Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:13 am Page 1 NOVEMBRE 2008 NUMERO 29 spirit LA RIVISTA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT OLOF PERSSON IL NUOVO UOMO ALLA GUIDA DI VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT Escavatori Volvo: Mai stati così versatili prima d’ora Primo Piano su…: La sicurezza è il fulcro di Volvo In Giro per il Mondo: Il Vietnam, una delle economie dell’Asia a più rapida crescita Oltre a: Informazioni sui prodotti, relazioni sui cantieri e altro ancora … Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:13 am Page 2 La Rivista di Volvo Construction Equipment Novembre 2008 Numero 29 indice 5 9 Dentro il Progetto Olof Persson, il nuovo uomo alla guida di Volvo Construction Equipment. Escavatori Volvo Gli escavatori non sono mai stati così versatili. 13 Primo Piano su… La sicurezza è il fulcro di Volvo Construction Equipment. 23 La Vita Attraverso una Lente Debbie Hadwen, Responsabile Operativa della Volvo Ocean Race. Il fatto di essere leader globale nel settore del movimento terra è senz’altro una Grande Cosa, ma questo comporta sicuramente un certo numero di sfide. Sviluppare prodotti che si adattino alla domanda (sempre più diversificata) dei paesi di tutto il mondo non è un compito facile e prevedere le esigenze future della vostra base di clienti, quando questa base è distribuita in oltre 150 paesi, è tutt’altro che semplice. Fortunatamente esiste una soluzione facile a portata di mano che consiste nell’ “Ascoltare il Cliente”. Solo attraverso le esperienze reali è possibile giudicare il successo dei prodotti. Mentre le condizioni locali cambiano da un paese all’altro i clienti son accomunati da un desiderio comune: chiedono prodotti di elevata qualità che diano risultati a lungo termine. In questo numero di Spirit ascoltiamo il parere di clienti dalle zone artiche della Steppa russa alla ricca zona costiera del Vietnam. Inoltre raccogliamo commenti dai mercati maturi di Europa e Stati Uniti, dove il nuovo posa tubi radicale di Volvo sembra pronto per rivoluzionare l’industria del petrolio e del gas. Temi relativi a qualità, sicurezza e ambiente non hanno mai avuto più priorità nella società attuale. Fortunatamente tutti quanti risultano ben radicati nei valori chiave del Gruppo Volvo, valori profondamente radicati in ogni macchina movimento terra Volvo che produciamo. Ma progettare macchine più sicure non basta per porre fine agli incidenti, e questo mese vedremo come Volvo stia promovendo un approccio coordinato per garantire macchine più sicure, operatori perfettamente 31 In Giro per il Mondo Andiamo in Vietnam, una delle economie dell’Asia a più rapida crescita. 35 Forza di Gruppo Brian O’Sullivan ci porta in Russia a visitare la cava Gurovo Beton. addestrati e cantieri ben programmati. Questo mese ci offre anche l’opportunità di parlare con il nuovo Presidente e CEO di Volvo Constrution Equipment, Oloff Person. Amante del jogging, Olof è partito in quarta fino a prendere in mano le redini dal 1 novembre. Ha rilasciato la sua prima intervista a Spirit, nella quale ci racconta di alcune sue esperienze precedenti, del suo background internazionale e del desiderio di ascoltare e di imparare mentre è alla guida della società. Progettare, produrre e supportare prodotti per un mercato globale non è mai facile. Ma è ancora più difficile ora che i nostri mercati stanno 38 La Statale NH7 in India Tony Lawrence ci parla dei motor grader Volvo al lavoro. attraversando un periodo di insicurezza. Europa e Stati Uniti stanno rallentando dopo anni di forte crescita, mentre l’Asia e altri mercati internazionali continuano la loro rapida ascesa. Naturalmente nessuno è in grado di predire il futuro, ma concentrandosi nel soddisfare le 44 Impiegati Modello I tirocinanti presso lo stabilimento Volvo di Hameln, in Germania. aspettative dei clienti, qualunque possano essere, siamo in grado di dimostrare che in tempi incerti c’è sempre qualcuno su cui poter contare. Bill Law Direttore EDITO DA Volvo Construction Equipment DIRETTORE Bill Law SEGRETARIA DI REDAZIONE Audrey Grandjean PROGETTO EDITORIALE & DESIGN EMG Communications Ltd TRADUZIONE TESTI Lucia Carretti COLLABORATORI Daniel C. Brown, Niall Edworthy, Tony Lawrence, Brian O’Sullivan, Dan Waddell FOTOGRAFIE Michel de Bray, Christer Ehrling, Julian Cornish Trestrail PER LA CORRISPONDENZA POTETE SCRIVERE A VOLVO SPIRIT, VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT, HUNDERENVELD 10 – 1082 BRUXELLES, BELGIO O VIA E-MAIL ALL’INDIRIZZO [email protected] TUTTI I DIRITTI RISERVATI. È VIETATA LA RIPRODUZIONE, ARCHIVIAZIONE O TRASMISSIONE ANCHE PARZIALE DELLA PRESENTE PUBBLICAZIONE (TESTI, DATI O GRAFICA) SOTTO QUALSIASI FORMA O STRUMENTO SENZA LA PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI VOLVO CE. VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT NON AVVALLA NECESSARIAMENTE L’EFFETTIVA VERIDICITÀ O I FATTI PUBBLICATI NEL PRESENTE NUMERO. RIVISTA TRIMESTRALE, PUBBLICATA SU CARTA ECOLOGICA. WWW.VOLVOCE.COM Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 4 EDITORIALE DENTRO IL PROGETTO OLOF PERSSON E’CONCEDERE ORAAL NONNO DI UN MERITATO RIPOSO Esistono diversi modi per tagliare gli alberi. Personalmente, non abbiamo nulla in contrario se si continua a farlo con l’ascia del nonno. Le asce funzionano, lo hanno sempre fatto. E hanno pure il fascino del tradizionale. In Volvo amiamo le tradizioni, tanto quanto la spumeggiante e futuristica attività tipica della grossa multinazionale. Del resto stiamo andando avanti da quasi 100 anni. Ma preferiamo sempre guardare al futuro piuttosto che al passato. Il progresso è la nostra linfa vitale. Ed è da qui che arrivano i nostri processori forestali. Abbiamo studiato il mercato e abbiamo capito che si può fare di più. Anzi, abbiamo pensato che potevamo costruire il miglior processore forestale del mondo. Quindi ci siamo dati da fare e sono arrivati i nostri FB3800C, FB2800C e FBR2800C, che possono essere configurati per accogliere un processore forestale o una testata e processore ad alta resistenza. Queste macchine montano i nostri motori D9E, conformi alla normativa Tier 3, l’impianto idraulico load-sensing e le Cabine Volvo Care. Siamo solo all’inizio, ma siamo convinti che colpiranno positivamente sia voi che i nostri concorrenti. E non dimenticatevi: i processori forestali Volvo non si stancano mai! Non cigolano, non fanno rumore ne’ hanno bisogno del riposino pomeridiano. Sono addirittura riciclabili al 95 percento. Quindi andiamo avanti… concediamo alla vecchia ascia il suo meritato riposo. Ad essere sinceri ormai è passata di moda. Perché non ci date una chance? Vedrete che non tornerete più indietro. Il nuovo uomo alla guida di Volvo Construction Equipment. S PI R IT4 S PI R IT5 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 6 “DOVRO’ ASCOLTARE ATTENTAMETNE E IMPARARE IN FRETTA.” C ON UN’ESPERIENZA NEI TRENI AD ALTA VELOCITÀ, RAZZI E MOTORI AEREI, OLOF PERSSON È DETERMINATO A RICOPRIRE QUESTO RUOLO IN AZIENDA. MA PRIMA DOVRÀ ASCOLTARE, COME È ANDATO A SCOPRIRE BRIAN O’SULLIVAN. S PI R IT6 “Nei prossimi mesi mi verranno le orecchie più grandi di tutta la società,” dichiara divertito Olof Persson, 44 anni, alla fine di quella che deve essere stata una delle settimane più stressanti della sua vita. “Devo ascoltare attentamente e imparare in fretta.” Oltre ad essere un buon ascoltatore, Olof è anche un buon interlocutore. Dopo essere stato presentato all’inizio della settimana come il nuovo CEO e Presidente di Volvo Construction Equipment si è trovato presto sotto i riflettori; tenendo discorsi in pubblico, presentazioni in studi di registrazione televisivi e interviste telefoniche con i giornalisti. Nonostante sia il protagonista di frenetici articoli di giornale e storie su internet, Olof sta svolgendo l’ottimo lavoro di mantenere la calma, apparire rilassato e in generale divertito da tutte le attenzioni che sta ricevendo. “CONSIDERANDO LA CRESCITA IN TERMINI DI PRODOTTI, FATTURATO E AREE GEOGRAFICHE VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT E’ STATO UN SUCCESSO INCREDIBILE.” Qualità, Sicurezza e Rispetto per l’ambiente. Come membro del Comitato Esecutivo del Gruppo Volvo, Olof ha potuto osservare da vicino la recente incredibile crescita di Volvo Construction Equipment. “Considerando la crescita in termini di prodotti, fatturato e aree geografiche, Volvo Construction Equipment è stato un successo incredibile,” afferma. Seguire le orme di quello che è stato a lungo il suo predecessore, Tony Helsham, che assumerà un nuovo ruolo all’interno del Gruppo Volvo, non sarà facile, soprattutto ora che i mercati stanno rallentando dopo il periodo di massima crescita che si ricordi a memoria d’uomo. “Questo fermento si placherà presto,” sorride. “Il mio compito è quello di entrare in Volvo Construction Equipment con una certa modestia. Dovrò concentrarmi al 100% per riuscire a conoscere le persone e l’attività. Prima di parlare dovrò riuscire a capire bene i vari aspetti.” aerospaziale, ha contribuito ad ottimizzare i vantaggi della recente rapida crescita dell’industria degli aeromobili. Lascia la divisione Aero in ottima forma per il futuro. Recentemente la società ha ricevuto due grossi ordini di motori da Rolls Royce e Pratt & Whitney, che consentiranno a Volvo Aero di incassare oltre 13 miliardi di dollari nei prossimi quarant’anni! “Non mi sarebbe dispiaciuto restare in Volvo Aero,” racconta Olof, “ma la prospettiva di entrare in Volvo Construction Equipment era assolutamente un’occasione da non perdere”. Olof arriva da Volvo Aero, dove era entrato nel 2006. Concentrandosi sullo sviluppo di avanzati motori aerei ultraleggeri e componenti per l’industria Nonostante quello del movimento terra sia un settore a lui nuovo, ha ben chiari i valori chiave della cultura di Volvo di Olof è cresciuto in un villaggio di pescatori sulla costa occidentale della Svezia, terzo di quattro figli dei due dentisti locali. Dopo aver frequentato il corso di laurea in amministra zione e finanza, nel 1988 entrò in ABB, il colosso dell’ingegneria per un training post laurea. Per sette anni lavorò presso la divisione treni prima di passare al quartier generale del Gruppo in Svizzera, dove collaborò per