Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:13 am
Page 1
NOVEMBRE 2008 NUMERO 29
spirit
LA RIVISTA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT
OLOF PERSSON
IL NUOVO UOMO ALLA GUIDA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT
Escavatori Volvo: Mai stati così versatili prima d’ora
Primo Piano su…: La sicurezza è il fulcro di Volvo
In Giro per il Mondo: Il Vietnam, una delle economie dell’Asia a
più rapida crescita
Oltre a: Informazioni sui prodotti, relazioni sui cantieri e altro ancora …
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:13 am
Page 2
La Rivista di Volvo Construction Equipment
Novembre 2008 Numero 29
indice
5
9
Dentro il Progetto
Olof Persson, il nuovo uomo alla guida di
Volvo Construction Equipment.
Escavatori Volvo
Gli escavatori non sono mai stati così
versatili.
13 Primo Piano su…
La sicurezza è il fulcro di Volvo Construction
Equipment.
23 La Vita Attraverso una Lente
Debbie Hadwen, Responsabile Operativa
della Volvo Ocean Race.
Il fatto di essere leader globale nel settore del movimento terra è senz’altro una Grande Cosa, ma
questo comporta sicuramente un certo numero di sfide. Sviluppare prodotti che si adattino alla
domanda (sempre più diversificata) dei paesi di tutto il mondo non è un compito facile e prevedere le
esigenze future della vostra base di clienti, quando questa base è distribuita in oltre 150 paesi, è
tutt’altro che semplice. Fortunatamente esiste una soluzione facile a portata di mano che consiste nell’
“Ascoltare il Cliente”.
Solo attraverso le esperienze reali è possibile giudicare il successo dei prodotti. Mentre le condizioni
locali cambiano da un paese all’altro i clienti son accomunati da un desiderio comune: chiedono
prodotti di elevata qualità che diano risultati a lungo termine. In questo numero di Spirit ascoltiamo il
parere di clienti dalle zone artiche della Steppa russa alla ricca zona costiera del Vietnam. Inoltre
raccogliamo commenti dai mercati maturi di Europa e Stati Uniti, dove il nuovo posa tubi radicale di
Volvo sembra pronto per rivoluzionare l’industria del petrolio e del gas.
Temi relativi a qualità, sicurezza e ambiente non hanno mai avuto più priorità nella società attuale.
Fortunatamente tutti quanti risultano ben radicati nei valori chiave del Gruppo Volvo, valori
profondamente radicati in ogni macchina movimento terra Volvo che produciamo. Ma progettare
macchine più sicure non basta per porre fine agli incidenti, e questo mese vedremo come Volvo stia
promovendo un approccio coordinato per garantire macchine più sicure, operatori perfettamente
31 In Giro per il Mondo
Andiamo in Vietnam, una delle economie
dell’Asia a più rapida crescita.
35 Forza di Gruppo
Brian O’Sullivan ci porta in Russia a visitare
la cava Gurovo Beton.
addestrati e cantieri ben programmati.
Questo mese ci offre anche l’opportunità di parlare con il nuovo Presidente e CEO di Volvo
Constrution Equipment, Oloff Person. Amante del jogging, Olof è partito in quarta fino a prendere in
mano le redini dal 1 novembre. Ha rilasciato la sua prima intervista a Spirit, nella quale ci racconta di
alcune sue esperienze precedenti, del suo background internazionale e del desiderio di ascoltare e di
imparare mentre è alla guida della società.
Progettare, produrre e supportare prodotti per un mercato globale non
è mai facile. Ma è ancora più difficile ora che i nostri mercati stanno
38 La Statale NH7 in India
Tony Lawrence ci parla dei motor grader
Volvo al lavoro.
attraversando un periodo di insicurezza. Europa e Stati Uniti stanno
rallentando dopo anni di forte crescita, mentre l’Asia e altri mercati
internazionali continuano la loro rapida ascesa. Naturalmente nessuno
è in grado di predire il futuro, ma concentrandosi nel soddisfare le
44 Impiegati Modello
I tirocinanti presso lo stabilimento Volvo di
Hameln, in Germania.
aspettative dei clienti, qualunque possano essere, siamo in grado di
dimostrare che in tempi incerti c’è sempre qualcuno su cui poter contare.
Bill Law Direttore
EDITO DA Volvo Construction Equipment
DIRETTORE Bill Law SEGRETARIA DI REDAZIONE Audrey Grandjean
PROGETTO EDITORIALE & DESIGN EMG Communications Ltd
TRADUZIONE TESTI Lucia Carretti
COLLABORATORI Daniel C. Brown, Niall Edworthy, Tony Lawrence, Brian O’Sullivan, Dan Waddell
FOTOGRAFIE Michel de Bray, Christer Ehrling, Julian Cornish Trestrail
PER LA CORRISPONDENZA POTETE SCRIVERE A VOLVO SPIRIT, VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT,
HUNDERENVELD 10 – 1082 BRUXELLES, BELGIO O VIA E-MAIL ALL’INDIRIZZO [email protected]
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. È VIETATA LA RIPRODUZIONE, ARCHIVIAZIONE O TRASMISSIONE ANCHE PARZIALE DELLA
PRESENTE PUBBLICAZIONE (TESTI, DATI O GRAFICA) SOTTO QUALSIASI FORMA O STRUMENTO SENZA LA PREVIA
AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI VOLVO CE. VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT NON AVVALLA NECESSARIAMENTE
L’EFFETTIVA VERIDICITÀ O I FATTI PUBBLICATI NEL PRESENTE NUMERO. RIVISTA TRIMESTRALE, PUBBLICATA SU CARTA
ECOLOGICA.
WWW.VOLVOCE.COM
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 4
EDITORIALE
DENTRO IL PROGETTO
OLOF PERSSON
E’CONCEDERE
ORAAL NONNO
DI
UN MERITATO RIPOSO
Esistono diversi modi per tagliare gli alberi. Personalmente,
non abbiamo nulla in contrario se si continua a farlo con
l’ascia del nonno. Le asce funzionano, lo hanno sempre fatto.
E hanno pure il fascino del tradizionale. In Volvo amiamo le
tradizioni, tanto quanto la spumeggiante e futuristica attività
tipica della grossa multinazionale. Del resto stiamo andando
avanti da quasi 100 anni.
Ma preferiamo sempre guardare al futuro piuttosto che al passato.
Il progresso è la nostra linfa vitale. Ed è da qui che arrivano i nostri
processori forestali. Abbiamo studiato il mercato e abbiamo
capito che si può fare di più. Anzi, abbiamo pensato che
potevamo costruire il miglior processore forestale del mondo.
Quindi ci siamo dati da fare e sono arrivati i nostri FB3800C,
FB2800C e FBR2800C, che possono essere configurati per
accogliere un processore forestale o una testata e processore ad
alta resistenza. Queste macchine montano i nostri motori D9E,
conformi alla normativa Tier 3, l’impianto idraulico load-sensing
e le Cabine Volvo Care.
Siamo solo all’inizio, ma siamo convinti che colpiranno
positivamente sia voi che i nostri concorrenti. E non
dimenticatevi: i processori forestali Volvo non si stancano mai!
Non cigolano, non fanno rumore ne’ hanno bisogno del riposino
pomeridiano. Sono addirittura riciclabili al 95 percento.
Quindi andiamo avanti… concediamo alla vecchia ascia il suo
meritato riposo. Ad essere sinceri ormai è passata di moda.
Perché non ci date una chance? Vedrete che non tornerete più
indietro.
Il nuovo uomo alla guida di Volvo Construction Equipment.
S PI R IT4
S PI R IT5
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 6
“DOVRO’ ASCOLTARE ATTENTAMETNE E IMPARARE IN FRETTA.”
C
ON UN’ESPERIENZA NEI TRENI AD
ALTA VELOCITÀ, RAZZI E MOTORI
AEREI, OLOF PERSSON È DETERMINATO A
RICOPRIRE QUESTO RUOLO IN AZIENDA. MA
PRIMA DOVRÀ ASCOLTARE, COME È ANDATO A
SCOPRIRE BRIAN O’SULLIVAN.
S PI R IT6
“Nei prossimi mesi mi verranno le orecchie
più grandi di tutta la società,” dichiara divertito Olof
Persson, 44 anni, alla fine di quella che deve essere
stata una delle settimane più stressanti della sua vita.
“Devo ascoltare attentamente e imparare in fretta.”
Oltre ad essere un buon ascoltatore, Olof è anche un
buon interlocutore. Dopo essere stato presentato
all’inizio della settimana come il nuovo CEO e
Presidente di Volvo Construction Equipment si è
trovato presto sotto i riflettori; tenendo discorsi in
pubblico, presentazioni in studi di registrazione
televisivi e interviste telefoniche con i giornalisti.
Nonostante sia il protagonista di frenetici articoli di
giornale e storie su internet, Olof sta svolgendo
l’ottimo lavoro di mantenere la calma, apparire
rilassato e in generale divertito da tutte le attenzioni
che sta ricevendo.
“CONSIDERANDO LA CRESCITA IN TERMINI DI
PRODOTTI, FATTURATO E AREE GEOGRAFICHE
VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT E’ STATO UN
SUCCESSO INCREDIBILE.”
Qualità, Sicurezza e Rispetto per l’ambiente. Come membro del
Comitato Esecutivo del Gruppo Volvo, Olof ha potuto osservare
da vicino la recente incredibile crescita di Volvo Construction
Equipment. “Considerando la crescita in termini di prodotti,
fatturato e aree geografiche, Volvo Construction Equipment è
stato un successo incredibile,” afferma.
Seguire le orme di quello che è stato a lungo il suo
predecessore, Tony Helsham, che assumerà un nuovo ruolo
all’interno del Gruppo Volvo, non sarà facile, soprattutto ora che
i mercati stanno rallentando dopo il periodo di massima crescita
che si ricordi a memoria d’uomo.
“Questo fermento si placherà presto,”
sorride. “Il mio compito è quello di entrare in Volvo Construction Equipment con
una certa modestia. Dovrò concentrarmi al 100% per riuscire a conoscere le persone
e l’attività. Prima di parlare dovrò riuscire a capire bene i vari aspetti.”
aerospaziale, ha contribuito ad ottimizzare i vantaggi della
recente rapida crescita dell’industria degli aeromobili. Lascia la
divisione Aero in ottima forma per il futuro. Recentemente la
società ha ricevuto due grossi ordini di motori da Rolls Royce e
Pratt & Whitney, che consentiranno a Volvo Aero di incassare
oltre 13 miliardi di dollari nei prossimi quarant’anni! “Non mi
sarebbe dispiaciuto restare in Volvo Aero,” racconta Olof, “ma la
prospettiva di entrare in Volvo Construction Equipment era
assolutamente un’occasione da non perdere”.
Olof arriva da Volvo Aero, dove era entrato nel 2006. Concentrandosi sullo
sviluppo di avanzati motori aerei ultraleggeri e componenti per l’industria
Nonostante quello del movimento terra sia un settore
a lui nuovo, ha ben chiari i valori chiave della cultura di Volvo di
Olof è cresciuto in un villaggio di pescatori sulla costa
occidentale della Svezia, terzo di quattro figli dei due dentisti
locali. Dopo aver frequentato il corso di laurea in amministra
zione e finanza, nel 1988 entrò in ABB, il colosso dell’ingegneria
per un training post laurea. Per sette anni lavorò presso la
divisione treni prima di passare al quartier generale del Gruppo
in Svizzera, dove collaborò per ottimizzare i vantaggi della
ricerca tecnica della società.
