PREFAZIONE
L’Omeopatia ha conseguito guarigioni meravigliose sotto la guida
della Legge dei Simili. I sintomi che, attraverso l’applicazione di questa
Legge, dovrebbero guidare il Medico Omeopata nella prescrizione sono
stati indicati da Hahnemann in molti aforismi del suo libro ‘Organon
dell’Arte del Guarire’.
Nell’aforisma 210 egli ha detto che:
«In ogni caso di malattia che siamo chiamati a guarire deve essere os­
servato con particolare cura lo stato d’animo del Paziente, oltre che la to­
talità dei sintomi».
Nell’aforisma 211 si enfatizza che:
«Lo stato d’animo del Paziente è spesso l’elemento più determinante
nella scelta del rimedio omeopatico».
L’assoluta correttezza delle indicazioni di Hahnemann viene quotidia­
namente dimostrata da ogni caso clinico in cui, per la scelta del rimedio,
viene preso in considerazione il «cambiamento dello stato mentale e dello
stato d’animo del Paziente» (aforisma 213). Data la brevità di questa prefa­
zione, non mi è possibile citare alcuni esempi pratici che comunque verran­
no riportati nelle pagine che seguono.
Ogni Medico Omeopata sa bene che ricavare i sintomi ‘fisici’ caratte­
ristici del caso è relativamente facile e, in ogni modo, non è così difficile
come capire invece lo stato mentale e lo stato d’animo della persona che
stiamo studiando. Ne risulta che i Medici che si sforzano scrupolosamente
di capire lo stato mentale del loro Paziente sono molto pochi. Questo è do­
vuto alla semplice ragione che non si sono preoccupati di formarsi in
quest’arte, probabilmente perché ritengono che richieda troppo tempo.
Conseguentemente, i Pazienti vengono privati del massimo beneficio che
l’Omeopatia, come Scienza, è capace di dare loro.
Qualcosa doveva essere fatto per rimediare a questa situazione. Decisi
allora di scrivere un articolo (in due parti) per l’Indian Journal of Homeo
8
PREFAZIONE
pathic Medicine di Bombay che si intitolava ‘Lo studio della Mente dei Pa­
zienti’. Dal momento che questo articolo fu apprezzato da molti studenti,
l’Editore del giornale mi consigliò di raccogliere le idee che vi erano espo­
ste in un volumetto. Io, comunque, avevo la sensazione che questo libretto
sarebbe stato incompleto se non fossero stati dati anche dei chiari consigli
su come ricavare gli altri Sintomi Guida. In questa sede, pertanto, ho pen­
sato di integrare il testo anche con questo aspetto.
Il principale obiettivo di questo libro è quello di fornire al Medico una
traccia che gli faciliterà la comprensione dello stato mentale e dello stato
d’animo del Paziente (o i conseguenti cambiamenti). I passi da seguire per
raggiungere questo scopo sono stati descritti nel Capitolo 1 intitolato
‘Esplorare la Mente dei Pazienti’ e lì vengono anche riportati alcuni casi
clinici per dimostrare come il metodo può essere applicato nella pratica cli­
nica.
Dal momento che molti studenti lamentano di restare confusi durante
la ‘presa del caso’, sentivo la necessità di descrivere a grandi linee in che
modo era possibile ricavare anche gli altri sintomi che completano la ‘tota­
lità del caso’ e cioè i sintomi fisici generali, i fattori eziologici, i sintomi
concomitanti, i sintomi peculiari, i sintomi rari e quelli caratteristici (tal­
volta definiti pure ‘keynote’). Questo aspetto è stato trattato nel Capitolo 2.
La valutazione o gerarchizzazione dei sintomi per la repertorizzazione
e quindi per permettere di trovare il rimedio - un lavoro di importanza cru­
ciale nella nostra ricerca del simillimum - è stata trattata nel Capitolo 3,
mentre nel Capitolo 4 viene spiegata la tecnica di repertorizzazione.
Nel Capitolo 5 è stata evidenziata l’immensa utilità offerta dal cono­
scere la ‘Sindrome minima di valore massimo’ dei rimedi.
Al Capitolo 6 ho presentato ‘Un programma per impostare una tera­
pia omeopatica di successo’ che include alcuni cenni sul dosaggio e sulla
gestione del caso.
Nel Capitolo 7, ‘I Gruppi-Personalità secondo le rubriche mentali del
Repertorio’, sono stati raccolti i sintomi che erano stati trattati nel Capitolo
1.
