Allegato B Relazione Descrittiva della Proposta Progettuale “Ogliastra di Gusto: filiera corta eco-sostenibile 1 Inquadramento territoriale Il contesto territoriale del Progetto è quello della Provincia dell’Ogliastra, localizzata nel versante centroorientale della Sardegna, compreso tra il sistema montuoso del Gennargentu e le coste del Mar Tirreno. La Provincia dell’Ogliastra ha una popolazione legale, censita al 21 ottobre 2001, di 58.389 unità, con una densità abitativa di 31,5 persone per kmq, dato al di sotto della media regionale pari a 67,7 unità per kmq. L’analisi della densità abitativa dei singoli comuni evidenzia una forte spinta verso le zone costiere come centri di aggregazione più forti e una bassissima antropizzazione della zona interna. In Ogliastra convivono due realtà produttive diverse: da un lato la zona montana con un’economia agropastorale, basata su tecniche di allevamento estensivo, fortemente caratterizzata dal settore artigianale e agroalimentare tipico, dall’altro la zona costiera caratterizzata da un’economia legata al terziario con una forte vocazione turistica. In mezzo le aree collinari, caratterizzate da un ottimo clima riparato dai venti freddi del nord e da una esposizione solare favorevole alle colture degli oliveti e dei vigneti. La coltivazione della vite caratterizza i paesaggi dell’Ogliastra meridionale, nota per la coltivazione del vitigno cannonau, dal quale si produce l’omonimo vino, divenuto veicolo di immagine identitaria del territorio. La coltivazione olivicola sta raggiungendo dimensioni notevoli e questo fatto, unitamente ad una qualità sempre più apprezzata e riconosciuta, anche grazie alla partecipazione delle aziende ogliastrine a importanti concorsi nazionali, potrebbe rappresentare un settore importante dell’economia del territorio. I prodotti tipici ogliastrini quali culurgiones, pistoccu, pane a pasta dura, paniscedda, coccoi prena, i gathulis, le carni arrostite allo spiedo, il prosciutto, il pecorino fresco, su casuaxedu stanno anch’essi diventando prodotti identitari sempre più apprezzati dai turisti. Una produzione così varia e diversificata dovrebbe essere largamente rappresentata sulle tavole di tutta l’isola. In realtà i piccoli produttori ogliastrini subiscono, come in molte parti dell’Italia, la spietata concorrenza della grande distribuzione. I grandi supermercati offrono un prodotto certamente economico, ma molto spesso importato e con un grado di rintracciabilità molto basso. La qualità del prodotto, oggi difficile da stabilire per un consumatore, diviene spesso un elemento di secondo piano, soppiantata dal desiderio di risparmio ad ogni costo. Accade in questo modo che le nostre tavole siano spesso imbandite di prodotti dei quali non conosciamo la provenienza, fuori stagione, senza alcun legame con il territorio e dei quali è difficile riconoscere la qualità. Il fatto sembra paradossale, in una regione la cui economia è per la maggior parte trainata dalla produzione agroalimentare e dall’alta qualità dell’ambiente (costiero e interno), dalla cui conservazione dipende il progresso futuro. Soggetti coinvolti nelle attività progettuali Il GAL Ogliastra, soggetto proponente dell’iniziativa, svolgerà il ruolo di coordinamento delle azioni previste nel progetto e potrà contare per la attuazione delle attività progettuali sul supporto dell’Assessorato Difesa dell’Ambiente, della Provincia Ogliastra, degli operatori dei CEAS ogliastrini e del GAS “Circolo Aperto”. La Regione Sardegna (Assessorato Difesa Ambiente) è fortemente impegnata nell’attuazione degli acquisti pubblici ecologici (GPP) inteso quale migliore strumento per raggiungere tre ordini di obiettivi: • Migliorare le prestazioni ambientali degli enti pubblici in fase d’acquisto; • Indicare all’industria il percorso per la produzione di beni con caratteristiche di sostenibilità ambientali superiori, pur tenendo conto delle leggi di mercato; • Indurre comportamenti eco-compatibili nei consumatori. In attuazione del Decreto interministeriale 135 dell’11 aprile 2008 “Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione” (in breve PAN), l’amministrazione regionale si è dotata (nel 2009) di un proprio Piano per gli acquisti pubblici ecologici in regione Sardegna (PAPERS –DGR n. 37/16 del 30.07.2009) e adottato una serie di azioni per la promozione del GPP nell’Ente Regione e negli Enti Locali. In particolare sono in corso di attivazione in ciascuna delle province sarde gli Ecosportelli GPP (finanziati dalla regione) che saranno operativi fino al 2014, il cui obiettivo sarà quello di supportare gli enti a fare acquisti e consumi responsabili. Inoltre, l’amministrazione regionale ha attivato, nell’ambito del progetto GPPinfoNET, un gruppo di lavoro “ristorazione collettiva sostenibile” a cui il GAL Ogliastra e la Provincia Ogliastra aderiscono e partecipano in un ottica di acquisizione e scambio di buone pratiche (attuali e future). La Regione Sardegna aderendo al progetto sosterrà tutti gli interventi di educazione ambientale ed alimentare e di sensibilizzazione alla riduzione degli impatti ambientali nelle fasi di attuazione del progetto. 