Grazie alla joint venture tra ABB e Daimler, nel 2001
Olof si trovò a dirigere la divisione treni per metropolitana del
gigante canadese costruttore di aerei e treni Bombardier. Gli
S PI R IT7
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 8
LA NUOVA SERIE
DI
‘ESCAVATORI’
SOLLEVA UN CERTO CLAMORE
Ce ne parla TONY LAWRENCE.
ultimi cinque anni con la società li ha trascorsi dirigendo le
divisioni ferroviarie in giro per il mondo, compresi dei periodi in
Cina.”Non sono un esperto di movimento terra,” ammette Olof,
“ma sono in grado di conoscere i beni capitali in metalli pesanti
e complessi. Inoltre conosco le attività con clienti in tutto il
mondo, e quelle con clienti che hanno stabilimenti o cantieri in
tutto il mondo.”
“SONO UN AVIDO ASCOLTATORE E UN AVIDO
DISCENTE E MI PIACE FARE LE COSE
RAPIDAMENTE.”
Sposato con due figli e una figlia, a casa Olof ama
trascorrere il tempo in famiglia in quanto il suo passatempo
preferito. Ma gli piace anche correre, arrivando a percorrere circa
30 km alla settimana. “I miei impegni di lavoro mi impediscono
di praticare degli sport di squadra,” sorride. “Correre può essere
considerato asociale, ma mi consente di mantenermi in forma,
oltre ad essere una buona occasione semplicemente per riflettere.”
Descrivendosi come ‘un comunicatore nel vero senso
della parola, sia ascoltando che parlando’, afferma: “Non c’è nulla
di meglio di un bel confronto mettendo tutte le carte sul tavolo.
Sono un avido ascoltatore e un avido discente e mi piace fare le
cose rapidamente. Quando si prende una decisione mi aspetto
che venga realizzata secondo i tempi prestabiliti.”
Quindi che tipo di leader intende essere in Volvo
Construction Equipment? “I valori chiave di qualità, sicurezza e
S PI R IT8
rispetto per l’ambiente si inseriscono perfettamente in ciò in cui
credo,” afferma. “Intendo costruire una forte cultura in questi
valori, e intendo portare avanti l’ottimo lavoro già realizzato in
questa direzione. Davanti a me c’è una ripida curva di
apprendimento per capire pienamente l’attività, ma ciò che ho
già avuto modo di vedere nel breve periodo trascorso in azienda
è decisamente incoraggiante, e l’idea mi alletta tantissimo!”
S PI R IT9
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 10
Domanda: Quando si tratta di un escavatore Volvo e quando
no?
ridotto raggio di rotazione, stanno uscendo dalla linea di
produzione.
Risposta: Quando si tratta di un posa tubi. Oppure,
a tale proposito di un processore forestale. O una macchina
specializzata per la demolizione, un portattrezzi cingolato ad uso
forestale, oppure ....
Inoltre la società sta spingendo molto nei segmenti
specializzati quali l’industria forestale, petrolio e gas,
demolizione, riciclaggio rifiuti e movimentazione di materiale,
guadagnandosi una reputazione di fornitore di soluzioni totali
per i suoi clienti.
L’elenco è infinito. Oggi l’escavatore Volvo si rifiuta di
essere ‘classificato’. Non è mai stato così versatile prima d’ora.
Infatti si tratta di una macchina che è diventata molto di più
dell’insieme dei suoi pezzi.
“Versatilità,” afferma Mike Rhoda, Presidente & CEO
della divisione Escavatori di Volvo Construction Equipment
(CE), “è la ragione chiave dietro l’impareggiabile crescita della
domanda di escavatori a livello mondiale.”
“Eliminando tutto, in effetti restano un motore e dei
sistemi ausiliari in grado di far funzionare un impianto idraulico
ad alta capacità.”
Per Rhoda, fresco di nomina lo scorso mese di luglio,
si tratta di un momento emozionante. Ovunque ti giri, i nuovi
modelli di escavatori Volvo della Serie C, cingolati, gommati e a
S P I R I T 10
I nuovi processori forestali cingolati ad alta resistenza
di Volvo CE che usciranno sul mercato nel 2009 solleveranno un
certo clamore dopo la presentazione dei primi due modelli alla
fiera DEMO International 2008 di settembre ad Halifax, Nuova
Scozia. Il modello FB3800C tradizionale da 37 tonnellate e il
modello da 30 tonnellate a ridotto raggio di rotazione verranno
a completare la serie di macchine forestali Volvo.
“E’ difficile rivolgersi alle persone che si occupano di
lavori forestali non potendo offrire loro altro che una macchina
per costruire la strada nella foresta senza potergli proporre i
processori di cui hanno bisogno per il loro lavoro in prima linea,”
afferma Rhoda.
L’orientamento della società verso nuove macchine
destinate a settori diversi da quello tradizionale del movimento
LA NUOVA SERIE DI MACCHINE VOLVO SONO
MOLTO DI PIU’ CHE DEGLI ESCAVATORI ADATTATI.
SI TRATTA DI MACCHINE COSTRUITE
APPOSITAMENTE PER SVOLGERE CERTI COMPITI.
terra, aggiunge, consiste in una “strategia voluta che si basa su
anni e anni di ricerca”.
“Finalmente stanno dando i loro frutti e per me si
tratta di un momento molto emozionante. Gli escavatori hanno
guidato lo sviluppo di alcuni prodotti necessari per entrare in
questi segmenti. In cambio la speranza è che questi riescano a
spianare la strada per le nostre macchine tradizionali.”
Anche le nuove premiate macchine per la posa di tubi
stanno sollevando clamore. Grande clamore! Da 80 anni
l’industria del gas e dell’olio combustibile a terra utilizza dozer
con braccio gru laterale. Il modello brevettato da Volvo che
abbina macchine sulla base di un escavatore e la tecnologia di
sollevamento all’avanguardia rappresenta un grande passo avanti
dal punto di vista tecnologico, afferma Derrick Butterfield,
responsabile Marketing e Comunicazione di Volvo Excavators.
“E’ in grado di offrire una macchina con un raggio di
rotazione di 360°, che permette di guardare direttamente ciò che
si sta afferrando. Ne risulta una migliore stabilità che evita di
danneggiare le trincee delle condotte. Le macchine presentano
uno sbraccio più lungo e maggiore capacità di sollevamento, la
nostra macchina più grande, la PL7015, presenta una capacità di
ribaltamento superiore a 150 tonnellate, facendone la posa tubi
più grande prodotta finora.
“Considerata la tendenza verso tubi più grandi e tubi
ricoperti di cemento sempre più pesanti, non può che
promettere bene. Siamo molto ben posizionati.”
Butterfield sottolinea il concetto che la nuova serie di
macchine Volvo siano molto di più che degli escavatori adattati.
Si tratta di macchine costruite appositamente per svolgere certi
compiti e che incorporano le principali differenze. Ma certo c’è
il vantaggio che possono essere riconvertite allo scavo garantendo
un utilizzo del 100 percento. Se la macchina non occorre per
delle demolizioni ad alto sbraccio, si possono montare braccio
e bilanciere standard per altri tipi di lavori.”
Rhoda, che prima era responsabile dello sviluppo di
prodotto globale degli escavatori Volvo, è entusiasta rispetto a
questo prodotto. “Il mio entusiasmo nei confronti di questo
S P I R I T 11
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 12
PRIMO PIANO SU...
SICUREZZA
“UNA COSA E’ CHIARA COMUNQUE: I NOSTRI
CONCORRENTI CI STANNO OSSERVANDO E
PRENDENDO APPUNTI SU VOLVO CE IN MODO
DIVERSO DA COME FACEVANO CINQUE ANNI FA.”
prodotto è smisurato,” afferma. “Ritengo che diventerà una vera
fuoriserie. Il feedback dei clienti è stato molto positivo, e
l’interesse è altissimo.”
Il primo approccio di Volvo CE nei confronti degli
escavatori risale a 10 anni fa con l’acquisizione di Samsung
Heavy Industries in Korea. Allora lo stabilimento di Changwon
aveva un fatturato di 300 milioni di dollari all’anno. Oggi la
divisione fattura 2,5 miliardi di dollari.
Tuttavia tale successo ha portato con se delle sfide.
Rhoda, che fa sede a Seoul, ritiene che la divisione Escavatori
debba affrontare varie tematiche che riguardano le persone, i
prodotti e i flussi finanziari. “Negli ultimi quattro o cinque anni
siamo cresciuti così rapidamente che abbiamo bisogno di
incrementare le capacità e le competenze dei nostri collaboratori
per allinearci alle dimensioni attuali,” afferma.
“Per quanto riguarda il prodotto… in quanto attività
aggiuntiva rispetto allo sviluppo e alla manutenzione del nostro
prodotto tradizionale, questo lavoro specifico di segmento mette
ulteriormente alla prova la nostra infrastruttura produttiva e di
progettazione. Ci impegniamo per mantenere le nostre promesse
nei confronti dei nuovi segmenti di mercato e dei nostri clienti.
rallentamento. Alcune delle nostre aree a crescita elevata in Asia
sono più incerte, stanno ancora crescendo, ma i tassi di crescita
possono rallentare. Abbiamo bisogno di monitorare i vari aspetti
e di gestire l’attività di conseguenza.”
Di una sola cosa Rhoda è certo. “In termini di quote
di mercato la partecipazione di Volvo nel mercato degli
escavatori è in crescita. Abbiamo un obiettivo di quota che ci
compete, ma che non abbiamo ancora raggiunto”.
“L’aspetto che colloca a parte la linea degli escavatori
è la nostra impronta globale. Ci troviamo nel momento di
aggiungere prodotti. La nostra attività sta diventando sempre più
complessa. Per noi si tratta di una sfida in termini di persone e di
sistemi.
“Non stiamo cercando di far funzionare le cose alla
vecchia maniera. Stiamo cercando di far funzionare l’attività
molto tranquillamente, nell’interesse nostro e dei nostri clienti.
Oggi i nostri concorrenti ci stanno sfidando e domani lo faranno
ancora di più, soprattutto considerando che li abbiamo battuti”.
“Una cosa è chiara, comunque: i nostri concorrenti ci
stanno osservando e prendendo appunti su Volvo CE in modo
diverso da come facevano cinque anni fa.”
“Ci aspettano periodi molto intensi. La domanda
globale sta cambiando. In alcune regioni si sta riducendo dai
livelli record, con l’America del Nord e l’Europa in
La sicurezza è il fulcro di Volvo Construction Equipment, come ci dimostra BRIAN O’SULLIVAN.
S P I R I T 12
S PI R IT13
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 14
TUTTI I LAVORI PERICOLOSI POSSONO ESSERE RESI PIU’ SICURI SE TUTTE LE PERSONE COINVOLTE VI
DEDICASSERO IL GIUSTO TEMPO E LA GIUSTA ATTENZIONE.
Rivoluzionaria cabina Volvo Care: un contributo innovativo per la sicurezza dell’operatore.
