Rivista mensile SETTEMBRE 2010 - N. 9- Anno XXXIV - Sped. in abb. post. Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Padova - ISSN 1127 - 0667 FAMIGLIA FELICE 2010 Scout d’ Europa 1 Scout d’ Europa SOMMARIO FAMIGLIA FELICE Attorno alla Rupe pag 3 L’angolo di Baloo pag 5 Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici Federazione dello Scautismo Europeo Anno XXXIV - N. 9 Il buon Cacciatore … di Cuccioli pag 7 Anno nuovo … Tana nuova pag 10 Costruiamo un leggio tutto Lupetto per Baloo pag Un quadretto per San Francesco pag 14 Il Lupetto Pitagorico pag 15 SETTEMBRE 2010 Famiglia Felice Per Coccinelle e Lupetti Direttore Responsabile: Giuseppe Losurdo 13 Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Anicia, 10 - 00153 Roma Sito Internet: www.fse.it e-mail: [email protected] e [email protected] La Posta di Chil pag 17 Il nostro Tricolore pag 19 Commissari Nazionali: Keti Vitillo (Branca Coccinelle) Fabrizio Cuozzo (Branca Lupetti) L’Inno d’Italia pag 20 Issa e ammaina bandiera pag 21 San Francesco Patrono d’Italia. pag 22 Redazione a cura di: Daniela Barbaro e Emanuele Martinez In Redazione: Angela Turchiano, Melissa Gammeri, Sabrina Ferrazzin, Francesca Vona, Enza Borgia, Alice Zanchettin, Beatrice BorsatoM, Manfredo De Santis, Emanuele Martinez, Giuseppe Losurdo, Luca Allulli, Federico Ferrari, Claudio Cavaterra, Francesco Pinto, Federico Vittori, Massimo Pannuti, Stefano Longhi, Andrea Macco; DisegnI di Stefano Longhi Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del 29.9.1978 Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Padova Rivista associata all’Unione Stampa Periodica Italiana Stampa: T. ZARAMELLA - REALGRAF snc Selvazzano (PD) - tel. 049.8713740 Finito di stampare nel mese di LUGLIO 2010 SOMMARIO Aspettando i passaggi pag 23 Benvenute! pag 25 Dal Mughetto in poi, specialità per tutte noi! pag 26 Un originale biglietto da donare pag 28 a chi arriva nel bosco, o a chi spicca il volo Semi nel vento pag 30 Una ventata di gioia per gli Apostoli pag 32 La preghiera della Coccinella pag 35 Sulle ali della notizia: voci da tutti i boschi d’Italia pag 37 “Babbo Lupo attese finché i suoi cuccioli potessero correre un poco e poi, quando giunse la notte della riunione del Branco, li condusse assieme a Mowgli ed a Mamma Lupa alla Rupe del Consiglio… la cima di una collina cosparsa di pietre e massi, dove potevano nascondersi un centinaio di Lupi” 3 Tra pochi giorni nei nostri Branchi risuoneranno le parole che Akela ripeteva alla presentazione dei Cuccioli “Guardate, guardate bene o Lupi!”; L’angolo di Baloo 2a puntata parole che impegnavano ciascun Lupo e che impegneranno ciascuno di noi nel cercare (Andrea, Giuseppe e Giuliano, tre Capi Sestiglia incontrano il Baloo del loro Branco per un’intervista. Nella Prima puntata avevano dialogato con Baloo su ciò che si trova in tutte le chiese del mondo: hanno scoperto che c’è tutto ciò che serve per amministrare i 7 Sacramenti e grazie ad essi incontrare Dio). di fare del proprio meglio aff inché ciascun Cucciolo inizi a conoscere i segreti della Giungla e le astuzie del cacciatore. Sarà nostro impegno aiutarli nel conquistare le prime proprie prede: Ammissione in Branco e Promessa. Sarà a voi che ciascun cucciolo guarderà per capire come stare in cerchio, come rispondere ai richiami; sarà a voi che guarderà per capire bene come fare il Quaderno di Caccia o per imparare una Danza. A volte non sarà semplice, specie quando ci si presenteranno quelle occasioni in cui dovremo scegliere tra il tirare verso la porta avversaria o passare la palla al cucciolo ma vedrete, se saprete fare riferimento alla prima massima, quando arriverà il momento per ciascun cucciolo dell’ammissione in Branco, proverete la stessa gioia di Mamma Lupa e Babbo Lupo quando Mowgli venne accettato in Branco grazie alle buone parole di Baloo e al prezzo di un toro ucciso di fresco da Bagheera. “Guardate, guardate bene o Lupi!”; Andrea Baloo, andando a Messa tutte le domeniche ho osservato che il Sacerdote legge da diversi libri differenti, come mai? Giuseppe Sì, è vero, Andrea ha ragione. La volta scorsa non ci avevi parlato del LEGGIO ma io ho visto che c’è in tutte le chiese! Baloo Ma che bravi Lupetti che hanno imparato a tenere gli occhi davvero aperti! Le vostre domande sono giuste, perché in tutte le chiese c’è la PAROLA DI DIO, perché a fianco ai sacramenti Dio incontra l’uomo, da sempre, con la sua Parola! Giuliano La Parola? Ma non è il Vangelo la Parola di Dio? La maestra di catechismo ci ha detto che alla fine del Vangelo il sacerdote dice “Parola del Signore” e noi dobbiamo rispondere “Lode a te o Cristo” e con i Lupetti lo facciamo sempre. Baloo Molto bene Giuliano, molto bene! Tuttavia non solo il Vangelo è Parola di Dio! Dio ha parlato fin da tempi antichissimi, ben prima di Gesù, all’uomo! L’uomo ha imparato a conoscere Dio con il tempo, un po’ come voi imparate a conoscere la Giungla con le storie di Mowgli a poco a poco… 4 5 Giuseppe Baloo Ma Baloo, parli della storie narrate nella Bibbia e dell’Antico Testamento? Chiedendo tutti i giorni a Gesù: “Che cosa vuoi da me oggi? Che mi insegna oggi la tua Parola?” E questo può iniziare dal stare molto attenti durante la Messa (non a caso i Lupetti si mettono in posizione del nostro meglio nel momento in cui parla Gesù, ovvero al Vangelo!). E poi, voi dovete sforzarvi di usare al meglio la vostra intelligenza… Baloo Esatto, ma la Bibbia non contiene solo storie, o racconti, o fatti storici Ma anche preghiere, invocazioni, componimenti poetici, a volte omicidi, vendette, o anche solo ingiustizie o dispetti, e storie di uomini che si pentono e di altri che cercano Dio… Ma non solo chi fa cattive azioni, ma anche storie di chi fa delle Buone Azioni perché segue la Legge di Dio. Giuseppe Andrea …ho capito! E non fare come quello che ha ricevuto un solo talento e l’ha sotterrato a terra. Ce lo ha detto Akela! Un po’ come capita a volte a noi…! Baloo Esatto! La Bibbia contiene tutte le esperienze che possiamo fare anche a noi. Per questo la leggiamo tutti i giorni e tutte le domeniche durante la Messa! Baloo Ma a volte le letture sono difficili… Vedo seconde stelle in arrivo per questi lupi che iniziano ad avere familiarità con le Parabole di Gesù! Il nostro Giuseppe ha capito proprio bene. Baloo Andrea Giuliano Hai ragione, a volte il linguaggio è difficile. Per questo c’è l’omelia (o predica) del sacerdote. Per fare capire meglio le cose difficili! Andrea Baloo, vieni sempre tu a spiegarcele! Baloo Chi si ricorda di Baloo? Presto, già lo fate, camminerete con le vostre gambe… sarete un giorno Esploratori e poi Rover e Capi Baloo ci sarà sempre per voi, ma voi dovrete sempre impegnarvi a fare del vostro meglio per accogliere e capire la parola di Dio. Giuliano E come possiamo fare? Ma allora i libri che usa il sacerdote in chiesa sono tutte Bibbie? Baloo Non proprio, ma di questo parleremo la prossima volta, dopo che avrete fatto caso a come sono fatti questi libri che usa il sacerdote. Ma intanto ora, tutte le volte che entrerete in chiesa, potrete ricordarvi che Gesù è presente, oltre che nel tabernacolo come Eucarestia, anche nella Parola di Dio. E dove è messo il leggio – o AMBONE – nelle chiese? Andrea Al centro! Baloo Proprio così, e nelle vecchie chiese era addirittura posta in una posizione sopraelevata, sul PULPITO, perché tutti l’ascoltassero meglio! Giuliano Un po’ come Akela sulla Rupe del Consiglio, che è bello in alto! Baloo Molto bene davvero! Se ascolterete Akela, i Vecchi Lupi e Gesù, il primo Vecchio Lupo, sono sicuro che farete molta strada Lupetti miei! Buona caccia! 6 (A cura di Andrea Macco – Akela FSE Genova 1. Si ringrazia don Franco Pedemonte– Baloo FSE Genova 3) 7 il buon cacciatore D opo la salita al Riparto dei Lupetti più anziani del Branco, quelli che rimangono si lanciano con entusiasmo nella prima Caccia del nuovo anno: la Caccia al Cucciolo. Il Branco ogni anno fa entrare nuovi Cuccioli per aumentare di numero e per essere sempre pronto a cacciare nuove e succulente prede. I Vecchi Lupi vengono aiutati in questa ricerca dei Cuccioli da un Lupetto esperto: Il Cacciatore di Cuccioli. Per essere un buon Cacciatore di Cuccioli si devono avere delle caratteristiche davvero eccezionali. Si deve avere sicuramente una vista acuta come quella di Chil, per scovare i Cuccioli anche a distanze considerevoli. Infatti è bene cercare i nuovi Cuccioli non solo tra i propri amici e tra i propri compagni di classe, ma anche nelle altre classi della nostra scuola o tra gli amici che incontriamo ai giardini o al parco. Il Cacciatore di Cuccioli deve avere un passo leggero e silenzioso per non spaventare i cuccioli quando si avvicina loro e la sua voce deve essere come quella di Bagheera, dolce e nella fase di avvicinamento. Una volta invitato il nuovo Cucciolo in Tana sarà bene organizzare, insieme ai Vecchi Lupi e a tutto il Branco, una festa di accoglienza in cui ogni Lupetto porterà dei dolci o delle bibite da condividere con i nuovi arrivati e con gli altri fratellini. Terminata la presentazione al Branco, i nuovi Cuccioli verranno coinvolti in giochi, danze e canti realizzati insieme a tutti i Lupetti. Per avere un successo sicuro nei confronti dei Cuccioli, l’esperto Cacciatore di Cuccioli dovrà ben ricordare come lui è stato accolto in Branco la prima volta. Nello stesso modo dovrà proporre ai Cuccioli le emozioni e la gioia di partecipare alla vita di Branco. Nel lanciarvi il mio Buona Caccia … al Cucciolo, vi invito ad inviarmi, tramite Chil, le foto delle vostre Cacce al Cucciolo e delle prime riunioni fatte con i nuovi arrivati. Bagheera convincente. Sicuramente la lucentezza del pelo del Cacciatore di Cuccioli lo aiuterà 8 9 por ta totem 10 sg abel l in i Al ritorno dalle vacanze estive, rientrando in tana, tutti noi iniziamo a fare dei progetti, a scambiare delle idee con i Vecchi Lupi circa la sistemazione degli angoli di sestiglia. Sicuramente abbiamo avuto un’idea sensazionale per realizzare un porta quaderni di caccia o un appendi abiti nuovo. Eccoti alcune idee per realizzare abbellimenti o nuovi arredi per la Tana del Branco o per il tuo angolo di Sestiglia. p rese n ze Anno nu ov o Tana nu ov a. 11 po rt a p red e Costruiamo un leggio tutto Lu pet t o per l’alt are d i Baloo. 