2 La Provincia Ogliastra ha in corso di attivazione l’Ecosportello GPP (finanziato dalla regione) che sarà operativo fino al 2014, il cui obiettivo sarà quello di supportare gli enti (pubblici e privati) a fare acquisti e consumi responsabili. In particolare, fornirà un supporto tecnico all’Ente Provincia, ai Comuni e agli altri Enti Pubblici, fornirà informazione specialistica alle imprese del territorio, contribuirà all’attuazione del Piano PAPERS e all’Osservatorio regionale degli Acquisti Pubblici Ecologici. Inoltre la provincia ha un ufficio dedicato all’educazione ambientale che svolge anche il ruolo di nodo INFEA, per il coordinamento delle attività nel territorio. La provincia, supporterà il GAL nell’organizzazione della rete dei produttori e della logistica distributiva. Gli operatori dei Centri di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità (CEAS) svolgeranno l’importantissimo ruolo di attuazione della campagna di sensibilizzazione sulla alimentazione corretta e sostenibile presso gli istituti scolastici e nel proprio territorio di competenza, approntando specifici percorsi educativi ed esperenziali. Per questa attività farà riferimento anche alle Fattorie didattiche del territorio. Il Gruppo di Acquisto Solidale “Circolo Aperto”, operativo a Cagliari dal 1994 con oltre 200 iscritti, è fortemente interessato a intraprendere una attiva collaborazione con un territorio così ricco di prodotti tradizionali e rinomati per la genuinità e la produzione artigianale. Avendo tra l’altro finora incontrato notevoli difficoltà a intessere fitte relazioni con i produttori ogliastrini, proprio a causa degli onerosi costi di trasporto che i produttori, singolarmente, dovevano sostenere. Il GAS metterà al servizio del progetto la propria esperienza per la nascita di nuovi GAS. Inoltre, costituirà il primo sperimentatore della piattaforma di incontro tra domanda ed offerta di beni prevista dal progetto. La problematica ambientale Gli allevamenti industriali e la produzione alimentare hanno un impatto ambientale enorme: recenti studi (es. EIPRO2) hanno calcolato che questa area di consumo è responsabile del 20-30% dei vari impatti ambientali rispetto a quelli generati dai consumi totali. Gli impatti della coltivazione, della trasformazione fino al consumo dei cibi attengono all’uso di pesticidi e fertilizzanti, all’impoverimento del terreno, deforestazione e perdita di biodiversità, alle tecnica di agricoltura e allevamento intensivi, al consumo di energia e acqua, produzione di rifiuti nella trasformazione e nella distribuzione dei cibi, per citare i principali. L'agricoltura moderna, basata su pratiche monoculturali, richiede un uso massivo di pesticidi e fertilizzanti, dal momento che le monocolture richiamano più parassiti e drenano una elevata quantità di nutrienti dal suolo. Pesticidi e fertilizzanti, metodi di coltivazione intensiva, pascolo eccessivo e il ricorso esagerato a mezzi meccanici per la raccolta, sono le maggiori cause di degrado del suolo. Inoltre, l’enorme aumento dell’uso di varietà selezionate nell’ambito di una specie per l’alta produttività e l’uso di OGM, sta erodendo sempre più la variabilità genetica intraspecifica sia in agricoltura che nell’allevamento sia di bestiame che di specie ittiche, compromettendo la sicurezza alimentare per il futuro. Il settore agroalimentare è inoltre particolarmente energivoro. Durante la produzione tale consumo è legato direttamente all’uso di macchinari e, indirettamente, per produrre pesticidi, fertilizzanti e altri prodotti utilizzati nel processo produttivo. I processi produttivi consumano molta energia per riscaldamento, raffreddamento, essiccamento, evaporazione, sterilizzazione, pastorizzazione, congelamento dei cibi. In definitiva più complesso è il processo produttivo, più energia questo consuma. Altro rilevante impatto ambientale è quello dei rifiuti che cresce tanto più è lontano il luogo di produzione, dal posto in cui avviene il consumo sia perché aumentano le esigenza di salvaguardia dell’integrità del prodotto che le esigenze di confezionamento ed imballaggio legate alla logistica. Dopo la produzione, l’energia viene consumata per il trasporto, principalmente su gomma verso i depositi, le industrie, i punti vendita, luoghi di lavorazione secondaria (come servizi di ristorazione) e infine al consumatore finale. La produzione certificata biologico è quella che garantisce i migliori standard di sostenibilità ambientale, garantiti dal rispetto del regolamento europeo. I “sistemi di produzione integrata” benché non dotati di pari livello di certificazione, hanno comunque l’obiettivo di usare tutte le strategie disponibili, come la lotta ai parassiti, fertilizzazione dei suoli, tecnologie moderne, in modo efficiente per raggiungere la più elevata produttività. Le produzioni tipiche (certificate DOP, IGP), da filiera certificata e tradizionali, invece, attestano il valore identitario del prodotto e l’ambito geografico di produzione: ci forniscono quindi garanzia di provenienza del prodotto, di genuinità e gusto. 3 La riduzione dell’impatto ambientale e l’attenzione per la qualità nutritiva dei nostri cibi sta diventando sempre più una necessità. Il settore che ha mostrato finora una certa sensibilità è quello della ristorazione collettiva dei bambini: la mensa scolastica. Ma accanto a genitori, sistema sanitario, pubbliche amministrazioni e missione educativa delle istituzioni scolastiche, si sta facendo sentire anche la voce dei produttori agricoli locali. I piccoli produttori e trasformatori sentono forte la pressione di una catena distributiva sempre più lunga in cui il prezzo pagato dal consumatore ritorna solo in piccolissima percentuale al produttore. Sono sempre più in balia delle condizioni di acquisto, dei tempi, delle modalità di reperimento dei prodotti da parte delle grandi catene di distribuzione organizzata. Sta riprendendo vigore il sistema della vendita diretta e i farmer market stanno almeno settimanalmente riempiendo le piazze delle grandi città, spesso organizzate dalla associazioni di categoria. Un’altra via sempre più utilizzata dai consumatori attenti è quella dei gruppi di acquisto sociale (GAS) che ben si adattano a un contesto cittadino, e un po’ meno alle realtà dei piccoli paesi. Talvolta, però, queste tipologie di prodotti e di modalità di acquisto incontrano alcune difficoltà: un livello di prezzo dei prodotti superiore rispetto alle produzioni e ai canali di acquisto convenzionali; il legame con la stagionalità, e quindi scarsa varietà dell’offerta, delle produzioni, il problema del reperimento dei beni. Le ragioni dei maggiori costi del biologico sono da attribuire ai maggiori costi dei metodi di produzione, sia presso le aziende che a livello distributivo. A livello di azienda, i maggiori costi sono dovuti alla minore produttività sia delle colture che degli allevamenti, maggior