via san Giacomo, 9 - 20142 - Milano - tel. 02-8460982 / Fax 028466637 E-mail: [email protected] - Internet: www.parrocchiasamz.it “Il regno di Dio è un seme” (Luca 8,11) “Il regno di Dio è come un granellino di senapa che è il più piccolo di tutti i semi” (Marco 5,30) 2 maggio 2010 V di PASQUA SOLO DIO CI TIENE UNITI L’Eucaristia è mistero di unità. Sono quasi sicuro che chi legge, a questo punto ha la forte tentazione di passare oltre: solite cose, che non c’entrano con la vita concreta... Io invece sono rimasto affascinato da un pensiero di s. Ilario su questo tema che riporterò alla fine, propostoci dal breviario di questa settimana. Sono 45 anni che celebro l’Eucaristia, vorrei ritornare da capo per capirla e valorizzarla di più. Abbiamo in mano un tesoro, ma per negligenza, distrazione, superficialità..., rimane nascosto. Oppure anche si sottolinea l’importanza di ritrovarci, abbandonata ciascuno la proprie casa, in un luogo solo: questo accorrere di tutti in un luogo solo esprime molto bene la nuova realtà dell’umanità redenta così come è nei progetti di Dio, una famiglia sola, riunita nella casa del Padre. Si parte di solito dal pane per dire che l’Eucaristia ci fa un corpo solo, proprio come il pane stesso che è uno, ma formato da tanti chicchi, macinati, tenuti insieme dall’acqua e cotti. In una famosissima preghiera, riportata nella Didaché, un libro dei primissimi tempi della Chiesa, si dice tra l’altro: “Come questo pane spezzato era prima sparso su per i colli e, raccolto, è diventato una cosa sola, così la tua Chiesa, dai confini della terra sia raccolta nel tuo regno”. In genere invece si pensa poco all’Ostia consacrata, al fatto che quel Pane è Gesù. Una trascuratezza che appare evidente anche dal modo di riceverlo o di stare in chiesa. Chi ha avuto la fortuna di recarsi, per esempio, in Polonia, senz’altro sarà rimasto colpito dalla devozione di quel popolo per l’Eucaristia, visibilissima anche dagli atteggiamenti del corpo. Noi, nell’Eucaristia, ci uniamo a Gesù 1 38 ANNI FA LA CONSACRAZIONE DELLA CHIESA Leggiamo dal Chronicon della parrocchia nelle pagine riguardanti l’anno 1972: “Nel mese di aprile il Parroco indirizza a tutte le famiglie del quartiere una lettera per informarle sui tre grandi avvenimenti che caratterizzano questo periodo: il 25 aprile la prima comunione per 156 bambini; il 2 maggio il conferimento della Cresima a 150 ragazzi; il 3 maggio la solenne consacrazione della nostra chiesa da parte del Cardinale. Il 2 maggio, dopo il conferimento della S. Cresima, Mons. Tresoldi alle ore 21 compie il primo rito della consacrazione della chiesa: la purificazione. Il giorno successivo alle ore 21 S. Em. il cardinale Giovanni Colombo compie la seconda parte del rito: la consacrazione della chiesa e dell’altare. Segue la solenne concelebrazione del Cardinale con i Sacerdoti del Decanato, espressione di comunione dei presbiteri col loro Vescovo, segno di unità nella Chiesa. E’ presente alla concelebrazione l’ing. Carlo Pesenti, generoso benefattore della parrocchia”. Curiosa la suddivisione dei riti di consacrazione, particolarmente lunghi allora, in due tempi (cosa che non succede ora). Si sarà notato anche l’altissimo numero dei bambini, quando ancora la parrocchia non aveva le attuali dimensioni. fisicamente, lui entra nel nostro corpo, come il cibo. Ora Gesù è unito al Padre, da sempre, perché gli è Figlio, ma facendosi uomo si è unito anche alla natura umana. Con lui la natura umana entra dunque in Dio. Facendosi poi pane, si unisce a ogni singolo che lo riceve, conducendo così ogni singolo insieme a lui in Dio. Rileggiamo le cose dal basso così: io che mi nutro dell’Eucaristia mi unisco intimamente a Gesù e con me tanti fratelli e sorelle. Tutti insieme poi siamo da Gesù portati e uniti al Padre e quindi immersi nel suo amore. Nel cuore del Padre è la vera unità tra noi. Questo succede, questo è da capire, questo soprattutto da vivere. Trascrivo ora la frase di Ilario di cui dicevo all’inizio, un brano non semplicis- simo, ma che insegna una verità da sapere, troppo trascurata. Per questo da leggere e rileggere. Forse quanto fin qui scritto, ne può aiutare la comprensione. “Noi siamo uniti a Cristo, che è inseparabile dal Padre. Ma pur rimanendo nel Padre resta unito a noi. In tal modo arriviamo all’unità con il Padre. Infatti Cristo è nel Padre connaturalmente perché da lui generato. Ma, sotto un certo punto di vista, anche noi, attraverso Cristo, siamo connaturalmente nel Padre, perché Cristo condivide la nostra natura umana. Come si debba intendere poi questa unità connaturale nostra lo spiega lui stesso: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui (Gv 6, 56)”. don Gregorio 2 GLI AMMALATI OGGI ALLA MESSA DELLE 11 GLI APPUNTAMENTI DI MAGGIO 2 maggio, V domenica di Pasqua, ricordiamo il 38.mo anniversario della consacrazione della chiesa, con la festa degli ammalati 13 maggio giovedì, solennità della Ascensione del Signore. Saranno in orario due messe: una alle 16 soprattutto per le persone anziane e un’altra