1. Disegnate questa sagoma su 2 pezzi di compensato e tagliatela con un archetto da traforo. 2.Tagliate poi due strisce di compensato larghe cm. 10 e lunghe cm. 25. 3.Raschiate poi tutti i pezzo con la carta vetrata n. 0. 4.Armatevi di colla (vinavil), martello e chiodini. e dopo aver unito i pezzi di legno seguendo le istruzioni del disegno AVRETE UN LEGGIO. 5. Poi con dei pennarelli e colori, guardate la vostra uniforme e … pitturate le figure. m ens o le 12 13 Un q ua dre t t o di S a n F r a n c e s co . Il 4 ottobre noi Lupetti ricordiamo San Francesco nel giorno della sua morte. San Francesco, oltre ad essere uno dei Patroni d’Italia, è anche patrono dei Lupetti. Quest’anno vi propongo di realizzare un lavoretto da regalare al vostro Branco. Il materiale è semplice da reperire e per la realizzazione basta seguire le istruzioni qui di seguito riportate: il Lupetto pitagorico La lettera puzza Leggi queste frasi: ognuna contiene una lettera puzza. Scusa, volevo dire: una lettera pazza! Trova le lettere pazze e correggile, scrivendo le lettere giuste nelle caselle gialle. Alla fine potrai leggere nelle caselle gialle, in verticale, come è il fiore rosso. 1.Procuratevi un pezzo di compensato con uno spessore da 2 mm. 2.Ritagliate un rettangolo (fig. 1), che utilizzeremo per il fondo. 3.Disegnate i vari pezzi che compongono il quadro e ritagliateli nel compensato. Fate attenzione nel tagliare i pezzi delle fig. 2 e 3 perché devono avere la larghezza uguale a quella del rettangolo della fig. 1. 4.Colorate i vari pezzi del quadro. 5.Incollate sul rettangolo, seguendo la numerazione, i pezzi che avete ritagliato e colorato in precedenza. Per questo lavoretto, se non trovate il compensato, potete usare anche un cartone per il rettangolo e la carta lucida per le figure. Al termine realizzerete un bel collage 14 KAA MISURA DIECI VETRI SHERE-KHAN È ZUPPA AKELA HA FALLITO IL CORPO ALLE SCIMMIE PIACCIONO LE RANE FREDDE MOWGLI FU RISCATTATO GRAZIE A UN TIRO scrivi qui la correzione della lettera pazza LA BATTAGLIA DEI NANI ROSSI MOWGLI È A CUCCIA CHIL APRE LE API LE SCIMMIE SONO RISPETTOSE BAGHEERA HA RETTO LA SERRATURA Mossa dopo mossa Sapevi che c’è un’importante preda che i Lupetti portano con sé anche al Riparto, fino a quando non conquistano la Seconda Classe? Qual è questa preda? Per scoprirlo dovrai orientarti dentro questo schema. Parti dalla freccia, e muoviti di casella in casella, in orizzontale, verticale o diagonale. Potrai passare sulle caselle anche più di una volta. Le lettere che attraverserai ti diranno il nome di questa grossa preda. P U N Z L O A I 15 Unisci i puntini Unisci i puntini dal n. 1 al n. 15, e scoprirai un’avventura del Riparto. Dal Consiglio d’Akela del Branco Fiore Rosso del Gruppo Treviso 7 ci arriva un invito a realizzare un oggetto sacro che deve essere presente in ogni Tana di Branco. L’oggetto è il Crocifisso di Gesù realizzato in un modo davvero originale. Il materiale occorrente è il seguente: una tavola di legno, dei chiodi e del filo di lana marrone. Una volta terminato il lavoro, non dimenticatevi di portarlo da Baloo per la benedizione. soluzioni La preda è il LUPO ANZIANO: Mossa dopo mossa O BAGHEERA HA ROTTO LA SERRATURA D LE SCIMMIE SONO DISPETTOSE L CHIL APRE LE ALI A MOWGLI È A CACCIA C LA BATTAGLIA DEI CANI ROSSI O MOWGLI FU RISCATTATO GRAZIE A UN TORO T ALLE SCIMMIE PIACCIONO LE TANE FREDDE L AKELA HA FALLITO IL COLPO O SHERE-KHAN È ZOPPA M KAA MISURA DIECI METRI O L U P A N I Z 16 Il Consiglio d’Akela del Branco ‘Frate Sole’ del Gruppo Cerignola 3 ha percorso in bicicletta 9 km. da Cerignola al Santuario della Madonna di Ripalta, che è la Patrona della Cittadina. Il Lupetti appena arrivati hanno pregato davanti alla statua della Madonna. Subito dopo hanno iniziato la loro caccia alla ricerca di prede. 17 L’ inno d’ Italia Una storia lunga oltre due secoli “Buona caccia sono Federico Evangelisti del Branco del Dhak del gruppo Paliano 1° in provincia di Frosinone. Desideravo molto prendere il brevetto di fotografo, così…… quale occasione migliore della caccia sulla neve? Ecco tutto il mio branco (chiaramente io non ci sono!!!) a Prati di Mezzo una località situata nel comune di Picinisco, proprio nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo. Nella prossima foto potete vedere la mia sestiglia, i mitici “Pezzati”, al lavoro mentre costruiscono un pinguino di neve, lo abbiamo realizzato talmente bene che ci siamo aggiudicati il Totem della Caccia. E’ stata una giornata indimenticabile, ricca di emozioni soprattutto quando è arrivato il momento di fare la guerra di palle di neve contro i Vecchi Lupi!! Molto…. divertente!!! ….quasi come mandare questi articoli all’Associazione ed ora che sto per prendere il brevetto di fotografo continuerò a mandarvi le foto delle mie cacce e delle Vacanze di Branco!!! 