ottimizzare i vantaggi della ricerca tecnica della società. Grazie alla joint venture tra ABB e Daimler, nel 2001 Olof si trovò a dirigere la divisione treni per metropolitana del gigante canadese costruttore di aerei e treni Bombardier. Gli S PI R IT7 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 8 LA NUOVA SERIE DI ‘ESCAVATORI’ SOLLEVA UN CERTO CLAMORE Ce ne parla TONY LAWRENCE. ultimi cinque anni con la società li ha trascorsi dirigendo le divisioni ferroviarie in giro per il mondo, compresi dei periodi in Cina.”Non sono un esperto di movimento terra,” ammette Olof, “ma sono in grado di conoscere i beni capitali in metalli pesanti e complessi. Inoltre conosco le attività con clienti in tutto il mondo, e quelle con clienti che hanno stabilimenti o cantieri in tutto il mondo.” “SONO UN AVIDO ASCOLTATORE E UN AVIDO DISCENTE E MI PIACE FARE LE COSE RAPIDAMENTE.” Sposato con due figli e una figlia, a casa Olof ama trascorrere il tempo in famiglia in quanto il suo passatempo preferito. Ma gli piace anche correre, arrivando a percorrere circa 30 km alla settimana. “I miei impegni di lavoro mi impediscono di praticare degli sport di squadra,” sorride. “Correre può essere considerato asociale, ma mi consente di mantenermi in forma, oltre ad essere una buona occasione semplicemente per riflettere.” Descrivendosi come ‘un comunicatore nel vero senso della parola, sia ascoltando che parlando’, afferma: “Non c’è nulla di meglio di un bel confronto mettendo tutte le carte sul tavolo. Sono un avido ascoltatore e un avido discente e mi piace fare le cose rapidamente. Quando si prende una decisione mi aspetto che venga realizzata secondo i tempi prestabiliti.” Quindi che tipo di leader intende essere in Volvo Construction Equipment? “I valori chiave di qualità, sicurezza e S PI R IT8 rispetto per l’ambiente si inseriscono perfettamente in ciò in cui credo,” afferma. “Intendo costruire una forte cultura in questi valori, e intendo portare avanti l’ottimo lavoro già realizzato in questa direzione. Davanti a me c’è una ripida curva di apprendimento per capire pienamente l’attività, ma ciò che ho già avuto modo di vedere nel breve periodo trascorso in azienda è decisamente incoraggiante, e l’idea mi alletta tantissimo!” S PI R IT9 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 10 Domanda: Quando si tratta di un escavatore Volvo e quando no? ridotto raggio di rotazione, stanno uscendo dalla linea di produzione. Risposta: Quando si tratta di un posa tubi. Oppure, a tale proposito di un processore forestale. O una macchina specializzata per la demolizione, un portattrezzi cingolato ad uso forestale, oppure .... Inoltre la società sta spingendo molto nei segmenti specializzati quali l’industria forestale, petrolio e gas, demolizione, riciclaggio rifiuti e movimentazione di materiale, guadagnandosi una reputazione di fornitore di soluzioni totali per i suoi clienti. L’elenco è infinito. Oggi l’escavatore Volvo si rifiuta di essere ‘classificato’. Non è mai stato così versatile prima d’ora. Infatti si tratta di una macchina che è diventata molto di più dell’insieme dei suoi pezzi. “Versatilità,” afferma Mike Rhoda, Presidente & CEO della divisione Escavatori di Volvo Construction Equipment (CE), “è la ragione chiave dietro l’impareggiabile crescita della domanda di escavatori a livello mondiale.” “Eliminando tutto, in effetti restano un motore e dei sistemi ausiliari in grado di far funzionare un impianto idraulico ad alta capacità.” Per Rhoda, fresco di nomina lo scorso mese di luglio, si tratta di un momento emozionante. Ovunque ti giri, i nuovi modelli di escavatori Volvo della Serie C, cingolati, gommati e a S P I R I T 10 I nuovi processori forestali cingolati ad alta resistenza di Volvo CE che usciranno sul mercato nel 2009 solleveranno un certo clamore dopo la presentazione dei primi due modelli alla fiera DEMO International 2008 di settembre ad Halifax, Nuova Scozia. Il modello FB3800C tradizionale da 37 tonnellate e il modello da 30 tonnellate a ridotto raggio di rotazione verranno a completare la serie di macchine forestali Volvo. “E’ difficile rivolgersi alle persone che si occupano di lavori forestali non potendo offrire loro altro che una macchina per costruire la strada nella foresta senza potergli proporre i processori di cui hanno bisogno per il loro lavoro in prima linea,” afferma Rhoda. L’orientamento della società verso nuove macchine destinate a settori diversi da quello tradizionale del movimento LA NUOVA SERIE DI MACCHINE VOLVO SONO MOLTO DI PIU’ CHE DEGLI ESCAVATORI ADATTATI. SI TRATTA DI MACCHINE COSTRUITE APPOSITAMENTE PER SVOLGERE CERTI COMPITI. terra, aggiunge, consiste in una “strategia voluta che si basa su anni e anni di ricerca”. “Finalmente stanno dando i loro frutti e per me si tratta di un momento molto emozionante. Gli escavatori hanno guidato lo sviluppo di alcuni prodotti necessari per entrare in questi segmenti. In cambio la speranza è che questi riescano a spianare la strada per le nostre macchine tradizionali.” Anche le nuove premiate macchine per la posa di tubi stanno sollevando clamore. Grande clamore! Da 80 anni l’industria del gas e dell’olio combustibile a terra utilizza dozer con braccio gru laterale. Il modello brevettato da Volvo che abbina macchine sulla base di un escavatore e la tecnologia di sollevamento all’avanguardia rappresenta un grande passo avanti dal punto di vista tecnologico, afferma Derrick Butterfield, responsabile Marketing e Comunicazione di Volvo Excavators. “E’ in grado di offrire una macchina con un raggio di rotazione di 360°, che permette di guardare direttamente ciò che si sta afferrando. Ne risulta una migliore stabilità che evita di danneggiare le trincee delle condotte. Le macchine presentano uno sbraccio più lungo e maggiore capacità di sollevamento, la nostra macchina più grande, la PL7015, presenta una capacità di ribaltamento superiore a 150 tonnellate, facendone la posa tubi più grande prodotta finora. “Considerata la tendenza verso tubi più grandi e tubi ricoperti di cemento sempre più pesanti, non può che promettere bene. Siamo molto ben posizionati.” Butterfield sottolinea il concetto che la nuova serie di macchine Volvo siano molto di più che degli escavatori adattati. Si tratta di macchine costruite appositamente per svolgere certi compiti e che incorporano le principali differenze. Ma certo c’è il vantaggio che possono essere riconvertite allo scavo garantendo un utilizzo del 100 percento. Se la macchina non occorre per delle demolizioni ad alto sbraccio, si possono montare braccio e bilanciere standard per altri tipi di lavori.” Rhoda, che prima era responsabile dello sviluppo di prodotto globale degli escavatori Volvo, è entusiasta rispetto a questo prodotto. “Il mio entusiasmo nei confronti di questo S P I R I T 11 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 12 PRIMO PIANO SU... SICUREZZA “UNA COSA E’ CHIARA COMUNQUE: I NOSTRI CONCORRENTI CI STANNO OSSERVANDO E PRENDENDO APPUNTI SU VOLVO CE IN MODO DIVERSO DA COME FACEVANO CINQUE ANNI FA.” prodotto è smisurato,” afferma. “Ritengo che diventerà una vera fuoriserie. Il feedback dei clienti è stato molto positivo, e l’interesse è altissimo.” Il primo approccio di Volvo CE nei confronti degli escavatori risale a 10 anni fa con l’acquisizione di Samsung Heavy Industries in Korea. Allora lo stabilimento di Changwon aveva un fatturato di 300 milioni di dollari all’anno. Oggi la divisione fattura 2,5 miliardi di dollari. Tuttavia tale successo ha portato con se delle sfide. Rhoda, che fa sede a Seoul, ritiene che la divisione Escavatori debba affrontare varie tematiche che riguardano le persone, i prodotti e i flussi finanziari. “Negli ultimi quattro o cinque anni siamo cresciuti così rapidamente che abbiamo bisogno di incrementare le capacità e le competenze dei nostri collaboratori per allinearci alle dimensioni attuali,” afferma. “Per quanto riguarda il prodotto… in quanto attività aggiuntiva rispetto allo sviluppo e alla manutenzione del nostro prodotto tradizionale, questo lavoro specifico di segmento mette ulteriormente alla prova la nostra infrastruttura produttiva e di progettazione. Ci impegniamo per mantenere le nostre promesse nei confronti dei nuovi segmenti di mercato e dei nostri clienti. rallentamento. Alcune delle nostre aree a crescita elevata in Asia sono più incerte, stanno ancora crescendo, ma i tassi di crescita possono rallentare. Abbiamo bisogno di monitorare i vari aspetti e di gestire l’attività di conseguenza.” Di una sola cosa Rhoda è certo. “In termini di quote di mercato la partecipazione di Volvo nel mercato degli escavatori è in crescita. Abbiamo un obiettivo di quota che ci compete, ma che non abbiamo ancora raggiunto”. “L’aspetto che colloca a parte la linea degli escavatori è la nostra impronta globale. Ci troviamo nel momento di aggiungere prodotti. La nostra attività sta diventando sempre più complessa. Per noi si tratta di una sfida in termini di persone e di sistemi. “Non stiamo cercando di far funzionare le cose alla vecchia maniera. Stiamo cercando di far funzionare l’attività molto tranquillamente, nell’interesse nostro e dei nostri clienti. Oggi i nostri concorrenti ci stanno sfidando e domani lo faranno ancora di più, soprattutto considerando che li abbiamo battuti”. “Una cosa è chiara, comunque: i nostri concorrenti ci stanno osservando e prendendo appunti su Volvo CE in modo diverso da come facevano cinque anni fa.” “Ci aspettano periodi molto intensi. La domanda globale sta cambiando. In alcune regioni si sta riducendo dai livelli record, con l’America del Nord e l’Europa in La sicurezza è il fulcro di Volvo Construction Equipment, come ci dimostra BRIAN O’SULLIVAN. S P I R I T 12 S PI R IT13 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 14 TUTTI I LAVORI PERICOLOSI POSSONO ESSERE RESI PIU’ SICURI SE TUTTE LE PERSONE COINVOLTE VI DEDICASSERO IL GIUSTO TEMPO E LA GIUSTA ATTENZIONE. Rivoluzionaria cabina Volvo Care: un contributo innovativo per la sicurezza dell’operatore. N ON POSSIAMO FARE FINTA DI NIENTE: GLI INCIDENTI SUCCEDONO. TUTTI I GIORNI E IN TUTTO IL MONDO. E TROPPI SI VERIFICANO NEL SETTORE EDILE, DOVE OGNI ANNO MIGLIAIA DI PERSONE SI ADDIRITTURA FERISCONO PERDONO IN LA INCIDENTI VITA