N
ON POSSIAMO FARE FINTA DI NIENTE: GLI
INCIDENTI SUCCEDONO. TUTTI I GIORNI E
IN TUTTO IL MONDO. E TROPPI SI VERIFICANO NEL
SETTORE EDILE, DOVE OGNI ANNO MIGLIAIA DI
PERSONE
SI
ADDIRITTURA
FERISCONO
PERDONO
IN
LA
INCIDENTI
VITA
O
MENTRE
LAVORANO CON O INTORNO A MACCHINARI DI
OGNI TIPO, DIMENSIONI E MARCA. NON C’È NIENTE
DA DIRE: SIAMO TUTTI D’ACCORDO SUL FATTO CHE
LA SICUREZZA SUI CANTIERI SIA UNA BUONA IDEA.
Quindi perché gli incidenti continuano
a ripetersi mentre il settore movimento terra sta
diventando più sicuro? La risposta è che
attrezzature sicure non sono che una parte della
soluzione per un ambiente che favorisca sempre
meno incidenti.
Naturalmente il settore della
costruzione comporta dei rischi, ma qualsiasi
lavoro affrontato con disattenzione può diventare
pericoloso e sicuramente tutti i lavori pericolosi
possono essere resi più sicuri se tutte le persone
interessate vi dedicassero il giusto tempo e la
giusta attenzione. Ci saranno sempre degli
imprevisti quali ad esempio il tempo bizzarro, ma
anche qui possiamo imparare a prevedere i
pericoli e ad agire di conseguenza.
Nel corso della sua lunga storia Volvo si
è meritata la reputazione di pioniera per quanto riguarda le macchine più sicure e la
sicurezza oggi rappresenta un valore chiave della società, evidenziata nel motto
aziendale di Volvo Construction Equipment di ‘More Care. Built In’. Per rivolgere
questo appello di migliorare la sicurezza all’interno e nei pressi del cantiere edile,
Volvo ha istituito una Commissione Sicurezza, la quale si preoccupa di un approccio
della sicurezza su tre fronti per migliorare Luogo di lavoro, Persone e Macchine. Il
S PI R IT14
NEL CORSO DELLA SUA LUNGA STORIA VOLVO SI
È MERITATA LA REPUTAZIONE DI PIONIERA PER
QUANTO RIGUARDA LE MACCHINE PIÙ SICURE.
nucleo del suo impegno consiste nell’incrementare la
consapevolezza e l’importanza della sicurezza nel settore più
vasto delle costruzioni. Quale parte della sua campagna
“Sicurezza per Voi” la Commissione ha pubblicato articoli,
manuali, corsi di addestramento per gli operatori e video sulla
sicurezza, meritandosi una menzione nell’European Excellence
Awards 2007.
PROGETTARE LA SICUREZZA
In Volvo ci concentriamo nella progettazione e
fabbricazione di macchine il più affidabili e sicure possibili,
sviluppando continuamente nuove caratteristiche che migliorino
la sicurezza delle macchine sia per l’operatore che per
l’ambiente. E quando si tratta di progettare nuove macchine la
filosofia Volvo è di iniziare in modo semplice e, se necessario,
renderle più complesse.
Dal momento che un notevole numero di incidenti sono
da attribuire alle persone che scivolano o cadono dalle macchine, gli
aspetti di base quali gradini e maniglie antiscivolo possono fare la
differenza. Anche sistemi di protezione ROPS e FOPS, cinture di
sicurezza, illuminazione efficiente ed eliminazione dei punti morti
contribuiscono al pari di minori rumori e vibrazioni e una chiara
visuale dell’area di lavoro. Ovviamente vi sono sistemi di sicurezza
più complessi quali indicatori del sovraccarico, sensori di vicinanza,
impianti frenanti a doppio circuito e telecamera per la retromarcia.
Tutto ciò si abbina a un comodo ambiente in cabina, infatti nessuna
al pari della cabina Volvo Care è in grado di ridurre la fatica
dell’operatore (altra causa di numerosi incidenti) per creare un
pacchetto rassicurante.
Le macchine movimento terra tendono ad avere vita
dura, pertanto è importante che vengano ben manutentate.
Riuscire a progettarle per una facile manutenzione,
possibilmente consentendo all’operatore o al tecnico di
ispezionare da terra senza bisogno di arrampicarsi sulla
macchina, consente di aumentare la sicurezza su due fronti;
a) Aumentando le possibilità che la manutenzione avvenga come
da programma e b) Diminuendo il rischio di cadere. Anche
manuali di assistenza e dell’operatore chiari e di facile
comprensione giocano un ruolo importante per spiegare come
preparare, utilizzare e manutentare la macchina in modo sicuro.
S P I R I T 15
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 16
GUARDARE AVANTI
Ma tutti questi accorgimenti di sicurezza sarebbero
insufficienti per ridurre in modo significativo il numero di
incidenti e di lesioni senza un approccio coordinato nei confronti
della sicurezza, tra cui un buono schema e regole del cantiere.
Anche se questo non eliminerebbe del tutto gli incidenti,
ridurrebbe la probabilità che si verifichino.
Un sicuro grader
In genere gli incidenti sono il risultato di una catena
di eventi e di attività svolte in modo scorretto. Piccoli spigoli
tagliati qua e là possono essere la causa di un brutto incidente.
Infatti è stato rilevato che fino al 60% di tutti gli incidenti sul
cantiere sono imputabili a scelte ancor prima che inizi il lavoro.
Per questo prima di iniziare qualsiasi lavoro dovreste valutare
come coordinare al meglio il movimento di persone, materiali e
macchine. In buona parte si potrebbe prevedere un piano di
gestione del traffico. L’idea di base è quello di tracciare le strade
che consentano il passaggio più sicuro dove operano i veicoli e le
persone.
Gli incidenti possono verificarsi anche in presenza di
un cantiere ben strutturato e progettato e di macchine ben
tenute. Sollevare carichi troppo pesanti, guidare troppo
velocemente, superare l’angolo di lavoro sicuro o una serie di
situazioni possono mettere in pericolo l’operatore e le persone
che gli stanno intorno.
a due posti
VOLVO NON SOLO SI IMPEGNA A SVILUPPARE
I motor grader sono macchine complesse, difficili da imparare a conoscere. Ma come ci racconta
LA FORZA DELLE PERSONE
Creare un cantiere più sicuro è compito di tutti, in
modo che non vi siano cose da nascondere, piccoli incidenti ne’
mancanze. Infatti favorendo una cultura di ‘non accusare/
biasimare nessuno’ i problemi possono essere affrontati
apertamente e prontamente risolti. Anche un training sulla
sicurezza può essere utile e ad ogni consegna di macchina Volvo
sottolinea l’importanza di leggere attentamente il manuale
dell’operatore che contiene numerosi consigli su come usare la
macchina in modo sicuro.
PRODOTTI SEMPRE PIU’ SICURI, MA ANCHE PER
BRIAN LOWE una nuova cabina con due sedili consente agli istruttori di accompagnare in modo sicuro gli
MIGLIORARE I LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA E DI
apprendisti nelle loro prime ore sulla macchina.
Il modo migliore di sottolineare chiaramente
l’importanza della sicurezza sul cantiere consiste nell’insistere sul
fatto che tutti indossino le giuste attrezzature protettive.
Giubbotti ad alta visibilità, elmetti, scarpe antinfortunistica oltre
ad essere utili sottolineano il messaggio che la sicurezza è
responsabilità di tutti, ed è molto importante.
migliorare positivamente i dati sulla sicurezza del settore. E non
finisce qui. Evitare gli incidenti non è che un elemento per
migliorare la salute generale di chi opera nel settore edile.
LA SALUTE DELL’INDUSTRIA
Oltre ad essere una tragedia per le persone colpite e
per i loro familiari, gli incidenti non sono una buona pubblicità
per attirare persone di talento nel settore edile. Ma attraverso
uno sforzo collettivo di tutte le persone coinvolte, possiamo
S PI R IT16
CONOSCENZA DI COME LE PERSONE
INTERAGISCANO CON I MACCHINARI.
I motor grader non sono facili da dominare. Si tratta di macchine movimento
terra tra le più complesse, che pertanto richiedono più tempo prima che gli
operatori imparino ad usarli. Un nuovo operatore si trova di fronte una sfilza
di comandi per otto funzioni che riguardano direttamente il modo in cui sono
posizionati il versoio o la lama. Se a ciò si aggiunge l’uso del blocco del
differenziale, le ruote motrici, la frizione, 11 marce, la giusta velocità motore
per un uso efficiente… l’operatore ha un bel po’ di cose a cui pensare. Anche
la minima regolazione di tutti i comandi significa che il livellamento prodotto
dal grader potrebbe rovinare il lavoro. Con conseguenti costi aggiuntivi e
ritardi per porvi rimedio.
E come risulta evidente è sempre più difficile
distinguere gli elementi di qualità, sicurezza e rispetto per
l’ambiente. Volvo prende molto sul serio il proprio impegno in
questi tre valori chiave impegnandosi non solo a sviluppare
prodotti sempre più sicuri, ma anche per migliorare i livelli di
consapevolezza e di conoscenza di come le persone interagiscano
con i macchinari e come questi a loro volta interagiscano con
l’ambiente di lavoro.
S P I R I T 17
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
A causa di tale complessità, gli apprendisti operatori
hanno bisogno di più tempo con un istruttore. Qui la
comunicazione tra allievo e operatore è fondamentale non solo
per discutere i problemi di base, ma anche le mosse sbagliate
prima che queste diventino abitudini. Mentre il simulatore aiuta
a controllare la dimestichezza (per ogni grader Volvo fornisce un
DVD interattivo) i simulatori statici non consentono ancora
all’apprendista di provare il movimento del grader e l’interazione
in tempo reale come le variazioni del terreno.
Ovviamente i nuovi operatori di motor grader
possono imparare le basi della costruzione di strade o la
preparazione del cantiere, in una classe, ma niente vale quanto il
training sul campo.
Un aspetto non trascurabile dei grader moderni è che
le cabine sono state progettate per una persona sola, seduta e con
la cintura di sicurezza allacciata, per assicurare la protezione
garantita dal sistema certificato ROPS/FOPS (Roll Over
Protection Structure/ Falling Objects Protection Structure).
Semplicemente non c’è abbastanza spazio per fare sedere un
istruttore in cabina insieme all’apprendista.
‘Mettersi dietro o in piedi sul gradino della cabina di
un grader in movimento è vietato, dal momento che alla prima
scivolata l’istruttore potrebbe cadere e finire sotto le ruote del
S P I R I T 18
Page 18
grader. È stato sperimentato un sistema di comunicazione via
radio a due canali, ma con scarso successo in quanto spesso
l’allievo non capisce le istruzioni che gli vengono impartite.
Lo stesso dicasi per i simulatori stazionari. Mentre sicuramente
possono funzionare per quanto riguarda l’assistenza per
familiarizzare con i comandi di base, solo il tempo alla guida e
le ore di esperienza insegnano agli operatori di motor grader i
trucchi necessari per essere efficienti.
Dal momento che diventare un abile operatore di
grader richiede tempo e fatica, il pool di operatori di grader
esperti a livello mondiale è in diminuzione. Per questo quando si
è trattato di progettare la nuova serie G900 gli ingegneri Volvo
hanno deciso di continuare con il già affermato concetto
modulare, che consente di rimuovere la cabina in meno di mezza
giornata, senza che sia necessario aprire o sporcare l’impianto
idraulico.