1797 La Repubblica cispadana vota l’adozione della bandiera verde, bianca e rossa 1831 Mazzini fonda la Giovine Italia, la cui bandiera sarà il Tricolore 1848 Il Tricolore viene adottato da Carlo Alberto di Savoia come nuova bandiera del Regno di Sardegna 1860 Un Regio decreto stabilisce le esatte dimensioni delle bandiere militari 1861 Il Tricolore diventa la bandiera del Regno d’Italia 1948 La Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce all’articolo 12 che il vessillo nazionale è il Tricolore italiano verde, bianco e rosso Buona caccia da Federico!!!! 18 19 L’ inno d’ Italia Issa e ammaina bandiera La storia de “Il Canto degli Italiani”, meglio conosciuto come “Inno di Mameli”, inizia nella città di Genova, in un clima di fervore patriottico e risorgimentale. Era l’autunno del 1847, quando il giovanissimo, aveva appena vent’anni, studente e patriota, Goffredo Mameli scrisse le parole de “Il Canto degli Italiani”. La musica venne realizzata poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro. In brevissimo tempo divenne il canto più amato e conosciuto da tutti gli italiani. Terminate le guerre risorgimentali e Durante le Vacanze di Branco ogni giornata di attività inizia con l’Issa Bandiera e si conclude con l’Ammainabandiera…È una cerimonia con la quale sottolineiamo la nostra presenza, il nostro essere italiani, europei e scout. Come tutte le cerimonie anche questa deve essere svolta dignitosamente, con rispetto e seguendo alcune semplici regole. divenuta l’Italia, una nazione unita il 17 marzo 1861, “Il Canto degli Italiani” continuò ad essere suonato e soprattutto cantato in tutte le cerimonie, nonostante la “Marcia Reale” fosse l’inno ufficiale. Ma è il 12 ottobre del 1946 che l’Inno di Mameli diviene ufficialmente l’inno nazionale della Repubblica Italiana. L’intero Inno è formato da cinque strofe, e anche se durante la cerimonia dell’Issa Bandiera cantiamo solo la prima, è giusto conoscerlo per intero. ISSA BANDIERA Le Bandiere salgono contemporaneamente ed abbastanza speditamente perché non vedono l’ora di sventolare. Una volta giunte alla sommità del pennone, si lancia il “triplice jau” e si intona l’inno nazionale. AMMAINA BANDIERA Le Bandiere scendono contemporaneamente e lentamente perché hanno concluso la loro giornata. GOFFREDO MAMELI, nasce a ma l’infezione non si ferma, e il 6 Genova il 5 settembre 1827. Poeta sin da giovanissimo, partecipa alle manifestazioni risorgimentali, nel 1847 compone il Canto degli Italiani. D’ora in poi la vita del poeta-soldato sarà dedicata interamente alla causa italiana: nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere contro l’esercito austriaco sul Mincio col grado di capitano dei bersaglieri. Tornerà poi a Genova e si metterà al fianco di Giuseppe Garibaldi, insieme al quale raggiunge Roma proclamata, il 9 febbraio 1849, Repubblica. È sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai Francesi: il 3 giugno, durante una battaglia sul Gianicolo, è ferito alla gamba sinistra, che dovrà essere amputata per la sopraggiunta cancrena, 20 luglio, alle sette e mezza del mattino, a soli ventidue anni, muore. Sepolto prima nel cimitero del Verano, oggi riposa, insieme ad altri giovani eroi che combatterono per l’Unità d’Italia, sul colle del Gianicolo. MICHELE NOVARO; nacque il 23 ottobre 1818 a Genova, dove studiò composizione e canto. Nel 1847 è a Torino come maestro del coro del Teatro Regio. Offrì alla causa dell’indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine i canti patriottici, tra i quali “Il Canto degli Italiani” di Mameli, dal quale non trasse alcun vantaggio neanche dopo l’Unità d’Italia. Morì povero, il 21 ottobre 1885. Oggi riposa nel cimitero di Staglieno, vicino alla tomba di Giuseppe Mazzini. LA POSIZIONE DELLE BANDIERE La sestiglia di servizio, incaricata della cerimonia, dispone le Bandiere e le issa secondo un ordine ben preciso: guardando i pennoni, quella associativa va collocata a sinistra, quella italiana al centro e quella europea a destra. Se non fosse possibile preparare tre pennoni, è possibile issare solamente la Bandiera italiana. COME SI PIEGA LA BANDIERA: 21 S. Francesco Francesco di Bernardone, questo era il suo nome, prima di divenire Santo fu un ragazzo come tanti altri. Suo Padre si chiamava Pietro Bernardone e sua Madre donna Pica. Da giovane studiò e arrivato all’età di 14 anni iniziò ad aiutare il Padre nel negozio