Quando questo libro stava per essere dato all’Editore per la stampa, si
avvertì che la sua utilità poteva essere accresciuta se si aggiungevano altri
due capitoli e cioè: ‘Scoprire lo stato mentale del Paziente’ (Capitolo 8) e
‘Non dimenticare i sintomi obiettivi’ (Capitolo 11). Il primo di questi due
capitoli evidenzia il modo in cui i Pazienti raccontano i loro disturbi (ven
PREFAZIONE
9
gono riportate le loro stesse parole) e come è possibile tradurre ogni situa­
zione nella corrispondente rubrica repertoriale.
La mia esperienza mi insegna che quanto più il Medico pensa ai di­
sturbi o alle situazioni del Paziente in termini di rubriche repertoriali, tanto
più facilmente e velocemente può arrivare al simillimum.1
Sono stati riportati circa 200 esempi e al Lettore viene lasciato il com­
pito di scoprire per ciascuna situazione la rubrica repertoriale corrispon­
dente. Le risposte sono state inserite nel Capitolo 9, mentre nel successivo
(Capitolo 10) si elencano le stesse rubriche in ordine alfabetico con il rife­
rimento al disturbo/situazione riportate nel Capitolo 8.
Il Capitolo 11, infine, fornisce una lista di sintomi e segni obiettivi che
rivestono una certa importanza nell’aiutare il Medico a trovare il similli­
mum.
La nostra speranza è che i Medici trovino questa edizione, rivista e
ampliata, di grande valore pratico.
Saremo grati a tutti coloro che vorranno inviarci suggerimenti per mi­
gliorare questo lavoro.
Bombay, 10 giugno 1992
Dr. S. M. Gunavante
Moraya Villa, 12th Road, Khar,
Bombay, 400 052 - INDIA
1
Questa affermazione dell’Autore può essere un’arma a doppio taglio dato che c’è il rischio
di concentrare troppo la nostra attenzione sulla ricerca della rubrica repertoriale corrispon­
dente ad ogni particolare affermazione del Paziente perdendo così di vista l’insieme del
caso e cioè il messaggio di fondo che il Paziente ci vuole svelare o, detto in altre parole, il
nucleo profondo del caso in oggetto. Masi, uno dei maggiori Omeopati unicisti viventi, ha
messo chiaramente in guardia da questo pericolo (cfr il libro: Gava R., Abbate A.
L’Esperienza, la Tecnica e la Metodologia di studio e di Cura omeopatica delle Malattie
Croniche di Alfonso Masi Elizalde. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2001) [N. d. E.].
EDIZIONI SALUS INFIRMORUM
Autore: Gunavante S. M.
Dimensioni: 15 x 21
Anno pubblicazione: 2003
Prezzo: 10,00 €
Argomento: Omeopatia
Copertina: Brossura
Pagine: 142
ARGOMENTO DEL LIBRO:
Un programma per impostare una terapia omeopatica di successo
"Ogni Medico Omeopata sa bene che ricavare i sintomi ‘fisici’ caratteristici del caso non è così difficile
come capire invece lo stato mentale e lo stato d’animo della persona che stiamo studiando. Ne risulta che i
Medici che si sforzano scrupolosamente di capire lo stato mentale del loro Paziente sono molto pochi.
Questo è dovuto alla semplice ragione che non si sono preoccupati di formarsi in quest’arte,
probabilmente perché ritengono che richieda troppo tempo. Conseguentemente, i Pazienti vengono privati
del massimo beneficio che l’Omeopatia, come Scienza, è capace di dare loro.
Decisi allora di scrivere questo libro ... il cui principale obiettivo è di fornire al Medico una traccia che lo
faciliti nella comprensione dello stato mentale del Paziente e poi ho descritto a grandi linee come ricavare
anche gli altri sintomi che completano la ‘totalità del caso’, unitamente ad un’idea per impostare una terapia
omeopatica di successo, ...".
A queste parole dell’Autore aggiungerei che l’idea dei ‘Gruppi-Personalità’ è tanto semplice quanto
veramente eccezionale per semplificare la ‘visita’ omeopatica e in questo libro viene arricchita anche da
innumerevoli esempi pratici (circa 200) di come le espressioni del Paziente possono essere tradotte nelle
rubriche repertoriali.
Sono certo che questo libro sarà di grande aiuto per coloro che studiano o praticano l’Omeopatia da pochi
anni.
PER IL CATALOGO AGGIORNATO WWW.EDIZIONISALUS.IT
Scarica

Lo studio del mentale e altri sintomi guida