O MENTRE LAVORANO CON O INTORNO A MACCHINARI DI OGNI TIPO, DIMENSIONI E MARCA. NON C’È NIENTE DA DIRE: SIAMO TUTTI D’ACCORDO SUL FATTO CHE LA SICUREZZA SUI CANTIERI SIA UNA BUONA IDEA. Quindi perché gli incidenti continuano a ripetersi mentre il settore movimento terra sta diventando più sicuro? La risposta è che attrezzature sicure non sono che una parte della soluzione per un ambiente che favorisca sempre meno incidenti. Naturalmente il settore della costruzione comporta dei rischi, ma qualsiasi lavoro affrontato con disattenzione può diventare pericoloso e sicuramente tutti i lavori pericolosi possono essere resi più sicuri se tutte le persone interessate vi dedicassero il giusto tempo e la giusta attenzione. Ci saranno sempre degli imprevisti quali ad esempio il tempo bizzarro, ma anche qui possiamo imparare a prevedere i pericoli e ad agire di conseguenza. Nel corso della sua lunga storia Volvo si è meritata la reputazione di pioniera per quanto riguarda le macchine più sicure e la sicurezza oggi rappresenta un valore chiave della società, evidenziata nel motto aziendale di Volvo Construction Equipment di ‘More Care. Built In’. Per rivolgere questo appello di migliorare la sicurezza all’interno e nei pressi del cantiere edile, Volvo ha istituito una Commissione Sicurezza, la quale si preoccupa di un approccio della sicurezza su tre fronti per migliorare Luogo di lavoro, Persone e Macchine. Il S PI R IT14 NEL CORSO DELLA SUA LUNGA STORIA VOLVO SI È MERITATA LA REPUTAZIONE DI PIONIERA PER QUANTO RIGUARDA LE MACCHINE PIÙ SICURE. nucleo del suo impegno consiste nell’incrementare la consapevolezza e l’importanza della sicurezza nel settore più vasto delle costruzioni. Quale parte della sua campagna “Sicurezza per Voi” la Commissione ha pubblicato articoli, manuali, corsi di addestramento per gli operatori e video sulla sicurezza, meritandosi una menzione nell’European Excellence Awards 2007. PROGETTARE LA SICUREZZA In Volvo ci concentriamo nella progettazione e fabbricazione di macchine il più affidabili e sicure possibili, sviluppando continuamente nuove caratteristiche che migliorino la sicurezza delle macchine sia per l’operatore che per l’ambiente. E quando si tratta di progettare nuove macchine la filosofia Volvo è di iniziare in modo semplice e, se necessario, renderle più complesse. Dal momento che un notevole numero di incidenti sono da attribuire alle persone che scivolano o cadono dalle macchine, gli aspetti di base quali gradini e maniglie antiscivolo possono fare la differenza. Anche sistemi di protezione ROPS e FOPS, cinture di sicurezza, illuminazione efficiente ed eliminazione dei punti morti contribuiscono al pari di minori rumori e vibrazioni e una chiara visuale dell’area di lavoro. Ovviamente vi sono sistemi di sicurezza più complessi quali indicatori del sovraccarico, sensori di vicinanza, impianti frenanti a doppio circuito e telecamera per la retromarcia. Tutto ciò si abbina a un comodo ambiente in cabina, infatti nessuna al pari della cabina Volvo Care è in grado di ridurre la fatica dell’operatore (altra causa di numerosi incidenti) per creare un pacchetto rassicurante. Le macchine movimento terra tendono ad avere vita dura, pertanto è importante che vengano ben manutentate. Riuscire a progettarle per una facile manutenzione, possibilmente consentendo all’operatore o al tecnico di ispezionare da terra senza bisogno di arrampicarsi sulla macchina, consente di aumentare la sicurezza su due fronti; a) Aumentando le possibilità che la manutenzione avvenga come da programma e b) Diminuendo il rischio di cadere. Anche manuali di assistenza e dell’operatore chiari e di facile comprensione giocano un ruolo importante per spiegare come preparare, utilizzare e manutentare la macchina in modo sicuro. S P I R I T 15 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 16 GUARDARE AVANTI Ma tutti questi accorgimenti di sicurezza sarebbero insufficienti per ridurre in modo significativo il numero di incidenti e di lesioni senza un approccio coordinato nei confronti della sicurezza, tra cui un buono schema e regole del cantiere. Anche se questo non eliminerebbe del tutto gli incidenti, ridurrebbe la probabilità che si verifichino. Un sicuro grader In genere gli incidenti sono il risultato di una catena di eventi e di attività svolte in modo scorretto. Piccoli spigoli tagliati qua e là possono essere la causa di un brutto incidente. Infatti è stato rilevato che fino al 60% di tutti gli incidenti sul cantiere sono imputabili a scelte ancor prima che inizi il lavoro. Per questo prima di iniziare qualsiasi lavoro dovreste valutare come coordinare al meglio il movimento di persone, materiali e macchine. In buona parte si potrebbe prevedere un piano di gestione del traffico. L’idea di base è quello di tracciare le strade che consentano il passaggio più sicuro dove operano i veicoli e le persone. Gli incidenti possono verificarsi anche in presenza di un cantiere ben strutturato e progettato e di macchine ben tenute. Sollevare carichi troppo pesanti, guidare troppo velocemente, superare l’angolo di lavoro sicuro o una serie di situazioni possono mettere in pericolo l’operatore e le persone che gli stanno intorno. a due posti VOLVO NON SOLO SI IMPEGNA A SVILUPPARE I motor grader sono macchine complesse, difficili da imparare a conoscere. Ma come ci racconta LA FORZA DELLE PERSONE Creare un cantiere più sicuro è compito di tutti, in modo che non vi siano cose da nascondere, piccoli incidenti ne’ mancanze. Infatti favorendo una cultura di ‘non accusare/ biasimare nessuno’ i problemi possono essere affrontati apertamente e prontamente risolti. Anche un training sulla sicurezza può essere utile e ad ogni consegna di macchina Volvo sottolinea l’importanza di leggere attentamente il manuale dell’operatore che contiene numerosi consigli su come usare la macchina in modo sicuro. PRODOTTI SEMPRE PIU’ SICURI, MA ANCHE PER BRIAN LOWE una nuova cabina con due sedili consente agli istruttori di accompagnare in modo sicuro gli MIGLIORARE I LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA E DI apprendisti nelle loro prime ore sulla macchina. Il modo migliore di sottolineare chiaramente l’importanza della sicurezza sul cantiere consiste nell’insistere sul fatto che tutti indossino le giuste attrezzature protettive. Giubbotti ad alta visibilità, elmetti, scarpe antinfortunistica oltre ad essere utili sottolineano il messaggio che la sicurezza è responsabilità di tutti, ed è molto importante. migliorare positivamente i dati sulla sicurezza del settore. E non finisce qui. Evitare gli incidenti non è che un elemento per migliorare la salute generale di chi opera nel settore edile. LA SALUTE DELL’INDUSTRIA Oltre ad essere una tragedia per le persone colpite e per i loro familiari, gli incidenti non sono una buona pubblicità per attirare persone di talento nel settore edile. Ma attraverso uno sforzo collettivo di tutte le persone coinvolte, possiamo S PI R IT16 CONOSCENZA DI COME LE PERSONE INTERAGISCANO CON I MACCHINARI. I motor grader non sono facili da dominare. Si tratta di macchine movimento terra tra le più complesse, che pertanto richiedono più tempo prima che gli operatori imparino ad usarli. Un nuovo operatore si trova di fronte una sfilza di comandi per otto funzioni che riguardano direttamente il modo in cui sono posizionati il versoio o la lama. Se a ciò si aggiunge l’uso del blocco del differenziale, le ruote motrici, la frizione, 11 marce, la giusta velocità motore per un uso efficiente… l’operatore ha un bel po’ di cose a cui pensare. Anche la minima regolazione di tutti i comandi significa che il livellamento prodotto dal grader potrebbe rovinare il lavoro. Con conseguenti costi aggiuntivi e ritardi per porvi rimedio. E come risulta evidente è sempre più difficile distinguere gli elementi di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. Volvo prende molto sul serio il proprio impegno in questi tre valori chiave impegnandosi non solo a sviluppare prodotti sempre più sicuri, ma anche per migliorare i livelli di consapevolezza e di conoscenza di come le persone interagiscano con i macchinari e come questi a loro volta interagiscano con l’ambiente di lavoro. S P I R I T 17 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am A causa di tale complessità, gli apprendisti operatori hanno bisogno di più tempo con un istruttore. Qui la comunicazione tra allievo e operatore è fondamentale non solo per discutere i problemi di base, ma anche le mosse sbagliate prima che queste diventino abitudini. Mentre il simulatore aiuta a controllare la dimestichezza (per ogni grader Volvo fornisce un DVD interattivo) i simulatori statici non consentono ancora all’apprendista di provare il movimento del grader e l’interazione in tempo reale come le variazioni del terreno. Ovviamente i nuovi operatori di motor grader possono imparare le basi della costruzione di strade o la preparazione del cantiere, in una classe, ma niente vale quanto il training sul campo. Un aspetto non trascurabile dei grader moderni è che le cabine sono state progettate per una persona sola, seduta e con la cintura di sicurezza allacciata, per assicurare la protezione garantita dal sistema certificato ROPS/FOPS (Roll Over Protection Structure/ Falling Objects Protection Structure). Semplicemente non c’è abbastanza spazio per fare sedere un istruttore in cabina insieme all’apprendista. ‘Mettersi dietro o in piedi sul gradino della cabina di un grader in movimento è vietato, dal momento che alla prima scivolata l’istruttore potrebbe cadere e finire sotto le ruote del S P I R I T 18 Page 18 grader. È stato sperimentato un sistema di comunicazione via radio a due canali, ma con scarso successo in quanto spesso l’allievo non capisce le istruzioni che gli vengono impartite. Lo stesso dicasi per i simulatori stazionari. Mentre sicuramente possono funzionare per quanto riguarda l’assistenza per familiarizzare con i comandi di base, solo il tempo alla guida e le ore di esperienza insegnano agli operatori di motor grader i trucchi necessari per essere efficienti. Dal momento che diventare un abile operatore di grader richiede tempo e fatica, il pool di operatori di grader esperti a livello mondiale è in diminuzione. Per questo