seguendo gli affari commerciali. Come tutti i giovani crebbe spensierato nell’agio della propria famiglia, infatti il Padre era un ricco commerciante di stoffe e Francesco, unico figlio, era molto viziato da Lui. Nel 1202 ci fu una guerra tra Perugia ed Assisi. Francesco pieno di orgoglio ed energia vi partecipò sognando di divenire un cavaliere. I soldati della città di Perugia sconfissero quelli di Assisi a Ponte San Giovanni e Francesco fu preso prigioniero. Durante la prigionia si ammalò e tornato a casa dopo essere stato liberato dovette rimanere a letto in convalescenza per molto tempo. In questo periodo Francesco inizia a leggere e a riflettere molto sulla propria vita. Nel 1205 si prepara a partire per la Crociata, ma giunto a Spoleto si ammala e deve tornare ad Assisi. Nella notte ha un sogno durante il quale sente una voce che gli chiede se gli fosse stato «più utile seguire il servo o il padrone»: 22 patrono d’ Italia alla risposta: «Il padrone», la voce rispose: « Allora perché hai abbandonato il padrone, per seguire il servo? ». Da quel momento Francesco iniziò una nuova vita dedita ad aiutare i poveri, gli ammalati e tutte le persone bisognose del suo aiuto. Due anni dopo la sua morte, avvenuta il 3 ottobre 1226, il 16 luglio 1228, papa Gregorio IX a meno di due anni dalla morte, proclamò santo il Poverello d’Assisi, alla presenza della madre madonna Pica, del fratello Angelo e altri parenti, del vescovo Guido di Assisi, di numerosi cardinali e vescovi e di una folla di popolo mai vista, fissandone la festa al 4 ottobre. Nel 1939 viene nominato Patrono d’Italia da Papa Pio XII Aspettando i passaggi Cara coccinella, bentornata!!! Allora come è andata l’estate?? E il Volo Estivo?? Immagino sia stata un’esperienza fantastica!!! Ora che sei tornata e l’anno ricomincia, ti aspettano molte altre avventure da vivere insieme al tuo Cerchio, prime tra tutte l’Uscita dei Passaggi!!! Sarà un giorno molto importante, infatti le Coccinelle ormai più esperte, che hanno raggiunto la cima della Montagna si preparano a spiccare il volo per mete ancor più lontane e a vivere l’avventura del Riparto!! Sei una tra queste coccinelle?? Unisci i puntini e scopri due simboli della vita di Riparto!!! 7 8 6 9 10 1 5 2 3 4 6 5 3 7 4 1 2 8 23 Ripensando al tuo percorso sicuramente ti verranno in mente i bei momenti che dal sentiero del Prato ti hanno portata fin qui, sulla vetta della Montagna!! Ma dopo aver colto la Genziana sei una Coccinella che sa donare agli altri la sua Gioia e sono sicura che la porterai anche in Riparto, dove ti aspettano le tue sorelle più grandi che un tempo erano con te in Cerchio e tante cose nuove da scoprire!!! Come si svolgera’ la cerimonia dei Passaggi??? Dopo che la tua Capo Cerchio ti avrà chiamata per nome, rinnoverai la tua Promessa e saluterai tutte le tue sorelline! Non devi essere triste, le ritroverai tutte quando anche loro saliranno al Riparto!!! Dopo la benedizione dell’Assistente, toglierai lo zucchetto e brucerai davanti a tutto il Cerchio un fiore di carta preparato da te, proprio per non portare con te nessun rimpianto, ma solo la Gioia, la curiosità e l’entusiasmo di cominciare questa nuova esperienza!!! Quando sarai diventata Guì, dovrai staccare tutti i distintivi da Coccinella eccetto la Promessa, ma non ti preoccupare, avrai modo di attaccarne molti altri da Guida!!! O coccinelle ci dobbiam lasciar E’ stato bello stare insiem Hai giocato bene qui con noi Hai saputo la gioia donar Per tutto quello che hai scoperto Per tutto quello che hai saputo dar Un grazie ancora ti vogliamo dare Di Buon Volo a te. Al termine della Cerimonia canterete tutte insieme il “Canto dei Passaggi”: Quindi, non esitare, il Riparto ti aspetta!!! Porta sempre con te la tua Gioia e fatti sempre accompagnare dal tuo meraviglioso sorriso!!! 24 benvenute!!! Carissime coccinelle, immagino che saranno arrivate nel cerchio delle nuove sorelline, curiose, simpatiche...con tanta voglia di giocare! Ecco allora un giochino che voi coccinelle più grandi potete proporre alle nuove entrate per fare assaporare loro quello spirito di famiglia felice che si respira nel vostro bellissimo cerchio! la cocci svolazzante Una capo sparge per il campo un centinaio di fogli di giornale, distanti non più di un metro e mezzo uno dall’altro. Le coccinelle vengono divise in squadre di sette. All’interno di ogni squadra una coccinella rappresenta il corpo e le altre sei le zampe di una coccinella svolazzante, animale noto per la sua strepitosa gioia, che non la fa star ferma un attimo. Le sei coccinelle-zampa vengono legate alla compagna-corpo (caviglia con caviglia), usando pezzi di filo da cucire rosso lunghi un paio di metri. Al “Via!” le coccinelle-zampa della prima squadra devono attraversare per intero il campo saltellando da un giornale all’altro, senza spezzare il filo che le unisce alla compagna-corpo, l’unica