intervento del lavoro, minore specializzazione delle produzioni e i costi di certificazione. In generale, la catena di distribuzione dei piccoli produttori, biologici e convenzionali, presenta alcune caratteristiche che comportano un aumento dei costi, come la mancanza di economie di scala: piccoli volumi di produzione che implicano maggiori costi di trasporto e distribuzione per singola unità, problemi legati alla continuità della produzione e ai prodotti invenduti, scarsa attenzione all’uso di strategie di marketing.. Lavorare per il cambiamento di stili di consumo della pubblica amministrazione (quando compra il servizio di ristorazione/mense scolastica o realizza eventi) e dei cittadini, per modalità di produzione e distribuzione (produzione biologica, riduzione uso imballaggi a perdere, vendita diretta, filiera corta), per la riduzione della movimentazione delle merci e complessità dei processi di trasformazione e conservazione (riduzione consumo energia ed emissioni di CO2) costituscono le modalità con cui il presente progetto intende dare attuazione al principio dello “sviluppo sostenibile”. Questo è un caso in cui la sostenibilità ambientale ben si coniuga con la sostenibilità economica e sociale. Anzi, è proprio un caso in cui lo “sviluppo sostenibile” può smettere di essere puro slogan e diventare concreto e realizzabile. Il ruolo del GAL Ogliastra nelle politiche di sviluppo sostenibile del territorio Il GAL Ogliastra è un Consorzio volontario pubblico/privato con attività esterna, altamente rappresentativo dell’area; ha una compagine sociale a maggioranza privata di cui fanno parte 170 soci, in rappresentanza di 19 Comuni, 2 Province, una Unione dei Comuni, l’Ente Foreste della Sardegna, l’ASPEN Nuoro-Ogliastra e numerosi rappresentanti dei vari settori economici e sociali della Provincia dell’Ogliastra. È nato nel 1997 dalla seconda edizione dell’Iniziativa Comunitaria in materia di sviluppo rurale, denominata Leader II e con la terza edizione, quella denominata Leader+, ha consolidato il suo importante ruolo di sostegno, nel territorio ogliastrino, allo sviluppo economico e la lotta allo spopolamento delle aree rurali, attraverso la valorizzazione dei saperi locali nel campo dell’agricoltura e dell’artigianato, la valorizzazione della cultura locale e dell’ambiente. L’obbiettivo principale del Consorzio è favorire lo sviluppo sostenibile delle aree rurali del territorio ogliastrino, uno sviluppo basato principalmente sul principio della multifunzionalità del settore primario, dove la valorizzazione dei prodotti agricoli e artigianali tipici si integra perfettamente con la promozione del turismo e nel contempo con la salvaguardia delle risorse naturali e culturali. Il GAL Ogliastra attraverso l’impiego delle risorse comunitarie del programma Leader+, ha attuato diverse iniziative volte al presidio del territorio e all’educazione all’ambiente e alla sostenibilità. Nel periodo di Programmazione 2000-2006 è stato realizzato un importante progetto denominato “Itinerambiente: Educazione ambientale Itinerante”, finalizzato alla sensibilizzazione riguardo le tematiche ambientali e rivolto ai ragazzi e ai bambini in età scolare, agli amministratori locali e alle imprese; Nell’ambito del progetto sono stati realizzati 14 percorsi didattici in aula e all’aperto che hanno coinvolto circa 560 ragazzi di età compresa tra 11 e 14 anni appartenenti a 12 Istituti scolastici della provincia; è stata realizzata la Guida e la Carta per l’educazione ambientale, distribuita in tutti gli Istituti scolastici provinciali; Inoltre sono stati realizzati 5 seminari, rivolti ad amministratori e dipendenti della PA, sulle politiche per lo sviluppo sostenibile. 4 Un altro importante progetto che vede il GAL come partner attivo è quello denominato “Filiera dell’Edilizia Sostenibile”, promosso dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna e finalizzato alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale mediante azioni formative e dimostrative e attraverso l’adozione di nuove regole e comportamenti nel settore dell’edilizia. Al momento è in corso di attuazione il Progetto I.D.E.A.S. (Imprese d’eccellenza nell’ambiente sostenibile), finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del programma GREEN FUTURE e che vede il GAL impegnato con altri partner nella selezione e formazione di 12 figure imprenditoriali nel settore del turismo ambientale sostenibile. Nel 2010 il GAL è stato incaricato di svolgere il ruolo di capofila del partenariato composto da undici Comuni della costa orientale della Sardegna, dalle Province di Cagliari, Nuoro e dell’Ogliastra e da numerosi rappresentanti del settore ittico del territorio, nella partecipazione al bando della Regione Sardegna per l’attuazione della Misura 4.1 del Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013, finalizzato allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca, con un progetto, denominato “Sardegna Orientale verso il 2020”, attualmente in fase di valutazione. Attualmente il GAL è impegnato nell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale relativo alla Programmazione 2007-2013, finanziato nell’ambito degli Assi III E IV del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna. Il PSL in corso, intitolato “Il Fattore multifunzionale, dal seme della tradizione lo sviluppo responsabile e solidale dell’Ogliastra” si pone come obiettivo principale quello di favorire lo sviluppo del territorio rurale dell’Ogliastra puntando su un concetto chiave nel settore primario, quello della multifunzionalità dell’azienda agricola. Nel PSL la multifunzionalità in agricoltura assume il ruolo fondamentale di collegamento tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell'ambiente, nonché garanzia di reddito per la famiglia agricola. Creando alternative di reddito alla famiglia agricola e supportandola per un percorso di miglioramento della sua sostenibilità ambientale, si vuole stimolare il ritorno alla campagna soprattutto delle nuove generazioni e favorire il recupero di aree agricole abbandonate all’incuria e al degrado e, nel contempo, garantire la salvaguardia delle tradizioni alimentari legate al mondo rurale. Una delle finalità del nuovo PSL è la tutela del paesaggio rurale attraverso il miglioramento dell’arredo urbano, il recupero delle tecniche costruttive delle tradizioni locali, il restauro e risanamento conservativo degli elementi tipici e caratteristici del paesaggio agrario della Sardegna. Nella selezione dei progetti è prevista una premialità per l’utilizzo di metodologie costruttive tese al risparmio energetico mediante l’adozione delle tecniche di bioarchitettura e bioedilizia. 