Questa capacità di rimuovere in fretta la cabina ha
spinto Volvo a sviluppare una cabina da addestramento a due
posti per consentire all’allievo operatore e all’istruttore di sedere
fianco a fianco. “Come istruttore posso comodamente parlare con
un nuovo operatore e spiegargli esattamente cosa sta
succedendo,” ci spiega Russell Sharpe, istruttore di guida di
grader Volvo, con oltre 30 anni di esperienza su queste macchine
impegnative. “Riesco facilmente a commentare le cose che
CON UN ESPERTO DI GRADER SEDUTO PROPRIO
DI FIANCO ALL’ALLIEVO E’ FACILE SPIEGARE LE
CARATTERISTICHE E NEL CONTEMPO
DIMOSTRARLE.
l’operatore ha fatto correttamente e mostrare alcuni trucchi del
mestiere, il tutto mentre si movimenta il materiale. Si tratta del
miglior modo per sfruttare il ‘tempo reale’!”
Per assicurare che l’allievo operatore possa
sperimentare un’esperienza ‘reale’ sul grader, le cabine da due
sono dotate di sedile istruttore sulla sinistra che consente di
mantenere la posizione originale dell’operatore. Le cabine
vengono sottoposte ai normali test ROPS e FOPS per macchine
da 27 tonnellate, dotate di impianto di condizionamento che
consente un ambiente dell’operatore confortevole e silenzioso
per facilitare la conversazione mentre allievo e istruttore sono
comodamente seduti sul sedile a sospensione, standard, completo
di cinture di sicurezza.
“Con un esperto di grader seduto proprio di fianco
all’allievo è facile spiegare le caratteristiche e nel contempo
dimostrarle,” racconta Henry Pietens, responsabile della
formazione sui motor grader in Volvo. Vedere dal vivo tutte le
funzioni disponibili del G900 consente di capirle più facilmente,
permettendo all’operatore di sfruttare i vantaggi della
produttività e dell’economia di carburante che caratterizzano
ogni motor grader G900.”
Pat Olney, presidente della divisione Volvo Road
Machinery lo riassume così: “Garantire che allievo e istruttore
imparino e insegnino in un ambiente sicuro è fondamentale.
Oltre a migliorare l’esperienza di apprendimento rappresenta un
consolidamento del principale valore chiave di Volvo: la
sicurezza.”
La capacità di passare da una cabina a due a una
standard in meno di mezza giornata fa si che i grader possano
facilmente essere ritrasformati nella cabina standard Questo è
importante nel caso in cui il grader debba essere rivenduto dopo
essere stato utilizzato per diverse ore di dimostrazione/training.
“La cosa importante è che il nuovo grader possa essere
attrezzato con la cabina per addestramento a due e che i vantaggi
continuino per il gruppo di allievi successivo,” conclude Henry
Pietens.
S P I R I T 19
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 20
DAN WADDELL è andato a curiosare nell’incredibile
sport del surf.
Esistono pochi sport al mondo che oltre ad un semplice
hobby rappresentano uno stile di vita, il surf è uno di questi.
Coloro che sono stati sedotti da questo sport parlano con
soffocata riverenza della forza della natura, della capacità di
catturare la forza e dell’ineffabile brivido di beccare l’onda
giusta.
Forse questo elemento mistico deriva dalle origini
dello sport, quasi vecchio come il tempo stesso. Le prime tracce
vennero osservate dagli esploratori occidentali in Polinesia, dove
veniva praticato da secoli ed era parte integrante della cultura, al
punto da avere voce in capitolo nella gerarchia di una tribù.
Spesso il capo era il miglior surfista, e gli veniva concessa la
tavola intagliata dall’albero più venerato della tribù, mentre
quelli che lo seguivano nella gerarchia si meritavano la mobilità
verso l’alto, dimostrando le loro capacità sulla cresta dell’onda.
Come spesso accadeva con i costumi locali e le
abitudini tradizionali i missionari occidentali e i loro devoti vi
misero fine ritenendolo contrario alla pratica religiosa. Solo
qualche hawaiano continuava a surfare segretamente e sapeva
come ricavare le tavole dal materiale grezzo.
Fortunatamente tali abilità e segreti si tramandarono
da una generazione all’altra. Uno di questi, colui che mantenne
accesa la fiamma, fu l’uomo universalmente accreditato come
l’inventore dello sport moderno, l’hawaiano Duke Paoa Kahinu
Mokoe Hulikohola Kahanamoku Ka, il grande mito del surf, che
S P I R I T 20
riuniva tutto il fascino di questa disciplina: Ti piacerebbe stare in
piedi come un Dio sulla cresta di un mostruoso ammasso,
correndo sempre verso il fondo di una collina, senza mai
raggiungerne la base e arrivare a precipitarvi per mezzo miglio a
grande velocità con un atteggiamento aggraziato, fino a
raggiungere la spiaggia e saltare facilmente dall’onda?
La ricerca di tale emozione è il motivo per cui il surf
non è più un segreto, ma uno dei più famosi passatempi della
terra, che sostiene un’industria della moda e dell’abbigliamento
per un valore di miliardi di dollari, mentre i surfisti hanno un
proprio linguaggio ed espressioni, per la maggior parte diventati
di uso comune.
Diventare capo tribù mostrando le migliori mosse su
una tavola non è più una cosa fattibile, ma il surf professionistico
significa competizione, e gare e concorsi si sono moltiplicati
ormai in tutto il mondo, attirando sponsorizzazioni, e ovunque vi
sia surf e sabbia è probabile trovare uomini e donne che
sguazzano coraggiosamente contro la marea nella speranza di
non cadere e di riuscire a ritornare indietro.
Quando viene fatto bene il surf sembra facile. In
realtà chiunque abbia provato a stare in piedi su una tavola
anche nelle acque più tranquille vi dirà quanto sia difficile da
controllare e come cadere o essere sbalzati fuori, per usare il
termine tecnico, sia un’esperienza comune.
Per quei pochi che oltre ad essere in grado di stare in
piedi sulle loro tavole riescono a farlo affrontando un’onda,
l’unico graal di questo sport è di ‘afferrare un tubo’. Questo
avviene quando il surfista è in grado di manovrare in una
S P I R I T 21
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:14 am
Page 22
LA VITA ATTRAVERSO UNA LENTE
DEBBIE HADWEN
posizione dove la cima dell’onda si increspa sopra di lui
formando un tubo o un barile, con il surfista che sparisce dalla
visuale per entrare nell’onda, mentre questa si infrange sopra di
lui. Tale privilegio è concesso solo ai migliori surfisti i quali ne
parlano quasi con una sorta di timore reverenziale.
Per quanto riguarda l’attrezzatura la cosa più
importante è la tavola. E il surfista prende la sua tavola
decisamente sul serio. Se la tavola non va bene è possibile che
non riesca nemmeno a catturare le onde che vorrebbe. Mentre la
tavola sembra una cosa semplice la tecnologia che c’è alle spalle
arriva da molto lontano, da quando venivano intagliate dal tronco
d’albero. Quelle tavole erano pesanti e faticose da trasportare,
fino a quando il passaggio al legno di balsa, tra gli anni ’50 e ’60
ha alleggerito il fardello del surfista.
Le tavole da surf moderne sono in schiuma di
poliuretano, fibra di vetro e resina in poliestere e rispetto a
quelle che le hanno precedute, incredibilmente leggere. I
progettisti continuano ad innovarsi. L’ultima uscita consiste in
una tavola da surf in resina epossidica, più robusta e più leggera
di quelle in fibra di vetro tradizionale.
IL SACRO GRAAL DI QUESTO SPORT CONSISTE
NELL’AFFERRARE UN TUBO’.
E non si tratta solo di quelle al top dove il design è
all’avanguardia. In conseguenza del boom di questo sport le
tavole sono state progettate per surfisti di tutte le età, forme a
abilità, quali tavole boogies o del bodyboard che consentono al
surfista di restare sdraiato o altre dove possa stare in ginocchio.
Tali novità dimostrano che lo sport è in continua
ascesa. Vi sono scuole di surf per principianti, vacanze per
praticare surf per i più avanzati e comunità di surfisti con bar
e ristoranti per coloro che vogliono vivere appieno questa
esperienza. Considerando che tutto ciò che serve sono una tavola
e un’onda esistono pochi sport più ecologicamente corretti, o
che incoraggino il rispetto della natura.
NIALL EDWORTHY ha incontrato la Responsabile Operativa della Volvo Ocean Race.
Foto: Julian Cornish Trestrail.
S P I R I T 22
S PI R IT23
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
21/10/08
3:34 pm
Page 24
LA VOLVO OCEAN RACE RAPPRESENTA UNA DELLE SFIDE PIU’ DURE NEL MONDO DELLO SPORT.
Q
UANDO
LE
8
BARCHE
DELLA
VOLVO OCEAN RACE SARANNO
SALPATE PER IL LORO FATICOSO VIAGGIO DI
NOVE
MESI
INTORNO
AL
MONDO,
GLI
EQUIPAGGI SARANNO TRANQUILLI SAPENDO
CHE IN INGHILTERRA, PRESSO IL CENTRO
OPERATIVO CI SARÀ L’IMPASSIBILE FIGURA DI
La Volvo Ocean Race rappresenta una delle
sfide più dure nel mondo dello sport, dove le barche si
trovano ad affrontare oltre 37.000 miglia di oceano spesso
in condizioni punitive che spingono i membri
dell’equipaggio ai limiti estremi della loro resistenza fisica
e mentale. Solo chi abbia provato la distruttiva emozione
di navigare intorno al mondo può veramente capire le
sfide e i sacrifici che questo comporta.
LA SALA OPERATIVA RAPPRESENTA GLI OCCHI,
LE ORECCHIE E IL CENTRO NEVRALGICO DELLA
REGATA.
La Hadwen, Responsabile Operativa della gara
per la seconda volta è una delle poche che sappiano cosa
significhi.
DEBBIE HADWEN A VEGLIARE SU TUTTE LE
LORO MOSSE.
Undici anni fa questa giovane donna inglese
decise di lasciare il suo grigio lavoro presso il dipartimento
finanziario del governo locale e inseguire il sogno di
navigare intorno al mondo. Dopo aver completato il corso
di addestramento di tre anni si unì ai 18 membri dell’equipaggio di VERITAS per la
BT Global Challenge del 2000-01 partendo per il viaggio della sua vita.
“E’ stata l’esperienza più incredibile della mia vita,” ricorda. “Quando sono
tornata ero un’altra. A volte è stato difficilissimo, ma ciò viene ricompensato da un
vero senso di successo che ti accompagnerà per sempre. Inoltre mi ha consentito di
fare un grande passo nella carriera aiutandomi ad ottenere un lavoro come
‘responsabile operativa’ per la Volvo Ocean Race 2001/02.”
S PI R IT24
A quel punto decise di fermarsi sulla banchina del
Porto di Southampton dopo nove mesi in mare, diventando
un’esperta in comunicazioni di bordo oltre ad aver maturato una
notevole esperienza nella gestione di crisi.