quando si è trattato di progettare la nuova serie G900 gli ingegneri Volvo hanno deciso di continuare con il già affermato concetto modulare, che consente di rimuovere la cabina in meno di mezza giornata, senza che sia necessario aprire o sporcare l’impianto idraulico. Questa capacità di rimuovere in fretta la cabina ha spinto Volvo a sviluppare una cabina da addestramento a due posti per consentire all’allievo operatore e all’istruttore di sedere fianco a fianco. “Come istruttore posso comodamente parlare con un nuovo operatore e spiegargli esattamente cosa sta succedendo,” ci spiega Russell Sharpe, istruttore di guida di grader Volvo, con oltre 30 anni di esperienza su queste macchine impegnative. “Riesco facilmente a commentare le cose che CON UN ESPERTO DI GRADER SEDUTO PROPRIO DI FIANCO ALL’ALLIEVO E’ FACILE SPIEGARE LE CARATTERISTICHE E NEL CONTEMPO DIMOSTRARLE. l’operatore ha fatto correttamente e mostrare alcuni trucchi del mestiere, il tutto mentre si movimenta il materiale. Si tratta del miglior modo per sfruttare il ‘tempo reale’!” Per assicurare che l’allievo operatore possa sperimentare un’esperienza ‘reale’ sul grader, le cabine da due sono dotate di sedile istruttore sulla sinistra che consente di mantenere la posizione originale dell’operatore. Le cabine vengono sottoposte ai normali test ROPS e FOPS per macchine da 27 tonnellate, dotate di impianto di condizionamento che consente un ambiente dell’operatore confortevole e silenzioso per facilitare la conversazione mentre allievo e istruttore sono comodamente seduti sul sedile a sospensione, standard, completo di cinture di sicurezza. “Con un esperto di grader seduto proprio di fianco all’allievo è facile spiegare le caratteristiche e nel contempo dimostrarle,” racconta Henry Pietens, responsabile della formazione sui motor grader in Volvo. Vedere dal vivo tutte le funzioni disponibili del G900 consente di capirle più facilmente, permettendo all’operatore di sfruttare i vantaggi della produttività e dell’economia di carburante che caratterizzano ogni motor grader G900.” Pat Olney, presidente della divisione Volvo Road Machinery lo riassume così: “Garantire che allievo e istruttore imparino e insegnino in un ambiente sicuro è fondamentale. Oltre a migliorare l’esperienza di apprendimento rappresenta un consolidamento del principale valore chiave di Volvo: la sicurezza.” La capacità di passare da una cabina a due a una standard in meno di mezza giornata fa si che i grader possano facilmente essere ritrasformati nella cabina standard Questo è importante nel caso in cui il grader debba essere rivenduto dopo essere stato utilizzato per diverse ore di dimostrazione/training. “La cosa importante è che il nuovo grader possa essere attrezzato con la cabina per addestramento a due e che i vantaggi continuino per il gruppo di allievi successivo,” conclude Henry Pietens. S P I R I T 19 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 20 DAN WADDELL è andato a curiosare nell’incredibile sport del surf. Esistono pochi sport al mondo che oltre ad un semplice hobby rappresentano uno stile di vita, il surf è uno di questi. Coloro che sono stati sedotti da questo sport parlano con soffocata riverenza della forza della natura, della capacità di catturare la forza e dell’ineffabile brivido di beccare l’onda giusta. Forse questo elemento mistico deriva dalle origini dello sport, quasi vecchio come il tempo stesso. Le prime tracce vennero osservate dagli esploratori occidentali in Polinesia, dove veniva praticato da secoli ed era parte integrante della cultura, al punto da avere voce in capitolo nella gerarchia di una tribù. Spesso il capo era il miglior surfista, e gli veniva concessa la tavola intagliata dall’albero più venerato della tribù, mentre quelli che lo seguivano nella gerarchia si meritavano la mobilità verso l’alto, dimostrando le loro capacità sulla cresta dell’onda. Come spesso accadeva con i costumi locali e le abitudini tradizionali i missionari occidentali e i loro devoti vi misero fine ritenendolo contrario alla pratica religiosa. Solo qualche hawaiano continuava a surfare segretamente e sapeva come ricavare le tavole dal materiale grezzo. Fortunatamente tali abilità e segreti si tramandarono da una generazione all’altra. Uno di questi, colui che mantenne accesa la fiamma, fu l’uomo universalmente accreditato come l’inventore dello sport moderno, l’hawaiano Duke Paoa Kahinu Mokoe Hulikohola Kahanamoku Ka, il grande mito del surf, che S P I R I T 20 riuniva tutto il fascino di questa disciplina: Ti piacerebbe stare in piedi come un Dio sulla cresta di un mostruoso ammasso, correndo sempre verso il fondo di una collina, senza mai raggiungerne la base e arrivare a precipitarvi per mezzo miglio a grande velocità con un atteggiamento aggraziato, fino a raggiungere la spiaggia e saltare facilmente dall’onda? La ricerca di tale emozione è il motivo per cui il surf non è più un segreto, ma uno dei più famosi passatempi della terra, che sostiene un’industria della moda e dell’abbigliamento per un valore di miliardi di dollari, mentre i surfisti hanno un proprio linguaggio ed espressioni, per la maggior parte diventati di uso comune. Diventare capo tribù mostrando le migliori mosse su una tavola non è più una cosa fattibile, ma il surf professionistico significa competizione, e gare e concorsi si sono moltiplicati ormai in tutto il mondo, attirando sponsorizzazioni, e ovunque vi sia surf e sabbia è probabile trovare uomini e donne che sguazzano coraggiosamente contro la marea nella speranza di non cadere e di riuscire a ritornare indietro. Quando viene fatto bene il surf sembra facile. In realtà chiunque abbia provato a stare in piedi su una tavola anche nelle acque più tranquille vi dirà quanto sia difficile da controllare e come cadere o essere sbalzati fuori, per usare il termine tecnico, sia un’esperienza comune. Per quei pochi che oltre ad essere in grado di stare in piedi sulle loro tavole riescono a farlo affrontando un’onda, l’unico graal di questo sport è di ‘afferrare un tubo’. Questo avviene quando il surfista è in grado di manovrare in una S P I R I T 21 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:14 am Page 22 LA VITA ATTRAVERSO UNA LENTE DEBBIE HADWEN posizione dove la cima dell’onda si increspa sopra di lui formando un tubo o un barile, con il surfista che sparisce dalla visuale per entrare nell’onda, mentre questa si infrange sopra di lui. Tale privilegio è concesso solo ai migliori surfisti i quali ne parlano quasi con una sorta di timore reverenziale. Per quanto riguarda l’attrezzatura la cosa più importante è la tavola. E il surfista prende la sua tavola decisamente sul serio. Se la tavola non va bene è possibile che non riesca nemmeno a catturare le onde che vorrebbe. Mentre la tavola sembra una cosa semplice la tecnologia che c’è alle spalle arriva da molto lontano, da quando venivano intagliate dal tronco d’albero. Quelle tavole erano pesanti e faticose da trasportare, fino a quando il passaggio al legno di balsa, tra gli anni ’50 e ’60 ha alleggerito il fardello del surfista. Le tavole da surf moderne sono in schiuma di poliuretano, fibra di vetro e resina in poliestere e rispetto a quelle che le hanno precedute, incredibilmente leggere. I progettisti continuano ad innovarsi. L’ultima uscita consiste in una tavola da surf in resina epossidica, più robusta e più leggera di quelle in fibra di vetro tradizionale. IL SACRO GRAAL DI QUESTO SPORT CONSISTE NELL’AFFERRARE UN TUBO’. E non si tratta solo di quelle al top dove il design è all’avanguardia. In conseguenza del boom di questo sport le tavole sono state progettate per surfisti di tutte le età, forme a abilità, quali tavole boogies o del bodyboard che consentono al surfista di restare sdraiato o altre dove possa stare in ginocchio. Tali novità dimostrano che lo sport è in continua ascesa. Vi sono scuole di surf per principianti, vacanze per praticare surf per i più avanzati e comunità di surfisti con bar e ristoranti per coloro che vogliono vivere appieno questa esperienza. Considerando che tutto ciò che serve sono una tavola e un’onda esistono pochi sport più ecologicamente corretti, o che incoraggino il rispetto della natura. NIALL EDWORTHY ha incontrato la Responsabile Operativa della Volvo Ocean Race. Foto: Julian Cornish Trestrail. S P I R I T 22 S PI R IT23 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 21/10/08 3:34 pm Page 24 LA VOLVO OCEAN RACE RAPPRESENTA UNA DELLE SFIDE PIU’ DURE NEL MONDO DELLO SPORT. Q UANDO LE 8 BARCHE DELLA VOLVO OCEAN RACE SARANNO SALPATE PER IL LORO FATICOSO VIAGGIO DI NOVE MESI INTORNO AL MONDO, GLI EQUIPAGGI SARANNO TRANQUILLI SAPENDO CHE IN INGHILTERRA, PRESSO IL CENTRO OPERATIVO CI SARÀ L’IMPASSIBILE FIGURA DI La Volvo Ocean Race rappresenta una delle sfide più dure nel mondo dello sport, dove le barche si trovano ad affrontare oltre 37.000 miglia di oceano spesso in condizioni punitive che spingono i membri dell’equipaggio ai limiti estremi della loro resistenza fisica e mentale. Solo chi abbia provato la distruttiva emozione di navigare intorno al mondo può veramente capire le sfide e i sacrifici che questo comporta. LA SALA OPERATIVA RAPPRESENTA GLI OCCHI, LE ORECCHIE E IL CENTRO NEVRALGICO DELLA REGATA. La Hadwen, Responsabile Operativa della gara per la seconda volta è una delle poche che sappiano cosa significhi. DEBBIE HADWEN A VEGLIARE SU TUTTE LE LORO MOSSE. Undici anni fa questa giovane donna inglese decise di lasciare il suo grigio lavoro presso il dipartimento finanziario del governo locale e inseguire il sogno di navigare intorno al mondo. Dopo aver completato il corso di addestramento di tre anni si unì ai 18 membri dell’equipaggio di VERITAS per la BT Global Challenge del 2000-01 partendo per il viaggio della sua vita. “E’ stata l’esperienza più incredibile della mia vita,” ricorda. “Quando sono tornata ero un’altra. A volte è stato difficilissimo, ma ciò viene ricompensato da un vero senso di successo che ti accompagnerà per sempre. Inoltre mi ha consentito di fare un grande passo nella carriera aiutandomi ad ottenere un lavoro come ‘responsabile operativa’ per la Volvo Ocean Race 2001/02.” S PI R IT24 A quel punto decise di fermarsi sulla banchina del Porto di Southampton