che può muoversi al di fuori dei giornali. Una penalità per ogni zampa che tocca terra e dieci penalità per ogni filo che si spezza. Le coccinelle- zampa devono attraversare per intero il campo anche se si spezza il filo che li unisce alla compagna-corpo. Quando la prima squadra ha raggiunto il traguardo, la capo mette a posto i giornali eventualmente spostati dal passaggio dei giocatori, fa partire la seconda squadra e così via. Vince la squadra che conclude il gioco con il minor numero di penalità. In caso di parità (e solo in questo caso) vince, tra le squadre prime a pari merito, quella che ha impiegato meno tempo ad attraversare il campo. Allora forza, tutte a svolazz.. ehm,giocare e...... buon volo!!! 25 • C ucite adesso la tracolla in base alla vostra altezza DAL MUGHETTO IN POI, SPECIALITA’ PER TUTTE NOI!!! Carissime Coccinelle! Come state? Mi presento a tutte voi: sono Magno il Ragno! Vivo in una fantastica ragnatela a tre piani su un ramo della Grande Quercia, mi avete mai visto? Forse no, perché sono molto piccolo, ma io ho visto voi e siccome so che vi state preparando per il nuovo anno, vorrei insegnarvi a costruire una bellissima e comodissima bisaccia da portare sempre con voi! Come?! Semplice! Con ago e filo!!!!! Ecco cosa vi occorre: • U n pezzo di panno lench , misura: 50x25cm • • • • • (facile da trovare, poco costoso e molto colorato) Filo (anche dello stesso colore) Il nostro amico “AGO” e qualche spilla Perline, bottoni colorati, ritagli di stoffa, fili colorati, toppe (per decorare) Un cordino per fare la tracolla di circa 120 cm ( li trovate in tutte le mercerie) Tanta fantasia! (e attenzione a non pungervi!) Ecco come fare: • P iegate in 2 il panno lench e bloccate con qualche spilla i lati laterali • O ra, uniteli cucendoli insieme con l’ago, ad 1 cm dal bordo esterno, facendo dei punti piccoli e vicini tra loro fino a chiudere entrambi i lati. Ricordate il nodino prima di cominciare e quello alla chiusura! Ora la vostra bisaccia ha preso forma ma è al rovescio! Quindi, per nascondere le cuciture, levate le spille e rigiratela • 26 (poiché potrebbe essere dura da cucire potete chiedere un aiuto a una persona adulta, come la nonna!) PER LE DECORAZIONI: Libero spazio alla vostra fantasia per personalizzare la vostra cocci-bisaccia! Potete decorarla con bottoni colorati (li sapete cucire vero?!), perline, toppe e ritagli di stoffa avanzata, così ricicliamo anche quei pezzetti di stoffa che sembravano inutili. Sarebbe bello “cucire” il vostro nome con un bel filo colorato di lana grossa! PS: ricordate che le decorazioni sono piu’facili da cucire quando la bisaccia non e’ ancora chiusa ai lati, quindi se volete fare delle decorazioni anche “impegnative”, vi consiglio di farle prima di tutto! Vi piace questa idea? Bella vero? Spero di vedervi passare nel bosco con tante belle bisacce colorate a tracollo! Saluti Ragnatelosi e Buon Volo! 27 UN ORIGINALE BIGLIETTO DA DONARE A CHI ARRIVA NEL BOSCO, O A CHI SPICCA IL VOLO. 3 Una volta asciutto, fate due fori sul cartoncino ricamato nella parte alta e infilate il nastrino di raso realizzando un fiocchetto. Il vostro biglietto è ultimato. Sta per iniziare un nuovo anno pieno di attività e di nuove amicizie. Quindi ho pensato di proporti qualcosa di originale da donare alle nuove cocci o da regalare a quelle ormai pronte per salire al riparto. Il lavoro non è semplice ma con un po’ di concentrazione e buona volontà vedrai che ti riuscirà. OCCORRENTE 4 Potrete usarlo per augurare buon volo alle coccinelle che diventeranno guì, o per dare il benvenuto alle nuove sorelline che stanno per entrare nella vostra Famiglia Felice! ecco le misure per ritagliare correttamente il cartoncino • 1 rettangolo di cartoncino colorato di cm 30x 15h • Forbici • Matita • 1 rettangolo di tessuto da ricamo • di cm 20x 15h • Ago per il punto croce • Filo da ricamo • Forbici a zig-zag • 1 nastro di raso a piacere PROCEDIMENTO 1 Ritagliate il cartoncino del vostro biglietto della misura indicata. Dividetelo in tre parti con una matita in modo che ogni parte misuri cm 10x 15h. Nella parte centrale con delle forbici fate una finestra di 1cm più piccola su tre lati, mentre sul lato superiore lasciate 3cm di spazio. 2 Ricamate la coccinella e ritagliate la tela con le forbici a zig-zag. Non oltrepassate con la tela il segno fatto con la matita sul cartoncino. Incollate sul rovescio del cartoncino la tela precedentemente ricamata in corrispondenza della finestra ritagliata. Incollate poi la parte sinistra del cartoncino sul rovescio del ricamo e fate aderire il tutto (la nostra coccinella ricamata dovrebbe essere a questo punto “incorniciata”). 28 1 cm 3 cm 1 cm 15 cm 10 cm 10 cm 10 cm 1 cm ecco lo schema per ricamare la coccinellA Buon lavoro! 