“Stavamo navigando nello Stretto di Bass al largo della
costa australiana quando durante un temporale siamo stati colpiti
da un’onda anomala,” ricorda. “Quando l’onda ci colpì ero
aggrappata al letto e si è sentita così forte che ero convinta che ci
fossimo scontrati con un container. Un membro dell’equipaggio
si ferì un dito della mano, mentre un altro si fratturò il femore e
la tibia di entrambe le gambe. Si è trattato di una vera e propria
emergenza, ma il modo pacato e professionale in cui skipper ed
equipaggio gestirono la situazione mi insegnò l’importanza di
mantenere un certo equilibrio nelle situazioni di crisi, una
qualità di cui abbiamo veramente bisogno qui nella Sala
Operativa.”
La sala operativa, situata nel cuore del quartier
generale della Volvo Ocean Race a Whiteley, sulla costa sud
dell’Inghilterra, rappresenta gli occhi, le orecchie e il centro
nevralgico della regata. Debbie e le sue tre ‘ufficiali di giornata’,
Lisa-Marie, Tamsin e Bonnie, monitoreranno la gara dall’inizio
alla fine, 24 ore al giorno, per nove mesi, utilizzando un banco di
schermi e computer per misurare l’andamento della barca e
tenere un occhio vigile per qualunque problema.
“Se una delle barche si trova in difficoltà, saremo i
primi a saperlo, in qualunque posto del mondo si trovi. In caso di
emergenza grave contattiamo l’Agenzia Marittima e Costiera di
Falmouth che lancia un piano di salvataggio internazionale” ci
spiega Debbie. “Conosciamo l’altezza esatta delle onde, la
direzione e la velocità delle barche, addirittura l’angolazione
della deriva a cui stanno navigando. Parlando al telefono con gli
equipaggi è possibile sentire il fragore delle onde e il fruscio dei
venti.”
S P I R I T 25
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
Page 26
La carriera di Stéphane Ayrault sembra proprio essere
completa: prima costruiva cose, ora le distrugge.
L’idea lo fa ridere. “In effetti potreste metterlo in
quest’ottica,” afferma. “Ho iniziato la mia attività nelle
costruzioni e ora mi occupo di demolizione.”
Ayrault, o meglio, Palardy TP, la società per cui
lavora, attualmente sta smantellando una fabbrica di
pneumatici Michelin nella città di Poitiers nella Francia
centro occidentale.
Attualmente il mondo deve far fronte a una
forte richiesta di pneumatici per veicoli industriali grandi,
esasperata dal boom industriale della Cina, con una
fortissima domanda, che dovrebbe durare fino al 2012. La
risposta di Michelin è stata di ristrutturare le sue strutture e
ottimizzare l’efficienza di produzione per cogliere la sfida.
La regata da 10 tappe che l’11 ottobre salperà da
Alicante, in Spagna, toccherà per la prima volta le coste
dell’Asia, facendo tappa in India, Singapore e Cina, prima di
tagliare il traguardo finale a San Pietroburgo l’estate prossima.
“L’elemento asiatico è decisamente emozionante, ma per la gara
si tratta di un territorio sconosciuto che rappresenta un’intera
serie di nuove sfide, compresa la minaccia dei pirati nell’Oceano
Indiano,” aggiunge.
“Ma l’allarme che temo di più è quello dell’ ‘Uomo in
mare’ ed è ciò che è accaduto nella regata 2005-06. Mi hanno
svegliata alla 2.30 del mattino per dirmi che un membro
dell’equipaggio di ABN Amro 2 era caduto in mare in pieno
Atlantico, ma dovevamo stare all’erta perché subito scoppiò una
nuova crisi. La barca dietro di loro, movistar, stava affondando dopo
aver danneggiato la carena e così ABN Amro 2 doveva tornare
indietro e recuperare l’equipaggio dalla lancia di salvataggio.”
“Adoro il mio lavoro più di quanto non possa
descrivere. Stare qua seduta con tutte le informazioni in diretta
da tutto il mondo è decisamente emozionante. Ma sono sicura
che come l’ultima volta una volta conclusa la gara, dopo nove
mesi e a tre anni dall’inizio dei preparativi, arriverò davanti alla
porta di casa e si apriranno le chiuse. Mi sentirò come se anch’io
avessi fatto una regata intorno al mondo.”
S PI R IT26
“ADORO IL MIO LAVORO PIU’ DI QUANTO NON
Quindi la produzione a Poitier è terminata
l’anno scorso. La città vicina alla costa atlantica è un luogo
storico e pittoresco. Nel 15° secolo è stata anche sede del
parlamento reale. Oggi l’enfasi consiste nel far rinascere il
cantiere Michelin per creare nuovi posti di lavoro e nuove
opportunità commerciali.
POSSA DESCRIVERE. STARE QUA SEDUTA CON
TUTTE LE INFORMAZIONI IN DIRETTA DA TUTTO IL
MONDO E’ DECISAMENTE EMOZIONANTE.”
“Si tratta di un grosso lavoro,” ci spiega Ayrault.
“In tutto c’erano 40,000m2 di capannoni a livello del suolo.
La maggior parte dedita a
magazzini, ma c’era anche una
palazzina di uffici con un
seminterrato e due piani.
IL FUTURO DELLA
DEMOLIZIONE E’
IN BUONE MANI
Ce ne parla TONY LAWRENCE.
“Il progetto durerà circa
cinque mesi. Alla fine avremo trattato
qualcosa come 70.000 tonnellate di
cemento armato.”
Palardy, con sede nella regione
meridionale di Vendée è una delle società
coinvolte nel progetto e si occupa della
demolizione delle costruzioni e delle
fondazioni.
S P I R I T 27
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
Sul cantiere di Poitier ha quattro escavatori da
demolizione, di cui tre Volvo. Il più grande è un EC460CLD da
46 tonnellate con un frantumatore da sei tonnellate. Inoltre vi
sono due EC360, una macchina standard e una che può essere
attrezzata con una configurazione ad alto sbraccio.
La linea di escavatori Volvo ad alto sbraccio monta
bracci da 17-32 metri e può movimentare attrezzi fino a 3,5
tonnellate.
Page 28
da enormi sfere d’acciaio che penzolavano dalle gru. Ora le cose
sono cambiate.
“Negli ultimi anni il settore è stato trasformato ed è in
continua evoluzione,” ci spiega Ayrault. “Oggi i cantieri di
demolizione non sembrano più delle zone di Guerra. Non è più
come una volta. Al contrario, sono molto puliti e non si
discostano molto dalla media dei cantieri edili.
“Ci siamo avvicinati alle macchine Volvo per la prima
volta circa due anni fa,” ci racconta Ayrault. “Il nostro
stabilimento stava diventando vecchio e aveva bisogno di essere
rimodernato, quindi ne abbiamo provata una. Ora abbiamo sei
escavatori e una pala gommata Volvo. Un tempo avevamo diverse
marche di macchine mentre ora abbiamo soprattutto Volvo o
Hitachi. In futuro ci fidelizzeremo sempre di più.”
“Tutto è decisamente sotto controllo e il lavoro si
svolge in diverse fasi. I nuovi motori Volvo sono più silenziosi
e consumano meno carburante. Non c’e paragone con le
macchine che avevamo prima. E per i ragazzi in cabina c’è
maggior comfort del sedile e in termini di spazio e di layout.
Semplicemente si tratta di un ambiente di lavoro dove si
lavora più volentieri, il che non è che un vantaggio per tutti.
In condizioni migliori si lavora meglio, semplice!
Fino a non molto tempo fa i cantieri di demolizione
erano caratterizzati da rumore, polvere, sporco e, naturalmente,
“La prima fase del nostro lavoro consiste nello
sgombrare e nel ripulire le costruzioni. Buona parte di questo
S P I R I T 28
lavoro viene svolto manualmente o con piccole macchine. Si
tratta della cosiddetta ‘decostruzione selettiva’ prima di fare
entrare in azione gli escavatori grandi.
“Oggi si da molta importanza al riciclaggio e
all’ambiente. Ricicliamo tutto ciò che può essere riciclato. Non
solo il cemento armato che viene frantumato e usato nei progetti
di ingegneria civile. Vi sono anche aziende specializzate nel
riutilizzo di legno e intonaco e di altri materiali.”
Inoltre, aggiunge Ayrault, a differenza di quanto si
possa pensare la demolizione non è pericolosa. Le sfere d’acciaio
infatti sono state sostituite da programmi prudenti e sofisticate
demolizioni passo dopo passo. La sicurezza è un tema
fondamentale, aspetto garantito anche dai vantaggi di Volvo.
Non si tratta solo di rinforzi e protezioni speciali
all’esterno delle macchine. Il pacchetto di sicurezza
dell’operatore comprende cinture di sicurezza, luci efficienti,
minori punti morti, minori vibrazioni e livello sonoro e una
“OGGI SI DA MOLTA IMPORTANZA AL RICICLAGGIO
E ALL’AMBIENTE. RICICLIAMO TUTTO CIO’ CHE
PUO’ ESSERE RICICLATO.”
chiara visuale dell’area di lavoro..tutto ciò contribuisce a rendere
le macchine ideali per questo tipo di lavoro.
Inoltre c’è il sistema di protezione cabina leader di
settore, FOGS (Falling Object Guard Structure) . Forza,
durabilità, sicurezza, ergonomia e comfort dell’innovativa cabina
Volvo Care, ne fanno le macchine ideali per il lavoro di
demolizione.
Sempre secondo Ayrault la loro versatilità completa
l’opera. “Grazie alla nostra serie di attrezzature, come pinze,
S P I R I T 29
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
Page 30
IN GIRO PER IL MONDO
polverizzatori per cemento, rastrelli e cesoie per strutture
metalliche, oggi siamo in grado di fare praticamente tutto.”
Per Palardi il progetto Poitiers è andato bene.
VIETNAM
“LE OFFICINE DI ASSISTENZA VOLVO SONO
OVUNQUE E QUESTO CONSENTE DI RISOLVERE I
PROBLEMI RAPIDAMENTE.”
“Si tratta di un grosso cantiere e c’è molto spazio per
lavorare. Avevamo bisogno di macchine grandi e non ci sono stati
problemi particolari. Ovviamente ci sono stati alcuni guasti,
questo è normale quando le macchine sono impegnate in linee di
lavoro così esigenti, ma si è sempre trattato di problemi piccoli e
le officine di assistenza Volvo sono ovunque, il che consente di
risolvere i problemi rapidamente.”
Come responsabile della divisione demolizione di
Palard, Ayrault, 40 anni, sposato con due figli, afferma che è
meglio lavorare sulla carta, valutare i progetti e chiudere i
contratti piuttosto che lavorare sul campo.
“Sono sicuro che nessuno resterebbe impressionato
dalle mie capacità di operatore” afferma.
“Nel demolire un edificio non si prova nessuna
emozione particolare. Si tratta soprattutto di capannoni industriali
in cattivo stato e dismessi. Sarebbe un po’ diverso se dovessi
demolire qualcosa che abbia contribuito a costruire, ad esempio
nel lavoro precedente quando mi occupavo di costruzione.
“Può darsi che accada magari quando avrò 60 anni,
spero non prima!”
Ce ne parlano BRIAN O’SULLIVAN e NIALL EDWORTHY.
