A tutti i nostri ringraziamenti e... buon lavoro! G LO B E T R OT T E R N . 2 2 0 0 5 0236-05-GLOBETROTTER 51 51 13-12-2005, 10:02:38 ITALIAN METROPOLITAN Ecco la Campagna Finanziaria su misura per l’acquisto del Volvo FL, il veicolo ideale per la distribuzione locale e ancora. 35.000 euro in 36 mesi a tasso 0% oltre a una serie di vantaggiose opzioni. TAN 0% - TAEG 0,91 % regionale, la raccolta di rifiuti, il trasporto di collettame e altro Scade il 31 Gennaio 2006. Presso tutti i concessionari Volvo Truck Italia che aderiscono all’iniziativa. VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it VEICOLI 0236-05-GLOBETROTTER 52 DOPOVENDITA FINANZIAMENTO GESTIONE DEL TRASPORTO 13-12-2005, 10:02:40