29 semi nel vento Cara coccinella, in questi giorni alcune cose stanno cambiando: il sole tramonta prima, le giornate sono più fredde ed è per questo che molti insetti, tra cui i nostri amici coleotteri, volano a ripararsi sotto le foglie cadute, sotto i sassi o i tronchi degli alberi. Per poter sopravvivere la loro corazza è estremamente robusta, altrimenti rischierebbero di essere schiacciati! Il vento autunnale non fa cadere solo le foglie degli alberi, ma anche i frutti, disperdendo così i semi e permettendo a nuove piante di crescere. Così succede, ad esempio, per alberi come gli Aceri, i Tigli e i Pioppi, ma anche per erbe come il Tarassaco. Per essere trasportati dal vento tutti questi frutti devono essere molto leggeri, devono avere una forma che li aiuti a “galleggiare” nell’aria, e il seme, che è la parte più pesante di questi frutti, si appoggia per primo alla terra. conosciamoli meglio Aceri? Ma come sono fatti e come volano i frutti degli Immagina di vedere due lunghe ali simili a piccole eliche marroni unite da una parte più dura e resistente (il seme); i frutti di cui parliamo si chiamano disamare. A seconda del tipo di Acero le disamare (doppia samara) sono leggermente diverse, ma tutte, quando sono mature, si spezzano in due, si staccano e cadono, vorticano nell’aria come le pale di un elicottero, rimanendo sospese per allontanarsi dalla pianta madre. Tarassaco Il frutto del invece, se lo osservi bene da vicino, assomiglia a una freccia con tanti filini bianchi sulla fine. Se provi a soffiare forte vedrai come i semi si staccheranno con grande facilità e voleranno a lungo nell’aria ? Come fanno altri alberi a disperdere i loro semi? COME E COSA FARE Se ti capita di passeggiare in un parco o in un bosco raccogli qualche disamara secca, dividila a metà, lanciala in alto, e osservala mentre scende verso terra girando vorticosamente su se stessa. Se vuoi puoi costruire anche tu un piccolo elicottero: Ritaglia un rettangolo di carta di 5cm per 15cm. Taglia poi il foglio in corrispondenza delle linee tratteggiate del disegno. Ripiega verso l’interno i due lati inferiori, come indicato dalle frecce “A”, quindi piega verso l’alto un pezzo di coda, freccia “B”. Infine i due pezzi di carta superiori vanno piegati verso l’esterno, uno da una parte e uno dall’altra, formeranno così le eliche. Ora lancia in aria il tuo elicottero ed osservalo cadere, sembra davvero un frutto di Acero! CURIOSITa’ Acero Campestre Acero Negundo 30 Tra i tanti nomi dialettali del Tarassaco ce n’è uno che ricorda proprio i suoi semi che si fanno portar via dal vento: da molti, soprattutto in Toscana e in Emilia, questo fiore viene detto “Soffione”. 31 Una “ventata” di gioia per gli Apostoli Care coccinelle, vi ricordate le parole, che Gesù disse agli apostoli durante l’ultima cena? Proviamo a ricordarle insieme: “e io preghero’ il Padre ed egli vi dara’ un altro Consolatore, perche’ stia con voi in perpetuo...” (Giovanni 14,16) Gesù è salito al cielo dopo la resurrezione, ma non ha dimenticato i suoi discepoli, anzi! Manda loro un Consolatore come aveva promesso nell’ultima cena: ma di CHI si tratta? Vediamo di scoprirlo insieme! I discepoli di Gesù erano riuniti nel Cenacolo, insieme a Maria. Vivevano nascosti, impauriti. Erano trascorsi ben 50 giorni dopo la Pasqua e Gesù li aveva mandati per il mondo ad annunziare il Vangelo, ma loro non sapevano cosa fare. Ecco all’improvviso “un rombo come di vento che si abbatte gagliardo” (Atti 2,1-4) Quel “rombo del vento” mise gli Apostoli in attesa: sapevano bene che era arrivato quel segno che annunciava il CONSOLATORE che aspettavano,e di cui Gesù aveva loro parlato. 32 Si sentì un rumore dal cielo, come quando tira un forte vento... videro lingue di fuoco, che si posavano sopra ognuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo Il Consolatore era proprio lo Spirito Santo che da quel momento in poi sarebbe entrato nella vita di questi uomini comuni ed essi, da paurosi, si trasformano in coraggiosi. Lo Spirito Santo, che li ha riempiti di coraggio, li porta ad uscire fuori dal luogo dove si erano rifugiati e ad incontrare persone molto diverse da loro. Gli apostoli, semplici e umili, si mettono addirittura a parlare lingue straniere per farsi capire da tutti… Da tristi si trasformano in uomini portatori di Gioia. Lo Spirito Santo ha investito la vita di ciascuno di loro e gli ha dato un cuore nuovo. Questo giorno importantissimo per gli apostoli, prende il nome di Pentecoste, ed ancor oggi lo ricordiamo proprio 50 giorni dopo la Pasqua. Lo Spirito Santo, tuttavia, continua ogni giorno a purificare i nostri cuori. 