dopo nove mesi in mare, diventando un’esperta in comunicazioni di bordo oltre ad aver maturato una notevole esperienza nella gestione di crisi. “Stavamo navigando nello Stretto di Bass al largo della costa australiana quando durante un temporale siamo stati colpiti da un’onda anomala,” ricorda. “Quando l’onda ci colpì ero aggrappata al letto e si è sentita così forte che ero convinta che ci fossimo scontrati con un container. Un membro dell’equipaggio si ferì un dito della mano, mentre un altro si fratturò il femore e la tibia di entrambe le gambe. Si è trattato di una vera e propria emergenza, ma il modo pacato e professionale in cui skipper ed equipaggio gestirono la situazione mi insegnò l’importanza di mantenere un certo equilibrio nelle situazioni di crisi, una qualità di cui abbiamo veramente bisogno qui nella Sala Operativa.” La sala operativa, situata nel cuore del quartier generale della Volvo Ocean Race a Whiteley, sulla costa sud dell’Inghilterra, rappresenta gli occhi, le orecchie e il centro nevralgico della regata. Debbie e le sue tre ‘ufficiali di giornata’, Lisa-Marie, Tamsin e Bonnie, monitoreranno la gara dall’inizio alla fine, 24 ore al giorno, per nove mesi, utilizzando un banco di schermi e computer per misurare l’andamento della barca e tenere un occhio vigile per qualunque problema. “Se una delle barche si trova in difficoltà, saremo i primi a saperlo, in qualunque posto del mondo si trovi. In caso di emergenza grave contattiamo l’Agenzia Marittima e Costiera di Falmouth che lancia un piano di salvataggio internazionale” ci spiega Debbie. “Conosciamo l’altezza esatta delle onde, la direzione e la velocità delle barche, addirittura l’angolazione della deriva a cui stanno navigando. Parlando al telefono con gli equipaggi è possibile sentire il fragore delle onde e il fruscio dei venti.” S P I R I T 25 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am Page 26 La carriera di Stéphane Ayrault sembra proprio essere completa: prima costruiva cose, ora le distrugge. L’idea lo fa ridere. “In effetti potreste metterlo in quest’ottica,” afferma. “Ho iniziato la mia attività nelle costruzioni e ora mi occupo di demolizione.” Ayrault, o meglio, Palardy TP, la società per cui lavora, attualmente sta smantellando una fabbrica di pneumatici Michelin nella città di Poitiers nella Francia centro occidentale. Attualmente il mondo deve far fronte a una forte richiesta di pneumatici per veicoli industriali grandi, esasperata dal boom industriale della Cina, con una fortissima domanda, che dovrebbe durare fino al 2012. La risposta di Michelin è stata di ristrutturare le sue strutture e ottimizzare l’efficienza di produzione per cogliere la sfida. La regata da 10 tappe che l’11 ottobre salperà da Alicante, in Spagna, toccherà per la prima volta le coste dell’Asia, facendo tappa in India, Singapore e Cina, prima di tagliare il traguardo finale a San Pietroburgo l’estate prossima. “L’elemento asiatico è decisamente emozionante, ma per la gara si tratta di un territorio sconosciuto che rappresenta un’intera serie di nuove sfide, compresa la minaccia dei pirati nell’Oceano Indiano,” aggiunge. “Ma l’allarme che temo di più è quello dell’ ‘Uomo in mare’ ed è ciò che è accaduto nella regata 2005-06. Mi hanno svegliata alla 2.30 del mattino per dirmi che un membro dell’equipaggio di ABN Amro 2 era caduto in mare in pieno Atlantico, ma dovevamo stare all’erta perché subito scoppiò una nuova crisi. La barca dietro di loro, movistar, stava affondando dopo aver danneggiato la carena e così ABN Amro 2 doveva tornare indietro e recuperare l’equipaggio dalla lancia di salvataggio.” “Adoro il mio lavoro più di quanto non possa descrivere. Stare qua seduta con tutte le informazioni in diretta da tutto il mondo è decisamente emozionante. Ma sono sicura che come l’ultima volta una volta conclusa la gara, dopo nove mesi e a tre anni dall’inizio dei preparativi, arriverò davanti alla porta di casa e si apriranno le chiuse. Mi sentirò come se anch’io avessi fatto una regata intorno al mondo.” S PI R IT26 “ADORO IL MIO LAVORO PIU’ DI QUANTO NON Quindi la produzione a Poitier è terminata l’anno scorso. La città vicina alla costa atlantica è un luogo storico e pittoresco. Nel 15° secolo è stata anche sede del parlamento reale. Oggi l’enfasi consiste nel far rinascere il cantiere Michelin per creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità commerciali. POSSA DESCRIVERE. STARE QUA SEDUTA CON TUTTE LE INFORMAZIONI IN DIRETTA DA TUTTO IL MONDO E’ DECISAMENTE EMOZIONANTE.” “Si tratta di un grosso lavoro,” ci spiega Ayrault. “In tutto c’erano 40,000m2 di capannoni a livello del suolo. La maggior parte dedita a magazzini, ma c’era anche una palazzina di uffici con un seminterrato e due piani. IL FUTURO DELLA DEMOLIZIONE E’ IN BUONE MANI Ce ne parla TONY LAWRENCE. “Il progetto durerà circa cinque mesi. Alla fine avremo trattato qualcosa come 70.000 tonnellate di cemento armato.” Palardy, con sede nella regione meridionale di Vendée è una delle società coinvolte nel progetto e si occupa della demolizione delle costruzioni e delle fondazioni. S P I R I T 27 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am Sul cantiere di Poitier ha quattro escavatori da demolizione, di cui tre Volvo. Il più grande è un EC460CLD da 46 tonnellate con un frantumatore da sei tonnellate. Inoltre vi sono due EC360, una macchina standard e una che può essere attrezzata con una configurazione ad alto sbraccio. La linea di escavatori Volvo ad alto sbraccio monta bracci da 17-32 metri e può movimentare attrezzi fino a 3,5 tonnellate. Page 28 da enormi sfere d’acciaio che penzolavano dalle gru. Ora le cose sono cambiate. “Negli ultimi anni il settore è stato trasformato ed è in continua evoluzione,” ci spiega Ayrault. “Oggi i cantieri di demolizione non sembrano più delle zone di Guerra. Non è più come una volta. Al contrario, sono molto puliti e non si discostano molto dalla media dei cantieri edili. “Ci siamo avvicinati alle macchine Volvo per la prima volta circa due anni fa,” ci racconta Ayrault. “Il nostro stabilimento stava diventando vecchio e aveva bisogno di essere rimodernato, quindi ne abbiamo provata una. Ora abbiamo sei escavatori e una pala gommata Volvo. Un tempo avevamo diverse marche di macchine mentre ora abbiamo soprattutto Volvo o Hitachi. In futuro ci fidelizzeremo sempre di più.” “Tutto è decisamente sotto controllo e il lavoro si svolge in diverse fasi. I nuovi motori Volvo sono più silenziosi e consumano meno carburante. Non c’e paragone con le macchine che avevamo prima. E per i ragazzi in cabina c’è maggior comfort del sedile e in termini di spazio e di layout. Semplicemente si tratta di un ambiente di lavoro dove si lavora più volentieri, il che non è che un vantaggio per tutti. In condizioni migliori si lavora meglio, semplice! Fino a non molto tempo fa i cantieri di demolizione erano caratterizzati da rumore, polvere, sporco e, naturalmente, “La prima fase del nostro lavoro consiste nello sgombrare e nel ripulire le costruzioni. Buona parte di questo S P I R I T 28 lavoro viene svolto manualmente o con piccole macchine. Si tratta della cosiddetta ‘decostruzione selettiva’ prima di fare entrare in azione gli escavatori grandi. “Oggi si da molta importanza al riciclaggio e all’ambiente. Ricicliamo tutto ciò che può essere riciclato. Non solo il cemento armato che viene frantumato e usato nei progetti di ingegneria civile. Vi sono anche aziende specializzate nel riutilizzo di legno e intonaco e di altri materiali.” Inoltre, aggiunge Ayrault, a differenza di quanto si possa pensare la demolizione non è pericolosa. Le sfere d’acciaio infatti sono state sostituite da programmi prudenti e sofisticate demolizioni passo dopo passo. La sicurezza è un tema fondamentale, aspetto garantito anche dai vantaggi di Volvo. Non si tratta solo di rinforzi e protezioni speciali all’esterno delle macchine. Il pacchetto di sicurezza dell’operatore comprende cinture di sicurezza, luci efficienti, minori punti morti, minori vibrazioni e livello sonoro e una “OGGI SI DA MOLTA IMPORTANZA AL RICICLAGGIO E ALL’AMBIENTE. RICICLIAMO TUTTO CIO’ CHE PUO’ ESSERE RICICLATO.” chiara visuale dell’area di lavoro..tutto ciò contribuisce a rendere le macchine ideali per questo tipo di lavoro. Inoltre c’è il sistema di protezione cabina leader di settore, FOGS (Falling Object Guard Structure) . Forza, durabilità, sicurezza, ergonomia e comfort dell’innovativa cabina Volvo Care, ne fanno le macchine ideali per il lavoro di demolizione. Sempre secondo Ayrault la loro versatilità completa l’opera. “Grazie alla nostra serie di attrezzature, come pinze, S P I R I T 29 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am Page 30 IN GIRO PER IL MONDO polverizzatori per cemento, rastrelli e cesoie per strutture metalliche, oggi siamo in grado di fare praticamente tutto.” Per Palardi il progetto Poitiers è andato bene. VIETNAM “LE OFFICINE DI ASSISTENZA VOLVO SONO OVUNQUE E QUESTO CONSENTE DI RISOLVERE I PROBLEMI RAPIDAMENTE.” “Si tratta di un grosso cantiere e c’è molto spazio per lavorare. Avevamo bisogno di macchine grandi e non ci sono stati problemi particolari. Ovviamente ci sono stati alcuni guasti, questo è normale quando le macchine sono impegnate in linee di lavoro così esigenti, ma si è sempre trattato di problemi piccoli e le officine di assistenza Volvo sono ovunque, il che consente di risolvere i problemi rapidamente.” Come responsabile della divisione demolizione di Palard, Ayrault, 40 anni, sposato con due figli, afferma che è meglio lavorare sulla carta, valutare i progetti e chiudere i contratti piuttosto che lavorare sul campo. “Sono sicuro che nessuno resterebbe impressionato dalle mie capacità di operatore” afferma. “Nel demolire un edificio non si prova nessuna emozione particolare. Si tratta soprattutto di capannoni industriali in cattivo stato e dismessi. Sarebbe un po’ diverso se dovessi demolire qualcosa che abbia contribuito a costruire, ad esempio nel lavoro precedente quando mi occupavo di costruzione. “Può darsi che accada magari quando avrò 60 anni, spero non prima!” Ce ne parlano BRIAN O’SULLIVAN e NIALL EDWORTHY. S P I R I T 30 S PI R IT31 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am Page 