5 Descrizione della proposta progettuale OBIETTIVI GENERALI Con il presente progetto si intende lavorare per: • ridurre l’impatto ambientale dei consumi di prodotti agroalimentari; • ridurre le barriere che ostacolano il consumo di prodotti stagionali, locali, ad alto contenuto identitario e tradizionali; • strutturare un processo di filiera corta dell’agroalimentare; • realizzare un percorso di educazione alimentare con forti connotati di educazione alla sostenibilità ambientale dei consumi; • lavorare a stretto contatto con le imprese dell’agroalimentare per il radicamento di modalità di produzione e commercializzazione dei prodotti a ridotto impatto ambientale; • supportare le amministrazioni comunali nell’attuazione di politiche di acquisto sostenibili (GPP) e applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per la ristorazione collettiva; • declinare in un settore economico cruciale per l’economia ogliastrina e in una maniera tangibile il principio dello “sviluppo sostenibile”, realizzando un’intervento di natura dimostrativa e modellizzando le azioni al fine di renderlo facilmente replicabile. Il progetto intende strutturare una filiera corta per permettere ai produttori dell’Ogliastra di collocare in maniera vantaggiosa i propri prodotti e nel contempo favorire il consumo di prodotti agroalimentari di qualità e a basso impatto ambientale sia nel territorio ogliastrino che nelle aree urbane di Cagliari, Sassari, Olbia. Si intende organizzare da un lato l’offerta attraverso l’individuazione di una rete di produttori ogliastrini, dall’altro organizzare la domanda di prodotti enogastronomici di qualità da parte di consumatori della Provincia ogliastrina e delle aree urbane di Cagliari, Sassari, Olbia. Per stimolare la domanda di prodotti agroalimentari di qualità saranno avviate delle campagne di sensibilizzazione rivolte ai bambini e ragazzi in età scolare, ai cittadini e alla pubblica amministrazione affinché si ricorra ai prodotti locali e stagionali nella gestione dei servizi di ristorazione collettiva. Infine sarà organizzata una logistica eco-sostenibile incentrata su un unico mezzo di trasporto, in grado di raccogliere i prodotti e di distribuirli a domicilio ai consumatori, generando un risparmio di tempo e nel contempo riducendo le emissioni di CO2. Obiettivi ambientali Ridurre le emissioni di CO2 e la produzione di rifiuti da imballaggio che rappresentano circa il 40 % dei rifiuti conferiti in discarica, attraverso l’utilizzo di package riutilizzabili. Stimolare il consumo di prodotti stagionali, locali e prodotti con le tecniche del biologico e dell’agricoltura integrata. Tutelare la biodiversità in agricoltura. Garantire il presidio del territorio. Obiettivi economici Migliorare la competitività delle aziende del territorio, offrendo una reale opportunità di integrazione al reddito. Rendere l’impegno per la riduzione dell’impatto ambientale della produzione e distribuzione remunerativa dal punto di vista economico e durevole nel tempo, poiché rafforza la competitività dell’impresa e le permette di acquisire fette di domanda inesplorate. Obiettivi sociali Aumentare la consapevolezza sulle criticità ambientali; accrescere la sensibilità di tutte le fasce della popolazione, in particolare dei bambini in età scolare; favorire la diffusione di abitudini alimentari sane; offrire un servizio ad alcune categorie deboli come quella rappresentata dalla popolazione anziana, per l’acquisto di prodotti. OBIETTIVI SPECIFICI 1. Organizzazione della rete di gestione dell’offerta In un primo momento si procederà all’organizzazione dell’offerta di produttori e prodotti agroalimentari dell’Ogliastra. Dopo una preliminare indagine di mercato, verranno identificati i piccoli produttori a partire dall’albo dei produttori agroalimentari istituito dalla Provincia dell’Ogliastra; dopodichè si lavorerà, insieme ai produttori, alla redazione di un disciplinare partecipato che garantisca la qualità dei prodotti. I prodotti saranno contraddistinti da un logo a garanzia del rispetto delle norme contenute nel disciplinare di qualità. Attraverso una metodologia condivisa e partecipata verranno definite le modalità di acquisto dei prodotti e di pagamento degli 6 stessi, garantendo al consumatore un prezzo equo, ovvero economico e rispettoso del lavoro del produttore. In questa fase verrà inoltre predisposto un piano di marketing orientato alla sostenibilità ambientale, che preveda un packaging a basso impatto ambientale, che riduca al minimo la produzione di rifiuti e che sia realizzato in cartone o materiali riciclati. Attività 1.1 Realizzazione di una indagine di mercato su produttori e prodotti locali; Questa azione verrà attuata ottimizzando la rete di conoscenze di cui il GAL Ogliastra già dispone e implementando l’Albo dei produttori agroalimentari Istituito dalla Provincia dell’Ogliastra; 1.2 Processo partecipativo per individuare e sottoscrivere un disciplinare di qualità con i produttori 1.3 Realizzazione di un piano di Marketing orientato alla sostenibilità ambientale 1.4 Definizione delle modalità di fornitura dei prodotti 1.5 Definizione delle modalità di pagamento delle forniture ai produttori 1.6 Individuazione e sperimentazione del packaging secondo i principi dell’eco-design Indicatori di realizzazione Indicatore Schede di prodotto Produttori aderenti