S P I R I T 30
S PI R IT31
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
Page 32
NELLA CLASSIFICA DELLA CRESCITA ECONOMICA DELL’ASIA IL VIETNAM E’ SECONDO SOLO ALLA SUA
VICINA SETTENTRIONALE, LA CINA.
I
L VIETNAM È UN PAESE CHE STA
CRESCENDO IN FRETTA, AD ALTA
DENSITÀ DI POPOLAZIONE, NONCHÉ UNA
DELLE ECONOMIE DELL’ASIA A PIÙ RAPIDA
CRESCITA. CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI PER
RITENERE
L’OBIETTIVO
CHE
DI
POSSA
RAGGIUNGERE
DIVENTARE
UN
PAESE
TOTALMENTE SVILUPPATO ENTRO IL 2020.
Dalla fine degli anni ’80 il governo ha
compiuto incredibili passi avanti per smantellare
un’economia basata sull’agricoltura, a pianificazione
centrale e inflessibile. Da quando il paese ha aperto i
propri mercati al resto del mondo gli investimenti sono
affluiti numerosi e nella classifica della crescita
economica dell’Asia ora è secondo solo alla sua vicina
settentrionale, la Cina. Nel 2007 l’economia è cresciuta
del 8,5% e il governo di Hanoi prevede un tasso di
crescita simile anche per i prossimi quattro anni.
Un altro vantaggio economico del paese è che
oltre il 50% dei suoi 86 milioni di abitanti ha meno di 35
anni. Gli Stati Uniti rappresentano il principale partner
commerciale, con esportazioni verso questo Paese che dal
2001 al 2007 sono cresciute del 900%. Dopo 12 anni di
trattative, nel gennaio 2007, il paese è entrato a far parte
dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Il Vietnam sta intensificando la produzione
mineraria per stare al passo con la sua fervente
economia. Si prevede che il fabbisogno di energia del
Paese aumenti ad un tasso del 18-20% annuo ed è
prevista la costruzione di almeno sette nuove centrali
alimentate a carbone.
S PI R IT32
“PENSIAMO CHE LE MACCHINE VOLVO SIANO PIU’
EFFICIENTI RISPETTO AGLI ALTRI VEICOLI DI UN
15-17%.”
La domanda interna di combustibile è tale che il
Paese ha dovuto tagliare le vendite di carbone all’estero
nonostante resti uno dei principali esportatori di questo
prodotto, soprattutto in Cina e Giappone.
La maggior parte del carbone del paese deriva dalle
miniere a cielo aperto di Halong Bay, un’area di incredibile
bellezza che si è presto trasformata in una delle principali
destinazioni turistiche del Vietnam. Situata nella regione di nord
est, Halong, che significa ‘La Baia del Drago che Scende’ è
Patrimonio dell’UNESCO, grazie alla ricchezza di risorse naturali
e ai bellissimi panorami. La baia presenta una costa lunga 120km
ed è formata da oltre 3000 isole monolitiche ricoperte di una
vegetazione che sale dall’oceano per dare vita a uno spettacolo
mozzafiato.
Il carbone estratto dalla società per azioni Ha Tu Coal
di Halong Bay viene venduto sia ai clienti nazionali che
oltreoceano, in Giappone, Korea, Cina, Malesia e Indonesia, tra
gli altri. Dal cantiere di Ha Tu ad Halong Bay ogni anno vengono
estratti 25 million m3 di materiale di scarto e 3 milioni di
tonnellate di carbone. Troung Thanh Xuan, responsabile della
divisione mezzi di Ha Tu ci spiega che per trasportare il carbone
e il materiale di scarto attraverso il cantiere occorrono macchine
affidabili e molto potenti.
“Nel 1997 abbiamo provato i due primi dumper
articolati A35C Volvo e oggi abbiamo 45 dumper articolati
Volvo, tre motor grader Volvo e una pala gommata Volvo,”
afferma Troung Thanh Xuan. “Le macchine Volvo rispondono a
tutte le nostre esigenze.”
Inoltre Ha Tu possiede 25 modelli A40D Volvo, 10
A30D Volvo e otto A35D Volvo e secondo Troung Thanh Xuan,
vi sono tre ragioni principali per scegliere le macchine Volvo
rispetto a quelle della concorrenza.
“Il nostro cantiere si trova già a 125m sotto il livello
del mare quindi abbiamo bisogno di macchine in grado di
movimentare angoli ed altezze elevati” ci spiega. “Si tratta di
scelte valide per zone con condizioni stradali difficili. Inoltre le
macchine consumano poco carburante. Pensiamo che le
macchine Volvo siano più efficienti rispetto agli altri veicoli di un
S P I R I T 33
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
15-17%, oltre ad essere rispettose dell’ambiente grazie alle basse
emissioni di biossido di azoto. Per noi si tratta di un aspetto
molto importante in quanto Halong Bay vanta molte risorse
naturali che rappresentano un grande vantaggio per il Vietnam,
quindi dobbiamo prenderci cura dell’ambiente.”
Le macchine di Ha Tu lavorano per 16,5 ore al giorno
con tre o quattro operatori per ogni macchina che si alternano su
turni in terreni difficili e condizioni spesso bagnate e scivolose,
specialmente nella stagione dei monsoni. Quando il clima è secco
spesso l’aria nelle miniere è caratterizzata da nubi di polvere. La
sicurezza delle macchine Volvo insieme all’ambiente silenzioso,
confortevole e pulito delle cabine con aria condizionata, sono
diventati fattori importanti per la decisione di investire in queste
macchine.
Prima di acquistare le macchine Volvo nel 1997,
Ha Tu aveva acquistato dumper rigidi , quali i Belaz 7522 e
7542 di produzione bielorussa , e i giapponesi Komatsu
HD 320-3 e HD 325-5. “Dopo avere provato sul cantiere il
modello Volvo A35C, abbiamo visto che presentavano diversi
vantaggi rispetto ai dumper rigidi della stessa capacità,
specialmente in condizioni stradali difficili,” ci spiega
Nguyen Hong Son, vice direttore responsabile degli aspetti
tecnici di Ha Tu.
S PI R IT34
Page 34
LE MACCHINE DI HA TU LAVORANO PER 16,5
ORE AL GIORNO SU TERRENI DIFFICILI E SPESSO
IN CONDIZIONI BAGNATE, SPECIALMENTE NELLA
STAGIONE DEI MONSONI.
Secondo Ha Tu, rispetto alle macchine della
concorrenza della stessa categoria, le macchine Volvo
garantiscono una disponibilità macchina superiore del 20%.
Nguyen Hong Son è impressionato anche dei servizi di assistenza
tecnica, manutenzione e velocità di fornitura dei pezzi di
ricambio di Cosh Company, Ltd, il concessionario ufficiale di
Volvo Construction Equipment nella regione.
La cava Gurovo Beton situata a 130km a sud di Mosca è sopravvissuta a condizioni economiche difficili.
“La manutenzione puntuale e le riparazioni veloci
che abbiamo ricevuto dal nostro servizio tecnico entusiasta e
instancabile a Cosh sono per noi un grande vantaggio,”
dichiara.
Ma come ci racconta BRIAN O’SULLIVAN è stato previsto un nuovo investimento per trarre vantaggio
dall’ambizioso programma di costruzione in Russia.
S P I R I T 35
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
2:09 pm
Page 36
Alexander Sergeevich Bobkov, è responsabile delle
attrezzature.
Bobkov, responsabile delle attrezzature. “Le Belaz si piantano
facilmente nel fango quindi in base alle condizioni della
superficie di trasporto decidiamo dove usare ogni tipo di
macchina.”
Nel 1951 il Ministero dell’Industria fondò la cava Gurovo
Beton, nella regione Tua, a sud di Mosca, impiegando operai
che utilizzassero solo martelli e scalpelli per estrarre e
frantumare calcare da utilizzare nella produzione di asfalto e
cemento. (In russo Beton significa ‘Cemento’).
Negli anni ’60 e ’70 la cava ha registrato un boom, ma
la fine degli anni ’90 fu teatro di una grave recessione in Russia,
con la produzione di calcare scesa a livelli bassissimi. “In realtà
non abbiamo mai chiuso,” racconta il direttore generale Nikolay
Nikolaevich Polnikov, “ma la mancanza di investimenti significa
che abbiamo dovuto affrontare problemi reali.”
Nel 2006 Heidelberg Cement ha acquistato una quota
di maggioranza della società. Heidelberg è leader globale di
mercato per quanto riguarda i materiali inerti e uno degli attori
principali nel campo del cemento, calcestruzzo e altre attività
collegate, che ne fanno uno tra i principali produttori di materiali
edili. La compagnia conta 68.000 dipendenti in oltre 50 paesi.
Grazie a questa forte struttura per Gurovo Beton si è trattato di
una vera rivoluzione e la cava da 123 ettari e 330 dipendenti da
allora non ha mai dovuto chiudere.
L’intera cava è stata rimodernata. Oltre a un nuovo
frantoio austriaco, attualmente è in costruzione un impianto
S P I R I T 36
Nonostante sia ricca di olio combustibile in Russia il
carburante è tutt’altro che economico. “Qui il diesel è più caro
della benzina, e per il carburante spendiamo di più che negli
USA,” continua Alexander Bobkov. “Al momento di scegliere le
macchine Volvo si è trattato di un fattore importante, grazie alla
loro reputazione di efficienza nei consumi.” L’efficienza nei
consumi non è che un’area dove Heidelberg sta cercando di
ridurre i costi. Se non fosse per la qualità dell’argilla, rimuovere
tali quantità di materiale di scarto sarebbe difficile da giustificare
con il semplice costo del suolo.
NONOSTANTE SIA RICCA DI PETROLIO, IN RUSSIA
IL CARBURANTE E’ TUTT’ALTRO CHE ECONOMICO.
vecchia linea di potenza da 6.000kV è scomoda,” afferma
l’assistente del direttore, Victor Oskarovich Albertin. “Basta un
temporale per metterla fuori uso e ci vuole un giorno per
spostarla da una parte all’altra.”
cinese per il cemento, verranno installati nuovi nastri
trasportatori e ristrutturati gli uffici. Ma il segreto del successo
a lungo termine consiste nella completa modernizzazione delle
attrezzature mobili della cava. È arrivata una nuova flotta di
macchine movimento terra Volvo, che comprende pale gommate
(L90E, L110F, L150F, tre L220F e L220E), un escavatore
EC210Blc, un escavatore gigante EC700Blc e tre dumper
articolati A40E.
Non si può dire che queste nuove macchine stiano
sostituendo le vecchie, ma stanno sostanzialmente cambiando il
metodo di lavoro nella cava. Uno dei principali problemi della
cava consiste in come rimuovere lo spessissimo materiale di
scarto che ricopre il calcare, che misura tra i 40 e gli oltre 50m.
In passato la cava ha utilizzato un vecchio escavatore elettrico ad
elevata potenza, in grado di tagliare una superficie alta 11 m.”La
Entro l’anno prossimo gli escavatori elettrici verranno
sostituiti dall’escavatore Volvo da 70 tonnellate, attrezzato con
una benna da 5m3 in grado di tagliare una superficie più piccola,
di 8 m. Il più piccolo EC210Blc è attrezzato con un martello
idraulico per frantumare i blocchi che vengono sparati
quotidianamente, troppo grandi per entrare nel frantoio.