32 NELLA CLASSIFICA DELLA CRESCITA ECONOMICA DELL’ASIA IL VIETNAM E’ SECONDO SOLO ALLA SUA VICINA SETTENTRIONALE, LA CINA. I L VIETNAM È UN PAESE CHE STA CRESCENDO IN FRETTA, AD ALTA DENSITÀ DI POPOLAZIONE, NONCHÉ UNA DELLE ECONOMIE DELL’ASIA A PIÙ RAPIDA CRESCITA. CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI PER RITENERE L’OBIETTIVO CHE DI POSSA RAGGIUNGERE DIVENTARE UN PAESE TOTALMENTE SVILUPPATO ENTRO IL 2020. Dalla fine degli anni ’80 il governo ha compiuto incredibili passi avanti per smantellare un’economia basata sull’agricoltura, a pianificazione centrale e inflessibile. Da quando il paese ha aperto i propri mercati al resto del mondo gli investimenti sono affluiti numerosi e nella classifica della crescita economica dell’Asia ora è secondo solo alla sua vicina settentrionale, la Cina. Nel 2007 l’economia è cresciuta del 8,5% e il governo di Hanoi prevede un tasso di crescita simile anche per i prossimi quattro anni. Un altro vantaggio economico del paese è che oltre il 50% dei suoi 86 milioni di abitanti ha meno di 35 anni. Gli Stati Uniti rappresentano il principale partner commerciale, con esportazioni verso questo Paese che dal 2001 al 2007 sono cresciute del 900%. Dopo 12 anni di trattative, nel gennaio 2007, il paese è entrato a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il Vietnam sta intensificando la produzione mineraria per stare al passo con la sua fervente economia. Si prevede che il fabbisogno di energia del Paese aumenti ad un tasso del 18-20% annuo ed è prevista la costruzione di almeno sette nuove centrali alimentate a carbone. S PI R IT32 “PENSIAMO CHE LE MACCHINE VOLVO SIANO PIU’ EFFICIENTI RISPETTO AGLI ALTRI VEICOLI DI UN 15-17%.” La domanda interna di combustibile è tale che il Paese ha dovuto tagliare le vendite di carbone all’estero nonostante resti uno dei principali esportatori di questo prodotto, soprattutto in Cina e Giappone. La maggior parte del carbone del paese deriva dalle miniere a cielo aperto di Halong Bay, un’area di incredibile bellezza che si è presto trasformata in una delle principali destinazioni turistiche del Vietnam. Situata nella regione di nord est, Halong, che significa ‘La Baia del Drago che Scende’ è Patrimonio dell’UNESCO, grazie alla ricchezza di risorse naturali e ai bellissimi panorami. La baia presenta una costa lunga 120km ed è formata da oltre 3000 isole monolitiche ricoperte di una vegetazione che sale dall’oceano per dare vita a uno spettacolo mozzafiato. Il carbone estratto dalla società per azioni Ha Tu Coal di Halong Bay viene venduto sia ai clienti nazionali che oltreoceano, in Giappone, Korea, Cina, Malesia e Indonesia, tra gli altri. Dal cantiere di Ha Tu ad Halong Bay ogni anno vengono estratti 25 million m3 di materiale di scarto e 3 milioni di tonnellate di carbone. Troung Thanh Xuan, responsabile della divisione mezzi di Ha Tu ci spiega che per trasportare il carbone e il materiale di scarto attraverso il cantiere occorrono macchine affidabili e molto potenti. “Nel 1997 abbiamo provato i due primi dumper articolati A35C Volvo e oggi abbiamo 45 dumper articolati Volvo, tre motor grader Volvo e una pala gommata Volvo,” afferma Troung Thanh Xuan. “Le macchine Volvo rispondono a tutte le nostre esigenze.” Inoltre Ha Tu possiede 25 modelli A40D Volvo, 10 A30D Volvo e otto A35D Volvo e secondo Troung Thanh Xuan, vi sono tre ragioni principali per scegliere le macchine Volvo rispetto a quelle della concorrenza. “Il nostro cantiere si trova già a 125m sotto il livello del mare quindi abbiamo bisogno di macchine in grado di movimentare angoli ed altezze elevati” ci spiega. “Si tratta di scelte valide per zone con condizioni stradali difficili. Inoltre le macchine consumano poco carburante. Pensiamo che le macchine Volvo siano più efficienti rispetto agli altri veicoli di un S P I R I T 33 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am 15-17%, oltre ad essere rispettose dell’ambiente grazie alle basse emissioni di biossido di azoto. Per noi si tratta di un aspetto molto importante in quanto Halong Bay vanta molte risorse naturali che rappresentano un grande vantaggio per il Vietnam, quindi dobbiamo prenderci cura dell’ambiente.” Le macchine di Ha Tu lavorano per 16,5 ore al giorno con tre o quattro operatori per ogni macchina che si alternano su turni in terreni difficili e condizioni spesso bagnate e scivolose, specialmente nella stagione dei monsoni. Quando il clima è secco spesso l’aria nelle miniere è caratterizzata da nubi di polvere. La sicurezza delle macchine Volvo insieme all’ambiente silenzioso, confortevole e pulito delle cabine con aria condizionata, sono diventati fattori importanti per la decisione di investire in queste macchine. Prima di acquistare le macchine Volvo nel 1997, Ha Tu aveva acquistato dumper rigidi , quali i Belaz 7522 e 7542 di produzione bielorussa , e i giapponesi Komatsu HD 320-3 e HD 325-5. “Dopo avere provato sul cantiere il modello Volvo A35C, abbiamo visto che presentavano diversi vantaggi rispetto ai dumper rigidi della stessa capacità, specialmente in condizioni stradali difficili,” ci spiega Nguyen Hong Son, vice direttore responsabile degli aspetti tecnici di Ha Tu. S PI R IT34 Page 34 LE MACCHINE DI HA TU LAVORANO PER 16,5 ORE AL GIORNO SU TERRENI DIFFICILI E SPESSO IN CONDIZIONI BAGNATE, SPECIALMENTE NELLA STAGIONE DEI MONSONI. Secondo Ha Tu, rispetto alle macchine della concorrenza della stessa categoria, le macchine Volvo garantiscono una disponibilità macchina superiore del 20%. Nguyen Hong Son è impressionato anche dei servizi di assistenza tecnica, manutenzione e velocità di fornitura dei pezzi di ricambio di Cosh Company, Ltd, il concessionario ufficiale di Volvo Construction Equipment nella regione. La cava Gurovo Beton situata a 130km a sud di Mosca è sopravvissuta a condizioni economiche difficili. “La manutenzione puntuale e le riparazioni veloci che abbiamo ricevuto dal nostro servizio tecnico entusiasta e instancabile a Cosh sono per noi un grande vantaggio,” dichiara. Ma come ci racconta BRIAN O’SULLIVAN è stato previsto un nuovo investimento per trarre vantaggio dall’ambizioso programma di costruzione in Russia. S P I R I T 35 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 2:09 pm Page 36 Alexander Sergeevich Bobkov, è responsabile delle attrezzature. Bobkov, responsabile delle attrezzature. “Le Belaz si piantano facilmente nel fango quindi in base alle condizioni della superficie di trasporto decidiamo dove usare ogni tipo di macchina.” Nel 1951 il Ministero dell’Industria fondò la cava Gurovo Beton, nella regione Tua, a sud di Mosca, impiegando operai che utilizzassero solo martelli e scalpelli per estrarre e frantumare calcare da utilizzare nella produzione di asfalto e cemento. (In russo Beton significa ‘Cemento’). Negli anni ’60 e ’70 la cava ha registrato un boom, ma la fine degli anni ’90 fu teatro di una grave recessione in Russia, con la produzione di calcare scesa a livelli bassissimi. “In realtà non abbiamo mai chiuso,” racconta il direttore generale Nikolay Nikolaevich Polnikov, “ma la mancanza di investimenti significa che abbiamo dovuto affrontare problemi reali.” Nel 2006 Heidelberg Cement ha acquistato una quota di maggioranza della società. Heidelberg è leader globale di mercato per quanto riguarda i materiali inerti e uno degli attori principali nel campo del cemento, calcestruzzo e altre attività collegate, che ne fanno uno tra i principali produttori di materiali edili. La compagnia conta 68.000 dipendenti in oltre 50 paesi. Grazie a questa forte struttura per Gurovo Beton si è trattato di una vera rivoluzione e la cava da 123 ettari e 330 dipendenti da allora non ha mai dovuto chiudere. L’intera cava è stata rimodernata. Oltre a un nuovo frantoio austriaco, attualmente è in costruzione un impianto S P I R I T 36 Nonostante sia ricca di olio combustibile in Russia il carburante è tutt’altro che economico. “Qui il diesel è più caro della benzina, e per il carburante spendiamo di più che negli USA,” continua Alexander Bobkov. “Al momento di scegliere le macchine Volvo si è trattato di un fattore importante, grazie alla loro reputazione di efficienza nei consumi.” L’efficienza nei consumi non è che un’area dove Heidelberg sta cercando di ridurre i costi. Se non fosse per la qualità dell’argilla, rimuovere tali quantità di materiale di scarto sarebbe difficile da giustificare con il semplice costo del suolo. NONOSTANTE SIA RICCA DI PETROLIO, IN RUSSIA IL CARBURANTE E’ TUTT’ALTRO CHE ECONOMICO. vecchia linea di potenza da 6.000kV è scomoda,” afferma l’assistente del direttore, Victor Oskarovich Albertin. “Basta un temporale per metterla fuori uso e ci vuole un giorno per spostarla da una parte all’altra.” cinese per il cemento, verranno installati nuovi nastri trasportatori e ristrutturati gli uffici. Ma il segreto del successo a lungo termine consiste nella completa modernizzazione delle attrezzature mobili della cava. È arrivata una nuova flotta di macchine movimento terra Volvo, che comprende pale gommate (L90E, L110F, L150F, tre L220F e L220E), un escavatore EC210Blc, un escavatore gigante EC700Blc e tre dumper articolati A40E. Non si può dire che queste nuove macchine stiano sostituendo le vecchie, ma stanno sostanzialmente cambiando il metodo di lavoro nella cava. Uno dei principali problemi della cava consiste in come rimuovere lo spessissimo materiale di scarto che ricopre il calcare, che misura tra i 40 e gli oltre 50m. In passato la cava ha utilizzato un vecchio escavatore elettrico ad elevata potenza, in grado di tagliare una superficie alta 11 m.”La Entro l’anno prossimo gli escavatori elettrici verranno sostituiti dall’escavatore Volvo da 70 tonnellate, attrezzato con una benna da 5m3 in grado di tagliare una superficie più piccola, di 8 m. Il più piccolo EC210Blc è attrezzato con un martello idraulico per frantumare i blocchi che vengono sparati quotidianamente, troppo grandi per entrare nel frantoio. L’EC700Blc alimenta anche uno dei dodici dumper rigidi da 30 e 45 tonnellate, Belaz, di produzione bielorussa o i dumper articolati Volvo A40E da 39 tonnellate. Le macchine Volvo si stanno dimostrando efficienti nella rimozione di materiale di scarto e i loro cassoni riscaldati funzionano meglio