Sottoscrittori disciplinare Piano di Marketing Package ecosostenibile Accordi per il Pagamento delle forniture Unità di misura N N N N N N Numero 20 20 20 1 5 20 2. Supporto alla pubblica amministrazione per l’adozione della politica degli Acquisti Pubblici Ecologici (GPP). Si realizzerà un laboratorio tecnico per l’approfondimento degli aspetti giuridici e tecnici delle procedure di acquisto verde, con l’obiettivo di giungere alla stesura di documenti “tipo” per il servizio di ristorazione (servizio mensa e fornitura degli alimenti) che, partendo dai Criteri Ambientali Minimi (in corso di approvazione nell’ambito del Piano d’azione nazionale del GPP), elabori modalità graduali di attuazione basate su studi del mercato locale e contestualizzato rispetto alle scuole/amministrazioni di riferimento. Sarà fondamentale fare assumere formale impegno ad un certo numero di amministrazioni comunali dell’Ogliastra, per la riduzione degli impatti ambientali delle azioni degli Enti comunali attinenti l’agroalimentare. Attività 2.1. Supporto alla predisposizione di atti di impegno politico (Deliberazione di Giunta Comunale) e di strumenti di attuazione (Regolamento degli acquisti) e gestione (Piano Esecutivo di Gestione), per la concreta attuazione del GPP da parte di tutti i Comuni coinvolti nel progetto. 2.2 Realizzazione di un seminario informativo, rivolto alle diverse componenti politiche e tecniche dei partner coinvolti nel progetto, sulla politica del GPP mirante a diffondere la consapevolezza delle implicazioni ambientali di un “acquisto verde”. 2.3 Organizzazione e attuazione di un laboratorio tecnico per l’approfondimento degli aspetti giuridici e tecnici delle procedure di acquisto verde. Il laboratorio opererà attraverso dei gruppi tematici composti da referenti tecnici delle amministrazioni comunali coinvolte che, attraverso 3 incontri, dovrà permettere l’acquisizione pratica dello strumento GPP. Il Laboratorio dovrà giungere alla stesura di documenti “tipo” per l’appalto del servizio mensa e fornitura derrate alimentari. 2.4 Supporto ai partner pubblici del progetto per la partecipazione alla “rete regionale del GPP”. Indicatori di realizzazione Indicatore Unità di Numero 7 misura Delibere di Giunta Comunali che N adottano il GPP N Documenti di gara “tipo” elaborati N Soggetti partecipanti al seminario N Soggetti partecipanti al laboratorio 4 4 20 6 3. Organizzazione della domanda nel settore privato Verrà definita l’organizzazione della domanda dei consumatori nel territorio dell’Ogliastra e nelle aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia, partendo dalla realizzazione di una indagine sui potenziali acquirenti, e organizzando l’utenza in Gruppi di Acquisto aperti anche ad Enti e/o gruppi organizzati. Sarà importante inoltre il coinvolgimento dei Gruppi di Acquisto Solidale attivi in Sardegna e i Farmer Markets che settimanalmente vengono allestiti nei centri più grossi. Attività 3.1 Realizzazione di un’indagine sui potenziali piccoli acquirenti (privati, famiglie, condomini), 3.2 Organizzazione dell’utenza in Gruppi di Acquisto; 3.3 Definizione delle modalità di pagamento e acquisto dei prodotti; Indicatori di realizzazione Indicatore Incontri realizzati Nuovi aderenti ai GAS Accordi per il Pagamento dei prodotti Indagine sui potenziali consumatori Unità di misura N N N N Numero 10 25 10 1 4. Strutturazione di un servizio di incontro domanda/offerta altamente innovativo e rispettoso dell’ambiente Si procederà all’identificazione dei locali da adibire a sede logistico-operativa e all’acquisto dei materiali necessari per l’avvio dell’attività. Il packaging sarà studiato e realizzato secondo i principi dell’eco-design, con l’obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti da imballaggio tipici della grande distribuzione. Tramite la realizzazione di un sito web verrà creata e gestita una borsa virtuale. I cittadini che aderiranno al gruppo di acquisto potranno in questo modo prenotare su internet o con una telefonata il prodotto desiderato. Verrà dunque organizzata la modalità di consegna a domicilio dei prodotti, attraverso l’utilizzo di un mezzo a basse emissioni di CO2. Questa fase partirà in via sperimentale per un periodo di circa sei mesi, dopodichè il modello potrà essere messo a regime e si avrà la possibilità di apportare le modifiche necessarie ad ottenere un servizio pienamente soddisfacente per il consumatore e a gestire in maniera efficace il modello. In contemporanea si continuerà a sensibilizzare i consumatori al fine di allargare maggiormente la domanda in proporzione al numero e alla capacità produttiva delle aziende coinvolte. Attività 4.1 Individuazione dei locali da adibire a sede logistico/operativa 4.2 Acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione dell’attività 4.3 Realizzazione e gestione di una borsa virtuale di incontro domanda/offerta tramite la realizzazione di un sito web 4.4 Organizzazione delle modalità di trasporto dei prodotti verso gli acquirenti di tutto il territorio dell’Ogliastra e delle aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia. Indicatori di realizzazione Indicatore Ampiezza locali adibiti alla logistica Unità di misura MQ Numero 100 8 Attrezzature acquistate Sito web per l’e-commerce Mezzo a basso impatto ambientale N N N 5 1 1 5. Educazione alimentare e al consumo responsabile Quella dell’educazione alimentare è un’attività che riveste un’importanza sempre maggiore nel quadro dei programmi educativi ministeriali. I più recenti studi in materia di obesità tracciano un quadro preoccupante della diffusione di questa grave malattia in Sardegna, dove un bambino su quattro ha problemi in questo senso. Il fatto è legato principalmente alle logiche di consumo di prodotti ipercalorici promosse dalla grande distribuzione che, servendosi di una pubblicità sempre più accattivante per tutte le fasce di consumatori, porta i genitori a non curare l’aspetto nutrizionale di certi prodotti e i bambini a prediligere merende confezionate spesso