L’EC700Blc alimenta anche uno dei dodici dumper
rigidi da 30 e 45 tonnellate, Belaz, di produzione bielorussa o i
dumper articolati Volvo A40E da 39 tonnellate. Le macchine
Volvo si stanno dimostrando efficienti nella rimozione di
materiale di scarto e i loro cassoni riscaldati funzionano meglio
per la rimozione di argilla rossa/nera, umida e appiccicosa ed
evitare di ‘portarla avanti e indietro’ ad ogni viaggio. “Le
macchine Volvo presentano migliori capacità operative nelle
condizioni scivolose in primavera e in inverno, consentendo di
mantenere la produzione,” afferma Alexander Sergeevich
Le nuove macchine Volvo si stanno dimostrando
affidabili e coperte da un contratto di assistenza clienti ‘blu’, il
che significa che la cava deve occuparsi solo della manutenzione
ordinaria quotidiana. Le macchine sono anche efficienti,
aiutando la cava a produrre più dell’attuale fabbisogno. Mentre
attualmente il principale prodotto della cava sono gli inerti da
5-20mm, (utilizzati per la produzione di cemento) la sovrap
produzione cesserà entro pochi mesi con l’entrata in funzione
del nuovo impianto di cemento, che con la sua capacità annua
di 1,85 milioni di tonnellate assorbirà la maggior parte della
produzione della cava.
La tempistica non potrebbe essere migliore.
Concentrandosi sulla maggiore produttività e sulla riduzione
dei costi, con una flotta moderna di macchine movimento terra
e le ultime novità per quanto riguarda la frantumazione e la
produzione di cemento, Heidelberg e Gurovo Beton sono pronte
per capitalizzare i ricchi programmi di espansione della Russia
nel campo del petrolio e del gas. Con una riserva di 54 milioni
di metri cubi di argilla Gurovo Beton ha davanti a se diversi
anni di efficiente produzione. Grazie alle ultime tecnologie e ai
macchinari a disposizione, ne ha fatta di strada da quando si
usavano martelli e scalpelli!
S P I R I T 37
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:15 am
Page 38
Ce ne parla TONY LAWRENCE.
I MOTORGRADER VOLVO SULLA STRADA GIUSTA VERSO IL SUCCESSO INDIANO
Si dice che un vero cinese non si possa ritenere tale se non
ha visto la Grande Muraglia. E probabilmente non ci si può
ritenere un vero indiano fino a quando non si abbia guidato
lungo la NH7, la più lunga, moderna e adorata strada
nazionale del paese. È un’idea che sicuramente dovrebbe
allettare Devendra Kumar.
Devendra Kumar lavora per JMC Projects (India) Ltd,
importante società edile e di infrastrutture a rapida crescita con
sede ad Ahmedabad. Vice direttore generale dello stabilimento e
della divisione macchinari, attualmente si occupa di 350 uomini
impegnati in un programma per ampliare 150 km di strada della
NHT tra Madurai e Trichi, nello stato meridionale di Tamil
Nadu. I lavori sono iniziati tre anni fa e dovrebbero essere
completati entro la fine del 2008.
“Si tratta di un lavoro molto impegnativo. Lavoriamo
giorno e notte come richiede la situazione. Abbiamo due motor
S P I R I T 38
grader 720A Volvo che lavorano circa 12 ore al giorno. Questa è
l’India. È dura, ma si sono comportati in modo perfetto.”
Sembra proprio che non si riesca a vedere la Grande
Muraglia cinese dalla luna, nonostante si estenda per 6.400 km
lungo il paese. Così come non è possibile vedere la NH7
nonostante l’incredibile lunghezza di 2.369 Km e che collega la
città di Kanyakumari, appollaiata nel punto più a sud del
continente indiano dove si incontrano il Mare d’Arabia, il Golfo
del Bengala e l’Oceano Indiano, con a nord est la città sacra di
Varanasi, sulle rive del fiume Gange.
Una volta le strade dell’India non erano congestionate
da macchine, ma da biciclette, motorini, rickshaw e vacche.
Tuttavia, le strade statali dell’India ricoprono solo il due percento
di tutta la superficie indiana, 3.300.000 km di rete stradale, ma
trasportano circa il 40 percento di tutte le merci e dei passeggeri,
e non hanno niente a che vedere con quel cliché. Molte possono
vantare due corsie in entrambe le direzioni, con quattro corsie
nelle città principali e insieme al sistema ferroviario costituiscono
linee di comunicazione vitali per la salute economica del paese.
Insieme al proliferare dell’economia crescono anche i proprietari
di veicoli e così anche la costruzione di strade.
“JMC comprò la prima Volvo nel 2002,” afferma
Kumar, ingegnere meccanico per formazione. “All’epoca in India
Volvo non era un nome conosciuto, rispetto ad altri produttori e
joint venture stranieri.”
“Ora le cose sono cambiate, da quando i clienti sono
diventati sempre più consapevoli di valori come qualità a lungo
termine, minimi fermi macchina ed economia dei consumi
rispetto al costo di acquisto iniziale.
“JMC stava per iniziare a lavorare su un progetto e il
cliente chiese che venisse utilizzato un motor grader Volvo. Tutto
S P I R I T 39
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:16 am
Page 40
L’AMBIZIOSO PROGRAMMA DI COSTRUZIONE DI STRADE SEMBRA CONTINUARE.
qui, in quanto a suo parere si trattava della miglior macchina
sul mercato. Quindi ne abbiamo presa una e realizzato che il
cliente parlava a ragion veduta.”
In India i progetti di infrastrutture sono
sicuramente i più difficoltosi. I macchinari devono sopportare
grandi distanze, l’India vanta una territorio di circa 3.000.000
di metri quadrati che ne fanno il settimo paese più grande
del mondo, oltre a riuscire ad operare in modo tranquillo ed
efficiente con temperature elevate (le temperature di lavoro
possono superare i 40°C) e dovendo affrontare elementi
naturali quali le stagioni dei monsoni.
Come Ottenere il Meglio da
un Paesaggio Roccioso
Ce lo racconta DANIEL C. BROWN.
Anche gli operatori devono affrontare queste
condizioni. Se devono lavorare bene per lunghi periodi il
comfort rappresenta una priorità. Chiedete a queste persone
impegnate sul fronte di tali attività, quali la rimozione del
cantiere o lavori di livellatura, e sicuramente vi citeranno la
spaziosa cabina leader di settore con sistemi ROPS (Roll
Over Protection Structure) e FOPS (Falling Objects
Protection Structure), il sofisticato impianto di aria
condizionata e l’avanzato sedile a sospensione, oltre a tutti i
dettagli del treno di potenza o dell’economia dei consumi
della macchina. Dopo tutto la cabina è il luogo dove
trascorrono la maggior parte della giornata.
In seguito al sempre più crescente numero di
macchine in India (ogni anno vengono vendute da uno a due
milioni di auto nuove) l’ambizioso programma di costruzione
di strade sembra continuare.
Sembra anche che JMC, che aveva partecipato alla
costruzione della rete della tanto acclamata Delhi Metro, in
futuro intenda acquistare altre macchine Volvo, sempre che
Kumar, sposato con due bambini, e i suoi operatori non
abbiano nulla in contrario.
“Abbiamo 5.000 dipendenti e tra i nostri
macchinari vi sono 500 macchine di tutti i tipi, da un’unità
dosatrice di cemento ai motor grader, escavatori e pale
gommate, ecc. Stiamo crescendo molto in fretta insieme al
trend atuale, il che significa che anche i nostri acquisti stanno
andando molto rapidamente.”
S P I R I T 40
Quando si presenta una svolta economica negativa ed è
sempre più difficile trovare lavoro, lo specialista di
paesaggistica Cameron Stevens non se ne sta certo seduto a
guardarsi intorno ad ammirare alcuni dei paesaggi più belli
che la sua società abbia creato, ma insieme alla sua squadra
si è attivato per setacciare il territorio in cerca di altri lavori.
“Quando qui ad Albuquerque le cose si esauriscono ci
attiviamo,” ci racconta Stevens, titolare e presidente di Accent
Landscape Contractors. “Lavoriamo in tutto lo Stato del New
Mexico, nel Colorado del sud, nell’Arizona orientale e il Texas
occidentale.”
S P I R I T 41
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:16 am
Page 42
“SE UNA MACCHINA SI ROMPE CE NE PRESTANO
“LE MACCHINE VOLVO HANNO DECISAMENTE
UN’ALTRA IN MODO DA NON PERDERE NEANCHE
CONTRIBUITO ALLA NOSTRA CRESCITA.”
UN COLPO.”
Cameron Stevens
Negli anni recenti gli utili di Accent hanno registrato
una forte crescita, ma nell’ultimo anno o giù di lì, in linea con il
rallentamento dell’economia degli Stati Uniti, definire nuove
attività è stato un po’ più difficile. Per affrontare il problema in
modo diretto, Stevens ha istruito i suoi due periti affinché
portassero il numero di offerte per i nuovi progetti da 15 a 25 al
mese, circa il 25 percento in più rispetto al solito.
trasformarli in uno stato decisamente migliore rispetto a come li
abbiano trovati. Uffici, cantieri industriali, strade, campi sportivi,
parchi, cimiteri, chiese, scuole a altre strutture accademiche,
edilizia residenziale, strade, progetti pubblici, sistemi di
irrigazione per campi da golf, negozi al dettaglio, caserme….tutti
quanti si sono sottoposti a qualche trattamento di bellezza da
parte di Accent.
“Se un anno fa ci avessero proposto un lavoro da
100.000 $ a Clovis, New Mexico, probabilmente non lo
avremmo accettato perché eravamo troppo impegnati.
Quest’anno invece parteciperemmo alla gara,” aggiunge Stevens,
che iniziò l’attività di paesaggistica circa 30 anni fa quando era
ancora al secondo anno della Texas Technical University per
tentare un piccolo investimento. Nel 1982 aprì il suo primo
ufficio a El Paso, Texas per aprirne un altro tre anni dopo oltre il
confine ad Albuquerque, New Mexico.
Stevens ci spiega che in questi giorni la sfida più
grande consiste nel fare fronte al rapido aumento dei costi. Per
citare un esempio i prezzi dei tubi da irrigazione in PVC hanno
subito un’impennata in quanto derivano dal petrolio.
Oggi, Accent vanta 12 squadre di addetti alla
paesaggistica di dimensioni diverse, dai cinque ai sei uomini, fino
a 12 o più. Tra di loro le squadre riescono a lavorare su oltre 15
progetti alla volta e in teoria non esiste nessun tipo di paesaggio
o di costruzione che esuli dalla loro esperienza di riorganizzarli e
S P I R I T 42
“L’altro giorno ho ricevuto un preventivo per
un’armatura in acciaio e il fornitore mi ha detto che poteva
garantire quel prezzo per 48 ore,” aggiunge Stevens. “Dopo di
che mi ha detto ‘Chissà cosa succederà?’ Se un anno fa mi
avessero detto che per il gasolio avrei speso 5$ al gallone avrei
pensato che fossero pazzi. Ma eccomi qui a spendere ancora di
più per il diesel.”
Una soluzione che ha adottato contro la scalata dei
prezzi è stata quella di acquistare i materiali in anticipo.