33 Quindi, possiamo anche noi essere piene di Spirito Santo? Anche se non impariamo a parlare tante lingue straniere, con la forza dello Spirito possiamo diventare vere portatrici di , capaci di amicizia vera come Gesù, perché possiamo imparare a capire il cuore di chi ci è accanto. gioia Lo Spirito Santo può aiutarci a comprendere gli altri, specialmente le persone con cui andiamo meno d’accordo, quelli che ci sembrano tanto diversi da noi, quelli con cui ci viene più facile arrabbiarci e perdere la pazienza. Accettiamo quindi “l’avventura” che lo Spirito Santo vuole fare con noi e rispondiamo con il nostro “Eccomi”!!! Colora i tre simboli dello Spirito Santo e scrivi quale forma rappresentano Scopri quali sono i sette doni dello Spirito Santo, mettendo nel giusto ordine le lettere (la prima di ogni parole è nella posizione esatta) szaepina …………………… cgoilsnio ……….…………… itlnlteeot …………………… pàtei ……………………… fztreoaz …………………. trmoie id oiD …………… snziaec ……… 34 Le origini del Coccinellismo: la Preghiera della Coccinella Ciao Coccinelle! Come va la vostra ricerca sulle origini del Coccinellismo? Io sto girando l’Italia in lungo e in largo per raccogliere più informazioni possibili. Oggi, voglio raccontarvi due delle ultime scoperte che ho fatto parlando con alcune capo che sono state coccinelle molto, ma molto tempo fa! Mi hanno spiegato che il vostro fondatore, Lord Baden Powell, già nel lontano 1914 voleva far vivere l’esperienza dello scoutismo anche alle bambine dai 7 ai 10 anni. Così, chiese alla sorella più giovane, Agnes, di fare qualcosa. Le bambine che iniziarono a partecipare alle prime attività furono chiamate Brownies. Probabilmente, ora, vi starete chiedendo che cosa voglia dire questa strana parola…di sicuro non si tratta dei dolcetti al cioccolato che spesso si vedono nei cartoni e film americani! Infatti, questo nome è tratto dalla storia “The Brownies”, scritta da Juliana Horatia Ewing, nel 1870, che raccontava le avventure di due bambini, Tommy e Betty, e dei folletti benefici, i Brownies appunto, che erano di aiuto agli uomini. Per essere come i folletti, i due bambini avevano imparato ad essere pronti ad aiutare quelli che erano intorno a loro, ad essere amici di tutti e a scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno! Vi ricorda qualcosa tutto questo? Avete indovinato: l’impegno quotidiano di ogni Coccinella! Non a caso, le prime Capo Cerchio italiane, che hanno viaggiato in 35 Europa per conoscere le varie proposte scout rivolte alle bambine della vostra età, hanno preso spunto anche dall’esperienza inglese, per poi adattarla alla realtà italiana. Piano piano, grazie alla volontà, all’impegno e alla disponibilità di alcune Capo dell’A.G.I. sono stati stabiliti tutti gli aspetti del metodo che ora care Coccinelle potete vivere in Cerchio, come la Legge e l’uniforme di cui abbiamo già parlato nell’ultimo numero di FF. E veniamo, dunque, alla mia seconda scoperta!! Frugando nei ricordi delle prime coccinelle ho scoperto che anche la preghiera delle Coccinelle del 1945 era ben diversa da quella d’oggi! Qui, ne trovate il testo con alcune parole mancanti: provate a inserirle scegliendole tra quelle che trovate sotto. Poi, confrontatela con quanto scritto dalle vostre sorelline e dalla vostra Capo Cerchio, per scoprire se avete fatto giusto e se ci sono delle differenze e delle somiglianze con la vostra preghiera! Sulle ali della notizia… voci da tutti i boschi d’Italia!!! Buon ___________ fa’ che io ti ami veramente e ___________. Sii la luce del mio ___________ la gioia del mio ___________ sii la mia forza, la mia ___________ , o mio ___________ Così sia.” parole da inserire: spirito - Bambin Gesù – cuore - Salvatore - sinceramente – felicità - Dopo aver ricomposto la preghiera potreste scrivere con una penna colorata tutte le parole che oggi non compaiono più nella vostra preghiera e confrontarvi con le altre coccinelle. Ora scappo a cercare altre informazioni…al prossimo numero! 36 Buon Volo! Il Favore Speciale del Cerchio “LA GENZIANA”, del gruppo Casteldaccia 1°. Le Coccinelle hanno scelto di dedicare una riunione agli altri, recandosi in una casa-famiglia per anziani per donare la loro Gioia. 37 Lara Casagrande, coccinella del “CERCHIO ARCOBALENO” del gruppo Pergine 1, ci ha inviato una foto della loro ultima uscita a Passo Cimirlo vicino a Pergine Valsugana. Nonostante la camminata… guardate che faccette gioiose!! Le Coccinelle del Cerchio “FIORE CHE SBOCCIA” del Gruppo Spoltore 1 (Pescara) sono in compagnia della farfalla che ha insegnato loro come stare attente ai minimi particolari, tenendo sempre le antennine ben dritte! Silvia, del Cerchio “SOLE RADIOSO” del Gruppo Busnago 1°, ci manda alcune foto per la sua specialità di Fotografa, mostrandoci alcuni momenti di un’uscita di Cerchio svoltasi presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di Gorgonzola, dove le Coccinelle hanno sostituito i loro zucchetti con dei caschetti, per imparare il mestiere del pompiere! 38 Aspettiamo anche notizie e foto della tua Famiglia Felice!!! Raccontaci quello che vivi nel tuo bosco, parlaci della gioia che lega te, Coccinella, alle tue sorelline…scatta tante tante foto delle tue attività più belle e invia tutto a !!! [email protected] 39 40