alle ore 21 15 maggio sabato, a partire dalle ore 19, pellegrinaggio al Santuario di Caravaggio di tutte le parrocchie del decanato. Sarà consegnata la Carta di comunione per la missione 22 maggio vigilia di Pentecoste: ci sarà soltanto la messa vigiliare delle ore 21 23 maggio, Solennità della Pentecoste. Festa dell’oratorio 27 maggio giovedì gita della Terza Età 30 maggio domenica, alle ore 15.30, santa Cresima 31 maggio: conclusione solenne del mese mariano alle ore 21 in chiesa La comunità si stringe, come ogni anno in connessione con l’anniversario della consacrazione della chiesa, attorno ai suoi ammalati. Alcuni di loro partecipano alla messa delle 11, ricevendo, se lo desiderano, il sacramento dell’Unzione degli Infermi. Operare guarigioni è uno degli ordini che Gesù dà ai suoi quando li invia. Fin dai primi tempi, dagli ammalati si recavano i presbiteri per pregare E ungerli con l’olio della guarigione. Ce lo attesta Giacomo nella sua lettera: “Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”. Come sappiamo, Giovanni Paolo II istituì la Giornata mondiale dell’ammalato per l’11 febbraio, anniversario della prima apparizione della Madonna a Lourdes. Ha scritto allora l’attuale Papa: “Con l’annuale Giornata Mondiale del Malato la Chiesa intende, in effetti, sensibilizzare capillarmente la comunità ecclesiale circa l’importanza del servizio pastorale nel vasto mondo della salute, servizio che fa parte integrante della sua missione, poiché si inscrive nel solco della stessa missione salvifica di Cristo. Egli, Medico divino, “passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo” (At 10,38). Nel mistero della sua passione, morte e risurrezione, l’umana sofferenza attinge senso e pienezza di luce”. E aggiunge: “Seguendo il suo esempio, ogni cristiano è chiamato a rivivere, in contesti diversi e sempre nuovi, la parabola del buon Samaritano, il quale, pas- sando accanto a un uomo lasciato mezzo morto dai briganti sul ciglio della strada, “vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino”... Gesù ci esorta “a chinarci sulle ferite del corpo e dello spirito di tanti nostri fratelli e sorelle che incontriamo sulle strade del mondo; ci aiuta a comprendere che, con la grazia di Dio accolta e vissuta nella vita di ogni giorno, l’esperienza della malattia e della sofferenza può diventare scuola di speranza”. LIBRETTO DEI CANTI Nella prima domenica dal lancio della sottoscrizione, sono stati offerti 37 libretti. Ricorda che alla sottoscrizione puoi partecipare anche tu, facendo uso delle 3 apposite buste. Ogni libretto costa 10 euro. Ne potresti offrire anche di più. DALL'ORATORIO - lunedì 3 maggio, alle ore 18.00, riunione di verifica e programmazione per gli educatori del gruppo adolescenti; - lunedì 3 maggio, alle ore 21.00, riunione di verifica e di programmazione per gli educatori del gruppo 18enni; - martedì 4 maggio, alle ore 21.00, si riunisce alla Samz l'equipe di pastorale giovanile decanale per un incontro di verifica e programmazione; - mercoledì 5 maggio, alle ore 17.00, il nostro decano, don Giuseppe Vegezzi, incontrerà il gruppo dei cresimandi; - giovedì 6 maggio, alle ore 21.00, ultimo incontro del gruppo giovani; - domenica 9 maggio: ritiro a Lecco per i cresimandi e i loro genitori. BAMBINI BIELORUSSI Chi dovesse passare in oratorio il pomeriggio dopo le 16, noterebbe una animazione e vivacità nuove: infatti oltre venti bambini della Bielorussia, ospiti in altrettante famiglie non soltanto della parrocchia, si ritrovano per la merenda alle ore 16 e invadono poi con la loro gioia di vivere il campetto. Rimarranno tra noi praticamente tutto il mese di maggio. L’iniziativa, come si sa, è da alcuni anni promossa e curata dall’associazione Famiglie Insieme. ADORAZIONE EUCARISTICA Il 7 maggio, primo venerdì del mese, l’adorazione eucaristia inizia alle ore 16. Ogni venerdì è in programma l’Adorazione eucaristica: prima della messa delle ore 18.30 (dalle 17.30, a eccezione del primo venerdì) e alle 21. Alle ore 21 l’adorazione è animata da Gloriosa Trinità. BATTESIMO E GENITORI BIMBI 0-3 ANNI Il 16 maggio saranno amministrati parecchi battesimi. Il pomeriggio si incontreranno in oratorio per la seconda volta i genitori dei bambini dai 0 ai 3 anni. Saranno al riguardo offerte precisazioni domenica prossima. Si ricorda che da lunedì 17 maggio a venerdì 21 maggio, dalle 16.00 alle 18.30, ci saranno le iscrizioni per l'oratorio estivo 2010. PELLEGRINAGGIO CARAVAGGIO Sono ancora aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio decanale a Caravaggio sabato 15 maggio dalle ore 19 alle 23. Rivolgersi in segreteria. PREGHIAMO PER I DEFUNTI Alessandro Umberto di a. 74 Martinelli Carolina Terziani di a. 84 RETTIFICA Per quanto riguarda la raccolta della Quaresima da parte dell'oratorio per i bambini del Pakistan, la cifra esatta è di Euro 247,33 . Vivrei sempre ai piedi del Tabernacolo. Dio è il mio maestro. Con lui parlo di tutto, gli chiedo di tutto. Lì attingo forza e luce, imparo come comportarmi. In lui tutto (s. Faustina). 4