All’inizio del 2008 in previsione di ulteriori aumenti dei prezzi,
Accent ha acquistato due camion di tubature in PVC
accaparrandosele per esigenze future. I tubi costano circa 50.000 $,
ma acquistandoli all’epoca e in tale quantità Stevens ha potuto
risparmiare intorno al 21 percento.
Stevens è soddisfatto delle macchine movimento terra
Volvo che ha acquistato negli ultimi tre anni. Attualmente la
società possiede cinque terne BL70 e 10 minipale Volvo,
entrambe modelli MC90 e MC90B.
“Le macchine Volvo hanno decisamente contribuito
alla nostra crescita,” afferma Stevens. “Le macchine ci
consentono di svolgere più lavoro e più in fretta. Sembra che i
ragazzi le apprezzino di più delle Case o dei Bobcat, per questo
abbiamo deciso di affidarci alle macchine Volvo.
“Ci siamo standardizzati a Volvo per una serie di
ragioni. Primo per consentire di utilizzare e formare le persone
sulla stessa macchina. Secondo per avere un unico
concessionario, Golden Equipment, a cui abbiamo mostrato
fedeltà e dal quale ci aspettiamo lo stesso trattamento. Infatti si
prende cura di noi. Se una macchina si rompe ce ne prestano
un’altra, in modo da non perdere neanche un colpo e per il
successo della nostra attività questo è fondamentale.”
In più, gli operatori di Accent sono soddisfatti delle
prestazioni delle macchine Volvo. “Mi piace la forza di strappo
delle terne Volvo,” afferma Neal Tanner, project manager in
Accent. “Apprezzo la forza a 360° dell’impianto idraulico. I
comandi idraulici sono scattanti e rapidi. Mi piace il fatto di
premere un pulsante per controllare il movimento avanti e
indietro. Tale comando è tutto nel joystick per il braccio
anteriore della pala. Non c’è bisogno di staccare la mani.”
Inoltre Tanner apprezza il fatto che un unico joystick
controlli il braccio e il movimento dell’escavatore, mentre un
altro controlla bilanciere e benna. Con il semplice scatto di un
interruttore è possibile cambiare i comandi da destra a sinistra
per poi cambiare di nuovo. Per Tanner le minipale sono state una
rivelazione, soprattutto i modelli MC90B. “Presentano
un’incredibile forza di sollevamento,” aggiunge. “Inoltre a volte
devono sopportare il nostro uso smodato, ma nonostante ciò non
ci hanno mai dato problemi. Gli cambiamo l’olio e i filtri e loro
vanno come delle schegge.”
S P I R I T 43
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:16 am
Page 44
Impiegati
Modello
Creare un modellino in scala perfettamente
funzionante di una finitrice per asfalto può
sembrare un lavoro divertente, anzi lo è... Ma
come ci racconta BRIAN O’SULLIVAN dalla
Germania, il tirocinio presso lo stabilimento
Halmen di Volvo comporta anche un’enorme dose
di duro lavoro per riuscire a completare gli studi.
L’eccellenza ingegneristica è fondamentale per la
mentalità tedesca. Solo la migliore qualità risulta accettabile sia
che si tratti di una macchina, un orologio o una semplice vite.
Secondo la mentalità tedesca tutto deve essere ben fatto,
funzionare in modo efficiente e durare per sempre. E uomini e
donne che rendono possibile tutto ciò, gli ingegneri, sono tenuti
in grande considerazione. In Germania i bambini da grandi non
sognano di fare gli avvocati o i contabili, vogliono diventare
ingegneri…
Grazie ad un’economia in ripresa oggi in Germania è
spesso difficile trovare ingegneri qualificati, e creare degli abili
uomini d’affari dal nulla non è facile. Per natura l’ingegneria
riguarda sia ciò che si fa con le mani sia ciò che si fa con la testa.
Fortunatamente la Germania non ha abbandonato l’abitudine di
offrire tirocinio ai giovani aspiranti e alcuni sono addirittura
migliori rispetto ai programmi adottati presso la fabbrica di
finitrici e compattatori per asfalto dello stabilimento di Hameln,
in Germania.
Probabilmente Hameln è più famosa per il suo
Pifferaio Magico, ma lo stabilimento Volvo è un centro di
eccellenza per la produzione di piastre finitrici, che vengono
esportate in tutto il mondo. Mantenere il livello di competenza
rappresenta il principale elemento motore della serie di corsi
attualmente proposti. Il programma principale del tirocinio,
comporta grandi numeri, dura 36 mesi e prevede un anno nella
‘bottega di apprendistato’, quindi altri due anni in fabbrica con
un giorno alla settimana al college. A ciò si aggiunga un rigido
programma che abbina un tirocinio al diploma di laurea o al
dottorato.
Questo programma è attivo dal 1989 e il primissimo
studente, Dirk Heusing, oggi è il direttore delle attività. Partire
S P I R I T 44
“L’ESPERIENZA PRATICA ABBINATA ALLA TEORIA
SCOLASTICA E UNIVERSITARIA RAPPRESENTANO
UNA COMBINAZIONE DECISAMENTE VINCENTE.”
dal livello di tirocinio fino al senior management in Germania è
ancora un esercizio raro, ma l’affabile 39enne Heusing considera
il tirocinio un’importante base del suo successo. Proprio grazie al
suo background Heusing è un grande sostenitore
dell’apprendistato di oggi. Con i ragazzi impegnatissimi tutto il
giorno sarebbe difficile ignorarli anche considerando che il suo
ufficio è proprio sopra la bottega di apprendistato.
“L’esperienza pratica abbinata alla teoria scolastica e
universitaria rappresenta una combinazione decisamente
vincente,” afferma Heusing. “Gli apprendisti vengono formati in
diverse discipline. Idraulica, lavorazione a macchina, elettronica e
assemblaggio, nulla escluso, in modo che quando inizino a
lavorare a tempo pieno in azienda siano immediatamente
operativi e possano lavorare nella produzione, controllo di
qualità, manutenzione, praticamente ovunque, consentendo così
una grande flessibilità.”
Attualmente ad Hameln vi sono 24 studenti, di cui sei
impegnati nell’apprendistato integrato e nel corso di laurea.
Quest’ultimo corso richiama un grande numero di studenti in
quanto abbina un tirocinio concentrato con l’insegnamento
universitario. Nei primi due anni i ragazzi (per ora non ci sono
donne) sono impegnati dal lunedì al venerdì nella ‘bottega’ di
apprendistato dove apprendono le nozioni di base, quali come
usare un trapano, un tornio, una macchina perforatrice, ecc.
Quindi da giovedì a sabato frequentano l’Università di Scienze
Applicate vicino ad Hannover dove frequentano il corso di
laurea in ingegneria meccanica. “Resta solo la domenica,” sorride
Heusing, “quando ovviamente devono fare i compiti!”
“E’ tosta!” afferma Alexander Schmidt, che si è
laureato l’anno scorso e che ora lavora in azienda. “Ma una volta
completato il programma si sa come funziona tutto, fin dalla
primissima esperienza, e non solo la teoria.” Torsten Muscharski,
responsabile risorse umane è d’accordo. “I primi due anni sono
durissimi per gli studenti,” racconta. “Si tratta di un impegno
sette giorni su sette. Ma il lato positivo è che le loro qualifiche
sono sponsorizzate da un datore di lavoro che gli riconosce uno
stipendio, essi guadagnano un’esperienza impareggiabile in un
vero stabilimento, e questo comporta un’ottima possibilità per
trovare lavoro una volta completati gli studi.”
Hans-Wilhelm Zeddies è il simpatico e stimato
responsabile della bottega di apprendistato. Nel corso di questi
25 anni di lavoro ha supervisionato il training di centinaia di
ingegneri.”Abbastanza per una grande azienda,” sorride. “Dopo
10 anni di scuola dell’obbligo i ragazzi vengono da noi senza una
vera conoscenza del mondo del lavoro, quindi il nostro lavoro
consiste nel colmare queste ‘caselle vuote’ con il giusto
addestramento. Probabilmente oggi i bambini sono meno
concreti rispetto alle generazioni precedenti, ma quando vedono
come funzionano le cose sono altrettanto capaci.”
Il fulcro del tirocinio nella ‘bottega’ consiste nella
costruzione di un modello in scala di una finitrice. Ma non
S P I R I T 45
Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp
13/10/08
10:16 am
Page 46
“ Cerco le soluzioni
più innovative
sulla terra”
scambiatelo
per un giocattolo, si
tratta di riproduzioni
perfette della macchina reale e per crearne uno occorre il lavoro
di un anno di tutta la classe. “Gli studenti ricevono i disegni
originali e devono ridurre la macchina fino a 1/8 delle sue
dimensioni,” ci spiega Heusing. “La conoscenza dei nostri
prodotti è cruciale per produrre il modello, per questo gli
studenti devono osservare tutti i componenti in ogni minimo
dettaglio. Oltre a dover ridurre in scala tutti i particolari, devono
trovare il processo produttivo per farlo, lavorare sulla tecnologia
necessaria e preparare una nota dei materiali.”
solo capire l’ingegneria,” afferma. “Ma anche entrare a fare parte
di un team e imparare ad essere un bravo collaboratore sono
aspetti importanti.”
Al momento dell’articolo l’ultima finitrice Volvo era
quasi pronta per lasciare la mini linea produttiva. Ciò ha
richiesto 1.700 ore di lavoro e un costo teorico di circa 20.000
Euro, l’orgoglio degli apprendisti nel crearlo è tutto da vedere.
Grazie a sottili valvole idrauliche ed elettroniche e guarnizioni le
finitrici sono telecomandate e totalmente operative, come ci
dimostra prontamente Zeddies. “Costruire i modelli non significa
Volvo ha progetti ambiziosi di incrementare la
produzione e le vendite dei prodotti stradali in Europa. E mentre
anche il programma di tirocinio si sta ampliando, Dirk Heusing e
la sua squadra si stanno muovendo con molta cautela. “Per
completare gli studi queste persone necessitano di un grande
supporto”, conclude. “Non vogliamo rovinare una Cosa Bella.”
Nonostante il notevole investimento che la società
ripone in ogni apprendista, alla fine degli studi essi non sono
obbligati ad entrare in Volvo. Le qualifiche sono riconosciute a
livello nazionale e potrebbero lavorare ovunque, ma
praticamente tutti scelgono di restare. E’ incredibile come il 70%
di tutti gli studenti che abbiano conseguito la laurea e il corso
integrato di apprendistato lavori tuttora nello stabilimento di
Hameln.
Nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, Volvo Construction Equipment è nota per la
qualità, per la durata dei prodotti e per la convenienza dei costi di gestione. In pratica,
la stessa robustezza ed affidabilità che caratterizzano il nuovo Volvo FM. Supportato da
una rete di vendita estremamente competente, Volvo FM è oggi disponibile con
l’esclusivo cambio Volvo I-Shift e una cabina ergonomicamente riprogettata che facilita
al massimo la salita a bordo. Volvo FM. La grande forza di terra per i tuoi lavori più duri.
Trova la soluzione ideale per la tua impresa. Chiedi al tuo Concessionario Volvo Trucks.
MEZZI PESANTI VOLVO PER L’EDILIZIA
Volvo Trucks. DRIVING Progress
S P I R I T 46
www.volvotrucks.com
Scarica

olof persson - Volvo Construction Equipment