esageratamente caloriche. Verrà avviata una campagna di sensibilizzazione sull’importanza di una alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente presso scuole, imprese e cittadinanza in generale, perché i cittadini comprendano l’importanza di acquistare solo prodotti stagionali e ad elevatissima rintracciabilità, provenienti da aziende che rispettano un disciplinare di qualità. I seminari nelle scuole locali saranno dunque orientati ad una presa di coscienza da parte di bambini e genitori, dell’importanza di introdurre nella propria dieta prodotti più sani, stagionali, provenienti dal proprio territorio. L’imperativo sarà preferire una merenda a base di frutta o di dolci della tradizione locale, realizzati senza l’uso di ingredienti che al giorno d’oggi sono i principali responsabili della comparsa di allergie e intolleranze alimentari. Il ritorno alla semplicità della natura e alla stagionalità dei prodotti deve essere percepito dai bambini come componente fondamentale del vivere in salute. Attività 5.1 Organizzazione di incontri di sensibilizzazione sulla alimentazione sostenibile e l’educazione ambientale; 5.2 Seminari nelle scuole riguardanti le seguenti tematiche: Alimentazione e salute Territorio ed alimentazione Stagionalità degli alimenti Il ciclo di vita dei prodotti e l’impronta ecologica delle singole produzioni Corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti Educazione al consumo (accettazione dei cibi, richieste adeguate alla possibilità di consumo, ecc.) Riciclo dei rifiuti organici (compostaggio). 5.3 Organizzazione di visite guidate nelle aziende del territorio, presso le quali i bambini stessi potranno essere per un giorno i “controllori” del rispetto da parte del produttore, del disciplinare di qualità che ha sottoscritto, verificando personalmente quali siano i metodi di produzione adottati in un’azienda; Indicatori di realizzazione Indicatore Seminari realizzati Visite guidate Incontri di sensibilizzazione Unità di misura N N N Numero 8 10 20 6. Verifica del modello ai fini della trasferibilità dell’iniziativa ad altri contesti territoriali Consisterà in una indagine valutativa finalizzata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Verranno organizzati incontri partecipati con i produttori e i consumatori per l’introduzione di innovazioni di 9 processo. In questa fase sarà poi fondamentale definire il grado di trasferibilità dell’iniziativa, finalizzato alla stipula di accordi per la diffusione del modello presso altri contesti territoriali. Attività 6.1 Realizzazione un’indagine valutativa sul modello 6.2 Organizzazione di incontri partecipati con produttori e consumatori per l’introduzione di innovazioni di processo 6.3 Definizione di strategie per la trasferibilità dell’iniziativa 6.4 Stipula di accordi per la diffusione del modello presso altri contesti territoriali Indicatori di realizzazione Indicatore Modello di filiera corta ecosostenibile Accordi per la diffusione del modello Incontri Unità di misura N N N Numero 1 3 4 7. Gestione, monitoraggio e rendicontazione del progetto Attività 7.1 Coordinamento all’attuazione del progetto; 7.2 Monitoraggio del progetto; 7.3 Rendicontazione del progetto Indicatori di realizzazione Unità di Indicatore misura Numero N 2 Personale dedicato al progetto Giornate Uomo 20 Assistenza tecnica 10 Caratteristiche di innovatività e originalita’ della proposta progettuale Rispetto ai tradizionali Mercati del Contadino o alle altre iniziative legate alla filiera corta, il servizio che verrà offerto dal progetto ha un elevato carattere di innovatività. Normalmente questi servizi vengono costituiti per invogliare i consumatori a recarsi presso i mercatini in cui i produttori conferiscono il proprio prodotto a “km 0”. La realtà dei fatti e che spesso il prodotto percorre parecchi chilometri prima di arrivare nelle case dei consumatori e li percorre su diversi mezzi. Il produttore si muove dalla propria azienda in auto o in furgone per conferire il prodotto al mercatino e il consumatore, magari proveniente da un paese vicino, prende l’automobile per raggiungere il mercatino e la usa poi per tornare a casa. Con questo metodo, sommando le emissioni di CO2 in atmosfera prodotte da decine di furgoni di produttori e di automobili dei consumatori, si ha un volume di inquinamento che mina alcuni dei principi fondamentali della filosofia del “Km 0”. Il presente progetto, al contrario, prevede una modalità di ritiro e consegna del prodotto altamente innovativa pensata per limitare al minimo le emissioni di CO2 in atmosfera. Le automobili dei consumatori e i furgoni dei produttori, saranno sostituiti da un unico mezzo a basse emissioni, grazie al quale il prodotto verrà ritirato presso il produttore e consegnato a domicilio al consumatore. La borsa virtuale, organizzata tramite un sito web, sarà un vero e proprio mercato, presso il quale il consumatore potrà “recarsi”, stando comodamente seduto a casa, per conoscere i prodotti della settimana, cliccare sul dettaglio del produttore e scoprire dove si trova la sua azienda, trovare offerte vantaggiose, prenotare la propria spesa e riceverla direttamente a casa propria nel giorno scelto per la consegna. Grazie a questo metodo il consumatore non dovrà più percorrere chilometri per trovare un prodotto di qualità e nemmeno si dovrà accontentare di un prodotto economico ma scadente o di provenienza sconosciuta, trovato nel market sotto casa. Il modello proposto consente inoltre di includere nel gruppo di acquisto anche le categorie svantaggiate. Basti pensare alle persone anziane o con problemi di mobilità che, con una semplice telefonata potranno prenotare ottima frutta e verdura di stagione proveniente da aziende locali. Eventuali convenzioni con strutture di accoglienza per anziani, CRAL, aziende, scuole, consentiranno poi di allargare il bacino di utenza e di permettere ad una più ampia fetta di mercato di consumare prodotti locali. Un altro importante fattore è infine quello del risparmio. Abbattendo