per la rimozione di argilla rossa/nera, umida e appiccicosa ed evitare di ‘portarla avanti e indietro’ ad ogni viaggio. “Le macchine Volvo presentano migliori capacità operative nelle condizioni scivolose in primavera e in inverno, consentendo di mantenere la produzione,” afferma Alexander Sergeevich Le nuove macchine Volvo si stanno dimostrando affidabili e coperte da un contratto di assistenza clienti ‘blu’, il che significa che la cava deve occuparsi solo della manutenzione ordinaria quotidiana. Le macchine sono anche efficienti, aiutando la cava a produrre più dell’attuale fabbisogno. Mentre attualmente il principale prodotto della cava sono gli inerti da 5-20mm, (utilizzati per la produzione di cemento) la sovrap produzione cesserà entro pochi mesi con l’entrata in funzione del nuovo impianto di cemento, che con la sua capacità annua di 1,85 milioni di tonnellate assorbirà la maggior parte della produzione della cava. La tempistica non potrebbe essere migliore. Concentrandosi sulla maggiore produttività e sulla riduzione dei costi, con una flotta moderna di macchine movimento terra e le ultime novità per quanto riguarda la frantumazione e la produzione di cemento, Heidelberg e Gurovo Beton sono pronte per capitalizzare i ricchi programmi di espansione della Russia nel campo del petrolio e del gas. Con una riserva di 54 milioni di metri cubi di argilla Gurovo Beton ha davanti a se diversi anni di efficiente produzione. Grazie alle ultime tecnologie e ai macchinari a disposizione, ne ha fatta di strada da quando si usavano martelli e scalpelli! S P I R I T 37 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:15 am Page 38 Ce ne parla TONY LAWRENCE. I MOTORGRADER VOLVO SULLA STRADA GIUSTA VERSO IL SUCCESSO INDIANO Si dice che un vero cinese non si possa ritenere tale se non ha visto la Grande Muraglia. E probabilmente non ci si può ritenere un vero indiano fino a quando non si abbia guidato lungo la NH7, la più lunga, moderna e adorata strada nazionale del paese. È un’idea che sicuramente dovrebbe allettare Devendra Kumar. Devendra Kumar lavora per JMC Projects (India) Ltd, importante società edile e di infrastrutture a rapida crescita con sede ad Ahmedabad. Vice direttore generale dello stabilimento e della divisione macchinari, attualmente si occupa di 350 uomini impegnati in un programma per ampliare 150 km di strada della NHT tra Madurai e Trichi, nello stato meridionale di Tamil Nadu. I lavori sono iniziati tre anni fa e dovrebbero essere completati entro la fine del 2008. “Si tratta di un lavoro molto impegnativo. Lavoriamo giorno e notte come richiede la situazione. Abbiamo due motor S P I R I T 38 grader 720A Volvo che lavorano circa 12 ore al giorno. Questa è l’India. È dura, ma si sono comportati in modo perfetto.” Sembra proprio che non si riesca a vedere la Grande Muraglia cinese dalla luna, nonostante si estenda per 6.400 km lungo il paese. Così come non è possibile vedere la NH7 nonostante l’incredibile lunghezza di 2.369 Km e che collega la città di Kanyakumari, appollaiata nel punto più a sud del continente indiano dove si incontrano il Mare d’Arabia, il Golfo del Bengala e l’Oceano Indiano, con a nord est la città sacra di Varanasi, sulle rive del fiume Gange. Una volta le strade dell’India non erano congestionate da macchine, ma da biciclette, motorini, rickshaw e vacche. Tuttavia, le strade statali dell’India ricoprono solo il due percento di tutta la superficie indiana, 3.300.000 km di rete stradale, ma trasportano circa il 40 percento di tutte le merci e dei passeggeri, e non hanno niente a che vedere con quel cliché. Molte possono vantare due corsie in entrambe le direzioni, con quattro corsie nelle città principali e insieme al sistema ferroviario costituiscono linee di comunicazione vitali per la salute economica del paese. Insieme al proliferare dell’economia crescono anche i proprietari di veicoli e così anche la costruzione di strade. “JMC comprò la prima Volvo nel 2002,” afferma Kumar, ingegnere meccanico per formazione. “All’epoca in India Volvo non era un nome conosciuto, rispetto ad altri produttori e joint venture stranieri.” “Ora le cose sono cambiate, da quando i clienti sono diventati sempre più consapevoli di valori come qualità a lungo termine, minimi fermi macchina ed economia dei consumi rispetto al costo di acquisto iniziale. “JMC stava per iniziare a lavorare su un progetto e il cliente chiese che venisse utilizzato un motor grader Volvo. Tutto S P I R I T 39 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:16 am Page 40 L’AMBIZIOSO PROGRAMMA DI COSTRUZIONE DI STRADE SEMBRA CONTINUARE. qui, in quanto a suo parere si trattava della miglior macchina sul mercato. Quindi ne abbiamo presa una e realizzato che il cliente parlava a ragion veduta.” In India i progetti di infrastrutture sono sicuramente i più difficoltosi. I macchinari devono sopportare grandi distanze, l’India vanta una territorio di circa 3.000.000 di metri quadrati che ne fanno il settimo paese più grande del mondo, oltre a riuscire ad operare in modo tranquillo ed efficiente con temperature elevate (le temperature di lavoro possono superare i 40°C) e dovendo affrontare elementi naturali quali le stagioni dei monsoni. Come Ottenere il Meglio da un Paesaggio Roccioso Ce lo racconta DANIEL C. BROWN. Anche gli operatori devono affrontare queste condizioni. Se devono lavorare bene per lunghi periodi il comfort rappresenta una priorità. Chiedete a queste persone impegnate sul fronte di tali attività, quali la rimozione del cantiere o lavori di livellatura, e sicuramente vi citeranno la spaziosa cabina leader di settore con sistemi ROPS (Roll Over Protection Structure) e FOPS (Falling Objects Protection Structure), il sofisticato impianto di aria condizionata e l’avanzato sedile a sospensione, oltre a tutti i dettagli del treno di potenza o dell’economia dei consumi della macchina. Dopo tutto la cabina è il luogo dove trascorrono la maggior parte della giornata. In seguito al sempre più crescente numero di macchine in India (ogni anno vengono vendute da uno a due milioni di auto nuove) l’ambizioso programma di costruzione di strade sembra continuare. Sembra anche che JMC, che aveva partecipato alla costruzione della rete della tanto acclamata Delhi Metro, in futuro intenda acquistare altre macchine Volvo, sempre che Kumar, sposato con due bambini, e i suoi operatori non abbiano nulla in contrario. “Abbiamo 5.000 dipendenti e tra i nostri macchinari vi sono 500 macchine di tutti i tipi, da un’unità dosatrice di cemento ai motor grader, escavatori e pale gommate, ecc. Stiamo crescendo molto in fretta insieme al trend atuale, il che significa che anche i nostri acquisti stanno andando molto rapidamente.” S P I R I T 40 Quando si presenta una svolta economica negativa ed è sempre più difficile trovare lavoro, lo specialista di paesaggistica Cameron Stevens non se ne sta certo seduto a guardarsi intorno ad ammirare alcuni dei paesaggi più belli che la sua società abbia creato, ma insieme alla sua squadra si è attivato per setacciare il territorio in cerca di altri lavori. “Quando qui ad Albuquerque le cose si esauriscono ci attiviamo,” ci racconta Stevens, titolare e presidente di Accent Landscape Contractors. “Lavoriamo in tutto lo Stato del New Mexico, nel Colorado del sud, nell’Arizona orientale e il Texas occidentale.” S P I R I T 41 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:16 am Page 42 “SE UNA MACCHINA SI ROMPE CE NE PRESTANO “LE MACCHINE VOLVO HANNO DECISAMENTE UN’ALTRA IN MODO DA NON PERDERE NEANCHE CONTRIBUITO ALLA NOSTRA CRESCITA.” UN COLPO.” Cameron Stevens Negli anni recenti gli utili di Accent hanno registrato una forte crescita, ma nell’ultimo anno o giù di lì, in linea con il rallentamento dell’economia degli Stati Uniti, definire nuove attività è stato un po’ più difficile. Per affrontare il problema in modo diretto, Stevens ha istruito i suoi due periti affinché portassero il numero di offerte per i nuovi progetti da 15 a 25 al mese, circa il 25 percento in più rispetto al solito. trasformarli in uno stato decisamente migliore rispetto a come li abbiano trovati. Uffici, cantieri industriali, strade, campi sportivi, parchi, cimiteri, chiese, scuole a altre strutture accademiche, edilizia residenziale, strade, progetti pubblici, sistemi di irrigazione per campi da golf, negozi al dettaglio, caserme….tutti quanti si sono sottoposti a qualche trattamento di bellezza da parte di Accent. “Se un anno fa ci avessero proposto un lavoro da 100.000 $ a Clovis, New Mexico, probabilmente non lo avremmo accettato perché eravamo troppo impegnati. Quest’anno invece parteciperemmo alla gara,” aggiunge Stevens, che iniziò l’attività di paesaggistica circa 30 anni fa quando era ancora al secondo anno della Texas Technical University per tentare un piccolo investimento. Nel 1982 aprì il suo primo ufficio a El Paso, Texas per aprirne un altro tre anni dopo oltre il confine ad Albuquerque, New Mexico. Stevens ci spiega che in questi giorni la sfida più grande consiste nel fare fronte al rapido aumento dei costi. Per citare un esempio i prezzi dei tubi da irrigazione in PVC hanno subito un’impennata in quanto derivano dal petrolio. Oggi, Accent vanta 12 squadre di addetti alla paesaggistica di dimensioni diverse, dai cinque ai sei uomini, fino a 12 o più. Tra di loro le squadre riescono a lavorare su oltre 15 progetti alla volta e in teoria non esiste nessun tipo di paesaggio o di costruzione che esuli dalla loro esperienza di riorganizzarli e S P I R I T 42 “L’altro giorno ho ricevuto un preventivo per un’armatura in acciaio e il fornitore mi ha detto che poteva garantire quel prezzo per 48 ore,” aggiunge Stevens. “Dopo di che mi ha detto ‘Chissà cosa succederà?’ Se un anno fa mi avessero detto che per il gasolio avrei speso 5$ al gallone avrei pensato che fossero pazzi. Ma eccomi qui a spendere ancora di più per il diesel.” Una soluzione che ha adottato contro la scalata dei prezzi è stata quella di acquistare i materiali in anticipo. All’inizio del 2008 in previsione di ulteriori aumenti dei prezzi, Accent ha acquistato due camion di tubature in PVC accaparrandosele per esigenze future. I tubi costano circa 50.000 $, ma acquistandoli all’epoca e in tale quantità Stevens ha potuto risparmiare intorno al 21 percento. Stevens è soddisfatto delle macchine movimento terra Volvo che ha acquistato negli ultimi tre anni. Attualmente la società possiede cinque terne BL70 e 10 minipale Volvo, entrambe modelli MC90 e MC90B. “Le macchine Volvo hanno decisamente contribuito alla nostra crescita,” afferma Stevens. “Le macchine ci consentono di svolgere più lavoro e più in fretta. Sembra che i ragazzi le apprezzino di più delle Case o dei Bobcat, per questo abbiamo deciso di affidarci alle macchine Volvo. “Ci siamo standardizzati a Volvo per una serie di ragioni. Primo per consentire di utilizzare e formare le persone sulla stessa macchina. Secondo per avere un unico concessionario, Golden Equipment, a cui abbiamo mostrato fedeltà e dal quale ci aspettiamo lo stesso trattamento. Infatti si prende cura di noi. Se una macchina si rompe ce ne prestano un’altra, in modo da non perdere neanche un colpo e per il successo della nostra attività questo è fondamentale.” In più, gli operatori di Accent sono soddisfatti delle prestazioni delle macchine Volvo. “Mi piace la forza di strappo delle terne Volvo,” afferma Neal Tanner, project manager in Accent. “Apprezzo la forza a 360° dell’impianto idraulico. I comandi idraulici sono scattanti e rapidi. Mi piace il fatto di premere un pulsante per controllare il movimento avanti e indietro. Tale comando è tutto nel joystick per il braccio anteriore della pala. Non c’è bisogno di staccare la mani.” Inoltre Tanner apprezza il fatto che un unico joystick controlli il braccio e il movimento dell’escavatore, mentre un altro controlla bilanciere e benna. Con il semplice scatto di un interruttore è possibile cambiare i comandi da destra a sinistra per poi cambiare di nuovo. Per Tanner le minipale sono state una rivelazione, soprattutto i modelli MC90B. “Presentano un’incredibile forza di sollevamento,” aggiunge. “Inoltre a volte devono sopportare il nostro uso smodato, ma nonostante ciò non ci hanno mai dato problemi. Gli cambiamo l’olio e i filtri e loro vanno come delle schegge.” S P I R I T 43 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:16 am Page 44 Impiegati Modello Creare un modellino in scala perfettamente funzionante di una finitrice per asfalto può sembrare un lavoro divertente, anzi lo è... Ma come ci racconta BRIAN O’SULLIVAN dalla Germania, il tirocinio presso lo stabilimento Halmen di Volvo comporta anche un’enorme dose di duro lavoro per riuscire a completare gli studi. L’eccellenza ingegneristica è fondamentale per la mentalità tedesca. Solo la migliore qualità risulta accettabile sia che si tratti di una macchina, un orologio o una semplice vite. Secondo la mentalità tedesca tutto deve essere ben fatto, funzionare in modo efficiente e durare per sempre. E uomini e donne che rendono possibile tutto ciò, gli ingegneri, sono tenuti in grande considerazione. In Germania i bambini da grandi non sognano di fare gli avvocati o i contabili, vogliono diventare ingegneri… Grazie ad un’economia in ripresa oggi in Germania è spesso difficile trovare ingegneri qualificati, e creare degli abili uomini d’affari dal nulla non è facile. Per natura l’ingegneria riguarda sia ciò che si fa con le mani sia ciò che si fa con la testa. Fortunatamente la Germania non ha abbandonato l’abitudine di offrire tirocinio ai giovani aspiranti e alcuni sono addirittura migliori rispetto ai programmi adottati presso la fabbrica di finitrici e compattatori per asfalto dello stabilimento di Hameln, in Germania. Probabilmente Hameln è più famosa per il suo Pifferaio Magico, ma lo stabilimento Volvo è un centro di eccellenza per la produzione di piastre finitrici, che vengono esportate in tutto il mondo. Mantenere il livello di competenza rappresenta il principale elemento motore della serie di corsi attualmente proposti. Il programma principale del tirocinio, comporta grandi numeri, dura 36 mesi e prevede un anno nella ‘bottega di apprendistato’, quindi altri due anni in fabbrica con un giorno alla settimana al college. A ciò si aggiunga un rigido programma che abbina un tirocinio al diploma di laurea o al dottorato. Questo programma è attivo dal 1989 e il primissimo studente, Dirk Heusing, oggi è il direttore delle attività. Partire S P I R I T 44 “L’ESPERIENZA PRATICA ABBINATA ALLA TEORIA SCOLASTICA E UNIVERSITARIA RAPPRESENTANO UNA COMBINAZIONE DECISAMENTE VINCENTE.” dal livello di tirocinio fino al senior management in Germania è ancora un esercizio raro, ma l’affabile 39enne Heusing considera il tirocinio un’importante base del suo successo. Proprio grazie al suo background Heusing è un grande sostenitore dell’apprendistato di oggi. Con i ragazzi impegnatissimi tutto il giorno sarebbe difficile ignorarli anche considerando che il suo ufficio è proprio sopra la bottega di apprendistato. “L’esperienza pratica abbinata alla teoria scolastica e universitaria rappresenta una combinazione decisamente vincente,” afferma Heusing. “Gli apprendisti vengono formati in diverse discipline. Idraulica, lavorazione a macchina, elettronica e assemblaggio, nulla escluso, in modo che quando inizino a lavorare a tempo pieno in azienda siano immediatamente operativi e possano lavorare nella produzione, controllo di qualità, manutenzione, praticamente ovunque, consentendo così una grande flessibilità.” Attualmente ad Hameln vi sono 24 studenti, di cui sei impegnati nell’apprendistato integrato e nel corso di laurea. Quest’ultimo corso richiama un grande numero di studenti in quanto abbina un tirocinio concentrato con l’insegnamento universitario. Nei primi due anni i ragazzi (per ora non ci sono donne) sono impegnati dal lunedì al venerdì nella ‘bottega’ di apprendistato dove apprendono le nozioni di base, quali come usare un trapano, un tornio, una macchina perforatrice, ecc. Quindi da giovedì a sabato frequentano l’Università di Scienze Applicate vicino ad Hannover dove frequentano il corso di laurea in ingegneria meccanica. “Resta solo la domenica,” sorride Heusing, “quando ovviamente devono fare i compiti!” “E’ tosta!” afferma Alexander Schmidt, che si è laureato l’anno scorso e che ora lavora in azienda. “Ma una volta completato il programma si sa come funziona tutto, fin dalla primissima esperienza, e non solo la teoria.” Torsten Muscharski, responsabile risorse umane è d’accordo. “I primi due anni sono durissimi per gli studenti,” racconta. “Si tratta di un impegno sette giorni su sette. Ma il lato positivo è che le loro qualifiche sono sponsorizzate da un datore di lavoro che gli riconosce uno stipendio, essi guadagnano un’esperienza impareggiabile in un vero stabilimento, e questo comporta un’ottima possibilità per trovare lavoro una volta completati gli studi.” Hans-Wilhelm Zeddies è il simpatico e stimato responsabile della bottega di apprendistato. Nel corso di questi 25 anni di lavoro ha supervisionato il training di centinaia di ingegneri.”Abbastanza per una grande azienda,” sorride. “Dopo 10 anni di scuola dell’obbligo i ragazzi vengono da noi senza una vera conoscenza del mondo del lavoro, quindi il nostro lavoro consiste nel colmare queste ‘caselle vuote’ con il giusto addestramento. Probabilmente oggi i bambini sono meno concreti rispetto alle generazioni precedenti, ma quando vedono come funzionano le cose sono altrettanto capaci.” Il fulcro del tirocinio nella ‘bottega’ consiste nella costruzione di un modello in scala di una finitrice. Ma non S P I R I T 45 Volvo_Spirit_29_Italian_AW.qxp 13/10/08 10:16 am Page 46 “ Cerco le soluzioni più innovative sulla terra” scambiatelo per un giocattolo, si tratta di riproduzioni perfette della macchina reale e per crearne uno occorre il lavoro di un anno di tutta la classe. “Gli studenti ricevono i disegni originali e devono ridurre la macchina fino a 1/8 delle sue dimensioni,” ci spiega Heusing. “La conoscenza dei nostri prodotti è cruciale per produrre il modello, per questo gli studenti devono osservare tutti i componenti in ogni minimo dettaglio. Oltre a dover ridurre in scala tutti i particolari, devono trovare il processo produttivo per farlo, lavorare sulla tecnologia necessaria e preparare una nota dei materiali.” solo capire l’ingegneria,” afferma. “Ma anche entrare a fare parte di un team e imparare ad essere un bravo collaboratore sono aspetti importanti.” Al momento dell’articolo l’ultima finitrice Volvo era quasi pronta per lasciare la mini linea produttiva. Ciò ha richiesto 1.700 ore di lavoro e un costo teorico di circa 20.000 Euro, l’orgoglio degli apprendisti nel crearlo è tutto da vedere. Grazie a sottili valvole idrauliche ed elettroniche e guarnizioni le finitrici sono telecomandate e totalmente operative, come ci dimostra prontamente Zeddies. “Costruire i modelli non significa Volvo ha progetti ambiziosi di incrementare la produzione e le vendite dei prodotti stradali in Europa. E mentre anche il programma di tirocinio si sta ampliando, Dirk Heusing e la sua squadra si stanno muovendo con molta cautela. “Per completare gli studi queste persone necessitano di un grande supporto”, conclude. “Non vogliamo rovinare una Cosa Bella.” Nonostante il notevole investimento che la società ripone in ogni apprendista, alla fine degli studi essi non sono obbligati ad entrare in Volvo. Le qualifiche sono riconosciute a livello nazionale e potrebbero lavorare ovunque, ma praticamente tutti scelgono di restare. E’ incredibile come il 70% di tutti gli studenti che abbiano conseguito la laurea e il corso integrato di apprendistato lavori tuttora nello stabilimento di Hameln. Nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, Volvo Construction Equipment è nota per la qualità, per la durata dei prodotti e per la convenienza dei costi di gestione. In pratica, la stessa robustezza ed affidabilità che caratterizzano il nuovo Volvo FM. Supportato da una rete di vendita estremamente competente, Volvo FM è oggi disponibile con l’esclusivo cambio Volvo I-Shift e una cabina ergonomicamente riprogettata che facilita al massimo la salita a bordo. Volvo FM. La grande forza di terra per i tuoi lavori più duri. Trova la soluzione ideale per la tua impresa. Chiedi al tuo Concessionario Volvo Trucks. MEZZI PESANTI VOLVO PER L’EDILIZIA Volvo Trucks. DRIVING Progress S P I R I T 46 www.volvotrucks.com