i costi di intermediazione, si garantirà al consumatore un risparmio medio di circa il 25% rispetto ai prodotti disponibili nei tradizionali canali di distribuzione. A cui si aggiunge il risparmio indiretto ottenuto dal mancato utilizzo delle auto private con il relativo risparmio dei costi di carburate e di usura delle autovetture. Grazie all’applicazione dei principi dell’eco-design nell’ideazione e realizzazione del packaging, il progetto contribuirà notevolmente alla diminuzione dei rifiuti da imballaggio, che costituiscono circa il 40% dei rifiuti non riciclabili conferiti in discarica, che causano un notevole impatto ambientale. Modello organizzativo di gestione del progetto (modalità organizzative, ruolo e funzioni del gruppo di lavoro) Nella gestione dell’intervento sarà fondamentale l’apporto di tutti i partner che compongono la rete. Nella prima fase, volta all’individuazione dei produttori e alla stipula di appositi accordi di collaborazione, il GAL avrà un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione dei propri soci e nella divulgazione degli obiettivi del progetto; allo stesso tempo, la Provincia dell’Ogliastra sarà attivamente impegnata nel coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli istituti scolastici; i CEAS del territorio coinvolti nel progetto, in accordo con il nodo INFEA provinciale, attueranno la campagna di sensibilizzazione sull’importanza di una alimentazione sana e responsabile dal punto di vista ambientale presso gli istituti scolastici e presso le amministrazioni pubbliche. Nella seconda fase, le attività principali si concentreranno sull’incontro tra domanda e offerta che si realizzerà attraverso lo sviluppo di un sito web a cui i consumatori potranno collegarsi per vedere il catalogo dei prodotti, effettuare le ordinazioni, suggerire miglioramenti e presentare reclami qualora non fossero soddisfatti dei prodotti o del servizio. Altro elemento fondamentale per la riuscita del progetto sarà costituito dall’organizzazione di un efficiente sistema logistico di ritiro e consegna dei prodotti. La raccolta presso i produttori avverrà, di norma, lo stesso giorno della consegna; quest’ultima sarà concordata con i consumatori ed avverrà preferibilmente nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio, favorendo le persone che per motivi lavorativi rientrano a casa solo per 11 pranzo. Per le persone anziane o per coloro che hanno difficoltà a fare acquisti attraverso internet, sarà possibile prenotare i prodotti dell’Ogliastra telefonicamente e concordare con l’operatore il giorno e l’ora della consegna. Dal punto di vista della governance del progetto, sarà stimolata la creazione di un’associazione pubblico-privata, costituita dal GAL, dalla Provincia Ogliastra dai 5 CEAS attivi sul territorio, da amministrazioni locali, da produttori e da consumatori. Nell’ultima fase, relativa all’indagine valutativa, sarà costituito un apposito steering group in cui saranno rappresentati tutti gli stakeholders ed integrato, verificatane la disponibilità, da funzionari dell’Assessorato regionale alla difesa dell’ambiente. Il gruppo sarà supportato da un’assistenza tecnica specializzata nel monitoraggio e valutazione di interventi di sviluppo. La risorse umane coinvolte nella gestione del progetto saranno rappresentate dal personale del GAL altamente qualificato nel Project Management di progetti complessi, dal personale dei CEAS del territorio coinvolti nel progetto, personale degli Istituti scolastici e delle organizzazioni coinvolte, e da esperti esterni. Le figure coinvolte, interne ed esterne, avranno esperienza nei seguenti ambiti: - Coordinamento di progetti - Gestione della segreteria organizzativa - Elaborazione di piani di marketing orientati all’ecosostenibilità - Ideazione di eco-packaging - Realizzazione di siti web e gestione di e-commerce - Logistica e amministrazione - Comunicazione - Monitoraggio e valutazione - Progettazione e attuazione di azioni di educazione ambientale 12 Trasferibilità e replicabilità dei risultati del progetto e possibilita’ di consolidamento di buone pratiche Considerando che uno degli obiettivi principali del progetto è la sua modellizzazione e la valutazione della trasferibilità ad altri contesti territoriali, è importante approfondire le modalità di consolidamento delle buone pratiche. In particolare il progetto parte dalla sperimentazione di due buone prassi che riguardano sia i principi della cosiddetta “Filiera corta” che quelli dei Gruppi di Acquisto Solidale. Entrambe si sono notevolmente sviluppate in Italia negli ultimi anni. La promozione dei consumi alimentari sostenibili rappresenta una delle direttrici lungo la quale intende muoversi la Strategia Italiana per la Produzione e il Consumo Sostenibili. Una delle modalità per rendere sostenibili i consumi alimentari è quella di prediligere la filiera corta, mettendo in contatto produttori e consumatori e quindi favorendo la diminuzione della distanza percorsa dai beni alimentari per arrivare dal campo alla tavola. In Sardegna, tuttavia, a causa della pessima situazione infrastrutturale dei collegamenti tra le aree urbane e quelle dell’interno, il modello della filiera corta riesce ad esprimersi solo in maniera sporadica e spesso caratterizzata da eventi quali la realizzazione dei mercati del contadino senza alcun carattere di continuità. Non esiste, al momento, un modello organizzativo che sia in grado di incentivare il consumo costante di prodotti locali stagionali da parte della popolazione della Provincia ogliastrina. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto permetterebbe una sua immediata replicabilità anche in altri contesti territoriali, al punto che alcune amministrazioni non direttamente coinvolte nell’iniziativa hanno dichiarato la loro disponibilità alla sperimentazione del modello che si intende avviare nell’Ogliastra. La rete di rapporti e conoscenze di cui il GAL Ogliastra fa parte fungerà da ottimo veicolo di comunicazione dei risultati del progetto e ne favorirà la trasferibilità presso i territori degli altri GAL operanti nelle altre province della Sardegna. Al fine di permettere la replicabilità del progetto a quanti saranno interessati saranno realizzate le seguenti azioni: a) il sito internet dedicato ospiterà una apposita sezione dedicata ai progressi delle attività. Conterrà una scheda dettagliata delle singole fasi operative, i documenti di lavoro di natura organizzativa, le matrici e check list utilizzate. Per ciascuna fase progettuale verranno schematicamente indicati i target raggiunti, gli ostacoli nell’attuazione e le possibili alternative e azioni correttive suggerite. Verranno pubblicati i risultati dei questionari utilizzati. Il “cruscotto” del progetto sarà tenuto costantemente aggiornato. b) Dei risultati del progetto verrà data diffusione partecipando al gruppo di lavoro “Ristorazione Collettiva sostenibile” della “rete GPP Sardegna” costituito a livello regionale. La rete è formata da rappresentanti degli enti locali impegnati nell’attuazione del GPP a livello locale e coordinata dall’Assessorato Difesa Ambiente della regione Sardegna e comprende al suo interno anche i gruppi di lavoro “GPP e Kyoto”, “GPP e Rifiuti”, “GPP e Ecoetichette e LCC”. c) Si intende attivare una forte sinergia con l’“Ecosportello GPP” della provincia Ogliastra che, in seguito a finanziamento regionale (di cui alla DGR N. 16/13 DEL 20.4.2010) è in corso di costituzione. L’ecosportello ci consentirà di raggiungere tutti i target pubblici e privati della provincia Ogliastra. L’ecosportello essendo in rete con gli altri 7 ecosportelli provinciali permetterà la replicabilità presso gli enti/soggetti interessati a livello regionale. d) La rete di rapporti e conoscenze di cui il GAL Ogliastra fa parte fungerà da ottimo veicolo di comunicazione dei risultati del progetto e ne favorirà la trasferibilità presso i territori degli altri GAL operanti nel territorio nazionale. Il GAL Ogliastra darà massima pubblicità all’iniziativa presso i propri soci e nelle più svariate attività di sensibilizzazione della popolazione in cui è costantemente impegnato. I tecnici offriranno il supporto necessario alle amministrazioni interessate alla sperimentazione del modello presso i propri territori e i produttori potranno confrontarsi con i loro colleghi, al fine di superare le inevitabili criticità legate alla fase di avvio del progetto 13 Comunicazione e informazione Il piano di comunicazione per la diffusione degli obiettivi e dei risultati del progetto prevede un mix di strumenti rivolti a diversi destinatari, al fine di allargare il più possibile il target dei beneficiari. I cittadini dei comuni saranno coinvolti in workshop partecipati, organizzati presso le sedi messe a disposizione dalle stesse Amministrazioni locali, sull’importanza di una dieta bilanciata e ricca di prodotti di stagione, di alta qualità e provenienti dal proprio territorio. Gli incontri saranno tenuti da esperti del settore agroalimentare che illustreranno ai cittadini i benefici che scaturiranno dal consumo di prodotti con particolari proprietà organolettiche. Verrà inoltre sottolineato il ruolo della filiera corta nei processi di riduzione delle emissioni di gas nocivi in atmosfera. Verranno distribuiti opuscoli informativi e brochure realizzate in carta riciclata, con lo scopo di illustrare il funzionamento della filiera corta e i suoi vantaggi dal punto di vista non solo economico ma, soprattutto, della qualità della vita. Sul sito web realizzato per la gestione della filiera corta sarà attivo un forum di discussione al quale potranno partecipare tutti coloro che vorranno informarsi sulle tematiche del viver sano e del consumo responsabile e sostenibile dal punto di vista ambientale. Verrà inoltre istituita una newsletter collegata al sito web attraverso la quale gli utenti saranno costantemente aggiornati sulle offerte promosse dai produttori e sull’avanzamento del progetto e su tutte le attività ad esso collegate (es. adesione di nuovi produttori, notizie sullo svolgimento di work shop, etc..) Rilevanza territoriale della attività svolta Il Progetto proposto verrà attuato nell’ambito della Provincia dell’Ogliastra, ma grazie alla rete di relazioni di cui il GAL Ogliastra dispone, potrà avere risalto su tutto il territorio regionale. Grazie ai 5 CEAS coinvolti che opereranno in accordo con il nodo INFEA della Provincia, le azioni di sensibilizzazione interesseranno l’intero ambito provinciale. Inoltre, le associazioni di categoria presenti nella compagine del GAL garantiranno il coinvolgimento delle aziende agricole e agroalimentari non solo del contesto ogliastrino ma anche della limitrofa Provincia di Nuoro. Capacità di autofinanziamento del soggetto richiedente e del partenariato Il GAL Ogliastra in qualità di Capofila del Partenariato che presenta l’istanza cofinanzierà il Progetto con un impegno finanziario di Euro 10.000; le restanti quote di cofinanziamento saranno a carico dei Soggetti Partners del progetto. Nello specifico la Provincia dell’Ogliastra cofinanzia il progetto nella misura di Euro 4000 mentre i restanti 10.000 euro saranno cofinanziati dai Soggetti titolari dei cinque CEAS del territorio. Si veda tal proposito l’allegato F Lettere di intenti Partners. 14 Cronogramma Attività Azioni Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese 10 Mese 11 Mese 12 1.1 1.2 1. Organizzazione della rete di gestione dell’offerta 1.3 1.4 1.5 1.6 2. Supporto alla pubblica amministrazione per l’adozione della politica degli Acquisti Pubblici Ecologici (GPP). 2.1 2.2 2.3 2.4 3. Organizzazione della domanda nel settore privato 3.1 3.2 3.3 4. Strutturazione di un servizio di incontro domanda/offerta altamente innovativo e rispettoso dell’ambiente 4.1 4.2 4.3 4.4 5. Educazione alimentare e al consumo responsabile 5.1 5.2 5.3 6.1 6. Verifica del modello ai fini della trasferibilità dell’iniziativa ad altri contesti territoriali 6.2 6.3 6.4 7. Gestione, monitoraggio e rendicontazione del progetto 7.1 7.2 7.3 15